Manuel Bortuzzo non camminerà più - ilSottosopra
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Manuel Bortuzzo non camminerà più. Che peccato. Manuel Bortuzzo, ragazzo di 19 anni di Roma potrebbe non camminare più dopo la diagnosi fatta dai medici dell’ospedale San Camillo. Sparato per “errore” dopo una rissa avvenuta davanti un pub in Piazza Eschilo. Manuel si trovava davanti ad un distributore di sigarette, quando vengono esplosi tre colpi di pistola, e uno di questi lo raggiunge colpendolo alle spalle. Viene subito portato all’Ospedale San Camillo. Dopo due giorni di costante ricerca, i due balordi si sono costituiti utilizzando come scusante l’errore di aver colpito la persona sbagliata. La diagnosi dei medici è stata la seguente:” Manuel non camminerà più”. La fidanzata dice di essere viva per miracolo ma al contempo è tanto spaventata per le condizioni preoccupanti del fidanzato. La ricerca di un lavoro per i giovani si è trasformata in un “percorso ad ostacoli”. Come rimuovere le principali barriere che intralciano il raggiungimento di questo traguardo? ◆ Più liberalizzazioni. Gli ordini professionali spesso rappresentano il primo ostacolo all’ingresso di giovani leve nel mondo delle professioni: non stupisce che, tra gli oltre 2 milioni di iscritti agli ordini, appena il 9,4% abbia meno di 30 anni (un notaio su due ha più di 50 anni, quasi tre medici su quattro sono over 45!).
◇ Meno burocrazia. Occorre “sburocratizzare” le procedure per avviare un’impresa o un’attività commerciale, creando una rete di sostegno alle nuove imprese. ◆ Più sgravi fiscali. Serve favorire l’assunzione dei giovani nel mercato del lavoro, abbattendo quel cuneo fiscale che rende alle imprese diseconomico assumere e ai lavoratori troppo leggera la busta paga. ◇ Crediti agevolati. Necessita sostenere i giovani che vogliano intraprendere un’attività d’ingegno o d’impresa, in quanto i più penalizzati dal sistema bancario: secondo le stime della Banca Mondiale, il tasso di esclusione dal credito in Italia è del 25%, uno dei più elevati dell’Unione Europea. La 6^ edizione di “Libando” sarà presentata alla Bit di Milano Dal 3 al 5 maggio 2019 tornerà a Foggia “Libando, viaggiare mangiando”, l’evento che invita a riscoprire il cibo di strada e che quest’anno ruoterà intorno al tema “Cibo e Riciclo“, promosso dal Comune di Foggia,Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’associazione Di terra di mare, l’impresa creativa Red Hot, Asernet, Streetfood Italia e con il patrocinio di Regione Puglia, Puglia Promozione, Federturismo Confindustria e Symbola. La 6^ edizione del festival sarà presentata, come sempre, alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano in programma dal 10 al 12 febbraio 2019 nel quartiere espositivo di Fieramilanocity.
Lunedì 11 febbraio alle ore 11.00 nello Stand di PugliaPromozione – Regione Puglia (ubicato nel Padiglione 3, stand C41 C45 | G30 G36) si parlerà delle novità di “Libando, viaggiare mangiando”, a partire dal tema di questa edizione che sarà “Cibo e Riciclo”. A raccontare l’evento saranno: l’assessore alla Cultura del Comune di Foggia Anna Paola Giuliani, il dirigente del Comune di Foggia Carlo Dicesare, il presidente di Streetfood Italia Massimiliano Ricciarini, le ideatrici dell’evento Ester Fracasso e Maria Pia Liguori. Special guest saranno Andrea e Valentina Pietrocola, blogger de La Cucina del Fuorisede, che già durante l’edizione 2018 si sono occupati dei social facendo registrare numeri da capogiro: 100mila impression, 3mila new followers, 50mila interazioni, 10mila condivisioni, 2mila foto e video. L’edizione 2018 di “Libando, viaggiare mangiando” ha trasformato Foggia in una culla capace di accogliere non solo sapori ma soprattutto storie e ricordi. Quelli tramandati dalle donne attraverso ingredienti, piatti e riti legati alla “Cucina Madre”. «Libando non è soltanto il festival dello street food, ma è soprattutto un evento che consente di riflettere su economia, cultura e marketing territoriale. Dal 2014 ad oggi la manifestazione è cresciuta portando all’attenzione di un vasto pubblico temi importanti e quest’anno si continuerà in questa direzione con “Cibo e Riciclo”», dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Foggia Anna Paola Giuliani. «Il festival continua a crescere facendo registrare numeri importanti che ci spingono a pensare ad un’offerta di eventi collegati a Libando, sempre nuovi e capaci di attrarre in città turisti provenienti da ogni dove» sottolinea il dirigente del Comune di Foggia Carlo Dicesare. Non resta che attendere la presentazione alla Bit per
conoscere le novità della 6^ edizione di “Libando, viaggiare mangiando”. Pur di essere belli compriamo di tutto! Possiamo fidarci di ciò che compriamo? Con sincerità in base a quale criterio scegliete un prodotto? Mi spiego meglio se vi chiedessi come fa una crema a idratare o uno shampoo a lavare voi cosa mi rispondereste? Sicuramente tante di voi mi diranno che vedono la confezione o la marca, sentono l’odore o ancora, si affidano a ciò che c’è scritto. Io però un giorno pensandoci mi sono chiesta ma COME fa questo a lavare? Cosa c’è dentro? Da brava fan delle ricerche su google ho cercato qua e la, e dopo brevi momenti di terrore per ciò che veniva scritto ho scoperto tante belle cose! Prima di tutto un prodotto è formato da Ingredienti e per fortuna dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione il proprio ovvero l’elenco degli ingredienti in esso contenuti. Quindi ogni confezione se cercate bene avrà una scritta come INCI, INGREDIENTS e simili. Ed ecco la notizia terrificante…nessuno ci assicura che gli ingredienti contenuti siano sicuri.
Vi spiego, nella maggior parte dei nostri prodotti (magari ritenuti da noi OTTIMI, SICURI e magari pure COSTOSI) troviamo sostanze come petrolati e siliconi, acessori di formaldeide e tante altre schifezze che RESTANO nel nostro organismo! E adesso direte AHAH ma dai! Nessuno si preoccupa di ciò che mettiamo? Assolutamente NO!! Quindi o impariamo a leggere gli inci ergo a capire quando DAVVERO un prodotto è buono o continueremo ad arricchire aziende che ci vendono MERDA (senza tralasciare il male che arrechiamo a noi stessi). Ma come si fa a capirlo? sembra arabo! Be’ prima di tutto c’è sempre il http://www.biodizionario.it/, un sito dove una volta scritto l’ingrediente, attraverso dei semafori ci dice quanto quella sostanza è dannosa per umani/animali/ambiente. Ma quando siamo in giro? come possiamo fare? Ecco alcuni trucchetti per riconoscere le sostanze di cui parliamo: 1) Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino. (es. simmondsia chinensis oil = olio di jojoba) 2)Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese (ovvero quasi tutte!) e tra queste dobbiamo evitare categoricamente: L’uso continuato favorisce l’insorgenza dell’Alzheimer. Clorexidina (Chlorexidin) La sua struttura molecolare e la formula chimica sono simili a quelle di una delle sostanze
più tossiche esistenti..la diossina!! Registrato come pesticida, ha un alto indice di rischio per la salute umana e dell’ ambiente. Provoca il cancro. Esternamente può provocare irritazioni alla pelle. Internamente, può portare a sudori freddi, collasso circolatorio, convulsioni, coma e morte. Se accumulato nei grassi corporei fino a livelli tossici, danneggia il fegato e i polmoni, può causare paralisi, sterilità, soppressione delle funzioni immunitarie,emorragie al cervello, diminuzione della fertilità e funzioni sessuali, problemi cardiaci e coma. Tutto ciò che termina con DEA-MEA-TEA (es. Cocamide DEA) : Formano nitrati e nitrosamine (agenti causa-cancro). Applicazioni ripetute provocano tumori al fegato e rene. Tutto ciò che finisce in -ONE, -THICONE oppure –SILOXANE. Siliconi, vengono usati per dare l’effetto “liscio e setoso” a corpo e capelli. In realtà seccano moltissimo e ti costringono e usarne ancora per riavere quell’effetto! Alcool: L’ingestione accidentale può causare emicrania, capogiri, depressione mentale, nausea, vomito, narcosi e coma. -Paraffin / Paraffinum liquidum / Petrolatum / Cera microcristallina: Otturano i pori e soffocano il bulbo dei capelli, provocando dermatiti e calvizie. Sono ritenuti cancerogeni di classe 2°, e sono presenti nei prodotti solo perché i produttori dichiarano che è petrolio puro (senza le impurità di lavorazione, tossicissime) ma ovviamente qui tutti dichiarano ciò che vogliono. -;Polyethylene Glycol (PEG o PPG): Cancerogeno, contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile. -Propylene Glycol (PG): A lungo andare intossicano fegato e reni.
– Urea (Imidazolidinyl) e DMDM Hydantoin: Rilasciano formaldeide, che irrita l’apparato respiratorio, causa reazioni alla pelle e innesca palpitazioni cardiache. Inoltre causa dolori articolari, allergie, depressione, emicranie, dolori al petto,infezioni agli orecchi, fatica cronica, capogiri, perdita di sonno, asma, può aggravare la tosse e raffreddori.Altri effetti della formaldeide sono indebolimento del sistema immunitario e cancro. Gli ingredienti sono scritti in ordine decrescente in base alla concentrazione quindi più una sostanza è scritta in basso e meno è concentrata nel prodotto. Ovviamente non sono sostanze presenti in percentuali così alte da farci andare in ospedale, ma pian piano si accumulano nel nostro corpo, quindi i risultati non si vedono oggi ma si vedranno in futuro con i vari problemi di salute. Adesso vi starete chiedendo: Cosa devo usare? aiuto!;, be’ nei prossimi post vi consiglierò dei prodotti e spiegherò qualche altra nozione di chimica. Ricordate che l’importante non è sembrare belli, ma stare realmente bene e utilizzare i nostri prodotti con la più totale sicurezza, una sicurezza che il commercio di oggi fatica a darci. Quale comprare tra Fifa o PES? è qual’è il migliore? Questo è un forte dilemma che affligge tanti appassionati dei giochi di calcio che quando arrivano davanti lo scaffale dei videogiochi sono indecisi sul quale dei due prendere. Fondamentalmente di base i giochi sono simili ma sono i dettagli che permetto al compratore di fare la sua scelta finale, PES ha un dettaglio superiore per quanto riguarda la grafica del volto dei singoli giocatori però perde quando si parla di fluidità dei movimenti, mentre FIFA lascia un pò a desiderare sull’aspetto di grafica facciale però per quanto riguarda i movimenti è nettamente superiore. Insomma esito finale è quello che dipende solamente dalla passione per uno dei due videogame da parte della persona stessa per decidere quale comprare, personalmente ho sempre comprato FIFA e
continuerò a farlo, però a voi la scelta! L’indignazione di un genitore di un paziente di fibrosi cistica contro il NO del ministero Ammonta a circa 6.500 il costo del piano terapeutico medio mensile di un paziente affetto da Fibrosi Cistica, afferma e dimostra con un prospetto dettagliato l’avv. Matteo Silba di Stornara (Fg), genitore di un paziente. Quale cittadino ha la possibilità di garantire una spesa simile per le terapie al proprio figlio? Inoltre aggiunge: “Da questa malattia non si guarisce, ma con queste cure si garantisce ai pazienti la vita ed il tempo dell’attesa di una cura risolutiva.”. Il suo grido d’indignazione è legato al piano di rientro approvato dalla Regione Puglia, e altre 5 regioni (Calabria, Sicilia, Campania, Molise e Lazio), al fine di contenere le spese sanitarie tra cui la farmaceutica. La dott.ssa Silvia Arcà, Direttore dell’Ufficio II della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, nella nota del 21 dicembre 2018 afferma che le prestazioni erogabili in esenzione ai malati cronici e rari, devono essere comunque incluse nei LEA, e che sono esclusi dall’esenzione i farmaci di classe C e gli integratori. In questa classe di farmaci rientrano anche il Creon 25000ui e il Creon 5000ui, indispensabili nel trattamento dell’insufficienza pancreatica esocrina causata da fibrosi cistica. Pertanto, i malati di fibrosi cistica
residenti nella Regione Puglia, che assumono queste formulazioni del farmaco, si vedono privati del loro diritto alla continuità terapeutica. I genitori di pazienti di fibrosi cistica a questo punto si chiedono se i dirigenti del Ministero della Salute, con questo tipo di riscontro, sono incompetenti in materia oppure si rendono partecipi della malefatta? Di certo hanno agito CONTRO ogni principio costituzionalmente garantito! Fa riflettere il silenzio dei media a livello regionale e nazionale sull’argomento. Abbiamo riempito i Tg sulle sorti di 47 migranti, a cui erano garantiti viveri e cure, e nessuno si preoccupa dei 400 pazienti di Fibrosi Cistica (solo in Puglia), e non si sa quanti di malattie rare. Stando così le cose, sono destinati tutti a…? Chi spiega ai “luminari” della sanità locale e nazionale che qui è in gioco la VITA dei nostri famigliari, grandi e piccoli? L’Associazione dei pazienti, LIFC, interviene a sostegno delle persone con fibrosi cistica affinché le motivazioni economiche non prevalgano sul diritto alla salute. “Sono farmaci insostituibili, infungibili, considerati salvavita e devono essere assunti ad ogni pasto e non possono non essere somministrati per un periodo anche limitato – spiega Gianna Puppo Fornaro, Presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica onlus. “Trattare così i malati non è solo ingiusto ma compromette seriamente la loro vita, pertanto il Ministero della Salute e la Regione Puglia sono chiamati ad assumersi interamente le loro responsabilità”. La fibrosi cistica è inoltre una malattia la cui complessità ha richiesto a suo tempo una normativa specifica, la legge 548/93 recante “Disposizioni per la prevenzione e la cura della fibrosi cistica” pertanto, come sottolineato dalla Sen. Paola Binetti, coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare sulle Malattie Rare nell’interrogazione al Ministro della Salute “basterebbe inserire questa clausola nell’articolato delle Regioni in regime di rientro”.
L’avv. Matteo Silba conclude con: “Noi ci siamo mossi in tutti i modi, ma chi può ci aiuti ad evitare l’irreparabile. Condividete e fate girare. Forse qualcuno prenderà a cuore la questione. Siamo già al limite nei casi più avanzati della patologia.”. Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona e Società Foggiana…giusto per non dimenticare! La nostra società è ormai contornata da azioni illegali. Queste si presentano di frequente e non sarà di certo il periodo natalizio a fermarle. Parcheggiamo in seconda fila, usiamo il cellulare quando siamo al volante, imbrattiamo ciò che ci circonda, inquiniamo l’ambiente, ci assentiamo dal lavoro, spesso senza una giusta causa, evadiamo le tasse, ci facciamo raccomandare, chiediamo e concediamo favori calpestando, noncuranti, i diritti altrui. Noi italiani siamo fatti così – direbbero molti. Siamo individualisti, anarchici, capaci di grandi ed isolati gesti eroici, ma anche di comportamenti meschini e immorali. Questo anche perché si tende ad anteporre il proprio interesse al bene collettivo. Stiamo davvero agendo nel modo giusto? La risposta non può che essere negativa. Non passa giorno senza che i media segnalino scandali o estorsioni. Le librerie brulicano di saggi di denuncia del malcostume e della corruzione che impregnano la vita nazionale in quasi tutti gli ambiti. Ormai, si descrive l’Italia come un Paese ingessato in caste, ognuna arroccata nella difesa dei propri privilegi ma
tutte egualmente sorde alle istanze dettate dall’interesse generale. In una situazione economica particolarmente difficile come quella attuale, che vede il nostro Paese incapace di sviluppare quell’unità necessaria a risollevare le sorti nazionali, la legalità acquisisce un’inevitabile importanza nel dibattito politico, sociale e culturale. Per promuovere una cultura della legalità, prime fra tutte le scuole, dovrebbero attivarsi per trasmettere questo ideale non come una privazione della libertà ma come qualcosa che permette di vivere liberi senza calpestare i diritti altrui. Spesso, all’estero, quando si pensa all’Italia, vengono in mente, sì, l’arte, la storia, la cultura che nel corso dei secoli hanno reso il nostro Paese meta di studiosi e amanti dell’arte e del bello ma, negli ultimi decenni, a questa fama positiva si è accompagnata quella di un Paese dove l’illegalità la fa da padrona, poiché Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta e Sacra Corona hanno costituito un potere economico che si è affiancato, se non sostituito, a quello legale. Occorre più trasparenza! I controlli devono diventare più frequenti e rigorosi anche per le aziende private che spesso aggirano, con disinvoltura, norme importanti relative ad appalti, attività finanziarie e sicurezza sul lavoro. La meritocrazia è in Italia un criterio poco praticato. Si fa carriera più per parentele, conoscenze, raccomandazioni, appoggi politici, scambi di favori che per criteri oggettivi di eccellenza. La mortificazione del merito costituisce un’ingiustizia sociale e danneggia il cittadino. Il perseguimento di una maggiore legalità e di un maggiore rispetto delle regole è un compito arduo che richiede, nel nostro Paese, una mutazione culturale. Per progredire occorre intanto che ogni singolo cittadino partecipi alla vita pubblica con maggiore impegno, che reclami i propri diritti e che assolva, in prima persona, ai propri doveri. Lo sviluppo di una cittadinanza più matura, consapevole e partecipativa, magari utilizzando la potenza dei nuovi mezzi di comunicazione che la contemporaneità ci mette a disposizione, come ad
esempio la Rete, potrebbe, forse, consentire anche all’Italia di allinearsi con le Nazioni dove la legalità è la norma e la illegalità l’eccezione, esattamente il contrario di quanto non avvenga attualmente da noi. Si tratta di un obiettivo ambizioso, non facile soprattutto per coloro che vivono circondati dall’illegalità, ai quali per intraprendere un percorso virtuoso sono necessari non solo la volontà, ma anche tanto coraggio. Sarà, dunque, la nascita di Gesù anche una rinascita sociale? Cicloturismo lungo la via Adriatica e programma escursioni Cicloamici Sabato 2 febbraio alle ore 17,45, presso la sede di via Testi n.17, messa gentilmente a disposizione dall’Associazione ABC, l’Associazione di volontariato Cicloamici Foggia Fiab organizza un incontro per presentare la Ciclovia Adriatica, anche per chi fosse interessato a programmare delle cicloescursioni per i periodi di vacanza, soprattutto attraverso la formula dell’intermodalità treno+bici. Il tratto della Ciclovia tra Pescara e Ravenna sarà in particolare illustrato da Antonio Dembech, che l’ha percorso con il figlio la scorsa estate, mentre quello da Trani a Ostuni sarà presentato da vari soci dei Cicloamici, che l’hanno utilizzato in più uscite organizzate dall’Associazione lungo le coste pugliesi. Al termine sarà esposto il programma delle escursioni previste da febbraio ad aprile, per un cicloturismo attento e curioso delle realtà del nostro territorio. La serata sarà anche l’occasione per conoscere la nuova sede delle riunioni dei Cicloamici.
Ciclo di concerti live, a ingresso libero, con sonorità italiane e straniere “Zapoj World One Way”, La rassegna Sound e birre da tutto il mondo (o quasi). Apre “Joe Cafaro Quartet”, venerdì 1 febbraio, ore 22, in via Grecia 36. A marzo, dalla Russia, il fenomenale chitarrista fingerstyle Alexandr Misko Un piccolo giro del mondo attraverso sette sonorità distinte, ciascuna abbinata ad una birra artigianale a seconda del territorio. È Zapoj World One Way: un viaggio di solo andata dal locale di via Grecia 36, in direzione di sound e sapori dal mondo, sintetizzando ciò che contraddistingue da anni il risto-pub foggiano: la musica live a ingresso libero, le birre artigianali italiane e straniere e una proposta gastronomica diversa dal solito modo di “fare pub”. Un treno di serate che parte venerdì 1 febbraio, alle ore 22, all’insegna del be-bop targato Joe Cafaro Quartet: formazione di jazzisti pugliesi più che conosciuti sulla scena nazionale, composta dal sassofono-tenore di Giovanni Cafaro, la chitarra di Francesco Palmitessa, l’organo Hammond di Bruno Montrone e la batteria di Giovanni Scasciamacchia. Un’immersione nell’età dell’oro del jazz americano, riproponendo i grandi interpreti di quella scena indimenticabile a cavallo tra gli anni ’40 e ’50 – K. Weill, B. Golson, C. Potter, D. Gillespie, H. Silver e altri. In abbinamento a questa prima serata, con protagonista il jazz a stelle strisce omaggiato da musicisti italiani, lo Zapoj propone una birra in stile “American IPA” pescandola tra l’ormai ampia proposta birraria italiana: la Ritualville vol.
2 del birrificio Ritual Lab di Formello (Roma). Ma il viaggio Zapoj-mondo continua fino ad aprile, proponendo già venerdì 15 febbraio la prima di due interessanti anteprime nazionali, con il Pasta Nera Jazz Project che, per l’occasione, presenterà un originalissimo lavoro discografico, incentrato sul repertorio tradizionale delle musiche del Gargano e dei Monti Dauni riproposte in chiave jazz. Venerdì 1 marzo, poi, tocca al nome più importante della rassegna, intercettato a Foggia dalla Lizard School di Gaetano Scarpiello durante il suo tour italiano, autore già di due album: Alexandr Misko. Direttamente dalla Russia, star di youtube con oltre 17 milioni di visualizzazioni , il chitarrista ventenne proporrà – in versione “solo” – il suo straordinario repertorio in fingerstyle, tecnica che gli ha consentito di vincere il premio come miglior chitarrista acustico europeo secondo Takemine Guitars London 2018. Dalla Daunia alla Russia, quindi, passando per l’Irlanda e i Balcani: domenica 17 marzo e venerdì 22 marzo, infatti, saranno di scena rispettivamente Clan Banlieue (in occasione del Saint Patrick’s Day) e Ziganamama Balkan Trio, due band del territorio che faranno virare la rassegna in direzione folk, tra irish sound e sonorità slave. Due variazioni sul tema prima del Mediterranean Essential Quartet, in programma venerdì 29 marzo: neonata formazione proveniente da Salerno, orientata su un sound mediterraneo arricchito dai sassofoni e da una sezione ritmica che comprende anche un vibrafono. In chiusura, la seconda anteprima assoluta: Mephitis Ensemble. Quattro giovani musicisti – tre di Roma, uno di Foggia – che, attraverso il crowdfunding, proponendo un progetto ispirato alla tradizione poetica latina, sono riusciti ad incidere il loro primo album, dal titolo Piccola raccolta di brani mortali. Venerdì 19 aprile, lo suoneranno allo Zapoj.
Anche Foggia aderisce all’ “ITALIA CHE RESISTE” I componenti dell’Ambasciata di Pace di Palazzo Dogana di Foggia aderiscono alla manifestazione “L’Italia che resiste” ed invitano cittadini, cittadine e organizzazioni sabato 2 febbraio alle ore 15,30 davanti al Municipio. L’iniziativa del 2 febbraio – che si terrà in contemporanea in centinaia di Comuni grandi e piccoli – nasce come autoconvocazione spontanea di cittadini e associazioni per dare vita ad una catena umana attorno agli edifici di tutti i Municipi italiani. Cittadini e cittadine che vogliono resistere alle scelte inumane di chi vorrebbe lasciar morire in mare chi scappa dalla guerra, dalla fame e dalla povertà; di chi interrompe i percorsi di assistenza e integrazione; di chi istiga all’odio e alla xenofobia dimenticando gli storici valori di accoglienza delle nostre comunità. Perché il 2 febbraio? Perché sono passati pochi giorni dal Giorno della Memoria e noi non vogliamo essere come quelli che in tempo di guerra hanno fatto finta di non vedere quello che stava accadendo. Vogliamo manifestare ovunque, non in un’unica città, per dimostrare che ovunque ci sono uomini e donne che dissentono da queste politiche di governo. Chiediamo a tutti e a tutte di essere una cellula di un organismo che manifesta assieme. E’ l’ora di metterci la faccia. Invitiamo ad indossare o a portare qualcosa di rosso, simbolo del salvataggio in mare. Per organizzare un presidio nel proprio Comune scrivere a: resistenza2febbraio@gmail.com
Info: https://www.facebook.com/pg/Resistenza-2-Febbraio-318658 712077921/posts/?ref=page_internal Tutti contro uno Il bullismo è una forma di persecuzione verso una persona, che è “debole”. Il sopruso può essere di tipo fisico, verbale o psicologico, oppure come succede negli ultimi anni c’è chi utilizza i moderni mezzi di comunicazione per offendere o minacciare le “vittime”, ed è per questo chiamata cyberbullismo. Può attuarsi via sms o tramite i social network; le “vittime” sono scelte spesso per la loro timidezza (67%) o per le caratteristiche fisiche (67%), ma anche per l’orientamento sessuale (56%), l’estrazione sociale (34%), l’origine straniera (43%) e addirittura per la disabilità(31%).Molte volte chi offende o minaccia non sa che rischia molto. Le sue azioni possono configurare reati molto gravi: minaccia, ingiuria(per i messaggi), o stalking(per le persecuzioni e le molestie). In questi casi è indispensabile cercare l’aiuto di un adulto, di un professore che, oltre a fornire conforto, potrà attivare le iniziative utili in questi casi; nei casi di persecuzione insistente è possibile presentare una denuncia alle forze dell’ordine. Ricordando la shoah, lo sterminio di un intero popolo; oggi registriamo episodi e atteggiamenti che non ci lasciano tranquilli come il bullismo, che ancora oggi si ripresenta nelle scuole ma anche al di fuori. Agli insegnanti e ai genitori: avete tutto sotto i vostri occhi. Occorre solo la voglia di guardare, di vedere davvero. E ai ragazzi e alle ragazze che vivono questo inferno, un abbraccio da una sorella che vi dice: tenete duro, un giorno
l’inferno finirà.
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