ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE

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ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
ITINERARI
FOLK
2017

FEMMINILE
PLURALE
LUGLIO - AGOSTO | 2017
Trento | Cortile Crispi Bonporti | ore 21.30

            a
30            edizione
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
ITINERARI
FOLK
2017                Trento | Cortile Crispi Bonporti | ore 21.30

                                                          FEMMINILE PLURALE
lunedì 3 luglio
TRIO IN UNO (Italia Brasile)
LA DAME BLANCHE (Cuba)
venerdì 7 luglio
ANA ALCAIDE (Spagna)
lunedì 10 luglio
NAMGYAL LHAMO (Tibet)
BISSEROV SISTERS (Bulgaria)
venerdì 14 luglio
KARDEMIMMIT (Finlandia)
lunedì 17 luglio
SONA JOBARTEH (Gambia)
venerdì 21 luglio
QUINTETTO NIGRA (Italia)
RACHELE COLOMBO - MIRANDA CORTES
(Italia Francia)
lunedì 24 luglio
LEYLA McCALLA (USA)
venerdì 28 luglio
ANDHIRA (Italia)
lunedì 31 luglio
CHET NUNETA (Francia)
venerdì 4 agosto
LE POULES À COLIN (Canada)
lunedì 7 agosto
ELLEN MACDONALD & DÀIMH (Scozia)
venerdì 11 agosto
CARMEN SOUZA (Capo Verde)
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
Trent'anni di concerti
Era il 1988 quando nasceva Itinerari folk, rassegna di musica acustica etnica e
contemporanea, a cura dell'Assessorato cultura del Comune di Trento, in colla-
borazione con l'associazione Carolan's Welcome. Di lì a poco, nel 1990, l'orga-
nizzazione sarebbe passata al Centro Servizi Culturali S. Chiara che muoveva i
suoi primi passi. In questi trent'anni pensiamo che la rassegna non sia invec-
chiata per niente. Ha saputo mostrarci quante cose possono nascondersi dietro
un'etichetta come il “folk”, un po' fuori moda, ma che contiene valori irrinuncia-
bili come la memoria, le tradizioni, le identità. Lo raccontava profeticamente
Alan Lomax, etnomusicologo americano, quando diceva: “quando tutto il mon-
do sarà stanco della musica video elettronica distribuita in massa, i nostri di-
scendenti ci disprezzeranno per aver buttato via la parte migliore della nostra
cultura”. Portando a Trento tante immagini e suoni del mondo, Itinerari folk ha
dato un onesto contributo per accreditare l'idea di una città, capoluogo di una
provincia che vuole essere aperta ed europea. Di più, edizione dopo edizione,
non è mai venuta meno a quella funzione di servizio pubblico, attraverso cui si è
formato un pubblico attento alla qualità artistica e curioso di scoprire i percorsi
di conoscenza che sono stati proposti. L'auspicio di questo compleanno è che -
al di là delle forme organizzative che si vorranno scegliere – i valori e lo spirito di
questa rassegna possano continuare e raccogliere attorno a sé quell'apprezza-
mento e quel sostegno necessario ad allargare ancora di più la sua platea di
frequentatori.

Il tema di quest'anno
L'idea di dedicare questa edizione al mondo femminile nella musica di radice
tradizionale ci è parsa fin dall'inizio suggestiva ma al contempo astratta se non
confortata dall'evidenza di fatti e segnali concreti da rinvenire sulla scena inter-
nazionale di questo genere. Ad aiutarci a motivare questa scelta sono giunte
due notizie, entrambe provenienti dalla Spagna, alla luce delle quali il tema si
conferma valida intuizione per rappresentare un'evoluzione in atto. La prima
notizia arriva con un CD: il nuovo lavoro di Ana Alcaide, dedicato alle leggende
sul potere del femminile in svariate culture del mondo (Leyenda), la cui imma-
gine di copertina, iconica e quasi mitologica, è stata di ispirazione per i materiali
di presentazione della rassegna di quest'anno. La seconda notizia è contenuta
nell'inchiesta di una rivista musicale catalana, legata al “Tradicionarius” un folk
festival amico, potremmo dire gemello, in quanto nato anche lui nel 1988, con cui
abbiamo più volte collaborato. Questo reportage ha messo in luce e selezionato
100 nuove voci femminili della scena musicale catalana. Fenomeno rappresen-
tato in un CD dal titolo “Femeni i plural: nuove voci di donna” che ne documenta
una ventina. Ecco spiegata l'origine di quel Femminile plurale che ci è sembra-
to la formula più azzeccata per descrivere la trentesima edizione di Itinerari folk,
articolata su quindici diversi progetti artistici, presentati in dodici serate dal 3
luglio all'11 agosto. Un programma di concerti che ruotano attorno al tema fem-
minile, al suo protagonismo, alle sue storie, alle peculiari sensibilità artistiche che
le donne di oggi sanno esprimere in varie parti del mondo. Uno sguardo al pal-
coscenico della world music nostrana e internazionale che ci consente di mette-
re a fuoco temi, identità e visioni artistiche con al centro la donna, il suo impegno
civile e nella cultura, la sua passione per la vita e i sentimenti che rendono l'uma-
nità piena di bellezza e speranza. La voce ha un ruolo predominante e in questo
senso anche la varietà sonora dei linguaggi dall'Africa alla Sardegna, dagli anti-
chi idiomi gaelici alle lingue slave, dal Tibet al Canada francofono, dal Veneto al
Piemonte. D'altra parte la lingua è madre, quindi femmina, e nel gioco del mon-
do il femminile è plurale, come le lingue e le musiche che rappresentano la no-
stra vita e il nostro anelito ad una comunità migliore.

                                                                     Mauro Odorizzi
                                                                  consulente artistico
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
lunedì 3 luglio

TRIO IN UNO
(Italia Brasile)

Giulia Tamanini, Josè Ferreira e Pablo Schinke sono tre studenti che si tra-
sferiscono a Parigi per portare a termine la propria formazione musicale.
All'anagrafe Giulia proviene da una famiglia trentina. Nasce nel capoluogo
esattamente nel 1988, proprio nell'anno in cui questa rassegna iniziava il
suo percorso. Già all'età di otto anni inizia a studiare il sassofono e tre anni
dopo entra al Conservatorio Bonporti di Trento dove si diploma nel 2007.
L'incontro parigino con Josè e Pablo mette in luce una grande affinità musi-
cale, il piacere di suonare assieme, da cui deriva anche la scelta del nome di
questo trio, oltre alla passione per la musica strumentale brasiliana. Dal
2014, il trio si distingue sulla scena della musica strumentale brasiliana nella
capitale francese. La musica dei grandi compositori brasiliani come Villa-
Lobos, Egberto Gismonti, Sergio Assad, Hamilton de Holanda, Marco Pere-
ira, per citarne alcuni, influenza e integra fra loro le diverse esperienze dei
tre musicisti, ispirando un comune universo musicale. Con una originale
formazione, composta da sassofono, violoncello e chitarra a sette corde, e
con inediti arrangiamenti e interpretazioni, Trio in Uno ha dimostrato la ca-
pacità di affrontare un repertorio ambizioso con sicurezza, esplorando un
mondo sonoro che risulta esaltato dalla forza dell'espressività cameristica.
Nel luglio 2015, Trio In Uno ha presentato il suo primo album "Lilas", accolto
con entusiasmo da critica e pubblico in Italia, Francia e Brasile. Se ne occu-
pano riviste specializzate in generi diversi. Trad'Mag, il più noto magazine
transalpino sulle musiche del mondo, ne parla così: “Un suono curato, spes-
so virtuoso nel buon senso del termine e soprattutto con arrangiamenti
molto affascinanti e ben realizzati.“

                                                          Giulia Tamanini
                                                          sassofono
                                                          Pablo Schinke
                                                          violoncello
                                                          José Ferreira
                                                          chitarra sette corde
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
30a      edizione

LA DAME BLANCHE
(Cuba)

Yaite Ramos, alias “La Dame Blanche”, è una giovane e talentuosa musi-
cista cubana che vive a Parigi, figlia di Jesus "Aguaje" Ramos, noto come
direttore musicale del Buena Vista Social Club. Con una formazione musi-
cale solida e ricca di esperienze, ha suonato come flautista e come vocalist
/cantante in gruppi di rilievo della scena caraibico-sudamericana come
“Sargento Garcia” e “El Hijo de la Cumbia”. Yaite ha percorso una strada
lunga e talvolta difficile. Tutto comincia a Cuba dove è nata, nel cuore di
uno sbalorditivo calderone musicale dove regna la figura del padre, Jesus
"Aguaje" Ramos, un trombonista eccezionale. Le feste di famiglia sono le
riunioni di straordinari musicisti, la crema della musica cubana. Oggi Yaite,
mettendo a frutto talento, esperienze e un gusto innato per i nuovi linguag-
gi, presenta il suo nuovo album registrato con Marc Babylotion Damblé
(Sargento Garcia, Amadou & Mariam, Orishas), ingegnere del suono fran-
cese e beat maker, e composto sotto la direzione artistica di Emiliano Go-
mez, ovvero El Hijo de La Cumbia, un produttore argentino famoso per la
sua fusione di Cumbia e suoni urbani. Partecipano a questa grande festa
una sfilza di ospiti illustri: Philippe Cohen-Solal (Gotan Project), Toy Sele-
ctah (Control Machete), DJ Nakeye, Flaco Nuñez (Orishas). I testi sono ric-
chi di significato sociale ed affondano le loro radici nella tradizione della
musica urbana, caraibica e sudamericana.

                                                         Yaite Ramos
                                                         Rodriguez
                                                         voce e flauto traverso
                                                         Pierre «Pedro»
                                                         Mangeard
                                                         batteria
                                                         Marc «Babylotion»
                                                         Damblé
                                                         Live Act, tastiere,
                                                         Computer & Dubs

                                                         Trento
                                                         Cortile Crispi Bonporti
                                                         ore 21.30
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
venerdì 7 luglio

ANA ALCAIDE
(Spagna)

Leyenda, la forza del femminile, è il nuovo progetto musicale di Ana Alcai-
de, musicista di Toledo già ospite di Itinerari folk nel 2012. Si tratta certa-
mente di un CD e di un concerto molto importanti e ambiziosi sia sotto il
profilo culturale che sotto il profilo spettacolare. Sei musicisti in scena, un
insieme di strumenti affascinante e potente, una componente visuale ad
arricchire un racconto che si dipana tra le suggestioni e le ispirazioni evo-
cate dalla mitologia e della leggende che hanno al centro il potere della
donna e la sua energia ancestrale proiettata nel mondo attuale. Una ricerca
che Ana ha sviluppato a partire da storie spagnole, europee e di diverse
altre parti del mondo. Un viaggio atemporale alla scoperta delle qualità e
del profondo legame del femminile con la natura e l'essenza della vita. L'in-
teresse per la musica antica e le sue suggestioni timbriche si unisce ad un
approccio curioso verso le musiche del mondo e una dimensione meno
austera e più coinvolgente all'orecchio dello spettatore di oggi. La ricchez-
za strumentale e l'ispirazione di questo progetto hanno ottenuto un positi-
vo riscontro sulla scena internazionale negli ultimi anni attraverso il gradi-
mento che Ana Alcaide ha raccolto in numerosi concerti in giro per l'Euro-
pa, in Canada, Argentina, Uruguay, Corea del Sud, Indonesia, Marocco, Uz-
bekistan. Leyenda è stato prima di tutto un viaggio personale di Ana Alcai-
de all'interno di se stessa e della propria consapevolezza sulla femminilità
come forza primigenia, ma al contempo un omaggio a tutte le donne e al
lato femminile della vita che tutti possiamo sperimentare come protago-
nista ed essenziale elemento nella storia e nell'evoluzione delle comunità.

                                                         Ana Alcaide
                                                         voce, nyckelharpa,
                                                         violino Hardanger
                                                         Rainer Seiferth
                                                         chitarre, bouzouki
                                                         Bill Cooley
                                                         salterio, ud, santur,
                                                         percussioni
                                                         Bruno Duque
                                                         flauti, clarinetto,
                                                         dulzaina, cori
                                                         Iván Mellén
                                                         percussioni
                                                         Paul Castejón
                                                         tastiere, percussioni,
                                                         cori
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
30a    edizione

Trento
Cortile Crispi Bonporti
ore 21.30
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
lunedì 10 luglio

NAMGYAL LHAMO
(Tibet)

Cantante, cantautrice, attrice e performing artist, Namgyal Lhamo è nata a
Shigatse, in Tibet. Conosciuta anche come l'usignolo del Tibet, Namgyal
Lhamo è un'acclamata interprete del canto tradizionale tibetano e del-
l'Opera. Ha iniziato a otto anni, dimostrando immediatamente un talento
prodigioso che le ha consentito di intraprendere gli studi con i grandi mae-
stri dell'Opera tibetana e del Tibetan Institute of Performing Arts, isti-
tuzione che Sua Santità il Dalai Lama ha voluto al centro dell'attività di pre-
servazione culturale del suo popolo in esilio. Dal 1980 vive in Olanda e con-
tinua attraverso l'attività artistica la sua missione a favore della cultura
tibetana. Ha recentemente pubblicato due fondamentali antologie di can-
zoni dell'Opera classica e della tradizione popolare del Paese delle Nevi.
Accompagna le sue esibizioni canore con il caratteristico liuto tibetano.
Come in molti paesi dell'Asia anche il Tibet non conosce la musica polifo-
nica, così il liuto sviluppa una linea melodica di base o svolge una funzione
ritmica. Ha tre corde doppie di norma accordate in la re sol. Le sue inter-
pretazioni delle canzoni tibetane del diciassettesimo secolo e dei repertori
nomadi di Amdo e Kham, sono famose ai tibetani di tutto il mondo. L'espe-
rienza e la disciplina che Namgyal Lhamo ha acquisito nel corso degli anni,
hanno contribuito a rendere le sue performance in giro per il mondo, dei
momenti magici, capaci di restituire attraverso le canzoni un suono esclusi-
vo simbolico dell'originario ambiente montano dell'altipiano più alto del
mondo.

                                                         Namgyal Lhamo
                                                         dranyen il liuto Tibetano
                                                         e il gyumang la celesta
                                                         Tibetana
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
30a      edizione

BISSEROV SISTERS
(Bulgaria)

Proseguendo un'antica tradizione orale, le Bisserov Sisters hanno imparato
il loro repertorio ascoltando le voci delle generazioni precedenti. La loro
madre, di origine russa, e le sorelle cantavano alle diverse sagre e celebra-
zioni popolari. Così il repertorio folklorico si è mantenuto vivo ed è stato
trasmesso loro a partire dai brani e dalle musiche della regione di Pirin. È
evidente la presenza di un suono arcaico legato ad uno stile vocale diafo-
nico, ad una ritmica ricca e versatile, nonché ad una marcata espressività
interpretativa. Le canzoni trattano argomenti molto vari: canzoni sul rac-
colto, sul matrimonio, sulla natura, canzoni rivoluzionarie o haidouk (che
raccontano di personaggi al limite della legalità), canzoni religiose, canzoni
d'amore e canzoni comiche. Anche le melodie presentano una notevole va-
rietà e sono caratterizzate da peculiari ornamentazioni oltre all'inserimento
di “urla” in toni indefiniti. Le Bisserov Sisters non si limitano ad interpretare
le canzoni della loro infanzia, ma allargano l'attenzione a brani di altre re-
gioni, utilizzando stili caratteristici dei diversi territori bulgari. Si accompa-
gnano con vari strumenti popolari come il tarambuka e la daire, che sono
delle percussioni, e la tambura, uno strumento a plettro. Hanno imparato la
tecnica del canto corale nel "Filip Koutev" National Folk Ensemble, un'es-
perienza fondamentale sulle modalità del canto “a cappella” e per acquisire
un repertorio rappresentativo. Eseguono anche brani di compositori bul-
gari, tra cui Nikolai Kaufman, Alexander Yossifof e Filip Koutev.

                                                           Lyubimka Lazarova
                                                           Biserova
                                                           voce e tambura
                                                           Mitra Lazarova
                                                           Stoimenova
                                                           voce e tambura
                                                           Vera Stefanova
                                                           Ignatova
                                                           voce e tambura
                                                           Rositsa Stefanova
                                                           Stoimenova
                                                           voce e tarambuka

                                                            Trento
                                                            Cortile Crispi Bonporti
                                                            ore 21.30
ITINERARI 2017 FEMMINILE PLURALE
venerdì 14 luglio
                                                             30a     edizione

KARDEMIMMIT
(Finlandia)

Si tratta di un ensemble composto da quattro ragazze scandinave, che pre-
senta un delicato repertorio di canti popolari e d'autore accompagnandosi
con un incantevole strumento a corda chiamato Kantele. Un'opportunità
unica per conoscere quello che è considerato lo strumento nazionale fin-
nico, appartenente alla famiglia delle cetre, ma sviluppatosi in queste re-
gioni sia sotto il profilo strutturale e organologico sia nella prassi esecutiva
e nell'utilizzo fino a farlo diventare un protagonista assoluto nella musica
popolare. Oltre al suono cristallino dei Kantele che possono presentare
varie dimensioni e accordature, con un numero variabile di corde da 15 a
38, la musica di questo gruppo si basa su eteree melodie vocali, e su in-
trecci sonori e armonie tipiche della musica tradizionale finnica, scandinava
e della musica dell'est. Una proposta elaborata con freschezza da giovani
artiste che si dimostrano in grado di introdurre elementi di rinnovamento
nel repertorio tradizionale, motivo per cui hanno ottenuto vari riconosci-
menti. Bisogna ricordare che Kardemimmit nasce nel 1999, quando le sue
componenti avevano meno di 10 anni d'età. La scelta di costruire una band
intorno al suono del Kantele è stata una scelta pionieristica. Già nel 2004
sono state nominate gruppo dell'anno dalla Kantele Association, mentre
l'anno successivo hanno vinto un concorso internazionale dedicato a que-
sto strumento. Hanno realizzato quattro albums, Viira (2006), Kaisla
(2009), Autio Huvila (2012) e Onni (2015). Il nome di questo gruppo è for-
mato da due parole finniche: kardemumma (la spezia, cardamomo) e mim-
mit (ragazza di grande personalità).

                                                          Maija Pokela
                                                          voce, kantele
                                                          Jutta Rahmel
                                                          voce, kantele
                                                          Anna Wegelius
                                                          voce, kantele
                                                          Leeni Wegelius
                                                          voce, kantele

                                                          Trento
                                                          Cortile Crispi Bonporti
                                                          ore 21.30
lunedì 17 luglio
                                                           30a      edizione

SONA JOBARTEH
(Gambia)

Sona Jobarteh può essere considerata una delle musiciste africane più
originali ed interessanti del momento. Cantante e interprete della kora,
strumento molto diffuso nei paesi dell'Africa centro–occidentale, è nipote
di Amadu Bansang Jobarteh, uno dei più importanti Griot della sua genera-
zione, migrato dal Mali al Gambia. Ma è anche cugina di un personaggio
ancora più popolare: il grande virtuoso della kora, Toumani Diabate. Nata
nel 1983 a Londra, ha sempre mantenuto strettissimi legami con il paese
d'origine. Con Tunde Jegede ha approfondito la tecnica e i repertori della
kora. Ha studiato violoncello, arpa e pianoforte al Royal College of Music, e
composizione alla Purcell School of Music, ma ha voluto cimentarsi anche
con l'improvvisazione jazzistica. Una preparazione musicale insolitamente
ricca che rende il suo futuro artistico molto promettente. Ha partecipato a
molti dischi come ospite, ma ne ha firmati sin qui soltanto due come leader.
L'ultimo, «Fasiya» viene presentato in questa nuova tournée europea che
propone un live di grande fascino ed efficacia spettacolare, ma si potranno
ascoltare sicuramente anche brani dell'ormai imminente nuova produzione
discografica, «Gambia», fra cui la suggestiva canzone dedicata al suo pae-
se che darà il titolo all'album. Il debutto discografico come leader avviene
nel 2008, con l'album «Afro–acoustic soul», in cui affronta temi sociali mol-
to forti e cerca di arrivare ad un pubblico il più possibile ampio, mescolando
le influenze della tradizione africana e della musica classica europea con i
suoni molto “radiofonici” del pop contemporaneo. Ha realizzato tra l'altro
la bellissima colonna sonora di un riuscito documentario sull'Africa,
«Motherland», uscito nel 2010.

                                                         Sona Jobarteh
                                                         voce, kora, chitarra
                                                         Derek Johnson
                                                         chitarra acustica
                                                         Andi McLean
                                                         basso
                                                         Westley Joseph
                                                         batteria
                                                         Mamadou Sarr
                                                         percussioni

                                                         Trento
                                                         Cortile Crispi Bonporti
                                                         ore 21.30
venerdì 21 luglio

QUINTETTO NIGRA
(Italia)

Il Quintetto Nigra è un gruppo vocale di formazione composita: al suo in-
terno si combinano le voci sia di musicisti che hanno consolidato la loro
esperienza nell'area della musica tradizionale, in gruppi attivi nella risco-
perta e nella valorizzazione della musica piemontese, sia di musicisti che
provengono dall'ambito della musica colta. Il nome del gruppo è un rico-
noscimento al canavesano Costantino Nigra (1818-1907), diplomatico e sta-
tista risorgimentale, ma anche letterato e studioso che per primo si dedicò
con passione alla raccolta e allo studio del patrimonio dei canti popolari
piemontesi. Lo spirito eclettico del gruppo si ritrova anche nel repertorio: la
fonte da cui si attinge è il vasto patrimonio della musica popolare piemon-
tese, ma le melodie tradizionali vengono riproposte con arrangiamenti ori-
ginali da cui possono emergere anche sonorità di altre epoche e prove-
nienze. La varietà e la ricchezza delle armonie rendono perfettamente au-
tonomi i brani, che vengono eseguiti dalle sole voci, senza accompagna-
mento strumentale. Se pure rimodellati su nuovi arrangiamenti, questi
brani mantengono intatta la dimensione della cultura popolare da cui deri-
vano, e di questa ripropongono gli stati d'animo, gli atteggiamenti, i valori e
i sentimenti. Primo fra tutti l'amore, osservato da varie angolature, e poi la
povertà, la fatica del vivere, i vizi e le debolezze, la dignità e il valore della
persona. Temi senza tempo, che rendono questi canti ancora attuali e per-
fettamente comprensibili per la nostra sensibilità.

                                                           Maria Teresa Nesci
                                                           Maria Adelaide Negrin
                                                           Giulia Marasso
                                                           Devis Longo
                                                           Luciano Fava
30a      edizione

RACHELE COLOMBO -
MIRANDA CORTES
(Italia Francia)

'NDAR è il titolo del loro primo album: una sorta di suite che nasce dal-
l'incontro fra due artiste curiose e complesse che hanno deciso di mesco-
lare i propri percorsi musicali e di scompaginare le carte della musica world
mescolandola e contaminandola con ironia dentro vari generi e influenze.
“Un'opera di rara bellezza e di intensità lirica che non mancherà di appas-
sionare quanti vi dedicheranno con amore un ascolto... “ (Salvatore Espo-
sito Blogfoolk). “ 'NDAR ci consegna 67 minuti di grande folk d`autore...
uno dei migliori dieci album dell'anno” (Michele Neri – VINILE). Un disco dai
particolari colori linguistici: inserti recitativi in greco antico nel brano Medi-
terraneus, il latino nel Requiem d'Aqua, la lingua rustica Pavana in Ruzzante
tornato dalla guerra, la lingua madre francese per Miranda Cortes, l'italiano
e in particolar modo il dialetto veneto per Rachele Colombo, interprete
profondamente legata alle proprie radici culturali. Miranda Cortes, alla
fisarmonica, è interprete dall'affascinante presenza scenica e dal forte cari-
sma che rivela una spiccata vena virtuosistica e naturali doti di improv-
visazione. Rachele Colombo, è una polistrumentista versatile, con una vo-
calità eccezionale e un interessante percorso che si dipana tra musica
veneta e un'originale idea di cantautorato.

                                                           Rachele Colombo
                                                           canto, chitarra,
                                                           percussioni
                                                           Miranda Cortes
                                                           fisarmonica, canto

                                                            Trento
                                                            Cortile Crispi Bonporti
                                                            ore 21.30
lunedì 24 luglio
                                                            30a     edizione

LEYLA McCALLA
(USA)

Leyla McCalla é una cantante e violoncellista di origini haitiane. Nata a New
York, dove si é diplomata con studi classici di violoncello, viene attratta dal
folklore americano e dal battito della strada, per poi scegliere New Orleans
come sua città elettiva. Per questo motivo la sua musica è una ricerca per-
sonale che affonda le radici nella cultura afroamericana, caraibica e creola.
Dopo il primo album “Vari-Colored Songs”, in cui ha musicato le liriche del
poeta afro-americano Langston Hughes, Leyla ha pubblicato il suo nuovo
album “A Day for the Hunter, a Day for the Prey” che ne conferma le grandi
qualità, e in cui mescola idiomi creoli haitiani, influenze classiche e folk
francofono della Louisiana. Un lavoro che è molto piaciuto anche ai critici
musicali del Vecchio continente e che spiega questo suo primo tour
europeo. Il tutto confezionato con una grande sobrietà strumentale, ac-
compagnata da una voce forte e semplice, ma con un gusto immenso e una
capacità di emozionare davvero unica. Per quanto riguarda i contenuti
Leyla continua l'esplorazione di temi connessi alla giustizia sociale e allo
sviluppo di una coscienza e consapevolezza panafricana. Da ricordare la
sua importante partecipazione al gruppo “Carolina Chocolate Drops” gui-
dato da Rhiannon Giddens, che interviene come ospite alla registrazione
del suo ultimo album insieme al leggendario chitarrista Marc Ribot, a Louis
Michot dei “The Lost Bayou Ramblers” e a Sarah Quintana, nota songwriter
di New Orleans.

                                                         Leyla McCalla
                                                         violoncello, banjo, canto
                                                         La Bria Bonet
                                                         violino, canto
                                                         Daniel Trembay
                                                         chitarra, banjo,
                                                         percussioni, canto

                                                         Trento
                                                         Cortile Crispi Bonporti
                                                         ore 21.30
venerdì 28 luglio
                                                               30a      edizione

ANDHIRA
(Italia)

"Con la loro musica costruiscono un sogno reale che noi possiamo vivere;
un momento di meditazione, paesaggio naturale e spiritualità come eb-
brezza nella sua semplice sonorità per un mondo che non deve morire".
Marcia Theophilo, Poetessa e Candidata al Premio Nobel Letteratura. Ad
Andhira l'attribuzione di un genere musicale sta stretta, si può parlare inve-
ce di un animo musicale randagio, dal quale prende vita un repertorio mu-
tevole nella forma e nello stile di ogni singolo brano, passando per tradi-
zioni classiche e popolari, labili confini mediterranei, agili profili di sardità e
altro ancora. L'organico comprende tre voci femminili, e un pianoforte. La
loro produzione discografica comprende due gemme che hanno ricevuto
consensi notevolissimi nel mondo della musica etnica, “Sotto il vento e le
vele” e “Nakitirando”, edito come il primo da Ala Bianca. Quest'ultimo è una
raccolta eterogenea di composizioni, frutto di un ciclo compositivo carat-
terizzato da una frequente relazione con differenti forme d'arte e di ricerca,
da incontri e collaborazioni con artisti di diverse provenienze culturali. Ad
impreziosire alcune tracce di questo lavoro sono le sonorità abilmente
create da Mauro Pagani, Madya Diebate e Alberto Cabiddu, e la mano di
alcuni amici autori e coautori come Sergio Pira, Pietro Lorrai e Carlo Anto-
nio Borghi. Infine, il testo di un altro brano e la presentazione dell'album
portano la firma della grande poetessa candidata al Nobel Marcia Theo-
philo.

                                                            Elena Nulchis
                                                            voce e harmonium
                                                            indiano
                                                            Egidiana Carta
                                                            voce
                                                            Elisa Zedda
                                                            voce
                                                            Luca Nulchis
                                                            pianoforte,
                                                            harmonium indiano
                                                            e voce

                                                            Trento
                                                            Cortile Crispi Bonporti
                                                            ore 21.30
lunedì 31 luglio
                                                              30a      edizione

CHET NUNETA
(Francia)

I contorni dell'identità musicale di questo speciale progetto centrato su vo-
ci e percussioni risiedono nell'incrocio tra musiche tradizionali e attuali, tra
culture lontane e interiorità, alla luce di un tema portante che è quello delle
migrazioni. Polifonie dal mondo che intendono raccontare il fenomeno
permanente del viaggio che l'uomo, in ogni epoca, ha intrapreso per ragio-
ni di necessità, diffondendo e facendo in questo modo interagire culture,
costumi, abitudini e modi di pensare. Per questo ensemble si tratta di un
percorso iniziato nel 2008 e sviluppatosi attraverso tre album e numerosi
concerti in tutta Europa, con un grande riscontro di pubblico e critica. Con
“Agora” , il terzo album uscito proprio nel 2017, il progetto Chet Nuneta si
definisce con ancora maggiore chiarezza rispetto alla tematica delle mi-
grazioni e si caratterizza per forza espressiva e intensiva come uno splen-
dido esempio di ricerca artistica basato sull'intreccio di temi culturali, di lin-
guaggi e di sonorità con peculiari caratteri di originalità e innovazione. La
scena diventa un luogo teatrale, una piazza pubblica dove si mescolano
poesia, ritmi, voci e idiomi alla ricerca di un possibile dialogo, di un incontro
umano con l'altro. Si rincorrono in un bazar di linguaggi il creolo delle Reu-
nion, il kurdo, il giapponese, l'angolano, xhosa, berbero, inglese, napole-
tano, albanese, arabo, spagnolo, bulgaro, e altri.

                                                           Lilia Ruocco
                                                           canto
                                                           Beatriz Salmeron
                                                           Martin
                                                           canto
                                                           Anne Roy
                                                           canto
                                                           Fouad Achkir
                                                           canto e percussioni
                                                           Frederic Faure
                                                           percussioni

                                                            Trento
                                                            Cortile Crispi Bonporti
                                                            ore 21.30
venerdì 4 agosto
                                                             30a     edizione

LE POULES À COLIN
(Canada)

Prendono il loro nome da una famosa canzone popolare del Quebec e
rappresentano il nuovo volto, anche anagrafico, della musica di radice tra-
dizionale del Canada, una terra ricca di cultura, di talenti e di prodotti mu-
sicali di grande qualità purtroppo poco noti alle nostre latitudini. Les Poules
à Colin è un gruppo a trazione femminile originario della regione di Lanau-
dière. Quattro ragazze cresciute in famiglie i cui genitori sono tutti musi-
cisti di fama in Canada. L'unico componente maschile ammesso fa parte
della famiglia e in qualità di fratello si dà un gran da fare per il sound del
gruppo con banjo, mandolino e la caratteristica ritmica con i piedi. Nono-
stante la loro giovane età (20-25), i membri del gruppo sono insieme da ol-
tre sette anni. Hanno una forte presenza scenica e dimostrano un piacere
contagioso nel condividere con il pubblico la propria musica che si ispira
alla musica tradizionale del Quebec ma integra anche elementi di bluegrass
e country folk, il tutto con un pizzico di pop-jazz. Composizioni originali,
strumentali accattivanti ricchi di ritmo e influenze celtiche, canzoni in fran-
cese e in inglese. Un suono maturo, ma presentato con grande freschezza.
Con tre album alle spalle e uno nuovo in arrivo proprio nel 2017, di cui sen-
tiremo delle anticipazioni, dopo anni di gavetta nei club e nei talent, il grup-
po si è finalmente lanciato nell'arena dei grandi festival come Celtic Con-
nections (UK) e Dranouter (B), in Europa come negli Stati Uniti e in Au-
stralia, come nuova proposta della scena folk-trad del Quebec e franco-
fona.

                                                          Sarah Marchand
                                                          piano, voce
                                                          Béatrix Méthé
                                                          violino, voce
                                                          Éléonore Pitre
                                                          chitarra, voce
                                                          Marie-Savoie-Levac
                                                          basso, voce
                                                          Colin Savoie-Levac
                                                          chitarra, mandolino,
                                                          banjo, bouzouki,
                                                          podoritmia, voce

                                                          Trento
                                                          Cortile Crispi Bonporti
                                                          ore 21.30
lunedì 7 agosto
                                                              30a     edizione

ELLEN MACDONALD
& DÀIMH
(Scozia)

Ellen MacDonald è considerata una delle migliori voci gaeliche recente-
mente apparse sulla scena folk scozzese. Ha trovato velocemente molti
ammiratori per le sue incredibili qualità vocali e di interprete. Nata e cre-
sciuta ad Inverness, Ellen ha studiato nell'unica università scozzese dedica-
ta alla lingua gaelica, Sabhal Mòr Ostaig nell'isola di Skye. È anche attrice e
recentemente è stata nominata migliore attrice al FilmG Awards per la sua
interpretazione nel cortometraggio “Briste”. Fa parte del cast della serie tv
in lingua gaelica “Bannan”, prodotta e trasmessa da BBC Scotland. Il grup-
po Dàimh (pronuncia da-eve) propone un approccio moderno alla musica
tradizionale scozzese. Composta da musicisti provenienti da ambiti musi-
cali differenti – chi ha studiato in Irlanda, chi in Scozia e chi in America – la
band mischia sapientemente la musica della tradizione con i nuovi ritmi e le
influenze che ciascun componente della band ha incontrato nel corso del
proprio percorso musicale. La loro musica è energia allo stato puro, un mix
sempre diverso di melodie e canzoni che esaltano lo stile personale di ogni
componente, creando un sound compatto e avvincente. Dàimh ha all'atti-
vo centinaia di spettacoli in tutta Europa, Stati Uniti e Canada e sei incisioni
discografiche di successo. Il loro ultimo disco, registrato alle Isole Ebridi,
sviluppa in maniera molto suggestiva l'attenzione alla cultura e al linguag-
gio gaelico, con il fondamentale contributo di Ellen MacDonald, erede di
una tradizione di rara intensità e forza.

                                                           Ellen MacDonald
                                                           voce
                                                           Angus MacKenzie
                                                           Highland Pipes
                                                           & Whistle
                                                           Murdo Cameron
                                                           mandola, mandolino
                                                           e organetto diatonico
                                                           Gabe McVarish
                                                           violino
                                                           Ross Martin
                                                           chitarra

                                                           Trento
                                                           Cortile Crispi Bonporti
                                                           ore 21.30
venerdì 11 agosto
                                                              30a     edizione

CARMEN SOUZA
(Capo Verde)

Artista poliedrica, Carmen Souza ci presenta l'ultimo lavoro, con la collau-
data formazione in trio, e aggiunge nuovi percorsi, traiettorie di incontro e
temi alla sua proposta musicale. “Creology” è un passo naturale verso il
mondo Afro, che Carmen Souza & Theo Pascal hanno sperimentato e sen-
tono come proprio, con la musica che in questo disco è itinerante, su una
rotta oltre oceano, partendo da paesi ex colonie portoghesi, come Capo
Verde, Mozambico, Angola attraversando il mare e toccando il Brasile e
Cuba per arrivare sulle coste di New Orleans. Si possono scoprire ritmi co-
me Batuque, Funana, Semba, Quilapanga, suoni cubani e afro-brasiliani
nonchè l'atmosfera di New Orleans, il tutto mescolato per creare ciò che
abbiamo imparato ad identificare come il Souza Pascal Afro Sound. Dicono
di lei...“una musica senza eguali, di rara limpidezza. Il soul del mondo del
ventunesimo secolo” (David Sylvian). Carmen Souza é certamente una del-
le voci più interessanti della world music degli ultimi anni. Nata a Lisbona
da una famiglia capoverdiana di estrazione cristiana, la sua musica fonde in
sé tanti generi musicali: dalla Morna, al Batuke, dal Jazz, al Soul e oltre. Car-
men parte dalla forza delle proprie radici per scoprire frontiere sempre
nuove. Il suo modo di cantare è una versione del tutto personale della verve
di Billie Holiday, Nina Simone e Cesaria Evora: tra melodie inusuali, umori
esotici, africanismi e scat jazz, vibrati controllati e frasi dall'andamento
imprevedibile.

                                                           Carmen Souza
                                                           voce, chitarra, piano
                                                           Theo Pascal
                                                           voce, chitarra, piano
                                                           e basso
                                                           Elias Kacomanolis
                                                           percussioni

                                                           Trento
                                                           Cortile Crispi Bonporti
                                                           ore 21.30
STUDIO BI QUATTRO
ITINERARI
FOLK
2017
FEMMINILE
PLURALE
LUGLIO - AGOSTO | 2017
Trento | Cortile Crispi Bonporti | ore 21.30

Biglietti                                            PROVINCIA
                                                     AUTONOMA
Intero Euro 5,00                                     DI TRENTO
Ridotto Euro 3,00 (under 15)
Prevendite                                           COMUNE
                                                     DI TRENTO

Casse Rurali del Trentino
Online www.primiallaprima.it
Il giorno del concerto a partire
dalle ore 20 presso il Cortile Crispi Bonporti   INFO
In caso di pioggia i concerti si svolgeranno     Centro Servizi
al Teatro Cuminetti                              Culturali S. Chiara
                                                 www.csc.tn.it
Direttore Francesco Nardelli
Consulente artistico Mauro Odorizzi
www.itinerarifolk.it

                                                      @CentroSChiara

                a
30                edizione
                                                      @centrosantachiara

                                                      @csc_trentino
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