Management delle Attività Motorie e Sportive Strategia Aziendale 67915 - Corso di Laurea Magistrale in - PDFOR
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Corso di Laurea Magistrale in Management delle Attività Motorie e Sportive Strategia Aziendale 67915 A.A. Lezione 02 2017-2018 L'analisi dei fattori esterni Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il successo di una strategia Orientamento strategico di fondo • Obiettivi • Mission e vision Fattori interni Fattori esterni • Risorse e competenze • Fattori ambientali • Catena del valore • 5 forze competitive • Business Model FATTORI CRITICI DI CARATTERISTICHE SUCCESSO PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA Definizione della strategia 3 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Le variabili esterne Potenziali entranti Concorr Concorrenti Fornitori enti diretti Clienti diretti Prodotti sostitutivi 4 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi PESTEL per i fattori ambientali: caso Nike • Gli Stati Uniti, il "paese di origine" di Nike, per così dire, hanno fantastiche politiche di crescita che sono particolarmente preziose per questa società. Questi includono tassi di interesse bassi e accordi fiscali internazionali ben organizzati. • Tuttavia, essendo un'azienda che produce e vende beni fisici, Nike è soggetta a modifiche delle leggi in materia fiscale e di produzione. • Inoltre i numerosi conflitti politici possono sempre rendere difficili i processi legati alle dogane o impedire importazioni ed esportazioni. • Le fabbriche di produzione di massa di Nike sono dannose per l'ambiente. Non solo rilasciano un sacco di inquinamento aereo come la maggior parte delle fabbriche, ma i centri di produzione Nike occasionalmente arrivano fino ai fiumi che inquinano direttamente. •Nike per questo ha promesso un cambiamento nelle loro attuali pratiche, con una forte determinazione a diventare più “eco”. 6 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi PESTEL per i fattori ambientali: caso Nike • L'aumento della diffusione mondiale della “cultura del benessere" significa che sempre più persone si stanno muovendo verso migliori stili di vita. Queste persone compreranno senza dubbio un sacco di abbigliamento sportivo, cosa che renderebbe la Nike molto felice. •D'altra parte, Nike riceve molte critiche per i suoi processi di produzione discutibili. In effetti, il problema delle discariche Nike è così importante che ha giustificato un intero articolo di Wikipedia sull'argomento. • I social media permettono alle cose di svilupparsi e espandersi più velocemente che mai. Nike sta utilizzando bene questi strumenti utilizzandoli per costruire l’immagine del proprio marchio, ma può essere un'arma a doppio taglio se usata in modo errato. •Nike ha anche l'opportunità di utilizzare preziose informazioni basate su statistiche avanzate fornite da tecnologie di ultima generazione, consentendo loro di ottimizzare il targeting, la produzione e massimizzare le entrate. 7 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi PESTEL per i fattori ambientali: caso Nike • Un crollo del mercato potrebbe significare cattive notizie per Nike, insieme a molti altri grandi marchi. In tal caso i consumatori possono scegliere di passare a prodotti di fascia più bassa, meno costosi o anche solo quando un livello decente di qualità diventa più facile da produrre. •Le entrate della Nike dipendono in certa misura dal basso costo della manodopera nei paesi dell'Estremo Oriente. Questo tuttavia sta cambiando, il che potrebbe significare che lo sviluppo dei paesi meno sviluppati dal punto di vista economico potrebbe comportare un aumento dei prezzi Nike a livello mondiale. •Disponendo di finanze molto importanti, Nike ha le risorse per rincorrere piccoli mercati emergenti in cui potrebbero vendere prodotti. • Non dovrebbe sorprendere sentire che, come la maggior parte delle grandi società, anche la Nike schiva una notevole quantità di tasse. •Inoltre, la Nike incontra spesso ripercussioni legali per le sue pratiche di marketing ambigue, che includono falsi sconti. 8 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il modello delle 5 forze competitive Cosa posso indagare analizzando l’ambiente competitivo? • Quale tipo di figura competitiva è predominante? • Da cosa deriva il vantaggio competitivo dei miei competitor? • Quali strategie seguono e quali obiettivi si prefiggono i concorrenti? • Ci sono barriere all’entrate nel settore? • Ci sono prodotti sostitutivi? • Quanto è forte l’immagine di marca dei miei competitor? • Qual è il livello di potere contrattuale dei fornitori? • Qual è il grado di concentrazione dei miei concorrenti principali? 10 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il modello delle 5 forze competitive Secondo tale impostazione teorica Potenziali entranti l’ambiente competitivo in cui l’impresa si trova a svolgere la sua attività non è delineato solo dai competitor diretti ma anche da altri soggetti quali: Concorr Concorrenti Fornitori enti diretti Clienti • Potenziali entranti diretti • Fornitori • Clienti • Prodotti sostitutivi Prodotti sostitutivi 11 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il modello delle 5 forze competitive Pressione competitiva derivante dalle politiche per il miglioramento del posizionamento, per l’incremento delle vendite o delle quote di Pressione competitiva determinata mercato e per il conseguente dalla minaccia di nuovi entranti che mantenimento di un vantaggio Potenziali potrebbero erodere quote di mercato competitivo. entranti o ridefinire gli asset competitivi. Pressione competitiva Pressione competitiva determinata dal potere Concorr determinata dal potere contrattuale e dalla Concorrenti Fornitori enti diretti Clienti contrattuale e dalla sensibilità al prezzo del diretti fornitore. sensibilità al prezzo del cliente. Prodotti Pressione competitiva determinata sostitutivi dal tentativo di altre imprese esterne al settore di riferimento di attrarre i clienti con i loro prodotti. 12 Prof. Paolo Di Marco
Il modello delle 5 forze competitive nel settore calcistico I concorrenti diretti nel settore calcistico sono riconducibili alle altre squadre che competono per il raggiungimento di un determinato obiettivo più o Potenziali entranti meno prestigioso. La concorrenza nel settore calcistico avviene tra le squadre di club, in ambito nazionale, ma anche in ambito europeo la competizione è molto forte, Concorr non tutte le squadre sono però in diretta concorrenza, Concorrenti Fornitori enti diretti Clienti occorre infatti suddividere l’arena competitiva in base agli diretti obiettivi delle diverse squadre: non è possibile ritenere fortemente concorrenziali club con obiettivi e, probabilmente, anche risorse diversi. Prodotti Occorre inoltre sottolineare una peculiarità specifica del sostitutivi settore calcistico, infatti, nella maggior parte delle industrie i concorrenti sono di norma beneficiati dalla scomparsa di un competitore, nelle competizioni calcistiche l’esistenza di un numero minimo di concorrenti è addirittura condizione necessaria per l’esistenza dell’industria stessa. 13 Prof. Paolo Di Marco
Il modello delle 5 forze competitive nel settore calcistico Potenziali entranti Il potere dei fornitori di materiale tecnico, mezzi di trasporto, alberghi per le trasferte e gestione dello stadio è Concorr Concorrenti influenzato dal numero di imprese Fornitori enti diretti diretti Clienti fornitrici e dal prestigio; essendo le squadre di calcio un eccellente mezzo pubblicitario, essi fanno a gara tra di loro per divenirne fornitori Prodotti sostitutivi ufficiali con l’esclusiva per un dato servizio, ne consegue, quindi, che il loro potere è molto limitato. 14 Prof. Paolo Di Marco
Il modello delle 5 forze competitive nel settore calcistico Il potere contrattuale dei clienti, intesi Potenziali entranti come fruitori dello spettacolo calcistico, è legato alla loro sensibilità al prezzo su cui incide in maniera determinante la Concorr fede calcistica; lo spettatore tifoso Concorrenti Fornitori enti diretti Clienti medio presenta una domanda di diretti spettacolo calcistico poco elastica al prezzo e derivante dal fatto che il sostenere un club calcistico implica una Prodotti sostitutivi certa “fede del tifoso-spettatore” difficilmente crollabile. 15 Prof. Paolo Di Marco
Il modello delle 5 forze competitive nel settore calcistico Per quanto riguarda i clienti ed i fornitori, il settore Potenziali calcistico è caratterizzato da una peculiarità, infatti entranti astraendo dai fornitori di materiale tecnico e dagli acquirenti dello spettacolo calcistico intesi come spettatori paganti, i fornitori e gli acquirenti dei fattori fondamentali, ovvero i calciatori, sono Concorr Fornitori Concorrenti enti diretti Clienti le stesse squadre che competono tra di loro. diretti In tale ambito il potere contrattuale dei fornitori non viene a dipendere dalle loro dimensioni, dalla loro capacità di integrarsi a valle e dalla loro leva negoziale, quanto piuttosto dal disporre di un pezzo Prodotti sostitutivi pregiato (il calciatore) che essendo di interesse per diversi concorrenti, rende possibile anche ad una piccola società di possedere un forte potere contrattuale. 16 Prof. Paolo Di Marco
Il modello delle 5 forze competitive nel settore calcistico Potenziali entranti I potenziali nuovi entranti sono rappresentati da quelle squadre che attuano spostamenti di obiettivi da Concorr Concorrenti più prestigiosi a meno prestigiosi e Fornitori enti Clienti diretti diretti viceversa; infine, i prodotti sostitutivi sono rappresentati sia dagli sport alternativi che possono spostare a loro Prodotti favore l’attenzione degli sportivi, sia dalle sostitutivi altre attività ricreative quali il cinema o il teatro. 17 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: I concorrenti diretti Tasso di sviluppo del settore Barriere all’uscita (sunk costs) Grado di concentrazione dal lato • immobilizzazioni specializzate dell’offerta • costi di uscita dovuti a legislazione sul lavoro Diversità tra imprese e le priorità strategiche • presenza di elevate interrelazioni con altri business • fattori psico-emozionali Differenziazione fra prodotti • pressioni governative e sociali Eccesso di capacità produttiva Struttura dei costi - economie di scala 18 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: I clienti Clienti concentrati che acquistano quote consistenti del fatturato del fornitore I prodotti sono poco differenziati ed il cliente può agilmente trovare alternative Il cliente è particolarmente sensibile al costo del bene ed è indotto a contrattare tenacemente I costi di trasferimento (switching cost) per il cliente sono contenuti 19 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Potere contrattuale e sensibilità al prezzo 20 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: I fornitori Il fornitore ha creato costi di Il gruppo fornitori è più trasferimento che «vincolano» il concentrato di quello clienti cliente L’impresa non è un cliente «vitale» (in Il fornitore non è minacciato termini di fatturato) per il fornitore da prodotti sostitutivi Il prodotto venduto dal fornitore è Nessuna possibilità di basilare per la produzione dell’impresa integrazione a monte da di riferimento parte degli acquirenti 21 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: I potenziali entranti Brevetti Differenziazione del prodotto Switching cost Fabbisogno di capitale Accesso ai canali distributivi Provvedimenti di natura governativa Economie di scala Ritorsioni delle imprese presenti Curva d’esperienza - vantaggi assoluti di costo 22 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: I prodotti sostitutivi Rapporto qualità prezzo Propensione degli acquirenti Innovazione tecnologica Costi di riconversione 23 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Le 5 forze nell’era della connettività I prodotti intelligenti ed interconnessi permettono la differenziazione e l’introduzione di servizi ad alto valore aggiunto al di là del prodotto fisico. Con i prodotti intelligenti ed interconnessi, si verifica un incremento dei costi fissi ed una diminuzione dei costi variabili. Maggiori costi diretti che si legano allo sviluppo del software, alla complessità crescente, alti costi fissi della cascata tecnologica e della capacità di immagazzinare un gran numero di dati. 24 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Le 5 forze nell’era della connettività Nei prodotti intelligenti ed interconnessi, l’importanza dei componenti fisici sta piano piano declinando rispetto ai componenti di connettività. 25 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Le 5 forze nell’era della connettività I prodotti intelligenti ed interconnessi permettono la differenziazione e l’introduzione di servizi ad alto valore aggiunto al di là del prodotto fisico. Le informazioni che giungono all’azienda tramite i prodotti permettono una maggiore segmentazione e customizzazione dei prodotti. 26 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Le 5 forze nell’era della connettività Nei prodotti intelligenti ed interconnessi, esiste una grande componente di costi fissi legati alla progettazione di prodotti complessi e tecnologici. 27 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Le 5 forze nell’era della connettività I prodotti interconnessi ed intelligenti si presentano come un sostituto di molti prodotti tradizionali. 28 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il caso Starbucks Starbucks è riuscito in pochi anni a diventare leader all’interno del suo mercato di riferimento con un numero di punti vendita nella sola California più alto del numero totale dei punti vendita di tutti i suoi concorrenti negli interi Stati Uniti. Starbucks vende i suoi caffè a prezzo più alto rispetto alla concorrenza e usa il prezzo come segnale di qualità. Circa 20 piccole catene locali e regionali sono già presenti negli Stati Uniti e all’estero come «imitatori». Il nome “Starbuck” è quello di un personaggio di Moby Dick di Herman Mellville: 1. l’idea della sirena è quella di «incantare» i bevitori di caffè attirandoli «verso la tazza»; 2. l’obiettivo è far sì che Starbucks diventi il marchio del settore più facilmente riconosciuto e rispettato nel mondo. 29 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il caso Starbucks • Posizione di leadership: con i propri negozi in mercati chiave: USA, Giappone, Australia, Gran Bretagna (oltre 50 paesi); • focus continuo sulla crescita, realizzata tramite innovazione: almeno due nuove bevande/idee ogni anno; • miglioramento continuo del processo (es. pre-ordini online o al telefono); • entrata preventiva e crescita aggressiva su tutti i mercati target; • uso del marchio per entrare in nuove categorie di prodotto e canali; • mantenimento dei propri valori, cultura e principi guida. Starbucks dà molto alle comunità in cui si inserisce e si interessa del benessere dei propri fornitori e dei propri dipendenti. Essendo il caffè un prodotto “commodity”, se Starbucks non innova continuamente rischia di essere soppiantata da nuovi entranti che attuano politiche a prezzo più basso o a maggiore orientamento verso la salute. • Nuovi canali distributivi e modalità di vendita (vendita online, drive through); • focus sulla qualità: del prodotto offerto, dell’ambiente di lavoro, di tutte le fasi di lavorazione e trasformazione della materia prima, della comunità in cui opera: «to build a company with soul»; • importanza fondamentale dei dipendenti che sono soddisfatti del proprio lavoro, quindi conoscono i prodotti, fanno attenzione ai dettagli nel preparare le bevande e comunicano la passione e la devozione dell’impresa al consumatore. 30 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il caso Starbucks Numerose catene di fast food sono già entrate nel settore di Starbucks: Mc Donald’s, Burger King, Dunkin Donuts Potenziali Date le dimensioni ed i volumi di entranti L’aumento dei competitors e acquisto di Starbucks, i fornitori l’incremento delle soluzioni offerte dal non detengono un rilevante mercato sta progressivamente facendo potere contrattuale nei confronti aumentare il potere contrattuale dei della catena. clienti Concorr Concorrenti Fornitori enti diretti Clienti diretti Altre bevande e surrogati Prodotti del caffè; altri locali (pub, sostitutivi fast food, pasticcerie) che offrono il servizio colazione 31 Prof. Paolo Di Marco
L’analisi dei fattori esterni: Il caso Starbucks Le sfide attuali Ambiente molto attrattivo: elevata probabilità di nuovi concorrenti; ambiente molto competitivo: sia piccoli concorrenti locali, con una base di affezionati clienti, sia fast food che sempre più spesso hanno angoli per caffè, sia altre catene simili anche se più piccole; prodotto maturo e con domanda in calo per gli effetti sulla salute della caffeina; allargamento su altri prodotti senza però diventare un fast food. Nonostante le attuali sfide, Starbucks regge bene alla pressione concorrenziale e manifesta notevoli performance finanziarie Performance: prezzo delle azioni SBUX dal lancio (1992-2012) 32 Prof. Paolo Di Marco
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