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mobility press magazine N. 286 - 15 Aprile 2021 In questo numero: Recovery Plan, la parola a Palazzo Chigi. Luigi Legnani (FerCargo), la transizione viaggia in treno. I binari nel porto di Marina di Carrara. In ricordo di Emilio Maraini. Storia delle società italiane di ingegneria e impiantistica. Il futuro dei sistemi portuali italiani, il libro di Pietro Spirito. Thales Italia: metro Dubai e tramvia di Kaohsiung (Taiwan). Nuovi TEE o Euronight per l'Europa di domani?
numero 286- 15 Aprile 2021 Editoriale Recovery Plan..cosa è realizzabile e cosa no “E meno male che non c’è più posto per fare capire cosa è realizzabile e cosa dovrà rima- altre rotonde, se no…” così si sfoga un diri- nere un sogno nel cassetto. Ed i partiti? Non gente ministeriale che faticosamente cerca di stanno certo fermi. E’ notizia di queste ore di tener conto delle proposte che vengono avan- un’iniziativa di Enrico Letta che porterà, as- zate e strombazzate per l’utilizzo dei fondi del sieme al gruppo dirigente dem e con il con- Recovery Plan. Tutti, ma veramente proprio sulente del Nazareno per il Pnrr Antonio Ni- tutti, si sono dati da fare per studiare come cita, una serie di proposte a Mario Draghi. Si utilizzare i fondi che prima o poi arriveranno. parla innanzitutto di Governance proponendo Alcuni progetti concreti, molte belle idee, una un modello di riferimento preciso. Alcune in- certa confusione. Ci sono proposte di Regioni, discrezioni sono state raccolte da Valerio Va- di amministrazioni comunali, di categorie pro- lentini del Foglio quotidiano. “Si proporrà il fessionali e sindacali, di associazioni di impre- Regolatory Scrutiny board, un comitato per il se. Per non parlare di quel lavoro sotto sotto controllo normativo che vaglia l’impatto dei che fanno i portatori – legittimi – di interesse. progetti approvati dalla Commissione e ne E parliamo di trasporti ed infrastrutture, dove verifica l’aderenza agli obiettivi comunitari. Il le proposte, economicamente parlando, si son Comitato è composto – nella proposta PD – da giocate già quasi tutti i quattrini che saranno sette persone (quattro alti dirigenti della PA e disponibili. Ma poi c’è la sanità, la scuola, la tre tecnici reclutati con un concorso, assunti digitalizzazione. Un milione qui, un paio lag- a tempo pieno e retribuiti con i fondi Pnrr) e giù: sembra che ce ne sia per tutti. Ma non con l’impegno di durare un carica a prescin- sarà così. Sul fronte del Ministero dell’Econo- dere dai cambi di Governo così da creare una mia tutto tace, o quasi. I tempi sono stretti governance immune dalle logiche dello Spoils e si fa sapere che il governo sarà pronto per System”. Gli altri della coalizione? “L’azione fine aprile, mentre già si teme uno slittamen- della Lega, ha detto Paolo Arrigoni, è stata de- to in sede comunitaria dell’approvazione fi- terminante su rivoluzione verde e transizione nale del piano per alcuni ostacoli – neppure ecologica ed è stata finalmente riconosciuta tanto formali. In Polonia la coalizione di go- la necessità di predisporre il con l’obiettivo verno è spaccata e neppure in Ungheria le della riduzione dei costi delle bollette ener- cose stanno andando lisce. Angela Merkel – e getiche, la riduzione della dipendenza ener- qui forse c’è il guaio peggiore – è appesa ad getica dell’Italia dall’estero e l’introduzione in una pronuncia della Corte Costituzionale che sede europea del Carbon Border Adjustment deve decidere su un ricorso contro il progetto Mechanism (CBAM). Inoltre sono stati affer- di Next Generation fatto da Bernd Lucke, ex mati concetti come l’applicazione dei principi fondatore di Adf e uomo di estrema destra. della neutralità tecnologica, dell’LCA, e la ne- La Commissione preme per un’approvazione cessità di coniugare sostenibilità ambientale, nei tempi dovuti perché i 750 miliardi vanno economica e sociale”. reperiti sul mercato con i nuovi Eurobond, e Gli incontri di Mario Draghi si susseguono. non si tratta di bazzecole. In questo quadro, Lui, e solo lui tirerà le somme delle proposte, ancora fluido e pieno di incertezze, chi lavo- scartando quelle inutili o irrealizzabili. ra nella Cabina di regia di Palazzo Chigi deve Il tempo stringe, fine mese è già qui. districarsi tra le tante proposte cercando di 3
numero 286- 15 Aprile 2021 Intervista Legnani (FerCargo): merci, la transizione ecologica viaggia sul treno. Ma serve un progetto mirato. Un Position Paper contributo per il PNRR “In realtà, più che un ‘Position Pa- per’ è un ‘Move Paper’: è il con- tributo di FerCargo per suggerire al decisore politico una serie di interventi – molti praticamente a costo zero – per realizzare dav- vero quell’obiettivo dello shift modale per portare la quota del trasporto ferroviario merci al 30% nel 2030, un obiettivo per il quale bisogna muoversi avendo soprat- tutto chiaro il disegno strategico, la capacità di realizzarlo e un’ot- tica pienamente integrata e di si- stema”. Luigi Legnani, presidente dell’As- roviari, si è realizzata concretamente quella sociazione che raccoglie la quasi totalità delle forma di intermodalità e di integrazione delle imprese ferroviarie merci nate dopo la libe- modalità di trasporto tante volte invocata, ma ralizzazione, ha un’esperienza più che qua- poi complicata a far diventare prevalente nel rantennale in ferrovia e ne ha attraversato i Paese. Oggi si apre un’occasione che non può settori sia passeggeri che merci, sempre in- definirsi altro che storica, e Legnani – dall’al- seguendo i percorsi dell’innovazione, anche to della sua lunga esperienza – ne è assoluta- negli incarichi a livello internazionale. mente consapevole: la “transizione ecologica” Oggi guida l’associazione delle imprese ferro- è oggi un obiettivo diventato concreto perfino viarie che hanno rivitalizzato il trasporto mer- nel cambio della denominazione di un mini- ci in Italia: le aziende di FerCargo detengono stero di lunghissima tradizione come quello oramai oltre il 50% del mercato nazionale, delle infrastrutture e dei trasporti; il Piano una quota che sfiora il 70% se limitato al traf- nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non fico attraverso i valichi con realtive proiezioni è solo una strordinaria occasione di crescita e internazionali. di sviluppo per l’Italia, ma è anche la cornice Le imprese di FerCargo sono anche quelle che dove si prevedono una mole di investimenti più investono nello sviluppo del trasporto sulle infrastrutture ferroviarie e – per la prima merci su rotaia: nel corso della pandemia, il volta – sull’intero settore della logistica che contributo del treno è stato decisivo non solo gli stessi protagonisti del settore definiscono per il trasporto delle merci di qualsiasi tipo, “epocali” e “senza precedenti”. ma anche per risolvere i blocchi che – con- temporaneamente – venivano imposti per ra- Perché un “Position Paper”, dunque? gioni di sicurezza al traffico stradale, in parti- “Iniziamo col dire che non è un elenco di ri- colare ai valichi. vendicazioni, né un ulteriore elenco della spe- Con il carico dei semrimorchi sui convogli fer- 5
numero 286- 15 Aprile 2021 sa. E’ davvero un ‘Move Paper’ perché contri- anche crescere quella che potremmo definire buire a mettere in movimento un settore che la logistica delle professioni, tutti quei servizi ha bisogno di un progetto mirato, non si può che il processo logistico si trascina con sé e investire sul binario e non contemporanea- che oggi sono anche un importante strumento mente sulla razionalizzazione e modernizza- di occupazione”, sottolinea Legnani. zione, come mi piace dire questo settore non è fatto solo di hardware, ma anche di softwa- La formazione è uno dei “punctum dolens” re: sull’hardware sembra che stiamo tentando su cui insiste il Position Paper, ma che spie- di conseguire importanti risultati, il nostro in- ga anche quasi esemplarmente la necessità vito è a non trascurare il software, e – soprat- di un documento sollecitatore al decisore tutto – a ragionare in un’ottica integrata di si- politico. “FerCargo si è spesa perché vengano stema”, risponde prontamente il presidente di stanziati incentivi per la formazione dei mac- FerCargo. chinisti ferro- Gli investi- viari, un lavo- menti riguar- ro altamente dano non professiona- solo la realiz- lizzante che zazione di in- può porta- terventi che re anche a costituisco- sviluppi di no i “cavalli carriera as- di battaglia” solutamente d ell’asso cia- interessanti, zione: l’ade- diciamo a li- guamento vello dei pi- dell’infrastrut- loti di aereo, tura ferro- esagerando viaria per un po’, ma consentire la avendo pre- formazione di treni merci a “standard euro- sente in un senso lato la forte richiesta del peo”, ovvero lunghi 750 metri, con sagoma mercato. fino a 4 metri per consentire il trasporto di La realtà è che mancano un gran numero di semirimorchi e grandi container, con capacità macchinisti ferroviari, e che – soprattutto – si di carico fino a 2.000 tonnellate. è creata una competizione per accapparrar- Sono le ricette che decretano il successo seli, con episodi anche spiacevoli denunciati dell’intermodalità e del treno nei paesi che dalla nostra associazione. Gli incentivi non già oggi raggiungono la quota del 30% del- andrebbero assolutamente alle nostre impre- le merci trasportate su rotaia, o la superano se, ma favorirebbero soltanto una maggiore di volata come la virtuosissima Svizzera (che accessibilità dei corsi (che, attualmente, sono viaggia su oltre il 60%), l’Austria, ma anche comunque costosi, perché svolti da strutture paesi come la Slovenia. completamente private) da parte dei giovani, “Sono tutti paesi che hanno seguito una pre- e maggiori prospettive occupazionali in tempi cisa strategia e sviluppato progetti mirati, cu- di crisi di occasioni lavorative. Purtroppo. rando i collegamenti ferroviari nei porti, svi- In questo caso sono prevalse le visioni che luppando la logistica intermodale, ma facendo guardano esclusivamente alle logiche di setto- 6
numero 286- 15 Aprile 2021 re, ed è un peccato, perché la logistica merita un approc- cio di sistema, se cresce cresce nel suo insieme, tutte le contrapposizio- ni spiega ancora Legnani. Che af- fronta in questa intervista anche il tema della sicurez- za e del cosiddetto “agente solo”, con cui si confronta – praticamente – da quando aveva i cal- Identico discorso che facciamo per il piano di zoni corti, per usare un po’ di ironia. RFI di procedere all’upgrading su tutta la rete Osserva Legnani: “E’ del tutto casuale che la installando i nuovi sistemi ERTMS, in grado di tematica dei vaccini abbia riproposto l’impos- assicurare una sicurezza pressochè assoluta: sibilità del ‘rischio zero’, irrangiungibile tanto un programma che ci vede assolutamente fa- in campo sanitario che in qualsiasi attività, vorevoli anche perché potrebbe aumentare compresa ovviamente quella ferroviaria. velocità e capacità del trasporto merci, ma Come FerCargo guardiamo con grande inte- riguardo al quale il legislatore non dovrebbe resse al lavoro del Direttore di ANSFISA, Fa- dimenticarsi che, nel sistema ferroviario, non bio Croccolo, che mira a promuovere la cul- c’è solo il binario, ma anche i mezzi, le loco- tura della sicurezza – fondamentale per tutte motive, che vanno adattati al nuovo sistema le imprese ferroviarie – soprattutto in termini e sono tutti costi che non possono rimane- di prevenzione, e non di semplice applicazio- re solo a carico delle imprese, anche perché ne di normative sempre più severe, ma che sono decisamente ingenti”, spiega ancora il semmai non sono capaci di incidere sui veri presidente di FerCargo. fattori provocanti le incidentalità, che vanno indiviaduate attraverso un lavoro sui dati, con C’è da sintetizzare il contenuto di un docu- indagini sul campo e – soprattutto – utilizzan- mento – il Position Paper – che occupa circa do tutti i nuovi strumenti messi a disposizione due pagine e contiene anche il grafico che dalla tecnologia. mostra l’andamento del traffico merci ferro- E proprio alla tecnologia sarebbe opportuno viario dal 2008 ad oggi. rivolgersi per adeguare anche qui l’Italia agli “Si dimostra il ruolo di FerCargo per la vitali- standard europei, sperimentando guida auto- tà di un settore che rimane però inchiodato noma, i più moderni sistemi di telecontrollo, al 13%, mentre la media europea raggiunge il sempre guardando alla salvaguardia della si- 18%, e – ripetiamo – il traguardo del 2030 con curezza, che è una priorità per tutti gli opera- il suo obiettivo sfidante di uno shift modale al tori del settore, nessuno escluso; senza con- 30% non è poi così lontano. tare, che qualsiasi elemento che aumenta la Il Position Paper ritiene però questa occa- sicurezza è un patrimonio acquisito per tutti. sione irripetibile e rciorda solo la necessità 7
numero 286- 15 Aprile 2021 di operare in un’ottica: avremo nuovi binari stica funziona se ciascun anello rimane legato e infrastrutture, ma non si può dimenticare all’altro e se ognuno funziona esprimendo il la tematica dell’ultimo miglio, per una sem- massimo grado di efficienza, come del resto plice operazione di manovra nei porti possia- già sperimentato in molti paesi europei, dove mo perdere tutto il tempo guadagnato grazie intorno alla logistica hanno costruito sistemi all’aumento della velocità dei convogli. Insi- economici che danno un grande contributo al stiamo anche per un rinnovo e una sempli- PIL.”, sottoliena ancora Legnani. ficazione della normativa, in particolare per tener conto dei grandi vantaggi offerti dalla Riguardo al futuro, si parla molto di una MaaS digitalizzazione, ma cneh per risolvere pro- (Mobility as a Service) applicata alle merci: blemi annosi per quanto riguarda – ad esem- “E’ un’idea su cui posso vantare una specie pio – le manovre o i raccordi industriali, che di primogenitura, anche per la mia esperienza potrebbero fornire un grande contributo allo compiuta nel settore passeggeri. sviluppo del trasporto delle merci, durante la Sarebbe più giusto parlare di una “Logistics as pandemia pasta, sanitari, un sacco di materia- a Service”, ma il concetto è che la transizione li hanno viaggiato soprattutto grazie ai treni, ecologica rende quasi obbligatorio un percor- non c’è ragione perché il trasferimento non so di questo tipo, dove il treno può giocare diventi strutturale, risolvendo tutte le stroz- un grande ruolo, perché l’intermodalità è il zature che eventualmente ancora sussitono perno di tutto il sistema e – ancor più – lo nella catena logistica. è la programmazione dell’intero ciclo di tra- Perché il problema, è tutto qui: la catena logi- sporto, oggi facilitata del resto dai nuovi stru- menti tecnologici. Ci sono gruppi che hanno già cominciato ad investire nel rinnovo della propria flotta utilizzando tutti veicoli elet- trici, il passo ulteriore è proprio la raziona- lizzazione di tutti i percorsi soprattutto per quanto riguarda la penetrazione in ambito urbano, che resteranno spazi sempre più protetti e chiusi al traffico. Ed è inutile ricordare che oggi il trasporto merci ferroviario riesce a programmare con grande regolarità con grande regolarità i propri traffici, se si aggiungono nuovi bina- ri per l’alta velocità passeggeri, il progresso sull’intera rete sarà generale, l’occasione per il treno è irripetibile, purchè – ovviamente – non ci si dimentichi di adottare i contributi che come FerCargo abbiamo sottoposto al decisore politico”, conclude il presidente di FerCargo. AD 8
numero 286- 15 Aprile 2021 Scheda di sintesi Position Paper - Forum FerCargo “Logistica ferroviaria e PNRR” Il Position Paper evdienzia in premessa la situazione dl trasporto merci ferroviario in Italia. In Italia il 13% delle merci viaggia su rotaia, mentre la media europea è di circa il 18%: uno spread che deve essere compensato, per ragioni non solo economiche, ma soprattutto ambientali e di sicurezza. L’obiettivo modale fissato dall’Unione Europea per il settore ferroviario è il 30% del mercato totale del tra sporto merci entro il 2030: si tratta di un target molto impegnativo. Per poter raggiungere questo obiettivo è prioritario adottare un approccio orientato alla integrazione delle diverse compo- nenti della catena logistica in un sistema supportato da una digitalizzazione dei processi gestionali. Lo sviluppo del concetto di “integrazione” nel settore logistico ferroviario delle merci non può però prescindere da una pianificazione del servizio, in un contesto a scala europea; da un’attenzione agli interventi complementari ai progetti di potenziamento della rete ferroviaria (un esempio tra tutti, lo sviluppo del primo ed ultimo miglio) e dalla, ormai imprescindibile, revisione e semplificazione del quadro normativo di riferimento. Per usare un linguaggio informatico, gli interventi di natura “hardware” legati alla realizzazione delle grandi infrastrutture ferroviarie (vedi Piano europeo dei corridoi, citato anche nel PNRR) devono essere necessariamente sincroni a quelli di natura “softwa- re” relativi alla semplificazione e all’aggiornamento del quadro regolatorio. Promuovere lo shift modale verso la ferrovia è quindi improcrastinabile: occorre incentivare l’attrattività della ferrovia, con particolare riguardo al comparto merci. Viste le misure previste dal PNRR per il nostro settore, FerCargo esprime apprezzamento per la scel- ta strategica del Governo di investire sulla “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” e la specifica attenzione verso il trasporto intermodale. Queste proposte di intervento possono essere decisive nel rilancio del comparto, afflitto da una serie di criticità che meritano attenzione.Il documento elenca quinadi le Proposte che FerCargo ritiene essenziale per il rilancio del comparto del cargo ferroviario e che potrebbero essere valorizzate ancora di più nel PNRR: • Digitalizzazione documenti di trasporto. Intervento a costo zero • Formazione del personale • Sviluppo tecnologico e modelli di organizzazione del lavoro. • Interventi Infrastruttura standard Europei. Interventi già finanziati • Riordino della normativa riguardo le attività di ultimo miglio ferroviario, intervento a costo zero • Interventi su infrastruttura per ultimo miglio ferroviario merci e incentivo per le attività. • Incentivi “Energy Meter” • Incentivi piano accelerato ERTMS Per ciacsuna delle Proposte, vengono indicate le modalità di attuazione dei relativi provvedimenti, per interventi in gran parte a costo zero o già finanziati e programmati, ma che – secondo FerCargo – è necessario inserire in un contesto di progetto e di sistema, per una svolta in grado di diventare definitiva e significativa nel trasporto merci ferroviario. 9
numero 286- 15 Aprile 2021 News I binari arrivano anche alle banchine del porto di Marina di Carrara E’ stato il presidente della Regione To- scana, Eugenio Giani, ad inaugurare lu- nedi il nuovo fascio di binari all’interno del Porto di Marina di Carrara assieme al Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva. Da questa settimana una nuova coppia di binari che arriva direttamente sulla banchina Fiorillo, consentirà di compor- re i treni sottobordo le navi, con note- voli vantaggi in termini di operatività ed efficienza. In questo modo è stato integrato il vec- “Quella di oggi è una tappa importante per chio tracciato dei binari che corre lungo la l’idea di logistica fondata sulla cura del ferro. recinzione che separa il porto dal viale C.Co- Il nuovo collegamento tra il porto di Marina lombo e che è stato fatto oggetto di ammo- di Carrara e il sistema ferroviario nazionale dernamento. costituisce un vero e proprio salto di qualità La nuova opera, che darà maggiore impulso al per il futuro dello scalo e per tutto il territorio trasporto via treno con riduzione delle emis- apuano. Sempre di più gli scambi commerciali sioni nocive dei camion e positivi riscontri per passano e passeranno attraverso la valoriz- l’ambiente, si integra e si completa grazie al zazione delle linee ferroviarie. In questa pro- lavoro svolto da RFI che ha compiuto un im- spettiva, la Regione Toscana continuerà nel portante intervento di manutenzione della suo impegno in linea con i contenuti dell’Ac- linea che va dal porto di Marina di Carrara cordo di programma iniziale”. fino alla stazione di Massa Zona Industriale, “Oggi è una giornata estremamente impor- migliorando quindi il collegamento di questo tante per il porto di Marina di Carrara – ha braccio che connette lo scalo con la linea fer- detto Il presidente dell’AdSP Mario Sommari- roviaria nazionale. va - perchè la ripresa di piena efficienza del- L’infrastruttura va inquadrata nel complessivo la ferrovia, per un porto, è la garanzia di una piano di ammodernamento della linea ferro- prospettiva futura. Il traffico marittimo non viaria portuale che è già in corso anche alla può vivere e prosperare senza efficienti colle- Spezia, grazie ad importanti investimenti pub- gamenti ferroviari. blici che consentiranno nell’immediato futuro La presenza oggi del presidente Giani è un se- un’integrazione delle manovre ferroviarie dei gnale di attenzione che cogliamo con grande due porti dell’AdSP, con particolare beneficio positività. per lo scalo di Marina di Carrara. E’ infatti solo attraverso l’intensa collabora- Nel corso dell’inaugurazione, il presidente zione con la regione Toscana che il porto di della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha Marina di Carrara potrà decollare e diventare dichiarato il pieno sostegno della Regione al competitivo”. nuovo Piano Regolatore Portuale del porto di Marina di Carrara ha detto: 11
Cittadini, Istituzioni e aziende insieme per una nuova mobilità Web event 27 aprile 2021, h 10.30/12.30 In questi tempi difficili dovuti alla pandemia da Covid-19 ci attendono sfide importanti su molti fronti. Sfide che coinvolgono e interessano tutti i cittadini, le istituzioni, le imprese. Sfide che dovranno coniugarsi strettamente con il tema dello sviluppo sostenibile del nostro Paese. La gestione dei trasporti e della mobilità sono I punti nevralgici dell’agenda di governo, da cui dipendono una infinità di aspetti dirimenti dello sviluppo della nostra società: dalla scuola, allo sviluppo intelligente e sostenibile delle città, fino alla ripresa della vita economica e sociale del Paese. Consumers' Forum, con i Soci Gruppo Ferrovie dello Stato e ASSTRA, ha costruito un appuntamento pubblico in cui Istituzioni, Authority, imprese, accademici e consumatori si confrontano sul futuro del settore trasporti e mobilità negli anni più difficili e più importanti che ci aspettano. Quelli che ci porteranno, nell’era Covid-19, a gestire i fondi del recovery fund al meglio per il raggiungimento dell’Agenda 2030, verso la quale tutti siamo chiamati ad agire. PROGRAMMA Introduce Sergio Veroli - Presidente Consumers’ Forum Modera Roberto Sommariva - Giornalista Interventi Enrico Giovannini - Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Nicola Zaccheo - Presidente Autorità di regolazione dei trasporti Antonio Decaro - Presidente Associazione nazionale dei comuni italiani Fulvio Bonavitacola - Vice Presidente Regione Campania e Coordinatore Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Rappresentante Gruppo Ferrovie dello Stato Andrea Gibelli - Presidente ASSTRA Fabio Bassan - Professore Ordinario di Diritto dell’Unione Europea Università Roma Tre Felice Petillo - Membro Organo paritetico di garanzia di Trenitalia in rappresentanza delle Associazioni dei consumatori www.consumersforum.it Per accrediti: eventi@consumersforum.it
numero 286- 15 Aprile 2021 News In ricordo di Emilio Maraini Emilio Maraini è stato un protagonista del- la trasformazione tecnologica nelle ferrovie italiane. L’azienda aveva assunto nei decenni una dimensione gerontologica, con materiale rotabile ormai logoro, sistemi di circolazione antiquati, officine di riparazione organizzate secondo criteri ottocenteschi. Con la sua pa- catezza e la sua costanza, Emilio Maraini ave- va compreso che questa era una delle chiavi fondamentali per invertire la tendenza alla marginalizzazione delle ferrovie italiane. sono state condotte coerentemente. Con un lavoro di lena profonda, e con una C’era un punto su cui convergevamo sempre, e attenzione alla squadra che lavorava von lui, riguardava la capacità di tornare a padroneg- Maraini cominciò prima ad invertire la ten- giare la progettazione senza affidarla esclu- denza, e poi a contribuire alla costruzione di sivamente all’esterno. Nacque così Italferr, una struttura tecnologica adeguata alle sfi- che com il tempo è stata in grado non solo di de del secolo scorso, a cominciare da quella supportate il percorso verso la realizzazione dell’alta velocità. Con Emilio Maraini mi capi- dell’alta velocità, ma di diventare anche un tava spesso di discutere. Erano sempre occa- player sui mercati internazionali per trovare a sione di scambio fertile. Allora, ero convinto portare le competenze tecnologiche ferrovia- che solo con l’apertura del mercato del mate- rie italiane nel mondo. riale rotabile ferroviario alla competizione si Ne è stato certamente contento Emilio Marai- sarebbero potuti raggiungere traguardi signi- ni: quella sua creatura ha spiccato il volo e ficativi. Emilio Maraini era invece un difenso- costituisce una delle punte di diamante delle re della industria nazionale. Aveva ragione lui, Ferrovie italiane. posso dirlo ora a distanza di decenni, quando si è sedimentata una esperienza consolidata ed i danni della mancanza di una filiera nazio- nale sull’industria delle tecnologie ferroviarie Pietro Spirito ha fatto sentire la rilevanza di scelte che non 13
numero 286- 15 Aprile 2021 News Storia delle società italiane di ingegneria e impiantistica. Capitolo sull'AV italiana a cura di Maraini Storie di (grandi) imprese e dell’evoluzione ingegneri di “fare squadra”. Come sottolinea industriale del nostro Paese in settori chiave giustamente Pietro Spirito in un commento legati a ingegneria e sviluppo: sono i temi del per l’Huffington Post, le società di ingegneria volume Storia delle società italiane di inge- e di progettazione hanno costituito l’ossatura gneria ed impiantistica, a cura di Vittorio Ca- non solo per la ricostruzione industriale ita- riati, Sergio Cavallone, Emilio Maraini e Vera liana dopo la seconda guerra mondiale e sono Zamagni, edito da Il Mulino per la collana state alla base del “miracolo economico” vis- “Storie di imprese” e uscito recentemente in suto dal nostro Paese a partire dagli anni ses- libreria. santa, ma sono state anche una leva essen- Il libro è la chiave per ripercorrere le tappe ziale per l’internazionalizzazione della nostra della crescita (e – ahimè – economia. in parte anche del declino) Il libro ricostruisce questo di grandi industrie nazio- percorso, insieme alla storia nali che hanno contribuito dei successi all’estero delle all’affermazione del ruolo principali aziende italiane dell’Italia nel mondo in rami di ingegneria impiantistica, industriali importanti come impegnate oggi a soddisfare la petrolchimica, la chimi- la fame di impianti ad alta ca, l’energia, la siderurgia, i tecnologia nei paesi emer- trasporti, la grande edilizia genti. residenziale. Una traccia di eccellenza E’ un libro che, perciò, ri- italiana che continua a di- percorre le vicende di im- stinguersi e rimane come prese come la Ammonia testimonianza orgogliosa Casale (oggi Acsa), Ansal- anche in questo mondo glo- do Impianti e Ansaldo Sts/ bale, che ha spesso imposto Trasporti, Fiat Engineering, l’assorbimento di alcune re- Foster Wheeler Italiana, altà industriali e di proget- Interconsult, Italconsult, to in società multinazionali, Italimpianti, Saipem, Snamprogetti, Snia En- di dimensioni adeguate per reggere al nuovo gineering, Techint, Tecnimont e molte altre contesto competitivo. aziende protagoniste di avventure industriali Il volume mette infatti in rilievo anche i limiti significative per un verso o per l’altro, ma che dell’avventura industriale delle società italia- hanno sempre mostrato la grande capacità di ne di ingegneria e di impiantistica: nei saggi sviluppo delle nostre imprese. dei vari autori, sono riportate le esperienze Nel volume, si vanta opportunamente l’eccel- di imprese all’avanguardia per quanto riguar- lenza delle scuole italiane di ingegneria, note da creatività e innovazione, ma spesso carenti e apprezzate in tutto il mondo, in cui il rigo- nella capacità di crescere di dimensioni o di re si accompagna al talento creativo dell’in- diversificare al momento giusto le loro atti- gegno italiano e a una speciale capacità degli vità per tenere il passo delle trasformazioni 15
numero 286- 15 Aprile 2021 del mercato globale. Una parabola comune Cavallone ed Emilio Maraini, oltre a curare del resto a gran parte del capitalismo italiano, l’edizione dell’intero volume, firmano a loro di cui si è più volte evidenziato il “nanismo” volta le pagine dedicate alla storia di alcune rispetto all’evoluzione che ha avuto negli al- delle principali imprese, ma l’elenco degli au- tri paesi, dove si sono portati avanti processi tori e dei collaboratori è lungo e spazia in vari di concentrazione e di sviluppo produttivo su campi. scala globale. Il capitolo conclusivo del volume è dedicato In Italia, ad aggregare le imprese e a costrui- ad una “breve storia” dell’Alta velocità ferro- re “colossi” di dimensioni competitive è stato viaria in Italia.. quasi sempre il pubblico, ma il libro dimostra La ricostruzione analitica e la riflessione sto- come molte di queste storie non si siano rive- rica su una delle esperienze più significative late un successo (ad esempio, il caso Finsider) di questi ultimi tempi è firmata da Emilio Ma- e abbiano piuttosto contribuito a determinare raini, che per diversi anni (dal 1990 al 1997) è le condizioni per la deindustrializzazione che stato direttore Ingegneria e Investimenti delle ha caratterizzato il nostro Paese a partire da- Ferrovie dello Stato, presidente di Italferr (so- gli anni Novanta. cietà di ingegneria del Gruppo FS) e responsa- Il libro, dopo un’illuminante introduzione di bile del Progetto Alta Velocità. Maraini è stato Vera Zamagni (in cui – con grande capacità di anche amministratore delegato di Italconsult, sintesi – viene tratteggiata la genesi e l’evolu- dell’Aerimpianti e dell’Ansaldo Trasporti, oltre zione delle società di ingegneria e impiantisti- ad aver ricoperto vari incarichi a livello inter- ca italiane), ospita i saggi dedicati ognuno ad nazionale. illustrare le avventure industriali delle varie imprese; la Zamagni, Vittorio Cariati, Sergio Digitalizzare i trasporti per far viaggiare il Paese Aprile 2021 | 10:00 - 13:00 21 LIVE sulla pagina facebook @Confsalnet e su www.confsal.it FAST-CONFSAL CONFSAL CONFSAL EDILI Federazione Autonoma dei Sindacati dei Trasporti Confederazione generale Sindacati Autonomi Lavoratori Via Prenestina, 170, 00176 Roma RM Via Prenestina, 170, 00176 Roma RM Viale di Trastevere 60, 00153 Roma Tel: 335.1265493 Tel: 06 89535974 - 06 89535975 Tel: 06.585207.1 Tel: 06 89535974 - 06 89535975 FAX:06 89535976 Tel FS: 970 67666 info@confsal.it info@confsaledili.it sg@sindacatofast.it 16
CICLO DI WEBINAR GRATUITI DEDICATI ALL’AGGIORNAMENTO DEI PROFESSIONISTI NEL SETTORE FERROVIARIO MARZO - MAGGIO 2021 For.Fer, centro d’eccellenza per la formazione ferroviaria riconosciuto dall’ANSFISA per tutte le at- tività di sicurezza della circolazione ferroviaria, organizza 5 incontri on-line che hanno l’obiettivo di avvicinare i professionisti del settore ferroviario ad argomenti professionali importanti per la crescita personale e dell’azienda. Dalla manutenzione predittiva agli aspetti fondamentali della professione del formatore, i temi saran- no affrontati da esperti del settore che metteranno a disposizione del pubblico le loro competenze ed esperienze. I contenuti degli eventi, totalmente gratuiti e della durata di un’ora e mezza circa, racchiudono gli spun- ti principali dei corsi che For.Fer ha pensato per le aziende per la primavera 2021. PROGRAMMA IL SETTORE FERROVIARIO: IL SISTEMA FERROVIARIO: SCENARI E PROSPETTIVE TECNICA, GESTIONE E SICUREZZA 25/03/2021 – ORE 16.30 29/04/2021 – ORE 16.30 LA MANUTENZIONE PREDITTIVA IL FATTORE UMANO: 01/04/2021 – ORE 16.30 LEADERSHIP, COMUNICARE E DELEGARE 13/05/2021 – ORE 16.30 LA FORMAZIONE NEL SETTORE FERROVIARIO 15/04/2021 – ORE 16.30 SPONSOR ISTITUZIONALI SPONSOR TECNICI IN COLLABORAZIONE CON PER ISCRIVERTI COMPILA IL MODULO DI ISCRIZIONE SU WWW.FORFER.IT Per maggiori informazioni visita la sezione dedicata ai corsi di aggiornamento del sito www.forfer.it o scrivici a comunicazione@forfer.it 17
numero 286- 15 Aprile 2021 Libri Il futuro dei sistemi portuali italiani. L'ultimo libro di Pietro Spirito Pietro Spirito ha lasciato l’incarico di presi- dente dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale (Napoli, Salerno, Castellam- mare di Stabia), ma non certamente quello di economista, studioso, analista ed esperto principalmente del settore dei trasporti. Autore già di diversi volumi, subito dopo la conclusione della sua esperienza ha pubbli- cato il suo ultimo libro, “Il futuro dei sistemi portuali italiani. Governance, spazi marittimi, lavoro”, edito da Guida Editori. Il tema sono i porti italiani e il futuro dei porti italiani, visti soprattutto attraverso la lente del legame con il mare Mediterraneo, oggetto delle attenzio- ni di migliaia di autori e – in particolare – di un grande storico come Ferdinand Braudel, non a caso citato nel libro. Braudel fu tra i primi a intuire la centralità maggior parte del destino dell’industria ma- del Mediterraneo nel processo di evoluzione nifatturiera e turistica passa dalla qualità e dell’intera Europa, ma anche a sottolineare lo dall’efficienza dei collegamenti marittimi. stretto legame dei porti con i centri urbani, in Per questo è importante indagare sulla gover- quanto strutture dedite allo scambio e legate nance dei sistemi portuali, sugli scenari com- ai processi economici del territorio. petitivi mediterranei e sull’organizzazione del Su questo stretto rapporto, Spirito ha insistito lavoro in quanto è attraverso essi che è pos- per tutti i cinque anni alla guida dell’Autorità sibile costruire una mappa e una rotta (giu- portuale, cercando sempre il rapporto con le sto per rimanere in ambito marittimo…) per parti più vitali della città, ma indicando nel- orientare il futuro dei porti italiani, e questo è lo stesso tempo il ruolo che Napoli potrebbe l’obiettivo dichiarato del libro di Spirito. avere proprio al centro di quel Mediterraneo, Il volume si avvale di una introduzione di Raf- un mare che sembrava emarginato dalle rotte faella Paita, presidente della Commissione atlantiche, ma che oggi ha riacquistato in pie- Trasporti della Camera dei Deputati, ma an- no tutta la sua centralità, come ha dimostrato che grande esperta di questioni portuali, pro- il recente episodio del blocco di quasi il 30% veniente da una città marinara come Genova. del commercio mondiale in seguito all’inci- Si è introdotti quindi all’esame dei temi af- dente della nave Evergreen nel canale di Suez. frontati nei tre capitoli (Lo scenario strategi- Il libro di Spirito affonda – partendo dai porti - co delle attività marittime e le regole di fun- nell’analisi di una delle questioni più rilevanti zionamento dei sistemi portuali; l’evoluzione per le prospettive economiche del nostro Pa- marittima europea e lo sviluppo dei nodi inte- ese. grati ed intermodali; lo scenario delle trasfor- I nostri scali costituiscono uno snodo deter- mazioni nel lavoro portuale marittimo) e nei minante per il traffico merci e passeggeri: la 25 paragrafi. 18
numero 286- 15 Aprile 2021 lità dopo una decisione della Commissio- ne europea di sottoporre a tassazione gli utili dei servizi commerciali delle stesse Autorità) riprendono posizioni già pub- blicamente espresse, ma non per questo non destinate a far discutere. Secondo Spirito, “restare nella attuale forma giu- ridica dell’ente pubblico non economico presenta solo la certezza di arroccare le Adsp in un formalismo burocratico che danneggerà l’evoluzione strategica dei porti italiani, rallentando l’esecuzione delle opere infrastrutturali indispensabili Pietro Spirito – Il futuro dei sistemi portuali italiani. e spingendo sempre più queste istituzio- Governance, spazi marittimi, lavoro – Guida Editori – ni nella trappola dell’amministrazione pas- Napoli, 2021 - 15 euro siva: che consiste nel rinviare le decisioni Per Spirito, “l’economia contemporanea è ca- per non assumersi le conseguenti responsabi- ratterizzata da una radicale discontinuità nei lità dentro una gabbia di normativa di diritto meccanismi di funzionamento”, in relazio- amministrativo che intrappola nel formalismo ne anche al fatto che “i cicli durano sempre cartaceo”. La necessità di seguire i cambia- meno”. Tutto ciò rende indispensabile una menti e percorrere con coerenza i cammini visione strategica che consenta interventi di dell’innovazione è – in fondo – il vero tema governo dei processi. “I sistemi portuali, ed centrale del libro: “Come sempre accade nel- i collegamenti marittimi, consentono di pro- la storia della evoluzione economica, bisogna vare a leggere i cambiamenti” assumendo “il cavalcare l’innovazione per poter essere vin- mare come angolo visuale”, osserva l’autore; centi, sia per i lavoratori sia per gli operatori. quindi vanno affrontati i “tre snodi della que- Si vince, o si perde, assieme”, scrive l’autore stione portuale”, ossia appunto: le regole, l’e- alla fine di una lunga cavalcata che ha affron- voluzione e il lavoro, “che costituisce la carne tato proprio tutti i nodi delle trasformazioni viva delle attività che si svolgono negli scali”, che si renderebbero necessarie per continua- ricorda Spirito proprio nel momento in cui il re ad essere competitivi. lavoro portuale è oggetto di un dibattito – Pietro Spirito è attualmente docente dell’Uni- come sempre molto complesso – in relazione versitas Mercatorum e dirigente del CUS Na- a fenomeni di verticalizzazione, in gran par- poli, ma vanta nel suo curriculum professio- te legati proprio a quei grandi operatori che nale incarichi presso: Invitalia, Ferrovie dello già dominano lo scenario dell’intero trasporto Stato, Atac, Interporto di Bologna, Fondazione marittimo mondiale. Telethon, Consob, Tagliacarne, Montedison. Il Sulla governance dei sistemi portuali, le os- volume è anche un contributo all’attività di servazioni di Spirito sono acute, ad ampio rag- uno storico editore di Napoli, Guida Editori, gio, ma anche in un certo senso provocatorie che ha mantenuto viva – pur tra le difficoltà – e polemiche, come è nello stile del personag- la tradizione culturale e libraria partenopea, gio. Le pagine che Spirito dedica alla questio- rimanendo uno dei punti di riferimento della ne dell’organizzazione istituzionale come ente vita cittadina. pubblico non economico delle attuali Autorità di sistema portuali (ritornate di stretta attua- AD 19
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numero 286- 15 Aprile 2021 News Thales Italia continua a supportare i propri clienti al raggiungimento degli obiettivi: metro Dubai e tramvia di Kaohsiung (Taiwan) “Apriamo l’anno con due importanti successi per Thales Italia. Le due aperture al pubblico relative all’estensione della metropolitana di Dubai ‘Route 2020’ e della seconda fase della tramvia di Kaohsiung (dalla fermata C32 alla C17) sono avvenute proprio a gennaio, un ot- timo modo per cominciare il 2021”. A raccontarlo, Carlo Piacenza, Direttore Divi- sione Trasporti di Thales Italia. Partiamo da Metro Dubai. “Il progetto di aggiornamento e estensione della metro di Dubai conosciuto anche come Route 2020, è molto interessante: rappre- senta, oltre all’aggiornamento tecnologico dell’attuale rete, l’estensione della linea di 15 chilometri, di cui 3,2 chilometri in sotterranea talia, in questo contesto, hanno avuto un ruo- e quasi 12 chilometri all’aperto. lo fondamentale fin dall’inizio di questo im- Il progetto estende l’attuale Linea Rossa dal- portante programma”. la stazione di Nakheel al nuovo sito iconico di Expo-2020, per un totale di sette stazioni. Un progetto orientato a ridurre al minimo All’interno del raggruppamento Thales (se- l’impatto ambientale…. lezionato dal consorzio Expolink e da RTA), Thales Italia ha confermato il suo ruolo fon- “Sì e noi siamo in linea con questo obietti- damentale di integratore dei sistemi tecnolo- vo: vogliamo sostenere la transizione verso gici, curando direttamente la realizzazione dei sistemi di trasporto sostenibili in un quadro sistemi di telecomunicazione, informazioni al si sicurezza dell’infrastruttura e la società di pubblico, sistemi di sicurezza, compresi il cen- trasporto urbano locale vuole fornire una mo- tro di controllo e i sistemi di bordo dei treni”. bilità sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale. Il traguardo è ridurre la con- La vostra presenza a Dubai viene da lontano. gestione del traffico di circa il 15-20% entro il 2025”. “Sì è più o meno dal 2000 che lavoriamo a Du- bai, siamo stati coinvolti da subito nel gran- E poi la Tramvia di Kaohsiung. de progetto della metropolitana che ha visto nel 2009 la sua prima importante consegna. “La tramvia di Kaohsiung è già in esercizio e Siamo molto bene radicati sul territorio con viene gestita con il sistema di segnalamento squadre di Thales che provengono da molte fornito da Thales Italia. A gennaio abbiamo parti del mondo. Ma la unit e le risorse dall’I- 21
numero 286- 15 Aprile 2021 contributo all’apertura al pubblico della se- È stato difficile mantenere tutto in piedi nel zione di linea dalla fermata C32 alla C17, se- contesto pandemico? guendo il programma lavori concordato con le autorità locali. Nella fornitura di Thales, oltre “Il 2020 è stato un anno difficile e importan- al segnalamento tranviario di terra, è compre- te che ci ha permesso di fare tesoro delle so anche il centro di controllo e il sistema di esperienze passate, della digitalizzazione av- bordo per i tram, in linea con le implementa- viata, e della cura che certamente abbiamo zioni su questo mercato che abbiamo realiz- avuto per i nostri dipendenti. Ma siamo an- zato e stiamo realizzando in diverse parti del dati avanti a abbiamo registrato, proprio nel mondo. La tramvia di Kaohsiung, servita da 29 2020, grandissimi successi, inoltre, abbiamo tram, è una delle prime linee LRT al mondo su continuato a manutenere e a sostenere il ser- percorso, circolare, totalmente privo di cate- vizio della totalità dei nostri clienti dislocati naria fuori fermata. in tutto il globo. Ci siamo organizzati, come La tramvia è parte integrante per lo sviluppo tutti: abbiamo gestito anche il FAT (Factory della città, e svolge un ruolo chiave nell’alle- Acceptance Test) da remoto per la tramvia di viare la congestione del traffico nell’area, for- Ankeng a Taipei ottenendo l’approvazione, da nendo servizi di trasporto sicuri e convenienti parte del cliente, all’installazione. Anche sul anche al fine di aumentare turismo e sviluppo mercato domestico abbiamo supportato tutti economico del paese”. i nostri clienti al mantenimento delle attività di esercizio ferroviario-metropolitano-tram- Sono entrambi progetti green, che fanno pen- viario. In conclusione, direi che l’anno 2020 sare che veramente l’economia e la mobilità ha aggiunto ai nostri skill tecnici una ottima si stiano muovendo nella direzione giusta. capacità di resilienza e adattamento a nuove condizioni lavorative col fine di mantenere e “Decisamente sì, è un trend virtuoso che stia- incrementare servizi di alta qualità ai nostri mo vedendo in diverse parti del mondo, e Tha- clienti e ai passeggeri”. les è fiera di contribuire con le sue soluzioni innovative allo sviluppo di città e in generale società sostenibili. L’innovazione a favore del- la sostenibilità è un requisito di base per lo sviluppo delle nostre soluzioni. 22
Fondata nel 2011 da un qualificato gruppo di manager del settore, TRAINing ha saputo cogliere il vero spirito della libe- ralizzazione del mercato del trasporto ferroviario basata su indipendenza, competenza, trasparenza e imparzialità dei pro- cessi formativi, a garanzia del progressivo miglioramento dei già ragguardevoli livelli di sicurezza raggiunti in Europa da tale modalità di trasporto. TRAINing, grazie al riconoscimento come Centro di Formazione ottenuto nel 2012 da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicu- rezza delle Ferrovie, assicura la formazione mirata al consegui- mento e al mantenimento delle abilitazioni, sia ai privati che agli Operatori Ferroviari. TRAINing organizza corsi per le seguenti attività TRAINing, grazie alla riconosciuta esperienza di sicurezza: dei propri consulenti, offre agli Operatori Ferro- I MdM realizzati da TRAINing finalizzano il viari supporto per: Riordino Normativo secondo i criteri stabiliti dall’ANSF (Direttiva ANSF n° 1/2012 - Decreto la predisposizione del dossier di richiesta del ANSF n° 4/2012) con un dispositivo documenta- Condotta dei Treni (macchinista); Certificato di Sicurezza, Autorizzazione di Si- curezza o Certificato di Idoneità all’Esercizio; le innovativo, fruibile in via informatica (tablet), Accompagnamento dei Treni (capotreno); profilato per ruoli e contesti operativi di perti- la valutazione dei rischi ai sensi del Reg. UE nenza, redatti con una chiara gerarchia delle Preparazione dei Treni (manovratore, formatore 402/2013; fonti (distinzione fra principi, nozioni e regole e dei treni, verificatore dei veicoli). la progettazione e l’esecuzione di Audit (dal quest’ultime fra situazioni normali e di degrado), Piano Annuale all’esecuzione di Audit interni facilitano e rendono più efficace il processo PER LE IMPRESE FERROVIARIE e/o I GESTORI e/o verso fornitori); formativo. INFRASTRUTTURA L’architettura ed il sw consentono un’ efficace TRAINing prende in carico le attività formative teo- il monitoraggio ai sensi del Reg. UE gestione degli aggiornamenti evitando stratifi- riche e pratiche previste dal Sistema di Acquisizio- 1078/2012; cazioni e semplificando l’organizzazione di me- ne e Mantenimento delle Competenze (SAMAC) per il lo sviluppo e il miglioramento continuo dei rito delle Imprese Ferroviarie. conferimento e il mantenimento nel tempo delle abili- Sistemi di Gestione della Sicurezza; tazioni (aggiornamento, recupero competenze, ecc.). il riordino normativo per le ferrovie intercon- In esercizio da maggio 2015 e aggiornati ri- PER I PRIVATI nesse e isolate (dalla Gap Analisys rispetto al spetto alle nuove normative e disposizioni di TRAINing organizza corsi di formazione per: Regolamento Circolazione Ferroviaria, all’in- interfaccia in coerenza alla data di entrata in l’acquisizione della Licenza Europea del Macchinista; dividuazione delle misure mitigative e dei vigore. il conseguimento dei Certificati di Avvenuta For- provvedimenti definitivi per la gestione e la Utilizzati da 17 Imprese Ferroviarie. mazione, propedeutici all’esame di abilitazione, da so- risoluzione delle non conformità); stenere una volta assunti da un Operatore Ferroviario. l’elaborazione delle Disposizioni e delle Prescrizio- PER GLI SPECIALISTI DEL SETTORE ni di Esercizio inerenti al quadro normativo di competenza; TRAINing, grazie a docenti di riconosciuta espe- rienza e comprovata capacità, eroga corsi di alta la redazione delle norme di circolazione dei formazione destinati a specialisti (professional e/o veicoli e la definizione delle relative condizioni manager) sull’organizzazione, sulla tecnica ferro- di circolabilità; viaria (es. meccanica del veicolo), sulla normativa l’elaborazione e la revisione del Sistema di di settore europea e nazionale, ecc. Manutenzione. TRAINing srl Via Sommacampagna,63H | 37137 VERONA23
numero 286- 15 Aprile 2021 Dibattito Nuovi TEE o Euronight per l'Europa di domani? Mentre aspettiamo la fine della pandemia e la riconqui- sta della libertà di viaggiare, c’è chi prefigura un ritor- no ai Trans Europe Expess, la prestigiosa rete di treni internazionali che fu vara- ta nel 1957 e che ebbe vita fino al 1991. Si trattava di convogli di alta qualità che circolavano tra le principali una clientela tendenzialmente facoltosa. città dei Paesi fondatori della CEE (Germania, Io li ricordo bene quando, ragazzino in vacan- Francia, Italia, Benelux), estesi poi a Spagna za sul lago Maggiore, vedevo sfrecciare ogni ed Austria, oltre ovviamente al transito attra- giorno il “Cisalpino” diretto a Parigi o il “Le- verso la Svizzera. mano” per Ginevra. Per salirci a bordo, però, Questi treni ebbero un ruolo di primo pia- dovetti attendere il 1975, con un viaggio da no nel ricucire le relazioni tra le nazioni del Nizza a Milano sul “Ligure”. continente uscite malconce dalla guerra mon- Ora quei tempi sono cambiati e non torne- diale. Il successo dei TEE si basava su alcuni ranno più. Se davvero l’Unione Europea vuole presupposti che contrassegnavano il passag- combattere il cambiamento climatico, puntan- gio tra la ricostruzione postbellica ed il suc- do (anche) sulla riduzione dei voli, non può cessivo boom economico. C’era una domanda illudersi che basti rispolverare un brand com- crescente di scambi tra le nazioni che cerca- merciale di successo per convincere la gente vano di superarele gabbie dell’autarchia e dei a spostarsi in treno da una nazione all’altra. nazionalismi. E, al tempo stesso, le ferrovie E non può pensare che i patron dei voli low potevano costituire lo strumento migliore per cost - O’Leary e soci - mollino senza reagire il favorire i contatti internazionali, dal momen- loro ricco business, anche solo sulle brevi di- to che la rete autostradale non era ancora stanze. Oppure che il libero mercato stimoli le completata, mentre l’aviazione commerciale compagnie ferroviarie, racchiuse finora entro manteneva un profilo elitario, con alte tariffe i confini nazionali, a competere oltre confine. che escludevano i ceti medio-bassi. Occorrerebbe, in primo luogo, che la UE ri- Ma, sotto questo profilo, anche i TEE non coprisse lo spirito del 1957, quando i colle- scherzavano: in anni che vedevano prevalere gamenti ferroviari internazionali occupavano treni sempre più popolari (emigranti, studen- un posto di rilievo nei Trattati di Roma, e non ti, militari, turisti da pensione estiva), i convo- esiti ad assumere direttive regolatorie. gli bianco rossi – prima prevalentemente die- Per esempio, applicando ragionevoli pedaggi sel, per eliminare il cambio di locomotore e ai voli low cost per destinarne i proventi (tas- ridurre i tempi in frontiera, poi anche a trazio- sa di scopo) a finanziare in parte quei treni ne elettrica poli corrente – ammettendo solo internazionali che stentano a decollare. passeggeri in prima classe con supplemento Almeno sulle distanze medio-brevi, dove la e prenotazione obbligatoria, si rivolgevano ad rotaia può costituire una valida alternativa ai 24
numero 286- 15 Aprile 2021 cieli. Negli ultimi decenni si è pensato che le torie, manco fossimo nell’Alabama del 1960, nuove infrastrutture veloci rilanciassero da forse solo per ribadire (malamente) la conten- sole la competitività dei convogli internazio- dibilità delle concessioni. nali. Mentre, semmai, sono altre le barriere che Ma, a parte il fatto che le linee AV (in Fran- allontanano la potenziale clientela, a comin- cia, in Spagna, in Italia) sono state quasi sem- ciare da quelle fisiche come gradini o marcia- pre realizzate entro i confini nazionali, anche piedi bassi ancora lungi dall’essere eliminati, quando si sono spinte oltre – tipico il caso a beneficio non solo dei disabili, ma di tutti, dell’Eurostar Parigi – Londra - sono rimaste in un continente che sta progressivamente vittime di logiche aziendali tese a massimizza- invecchiando. Lì però occorrono investimen- re i profitti e ricreare monopoli. ti concreti e non vaghe dichiarazioni “politi- Ora che la Brexit e la pandemia hanno dirada- camente corrette”. Oppure le politiche tarif- to i viaggi attraverso la Manica, sarebbe il caso farie, che impongono l’acquisto di biglietti e di rilanciare una grande opera come il tunnel prenotazioni – non sempre facilmente acces- tra Calais e Folkestone, aprendolo a nuovi iti- sibili da remoto - per ogni singola corsa, men- nerari diretti, tipo Parigi - Edinburgo o Londra tre quarant’anni fa - con le tecnologie carta- - Francoforte. Forse, più che una nuova rete di cee di allora! - si poteva acquistare un solo TEE diurni, bisognerebbe individuare tutte le titolo di viaggio da Rabat a Istanbul ed attra- relazioni internazionali a medio raggio trascu- versare sette diverse nazioni (lo vidi io stes- rate negli ultimi decenni, pur in presenza di so nelle mani di una ragazza curda nell’ago- potenzialità di traffico tutt’altro che trascura- sto del 1980). E, comunque, il problema non bili. Gli esempi non mancano, come l’asse che è tanto quello di facilitare queste improbabili corre alla sinistra del Reno tra Basilea e Bru- anabasi ferroviarie, piuttosto di consentire a xelles, passando per Strasburgo e Lussembur- chi viaggiasse da Zurigo a Firenze di disporre go, ossia le capitali delle istituzioni europee. di un solo biglietto, in grado di garantirne il O, per restare al di qua delle Alpi, l’itinerario proseguimento senza supplementi nel caso di Venezia – Trieste – Lubiana – Zagabria e. so- perdita della coincidenza a Milano. prattutto, il Milano – Genova – Nizza - Marsi- Se per i viaggi diurni basterebbe forse ricuci- glia, che, dopo il tramonto del Thello, colpito re alcune relazioni mancanti ed imporre alle dalla pandemia, rischia di restare scoperto imprese ferroviarie politiche tariffarie più in- come anni addietro, quando i responsabili clusive a livello internazionale – previa corre- commerciali di Trenitalia sostenevano candi- sponsione di ragionevoli contributi di eserci- damente, a margine di un convegno, che su zio, quando politicamente giustificati – per i quella rotta non vedevano occasioni di mer- viaggi notturni occorre davvero ripensare ad cato (ossia su un itinerario che attraversa la una rete di collegamenti continentali (in que- Riviera Ligure – Albenga, Alassio, Sanremo – e sto caso più Euronight che TEE), almeno tra le la Costa Azzurra, con Monaco, Nizza, Antibes principali città europee. e Cannes!). Considerando che di notte, con adeguate so- Ma, purtroppo, anche a livello europeo, tra luzioni confortevoli in letto o in cuccetta, il i responsabili delle politiche che dovrebbero treno è sicuramente competitivo anche su di- essere indirizzate al rilancio ferroviario, sem- stanze oltre i 1.000 km, non solo i 600/800 km brano allignare personaggi del tutto avulsi di giorno (in funzione dalle velocità consegui- dall’uso del treno. bili sulle singole linee). In parte ci hanno pen- Quando, per esempio, insistono nel sottoline- sato gli austriaci (OBB) e gli svizzeri (SBB), rac- are la necessità di evitare misure discrimina- cogliendo il testimone lasciato incautamente 25
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