Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML

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Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
Maria Omodeo --- maria.omodeo@unisi.it
       Unicollege 22 novembre 2019
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
   Chi mi ha dato il nome che porto?
   Perché?

Anche fra chi è nato nello stesso posto,
nello stesso ambiente, ci sono aspetti
molto diversi, come nel caso
dell’attribuzione del nome (a qualcuno lo
ha scelto la madre, a qualcuno il padre, a
qualcuno il fratello o la sorella maggiore o
l’infermiera che l’ha aiutato a nascere …)
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
   Interculturalità per me vuole dire…
   Plurilinguismo per me vuol dire…

Quali sono i fraintendimenti possibili
quando pensiamo che un termine per tutti
noi significhi la stessa cosa ed invece
rimanda ad un’idea che in ognuno di noi si
è sviluppata in modo diverso?
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
Mi hanno
regalato     Un
un         gattino?
cucciolo
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
No è un
cucciolo   Ho capito,
di cane    è appena
             nato?
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
No, è già
grandino     Ah, ho
            capito. E’
             beige?
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
No, è nero
con le       Ho capito,
focature       è un
marroni.     doberman
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
Ma no, è
un          Ah, ho
bassotto!   capito!
             Bello.
Maria Omodeo - Unicollege 22 novembre 2019 - Unicollege SSML
Impariamo a
   sospendere il
      giudizio

Come mediatori /
mediatrici
possiamo fungere
da facilitatori
all’interno di
scuole, centri
formativi,
ludoteche, servizi
educativi in genere
per alunni/e,
insegnanti,
educatori/
educatrici
Ha avuto delle esperienze che lo / la hanno formato, sia in ambito
linguistico, sia negli altri ambiti di esperienze, anche se è analfabeta.
Il / la MLC deve valorizzare questo patrimonio:
           FACCIAMO ALCUNI ESEMPI DI SITUAZIONI CHE POTREBBERO
PRESENTARSI:
• Il/la primo/prima della classe nel suo Paese che non vede valorizzato (e
neppure rilevato) ciò che già sa e che sa fare o utilizzare … eppure gli / le
era stato detto che era utile
• Il/la bambino / bambina che non ha avuto l’opportunità di andare a scuola
prima di arrivare nella classe in cui è (frasi del tipo: “non sa nemmeno
leggere” possono essere devastanti)
• Il/la bambino / bambina che ha vissuto in modo traumatico il distacco dalle
persone con cui ha vissuto fino ad ora
• Il/la bambino / bambina che teme di dimenticare la L1 imparando la L2 (o
viceversa)
Più piccoli:      Più grandi:        Meno
approccio orale   frequente          scolarizzati:
(elaboriamo       bisogno di         approccio orale,
griglie di        formalizzare gli   ma anche “abc”
osservazione)     apprendimenti

Più               Più estroversi:    In piena fase
scolarizzati:     rischio di         del silenzio:
trattativa        fossilizzazione    (rispettiamo
sugli             di errori          le strategie
obbiettivi                           individuali)
SAREBBE
BELLO FARE UN
  LAVORO DI
   GRUPPO

                Scuola del quartiere “Egiziano” di
                                 Scutari - Albania
Un esempio storico :
                                  Nella
                                  rappresentazione di un
                                  universo armonioso,
                                  Poliphilo deve
                                  scegliere nel suo
                                  sogno tra Venere
                                  (Mater Amoris), Gloria
                                  Mundi o Gloria Dei.
                                  Poliphilo sceglie Mater
Omodeo - Napoli 6 giugno 2014     Amoris
A

         AFFETTO
         IDENTITA’

                     MAMMA
           FONTE     CASA

FAMIGLIA
PRIMA
COMUNICAZIONE
B

                                    CASA
                                    SICUREZZA
                              identità nazionale
                              lingua standard
comunicazione per interesse
e per l’ambito / contesto

      LINGUA UFFICIALE E DI SCOLARIZZAZIONE
LINGUA CHE IDENTIFICA LA PERSONA - PERSONALIZZATA
C

 Lingua  nativa / naturale
 Lingua standard / Nazionale – dialetti
 Si impara in età infantile – in modo naturale
 Origine della famiglia – lingua che si parla
  in casa
 Contesto socio – culturale
 Contesto emotivo – psicologico
                  Famiglia
                   Casa
Secondo mattoncino della nostra riflessione:

 Un approccio interculturale nel luogo /
  Paese dove opero posso applicarlo a …

Fare attenzione e far porre attenzione
ad aspetti connotati dal punto di vista
culturale: abbiamo visto le ambiguità di
riferimenti iconografici (ad es. in fumetti,
immagini di libri di testo per bambini ….),
o la differenza dei gesti.
Ma anche i riferimenti simbolici possono
essere differenti.
Oggi,
  nel bene o nel
     male, la
 globalizzazione
   ha abbattuto
molti dei possibili
 fraintendimenti
collegabili a locali
visioni del mondo
Elementi
                                simbolici
                                diversi a
                                seconda
                                di dove e
                                 con chi
                                  siamo
                                cresciuti,
                                rimango
                                   no e
                                  vanno
                                tenuti in
                                consider
Omodeo - Napoli 6 giugno 2014
                                 azione
Il drago
all’italiana:
un’altra
rappresentazione
simbolica
capovolta
Quanto incidono
nelle nostre
quotidianità
                   Raffaello Sanzio
lavorative         (1483-1520)
Per una persona arabofona
   la sequenza di immagini
   va da destra a sinistra,
   analogamente a quanto
   accade nella lettura e
   scrittura.
Anche quando il bambino
   sa leggere un libro
   italiano, può accadere
   che legga le immagini da
   destra a sinistra.
L’insegnante italiano che
   vede un bambino
   mettere immagini in
   sequenza ‘capovolta’
   potrebbe pensare che ha
   ‘problemi di logica’
In sintesi, il/la MLC deve sempre osservare la
 massima neutralità interpretativa, ricordando i
  molti episodi in cui si è detto/a «non ci siamo
      capiti», anche quando il contesto non era
                                      plurilingue.
Facilitare la costruzione di un contesto
dialogico vuol anche dire ricordarsi
sempre del rischio di non costruire una
reale condivisione.
• Paola Giorgis, Diversi da sé, simili agli altri – L2, immaginazione e letteratura
come pratiche di pedagogia interculturale, ed. CISU, Roma 2013
• Francesca Gobbo (a cura di), Processi educativi nelle società multiculturali, ed.
CISU, Roma 2012
• F. Gobbo, Il cooperative learning nelle società multiculturali: una prospettiva
critica, Unicopli, Milano 2010
• Dick Allwright, Kathleen M. Bailey, Focus on the Language Classroom,
Cambridge University Press, Cambridge – New York,1991
• M. Abdallah-Pertceille, Communication interculturelle, apprentissage du divers
et de l’alterité, intervento al “Congrès international Année Europeenne du
dialogue interculturel: communiquer avec le langues-cultures”, Université
Aristote, Tessaloniki GR, in http://www.frl.auth.gr/sites/congres/interventions.htm
(2208)
• P.E. Balboni, Le sfide di Babele: insegnare le lingue nelle società complesse,
UTET Libreria, Torino 2002
• M. Omodeo, La scuola multiculturale, Carocci, Roma 2002
• http://www.edu.gov.on.ca/eng/literacynumeracy/inspire/research/cummins.pdf
GRAZIE MILLE
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