IL POTERE DEI SOGNI - AFN Onlus
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Brasile Sostegno a distanza di Giovanna Pieroni IL POTERE DEI SOGNI “Volevo un mondo migliore ed ero disposto a mettere la mia vita in gioco per questo”. Storia di Emerson e della sua comunità nell’Isola di Santa Terezinha Emerson Marinho Pinto, oggi professore all’Università di Roma. Ultimamente l’’Università ha promosso la stipula di una convenzione con l’AACA afnonlus
I GRANDI SOGNI NON SI COMPRANO, COME AFFERMA PAPA FRANCESCO AI GIOVANI, MA CI SONO DATI GRATUITAMENTE AFFINCHÉ POI POSSIAMO OFFRIRLI AGLI ALTRI I SOGNI GRANDI SONO QUELLI FECONDI che generano vita, capaci di semina- re pace e fraternità. Quando papa Francesco parlava così ai giovani ra- dunati al circo Massimo di Roma, ho pensato ad Emerson. Dalla folta chio- ma nera e lo sprint di un ragazzo con un grande ideale, la sua storia fa da ponte tra diverse realtà, dando voce ad una tra quelle spesso dimenticate. Emerson Marinho Pinto nasce e cre- sce in una favela alla periferia di Re- cife, nel nordest del Brasile, un po- sto che nella metà degli anni ’60 ve- niva chiamato Isola dell’Inferno, a causa dell’alto indice di miseria, pro- stituzione, furti e omicidi. «Le famiglie vivevano in palafitte e mocambos, improvvisati con mate- riale trovato per strada racconta. Non esistevano strade né opere di canalizzazione fognaria. Le persone morivano di fame o per mancanza
[Brasile] Periferie e infanzia di assistenza sanitaria. Tutti dice- vano che quello era un luogo di- menticato da Dio e dagli uomini, nessuno osava metterci piede». In tale situazione, un padre gesuita credette alla possibilità di un muta- mento. Cercò di scuotere gli abitan- ti, incitandoli a lottare per i propri diritti ed essere protagonisti del lo- ro stesso sviluppo. Quando il padre gesuita terminò il suo mandato, l’ar- gente del posto profonda consape- mento dei Focolari. Nel centro situa- civescovo di Recife, chiese al movi- volezza di sé e senso di appartenen- to all’interno della comunità, tuttora, mento dei Focolari di portare avanti za a quella terra, che finalmente non vengono accolti più di 450 bambini l’opera iniziata. «Tante furono le dif- era più solo portatrice di disgrazie, e adolescenti, a cui si offre loro sup- ficoltà, racconta Emerson, ma la sfi- ma anche di speranza e di amore porto nutrizionale e varie attività da fu un’occasione di crescita per fraterno». pedagogiche, sportive e culturali, tutti e seminò in gran parte della La popolazione cominciò ad orga- realizzate anche grazie al sostegno nizzarsi e dette vita all’associazione a distanza di AFNonlus. degli abitanti. Insieme realizzarono Anche Emerson ha beneficiato di la bonifica delle aree allagate, la co- queste opportunità: «Fin da giovani, struzione di vere case, creando con- i miei genitori hanno vissuto nel- dizioni di vita più degne. Aprì una l’Isola dell’Inferno, hanno digiunato scuola elementare, un ambulatorio per giorni in assenza di cibo. Oggi medico per combattere la mortalità l’Isola non è paragonabile a ciò che infantile. Grazie anche alla collabo- è stata», spiega Emerson. «Le lotte razione con i frati francescani, co- del passato e l’aiuto di generosi so- struì una fabbrica di materiale edili- stenitori hanno portato condizioni zio, creando opportunità di lavoro di vita migliori, ma queste non pos- per le famiglie. sono ancora ritenersi accettabili. In questo clima di rinascita, sul finire I giovani hanno due alternative: la degli anni ’70, l’ Isola dell’Inferno ven- prima è studiare per tentare di tro- ne ribattezzata Isola di Santa Terezin- vare lavoro, formare una famiglia ha. oppure offrire la propria vita al nar- Si costituisce l’AACA - Associazione cotraffico, sempre a portata di ma- di sostegno per i bambini e gli ado- no. Dietro questa illusione, ho visto lescenti: una ONG della comunità le- molti amici perdere la vita». gata alla chiesa cattolica e al Movi- Le attività del coro e del teatro-dan- 26 SPAZIO FAMIGLIA NOVEMBRE 2018
TUTTO STA NEL CREDERE NEI SOGNI E IMPEGNARSI PER REALIZZARLI za coinvolgono i ragazzi togliendoli condivisa con Emanuela, le due vite dalla strada. «Tante volte abbiamo si intrecciano in unica storia. contrapposto, il nostro canto al ru- Attraverso uno scambio intercultu- more degli spari e i trafficanti hanno rale, Emerson arriva a Roma e si deciso di non interrompere le no- iscrive al corso di Laurea di Media- stre iniziative». Seguendo questa zione Linguistica. Oggi, ha 27 anni scia, Emerson a 18 anni comincia a ed è sposato con Emy, è professore lavorare nell’AACA come educatore in quella Università, che ha promos- sociale e si iscrive all’Università di so la stipula di una convenzione tra sociologia. la stessa e l’AACA. «In questo modo Un giorno arriva all’Isola di Santa Te- gli studenti italiani possono svolge- rezinha Emanuela, una ragazza ita- re il loro tirocinio traducendo le let- liana desiderosa di fare un’esperien- terine che i bambini del sostegno a za concreta di servizio: «Credevo distanza inviano ai propri sostenito- nella fraternità universale, dice Emy, ri, entrando così in contatto coi loro e volevo conoscere concretamente vissuti». Con Emy, conclude Emer- quel cosiddetto “terzo mondo” per il son «ci sentiamo chiamati a tradurre quale orientavo nel quotidiano le la nostra esperienza di vita in qual- mie scelte etiche e sociali». cosa di concreto, organizzando mo- Poi aggiunge Emy «ho imparato a menti in cui presentare il progetto e guardare questo posto con gli occhi la nostra vita». Tutto sta nel credere di Emerson, a spendermi per questa nei sogni e impegnarsi per realizzar- Nel 2015 Emerson è a Montopoli comunità coi modi che lui sapeva li. I grandi sogni non si comprano, (Pisa) per ritirare, a nome dell’AACA mostrarmi». Intanto Emerson, si ren- come afferma papa Francesco ai il premio di un concorso letterario annuale organizzato de conto che la giustizia sociale non giovani, ma ci sono dati gratuita- dall’Associazione Culturale poteva rinchiudersi nei soli confini mente affinché poi possiamo offrirli J Capannese e conosce di persona della sua realtà. La sfida presto viene agli altri. i suoi sostenitori NOVEMBRE 2018 SPAZIO FAMIGLIA 27
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