CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA - Docenti Unife

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CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA - Docenti Unife
Università degli Studi di Ferrara
          CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
               A.A. 2019/20 – 2°anno I semestre
     Insegnamento: Metodologia della relazione assistenziale
              Modulo di: Relazione assistenziale
                   Docente: Carolina Villani

tel 0532/235373
e.mail: vllcln@unife.it
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA - Docenti Unife
Contenuti
Obiettivi formativi                       Caratteristiche della relazione tra
Al termine del modulo lo studente           l’infermiere, la persona, la sua
  identificherà le peculiarità della        famiglia e la comunità, la
  relazione tra l’infermiere e la           narrazione della malattia. La
  persona, la sua famiglia e la             relazione            intra-gruppo
  comunità e saprà scegliere le             nell’equipe    assistenziale,   la
  modalità relazionali più idonee           gestione emotiva nella relazione
  per i principali contesti in cui          infermiere assistito.
  viene      erogata      l’assistenza
  infermieristica,      definendo     i   Metodologia: lezione frontale,
  diversi livelli nella comunicazione      visione di filmati e commento,
  infermiere-assistito e i diversi         analisi di narrazione della
  ruoli, utilizzando i modelli             malattia, lavoro di gruppo.
  comunicativi      in    base     alla   Modalità di esame: stesura di una
  situazione che si trova ad               tesina individuale, il cui mandato
  affrontare.                              è definito dal docente
VISIONE E COMMENTO DEL
FILM COLPA DELLE STELLE
       Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo:
       grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni
       prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però
       anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei
       rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo
       correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono
       rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i
       pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa
       incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure
       che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate,
       e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme
       possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come
       una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e
       Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un
       miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
“La Morte e il Morire”                       di
Elisabeth Kubler-Ross
Elisabeth Kübler-Ross è stata un medico e
  professoressa svizzera degna di nota per
  l’importante impegno profuso in direzione di
  un rinnovamento del rapporto umano-
  ospedaliero con il morente, e di una nuova
  considerazione del processo di accettazione
  del lutto, temi raccolti, tra gli altri, in un
  nascente sapere denominato psicotanatologia.
L’iter del malato, similarmente a quello della famiglia,
   viene scansionato in cinque momenti, preceduti da una
   breve fase di shock, e sfocianti in uno stato premorte
   (Decathexis) in cui il malato ritorna ad una dimensione
   elementare e primigenia, dimenticandosi di ogni sorta
   d’interesse materiale, e immergendosi in uno sguardo
   filosofico ed elettivo sul mondo.
Le 5 fasi del lutto
Stadio 1: Negazione
Si nega o si rifiuta il sopraggiungere della morte. Può
   avere carattere totale (“Non è possibile che sto per
   morire”) o parziale (“Ho metastasi, ma non è nulla di
   serio”). La negazione riflette un atteggiamento di
   difesa dell’Io. La nostra mente cerca di garantire il
   nostro benessere nonostante ci troviamo in una
   situazione di massima impotenza.
Stadio 2: Rabbia
Questa emozione sorge quando bisogna
 affrontare un ostacolo. È normale quindi che
 dopo aver ricevuto una notizia molto negativa,
 il corpo cerchi di risolvere la situazione
 attraverso la rabbia. Le vittime o gli obiettivi
 di questa reazione possono essere diversi, da
 se stessi, i medici o persino le “figure divine”.
Stadio 3:
Patteggiamento/Negoziazione
Ormai consci dell’inutilità della rabbia al fine di risolvere
  il problema, si passa alla negoziazione. La persona
  disperata chiede al destino o alle figure divine che la
  morte sparisca. È frequente che la persona diventi
  “docile” nella speranza di prolungare la sua vita per
  buona condotta; ad esempio seguendo alla lettera
  tutte le prescrizioni mediche.
Stadio 4: Depressione
Quando la malattia peggiora o la realtà fatidica si
 impone, compare la depressione. La persona cade
 preda della disperazione a causa della forte
 sensazione di impotenza. La profonda tristezza ha la
 funzione di minimizzare il consumo di risorse in
 presenza di una situazione irrisolvibile.
Stadio 5: Accettazione
Abbandonata e accettata la sensazione di impotenza
  prodotta dalla perdita, si passa a uno stato emotivo
  meno intenso, più neutro (anche se continuano a
  esservi momenti più acuti). Nella fase
  dell’accettazione la persona è capace di accettare
  quanto accaduto e di alzare la testa verso il futuro,
  oltre a interpretare in modo significativo quanto
  perso senza incolpare nessuno.
MANDATO PER GRUPPI
   ANALIZZARE IL FILM UTILIZZANDO LA TRACCIA
    CONSEGNATA      DALLA     DOCENTE   PRIMA
    SINGOLARMENTE,        POI     ANALIZZARLA
    ALL’INTERNO DEL GRUPPO METTENDO IN
    EVIDENZA GLI ELEMENTI IN COMUNE E
    CONDIVISI
ESAME DI RELAZIONE
ASSISTENZIALE
PRODURRE UNA TESINA IN FORMATO CARTACEO (
  MINIMO 20 FACCIATE), INDICARE NOME E
  COGNOME    DELLO     STUDENTE,   INDICE,
  INTRODUZIONE, BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
  SVOLGIMENTO DELLA TESINA TRATTANDO IL
  TEMA INDICATO DALLA DOCENTE:

   LA COMUNICAZIONE TERAPEUTICA E LE
    RISORSE POSSIBILI NELLA RELAZIONE D’AIUTO
    NELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA
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