Progetto EGO (Enterprise Gender Oriented) - A cura della prof.ssa Mariella Calabresi

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Progetto EGO (Enterprise Gender Oriented) - A cura della prof.ssa Mariella Calabresi
Progetto EGO   (Enterprise Gender Oriented)

                   A	
  cura	
  della	
  prof.ssa	
  Mariella	
  Calabresi	
  
Progetto EGO (Enterprise Gender Oriented) - A cura della prof.ssa Mariella Calabresi
Studi di genere
• il sesso (sex) è un corredo genetico:
  caratteri biologici, fisici e anatomici che
  differenziano maschio/femmina

• il genere (gender) è una costruzione
  culturale: un insieme di comportamenti
  che danno vita allo status di uomo/donna
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maschi e femmine si nasce

uomini e donne si diventa
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• Il genere è un sistema di ruoli
  storicamente determinati dal contesto
  sociale, culturale, politico ed economico
  e attribuiti a donne e uomini

• Il genere è un carattere appreso e
  non innato.

• La diversità, quando non produce
  discriminazioni, genera integrazione e
  ricchezza.
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Il concetto di ruolo   	
  

• La differenziazione tra ruoli maschili e
  femminili è spesso influenzato da
  stereotipi e luoghi comuni

• Contrastare gli stereotipi è l’obiettivo
  della politica di genere	
  	
  
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Contrastare gli stereotipi
               =
     PARI OPPORTUNITA’	
  
•   Nella legge
•   Nella famiglia
•   Nello sport
•   Nel lavoro
•   Nella lingua
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• Costituzione Italiana - Art. 3
  Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
  senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
  politiche, di condizioni personali e sociali.

• Trattato di Amsterdam (1997) (stralcio) Art. 2

   “La Comunità ha il compito di promuovere ….la parità tra uomini e donne,

• Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (2000) Art. 21

È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul
   sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le
   caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali,
   le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una
   minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le
   tendenze sessuali.
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Sarà un uomo o
una donna?
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Preferibile così
…… o
…… così ?
Ci sono professioni
maschili……… o
……….. femminili?
Da4	
  Istat	
  
QUOTE
                              ROSA =
                              quote minime di
                              presenza
                              femminile
                              all'interno degli
                              organi politici
                              istituzionali
                              elettivi e non

• E' giusto fissare un 30%, un 20% o un 50%?
A fronte di un’ascesa in ruoli,
carriere, professioni e visibilità
delle donne non esiste un’adeguata
trasformazione della lingua, che
usa il maschile attribuendogli una
falsa neutralità.
Cambia la realtà
               =
      cambia il linguaggio

 Le istituzioni promuovono la
femminilizzazione della lingua
ORIENTAMENTO EUROPEO

         Parlamento Europeo

Vademecum per evitare un uso sessista
            delle lingue
              (2009)
ORIENTAMENTO NAZIONALE

        DIRETTIVA PRODI

                 1997

          Linguaggio sessuato:
nuova coscienza linguistica finalizzata a
  riconoscere la piena dignità, parità,
    importanza del genere femminile
LINGUAGGIO QUOTIDIANO

La grammatica italiana è chiara.
I nomi che indicano esseri viventi sono
mobili: hanno cioè una forma maschile e una
femminile.
La forma femminile si presenta con la
desinenza
a – essa – trice –ina
per es. maestra – dottoressa – attrice -
eroina.
E’ solo questione di ABITUDINE alle parole nuove.

    maestra, monaca, deportata suonano bene,
                     Perché

  ministra, sindaca, prefetta, questora, deputata
                  suonano male?

si declina al femminile un contenuto semantico per
          tradizione associato al maschile

         questo crea sconcerto	
  
Alma Sabatini:

 «Raccomandazioni per un uso non
sessista della lingua italiana»
(1986; 1993)

Promosso dalla Presidenza del Consiglio
e dalla Commissione per la parità e per
le pari opportunità.
TERMINE       UOMO

Il termine “uomo” o “uomini” è ammesso
    quando è sinonimo “genere umano”

Sono dunque ammesse espressioni come:

    a passo d’uomo, a misura d’uomo
  il cane è il migliore amico dell’uomo
         il lavoro nobilita l’uomo
       l’uomo è un animale sociale
         l’uomo di Neanderthal.
MA SOSTITUIRE

   uomini d’affari = imprenditori
      uomini politici = politici
    uomini di scienza = scienziati
    uomini di lettere = letterati
  uomini primitivi = popoli primitivi

  il corpo dell’uomo = il corpo umano
l’uomo della strada = la gente comune
EVITARE	
  

 l’uso del maschile come genere non marcato
No «i diritti dell’uomo» - ma «i diritti della persona o diritti umani»
        No “caccia all’uomo” – Meglio “caccia all’individuo”
              No «i Romani» – Meglio “il popolo romano”

         L’articolo con i cognomi femminili
                   Hack e non la Hack,
             Così come Rubbia e non il Rubbia

                      La duplicazione
                   i cittadini e le cittadine
                 i lavoratori e le lavoratrici
FORMAZIONE DEL FEMMINILE:

-i termini -o, - aio/-ario, -iere mutano in -a, - aia/-aria, -iera
es. architetta, avvocata, chirurga, ministra, primaria, notaia,
portiera, ecc.

-i termini in -sore mutano in –sora. es. assessora, difensora,
evasora, oppressora, ecc. Evitare il suffisso -essa, in molti
casi ancora negativamente connotato (avvocatessa); Si può
fare un’eccezione per professoressa, dottoressa, che ormai
vengono usati non in senso dispregiativo.

-i termini in -tore mutano in –trice. es. ambasciatrice,
direttrice, ispettrice, redattrice, senatrice,
accompagnatrice (eccezione questora)
NEI SEGUENTI CASI SI HA SOLO

  L’ANTEPOSIZIONE DELL’ARTICOLO FEMMINILE:

-termini in -e o in –a. es. generale, maggiore, parlamentare,
preside, ufficiale, vigile, interprete, presidente, etc.; poeta,
profeta, ecc.

-forme italianizzate di participi presenti latini. es. agente,
inserviente, cantante, comandante, tenente, ecc.

-composti con capo-. es. capofamiglia, caposervizio, capo
ufficio stampa, ecc.
    CACCIA ALL’ERRORE

‘Il giudice di Parmalat: siamo più brave’
(Corriere della Sera, 8.12.07)

‘Il marito dell'assessore sarà presidente’
(La Repubblica, 10.3.2005)

‘Il Sindaco di Cosenza: aspetto un figlio!
(La Repubblica, 10.8.2005).
Conversazione telefonica:

                Domanda:

      “C’è l’avvocato?”
                 Risposta

“No, è a pranzo con il marito”
Riferimenti

h8p://it.wikipedia.org/wiki/Studi_di_genere	
  
h8p://it.wikipedia.org/wiki/Pari_opportunit%C3%A0	
  
h8p://www.pariopportunita.gov.it/index.php/norma4va-­‐nazionale	
  
h8p://ec.europa.eu/dgs/transla4on/rei/documen4/rete/neutralitagenere.pdf	
  
h8p://www.funzionepubblica.gov.it/media/.../linguaggio_non_sessista.pdf	
  
h8p://www.noidonne.org/ar4colo.php?ID=01578	
  
	
  
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