LIGNANO: AL VIA DOMANI, GIOVEDì 14 GIUGNO, GLI INCONTRI CON L'AUTORE E CON IL VINO 2018 - Il Discorso

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LIGNANO: AL VIA DOMANI, GIOVEDì 14 GIUGNO, GLI INCONTRI CON L'AUTORE E CON IL VINO 2018 - Il Discorso
LIGNANO:   AL  VIA  DOMANI,
GIOVEDì   14  GIUGNO,   GLI
INCONTRI CON L’AUTORE E CON
IL VINO 2018
Al via giovedì 14 giugno gli “Incontri con l’Autore e con il
vino” di Lignano Pineta, la storica rassegna estiva promossa
dall’Associazione Lignano nel Terzo Millennio e curata dallo
scrittore Alberto Garlini e dal tecnologo alimentare Giovanni
Munisso.
Alle 18.30 al PalaPineta nel Parco del Mare, appuntamento con
le storie nate dallo Stage di Scrittura creativa di Lignano:
l’antologia “Lignano: ti racconto”, edizione 2018 (La Nuova
Base Editrice) racchiude 20 racconti brevi ambientati nella
città balneare firmati da Marinella Rosin Beltramini, Giuseppe
Capoluongo, Francesca Cerno, Anna Maria Corazza, Michela
Cristofoli, Beatrice Cudini, Enea Fabris, Marta Toniato
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Friziero,DavideLorigliola,RossellaLovero,Ludovica
                        Menegolo, Marco Morini, Mariaelena
                        Porzio.
                        Alla presentazione del libro, si
                        intrecceranno i profumi e i sentori
                        del Friulano DOC FCO 2017 di Vigna
                        Traverso – Vigneti in Prepotto
                        (UD), un vino bianco secco della
                        tradizione             friulana            noto
                        storicamente come “Tocai”. Il
                        vitigno è tra i più rappresentativi
                        della nostra regione: dal colore
                        giallo paglierino tendente al
                        verdognolo, ha un aroma che ricorda
                        il profumo della mandorla amara,
                        salvia, fiori di sambuco e fieno di
                        erba medica. Il sapore è asciutto,
                        morbido, pieno ed armonico. I
                        terreni dove Vigna Traverso coltiva
                        questo vitigno sono collocati
                        esclusivamente in collina disposti
                        su terrazze rivolte ad est, in Zona
                        del Ronco, dove l’importante
                        presenza di argilla (qui denominata
                        “ponca”) e l’esposizione della
                        collina rendono i vini profondi,
                        aromatici e persistenti.

Gli Incontri con l’autore e con il vino sono organizzati
dall’Associazione Culturale Lignano nel Terzo Millennio e
curati da Alberto Garlini e Giovanni Munisso; la
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manifestazione e le iniziative collegate hanno il sostegno di
Città di Lignano Sabbiadoro Assessorato alla Cultura ed ERSA –
Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, Regione FVG, Banca
di Cividale Scpa, Società Lignano Pineta, Porto turistico
Marina UnoResort, Hotel Ristorante President Lignano,
FrigoMEC, Marina Punta Verde, Ma.In.Cart., Nuova Saldotermica,
VDE Viol, Dersut Caffè, Dante Nosella, O.T. Ombrellificio
Toscano, Prestige – Defense & Security,Panificio Pasticceria
Gobatto, Koki, Lignano Banda Larga, Acqua Pradis, Legnolandia,
Viva Radio, Consorzio DOC FVG.

16 e 17 giugno ci sarà anche
la prima edizione del “Flower
market” Mario Biondi apre
l’estate del Palmanova Outlet
Village
Sarà Mario Biondi, artista internazionale tra i più amati, ad
aprire l’estate 2018 del Palmanova Outlet Village, che
regalerà ai suoi ospiti una stagione all’insegna della musica
e degli eventi di qualità. Si comincerà il 16 e 17 giugno.
Mario Biondi, pseudonimo di Mario Ranno, cantante e
compositore noto a livello mondiale per la sua voce dal soul
jazz caldo e passionale, si esibirà, sabato 16 giugno, a
partire dalle 21, nella piazzatta principale del Village, in
un concerto gratuito. Il timbro dell’artista è stato spesso
accostato a quello dei grandi della musica soul, come il
celebre Barry White. Durante la sua carriera artistica, Biondi
ha collaborato e duettato con molteplici artisti italiani, tra
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cui Pino Daniele, Renato Zero, Ornella Vanoni e i Pooh, e
anche internazionali, come Tower of Power, Dionne Warwick,
Burt Bacharach, Michael Baker, Michael Bolton. In occasione
del concerto tutti i negozi del Village resteranno
eccezionalmente aperti fino alle 23.30. Un’occasione unica per
fare shopping sotto le stelle. Musica ma anche l’affascinante
mondo dei fiori e delle piante aromatiche. Sempre sabato 16 e
domenica 17 giugno, appuntamento con la prima edizione del
“Flower Market”, per aprire la stagione estiva con un inno ai
fiori in tutte le loro declinazioni naturali e creative. Tutto
il fine settimana sarà dedicato al mondo dei fiori, in
collaborazione con Garden Anna di Mariano del Friuli, il più
grande garden center in Friuli Venezia Giulia, leader nel
settore del verde e dell’arredo giardino, e l’Azienda Agricola
Iop Aromatiche, di Ivo Iop, presente nel settore da 4
generazioni e certificata bio. Allestimenti e installazioni a
tema, mercato floreale con vendita di erbe e piante
aromatiche, laboratori e, domenica 17 giugno, corsi e gli show
cooking sulle piante e le erbe aromatiche in cucina. Saranno i
fiori, dunque, i veri protagonisti e il filo conduttore del
“Flower Market”. Per due giorni, la destinazione dello
shopping friulana sarà un tripudio di colori, profumi,
eleganza, sorprese e curiosità, che coinvolgeranno tutti i
sensi e che riempiranno anche i negozi e gli arredi. Le piante
aromatiche saranno un punto di riferimento per dare vita ad
angoli dedicati nel proprio orto-giardino, a terra o in
balcone, mentre le piante grasse regaleranno nuove ispirazioni
per terrazze o angoli verdi. Per gli appassionati ci saranno
numerosi corsi nella piazza centrale del Village, tutti
totalmente gratuiti. Il programma è ricco: alle 11 corso erbe
aromatiche per i liquori, alle 15 corso uso piante aromatiche
in cucina e, alle 17, corso sulle piante alimurgiche. Alle 19,
invece, show cooking dimostrativi sulle piante ed erbe
aromatiche in cucina, in collaborazione con Garden Anna con
l’uso delle griglie Weber. Saranno anche esposte vere e
proprie installazioni floreali, e un punto selfie sempre a
tema natura, che accoglieranno i visitatori e li condurranno
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in un percorso verde all’interno della struttura.

MICHELE MANCIN ALLA COPPA
SELVA DI FASANO ( CIVM ) È
TERZO MA CON RIMPIANTO
           A FASANO MANCIN È TERZO MA CON RIMPIANTO

 Il pilota di Rivà, nel terzo atto del CIVM, vive un weekend
 costellato da problemi tecnici, riuscendo comunque a salire
               sul gradino più basso del podio.

Rivà (Ro), 13 Giugno 2018 – Se la Verzegnis era un ricordo da
cancellare in fretta di certo Michele Mancin non si aspettava
che la sessantunesima edizione della Coppa Selva di Fasano,
tenutasi in provincia di Brindisi tra Sabato e Domenica, gli
avrebbe riservato un destino, per certi versi, anche peggiore.
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Michele Mancin alla Verzegnis – Sella Chianzutan (ph
  Dario Furlan)

Sebbene la classifica finale veda il portacolori della
scuderia Mach 3 Sport salire sul terzo gradino del podio, in
classe A1600 ed in gruppo A, il fine settimana vissuto dal
polesano in terra pugliese è
stato un autentico calvario,
iniziato ancor prima di prendere
la via verso Fasano.

“Avevamo programmato la partenza per Mercoledì mattina” –
racconta Mancin – “ma ci siamo trovati, causa un ritardo nella
consegna, a sostituire l’alternatore rotto a Verzegnis il
Martedì. Sembrava tutto risolto ma, provando la vettura nel
pomeriggio, abbiamo sentito che qualcosa non funzionava a
dovere a livello di motore. Certi che fosse un problema
rapidamente risolvibile siamo partiti verso la Puglia con
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tanto, forse troppo, ottimismo.”

Una volta raggiunta Fasano per il pilota di Rivà inizia un
vero e proprio calvario, già a partire dal Giovedì mattina
quando la Citroen Saxo inizia a dare seri problemi.

“Giovedì mattina abbiamo provato la Saxo” – sottolinea Mancin
– “e più andavamo avanti e peggiori risultati avevamo. Con
Daniele sul campo e con Manuel, di Assoclub Motorsport, che ci
seguiva a distanza via telefono, abbiamo così dato il via ad
una ricerca, senza sosta, per capire quale fosse la fonte del
problema. Abbiamo provato a sostituire di tutto, dalle candele
alla bobina, sino al potenziometro della farfalla. Senza
arrenderci all’evidenza siamo giunti al cuore del problema
solo Venerdì mattina, dopo un Giovedì di fuoco terminato a
tarda notte. In pratica dello sporco presente nel serbatoio
benzina, tra l’altro nuovo, che probabilmente derivava da
residui di lavorazione aveva imbrattato gli iniettori ed il
filtro benzina. Grazie alla professionalità e disponibilità di
alcune strutture locali abbiamo pulito il tutto e ci siamo
presentati al via delle prove ufficiali, seppur non avessimo
studiato a fondo il tracciato.”

Un avvio alquanto faticoso non permetteva a Mancin di trovare
la giusta quadratura, durante la sessione di prove ufficiali,
partendo per la gara con un setup troppo rigido.

Con Guzzetta e Tinella in stato di forma per il pilota della
trazione anteriore di casa Citroen non c’è stato nulla da
fare, se non cercare di limitare i danni e rimandare la sfida
a fine Giugno.

“Nella sfortuna abbiamo comunque conosciuto tante persone dal
cuore d’oro” – conclude Mancin – “che si sono fatte in quattro
per aiutarci, nonostante fossimo estranei per loro. Dal lato
sportivo non siamo soddisfatti del terzo posto ma ci dobbiamo
accontentare. La scelta dell’assetto si è rivelata sbagliata.
Eravamo troppo duri e guidavamo già al limite. Osare di più
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poteva farci rischiare anche di peggio. Pazienza, vedremo di
rifarci alla Paolino Teodori.”

LE GIORNATE DELLA LUCE: DA
DOMANI, GIOVEDì’ 14 GIUGNO, A
SPILIMBERGO COMINCIANO LE
PROIEZIONI    DEI   FILM   IN
CONCORSO
Avvio delle proiezioni del film in concorso alla quarta
edizione de “Le Giornate della Luce”, la manifestazione ideata
da Gloria De Antoni per celebrare il ruolo degli Autori della
Fotografia del cinema italiano contemporaneo: da domani,
giovedì 14 giugno, i tre film finalisti saranno presentati in
sala al Cinema Miotto.
Appuntamento alle 21.00 con il film Ammore e malavita di
Antonio e Marco Manetti con Giampaolo Morelli, Serena Rossi,
Claudia Gerini, recente vincitore del David di Donatello per
il miglior film. Musica, danza, pittura, scultura, narrazione,
teatro, cinema, recitazione si fondono in maniera indistinta e
primordiale nella sceneggiata sentimentale dei Manetti,
liberando a pieno campo la creatività da ogni forma di
costrizione dei singoli mezzi espressivi. La fotografia del
film è firmata da Francesca Amitrano, uno dei tre candidati di
questa edizione.

Anche in questa edizione il festival rinnova il desiderio di
puntare i riflettori su opere di sicura qualità che non sono
state abbastanza valorizzate dalla distribuzione. È questo il
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caso di I’m – infinita come lo spazio, di Anne Riitta Ciccone,
luci nordiche in un fantasy inconsueto a metà fra fantascienza
e horror, che racconta il mondo adolescente attraverso il
filtro emozionale di una ragazza. Quest’opera davvero
sorprendente dal lato fotografico, sarà presentata alle 17.00
al cinema Miotto alla presenza della regista
Atteso per la giornata di venerdì il grande autore della
fotografia Luciano Tovoli, che alla Cineteca di Gemona
incontrerà il critico Enrico Magrelli in occasione della
presentazione del libro: “Suspiria e dintorni. Conversazione
con Luciano Tovoli” a cura di Piercesare Stagni e Valentina
Valente, per tornare idealmente sul set di un film che è ormai
divenuto un cult.

Al Teatro Coccia di Novara
tutto è pronto per il NOVARA
DANCE EXPERIENCE
Venerdì 22 e Sabato 23 giugno presso il Teatro Coccia di
Novara si terrà la prima edizione del Novara Dance Experience,
un grande evento internazionale all’insegna dell’eccellenza
della danza, unico nel suo genere, che riunirà a Novara le più
grandi star di settore.
                              Il direttore artistico del
                              Novara Dance Experience è
                              Francesco Borelli, già danzatore
                              e Direttore della testata
                              giornalistica online Dance Hall
                              News. L’evento è organizzato in
                              collaborazione col Comune di
                              Novara, la LILT Novara Onlus e
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Antonio Desiderio Management.
L’evento è strutturato in tre momenti:
Concorso – Il 22 giugno avrà luogo un concorso che si rivolge
a tutti gli allievi delle scuole di danza che seguono un
percorso di studi serio e professionale. La giuria, presieduta
da Anna Maria Prina, già Direttrice della scuola di ballo del
Teatro alla Scala, è composta da tutti i direttori di
compagnie e accademie italiane: Laura Comi, Direttrice della
scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, Stephane
Fournial, Direttore della scuola di ballo del Teatro San Carlo
di Napoli, Fredy Franzutti, Direttore del Balletto del Sud,
Agnese Omodei Salè, Direttrice del Balletto di Milano,
Loredana Furno, Direttrice del Balletto Teatro di Torino,
Marco Batti, Direttore del Balletto di Siena, Franco Miseria,
coreografo televisivo e regista dei più grandi musical
italiani e Michele Merola, Direttore della MM Contemporary
Dance                                            Company.

Masterclass – Il 23 giugno si terranno delle Masterclass di
danza classica con Anna Maria Prina, Modern contemporary con
Alessandro Bigonzetti e Modern Jazz con Fabrizio Mainini. Le
masterclass sono aperte a tutti.
Serata di Gala – La sera del 23 avrà luogo un Gran gala di
chiusura durante il quale interverrà l’intero mondo della
danza. Al Gala, serata con dress code, possono partecipare
tutti. In tale occasione i primi posti vincitori del concorso
danzeranno, tenuti a battesimo da grandi esponenti del
balletto. Al vincitore assoluto verrà consegnato un premio in
denaro.

Ospiti d’eccezione sono previsti al Novara Dance Experience:
Carla Fracci, Beppe Menegatti, Oriella Dorella, Luciana
Savignano, Anna Maria Prina, Giuseppe Picone, Fredy Franzutti,
Marco Batti, Agnese Omodei Salè, Franco Miseria, Michele
Merola, Bruno Vescovo, Sabrina Brazzo, Loredana Furno, Andrea
Volpintesta, Anbeta Toromani, Alessandro Macario, Kataklò,
Georghe Iancu, Letizia Giuliani, Amilcar Gonzalez, Fabrizio
Mainini, Alessandro Bigonzetti, Manuel Frattini, Sabrina
Bosco, i solisti del Teatro alla Scala di Milano.
Pagine social: Novara Dance Experience Competition & Gala

BEBE VIO / GIOCHI SENZA
BARRIERE 2018 – Giovedì 14
giugno allo Stadio dei Marmi
di Roma dalle 20.30
Giovedì 14 giugno grande appuntamento con l’ottava edizione
dei Giochi Senza Barriere, l’evento a scopo benefico
all’insegna dell’integrazione e della promozione dello sport
paralimpico ideato dall’Associazione art4sport ONLUS
(www.art4sport.org), nata in seguito alla vicenda di Beatrice
“Bebe”

Bebè Vio

Vio, campionessa di scherma paralimpica, oro individuale alle
Paralimpiadi di Rio 2016 e ai Mondiali di Roma 2017.

Per il terzo anno consecutivo, i Giochi Senza Barriere saranno
di scena nel suggestivo Stadio dei Marmi di Roma (dopo essere
partiti nel 2011 da Mogliano Veneto, sede dell’Associazione,
ed essere passati nel 2015 per l’Arena Civica di Milano in
occasione di Expo).

Sono tanti gli ospiti del mondo dello sport e dello spettacolo
che parteciperanno ai Giochi Senza Barriere e avranno un ruolo
attivo nel corso della serata. Oltre a Bebe Vio, saranno tanti
gli sportivi che accorreranno allo Stadio Dei Marmi: Demetrio
Albertini, Martin

                                          Massimiliano
                                          Rosolino

Castrogiovanni, Jury Chechi, Valentina Marchei, Luca Marin,
Carlo Molfetta, Carlton Myers, Massimiliano Rosolino, Stefano
Tonut, Valentina Vezzali e Ivan Zaytsev. Tra i grandi nomi
della musica italiana che vedremo “scendere in pista” ci
saranno Lorenzo Baglioni, Benji & Fede, Elodie, Fedez, Paola
Turci. Parteciperanno alla serata anche Giovanni Bruno,
Martina Colombari, Paolo Conticini, Danilo da Fiumicino, Pio e
Amedeo, Sofia Viscardi e i ragazzi di Amici.

Le grandi protagoniste, però, saranno 8 squadre provenienti da
altrettante città d’Italia (Torino, Milano, Treviso, Livorno,
Fano, Assisi, Roma, Oristano). Le squadre, pronte a scendere
nell’Arena per sfidarsi, saranno composte da adulti e bambini,
disabili e normodotati insieme e saranno capitanate dai grandi
ospiti della serata.

Paola Turci

Le varie sfide in programma saranno ispirate al tema di questa
ottava edizione: i supereroi. Molto spesso, infatti, i ragazzi
di art4sport e, più in generale, gli atleti paralimpici
vengono visti come dei supereroi, soprattutto dai bambini con
disabilità (ma non solo da loro…). Questo per art4sport è
molto importante perché aiuta tanti bambini e le loro famiglie
a trovare le motivazioni e la forza per uscire di casa e
andare a socializzare attraverso la pratica di attività
sportiva, vero cuore della mission dell’associazione.

A presentare quest’edizione di Giochi Senza Barriere, per il
terzo anno
Trio Medusa

Martin Castrogiovanni

                        Marina Colombari
Valentina Vezzali

consecutivo, il Trio Medusa.

PATROCINI, MEDIA PARTNER E SPONSOR

I due Comitati sportivi italiani, il CIP, con il Presidente
Luca Pancalli, e il CONI, con il Presidente Giovanni Malagò,
hanno fortemente voluto che l’ottava edizione di Giochi Senza
Barriere si svolgesse nuovamente allo Stadio dei Marmi, per
confermare la piena adesione al progetto portato avanti
dall’Associazione art4sport ONLUS. Oltre a loro, altri
patrocini importanti sono il Ministero per lo Sport, la
Regione Lazio, il Comune di Roma e la Croce Rossa Italiana.

L’evento è realizzato con il supporto di un’ampia rete di
collaborazioni e con il contributo di importanti Main Sponsor:
Barilla, Crai, Crodino, Algida, Sorgenia, Disney, Toyota, Anas
e Nike.

I Giochi Senza Barriere saranno supportati da importanti Media
Partner: il gruppo RCS con Corriere della Sera e La Gazzetta
dello Sport, Sky Sport, Radio Deejay, Eleven Sports, la Moving
Tv di Telesia, l’associazione Fotografi Romamor, Quadro
Adevrtising, UVC e Dadomani.

Presenti, infine, anche altri sponsor, fondamentali per
l’organizzazione della manifestazione quali Just Play,
Intimissimi, Patrizia Pepe, Fondazione Allianz Umana Mente,
Hotel Astrid Roma, Italia Distribuzioni, Drass e MYM.
Gli sponsor tecnici, infine, saranno: Arte Ortopedica,
Offcarr, Össur e Virosac.
L’evento sarà in live streaming al link seguente:
https://www.elevensports.it/live

Enrico Liotti

The Summer Show 2018: Madame
Gerard   e  Fuori  Fuoco   |
Modena, 23 giugno-22 luglio
2018
Dal 23 giugno al 22 luglio 2018 si tiene la settima edizione
di The Summer Show, evento espositivo organizzato dalla Scuola
di alta formazione di Fondazione Fotografia Modena che
presenta una panoramica inedita sulle nuove tendenze e
direzioni del linguaggio dell’immagine contemporanea.
Quest’anno l’appuntamento è doppio: oltre alla mostra che,
come da tradizione, presenta al pubblico i progetti artistici
elaborati dalle giovani promesse della fotografia del Master
sull’immagine contemporanea della Scuola di alta formazione di
Fondazione Fotografia Modena allestiti all’interno del MATA –
Ex Manifattura Tabacchi, la manifestazione allarga
ulteriormente i suoi confini coinvolgendo i giovani studenti
del Corso Curatori ICON sull’immagine contemporanea della
Scuola di alta formazione di Fondazione Fotografia Modena che
hanno ideato un percorso espositivo nella sala grande di
Palazzo Santa Margherita.
Si tratta inoltre della prima edizione organizzata e prodotta
sotto l’egida di FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, istituzione
che da ottobre 2017 governa Galleria Civica di Modena,
Fondazione Fotografia Modena e Museo della Figurina.

Madame Gerard
Mostra di fine corso e Mid-Term del Master sull’immagine
contemporanea
della Scuola di alta formazione di Fondazione Fotografia
Modena

   Elisa Crostella, Tyche, 2018, video HD, 3’30’, no sound

Al MATA – Ex Manifattura Tabacchi, spazio espositivo di
Fondazione Fotografia Modena, protagonista è Madame Gerard:
un’identità collettiva creata attraverso l’unione di lettere
dei nomi e/o cognomi degli studenti del secondo anno del
Master in un insieme che racchiude ogni singola individualità.
Un “organismo multiplo che si propone come liberazione di
un’identità indistinta, aperta, non indirizzata o normata”,
come la definisce il critico e curatore Bernardo Follini nel
testo scritto per il catalogo di mostra, sulla cui copertina
campeggia un’immagine di “Madame” composta attraverso
l’ibridazione grafica dei quindici ritratti degli artisti
partecipanti.

Attraverso le opere in mostra, tutte realizzate appositamente
per la mostra, si può tentare un riconoscimento delle singole
entità che compongono “Madame”.

            Giulia     Dongilli,        Europe
            (particolare), 2018,     stampa ad
            inchiostro

La condivisione intesa come incontri di corpi è alla base di
Daydream Nation di Carolina Martines, che si fa letteralmente
bandiera del grande spirito di comunità e aggregazione
connesso principalmente alla scena musicale underground.
Chiara Francesca Rizzuti ha preferito l’individualità di un
autoritratto, filtrato da un elemento della tradizione
giapponese, restituito da Kitsune Love Hotel. Ancora il corpo
femminile, ma esibito e ripetuto ossessivamente facendo
riferimento al tema della bulimia, è al centro del collage-
tovaglia Fame da Bue di Chiara De Maria. Anche Silvia
Mazzella, con Siamo opere incomprese, riflette sulla figura
della donna, avviando un rapporto di profondo confronto e
immedesimazione con i propri soggetti e decontestualizzando i
loro corpi con l’intervento di matita e pittura. Nel dittico
Status Giorgio Musinu si sofferma invece su un solo corpo –
colmo di dignità – quello della sua compagna che sta
affrontando la chemio.

La stessa sfera del tempo e del silenzio ma declinata sul tema
del paesaggio è indagata da Tacet di Arianna Zannoni, una
video installazione a due canali che si sviluppa tramite
un’immagine fissa e una in movimento di una barca abbandonata
in presunte acque lacustri. Due immagini che riprendono lo
stesso spazio, uno scorcio verticale di un cortile disabitato,
anche nel dittico Castelli di carta di Michela Curti, ma una
delle due è sovraesposta e ricoperta a matita dalle parole che
l’autrice articola per descriverla. Una storia orale è
rievocata da Europe di Giulia Dongilli, attraverso il mito di
Europa, prima regina di Creta da cui deriva il nome del
continente bagnato dal Mediterraneo. Il libro d’artista
palindromo Upside-down di Elisa Crostella racchiude immagini
di un interno e di un campo palestinese in Giordania che
possono essere meglio comprese attraverso la lettura araba da
destra verso sinistra, suggerendo i limiti di un punto di
vista unico. Il tema della lettura di un ambiente naturale è
affrontato anche dal dittico Paesaggio di Andrea Palummo, che
agisce sulle sfumature delle dune deserto rendendole
monocromatiche e interiorizzando perciò quella che
universalmente è percepita come una dimensione di isolamento
fisico e mentale. In Inner Frame di Giada Bigarelli
l’orizzonte di un cielo davanti al quale si stagliano i rami
di un albero diventa un confine verticale che sprofonda nel
nero a causa di un’imperfezione tecnica durante lo scatto che
però in questo caso viene accettata ed esposta. Marco
Tagliafico in Cosmic Mud non registra direttamente la realtà,
ma ne filma una rappresentazione, una fotografia in bianco e
nero che si rianima attraverso i leggeri movimenti della mano
e la messa a fuoco del dispositivo.

   Adrian Paci, Centro di Permanenza Temporanea, 2007
   C-print, 127×147 cm
   © l’artista
   Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Modena –
   FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE

Nell’opera Inferno Elena Rabitti utilizza la fotografia più
che come pratica di auto-osservazione, come vera e propria
esplorazione del suo sé, sommando oscuri frammenti di corpi,
sculture, oggetti, scenari in un universo afasico, che
preludono a un urlo catartico. Alpha Box – Passengers di
Daniele Alef Grillo è un ironico dispositivo che simula un
visore di realtà virtuale, dove l’oggetto auto-fabbricato
acquisisce una dimensione più tangibile in quanto
miniaturizzata e a misura d’uomo; nell’installazione Shells
focalizza il tema della memoria nella quale delle ciotole
diventano recipienti di tante storie personali, portate
all’orecchio come si usa fare con la conchiglia per ascoltare
il rumore del mare. Le medesime implicazioni di una società
tecnocratica, si scorgono nell’installazione video Google
Anthems di Davide Ghelli Santuliana, in cui cittadini di varie
nazionalità, residenti ad Amsterdam, cantano il proprio inno
nazionale in inglese, seguendo il testo tradotto tramite
Google Translate, e facendo emergere l’appiattimento imposto
dalla società globalizzata, tesa a neutralizzare le singole
differenze sotto l’egida di una cultura univoca.

La mostra Madame Gerard è accompagnata da un catalogo edito da
Fondazione Fotografia Modena, corredato dalle immagini delle
opere in mostra e da testi di approfondimento.
Accanto all’esposizione, è presente la sezione Mid-Term
dedicata ai lavori fotografici e video realizzati dagli
studenti del primo anno del Master: Sara Amodio, Pierpaolo
Curini, Ornella De Carlo, Emanuela Destefani, Chiara Di
Loreto, Laura Furlanetto, Giulia Gamberini, Andrea Generali,
Francesca Masarati, Isabella Nardon, Jacopo Noera, Federica
Porro, Bartolomeo Rossi, Marco Santagata, Tommaso Valli,
Giorgio Varvaro, Nicola Vercelli.

Come per ogni edizione di The Summer Show una commissione
composta da membri interni ed esterni alla Fondazione
Fotografia Modena selezionerà i lavori migliori del biennio
2016-18, che entreranno a fare parte della collezione di
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Alexandra Croitoru, ROM_, 2004
   C-print, 45×67 cm
   © l’artista
   Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Modena –
   FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE

Fuori Fuoco
A cura degli studenti del Corso Curatori ICON sull’immagine
contemporanea
della Scuola di alta formazione di Fondazione Fotografia
Modena
La Galleria Civica di Modena, nella Sala grande di Palazzo
Santa Margherita, ospita invece la mostra Fuori Fuoco ideata e
curata dagli studenti del Corso Curatori ICON, attingendo alle
opere fotografiche e video        di artisti italiani e
internazionali provenienti dai    patrimoni collezionistici
gestiti da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE e appartenenti alla
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e al Comune di
Modena/Galleria Civica.
Fuori Fuoco fa riferimento a qualcosa di cui non è possibile
distinguere chiaramente i contorni e appare dunque poco
nitido, confuso e sfuggente. Il tema dell’incertezza è in
particolare il filo conduttore della selezione di opere
esposte, ma anche la chiave di lettura di un tempo in cui
tutto cambia velocemente ed è impossibile conservare una
precisa forma e un’identità definita.
La mostra, suddivisa nelle tre sezioni di Paesaggi, Identità e
Relazioni, si snoda attraverso un articolato percorso visivo
che solleva molti interrogativi sulla società in cui viviamo e
sulle ragioni che muovono le nostre azioni verso un ideale
consumistico che sacrifica non solo l’ambiente in cui viviamo
ma anche il nostro panorama personale e relazionale. Tra i
temi affrontati, la smaterializzazione dei paesaggi naturali a
favore di una loro versione artificiale, la perdita
dell’identità con l’avvento dell’Era digitale in cui l’uomo
spesso non ha la possibilità di riconoscersi, l’incertezza
delle relazioni personali che porta a una collettività
distorta e disgregata.
Con opere di: Claudio Abate, Morten Andenæs, Luca Andreoni,
John Batho, Gianni Berengo Gardin, Jodi Bieber, Elina
Brotherus, Walter Chappell, Wong Hoy Cheong, Serena Clessi,
Alexandra Croitoru, Jean-Luc Deru, Willie Doherty, Cao Fei,
Franco Fontana, Sara Fontanesi, Lee Friedlander, Luigi Ghirri,
Laura Glusman, Nan Goldin, Hallgrímsdóttir Hallgerður, Maiko
Haruki, Naoya Hatakeyama, Alejandro Hoppe, Álvaro Hoppe, Axel
Hütte, Angelo Iannone, Francesco Jodice, Roberto Koch, Lilly
Lulay, Francesco Mammarella, Daido Moriyama, Walter
Niedermayr, Nobuyoshi Araki, Adrian Paci, Cristina Panicali,
Anna Pavone, Aleksander Petlura, Ferdinando Rossi, Ferdinando
Scianna, Trine Søndergaard, Vivan Sundaram, Ai Weiwei, Miwa
Yanagi​
A cura di: Cinzia Ascari, Elita Borgogelli, Giulia Deganiello,
Eleonora Fabi, Ilaria Iacconi Iambrenghi, Jana Liskova,
Stefano Mattea, Chiara Pirra, Leticia Quatel Da Silvia,
Luciana Travierso, Valentina Varoli.
Lilly Lulay, Mindscapes No. 54, 2010
     Dalla serie “Mindscapes”
     Foto collage: gelatina al bromuro d’argento e c-
     print, 8,5×7 cm
     © l’artista
     Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Modena –
     FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE

La Scuola di alta formazione di Fondazione Fotografia Modena è
considerata un punto di riferimento nel panorama culturale
italiano ed europeo e tra i pochi corsi di fotografia ad
offrire una specializzazione in campo artistico e curatoriale.
È una fabbrica creativa, dove si lavora a contatto con artisti
e curatori da tutto il mondo, mettendo in discussione i generi
tradizionali ed esplorando nuovi territori. Riconosciuti a
livello internazionale, il Master e il Corso Curatori ICON,
hanno avviato collaborazioni con istituzioni, università e
accademie in Europa e nel mondo.

Fondazione Fotografia Modena e Galleria Civica di Modena fanno
parte – insieme al Museo della Figurina – di FONDAZIONE MODENA
ARTI VISIVE, istituzione diretta da Diana Baldon e dedicata
alla presentazione e alla promozione dell’arte e delle culture
visive contemporanee.

Informazioni generali

Evento espositivo

The Summer Show 2018:

Madame Gerard
Fondazione Fotografia Modena, MATA – Ex Manifattura Tabacchi
Via della Manifattura dei Tabacchi 83, Modena

Fuori Fuoco
Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, Sala
grande
Corso Canalgrande 103, Modena

Periodo mostre 23 giugno – 22 luglio 2018

Inaugurazione 22 giugno 2018
Madame Gerard | ore 18
Fuori Fuoco | ore 19

C.L.
A Siena in mostra la pittura
di Massimo Lomi Fino al 23
giugno
                     Fino al 23 giugno la galleria Beaux Arts
                     di Siena (via Montanini, 38) propone
                     “Soltanto    la   luce…”,    un   nuovo
                     appuntamento con l’arte contemporanea.
                     Protagonista la pittura di Massimo Lomi
                     caratterizzata da singolari tagli
                     prospettici e atmosfere rarefatte.

Sono oggetti di legno in disuso come vecchie persiane o tavole
smesse ad accogliere i paesaggi intimi e poetici che propone
l’artista labronico: la sua arte colta ed elegante offre
scorci urbani che hanno il potere di evocare veri e propri
stati d’animo dove la luce è la vera protagonista, capace di
plasmare volumi e muovere la materia pittorica creando
trasparenze      e   segnando     linee    e   prospettive.
Non mancano tavole che propongono scorci della città di Siena
a cui Lomi dedica suggestivi dipinti fatti di delicati
cromatismi che descrivono stagioni e sentimenti.
Massimo Lomi si diverte a sperimentare con maestria tecniche e
linguaggi: la sua è una pittura figurativa che parte da un
sapere antico vestendolo di contemporaneità.I suoi soggetti
dipinti a tempera con una tecnica che trae ispirazione dalla
lezione dei pittori post-macchiaioli.

Classe 1953, Massimo nasce in una famiglia di artisti: il
nonno Giovanni, era un noto pittore post-
macchiaiolo e apprezzato cantante lirico mentre il
padre Federigo un ottimo esecutore di musica jazz.
Fin da giovanissimo Massimo Lomi si misura con la
pittura en plein air, imparando così ad osservare.
Dopo il liceo artistico inizia ad affinare il suo
istinto pittorico. Nel 1972, propone la sua prima
personale a Milano, dove viene apprezzato per
l’originalità che esprimono le sue opere. Da lì
inizia la sua carriera che lo porta in numerose
città, con esposizioni in gallerie pubbliche e
private. Alla sua arte è dedicato il docufim “I
colori del sentimento” realizzato nel 2007 dal regista Luca
Dal Canto.

“SOLTANTO LA LUCE…” personale di Massimo Lomi
Siena – Fino al 23 giugno
Galleria Beaux Arts (via Montanini, 38 – Siena). Ingresso
gratuito
Orario: lunedì dalle ore 16 alle ore 19.30
dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 13 e dalle 16
alle 19.30
domenica chiuso; Info: tel 0577 280759; www.artsiena.com

GLI SCORPIONS A LUBIANA:
ENERGIA E SPETTACOLO COME UN
TEMPO !!!
Sono ancora molti i gruppi che hanno fatto la storia del rock
e che tuttora continuano ad esibirsi incuranti delle tante
primavere accumulate sulle spalle, uno di questi sono gli
Scorpions, la band tedesca di rock-metal melodico conosciuta a
livello planetario per i tanti successi sfornati nel corso
degli anni (anzi, dei decenni) che continua a calcalre i
palcoscenici tanto da insinuare il dubbio che un patto con il
diavolo permetta loro di continuare a girare il mondo come se
il tempo si fosse fermato.

  ph Dario Furlan

Lo spettacolo visto la scorsa settimana a Lubiana, organizzato
da NuCoast Concerts Slovenia e Eventim.SI e aperto dai
bravissimi e trascinanti Stray Train (di Lubiana), non fa
altro che confermare i dubbi su un eventuale
contratto siglato con il demonio: un concerto
altamente spettacolare ed energico dove gli
Scorpions, con Klaus Meine e Rudolf Schenker (i
due membri più “anziani” del gruppo, entrambi
settantenni!) in primis, non si sono risparmiati in
scorribande sul palco ed incursioni sulla passerella centrale
del palasport offrendo nel contempo un’esibizione con un sound
di elevata qualità ed efficacia coadiuvato da un impianto
luci decisamente spettacolare.
Gli Scorpions erano attesi a Lubiana il 5 dicembre dello
scorso anno ma problemi di salute del vocalist hanno costretto
la band a rimandare la data slovena all’8 giugno di
quest’anno: in perfetta forma e graffianti come al solito,
poco dopo le 21 hanno fatto l’ingresso sul palco dell’ Arena
Stožice di Lubiana preannunciati da un vorticare di immagini
notturne di una moderna caotica metropoli diffuse su un mega
schermo ad altissima definizione alle spalle del
palcoscenico, attaccando subito con Going Out With a Bang
(dal loro ultimo lavoro pubblicato nel 2015, NdR) e togliendo
immediatamente ogni dubbio sulla potenza del gruppo e sulla
voce di Klaus Meine.
Il pubblico (molti gli italiani), inutile dirlo, era lì tutto
per loro e durante l’intera durata del concerto ha tributato
lunghissimi applausi facendosi coinvolgere dalla band che ci
ha messo ben poco per riscaldare a dovere l’ambiente e
instaurare fin da subito un rapporto diretto con i suoi fan.
ph Dario Furlan

Bisogna riconoscere che gli Scorpions, forti di tantissimi
anni di militanza sui palcoscenici di tutto il mondo (oltre 50
di carriera!), sanno accattivarsi la simpatia del pubblico
come pochi altri sia distribuendo a profusione plettri e
bacchette di batteria a quanti, desiderosi di avere un ricordo
dei propri beniamini, si trovano a portata di tiro nei pressi
del palco (anche l’asciugamano del batterista Mikkey Dee è
stato molto ambito dal pubblico…..) ma anche coinvolgendoli
con cori e ritornelli dei brani conosciuti ovviamente a
menadito.

La band è abile anche nel predisporre una set list che
abbraccia un po’ tutte le epoche della sua storia, sono quindi
stati proposti brani come Make it Real, Is There Anybody
There, Big City Nights ma anche Coast to Coast e una
lunghissima versione di The Zoo.
Spazio anche per i medley, uno dedicato ai successi degli anni
’70 e l’altro ai brani in acustico dove Send Me an Angel ha
affascinato il pubblico con dei giochi di luci particolarmente
indicati per la dolcezza del pezzo.

Wind of Change ha creato un’atmosfera molto suggestiva con
tutto il palazzetto a cantare in coro il brano – forse il più
famoso del gruppo teutonico – scritto da Kalus Meine sull’onda
dei cambiamenti che stravolsero la Germania dell’Est alla fine
degli anni ’80. Bisogna dire che per quanto germanofoni gli
Scorpions non sono secondi a nessuno nel creare ballads che
ottengono successi notevoli e rimangono scolpite nel tempo.
ph Dario Furlan

Con Rock ‘n’ Roll Band è invece emerso il lato più duro del
sound della band, un sound poderoso creato da quella macchina
del ritmo che risponde al nome di Mikkey Dee, l’ex batterista
dei Motorhead ora in forza agli Scorpions (moltissime le T-
Shirts fra il pubblico con i richiami alla band del compianto
Lemmy Kilmister, ex leader dei Motorhead. NdR). Mikkey Dee,
con il suo fisico possente, si è esibito in un Drum Solo con
la batteria sollevata a diversi metri di altezza dal palco, i
primi piani diffusi dagli schermi del batterista impegnato a
“pestare” sui tamburi e sui piatti dello strumento e il ritmo
forsennato così creato hanno confermato, se mai ve ne fosse
stato bisogno, la potenza e la precisione metronometrica del
componente fondamentale della band nel dare il tempo a voce e
chitarre.
Non poteva poi mancare su Blackout la scorribanda di Rudolf
Schenker con la Flying V fumante (la chitarra preferita da
Rudolf, il fumo esce in continuazione da una sorta di marmitta
applicata a lato dello strumento) che il chitarrista ha
suonato correndo come un ragazzino da una parte all’altra del
palco duettando con Pawel Maciwoda e Matthias Jabs (basso e
chitarra ).
Dopo aver salutato una prima volta il pubblico la band è
tornata sul palco per i consueti bis con la bellissima Still
Loving You (contrariamente a quanto possa sembrare la ballad
racconta la fine di un amore) e uno dei cavalli di battaglia
degli Scorpions: Rock You Like a Hurricane che ha chiuso un
concerto non lunghissimo ma dai ritmi serrati e – come detto –
energico, che ha convinto e confermato che gli Scorpions
cavalcano ancora la cresta dell’onda con la carica di energia
di un tempo.
Due parole infine sull’Arena Stožice (Dvorana Stožice in lingua
slovena), la bellissima struttura coperta a nord della città
che strategicamente posizionata ai margini della superstrada
H3 consente di essere raggiunta con facilità e permette il
deflusso del pubblico in tempi rapidissimi. L’arena,
caratterizzata da ampi archi finestrati, è dotata di numerosi
ingressi – tutti al coperto – che permettono di accedervi
senza lunghe code e dispone al suo interno di punti di ristoro
a prezzi sicuramente non eccessivi (a differenza di quanto
accade in Italia), basti pensare che la birra grande viene
venduta a 3 euro (!).
Un particolare degli archi finestrati dell’Arena

La scaletta:

   1.   Going Out With a Bang
   2.   Make It Real
   3.   Is There Anybody There?
   4.   The Zoo
   5.   Coast to Coast
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