MONFILMFEST giochi di cinema - 7 edizione
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MONFILMFEST giochi di cinema 7a edizione 29 agosto-5 settembre 2009 CINEMA-TEATRO SAN CARLO CASALBORGONE - TORINO
7° lA miSSionE impoSSibilE: MONFILMFEST “bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa. bisogna vederlo e afferrarlo. bisogna fissarlo nella memoria e nei sensi. E bisogna farlo subito. Quando si è in uno stato d’animo adatto al lavoro, la fantasia, attivissima, formicola di immagini. inseguirle e afferrarle è pressapoco come inseguire un branco di aringhe” (Sergei Eisenstein) i noStRi ERoi: “C’è la nostalgia per qualcosa che sta scomparendo fra personaggi che fanno ciò in cui credono e per questo sono considerati perdenti” (Robert Altman)
monfil mfest, 7° 7° edizione festival senza frontiere di cortometraggi dal 29 agosto al 5 settembre 2009 a Casalborgone (Torino) associazione immagina COMUNE DI CASALBORGONE Ca’ Mongetto 10 15049 Vignale Monferrato (AL) TEL 0142.933469 www.mongetto.eu
CONFETTURE CONSERVE “Le nonne da sole non ce l’avrebbero mai fatta, ecco perché c’è il Mongetto” Nel 1981 decido, ritornando nelle terre degli avi, di dar vita all’adagio iniziale. Cercando nelle memorie e nei quaderni neri bordati di rosso di mamma Carla, ultima di dieci figli, e della nonna Palmira, scopro i segreti delle dispense di un tempo che riconducono l’antico al presente: unico modo per conservare la tradizione. La rigorosa ricerca e selezione delle materie prime, l’alchimia delle cotture e la lavorazione manuale diventano le fondamenta del Mongetto. Nascono così le prugne, le albicocche e le pesche sotto sciroppo e le relative confetture. I clienti, all’inizio solo amici e piccole attività (negozi di alimentari, ristoranti, enoteche) poi aiutato anche dalla stampa specializzata e dal passaparola, i prodotti compaiono nelle migliori gastronomie prima d’Italia ( Torino, Milano, Venezia, Cortina, Friuli, Toscana, Roma) e poi in giro per il mondo con l’aiuto di distributori e negozi in grado di importare direttamente. Austria, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Svezia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Parlamento Europeo, U.S.A con A.G. Ferrari e Williams Sonoma, Giappone con due importatori di cui uno è Peck di Milano considerato da molti una delle migliori gastronomie se non la migliore. Con questo sviluppo esponenziale delle vendite e non riuscendo più da solo a gestire produzione e vendinel 1998 ho proposto ai miei più fidati collaboratori di fondare insieme la cooperativa Mongetto. Nasce così uno staff di persone unite ed affiatate che credono nella genuinità legata alla ricerca delle tradizioni. Roberto Santopietro
“Avevo dato qualcosa invece di prenderla” (da “La confraternita dell’uva” di John Fante). Ho riletto più volte questa frase ieri sera, andavo avanti nel racconto e poi tornavo a rileggerla. Poi riflettevo sull’ottusa frase recitata da una burocrate con tanto di alabardi istituzionali, che ribadiva che il Monfilmfest non è un festival nonostante si configuri come un ”concorso”. Sostanzialmente significa che inventarsi qualcosa che non rientri nei canoni, nonostante tutto, il tutto dietro di noi, non è cosa gradita al potere, ai burocrati, agli apparati, alle lobby. E mi sono chiesto che cosa dava così fastidio nella nostra idea di Monfilmfest e l’ho scoperto nella frase di John Fante e l’ho parafrasata più o meno così: “abbiamo dato agli autori invece di prendere” e così intendiamo continuare. Chi ha esperienza di festival sa che per un film/videomaker vincere un premio non cambia certo il suo percorso, spesso tutto resta immutato, ciò che il Monfilmfest ha cercato di fare in questi anni è di offrire agli autori un seguito, stabilire connessioni, collaborazioni, aprire un laboratorio di idee e realizzazioni. Il 29 di agosto alle ore 11 ha inizio la 7° edizione e parte il gioco che ha fatto nascere il Monfilmfest e cioè Sette giorni per un film: Sandro Carnino, riconferma e storia del Monfilmfest, e Giulio De Leo, Fabrizio Conrado, Claudio Hughes, Renato Giugliano, Dominique Talmon e Marta Zen scenderanno con le loro troupe a girare sui territori di Casalborgone e le quattro province limitrofe (Torino, Vercelli, Alessandria e Asti) che diventeranno i set dei loro film. Gli autori hanno sette giorni per consegnare i loro film che verranno proiettati alle giurie e al pubblico il 5 settembre alle ore 11. Fra le novità di quest’anno c’è sicuramente il superamento di idea di selezione degli autori in favore dell’invito che giunge dalla conoscenza di più di un film, del percorso artistico e formativo degli autori stessi. La vera ricchezza del Monfilmfest è la creatività che va oltre i film prodotti che hanno spesso ulteriori riscontri e vivono grandi stagioni in altri festival vincendo premi in ogni parte del mondo. Nel nostro staff abbiamo un autore doc del Monfilmfest, Adriano Valerio che ha partecipato a più edizioni e che quest’anno ha coordinato una collaborazione fra la scuola internazionale di cinema EICAR di Parigi, dove lui stesso insegna, e l’Associazione immagina . Per il secondo anno consecutivo abbiamo un’attrice, Michela Rapetta, che coordina il lavoro di attori e comparse che sono stati contattati mesi or sono e che sono stati offerti ai registi. Un casting in parte giocato sulla rete di attori conosciuti da Michela Rapetta nella sua esperienza di attrice e in parte ricercato da Manuel Giordano su internet, ma che presto risolveremo nello stile che ci contraddistingue e che passa per la conoscenza diretta dei nostri collaboratori, formando una scuola di attori che ci segua di anno in anno a rotazione. In seconda battuta, ma altrettanto impegnativa, la gestione logistica, che per il secondo anno consecutivo è saldamente nelle mani della nostra responsabile Margherita Merlo. Il Monfilmfest è sempre stato seguito dalla cooperativa artigiana di prodotti alimentari di qualità, il Mongetto di Vignale Monferrato in provincia di Alessandria, interpretando il legame più volte riproposto dalle attività dell’ ’Associazione immagina, e non nuovo per il Monfilmfest, fra cibo, cinema e territorio. Le stazioni di montaggio sono collocate nella sede operativa dell’associazione in quella strada Berteu che è simbolo di una storia dello stesso territorio di Casalborgone, di fronte al Bosco Grande, evocativo di leggende e sempre sorvegliato da alcuni falchi e poiane che con i loro ampi giri e i loro richiami immergono i registi in una sorta di ambiente magico, dove appunto si crea la più bella, per noi, delle magie: il cinema. Il territorio godrà di tutto questo come del movimento economico che silente si espande di edizione in edizione e porta autori anche da oltre confine e spettatori a questa torre di guardia della storia che è Casalborgone. Sicuramente quest’anno il numero di autori stranieri è il massimo mai raggiunto in sette edizioni anche perché ci siamo presi carico della sottotitolazione.
Confermatissima Vetrina di un film di fine estate, è quasi una proiezione riservata per gli autori del Monfilmfest che qui presentano opere che essi stessi scelgono e giudicano rappresentative della loro filmografia, ma che concorrono anche per il premio Yari, presente sin dalla prima edizione del Monfilmfest. Le proiezioni di queste opere saranno giovedì e venerdì sera, accompagnate anche da un’anteprima nazionale di un film ospite, Now it’s time, realizzato da Philippe Daigle, Sebastien Croteau e Carlito Ghioni in Canada nell’ambito del 6° Festival du DOCUMENTEUR della Regione Abitibi-Temiscamingue dal 21 al 26 luglio 2009, primo passo di un gemellaggio internazionale con il Monfilmfest, fra manifestazioni simili. Seguendo la nostra vocazione di ricercatori di nuove storie, di promozione di autori che sono parte attiva dell'Associazione immagina, presentiamo altri tre film ospiti: Motyl-Farfalla di Mario Bertodo, che ha anche composto le musiche originali, Anna Maria Novello e Fulvia Rocca, che è il risultato di un laboratorio, Il lungo il corto e il digitale, ideato e diretto dall'Associazione immagina e che si è svolto fra maggio e giugno presso l'aula laboratorio di Rekordata, partner da sempre delle nostre iniziative. I partecipanti hanno potuto sperimentare le vari fasi di realizzazione di un cortometraggio con il nostro sostegno produttivo e didattico. L'orario, di Elena Maria Olivero, girato nel marzo 2006 fra le Valli di Lanzo e Torino, che ha avuto una lunga gestazione produttiva e quindi siamo ancora più emozionati nel presentarne l’anteprima. Irene di Manuel Giordano e Elena Maria Olivero, membri dell'Associazione immagina, un coautorato che ha voluto interpretare l'idea laboratorio che è alla base del nostro lavoro, dove si innescano processi di collaborazioni in vari aspetti della realizzazione. E qui ci sembra necessario ringraziare Mario Bertodo per aver dato l'opportunità di utilizzare le proprie attrezzature audio per la realizzazione di Irene. Sabato infine le proiezioni no stop dei film del gioco Sette giorni per un film e la premiazione. Il lavoro di un anno si concretizza in questi sette giorni. Ringraziamo il comune di Casalborgone per il suo impegno nell’ospitaltà, il sindaco Amos Giardino e il vicesindaco Francesca Guerra Vai che hanno consolidato la fiducia in noi riposta negli ultimi due anni dall’Amministrazione Comunale. Anche quest’anno il Monfilmfest ha avuto il sostegno prestigioso della Fondazione CRT e degli sponsor tecnici Rekordata (Apple computer solution expert) e tipografia Egizia, a cui siamo grati. Un augurio per tutti: giocate, anche se nessuno più lo fa per davvero. giuseppe selva direttore artistico
sabato 29 agosto 2009 LES RèGLES DU JEU (Le regole del gioco) Apertura del festival presso il teatro San Carlo di Casalborgone di Sebastien Croteau con la riunione degli autori che partecipano a Sette giorni super16mm, 7’, Canada 2007 perun film e inizio ufficiale dei giochi di cinema alle ore 11,00. MORD OU VIF (Mordi o vivi) di Philippe Daigle Sandro Carnino e Giulio De Leo, Fabrizio Conrado, Renato super16mm, 7’, Canada 2007 COMMEDIA TRISTE di Lorenzo Giacinti e Paolo La Colo Giugliano, Claudio Hughes, Dominique Talmon, Marta Zen si DVCAM, 28’, Italia 2009 contenderanno la 7° edizione del MONFILMFEST e dovranno LA TRUITE (La trota) di Ari Allansson consegnare i loro film alle ore 11,00 di sabato 5 settembre super16mm, 3’50”, Francia 2009 2009. LE POISSON (Il pesce) di Claudio Hughes TEATRO SAN CARLO - CASALBORGONE minidv, 9’30”, Francia 2008 PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI POGACHA (Focaccia) di Balint Mark Turi giovedì 3 settembre DVCAM, 8’30”, Ungheria 2008 ore 18,30 PULCINO A di Marta Zen Apertura delle proiezioni del MONFILMFEST minidv, 2’49”, Italia 2007 Concorso Vetrina per un film di fine estate IL MIO POSTO E’ QUI di Fabrizio Conrado BUNDI’ BUNDI’, canto per l’Alta Langa di Sandro Carnino e minidv, 18’45”, Italia 2008 Giulio De Leo sabato 5 settembre minidv, 63’’, Italia 2009 ore 11,30 ore 21,00 Concorso Sette giorni per un film Concorso Vetrina per un film di fine estate Proiezione dei film realizzati a Casalborgone e dintorni REDSHIFT di Christian Candido da Sandro Carnino, Fabrizio Conrado, Claudio Hughes, minidv, 14’58”, Italia 2009 Renato Giugliano, Dominique Talmon e Marta Zen SUCH A GAME (Quasi un gioco) - A BOSNIAN JOURNEY di Renato Giugliano ore 14,30 HDV, 12’, Italia 2008 Concorso Sette giorni per un film LE TERRIER (La tana) di Emanuel Tillou Proiezione no stop dei film realizzati a Casalborgone e super16mm, 22’, Francia 2009 dintorni da Sandro Carnino, Fabrizio Conrado, Claudio Hughes, FRAGMENTS (Frammenti) di Dominique Talmon Renato Giugliano, Dominique Talmon e dv, 28’, Francia 2007 Marta Zen L’INSOMNIAQUE (L’insonne) di Mathieu Mazzoni ore 16,00 minidv, 9’30”, Francia 2008 FILM OSPITI DEL MONFILMFEST LA GINECOLOGA di Alfonso Camarero L’ORARIO di Elena Maria Olivero DVCPRO-HD, 10’, Spagna 2008 minidv, 11’, Italia 2006-2009 MOTYL, 7’, di Mario Bertodo, Anna Maria Novello e venerdì 4 settembre Fulvia Rocca del Laboratorio Il lungo il corto e il ore 18,15 digitale Concorso Vetrina per un film di fine estate IRENE di Manuel Giordano e Elena Maria Olivero SURRENDER (La resa) di Samuel W. Hefti HDCAM, 9’, Italia 2009 super16mm, 9’, Francia 2008 DI CHI è ORA LA CITTà di Omar Pesenti ore 17,00 PREMIAZIONE a seguire proiezione dei film del Concorso Sette giorni DVCAM, 30’, Italia 2008 per un film realizzati da Sandro Carnino, Fabrizio ore 20,45 Conrado, Claudio Hughes, Renato Giugliano, Dominique FILM OSPITI DEL MONFILMFEST Talmon e Marta Zen NOW IT’S TIME (E’ l’ora) di Philippe Daigle, ore 20,30 Sebastien Croteau, Carlito Ghioni proiezione dei film del Concorso Sette giorni per un dvcam, 12’, Canada 2009 film realizzati da Sandro Carnino, Fabrizio Conrado, ore 21, 00 Claudio Hughes, Renato Giugliano, Dominique Talmon Concorso Vetrina per un film di fine estate e Marta Zen TRANSPORT: Il Comune di Casalborgone e 1.ZIP ZOP ZAP; 2. YELLOW DRESS (Vestito giallo) l’Associazione immagina vi invitano di Carlito Ghioni alle proiezioni, augurandovi buona visione super16mm, 11’, Canada 2009 info: www.immagina.net 0119174058 - 3484205335
monfil mfest , 7° Concorso sette giorni per un film Sette giorni per un film è il “big bang” del Monfilmfest, “ il gioco di cinema”, che è cardine di tutto il progetto e che vedrà partecipare sei registi che in sette giorni realizzeranno un film in digitale a Casalborgone e nelle quattro province di Torino, Asti, Alessandria e Vercelli dal 29 agosto al 5 settembre 2009. Una prova di cinema estremo, come alcuni autori l’hanno definita; un gioco, come amiamo definirlo noi. Il 5 settembre presso il teatro San Carlo a Casalborgone i film verranno proiettati al pubblico e alla giuria che assegnerà i premi.
monfi lmfest, 7° i registi in gioco SANDRO CARNINO FABRIZIO CONRADO Torino Casalborgone (Torino) RENATO GIUGLIANO CLAUDIO HUGHES Bologna Uruguay DOMINIQUE TALMON MARTA ZEN Francia Torino
monfilm fest, 7° Vetrina di un film di fine estate Vetrina di un film di fine estate, quasi una proiezione riservata per gli autori del Monfilmfest che qui presentano opere che essi stessi scelgono e giudicano rappresentative della loro filmografia, e che concorrono per il premio Yari, presente sin dalla prima edizione del Monfilmfest. Vetrina di un film di fine estate è uno spazio libero, gestito dagli autori e dall’organizzazione per dare una possibilità in più alla visibilità di film che non hanno schermi per accoglierli e per donare al pubblico un cinema sommerso di qualità, che la macchina industriale cinematografica e televisiva non prende neppure in considerazione.
BUNDI’ BUNDI’ monfilm fest , 7° canto per l’Alta Langa di Sandro Carnino e Giulio De Leo (Torino) minidv, 60’, Italia 2009 Un viaggio alla ricerca delle tradizioni musicali dell’Alta Langa, raccontato attraverso i volti, i canti, la voce della gente. Soggetto, Sceneggiatura, Fotografia, Montaggio, Regia Sandro Carnino e Giulio De Leo Suono Marziano Fontana Consulenza Etno-musicologica Francesca Borgarello Produzione DON QUIXOTE - Torino Sandro Carnino e Gulio De Leo Sandro Carnino, nato a Torino nel 1964. Fotografo e videomaker. Giulio De Leo, nato a Ruvo di Puglia (BARI) nel 1973. Regista, teatrante e interprete. “Parliamo di calcio giocato: l'interesse dell'obbiettivo spazia da brevi pensieri/fiction a documenti del reale, cercando sempre d'indagare gli spazi d'ombra tra le piccole pieghe della vita.La volontà di esprimersi è sostenuta da una ferrea artigianalità e da un'empirica prova sul campo. Attraverso i film realizzati si cerca di individuare un'etica ed un'estetica in cui la fotografia del fare zittisca il continuo mormorio di chi non scende mai in campo”. Carnino ha partecipato alla seconda edizione del Monfilmfest realizzando il film Classico.
monfi lmfest , 7° COMMEDIA TRISTE di Lorenzo Giacinti e Paolo La Colo (Arezzo-Sanremo) DVCAM, 28’, Italia 2009 Ramon Rabal è un regista che non ha mai goduto di molta fama. Tutti i suoi film sono stati dei flop. Sua figlia lo considera un fallito. Eppure dei produttori si sono offerti di finanziare il suo ultimo progetto. Durante la cena per festeggiare l'imminente inizio delle riprese, scaturiscono polemiche e tensioni. L'arrivo di un ospite inatteso, poi, porterà a galla segreti taciuti e ricordi del passato. Regia Lorenzo Giacinti Soggetto, Sceneggiatura Lorenzo Giacinti Riprese, Montaggio, Effetti visivi Paolo La Cola Musiche Stefano Piro Cast artistico (Attori principali) Juan Marcalain, Silvia Benci, Wanda Maroni, Silvia Matteucci, Matteo Grotti, Gilberto Pellegrini, Fabio Fedeli, Maria Clara Domini, Vittorio Borriello, Valeria Gudini. Lorenzo Giacinti, Paolo La Colo Lorenzo Giacinti nasce ad Arezzo nel 1982. Si diploma all'Istituto Statale d'Arte di Arezzo; nello stesso anno consegue anche il diploma della Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Illustratore e fumettista, nel 2003 realizza vari cortometraggi tra cui Gioele e i papaveri (secondo al Monfilmfest di Vignale, AL). Nel 2006 Cactus ottiene il primo premio al concorso nazionale "Arese in Corto" e viene selezionato da alcuni siti internet di cortometraggi. Paolo La Colo nasce nel 1974 a Sanremo. Musicista, suona la batteria in complessi jazz e rock partecipando al 50° Festival della canzone italiana col gruppo "Lythium" ed in varie attività live e televisive (Uno Mattina Estate, Zelig). La passione per la fotografia e il cinema si è concretizzata attraverso la produzione, le riprese e il montaggio di alcuni cortometraggi, per la maggior parte ideati e diretti da Lorenzo Giacinti.
DI CHI è ORA LA CITTA’ monfil mfest , 7° di Omar Pesenti (Bergamo) DVCAM, 30’, Italia 2008 Una guerra di mafia sta distruggendo le due cosche che si contendono il dominio della città. Una sfida leale nel mondo dell’illegalità, l’intera città come campo da gioco. Regia e Soggetto Omar Pesenti Sceneggiatura Omar Pesenti, Veronica Borgo, Massimo Vavassori Fotografia Omar Pesenti, Marco Lamero Suono Marco Mancini Musica Ron Meza con Paolo Riva, Jacopo Del Santo, Alessandro Mucci, Toni Pandolfo Omar Pesenti Nato a Bergamo il 28 aprile 1977, appassionato di cinema, decide di mettersi dietro la macchina da presa dopo alcuni anni di critica sul Web. Di chi è ora la città è il suo terzo cortometraggio dopo Frattura, proiettato in diversi festival italiani e statunitensi, e Un passo più lungo, finalista al Sony Short Festival 2006 e insignito di una menzione speciale.
FRAGMENTS monfil mfest , 7° (Frammenti) di Dominique Talmon (Francia) DVC Pro, 28’, Francia 2007 Fred, in una landa desolata, si adatta alla sua solitudine, ma la sua ferita è troppo profonda. Il suo amore perduto gli ritorna in mente incessantemente. Per ritrovarsi, ripercorre il cammino all’inverso della sua storia. Regia, Soggetto e Sceneggiatura Dominique Talmon Fotografia Raphael O’Byrne Montaggio Sylvie Gadmer Suono Martin Sadoux, Emanuel Augeard Musica Christophe Julien Produzione INJAM PRODUCTION con Olivier Martial, Elodie Wallace, Alexia Tanski, Stéphane Trani Dominique Talmon Dominique Talmon è nato a Parigi nel 1957. La musica e la fotografia precedono di una ventina d'anni la sua esperienza di assistente alla regia di fiction, lungometraggi e televisione. E' da questa esperienza e da questa passione che parte la voglia di realizzare, di raccontare. Fragments è il suo primo cortometraggio.
IL MIO POSTO è QUI monfil mfest , 7° di Fabrizio Conrado (Casalborgone - Torino) minidv, 18’45”, Italia 2008 Fabrizio è un giovane geometra che vive in un tranquillo paese di campagna. Abita con i genitori, ha una fidanzata, un lavoro e degli amici, ma ad un tratto questo equilibrio sembra non bastare e il viaggio di Fabrizio diventerà uno scontro tra i delicati equilibri della tranquilla vita di provincia e le avventure che il mondo (forse) ha da offrire. Regia, Soggetto, Sceneggiatura Fabrizio Conrado Aiuto-regista: Federica Sabatino Fotografia, scene e costumi: Fabrizio Conrado, Federica Sabatino,Davide Conrado, Maria Rosa Forno Montaggio e Produzione Fabrizio Conrado Suono Davide Conrado, Tatiana Tito, Fabrizio Conrado Musiche originali (composizione ed esecuzione) Fabrizio Conrado con Alberto Barbaro, Francesco Bastianini, Matteo Luera,Federica Sabatino, Gabriele Brancaleoni, Davide Fabrizio Conrado Conrado, Renato Barbaro, Sergio Saroglia, Chiara Petti Fabrizio Conrado nasce a Torino nel 1986. Cresce, studia e diventa grande a Casalborgone. La sua carriera artistica inizia nel 2007, con la pubblicazione della raccolta di racconti "Le cose vicine e quelle lontane", ma dopo la Laurea in Ingegneria del Cinema tenta di inforcare la strada del grande schermo con un cortometraggio dal titolo Il mio posto è qui, girato a budget zero in una fredda giornata di fine febbraio. Nella vita normale studia e ha fatto (e continua a fare ) qualsiasi lavoro gli capiti a tiro, oltre ad essere umanamente e fisicamente coinvolto in mille attività.
L’INSOMNIAQUE monfil mfest , 7° (L’insonne) di Mathieu Mazzoni (Francia) minidv, 9’30”, Francia 2008 Una donna russa, l’uomo non può dormire. Un incubo senza fine, oppure quando i dettagli insignificanti della vita portano alla follia. Regia Mathieu Mazzoni Soggetto e Sceneggiatura Gilles Frétard e Mathieu Mazzoni Fotografia Vincent Vieillard-Baron Montaggio Mathieu Mazzoni Suono Clement Maleo Musica Laurent Mathonet, Sylvain Bernard, Béryl Coutat Produzione Emmanuel About & Eric Ducher con Swan Demarsan, Florence Bolufer, Mathieu Mazzoni Juliette Zakowetz Mathieu Mazzoni è nato a Parigi il 1 aprile del 1979. Nel 2000 consegue il Deug Arts di Spectacle indirizzo “Cinema e Audiovisuel”, Université Paris VIII. Nel 2001 consegue la Licence Arts du Spectacle, indirizzo “Cinema e Audiovisuel”, Université Paris VIII. Come regista realizza nel 2004 Pub Smilevent, Lost Heroes et Femme moderne. Nel 2007 Pandora Box e L’insomniaque.
LA GINECOLOGA monfil mfest , 7° di Alfonso Camarero (Spagna) DVCPRO-HD, 10’, Spagna 2008 Una ginecologa si trova, come ogni mattina, nel suo studio, in ospedale. Ma questa volta il paziente che si presenta alla sua porta é…un ragazzo! Naturalmente la ginecologa lo butta fuori. Ma lui ritorna con il capo reparto, che ordina alla dottoressa di visitare la paziente (intendendo il ragazzo)! Non é uno scherzo, é una cospirazione! Ma i guai della ginecologa sono solo all’inizio… Regia, Soggetto, Sceneggiatura Alfonso Camarero Fotografia Pablo Mangiarotti Montaggio Manuel Macou Suono Claudio Canedo Production manager Lois Espona Produzione Alfonso Camarero con Camila Bossa, Esteban Yànez, Carolina Vasquez Alfonso Camarero Alfonso Camarero é nato in Galizia, Spagna, nel 1972. Ha studiato filosofia all’Università di Santiago de Compostela e tecniche del suono alla Scuola di immagine e suono di Coruña. É musicista (suona la batteria e il washboard), cuoco e giocatore di scacchi. Come sound designer ha all’attivo decine di documentari, piú di sessanta spot tv, vari cortometraggi e film tv. Nel 2008 ha girato e auto-prodotto, grazie a una piccola sovvenzione del governo della Galizia, il suo primo film, La ginecologa appunto, a partire da una sceneggiatura originale.
LA TRUITE monfilm fest , 7° (La trota) di Ari Allansson (Islanda) super16mm, 3’50”, Francia 2009 Un film surreale dove il problema di una coppia prende la forma di una trota. Regia, Soggetto, Sceneggiatura Ari Allansson Fotografia Kari Finstad Montaggio Richard Fillon, Ari Allansson Suono Benjamin Ribolet Musica Martin Romberg Produzione IS SUE PRODUCTIONS Emeric Glayse, Armelle Roncin con Cecile Evans, Philippe de Monts Ari Allansson Ari Allansson è nato in Islanda nel 1975. E' un filmaker che vive e lavora a Parigi. E' laureato con lode in filosofia presso l'Università di Islanda; ha studiato cinema presso l'Università di Stoccolma e ha conseguito un master in cinematografia presso l'International Film School di Parigi.
LE POISSON monfilm fest , 7° (Il pesce) di Claudio Hughes (Uruguay) minidv, 9’30”, Francia 2008 In una camera oscura si compie la magia di sempre: le immagini ci portano oltre. Regia Claudio Hughes Soggetto e Sceneggiatura Barbara Gourovitch, Claudio Hughes e Isabelle Menu Fotografia Isabelle Menu, Matthieu Boucher, Sebastien Leclerc Montaggio Claudio Hughes Suono Jean-Paul Vauban, Paulo De Jesus Musica Pedro Palacio, contrabbasso Roberto Tormo Produzione Valentin Bardawil con Txiky Margalef Claudio Hughes Nato in Uruguay, Claudio Hughes abita a Parigi da molti anni dove lavora fondamentalmente come montatore di fiction e di documentari. I suoi lavori sono stati scelti a Cannes, Locarno, Toronto, Amsterdam, New York, Guadalajara, Abu Dabi e molti altri festival dove i film hanno ricevuto numerosi premi .
LES RèGLES DU JEU monfi lmfest , 7° (Le regole del gioco) di Sebastien Croteau (Canada) super16mm, 7’, Canada 2007 William è un bambino di nove anni e si chiede che cosa animi, da molti secoli, la sete di vendetta fra la sua famiglia e un clan nemico. Guidato dal suo cuore, farà un gesto eclatante nella speranza di rompere questo circolo vizioso. Regia Sebastien Croteau Soggetto e Sceneggiatura Jonathan Quesnel Fotografia Jean-Pierre St-Louis Montaggio Vianney Leudière Suono S.Bergeron, A.Morin, G.Pelletier, G.Francoeur, J.Caron Musica Priscille Gendron Production manager Attila Pluhar Produzione INIS Sebastien Croteau con Gabriel Gaundreault, Sylvio Archambault, Igor Ovadis, Viatli Makarov, Emile Girad-Charest Sébastien Croteau è un “touche-à-tout ”. Formato in scienze sociali, si è occupato inizialmente di progetti per giovani. Ha lavorato cinque anni all’interno della troupe teatrale “Le cochon Souriant” come regista, tecnico, scenografo, attore e amministratore. Ha realizzato numerosi progetti personali: una decina di cortometraggi, video industriali e un mediometraggio. E’ diplomato all’INIS, (Istituto Nazionale di Immagine e Suono) nel 2006 in regia cinematografica. Ha realizzato fiction e diversi documentari tra cui: Le capitaine Zorgo ou l’opprobre de la négativité, presentato al Festival Internazionale di Film Francofoni di Namur nel 2007. Ha partecipato alla sesta edizione del Monfilmfest, realizzando L’italiana le quebecquois the Ugly, in coautorato con Carlito Ghioni. Attualmente è impegnato nella scrittura del suo primo lungometraggio Le petit monde de R.P. .
LE TERRIER monfilm fest , 7° (La tana) di Emanuel Tillou (Francia) super16mm, 22’, Francia 2009 Un “no man’s land”, frontiera fra la grande periferia e la campagna. Sotto il cavalcavia di un’autostrada, un emarginato si è accasato in una tana ricavata da una galleria sotterranea abbandonata. Regia, Soggetto e Sceneggiatura Emanuel Tillou Fotografia e Camera Charles Sautreuil Suono Marie-Clotilde Cheri Montaggio Jeanne Comode Musica Flemming Nordkrog con Gautier About Produzione Eric Ducher, Emanuel e Gautier About , sostenuto da Region Centre, PROCIREP-ANGOA/ AGICOA Emanuel Tillou Teatrante e Regista, nel 1996 inizia la sua biofilmografia come assistente alla regia della parte francese di un episodio dedicato all’artista surrealista Man Ray, dal titolo The hunt for amazing treasures, trasmesso nel 1997 su The Learning Channel. Seguono fra il 2000 e il 2003 delle video fiction sperimentali. Nel 2005 realizza Maison blanche e infine, nel 2009, Le terrier.
MORD OU VIF monfi lmfest , 7° (Mordi o vivi) di Philippe Daigle (Canada) super16mm, 7’, Canada 2007 Gregory, giovane vampiro metropolitano, soffre di un problema personale delicato e decide di consultare il noto psicologo dr. Von BlutSauger. Con l’aiuto della sua assistente Agnès e un trattamento choc, il dottore riuscirà ad alleviare la sofferenza del suo paziente. Regia, Soggetto, Sceneggiatura Philippe Daigle Fotografia Georges Archambault Montaggio Vianney Leudière Suono Marc Philippe Desaulniers Produzione INIS, Marianne Lachance, Stephanie Morisette con Stéphane Gagnon, Jacques Allard, Anne Arson, Jessica Lupien Philippe Daigle Philippe Daigle ha studiato musica, scrittura creativa e si occupa di traduzioni da opere letterarie; ha partecipato a laboratori di teatro, di canto... in breve ha sempre avuto un ampio campo di interessi. Grande viaggiatore, ha vissuto due anni in Europa e precisamente in Francia e Germania. Dal 2006 porta avanti molteplici progetti sia come produttore indipendente, sia come sceneggiatore di cinema e televisione e, dal 2009, porta anche il cappello da regista..
POGACHA monfilm fest , 7° (Focaccia) di Balint Mark Turi (Ungheria) DVCAM, 8’30”, Ungheria 2008 Che succederebbe se una scatola di pesticida finisse nell’appetitosa torta per un errore della nonna?Tutta la famgilia la mangia con piacere e muore. E la torta letale continua il suo lavoro… Regia, Soggetto, Sceneggiatura Balint Mark Turi Fotografia David Hartung Montaggio Nick Refuerzo, Balint Mark Turi Suono Marton Kristof Musica Lovente Gécy Production manager Attila Pluhar Produzione EICAR con E.Nemeth, D.Berger, Z.Nagy, B.Berki, L.Juhasz, A. Borbely, M.Lanyi, B.Bodo, Z.Turi, G. Miko Balint Mark Turi Narratore F. Peter “Sono nato a Budapest nel 1985. Sono cresciuto a Gödöllő, un sobborgo di Budapest. Mi sono interessato alla fotografia da quando avevo circa 14 anni. Qualche anno dopo un mio amico è venuto da me con l’idea di fare un cortometraggio. I miei genitori avevano una camera digital8, e così diventai il cameraman di alcuni corti che girammo insieme. Dopo la scuola superiore ho iniziato a studiare psicologia e nel frattempo frequentavo un corso di film-making e giravo alcuni corti. Dopo il primo anno interruppi i miei studi universitari e da quel momento seppi con certezza che fare film era quello che volevo fare. Feci un corso di sceneggiatura alla CEU di Budapest e l’anno dopo venni a Parigi per studiare regia alla EICAR. Mi diplomerò qui il prossimo anno”.
monfil mfest , 7° PULCINO A di Marta Zen (Torino) minidv, 2’49”, Italia 2007 Un gesto, un atto voluto, un urlo senza voce nel silenzio. “Nel mio cercare - creare qualcosa, qualsiasi cosa, poche regole: la brevità/ il suggerimento/il linguaggio senza le parole/l’indovinello/l’intuizione /il paradosso/il colore /la musica/il movimento/la possibilità/l’imperfezione. Come in un piccolo koan (problema) zen: se incontrate altri, dite solo una parte di ciò che avete in mente”. Videoinstallazione di e con Marta Zen Marta Zen Marta Zen nasce a Milano, in tempo per dire di aver vissuto gli anni ’70. Studia pianoforte, danza, canto e legge, poi dietro Lindsay Kemp entra in una compagnia di danza butoh di Genova e passano anni tra body-art, performances in gallerie e su installazioni, avanguardia dura e pura nel rispetto dell’off-off, grandi produzioni a Parigi con Pierre Cardin nel suo Espace. Lascia la danza, gira un documentario sul suo amore traditore e impara la tecnica per montare film e per respirare sott’acqua. Viene salvata in tempo da un duro lavoro di montaggio per i documentari dei registi Carlo Ghioni e Rossella Schillaci. Durante la disciplina del montaggio persevera nel cercare un proprio linguaggio ad immagini e filma i lavori di videoarte What the hell?, Run On, pulcinoA, the rider, assieme ad alcuni videoclip e documentari. Marta vive tra una mansarda ed un castello. Ha salvato la vita ad una gatta, Coconuda, che vive con lei a volte. Parla un ottimo inglese a volte (Marta, ma anche la gatta). E’ vegetariana (solo Marta).
REDSHIFT monfi lmfest , 7° di Christian Candido (Torino) minidv, 14’58”, Italia 2009 Una storia sui nostri punti di vista circa le più recenti scoperte dell’arte e della scienza. Una storia sul rosso e sul blu e altri colori o semplicemente sull’inizio di un amore. Regia, Soggetto, Sceneggiatura Christian Candido Fotografia Paolo Berardinelli Montaggio Christian Candido e Marta Zen Suono Mario Ordine Musica Daniele De Luca “Scardanelli” Produzione VISION IN MOTION con Michela Rapetta, Luca Bollero e Elena Savio Christian Candido Nato a Torino nel 1973, si laurea in Scienze della comunicazione nel 1998 con una tesi di semiologia del cinema. Si interessa di videoclip, teatro danza, sceneggiatura e della relazione tra arti visive e computer graphics.
SUCH A GAME monfilm fest , 7° A BOSNIAN JOURNEY (Quasi un gioco) di Renato Giugliano (Bologna) HDV, 28’, Italia - Bosnia Erzegovina, 2009 Anni dopo la fine del conflitto bosniaco, i suoi effetti sono ancora presenti nella vita di ogni giorno, ma i giovani cercano di dimenticare. Regia Renato Giugliano Camera Renato Giugliano, Giampaolo Bigoli Fotografia e Suono Renato Giugliano Assistente e fotografo di scena Luca Reggiani Montaggio Renato Giugliano Musiche Su di Ronda Grafica Luca Reggiani con l’amicizia di Anida e Melissa Crnomerovic, Zoran Grafenauer Renato Giugliano Renato Giugliano è un sognatore che lavora come regista di documentari e videoclip in Italia e all’estero, tra le sue esperienze è stato primo aiuto regia, operatore alla macchina e montatore video; al momento ha terminato di scrivere un romanzo di viaggio ed è impegnato nella lavorazione di un film documentario sulle nuove generazioni della ex-Jugoslavia.
SURRENDER monfi lmfest , 7° (La resa) di Samuel Hefti (Francia) Super 16mm, 9’, Francia 2008 Due amici sono in un bunker durante la guerra. Per uscire necessitano di maschere antigas. Sfortunatamente le maschere non sono sufficienti per tutti e devono scegliere tra l’amicizia e la sopravvivenza. Regia, Soggetto e Sceneggiatura Samuel Hefti Fotografia Samuel Hefti Montaggio Paul Natale Suono Marti Bharath Cinematographer Clemens Conditt Produzione Samuel W. Hefti, Bojana Stankovic con Pablo Ibarluzea, Lenord Destin Samuel W. Hefti Samuel W. Hefti è nato nel 1982 in Svizzera, vive attualmente a Parigi dove ha frequentato la Scuola Internazionale di Cinema EICAR. Ha realizzato i seguenti documentari: Séparé, I say hallo- you say goodbye, Surrender e Zero wards che hanno partecipato a: Pisek, international student Film Festival 2007 , Quinto Festival del cortometraggio HEC , International Film Festival di Los Angeles, Short film corner, Cannes 2009 - Finalist Film, Amazon Customer Award (France)
monfi lmfest , 7° TRANSPORT 1. ZIP ZOP ZAP 2. YELLOW DRESS (Vestito giallo) di Carlito Ghioni (Canada) 1. super16mm, 6’, Canada 2009 2. super16mm, 5’, Canada 2009 Due episodi del progetto TRANSPORT: un’umanità distratta e/o tormentata coglie l’opportunità che il mezzo pubblico le offre di condividere e di prendersi cura degli altri anche solo con un piccolo gesto. Regia Carlito Ghioni Soggetto Isabella Stefanescu Suono Nick Storring Color correction Joseph Owens (Presto digital, Edmonton) Sound design e mix Roger Guerin (Premium Sound, Montreal) con Danielle Forjé, Douglas Morton, Abigail Sapp, Nicholas Cummings, Kate Mills, Maya Reiter Carlito Ghioni Scrive e dirige documentari, mentre sviluppa le sceneggiature per progetti che verranno. Viene dalla camera da presa, con cui ha lavorato per più di 10 anni, essenzialmente come steadycam. Tecnica e ricerca si sono unite sulla sua strada, alimentandosi a vicenda. Ha partecipato al gioco Sette giorni per un film al primo Monfilmfest realizzando il film Cavallino; al terzo, realizzando Eroi nella bufera, vincitore del premio Yari e, l’anno scorso, L’italiana le quebecquois the Ugly in coautorato con Sebastien Croteau.
film ospiti monfil mfest , 7° NOW IT’S TIME (E’ l’ora) di Sebastien Croteau, Philippe Daigle, Carlito Ghioni (Canada) dvcam, 12’, Canada 2009 Da qualche parte in nord America c'è il Canada. All'interno del Canada si trova il Quebec. Nel Quebec c'è la contea dell'Abitibi-Témiscamingue. E nell'Abitibi-Témiscamingue, una municipalità regionale denominata Témiscamingue: separata da tutto, isolata a nord e lontana da ogni centro urbano. Nel Témiscamingue si cela un grande segreto scrupolosamente custodito negli anni. E' dunque vero che il Témiscamingue avrebbe potuto cambiare le sorti dell'intera storia dell'umanità? Sebastien Croteau Philippe Daigle Carlito Ghioni Questo film è stato realizzato nell’ambito del Festival Documenteur della Regione Abitibi-Temiscamingue; è un Festival divertente, che consiste in tre serate all'aperto di proiezioni di falsi documentari.Chi racconta la verità? Il pubblico è invitato a provare a capirlo durante il festival. Nel programma c'è anche un concorso creativo, dove alcuni gruppi di registi devono affrontare la sfida di produrre un falso documentario in una delle comunitàdella regione entro 72 ore.
film ospiti monfil mfest , 7° L’ORARIO di Elena Maria Olivero minidv, 11’ Italia 2006-2009 Nei ritmi lenti della natura, Ginevra ricerca l’equilibrio attraverso gli affetti autentici. Elena Maria Olivero ,1981, videomaker e performer. Coltiva da sempre l’interesse e Soggetto, Sceneggiatura e Regia Elena lo studio per diverse forme di espressione Maria Olivero artistica, a partire dalla pittura fino alla Riprese Lorenzo Corgnati, Giuseppe danza e al teatro, passando per cinema e Selva video. Con l’Associazione Immagina si Montaggio Elena Maria Olivero occupa oggi di didattica e sperimentazione Produzione Associazione Immagina in ambito video-cinematografico. Con Ginevra Giachetti, Ida Leone e Come performer fa parte della compagnia Manovali Teatrali dell’associazione TREx Silver Veglia (Teatro Reattivo Extraterritoriale). IRENE Irene cresce e il gioco si fa duro. di Elena Maria Olivero e Manuel Giordano hdvcam, 9’, Italia 2009 Nato nel 1990, Manuel Giordano si è Soggetto Elena Maria Olivero diplomato presso il liceo scientifico Sceneggiatura, Regia, Riprese, Giordano Bruno di Torino. Fin dall’età di 11 Montaggio Elena Maria Olivero e anni si è interessato di cinema e Manuel Giordano videoediting, un mondo che ha cominciato Suono Michele Tosco e a scoprire grazie alla collaborazione stretta Fabio Rutigliano con l’Associazione Immagina. Negli ultimi Edizione Serena Fogli quattro anni è stato operatore tecnico nei Musica Stefano Lazzari due festival che l’associazione organizza. con Luna Maresti, Chiara Levrino, Nel 2007 completa il cortometraggio Maya Comba, Blaise Ngimbi Ordinary Life, suo primo lavoro che l’ha visto coinvolto sia a livello di ideazione che di realizzazione. MOTYL-FARFALLA Il film è stato realizzato nell’ambito del laboratorio il lungo il corto e il di Mario Bertodo, Anna Maria Novello digitale, diretto e organizzato dall’ Associazione Immagina, che porta i e Fulvia Rocca partecipanti a sperimentare il linguaggio video-cinematografico per realizzare i propri film, utilizzando attrezzature e competenze messe a disposizione del Laboratorio dall’associazione immagina con l’appoggio tecnico di Rekordata - Apple Il lungo il corto e il digitale solution expert. minidv, 7’ Italia 2009 Due vite al bivio, due scelte per affrontare una nuova vita con la leggerezza della farfalla.
I MANIFESTI DEL MONFILMFEST monfilm fest , 7° Ita Cesa (su tela bianca di Daou) Papa Ousmane Gueye, in arte Daou, vive e lavora in Senegal. Ha partecipato alla Biennale di Dakar, Dak’art, sez. Off 2008 e a numerose esposizioni in Senegal, in Italia e in Francia. Collabora con il Monfilmfest da alcuni anni: è autore dei manifesti della 4°, 5° e 6° edizione. i manifesti di Elena Maria Olivero, 1°, 2° e 3° edizione
La Storia del Monfilmfest monfilm fest , 7° Vogliamo ricordare le tappe importanti che ci hanno portato alla settima edizione e, per il terzo anno, nella nostra nuova e splendida sede di Casalborgone Fare memoria è una vocazione per il Monfilmfest e per l’associazione immagina che lo organizza e, come si evincerà dalle loro testimonianze, anche per gli autori che vi hanno partecipato Ricordiamo i palmarès del gioco SETTE GIORNI PER UN FILM prima edizione: 1° Assoluto UN GIORNO DI IERI di Adriano Valerio 2° Assoluto VA’, GINA di Francesca Tosca Donato 3° Assoluto DOLCE FAR NIENTE di Susan Garde Pettie Premio del pubblico INDISTRUTTIBILE di MIchele Citoni seconda edizione 1° Assoluto TRESECONDI di Federico Micali 2° Assoluto GRAZIE AL CIELO di Andrea Jublin Premio Yari EROI NELLA BUFERA di Carlo Ghioni Premio del pubblico TITOLO DA DEFINIRE di Francesca Tosca Donato terza edizione 1° Assoluto BAIANO di Elisabetta Bernardini 2° Assoluto UN PICCOLO GIOIELLO IN STILE LIBERTY Premio Yari IL RINNOVO di Massimo Stella Premio del pubblico FRATTURE di Carlo Ghioni quarta edizione 1° Assoluto LOST IN VIGNALE di Riccardo Banfi, Federico Mazzi, Federico Micali, Massimo Stella, Marie Toe, Francesco Uboldi. 2° Assoluto VOCI DAL PASSATO di Laura Castelli, Francesca Tosca Donato, Omar Elerian 3° premio POTEVAMO SVEGLIARCI ALLE DUE di Andrea Bruno, Edoardo Francia, Matteo Maso, Elisabetta Michienzi, Alessio Steffenino, Alessandro Zangrossi quinta edizione 1° Assoluto IL MIO TIBET di Carlo Avvent 2°Premio ex aequo 99 AMARANTO DI Federico Micali e VITA DA INES di Sandro Carnino e Giulio De Leo sesta edizione 1° Assoluto PIANO INFINITO di Gaia Russo Frattasi 2° Assoluto MANGIA IL TUO RISO, AL RESTO CI PENSA IL CIELO di Marcella Piccinini
Nella nostra totale ingenuità che oggi potrebbe essere anche definita più pesantemente, monfil mfest , 7° alla costante ricerca di fondi che riteniamo di meritare, abbiamo invitato gli autori a scrivere qualunque cosa pensassero del Monfilmfest, un messaggio in bottiglia dedicato a chi ci ignora. MESSAGGI DAGLI AUTORI DEL MFF Inizio messaggio inoltrato: Da: Francesco Uboldi Data: 16 ottobre 2008 18:00:50 GMT+02:00 A: giuseppe selva
indipendenti. Questo è il grande punto di forza del Monfilmfest: essere produttore di cortometraggi, monfil mfest , 7° con il risultato di avere dei prodotti (alcuni dei quali hanno riscosso successo nazionale non indifferente) dove il territorio-location viene valorizzato. Il Monfilmfest è a tutti gli effetti una piccola film commission indipendente che con enormi sforzi e sacrifici, del patron Beppe Selva e i suoi amici, è riuscita a creare una nicchia interessante in un campo dove emergere è sempre più difficile. Sarebbe bello vederlo crescere, mantenendo però sempre quel tono di festival indipendente dove la passione ha il sopravvento sulle disponibilità finanziarie. Con affetto, Matteo Maso Inizio messaggio inoltrato: Da: Elisabetta Bernardini
L’idea di un festival che ti permette di fare un film in una settimana. Di essere ospiti insieme ad altri monfil mfest , 7° registi a lavorare sodo per vedere i propri sforzi e le proprie visioni proiettate su uno schermo pochi giorni dopo l’inizio delle riprese. Due o tre amici mi hanno già chiesto se era aperto agli stranieri e mi hanno chiesto il contatto. E ben venga se il Monfilmfest potrà diventare ancora più internazionale. Personalmente ho partecipato ben due volte, ed è sempre stato una riscoperta del piacere di essere regista. Normalmente si passano mesi a compilare moduli, cercare location, incontrare attori, scrivere a produttori,… per poi avere una settimana di riprese che vola via ed in cui spesso la paura che un problema possa vanificare gli sforzi di mesi riduce a zero il piacere della creazione. Al Monfilmfest accade il contrario. è necessario affidarsi agli istinti, decidere in fretta, improvvisare, mettersi in discussione e trovare delle soluzioni. Essere costantemente creativi. Proprio i francesi negli anni sessanta parlavano dell’utopia di fare del cinema « come si scrive una poesia ». Ecco, per una volta credo che la lezione l’abbiamo imparata meglio noi. adriano Inizio messaggio inoltrato: Da: luca bottello
Inizio messaggio inoltrato: monfilm fest , 7° Da: mazzi federico
monfilmfest , 7° Inizio messaggio inoltrato: Da: Federico Micali
1° PREMIO ASSOLUTO “SETTE GIORNI PER UN FILM”: APPLE MACBOOK 15” INTEL monfilm fest , 7° DUO 2,4GHZ 2/200 SD 2° PREMIO ASSOLUTO “SETTE GIORNI PER UN FILM”: mini - videoproiettore portatile 1° PREMIO “VETRINA DI UN FILM DI FINE ESTATE” DESIGNATO DAL PUBBLICO: PREMIO YARI DI 300 € GIURIA Annalisa Bruni, scrittrice Alessandro Cappai, giornalista Daniela Carli, logopedista Riccardo Gallarà, Preside Liceo Alfieri di Torino Francesca Guerra Vai, Assessore alla Cultura e Vicesindaco di Casalborgone Giulia Gelati, Assessore Urbanistica ed Istruzione della Città di Acqui Terme. Luca Ribuoli, regista Anna Torazza, insegnante ORGANIZZAZIONE ASSOCIAZIONE IMMAGINA Segreteria, Ufficio Stampa e Organizzazione: Liliana Bodini, Margherita Merlo, Franco Olivero Catering: Mongetto soc. coop. Ospitalità: Associazione Immagina, B&B VIAVAI , Agriturismo il Ciabot, Agriturismo I Folletti di Casalborgone Responsabili Troupe e Coordinamento Tecnico: Enrico Aleotti, Manuel Giordano, Alessandra Grassi, Lucia Marengo, Elena Maria Olivero Coordinamento Runner, Attori, Comparse e ricerca Location: Franco Olivero, Varsha Massaia, Elena Gatto, Deborah Cannone e Michela Rapetta Assistente: Pier Selva Backstage: Elena Maria Olivero Webmaster: Manuel Giordano, Elena Maria Olivero Sigla del festival: Vincenzo Gioanola Catalogo: Ita Cesa Taglio e rilegatura cataloghi: Paolo Soave e A4 Servizi Grafici Logo Immagina: Ita Cesa Logo MFF: Elena Maria Olivero Manifesto: Ita Cesa (su una tela bianca di Papa Ousmane Gueye, “Daou”, Senegal) Presidente Associazione Immagina: Francesca Ramella Direzione Artistica: Giuseppe Selva Proiezionista: Renzo Cavatton GRAZIE a: Franco Acanfora, Franco Braggiotti, Alberto Cesa, Margherita Dottarosso e Salvatore Merola, Elena Gatto, Giorgio Mari de La Bottega dell’Immagine, Ida leone, Margaret MacPherson dell’ufficio stampa del Parlamento della Scozia, Maurizio Malara, Carlo Marchese e Maurizio Nano di Rekordata s.r.l, Giancarlo Novero della ditta Seriprint, Papa Ousmane Guye “Daou”, Matilde Quaranta, Giuliana Rapini, Donata Pinti e Silvano Biolatti, Tracey Reinertson, Fulvia Rocca, Lidia Rocca, Rob Ramsdell-Nevada, Carol Turner, Marilee Elzholts-Minnesota, Salvatore Pes e Roberto Cresto Ferrino, Tipografia Egizia
Organizzazione contatti e informazioni Associazione immagina sede legale: viale Italia,8 10040 Leinì (Torino) sede sociale operativa: strada Berteu 5, 10020 Casalborgone (Torino) +39 0119174058- +39 3484205335 - FAX 0119174058 immagina@immagina.net http: //www.immagina.net L'Associazione immagina è un crocevia di differenti professionalità: ci sono giovani filmaker e registi, montatori, opertori e assistenti, esperti di organizzazione, produttori, insegnanti di laboratorio che hanno lavorato a progetti di cinema nelle sue differenti forme, grafici e artisti che operano nel campo dell'immagine, giovani studenti che compiono un tirocinio di formazione nelle nostre varie attività. Fra queste ultime, l'organizzazione di festival è un momento importante della politica culturale dell'associazione, che vuole offrire spazi ai giovani autori affinché possano farsi conoscere attraverso una maggior visibilità delle loro opere. I due festival che l'Associazione gestisce sono di differente natura, ma sono entrambi strettamente mirati: IMMAGINA festival videoscuola, alla sua decima edizione nel 2010, è un festival rivolto alle scuole che pone al centro della sua azione delle proposte-laboratorio. MONFILMFEST, alla sua settima edizione, è un festival rivolto ad autori e registi di tutte le età che vogliono cimentarsi in una proposta "gioco" di produzione video digitale. Questi due festival consentono all'Associazione di produrre delle proposte-laboratorio da estendere in altri momenti dell'anno a Scuole, Comuni, Enti e altre manifestazioni culturali. Tali proposte si riassumono in: Laboratori di produzione come Il lungo, il corto e il digitale per studenti, videomaker e formatori. Laboratori di formazione per insegnanti e operatori Gira la Carta, un gioco di carte che porta le squadre in gara alla realizzazione di film brevi attraverso la definizione della sceneggiatura, dei personaggi, delle location, del budget e della durata (e degli eventuali "incidenti di percorso").
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