MONFILMFEST giochi di cinema - 7 edizione

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MONFILMFEST
  giochi di cinema

              7a edizione

         29 agosto-5 settembre 2009

        CINEMA-TEATRO SAN CARLO
         CASALBORGONE - TORINO
7°          lA miSSionE impoSSibilE:
                                       MONFILMFEST
  “bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa.
           bisogna vederlo e afferrarlo.
    bisogna fissarlo nella memoria e nei sensi.
              E bisogna farlo subito.
Quando si è in uno stato d’animo adatto al lavoro,
  la fantasia, attivissima, formicola di immagini.
              inseguirle e afferrarle
è pressapoco come inseguire un branco di aringhe”

                 (Sergei Eisenstein)

                   i noStRi ERoi:
“C’è la nostalgia per qualcosa che sta scomparendo
    fra personaggi che fanno ciò in cui credono
      e per questo sono considerati perdenti”
                  (Robert Altman)
monfil mfest, 7°

                   7° edizione festival senza frontiere di cortometraggi
                     dal 29 agosto al 5 settembre 2009 a Casalborgone (Torino)

                                  associazione immagina
                       COMUNE DI CASALBORGONE

                                            Ca’ Mongetto 10
                                     15049 Vignale Monferrato (AL)
                                            TEL 0142.933469
                                           www.mongetto.eu
CONFETTURE                                                    CONSERVE

“Le nonne da sole non ce l’avrebbero mai fatta, ecco perché c’è il Mongetto”

                   Nel 1981 decido, ritornando nelle terre degli avi, di dar vita all’adagio iniziale.
     Cercando nelle memorie e nei quaderni neri bordati di rosso di mamma Carla, ultima di dieci figli,
   e della nonna Palmira, scopro i segreti delle dispense di un tempo che riconducono l’antico al presente:
                                      unico modo per conservare la tradizione.
     La rigorosa ricerca e selezione delle materie prime, l’alchimia delle cotture e la lavorazione manuale
                                       diventano le fondamenta del Mongetto.
            Nascono così le prugne, le albicocche e le pesche sotto sciroppo e le relative confetture.
 I clienti, all’inizio solo amici e piccole attività (negozi di alimentari, ristoranti, enoteche) poi aiutato anche
     dalla stampa specializzata e dal passaparola, i prodotti compaiono nelle migliori gastronomie prima
d’Italia ( Torino, Milano, Venezia, Cortina, Friuli, Toscana, Roma) e poi in giro per il mondo con l’aiuto di
  distributori e negozi in grado di importare direttamente. Austria, Francia, Germania, Svizzera, Belgio,
Olanda, Svezia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Parlamento Europeo, U.S.A con A.G. Ferrari e Williams
     Sonoma, Giappone con due importatori di cui uno è Peck di Milano considerato da molti una delle
                                       migliori gastronomie se non la migliore.
Con questo sviluppo esponenziale delle vendite e non riuscendo più da solo a gestire produzione e vendinel
         1998 ho proposto ai miei più fidati collaboratori di fondare insieme la cooperativa Mongetto.
                   Nasce così uno staff di persone unite ed affiatate che credono nella genuinità
                                          legata alla ricerca delle tradizioni.
                                              Roberto Santopietro
“Avevo dato qualcosa invece di prenderla” (da “La confraternita dell’uva” di John Fante).

Ho riletto più volte questa frase ieri sera, andavo avanti nel racconto e poi tornavo a rileggerla. Poi riflettevo
sull’ottusa frase recitata da una burocrate con tanto di alabardi istituzionali, che ribadiva che il Monfilmfest
non è un festival nonostante si configuri come un ”concorso”. Sostanzialmente significa che inventarsi
qualcosa che non rientri nei canoni, nonostante tutto, il tutto dietro di noi, non è cosa gradita al potere, ai
burocrati, agli apparati, alle lobby. E mi sono chiesto che cosa dava così fastidio nella nostra idea di
Monfilmfest e l’ho scoperto nella frase di John Fante e l’ho parafrasata più o meno così: “abbiamo dato agli
autori invece di prendere” e così intendiamo continuare. Chi ha esperienza di festival sa che per un
film/videomaker vincere un premio non cambia certo il suo percorso, spesso tutto resta immutato, ciò che il
Monfilmfest ha cercato di fare in questi anni è di offrire agli autori un seguito, stabilire connessioni,
collaborazioni, aprire un laboratorio di idee e realizzazioni. Il 29 di agosto alle ore 11 ha inizio la 7° edizione e
parte il gioco che ha fatto nascere il Monfilmfest e cioè Sette giorni per un film: Sandro Carnino, riconferma
e storia del Monfilmfest, e Giulio De Leo, Fabrizio Conrado, Claudio Hughes, Renato Giugliano, Dominique
Talmon e Marta Zen scenderanno con le loro troupe a girare sui territori di Casalborgone e le quattro province
limitrofe (Torino, Vercelli, Alessandria e Asti) che diventeranno i set dei loro film. Gli autori hanno sette giorni
per consegnare i loro film che verranno proiettati alle giurie e al pubblico il 5 settembre alle ore 11. Fra le
novità di quest’anno c’è sicuramente il superamento di idea di selezione degli autori in favore dell’invito che
giunge dalla conoscenza di più di un film, del percorso artistico e formativo degli autori stessi. La vera
ricchezza del Monfilmfest è la creatività che va oltre i film prodotti che hanno spesso ulteriori riscontri e
vivono grandi stagioni in altri festival vincendo premi in ogni parte del mondo.

Nel nostro staff abbiamo un autore doc del Monfilmfest, Adriano Valerio che ha partecipato a più edizioni e
che quest’anno ha coordinato una collaborazione fra la scuola internazionale di cinema EICAR di Parigi, dove
lui stesso insegna, e l’Associazione immagina . Per il secondo anno consecutivo abbiamo un’attrice, Michela
Rapetta, che coordina il lavoro di attori e comparse che sono stati contattati mesi or sono e che sono stati
offerti ai registi. Un casting in parte giocato sulla rete di attori conosciuti da Michela Rapetta nella sua
esperienza di attrice e in parte ricercato da Manuel Giordano su internet, ma che presto risolveremo nello stile
che ci contraddistingue e che passa per la conoscenza diretta dei nostri collaboratori, formando una scuola di
attori che ci segua di anno in anno a rotazione. In seconda battuta, ma altrettanto impegnativa, la gestione
logistica, che per il secondo anno consecutivo è saldamente nelle mani della nostra responsabile Margherita
Merlo. Il Monfilmfest è sempre stato seguito dalla cooperativa artigiana di prodotti alimentari di qualità, il
Mongetto di Vignale Monferrato in provincia di Alessandria, interpretando il legame più volte riproposto
dalle attività dell’ ’Associazione immagina, e non nuovo per il Monfilmfest, fra cibo, cinema e territorio. Le
stazioni di montaggio sono collocate nella sede operativa dell’associazione in quella strada Berteu che è
simbolo di una storia dello stesso territorio di Casalborgone, di fronte al Bosco Grande, evocativo di leggende
e sempre sorvegliato da alcuni falchi e poiane che con i loro ampi giri e i loro richiami immergono i registi in
una sorta di ambiente magico, dove appunto si crea la più bella, per noi, delle magie: il cinema. Il territorio
godrà di tutto questo come del movimento economico che silente si espande di edizione in edizione e porta
autori anche da oltre confine e spettatori a questa torre di guardia della storia che è Casalborgone.
Sicuramente quest’anno il numero di autori stranieri è il massimo mai raggiunto in sette edizioni anche perché
ci siamo presi carico della sottotitolazione.
Confermatissima Vetrina di un film di fine estate, è quasi una proiezione riservata per gli autori del
Monfilmfest che qui presentano opere che essi stessi scelgono e giudicano rappresentative della loro
filmografia, ma che concorrono anche per il premio Yari, presente sin dalla prima edizione del Monfilmfest.

Le proiezioni di queste opere saranno giovedì e venerdì sera, accompagnate anche da un’anteprima nazionale
di un film ospite, Now it’s time, realizzato da Philippe Daigle, Sebastien Croteau e Carlito Ghioni in Canada
nell’ambito del 6° Festival du DOCUMENTEUR della Regione Abitibi-Temiscamingue dal 21 al 26 luglio 2009,
primo passo di un gemellaggio internazionale con il Monfilmfest, fra manifestazioni simili.
Seguendo la nostra vocazione di ricercatori di nuove storie, di promozione di autori che sono parte attiva
dell'Associazione immagina, presentiamo altri tre film ospiti:

Motyl-Farfalla di Mario Bertodo, che ha anche composto le musiche originali, Anna Maria Novello e Fulvia
Rocca, che è il risultato di un laboratorio, Il lungo il corto e il digitale, ideato e diretto dall'Associazione
immagina e che si è svolto fra maggio e giugno presso l'aula laboratorio di Rekordata, partner da sempre delle
nostre iniziative. I partecipanti hanno potuto sperimentare le vari fasi di realizzazione di un cortometraggio
con il nostro sostegno produttivo e didattico.

L'orario, di Elena Maria Olivero, girato nel marzo 2006 fra le Valli di Lanzo e Torino, che ha avuto una lunga
gestazione produttiva e quindi siamo ancora più emozionati nel presentarne l’anteprima.

Irene di Manuel Giordano e Elena Maria Olivero, membri dell'Associazione immagina, un coautorato che ha
voluto interpretare l'idea laboratorio che è alla base del nostro lavoro, dove si innescano processi di
collaborazioni in vari aspetti della realizzazione. E qui ci sembra necessario ringraziare Mario Bertodo per aver
dato l'opportunità di utilizzare le proprie attrezzature audio per la realizzazione di Irene.

Sabato infine le proiezioni no stop dei film del gioco Sette giorni per un film e la premiazione.
Il lavoro di un anno si concretizza in questi sette giorni. Ringraziamo il comune di Casalborgone per il suo
impegno nell’ospitaltà, il sindaco Amos Giardino e il vicesindaco Francesca Guerra Vai che hanno consolidato
la fiducia in noi riposta negli ultimi due anni dall’Amministrazione Comunale. Anche quest’anno il
Monfilmfest ha avuto il sostegno prestigioso della Fondazione CRT e degli sponsor tecnici Rekordata (Apple
computer solution expert) e tipografia Egizia, a cui siamo grati.

Un augurio per tutti: giocate, anche se nessuno più lo fa per davvero.

                                                                                             giuseppe selva
                                                                                            direttore artistico
sabato 29 agosto 2009                            LES RèGLES DU JEU (Le regole del gioco)
Apertura del festival presso il teatro San Carlo di Casalborgone     di Sebastien Croteau
con la riunione degli autori che partecipano a Sette giorni          super16mm, 7’, Canada 2007
perun film e inizio ufficiale dei giochi di cinema alle ore 11,00.   MORD OU VIF (Mordi o vivi) di Philippe Daigle
Sandro Carnino e Giulio De Leo, Fabrizio Conrado, Renato             super16mm, 7’, Canada 2007
                                                                     COMMEDIA TRISTE di Lorenzo Giacinti e Paolo La Colo
Giugliano, Claudio Hughes, Dominique Talmon, Marta Zen si
                                                                     DVCAM, 28’, Italia 2009
contenderanno la 7° edizione del MONFILMFEST e dovranno              LA TRUITE (La trota) di Ari Allansson
consegnare i loro film alle ore 11,00 di sabato 5 settembre          super16mm, 3’50”, Francia 2009
2009.                                                                LE POISSON (Il pesce) di Claudio Hughes
        TEATRO SAN CARLO - CASALBORGONE                              minidv, 9’30”, Francia 2008
             PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI                              POGACHA (Focaccia) di Balint Mark Turi
                  giovedì 3 settembre                                DVCAM, 8’30”, Ungheria 2008
ore 18,30                                                            PULCINO A di Marta Zen
Apertura delle proiezioni del MONFILMFEST                            minidv, 2’49”, Italia 2007
Concorso Vetrina per un film di fine estate                          IL MIO POSTO E’ QUI di Fabrizio Conrado
BUNDI’ BUNDI’, canto per l’Alta Langa di Sandro Carnino e            minidv, 18’45”, Italia 2008
Giulio De Leo                                                                                sabato 5 settembre
minidv, 63’’, Italia 2009                                            ore 11,30
ore 21,00                                                            Concorso Sette giorni per un film
Concorso Vetrina per un film di fine estate                          Proiezione dei film realizzati a Casalborgone e dintorni
REDSHIFT di Christian Candido                                        da Sandro Carnino, Fabrizio Conrado, Claudio Hughes,
minidv, 14’58”, Italia 2009                                          Renato Giugliano, Dominique Talmon e Marta Zen
SUCH A GAME (Quasi un gioco) - A BOSNIAN JOURNEY
di Renato Giugliano                                                  ore 14,30
HDV, 12’, Italia 2008                                                Concorso Sette giorni per un film
LE TERRIER (La tana) di Emanuel Tillou                               Proiezione no stop dei film realizzati a Casalborgone e
super16mm, 22’, Francia 2009                                         dintorni da Sandro Carnino, Fabrizio Conrado, Claudio Hughes,
FRAGMENTS (Frammenti) di Dominique Talmon                            Renato Giugliano, Dominique Talmon e
dv, 28’, Francia 2007                                                Marta Zen
L’INSOMNIAQUE (L’insonne) di Mathieu Mazzoni                         ore 16,00
minidv, 9’30”, Francia 2008                                          FILM OSPITI DEL MONFILMFEST
LA GINECOLOGA di Alfonso Camarero                                    L’ORARIO di Elena Maria Olivero
DVCPRO-HD, 10’, Spagna 2008                                          minidv, 11’, Italia 2006-2009
                                                                     MOTYL, 7’, di Mario Bertodo, Anna Maria Novello e
                    venerdì 4 settembre                              Fulvia Rocca del Laboratorio Il lungo il corto e il
ore 18,15
                                                                     digitale
Concorso Vetrina per un film di fine estate
                                                                     IRENE di Manuel Giordano e Elena Maria Olivero
SURRENDER (La resa) di Samuel W. Hefti
                                                                     HDCAM, 9’, Italia 2009
super16mm, 9’, Francia 2008
DI CHI è ORA LA CITTà di Omar Pesenti                                ore 17,00 PREMIAZIONE
                                                                     a seguire proiezione dei film del Concorso Sette giorni
DVCAM, 30’, Italia 2008                                              per un film realizzati da Sandro Carnino, Fabrizio
ore 20,45                                                            Conrado, Claudio Hughes, Renato Giugliano, Dominique
FILM OSPITI DEL MONFILMFEST                                          Talmon e Marta Zen
NOW IT’S TIME (E’ l’ora) di Philippe Daigle,                         ore 20,30
Sebastien Croteau, Carlito Ghioni                                    proiezione dei film del Concorso Sette giorni per un
dvcam, 12’, Canada 2009                                              film realizzati da Sandro Carnino, Fabrizio Conrado,
ore 21, 00                                                           Claudio Hughes, Renato Giugliano, Dominique Talmon
Concorso Vetrina per un film di fine estate                          e Marta Zen
TRANSPORT:                                                                              Il Comune di Casalborgone e
1.ZIP ZOP ZAP; 2. YELLOW DRESS (Vestito giallo)                                  l’Associazione immagina vi invitano
di Carlito Ghioni                                                             alle proiezioni, augurandovi buona visione
super16mm, 11’, Canada 2009                                                info: www.immagina.net     0119174058 - 3484205335
monfil mfest , 7°
                    Concorso sette giorni per un film

                                                 Sette giorni per un film
                                             è il “big bang” del Monfilmfest,
                                          “ il gioco di cinema”, che è cardine
                                                          di tutto il progetto
                                                      e che vedrà partecipare
                                                                    sei registi
                                                           che in sette giorni
                                            realizzeranno un film in digitale
                                                              a Casalborgone
                                                    e nelle quattro province
                                        di Torino, Asti, Alessandria e Vercelli
                                          dal 29 agosto al 5 settembre 2009.
                                              Una prova di cinema estremo,
                                         come alcuni autori l’hanno definita;
                                                                     un gioco,
                                                 come amiamo definirlo noi.
                                                                Il 5 settembre
                                    presso il teatro San Carlo a Casalborgone
                                        i film verranno proiettati al pubblico
                                          e alla giuria che assegnerà i premi.
monfi lmfest, 7°
                   i registi in gioco

                     SANDRO CARNINO              FABRIZIO CONRADO
                         Torino                  Casalborgone (Torino)

                          RENATO GIUGLIANO   CLAUDIO HUGHES
                               Bologna           Uruguay

                     DOMINIQUE TALMON               MARTA ZEN
                          Francia                     Torino
monfilm fest, 7°
                   Vetrina di un film di fine estate

                                       Vetrina di un film di fine estate,
                                           quasi una proiezione riservata
                                           per gli autori del Monfilmfest
                                               che qui presentano opere
                                                  che essi stessi scelgono
                                             e giudicano rappresentative
                                                   della loro filmografia,
                                                       e che concorrono
                                                       per il premio Yari,
                                        presente sin dalla prima edizione
                                                        del Monfilmfest.
                                         Vetrina di un film di fine estate
                                                     è uno spazio libero,
                                                      gestito dagli autori
                                                    e dall’organizzazione
                                           per dare una possibilità in più
                                                     alla visibilità di film
                                                          che non hanno
                                                  schermi per accoglierli
                                                 e per donare al pubblico
                                         un cinema sommerso di qualità,
                                             che la macchina industriale
                                             cinematografica e televisiva
                                                              non prende
                                              neppure in considerazione.
BUNDI’ BUNDI’

monfilm fest , 7°
                                                canto per l’Alta Langa
                                  di Sandro Carnino e Giulio De Leo (Torino)

                                                        minidv, 60’, Italia 2009
                                 Un viaggio alla ricerca delle tradizioni musicali dell’Alta Langa,
                                    raccontato attraverso i volti, i canti, la voce della gente.

                    Soggetto, Sceneggiatura, Fotografia, Montaggio,
                    Regia Sandro Carnino e Giulio De Leo
                    Suono Marziano Fontana
                    Consulenza Etno-musicologica Francesca Borgarello
                    Produzione DON QUIXOTE - Torino

                                                                                       Sandro Carnino e Gulio De Leo

                                                Sandro Carnino, nato a Torino nel 1964. Fotografo e videomaker.
                              Giulio De Leo, nato a Ruvo di Puglia (BARI) nel 1973. Regista, teatrante e interprete.

                               “Parliamo di calcio giocato: l'interesse dell'obbiettivo spazia da brevi pensieri/fiction a
                             documenti del reale, cercando sempre d'indagare gli spazi d'ombra tra le piccole pieghe
                          della vita.La volontà di esprimersi è sostenuta da una ferrea artigianalità e da un'empirica
                           prova sul campo. Attraverso i film realizzati si cerca di individuare un'etica ed un'estetica
                          in cui la fotografia del fare zittisca il continuo mormorio di chi non scende mai in campo”.
                           Carnino ha partecipato alla seconda edizione del Monfilmfest realizzando il film Classico.
monfi lmfest , 7°
                                                  COMMEDIA TRISTE
                             di Lorenzo Giacinti e Paolo La Colo (Arezzo-Sanremo)

                                                        DVCAM, 28’, Italia 2009
                      Ramon Rabal è un regista che non ha mai goduto di molta fama. Tutti i suoi film sono stati
                      dei flop. Sua figlia lo considera un fallito. Eppure dei produttori si sono offerti di finanziare
                        il suo ultimo progetto. Durante la cena per festeggiare l'imminente inizio delle riprese,
                                  scaturiscono polemiche e tensioni. L'arrivo di un ospite inatteso, poi,
                                             porterà a galla segreti taciuti e ricordi del passato.

                    Regia Lorenzo Giacinti
                    Soggetto, Sceneggiatura Lorenzo Giacinti
                    Riprese, Montaggio, Effetti visivi Paolo La Cola
                    Musiche Stefano Piro
                    Cast artistico (Attori principali)
                    Juan Marcalain, Silvia Benci, Wanda Maroni,
                    Silvia Matteucci, Matteo Grotti, Gilberto Pellegrini,
                    Fabio Fedeli, Maria Clara Domini, Vittorio Borriello,
                    Valeria Gudini.
                                                                                       Lorenzo Giacinti, Paolo La Colo
                          Lorenzo Giacinti nasce ad Arezzo nel 1982. Si diploma all'Istituto Statale d'Arte di Arezzo;
                        nello stesso anno consegue anche il diploma della Scuola Internazionale di Comics di Firenze.
                             Illustratore e fumettista, nel 2003 realizza vari cortometraggi tra cui Gioele e i papaveri
                       (secondo al Monfilmfest di Vignale, AL). Nel 2006 Cactus ottiene il primo premio al concorso
                                nazionale "Arese in Corto" e viene selezionato da alcuni siti internet di cortometraggi.
                       Paolo La Colo nasce nel 1974 a Sanremo. Musicista, suona la batteria in complessi jazz e rock
                     partecipando al 50° Festival della canzone italiana col gruppo "Lythium" ed in varie attività live
                                  e televisive (Uno Mattina Estate, Zelig). La passione per la fotografia e il cinema si è
                            concretizzata attraverso la produzione, le riprese e il montaggio di alcuni cortometraggi,
                                                               per la maggior parte ideati e diretti da Lorenzo Giacinti.
DI CHI è ORA LA CITTA’

monfil mfest , 7°
                                                     di Omar Pesenti (Bergamo)

                                                           DVCAM, 30’, Italia 2008

                                 Una guerra di mafia sta distruggendo le due cosche che si contendono
                                     il dominio della città. Una sfida leale nel mondo dell’illegalità,
                                                  l’intera città come campo da gioco.

                    Regia e Soggetto Omar Pesenti
                    Sceneggiatura Omar Pesenti, Veronica Borgo,
                    Massimo Vavassori
                    Fotografia Omar Pesenti, Marco Lamero
                    Suono Marco Mancini
                    Musica Ron Meza
                    con Paolo Riva, Jacopo Del Santo, Alessandro Mucci,
                    Toni Pandolfo
                                                                                                      Omar Pesenti

                     Nato a Bergamo il 28 aprile 1977, appassionato di cinema, decide di mettersi dietro la macchina
                      da presa dopo alcuni anni di critica sul Web. Di chi è ora la città è il suo terzo cortometraggio
                            dopo Frattura, proiettato in diversi festival italiani e statunitensi, e Un passo più lungo,
                                          finalista al Sony Short Festival 2006 e insignito di una menzione speciale.
FRAGMENTS

monfil mfest , 7°
                                                         (Frammenti)
                                            di Dominique Talmon (Francia)

                                                        DVC Pro, 28’, Francia 2007
                                  Fred, in una landa desolata, si adatta alla sua solitudine, ma la sua ferita è
                                 troppo profonda. Il suo amore perduto gli ritorna in mente incessantemente.
                                        Per ritrovarsi, ripercorre il cammino all’inverso della sua storia.

                    Regia, Soggetto e Sceneggiatura Dominique Talmon
                    Fotografia Raphael O’Byrne
                    Montaggio Sylvie Gadmer
                    Suono Martin Sadoux, Emanuel Augeard
                    Musica Christophe Julien
                    Produzione INJAM PRODUCTION
                    con Olivier Martial, Elodie Wallace, Alexia Tanski,
                    Stéphane Trani
                                                                                                   Dominique Talmon

                                Dominique Talmon è nato a Parigi nel 1957. La musica e la fotografia precedono di
                               una ventina d'anni la sua esperienza di assistente alla regia di fiction, lungometraggi
                                     e televisione. E' da questa esperienza e da questa passione che parte la voglia
                                                                                          di realizzare, di raccontare.
                                                                           Fragments è il suo primo cortometraggio.
IL MIO POSTO è QUI

monfil mfest , 7°
                                    di Fabrizio Conrado (Casalborgone - Torino)

                                                       minidv, 18’45”, Italia 2008

                              Fabrizio è un giovane geometra che vive in un tranquillo paese di campagna.
                         Abita con i genitori, ha una fidanzata, un lavoro e degli amici, ma ad un tratto questo
                        equilibrio sembra non bastare e il viaggio di Fabrizio diventerà uno scontro tra i delicati
                       equilibri della tranquilla vita di provincia e le avventure che il mondo (forse) ha da offrire.

                    Regia, Soggetto, Sceneggiatura Fabrizio Conrado
                    Aiuto-regista: Federica Sabatino
                    Fotografia, scene e costumi: Fabrizio Conrado, Federica
                    Sabatino,Davide Conrado, Maria Rosa Forno
                    Montaggio e Produzione Fabrizio Conrado
                    Suono Davide Conrado, Tatiana Tito, Fabrizio Conrado
                    Musiche originali (composizione ed esecuzione) Fabrizio
                    Conrado
                    con Alberto Barbaro, Francesco Bastianini, Matteo
                    Luera,Federica Sabatino, Gabriele Brancaleoni, Davide                             Fabrizio Conrado
                    Conrado, Renato Barbaro, Sergio Saroglia, Chiara Petti

                                                                            Fabrizio Conrado nasce a Torino nel 1986.
                      Cresce, studia e diventa grande a Casalborgone. La sua carriera artistica inizia nel 2007, con la
                      pubblicazione della raccolta di racconti "Le cose vicine e quelle lontane", ma dopo la Laurea in
                      Ingegneria del Cinema tenta di inforcare la strada del grande schermo con un cortometraggio
                           dal titolo Il mio posto è qui, girato a budget zero in una fredda giornata di fine febbraio.
                            Nella vita normale studia e ha fatto (e continua a fare ) qualsiasi lavoro gli capiti a tiro,
                                                oltre ad essere umanamente e fisicamente coinvolto in mille attività.
L’INSOMNIAQUE

monfil mfest , 7°
                                                           (L’insonne)
                                              di Mathieu Mazzoni (Francia)

                                                     minidv, 9’30”, Francia 2008

                                              Una donna russa, l’uomo non può dormire.
                                      Un incubo senza fine, oppure quando i dettagli insignificanti
                                                    della vita portano alla follia.

                    Regia Mathieu Mazzoni
                    Soggetto e Sceneggiatura Gilles Frétard e
                    Mathieu Mazzoni
                    Fotografia Vincent Vieillard-Baron
                    Montaggio Mathieu Mazzoni
                    Suono Clement Maleo
                    Musica Laurent Mathonet, Sylvain Bernard,
                    Béryl Coutat
                    Produzione Emmanuel About & Eric Ducher
                    con Swan Demarsan, Florence Bolufer,                                           Mathieu Mazzoni
                    Juliette Zakowetz

                    Mathieu Mazzoni è nato a Parigi il 1 aprile del 1979. Nel 2000 consegue il Deug Arts di Spectacle
                       indirizzo “Cinema e Audiovisuel”, Université Paris VIII. Nel 2001 consegue la Licence Arts du
                                                   Spectacle, indirizzo “Cinema e Audiovisuel”, Université Paris VIII.
                                    Come regista realizza nel 2004 Pub Smilevent, Lost Heroes et Femme moderne.
                                                                              Nel 2007 Pandora Box e L’insomniaque.
LA GINECOLOGA

monfil mfest , 7°
                                             di Alfonso Camarero (Spagna)

                                                   DVCPRO-HD, 10’, Spagna 2008
                      Una ginecologa si trova, come ogni mattina, nel suo studio, in ospedale. Ma questa volta il
                      paziente che si presenta alla sua porta é…un ragazzo! Naturalmente la ginecologa lo butta
                       fuori. Ma lui ritorna con il capo reparto, che ordina alla dottoressa di visitare la paziente
                                   (intendendo il ragazzo)! Non é uno scherzo, é una cospirazione!
                                             Ma i guai della ginecologa sono solo all’inizio…

                    Regia, Soggetto, Sceneggiatura Alfonso Camarero
                    Fotografia Pablo Mangiarotti
                    Montaggio Manuel Macou
                    Suono Claudio Canedo
                    Production manager Lois Espona
                    Produzione Alfonso Camarero
                    con Camila Bossa, Esteban Yànez, Carolina Vasquez

                                                                                                  Alfonso Camarero

                         Alfonso Camarero é nato in Galizia, Spagna, nel 1972. Ha studiato filosofia all’Università di
                          Santiago de Compostela e tecniche del suono alla Scuola di immagine e suono di Coruña.
                                        É musicista (suona la batteria e il washboard), cuoco e giocatore di scacchi.
                                   Come sound designer ha all’attivo decine di documentari, piú di sessanta spot tv,
                             vari cortometraggi e film tv. Nel 2008 ha girato e auto-prodotto, grazie a una piccola
                                    sovvenzione del governo della Galizia, il suo primo film, La ginecologa appunto,
                                                                             a partire da una sceneggiatura originale.
LA TRUITE

monfilm fest , 7°
                                                            (La trota)
                                                 di Ari Allansson (Islanda)

                                                  super16mm, 3’50”, Francia 2009

                              Un film surreale dove il problema di una coppia prende la forma di una trota.

                    Regia, Soggetto, Sceneggiatura Ari Allansson
                    Fotografia Kari Finstad
                    Montaggio Richard Fillon, Ari Allansson
                    Suono Benjamin Ribolet
                    Musica Martin Romberg
                    Produzione IS SUE PRODUCTIONS Emeric Glayse,
                    Armelle Roncin
                    con Cecile Evans, Philippe de Monts

                                                                                                       Ari Allansson

                                   Ari Allansson è nato in Islanda nel 1975. E' un filmaker che vive e lavora a Parigi.
                           E' laureato con lode in filosofia presso l'Università di Islanda; ha studiato cinema presso
                                      l'Università di Stoccolma e ha conseguito un master in cinematografia presso
                                                                                  l'International Film School di Parigi.
LE POISSON

monfilm fest , 7°
                                                            (Il pesce)
                                              di Claudio Hughes (Uruguay)

                                                    minidv, 9’30”, Francia 2008
                           In una camera oscura si compie la magia di sempre: le immagini ci portano oltre.

                    Regia Claudio Hughes
                    Soggetto e Sceneggiatura Barbara Gourovitch, Claudio
                    Hughes e Isabelle Menu
                    Fotografia Isabelle Menu, Matthieu Boucher,
                    Sebastien Leclerc
                    Montaggio Claudio Hughes
                    Suono Jean-Paul Vauban, Paulo De Jesus
                    Musica Pedro Palacio, contrabbasso Roberto Tormo
                    Produzione Valentin Bardawil
                    con Txiky Margalef                                                            Claudio Hughes

                      Nato in Uruguay, Claudio Hughes abita a Parigi da molti anni dove lavora fondamentalmente
                       come montatore di fiction e di documentari. I suoi lavori sono stati scelti a Cannes, Locarno,
                            Toronto, Amsterdam, New York, Guadalajara, Abu Dabi e molti altri festival dove i film
                                                                                   hanno ricevuto numerosi premi .
LES RèGLES DU JEU

monfi lmfest , 7°
                                                    (Le regole del gioco)
                                              di Sebastien Croteau (Canada)

                                                     super16mm, 7’, Canada 2007
                               William è un bambino di nove anni e si chiede che cosa animi, da molti secoli,
                              la sete di vendetta fra la sua famiglia e un clan nemico. Guidato dal suo cuore,
                                  farà un gesto eclatante nella speranza di rompere questo circolo vizioso.

                    Regia Sebastien Croteau
                    Soggetto e Sceneggiatura Jonathan Quesnel
                    Fotografia Jean-Pierre St-Louis
                    Montaggio Vianney Leudière
                    Suono S.Bergeron, A.Morin, G.Pelletier, G.Francoeur,
                    J.Caron
                    Musica Priscille Gendron
                    Production manager Attila Pluhar
                    Produzione INIS                                                               Sebastien Croteau
                    con Gabriel Gaundreault, Sylvio Archambault,
                    Igor Ovadis, Viatli Makarov, Emile Girad-Charest
                      Sébastien Croteau è un “touche-à-tout ”. Formato in scienze sociali, si è occupato inizialmente
                         di progetti per giovani. Ha lavorato cinque anni all’interno della troupe teatrale “Le cochon
                       Souriant” come regista, tecnico, scenografo, attore e amministratore. Ha realizzato numerosi
                          progetti personali: una decina di cortometraggi, video industriali e un mediometraggio. E’
                    diplomato all’INIS, (Istituto Nazionale di Immagine e Suono) nel 2006 in regia cinematografica.
                           Ha realizzato fiction e diversi documentari tra cui: Le capitaine Zorgo ou l’opprobre de la
                              négativité, presentato al Festival Internazionale di Film Francofoni di Namur nel 2007.
                                                        Ha partecipato alla sesta edizione del Monfilmfest, realizzando
                                                  L’italiana le quebecquois the Ugly, in coautorato con Carlito Ghioni.
                     Attualmente è impegnato nella scrittura del suo primo lungometraggio Le petit monde de R.P.
                                                                                                                       .
LE TERRIER

monfilm fest , 7°
                                                             (La tana)
                                                di Emanuel Tillou (Francia)

                                                    super16mm, 22’, Francia 2009
                                  Un “no man’s land”, frontiera fra la grande periferia e la campagna.
                                  Sotto il cavalcavia di un’autostrada, un emarginato si è accasato in
                                      una tana ricavata da una galleria sotterranea abbandonata.

                    Regia, Soggetto e Sceneggiatura Emanuel Tillou
                    Fotografia e Camera Charles Sautreuil
                    Suono Marie-Clotilde Cheri
                    Montaggio Jeanne Comode
                    Musica Flemming Nordkrog
                    con Gautier About
                    Produzione Eric Ducher, Emanuel e Gautier About ,
                    sostenuto da Region Centre, PROCIREP-ANGOA/
                    AGICOA
                                                                                                      Emanuel Tillou

                       Teatrante e Regista, nel 1996 inizia la sua biofilmografia come assistente alla regia della parte
                     francese di un episodio dedicato all’artista surrealista Man Ray, dal titolo The hunt for amazing
                    treasures, trasmesso nel 1997 su The Learning Channel. Seguono fra il 2000 e il 2003 delle video
                                 fiction sperimentali. Nel 2005 realizza Maison blanche e infine, nel 2009, Le terrier.
MORD OU VIF

monfi lmfest , 7°
                                                        (Mordi o vivi)
                                               di Philippe Daigle (Canada)

                                                    super16mm, 7’, Canada 2007
                             Gregory, giovane vampiro metropolitano, soffre di un problema personale delicato
                              e decide di consultare il noto psicologo dr. Von BlutSauger. Con l’aiuto della sua
                                   assistente Agnès e un trattamento choc, il dottore riuscirà ad alleviare
                                                         la sofferenza del suo paziente.

                    Regia, Soggetto, Sceneggiatura Philippe Daigle
                    Fotografia Georges Archambault
                    Montaggio Vianney Leudière
                    Suono Marc Philippe Desaulniers
                    Produzione INIS, Marianne Lachance,
                    Stephanie Morisette
                    con Stéphane Gagnon, Jacques Allard, Anne Arson,
                    Jessica Lupien
                                                                                                  Philippe Daigle

                             Philippe Daigle ha studiato musica, scrittura creativa e si occupa di traduzioni da opere
                      letterarie; ha partecipato a laboratori di teatro, di canto... in breve ha sempre avuto un ampio
                    campo di interessi. Grande viaggiatore, ha vissuto due anni in Europa e precisamente in Francia
                        e Germania. Dal 2006 porta avanti molteplici progetti sia come produttore indipendente, sia
                          come sceneggiatore di cinema e televisione e, dal 2009, porta anche il cappello da regista..
POGACHA

monfilm fest , 7°
                                                           (Focaccia)
                                             di Balint Mark Turi (Ungheria)

                                                   DVCAM, 8’30”, Ungheria 2008
                                  Che succederebbe se una scatola di pesticida finisse nell’appetitosa
                                torta per un errore della nonna?Tutta la famgilia la mangia con piacere
                                           e muore. E la torta letale continua il suo lavoro…

                    Regia, Soggetto, Sceneggiatura Balint Mark Turi
                    Fotografia David Hartung
                    Montaggio Nick Refuerzo, Balint Mark Turi
                    Suono Marton Kristof
                    Musica Lovente Gécy
                    Production manager Attila Pluhar
                    Produzione EICAR
                    con E.Nemeth, D.Berger, Z.Nagy, B.Berki, L.Juhasz,
                    A. Borbely, M.Lanyi, B.Bodo, Z.Turi, G. Miko                                   Balint Mark Turi
                    Narratore F. Peter
                                “Sono nato a Budapest nel 1985. Sono cresciuto a Gödöllő, un sobborgo di Budapest.
                     Mi sono interessato alla fotografia da quando avevo circa 14 anni. Qualche anno dopo un mio
                    amico è venuto da me con l’idea di fare un cortometraggio. I miei genitori avevano una camera
                                         digital8, e così diventai il cameraman di alcuni corti che girammo insieme.
                    Dopo la scuola superiore ho iniziato a studiare psicologia e nel frattempo frequentavo un corso
                    di film-making e giravo alcuni corti. Dopo il primo anno interruppi i miei studi universitari e da
                          quel momento seppi con certezza che fare film era quello che volevo fare. Feci un corso di
                     sceneggiatura alla CEU di Budapest e l’anno dopo venni a Parigi per studiare regia alla EICAR.
                                                                                 Mi diplomerò qui il prossimo anno”.
monfil mfest , 7°
                                                         PULCINO A
                                                    di Marta Zen (Torino)

                                                       minidv, 2’49”, Italia 2007
                              Un gesto, un atto voluto, un urlo senza voce nel silenzio.
                     “Nel mio cercare - creare qualcosa, qualsiasi cosa, poche regole: la brevità/
                      il suggerimento/il linguaggio senza le parole/l’indovinello/l’intuizione /il
                      paradosso/il colore /la musica/il movimento/la possibilità/l’imperfezione.
                                        Come in un piccolo koan (problema) zen:
                             se incontrate altri, dite solo una parte di ciò che avete in mente”.

                    Videoinstallazione di e con Marta Zen
                                                                                                           Marta Zen
                    Marta Zen nasce a Milano, in tempo per dire di aver vissuto gli anni ’70. Studia pianoforte, danza,
                           canto e legge, poi dietro Lindsay Kemp entra in una compagnia di danza butoh di Genova e
                    passano anni tra body-art, performances in gallerie e su installazioni, avanguardia dura e pura nel
                     rispetto dell’off-off, grandi produzioni a Parigi con Pierre Cardin nel suo Espace. Lascia la danza,
                    gira un documentario sul suo amore traditore e impara la tecnica per montare film e per respirare
                      sott’acqua. Viene salvata in tempo da un duro lavoro di montaggio per i documentari dei registi
                         Carlo Ghioni e Rossella Schillaci. Durante la disciplina del montaggio persevera nel cercare un
                        proprio linguaggio ad immagini e filma i lavori di videoarte What the hell?, Run On, pulcinoA,
                    the rider, assieme ad alcuni videoclip e documentari. Marta vive tra una mansarda ed un castello.
                    Ha salvato la vita ad una gatta, Coconuda, che vive con lei a volte. Parla un ottimo inglese a volte
                                                               (Marta, ma anche la gatta). E’ vegetariana (solo Marta).
REDSHIFT

monfi lmfest , 7°
                                               di Christian Candido (Torino)

                                                       minidv, 14’58”, Italia 2009
                          Una storia sui nostri punti di vista circa le più recenti scoperte dell’arte e della scienza.
                           Una storia sul rosso e sul blu e altri colori o semplicemente sull’inizio di un amore.

                    Regia, Soggetto, Sceneggiatura Christian Candido
                    Fotografia Paolo Berardinelli
                    Montaggio Christian Candido e Marta Zen
                    Suono Mario Ordine
                    Musica Daniele De Luca “Scardanelli”
                    Produzione VISION IN MOTION
                    con Michela Rapetta, Luca Bollero e Elena Savio
                                                                                                     Christian Candido

                            Nato a Torino nel 1973, si laurea in Scienze della comunicazione nel 1998 con una tesi di
                                                                                                 semiologia del cinema.
                                              Si interessa di videoclip, teatro danza, sceneggiatura e della relazione
                                                                                   tra arti visive e computer graphics.
SUCH A GAME

monfilm fest , 7°
                                                   A BOSNIAN JOURNEY
                                                      (Quasi un gioco)
                                             di Renato Giugliano (Bologna)

                                             HDV, 28’, Italia - Bosnia Erzegovina, 2009

                               Anni dopo la fine del conflitto bosniaco, i suoi effetti sono ancora presenti
                                     nella vita di ogni giorno, ma i giovani cercano di dimenticare.

                    Regia Renato Giugliano
                    Camera Renato Giugliano, Giampaolo Bigoli
                    Fotografia e Suono Renato Giugliano
                    Assistente e fotografo di scena Luca Reggiani
                    Montaggio Renato Giugliano
                    Musiche Su di Ronda
                    Grafica Luca Reggiani
                    con l’amicizia di Anida e Melissa Crnomerovic,
                    Zoran Grafenauer                                                              Renato Giugliano

                     Renato Giugliano è un sognatore che lavora come regista di documentari e videoclip in Italia e
                     all’estero, tra le sue esperienze è stato primo aiuto regia, operatore alla macchina e montatore
                            video; al momento ha terminato di scrivere un romanzo di viaggio ed è impegnato nella
                                     lavorazione di un film documentario sulle nuove generazioni della ex-Jugoslavia.
SURRENDER

monfi lmfest , 7°
                                                            (La resa)
                                                di Samuel Hefti (Francia)

                                                      Super 16mm, 9’, Francia 2008

                                              Due amici sono in un bunker durante la guerra.
                                                 Per uscire necessitano di maschere antigas.
                                          Sfortunatamente le maschere non sono sufficienti per
                                         tutti e devono scegliere tra l’amicizia e la sopravvivenza.

                    Regia, Soggetto e Sceneggiatura Samuel Hefti
                    Fotografia Samuel Hefti
                    Montaggio Paul Natale
                    Suono Marti Bharath
                    Cinematographer Clemens Conditt
                    Produzione Samuel W. Hefti, Bojana Stankovic
                    con Pablo Ibarluzea, Lenord Destin

                                                                                                   Samuel W. Hefti

                                                                         Samuel W. Hefti è nato nel 1982 in Svizzera,
                          vive attualmente a Parigi dove ha frequentato la Scuola Internazionale di Cinema EICAR.
                                                                               Ha realizzato i seguenti documentari:
                                                       Séparé, I say hallo- you say goodbye, Surrender e Zero wards
                                          che hanno partecipato a: Pisek, international student Film Festival 2007 ,
                              Quinto Festival del cortometraggio HEC , International Film Festival di Los Angeles,
                                 Short film corner, Cannes 2009 - Finalist Film, Amazon Customer Award (France)
monfi lmfest , 7°
                                         TRANSPORT
                       1. ZIP ZOP ZAP 2. YELLOW DRESS (Vestito giallo)
                                                 di Carlito Ghioni (Canada)

                        1. super16mm, 6’, Canada 2009                             2. super16mm, 5’, Canada 2009

                             Due episodi del progetto TRANSPORT: un’umanità distratta e/o tormentata coglie
                             l’opportunità che il mezzo pubblico le offre di condividere e di prendersi cura degli
                                                    altri anche solo con un piccolo gesto.

                    Regia Carlito Ghioni
                    Soggetto Isabella Stefanescu
                    Suono Nick Storring
                    Color correction Joseph Owens (Presto digital, Edmonton)
                    Sound design e mix Roger Guerin (Premium Sound, Montreal)
                    con Danielle Forjé, Douglas Morton, Abigail Sapp, Nicholas
                    Cummings, Kate Mills, Maya Reiter
                                                                                                    Carlito Ghioni
                        Scrive e dirige documentari, mentre sviluppa le sceneggiature per progetti che verranno.
                                                  Viene dalla camera da presa, con cui ha lavorato per più di 10 anni,
                                                                                   essenzialmente come steadycam.
                                          Tecnica e ricerca si sono unite sulla sua strada, alimentandosi a vicenda.
                          Ha partecipato al gioco Sette giorni per un film al primo Monfilmfest realizzando il film
                       Cavallino; al terzo, realizzando Eroi nella bufera, vincitore del premio Yari e, l’anno scorso,
                                           L’italiana le quebecquois the Ugly in coautorato con Sebastien Croteau.
film ospiti

monfil mfest , 7°
                                                  NOW IT’S TIME
                                                          (E’ l’ora)
                                di Sebastien Croteau, Philippe Daigle, Carlito Ghioni
                                                    (Canada)

                                                        dvcam, 12’, Canada 2009
                    Da qualche parte in nord America c'è il Canada. All'interno del Canada si trova il Quebec.
                    Nel Quebec c'è la contea dell'Abitibi-Témiscamingue. E nell'Abitibi-Témiscamingue, una
                    municipalità regionale denominata Témiscamingue: separata da tutto, isolata a nord e
                       lontana da ogni centro urbano. Nel Témiscamingue si cela un grande segreto
                        scrupolosamente custodito negli anni. E' dunque vero che il Témiscamingue
                             avrebbe potuto cambiare le sorti dell'intera storia dell'umanità?

                                   Sebastien Croteau      Philippe Daigle      Carlito Ghioni

                          Questo film è stato realizzato nell’ambito del Festival Documenteur della Regione
                         Abitibi-Temiscamingue; è un Festival divertente, che consiste in tre serate all'aperto
                           di proiezioni di falsi documentari.Chi racconta la verità? Il pubblico è invitato a
                         provare a capirlo durante il festival. Nel programma c'è anche un concorso creativo,
                              dove alcuni gruppi di registi devono affrontare la sfida di produrre un falso
                                    documentario in una delle comunitàdella regione entro 72 ore.
film ospiti

monfil mfest , 7°                L’ORARIO
                           di Elena Maria Olivero
                          minidv, 11’ Italia 2006-2009
                                                           Nei ritmi lenti della natura,
                                                           Ginevra ricerca l’equilibrio
                                                           attraverso gli affetti autentici.       Elena Maria Olivero ,1981, videomaker e
                                                                                                 performer. Coltiva da sempre l’interesse e
                                                           Soggetto, Sceneggiatura e Regia Elena lo studio per diverse forme di espressione
                                                           Maria Olivero                            artistica, a partire dalla pittura fino alla
                                                           Riprese Lorenzo Corgnati, Giuseppe     danza e al teatro, passando per cinema e
                                                           Selva                                      video. Con l’Associazione Immagina si
                                                           Montaggio Elena Maria Olivero        occupa oggi di didattica e sperimentazione
                                                           Produzione Associazione Immagina                in ambito video-cinematografico.
                                                           Con Ginevra Giachetti, Ida Leone e    Come performer fa parte della compagnia
                                                                                                  Manovali Teatrali dell’associazione TREx
                                                           Silver Veglia
                                                                                                         (Teatro Reattivo Extraterritoriale).

                                   IRENE                   Irene cresce e il gioco si fa duro.
                          di Elena Maria Olivero e
                              Manuel Giordano

                            hdvcam, 9’, Italia 2009
                                                                                                         Nato nel 1990, Manuel Giordano si è
                                                           Soggetto Elena Maria Olivero
                                                                                                           diplomato presso il liceo scientifico
                                                           Sceneggiatura, Regia, Riprese,
                                                                                                   Giordano Bruno di Torino. Fin dall’età di 11
                                                           Montaggio Elena Maria Olivero e
                                                                                                               anni si è interessato di cinema e
                                                           Manuel Giordano
                                                                                                   videoediting, un mondo che ha cominciato
                                                           Suono Michele Tosco e
                                                                                                   a scoprire grazie alla collaborazione stretta
                                                           Fabio Rutigliano
                                                                                                    con l’Associazione Immagina. Negli ultimi
                                                           Edizione Serena Fogli
                                                                                                    quattro anni è stato operatore tecnico nei
                                                           Musica Stefano Lazzari
                                                                                                     due festival che l’associazione organizza.
                                                           con Luna Maresti, Chiara Levrino,
                                                                                                         Nel 2007 completa il cortometraggio
                                                           Maya Comba, Blaise Ngimbi
                                                                                                       Ordinary Life, suo primo lavoro che l’ha
                                                                                                       visto coinvolto sia a livello di ideazione
                                                                                                                            che di realizzazione.
                          MOTYL-FARFALLA                    Il film è stato realizzato nell’ambito del laboratorio il lungo il corto e il
                    di Mario Bertodo, Anna Maria Novello    digitale, diretto e organizzato dall’ Associazione Immagina, che porta i
                                e Fulvia Rocca              partecipanti a sperimentare il linguaggio video-cinematografico per realizzare i
                                                            propri film, utilizzando attrezzature e competenze messe a disposizione
                              del Laboratorio               dall’associazione immagina con l’appoggio tecnico di Rekordata - Apple
                       Il lungo il corto e il digitale      solution expert.
                             minidv, 7’ Italia 2009

                                                           Due vite al bivio, due scelte per
                                                           affrontare una nuova vita con
                                                           la leggerezza della farfalla.
I MANIFESTI DEL MONFILMFEST

monfilm fest , 7°
                                  Ita Cesa (su tela bianca di Daou)

                           Papa Ousmane Gueye, in arte Daou, vive e lavora in Senegal.
                           Ha partecipato alla Biennale di Dakar, Dak’art, sez. Off 2008
                           e a numerose esposizioni in Senegal, in Italia e in Francia.
                           Collabora con il Monfilmfest da alcuni anni: è autore dei
                           manifesti della 4°, 5° e 6° edizione.

                         i manifesti di Elena Maria Olivero, 1°, 2° e 3° edizione
La Storia del Monfilmfest

monfilm fest , 7°
                                                              Vogliamo ricordare le tappe importanti
                                                        che ci hanno portato alla settima edizione e,
                                                                                    per il terzo anno,
                                               nella nostra nuova e splendida sede di Casalborgone
                                                  Fare memoria è una vocazione per il Monfilmfest
                                                     e per l’associazione immagina che lo organizza
                                                        e, come si evincerà dalle loro testimonianze,
                                                       anche per gli autori che vi hanno partecipato
                                                                        Ricordiamo i palmarès del gioco
                                                                           SETTE GIORNI PER UN FILM
                                                                                         prima edizione:
                                                       1° Assoluto UN GIORNO DI IERI di Adriano Valerio
                                                         2° Assoluto VA’, GINA di Francesca Tosca Donato
                                                   3° Assoluto DOLCE FAR NIENTE di Susan Garde Pettie
                                                 Premio del pubblico INDISTRUTTIBILE di MIchele Citoni
                                                                                        seconda edizione
                                                             1° Assoluto TRESECONDI di Federico Micali
                                                          2° Assoluto GRAZIE AL CIELO di Andrea Jublin
                                                      Premio Yari EROI NELLA BUFERA di Carlo Ghioni
                                   Premio del pubblico TITOLO DA DEFINIRE di Francesca Tosca Donato
                                                                                           terza edizione
                                                             1° Assoluto BAIANO di Elisabetta Bernardini
                                                   2° Assoluto UN PICCOLO GIOIELLO IN STILE LIBERTY
                                                              Premio Yari IL RINNOVO di Massimo Stella
                                                          Premio del pubblico FRATTURE di Carlo Ghioni
                                                                                         quarta edizione

                         1° Assoluto LOST IN VIGNALE di Riccardo Banfi, Federico Mazzi, Federico Micali,
                                                            Massimo Stella, Marie Toe, Francesco Uboldi.
                                2° Assoluto VOCI DAL PASSATO di Laura Castelli, Francesca Tosca Donato,
                                                                                             Omar Elerian
                        3° premio POTEVAMO SVEGLIARCI ALLE DUE di Andrea Bruno, Edoardo Francia,
                               Matteo Maso, Elisabetta Michienzi, Alessio Steffenino, Alessandro Zangrossi
                                                                                         quinta edizione
                                                            1° Assoluto IL MIO TIBET di Carlo Avvent
                                                                                  2°Premio ex aequo
                     99 AMARANTO DI Federico Micali e VITA DA INES di Sandro Carnino e Giulio De Leo
                                                                                      sesta edizione
                                                    1° Assoluto PIANO INFINITO di Gaia Russo Frattasi
                    2° Assoluto MANGIA IL TUO RISO, AL RESTO CI PENSA IL CIELO di Marcella Piccinini
Nella nostra totale ingenuità che oggi potrebbe essere anche definita più pesantemente,

monfil mfest , 7°
                          alla costante ricerca di fondi che riteniamo di meritare, abbiamo invitato gli autori a
                                                           scrivere qualunque cosa pensassero del Monfilmfest,
                                                               un messaggio in bottiglia dedicato a chi ci ignora.
                                                                                      MESSAGGI DAGLI AUTORI DEL MFF
                                                                                                  Inizio messaggio inoltrato:
                         Da: Francesco Uboldi 
                                                                                 Data: 16 ottobre 2008 18:00:50 GMT+02:00
                                                      A: giuseppe selva
indipendenti. Questo è il grande punto di forza del Monfilmfest: essere produttore di cortometraggi,

monfil mfest , 7°
                                    con il risultato di avere dei prodotti (alcuni dei quali hanno riscosso successo nazionale
                                                               non indifferente) dove il territorio-location viene valorizzato.
                     Il Monfilmfest è a tutti gli effetti una piccola film commission indipendente che con enormi sforzi e
                          sacrifici, del patron Beppe Selva e i suoi amici, è riuscita a creare una nicchia interessante in un
                                                                                 campo dove emergere è sempre più difficile.
                             Sarebbe bello vederlo crescere, mantenendo però sempre quel tono di festival indipendente
                                                             dove la passione ha il sopravvento sulle disponibilità finanziarie.
                                                                                                                   Con affetto,
                                                                                                                 Matteo Maso
                                                                                                    Inizio messaggio inoltrato:
                                      Da: Elisabetta Bernardini
L’idea di un festival che ti permette di fare un film in una settimana. Di essere ospiti insieme ad altri

monfil mfest , 7°
                      registi a lavorare sodo per vedere i propri sforzi e le proprie visioni proiettate su uno schermo pochi
                    giorni dopo l’inizio delle riprese. Due o tre amici mi hanno già chiesto se era aperto agli stranieri e mi
                       hanno chiesto il contatto. E ben venga se il Monfilmfest potrà diventare ancora più internazionale.
                                  Personalmente ho partecipato ben due volte, ed è sempre stato una riscoperta del piacere
                                       di essere regista. Normalmente si passano mesi a compilare moduli, cercare location,
                            incontrare attori, scrivere a produttori,… per poi avere una settimana di riprese che vola via ed
                     in cui spesso la paura che un problema possa vanificare gli sforzi di mesi riduce a zero il piacere della
                          creazione. Al Monfilmfest accade il contrario. è necessario affidarsi agli istinti, decidere in fretta,
                              improvvisare, mettersi in discussione e trovare delle soluzioni. Essere costantemente creativi.
                                                Proprio i francesi negli anni sessanta parlavano dell’utopia di fare del cinema
                                            « come si scrive una poesia ». Ecco, per una volta credo che la lezione l’abbiamo
                                                                                                          imparata meglio noi.
                                                                                                                         adriano

                                                                                                     Inizio messaggio inoltrato:
                                                        Da: luca bottello
Inizio messaggio inoltrato:

monfilm fest , 7°
                                                        Da: mazzi federico
monfilmfest , 7°
                                                                                     Inizio messaggio inoltrato:

                                       Da: Federico Micali
1° PREMIO ASSOLUTO “SETTE GIORNI PER UN FILM”: APPLE MACBOOK 15” INTEL

monfilm fest , 7°
                    DUO 2,4GHZ 2/200 SD
                    2° PREMIO ASSOLUTO “SETTE GIORNI PER UN FILM”: mini - videoproiettore
                    portatile
                    1° PREMIO “VETRINA DI UN FILM DI FINE ESTATE” DESIGNATO DAL PUBBLICO:
                    PREMIO YARI DI 300 €

                                                                  GIURIA
                    Annalisa Bruni, scrittrice
                    Alessandro Cappai, giornalista
                    Daniela Carli, logopedista
                    Riccardo Gallarà, Preside Liceo Alfieri di Torino
                    Francesca Guerra Vai, Assessore alla Cultura e Vicesindaco di Casalborgone
                    Giulia Gelati, Assessore Urbanistica ed Istruzione della Città di Acqui Terme.
                    Luca Ribuoli, regista
                    Anna Torazza, insegnante

                              ORGANIZZAZIONE ASSOCIAZIONE IMMAGINA
                    Segreteria, Ufficio Stampa e Organizzazione: Liliana Bodini, Margherita Merlo, Franco Olivero
                    Catering: Mongetto soc. coop.
                    Ospitalità: Associazione Immagina, B&B VIAVAI , Agriturismo il Ciabot, Agriturismo I Folletti di
                    Casalborgone
                    Responsabili Troupe e Coordinamento Tecnico: Enrico Aleotti, Manuel Giordano, Alessandra
                    Grassi, Lucia Marengo, Elena Maria Olivero
                    Coordinamento Runner, Attori, Comparse e ricerca Location: Franco Olivero, Varsha Massaia,
                    Elena Gatto, Deborah Cannone e Michela Rapetta
                    Assistente: Pier Selva
                    Backstage: Elena Maria Olivero
                    Webmaster: Manuel Giordano, Elena Maria Olivero
                    Sigla del festival: Vincenzo Gioanola
                    Catalogo: Ita Cesa
                    Taglio e rilegatura cataloghi: Paolo Soave e A4 Servizi Grafici
                    Logo Immagina: Ita Cesa
                    Logo MFF: Elena Maria Olivero
                    Manifesto: Ita Cesa (su una tela bianca di Papa Ousmane Gueye, “Daou”, Senegal)
                    Presidente Associazione Immagina: Francesca Ramella
                    Direzione Artistica: Giuseppe Selva
                    Proiezionista: Renzo Cavatton
                    GRAZIE a: Franco Acanfora, Franco Braggiotti, Alberto Cesa, Margherita Dottarosso e Salvatore Merola,
                    Elena Gatto, Giorgio Mari de La Bottega dell’Immagine, Ida leone, Margaret MacPherson dell’ufficio stampa
                    del Parlamento della Scozia, Maurizio Malara, Carlo Marchese e Maurizio Nano di Rekordata s.r.l, Giancarlo
                    Novero della ditta Seriprint, Papa Ousmane Guye “Daou”, Matilde Quaranta, Giuliana Rapini, Donata Pinti e
                    Silvano Biolatti, Tracey Reinertson, Fulvia Rocca, Lidia Rocca, Rob Ramsdell-Nevada, Carol Turner, Marilee
                    Elzholts-Minnesota, Salvatore Pes e Roberto Cresto Ferrino, Tipografia Egizia
Organizzazione
                                             contatti e informazioni

                                               Associazione immagina

                                    sede legale: viale Italia,8 10040 Leinì (Torino)
                        sede sociale operativa: strada Berteu 5, 10020 Casalborgone (Torino)
                                 +39 0119174058- +39 3484205335 - FAX 0119174058
                                              immagina@immagina.net
                                              http: //www.immagina.net

L'Associazione immagina è un crocevia di differenti professionalità: ci sono giovani filmaker e registi, montatori,
opertori e assistenti, esperti di organizzazione, produttori, insegnanti di laboratorio che hanno lavorato a progetti
di cinema nelle sue differenti forme, grafici e artisti che operano nel campo dell'immagine, giovani studenti che
compiono un tirocinio di formazione nelle nostre varie attività.

Fra queste ultime, l'organizzazione di festival è un momento importante della politica culturale dell'associazione,
che vuole offrire spazi ai giovani autori affinché possano farsi conoscere attraverso una maggior visibilità delle
loro opere.

I due festival che l'Associazione gestisce sono di differente natura, ma sono entrambi strettamente mirati:

IMMAGINA festival videoscuola, alla sua decima edizione nel 2010, è un festival rivolto alle scuole che pone
al centro della sua azione delle proposte-laboratorio.

MONFILMFEST, alla sua settima edizione, è un festival rivolto ad autori e registi di tutte le età che vogliono
cimentarsi in una proposta "gioco" di produzione video digitale.

Questi due festival consentono all'Associazione di produrre delle proposte-laboratorio da estendere in altri
momenti dell'anno a Scuole, Comuni, Enti e altre manifestazioni culturali. Tali proposte si riassumono in:

Laboratori di produzione come Il lungo, il corto e il digitale per studenti, videomaker e formatori.
Laboratori di formazione per insegnanti e operatori

Gira la Carta, un gioco di carte che porta le squadre in gara alla realizzazione di film brevi attraverso la
definizione della sceneggiatura, dei personaggi, delle location, del budget e della durata (e degli eventuali
"incidenti di percorso").
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