ESTRATTO DAL PIANO INDUSTRIALE 2018-2019 - APPROVATO CDA 21 MAGGIO 2018
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Estratto dal Piano Industriale 2018-2019 Approvato CdA 21 Maggio 2018
Indice Analisi del settore TPL Analisi della situazione interna attuale Linee guida strategiche 2
Analisi del settore TPL Introduzione al contesto normativo A livello nazionale la normativa di settore parte dal Decreto Legislativo 422/1997 (cosiddetto "Decreto Burlando"), in parte integrato da successive disposizioni. A livello comunitario il riferimento è il Regolamento della Comunità Europea (CE) numero 1370 del 2007 (relativamente al tema degli affidamenti). Il tema dei finanziamenti al settore è stato successivamente aggiornato da specifici interventi legislativi. Normativa attuale in materia di TPL A Modalità di affidamento dei servizi B Impatti sul settore Regolamento Decreto Legge 99 Organizzazione del settore (CE) 1370 del Legge 138 Decreto del 2009 2007 del 2011 Decreto Legislativo Legge 50 C 422 del del 2017 Ambiti di programmazione 1997 dei servizi D Legge delega Decreto Decreto Modalità di finanziamento federalismo Legge Legge del settore fiscale 98/2011 95/2012 3
Analisi del settore TPL Modalità di affidamento dei servizi (1/2) La definizione delle modalità di affidamento dei servizi relativi al trasporto pubblico è stata inizialmente disciplinata dal Decreto Legislativo 422/1997 e successivamente integrata dal Regolamento Europeo 1370/2007. In Italia vige un periodo transitorio, definito dalla Legge 99/2009; a partire dal 2019 sarà obbligatoria l'applicazione della regolamentazione comunitaria, il cui obiettivo di accelerare il processo di ricorso alle gare per l'affidamento dei servizi è anticipato dal Decreto Legge 50/2017. Regolamento CE 1370/2007 Decreto Decreto Legislativo Legislativo 422/1997 Modifiche 422/1997 Liberalizzazione Normativa Legge 99/2009 del settore Normative attuale Decreto Legge 50/2017 intercorse 1. Obbligo di gara per Definizione di finestre temporali La legge 99/2009 consente affidamento con l'affidamento dei servizi; con la previsione di diverse modalità alternative alla gara previste dal 2. Divieto di partecipazione alle opzioni di gara: Regolamento Europeo 1370/2007: gare delle società che 1. Gara per affidamento; • in house; gestiscono servizi in 2. Gara a doppio oggetto; • diretto, per valori inferiori a 1 mln € o 300.000 affidamento diretto o a seguito 3. Affidamento in house. km annui o in situazioni di emergenza (servizio di procedure non ad evidenza scoperto, etc.). pubblica; Il Decreto Legge 50/2017 introduce una 3. Messa a disposizione delle decurtazione del 15% dei trasferimenti alle Regioni strutture necessarie allo per affidamenti non a seguito di gara (per contratti svolgimento dei servizi. successivi al 30/9/2017). 4
Analisi del settore TPL Modalità di affidamento dei servizi (2/2) Attualmente, la normativa prevede quindi diverse possibilità per l'affidamento dei servizi: Gara per l'affidamento Procedura ad evidenza pubblica rispetto ad uno specifico bacino del servizio Gara a doppio Finalizzata all'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale e contemporaneamente alla scelta di un oggetto socio privato (con una partecipazione non inferiore al 30% e l'attribuzione di specifici compiti operativi) Il Decreto Legge Affidamento ad una società su cui l'Autorità Locale esercita un "controllo analogo"; è 50/2017 introduce subordinato a un parere (non vincolante) dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Affidamento in una decurtazione Mercato e all’esistenza di «situazioni eccezionali che, a causa di peculiari caratteristiche house del 15% dei economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di trasferimenti alle riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato» Regioni per affidamenti non a seguito di gara (per Affidamento Affidamento diretto per valori inferiori a 1 mln € o a 300.000 km annui o a fronte di contratti successivi diretto situazioni di emergenza (esempio: copertura del servizio, etc.) al 30/9/2017). Le gare per l'affidamento del servizio sono la modalità più diffusa, anche se sono spesso oggetto di ricorsi da parte dei diversi partecipanti. C'è peraltro una certa tendenza, soprattutto nelle città metropolitane (esempio: Milano, Genova), a ipotizzare l'opportunità di fare ricorso alla modalità di affidamento in house. 5
Analisi del settore TPL Organizzazione del settore Nel settore, oltre al ruolo dell'Amministrazione Affidante, è stato potenziato il ruolo dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e dell'Osservatorio del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT). Vigilanza e regolazione generale L'Osservatorio nazionale sulle politiche del trasporto pubblico locale - istituito con l' Articolo 1 comma 300 della legge Osservatorio MIT 244/07- ha l'obiettivo di creare una banca dati e un sistema informativo pubblico correlati a quelli regionali e assicurare la verifica dell'andamento del settore e il completamento del processo di riforma. L'Articolo 37 del D.L. 201/2011 e s.m.i. ha previsto l'istituzione dell'ART che provvede a: Autorità di Garantire condizioni di accesso a infrastrutture e reti; Regolazione Definire i criteri per la fissazione di tariffe, canoni e pedaggi, verificandone l'applicazione; Trasporti Stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi; Definire gli schemi dei contratti di servizio per servizi esercitati da società in house o da società con prevalente partecipazione pubblica. Livello contrattuale L'evoluzione della normativa ha portato a disciplinare in maggior Amministrazione Contratti di dettaglio i contenuti dei Contratti di Servizio stipulati in termini di servizio contenuti, durata e modalità di aggiudicazione. La competenza in materia di TPL è Operatore regionale e spesso Il Decreto Legge 50/17 ha previsto il superamento del criterio della delegata alle spesa storica e della soglia di costi operativi da coprire con i ricavi di Amministrazioni di Efficienza traffico (criteri di efficienza previsti dal Decreto Legislativo riferimento (comuni, 422/1997) con l'obiettivo di arrivare prima ai costi standard e quindi etc.). o ad Agenzie. ai fabbisogni standard. 6
Analisi del settore TPL Ambiti di programmazione dei servizi (1/2) Il Decreto Legge 50/17, da ultimo, stabilisce che le Regioni e le Province Autonome definiscono i bacini territoriali oggetto di affidamento, secondo criteri di omogeneità e ottimizzazione, sulla base di alcuni elementi definiti nella legge stessa. I bacini comprendono un'utenza minima di 350.000 abitanti ovvero inferiore solo se coincidenti con il territorio Articolo 48 Decreto Legge 50/17 di enti di area vasta o di città metropolitane. I bacini di mobilità per i servizi di trasporto La Regione o la Provincia Autonoma determinano i bacini di pubblico regionale e locale e i relativi Enti di mobilità in base alla quantificazione o alla stima della Governo, sono determinati dalle regioni sulla domanda di trasporto pubblico locale e regionale, riferita a base di analisi della domanda che tengano conto tutte le modalità di trasporto che intende soddisfare. delle caratteristiche socio-economiche, demografiche e comportamentali dell'utenza Ai fini dello svolgimento delle procedure di scelta del potenziale, della struttura orografica, del livello di contraente per i servizi di trasporto locale, gli Enti Affidanti urbanizzazione e dell'articolazione produttiva del articolano i bacini di mobilità in più lotti, oggetto di territorio di riferimento. procedure di gara e contratti di servizio, tenuto conto delle caratteristiche della domanda e salvo eccezioni motivate. La ricerca di dimensioni minime ottimali di affidamento ha provocato in alcune realtà effetti di ridefinizione e aggregazione degli ambiti storici in cui era gestito il servizio. In alcuni casi (es. Friuli, Toscana) si è arrivati alla definizione di bacini regionali. 7
Analisi del settore TPL Ambiti di programmazione dei servizi (2/2) Con la Delibera numero 49 del 17 giugno 2015 l'ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) ha definito le "Misure per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l'assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione dei criteri per la nomina delle commissioni aggiudicatrici". Principali elementi della delibera n.49 del 17 giugno 2015 Beni strumentali Partecipazioni alle gare Piano economico-finanziario Schema delle convenzioni • Gli enti affidanti devono • Gli enti affidatari devono • Gli affidanti predispongono un • La durata dei contratti è mettere a disposizione fornire a tutti i partecipanti le Piano Economico Finanziario fissata nel rispetto delle dell'aggiudicatario (o in ogni informazioni minime (definite con l'obiettivo di verificare la norme di riferimento ed è caso assicurarne l'accesso) i dall'ART), in modo tale da coerenza con il corrispettivo a commisurata all'entità beni essenziali e superare eventuali gap base d'asta degli investimenti richiesti indispensabili informativi • Per gli affidamenti con • Periodo di estensione all'erogazione del servizio • Gli aggiudicatari hanno la procedure non competitive, gli massima del contratto pari • I documenti di gara devono possibilità di aggiungere dei enti affidanti definiscono gli a 2 anni, nel caso in cui sia definire le modalità di requisiti per la partecipazione obiettivi annuali per garantire necessario garantire la trasferimento del personale al bando, purché non ci siano il miglioramento delle continuità del servizio dall'aggiudicatario al gestore discriminazioni in relazione performance aziendali • L'aggiornamento delle uscente alla localizzazione geografica • L'aggiudicatario predispone i tariffe deve essere • Il valore dei beni • L'aggiudicazione del servizio prospetti di Conto Economico effettuato secondo il strumentali, ai fini del deve tener conto del grado di e Stato Patrimoniale e gli indici metodo del price-cap, volto trasferimento, sarà innovazione apportato, come: economico-finanziari rilevanti a garantire l'equilibrio calcolato sulla base di valore investimenti in materiale • Il termine per la presentazione economico-finanziario e il iniziale, vita residua, rotabile ecosostenibile, delle offerte non può essere contenimento dei costi condizioni d'uso, stato di miglioramento della qualità, inferiore a 110 giorni dalla conservazione, attitudini servizi aggiuntivi e politiche pubblicazione del bando di prestazionali e indicatori di tariffarie gara affidabilità / disponibilità 8
Analisi del settore TPL Modalità di finanziamento del settore (1/3) Le risorse per il finanziamento del settore sono prevalentemente di origine statale e confluiscono nel Fondo Nazionale Trasporti, che mette a disposizione 4,79 mld € per l'anno 2017 e 4,93 mld € a decorrere dall'anno 2018, come definito dal Decreto Legge 50/2017. Criteri di ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti In linea con il Decreto Legge 50/17, che supera il DPCM 26 luglio 2013, la ripartizione del Fondo Nazionale dei Trasporti (FNT) è la seguente: • 10% sulla base dei proventi da traffico 10% e dell’incremento degli stessi • 10% sulla base della determinazione 10% 80% determinato secondo le dei costi standard percentuali regionali di cui alla tabella allegata al decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti, di concerto Negli anni successivi, tali con il Ministro dell’economia e delle quote sono incrementate del finanze dell’11 novembre 2014 5% per ogni anno, fino al 80% raggiungimento del 20% per ciascuna E' inoltre prevista la riduzione del 15% in ciascun anno delle risorse del Fondo da trasferire alle regioni qualora i servizi di trasporto pubblico locale e regionale non risultino affidati con procedure di evidenza pubblica ovvero non ne risulti pubblicato il bando. Dopo anni di tagli, si sta cercando una stabilizzazione del montante delle risorse, introducendo però criteri incentivanti (o penalizzanti) per il miglioramento del sistema del Trasporto Pubblico Locale (TPL). 9
Analisi del settore TPL Modalità di finanziamento del settore (2/3) - parco Stanziamenti per il biennio 2015-2019 Per il rinnovo dei mezzi TPL sono stati stanziati nel biennio 2015-2016 385 mln€ e nel triennio 2017-2019 255 mln€ (150mln€ statali per il triennio, 35,5 annuali di co-finanziamento regionale), che hanno dato luogo alla gara Consip di maggio 2017 (per 650 mln € e 1.600 mezzi). Per i prossimi 20 anni si prevedono 7 miliardi € (incluso co-finanziamento), pari a 350mln€ annui. Tali volumi consentono un tasso di rinnovo del parco complessivo di mezzi TPL in Italia variabile tra l'1,1% ed il 5% annuo. Trend storico finanziamenti pubblici Effetto stanziamento 2015-2019 Le risorse statali per l’acquisto e la sostituzione dei mezzi di trasporto, Considerando per il 2015-2016 un prezzo medio nel corso degli ultimi 20 anni, hanno subito una brusca frenata. d'acquisto di un autobus 12 metri a gasolio pari a 220 k€ Si è passati, infatti, dagli oltre 2.300 mln € del quadriennio 1997-2011 ai ed una compartecipazione pubblica pari al 50%, e valutando direttamente i 1.600 mezzi della gara 495 mln € del quadriennio 2012-2016. triennale Consip. Lo stanziamento previsto equivale a: Gara 2015 2016 Consip € Fondi (mln €) 260 125 Nuovi mezzi 2.300 1.200 1.600 Tasso rinnovo 5% 2% 1,1% parco annuo 10
Analisi del settore TPL Modalità di finanziamento del settore (3/3) - utenza/tariffe Il Decreto Legge 50/17, anche nell'ambito della sua conversione, ha introdotto specifiche novità sul contrasto all'evasione tariffaria e sugli strumenti di conteggio passeggeri e monitoraggio elettronico del servizio. Conteggio passeggeri e monitoraggio Evasione tariffaria elettronico del servizio Al fine di assicurare il più efficace contrasto dell'evasione tariffaria, i gestori dei servizi di trasporto pubblico potranno affidare le attività di prevenzione, accertamento e contestazione delle violazioni alle norme di viaggio anche a soggetti non appartenenti agli I contratti di servizio dovranno prevedere che i veicoli organici del gestore medesimo, qualificabili come agenti utilizzati per il trasporto siano dotati di sistemi accertatori*. elettronici per il conteggio dei passeggeri, ai fini della determinazione delle matrici origine/destino e che Gli stessi dovranno essere appositamente abilitati siano dotati di sistemi satellitari per il monitoraggio dall'impresa di trasporto pubblico che mantiene elettronico del servizio. comunque la responsabilità del corretto svolgimento dell'attività di verifica e che ha l'obbligo di trasmettere l'elenco degli agenti abilitati alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di competenza. La normativa sta cercando di facilitare e indirizzare un miglioramento dell'efficacia commerciale (attraverso la lotta all'evasione ed una migliore capacità di programmazione dei servizi). *Il DL 91/2017 convertito in legge 123/2017 art.9 quater che modifica art.48 legge 96/17 che modifica il comma 2 dell’art.71 del DM 753 del 11/7/80, dispone di poter impiegare personale esterno solo previa verifica di un efficace reimpiego del personale inidoneo presente in organico. 11
Analisi del settore TPL Inquadramento nazionale (1/2) In Italia operano circa 1.000 aziende di TPL, che producono mediamente 1.800 mln di km. Le dimensioni del Trasporto Pubblico Locale Numero di Numero di Passeggeri Km Percorrenze Carico medio (%) Aziende Addetti Bus, metro 1.744 e filovie 29,2 Miliardi Milioni 21-22% 973 86.107 Bus-VettureKm Treni regionali 18,9 154,9 N/A 21 N/A Miliardi Milioni TreniKm La quota modale del Trasporto Pubblico Locale Ripartizione della domanda per mezzo di Split modale per tipologia di mezzo trasporto utilizzato (in %)* pubblico utilizzato* Altro 3,2% Piedi o bici Treno, tram, metro 19,1% 29,7% 13,4% 64,3% Mezzi pubblici Auto o moto privata 70,3% Autobus (urbano e extraurbano), filobus, corriera * Dati elaborati a partire dalla mobilità di chi si sposta quotidianamente per studio e per lavoro (numero di passeggeri) Fonte: Elaborazioni su dati MIT, Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (CNIT), Istituto nazionale di statistica (ISTAT), Associazione Nazionale Filiera Industrie Automobilistiche (ANFIA) 12
Analisi del settore TPL Inquadramento nazionale (2/2) Nel contesto nazionale, l'Emilia Romagna ha una dimensione rilevante rispetto ai principali elementi che caratterizzano l'offerta di trasporto pubblico locale. Passeggeri Numero di Numero di Numero di trasportati Aziende Addetti Mezzi 3.612,4 Milioni 973 86.107 51.334 320,8 Milioni 23 7.008 3.240 8,9% 2,4% 8,2% 6,3% Percentuale dell'Emilia Romagna sul dato nazionale Fonte: Elaborazioni su dati MIT, Osservatorio Nazionale Politiche del TPL, Maggio 2017 (dati 2015), ANFIA, Focus Comparato Autobus (dati 2013) Fonte: Elaborazioni su dati MIT, Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (CNIT), Istituto nazionale di statistica (ISTAT), Associazione Nazionale Filiera Industrie Automobilistiche (ANFIA) 13
Analisi del settore TPL Inquadramento nazionale - affidamento Il processo competitivo in Italia, dopo una prima fase di iniziativa, ha visto un certo rallentamento in alcune Regioni, anche rispetto al tema dei rinnovi di gare precedentemente svolte. Prima fase di gare – fino al 2006-2007 Seconda tornata di gare Trend futuro In questi anni si assiste alla La storia di questi anni dice In una prima fase Modalità di attribuzione dei servizi di TPL seconda tornata dalle gare nei che si è spesso cercato di sono state indette In-House bacini già precedentemente ritardare le gare, ma la gare, in particolare in 28% 46% Gara aperti a procedure competitive, scadenza comunitaria del alcune Regioni (es. spesso in ritardo sulla naturale 2019 e le previsioni di taglio Lombardia, Friuli 26% scadenza dei Contratti e talvolta di corrispettivi per chi non Venezia Giulia, Liguria, cercando di aggregare avvia procedure di Piemonte), che hanno Affidamento diretto ulteriormente i lotti originari di affidamento in linea con la visto spesso la gara a livello non solo a livello nuova normativa conferma Ripartizione delle aggiudicazioni delle gare provinciale (Pavia), ma anche dovrebbero dare una spinta dell'incumbent (in 66,6% 58,7% regionale (esempio Toscana) al percorso. circa l'80% dei casi). Le Regioni dove non è mai stata In questo contesto è vero 11,1% fatta la prima gara sono rimaste che in alcuni casi si cercano Nord Centro Sud e Isole generalmente ferme. comunque prolungamenti o Molto elevato è il livello di nuovi affidamenti in house Ripartizione delle aggiudicazioni delle gare ricorsi sulle gare aggiudicate. (esempio: Roma, Genova). 58,5% 19,5% 22,0% Incumbent Incumbent in ATI Aggiudicatario 78,5% diverso Fonte: Elaborazioni su dati Banca d'Italia 14
Analisi del settore TPL Inquadramento nazionale - principali operatori In termini di valori della produzione, il mercato nazionale è caratterizzato dai grandi operatori metropolitani di Milano e Roma e si cominciano a evidenziare le prime realtà aggregative. 1.001 932 Valore della produzione (dato in milioni di euro) 451 438 340 318 298 257 250 177 167 142 141 ATM Atac GTT EAV Arriva Busitalia Cotral Tper AVM AMT ANM ARST TUA Italia* Veneto, Area di Nord Umbria, Bologna, Milano Roma Torino Campania Lazio Venezia Genova Napoli Sardegna Abruzzo attività Italia Toscana, Ferrara Campania Realtà da aggregazioni/acquisizioni societarie su bacini di traffico diversificati Fonte: bilanci aziendali * Dato stimato dall'aggregazione delle realtà aziendali parte del Gruppo. 15
Analisi del settore TPL Principali operatori italiani in espansione – Busitalia Busitalia, società controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato, sta mettendo in atto negli ultimi anni una strategia espansiva, attraverso la partecipazione a gare per l'affidamento dei servizi di TPL, nell'ambito delle quali propone ingenti investimenti soprattutto nel rinnovo del parco mezzi e nelle nuove tecnologie. Servizi offerti Specifiche operazioni strategiche Busitalia offre, direttamente o tramite Società controllate, numerosi Nel Febbraio 2012 è stato siglato tra FS e il collegamenti urbani ed extraurbani in Veneto e Umbria. Gruppo Ranza un accordo di Joint Venture di L’offerta di trasporto del gruppo Busitalia copre circa 100 mln di bus-km durata quinquennale per lo sviluppo e la annui, 2,7 mln di treni-km complessivi e 0,04 mln di miglia nautiche, valorizzazione delle rispettive società con circa 2.300 autobus, 46 treni, 18 tram e 7 motonavi. I dipendenti controllate BUSITALIA - SITA Nord e sono oltre 4.000*. Autoguidovie. I risultati dell'accordo hanno Area Servizi offerti registrato una crescita di produzione e fatturato. Veneto U ed EU Padova e Rovigo Ad Agosto 2017, Busitalia ha acquisito il 100% della società olandese QBuzz per 30 milioni di U ed EU Perugia, Terni, U di Euro. Tale operazione ha un valore strategico Umbria altri 15 comuni poiché nei prossimi tre anni sono previste 18 gare nel Paese e il controllo di QBuzz U ed EU Firenze e servizi in consentirà al Gruppo di partecipare a tali gare. Toscana* provincia di Arezzo e Siena Il Gruppo FS, in generale, sta sviluppando una Campania U ed EU Salerno strategia di internazionalizzazione anche nel settore del trasporto ferroviario locale (es. *Per la gara per il TPL della Regione Toscana, aggiudicata a Autolinee acquisizione c2c, impresa ferroviaria che opera Toscane (RATP), è attualmente in fase di valutazione un ricorso presentato da tra Londra e l’Essex; partecipazione alla gara Busitalia (Corte di Giustizia Europea). La gara per l'affidamento dei servizi per il franchise East Midlands in Joint Venture precedentemente gestiti dalla TEP di Parma, aggiudicata a Busitalia, è stata con First Group). seguito annullata dal TAR a fronte dei ricorsi degli altri concorrenti. Fonte: sito istituzionale, bilanci 16
Analisi del settore TPL Principali operatori in espansione – FNM Il gruppo FNM è una realtà societaria articolata a controllo pubblico (57,574% Regione Lombardia e 14,741% Ferrovie dello Stato), che, storicamente, gestisce soprattutto la rete ferroviaria regionale e servizi di trasporto ferroviario in Lombardia. Recentemente ha effettuato alcune operazioni di acquisizione di quote di aziende di TPL (fra cui il 50% dell'azienda di Verona, ATV) e nel settore del trasporto ferroviario merci (acquisizione Fuorimuro, costituzione Locoitalia). 100% 50% 100% 50% Altre (gestore (trasporto pubblico partecipazioni nei Altri settori: (trasporto ferroviario infrastruttura su gomma in trasporti: regionale in Lombardia) ferroviaria) Lombardia) • Fuorimuro - Servizi Portuali • Energia e Ferroviari (gestione (Nordenergia; CMC 50% 50% 49% manovre ferroviarie nel Mesta) porto di Genova) • IT (NordCom) • Locoitalia (gestione • Ingegneria materiale rotabile) (Nord_Ing) (trasporto pubblico (trasporto pubblico (trasporto pubblico • DB Cargo Italia (trasporto • Mobilità sostenibile ferroviario tra locale nella provincia locale nella provincia ferroviario merci) (E-vai) Svizzera e Italia) di Verona) di Como) 17
Analisi del settore TPL Principali operatori in espansione – ATM e Autoguidovie ATM, primo operatore in Italia, appare negli ultimi anni meno spinto ad operazioni di ampliamento in contesti territoriali diversi dal proprio. Autoguidovie, pur se caratterizzato da dimensioni più contenute, appare molto attivo in tutte le nuove iniziative di gara, spesso in partnership con Busitalia. ATM opera, direttamente o tramite Autoguidovie offre diversi collegamenti Società controllate, su diverse province urbani ed extraurbani in Lombardia e lombarde. nella provincia di Bologna. ATM opera anche a livello internazionale In passato ha detenuto diverse gestendo le metropolitane di Copenaghen partecipazioni, tra cui in Dolomitibus e e Riyadh. ATAF. L’offerta di trasporto del gruppo ATM L’offerta di trasporto di Autoguidovie copre attualmente circa 170 milioni di copre attualmente circa 19 milioni di bus- vett-km, con circa 2.000 autobus, 897 km annui, con circa 445 autobus (dati treni e 481 tram. I dipendenti sono circa 2014). 9.300 (dati 2014). Area Servizi offerti Area Servizi offerti U ed EU Milano EU Milano Lombardia Lombardia U ed EU Monza EU Monza U Como U ed EU Crema EU Bergamo U ed EU Cremona EU Lecco U e EU Pavia Emilia EU Bologna Romagna 18
Analisi del settore TPL Inquadramento nazionale - ingresso operatori stranieri Il settore del TPL in Italia dal decreto Burlando è stato caratterizzato dall'ingresso di player esteri, in particolare nell'area centro-settentrionale. 2002 L'inglese Arriva acquisisce il Gruppo SAB, affermata società nel territorio lombardo comprendente: SAB Autoservizi di Bergamo, SIA, SAIA Trasporti di Brescia e SAL di Lecco. 2005 La francese Transdev, attraverso la sua controllata Transdev Italia, si aggiudica la gara indetta dal Comune di Genova per la cessione del 41% delle quote dell'operatore AMT. Arriva rafforza la sua posizione attraverso l'acquisizione di partecipazioni nelle aziende KM di Cremona, Trieste Trasporti, RTL di Imperia, Autoservizi FVG - SAF di Udine, SADEM di 2002-2008 Torino, ASF di Como, mentre Transdev rileva la partecipazione di Autoguidovie (39,5%) in Dolomitibus. Il Consorzio presieduto dal RATP Dev, controllata dalla francese RATP, si aggiudica la gara a 2009 doppio oggetto indetta dal Comune di Modena per la cessione di una quota minoritaria (con potere di nomina dell'Amministratore Delegato) di ATCM Dopo un lungo periodo di regressione della presenza di operatori stranieri in Italia (uscita di Transdev e RATP dai bacini di Genova e Modena), la presenza straniera ha recentemente vissuto 2015 una forte spinta con l'aggiudicazione della gara per il servizio di TPL nell'intera Regione Toscana ad Autolinee Toscane, controllata da RATP Dev (ricorso pendente). 19
Analisi del settore TPL Principali operatori stranieri in Italia – Arriva Italia e RATD Dev Di seguito è rappresentata sinteticamente la situazione attuale relativa alla presenza di player esteri in Italia. Regioni Toscana e Lazio Regione Lombardia Arriva è uno dei più grandi Operatore estero: operatori in Operatore estero: Europa, acquisita Area Società % possesso Area Società % possesso nel 2010 da Bergamo e Deutsche Bahn. La Regione 100% 100% Lecco holding Arriva Toscana 49% (per via Italia detiene Firenze 100% Como quote di controllo indiretta) in diverse società. Roma 100% Brescia 100% Cremona 100% Gara Toscana A novembre 2015, la francese RATP, attraverso la controllata Regioni Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Autolinee Toscane si è aggiudicata la gara indetta dalla Val d'Aosta Regione Toscana per l'affidamento dei servizi automobilistici sull'intero territorio toscano. Area Società % possesso Gara FVG Trieste 40% RATP è l'operatore de L'Ile-de-France e di altre 20 città francesi e 16 Paesi nel mondo.. Udine 60% È stata aggiudicata la gara per i servizi di Attraverso RATP Dev Italia controlla aziende in Toscana e Imperia 80% TPL per l'intera Firenze. regione Torino 100% Aosta 100% 20
Analisi del settore TPL Le dinamiche societarie degli operatori in Italia In linea con il percorso già avvenuto a livello internazionale, negli ultimi anni in Italia si sono registrati numerosi casi di aggregazione tra diversi operatori di TPL. In particolare, tali operazioni sono avvenute a tre diversi livelli: Aggregazioni a livello Aggregazioni a livello Aggregazioni a livello multi-provinciale o interregionale o provinciale regionale nazionale Avvenute tramite operazioni di Avvenute tramite operazioni di Avvenute tramite l'acquisizione integrazione di aziende che integrazione di aziende che delle quote societarie di aziende gestivano la rete dei servizi urbani gestivano bacini diversi e incumbent e l'aggiudicazione di ed extraurbani dei medesimi l'aggiudicazione di gare da parte gare in altri bacini. bacini provinciali. di operatori già attivi in altri bacini. Esempi più recenti • Mobilità di Marca • SETA (Modena, Reggio • TUA (Abruzzo) (Treviso) Emilia e Piacenza) • Umbria Mobilità* (Umbria) • Busitalia (Padova) • TPER (Bologna e Ferrara) • Busitalia (Umbria, • ATV (Verona) • Start Romagna (Rimini, Padova, Firenze**, • SVT (Vicenza) Forlì-Cesena, Ravenna) Salerno) *Controllata da Busitalia **Gara Regione Toscana aggiudicata a RATP – ricorso in atto 21
Analisi del settore TPL Situazione regionale attuale (1/2) Nel contesto della Regione Emilia-Romagna, sono attualmente 4 gli operatori attivi sui 9 bacini di riferimento. Nell'anno 2017 sono stati previsti 110,04 mln dalla Giunta Regionale come ammontare dei servizi minimi (Deliberazione 1578/17 a modifica della Delibera 693/2016 ). Servizi minimi 2017 programmati per bacino (mln vett-km) Contributi regionali 2017 Contributi regionali 2017: 251,2 mln € Bacini TEP Bacini SETA Bacini TPER Bacini START ROMAGNA TEP Dati da Bollettino ufficiale della Regione Emilia Romagna, Delibera della Giunta Regionale 16/10/2017. 28 (11%) Scadenze dei Contratti di Servizio Bacini TPER • Bacino di Parma: In proroga fino al 31/12/2018 110 (43%) 66 Bacini • Bacino di Piacenza (26%) SETA • Bacino di Modena In proroga fino al 31/12/2018 • Bacino di Reggio E. • Bacino di Ravenna: CdS prorogato fino ad aggiudicazione nuova gara 51 • Bacino di Forlì-Cesena: CdS prorogato fino al 31/12/2018 (20%) • Bacino di Rimini: CdS prorogato fino al 31/12/2018 START ROMAGNA • Bacino di Bologna Scadenza prevista in data 28/02/2020 • Bacino di Ferrara 22
Analisi del settore TPL Situazione regionale attuale (2/2) Di seguito si riporta l'assetto societario dei principali operatori regionali. Dati 2017 - Fonte: Bilanci aziendali 23
Analisi della situazione interna attuale Assetto societario SETA, a seguito di un processo di razionalizzazione delle partecipazioni, attualmente detiene quote in 3 società, tutte collegate: • Hola, frutto della cessione del proprio ramo d'azienda che gestiva le attività di Call Center; • CAT, connessa all'utilizzo del Consorzio quale realtà aggregativa per gli acquisti di materie prime e fornitura di servizi; • CEE, legata all'approvvigionamento di ogni forma di energia. SETA SPA 40,0% 32,37% 0,17% Consorzio Acquisti Consorzio Esperienza Hola S.r.l. Trasporti Energia S.c.r.l. Servizi di risposta telefonica e di Acquisto materiali (carburanti, Approvvigionamento mediante prenotazione linee (GT, lubrificanti, massa vestiario, acquisto, produzione o Noleggio turistico) e vendita autoveicoli, pezzi di ricambio) e autoproduzione di ogni forma di TdV fornitura di servizi (assicurativo, energia telefonia, partecipazioni a gare, marketing e comunicazione) Verifica e call center Altri business 24
Analisi della situazione interna attuale Struttura organizzativa La struttura organizzativa di SETA è caratterizzata da quattro divisioni funzionali, avendo superato da tempo la suddivisione territoriale di bacino. CdA Direttore Generale Uff. Stampa e Segreteria Generale Relazioni Esterne Prevenzione e Comunicazione Protezione Sociale Comunicazione Commerciale Direzione Direzione Risorse Responsabile di Responsabile Amministrazione, Umane e Relazioni Esercizio e Manutenzione e Finanza e Controllo, Industriali, Affari Direzione di Direzione di Commerciale e Generali, Legali e Esercizio Esercizio Filoviaria Sistemi Informativi Contratti Automobilistico Fonte: elaborazione su dati aziendali 25
Analisi della situazione interna attuale Aree di business presidiate Seta incentra il suo business nella gestione dei servizi di TPL che rappresentano circa il 99% dei ricavi da attività operative. Caratteristiche dei business Ricavi da business 2017*: 87,3 mln/€ SETA gestisce i servizi di TPL nei tre bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza in forza dei Contratti di Servizio 0,8% (tutti in proroga fino al 31/12/2018) ereditati 0,1% rispettivamente da ATCM Modena, ACT Reggio Emilia e 26,6% 0,3% Tempi Piacenza (la cui fusione ha dato vita a SETA). Tali contratti presentano specifiche e caratteristiche operative 42,4% differenti. Oltre ai servizi TPL, SETA opera su altre tre aree di business marginali: • Sosta: servizio sui parcheggi del comune di Carpi non più gestito dal 01/01/2018 31,0% • Servizi a domanda e scolastico: garantisce servizi di navetta su richiesta nei bacini di Modena (remunerazione TPL Bacino di Modena Servizi a domanda e scolastico binomia) Reggio Emilia e Piacenza (remunerazione TPL Bacino di Reggio Emilia Noleggio chilometrica) e servizio di scolastico su Modena TPL Bacino di Piacenza Sosta • Noleggio: offre servizio di noleggio nel bacino di Modena * I dati sono comprensivi dei Corrispettivi riconosciuti per tipologia di servizio 26
Analisi della situazione interna attuale Sviluppo nuovi Servizi Relativamente ai servizi erogati da SETA, ci sono state delle modifiche su tutti i bacini gestiti, in termini di esternalizzazione/internalizzazione di linee esistenti, avvio di nuove linee e mancato rinnovo di servizi atipici. Bacino di Modena • Esternalizzazione del servizio Novi Park da Settembre 2017, che svolto internamente necessitava di 14 ore di lavoro al giorno, dunque la scelta ha comportato un risparmio di 3 FTE. Inoltre, è stato fornito al subaffidatario un mezzo in usufrutto. • Mancata partecipazione nel 2017 alla gara per l'assegnazione del servizio scolastico (servizi ritenuti non remunerativi), dopo la scadenza del Contratto di Servizio che legava Seta alla Provincia di Modena, con conseguente cessazione dello svolgimento di tale servizio da parte dell'azienda. Bacino di Reggio Emilia • Reinternalizzazione del deposito di Collagna da fine 2016, con conseguente fabbisogno aggiuntivo di 3 FTE. • Esternalizzazione dei servizi su Rubiera e Scandiano nel 2017, prima svolti con 1,5 FTE. • Soppressione della line 8 con reimpiego del personale sul linee a maggiore affluenza, nel corso del 2017. Bacino di Piacenza • Apertura nel corso del 2016 della nuova autostazione di Piacenza con avvio del servizio di Navetta Lupa. Il fabbisogno è di 2 macchine e 3 turni che comportano dei maggiori costi per 120mila€. 27
Analisi della situazione interna attuale Avanzamento economico del Piano (1/3) Si riporta di seguito l'andamento dei dati economici per il biennio 2016-2017, di cui di seguito si analizzano le principali variazioni. Descrizione Conto (€/000) 2016 2017 17vs16 Ricavi dalle vendite e dalle prestazioni 27.575 28.622 3,80% Corrispettivi da Contratto di Servizio 60.520 60.274 -0,41% Contributi c/esercizio 8.361 9.114 9,01% Contributi c/investimento 3.984 3.874 -2,75% Altri ricavi e proventi 4.995 5.802 16,17% Variazione rimanenze (157) (324) 106,22% TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 105.277 107.363 1,98% Materie prime (14.626) (15.198) 3,91% Prestazioni di servizi (31.874) (31.347) -1,65% Godimento beni di terzi (1.967) (1.972) 0,29% Personale (45.899) (45.689) -0,46% Oneri diversi di gestione (1.080) (1.292) 19,65% TOTALE COSTI DI PRODUZIONE (95.447) (95.499) 0,05% EBITDA 9.830 11.864 20,69% Ammortamenti lordi (9.314) (10.267) 10,23% Accantonamenti - - EBIT 516 1.597 209,45% Proventi e oneri finanziari (98) (81) -17,46% Proventi e oneri straordinari - - EBT 418 1.516 262,66% Imposte (32) (48) 47,85% Utile/perdita 386 1.468 280,65% 28
Analisi della situazione interna attuale Avanzamento economico del Piano (2/3) Il risultato 2017 evidenzia le seguenti principali variazioni rispetto al 2016 e rispetto al Piano 2017: • Incremento dei Ricavi da Traffico (+1,1 mln€ ca.), soprattutto per: • aumento dei ricavi da titoli di viaggio pari a 1,5 mln €, relativo prevalentemente a abbonamenti mensili (+0,7 mln€ ca.) e annuali (+0,4 mln€ ca.), legato alla manovra tariffaria che si è concretizzata dal primo Agosto 2016 per i bacini di Modena e Reggio Emilia, dal primo Febbraio 2017 per il bacino di Piacenza; tale incremento risulta nettamente superiore alle previsioni di Piano Industriale (+0,9 mln€ rispetto alla previsione 2017); • decremento dei rimborsi per agevolazioni tariffarie, anche rispetto al Piano (c.a 0,2mln€), compensato da un incremento quasi uguale nella vendita di titoli di viaggio per pensionati/invalidi incluso nei ricavi da titoli di viaggio di cui sopra. • Lieve calo dei corrispettivi da contratto di servizio (per effetto degli scioperi nel 2017), senza ottenere l'ipotesi di inflazione ipotizzata nel Piano (-0,7mln€ vs Piano) e con un valore dei corrispettivi aggiuntivi per il bacino di Piacenza inferiore a quelli di Piano (-0,4mln€) ipotizzato quale mantenimento dell'importo triennale previsto; • Aumento dei Contributi in c/esercizio (+0,8 mln€ ca.) principalmente a causa della crescita dei Contributi CCNL (+0,6 mln€ ca.) dovuta al recupero delle quote relative anche per l'attività svolta dai subaffidatari; • Incremento della voce "Altri ricavi e proventi" (+0,8 mln€ ca.) in gran parte dovuto allo smobilizzo del fondo rischi (+0,9 mln€ ca.) per far fronte alle disposizioni previste dal nuovo principio di derivazione rafforzata (in vigore dal 2018), introdotto dagli OIC, che non consente di adoperare fondi rischi per coperture diverse da quelle individuate in fase di costituzione. 29
Analisi della situazione interna attuale Avanzamento economico del Piano (3/3) • Diminuzione dei costi di manutenzione verso il 2016 (-0,3 mln€ ca.) dovuta all'internalizzazione dell'attività (nuova azione rispetto al Piano). In particolare fa riferimento ad una riduzione del costo per i servizi esterni (in decremento anche rispetto al valore di Piano, ma in misurava significativamente più elevata, vale a dire pari a 1 mln€), mentre si registra un livello costante di consumo dei ricambi (diversamente dal Piano 2017, che risulta inferiore per 0,75 mln€); • Diminuzione dei costi legati a subaffidamenti (-0,1 mln€ ca.), quale effetto netto della riduzione di oltre 100.000 km subaffidati e del riconoscimento ai subaffidatari all'interno del corrispettivo della quota di contributi CCNL (dal 2017 incassati da SETA); • Incremento del livello di investimenti (+0,3 mln€ ca. di ammortamenti vs 2016), con un battente superiore rispetto al precedente Piano Industriale (+0,6 mln€ ca. di ammortamenti rispetto alla previsione di Piano 2017), che prevedeva comunque investimenti sostenuti anche da dinamiche di incremento dei ricavi (in particolare dei corrispettivi da contratto di servizio). 30
Analisi della situazione interna attuale Modello commerciale - Specificità di Bacino Tra il 2016 e il 2017 è stata realizzata la manovra tariffaria prevista dal precedente Piano Industriale (dal primo Agosto 2016 nei bacini di Modena e Reggio Emilia e dal primo Febbraio 2017 nel bacino di Piacenza). Prima della manovra, il modello tariffario urbano di SETA presentava delle specificità per i tre bacini gestiti, legata a situazioni pregresse rispetto alla costituzione della società. La differenza più rilevante tra i bacini si aveva negli abbonamenti mensili e annuali; il biglietto di corsa semplice risultava allineato come valore di acquisto a terra, ma non come durata e valore a bordo). Dopo la manovra tariffaria si è ottenuta omogeneità nel modello tariffario urbano di SETA. Biglietto urbano di corsa semplice Biglietto urbano a bordo (conducente) Biglietto Multicorse (rivendite ed emettitrici a bordo) 1,50 1,50 1,50 2,00 2,00 2,00 10,80 12,00 12,00 12,00 1,20 1,20 1,20 9,60 10,00 1,50 1,50 1,20 MO RE PI MO RE PI MO RE PI Validità post manovra: 1h e 15 min per tutti i tre i bacini Validità ante manovra: 10 corse in tutti e tre i bacini Validità ante manovra: 75 min MO e RE, 60 min PC Validità ante manovra: 10 corse MO e RE, 9 corse PC Abbonamento mensile Abbonamento annuale 260,00 260,00 33,00 32,00 32,00 280,00 28,00 30,00 32,00 250,00 260,00 260,00 Ante manovra tariffaria Post manovra tariffaria MO RE PI MO RE PI 31
Analisi della situazione interna attuale Modello commerciale - Lotta all'evasione tariffaria Ad oggi SETA svolge attività di verifica attraverso l'utilizzo di personale esterno ed interno (con personale dedicato ed alcuni turni coperti a rotazione, nel periodo estivo di 4 mesi, da personale viaggiante nel bacino di Modena), supportato da strumenti quali palmari e/o cellulari. A partire dal 2015 al fine di intensificare i risultati è stata introdotta la vendita a bordo dei biglietti da parte degli autisti a cui spetta un compenso pari al 30% del venduto. Inoltre a partire dal 2012, SETA è impegnata nell'iniziativa "Bus Qualità", volta a intensificare la lotta all'evasione tariffaria e avente l'obiettivo di sensibilizzare l'utenza al rispetto delle regole del trasporto. L'insieme di queste attività ha contribuito all'aumento delle vendite di TdV. Impiego del personale di verifica per tipologia di servizio HOLA Check VTV Interni PV Sia per il servizio urbano che extraurbano l'attività di verifica Urbano a a a dei titoli di viaggio è effettuata in parte da personale interno dedicato (VTV), in parte da personale viaggiante (in rotazione Extraurbano periodica su turni di verifica) ed infine in parte con il ricorso a a a a verificatori esterni (affidamento a HOLA Check). NB Nel 2017 si è avuta una riduzione delle corse controllate ad un tasso (-11%) inferiore a quello di calo delle sanzioni emesse (-18%), elemento che indirettamente potrebbe costituire un indicatore di riduzione reale del tasso di evasione. 32
Analisi della situazione interna attuale La customer satisfaction Nell'ambito delle rilevazioni di customer satisfaction effettuate nei bacini di Modena e Reggio Emilia, SETA ha registrato risultati elevati, in incremento rispetto ai dai degli anni precedenti. Fattori considerati Indicatori di sintesi Gli elementi sottoposti al giudizio della clientela La media dei valori assegnati ai diversi elementi considerati è: sono rappresentati da: Bacini Bacini Valore ∆ vs 2016 Sicurezza Controllo sull'evasione MODENA 7,3 +0,15 Condotta di guida Reperimento biglietti e abbonamenti REGGIO EMILIA 7,3 +0,19 Comodità delle fermate rispetto alle esigenze Rapidità del viaggio Principali evidenze Cortesia del personale viaggiante Livello di diffusione delle informazioni sul Nel 2017 sia sul bacino di Modena che su quello di Reggio Emilia tra i servizio primi punti di eccellenza si trova la sicurezza rispetto ad incidenti Chiarezza delle informazioni stradali e meccanici. Dunque il trasporto pubblico è percepito dagli utilizzatori come particolarmente sicuro. Puntualità Nel bacino di Modena, il secondo punto d'eccellenza è rappresentato Tempestività delle comunicazioni di variazione dal reperimento dei biglietti e abbonamenti, mentre nel bacino di del servizio Reggio Emilia i punti d'eccellenza riguardano la comodità delle Rispetto delle fermate previste dalle linee fermate rispetto alle esigenze e la condotta di guida degli autisti. Comfort e pulizia dei mezzi 33
Analisi della situazione interna attuale Contratto di lavoro nazionale e aziendale I contratti di lavoro attivi in SETA, ereditati dalle aziende costituenti, sono attualmente 4 (nel bacino di Reggio Emilia sono presenti due contratti legati alle due precedenti società reggiane, ATC e AE, operanti rispettivamente nei processi di manutenzione ed esercizio). Tra i diversi contratti sussistono rilevanti differenze, una delle principali è rappresentata dall'orario di lavoro. Ai suddetti contratti di lavoro si aggiunge, per i neoassunti in SETA, l'applicazione del solo CCNL (concordato solo con le organizzazioni sindacali di Reggio Emilia). Contratti Contratto Bacini pregressi applicato oggi 1 contratto di II I contratti riportati nella tabella presentano inoltre Modena delle specificità in merito agli orari di lavoro livello previsti*: CCNL di 2 contratto di II categoria per il Modena 39 ore/settimana Reggio Emilia livello personale Reggio Emilia 36 ore/settimana neoassunto Piacenza 37,5 ore/settimana 1 contratto di II Neoassunti 39 ore/settimana Piacenza livello * L'orario contrattuale di lavoro non necessariamente corrisponde all'orario mediamente lavorato per il personale viaggiante in turno. 34
Analisi della situazione interna attuale Presidi territoriali SETA è organizzata su 32 impianti distribuiti sui tre bacini in cui esercita il servizio. In tutti l'attività prevalente è quella di servizi di trasporto pubblico locale. Bacino N° impianti Impianti principali Addetti • 378 operatori di esercizio Modena (359 risorse) • 3 addetti controllo esterno 11 Sassuolo (35 risorse) MO • 102 indiretti di cui 1 non attivo Vignola (32 risorse) • 3 addetti esercizio Pavullo nel Frignano (28 risorse) • 2 officina • 214 operatori di esercizio di cui 12 interinali RE Reggio Emilia (228 risorse) 9 • 62 indiretti Castelnovo de Monti (22 risorse) • 1 addetti esercizio • 2 officina • 70 operatori di esercizio PC comprensivi di personale 12* Piacenza (224 risorse) esterno di biglietteria • 169 dipendenti aziendali • 55 indiretti * In un impianto non ci sono dipendenti aziendali 35
Analisi della situazione interna attuale Esercizio Con l'aggiudicazione della gara, avvenuta nel 2016, i servizi di rifornimento e pulizia sono stati esternalizzati nei bacini di Modena e Piacenza, mentre per la manovra nel bacino di Modena a partire dal 2018 si è optato, diversamente da quanto prima previsto, per la gestione interna. Nel bacino di Reggio Emilia, si è ricorso al mercato esterno per il solo servizio di pulizia, essendo presente un nucleo operativo dedicato alle altre due attività. L'attività di verifica titoli di viaggio nel bacino di Modena è effettuata dal personale viaggiante solo nel periodo estivo (4 mesi), su turni a rotazione. Manovra Rifornimento Pulizia VTV Modena I E E E/I Reggio E. I I E E/I Piacenza E E E E/I I = Gestione interna E = Esternalizzazione 36
Analisi della situazione interna attuale Parco mezzi Il parco mezzi di SETA risulta prevalentemente costituito da mezzi diesel, di cui il 32% con classe inferiore all' Euro 3 cui non spetta il rimborso accise (verso il 46% del 2015). L'età media del materiale rotabile di 12,24 anni risulta la più bassa, dopo quella di TEP, nel contesto della Regione Emilia Romagna, ma comunque superiore alla media nazionale. Analisi del parco mezzi al 31/12/2017* Mezzi per tipologia di servizio Confronto tra età medie del parco mezzi N°mezzi Età media MO 378 12,94 Interurbano 211 13,90 Suburbano 68 12,27 Urbano 99 11,35 PC 172 12,18 Interurbano 87 12,69 Suburbano 26 14,75 Urbano 59 10,30 RE 260 11,25 Interurbano 141 10,86 Suburbano 28 11,80 Urbano 91 11,69 Totale 810 12,24 Mezzi per tipologia di trazione Focus sui mezzi diesel per classe N°mezzi Età media IN GESTIONE 645 11,77 Diesel N°mezzi Età media Diesel 503 12,11 Euro 2 32% 213 18,73 Elettrico 12 15,73 Euro 3 191 13,48 Metano 76 7,40 Euro 4 19 9 GPL 54 13,92 Euro 5 155 8,85 IN SUBCONCESSIONE 165 14,05 Euro 6 55 1,06 Diesel 162 14,10 EVV 32 6,55 Metano 3 11,66 Totale 665 12,59 Totale 810 12,24 *In parco sono presenti, inoltre, 15 filobus urbani con un'età media di 20,35 anni. 37
Analisi della situazione interna attuale Livello di utilizzo dei mezzi Di seguito viene mostrato un confronto tra i diversi bacini nei quali opera SETA in termini di numerosità del parco e km prodotti per mezzo, suddivisi in base alla tipologia di alimentazione. La principale evidenza emersa dall'analisi riguarda l'uso consistente dei mezzi a metano su Modena e Piacenza, e dei mezzi GPL su Reggio Emilia, per un valore medio delle percorrenze per mezzo di circa 43.515 km. Livello di utilizzo dei mezzi per bacino* Bacino di Modena Bacino di Reggio Emilia Bacino di Piacenza Km medi per mezzo Km medi per mezzo Km medi per mezzo 60.000 60.000 60.000 Metano Metano GPL Diesel 40.000 40.000 40.000 Diesel Diesel 20.000 Elettrico* 20.000 20.000 Elettrico 0 0 0 0 100 200 300 400 0 100 200 300 400 0 100 200 300 400 Numero mezzi Numero di mezzi Numero di mezzi Età media 14 17,7 7,1 Età media 10,6 13,9 Età media 12,5 5,9 9,5 * Elettrico e filobus 38
Analisi della situazione interna attuale Evoluzione degli obiettivi aziendali In sintesi dalla propria nascita SETA ha realizzato importanti obiettivi di integrazione delle realtà preesistenti e di miglioramento dei risultati economici aziendali: in vista delle prossime gare e dei crescenti livelli competitivi attesi, anche in virtù delle modifiche normative, l'azienda si deve porre ulteriori rilevanti obiettivi da perseguire. PRINCIPALI OBIETTIVI REALIZZATI PRINCIPALI OBIETTIVI FUTURI • Semplificazione societaria e delle partecipazioni • Stabilizzazione e mantenimento • Integrazione organizzativa del presidio dei business • Integrazione operativa ed (aggiudicazione gare TPL) industriale • Prosecuzione negli investimenti • Armonizzazione dei sistemi tariffari tecnologici e nei mezzi • Progressivo miglioramento dei risultati economici per una maggiore solidità e capacità di investimento 39
Linee guida strategiche Obiettivi di Piano e relativi stati di avanzamento Il Piano 2016-2018 prevedeva una serie di obiettivi, di cui ad oggi è possibile analizzare il relativo stato di avanzamento. Di seguito vengono riportate le tre principali macro-aree, in cui vengono sintetizzati gli obiettivi di Piano. Obiettivi prioritari • Consolidamento del posizionamento, dei risultati e della solidità aziendale Mantenimento • Partecipazione alle gare di affidamento dei servizi nei propri bacini del presidio • Valutazione del posizionamento aziendale ottimale per la gestione degli attuali bacini di servizi territoriale e di eventuali ulteriori ambiti territoriali e aree di business • Sviluppo di sinergie con stakeholders Competitività • Sviluppo degli investimenti in asset e tecnologie del modello di • Finalizzazione dei processi di integrazione aziendale funzionamento • Sviluppo delle competenze interne aziendale • Ottimizzazione dei modelli operativi Qualità del • Incremento del livello di soddisfazione del cliente servizio e • Ottimizzazione del modello tariffario presidio del • Mantenimento della focalizzazione sul tema evasione cliente • Sviluppo dei canali, delle tecnologie, degli strumenti commerciali e di informazione alla clientela 40
Linee guida strategiche Aree di intervento Ai fini dello sviluppo del precedente Piano Industriale 2016-2018, SETA ha individuato diverse aree di intervento, per ognuna delle quali sono successivamente declinate le principali azioni. Tali azioni, ad oggi, sono state in parte portate a termini, in parte sono in corso d'opera, mentre altre rappresentano delle novità che non erano state previste nel Piano. Evoluzione nell'impiego del personale e Adeguamento e integrazione dei modelli interventi per lo sviluppo del personale tariffari tra bacini e consolidamento dei livelli di corrispettivo Modello Personale tariffario e dei corrispettivi Miglioramento del livello di Sviluppo di politiche di marketing, informazione alla clientela, degli Qualità del valutazione della rete di vendita e Aree di strumenti di promozione Commerciale consolidamento delle iniziative di dell'immagine aziendale e degli servizio intervento contrasto all'evasione standard di servizio Asset e Sviluppo tecnologie sinergie Rinnovo del parco mezzi ed evoluzione delle Avvio di collaborazioni con operatori del settore tecnologie (es. videosorveglianza) e dei sistemi e riorganizzazione della rete di subaffidamenti informativi aziendali 41
Linee guida strategiche Azioni strategiche previste – Modello tariffario e dei corrispettivi Azioni di dettaglio Adeguamento e integrazione delle tariffe urbane nei tre bacini di riferimento 1 Modello tariffario Ottimizzazione del modello di vendita a terra e a bordo Adeguamento delle tipologie di titoli di viaggio nei tre bacini Aggiornamento automatico dei livelli tariffari extraurbani in funzione delle disposizioni regionali Semplificazione del modello tariffario e delle modalità di gestione dello stesso Mantenimento dei livelli dei corrispettivi base e aggiuntivi del 2015 (anche 2 Corrispettivi tenendo conto dell'impegno degli enti territoriali, nell'accordo programmatico per la gestione del TPL nei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, a non diminuire le risorse proprie stanziate con il Patto Regionale 2011-2014 ed a condividere eventuali interventi di sostegno a fronte di una contribuzione statale e regionale inadeguata) Aggiornamento dei corrispettivi in funzione delle dinamiche inflative 42
Linee guida strategiche Azioni strategiche previste – Commerciale Azioni di dettaglio Convenzioni e promozioni con clienti istituzionali 1 Marketing e promozioni commerciali Sviluppo di prodotti, promozioni e strumenti innovativi di fidelizzazione della clientela, come ad esempio l'introduzione del concorso "Più convalidi, più vinci", con oltre 4200 partecipanti. Obiettivo di crescita percentuale del peso dei canali innovativi (es. sito web e 2 Rete di vendita temporary shop mobile per raggiungere zone periferiche) Valutazione del modello ottimale di rete di vendita (biglietterie, rivendite, vendita a bordo, emettitrici) Contrasto all'evasione Consolidamento delle azioni di contrasto all'evasione tariffaria, ottimizzando 3 tariffaria l'apporto di tutte le risorse interne ed esterne coinvolte Introduzione della Body Cam come innovazione di contrasto all'evasione tariffaria e utilizzo di strumenti all'avanguardia, come il tablet per le sanzioni, a sostituzione delle multe cartacee, per ottimizzare il flusso delle informazioni e renderne agevole la gestione. 43
Linee guida strategiche Azioni strategiche previste – Sviluppo sinergie con gli stakeholders Azioni di dettaglio Riorganizzazione dei Valutazione e rivisitazione del modello di servizi subaffidati in funzione della rete 1 subaffidamenti esistente e dei livelli di efficienza del modello interno ed esterno per ambito Valutazione del modello di assegnazione dei subaffidamenti Sviluppo delle convenzioni in essere con le altre aziende regionali (es. acquisti 2 Sinergie con congiunti) altri operatori e fornitori Miglioramento dei livelli di integrazione delle prestazioni e dei servizi tra bacini contigui Valorizzazione delle partecipazioni e del modello di funzionamento di Hola Sviluppo nuovi modelli di make or buy relativamente a processi non core (es. esiti recenti gare di affidamento dei servizi di manovra e rifornimento) 44
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