LATEX: guida di sopravvivenza per fisici - Lezione 4 - La classe beamer Leonardo Pacciani-Mori AISF - Comitato Locale di Padova 13 dicembre 2018
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LATEX: guida di sopravvivenza per fisici Lezione 4 - La classe beamer Leonardo Pacciani-Mori AISF - Comitato Locale di Padova 13 dicembre 2018
In questa lezione 1 di 11
In questa lezione 1 Aspetti generali della classe beamer 2 Gestione di temi e colori in una presentazione 1 di 11
La classe beamer Aspetti generali 2 di 11
La classe beamer Aspetti generali La classe beamer è quella che consente di creare presentazioni (come questa) usando LATEX. 2 di 11
La classe beamer Aspetti generali La classe beamer è quella che consente di creare presentazioni (come questa) usando LATEX. Rispetto alle classi che abbiamo già visto ha una differenza molto importante: ogni slide è delimitata da un ambiente frame. In altre parole: ... \ b e g i n { document } \ b e g i n { f r a m e }{ T i t o l o p r i m a s l i d e } %c o n t e n u t o d e l l a p r i m a s l i d e \ end { f r a m e } \ b e g i n { f r a m e }{ T i t o l o s e c o n d a s l i d e } %c o n t e n u t o d e l l a s e c o n d a s l i d e \ end { f r a m e } ... \ end { document } Ogni slide, oltre a un titolo, può avere un sottotitolo usando il comando \framesubtitle{sottotitolo} 2 di 11
La classe beamer Aspetti generali A questo punto tutto quello che abbiamo visto fin’ora continua a valere: come inserire il “frontespizio”, inserire equazioni, figure, tabelle, inserire una bibliografia e citarne le voci etc... 3 di 11
La classe beamer Aspetti generali A questo punto tutto quello che abbiamo visto fin’ora continua a valere: come inserire il “frontespizio”, inserire equazioni, figure, tabelle, inserire una bibliografia e citarne le voci etc... È buona norma dividere anche le presentazioni usando le divisioni chapter, section etc... (vedi più avanti). 3 di 11
La classe beamer Aspetti generali A questo punto tutto quello che abbiamo visto fin’ora continua a valere: come inserire il “frontespizio”, inserire equazioni, figure, tabelle, inserire una bibliografia e citarne le voci etc... È buona norma dividere anche le presentazioni usando le divisioni chapter, section etc... (vedi più avanti). Caratteristica peculiare della classe beamer è la possibilità di poter inserire blocchi di testo per evidenziare punti importanti di una presentazione: 3 di 11
La classe beamer Aspetti generali A questo punto tutto quello che abbiamo visto fin’ora continua a valere: come inserire il “frontespizio”, inserire equazioni, figure, tabelle, inserire una bibliografia e citarne le voci etc... È buona norma dividere anche le presentazioni usando le divisioni chapter, section etc... (vedi più avanti). Caratteristica peculiare della classe beamer è la possibilità di poter inserire blocchi di testo per evidenziare punti importanti di una presentazione: Blocco di testo Ad esempio, se vogliamo creare un blocco di testo come questo basta usare l’ambiente block: \ b e g i n { b l o c k }{ T i t o l o d e l b l o c c o } %c o n t e n u t o d e l b l o c c o \ end { b l o c k } 3 di 11
La classe beamer Aspetti generali Blocco di testo importante Analogamente, se vogliamo creare un blocco di testo evidenziato come questo basta usare l’ambiente alertblock: \ b e g i n { a l e r t b l o c k }{ T i t o l o d e l b l o c c o } %c o n t e n u t o d e l b l o c c o e v i d e n z i a t o \ end { a l e r t b l o c k } 4 di 11
La classe beamer Aspetti generali Blocco di testo importante Analogamente, se vogliamo creare un blocco di testo evidenziato come questo basta usare l’ambiente alertblock: \ b e g i n { a l e r t b l o c k }{ T i t o l o d e l b l o c c o } %c o n t e n u t o d e l b l o c c o e v i d e n z i a t o \ end { a l e r t b l o c k } Examples Infine, l’ambiente examples è utile per mostrare alcuni esempi: \ begin { examples } %c o n t e n u t o d e g l i e s e m p i \ end { e x a m p l e s } Il titolo del blocco è “Examples” e non può essere cambiato. 4 di 11
La classe beamer Aspetti generali La classe beamer consente anche di formattare il contenuto di ogni slide in due colonne. Per farlo è sufficiente usare l’ambiente columns: \ begin { columns } \ column { 0 . 5 \ t e x t w i d t h } Lorem ipsum d o l o r s i t amet . . . \ column { 0 . 5 \ t e x t w i d t h } Duis aute i r u r e d o l o r . . . \ end { c o l u m n s } Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur Duis aute irure dolor in reprehenderit in adipiscing elit, sed do eiusmod tempor voluptate velit esse cillum dolore eu incididunt ut labore et dolore magna fugiat nulla pariatur. Excepteur sint aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis occaecat cupidatat non proident, sunt nostrud exercitation ullamco laboris nisi in culpa qui officia deserunt mollit anim ut aliquip ex ea commodo consequat. id est laborum. 5 di 11
La classe beamer Aspetti generali 6 di 11
La classe beamer Aspetti generali È possibile inserire un blocco di testo in qualunque parte della slides caricando il pacchetto textpos e usando l’ambiente textblock: 6 di 11
La classe beamer Aspetti generali È possibile inserire un blocco di testo in qualunque parte della slides caricando il pacchetto textpos e usando l’ambiente textblock: \ b e g i n { t e x t b l o c k }{ l a r g h e z z a } ( x , y ) ... \ end { t e x t b l o c k } dove larghezza è la larghezza del blocco, e (x,y) la sua posizione assoluta all’interno della slide, dove (0,0) è l’angolo in alto a sinistra, e le y crescenti vanno verso il basso. All’interno di un textblock si può mettere qualunque cosa: testo, figure, immagini... 6 di 11
La classe beamer Aspetti generali È possibile inserire un blocco di testo in qualunque parte della slides caricando il pacchetto textpos e usando l’ambiente textblock: \ b e g i n { t e x t b l o c k }{ l a r g h e z z a } ( x , y ) ... \ end { t e x t b l o c k } dove larghezza è la larghezza del blocco, e (x,y) la sua posizione assoluta all’interno della slide, dove (0,0) è l’angolo in alto a sinistra, e le y crescenti vanno verso il basso. All’interno di un textblock si può mettere qualunque cosa: testo, figure, immagini... Quest’altro blocco ha larghezza 5 e posizione (10,12) Questo blocco ha larghezza 7 e posizione (2,14) 6 di 11
La classe beamer Aspetti generali Per poter creare l’“effetto scorrimento” in una presentazione (quello che mostra in modo graduale il contenuto di una slide) basta usare il comando \pause all’interno di un frame: in questo modo LATEX creerà automaticamente più versioni della stessa slide, ognuna contenente il testo (o le figure, tabelle ecc...) presente fra due \pause successivi. 7 di 11
La classe beamer Aspetti generali Per poter creare l’“effetto scorrimento” in una presentazione (quello che mostra in modo graduale il contenuto di una slide) basta usare il comando \pause all’interno di un frame: in questo modo LATEX creerà automaticamente più versioni della stessa slide, ognuna contenente il testo (o le figure, tabelle ecc...) presente fra due \pause successivi. In questo modo, visualizzando la presentazione a schermo intero, scorrendo fra le slide si creerà l’“effetto scorrimento”. 7 di 11
La classe beamer Aspetti generali Per poter creare l’“effetto scorrimento” in una presentazione (quello che mostra in modo graduale il contenuto di una slide) basta usare il comando \pause all’interno di un frame: in questo modo LATEX creerà automaticamente più versioni della stessa slide, ognuna contenente il testo (o le figure, tabelle ecc...) presente fra due \pause successivi. In questo modo, visualizzando la presentazione a schermo intero, scorrendo fra le slide si creerà l’“effetto scorrimento”. \ b e g i n { f r a m e }{ T i t o l o } ... i n questo punto \ pause s i i n t e r r o m p e l o s c o r r i m e n t o .\\ \ pause I n q u e s t o modo p o s s i a m o m o s t r a r e g r a d u a l m e n t e i l c o n t e n u t o d i una s l i d e . \ p a u s e ... \ end { f r a m e } 7 di 11
I temi La scelta del tema di una presentazione è fondamentale per la sua riuscita. 8 di 11
I temi La scelta del tema di una presentazione è fondamentale per la sua riuscita. La classe beamer consente di gestire due aspetti dell’aspetto grafico di una presentazione: Il tema vero e proprio (layout generale), che viene definito col comando \usetheme{tema} La palette di colori utilizzata, definita col comando \usecolortheme{palette} Possiamo quindi gestire autonomamente questi due aspetti. 8 di 11
I temi La scelta del tema di una presentazione è fondamentale per la sua riuscita. La classe beamer consente di gestire due aspetti dell’aspetto grafico di una presentazione: Il tema vero e proprio (layout generale), che viene definito col comando \usetheme{tema} La palette di colori utilizzata, definita col comando \usecolortheme{palette} Possiamo quindi gestire autonomamente questi due aspetti. Nota Il comando \usecolortheme va sempre messo dopo il comando \usetheme, e entrambi vanno nel preambolo del documento. 8 di 11
I temi Esistono molti temi e colorthemes automaticamente supportati da LATEX. In genere, ognuno di questi ha il nome di una città o di un’Università; i colorthemes, invece, hanno nomi di animali. 9 di 11
I temi Tema: default, colortheme: default Esistono molti temi e colorthemes automaticamente supportati da LATEX. In genere, ognuno di questi ha il nome di una città o di un’Università; i colorthemes, invece, hanno nomi di animali. L’unica eccezione sono il tema e il colortheme default, che come suggerisce il nome sono quelli che vengono messi di default se non si specifica né il tema né il colortheme. Rimuovere la navigation bar Quella là in basso a destra è la “navigation bar”, molto utile se si sta guardando la presentazione al computer ma spesso molto fastidiosa. Per rimuoverla è sufficiente aggiungere \setbeamertemplate{navigation symbols}{} nel preambolo.
I temi Tema: default, colortheme: albatross Esistono molti temi e colorthemes automaticamente supportati da LATEX. In genere, ognuno di questi ha il nome di una città o di un’Università; i colorthemes, invece, hanno nomi di animali. L’unica eccezione sono il tema e il colortheme default, che come suggerisce il nome sono quelli che vengono messi di default se non si specifica né il tema né il colortheme. Rimuovere la navigation bar Quella là in basso a destra è la “navigation bar”, molto utile se si sta guardando la presentazione al computer ma spesso molto fastidiosa. Per rimuoverla è sufficiente aggiungere \setbeamertemplate{navigation symbols}{} nel preambolo. Ovviamente poi possiamo anche cambiare colortheme.
I temi Tema: Madrid, colortheme: default Madrid è un tema molto diffuso e utilizzato. Anche in questo caso cambiando colortheme si modificano i colori del tema. Leonardo Pacciani-Mori LATEX for dummies - Guida di sopravvivenza per fisici 13 dicembre 2018 1/1
I temi Tema: Madrid, colortheme: beaver Madrid è un tema molto diffuso e utilizzato. Anche in questo caso cambiando colortheme si modificano i colori del tema. Leonardo Pacciani-Mori LATEX for dummies - Guida di sopravvivenza per fisici 13 dicembre 2018 1/1
Una sezione Un’altra sezione Prima sottosezione I temi Tema: Berlin, colortheme: default Berlin è un altro tema molto utilizzato. Anche in questo caso cambiando colortheme si modificano i colori del tema. Leonardo Pacciani-Mori leonardo.pacciani@phd.unipd.it AISF - Comitato Locale di Padova LATEX for dummies - Guida di sopravvivenza per fisici
Una sezione Un’altra sezione Seconda sottosezione I temi Tema: Berlin, colortheme: default Berlin è un altro tema molto utilizzato. In questo caso il tema mostra in alto la suddivisione in sezioni della presentazione, e la posizione della slide attuale. Leonardo Pacciani-Mori leonardo.pacciani@phd.unipd.it AISF - Comitato Locale di Padova LATEX for dummies - Guida di sopravvivenza per fisici
Una sezione Un’altra sezione I temi Tema: Berlin, colortheme: default Berlin è un altro tema molto utilizzato. In questo caso il tema mostra in alto la suddivisione in sezioni della presentazione, e la posizione della slide attuale. Cliccando sui cerchietti ci si può spostare all’interno della presentazione Leonardo Pacciani-Mori leonardo.pacciani@phd.unipd.it AISF - Comitato Locale di Padova LATEX for dummies - Guida di sopravvivenza per fisici
I temi I temi predefiniti per beamer sono 27, mentre i colorthemes sono 15. Qui c’è una lista completa. È possibile anche creare dei propri temi, ma è molto complicato perché bisogna definire ogni aspetto della visualizzazione delle slides. 10 di 11
I temi I temi predefiniti per beamer sono 27, mentre i colorthemes sono 15. Qui c’è una lista completa. È possibile anche creare dei propri temi, ma è molto complicato perché bisogna definire ogni aspetto della visualizzazione delle slides. Esistono comunque molti temi “non ufficiali” scritti da altre persone: questa presentazione (così come quelle delle scorse lezioni), ad esempio, usa il tema Padova. Lo si può scaricare qui (ci sono anche le istruzioni su come installarlo). 10 di 11
Conclusioni A questo punto le basi di LATEX le sapete. 11 di 11
Conclusioni A questo punto le basi di LATEX le sapete. Ciò che vi ho mostrato però è solo una piccolissima parte di quello che si può fare. 11 di 11
Conclusioni A questo punto le basi di LATEX le sapete. Ciò che vi ho mostrato però è solo una piccolissima parte di quello che si può fare. Come fare adesso per andare avanti? sbagliare: è il metodo migliore per imparare! 11 di 11
Conclusioni A questo punto le basi di LATEX le sapete. Ciò che vi ho mostrato però è solo una piccolissima parte di quello che si può fare. Come fare adesso per andare avanti? sbagliare: è il metodo migliore per imparare! cercare: Google è il vostro migliore amico per imparare come si fanno cose nuove con LATEX. Nel 90% dei casi vi manderà su LATEX Stack Exchange 11 di 11
Grazie a tutti! Il corso è finito, ma c’è ancora qualche comunicazione da fare...
Questionario Questionario di valutazione A breve vi invierò per email un questionario da compilare, nel quale potrete esprimere la vostra opinione sul corso e fornire del feedback. COMPILATELO! È molto importante per noi e ci vuole pochissimo! 1 di 2
Un po’ di (sano) spam Vi ricordo nuovamente che da oggi sono aperte le iscrizioni per la V Conferenza Italiana degli Studenti di Fisica, che si terrà a Milano dal 6 al 10 marzo 2019. Per maggiori informazioni: ai-sf.it/cisf19 2 di 2
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