La valutazione degli investimenti - Sipotra
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La valutazione economica delle infrastrutture di trasporto tra errori passati e prospettive future La valutazione degli investimenti Laboratorio Infrastrutture infrastrutturali: aspetti CERTeT metodologici e ricadute territoriali Milano, 6 giugno 2014 Roberto Zucchetti
Un tema decisivo per il futuro del Paese Un problema decisivo per il futuro del nostro Paese che richiede di affrontare una grave patologia. Un solo dato: crescente divario tra Nord e Sud PON "Reti e Mobilità“: dotazione 2,7 miliardi (2008-2015) riusciremo ad investire solo 1,8 miliardi, senza aver centrato nessun obiettivo strategico. CERTeT Perché? 2
Infrastrutture e ricadute territoriali • Infrastrutture (di trasporto): strumento per facilitare la mobilità di persone e il trasporto di cose • È l’azione delle persone, che si muovono e che trasportano le cose, a determinare gli effetti di un’infrastruttura guerra (romani, Napoleone, ferrovie italiane …) CERTeT colonizzazione integrazione territoriale e sociale competizione 3
Infrastrutture … Infra – strutture: sotto cosa? L’etimologia indica che sono strutture che stanno “sotto”. Non producono di per sé un’utilità ma rendono possibile lo svolgimento di una funzione. Nel caso di cui ci occupiamo, rendono possibile la mobilità o il trasporto di persone e cose. La parola ‘infrastrutture’ ci pone le domande: CERTeT A cosa serve ciò che facciamo? Quali servizi rendiamo possibili? 4
Territorio Possessore della terra Questa è l’etimologia di territorio: Dal latino «terra» con la terminazione «-torem» agente. “Nell’uso proprio del linguaggio geografico e di varie scienze umane, il concetto di territorio va distinto da quelli di CERTeT ambiente, spazio e regione, in quanto implica una precisa delimitazione areale, derivante da una ben determinabile pertinenza a un soggetto; questo, tramite il proprio agire, informa in maniera tipica e riconoscibile una porzione di spazio geografico, rendendola territorio.”. (Enciclopedia Trecccani). 7
Territorio È il popolo che da forma al territorio La parola territorio ci pone la domanda: A chi serve ciò che facciamo? C’è una dimensione spaziale da considerare: Comunità locale, nazionale, europea … C’è una dimensione temporale da considerare: CERTeT Ai cittadini di oggi o anche alle generazioni future? Pone anche la domanda: Chi paga? 9
Chi vogliamo servire? Occorre una strategia Paese Le infrastrutture sono una rete e i trasporti un sistema: impossibile valutare un singolo aspetto senza conoscere il tutto. Invece è evidente la mancanza di una visione organica degli obiettivi di sviluppo che permettano di individuare anche gli • strumenti necessari: • Manca il piano generale dei trasporti CERTeT • Non approvato il piano nazionale della logistica Non approvato il piano degli aeroporti … Rimane il Programma Infrastrutture Strategiche (ex legge Obiettivo) che confluisce nell’allegato infrastrutture al DEF e soprattutto il quadro comunitario TEN-T e comprehensive 10 network.
Popolo, benessere, infrastrutture per servizi di mobilità e trasporto Permettete di parafrasare e ribaltare l’ordine del titolo. • Chi vogliamo servire? • Quale utilità vogliamo dare e a quale utilità chiediamo di rinunciare? • Che cosa ci serve? La patologia cui si accennava all’inizio CERTeT deriva dalla mancanza di una sistematica e seria risposta a queste elementari domande 11
Le infrastrutture favoriscono la competitività? I servizi di trasporto e mobilità favoriscono lo spostamento di persone e merci e quindi mettono in contatto: ciò aumenta innanzitutto la competizione (necessità di competere), cosa diversa dalla competitività (capacità di competere con vantaggio). Lo sviluppo delle opportunità di mobilità e di trasporto, rende accessibili nuovi clienti e fornitori (opportunità) ma anche CERTeT nuovi concorrenti (rischio): possono quindi attivare processi di sviluppo ma anche innescare meccanismi di spiazzamento delle produzioni locali e di depressione delle condizioni economiche e sociali.
CERTeT
Relazione tra trasporti e sviluppo regionale Economie di scala Export Espansione Aumento più della produzione competitivo produzione e occupazione Miglioramenti Riduzione nelle infrastrutture costi CERTeT di trasporto di trasporto
Relazione tra trasporti e sviluppo regionale Economie di scala Export Espansione Aumento più della produzione competitivo produzione e occupazione Miglioramenti Riduzione Partite nelle infrastrutture costi intermedie CERTeT di trasporto di trasporto Sostituzione Importazioni Diminuzione parziale della meno produzione produzione costose e occupazione interna Diseconomie Fonte: Rietveld P. 1989 di scala
CERTeT
CERTeT
Chi trarrà beneficio dallo sviluppo dei trasporti? CERTeT
… ricadute territoriali Nuove infrastrutture migliorano gli scambi, allargando lo spazio economico: rendono quindi possibili economie di scala e di specializzazione e attivano un processo di selezione che migliora nel tempo la capacità complessiva dell’intero sistema economico, sempre che si sia in grado, mediante opportune politiche di accompagnamento, di evitare la marginalizzazione delle popolazioni più deboli. CERTeT Maggiori sono le relazioni sviluppate tra le popolazioni che vengono interconnesse e maggiore è il traffico e l’utilità sviluppata dalla nuova infrastruttura e maggiore sarà quindi l’investimento che è giustificato affrontare per la sua realizzazione. 19
Economie di scala CERTeT
Economie di concentrazione CERTeT
Economie di specializzazione CERTeT
Principali ambiti di impatto Effetti sulle economie di agglomerazione, che portano impatti sulla produttività delle imprese quando, a seguito di un miglioramento del sistema dei trasporti, aumenta la densità delle attività economiche e dunque le economie di agglomerazione. Effetti sul mercato del lavoro, come l’impatto che può derivare all’economia dal fatto che, per un miglioramento del sistema dei trasporti, più persone decidono di entrare a far parte della forza lavoro, di lavorare più a lungo o di spostarsi da aree a bassa produttività verso aree a maggior produttività. Effetti sulla concorrenza, vale a dire tutti quegli effetti che un’infrastruttura di CERTeT trasporto è in grado di generare a favore della concorrenza e, in caso di concorrenza imperfetta, l’impatto sui rendimenti di scala. Effetti sulla produttività; in questa categoria l’autore fa rientrare quegli effetti che un miglioramento dei trasporti può indurre sul PIL in termini, ad esempio, di maggior affidabilità del sistema e maggiore tempo risparmiato da parte degli utenti del sistema. Vickerman, “Transport, Wider Economic Benefits and Impacts on GDP” (DfT, 2005), in 23 Cattaneo Percoco, ACB e WEE, una rassegna, CERTeT 2010
ACB: troppo concentrata sui soli aspetti del settore dei trasporti L’ACB: fase fondamentale del processo decisionale per gli investimenti pubblici in infrastrutture di trasporto; essa assume condizioni di concorrenza perfetta negli altri settori: in questo modo è ragionevole assumere che il surplus del consumatore corrisponda al beneficio sociale totale (es. Jara-Diaz, 1986; Fosgerau e Kristensen, 2005). Queste assunzioni hanno consentito in passato di concentrare l’analisi sul mercato dei trasporti, ignorando eventuali effetti su altri mercati (lavoro, abitazioni, dei beni di consumo). CERTeT Tuttavia, questa impostazione, benché utile come prima approssimazione, ha distolto l’attenzione dell’analisi dall’impatto economico complessivo dell’investimento. (cfr. Cattaneo, Percoco, ACB di grandi infrastrutture e WEE, ACB e WEE, 24 una rassegna, CERTeT 2010)
Wider Economic Effects I WEE sono costituiti dai costi e dai benefici che derivano dal miglioramento dei trasporti e che si ripercuotono sui produttori e i consumatori in altri mercati (Elhorst et al., 2001). Comprendono quegli effetti che possono condurre alla delocalizzazione di imprese e individui/famiglie, nonché alla generazione e redistribuzione interregionale di reddito e occupazione (Rietveld e Nijkamp, 2000; Oosterhaven e Knaap, 2003). L'OECD a sua volta ha definito i WEE come quegli effetti non CERTeT inclusi dall'ACB standard, quali gli effetti relativi ai rendimenti di scala, le economie di agglomerazione, l’addensamento dei mercati del lavoro, così come il mutamento dei comportamenti di imprese e individui a seguito di un cambiamento dei costi o delle condizioni di trasporto. (cfr. Cattaneo, Percoco, ACB di grandi infrastrutture e WEE, ACB e WEE, 25 una rassegna, CERTeT 2010)
ACB: uno strumento, non “LO STRUMENTO” La rilevanza dei WEE, soprattutto in contesti già molto sviluppati, richiede, in fase di prima impostazione dell’ACB, di verificare se la nuova infrastruttura sia in grado di generare rilevanti effetti di sistema. Se esistono rilevanti effetti di sistema, occorre che la loro valutazione non sia un’appendice facoltativa, ma rientri nel cuore stesso dell’ACB. Qualora, infine, gli effetti di sistema siano importanti, ma non sia CERTeT possibile quantificarne con sufficiente attendibilità il costo e il beneficio, non si può procedere con l’ACB, ma è necessario ricorrere ad altre tecniche di valutazione. Per questo motivo è interessante osservare il caso francese, che sta evolvendo dalla semplice ACB ad un modello Analisi Multi Criteria e ACB. 26
Il traffico generato: perché? Che valore? La costruzione della nuova infrastruttura attiva però anche un altro fenomeno: crea una nuova domanda (D2 – D5)- Non si tratta di coloro che già prima volevano spostarsi e non lo facevano per il troppo costo (D1 – D2) , ma di altri che solo adesso vogliono spostarsi. Perché? Perché le nuove condizioni permettono l’insediamento di attività che prima non trovavano il contesto idoneo (territoriale o di mercato) per farlo. A coloro che già volevano spostarsi, ma non lo facevano per motivi di costo (D1-D2) si applica la “regola della metà” (D2-D1)*(Cgt1-Cgt2)/2 Invece, nulla sappiamo della utilità che ricaveranno coloro che decidono di spostarsi perché vi sono nuovi motivi per farlo (insediamento di strutture che CERTeT attraggono traffico, come ad esempio, una grande industria o un parco tematico Applicare la regola della metà è in questo caso non corretto e porta a una grave sottovalutazione. 27 RIT
Chi vogliamo servire? Attenzione al tempo! Perché gli antichi romani, con una vita media di 25 anni, riuscivano a costruire le strade consolari e i medioevali, con una vita media intorno ai 30 anni, costruivano cattedrali che richiedevano 200 e più anni per essere ultimate? CERTeT Siamo certi che sia solo un problema di tecniche decisionali o di strumenti di analisi e che questa incapacità non abbia invece origine in una diversa concezione di sé dell’uomo occidentale contemporaneo? 28
• Ogni tasso di sconto produce una differente curva: il valore di x indica di quanti anni è differita la realizzazione di un valore di 100. • Sull’asse delle y possiamo leggere quanto il valore attuale è inferiore a quello nominale.
8,0 tasso di variazione reale dei consumi privati 6,0 4,0 3,4% 2,9% 2,0 1,7% 0,1% 0,0 -2,0 -4,0 1971 1981 1991 2001 2011 "Tasso variazione reale consumi privati" Media decennale
10,0 5,0 5,7% 3,4% 2,2% 0,0 -3,2% -5,0 Tassi di interesse reali dei titoli di stato italiani di lungo periodo -10,0 -15,0 1971 1981 1991 2001 2011 "Tasso interesse reale titoli pubblici di lungo periodo" Media decennale
Valore attuale dei benefici futuri (tasso di sconto: 5%) 120% 1ª generazione 2ª generazione 3ª generazione 4ª generazione 100% % dei benefici ottenuti che vengono considerati del valoredell'investimento benefici 80% non considerati dell'anno benefici 60% non considerati % fattibilità benefici per decidere la 40% non considerati benefici considerati 20% benefici considerati 0% 1 5 9 13 17 21 25 29 33 37 41 45 49 53 57 61 65 69 73 77 81 85 89 93 97 Anni trascorsi dall'inzioanni dell'investimento
Miopia: si vede bene solo vicino
La politica deve riprendere il suo ruolo Esplicito a questo punto una preoccupazione: l’economia non è il criterio con cui giudicare tutto, ma deve dare un apporto di conoscenza, consapevole però di essere in grado di spiegare solo una parte dei fattori in gioco nella decisione, la quale deve essere riportata nell’ambito della politica, riscattata, se possibile, dal limite attuale. Solo se la politica sarà in grado di fare bene il suo ruolo, che è scegliere lo scopo e definirne quindi il valore, i tecnici, tra i quali gli economisti, potranno collaborare con l’apporto delle loro CERTeT conoscenze senza debordare dal proprio campo: solo accennando ad alcuni temi più tecnici, osservo che è quindi la scelta politica che definisce il valore dei costi e benefici non market, da utilizzare nelle analisi tecniche. Quanto vale integrare una regione marginale o quanto sia importante rispettare un bosco, è una scelta che non può essere lasciate ai 34 calcoli, spesso evanescenti, di noi economisti.
Alcuni punti per migliorare Infrastruttura conoscitiva nazionale • Previsioni di sviluppo territoriale e di traffico (cornice e vincolo) • Maggiori indagini dirette sulla domanda e sulla disponibilità a pagare • Monitoraggio ex post sul traffico e l’utilizzo delle infrastrutture finanziate Un processo iterativo di analisi economica e disegno progettuale • Maggiore progettazione preliminare … accompagnata da studi di fattibilità • Remunerazione progettazione svincolata dal valore del contratto. • Appalto con il progetto definitivo, (limitare la collusione tra impresa e gruppi di pressione locali per far lievitare i costi del progetto (altro che CERTeT sindrome Nimby) Metodologie condivise • Linee Guida scritte e pubblicamente consultabili • valori di riferimento per i principali parametri con l’obbligo di motivare dettagliatamente gli scostamenti • obbligatoria la presentazione e pubblicazione dei risultati delle analisi 35 economiche (sul modello della VAS)
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Quanto vale un bacio? 39
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