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LA SCALA 10/22 Rivista del Teatro Fedora, Marco Armiliato, Mario Martone, Roberto Alagna, Pierangelo Valtinoni, il Corpo di Ballo al TAM, Tugan Sokhiev, Patrizia Valduga, Andrea Valioni OTTOBRE 2022 1
EDITORIALE Il 15 ottobre alla Scala vanno in scena due prime. Nel passione proiettata su spettacolari paesaggi interna- pomeriggio una sala già esaurita accoglierà la nascita zionali come un film di 007, in cui aveva ancora potuto del Piccolo principe, la prima opera per bambini commis- credere Tatiana Pavlova e che Lamberto Puggelli aveva sionata dal Teatro: il libretto è tratto da Saint-Exupéry, rivestito d’ironia affettuosa e nostalgica, si emancipa il compositore è Pierangelo Valtinoni, le cui versioni di dal naturalismo per raccontare mistero e malinconia celebri testi per l’infanzia hanno già conquistato pla- di un’umanità in balia di forze incontrollabili. A Fedora tee di tutti i continenti e che abbiamo fatto intervistare dedichiamo anche una gallery con i grandi interpreti da Valentina Crosetto. La stessa sera Sonya Yoncheva e del passato e un ricordo di Giordano alla Scala firmato Roberto Alagna saranno protagonisti del nuovo allesti- da Andrea Vitalini. mento di Fedora di Umberto Giordano diretto da Marco In conclusione di Stagione il Balletto scaligero porta al Armiliato con la regia di Mario Martone, che ha scritto Teatro degli Arcimboldi Variazioni di bellezza, uno spetta- per noi un testo di presentazione. Nella rivista trove- colo che riunisce tutti i primi ballerini e il Corpo di ballo rete un’intervista ad Alagna di Luca Baccolini e una al in un caleidoscopio di stili che rappresenta un ritratto Maestro Armiliato di Liana Püschel. della compagine sotto la guida di Manuel Legris. Per i Era il 2011 quando Martone proponeva al pubblico concerti Alessandro Tommasi ha raccolto la testimo- scaligero la sua scabra lettura di Pagliacci e Cavalleria nianza di Tugan Sokhiev, molto atteso nella Stagione rusticana riscattando il celebre dittico dalle derive sinfonica, mentre nella rubrica Prospettive siamo ono- folkloriche. Da allora Martone ha continuato a leg- rati di ospitare la poetessa Patrizia Valduga, rapita dalla gere i titoli che si raccolgono convenzionalmente sotto direzione di Christian Thielemann che il mese scorso l’etichetta verista come esperienze legittimamente ha concluso insieme alla Staatskapelle Dresden il inserite nella drammaturgia novecentesca piuttosto ciclo di Orchestre Ospiti 2022. Le altre rubriche ospi- che come scomposte propaggini del romanticismo tano, insieme alle recensioni di libri e dischi a cura di dell’800. Una particolare consonanza il regista ha svi- Armando Torno e Luca Ciammarughi, una sezione dedi- luppato con la libertà a tratti sperimentale del teatro cata a Benois a cura di Vittoria Crespi Morbio. di Umberto Giordano: del 2016 è La cena delle beffe Il numero si conclude con un’ampia intervista di la cui catena di eccessi sanguinari è trasportata tra Mattia Palma ad Andrea Valioni, entrato nel 1986 e le famiglie della mafia italoamericana. Resta invece divenuto ben presto una figura cardine del nostro nella Francia del Terrore Andrea Chénier, che Riccardo Teatro. Andrea sta per concludere la sua esperienza Chailly sceglie di riportare ai fasti della serata inau- scaligera, ma la sua testimonianza è un tassello impre- gurale il 7 dicembre 2017 e che ritroveremo nel corso scindibile della storia di diversi decenni di spettacoli di questa Stagione. Con Fedora Martone giunge al suo e iniziative al Teatro alla Scala. terzo Giordano (e al suo settimo spettacolo) alla Scala, ancora una volta con le scene di Margherita Palli e i — paolo besana costumi di Ursula Patzak. La vicenda di spionaggio e Capo Ufficio Stampa del Teatro alla Scala 2 LA SCALA OTTOBRE 2022 1
01 03 «Fédora? demandez-vous… Pour moi, Fédora, c’est comme une seconde création de la femme. Ève, la création de Dieu, c’est la femme. OPERA CONCERTI Fédora, la création de Sardou, Fedora Sobrietà o c’est toutes les femmes». 6 sentimentalismo? 04 46 Un thriller — Sarah Bernhardt, Intervista nella belle-époque 8 L’enigma di Fedora 12 Il canto del coraggio 14 Fedora alla Scala 18 RUBRICHE Il piccolo principe portfolio 28 bozzetti e figurini Benois alla Scala Il piccolo principe 52 che ognuno ha dentro di sé prospettive 30 Thielemann, il mio farmaco salvavita LA SCALA 58 libri 02 Rivista del Teatro 10/22 Registrazione n. 221 del 10 luglio 2015 Il sublime eclettismo di Händel direttore responsabile: Paolo Besana 60 coordinatore di redazione: Mattia Palma con la collaborazione di: Lucilla Castellari, Carla Vigevani, Raffaele Mellace, Andrea Vitalini, dischi Luciana Ruggeri, Valentina Grassani, Rinascita Barocca Davide Massimiliano 61 progetto grafico e impaginazione: Tomo Tomo e Kevin Pedron memorie della scala con Jacopo Undari L’ultimo applauso stampa: Galli Thierry srl a Giordano BALLETTO 62 Si consiglia di verificare date e programmi sul sito www.teatroallascala.org scaligeri copertina: Bozzetto di Margherita Palli Variazioni di bellezza Andrea Valioni per Fedora 36 65 2 LA SCALA OTTOBRE 2022 3
01 OPERA Fedora 6 Un thriller nella belle-époque 8 Fedora alla Scala 18 Il piccolo principe 28 Il piccolo principe che ognuno L’enigma di Fedora ha dentro di sé 12 30 Il canto del coraggio 14 4 LA SCALA OTTOBRE 2022 5
FEDORA Delitto e castigo, colpa e pentimento. Nella rete sof- il taglio da romanzo poliziesco, con il suo corredo di focante di questi estremi morali si dibatte la vicenda supposizioni, caccia al colpevole, delazioni, confessioni; di Fedora, personaggio affascinante e ambiguo: femme l’impiego cinematografico ante litteram della suspence, fatale e fragile innamorata, fredda stratega ma alla tra colpi di scena continui; la caratterizzazione ambien- ricerca di un’innocenza perduta, furia vendicatrice e tale, non smaccata ma sottile e curata, che offre il con- vittima dei suoi stessi piani. Non stupirà che questa testo alla complessa psicologia dei personaggi, seguiti creatura straordinaria, donna «due volte», come recita negli ambienti esclusivi dell’aristocrazia belle époque: un celebre verso del libretto, autentico magnete per Pietroburgo, Parigi, la Svizzera dell’incipiente turi- chi vi s’imbatta, abbia da subito catturato l’attenzione smo alpino. Traduce in musica l’azione la più moderna delle più grandi interpreti (Gemma Bellincioni, Lina drammaturgia verista, declinata negli ingredienti clas- Cavalieri, Maria Caniglia, la Callas, la Tebaldi), cui si sici del suo duraturo successo: brevità, ritmo serrato, adattarono a far da spalla partner come Enrico Caruso scrittura vocale e sinfonica fluida e scorrevole, inven- e Beniamino Gigli. D’altra parte, era stata l’immensa zione d’una melodia indimenticabile («Amor ti vieta»), Sarah Bernhardt a creare il ruolo nel dramma di Sardou geniali soluzioni musicali escogitate per il cuore della che folgorò un Giordano appena diciottenne, che, reso vicenda (il dialogo sulla musica d’ambiente al piano- celebre dall’Andrea Chénier, poté finalmente trasferirlo forte, l’intermezzo sinfonico), fino all’epilogo di que- sulle scene liriche. Tenuta a battesimo nella Milano sto dramma senza redenzione, ancora più tragico per ancora ferita dalle cannonate di Bava Beccaris, l’opera l’indifferenza dello sfondo idilliaco su cui si consuma. incarna l’immaginario melodrammatico maggiore, quasi una sorta di trait d’union tra La traviata e Tosca, cui — Raffaele Mellace l’imparentano affinità di vario genere. Ma, più ancora, Professore di Musicologia e Storia della musica all’Università di Genova, lo spettatore vi troverà molta e dirompente modernità: Consulente Scientifico del Teatro alla Scala 6Bozzetti di Margherita Palli per Fedora LA SCALA OTTOBRE 2022 7
UN THRILLER NELLA BELLE-ÉPOQUE Intervista a Marco Armiliato Il direttore genovese torna alla Scala di Liana Püschel con una delle opere più passionali e intense di Umberto Giordano, compositore a suo avviso spesso sottovalutato Sin dal suo debutto nel 1898, il successo della Fedora di effetti, di passione, e tuttavia sono poco rappresentate. Umberto Giordano è sempre dipeso dalla presenza di Tutti i suoi lavori sono spettacolari, molto intensi e un cast stellare (il primo Loris Ipanoff fu Caruso!) e di arrivano con grande immediatezza al pubblico. un direttore che sappia condurlo attraverso quest’ope- ra-giallo, passionale e tragica. Per le recite di ottobre lp ’immediatezza espressiva è un pregio indiscuti- L alla Scala è stata scelta la guida di Marco Armiliato, il bile della musica di Giordano, ma non tanto quale non solo ha una sensibilità speciale per le opere della trama dei suoi drammi. Fedora mette in italiane di fine Ottocento, ma è anche stimatissimo scena una storia veramente complicata! dai maggiori interpreti dei nostri giorni: le sue colla- ma Ammetto che per uno spettatore seguire esatta- borazioni discografiche con Renée Fleming e Jonas mente cosa succede, capirlo al volo, è difficile. Anche Kaufmann hanno ricevuto i premi più prestigiosi. io la prima volta ci ho messo un po’. Al di là di questo, il dramma è costruito come un thriller avvincente ed è lp iordano è un autore che lei ha diretto tante G molto intrigante ciò che accade. Sotto un certo punto volte, anche in occasione di importanti debut- di vista, alcune situazioni e alcune emozioni somi- ti, come alla Wiener Staatsoper e al Metropoli- gliano a quelle che ci sono nella Fanciulla del West: sono tan di New York. Come descriverebbe questo opere diverse, ma entrambe veramente intense. musicista? ma Secondo me, Giordano è un compositore straor- lp Da un punto di vista personale, com’è il suo rap- dinario ma un po’ sottovalutato, nel senso che le sue porto con Fedora? opere sono sempre bellissime, ricche di colori, di ma Con questo lavoro ho un bellissimo feeling. 8 LA SCALA OTTOBRE 2022 9
Ricordo che molti anni fa, mentre ero un giovane e Svizzera. Alle diverse ambientazioni geografi- 15, 18, 21, 24, 27, 30 ottobre; maestro collaboratore al Teatro dell’Opera di Madrid, che corrispondono diverse atmosfere musicali? “Gli episodi passionali di Fedora 3 novembre 2022 si preparava Fedora nella stupenda produzione di ma Certo, questa è un’opera con tre atmosfere musi- possono essere messi in relazione Beppe de Tomasi che poi ha girato il mondo. C’era cali ben definite. La prima, che si riferisce a San una grande attesa perché il cast era straordinario: Pietroburgo, è molto severa, russa, cupa. La seconda con il Verismo, ma personalmente Umberto Giordano oltre a Plácido Domingo, comprendeva Renata Scotto ci porta a Parigi ed è un po’ “coquette”; qui ci sono i preferisco pensare Giordano come un FEDORA e Mirella Freni che si alternavano nella parte della valzer in stile “parisienne” e c’è uno spazio per la con- Principessa. Ricordo che subito dopo l’inizio delle tessina Olga e per i suoi amori con Boleslao Lazinski. compositore più romantico, devoto Nuova produzione Teatro alla Scala prove mi hanno dato il ruolo di Boleslao Lazinski, il L’ultima, dove si consuma il vero dramma, è intensa- all’armonia e alla situazione.” direttore Marco Armiliato regia Mario Martone pianista polacco che non canta ma suona nell’atto mente svizzera, con i cori di montagna e la cantilena scene Margherita Palli secondo. Mi hanno tinto i capelli di biondo con uno del piccolo savoiardo accompagnato dalla fisarmo- costumi Ursula Patzak spray. Ho delle foto ricordo bellissime. Da lì con nica. Trovo questa caratterizzazione geniale, oltre che luci Pasquale Mari Fedora è nato un rapporto speciale, che poi si è raffor- molto funzionale. coreografia Daniela Schiavone zato quando l’ho diretta alla Wiener Staatsoper in cast Sonya Yoncheva / Roberto un’altra produzione importante. lp Senz’altro l’aria più celebre e attesa dell’opera è Alagna (15, 18, 21 ott.) / Fabio “Amor ti vieta”, che intona Loris Ipanoff nel Sartori (24, 27, 30 ott.; 3 nov.) / lp Anche alla Scala i personaggi di Fedora avranno secondo atto. Perché è così tanto amata? Serena Gamberoni / George Petean voci straordinarie. ma Con il tempo “Amor ti vieta” è diventata un must ma Assolutamente! Con Sonya Yoncheva e Roberto dei tenori. L’aria ha una bella linea di canto che per- Alagna avremo un cast meraviglioso. Anche gli inter- mette all’interprete di dimostrare tutto il suo valore preti delle parti secondarie, come il diplomatico e perché richiede un bellissimo legato e una tecnica di l’ufficiale di polizia, sono ottimi. La disponibilità di respirazione molto buona. Ricorda un po’ la sortita di cantanti di altissimo livello, di superstar che abbiano Andrea Chénier, nel senso che Andrea esce fuori con un forte magnetismo sul palcoscenico, è la ragione questo “Colpito qui m’avete” nel primo atto dell’opera per cui si rappresenta un’opera di questo genere. La creando una situazione di imbarazzo totale nel bel Principessa protagonista è un ruolo così bello, così mezzo di una festa parigina; anche Loris intona la sua ricco, così importante... È la classica prima donna, del aria in un contesto simile. Certo “Un dì all’azzurro tipo di Adriana Lecouvreur o Tosca; lei non solo spazio” è molto più lunga, per cui è molto più compli- comanda, ma fa veramente tutto. La sua passionalità, cata a livello musicale e tecnico; “Amor ti vieta” invece l’intensità dei suoi sentimenti, così tipica dei perso- è un concentrato assai stretto di tecnica canora, che naggi di Giordano, la portano a combinare un vero permette di dimostrare in pochissimo tempo tutte le disastro, una tragedia. possibilità del canto tenorile. È un vero gioiello. lp Ha appena menzionato opere di Cilea e Puccini, lp Per continuare il confronto con Andrea Chénier, due autori che insieme a Giordano vengono che dirigerà nella prossima Stagione scaligera, i spesso definiti veristi. Trova appropriata questa finali delle due opere sono praticamente l’oppo- etichetta? sto: uno tende al fortissimo e l’altro al sussurro. ma Io ritengo Giordano un compositore assoluta- Qual è più difficile da rendere? mente romantico. Forse l’ultimo dei romantici. Si serve ma Andrea Chénier finisce un po’ trionfalmente, con spesso di melodie che ricorrono molte volte e che grande potenza orchestrale. In Fedora abbiamo un rimangono ben impresse nello spettatore quando assi- finale triste, di morte, che secondo me s’ispira un po’ ste a una delle sue opere. In Fedora, Giordano impiega alla morte di Adriana Lecouvreur. Qual è più difficile? questa sorta di Leitmotiv in un modo molto simile a Sono due cose completamente differenti e hanno quello di Cilea in Adriana Lecouvreur, dove troviamo dei significati differenti, fondamentali per il contesto in temi usati in situazioni operistiche che esprimono cui si trovano; in entrambi i casi però è difficile fare emozioni particolarmente intense. Proprio questi epi- musica e farla bene. D’altra parte, ciò che è delicato, sodi passionali possono essere messi in relazione con il proprio per la sua natura, è più difficile da dimostrare, Verismo, ma personalmente preferisco pensare bisogna dedicargli molto più tempo per arrivare a un Giordano come un compositore più romantico, devoto livello importante. fotografie di Brescia e Amisano all’armonia e alla situazione, soprattutto interessato a sottolineare ogni momento importante con qualche — Liana Püschel strappo orchestrale o con qualche invenzione. Dottore di ricerca in Culture e Letterature del Mondo moderno, si dedica alla ricerca, la didattica e la divulgazione in ambito musicologico lp edora è articolata in tre atti, ciascuno dei quali si F svolge in una nazione differente: Russia, Francia 10 LA SCALA OTTOBRE 2022 11
L’ENIGMA DI FEDORA Dopo La cena delle beffe e Andrea Chénier, Mario Martone mette in scena la sua terza opera di Umberto Giordano alla Scala fotografia di Brescia e Amisano Fedora, opera in cui si parla di spionaggio e i cui pro- scelte? Forse. Ma io invece sono felice di lavorare su un minacciato, ma anche i suoi Amanti dal volto coperto IN CORSA PER tagonisti sono donne e uomini russi della fine dell’Ot- progetto di quattro anni fa. Già allora l’opera mi era sbalzavano nell’idea della messa in scena. Lo spettacolo LE NOMINATION tocento, doveva debuttare con la mia regia alla Scala apparsa sotto il segno della melancolia, costruita ter- doveva cominciare con un’impronta realista e contem- AGLI OSCAR all’inizio di giugno del 2020, quando i programmi ribilmente com’è su una concatenazione di eventi che poranea, ma ben presto il naturalismo doveva sfaldarsi. Nostalgia di Mario dei teatri vennero stravolti a causa del Covid. Il pro- sembra il gioco di un dio maligno, o un Sogno di mezza Dalla Pietroburgo dell’inizio alla Parigi del secondo atto Martone, presentato getto risale dunque al 2019, anno in cui ero andato a estate al negativo, in cui le posizioni degli amanti si fino alla Svizzera evocata dal canto lontano di un bam- al Festival di Cannes San Pietroburgo per una rassegna dei miei film e avevo scambiano non grazie a una polverina magica, ma sotto bino, in questo enigmatico viaggio nel tempo e nello e vincitore di cinque incontrato Valery Gergiev, con cui avevamo realizzato i colpi dell’assassinio, della cospirazione, della delazione spazio che è Fedora, col suo quasi meccanico avvicen- Nastri d’Argento, è il Chovanščina alla Scala, immaginando di fare un’opera e della vendetta. Oggi questa visione mi appare ancora darsi di lettere e biglietti, tutto precipita nell’insonda- film selezionato per insieme al Mariinskij. Intanto alla Scala si costruivano più vicina al sentimento che personalmente provo in bile, in un dolore inspiegabile. La Storia, la politica, la rappresentare l’Italia le scene di Fedora, ignari di quel che sarebbe accaduto questi tempi che stiamo vivendo. L’enigma e l’impre- natura, i conflitti ci sovrastavano come fossero degli agli Oscar 2023 nella da lì a qualche mese. Quando l’emergenza sanitaria ha vedibile regnano sovrani, noi tutti sembriamo pedine dèi, ma poi ci sono gli esseri umani, i loro sentimenti categoria Miglior film allentato la presa, i teatri sono stati riaperti e lo spetta- di un gioco del quale, per quanti sforzi facciamo per e i loro errori. Come tutto questo prenda forma è l’e- in lingua straniera. colo è stato riprogrammato, ma adesso che finalmente capirlo, sfugge il senso. E io volevo sfuggire allo stretto nigma dei personaggi tragici di Sardou a cui Umberto lo stiamo provando, in Russia non si può nemmeno più naturalismo imposto al libretto dalla rielaborazione Giordano dà vita con la sua musica, ma è anche quello andare. Come farei Fedora se mi venisse proposta oggi? del dramma di Sardou, così mi rivolsi con l’immagi- delle semplici vite di chiunque di noi. La guerra in Ucraina, le spie russe che sono state sco- nazione a Magritte, grande pittore surreale e malinco- perte in Italia orienterebbero in qualche modo le mie nico. In particolare ricordavo il suo quadro L’assassino — Mario martone 12 LA SCALA OTTOBRE 2022 13
IL CANTO DEL CORAGGIO Intervista a Roberto Alagna Dopo la sua partecipazione alla serata di Luca Baccolini “… A riveder le stelle”, Roberto Alagna torna sul palco della Scala come Conte Loris: “Il vero personaggio tragico di Fedora” “In realtà sono un timido”, sbotta Roberto Alagna, a lb Ritorna per Fedora, un tempo titolo di reperto- costo di non essere creduto, lui che calca palcoscenici rio. Oggi quasi una riscoperta. da quand’era poco più che adolescente, lui che dal ra Da giovane mi ritrovai in una tournée in cui si prossimo gennaio sarà in scena per le novanta recite davano Traviata (io ero Alfredo) e Fedora, con Renata di un musical dedicato alle vicende di Al Capone, lui Scotto e Nunzio Todisco. Ogni volta che potevo che - soprattutto - ha conosciuto ogni accento del andavo a sentire le loro prove. E più ascoltavo, più mi pubblico scaligero. E se la ferita del 2006 (la rocam- rendevo conto di quale capolavoro si trattasse. Per bolesca uscita anticipata in Aida) è stata curata dal riproporre opere del genere servono i cantanti, e non miglior medico possibile - il tempo - ora dopo sedici sempre si trovano. Per questo è facile che sopraggiun- anni s’impone un ritorno in scena da protagonista, gano lunghi periodi di “oblio”. Ma poi arrivano anche come Conte Loris in Fedora di Umberto Giordano. i momenti di riscoperta e sono felice di farne parte ora. Fedora mi ricorda soprattutto i tempi in cui ero lb Alagna, molti l’attendevano. giovane, quando compravo tutti gli spartiti delle ra In realtà a Milano non mancavo da molto opere che amavo. tempo, avendo cantato alla Scala il 7 dicembre 2020, l’anno del Covid, con la frustrazione di non averlo lb L’ha conservato, quello di Fedora? potuto fare davanti al pubblico. Vero, è passato molto ra Certo. E riaprendolo sulla prima pagina ho rivi- fotografia di Gregor Hohenberg tempo dall’ultima opera, ma con la Scala in realtà il sto un numero di telefono. Era quello di casa rapporto non si è mai interrotto. Abbiamo continuato Pavarotti. Stiamo parlando del 1985, non c’erano a sentirci e a studiare proposte di collaborazione; e ancora i cellulari, per questo me lo appuntò diretta- quando torno a Milano rivedo molte persone, felici di mente sullo spartito. Ovviamente composi quel ritrovarmi, e io di riabbracciare loro. Ogni tanto qual- numero, nonostante la timidezza. E diventammo cuno mi fa scappare anche una lacrima. amici. Luciano mi ha sempre dato una grande mano. 14 LA SCALA OTTOBRE 2022 15
lb Ma è vero che si darà anche al musical? “Noi cantanti abbiamo ra Sì. Non è certo la prima volta che mi tuffo in il dovere di essere altri generi. Adesso sta per partire un progetto da me molto atteso, preparato prima del Covid. Ci sono meravigliosi. Non amo novanta recite in programma, se il pubblico apprez- quelli che pensano al canto zerà. La sfida sarà interpretare Al Capone anche nel suo rapporto con la musica. È risaputo che nei suoi e a questo lavoro usando momenti solitari cantava in italiano. parole come sfida, difficoltà, lb E lei, francese di nascita, siciliano di origine, lotta. A volte vedo duetti come pensa quando è da solo? In italiano o in che diventano duelli. Non è francese? ra Un tenore non pensa, lo sanno tutti. Scherzi a questo. La musica è amore.” parte, io penso perlopiù in francese, ma con mia moglie, il soprano Aleksandra Kurzak, parlo italiano, con mia figlia di nuovo in francese, con i genitori in siciliano. Per anni con la mia precedente moglie (Angela Gheorghiu ndr) ho parlato rumeno e al caba- ret in spagnolo. Una vita piena di strade inaspettate. lb E in scena alla Scala sarà un conte russo. ra Loris Ipanoff è un personaggio bello e nobile, fotografia di Brescia e Amisano che non ha cercato il suo destino, ma il contrario. Uccide l’amante di sua moglie, ovvero il promesso sposo di Fedora, salvo poi innamorarsi di lei, ma lb Timidezza. Lei. Possibile? quando ormai è troppo tardi per interrompere la ra Sì, dall’infanzia. A scuola ero uno che non alzava catena dei fatti. Ipanoff è il vero personaggio tragico mai la mano per prendere la parola. Quando mi face- della vicenda, perché perde tutto e rimane a contem- vano la torta di compleanno mi nascondevo sotto il plare le rovine di questa storia in cui non c’è nessun Roberto Alagna e Sonya Yoncheva banco. È stato il canto, soprattutto la chitarra, a vincitore. In un certo senso mi ricorda Turiddu, un in prova darmi coraggio. altro personaggio che amo molto. lb È lì che è nato anche il suo istinto chansonnier? lb Quali sono personaggi d’opera drammaturgica- ra Posso dire che la chitarra è stata un vero stru- mente a lei familiari? mento terapeutico. Serviva fisicamente a nascon- ra Li amo un po’ tutti, ma se ne dovessi indicare dermi e a darmi forza. Come uno scudo. A dieci anni uno sarebbe senza dubbio il Cyrano dal Cyrano de non potevo cantare senza chitarra. Ho cominciato a Bergerac di Alfano, opera rarissimamente rappresen- non usarla più solo quando mi unii ad altri musicisti tata, ma che a me ricorda tanto il complesso della nei locali. Ma a quel punto avevo 17 anni ed ero già timidezza di cui si parlava prima. Amo molto anche il nei cabaret. A venti feci la mia prima opera. mio ruolo in Fedora: Giordano concede al tenore una bellissima scrittura (pensiamo ad Andrea Chénier, riproporle: generalmente si tratta di titoli con molti che devono incidere davvero. Io comunque sono sem- lb Come ha conciliato la diversa natura delle sue che è quasi un belcantista) ma ci sono anche passaggi personaggi ed è difficile convincere i teatri a scom- pre per rispettare la storia che viene raccontata. carriere? molto bassi che richiedono parecchia attenzione. metterci sopra. ra Sono un curioso di natura, amo il palcoscenico e lb Nel 2023 saranno quarant’anni di carriera. amo il pubblico, il grande pubblico, tutto il pubblico. lb Ci sono decine di opere italiane, a cavallo tra lb Molti cantanti di spicco stanno entrando o rien- Progetti per i prossimi quaranta? Se faccio questo lavoro è per condividere sentimenti, XIX e XX secolo, che attendono ancora una trando nel dibattito sulle regie d’opera. Alcuni ra Mai stato ambizioso in vita mia, tutto quello che non per fare la lotta con qualcuno. La musica è comu- rivincita. suoi colleghi chiedono di “semplificare” a bene- ho fatto è stato per destino. Tant’è vero che non ho nione, un atto d’amore, il godimento nello stare ra Zandonai, Respighi, Leoncavallo (non dico ficio dei giovani. mai chiesto un solo appuntamento con un direttore assieme, è l’aprirsi della tela sul mondo dei pupi che Pagliacci, ma un piccolo capolavoro qual è Chatterton, ra Io non parlerei di semplificazione ma di corretta per dire “voglio fare” o “dammi quel ruolo”. Ho rice- tutti abbiamo visto da bambini. Canto per non per- la sua prima opera). Non si finisce di elencare ciò che ricerca storica. Prendiamo ad esempio Netflix. Le serie vuto proposte e mi sono sempre preso il tempo per dere il ricordo di quel sogno. Noi cantanti abbiamo il meriterebbe più attenzione dai nostri cartelloni. Nel più seguite dai giovani sono paradossalmente le dire sì o no. Così è stata la mia vita sin qui. dovere di essere meravigliosi. Non amo quelli che mio piccolo ho inciso e cantato molte opere ingiusta- grandi vicende storiche, realizzate con scene e costumi pensano al canto e a questo lavoro usando parole mente definite minori: penso al Nerone di Rubinstein, accuratissimi. Sarà un caso? Ai registi bisognerebbe — Luca Baccolini come sfida, difficoltà, lotta. A volte vedo duetti che Fiesque di Lalo, Le roi Arthus di Chausson o Le jongleur chiedere invece un grande lavoro sull’espressione dei Giornalista, lavora per la redazione bolognese de La Repubblica diventano duelli. Non è questo. La musica è amore. de Notre-Dame di Massenet. Ma oggi è complicato sentimenti e sulla relazione tra gli artisti in scena. È lì e per il mensile Classic Voice 16 LA SCALA OTTOBRE 2022 17
Portfolio Fedora viene eseguita alla Scala con un ritardo di trentaquattro anni dalla prima milanese del 1898 al — Fotografie Teatro Lirico. Il filo del discorso viene ripreso nel d’archivio Capodanno del 1932, quando l’opera è rappresentata alla Scala con un cast di primo piano, a partire dalla presenza già importantissima di Victor de Sabata, che dirige ancora la ripresa dell’opera nell’aprile del 1935, mentre nell’aprile del ’39 la bacchetta passa a Gino Marinuzzi. FEDORA ALLA SCALA 18 LA SCALA 19
Nel periodo di guerra l’opera di Giordano va in scena a pagina 18 e a destra Maria Callas, regia di Tatiana dapprima nel 1941, poi nel 1943. Nel 1948 cade Pavlova, 1956, fotografia di Erio Piccagliani il cinquantenario dell’opera e torna alla ribalta De Sabata, ma forse l’apice nella storia delle produzioni scaligere di Fedora lo si raggiunge nel 1956, con Maria Callas e Franco Corelli. Quasi quarant’anni separano questo allestimento dalla nuova produzione (1993) con la regìa di Lamberto Puggelli e le scene e i costumi di Luisa Spinatelli. Sul podio l’indomabile Gianandrea Gavazzeni, nei ruoli principali Mirella Freni e Plácido Domingo. Questa edizione sarà ripresa nel 1996 e nel 2004. — Luca chierici dal testo del programma di sala Critico musicale per Radio Popolare dal 1978 al 2020 e per Il Corriere Musicale dal 2012, collabora alle riviste Musica e Classic Voice dalla fondazione 20 LA SCALA OTTOBRE 2022 21
a sinistra Mirella Freni e Plácido sopra Domingo, regia di Lamberto Maria Callas e Franco Corelli, Puggelli, 1993, regia di Tatiana Pavlova, 1956, fotografia di Lelli e Masotti fotografia di Erio Piccagliani 22 OTTOBRE 2022 23
sotto a destra a pagina 26 Plácido Domingo e Mirella Mirella Freni e José Carreras, Mirella Freni e Plácido Domingo, Freni, 1993, fotografia di Lelli regia di Lamberto Puggelli, regia di Lamberto Puggelli, 1993, e Masotti 1993, fotografia di Lelli fotografia di Lelli e Masotti e Masotti 24 LA SCALA OTTOBRE 2022 25
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IL PICCOLO È dal 2015 che il cartellone della Scala pensa anche al cui dedica tutte le sue attenzioni. Il linguaggio musi- pubblico che verrà, con seguitissime opere per bam- cale di Valtinoni riesce nella difficile impresa di coniu- bini eseguite dai solisti e complessi dell’Accademia. E gare il rigore della forma all’efficacia comunicativa del se finora si è dato spazio a riduzioni di titoli del grande risultato, accettando il sistema tonale ma trattandolo repertorio, quest’anno si è puntato su un nuovo lavoro con libertà, nella convinzione che anche – o soprattutto commissionato a un compositore di oggi: Pierangelo – la nuova musica debba farsi accettare dal pubblico. Valtinoni. Il musicista vicentino si dedica con successo Non mancano influenze da ambiti musicali non classici, dal 1996 al genere dell’opera per ragazzi. Tra i suoi lavori come il pop, il rock o il jazz, per arricchire un racconto spicca un fortunato Pinocchio, una delle opere contem- di formazione che ripercorre i diversi passaggi della cre- poranee più eseguite al mondo, se non la più eseguita, scita senza censurare nemmeno i temi più complicati, con centinaia di rappresentazioni da Lima a Hong specie per un pubblico di bambini, come il distacco e Kong. Per il soggetto da cui sarà tratta la sua settima la morte. Il progetto si avvale della direzione di Vitali opera si è pensato a uno dei racconti più celebri del Alekseenok, giovane maestro bielorusso vincitore del Novecento, ridotto a libretto da Paolo Madron: Il piccolo Concorso Toscanini 2021, e della regia di Polly Graham, principe di Antoine de Saint-Exupéry, poetica vicenda in regista britannica apprezzata per i progetti educativi cui un aviatore costretto a un atterraggio d’emergenza ideati e realizzati per Glyndebourne, la English National – da ricordare che lo stesso Saint-Exupéry era un avia- Opera e la Welsh National Opera. tore, abbattuto davanti alla costa marsigliese durante la Seconda guerra mondiale – inizia un dialogo con il misterioso, piccolo abitante del lontano asteroide B 612, a destra su cui vive in compagnia di tre vulcani e di una rosa a Bozzetti di Basia Bińkowska per Il piccolo principe 28 PRINCIPE LA SCALA OTTOBRE 2022 29
IL PICCOLO PRINCIPE suggerita dal testo. Per quanto la mia scrittura risulti vc Come è nata la sua collaborazione con il libretti- chiara e immediatamente funzionale sul piano sce- sta Paolo Madron? nico, questa semplicità è in realtà frutto di un procedi- pv Ancora una volta per caso, quando nel 2001 mento creativo sofisticato, che pur tornando al l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza mi com- CHE OGNUNO sistema tonale ne rifiuta le banali attrazioni gravita- missionò un lavoro su Pinocchio. Chiesi a Paolo zionali. Inoltre, il gusto del colore, che declino nella Madron, giornalista e scrittore vicentino come me, di ricchezza melodica dei miei temi musicali, ha le sue lavorare al libretto anche se non lo aveva mai fatto radici proprio nella dinamicità dell’organo. prima. L’operazione si rivelò un successo tale che nel HA DENTRO DI SÉ 2006 la Komische Oper di Berlino ne fece una vera e vc Nel suo teatro operistico trovano spazio anche propria opera chiedendoci la sua riscrittura. Da lì riferimenti ad altri generi. Pinocchio fece il giro del mondo. Rispetto ai nostri pv Il compositore è una spugna, assorbe tutto ciò titoli successivi, in questo caso fu la musica a coman- che lo circonda per poi rielaborarlo in modo originale. dare sul libretto: i versi furono riscritti più volte Naturalmente in conservatorio ascoltavo moltissima prima di offrire alla partitura il terreno ideale per musica classica, ma durante l’adolescenza alcuni amici dispiegarsi. Ma avevamo intuito la profonda osmosi mi facevano sentire brani pop e tanto rock progressivo, che si poteva realizzare fra le strofe e il fraseggio dai Pink Floyd ai Genesis. Nel mio linguaggio attuale musicale. Da allora il nostro sodalizio è proseguito c’è traccia dell’amore che ho provato per tutte quelle con La regina delle nevi (2010), Il mago di Oz (2016), Alice esperienze musicali. Ma gioco con queste influenze rit- nel Paese delle Meraviglie (2021), Pigafetta (2022) e Il pic- miche realizzandole con colori del tutto personali. colo principe. Intervista a Pierangelo Valtinoni Il compositore Pierangelo Valtinoni di Valentina Crosetto presenta alla Scala un’opera per bambini tratta dal libro più amato di Antoine de Saint-Exupéry Nell’introduzione alle Fiabe italiane (1956), Italo maturato il mio approccio al teatro musicale. Dopo Calvino scriveva che le favole sono vere non solo per- aver sperimentato nell’ambito delle coordinate esteti- ché “nella loro sempre ripetuta e varia casistica di che di autori come Stravinskij, Schönberg e Ligeti, ho vicende umane” offrono “una spiegazione generale abbandonato quella strada perché ciò che producevo della vita”, ma anche perché nel binomio realismo- non mi piaceva. Lo sapevo fare, ovviamente, ma sen- fiabesco è quest’ultimo a condurre quella “sfida al tivo l’esigenza di mettermi alla prova in qualcosa che labirinto” che consiste nel ricavare senso e ordine mi fosse più congeniale. Quando, nel 1996, mi sono dalla confusione del quotidiano. La favola del Piccolo imbattuto nella fiaba in versi Il ragazzo col violino di principe di Antoine de Saint-Exupéry racconta di una Roberto Piumini, noto autore di libri per ragazzi, ho creatura venuta dalle stelle che ha fatto sognare ma iniziato a pensare come scrivere un’opera dedicata a anche riflettere intere generazioni, cogliendo la vera loro. Musicare il testo di Piumini è stato impegnativo, essenza dell’anima umana. Prima commissione scali- ma si è rivelata l’occasione per definire uno stile ben gera per l’infanzia a un autore contemporaneo, Il pic- preciso, musicalmente complesso ma “sincero”, dove colo principe di Pierangelo Valtinoni su libretto di l’esperienza della comprensibilità – alquanto trascu- Paolo Madron andrà in scena dal 15 ottobre con la rata dalle avanguardie – tornasse centrale per l’ascol- bacchetta di Vitali Alekseenok, giovane direttore vin- tatore. Così ho trovato la mia vera dimensione citore del Concorso Toscanini 2021, e la regia di Polly espressiva. Graham, apprezzata per i progetti educativi ideati per Glyndebourne, l’English National Opera e la Welsh vc Che ruolo ha avuto la sua formazione da organi- National Opera. sta nella messa a punto del suo linguaggio compositivo? vc Il catalogo delle sue composizioni testimonia pv Nelle scelte armoniche dei miei lavori ho river- un’ampia ricerca nell’ambito del radicalismo d’a- sato il rigore imposto dal contrappunto delle esecu- vanguardia. Ma la sua popolarità è legata al suc- zioni organistiche. Per assurdo, se eliminassimo il cesso internazionale delle sue opere per ragazzi. libretto dalle mie opere, la musica resterebbe in piedi Quando ha scoperto di prediligere questo lo stesso. Il suo equilibrio non è nell’ausilio della genere? parola ma nella forma. La musica deve avere una pro- pv Ci sono arrivato per caso, nel momento in cui è pria grammatica, autonoma e sciolta dalla narrazione 30 LA SCALA OTTOBRE 2022 31
COMPONI LA TUA STAGIONE vc Nella trasposizione in musica quali temi avete “Naturalmente in conservatorio accolto del Piccolo principe? ascoltavo moltissima musica pv Nell’approccio al racconto di Saint-Exupéry classica, ma durante l’adolescenza alcuni amici mi facevano vengono sbalzati in primo piano gli insegnamenti chiave dell’iniziazione alla vita adulta: la fanciullezza come età della meraviglia contrapposta alla miopia ALLA SCALA dell’uomo maturo nell’incontro con il Pilota, il Re, la sentire brani pop e tanto rock Vanitosa (con voce di soprano) e l’Uomo d’affari; l’a- Con i Carnet, scopri un nuovo modo di vivere Chi volesse combinare ad esempio tre opere, avrà la progressivo, dai Pink Floyd ai micizia con la Volpe intesa come legame unico fra due il Teatro con massima flessibilità scelta fra cinque titoli della Stagione accomunati dal esseri viventi; la Rosa cui il Piccolo Principe dedica Genesis. Nel mio linguaggio ogni cura sul suo pianeta come metafora dell’affac- periodo dell’anno. È possibile dunque scegliere tre Dopo il successo delle prime proposte inaugurate nella opere nel periodo da dicembre ad aprile, tre da marzo a attuale c’è traccia dell’amore ciarsi del sentimento amoroso. Di questa iniziazione Stagione 2021/2022, anche quest’anno sarà possibile luglio oppure tre da luglio a novembre. Con la stessa fa parte anche il tema della morte, raffigurato dal che ho provato per tutte quelle Serpente, che ha però un’accezione positiva quale comporre la propria selezione di spettacoli scaligeri articolazione temporale, è possibile combinare quattro con la nuova formula Carnet. spettacoli tra opere e balletti. Per prenotare tre balletti, esperienze musicali.” componente intrinseca della vita. invece, la scelta include tutti i titoli della Stagione ec- La proposta si articola in una scelta libera di almeno 3 cetto quello inaugurale. vc Ha fornito indicazioni specifiche sulla regia spettacoli, con posti di platea o palco, all’interno di una dell’allestimento? serie di selezioni di titoli d’opera o balletto della Sta- La selezione dei posti viene effettuata all’atto dell’ac- pv Di solito, indico l’orientamento da seguire per gione, suddivisi per periodo o per tipologia. Il carnet quisto, online su www.teatroallascala.org oppure tele- vc Perché la letteratura per l’infanzia rappresenta il ideare una regia coerente con la partitura. In questo ha una prelazione d’acquisto e un prezzo ridotto rispet- fonicamente al servizio dedicato + 39 02 99901922 suo terreno d’elezione? caso, ho preferito lasciare piena libertà a Polly to all’acquisto dei singoli biglietti, garantendo quindi (lunedì/sabato, ore 10/19). Il prezzo varia in base agli pv Diversamente dal credo comune, ritengo che Graham: ha costruito uno spettacolo moderno, adatto un’ottima scelta di posti, seconda solamente a quella spettacoli scelti, con una riduzione crescente all’au- l’arte non sia una finestra sui grandi temi dell’attualità a tutti, lavorando molto sul movimento e sulle qualità degli abbonamenti a data fissa. mento del numero di spettacoli inclusi. né che debba salvare il mondo. È la forma di intelli- attoriali dei cantanti. Il risultato è un viaggio straor- genza di cui disponiamo per raccontare emozioni. Se dinario fra realtà e immaginazione dove ciascuno scrivessi un lavoro ispirato alla guerra in Ucraina mi spettatore può ritrovare o scoprire il “piccolo prin- sembrerebbe solo di sfruttare una tragedia del nostro cipe” che ha dentro di sé. 3 Opere (a scelta tra 5 titoli) tempo. La dimensione “universale” della fiaba, per dicembre/aprile:* marzo/luglio:** luglio/novembre:*** quanto rassicurante, mi consente invece di narrare le — Valentina Crosetto Salome Li zite ’ngalera Macbeth I vespri siciliani Lucia di Lammermoor Il barbiere di Siviglia varie emozioni all’interno di una partitura, prendendo Responsabile della comunicazione presso l’Associazione Lingotto Musica La bohème Andrea Chénier Le nozze di Figaro sul serio affanni e dilemmi esistenziali dell’infanzia e giornalista di cultura e spettacolo Les contes d’Hoffmann Rusalka Peter Grimes (ma non solo) quali il bisogno di essere amati, il timore Li zite ’ngalera Macbeth L’amore dei tre re di essere abbandonati e la paura dell’ignoto. 15, 16, 22, 29, 31 ottobre; 21, 28 novembre; 3 Balletti (a scelta fra 6 titoli)* vc Una posizione molto distante da quella di un 3, 19 dicembre 2022; autore come Hans Werner Henze, che con il suo Dawson/Duato/Kratz/Kylián 29 gennaio; Le Corsaire Pollicino ribadì la funzione sociale dell’arte. 3, 7 febbraio; Serata William Forsythe pv Henze è stato un grande compositore prima che 16 marzo 2023 Romeo e Giulietta un artista impegnato. Nel 1979 scrisse Pollicino Il lago dei cigni secondo il medesimo intento didattico e di partecipa- Aspects of Nijinsky Pierangelo Valtinoni zione sociale con cui aveva trasformato in realtà l’uto- IL PICCOLO pia del Cantiere Internazionale d’Arte di PRINCIPE 4 Opere/Balletti (a scelta fra 8 titoli) Montepulciano: dare ai ragazzi l’opportunità di suo- nare al fianco di musicisti e cantanti professionisti. Prima esecuzione assoluta dicembre/marzo:* aprile/luglio:** luglio/novembre:*** Ma il valore della sua musica non può essere misurato Commissione del Teatro alla Scala Boris Godunov Li zite ’ngalera Macbeth Salome Lucia di Lammermoor Il barbiere di Siviglia soltanto sulla base dell’ideologia che la sosteneva. direttore I vespri siciliani Andrea Chénier Le nozze di Figaro Risiede piuttosto nell’eccezionalità di un capolavoro La bohème Rusalka Peter Grimes Vitali Alekseenok (15, 16, 22, 29, 31 ott.) che evoca le geometrie della favola attraverso un uso Bruno Nicoli (21, 28 nov.; 3 dic. e 16 mar.) Les contes d’Hoffmann Macbeth L’amore dei tre re sapiente di tonalità, politonalità, serialismo, cadenze Paolo Spadaro Munitto (19 dic.; 29 gen. Lo schiaccianoci Le Corsaire Romeo e Giulietta popolari e tessuti armonici dissonanti. Se nel Piccolo e 3, 7 feb.) Dawson/Duato/Kratz/Kylián Serata William Forsythe Il lago dei cigni Le Corsaire Romeo e Giulietta Aspects of Nijinsky principe non c’è l’intenzione di scrivere appositamente regia Polly Graham per i bambini del pubblico, c’è però la volontà di trat- scene Basia Bińkowska tare il coro di voci bianche alla pari degli interpreti * In vendita dal 30 settembre 2022, online dalle ore 12.00 adulti, ovviamente tenendo conto della loro esten- Orchestra, Solisti e Coro di Voci Bianche ** In vendita dal 30 novembre 2022, online dalle ore 12.00 sione vocale limitata. dell’Accademia Teatro alla Scala *** In vendita dal 2 marzo 2023, online dalle ore 12.00 32 LA SCALA OTTOBRE 2022 33
02 BALLETTO Variazioni di bellezza 36
Il Corpo di Ballo della Scala torna per quattro sere al Teatro Arcimboldi, con un programma che riunisce alcuni tra i titoli di più recente acquisizione, tra novità e repertorio movements to stravinsky Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko VARIAZIONI DI BELLEZZA fotografie di Brescia e Amisano 36 LA SCALA OTTOBRE 2022 37
TAM – TEATRO Dal 6 al 9 ottobre il Balletto della Scala sarà in scena al ARCIMBOLDI MILANO TAM - Teatro Arcimboldi Milano per rinnovare la col- laborazione che lo scorso anno ha visto la Compagnia 6, 7, 8, 9 ottobre 2022 tornare su questo importante palcoscenico - nato nel Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala presenta 2002 proprio per accogliere le stagioni della Scala durante la sua ristrutturazione - particolarmente VARIAZIONI adatto a ospitare la danza, e a fruirla, grazie alla sua DI BELLEZZA eccellente visibilità. Una sinergia nata con l’intento di Movements to Stravinsky rendere accessibili le produzioni a una platea sempre coreografia, scene, più ampia di spettatori e cittadini. E proprio in questa costumi e luci András Lukács ottica, per le recite di ottobre saranno schierati i nostri musica Igor’ Stravinskij primi ballerini al gran completo - Antonella Albano, costumi dalla produzione del Wiener Martina Arduino, Nicoletta Manni, Alice Mariani, Staatsballett, 2017 Virna Toppi, Marco Agostino, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola Del Freo - i solisti e gli artisti Verdi Suite coreografia Manuel Legris del Corpo di Ballo con un programma dal titolo emble- musica Giuseppe Verdi matico: Variazioni di bellezza. Tra classici, recenti crea- scene e costumi Luisa Spinatelli zioni e balletti da poco entrati in repertorio, la serata luci Andrea Giretti è concepita come un viaggio nella bellezza della danza e nelle sue variazioni stilistiche, nelle diverse anime The Labyrinth of Solitude della Compagnia scaligera, che omaggia la tradizione coreografia, scene e costumi Patrick de Bana e si apre alle più interessanti espressioni contempo- musica Tomaso Antonio Vitali ranee. Un biglietto da visita e un “assaggio” della ric- chezza di proposte che la Scala porterà in scena nel Birds Walking on Water corso della sua prossima Stagione, ormai alle porte. coreografia, scene, Da Marius Petipa a Manuel Legris, da Patrick de Bana costumi e luci Natalia Horecna a Natalia Horecna e András Lukács saranno cinque i musica Arvo Pärt, Jean Sibelius, lavori in programma al TAM, tra quelli di più fresca Vladimir Martynov acquisizione, rimodulati o creati sul talento degli arti- Paquita – Divertissement sti di punta della Compagnia. coreografia Marius Petipa musica Ludwig Minkus costumi Roberta Guidi di Bagno luci Marco Filibeck Corpo di Ballo del Teatro alla Scala direttore Manuel Legris Musica registrata dall’Orchestra del Teatro alla Scala Il Teatro alla Scala ringrazia Allianz 01 MOVEMENTS TO STRAVINSKY Questo viaggio nella per il Wiener produzione elegante, Diplomato all’Accademia bellezza della danza e Staatsballett, su brani da minimalista e astratta, di danza ungherese, già nelle sue variazioni balletti e composizioni visivamente ispirata al solista dell’Hungarian stilistiche si dipana orchestrali (Pulcinella Rinascimento, mantiene National Ballet, del attraverso la Suite, Les Cinq Doigts, l’equilibrio tra balletto e Ballet Frankfurt, del contemporaneità delle Apollon Musagète, Suite danza contemporanea e Lyon Opéra Ballet firme coreografiche e Italienne). Entrata lo ha permesso di conoscere e del Wiener parte da András Lukács scorso anno nel il lavoro coreografico di Staatsballett, dal 2020 con Movements to repertorio del Balletto Lukács, intrapreso con è direttore artistico del Stravinsky, creato nel 2017 scaligero, questa successo dal 1999. National Ballet of Györ. 38 LA SCALA OTTOBRE 2022 39
verdi suite the labyrinth of solitude In primo piano Virna Toppi, Mattia Semperboni Mattia Semperboni, Nicola Del Freo, Martina Arduino, Marco Agostino 02 VERDI SUITE 03 THE LABYRINTH OF SOLITUDE Da Stravinskij a Verdi, riveder le stelle”, come Jérusalem e la versione Il fascino della musica Principal al Béjart Ballet con grandi nomi della con Verdi Suite, la prima divertissement in omaggio francese de Il trovatore. barocca permea e alla Compañia coreografia e creato in creazione di Manuel alla danza e alla musica Un tessuto musicale l’intensità di The Nacional de Danza con tutto il mondo e con Legris per il Balletto italiana, e alla tecnica ricco di brio ed energia Labyrinth of Solitude, Nacho Duato, de Bana è grandi interpreti. della Scala di cui degli artisti scaligeri. La che si è poi ampliato con assolo di grande forza tra i più interessanti inaugurava la direzione. coreografia prende vita ulteriori movimenti per espressiva creato da autori del panorama Concepita sulle musiche che il Corpo di ballo su Patrick de Bana per Ivan contemporaneo, dalla appositamente per la Giuseppe Verdi scrisse estratti dal Ballo della Vasiliev nel 2011 sulla personalità unica, Serata inaugurale del 7 per le danze nelle sue Regina (La Peregrina) del Ciaccona in sol min. di eclettica come il suo dicembre 2020, “…A opere I vespri siciliani, Don Carlos. Tomaso Antonio Vitali. background, ha lavorato 40 LA SCALA OTTOBRE 2022 41
birds walking on water divertissement da paquita Mick Zeni e il Corpo di Ballo Al centro Nicoletta Manni e Nicola Del Freo 04 BIRDS WALKING ON WATER 05 DIVERTISSEMENT DA PAQUITA Sensibilità e modernità distintasi a livello Sibelius (il secondo e tesoro della artisticità e Dopo il presente e il per i solisti e il Corpo di animano anche Birds internazionale come terzo movimento del della lunga esperienza futuro, le Variazioni di ballo, nel Grand Pas walking on water, delicata coreografa free lance, Concerto per violino e professionale di Mick bellezza ritornano alla e nelle variazioni del ma potente creazione che collaborando con orchestra op. 47) e Zeni. Da poco conclusa storia e alla tradizione, al secondo atto, tra Manuel Legris ha affidato importanti artisti e Vladimir Martynov la sua carriera scaligera grande repertorio, con i risultati più alti mai lo scorso anno al talento compagnie e con (Come in!, primo di primo ballerino, per uno dei massimi punti di raggiunti dell’arte originale di Natalia altrettanto importanti movimento), per tre l’occasione del ritorno riferimento nel percorso di Marius Petipa. Horecna, già danzatrice riconoscimenti. Ha coppie principali, cinque della Compagnia al TAM, creativo: a suggellare la con Hamburg Ballett, concepito questo lavoro coppie e un “leader” del Mick Zeni tornerà come serata, il Divertissement da Nederlands Dance sulle musiche di Arvo gruppo: per creare questo ospite in alcune recite di Paquita, entusiasmante Theatre, Scapino Ballet, Pärt (Darf ich…), Jean ruolo, Horecna fece questa produzione. vetrina di grande danza 42 LA SCALA OTTOBRE 2022 43
03 CONCERTI Sobrietà o sentimentalismo? 48 44 LA SCALA OTTOBRE 2022 45
SOBRIETÀ O si può sentire la sua musica senza pensare alle calde consente sempre infinite visioni. A noi interpreti di lacrime versate dal suo autore. oggi non resta che affidarci allo studio e all’intuizione per capire quale sia la nostra strada. at E invece? SENTIMENTALISMO? ts E invece è il contrario. Čajkovskij era tutto at Tornando alla Quarta di Čajkovskij, anche qui tranne che sentimentale, la sua musica va suonata con troviamo un viaggio dalle tenebre iniziali all’e- la sobrietà che si riserva al repertorio tedesco. splosione del quarto tempo, ma il protagonista Bisogna dimenticarsi di tutto e tornare alla partitura, di questo viaggio non sembra effettivamente solo così questa musica può mostrare la sua vera forza trionfare. espressiva. ts Sì, Čajkovskij stesso parlava per questa Sinfonia del concetto di Fatum, molto presente nella cultura e at A complicare le cose, abbiamo testimonianze nella spiritualità russa, ossia l’idea che esista qualcosa audio dello stesso Rachmaninov al pianoforte su di più grande di te, che sfugge al tuo controllo, di cui questo Concerto. Quanto la influenza la visione sei in completa balia. dell’autore? ts La questione mi tormenta sempre. Quando at Possiamo parlare di un effettivo programma? ascoltiamo Rachmaninov suonare il Secondo Concerto ts Non saprei, ma sicuramente possiamo apprez- possiamo subito sentire quanto sia diverso da come zare la precisa drammaturgia di questa Sinfonia. viene suonato oggi – e a volte persino da ciò che lui stesso ha scritto. Credo si tratti di trovare un equili- at Vi si nota la mano dell’operista? brio tra il testamento lasciatoci, la partitura, e la sua ts Ah, senza dubbio. Nella musica strumentale di personale lettura fissata nel disco. Čajkovskij la teatralità risponde a quell’immagina- zione vividissima che lo accompagnò fin da bambino. Intervista a Tugan Sokhiev Per l’ultimo appuntamento della at Lettura che può anche essere determinata E nelle opere, il modo in cui dipinge la vicenda e le di Alessandro Tommasi Stagione sinfonica 2021-22, Tugan dall’umore del momento. passioni dei personaggi anche con la sola musica è ts Appunto, la musica dei grandi compositori impressionante. Sokhiev affronta il Secondo di Rachmaninov, uno dei concerti per pianoforte più noti, e la Quarta di Čajkovskij, sinfonia dominata dall’idea del Fatum Il 7, 8 e 9 ottobre la grande musica russa torna alla ts Certamente. Il Concerto di Rachmaninov nasce Scala con il concerto della Filarmonica della Scala dopo un lungo e sofferto periodo di silenzio artistico, diretta da Tugan Sokhiev. In programma due capola- in cui il compositore dubitò delle proprie capacità e vori del repertorio tra Otto e Novecento: il Secondo del percorso da intraprendere come artista. Con que- Concerto di Rachmaninov (solista Haochen Zhang) e la sto Concerto la via smarrita viene ritrovata. E che via: Quarta Sinfonia di Čajkovskij, due viaggi dalle tenebre da allora questo è uno dei più amati concerti del alla luce che, profondamente influenzati dal vissuto repertorio pianistico. dei due compositori, segnarono l’inizio di una nuova strada per la loro opera. L’incredibile popolarità del Secondo di at Rachmaninov non diviene anche un ostacolo, at Non è tipicamente russo questo contrasto tra quando si cerca di dire qualcosa di nuovo? luce e tenebre? ts Decisamente, è una delle mie principali sfide. ts Credo di sì. Si parla spesso di anima russa e del fatto che una certa componente che potremmo defi- at E qual è la sua soluzione? nire “oscura” ne faccia parte. Con oscura, però, ts Andare dritto al cuore della musica. I brani più fotografia di Marco Borggreve intendo soprattutto quella speciale venatura di malin- celebri vengono spesso ricoperti da una coltre di cat- conia e di tristezza, alla costante ricerca di conforto. tive abitudini che passano sotto il nome di “tradi- zione” e non sono che cliché. Čajkovskij ne è at Una malinconia che emerge anche nei brani di l’esempio perfetto. È passato nell’immaginario come questi concerti. un compositore melenso, svenevole, al punto che non 46 LA SCALA OTTOBRE 2022 47
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