La Motivazione dei collaboratori - COMPORTAMENTO MANAGERIALE A.A. 2017/2018 Prof.ssa

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La Motivazione dei collaboratori - COMPORTAMENTO MANAGERIALE A.A. 2017/2018 Prof.ssa
La Motivazione dei collaboratori
                  COMPORTAMENTO MANAGERIALE
                          A.A. 2017/2018

   Prof.ssa                                   Elaborato da:
   Maria Zifaro                               Roberta Calcagno
                                              Antonella Cecchi
                                              Melissa Marsili
                                              Saverio Rinaldo
                                              Chiara Sollini
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Indice

                          Il Ruolo Dei
                        Collaboratori In
         La Misurazione Della
           MOTIVAZIONE dei   Azienda
         BUSSINESS   CASES
          Motivazione E La
            Percezione Dei
           COLLABORATORI
                                           Fattori
                                        Intrinseci Ed
                  Riprogettazione Del Lavoro
             Lavoratori                       E
                                         Estrinseci
                     Italiani
                     Tecniche     ed Esteri
                              Motivazionali
La Motivazione dei collaboratori - COMPORTAMENTO MANAGERIALE A.A. 2017/2018 Prof.ssa
Cap. 1 - Il ruolo dei collaboratori in azienda

                    COLLABORATORI IN                           AZIENDA
        SUBORDINATI                                      AUTONOMI

         Attività lavorativa intellettuale o manuale;    No lavoratori subordinati;

         Operai, impiegati e dirigenti;                  Svolgono per conto dell’imprenditore
                                                           un’opera o un servizio;

         Poteri di rappresentanza
             Institori e procuratori                     Spedizioniere, commissario, agente di
                                                           commercio e mediatore.
             Commessi
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Cap. 1 - Il ruolo dei collaboratori in azienda

                GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

            TAYLOR         Teoria sull’organizzazione

            ANNI ‘70       Sviluppo dei concetti come la delega, la motivazione, la supervisione, il
                           controllo e la valutazione

            ANNI ‘80       Arricchimento di tematiche legate a: motivazione, condivisione della
                           mission aziendale, comunicazione e lavoro per obiettivi

            ANNI ‘90       Necessità di persone in grado di gestire e sfruttare il cambiamento
                           come opportunità
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Cap. 1 - Il ruolo dei collaboratori in azienda

                      IL CONTRATTO PSICOLOGICO
          “È un complesso delle aspettative che il lavoratore ha nei confronti
         della propria azienda ed allo stesso tempo, l'insieme delle aspettative
                 che l'azienda ha nei confronti del proprio lavoratore”

                            Gli elementi che creano soddisfazione
                            ed equilibrio sono:
                             Correttezza
                             Equità
                             Giustizia
                             Lealtà
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Cap. 1 - Il ruolo dei collaboratori in azienda

                      Implica bilateralità tra aspettative ed obblighi reciproci

            Aspettative del lavoratore                       Aspettative dell’azienda
      Percepire un compenso equo per                  Che il lavoratore rispetti il normale orario
       l'attività svolta e quindi essere pagati per     di lavoro;
       le ore lavorate;
                                                       Che il lavoratore prenda iniziative per
      Poter lavorare in un ambiente sicuro e           migliorare il proprio rendimento;
       pulito;                                         Che il lavoratore dimostri lealtà ed onestà;
      Essere trattato in maniera giusta;              Che il lavoratore abbia cura del patrimonio
      Avere supporto dall'azienda per la               aziendale;
       risoluzione di problematiche lavorative;
                                                       Che il lavoratore scioperi solo quando
      Poter usufruire di corsi di                      effettivamente necessario e quando non è
       aggiornamento;                                   stata trovata altra soluzione;
      Avere la possibilità di crescere                Che il lavoratore si presenti al lavoro
       professionalmente.                               vestito con cura e senza eccessi.
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Cap. 1 - Il ruolo dei collaboratori in azienda

                        Due tipi di contratto psicologico:
             Transazionale                               Relazionale

     Fondato sullo scambio economico,         Riguarda gli impegni e accordi di
     interessa un limitato arco temporale e   lunga durata e presuppone la presenza
     non       prevede      un      elevato   di una relazione più profonda. È
     coinvolgimento delle parti               basato sulla considerazione del valore
                                              riconosciuto all'appartenenza sociale e
                                              organizzativa; sostiene la continuità
                                              del coinvolgimento lavorativo
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Cap. 1 - Il ruolo dei collaboratori in azienda

                       Rottura del contratto psicologico
             si intende il fallimento nell'adempimento di uno o più obblighi,
          imputabile all'organizzazione e/o ai modi del lavoratore di costruire la
                                  sua condotta lavorativa

                           Può essere identificata in due modi:

          1. Reneging                              2. Incongruence

           Il lavoratore percepisce che            Incongruenza tra le credenze del
            l'organizzazione rinnega le sue          lavoratore e dei suoi
            promesse.                                rappresentanti, circa gli obblighi
                                                     reciproci.
Cap. 1 - Il ruolo dei collaboratori in azienda

          Dopo aver considerato gli esiti di una serie di operazioni di sense-making:
              Operazioni di valutazione e confronto tra quello che è stato fatto e ciò che si doveva fare
               per cercare di mantenere gli impegni
              Considerazioni sulle eventuali giustificazioni personali e organizzative

                          Si arriva alla percezione dell’inadempimento

                              Si ha percezione della rottura quando:
            Si riconosce la presenza di ingiustizie organizzative,
            Si attribuiscono agli eventi e a situazioni decrementi della fiducia organizzativa,
            Si percepisce una messa in discussione dei principi generali del contratto sociale presente
             in un dato contesto.
Cap. 2 – Motivazione e fattori intrinseci ed estrinseci

                                   Motivazione

                                   dal latino «movere»

                                       dare avvio

                           L’insieme dei processi che giustificano
                           l’intensità, la direzione e la persistenza
          dello sforzo di un individuo ai fini del raggiungimento di un obiettivo.
Cap. 2 – Motivazione e fattori intrinseci ed estrinseci

        INTRINSECA                              ESTRINSECA
Cap. 2 – Motivazione e fattori intrinseci ed estrinseci

                                         INTRINSECA
            ELEMENTI CHE SI LEGANO ALLA QUALITA’ DELLA VITA LAVORATIVA
                    Responsabilità
                    Libertà di agire
                    Possibilità di sviluppare e di impiegare tecniche e competenze
                    Interesse e l’attrattiva del lavoro
                    Prospettive di avanzamento.

            EFFETTI PROFONDI E DURATURI

            GLI INCENTIVI E LE RICOMPENSE SONO INTERNI ALL’INDIVIDUO
            NELL’ESERCIZIO DELL’ ATTIVITÀ SVOLTA

            IL COLLABORATORE PROVA REALE INTERESSE
Cap. 2 – Motivazione e fattori intrinseci ed estrinseci

                                      ESTRINSECA
     CONDIZIONAMENTO DEL LAVORATORE CHE AVVIENE
     ATTRAVERSO FATTORI ESTERNI
            strumenti “positivi” come i premi (aumento dello stipendio, promozioni…)
            strumenti “negativi” come le punizioni (provvedimenti disciplinari, critiche,
              riduzioni dello stipendio).

     L’EFFETTO È IMMEDIATO E SPESSO MOLTO SIGNIFICATIVO, MA
     NON PUÒ ESSERE DURATURO
Cap. 2.1 – Motivazione e soddisfazione

                MOTIVAZIONE E SODDISFAZIONE

                               Correlazione Positiva

            Gli individui più soddisfatti tendono ad essere anche i più motivati
                                           MA

                      si può essere motivati senza essere soddisfatti
Cap. 2.1 – Motivazione e soddisfazione

                      I CONTESTI AZIENDALI
                  Diverso legame motivazione-soddisfazione

                          Diversi contesti aziendali

                Diverso rapporto tra individuo e organizzazione

                  Modello interpretativo proposto da Quaglino:
                        4 differenti contesti organizzativi
Cap. 2.1 – Motivazione e soddisfazione

                      I 4 CONTESTI ORGANIZZATIVI

   1. BASSA Motivazione e BASSA Soddisfazione   legame orientato alla rinuncia

   2. BASSA Motivazione ed ALTA Soddisfazione   legame volto all‘adempimento

   3. BASSA Soddisfazione ed ALTA Motivazione   atteggiamento di sfida verso
                                                l‘esterno all’individuo

   4. ALTA Motivazione ed ALTA Soddisfazione    atteggiamento di sfida
                                                interna all’individuo, che si
                                                esprime nel coinvolgimento.
Cap. 2.1 – Motivazione e soddisfazione
                                     Effetti
                           Suddivisione dei collaboratori:
Cap. 2.1 – Motivazione e soddisfazione

          Come l’azienda puo’ rendere motivati e soddisfatti i
                         propri dipendenti?
                          Ricerca Oracle e Leonard Glick (North Eastern University)

  ACCORGIMENTI:
               Generare senso di appartenenza

               Permettere ai dipendenti di mettersi alla prova per testare i propri limiti

               Comunicare, comunicare, comunicare

               Avere dei capi che siano dei leader e dei leader che siano dei capi

               Porre attenzione alla sfera economica, stipendio e benefit

               Sviluppare e gestire il talento

               Esperienza digitale
Cap. 2.1 – Motivazione e soddisfazione

                 IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE
                    Si può determinare con due metodi:

              1. La valutazione globale singola

              2. La somma degli aspetti lavorativi

              Gli approcci in questione sono entrambi validi
Cap. 2.2 – Motivazione e ambiente sociale e fisico

                    AMBIENTE SOCIALE e FISICO
      L’ambiente lavorativo condiziona inevitabilmente il livello di motivazione dei dipendenti

                                       AMBIENTE SOCIALE

          Relazioni e rapporti coi colleghi rendono il lavoro più o meno
           soddisfacente

          Se positivo, favorisce una maggior comunicazione che a sua volta ha effetti
           positivi sulla produttività

          Permette una continua reiterazione di feedback positivi: i dipendenti si
           assistono reciprocamente in un “circolo virtuoso”
Cap. 2.2 – Motivazione e ambiente sociale e fisico

                                AMBIENTE FISICO

           Negativo:                                Positivo:

         temperature elevate               ambienti sicuri
         rumore                            climi controllati
         pericoli                          ambienti silenziosi
         ecc.                              ecc.
Cap. 3 – La riprogettazione del lavoro e le tecniche motivazionali

                    Se si coinvolgono i dipendenti in decisioni che li
                    influenzano e ne incrementano l’autonomia ed il
                             controllo sulla vita lavorativa…
                        Questi benefici non si limitano ai
                        singoli individui: anche nei team
                               Maggior
                       migliorano       Motivazione
                                  il morale e le prestazioni

                    … si impegneranno di più per l’organizzazione,
                    saranno più produttivi e soddisfatti del proprio
                                        lavoro
Cap. 3 – La riprogettazione del lavoro e le tecniche motivazionali

                                  … dove è importante:
              Essere coinvolti                        Ruolo del manager
    provare un atteggiamento positivo di
    interesse ed entusiasmo per l’attività
    che si svolge
                                               assicurarsi che i suoi collaboratori
               Alto livello di                 (singoli o in team) acquisiscano le
               coinvolgimento                  abilità richieste e comprendano il
                                               significato del loro contributo.

                                               - Le 2 forme di coinvolgimento del
    riconoscimento del proprio lavoro da       dipendente
    parte dei superiori e dalla possibilità
    di crescere professionalmente
Cap. 3 – La riprogettazione del lavoro e le tecniche motivazionali

         Le 2 forme di coinvolgimento del dipendente:
    1. Management partecipativo:

            Condivisione del processo decisionale
            Avere fiducia e sicurezza nei propri leader
            Maggiori guadagni azionari e tassi di turnover
             inferiori
            Influenza modesta sulla produttività, sulla
             motivazione e sulla soddisfazione lavorativa dei
             dipendenti
Cap. 3 – La riprogettazione del lavoro e le tecniche motivazionali

          Le 2 forme di coinvolgimento del dipendente:
    2. Partecipazione rappresentativa:
           Ridistribuzione del potere all’interno dell’organizzazione

           Lavoratori rappresentati da un piccolo gruppo di dipendenti
            che prendono parte al processo decisionale: comitati
            direzionali e rappresentanti nel consiglio di amministrazione

           Minima influenza della rappresentazione partecipativa sui
           dipendenti: comitati dominati dal management e incidono
           poco sui dipendenti.
Cap. 3.1 – Il modello delle caratteristiche del lavoro

             Su quali caratteristiche del lavoro intervenire
                    per aumentare la motivazione?
          La varietà delle competenze
          L’identità del compito                        Modello elaborato da J.
          La significatività del compito                 Richard Hackman e
                                                             Greg Oldham
          L’autonomia
          Il feedback
Cap. 3.1 – Il modello delle caratteristiche del lavoro

     Ognuna delle principali dimensioni lavorative, singole o integrate, determina stati
       psicologici fondamentali che hanno effetti sui risultati personali e lavorativi
Cap. 3.1 – Il modello delle caratteristiche del lavoro

                        Il modello mette in evidenza che:
                Maggiore livello di consapevolezza dei risultati positivi
                                     ottenuti…

                                        Porta a

            Maggiore livello della motivazione, soddisfazione e prestazione
                                    dei dipendenti

            Minore tasso di assenteismo e minore probabilità di abbandono
                                      del lavoro
Cap. 3.1 – Il modello delle caratteristiche del lavoro

                                    Indice predittivo:
                    Punteggio di potenziale motivazionale
                           (Motivating Potential Score, MPS)
   MPS = [(Varietà competenze + Identità del compito + significato del compito) / 3]
                             ∙ Autonomia ∙ Feedback

          Massimizzazione                  Alto potenziale motivazionale
          dell’operazione
                                          Aumento della       Diminuzione di
                                           motivazione,      assenza e turnover
                                           prestazione e
                                          soddisfazione
Cap. 3.2 – La riprogettazione del lavoro                                            - Autonomia
                                                                                    - Padronanza
                                                                                    - Scopo
                                                                           Delega
                                                           Job
                     Telelavoro                          Rotation

                                                                          Job Enrichment

                                  La riprogettazione del lavoro

       Job Sharing

                                                               Sfera
                                   Orario                    prosociale
                                  flessibile                 del lavoro
Cap. 3.3 – Le tecniche motivazionali

                        Tecniche    motivazionali

     Importanza dei «Fattori Igienici»  Condizioni di lavoro
                                        Sforzo fisico e mentale richiesto
                                        Orario di lavoro
                                        Sicurezza
                                        Retribuzione

                      Necessarie altre tecniche di motivazione
Cap. 3.3 – Le tecniche motivazionali
                                              A cottimo

                                          Basata sul merito

                                                Bonus

       Retribuzione                    Basata sulle competenze

                                       Profit sharing o piano di
                                       condivisione dei profitti

                                             Gainsharing

                                         Piano di azionariato
                                               diffuso
Cap. 3.3 – Le tecniche motivazionali

         I benefit flessibili
               permettono ad ogni dipendente di scegliere il pacchetto
               che meglio soddisfa i propri attuali bisogni e la propria
               attuale situazione

                       Si distinguono in:
                       • Piani modulari
                       • Piani base-optional
                       • Piani di spesa flessibile
Cap. 3.3 – Le tecniche motivazionali
                         Riconoscimento

                     video
Cap. 3.3 – Le tecniche motivazionali

                            Riconoscimento
     Un ringraziamento o la disponibilità da parte del manager ad ascoltare e seguire i
                             suggerimenti del collaboratore
       A comportamenti particolarmente apprezzabili, a sforzi e risultati eccezionali

    Va applicato in modo equo ed uniforme a tutto il team di collaboratori e conferito a
          distanza di poco tempo dall’azione o risultato che si intende premiare

                  FA PARTE DELLE RICOMPENSE NON
                            MONETARIE
Cap. 3.4 – La comunicazione

                   LA COMUNICAZIONE
              COME TECNICA MOTIVAZIONALE

     RUOLO DEL MANAGER:

                      Essere attento agli aspetti relazionali ed emotivi

                      Comunicare in modo efficiente e credibile

                      Mantenere promesse e dare l’esempio

                      Ascoltare in modo attivo
Cap. 3.4 – La comunicazione

                                          Definizione
            Scambio di informazioni tra un mittente e un destinatario e la
                   percezione del significato tra le parti coinvolte

                      COMUNIC + AZIONE: azione che mette in moto

         Ciò che vogliamo dire
         Ciò che realmente diciamo
         Messaggio espresso                                Jackobson
         Ciò che il destinatario sente
         Ciò che il destinatario ritiene di aver sentito
Cap. 3.4 – La comunicazione

                        CAPACITA’ DEL MANAGER

       Analizzare i suoi sistemi di   Ideare programmi di
       comunicazione                  comunicazione che
                                      rispecchino le esigenze
                                      dell’organizzazione.
Cap. 3.4 – La comunicazione
                      RUOLO COMUNICAZIONE
                NELL’ORGANIZZAZIONE E NEL GRUPPO:
                             Controllo
                             Motivazione
                             Espressione delle emozioni
                             Informazione

     All’interno del gruppo è un meccanismo fondamentale attraverso il quale i membri:

            mostrano soddisfazione e frustrazione

            esprimono le emozioni

            realizzano bisogni sociali
Cap. 3.4 – La comunicazione

                         COMUNICAZIONE
          Chiarisce alle persone ciò che devono fare, il valore della loro
           prestazione e il modo in cui possono migliorarla.

          Permette l’espressione di feedback          COMUNICAZIONE DI RITORNO
                                                          TRA RICEVENTE ED
                                                              EMITTENTE

             Funzione istruttiva e motivazionale           • Partecipazione attiva
                                                             alla comunicazione
                                                           • Intensificazione delle
                                                             reciproche relazioni
                          MOTIVAZIONE
Cap. 3.4 – La comunicazione

              APPROCCIO STATICO DELLA MOTIVAZIONE
Cap. 3.4 – La comunicazione

             APPROCCIO DINAMICO DELLA MOTIVAZIONE
Cap. 3.5 – Il ciclo di ansia e noia come leva motivazionale

            R= livello di responsabilità correlato ad una posizione lavorativa
            C= livello di competenze o capacità richieste da quella posizione.

            Se R > C                    Se R = C                   Se R < C
  • Maggior rischio di ansia     Il lavoratore ha le   • Rischio di noia :le
                                 competenze              responsabilità sono
  • Il lavoratore sente di non
                                 all’altezza delle       inferiori alle competenze
    essere in grado e di non
                                 responsabilità che    • Lavoratori si sentono
    possedere le competenze
                                 gli sono assegnate.     sottoutilizzati.
    necessarie per la
    responsabilità che gli è
    stata affidata.
Cap. 3.5 – Il ciclo di ansia e noia come leva motivazionale

                              Gli Stati Di Flusso
                                                 l’attività da cui sono caratterizzate
          Esperienze gratificanti esse stesse
                                                 è la ricompensa stessa

         Esperienze “autoteliche” (Autos (sé)+telos (Scopo))

        Potente mezzo per accedere alle proprie risorse inconsce e innalzare il livello
        delle proprie prestazioni   i soggetti compiono le proprie azioni senza sforzo
                                    proprio perché sono coinvolti e interessanti in
                                    quello che stanno facendo.

                                RAPPORTO OTTIMALE TRA CIÒ CHE UNA
                                PERSONA DEVE FARE E QUELLO CHE PUÒ FARE
Cap. 3.5 – Il ciclo di ansia e noia come leva motivazionale

                   La relazione R e C si pone come R>C.
          Il compito non è troppo facile né troppo difficile ma solo un paio di
          livelli in più rispetto alle capacità del collaboratore.

    Il manager riesce ad alzare il livello delle performance dei propri collaboratori
    grazie agli stimoli dati da un’attività interessante che permette loro di

     Sforzarsi
     Apprendere e crescere
     Ottenere una ricompensa dal risultato raggiunto dall’attività stessa
Cap. 3.6 – la cultura organizzativa e la motivazione

                   La cultura organizzativa e la motivazione
   Insieme di idee condivise, implicite ed assunte all’interno di un gruppo

   Determina il modo in cui il gruppo percepisce, valuta e reagisce all’ambiente esterno

   Influenza il tipo di struttura organizzativa che un’azienda adotta e un vasto insieme di
    pratiche, politiche e procedure messe in atto per il raggiungimento degli obiettivi
    organizzativi

   I livelli fondamentali della cultura organizzativa sono tre:

     1. manifestazioni osservabili

     2. valori dichiarati

     3. assunti di base
Cap. 3.6 – la cultura organizzativa e la motivazione

                                  Identità
                               organizzativa

       Mezzo per la
      costruzione dei           Cultura                Impegno
        significati          organizzativa             collettivo

                               Stabilità del
                              sistema sociale
Cap. 3.6 – la cultura organizzativa e la motivazione

          Nel 1980 i professori Edward Deci e Richard Ryan dell’Università di
          Rochester, New York, distinsero sei principali motivi per cui le persone
          lavorano. Riadattando tale scenario ai giorni nostri, scopriamo che i sei
          motivi principali per cui le persone lavorano sono:

            il gioco
            l’intento                Aumentano le prestazioni dei dipendenti
            il potenziale
            la pressione emotiva
            la pressione economica     Danneggiano le prestazioni dei dipendenti
            l’inerzia
Cap. 3.6 – la cultura organizzativa e la motivazione

            UNA BUONA CULTURA ORGANIZZATIVA
              Massimizza i motivi del gioco, dell’intento e del potenziale
              Riduce al minimo la pressione emotiva, economica e l’inerzia

                MAGGIORE SODDISFAZIONE DEL CLIENTE FINALE
                  MAGGIORE MOTIVAZIONE DEI DIPENDENTI
                         AUMENTO DELLE VENDITE
                            AUMENTO DEI RICAVI

         TOMO (Total Motivation)            impatto della cultura organizzativa
                                            sulle prestazioni dei dipendenti
Cap. 4. – Strumenti utilizzati per determinare la motivazione e percezione
          dei lavoratori

                  E’ necessario monitorare il contratto psicologico

                             Modelli d’indagine del personale,
             Al fine di creare un ambiente di lavoro produttivo e gratificante

                                   Indagine sull’umore e sul morale dei lavoratori

                                   Indagine sull’organizzazione e sulla leadership

                                   Indagine sul colloquio di fine rapporto
Cap. 4. – Strumenti utilizzati per determinare la motivazione e percezione
          dei lavoratori

     Indagini       Parametri         Valutazioni delle prestazioni
                                      Identificazione delle aree di miglioramento

                Utili per valutazioni con aziende aventi sedi all’estero

   5 aspetti per renderla attendibile:
       1) Modello di indagine utilizzato
       2) Incentivazione alla compilazione del modello
       3) Importanza dell’anonimato nella compilazione
       4) Comunicare l’importanza del feedback
       5) Comunicazione diretta col dipendente
Cap. 4. – Strumenti utilizzati per determinare la motivazione e percezione
          dei lavoratori

               Creazione di una forza lavoro positiva e produttiva

                                      Finalità

         EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

         SVILUPPO DEI TEAM

         PROGRAMMI DI FORMAZIONE E CRESCITA PROFESSIONALE

         SUPPORTO DELLA SALUTE, BENESSERE E PRODUTTIVITÀ
Cap. 5. – Business cases italiani ed esteri

                                                Italiani
    1950-1960  iniziò Adriano Olivetti
                          Altre misure di welfare adottate..
    Gestione dello                     Vaccinazione                    Ricarica per      Programmi
        stress        Asilo nido      antinfluenzale   Car sharing    auto elettriche   per smettere di
                                                                                            fumare

                                      Carrello della     Corsi di
    Maggiordomo      Volontariato         spesa        gestione del   Fondo cultura        Palestra
                                                          tempo

     Corsi di yoga     Massaggi         Voucher        Mediateca e      Mercatino          Affitti
                                                       biblioteca       aziendale         agevolati

                     Prestiti senza     Banca del      Assistenza     Orto aziendale
                       interessi         tempo         psicologica
Cap. 5. – Business cases italiani ed esteri

                                     Esteri
  Classifica delle 100 migliori aziende in cui lavorare secondo la rivista Fortune
                                 Ai primi tre posti:

  1) Google                  2) Wegmans Food                  3) The Boston Consulting
                                Markets                          Group
  Aumentato il numero dei
  congedi familiari          I dipendenti dichiarano di       Opportunità di crescita
                             sentirsi parte di una famiglia   professionale e attività per la
  Fa sentire tutti parte                                      cura di se stessi
  dell’organizzazione
Conclusione
                                     Azienda

                   Manager in grado di rendere stimolante il lavoro
                                                              Ricompense non monetarie
Motivazione: Insieme di fattori intrinseci ed estrinseci,
             influenzato da ambiente fisico e sociale

Correlazione motivazione - soddisfazione         Controllata mediante indagini
                                               differenti per tipologia di azienda

                                 Ambiente positivo

                                  Fidelizzazione
Cap. 3.2 – La riprogettazione del lavoro

                                           Job enrichment
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