La Francese sfida Strianese e vieta il passaggio alla società Ecoambiente
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
La Francese sfida Strianese e vieta il passaggio alla società Ecoambiente di Monica De Santis La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ha firmato un’ordinanza con la quale vieta alla società Ecoambiente di effettuare il trasferimento nel territorio comunale dei 213 container di rifiuti provenienti dalla Tunisia e destinati al sito di stoccaggio individuato in località Persano, nel comune di Serre. Un atto che pone dunque il Comune di Battipaglia contro l’amministrazione provinciale che lo scorso 13 aprile aveva dato il via libera al trasferimento da Salerno a Serre. Nell’ordinanza firmata nel tardo pomeriggio di ieri, dalla prima cittadina di Battipaglia, viene intimato alla società Ecoambiente il divieto di passaggio dei camion per il trasporto dei containers contenenti i rifiuti provenienti dalla Tunisia e diretti a Serre, sul territorio battipagliese. L’ordinanza rispecchia quella già firmata dal primo cittadino di Serre Franco Mennella. “E’ interdetto il transito ai tir che trasportano i container nell’intero territorio del comune di Battipaglia per la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e dell’ordine pubblico”, si legge nell’ordinanza. I container in questione sono quelli che erano stoccati nel porto tunisino di Sousse, provenienti dall’Italia con un trasporto poi rivelatosi privo di autorizzazioni, e poi rientrati con una nave attraccata al porto di Salerno. La Provincia di Salerno, con un’ordinanza del 13 aprile, ha autorizzato lo stoccaggio temporaneo e speciale le piazzole esterne della Caserma dell’Esercito “Giuseppe Garibaldi” in località Persano nel comune di Serre. I sindaci dei comuni della Piana del Sele, Eboli, Serre, Campagna, Altavilla Silentina e Buccino, hanno espresso la loro contrarietà allo stoccaggio dei rifiuti a Persano, lamentando di essere stati
tenuti “fuori dal procedimento amministrativo decisorio della scelta del sito”. Nell’ordinanza firmata da Cecilia Francese inoltre si legge che “i rifiuti non sono caratterizzati e pertanto non si conosce la natura degli stessi, circostanza che desta preoccupazione e allarme”, e che “la scelta del sito di Persano ha determinato un allarme sociale non solo nella popolazione di Serre, ma anche dell’intera area della piana del Sele, per il pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente che lo stoccaggio dei rifiuti verrebbe a creare, anche in considerazione che il territorio è già saturo di impianti del ciclo integrato dei rifiuti”. “Così come da impegni concordati con i sindaci della Piana – dice la sindaca Francese -, noi continuiamo a ritenere una violazione del territorio la decisione di portare ulteriori rifiuti nella Piana de Sele. A tale decisione ci opporremo con tutti gli strumenti che la legge ci consente”. La comunità Indiana della Piana del Sele, organizza una Manifestazione Religiosa La comunità Indiana della Piana del Sele, organizza il prossimo 24 aprile la Manifestazione Religiosa dalle ore 10:00 alle ore 14:00 con partenza dalle sede di Battipaglia in via Inghilterra n. 4. Il programma prevede: La manifestazione sarà svolta in processione che partirà dalla sede operativa dell’Associazione ubicata in via Inghilterra, 4 nella città di Battipaglia, seguirà il seguente tragitto: via Inghilterra, Via delle Industrie, Via Brodolini, con il rientro definitivo in sede, previsto per le ore 14 circa. Lo scopo della manifestazione, che coincide con le celebrazioni della nascita
di Panth Khalsa Vsakhi, fondatore della religione Sikh, nato il 13 aprile 1699, sarà l’occasione per la diffusione di un messaggio di pace e solidarietà, con occasione di far conoscere usi, costumi e tradizioni del popolo Indiano, ci saranno delle esibizioni con giochi tipici ed un breve ristoro per i partecipanti. Si calcola che i partecipanti provenienti da alcune parti dell’Italia saranno circa 800 – 1000 persone. Durante la processione è previsto un rimorchio addobbato con fiori, trainato da un trattore, che trasporterà il Guru Granth Sahib JI, ovvero il libro sacro della religione Sikh. All’inizio del corteo, cantanti indiani, vestiti con abiti di colore arancio e simboli della religione Sikh, allieteranno la manifestazione con musiche tipiche. I bambini dell’Agazzi colorano con le piante di Monica De Santis I bambini della Scuola Agazzi sono stati coinvolti ieri mattina in un laboratorio didattico sulle Piante e su come colorare i tessuti con le erbe tintorie in collaborazione con l’Associazione I Colori del Mediterraneo – tingere con le piante, nell’ambito del Lions Day, organizzato dal Lions Club Branch Salerno Minerva, che con la sua presidente Micaela Chechile, ha posto una particolare attenzione alle tematiche dell’ambiente e della #sostenibilità . “Bisogna imparare fin da piccoli a rispettare l’ambiente perché un mondo sostenibile vuol dire un mondo vivibile. – ha detto la Chechili ad inizio della giornata presso la scuola Agazzi – Oggi con la guerra in Ucraina stiamo paradossalmente e pericolosamente tornando indietro, sentiamo parlare insistentemente di ritorno al
carbone per poter evitare l’utilizzo del gas russo. Tuttavia questo atteggiamento può portarci rapidamente a un disastro ecologico, bisogna invece, proprio in questa situazione di emergenza, puntare sulle rinnovabili e insegnare ai bambini e agli adulti l’importanza del riciclo e del riuso”. I canti dei migranti del coro del Liceo Tasso Salerno e New York celebrano insieme l’Immigration Day nell’ambito del progetto Slide Door l’installazione multimediale che mette in collegamento diretto il Quadriportico del Duomo di Salerno ed il Museo dell’Immigrazione di Ellis Island a New York. L’appuntamento è per venerdì 22 aprile alle ore 17.00 nel Quadriportico del Duomo di Salerno con l’esibizione del Coro Polifonico del Liceo Tasso di Salerno, diretto dal maestro Romeo Mario Pepe e la partecipazione straordinaria del maestro Ezio Testa alla fisarmonica. Il Coro eseguirà un vasto repertorio di canti dei migranti e/o dedicati alle migrazioni che saranno apprezzati dal pubblico presente a Salerno e dai visitatori del Museo di Ellis Island collegati in diretta tramite la Slide Door. Ad introdurre l’evento ci saranno gli interventi da New York di Stephen Lean direttore dell’American Immigration Family Center di Ellis Island e da Salerno del Sindaco Vincenzo Napoli e dell’Assessore alla Scuola Gaetana Falcone. La partecipazione al Concerto del Coro Polifonico del Liceo Tasso, coordinato dalla dirigente scolastica Carmela Santangelo e dalle professoresse Ester Caffarelli ed Emilia Wanderlingh, è libera e gratuita. Il Concerto, insieme alla sua valenza artistica, rappresenta anche una preziosa occasione di riflessione personale e collettiva sulla condizione dei migranti: sia di
quelli della dolorosa storia delle migrazioni dalla nostra terra verso il Nuovo Mondo, sia di quelli che oggi lasciano la loro casa sfuggire alla guerra, alla fame, alle persecuzioni. In occasione del Concerto del prossimo 22 aprile ci sarà anche il finissage della mostra fotografica multimediale PassaPorta del maestro Giovanni Izzo che è stata vista da decine di migliaia di visitatori tanto a New York quanto a Salerno. Breve presentazione del “Coro Polifonico Torquato Tasso” Il Coro Polifonico “T. Tasso” è stato fondato nel 1991 nello storico Liceo Classico “T. Tasso” di Salerno, ed è diretto, fin dalla sua nascita, dal M° Romeo Mario Pepe. Fino ad oggi il Coro si è esibito in centinaia di concerti molti dei quali per importanti Istituzioni, Enti e Associazioni e la sua caratteristica è determinata dal fatto che ogni anno si rinnova e cambia i suoi componenti con il continuo avvicendarsi degli alunni. Alcuni dei luoghi più importanti dove il coro si è esibito in questi trenta anni: Il Palazzo dell’ONU a New York, le sedi del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa a Strasburgo, il Palazzo dell’Unesco a Parigi, la Basilica Superiore di Assisi, l’Auditorium di Portorose in Slovenia, i Giardini di Villa Rufolo a Ravello, a Roma: Piazza San Pietro, Pantheon, Residenza presidenziale di CastelPorziano, la Sede del Nunzio Apostolico a New York, il Festival internazionale di Monaco di Baviera, presso il Teatro Municipale “G. Verdi” di Salerno e molti altri teatri italiani, il Festival Internazionale del Cinema di Salerno. Il repertorio del Coro è molto ampio ed ha praticamente toccato tutti i generi passando dai cori lirici, agli spirituals, dalla musica pop alla classica canzone napoletana e non tralasciando la musica contemporanea. Nel 2005 si è cimentato, per la prima volta nella realizzazione di un’opera lirica: La storia di Radimperto e Arabella su musiche di R. M. Pepe. Un genere spesso frequentato dal coro è stato il Musical. Fino ad oggi il coro ha messo in scena diversi spettacoli fra i quali: Hair, Jesus Christ Superstar, Grease ed I sette Re di Roma. Inoltre partecipa al “Festival dei Cori di Santa Cecilia” nel Duomo di Salerno fin dalla prima edizione nel 1999. Da 2006
realizza ogni anno un Musical inedito sui Miti antichi e su temi di attualità. Con il Musical “Inferno” ha vinto il Premio Mazzella di Roma (giuria Gigi Proietti) ed il premio “Ben- essere in scuola” promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ha vinto per due anni la selezione della rassegna nazionale “Ragazzi in gamba” e si è poi esibito al Festival di Chiusi. Si è esibito inoltre nell’ambito cittadino e provinciale per tutte le più importanti Istituzioni: Comune, Provincia, Prefettura, Questura, Provveditorato agli studi, ecc.. Negli anni scorsi il coro, insignito del Cavalierato della Pace di Assisi, ha adottato un bambino a distanza e promuove periodicamente concerti di beneficenza. “La bellezza cambierà il mondo” Venerdì 22 aprile alle ore 9,15, nell’aula consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni, si terrà la premiazione degli studenti dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” che hanno partecipato al bando di concorso “La bellezza cambierà il mondo”, istituito nell’ambito della sesta edizione del Premio “Il Cireneo”, da sempre patrocinato dall’Arcidiocesi di Cava – Amalfi e condiviso con S.E. Monsignor Orazio Soricelli. L’iniziativa è ideata e promossa da Leonarda Scrocco, presidente dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (Ucid) Costa d’Amalfi – Salerno e presidente di Confassociazioni Campania, in collaborazione con l’associazione internazionale Inner Wheel. Interverranno: Loreta Ciancone, presidente Inner Wheel di Cava de’ Tirreni; Liliana Del Grosso, governatrice Distretto 210 International Inner Wheel; Lorena Iuliano, assessore all’Istruzione del Comune di Cava; Maria Rosaria Napoliello, dirigente scolastica dell’istituto “Giovanni
XXIII”. Relazioneranno: Giovanni Donnarumma, medico neuro psichiatra e studioso del comportamento in età adolescenziale; la docente universitaria Adriana Apicella, direttore generale di Confassociazioni; la sociologa Francesca Colombo dell’associazione “Nasi Rossi”; Laura Sabino, autrice del libro “La disabilità in famiglia”. All’iniziativa parteciperà l’attore Alberto Fusco ed il fotoreporter Alessandro Memoli, componente della giuria di esperti che ha selezionato i lavori degli alunni. Gli studenti della classe 3H si esibiranno in una performance musicale e alcune famiglie caregiver, seguite da Giuseppe Trapanese, offriranno la propria testimonianza. “Il Premio “Il Cireneo” nasce con l’idea di sensibilizzare l’opinione pubblica, e in particolare i giovani, sulla questione della disabilità e sui problemi che incontra quotidianamente chi assiste le persone malate, il cosiddetto caregiver, una figura che in Italia non è stata ancora riconosciuta dal punto di vista normativo – ha sottolineato Leonarda Scrocco – L’iniziativa resta il nostro fiore all’occhiello ed è molto apprezzata dal Distretto e dall’intero Organismo Nazionale dell’International Inner Wheel per la sua capacità di coinvolgere e di fare rete con azioni sinergiche all’insegna dell’inclusione e della solidarietà”. Il nuovo singolo di Giancarlo Di Muoio Venerdì 8 aprile 2022 è uscito su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo e il video di Giancarlo Di Muoio, Gerry, prodotto dalla SnapBeatProduction, Giancarlo Di Muoio testo, musica e voce, Antonio Sessa arrangiamento e piano, Luigi Maiello orchestrazione e programmazione, Angelo Sodano chitarre, Carlo Salentino batteria, Pasquale Mastrogiovanni
basso, Sara Mazzaccaro cori, Edoardo Di Vietri recording presso Hexagonlab Recording, recording presso To Groove Music, Massimo Aluzzi studio mix, master Andrea “Berni” De Bernardi presso Eleven mastering, Daniela Riccardi, Giorgio Molfini regia video Giorgio Molfini fotografia e montaggio. Gerry è molto di più di un progetto discografico: è un percorso iniziato più di dieci anni fa con l’incontro fortunato con Fabio Concato con il quale Giancarlo incide nella primavera del 2010, il singolo Amico mio. Dichiara Giancarlo Di Muoio: “Stavo facendo un percorso su me stesso, un viaggio nella vita, analizzandone ogni sfumatura, dal timore di non essere all’altezza, alla felicità per la nascita di un figlio…gioie e dolori che si susseguono come notte e giorno, sole e pioggia. Mancavano i colori scuri, ineluttabili della perdita, che sono arrivati con la morte di mio padre Gerardo. A lui devo la mia passione e lo studio della musica che è diventata il mio mestiere. Papà, ex trombettista, ha perso la vita in un incidente sul lavoro il 28 marzo 2020 in Bulgaria, dove si occupava di portare il gas nelle nostre case. Eravamo in piena pandemia, per questo non abbiamo potuto rivederlo e solo grazie ad un periglioso iter burocratico e al Consolato, lo abbiamo riportato a casa. Una perdita dolorosa e difficile da elaborare. Credevo di non farcela, eppure Gerry, è diventata una canzone di ri-partenza, di ri-nascita, un messaggio che ho sentito il bisogno di condividere”. Catello Maresca tra i banchi di scuola del “De Curtis-
Ungaretti” “Una storia dello Stato che sconfigge la logica dei clan mafiosi, della Giustizia che vince sul malaffare”: Catello Maresca, il magistrato simbolo del contrasto alle mafie, porterà la sua esperienza tra i banchi di scuola, incontrando gli studenti dell’I.C.3 “De Curtis – Ungaretti” di Ercolano oggi alle ore 9:30. Una giornata-evento dal titolo emblematico “Il solco della Legalità = Giustizia e Libertà”, in programma nella sala del teatro, durante la quale gli alunni avranno l’opportunità di confrontarsi con Maresca attraverso un dialogo diretto, sul fil rouge del suo ultimo libro “NCO Le radici del male” (Rogiosi Editore, 20219). Giudice della Corte d’Appello di Campobasso attualmente, dal 2007 al 2018 Catello Maresca è stato sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia (DDA) della Procura Generale di Napoli, dirigendo le operazioni che hanno portato all’arresto del latitante Michele Zagaria e occupandosi delle principali inchieste contro la mafia casalese. Vive sotto scorta dal 2008 perché minacciato di morte per le sue indagini investigative da parte delle organizzazioni criminali di stampo mafioso. «Siamo molto orgogliosi di poter ospitare il Dottor Maresca – sottolinea il Dirigente Scolastico dell’I.C.3 “De Curtis Ungaretti”, Prof.ssa Laura Patrizia Cagnazzo – Per i nostri studenti sarà un’occasione preziosa per discutere di valori fondanti della società civile, quali l’onestà, la coerenza, la trasparenza, l’etica. La Scuola è un presidio essenziale nella costruzione dell’identità dei giovani. È fondamentale diffondere una cultura della legalità: un obiettivo ambizioso che coinvolge l’intera comunità educante, impegnati in progettualità che coinvolgono tutti i nostri giovani allievi già dalle prime classi dell’infanzia. La scuola forma i cittadini del futuro, per cui è determinante stimolare tra i giovani pratiche virtuose e creare occasioni di confronto che siano un arricchimento per acquisire nuove consapevolezze e sviluppare uno spirito critico». L’incontro con il magistrato
Maresca è inserito nel più ampio Progetto “A scuola di sicurezza, legalità, giustizia, ambiente”. «Si tratta di un accordo di rete tra le Scuole del Distretto di Ercolano, le forze dell’ordine, la Finanza, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto, la Croce Rossa, la Protezione Civile, il Comune e le associazioni del territorio per prevenire, contrastare e combattere ogni forma di illegalità, con il coordinamento di Eva Gable – sottolinea la dirigente Cagnazzo – Sono stati effettuati incontri durante tutto l’anno con personalità di grande spessore, tra cui Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo Borsellino, Andrea Bonsignore e le forze dell’ordine per innestare una cultura nel rispetto della Giustizia. L’istituto I.C.3 “De Curtis Ungaretti” ha articolato, inoltre, un percorso ben strutturato di educazione ambientale, che parte dalle prime classi dell’infanzia, per educare i più piccoli al rispetto dell’habitat che ci circonda e contrastare qualsiasi forma di illegalità, cominciando dalla difesa dell’ecosistema che i bambini vivono in maniera diretta. Il prossimo 27 aprile, inoltre, i nostri studenti prenderanno parte alla Marcia per la Legalità». A fare da sottofondo al dialogo con i ragazzi, il libro di Maresca, “NCO le radici del male”. Il magistrato e il camorrista, Francesco e Antonio. Si sono dati la caccia per una vita: uno per arrestarlo, l’altro per ucciderlo. Si sono cercati, inseguiti. Trent’anni dopo, eccoli l’uno di fronte all’altro in un carcere di massima sicurezza. Il Pm cinquantenne, generazione post ideologica figlia del boom economico: ha studiato Legge, Francesco, quando ha capito che i suoi sogni erano condizionati dai colpi dei clan, che si abbattevano anche sulla vita di famiglie borghesi, estranee alla camorra; e Antonio, il capo dei casalesi, in grado di abbattere la NCO di Cutolo, ma anche di rinnovarsi dopo l’omicidio Bardellino. Interrogatorio fiume, scorrono immagini feroci nella mente di Francesco: le lacrime di ragazzino, per il rogo della discoteca dei sogni, la mitica Seven up; il senso di impotenza dopo la morte di Giancarlo Siani; il grido di dolore di padre Rapullino, dopo l’omicidio del piccolo Nunzio Pandolfi;
Disneyland che lascia Caserta per Parigi; e ancora morti misteriose di donne e uomini ingoiate dalla terra dei fuochi. Davanti a lui, uno dei responsabili di tutto ciò, che nel confessare si rivede, con nostalgia, da giovane nella pineta di Castel Volturno, assieme a una turista, prima di trasformare quel paradiso in una discarica europea. Storie vere, prospettive diverse, persone drammaticamente simili a quelle che hanno segnato la storia di bene e male dalle nostre parti. Storie che fanno di “NCO, le radici del male” una potente ricostruzione narrativa del fenomeno camorra dagli anni Settanta ai giorni nostri: dall’avvento di Cutolo (con il giuramento di Palillo) al sequestro Cirillo e all’omicidio del vicequestore Antonio Ammaturo, fino alla nascita della camorra casalese. Sette nuovi Maestri del Lavoro, per la Provincia di Salerno Finalmente, a seguito cessazione dello stato di emergenza determinato dal Covid 19, a distanza di due anni dalla precedente manifestazione, è stata confermata per domenica 1 Maggio, in occasione della Festa del Lavoro, la cerimonia per la consegna delle Stelle al Merito del Lavoro, che si svolgerà in ambito regionale. La Cerimonia, organizzata dalla Prefettura di Napoli, avrà luogo presso il salone di “Città della Scienza” a Napoli; saranno insigniti i Maestri del Lavoro degli anni 2020, 2021 e 2022. I Maestri del Lavoro sono coloro che vengono decorati con la “Stella al Merito del Lavoro” onorificenza che viene conferita dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro a cittadini
italiani lavoratori dipendenti, con 50 anni di età e con almeno 25 anni di anzianità lavorativa anche in aziende diverse, distintisi per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale. In particolare per laboriosità, ovvero: il produrre un impegno notevole, continuo, progressivo; il vivere e generare nell’attività lavorativa amore, tenacia, disciplina e dedizione. Per l’anno 2022 nella regione Campania sono stati nominati 73 nuovi Maestri del Lavoro; ai sette nuovi insigniti, per la provincia di Salerno, dell’onorificenza da parte del Quirinale, vanno i complimenti del Console dei Maestri del Lavoro della Provincia di Salerno, Giovanni Terranova, e dei Maestri salernitani tutti, per il prestigioso riconoscimento all’impegno profuso, in tanti anni di laborioso, competente e appassionato lavoro. Questi i nuovi Maestri del Lavoro Salernitani e le aziende di appartenenza: MdL Apicella Aniello di Montoro– Impiegato Tim S.p.A. Salerno, con 33 anni di servizio; MdL Cicalese Francesco di Salerno– Impiegato Trenitalia S.p.A. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con 35 anni di servizio; MdL Ciminari Ivano di Salerno– Quadro di Trenitalia S.p.A. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con 37 anni di servizio; MdL Di Marco Sandrino di Casalvelino– Impiegato Busitalia Campania S.p.A. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con 41 anni di servizio; MdL Picariello Antonio di Montecorvino Rovella– Impiegato Anas S.p.A. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con 30 anni di servizio; MdL Sansalone Apollo di Vibonati– Impiegato Tim S.p.A., con 30 anni di servizio; MdL Verdoliva Michele Oscar di Scafati– Impiegato Fincantieri S.p.A. con 34 anni di servizio.
Guerra: ecco le novità per Luci di artista di Erika Noschese La kermesse natalizia Luci d’Artista pronta a voltare pagina con un art director, un regista e, soprattutto nuove installazioni. Il 2022 si preannuncia ricco di novità per il mondo della Cultura: il delegato Ermanno Guerra è già al lavoro per riprogrammare gli eventi, dopo due anni di pandemia, ma le poche risorse a disposizione dell’amministrazione rendono impossibile riproporre l’Arena del Mercatello. Guerra replica alle accuse di chi parla di “piccoli eventi” in città: “Salerno è una città che si è ritagliata uno spazio importante non solo a livello regionale e nazionale, con eventi che hanno una loro dignità; sicuramente è possibile fare di più ma è chiaro che alcuni eventi sono punti fermi di un palinsesto con una dignità assoluta”, ha infatti dichiarato. Guerra, a lei la delega alla Cultura. Si ricomincia dopo una fase di stallo dettata dalla pandemia… “Sì, ringrazio il sindaco per questa nomina che sicuramente è gratificante, mi piace pensare che sia l’apprezzamento per un lungo e appassionato lavoro per il Comune di Salerno e io sicuramente l’ho vissuta così. Per chi vive in mezzo alla gente, credo si percepisca la “fame” di intrattenimento, spettacolo e cultura; si tratta di interpretare una fase delicata, seppure di rinnovato entusiasmo, contraltare di una fase repressiva, sostenendola nonostante il momento non proprio facile che vive il Paese e che vivono gli enti locali e questo è abbastanza evidente. C’è da dire però che non sempre l’attività e la cultura si fanno solo con le risorse, occorre amplificare, coordinare, migliorare la comunicazione, la relazione tra gli eventi”. Salerno grande città ma con piccoli eventi. Si chiede, oggi, di puntare su un livello più alto che vadano oltre i classici
eventi… “Mi permetto di confutare l’idea di piccoli eventi. Salerno è una città che si è ritagliata uno spazio importante non solo a livello regionale e nazionale, con eventi che hanno una loro dignità; sicuramente è possibile fare di più ma è chiaro che alcuni eventi sono punti fermi di un palinsesto con una dignità assoluta, non solo relativa alla città. Se devo fare riferimento alla mia lunga attività politica, i primi anni l’amministrazione era tormentata dalla necessità di un evento che collocasse la città a livello nazionale e per felice intuizione è venuta fuori Luci d’Artista che ha aperto scenari nazionali, creando il paradosso che una città di mare avesse il maggior numero di turisti in inverno. È chiaro che dopo vent’anni la kermesse sia da rivedere nella proposta ma sicuramente Luci d’Artista rappresenta un evento che ha dato notorietà alla città di Salerno. Alcuni protagonisti hanno guadagnato un ruolo attraverso un sostegno importante, intelligente e culturale di alcuni eventi ed è quasi ingeneroso mettere in discussione eventi storici perché la competizione ci deve stare; le cose affermate non è facile scalzarle, meritano di restare lì”. A lei il compito di riportare in vita un settore messo fortemente in crisi dalla pandemia… “Sicuramente uno dei punti delicati è quello di legare la proposta turistica a quella culturale, non sempre è avvenuto e una delle possibilità è pensare di superare la precarietà della programmazione, nel senso: se rassegne consolidate che fanno parte del palinsesto da vent’anni devono attendere il rinnovo del contributo ogni anno, è chiaro che la programmazione viene limitata perché bisogna programmare gli eventi almeno sei mesi prima. Un evento pubblicizzato solo pochi giorni prima non potrà mai essere volano per la città ed è un aspetto su cui lavorare, non riguarda solo la mera comunicazione ma il fatto che i finanziamenti sono annuali, andrebbero riportati ad una pluriennalità che ne consenta la programmazione tempestiva e la loro adeguata divulgazione”. Ci sono eventi in corso, portati avanti dall’attuale consigliera ed ex assessore alla Cultura, Tonia Willburger, quali la Rete dei Musei, la candidatura della Scuola Medica Salernitana a
patrimonio Unesco. Intende proseguire questo percorso avviato? “La consigliera Willburger ha lavorato molto bene, mentre lei era assessore io ero presidente della commissione Cultura ed abbiamo lavorato in piena sintonia, non c’è alcuna contrapposizione con lei, la conosco da anni e dualismi non esistono, da parte mia c’è solo uno spirito di collaborazione”. Come si fa a lavorare con un settore senza soldi e senza finanziamenti? “Bisogna ottimizzare le risorse, non possiamo sprecare fondi ed è chiaro che una parte di questi soldi devono essere investiti per la comunicazione perché non può essere destinato tutto il budget alla proposta artistica, culturale o spettacolare. Un aiuto è proprio la divulgazione mentre l’altro aspetto è chiamare alle armi l’imprenditoria privata, immaginare un plafond unico da distribuire su tutti gli eventi e questo darebbe una possibilità a chi decide di investire, oltre che una collaborazione civica attraverso una mobilitazione che potrebbe aiutare l’amministrazione. A noi tocca il compito di creare un quadro, ascoltare tutti perché è vero che alcuni con anni di lavoro hanno acquisito un ruolo ma ciò non significa però essere privilegiati”. Una delle proposte avanzate in questi anni è la realizzazione di un piano regolatore per la cultura che possa coinvolgere tutta la provincia di Salerno… “E’ quello di cui ha parlato questo gruppo di lavoro composto, tra gli altri, da Peppe D’Antonio, Claudio Tortora e tanti altri. Mi sembra un’idea da accogliere, interessante perché significa condividere linee guida; credo – e l’ho praticamente come amministratore – che spesso purtroppo si lavori a testa bassa, tra mille impegni ed è chiaro che possono perdere di vista le linee direttive ragion per cui questo piano potrebbe rivelarsi fondamentale”. In vista dell’estate, quali sono gli eventi in programma? L’Arena del Mercatello sarà riproposta? “La prima volta è avvenuta con me, l’anno passato ci abbiamo lavorato, seppur in ritardo. Tendenzialmente, è una cosa interessante anche per riequilibrio geografico nella proposta cultura e perché ha funzionato. L’Arena però credo sia difficile da immaginare con le risorse correnti del Comune, a
breve si dovrà ragionare in quest’ottica”. Gli operatori teatrali hanno proposto la realizzazione di un unico cartellone per la stagione teatrale… “E’ una proposta assolutamente condivisibile, da realizzare. Questo, qualche volta, è avvenuto anche per volontà dell’amministrazione ma non sempre è facile trovare un coordinamento tra gli operatori della cultura e dello spettacolo”. Ha mai pensato ad una collaborazione con gli altri Comuni della provincia? “Ho sempre avvertito il ruolo di Salerno come capoluogo di provincia, è il riferimento di un’estesa e importante provincia del nostro Paese. Pensando a Comuni capoluoghi come Napoli, Caserta, Avellino mi vengono in mente specificità e agganci per proposte condivise; è un’operazione complicata ma sicuramente auspicabile, nonostante le difficoltà dettate magari anche dalla burocrazia”. L’amministrazione comunale è al lavoro per la nuova edizione di Luci d’Artista, si cerca un art director ma, soprattutto, di evitare gli errori dell’anno scorso… “Quella dello scorso anno è stato un tentativo di tenere in piedi l’edizione, non valutabile per evidenti motivi. Dopo 20 anni di grande successo in termini di pubblico, imitata ovunque perché oggi sono tante le città che ripropongono la kermesse, è chiaro che sia il momento della svolta, con un art director, un regista, allestimento di tipo diverso. Non è sempre facile fare tutto ma vorrei ricordare a chi si lamenta che sono sempre le stesse cose che il pubblico che arriva è rinnovato ma, sicuramente, dopo tanti anni merita una rivisitazione”. “Guerra segua i consigli di
Gubitosi” di Gaetano Perillo Ho trovato di grande spessore l’intervista del dottor Claudio Gubitosi a Monica De Santis. Artefice di un “miracolo” e di una “intuizione” che nel giro di alcuni anni hanno proiettato un piccolo centro collinare, circondato da casali periferici, ad acquisire una rinomanza a livello mondiale, il dottor Gubitosi si è dettagliatamente soffermato sugli aspetti poco stimolanti che caratterizzano l’attuale panorama culturale offerto da Salerno. Forte quindi della sua esperienza ultradecennale sviluppata nell’organizzare e gestire manifestazioni culturali di ampio respiro, si è giustamente soffermato sui limiti evidenti insiti in certi programmi rinvenibili nel panorama culturale di Salerno, ma ha anche generosamente offerto la propria consulenza con consigli rivolti a Ermanno Guerra, quale nuovo responsabile della cultura a Salerno. Ed è sicuramente degno di attenzione il suggerimento di impostare un programma di avvenimenti ritmati su “Quatto stagioni”, in modo da coprire l’arco temporale di un intero anno. Si tratta in effetti di incrementare un paniere che già ora vorrebbe tener conto di una siffatta esigenza. Esso tuttavia appare – direi – embrionale o poco appetibile e comunque incapace di colmare, in maniera efficace e culturalmente produttiva, dei vuoti altrimenti più specificamente dedicabili ad eventi di sicuro richiamo turistico/culturale. Incombe poi un’incognita che riguarda la vera aspirazione di Salerno ad ospitare un continuum di manifestazioni. Si sa che molti dei suoi cittadini preferiscano ad esempio vivere tranquilli in città piuttosto che vederla invasa, in occasione delle Luci d’Artista, da masse di visitatori la cui presenza è causa di tanti disagi senza un diffuso corrispettivo di resa economica. Neppure l’arrivo frequente delle navi da crociera desta particolari e generalizzati entusiasmi. Non sono pochi coloro che non vedono
alcuna utilità in tali circostanze, dato che i crocieristi scendono a terra e subito vengono prelevati da pullman che li porteranno a visitare le rinomate località turistiche dell’interland. Per Salerno quindi solo una funzione di scalo di passaggio e nessun rientro di natura turistica ed economica. Si giudica addirittura inutile far arrivare questi giganti del mare le cui presenze lampo nelle acque portuali sono ritenute poco produttive per l’economia salernitana. Ma anche l’offerta culturale, di volta in volta messa in campo sotto forma di spettacoli, convegni, festival su temi di vario genere, non sempre nasce da unità di intenti e quindi genera dissensi e disparirà di vedute, a discapito di una reale capacità di creare “appeal” verso la città. Allora è più che pertinente l’indicazione del dottor Gubitosi per uno scatto rinnovativo che, senza annullare totalmente il passato, faccia ripartire da zero un “piano regolatore culturale”, cominciando a rimodernare quello che già si fa. Non che si debba “pantografare” il modello della città di Giffoni divenuta essa stessa un evento, ma anche Salerno deve diventare città famosa, rinomata e visibile soprattutto come luogo e non per i singoli eventi o avvenimenti periodicamente ospitati. Quindi, può giovare una osmosi più efficace e produttiva fra il capoluogo e le località situate nella sua estesa provincia, sedi di ricorrenti eventi culturali di importanza e valenza internazionale. Ad esempio, non sono tanti i resti archeologici rinvenuti e visitabili nel territorio comunale. Eppure in occasione della BMTA (Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico) di Paestum una sessione di studio potrebbe anche svolgersi a Salerno dando visibilità a certe sue peculiarità in tale settore. Inoltre, la Scuola Medica Salernitana, pur godendo già di diffusa notorietà, potrebbe fare da spunto anche per impostare percorsi di visite accurate e documentate onde illustrare i luoghi dove Trotula de Ruggiero e le mulieres salernitane esercitavano, da antesignane, l’Arte Medica al femminile. Con itinerari tracciati prevalentemente nel Centro Storico, tale opportunità potrebbe dare un contributo importante al recupero e alla riabilitazione del
patrimonio edilizio ivi esistente, per un rinnovamento di cui tanto si parla, ma che mai viene realmente affrontato e realizzato, mancando forse un concreto riferimento ad altri famosi centri storici di città italiane ed estere, mete continue di turisti. Lascio poi agli specialisti del settore ogni altro contributo di idee e di pensiero per un reale e concreto sviluppo di questa tematica, tenendo anche presente che è controproducente per questi fini continuare a non trovare idonee forme di utilizzo e valorizzazione per certe potenzialità ora tenute in scarsa considerazione. Mi riferisco ad esempio all’ex cinema Augusteo, al Forte La Carnale, ai resti dell’Acquedotto Medievale, ad edifici e chiese di grande pregio storico ed artistico situati nel Centro Storico.
Puoi anche leggere