La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman

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La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman
La evoluzione del sushi
secondo lo chef Patrick
Bateman

Quando il Sushi diventa passione Patrick Bateman

San Benedetto del Tronto – Sulla riviera adriatica, e in
tutta Italia, i ristoranti di sushi sorgono ormai come
funghi, con nomi giapponesi, con la scritta “fusion” e
altre aggiunte di parole esotiche. Si va dai locali “all
you can eat”, dove con una modica cifra fissa si può
mangiare a volontà, a ristoranti giapponesi raffinati, a
posti che, accanto alla cucina tradizionale italiana,
affiancano alcune specialità e roll di sushi. Una vera e
propria giungla in cui può essere alle volte difficile
orientarsi. Giapponesi “doc” in riviera ce ne sono pochi, e
la parte del leone la fanno spesso ristoranti cinesi che si
La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman
sono trasformati in “cino-giapponesi”. Qualità e varietà
variano tantissimo. Chiediamo allo chef Bateman cosa ne
pensa, e come si sta trasformando la sua cucina. Arrivato
in Italia dieci anni fa, Bateman ha “diffuso” il sushi
quando era perlopiù sconosciuto in riviera, lavorando a
Porto San Giorgio, a Porto Recanati, ad Ancona fino a
sbarcare in quel di San Benedetto; il locale in cui lavora
è molto frequentato e apprezzato.
Patrick, dici che la tendenza generale del sushi sta
cambiando. Come e perché?

Sushi

Circa dieci anni fa qui a San Benedetto praticamente non
c’erano ristoranti di sushi o quasi, a parte quello dei
“pionieri” fratelli Giudici. Il concetto del sushi era però
conosciuto da molti, soprattutto da chi era abituato a
viaggiare all’estero o in posti come Milano e Roma. Ora, ci
sono tanti posti dove mangiare il sushi, che saltano fuori
La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman
e aprono in questa zona. Per questo c’è la necessità di
offrire una scelta diversa, di creare sempre piatti nuovi
che sappiano combinare sapientemente ingredienti freschi
dell’Adriatico e quelli giapponesi. Io ho creato tante
combinazioni originali, e ho pronte tante nuove ricette da
offrire. Definirei la mia cucina “modern fusion” con
influenze da tutto il mondo, ma mantenendo lo stile
giapponese: colori, profumi, sapori, arte nel piatto. Una
esperienza sensoriale. All’inizio la preferenza dei clienti
sembrava orientata verso il sushi cotto, nella forma del
classico roll di sushi. Negli ultimi anni, sono diventati
popolari anche qui i piatti di sashimi, di tartare, di
pesce fresco crudo. Vorrei qui fare una piccola
precisazione: il pesce crudo, per essere sicuro e trattato
bene, deve essere messo nell’abbattitore, almeno a -20°C
per 24 ore, prima di poter essere servito.
Secondo te quale è la idea migliore per aprire un
ristorante di successo? Sushi, fusion, oppure?
Penso che la cosa principale sia fondere insieme gli
ingredienti italiani e giapponesi, usando diverse tecniche
di cucina, tra le quali quella francese che rimane sempre,
secondo me, una delle migliori al mondo. I sapori devono
mescolarsi insieme in una perfetta armonia di sapori. Un
ristorante giapponese tradizionale qui non avrebbe molto
successo, a causa della differenza di cultura a tavola. La
cucina giapponese è fantastica, non è certo solo sushi, ma
bisogna sceglierne i segreti da usare per soddisfare il
palato di molti e non solo di pochi appassionati. Creare
nuovi piatti fondendo insieme ingredieti, sapori e colori,
è un modo per avere successo in un ristorante, avendo però
un buon servizio a tavola e un ambiente igienicamente
sicuro.
A quali nuove idee stai studiando per la tua cucina?
Ho diverse nuove idee, e sto studiando nuove composizioni
La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman
di sapori che possano deliziare i clienti; ma devo
mantenere sempre il giusto equilibrio per soddisfare tutti
i palati. Al momento sto dedicandomi a un mix di
innovazione e tradizione per nuove ricette che abbiano
diversi sapori, consistenze e impatto visivo.
Puoi dirci se prevedi l’utilizzo di nuovi ingredienti nella
tua cucina fusion?
Al momento sto valutando la composizione e l’utilizzo di
diverse spezie, erbe e proteine che non sono normalmente
usate in questa zona. Innovazione, ma sempre con un piede
nella tradizione rispettando la cultura della zona. Piatti
troppo stravaganti possono essere troppo avventurosi: va
creato, come dicevo, il giusto equilibrio.

Quando il Sushi diventa
passione: l’arte dello chef
La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman
Patrick Bateman

Abc del sushi, seconda parte: gli ingredienti.
a cura dello chef Patrick Bateman

San Benedetto del Tronto, 2017-03-04 – Siamo tutti amanti
della buona cucina, ma gli appassionati che si cimentano ai
fornelli e che ambiscono ad essere protagonisti dell’arte
culinaria aumentano ogni giorno di più, stimolati dai tanti
programmi televisivi come Masterchef, Top Chef, Hell’s
Kitchen, e così via. Molti di questi programmi sono
capitanati dall’onnipresente Gordon Ramsey, chef inglese
proprietario di svariati ristoranti in giro per il mondo.
Ed inglese come Ramsey è lo chef Patrick Bateman, molto
conosciuto e apprezzato nella Riviera delle Palme.
Togliamoci una curiosità.

Patrick, cosa pensi del tuo connazionale Gordon Ramsey, e
dei suoi show dove sbraita e impreca in cucina?
Gordon è sicuramente un cuoco eccellente, ma prima di tutto
è un bravo show man e business man che ha diffuso la
passione per la cucina attraverso i suoi programmi
televisivi . Oggi la qualità e quantità di bravi chef è
decisamente migliorata rispetto al passato. Molti vivono la
cucina come un mezzo di espressione personale, come un modo
di esprimere e realizzare sé stessi e riescono a
raggiungere alti livelli. Però, se pensiamo ai modi di fare
bruschi di Gordon in cucina, ad esempio in Hell’s Kitchen,
è chiaro che fa spettacolo: in una vera cucina, il rispetto
La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman
reciproco e la professionalità vengono prima di tutto. Se
un aiuto cuoco non è capace di fare il suo lavoro, lo chef
deve prima di tutto cercare di portarlo a crescere,
sottolineando i suoi errori con calma. Poi, è chiaro,
esistono persone negate per la cucina, in maniera
particolare quelle disordinate a livello sia pratico che
mentale, e quelle pigre e lente che non riescono a seguire
i ritmi veloci che vengono richiesti per soddisfare i
clienti che aspettano.
Abbiamo presentato nella prima parte di questa rubrica gli
utensili necessari per preparare un sushi di base a casa.
Patrick Bateman è chef di sushi e cucina internazionale, e
ha trasformato il sushi tradizionale in un sushi
mediterraneo creativo. Proseguiamo con la seconda parte
dedicata agli ingredienti per fare un sushi di base.
Patrick, è facile reperire gli ingredienti per fare il
sushi classico, a casa?
Sicuramente sì. Quando sono arrivato in Italia, dieci anni
fa, il sushi era ancora una novità ma oggi anche nei
supermercati si trovano gli ingredienti di base e il riso
adatto. E’ chiaro che ci sono molti ingredienti tipici,
come il wasabi fresco, che non si trovano in giro, io
stesso sono riuscito solo ora a procurarmelo attraverso un
importatore direttamente dal Giappone. E’ un tipo di rafano
molto delicato da conservare.
Quali sono gli ingredienti di base per fare i roll di
sushi?
La evoluzione del sushi secondo lo chef Patrick Bateman
sushi

Gli ingredienti sono moltissimi, a partire dalle verdure e
dai tipi di pesce che si possono usare. Ma non solo. Io ad
esempio preparo anche i roll di sushi dolce, con mascarpone
e nutella. Qui ti dirò solo gli ingredienti di base, ai
quali poi va aggiunto il “contenuto” in base ai tipi di
roll. Partiamo dal riso, di cui ti stupirà sapere che ci
sono circa 40.000 diverse varietà in tutto il mondo. Il
riso per sushi è alla base di tutto: deve essere di qualità
fino o semifino e tondeggiante. Il riso Ribe che si trova
nei supermercati va benissimo, se non si trova la varietà
equivalente giapponese o della California. Poi c’è il Nori
: è alga precotta che si trova in fogli, di solito già
confezionata in pacchetti; quando apri un pacchetto, usa il
Nori il prima possibile o mantienilo sigillato in un luogo
fresco. La qualità migliore da usare è il yaki-nori, che
normalmente è color verde scuro e non ha bisogno di essere
tostata prima dell’uso. Una alternativa all’alga Nori è la
alga di soia, Mame Nori, dal sapore molto più neutro
rispetto a quello del Nori, che si può trovare anche in
fogli colorati rosa, gialli etc , per dare un tocco diverso
al sushi. L’aceto di riso va aggiunto al riso una volta che
è cotto, per fargli raggiungere il giusto grado tra dolce e
acido, e si può comprare già fatto oppure ottenere bollendo
in pentola aceto normale, zucchero e sale. Per aggiungere
sapore si può aggiungere il Kombo, che sono fogli di alga
essiccata. La maionese giapponese è deliziosa e perfetta da
aggiungere ad alcuni tipi di sushi roll, va messa
normalmente su uno strato sopra al riso già steso sul Nori.
E’ molto più delicata della maionese occidentale e ha un
gusto diverso. Ovviamente, in mancanza di essa si può usare
la maionese normale o provare a preparare la propria
maionese con aceto di riso invece che con acqua. Il Wasabi
è un tipo di ravanello verde giapponese, dal tipico sapore
fortissimo e piccante, e può essere usato nei roll in
piccolissime dosi o solo per accompagnare sushi e sashimi
come condimento. Normalmente si trova in polvere, e diventa
una pasta densa con la aggiunta di acqua, si può modellare
; altrimenti si trova già pronto in tubetti. I semi di
sesamo, possono essere messi dentro o attorno ai roll di
sushi, o usati come decorazione. Sono disponibili
normalmente bianchi o neri, ed è meglio comprarli già
tostati. Lo zenzero, può anche esso essere usato dentro i
roll o solo come accompagnamento; i più usati sono il Beni
–Shoga, zenzero rosso piccante macerato sottaceto e il
Gari, rosa e meno piccante. Si trovano al supermercato in
pacchetti o vasetti già tagliato e pronto. Il Daikon è un
rafano gigante bianco, che si può usare dentro i roll o
come decorazione sul piatto, e ha un gusto leggero, fresco
e croccante. Le uova di capelin , Masago, sono piccole uova
di pesce, del capelin appunto, che possono essere comprate
di diversi colori e usate dentro e fuori ai roll, per
aggiungere sapore, colore e una diversa consistenza. Il
sake è la famosa bevanda alcolica giapponese a base di riso
fermentato, può essere usato in aggiunta al riso per dare
sapore o per macerare carni e pesci; altrimenti viene usato
solo come bevanda, servita calda o fredda e ve ne sono
tante varietà e marche in commercio. Il Mirin è un tipo di
sake dolce. La salsa di soia è immancabile per accompagnare
il sushi e il sashimi, e può essere usata per preparare
salse diverse o per marinare carne e pesce. Attenzione, la
salsa di soia cinese ha un sapore di solito molto più forte
di quella giapponese e può coprire il sapore del sushi.
Meglio sempre usare quella giapponese.
Bene, grazie mille Patrick, e a presto con la prossima
puntata.

Quando il Sushi diventa
passione: l’arte dello chef
Patrick Bateman

Abc del sushi, prima parte: gli utensili.
a cura dello chef Patrick Bateman

San Benedetto del Tronto, 2017-02-12 – In pochi anni, il
sushi non è più una moda, ma è diventato parte della nostra
alimentazione, per molti di noi. E’ un insieme di sapori,
odori e colori che la raffinata cucina giapponese ha
elaborato al punto che il sushi soddisfa non solo il palato
ma anche la vista, proponendo piatti che spesso sembrano
dipinti. E’ questa l’arte dello chef Patrick Bateman, che
sta portando avanti costantemente una evoluzione del sushi
arricchendolo con influssi mediterranei, thailandesi,
messicani; un vero e proprio sushi fusion, un modo di
cucinare artistico e talentuoso. Oggi anche al supermercato
si trovano alghe ed altri ingredienti basilari del sushi,
ma la domanda che rivolgo allo chef è:
Pensi che chiunque sia appassionato possa preparare a casa
un piatto di sushi?
Il sushi di base, i classici roll, è sicuramente facile da
cucinare se c’è entusiasmo e passione. E’ un piacere
prepararlo, ma anche servirlo ai propri ospiti. Cucinare a
casa può dare il tempo di organizzarsi e procurarsi tutti
gli ingredienti e gli utensili di base. Alla base di tutto,
secondo me, c’è il fatto di essere ordinati e precisi, per
poi servire degli ottimi piatti casalinghi che non
richiedono strumenti o apparecchi difficili da trovare o
comprare. Il segreto per essere un buon cuoco amatoriale di
sushi è: non servire mai agli altri quello che non vorresti
per te stesso, sia a livello di sapori che a livello
visivo.
Quali sono gli utensili di base per fare i roll di sushi?
Patrick Bateman

Innanzitutto, la stuoia di bambu per sushi, che può essere
acquistata in molti supermercati o negozi di prodotti
orientali. La stuoia si usa per fare i roll di sushi e deve
essere sempre pulita e asciugata dopo l’uso per evitare
l’accumulo di batteri. Si può anche avvolgere con la
pellicola durante l’uso e toglierla alla fine. Poi, per
cuocere il riso, occorre una pentola dal fondo pesante con
coperchio, o una pentola elettrica per il riso. Se fai il
sushi a casa, ogni tanto, e in piccole quantità, va
benissimo la pentola normale. Serve poi una ciotola per il
riso, che nella tradizione è in legno di cipresso, ma può
essere anche di altri materiali, meglio non metallica, e si
usa per metterci il riso cotto a raffreddare e per lavorare
il riso con la spatola mentre si aggiunge l’aceto apposito,
per dargli la giusta consistenza e brillantezza. Poi
occorre una spatola per il riso, in legno o plastica, serve
per mischiare il riso con l’aceto senza schiacciarlo e per
farglia vere la giusta consistenza. Servono anche varie
ciotole per mescolare e condire i vari ingredienti:
verdure, pesce, quello che vuoi mettere nel sushi. E’
indispensabile avere per le verdure, la frutta e il
formaggio un buon affettatore e una buona grattugia, di
quelli che hanno vari spessori di taglio e per grattugiare,
per avere diverse consistenze; e insieme, una pelatrice per
sbucciare. Infine, un paio di coltelli molto affilati.
Nella cucina professionale, ci sono tre tipi di coltelli
principali. Uno per il pesce(yanagiba-bouchou), uno per le
verdure (usube-bouchou), e uno per il sashimi (deba-
bouchou). Ma per iniziare a preparare il sushi a casa, non
sono necessari: diciamo che sono da usare per chi ha già
una certa pratica. Il coltello è lo strumento principe per
chi prepara il sushi, che deve essere tagliato con
precisione per presentare ai propri ospiti un bel piatto,
oltre che buono. Non considero presentabili dei roll di
sushi che si aprono, che appaiono slabbrati e con gli
ingredienti non ben compattati all’interno.
Patrick, e per quanto riguarda gli ingredienti base?
Di questo ne parleremo alla prossima puntata… è un
argomento abbastanza complesso, che va molto al di là di
alghe, wasabi e zenzero.
Le nuove tendenze del sushi
fusion e una ricetta dello
chef Patrick Bateman

San Benedetto del Tronto, 2016-06-04 – Molti sono gli
amanti del sushi, per i quali si moltiplicano oggi
disponibilità di ristoranti, takeaway e via discorrendo.
Rimane però per parecchi italiani lo scoglio del “pesce
crudo”, spesso non gradito. Lo chef Patrick Bateman, che
verifica scrupolosamente la qualità e freschezza del pesce
servito nel ristorante dove opera (Sasushi, ndr) dall’altro
crea piatti che offrono ai clienti e appassionati un sushi
fusion anche cotto, che amalgama la cucina giapponese alla
sua esperienza di cucina internazionale, con ispirazioni
multietniche. Le sue creazioni riscuotono un grande
successo, lo intervistiamo per carpire qualche segreto, e
una ricetta.
Patrick, quali sono, tra le tue creazioni, i più popolari
piatti del momento?
I piatti più richiesti sono le nuove mini tortillas di
sashimi, il sushi con uovo di quaglia e tartufo e la
selezione di “Mac”, dei piatti speciali che ho creato in
tre versioni: spigola, aragosta e salmone affumicato. Vanno
forte, la clientela li apprezza perchè non hanno nulla a
che vedere con il classico sushi, vi sono molte proposte di
sushi cotto che vanno incontro al gusto italiano, che è in
piena evoluzione. Sono molto soddisfatto dalle
minitortillas, che vengono servite con diversi tipi di
pesce. Trovo che il sapore del pesce fresco, abbinato alle
tortillas croccanti, sia davvero gustoso e per me I sapori
vengono prima di tutto.
Hai sperimentato alcuni dei ristoranti dei migliori chef di
sushi nel mondo: Nobu, Zuma… cosa pensi della loro cucina?
Per me, Nobu è il migliore, ha un menu fantastico con
grandi creazioni a una ottima selezione di nuovi sapori da
provare. Attenzione, anche altri ristoranti sono buoni, ma
Nobu è sempre una spanna sopra gli altri, sempre alla
ricerca di cose nuove, e per me è stato una ispirazione.
Cosa dicono i clienti delle tue creazioni?
Abbiamo davvero molti clienti che vengono al ristorante
cercando nuove e diverse proposte in fatto di sapori. Molti
non avevano mai assaggiato sushi prima. I clienti
apprezzano tantissimo le nuove proposte e sono sempre
curiosi di provare nuovi piatti. La mia cucina è un
laboratorio del gusto, dove uso sapori, colori e
consistenze diverse come potrebbe forse fare un pittore di
fronte a una sua opera.
Qual è il miglior complimento mai ricevuto?
Apprezzo tutti i complimenti, sempre, mi confermano che ho
creato qualcosa di buono, una esperienza di gusto. Ma mi
piace molto quando abbiamo clienti che vengono da altre
parti di Italia, o dall’estero, che hanno assaggiato
diversi tipi di sushi in ristornati in tutto il mondo e
quando dicono che la mia cucina è una delle migliori mai
assaggiate, ecco questo mi fa felice. Abbiamo avuto finora
clienti da molte parti del mondo.

Ed ecco la ricetta, per principianti, tempo di preparazione circa 20
minuti.

Le quantità descritte sono per due roll da ciascuno dei quali si
tagliano circa 4 pezzi quindi moltiplicare gli ingredienti sulal
base di quanti pezzi si vogliono ottenere.

Roll di Salmone Affumicato
Ingredienti

– 200 grammi di salmone affumicato a fette sottili

– 1 cetriolo

– 2 foglie di lattuga

– 1 quarto di avocado

– 20 grammi di crescione

– 1 cucchiaino di philadelphia

– semi di sesamo bianco per decorazione

– 1 foglio di “soia” nori arancione. Da usare al posto del classico
foglio di alga nori.

Smoked Salmon

Preparazione

– lavare e asciugare la lattuga e tagliare a strisce sottili

– tagliare il cetriolo e l’avocado in strisce sottili
– lavare, asciugare e tagliare il crescione

-tagliare il foglio di nori a metà

– mettere il mezzo foglio di soia nori sulla stuoia di bambu e
coprirlo tutto con le fettine di salmone affumicato, lasciando uno
spazio di 2-3 cm sull’orlo superiore

– spargere il philadelphia sul foglio ricoperto di salmone

– spargere lattuga, cetriolo e avocado sopra il philadelphia

– rollare con attenzione nella stuia di bambu      in modo che alle
estremità gli ingredienti siano tutti all’interno del foglio ,
premere gentilmente ma con decisione.

– avvolgere in pellicola, ripetere tutto per il secondo roll usando
la seconda metà del foglio nori.

-lasciare nel frigo per circa un’ora

– togliere dal frigo e tagliare ognuno dei due roll ottenuti con un
coltello affilato in quattro pezzi,

aggiungere I semi di sesamo sopra ogni pezzo e servire

nota:

io uso il foglio di soia nori arancione per abbinarlo al colore del
salmone, ma se non lo trovate potete usare anche un altro colore
La filosofia del Sushi in
Riviera : lo chef Patrick
Bateman   svela  i   suoi
segreti
Intervista a Patrick Bateman

E una ricetta per i lettori del Mascalzone.

San Benedetto del Tronto, 2016-03-10 – Il sushi, piatto tipico
giapponese composto di riso, alghe, pesce, uova e vegetali, è
arrivato in pochi anni a conquistare in Italia uno spazio nei
ristoranti, nei supermercati, e nel cuore di molti appassionati. Ce
ne parla il rinomato chef Patrick Bateman, che lavora in un
ristorante della Riviera molto in voga. Bateman, inglese, dopo aver
lavorato in Inghilterra, anche per banchetti della famiglia reale,
in America, Canada, Germania e Cipro, è “sbarcato” a San Benedetto
del Tronto direttamente dall’Australia, in un tipo di emigrazione
“al contrario” visto che il paese australiano attira molti italiani
e sambenedettesi proprio per le opportunità di lavoro, carriera e
stile di vita.

Il suo è un fusion-sushi dalle influenze giapponesi e italiane,
miscelate sapientemente grazie ai suoi anni di studio professionale
della   cucina    internazionale     e    agli   ingredienti    freschi
dell’Adriatico.

Oltre   alla   cucina   internazionale,   in   particolare   giapponese,
thailandese e indiana. Patrick Bateman è anche mastro pasticcere.

Patrick, come chef professionista, dopo aver girato il mondo, come
hai trovato il mondo della ristorazione in Italia e in particolare
qui in Riviera delle Palme?

Ovviamente   qui   la    parte    del   leone   la   fa   sempre   la   cucina
tradizionale italiana, ricca di ingredienti genuini e tipicamente
mediterranei. Gli italiani sono molto legati alle loro tipicità, in
particolare qui a San Benedetto il brodetto e piatti a base di
scampi, cozze, spigole, rane pescatrici etc. Molti di questi
ingredienti si riversano automaticamente anche nei miei piatti di
sushi fusion. Quanto alla ristorazione, il concetto di base è uguale
ovunque nel mondo: ogni chef professionale cucina qualitativamente
allo stesso modo, variando solo tecniche e creatività. Ci sono posti
dove si mangia bene e posti così così , ovviamente dipende dalla
gestione e dallo chef. In generale, senza voler criticare nessuno,
gli standard inglesi e australiani sono più ferrei in termini di
organizzazione e di servizi al cliente.

Tu basi molto la tua cucina sushi fusion sulla invenzione di nuovi
piatti. Quali pensi che siano le ragioni del successo delle tue
ricette e creazioni?

Credo che semplicemente siano la conoscenza, la esperienza e la
passione   che   uso    per   creare    nuovi   piatti,    fondendo     insieme
ingredienti locali e internazionali, e controllando attentamente che
la miscela di sapori funzioni bene. Anche la presentazione del
piatto è molto importante. Specialmente nel concetto giapponese. Mi
chiedo sempre, di fronte a un mio nuovo piatto, come lo troverei e
quanto lo pagherei se fossi un cliente. Ho una buona fantasia e ho
un metodo di lavoro molto preciso e funzionale, poi mi aggiorno
continuamente    sulle    nuove    tendenze     della     cucina   italiana   e
internazionale. E anche sulle nuove attrezzature professionali.
Qual è la filosofia della tua cucina?

La mia filosofia è mantenere sempre tutto semplice, divertirmi a
creare e essere sempre cosciente degli obiettivi che voglio
raggiungere. Studiare, e migliorare. Ovviamente insieme al mio staff
in cucina. Sono 38 anni che cucino, ma non finisco mai di imparare!

Patrick, che cosa ti ha portato qui a San Benedetto del Tronto
dall’Australia? E come ti trovi a vivere qui?

Sono venuto qua per amore, e non lo rimpiango. San Benedetto è una
bellissima cittadina, ancora a misura d’uomo, la gente è ospitale e
amichevole. La cultura è completamente differente da quella inglese,
certo. Forse lo stile di vita è un po’ più rilassato, e più
orientato alla famiglia che non alla carriera.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Continuare a fare quello che amo fare, cucinare e inventare nuovi
piatti. Poi mi voglio dedicare al mio blog di cucina, e finire il
mio primo libro di ricette.
Trio di sushi al forno

A questo proposito, ne dedico una ai lettori del Mascalzone:

TRIO DI SUSHI ROLL AL FORNO

Ingredienti

– tre pezzi per tipo di spigola, capesante e mazzancolle, tagliati
con misura 3 cm di lunghezza e 2 cm di larghezza, mentre le
capesante vanno giusto tagliate a metà in altezza.

– mezzo foglio di alga nori.

– un quarto di avocado tagliato finemente (da mettere nel roll)

– 175g di riso per sushi (da mettere nel roll)
– 50gr. di mozzarella grattugiata (da mettere nel roll)

– 50gr. parmigiano grattuggiato (da mettere nel roll)

-olio d’oliva (per cucinare)

-sale e pepe

-salsa al formaggio calda

Preparazione

– per fare un roll di 9 pezzi (da tagliare in seguito) occorre solo
mezzo foglio di alga nori.

– mettere il mezzo foglio di alga nori sulla stuoia di bambue
coprirlo tutto di uno strato di riso

-spargere sul riso la mozzarella e il parmigiano, comprimere e
capovolgere in modo che il nori sia sopra, e cospargere di avocado,
uno strato sottile.

– rollare con attenzione nella stuia di bamboo in modo che nel roll
di sushi il nori con avocado sia all’interno e il riso all’esterno.
Una volta che il roll è pronto, premere gentilmente ma con
decisione.

– tagliare il roll in 9 pezzi con un coltello affilato, spargere
ancora un pò di mozzarella e parmigiano, spruzzare con un pochino di
olio, sale e pepe.

– con attenzione, posizionare un pezzo di ogni pesce sopra I 9 pezzi
di sushi tagliati

-mettere nel forno per circa 8 minuti ad una temperature di 180°C

-quando si estrae dal forno, mettere sul piatto e servire con salsa
al formaggio calda e servire subito.

SALSA AL FORMAGGIO

-un cucchiaio di burro

-una tazza di latte

-due cucchiai di farina
-un quarto di cucchiaino di senape

-un pizzico di pepe di cayenne

-un quarto di cucchiaio di sale

-una tazza di formaggio grattuggiato, tipo edam

-mezzo cucchiaino di salsa Worcestershire

In un pentolino, mettere latte e burro sul fuoco finchè il burro non
si scioglie. Aggiungere farina, senape, pepe di cayenne e sale e
sbattere finchè la farina non si scioglie e continuare a cuocere,
aggiungendo il formaggio e la salsa Worcestershire sauce. Continuare
a mescolare e cuocere finchè non si scioglie il formaggio. Rimuovere
dal fuoco, lasciare raffreddare un poco e servire.
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