La Cooperazione Italiana Informa
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La Cooperazione ANNO VII N.9 - NOVEMBRE 2017 DIRETTORE RESPONSABILE IVANA TAMAI Italiana Informa GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE INVESTIRE IN SICUREZZA ALIMENTARE E SVILUPPO RURALE COMUNICARE PER SCONFIGGERE LA FAME Registrazione al Tribunale di Roma n. 192/2011 del 17 giugno 2011 INTERVISTA AL DIRETTORE COMUNICAZIONE FAO ENERGIA PER RESTARE SENEGAL, AGRICOLTURA RESILIENTE CON GREEN CROSS INTERVISTA A LINDA MCAVAN PRESIDENTE COMMISSIONE SVILUPPO DEL PARLAMENTO EUROPEO
Registrazione al Tribunale di Roma La riproduzione, totale o parziale, n. 192/2011 del 17 giugno 2011. del contenuto della pubblicazione Direttore responsabile Ivana Tamai. è permessa previa autorizzazione Anno VII n. 2 – novembre 2017 dell’editore e citandone la fonte. Per commenti e suggerimenti scrivere a: Le opinioni espresse nei documenti cooperazione.informa@aics.gov.it pubblicati non rispecchiano necessariamente il punto di vista Questo periodico è realizzato a scopo dell’Agenzia italiana per la cooperazione divulgativo e ne è vietata la vendita. allo sviluppo.
EDITORIALE di Laura Frigenti Direttore dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo La domanda che Papa Francesco il significato ultimi della nostra azio- ha posto a tutti noi nel suo interven- ne. Ma la Giornata Mondiale dell'A- to alla celebrazione della Giornata limentazione, arrivata oggi in oltre mondiale dell’alimentazione ci in- 150 Paesi diventando uno dei giorni terroga e offre nuovi stimoli per il più celebri del calendario delle Na- nostro lavoro: “È troppo pensare di zioni Unite, ci ricorda che il nostro introdurre nel linguaggio della Coo- impegno è parte di un progetto più perazione internazionale la catego- vasto che non solo considera la nu- ria dell’amore, declinata come gra- trizione adeguata e la salute come tuità, parità nel trattare, solidarietà, diritti umani fondamentali ma li cultura del dono, fraternità, mise- lega alla nostra azione nei Paesi in ricordia? ... queste parole esprimo- via di sviluppo. L’alimentazione è in- no il contenuto pratico del termine fatti uno dei fattori che maggiormen- “umanitario”, tanto in uso nell’atti- te incidono sullo sviluppo, sul rendi- vità internazionale. Ama- mento e sulla produttività re i fratelli e farlo per pri- delle persone, sulla qua- mi, senza attendere di lità della vita e sulle con- essere corrisposto: è que- dizioni psico-fisiche con sto un principio evangeli- cui si affronta l’invecchia- co che trova riscontro in mento.I successi ottenuti, tante culture e religioni e come quello di dimezza- diventa principio di uma- re negli ultimi 20 anni la nità nel linguaggio delle probabilità di un bambino relazioni internazionali. È auspica- di morire prima dei cinque anni con bile che la diplomazia e le Istituzio- circa 17.000 bambini salvati ogni ni multilaterali alimentino e orga- giorno non devono farci perdere di nizzino questa capacità di amare, vista il secondo Obiettivo di Svi- perché è la via maestra che garanti- luppo Sostenibile per raggiungere sce non solo la sicurezza alimenta- Fame Zero entro il 2030. re, ma la sicurezza umana nella sua Occorre dunque ricordare, al di là globalità...". Dare senso e significato degli obiettivi dell’Agenda 2030, quindi alla Cooperazione interna- che il richiamo ai valori più veri e zionale in una dimensione di valo- autentici della convivenza mondia- ri è un richiamo forte perché spesso le fondata su principi di uguaglian- siamo limitati dalle nostre preoccu- za, sviluppo sostenibile, solidarietà, pazioni quotidiane, impegnati nel sarà il vero collante di un’azione far gestire al meglio i nostri investi- globale complessa che la Comuni- menti per i tanti progetti sparsi nel tà internazionale dovrà portare a Mondo perdendo di vista il senso e compimento. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 3
IN QUESTO NUMERO 14 EL SALVADOR - Una piccola rivoluzione 3 EDITORIALE nella parità di genere 15 LIBANO - Cash for work, da profughi a cittadini EMERGENZE 6 Giordania, la cooperazione 18 MYANMAR - Sesamum, un esempio oltre l'emergenza di buona agricoltura 9 Parte ufficialmente 20 PALESTINA - Cibo sano-salute migliore: il Progetto PHII dal produttore al consumatore 24 MOZAMBICO - Nutrizione e sicurezza AICS NEL MONDO alimentare dopo El Niño 10 BOLIVIA - Serre familiari e sistemi di irrigazione per 400 famiglie 26 SENEGAL - CinemArena, una carovana itinerante che porta il cinema nel mondo 12 AFGHANISTAN - Assistenza sanitaria e nutrizionale per 138.000 bambini 28 PAKISTAN e AFGHANISTAN - Stop e 60.000 mamme alla poliomelite, per sempre 4 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
IN QUESTO NUMERO 46 Lavorare nella cooperazione, DOSSIER il VM Giro a Genova 30 “Energia per restare”: in Senegal il progetto di Green Cross per un’agricoltura 46 AICS al Global Nutrition Summit 2017 e un futuro resiliente di Milano 34 Comunicare per sconfiggere la fame 47 Dalla Visione all'Azione: come lavorare meglio insieme 38 A Kassala con la Cooperazione italiana, l’impegno per la nutrizione BRUXELLES 40 “La fame non è una malattia incurabile”, 48 Sviluppo sostenibile: Papa Francesco alla GMA 2017 ecco il fondo UE, ma ci serve "Global Britain" ATTUALITÀ 50 LE SEDI ESTERE 44 “Mondi a parte", il rapporto dell’Unfpa DELLA COOPERAZIONE ITALIANA sullo stato della popolazione nel mondo 44 Meridiano Zero, cinema e cooperazione 51 ABSTRACTS in cerca di prospettive nuove e possibili La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 5
EMERGENZE Giordania, la cooperazione oltre l'emergenza dati ufficiali di UNHCR, poiché L'Italia in campo con progetti mirati in settori cruciali molti di loro non regolarizzano la propria posizione con le autorità come istruzione, sanità e opportunità di lavoro in uno dei locali, per mancanza di interesse Paesi del Medio Oriente più impegnati nell’accoglienza dei o timore a farlo. In Giordania profughi siriani. ad esempio, i rifugiati siriani di di Umberto de Giovannangeli origine Palestinese non hanno vita facile e sono spesso vittime di arbitrarie deportazioni; i rifu- giati che sono arrivati nel Paese da un confine informale e senza documenti o con documenti incompleti o di dubbia origi- ne temono un simile destino, mentre coloro che sono entrati in Giordania, sempre informalmen- te ma solo per transitarvi, non hanno interesse a rendere nota alle autorità la propria presenza nel Paese. Secondo nel rapporto rifugiati-popolazione, la Giorda- nia è il terzo Paese della regione per numero di rifugiati siriani registrati, con una conseguente notevole pressione su un Paese la cui situazione socio-econo- mica era già precaria. L’ultimo censimento (dicembre 2015) dimostra che, nel corso di un de- cennio, la popolazione giordana è quasi raddoppiata, passando dai 5,1 milioni di persone nel 2004 ai 9,5 milioni nel 2015. Di Ospita il più grande campo pro- non stiamo parlando di numeri questi, circa 2,9 milioni sono fughi del Medio Oriente. Dopo il ma di esseri umani, di “persone” rappresentati da non-giordani e Libano, è il Paese che ospita più e non di “migranti”. Ognuno ha due su tre sarebbero rifugiati. Di profughi siriani in rapporto alla un volto, una storia, un dolore fatto la popolazione di origine popolazione locale. È la Giorda- e una speranza che andrebbero siriana (quasi 1,2 milioni di nia. Paese chiave negli equilibri narrati. Tuttavia, la potenza dei persone in base al censimento, mediorientali, il regno hashe- numeri dà conto della dimensio- includendo tutti i siriani presenti mita deve fare i conti con una ne di un fenomeno ormai strut- a qualsivoglia titolo e non solo i tragedia umanitaria che rischia turale e che, come tale, non può di trasformarsi in elemento di essere affrontato, né tanto meno ulteriore destabilizzazione del già risolto, con misure emergenziali. “terremotato” Medio Oriente. La I numeri, dunque. In base ai dati Giordania tiene. E questo grazie UNHCR, 5.165.317 rifugiati siria- anche alla cooperazione interna- ni si sono riversati nella regione; zionale nell’ambito della quale di essi sono 2.028.281 quelli regi- l’Italia gioca un ruolo di primo strati dall’UNHCR in Egitto, Iraq, piano, anche se questo sfugge ai Giordania e Libano. Tuttavia, il disattenti radar dei grandi mass numero reale dei siriani rifu- media. Papa Francesco non si giatisi in questi Paesi potrebbe stanca di ripetere, a ragione, che essere di gran lunga superiore ai 6 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
EMERGENZE rifugiati), costituisce il 46% della dalla crisi siriana, devono rien- Ad essi vanno ad aggiungersi popolazione straniera presente in trare nel quadro del JRP. I settori i fondi stanziati per le attività Giordania, ovvero il 13,2% della che il JRP indica come prioritari di assistenza umanitaria che, popolazione totale. Attualmente sono l’educazione e il sostegno per l’anno 2017 la Sede AICS di in Giordania sono 660.422 i siria- al reddito, entrambi temi chiave Amman impiegherà per ini- ni registrati come rifugiati, di cui della risposta alla crisi, che ziative a sostegno della salute il 49,4% sono uomini ed il 50,6% tuttavia vengono spesso affron- dei rifugiati e dei giordani più donne. La fascia di età più ampia tati solo dal punto di vista della vulnerabili, dei loro mezzi di tra i rifugiati è quella tra i 18 e i domanda, spesso trascurando le sostentamento e a garanzia della 59 anni (21,7% per gli uomini e ragioni che prevengo i bambini protezione degli individui, con 23,6% per le donne). Il 78,6% dei dall’andare a scuola e gli adulti una particolare attenzione alle rifugiati siriani (oltre 516 mila dall’accedere al mercato del la- donne e all’infanzia. Allo scopo persone) risiede nelle aree urba- voro. Inoltre, questa comprensi- verrà fatto uso anche dello stru- ne, periurbane e rurali, mentre bile transizione verso un approc- mento dell’assistenza in denaro il restante 21,4% (oltre 141mila cio più improntato a sostenere (cash assistance), in linea con persone) risiede nei campi il Paese affinché non abbia a l’adesione italiana all’iniziativa formali. L’84% dei siriani rifu- perdere in termini di sviluppo del “Grand Bargain” lanciata al giati in Giordania vive al disotto umano ed economico, tende a World Humanitarian Summit della soglia di povertà stabilità far passare in secondo piano le di Istanbul e così come ribadito per il Paese. In questo contesto esigenze dei rifugiati che ancora durante le conferenze donatori strutturale, la logica del giorno oggi, nonostante i molti anni sulla Siria (Londra nel febbraio per giorno non può funzionare. trascorsi in Giordania, vivono in 2016 e successivamente Bruxel- Occorre una programmazione a condizioni di precarietà estrema. les ad aprile 2017), sia sul canale più ampio spettro temporale; una Nel quadro degli impegni bilaterale sia su quello multila- programmazione, altro punto italiani annunciati a Londra in terale, nelle modalità ritenute nodale, che vada oltre il pur occasione della Conferenza dei di volta in volta più adatte per importante aspetto umanitario. Donatori per la Siria, organizzata coadiuvare le altre azioni previ- Il governo locale, in partnership da Nazioni Unite, Germania, ste per il raggiungimento degli con la comunità internazionale, Regno Unito, Norvegia e Kuwait obiettivi stabiliti per gli interventi ha formulato un appello trienna- nel febbraio 2016 l’Italia ha an- finanziati. L’obiettivo è quello di le, il Jordan Response Plan (JRP) nunciato lo stanziamento di 400 migliorare le condizioni di vita di for the Syria Crisis 2017-2019, milioni di dollari per il triennio almeno 30.000 individui partico- nel quale sono indicati non solo 2016-2018 per realizzare inizia- larmente vulnerabili e garantire il fabbisogno finanziario per fare tive di cooperazione in risposta la loro condizioni di vita decoro- fronte alle conseguenze della alla crisi siriana, avvalendosi se e la necessaria protezione nel crisi nel Paese, ma anche i set- della collaborazione delle Orga- rispetto del diritto internazionale tori e gli interventi prioritari per nizzazioni Internazionali, delle umanitario. Questo attraverso contrastarle. Tutti i finanziamenti ONG italiane ed internazionali una puntuale definizione della destinati alla Giordania e diretti a e della Cooperazione decen- tipologia dei beneficiari selezio- sostenere il Governo nella rispo- trata, oltre che al ricorso, ove nati e un articolazione del piano sta alle conseguenze determinate necessario, alla gestione diretta. d’intervento, che prevede innan- La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 7
EMERGENZE zitutto attività di prima assi- il rispetto del diritto interna- emergenziale. Una visione stra- stenza, attraverso la fornitura zionale umanitario nel Paese. tegica riassunta così da Andrea di beni umanitari, assistenza Questo è un risultato partico- Senatori, referente Emergenza alimentare e in cash (soprat- larmente rilevante in un’ottica stati fragili dell’Agenzia italia- tutto destinata a donne parti- di medio periodo, per il raffor- na per la cooperazione allo colarmente vulnerabili e con zamento dell’ownership delle sviluppo (AICS): “L’intenzione famiglia a carico, per garantire iniziative da parte della comu- – afferma – è quella di agire a il soddisfacimento dei bisogni nità locale, per il contenimen- tutto campo, operando per il minimi, ridurre l’esposizione to dei costi e per una sempre rafforzamento della resilien- da violenze e abusi); quindi la maggiore efficacia e capillarità za sia per quanto riguarda riabilitazione di reti idriche a dell’azione umanitaria oggi e i profughi siriani sia per la beneficio di 150.000 rifugiati e in risposta alle eventuali emer- popolazione ospitante”. Il che non, in aree mal servite. Inoltre genze in futuro. Ed è questa, a significa, aggiunge Senatori, si punterà al rafforzamen- ben vedere, una caratteristica “potenziare servizi sociali – la to - attraverso la fornitura di peculiare della visione italiana sanità, l’istruzione, l’assistenza attrezzature, servizi e sostegno di una Cooperazione bilaterale sui traumi, fisici e psicologici, tecnico - delle capacità delle e multilaterale: contribuire alla in rapporto soprattutto con i organizzazioni locali di assiste- crescita delle organizzazioni soggetti più deboli – ma anche re richiedenti asilo e rifugiati, locali, in termini di mezzi e aiutare i profughi a mettere su di rispondere alle emergenze e competenze, andando oltre una attività di reddito”. Oltre di promuovere efficacemente una dimensione umanitaria ed la prima assistenza, dunque. 8 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
EMERGENZE È il profilo dell’Italia. Con la un impegno proiettato negli sede AICS di Amman affianca consapevolezza, conclude Se- anni con progetti che mirano a agli interventi di assistenza natori, che “la speranza porta creare sviluppo e a migliore le umanitaria di cui si è detto, ad augurarsi che la situazione condizioni di vita per chi fugge una serie di interventi - esegui- di emergenza possa durare e per chi ospita”. ti sia in gestione diretta, sia in poco, ma la realtà ci porta a È proprio in quest’ottica che la partnership con Organizzazio- ni internazionali, ONG italiane e locali e governo locale – una serie di interventi intesi a con- solidare il nesso fra l’assistenza umanitaria e la riabilitazione al fine di rafforzare la resilienza delle popolazioni vittime della crisi siriana. Tali interventi spaziano dal sostegno ai servizi di base (istruzione, servizi mu- nicipalizzati e sanitari e idrici) ad interventi per la promozio- ne dell’occupazione e della ripresa dell’economia locale. ment” (PbR), firmato da AICS Parte ufficialmente il Progetto PHII come “Outcome Funder” il 27 di Andrea Nebuloso luglio u.s.. e siglato a sua volta dal MAECI DGCS per presa Si è tenuta a Ginevra il 6 ottobre menti resi disponibili dal PHII visione. Un apposito accordo a margine della Riunione del verranno formate le figure pro- (cosiddetto “Investment Agree- gruppo maggiori donatori del fessionali da impiegare nei sud- ment”) è stato invece sottoscrit- Comitato Internazionale della detti centri e sviluppati e testati to da ICRC con gli investitori Croce Rossa (CICR), un evento nuovi indicatori di efficienza sociali (istituti finanziari privati per ufficializzare il lancio del per i servizi riabilitativi in altri del comparto assicurativo ed PHII - Program for Humanita- otto centri gestiti dal Comitato altri investitori sociali europei). rian Impact Investment, cono- (Cambogia, Mali, Myanmar, Ni- A fronte degli accordi raggiun- sciuto anche come Humanita- ger-Niamey, Madagascar, Togo, ti con gli investitori sociali, il rian Impact Bond, di cui l’AICS è Pakistan, Niger-Zinder). CICR potrà così disporre di un tra i finanziatori. L'Italia, insieme a Svizzera, capitale iniziale complessivo Unico nel suo genere nel settore Belgio, Regno Unito e la Fon- pari a circa 18,6 milioni di fran- umanitario, il PHII prevede la dazione bancaria spagnola “La chi svizzeri. mobilitazione da parte del CICR Caixa”, partecipa al programma Investitori sociali ed Outcome di capitali inizialmente prove- in qualità di “Outcome Funder” Funders faranno altresì parte del nienti da investitori sociali del (OF), ovvero erogando il pledge Comitato Operativo di Revisio- comparto privato attraverso l’e- (per l'Italia fino ad un massimo ne del Programma (“Operating missione di titoli di credito, che di 3 milioni di euro per cinque Review Committee”), attraverso consentiranno al Comitato di anni) al termine del programma il proprio rappresentante auto- costruire, nei prossimi tre anni, e sulla base degli effettivi risul- rizzato, eventualmente accom- tre nuovi centri di riabilitazione tati raggiunti, calcolati e mo- pagnato da un osservatore. Il fisica in Nigeria (Maiduguri), nitorati nel corso dei 5 anni da Comitato si riunirà due volte Mali (Mopti) e Repubblica De- un’apposita società di revisione l’anno per rivedere i progres- mocratica del Congo (Kinshasa) (Philantrophy Advisors). si sulle attività del progetto e a favore delle vittime di mine e I rapporti tra il CICR e ciascun fornire suggerimenti ai fini del ordigni inesplosi e persone disa- donatore sono disciplinati dal raggiungimento del risultato bili. Inoltre, attraverso i finanzia- “Payment by Results Agree- progettuale. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 9
AICS NEL MONDO BOLIVIA Serre familiari e sistemi di irrigazione per 400 famiglie di Alfredo Eguino Q uando si parla di sovranità produzione agricola e le condizioni alimentare e del diritto dei ambientali sono particolarmente popoli a potersi nutrire in difficili. È questo il caso dell’altipiano maniera sana e bilanciata, boliviano, regione caratterizzata da bisogna fare riferimento condizioni climatiche estreme: qui, anche al contesto economico- a un’altitudine di 4.000 msl, il sole sociale e alle condizioni climatiche picchia forte e la terra è talmente arida nei quali i progetti operano. Si che si possono percorrere centinaia di tratta, molto spesso, di situazioni chilometri senza scorgere alcun segno di povertà estrema, nelle quali le di vegetazione. popolazioni locali sono quasi del tutto In questo contesto l’AICS sta realiz- prive degli strumenti necessari alla zando il progetto Costruzione di serre 10 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO familiari per rafforzare la sicurezza potrà successivamente essere ripro- alimentare per mezzo del consumo dotto al fine di garantire una mag- di verdure ed ortaggi e la commer- giore estensione e sostenibilità del cializzazione delle eccedenze nella progetto. Provincia Aroma, gestito dalla ONG Nella costruzione delle serre, in- “Persone come noi”. L’obiettivo è mi- fatti, viene utilizzato un materiale gliorare il sistema agro-produttivo di particolarmente resistente ed inno- questa provincia dell’altopiano del vativo: il policarbonato, che viene dipartimento di La Paz: 400 le fami- considerato in Bolivia come un ma- glie beneficiarie del progetto, che teriale innovativo per questo tipo raggiunge 26 comunità dei munici- di costruzioni. L'uso di questo ma- pi di Patakamaya e Umala, in zone teriale nella fabbricazione di serre di particolarmente povere e distanti familiari (con una durata di alme- dai circuiti commerciali che colle- no 10 anni garantita della società gano le grandi città, come La Paz o fornitrice), è un’innovazione nella Santa Cruz. vita delle famiglie indigene Aymarà Il problema della fame e della mal- dell’Altopiano boliviano, perché nutrizione è, in Bolivia, un problema è un materiale mai visto prima e storico. Nonostante l’impegno dell’at- solo recentemente utilizzato per la tuale governo, l’indice di malnutrizio- costruzione di questo tipo di infra- ne si attesta attorno al 26%, ben più strutture. alto della media regionale (16%). La Alla sostenibilità, viene conferita Bolivia, assieme a Guatemala e Hai- particolare attenzione in questo pro- ti, è uno dei tre paesi americani con gramma, che prevede anche un ap- maggiori problemi nel settore della proccio tecnico-educativo. I lavori nutrizione (dati Wfp). proposti, difatti, non si limitano alla La costruzione delle serre familia- costruzione delle infrastrutture, ma ri dovrebbe dunque contribuire alla prevedono un accompagnamento da riduzione dell'insicurezza alimenta- parte dei tecnici nella produzione re e alla vulnerabilità delle famiglie familiare in modo da massimizzare indigene Aymarà dell'altipiano boli- lo spazio disponibile nelle serre (di viano, quindi migliorare l'agricoltura 30 mq) ed aumentare la produzio- familiare e il ruolo delle donne all’in- ne. Vengono inoltre organizzati dei terno delle comunità, aumentare la laboratori nutrizionali per promuo- produzione alimentare di ortaggi e vere il consumo di verdura da parte verdure per il consumo e la vendi- dei bambini. ta, ma anche ridurre la dipendenza Ad oggi sono state costruite 370 serre dalle condizioni climatiche estreme familiari in 26 comunità (13 nel Co- attraverso la produzione in ambienti mune di Patacamaya e 13 nel Comu- chiusi: le serre. ne di Umala), sono stati perforati e In un contesto climaticamente estre- costruiti 20 pozzi poco profondi e 320 mo, infatti, le serre sembrano essere famiglie sono state formate nella pro- una valida soluzione per aumentare duzione agricola all’interno di serre la produzione agricola ed eliminare, solari adatte alla coltivazione di pro- almeno in parte, il problema della dotti biologici quali pomodoro, lattu- malnutrizione cronica che affligge ga, bietola, sedano, cetriolo, spinaci e il Paese. La costruzione di 400 ser- zucchine, di cui lo stesso progetto for- re familiari previste nel programma, nisce i semi. si integra con la creazione di circa I risultati raggiunti sono dunque già 70 pozzi poco profondi, di un poz- ben visibili per un progetto dalla zo molto profondo e di un sistema durata triennale che si concluderà di irrigazione per 13 famiglie, che nel 2018. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 11
AICS NEL MONDO AFGHANISTAN Assistenza sanitaria e nutrizionale per 138.000 bambini e 60.000 mamme L’early child development è una priorità politica globale che vede la Cooperazione italiana in prima linea con Unicef, Unfpa e Who. di Grazia Redolfi I n Afghanistan la malnutrizione infan- straordinaria opportunità per contrastare tile cronica interessa il 41% dei bam- le diseguaglianze sociali nel lungo periodo. bini sotto i 5 anni di età (4 bambini su L’early child development (ECD) è divenu- 10), con casi di malnutrizione grave ta nel tempo una priorità politica globale che riguardano il 9,5% dei bambini. Secon- a cui le agenzie internazionali, principal- do i dati dell’Indagine Nutrizionale Nazio- mente UNFPA e UNICEF, e i donatori stan- nale condotta nel 2013 è necessario trattare no lavorando anche in Afghanistan dove ogni anno circa un milione e duecentomi- la Cooperazione italiana ha recentemente la bambini per malnutrizione acuta. Nella finanziato un progetto implementato da maggior parte dei casi la malnutrizione cro- UNICEF per il miglioramento della nutri- nica espone i bambini a danni irreversibili zione infantile e materna nelle province di che ne compromettono lo sviluppo fisico, Laghman e Tarkhar. mentale e sociale. Considerando le capaci- Il progetto, della durata di due anni e mez- tà del feto e del bambino di rispondere alle zo, per un finanziamento totale di 1,8 milio- condizioni ambientali e sociali in cui vive, ni di euro, si propone di raggiungere oltre aiutare i bambini nei primi mille giorni di 138.000 bambini sotto i 5 anni di età e circa vita nello sviluppo fisico, cognitivo, emo- 60.000 donne gravide e che allattano bam- zionale e sociale, oltre ad essere un’azione bini sotto i 2 anni d’età. Questo intervento, necessaria alla salvaguardia del diritto alla oltre ad assicurare assistenza sanitaria e nu- vita e alla salute, rappresenta un investi- trizionale ai bambini e alle madri, si rivolge mento in termini di capitale umano e una alle famiglie e alle comunità in cui vivono 12 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO per fornire le conoscenze, la formazione e altri importanti interventi sono condotti in gli strumenti necessari al miglioramento collaborazione con UNFPA e WHO. delle condizioni di salute e di nutrizione. La presenza della Cooperazione Italiana in Per favorire la diffusione di buone pratiche Afghanistan è storicamente legata all’impe- sul tema saranno infatti formati oltre 30.000 gno assunto dalla comunità internazionale tra volontari e membri della comunità. in occasione della Conferenza internazio- Questo progetto integra le strategie e gli nale di Tokyo a gennaio del 2002 per la ri- interventi del Ministero afghano della Sa- costruzione del Paese a seguito del crollo lute Pubblica ed in particolare dei Dipar- del regime talebano (fine del 2001). Da al- timenti di Nutrizione Pubblica (PND) e di lora, l’Italia è presente in Afghanistan con Medicina Comunitaria (CBHC) e fa parte un impegno finanziario di circa 900 milioni di un programma piu ampio che copre 30 di Euro, destinati al consolidamento delle province grazie al supporto di altri donato- istituzioni afghane e al miglioramento delle ri, oltre ad essere in linea con le priorità di condizioni di vita della popolazione, coe- intervento definite nel Documento trien- rentemente con le priorità ed i piani di svi- nale di programmazione e indirizzo della luppo del Governo Afghano e con gli Obiet- Cooperazione Italiana e si integra nella tivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 strategia degli interventi nel settore sani- (“Trasformare il nostro mondo: l’Agenda tario in Afghanistan che privilegia le fasce 2030 per lo sviluppo sostenibile”), adottata piu deboli della popolazione come donne dalle Nazioni Unite nel settembre 2015. e bambini. La sanità costituisce infatti uno In linea con l’Accordo Quadro in materia di dei settori prioritari dell’intervento della cooperazione del 2010 e l’Accordo bilatera- Cooperazione Italiana impegnata in Af- le di partenariato e cooperazione di lungo ghanistan sin dal 2002 poiché il diritto alla periodo (firmato nel gennaio del 2012), salute, oltre a essere annoverato tra i diritti che stabiliscono i criteri e le modalità per il universali, è stato uno dei principali Obiet- sostegno italiano nel Paese, i settori princi- tivi del Millennio ed è attualmente il terzo pali d’intervento dell’AICS sono: lo svilup- Obiettivo dello Sviluppo Sostenibile (SDG) po economico e rurale, il buon governo e nell’ambito dell’Agenda 2030, rappresen- lo Stato di diritto, le infrastrutture e risorse tando condizione essenziale per lo svilup- naturali. Inoltre, particolare spazio viene po umano ed economico delle popolazioni. riservato al sostegno in settori di tradizio- Dal punto di vista strategico, in Afghani- nale interesse, in primo luogo la salute, stan, la Cooperazione ha da sempre mira- seguita dagli aiuti umanitari e dalla tutela to al rafforzamento dei sistemi sanitari di e valorizzazione del vasto patrimonio cul- base, sostenendo quelle azioni che pro- turale afghano, come anche a tematiche muovono misure adeguate a contrastare trasversali quali l’uguaglianza di genere e il i fattori di rischio sociali e ambientali, ga- sostegno alla società civile. rantire la promozione della salute e la pre- venzione delle malattie, potenziare servizi a favore dei gruppi più vulnerabili (donne e bambini). Dal 2001 la Cooperazione Ita- liana ha realizzato interventi sanitari nelle Province di Baghlan, Baghdis, Herat, Kabul e Wardak per un importo complessivo di 22,9 milioni di Euro. La maggior parte del- le iniziative si sono concentrate a Kabul, a Baghlan ed Herat. Questi interventi sono condotti sia attraverso il supporto diretto fornito al locale Ministero di Salute Pubbli- ca che attaverso la collaborazione con di- verse organizzazione delle Nazione Unite. Oltre questo nuovo progetto con UNICEF La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 13
AICS NEL MONDO EL SALVADOR Una piccola rivoluzione nella parità di genere Cronache da Zacatecoluca, dipartimento di La Paz di Marcella Veneziani P rosegue intensa l’attività di ESTASAL - mesi di formazione, si sta trasformando quindi Escuela Taller de Artes y Oficios Tradi- in un polo vivo di aggregazione sociale nel qua- cionales y Artesanales de El Salvador - le si percepisce il superamento di preconcetti la scuola-cantiere itinerante promossa tradizionalmente radicati quali l’identificazio- dall’AICS e realizzata dall’Università degli Studi ne delle professioni con il genere. Le allieve del Roma Tre assieme alla Secretaría de Cultura de cantiere di Zacatecoluca, orgogliose e determi- la Presidencia de El Salvador. Il primo cantiere nate, vogliono diventare le future artigiane del didattico per la formazione di muratori e fale- legno e dell’arte della costruzione della casa. gnami specializzati nel recupero dell’edilizia A questo proposito è emblematica la testimonianza storica minore è stato avviato nel marzo del di Marco Antonio Cortez, architetto coordinatore 2017 a Zacatecoluca, nella parte orientale del del cantiere: “L’esperienza di inclusione delle paese, con la partecipazione di 53 allievi di cui donne in queste attività professionali, considerate 24 donne, con età minima di 18 anni. Gli allievi in passato tipicamente maschili, è stata per me provengono da aree extraurbane caratterizzate davvero gratificante. Le allieve hanno dimostrato da forti criticità sociali. A pochi mesi dall’avvio capacità di apprendimento superiori a quelle dei è già evidente il cambiamento che questa espe- maschi e manifestano atteggiamenti proattivi e rienza sta provocando nel loro animo. Il giova- partecipativi in ogni fase della didattica”. ne studente Bryan Antonio Jovel Garcia afferma Questo esperimento pedagogico, che verrà replicato “Vivere questa esperienza in una realtà comu- in altri luoghi e che speriamo possa espandersi nitaria mi permette di apprezzare meglio gli al- a macchia d’olio nel paese centroamericano, tri, mi rende più umano, mi fa sentire uno e tutti sta modificando positivamente le modalità di nello stesso tempo e oggi sono convinto che relazione tra gli individui e migliora la convivenza la lotta contro la violenza deve partire proprio e il rispetto reciproco, anticorpi fondamentali per il dall’interno di noi stessi“. L’antica stazione ferro- contrasto alla violenza familiare, ancora purtroppo viaria, che viene restaurata nel corso dei dodici presente in quelle realtà. 14 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO LIBANO Cash for work, da profughi a cittadini La coesione sociale che passa dal lavoro per guardare al futuro di Mauro Pompili B EIRUT. Intorno al piccolo forno Sono le vittime di una guerra civile le donne lavorano per cucina- sanguinosa e lunga, appartengono alla re manuishe (la tipica focac- comunità di circa un milione e mezzo cia della colazione libanese) e di cittadini siriani fuggiti in Libano. Un pane. Per parlare con noi si fermano e, Paese grande come il nostro Abruzzo dopo aver preparato il caffè, si siedono. con poco più di quattro milioni di abi- Aleppo, Idlib, Homs e Hama, è sufficiente tanti che in due anni ha dovuto affron- chiedere da dove arrivano per ricostruire tare il raddoppio della popolazione la mappa del martirio siriano. Prima di presente sul territorio. Una vera e pro- arrivare in Libano non si conoscevano. pria emergenza umanitaria, che pesa Ognuna aveva la sua vita. Rhoula era in- sulle, già deboli, infrastrutture civili fermiera, Farida insegnante, Muna agro- e sulla qualità dei servizi pubblici. Le noma mentre Hania e Iba si occupavano conseguenze di quella che è ormai de- della loro famiglia. finita ‘crisi siriana’ hanno contribuito Si sono incontrate in Libano, ma si sono al deterioramento delle condizioni di conosciute solo intorno a questo forno, vita della popolazione locale e di quel- costruito da una delle dieci ONG italiane la dei rifugiati. che partecipano al progetto per il soste- Il governo libanese ha stimato che circa gno ai rifugiati finanziato dall’AICS. il 70% dei rifugiati siriani viva al di sotto Man mano che parlano scopriamo che le della soglia di povertà e che circa la metà accomuna il dolore per quello che hanno non disponga del reddito indispensabile perso e la paura per il futuro. all’acquisto dei beni essenziali. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 15
AICS NEL MONDO L’aumento della popolazione ha causa- no - dice Muna – non conoscevo le altre to l’incremento dei prezzi dei generi di donne. Ero troppo occupata a risolvere prima necessità e ha deteriorato la qua- i problemi della mia famiglia. Sono sola lità di molti servizi pubblici, come la sa- qui con i miei figli, mio marito è morto nità, l'istruzione, la raccolta di rifiuti e in Siria.” Lei e i suoi due figli riescono a la distribuzione di acqua potabile. Il ral- malapena a sopravvivere. “Le cose sono lentamento della crescita economica ha diventate più difficili proprio in questi provocato l’aumento della disoccupazio- giorni, uno dei bambini si è ammalato e ne, mentre la maggiore concorrenza nel non so come fare per curarlo.” mercato del lavoro ha contribuito al de- “È vero – fa eco Rhoula – mio marito è terioramento delle condizioni di impie- malato e non so come fare per le medici- go. L’aumento della disoccupazione ha ne. I miei ragazzi non riescono a trovare provocato un incremento della povertà, lavoro e qui in Libano tutto è molto caro, soprattutto nelle periferie delle principali da noi tutte le cure mediche erano pagate città e nelle aree rurali. dallo Stato e anche la scuola era gratuita.” “Ero felice, mi piaceva il mio lavoro ed Iba e Hania sono fuggite da Homs quan- eravamo una famiglia serena.” Raccon- do i bombardamenti hanno distrutto le ta Farida. “Tutto è finito all’improvviso loro case. “Sono stata fortunata, nessuno quando i terroristi hanno occupato il no- della mia famiglia è morto. Abbiamo per- stro quartiere ad Aleppo est. La Mezzalu- so tutto, da più di tre anni viviamo qui e na Russa ci ha aiutato a lasciare la città, ogni giorno riuscire ad avere qualcosa da poi siamo riusciti ad arrivare in Libano. mangiare è sempre più difficile.” Passando di notte per l’ultima volta per In risposta all’emergenza umanitaria pro- le strade del nostro quartiere siamo sta- vocata dalla ‘crisi siriana’ nel 2012 la Co- ti presi di mira dai cecchini e i miei figli operazione Italiana ha avviato iniziative sono letteralmente inciampato sui cada- di assistenza umanitaria in Siria, Libano, veri. Chissà se riusciranno mai a dimen- Giordania e Iraq. A partire dal 2014 sono ticare questi orrori.” stati realizzati interventi per rafforzare la Una volta in Libano per lei e per le altre resilienza dei rifugiati e delle popolazioni donne è iniziata una vita di stenti e soli- ospitanti: riabilitazione e il miglioramen- tudine. “Prima di venire a lavorare al for- to delle infrastrutture e dei servizi sociali 16 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO di base; sostegno al settore educativo e La stessa soddisfazione e le stesse rafforzamento delle capacità gestionali motivazioni le ritroviamo nelle paro- delle autorità locali. le di Ghassan Kandouri, sindaco di Nel gennaio 2015 la Cooperazione Italia- Therbor, dove con il cash for work si na ha avviato un’iniziativa per l’impiego sta contribuendo alla realizzazione di temporaneo di manodopera non qualifi- un mercato. “Questa opera per noi è importante, non solo perché nella sua realizzazione hanno lavorato libanesi e siriani, ma soprattutto perché spe- riamo che quando sarà conclusa di- venti un vero motore di sviluppo eco- nomico per tutta la popolazione del nostro comune.” Dal 2015 a oggi il programma di cash for work ha coinvolto circa 5.200 persone (36% libanesi e 64% siriane), di cui il 20% donne. In media ogni lavoratore ha rice- vuto 440 US$ per 22 giornate lavorative. Per valutare l’impatto sulla disponibilità di reddito si consideri che la spesa stima- ta per l’acquisto di beni di prima necessi- cata libanese e siriana per la riabilitazio- tà per una famiglia di cinque rifugiati in ne di opere pubbliche e l’erogazione di Libano è di 435 US$ al mese. servizi di base nelle municipalità caratte- Oltre a sostenere le municipalità nel rizzate dal forte afflusso di rifugiati siria- far fronte a problemi di carattere ricor- ni e dalla carenza di risorse adeguate per rente (pulizia delle strade, raccolta dei fare fronte all’emergenza. Con i progetti rifiuti, ecc.), l’iniziativa ha realizzato at- di cash for work si contribuisce a mitiga- tività volte a generare benefici di lunga re le conseguenze sociali ed economiche durata per la collettività, come la riqua- negative della crisi sui gruppi più vulne- lificazione di aree verdi e spazi pubbli- rabili, poiché rafforza la capacità dei ri- ci, il rimboschimento e opere di siste- fugiati di provvedere al proprio sostenta- mazione del territorio. Fino ad oggi, mento e aumentano, nel breve periodo, il l’iniziativa ha coinvolto 42 municipalità reddito dei cittadini libanesi economica- sparse su tutto il territorio nazionale ed mente vulnerabili è realizzata in collaborazione con dieci “La costruzione di questo muro lungo la ONG italiane. strada è per noi un’opera importante.” A parlare è Anou Farouk sindaco di Qala- moun, un comune dove lavoratori siriani e libanesi hanno costruito un muro di contenimento lungo la strada principale. “Con la collaborazione della cooperazio- ne Italiana abbiamo messo in sicurezza questa via di comunicazione e abbiamo potuto offrire un’occasione di lavoro ai nostri cittadini e ai siriani. Due comunità storicamente vicine che ora potrebbero sentirsi divise dai problemi economici, ma che qui hanno collaborato alla so- luzione di un problema che riguardava tutti gli abitanti e soprattutto hanno la- vorato insieme.” La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 17
AICS NEL MONDO MYANMAR Sesamum, un esempio di buona agricoltura di Massimo Riva L a fondazione della Myanmar In pochi mesi, U Than Zaw e gli altri Sesame Farmers’ Association rappresentanti del Comitato Esecutivo, (MySFA), composta da 600 agri- insieme con lo staff del progetto, hanno coltori specializzati in sesamo, e conseguito dei risultati molto importanti. principalmente da donne, è frutto di un Hanno dapprima sviluppato la loro co- lavoro iniziato due anni fa. stituzione e il loro regolarmento interno, U Than Zaw è stato eletto come pre- cosa che ha permesso loro di ottenere la sidente dell’associazione nel febbraio registrazione ufficiale come associazione scorso. Insieme con altri sei rappre- di contadini, la prima organizzazione di sentanti dei contadini, tre uomini e tre questo tipo nella Regione di Magway. donne, compone il Comitato Esecutivo Non solo: hanno anche sviluppato un dell’associazione. Tutti i rappresentanti loro piano strategico, che ha permesso sono stati eletti dall’Assemblea Genera- loro di intraprendere numerose azioni. le, composta da due rappresentanti per In primis, grazie al finanziamento del ognuno dei 30 villaggi selezionati per progetto, hanno potuto acquistare diver- l’esecuzione del progetto Sesamum, re- so equipaggiamento agricolo, che viene alizzato da Progetto Continenti, in par- condiviso da tutti i membri della coo- tnership con ICEI, con l’organizzazione perativa, favorendo la modernizzazione locale DEAR e con il Department of Ru- dell’agricoltura nell’area. ral Development come controparte isti- Hanno avviato un processo di organizza- tuzionale. zione interna, che permette loro di aqui- 18 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO livello di villaggio e pianificato con ogni villaggio le priorità per l’associazione. In linea con i principi di fair trade, l’asso- ciazione è anche in procinto di dotarsi di un proprio codice etico formale: questo non solo per tutalare il capitale sociale e umano dell’associazione, ma anche per salvaguare la tutela dell’ambiente. Infat- ti tutti i membri dell’associazione hanno già ricevuto percorsi di formazione sulle good agricultural practices (GAP), che hanno anche sortito dei risultati molto incoraggianti. Prima dell’inizio del pro- getto gli agricoltori raccoglievano in me- stare gli input agricoli in modo collettivo. dia 164 chilogrammi di sesamo per acro. Questo permette loro non solo di rispar- Per questa stagione, anche se i raccolti miare fino al 10%, ma anche di accedere sono attualmente in corso, si prevede a input agricoli migliori e di evitare quegli non meno di 246 chilogrammi ad acro. imbrogli che è tipico ricevere dai piccoli Un agricoltore, U Aung Soe Zaw, ha già venditori dell’area. ottenuto addirittura 375 chilogrammi per La leadership di MySFA è molto attiva: ognuno dei suoi tre acri di terra! U Than Zaw e i suoi colleghi hanno vi- Tutto fa pensare che la Myanmar Sesame sitato ogni singolo villaggio interessato Farmers’ Association possa continuare a dal progetto, discusso con tutti i membri crescere, e possa rappresentare un cata- dell’associazione, verificato l’andamen- lizzatore per lo sviluppo locale nell’area. to dei fondi rotativi che vengono gestiti a Uno sviluppo davvero dal basso. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 19
AICS NEL MONDO PALESTINA Cibo sano-salute migliore: dal produttore al consumatore di Francesca Nardi U no dei temi prioritari ed riodo di vita intrauterina). In quest’am- emergenti per la Cooperazio- bito, viene dato impulso a iniziative che ne italiana è rappresentato riguardano la nutrizione e l’apprendi- dalla prevenzione e controllo mento precoce per l’early child develop- delle malattie croniche non trasmissibili ment, ovvero il miglioramento dello svi- che contribuiscono in modo preponde- luppo fisico, cognitivo ed emozionale del rante al carico di malattia anche nei Paesi bambino, in particolare nei primi 1000 a basso e medio reddito. giorni di vita. Infatti, questi ultimi rappre- È infatti riconosciuto a livello scientifico sentano una finestra di opportunità non internazionale che la prevenzione delle solo per assicurare la salute psico-fisica e malattie croniche non trasmissibili inizia lo sviluppo del bambino (crescita, svilup- già nei 1000 giorni di vita (compreso il pe- po cognitivo ed emozionale, benessere, 20 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO ecc.), ma anche per prevenire le malattie Negli ultimi anni sono stati realizzati croniche in età adulta, quali l’obesità, le diversi interventi riguardanti la nutri- patologie cardio-vascolari, il diabete e i zione e sono stati ottenuti importanti tumori. A tale fase precoce deve far se- risultati nell’ambito dei programmi guito un’alimentazione sana ed una dieta POSIT e CRONO della Cooperazione varia ed equilibrata che sono la base per Italiana che verranno ulteriormente una vita in salute. sviluppati ed integrati dal programma Su queste tematiche, l’Italia ha svolto un RING - Rafforzamento integrato del ruolo da protagonista in Palestina assi- Sistema Sanitario Palestinese appro- curando assistenza tecnica al Ministero vato dal Comitato Congiunto il 29 set- della Salute Palestinese nel controllo delle tembre scorso- e il cui inizio è ormai malattie croniche non trasmissibili (car- prossimo. dio-vascolari, respiratorie croniche, tu- Proprio in questo ambito, si terrà a Ra- mori e diabete) attraverso azioni puntuali mallah il 20 novembre 2017 una con- di prevenzione e diagnosi precoce, con- ferenza organizzata dall’AICS di Geru- solidando il ruolo - ricoperto dal 2013 - di salemme - sul tema “Cibo sano-salute Lead Donor Europeo nel settore Sanitario. migliore: dal produttore al consumatore” La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 21
AICS NEL MONDO nell’ambito della “Settimana della cu- La conferenza favorirà la divulgazione cina italiana in Palestina” promossa del concetto di educazione alimentare- dal Consolato Generale d’Italia a Ge- definito dall’ OMS e dalla FAO - come il rusalemme. processo informativo ed educativo per La conferenza avrà come obiettivo mezzo del quale si persegue il generale quello di promuovere il binomio “sana miglioramento dello stato di nutrizione alimentazione e buona salute” eviden- degli individui, attraverso la promozio- ziando come la produzione alimenta- ne di adeguate abitudini alimentari, re sostenibile e di qualità e la corretta l’eliminazione dei comportamenti ali- alimentazione siano fattori che inci- mentari non soddisfacenti, l’utilizza- dono sullo sviluppo, sul rendimento e zione di manipolazioni più igieniche sulla produttività delle persone, sulla degli alimenti e un efficiente utilizzo qualità della vita e sulle condizioni delle risorse alimentari” con l’obietti- psico-fisiche con cui si affronta l’in- vo di incoraggiare “buona salute gra- vecchiamento. zie al buon cibo” e consentire quindi Alla conferenza parteciperanno espo- alle persone di acquisire un maggior nenti dell’AICS Roma, rappresentati isti- controllo della propria salute e di mi- tuzionali Palestinesi e produttori attenti gliorarla anche nella prospettiva della alla conservazione della biodiversità e il prevenzione delle malattie croniche recupero e la protezione degli ecosistemi non trasmissibili. Per esempio, la Pa- secondo il motto di SLOW FOOD “buo- lestina è stato il primo paese arabo ad no, pulito e giusto”. aver introdotto un programma di dimi- Tre gli aggettivi che definiscono in modo nuzione di sale nel pane, prodotto ali- elementare le caratteristiche che deve mentare essenziale per la nostra dieta avere il cibo: e anche largamente usato, per cui il • Buono relativamente al senso di pia- sale in esso contenuto – se in concen- cere derivante dalle qualità organolet- trazioni superiori a quelle consiglia- tiche di un alimento; te dall’ OMS (5 grammi pro-capite al • Pulito ovvero prodotto nel rispetto giorno) – può aumentare il rischio di degli ecosistemi e dell’ambiente; patologie quali ipertensione, malat- • Giusto, che vuol dire conforme ai tie vascolari e tumori. Nel dicembre concetti di giustizia sociale negli am- 2015, il Palestinian Standard Institu- bienti di produzione e di commercia- te ha approvato - come suggerito dal lizzazione. Ministero della Salute con il supporto 22 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO della Cooperazione Italiana – la riso- sul rafforzamento della prevenzione luzione 215/37 che regola la quantità delle malattie croniche non trasmis- di sale nel pane a 1,3 grammi per 100 sibili nei paesi a basso e medio red- grammi di farina con una progressiva dito. Il libro – in italiano, inglese e riduzione del 15% nei prodotti da for- arabo - ripercorre la storia del pane no nei prossimi 3 anni. Lo ricorda il “nei suoi aspetti nutrizionali, cultu- libro “Il pane in Palestina”, presentato rali, come fonte di vita e simbolo di a Roma il 17 marzo 2017 in occasione abbondanza, in differenti epoche e della conferenza organizzata da AICS religioni”. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 23
AICS NEL MONDO MOZAMBICO Nutrizione e sicurezza alimentare dopo El Niño Iniziative della Cooperazione italiana per mitigare gli effetti della siccità: dall’emergenza alla resilienza. di Saverio Frazzoli e Gloria Pracucci T ra il 2015 e il 2016, il fenomeno Il quadro attuale è fortunatamente meno climatico El Niño ha causato una critico. Secondo numerose fonti internazio- prolungata siccità che ha colpito nali, le precipitazioni che hanno alimentato l’intera Africa Australe: il più gra- la stagione produttiva intercorsa tra ottobre ve episodio di siccità degli ultimi 35 anni 2016 e marzo 2017 sono state più soddisfa- per l’intera regione ha drammaticamente centi, tanto che il Famine Early Warning ridotto la produzione agricola dipendente System Network ha riportato che il raccolto dalle precipitazioni, principale fonte di so- di quest’anno è stato superiore alla media. stentamento per la maggior parte della po- Le previsioni per la stagione agricola 2017- polazione. I prezzi delle derrate alimentari 2018 sembrano essere ugualmente abba- sono aumentati drasticamente, in alcuni stanza positive. casi fino al raddoppio, con un forte impat- Eppure, anche a fronte di dati complessiva- to su nutrizione e sicurezza alimentare. In mente promettenti, le sedi distrettuali del risposta a questa crisi, la Cooperazione Ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza Italiana ha promosso l’”Iniziativa di emer- Alimentare mozambicano confermano la genza per la mitigazione degli effetti della permanenza di sacche di malnutrizione e di siccità causata da El Niño”, strutturata su tre vulnerabilità, in particolar modo nelle zone fasi con modalità di intervento differenti: la rurali. Ancora una volta, i nuclei familiari prima di risposta immediata ai bisogni fon- che vi appartengono praticano in prevalen- damentali, anzitutto alimentari; la seconda za attività agricole di sussistenza, ostacolati e la terza di riattivazione dei processi pro- dalle scarse infrastrutture fisiche e informa- duttivi nelle zone più colpite da El Niño in tive, dalle difficoltà nel reperire input agri- un’ottica di resilienza. coli e nell’accedere al mercato. 24 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017
AICS NEL MONDO Questi elementi sono solo in apparente L’attenzione verso questo tema da parte di contraddizione: la cronicità e la gravità tutti gli attori del Sistema Italia della coo- degli ostacoli con cui si confronta la mag- perazione in Mozambico è alta: nel mese gioranza della popolazione sono tali da di settembre si è tenuto un seminario di ri- non garantire la certezza di un reddito suf- flessione sui temi della nutrizione e della si- ficiente e la copertura dei bisogni fonda- curezza alimentare, promosso dalla Sede di mentali neppure in stagioni climaticamen- Maputo dell’Agenzia in collaborazione con te favorevoli. La criticità cronica del caso il coordinamento delle OSC italiane presenti del Mozambico conferma la necessità di nel Paese. Casi di successo e lezioni appre- adottare un approccio multidimensionale se hanno alimentato il dibattito: tra questi alla nutrizione e alla sicurezza alimentare, ultimi, è emersa la necessità di continuare che integri modalità di intervento emer- a testare strumenti di misurazione dei pro- genziali, in risposta a crisi o fenomeni gressi in materia di nutrizione e sicurezza naturali, con attività post-emergenziali di alimentare, ma anche di temi a questi inter- maggiore respiro e più lungo termine nei connessi, come la presa di decisioni a livello diversi ambiti clinico, educativo, produtti- familiare sulla spesa del reddito, la ritenzio- vo, culturale, sociale. ne scolastica e i risultati degli alunni, o an- In linea con questo orientamento, da cora i diversi ruoli di donne e uomini nelle tempo la Cooperazione Italiana promuo- questioni nutrizionali. Un altro punto chiave ve e sostiene azioni in questi ambiti, sia del confronto ha riguardato le iniziative di a gestione diretta che realizzate dalle nu- sostegno all’agricoltura e allo sviluppo rurale merose organizzazioni della società civile e la necessità di chiarire meglio in che modo (OSC) presenti in Mozambico. Ciò avviene e con che peso esse intervengano nei sistemi attraverso il trattamento clinico e il sup- alimentari e contribuiscano a contrastare ef- plemento nutrizionale – fondamentale so- ficacemente la malnutrizione nel breve, me- prattutto per i gruppi più vulnerabili fra cui dio e lungo periodo. Identificare le azioni e la le persone con HIV/AIDS o che registrano metodologia più opportuna e sostenibile nel co-infezioni –, la fornitura di pasti presso settore della nutrizione e della sicurezza ali- le mense scolastiche, attività di sensibi- mentare è fondamentale per accompagnare lizzazione e formazione e il sostegno alla efficacemente i Paesi partner nel percorso di produzione agricola, all’allevamento e alla raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo pescicoltura. Sostenibile dell’Agenda 2030. Si è recentemente concluso l’iter di affidamento dell’iniziativa “Sviluppo rurale in Mozambico e Swaziland - Mitigazione degli effetti della siccità causati da El Niño nei paesi dell’Africa Australe per rafforzare la resilienza delle comunità beneficiarie”: due i progetti in partenza, ciascuno affidato a un consorzio di organizzazioni della società civile, per un totale di 5 milioni di euro. Si tratta del primo bando di affidamento disciplinato dalla legge 125/2014. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2017 25
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