Il Piano TRIENNALE dell'Offerta Formativa 2019-2020 - Istituto ...

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Il Piano TRIENNALE dell'Offerta Formativa 2019-2020 - Istituto ...
Il Piano TRIENNALE
                       dell'Offerta Formativa
                                                                              2019-2020

    L' EDUCAZIONE CRESCE SU SOLIDE RADICI
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Il Piano TRIENNALE dell'Offerta Formativa 2019-2020 - Istituto ...
Abbiamo iniziato a costruire

                 il futuro

            che immaginavamo

INDICE

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Il Piano TRIENNALE dell'Offerta Formativa 2019-2020 - Istituto ...
Premessa                                                                                                       pag. 3
Atto di Indirizzo                                                                                              pag. 4

1. IDENTITÀ                                                                                                    pag. 10
      1.1 Profilo storico e contesto territoriale                                                              pag. 10
      1.2 Caratteristiche dell’Istituto Comprensivo                                                            pag. 13
      1.3 Organigramma                                                                                         pag. 15

2. L’OFFERTA FORMATIVA                                                                                         pag. 21
      2.1 Linee di Indirizzo di Istituto per Il Curricolo                                                      pag. 21
      2.2 Il curricolo d’Istituto                                                                              pag. 33
      2.3 Organizzazione della didattica                                                                       pag. 37
      2.4 L’ambiente di apprendimento                                                                          pag. 40

3. ORGANICO DOCENTI E A.T.A.                                                                                   pag. 54
     3.1 Fabbisogno personale per triennio 2016/2017                                                           pag. 54

4. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO                                                                                   pag. 57
      4.1 Priorità, traguardi ed obiettivi nel piano di miglioramento 2016/2019                                pag. 57
      4.2 Scelte conseguenti ai risultati delle prove Invalsi                                                  pag. 65
      4.3 Schede di progetto                                                                                   pag. 67

5. IL PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE                                                      pag. 75
       5.1 Azioni coerenti con il Piano nazionale scuola digitale                                              pag. 75
       5.2 Formazione in servizio dei docenti                                                                  pag. 77
       5.3 Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche                                       pag. 85

Allegati                                                                                                       pag. 86

    PREMESSA

    L' entrata in vigore della Legge 13 luglio 2015 n. 107 costituisce un elemento di forte innovazione e uno stimolo per
    ogni scuola; richiede un rilevante impegno di pianificazione strategica nell' ottica della piena attuazione e del pieno
    esercizio dell' autonomia scolastica.

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Sedici anni di autonomia ci hanno consentito di lavorare intensamente sulla pianificazione e sulla progettualità,
    costruendo e condividendo valori, priorità ed azioni di miglioramento che si sono concretizzate nei POF di questa
    Scuola, nei Report interni, relativi alle pratiche educative attuate, alle strategie organizzative e agli esiti ottenuti e nel
    Bilancio Sociale del 2013-2014.

    La Legge n. 107/2015 apporta integrazioni, modifiche e potenziamenti al quadro normativo e agli strumenti dell'
    autonomia. Facendo tesoro delle esperienze pregresse ci avviamo a costruire, con nuovi strumenti, una identità che
    realizzi l' evoluzione del processo di autonomia scolastica. L ’articolo 14 di tale legge si occupa del Piano Triennale
    dell’Offerta Formativa.

    L' elaborazione del Piano Triennale dell' Offerta Formativa è un sforzo e un passaggio fondamentale nel complessivo
    processo di realizzazione dell' autonomia; esso prevede un necessario approfondimento e l' indispensabile ampia
    condivisione di tutta la comunità scolastica.
    Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
    esplicita la progettazione curricolare. È triennale ma rivedibile annualmente. In particolare il piano dell’offerta
    formativa dovrà contenere e sviluppare le strategie progettuali legate ai seguenti punti:

         •    potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti per l’apertura della
              comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali;
         •    iniziative di potenziamento e di attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi;
         •    le iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo
              soccorso (comma 10 della legge 107);
         •    la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare;
         •    l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni;
         •    percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti
              degli studenti;
         •    azioni atte a sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti attraverso il Piano Nazionale per la
              Scuola Digitale.

    Lo sviluppo delle competenze digitali riguarda anche il personale docente e il personale tecnico e amministrativo, gli
    insegnamenti e le discipline tali da coprire:

         •    il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli
              insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché
              del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei
              limiti delle risorse previste a legislazione vigente;
         •    il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa;
         •    c) il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
              parametri stabiliti dal regolamento;
         •    d) il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell' istituzione
              scolastica previsti dal regolamento.

    L’ Ufficio Scolastico Regionale verifica che il piano triennale dell’offerta formativa rispetti il limite dell’organico
    assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell’istruzione e dell’università e della ricerca gli
    esiti della verifica (comma 13 Legge 107).

    “Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle
    famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel
    Portale unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale”.

    Casale Monferrato 1° settembre 2018

                                                                                          IL DIRIGENTE SCOLASTICO
                                                                                                ROSSANA GIANELLA
                                                   ATTO DI INDIRIZZO

      AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE 2019 - 2022

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IL DIRIGENTE SCOLASTICO

       VISTA

•   la Legge 59/1997 che introduce l’autonomia scolastica e il profilo della dirigenza;
•   il D.P.R. n. 275/99 che disciplina l’autonomia scolastica;
•   l’art. 3 del D.P.R. 275/99, come novellato dall’art. 1, c. 14 della L. 107/2015;
•   il D.L.vo n. 165 del 2001 e successive modifiche e integrazioni
•   il D.P.R. 20 marzo 2009, N.89, recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della
    Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25
    GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2009, N. 133 ;
•   il CCNL Comparto Scuola ;
•   l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;
•   la Legge n. 107/2015 con le modifiche introdotte alla previgente normativa;
•   il Decreto Miur del 3 ottobre 2017 prot. n. 741;
•   il Decreto Miur del 3 ottobre 2017 prot. n. 742;
•   la Nota Miur del 10 ottobre 2017 prot. n. 1865
•

       TENUTO CONTO

•       delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;
•       delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici;
•       delle risultanze del processo di autovalutazione dell’ Istituto esplicitate nel Rapporto di
Autovalutazione;
•       che la formulazione del presente atto di indirizzo è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla
        Legge n. 107/2015 ;
•       che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione dei
        contenuti indispensabili, degli obiettivi strategici, delle priorità, degli elementi caratterizzanti l’identità
        dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa
        (2016/2019), e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa
        vigente;
•       che il Piano dell’Offerta Formativa, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e della Legge di
        Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale), è elaborato dal Collegio Docenti sulla base delle
        linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e dell'adeguamento dei programmi d’insegnamento
        alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U.
        297/94 e D.P.R. n. 275/99);
•       che il Collegio elabora il Piano e il Consiglio d’Istituto lo approva entro il mese di ottobre;
•       che annualmente, entro il mese di ottobre, il Piano può essere rivisto;
•       che per l’attuazione del Piano l’ Istituzione può avvalersi di un organico potenziato;

       PREMESSO

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’ Istituzione dichiara
all’ esterno la propria identità, ma costituisce il programma completo e coerente di strutturazione del curricolo,
di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologica e didattica, di utilizzo, promozione e
valorizzazione delle risorse umane, con cui la Scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’ esercizio di
funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la
distinguono. Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’ Istituto, l’
identificazione e l’ attaccamento all’ istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere
organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e
costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo ispirato al miglioramento continuo di tutti i
processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere
dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre
l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi

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indispensabili all’ implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e
ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e
strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.

                                                          EMANA

                                 il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti

Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio
che decorre dall’ anno scolastico 2016-2017. Ai fini dell’ elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico
formula i seguenti indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e amministrazione:

        Principi basilari:

            •    L’elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi
                 individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza;

            •    L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti
                 indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani
                 precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno
                 contribuito a costruire l’immagine della scuola.

Ai fini della elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene fondamentale e indispensabile che si
seguano le presenti indicazioni:

    •   rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’ istituto verticale e caratterizzante l’ identità dell’
        istituto;

    •   strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle
        Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza intesi non come punto di arrivo per gli studenti migliori,
        bensì come i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio
        del diritto-dovere all’istruzione;

    •   rafforzare i processi di valutazione e autovalutazione d’ istituto intesi non solo come mero
        adempimento in base alla normativa vigente (Invalsi – RAV – valutazione esterna) ma anche e
        soprattutto come strumenti preziosi di riflessione sulle proprie pratiche educative e didattiche, sull’
        efficacia ed efficienza dell’ area organizzativa e sulle scelte di ampliamento dell’offerta formativa.

        Da ciò deriva la necessità di:

        •   migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
            (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola,
            curricolo d’istituto);

        •   superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in
            modo da contribuire fattivamente, mediante l’ azione didattica, allo sviluppo delle competenze
            chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione
            in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze
            digitali) e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità,
            consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);

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•   operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in
          difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione
          delle eccellenze;

      •   monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione
          precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);

      •   abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono;

      •   implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,
          miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;

Relativamente all’adozione dei libri di testo si ritiene fondamentale:

•   nell’ organizzazione dell’ intera attività didattica per Competenze e per classi parallele individuare quale
    criterio comune generale per l’adozione dei libri di testo quello di uniformare i testi per classi parallele.
•   Altro criterio è quello di rendere coerente l’ adozione con il Piano dell’Offerta Formativa.

    SCELTE DI GESTIONE E AMMINISTRAZIONE

    Si ritiene fondamentale
•   integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;
•   potenziare ed integrare il ruolo dei Dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al PTOF;
•   migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le
    famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le
    modalità di gestione, i risultati conseguiti;
•   promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno
    dell’istituzione;
•   generalizzare l’ uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
•   migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche anche tramite la partecipazione ai PON;
•   migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
•   sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica;
•   implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
•   accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti,
    fundraising;
•   operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo;

       Questo per consentire:
•   la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’ utenza, disposizioni normative;
•   la creazione di un’offerta formativa e di un’organizzazione sempre più verificabili e passibili di
    aggiustamenti;
•   la valorizzazione dell’ identità specifica della comunità in una dimensione irrinunciabile di apertura alle
    dimensioni europea e globale.

             Il Piano dovrà pertanto includere nell’ordine;
•   Carta dei Servizi
•   Offerta Formativa,
•   Curricolo Verticale;
•   Attività Progettuali;
•   Regolamenti (da aggiornare in base alle nuove normative vigenti);
•   quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s nonché: iniziative di
    formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso (Legge n. 107/15
    comma 16),

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•   attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12);
•   definizione risorse occorrenti, attuazione principi pari opportunità, parità dei sessi, lotta alla violenza di
    ogni genere;
•   percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei
    talenti (Legge n. 107/15 comma 29);
•   azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2,
    azioni specifiche per alunni adottati;
•   azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale attraverso il Piano Nazionale
    per la Scuola Digitale (obiettivi specifici al comma 58);
•   descrizione dei rapporti con il territorio.

        Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
•   gli indirizzi del DS e le priorità del RAV;
•   il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa;
•   il fabbisogno di ATA;
•   il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali;
•   il piano di miglioramento (riferito al RAV);
•   la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.

      Si riportano qui di seguito i commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta
      Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili. È certamente indispensabile
      che si proceda ad una lettura integrale della nuova norma.

              Commi
      7. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione
      vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di
      posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto
      del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di
      flessibilità, nonché' in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività
      progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti: a)
      valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
      nonché' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
      Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e
      scientifiche; c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia
      dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni,
      anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d)
      sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
      dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
      dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
      consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-
      finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
      conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e
      delle attività culturali; f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
      immagini; g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
      sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela
      del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; h) sviluppo delle competenze
      digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole
      dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i)
      potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) prevenzione e contrasto
      della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;
      potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
      attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi
      socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo
      per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e
      della ricerca il 18 dicembre 2014; m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al
      territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,

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comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione
    del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento
    del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al
    decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro
    nel secondo ciclo di istruzione; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
    degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla valorizzazione del
    merito degli alunni e degli studenti; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
    attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in
    collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e
    dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento.

    12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al
    triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la
    programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario,
    nonché' la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni
    scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.

    13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite
    dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione,
    dell’università e della ricerca gli esiti della verifica.

    14. L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e'
    sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). - 1. Ogni istituzione scolastica
    predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa,
    rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
    progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
    e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il piano è coerente con gli
    obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma
    dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo
    conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse
    opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli
    insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico
    dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di
    autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché' del numero di alunni con disabilità, ferma restando
    la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b)
    il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.
    3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel
    rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica
    22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre
    2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché' i piani di miglioramento
    dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo
    2013, n. 80. 4. Il piano e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
    scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato
    dal consiglio d'istituto. 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari
    rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel
    territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei
    genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».

    15. All'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del regolamento di cui al
    decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, come sostituito dal comma 14 del presente
    articolo, si provvede nel limite massimo della dotazione organica complessiva del personale docente di cui al
    comma 201 del presente articolo.

    16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità
    promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della
    violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i
    genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93,

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convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui
    all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.

    17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli
    studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta
    formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate
    tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale.

    29. Il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può individuare percorsi formativi e iniziative
    diretti all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché' la valorizzazione
    del merito scolastico e dei talenti. A tale fine, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e di quanto previsto
    dal regolamento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 1° febbraio 2001, n. 44, possono
    essere utilizzati anche finanziamenti esterni.

    60. Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche, anche attraverso i poli
    tecnico-professionali, possono dotarsi di laboratori territoriali per l'accusabilità' attraverso la
    partecipazione, anche in qualità di soggetti cofinanziatori, di enti pubblici e locali, camere di commercio,
    industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale,
    istituti tecnici superiori e imprese private, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) orientamento
    della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva,
    culturale e sociale di ciascun territorio; b) fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla
    riqualificazione di giovani non occupati; c) apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli
    spazi anche al di fuori dell'orario scolastico.

                                                 òòòòòòòòòòòòòòòòòò

    Il Collegio docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere
    deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta
    alle pubbliche amministrazioni.

    Poiché il presente ATTO DI INDIRIZZO, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di
    grandi cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o
    integrazione. Consapevole dell’ impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e
    dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico
    ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che con entusiasmo si possa lavorare
    insieme per il miglioramento della nostra scuola.

    Casale Monferrato 7 novembre 2018

                                                                                   IL DIRIGENTE SCOLASTICO
                                                                                         ROSSANA GIANELLA

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Cari genitori
     i nostri ragazzi crescono, insieme a noi, in una società che cambia velocemente, eterogenea, in cui si
     moltiplicano rischi e opportunità. In questo nuovo scenario alla Scuola spetta il compito di fornire
     supporti adeguati affinché ogni ragazzo sviluppi una identità consapevole e aperta. La società si fa
     sempre più complessa proprio per l’azione congiunta dell’informazione tramite Internet, del mercato
     globale e delle immigrazioni, producendo un habitat umano nuovissimo e sempre più confuso a livello
     globale. Ma la complessità è anche un compito educativo: una sfida che ci viene dalla società aperta e
     plurale e che ci indirizza nell’agire educativo e formativo imponendoci di pensare a ragazzi “più aperti”,
     che possiedano saldamente i saperi e i linguaggi culturali di base, ma che siano contestualmente più
     pronti ad affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali.
     Il nostro PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA è centrato sulla crescita e promozione dello studente,
     sulla sua valorizzazione come persona e realizzazione umana e culturale.
     La Scuola, costruita così come un luogo accogliente, coinvolgerà gli studenti stessi nell’assunzione di
     responsabilità, esplicitando l’importanza delle condizioni che favoriscono lo star bene a scuola per
     ottenere da loro più ampia partecipazione al progetto educativo.

     L’AREA DELLA DIDATTICA persegue l’acquisizione di solide competenze di base (linguistiche, logiche,
     matematiche e scientifiche) e trasversali (prevalentemente sociali). La nostra Scuola propone le discipline
     come strumento per sollecitare le capacità di ragionamento, di riflessione e di apprendimento fornendo a
     tutti e a ciascuno solidi strumenti culturali e offre agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e
     dei linguaggi culturali di base nelle discipline fondamentali: italiano, matematica, scienze, ma anche
     lingue straniere, nuove tecnologie, cultura storica. Gli studenti saranno condotti a elaborare metodi e
     categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali.

     L’AREA DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI opera in funzione della formazione della personalità del
     ragazzo e prevede l’attivazione integrale di tutte le dimensioni fondamentali: lo studente è protagonista
     del proprio percorso di apprendimento e vi partecipa non solo con la “testa”, ma con tutto il suo “uni-
     verso”, con i suoi affetti e le sue emozioni, determinanti per la motivazione all’apprendimento.

     L’AREA DELLA RELAZIONALITÀ è volta alla costruzione di un clima, nella scuola, orientato al dialogo,
     all’integrazione, all’accoglienza, al rispetto reciproco e alla promozione del talento e di comportamenti
     corretti nei confronti dell’ambiente scolastico. L' obiettivo trasversale più importante è insegnare agli
     studenti la "comunicazione efficace" che favorisce la relazione costruttiva con gli altri. Lavoriamo per
     creare un ambiente educativo dove la diversità e l’unicità di ogni alunno diventa valore, risorsa, ricchezza
     per tutti, dove si valorizzano le diverse identità e radici, ponendo le basi per un inserimento attivo nella
     dimensione sociale e per una partecipazione, anche in stretta connessione col territorio, al “bene comune”.

     L’AREA DELLA PARTECIPAZIONE prevede il coinvolgimento attivo degli alunni e delle loro famiglie in
     un’ottica di assunzione di responsabilità rispetto al percorso formativo dei figli, un’informazione costante
     sul loro percorso didattico ed educativo e un atteggiamento collaborativo e responsabile di genitori e figli
     nei confronti della scuola.

     IL CORSO A INDIRIZZO MUSICALE rappresenta un apprezzabile contributo della scuola “Andrea Trevigi”
     al progetto educativo di ogni ragazzo per l’alto valore formativo di tale insegnamento. Importante
     risulta, infatti, il contributo della Musica alla formazione della persona in termini di sensibilità, di senso di
     responsabilità, di capacità di impegno personale, di dedizione, di autodisciplina.

     Casale 12 gennaio 2019

                                                                                            Il Dirigente Scolastico
                                                                                                     Rossana Gianella

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1. IDENTITÀ
1.1 PROFILO STORICO E CONTESTO TERRITORIALE

Il contesto territoriale dell' Istituto Comprensivo “Anna D’ Alençon” è Casale Monferrato, comune
situato al limite nordorientale delle colline del Monferrato, sulla destra del fiume Po.
Città vivace e aperta, Casale Monferrato è stata capace di far convivere e dialogare, nella sua lunga
storia prima di capitale del piccolo stato del Monferrato, poi di importante centro agricolo e infine
di polo industriale e operaio, culture diverse che hanno rappresentato negli anni il punto di forza
della sua realtà economica, oggi in difficoltà. Nel tempo si è dotata di un’area industriale attrezzata,
ha potenziato le strutture civili e culturali con l’apertura della Biblioteca Civica, del Museo Civico,
del Palazzetto dello Sport, e avviato al contempo la necessaria bonifica dall’amianto che rappresenta
una vera piaga nella storia epidemiologica della città. Il territorio è caratterizzato dalla prevalenza
di popolazione anziana e con un saldo demografico negativo, nonostante il costante aumento del
numero di immigrati.
Città dalle buone referenze nel settore della viticoltura, culla di antiche tradizioni industriali, prima
nella produzione della calce e del cemento e poi nel settore meccanico del freddo e delle rotative,
vantava anche una solida tradizione culturale, come dimostra la concessione Napoleonica di un Liceo
Classico, oltre che di un Tribunale Civile e Penale.
Anche oggi, che ormai è ben lontana dagli antichi fasti di capitale del Monferrato, continua a
costituire un punto di riferimento per i paesi del circondario: città a misura d'uomo, ancora abbastanza
ricca di quei valori che non si trovano tanto facilmente in altri contesti abitativi.

L'economia del Casalese era ben bilanciata tra settore agricolo, industriale e terziario: nel settore
agricolo prevalgono viticoltura, risicoltura, cerealicoltura ed orticultura; nel settore industriale
prevaleva la metalmeccanica (l'industria del freddo, delle macchine per la grafica che erano leader
nel mondo); era presente un variegato sistema artigianale e di piccole unità industriali. Il settore
terziario era costituito da servizi legati alla pubblica amministrazione e da servizi commerciali, con
un significativo incremento dell'impegno in campo turistico, indirizzato sia al turismo di
breve periodo, enogastronomico, che al turismo d'arte.
Conseguentemente la situazione occupazionale si presentava più favorevole di quella di molti territori
e ambiti circostanti sia nella provincia che ai confini. Le richieste di forza-lavoro presentavano una
significativa componente di qualifiche medio-alte, avanzate soprattutto dalle industrie della zona per
il personale tecnico. Queste caratteristiche avevano reso la città un polo di attrazione per
l'insediamento di immigrati provenienti in passato da varie regioni italiane e oggi da paesi europei
ed extraeuropei che hanno dato origine a una realtà interculturale sempre più visibile e significativa e
nello stesso tempo hanno sollecitato la città ad attivarsi nel campo della formazione permanente di
giovani e adulti.
Tuttavia gli ultimi anni sono stati segnati da una forte recessione e da una riduzione del prodotto
lordo con una rilevante caduta della domanda interna, come risultato della contrazione dei consumi
delle famiglie. Gli effetti della crisi economica, che ha avuto un riflesso sulla dinamica e sulla
composizione del reddito disponibile, si sono riversati duramente su tutti i settori produttivi,
determinando la cessazione di ditte, l’ ampio ricorso alla cassa integrazione, il restringimento della
base produttiva e una forte riduzione dell’occupazione, con previsioni che non lasciano intravedere
una rapida inversione di tendenza.
La crisi economica e sociale che ha colpito il nostro Paese e l’ Europa intera sta erodendo quel
tessuto economico fatto di piccole e medie imprese che aveva reso questo territorio, fino a pochi
anni fa, un luogo prospero; la delocalizzazione e l’apertura dei mercati a Paesi economicamente

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nascenti sta creando disoccupazione e insicurezza economica e sociale. Il sistema politico nazionale
è lacerato da una grave crisi etica e la sfiducia nel “sistema Italia” sta creando una situazione di gravi
timori soprattutto per il futuro dei giovani che sono ormai la categoria meno tutelata. Oggi tante
famiglie vivono difficoltà di varia natura, non ultima quella economica, in un periodo storico
problematico per l’Italia per i motivi che l’attualità ci espone ogni giorno. L’economia del Casalese,
rispecchia attualmente la crisi nazionale La città, che in passato è stata appunto polo di attrazione
per l' insediamento di immigrati, è oggi in calo demografico vistoso.
La comunità civile di Casale è profondamente segnata dalla tragedia delle vittime dell’amianto,
ancora ben lontana dalla conclusione nonostante la fabbrica dell’Eternit sia stata smantellata da
parecchi anni. Le recenti vicende processuali hanno portato alla ribalta nazionale il dramma delle
migliaia di persone che, direttamente o indirettamente, hanno vissuto il dramma del mesotelioma;
le scuole del territorio, collaborando attivamente con l’Associazione delle Vittime, hanno dato un
contributo significativo alla sensibilizzazione dei giovani e della cittadinanza tutta sulle tematiche
connesse a questa dolorosa vicenda.
Presentando le caratteristiche del territorio di Casale, non bisogna trascurare le numerose positività
che esso presenta: vivacità culturale (convegni, rassegne teatrali, concerti, offerta di visite guidate a
chiese e musei, …); diffuso interesse per il mondo dello sport e la pratica sportiva (numerosissime le
società presenti, con una variegata offerta per tutte le fasce d’età); diffusa attenzione al mondo della
scuola, come dimostrano le proposte di collaborazione che, sotto forma di
progetti/attività/concorsi/iniziative varie, vengono offerte ogni anno agli istituti scolastici cittadini;
presenza di numerose associazioni di volontariato.

Qui opera e cresce il nostro Istituto Comprensivo, nato il 1° settembre 2012 a seguito del
“Dimensionamento” degli Istituti Scolastici voluto dalla Legge n. 111 dell’ agosto 2011 che ha inteso
sopprimere le Direzioni Didattiche e le Scuole Secondarie di 1° Grado riaggregando tali ordini di
scuola in Istituti denominati “Comprensivi” .
Il Comune di Casale Monferrato ha rivisto la propria rete scolastica cittadina relativa al primo ciclo
di istruzione riaggregando le istituzioni preesistenti in tre Istituti Comprensivi.
La generalizzazione degli Istituti Comprensivi che riuniscono scuola dell’ infanzia, primaria e
secondaria, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i
bambini dall’ età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di
riportare i molti apprendimenti che il mondo offre entro un unico percorso coerente e strutturante.
L’utenza scolastica delle scuole dell’Istituto Comprensivo è rappresentativa, nella sua eterogeneità,
della popolazione residente nella zona.
Il nostro Istituto intitolato ad Anna D’ Alençon offre il suo percorso educativo in due sedi centrali,
nella zona storica, affacciate verso il centro e la Piazza Castello. Nella sede di via del Carretto 3 si
trovano la Scuola dell’ Infanzia e la Scuola Primaria “Martiri della Libertà”.
Dal 1° settembre 2018 la Scuola Secondaria di 1° Grado “Andrea Trevigi” opera nel nuovo edificio
detto "Cova-Adaglio" appositamente ristrutturato dall' Amministrazione Comunale che ha rimesso a
nuovo e dotato di tutti i sistemi di sicurezza un edificio risalente ai primi anni del 1900 e donato al
Comune dai coniugi Cova-Adaglio benefattori illuminati che con i proventi del loro commercio
hanno inteso offrire alla città un nuovo "asilo" per i tanti bambini casalesi.
Gli edifici del centro storico accolgono soprattutto gli allievi che provengono dai quartieri dell'Agro
Callori, Salita S.Anna, e, nella Scuola Secondaria, anche da Oltreponte, da Casale Popolo e Morano,
oltre che, naturalmente, dal centro città.
Nel quartiere del Ronzone, dal 1° settembre 2011 è stata aperta la Scuola dell’ Infanzia “Verdeblu”,
in un nuovissimo edificio costruito nell’ ambito del Progetto "Eternot" nato per riqualificare il
quartiere sede dell’ ex fabbrica “Eternit”, mentre nella frazione di Santa Maria Del Tempio, in edifici
separati ci sono la Scuola dell’ Infanzia e la Scuola Primaria appartenenti all’ Istituto Comprensivo,
che molto risentono del calo demografico cittadino.

Scuola, famiglie e territorio devono avere l’opportunità di dialogare e assumere responsabilità
precise in ordine alle priorità formative condivise, affinché ciascuna agenzia faccia la propria parte
nel rispetto delle diverse funzioni e nell’interesse comune dell’educazione dei minori.

13
L’autonomia scolastica colloca l’offerta formativa delle scuole nel quadro delle esigenze espresse dal
territorio. Ciò implica necessità di collegamento, di scambio di informazioni e di buone pratiche,
nonché una corretta azione di rilevazione dei bisogni e di verifica, diretta a ri-orientare l’ offerta
formativa.
La prospettiva dell’integrazione delle offerte sollecita la nostra scuola a progettare, collaborare e
negoziare con gli enti locali, con gli organi collegiali e le agenzie/associazioni del territorio che
hanno competenza di orientamento e formazione, ponendo le condizioni per un’efficace
contestualizzazione dell’impegno educativo.
Nel territorio dell'Istituto sono presenti numerose associazioni di volontariato (Oratori, Agenzia
Famiglia, Associazione Conferenze di San Vincenzo.) ed enti del terzo settore che già svolgono attività
di aggregazione e di intervento sociale. Esse rappresentano un interlocutore privilegiato per la
realizzazione di iniziative di formazione extrascolastica e la creazione di momenti di aggregazione
sociale e di organizzazione del tempo libero. Altrettanto numerosi sono le società sportive che
svolgono uno specifico intervento di avvicinamento alla pratica sportiva. La nostra scuola aderisce
inoltre ai progetti promossi dalle seguenti associazioni: A.F.E.V.A. (associazione familiari e vittime
amianto), LIONS, Associazione "Noi in Monferrato" (conoscenza del territorio), L.I.L.T. (lega italiana
per la lotta ai tumori).
I genitori degli allievi rappresentano una risorsa necessaria e imprescindibile per realizzare
un’efficace contrattualità educativa nella direzione della corresponsabilità (si allega il patto di
corresponsabilità).

L’identità dell’Istituto Comprensivo, fondata sulla sua storia e in continuo divenire grazie al
contributo peculiare di ogni componente della comunità educante, si struttura intorno ad una
MISSION e ad una VISION.

14
LE RISORSE EDUCATIVE DEL TERRITORIO

Scuola, famiglie e territorio devono avere l’opportunità di dialogare e assumere responsabilità precise in ordine
alle priorità formative condivise, affinché ciascuna agenzia faccia la propria parte nel rispetto delle diverse
funzioni e nell’interesse comune dell’educazione dei minori.
L’autonomia scolastica colloca l’offerta formativa delle scuole nel quadro delle esigenze espresse dal territorio.
Ciò implica necessità di collegamento, di scambio di informazioni e di buone pratiche, nonché una corretta
azione di rilevazione dei bisogni e di verifica, diretta a ri-orientare l’ offerta formativa.
La prospettiva dell’integrazione delle offerte sollecita la nostra scuola a progettare, collaborare e negoziare
con gli enti locali, con gli organi collegiali e le agenzie/associazioni del territorio che hanno competenza di
orientamento e formazione, ponendo le condizioni per un’efficace contestualizzazione dell’impegno
educativo.
Nel territorio dell'Istituto sono presenti numerose associazioni di volontariato (Oratori, Agenzia Famiglia, ALT
76, Associazione Conferenze di San Vincenzo, A.N.F.F.A.S.) ed enti del terzo settore che già svolgono attività di
aggregazione e di intervento sociale. Esse rappresentano un interlocutore privilegiato per la realizzazione di
iniziative di formazione extrascolastica e la creazione di momenti di aggregazione sociale e di organizzazione
del tempo libero. Altrettanto numerosi sono le società sportive che svolgono uno specifico intervento di
avvicinamento alla pratica sportiva. La nostra scuola aderisce inoltre ai progetti promossi dalle seguenti
associazioni: A.F.E.V.A. (associazione familiari vittime amianto), LIONS, Orizzonti (conoscenza del territorio),
L.I.L.T. (lega italiana per la lotta ai tumori).
I genitori degli allievi rappresentano una risorsa necessaria e imprescindibile per realizzare un’efficace
contrattualità educativa nella direzione della corresponsabilità (si allega il patto di corresponsabilità).

L’identità dell’Istituto Comprensivo, fondata sulla sua storia e in continuo divenire grazie al contributo
peculiare di ogni componente della comunità educante, si struttura intorno ad una MISSION e ad una VISION.

                                           IL PERCHÉ DI UN NOME

L’Istituto Comprensivo è intitolato ad Anna d’Alençon, una donna forte e capace che seppe guidare Casale e il
Marchesato del Monferrato nel turbolento periodo delle guerre d’Italia. Anna d’Alençon era figlia del duca
Reyner d’Alençon e nipote di Francesco di Valois, futuro re di Francia. Anna giunse a Casale nel 1508 in sposa al
marchese Guglielmo al quale diede tre figli, Maria, Margherita e Bonifacio. Nel 1518 Anna rimase vedova, così
divenne reggente per il figlio Bonifacio ancora in tenera età, e dovette affrontare situazioni difficili: le epidemie
di peste del 1522 e del 1528-29, e le conseguenze della guerra tra Spagna e Francia. Dopo la morte del figlio
Bonifacio, finì la dinastia dei Paleologi; la Marchesa Anna decise di donare il palazzo marchionale alle monache
Domenicane di Santa Caterina. Il marchesato passò ai Gonzaga grazie al matrimonio tra Margherita e Federico
Gonzaga. Gli sposi lasciarono la reggenza alla marchesa Anna, che morì nel 1562 nel convento di Santa Caterina,
dove si era ritirata da alcuni anni. Lì fu sepolta per sua volontà anche se nessuna lapide ne indicò la tomba.

15
1.2 CARATTERISTICHE DELL' ISTITUTO COMPRENSIVO "ANNA D' ALENÇON"

     LA SEDE DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO È PRESSO LA SCUOLA MARTIRI DELLA LIBERTÀ .

L' Istituto Comprensivo "Anna D' Alençon" è così costituito:
SCUOLE DELL' INFANZIA
   • Plesso Martiri della Libertà sita al piano terreno della sede centrale in centro città
   • Plesso Verdeblù nel quartiere del Ronzone
   • Plesso Santa Maria del Tempio nell' omonima frazione del Comune di Casale Monferrato

SCUOLE PRIMARIE
   • Plesso Martiri della Libertà nella sede dell' Istituto in centro città
   • Plesso di Santa Maria del Tempio nell' omonima frazione del Comune di Casale Monferrato

SCUOLA SECONDARIA DI 1 ° GRADO
   • Plesso Andrea Trevigi poco distante dalla sede dell' Istituto, in centro città (centro storico)

Nel complesso ci sono 1047 alunni suddivisi in:
▪ 229alunni alle Scuole dell’Infanzia
▪ 406 alunni alle Scuole Primarie
▪ 412 alunni alla Scuola Secondaria di primo grado

L’organico docenti dell’Istituto Comprensivo è composto da 108 unità così suddivise:
▪ 21 docenti Scuola dell’Infanzia
▪ 39docenti Scuola Primaria
▪ 44 docenti Scuola Secondaria di primo grado

Gli assistenti amministrativi sono 5 e i collaboratori scolastici sono 16, coordinati dal Direttore dei
Servizi Generali ed Amministrativi.

Servizi Amministrativi

Orario di funzionamento della Segreteria

Dal lunedì al venerdì         h. 8.00/18.00
Sabato                        h. 8.00/13.00 solo Segreteria presso Scuola Trevigi

Orario di apertura al pubblico
Tutti i giorni               h 8.30/10.00
Tutti i pomeriggi            h 15.30/17.00

Servizi ausiliari

Il sevizio di pulizia dei locali e di vigilanza viene garantito con personale statale in orari funzionali al
servizio scolastico ed è integrato dal servizio svolto da personale dell' impresa che ha l' appalto per
la pulizia.

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PLESSO DI SCUOLA SEC. DI 1° GRADO              Classi                  Docenti               Alunni

          "ANDREA TREVIGI"
          Casale Monferrato                     18                       44                   412
      Piazza S. Francesco 16
                                     Tempo Normale 30 ore Tempo Prolungato    Rientri nel
     ORARIO DI FUNZIONAMENTO         Indirizzo Musicale       36 ore       Tempo Prolungato
                                             33 ore                         Lunedì e giovedì

 PLESSI DI SCUOLA DELL’
                                     Sezioni                 Docenti             Alunni           Collaboratori
        INFANZIA

Martiri della Libertà                      6                   16                 135                     2

Verdeblù                                   3                   8                   78                     1

Santa Maria del Tempio                     1                   2                   15                     /

          ORARIO DI
                                                  Entrata                                  Uscita
       FUNZIONAMENTO

      Martiri della Libertà                    08.00/09.15                              16.45/17.00

     Verdeblù                                  08.00/09.15                              16.30/17.00

Santa Maria del        Tempio                  08.00/09.15                              16.30/17.00

PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA            Classi Docenti                     Alunni                Collaboratori
Martiri della Libertà                                                                              5
CASALE MONFERRATO                     19                37                       406
Via Galeotto del Carretto 3
Santa Maria del Tempio
CASALE MONFERRATO                     2                 2                         25                  1
Frazione Santa Maria Del Tempio
Cantone Chiesa 12

ORARIO DI FUNZIONAMENTO             Tempo Normale                                 Tempo Pieno
Martiri della Libertà               Lunedì/venerdì: 08.15 - 12.45                Lunedì/Venerdì
                                                                                   08.30-16.30
Rientri                             Lunedì/Giovedì 14.00 – 16.30                   /

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TEMPI E SERVIZI

L'ufficio di segreteria assicura celerità nell'erogazione dei servizi:

     •   iscrizioni (di norma subito o nei tempi stabiliti dalla legge)
     •   rilascio certificati e attestati alunni/e (entro tre giorni lavorativi)
     •   pratiche degli insegnanti (istruzione della pratica generalmente subito,
         chiusura in relazione alla complessità della stessa)
     •   i documenti di valutazione degli alunni/e e gli attestati sono consegnati
         direttamente dagli insegnanti di classe al termine dell'anno scolastico in data di
         cui è dato preavviso a tutte le famiglie.

Al fine di garantire la privacy e la cura nel trattamento dati personali in tutte le
operazioni riguardanti dati comuni e dati sensibili, l'Istituto ha provveduto a stilare il
Documento Programmatico sulla Sicurezza e ad aggiornare tutto il personale sui temi
riguardanti la Privacy e il trattamento dati nelle scuole.

                               PROCEDURA DEI RECLAMI

La scuola accetta ogni forma di segnalazione degli utenti relativa a situazione di
disservizio o di manifesta illegittimità, concernente a quanto è di sua competenza, in
forma orale o scritta. Le segnalazioni devono contenere generalità, indirizzo e
reperibilità del proponente.

I reclami verbali o telefonici debbono successivamente                   essere   sottoscritti.
Segnalazioni anonime non sono prese in considerazione.

II Capo dell'Istituto risponderà a norma di legge. Qualora                   la disfunzione
evidenziata non sia di competenza del Dirigente Scolastico,                   al segnalante
saranno fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

                               CALENDARIO SCOLASTICO

L'inizio, il termine, la sospensione delle lezioni per festivit à o altre ricorrenze sono
determinati annualmente secondo un calendario regionale. Possono essere apportati
adattamenti deliberati dal Consiglio di Istituto, in relazione a esigenze e tradizioni del
territorio.

18
1.3 ORGANIGRAMMA

19
ORGANIGRAMMA DELL' ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO               Rossana GIANELLA

DIRETTORE     SERVIZI     GENERALI Alessandro COLOMBI
AMMINISTRATIVI
DOCENTI COLLABORATORI           Michela RUTO – Paolo BIASOTTO
FUNZIONI STRUMENTALI            POZZI Patrizia
                                FERRARI Paolo
                                PICCO Margherita
                                MARIUZZO Cinzia
                                CHIARAMONTE Lorenza
                                COSTANZO Fiorenza
                                CATTANEO Laura
                                PRIARONE Daniela
COORDINATORI DI PLESSO E        Infanzia S.M.T     CIBINO Lia
RESPONSABILI DELLA SICUREZZA    Infanzia Martiri    CROVA Rosy
                                Infanzia Verdeblu   SAVINI Maria Grazia
                                Primaria S.M.T.     COSTANZO Maria
                                Primaria Martiri    RUTO Michela
                                Secondaria Trevigi BIASOTTO Paolo
ANIMATORE DIGITALE              Chiaramonte Lorenza
RESPONSABILE INDIRIZZO MUSICALE Daniela Priarone
GIORNALISTA                     DENICOLAI Rossana
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL BALDI Orietta
SERVIZIO DEI DOCENTI            CRISFULLI Cinzia
                                CATTANEO Laura
COMITATO DI VALUTAZIONE         GIANELLA ROSSANA (Ds);
                                BALDI Orietta,
                                CATTANEO Laura,
                                CRISFULLI Cinzia (docenti);
                                ZANOTTI FRAGONARA Simone (genitori),

                                   membro esterno di nomina da parte
                                   dell’Usr CABRINO LUISELLA (Ds).
RESPONSABILE-LABORATORIO
INFORMATICA TREVIGI E LIM          NASTA Massimo
RESPONSABILE-LABORATORIO           MARIUZZO Cinzia
INFORMATICA MARTIRI
VIAGGI DI ISTRUZIONE               DOLCE Betty
RESPONSABILE-LABORATORIO           CATTANEO Laura
SCIENTIFICO TREVIGI
RESPONSABILI DISABILITA'           Girino Patrizia, Berra Piermaria, Franzoso
RESPONSABILI                       RAIMONDO Daniela
ACCOGLIENZA STRANIERI              TARDITO Laura
RESPONSABILI CONTINUITA'           RAIMONDO Daniela, RUTO Michela,
                                   MAZZUCCO Daniela
RESPONSABILI ORIENTAMENTO          COSTANZO Fiorenza, CATTANEO Laura

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