La Cgil riparte dalle questioni sociali - Sinistra Sindacale
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PER IO D ICO D I LAVO R O SO CIETÀ SINIST R A SINDACALE CO NFED ER ALE Registrazione Tribunale di Milano n. 65 del 29/02/2016. Direttore Riccardo Chiari. WWW.SINISTRASINDACALE.IT La Cgil riparte dalle questioni sociali Giacinto Botti Referente nazionale Lavoro Società Dobbiamo fare i conti con una situazione sociale e politica profon- I damente mutata, senza rimuovere le l voto del popolo britannico in difficoltà di una Cgil a volte ripie- favore di un’uscita da destra gata su se stessa, non sempre coesa dall’Europa e quello del popolo sulle priorità e gli obiettivi decisi da veloci e non governate trasformazio- italiano alle elezioni amministra- tutti negli organismi decisionali, che ni socio-economiche che producono tive - che ha premiato una forza sconta l’isolamento politico e l’av- diseguaglianze e impoverimento, politica trasversale e antisistema, a versità del governo. In un contesto individualismi e consenso a forze scapito di una sinistra che ha perso sociale difficile, e con rapporti di reazionarie o antisistema. La disillu- identità e anima - hanno in comune forza che sono determinanti nello sione si traduce nel fenomeno di un la questione sociale, il peggioramen- scontro tra capitale e lavoro, che, astensionismo allarmante che, insie- to della condizione economica, so- nella crisi di sistema e nella globa- me alla disoccupazione, riguarda so- ciale e lavorativa di ampi strati della lizzazione, comunque si ripropone e prattutto le giovani generazioni. popolazione. sta avvenendo a tutti i livelli. La Ue e il governo italiano de- Gli esiti di queste due consulta- L’Europa neoliberista, che vuo- vono rivedere le loro politiche, ri- zioni riguardano anche noi, ci coin- le modellare l’organizzazione so- conoscere il fallimento della teoria volgono e ci impegnano in una pro- cio-politica in favore degli interessi secondo la quale austerità e riduzio- fonda riflessione su come affrontare del capitale e del mercato, si sta sfa- ne dei diritti determinano crescita la nuova fase che porta con sé una rinando nello smottamento valoriale e sviluppo. Contemporaneamente nuova stratificazione sociale, e una e culturale che interessa anche un la Ces deve far vivere l’utilità della disgregazione che, se non governata pezzo della nostra rappresentanza. sua funzione di contrasto alle politi- dalla politica e con politiche alterna- Sulla scena politica irrompe una che neoliberiste, ricostruendo le basi tive a livello nazionale ed europeo, protesta diffusa, la paura del futuro, della propria iniziativa per l’Europa sarà irreversibile. La nostra stessa fomentata e indirizzata verso l’im- sociale, il lavoro e i diritti. democrazia potrebbe essere travolta. migrazione, ma proveniente dalle CONTINUA A PAG. 2 9|2016 4 LUGLIO il corsivo Dietro la Brexit “Il problema non è Brexit o non ziale – migliaia di miliardi di dollari pubblici, 2% del pil europeo) è stata quella di fare soffrire Brexit, ma il fatto che le nostre della collettività, per tenere in piedi il sistema enormememente il popolo. Così come quello spa- élite abbiano costruito gli Stati finanziario – ha fatto seguito una intelligente gnolo, quello italiano, e ora quello francese, che disuniti d’Europa”. Jean-Paul Fitoussi, econo- politica economico-monetaria espansiva, la co- sta protestando a gran voce nelle piazze contro mista peraltro “riformista”, mette il dito nella siddetta Obanomics, che ha permesso al governo le “riforme strutturali” come quella del mercato piaga: l’Unione europea è stata costruita male, Usa di evitare la recessione. Finendo per far ri- del lavoro, che produce precarietà, o quella delle e ha peggiorato la situazione adottando politi- entrare nelle casse statali il denaro prestato nei pensioni che ha tolto sicurezza alla popolazione. che sbagliate per contrastare la crisi finanziaria momenti difficili. “I socialisti francesi ormai fanno politiche di de- e poi economica, iniziata nel 2008 e non ancora In Europa è stata seguita la strada opposta. Quel- stra – segnala il francese Fitoussi finita. Partita negli Usa, con l’esplosione dei mu- la dell’ “austerity”, benedetta sia dalla famiglia – e nessuno li riconosce più”. La tui sub-prime e il fallimento della banca d’affari dei partiti popolari che dai partiti socialisti. Con Brexit è il dito, l’austerity la luna. Lehman Brothers. Dove però alla fase emergen- il risultato che la risposta alla crisi greca (solo il Riccardo Chiari
9|2016 2 La Cgil riparte dalle questioni sociali zionale del 12 luglio delle delegate DEPOSITATE 3,3 MILIONI e dei delegati, a sostegno dei setto- DI FIRME SUI ri in lotta per la conquista dei loro contratti. E’ uno scontro di ordine 3 REFERENDUM generale con Confindustria e con lo A SOSTEGNO DELLA stesso governo sul valore e la funzio- ne generale del Ccnl. E su otto mi- CARTA DEI DIRITTI. lioni di lavoratori senza contratto, circa quattro appartengono al pub- blico impiego: un contratto scaduto CONTINUA DA PAG. 1 da otto anni con un datore di lavoro Abbiamo bisogno di Europa, che si chiama governo. non di questa Europa, destinata a di- Altrettanta importanza, rispetto sgregarsi se non cambierà in profon- agli altri tavoli aperti, ha il tavolo di dità i trattati e le sue politiche. Senza trattativa con l’esecutivo sulla previ- un’Europa sociale si propagheranno denza, che è stato conquistato con pericolosi nazionalismi e la morte di le nostre mobilitazioni. Ogni spazio qualsiasi cultura solidale, di unità di di trattativa va praticato per porta- classe e della nostra stessa storia di re a casa almeno alcuni pezzi delle sindacato generale internazionalista. rimuovere i ritardi, le difficoltà, le richieste della nostra piattaforma, Ecco perché la crisi non è questione incongruenze di una campagna po- rigettando però con determinazione economica ma politica. litica che offriva una prospettiva e proposte inaccettabili come quella Giustamente la Cgil rifugge dalle un progetto alternativo, con al cen- dell’Ape. Perché non possiamo sfug- semplificazioni, e riconosce la por- tro il lavoro e i diritti per tutti, ma gire dai risultati, che saranno misu- tata storica della fase e delle con- che forse avrebbe dovuto e potuto rati dalle lavoratrici e dai lavorato- seguenze della crisi di sistema. Con svilupparsi maggiormente nei luoghi ri, e dai pensionati, sulla base della l’affermazione della sua autonomia di lavoro. Anche di questo dovremo qualità e della coerenza rispetto alle DIRITTI/LAVORO di soggetto generale di rappresen- discutere al nostro interno. nostre piattaforme. tanza, ha deciso di riaffermare la E’ stata una campagna che ci ha L’impressione è di un governo sua confederalità con una visione fatto bene: le assemblee prima e la che ha aperto i tavoli senza proposte generale, per sfuggire ai localismi e raccolta di firme poi ci hanno per- credibili, per opportunismo e per le ai corporativismi che attraversano la messo di riallacciare un filo diretto evidenti difficolta che si sono mani- società e la politica. E anche la no- con i lavoratori e ricostruire una cre- festate con il voto delle amministra- stra organizzazione. dibilità e un consenso che guai a noi tive, ma con scarsa propensione a Abbiamo deciso di aggregare, se andranno delusi. La Cgil, mante- riconoscere il ruolo di rappresentan- riunificare e rappresentare il mon- nendo il suo profilo autonomo, do- za generale dei sindacati e a giunge- do del lavoro di oggi, e di uscire vrà dare seguito agli impegni assunti re ad accordi di qualità. Per questo dalla difensiva con la Carta dei di- con le lavoratrici e i lavoratori nelle è importante mantenere i tavoli e ritti e i tre referendum di sostegno. assemblee nei luoghi di lavoro, e con contemporaneamente costruire, a L’impressione però è che non tutta i tanti cittadini che ci hanno sostenu- partire dall’assemblea del 12 luglio, l’organizzazione abbia percepito la to firmando ai nostri banchetti. percorsi per la possibile mobilitazio- situazione politico-sociale e la qua- Ora la Carta dei diritti e i refe- ne generale e unitaria. lità e la prospettiva di questa scelta rendum non vanno archiviati, ma L’unità sindacale, oggi più che di ordine strategico. E’ stata una fatti vivere con coerenza nelle nostre mai, è un bene da preservare per con- campagna dall’esito positivo, con il scelte, nelle nostre mobilitazioni, ai tare ai tavoli e nella costruzione del- risultato di milioni di firme raccolte, tavoli di trattativa con il governo le mobilitazioni e degli scioperi, ma e che ora deve continuare a sostegno sulla previdenza, e ai tavoli con le senza pagare un prezzo troppo alto della Carta. associazioni d’impresa per la con- e senza sacrificare la nostra identità, Un risultato conquistato con cen- quista dei contratti nazionali. la nostra tenuta, perché getteremmo tinaia di banchetti, con l’impegno e E’ significativo e importante l’im- alle ortiche la faticosa credibilità ri- la passione di dirigenti e di delegati. pegno assunto dalla Confederazione conquistata con i nostri iscritti, i la- Da rivendicare e valorizzare, senza e unitariamente con l’Assemblea na- voratori e i pensionati. l
9|2016 3 La nostra Costituzione: I DIRITTI DI TUTTI Ecco perché la prima cosa che occorre fare è una mas- LA PRIMA COSA CHE OCCORRE FARE siccia iniezione di “sentimento costituzionale”, che metta È UNA MASSICCIA INIEZIONE DI al riparo dalla improvvisazione e dalle smanie revisioni- stiche, ed eriga un argine ampio e fortemente condiviso “SENTIMENTO COSTITUZIONALE”, CONTRO contro quelli che potrebbero diventare veri e propri at- LA TENDENZA ALLA SEMPLIFICAZIONE tentati alla Costituzione. Insomma bisogna diffondere e sostenere quell’attaccamento alla Costituzione, come cosa DI UN “RIFORMISMO” A TUTTI I COSTI. propria, che è il miglior presupposto per creare una vera allerta, e la precondizione per contrastare i propositi di CARLO SMURAGLIA chi minaccia di stravolgere la nostra Carta costituzionale. Presidente nazionale Anpi Non illudiamoci: la battaglia - nella imminente cam- pagna elettorale referendaria - sarà dura e difficile. Dun- S que ci vorrà, ripeto, una mobilitazione permanente, come ulla riforma costituzionale ho l’impressione che si quando scendemmo in campo nel 2006 per il referendum continui a non capire, o meglio, a non voler capi- che poi riuscì a battere progetti davvero eversivi. Ci vor- re, che si sta maneggiando una materia di estrema ranno energie, sforzi, impegno e soprattutto continuità. delicatezza, dove i tasselli non possono essere spo- Bisogna chiarire ai cittadini che opporsi a certi inten- stati come su una tastiera di scacchi (dove al più si dimenti non significa essere conservatori e oppositori di può perdere una partita), ma si rischia invece di intaccare qualsiasi modifica, ma solo pretendere il rispetto e la coe- sistemi e procedimenti che furono studiati a suo tempo renza intima di una Costituzione che, pur non applicata in con estrema attenzione, e che sono stati formulati per ri- tante parti, è stata in questi anni la nostra guida e la nostra spondere a un’intima e profonda coerenza. più forte garanzia. Il pericolo è reale e grave, e la mobilitazione futura do- Bisogna chiarire che non siamo disponibili a compro- vrà essere costante e continuativa, capace di coinvolgere messi e a soluzioni pasticciate, noi che non siamo soggetti associazioni, cittadini ed anche tanti che, pur all’interno a vincoli di nessun genere, soprattutto quando si tratta dei partiti disponibili a questo tipo di processi riformatori, di difendere gelosamente una Costituzione che abbiamo sono fermamente convinti che si debbano apportare solo nel cuore, che consideriamo il frutto del più straordinario le modifiche considerate compatibili e coerenti con i prin- momento della storia del nostro paese, e per la quale tanti cipi fondamentali della Carta. si sono impegnati e sacrificati. La verità è purtroppo che nel nostro paese ha fatto Lo dico con forza e con fermezza, anche perché pen- sempre fatica ad affermarsi quello che alcuni costituzio- so di esprimere i sentimenti, la volontà, le idee non solo nalisti definiscono come il “sentimento costituzionale”. E di coloro che hanno combattuto per conquistare libertà questo può diventare pericoloso, nel momento in cui al e democrazia e dunque anche per dar vita a questa Co- difetto di tale sentimento può sostituirsi o aggiungersi una stituzione, che di essi è l’espressione più alta, ma anche PERCHÉ NO tendenza alla semplificazione di un “riformismo” a tutti i dei tanti che – dichiarandosi antifascisti e condividendo le costi, e alla prospettazione di un futuro senza memoria e nostre finalità e i nostri ideali – sono affluiti in questi anni senza identità civica. nelle nostre file. l
9|2016 4 I NOSTRI PRIMI 115 ANNI FIOM CGIL tuzione in ogni fabbrica; la nomina patto costitutivo del ‘44 e delle al- di una commissione per il migliora- leanze politiche e culturali da esso L mento della legislazione sociale, e di scaturite; si consuma la scissione a Federazione italiana operai un’altra per studiare la riforma delle della Cgil: nel 1948 nasce la Cisl, e metallurgici (Fiom) nasce a paghe e del carovita. Ma l’ala più nel 1950 la Uil. Livorno il 16 giugno 1901. oltranzista del padronato cerca la Lo scontro politico-sindacale in Le sezioni presenti al con- prova di forza contro gli operai e il quegli anni è molto duro, si pun- gresso sono 40 (altre 18 ave- sindacato, e nell’agosto 1920 rompe ta a isolare la Cgil e in particolare vano inviato la propria adesione), in la trattativa e comincia le serrate. la Fiom. In questo clima, nel 1955, rappresentanza di 18mila iscritti. La risposta operaia si concretizza nelle elezioni della Commissione in- Il sindacato metallurgico italiano nell’occupazione delle fabbriche che terna alla Fiat, la Fiom subisce una è però già attivo alla fine dell’Ot- coinvolge più di 400mila metallurgi- sconfitta, e nell’arco di un anno per- tocento. Nelle principali città in- ci in tutta Italia e altri 100mila di al- de una parte considerevole dei pro- dustrializzate si formano sezioni tre categorie. Momenti di tensione, pri iscritti. BUON COMPLEANNO FIOM operaie che iniziano a lottare per alcuni dei quali sfociano in autenti- In Italia la democrazia è anco- migliori condizioni di lavoro: mini- che battaglie in cui si contano morti ra fragile, e molti sono i momenti mo salariale, giornata lavorativa di e feriti, precedono l’accordo del 19 di crisi e i tentativi reazionari che otto ore, abolizione del cottimo e settembre 1920. si susseguono negli anni ‘50 e ‘60. del lavoro notturno, parità retribu- Al biennio rosso (1919-1920) se- Con il Contratto nazionale del tiva uomo-donna, regolamentazione gue l’avvento del fascismo, che por- 1962 (aziende pubbliche) e del 1963 dell’apprendistato contro lo sfrutta- ta rapidamente a un restringimento (aziende private), dopo mesi di lot- mento dei fanciulli. delle libertà, collettive e individuali, ta, viene istituita la contrattazione Il sindacalismo in Italia ha le sue e alla messa fuorilegge dei sindacati articolata che si aggiunge a quella radici nell’innegabile impegno poli- e di ogni associazione. Molti sinda- nazionale. tico e sociale nei tumultuosi eventi calisti vengono uccisi o messi in pri- A partire dal 1968, le battaglie che caratterizzano il periodo storico gione. Con la Resistenza rinasce il dei metalmeccanici si incontrano e nell’adesione di molti agli ideali so- protagonismo operaio negli scioperi con altri soggetti sociali: in primo cialisti e rivoluzionari. Nel 1898 na- del marzo ‘43 e della primavera del luogo con il movimento degli stu- sce “Il Metallurgico”, giornale ope- ‘44, fino allo sciopero generale che denti, ma ancora più con quello del- raio che poi diventerà della Fiom, e accompagna l’insurrezione del 25 le donne, che negli anni settanta svi- si forma il Comitato centrale di pro- aprile 1945. lupperà battaglie autonome fuori e paganda, che preparerà il congresso Nel secondo dopoguerra comin- dentro il sindacato. La Commissio- costitutivo della federazione. cia la battaglia per il Contratto col- ne interna viene sostituita dal Con- Mobilitazione e scioperi, re- lettivo nazionale. Nel 1946 si svol- siglio di fabbrica. Il 1969 è l’anno pressione e violenza si alternano ge il IX Congresso e la Fiom diventa dell’autunno caldo e di un contratto frequentemente fino al 1914, ini- Federazione impiegati operai me- importante, che porta ad aumenti zio della prima guerra mondiale. In tallurgici, raggiungendo 638.697 salariali uguali per tutti, riduzione quell’anno, Bruno Buozzi, segretario iscritti. Nel 1948 la Fiom firma il dell’orario di lavoro a 40 ore a pa- della Fiom, scrisse su “Il Metallurgi- primo Contratto, ma solo nel 1956 rità di salario, diritto di assemblea co”: “A noi pare che il proletariato tutte le sue parti trovano una loro in fabbrica in orario di lavoro, rico- italiano abbia il dovere assoluto di definizione. Nel frattempo nel sin- noscimento dei rappresentanti sin- lottare con ogni mezzo perché l’Ita- dacato italiano matura la crisi del dacali aziendali. l lia si mantenga neutrale (...) è com- pito nostro intervenire per la pace e non per la guerra”. Non sarà così, e l’Italia entrerà in guerra. Nel primo congresso dopo la guerra, la Fiom conta 47.192 iscrit- ti e 102 sezioni. Inizia la stagione della contrattazione collettiva. Il 20 febbraio 1919 si raggiunge un ac- cordo con l’Associazione industriali di categoria che prevede la riduzio- ne di orario a 8 ore giornaliere e 48 settimanali; il riconoscimento delle Commissioni interne e la loro isti-
9|2016 5 CONTRATTO NAZIONALE A GARANZIA DI TUTTI DALLA FLM ALLE SCONFITTE IN FIAT: SEMPRE IN LOTTA PER L’UNITÀ E I DIRITTI DEI LAVORATORI. FIOM CGIL I BUON COMPLEANNO FIOM l periodo delle lotte operaie non si esaurisce: nel 1972 Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil si uniscono nel- la Federazione lavoratori metalmeccanici (Flm). Nel 1973 viene firmato un altro importante contratto nazionale in cui si ottengono l’inquadramento unico operai-impiegati su sette livelli, aumenti salariali ugua- li per tutti, il diritto allo studio retribuito (le 150 ore), quattro settimane di ferie. Nei rinnovi successivi prende forma la prima parte del Contratto, relativa ai diritti di informazione sui pro- grammi di investimento e sulle politiche occupazionali delle imprese. Lo spazio negoziale diviene più ampio e verno un accordo in cui vengono definiti nuovi assetti aumentano le materie contrattuali, così come l’incidenza contrattuali che individuano soluzioni per la dinamica del sindacato in fabbrica. degli incrementi salariali, e vengono ribaditi i due livel- Dalla seconda metà degli anni settanta si sviluppa li di contrattazione: nazionale e aziendale. Nell’accordo una nuova offensiva padronale, tendente a ripristinare trova conferma la legittimazione a negoziare, a livello condizioni di primato assoluto nelle imprese. Ancora aziendale, della Rsu, che sostituisce il Consiglio di fab- una volta banco di prova è la Fiat, che nel 1980 annun- brica. Ma gli imprenditori sono intenzionati a ottenere cia 14.469 licenziamenti, incontrando una dura oppo- l’eliminazione del contratto nazionale, e un rapporto di sizione operaia che si concretizza in 35 giorni di lotta. lavoro basato su relazioni individuali a totale discrezione Per la prima volta in Italia, gli impiegati e i capi di una delle imprese. fabbrica si organizzano contro gli operai e tengono una Nelle trattative contrattuali successive, dal 1994 a manifestazione a Torino di 20mila persone. La sconfitta oggi, la battaglia continua a essere principalmente quella operaia (23mila lavoratori in cassa integrazione) oltre- per il mantenimento dei due livelli contrattuali, in una passa i confini della Fiat, e apre una fase incerta e difen- situazione generale segnata da una crescente precarietà siva del sindacato, ancora oggi motivo di dibattito e di dell’occupazione, dall’aziendalizzazione delle relazioni riflessione. industriali – il caso più eclatante è l’uscita della Fiat da Gli imprenditori, utilizzando le grandi ristrutturazio- Confindustria, con la disdetta del contratto nazionale dei ni e una fase politica e sociale favorevole, attaccano le metalmeccanici – e dalla crisi dell’unità sindacale. conquiste degli anni settanta. Nel 1984 la Flm si scioglie. Oggi, in un contesto sociale ed economico pesante- Nello stesso anno il governo Craxi attacca la contingen- mente caratterizzato da crisi finanziarie e industriali, le za, meccanismo che adegua automaticamente i salari agli principali preoccupazioni della Fiom riguardano la te- aumenti del costo della vita, che verrà poi abolita nel nuta del sistema industriale e occupazionale del paese, 1992. In quegli anni i Consigli di fabbrica entrano in proponendosi di porre un argine all’insicurezza del la- crisi come struttura di rappresentanza. voro e alla precarietà del mondo giovanile, impegnan- La crisi e le ristrutturazioni degli anni ottanta hanno dosi per un nuovo modello di sviluppo sostenibile che modificato la struttura industriale italiana. Crescono le coniughi lavoro, salute e ambiente, in un’Europa senza piccole e medie imprese e l’artigianato. Aumentano gli più barriere, e rimettendo al centro il miglioramento del- infortuni sul lavoro. Intere aree industriali delle grandi le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori, ri- città scompaiono, e questo provoca una lenta ma ineso- costruendo l’unità del mondo del lavoro e del sindacato, rabile diminuzione degli iscritti al sindacato. Nel 1993 a partire dalle tutele e dai diritti uguali per tutti garantiti viene firmato dai sindacati, dagli imprenditori e dal go- dal contratto nazionale. l
9|2016 6 Una grande manifestazione PER I DIRITTI IN AGRICOLTURA GIOVANNI MININNI Il caporalato infatti rappresen- tamento in agricoltura, rispose che Segreteria nazionale Flai Cgil ta solo un pezzo della “filiera dello questa iniziativa avrebbe portato via sfruttamento” del quale sono vitti- tempo prezioso al contrasto del fe- L me molti lavoratori agricoli, italiani nomeno. Bisognava agire e in fretta, a campagna di raccolta delle e stranieri. Vittime anche di un’ille- disse il presidente del consiglio Renzi ciliegie già è partita da alcu- galità diffusa nelle nostre campagne, da una Festa dell’Unità. ne settimane. Tra qualche che spesso porta alla mancata appli- A un anno di distanza, le cam- settimana partirà la raccolta cazione dei contratti e delle leggi so- pagne di raccolta sono cominciate e dei pomodori. Impiegherà ciali in diverse zone d’Italia. ci ritroviamo nelle stesse, identiche un gran numero di lavoratori, so- Lo scorso anno il governo, in se- condizioni dello scorso anno, sen- prattutto in quelle campagne dove guito a quelle tragiche morti, annun- za che vi sia nessuna nuova legge la meccanizzazione tarda ad arriva- ciò la rapida approvazione di una che dia gli strumenti necessari per re, e si dovrà far ricorso ad un nu- legge di contrasto allo sfruttamen- il contrasto dell’illegalità. La “Rete mero consistente di braccia umane to e al caporalato, per rispondere a del Lavoro agricolo di qualità” ha LOTTE/CONTRATTAZIONE per riempire i cassoni da inviare alle un’opinione pubblica sorpresa che cominciato a funzionare dalla fine aziende di trasformazione. Anche fosse ancora presente un fenomeno dello scorso anno, ma ha strumenti per l’acinellatura del grappolo d’uva che si riteneva di un’epoca passata non molto efficaci per essere un’ar- manca poco, e i pullman di donne del mondo agricolo. Il caporalato era ma potente e utilizzabile. brindisine, specializzate in questa una cosa degli anni settanta-ottanta: Il disegno di legge 2217 giace an- fase lavorativa, tra poco si muove- come faceva ad essere sopravvissuto? cora al Senato e solo a fine mese, for- ranno per raggiungere le terre dove In realtà, come da tempo denun- se, dovrebbe essere approvato in aula si producono quei bei grappoli per i ciamo, esso assume connotati di mo- e passare poi alla Camera. Nel ddl ci nostri negozi di frutta. Spesso questa dernità nel momento in cui riesce a sono gli strumenti che potenziano la lavorazione si svolge in serra o sotto svolgere anche una sua “funzione Rete del Lavoro agricolo di qualità, teloni: la temperatura diventa mol- sociale” e un “servizio efficace ed che spostano la sua azione nel ter- to elevata. Così è morta la signora efficiente” alle imprese, in quel ter- ritorio, e creano le convenzioni per Paola Clemente a luglio dello scorso ritorio del mercato del lavoro di cui affrontare il tema del collocamento anno, proprio durante l’acinellatura. lo Stato ha abbandonato il presidio. pubblico in agricoltura e dei trasporti A questa tragedia seguirono altre Allora come oggi, al centro del si- dei lavoratori, azioni che togliereb- morti nelle campagne. Altri “brac- stema vi è l’impresa, e l’assetto eco- bero spazio di manovra ai caporali. cianti”, come dice la stampa. In re- nomico e produttivo che scarica sul Nel ddl ci sono gli strumenti penali altà nei contratti nazionali e provin- lavoratore tutti i costi di una filiera per poter considerare responsabili di ciali non esiste più questa “tipologia che dalla commercializzazione risale sfruttamento dei lavoratori agricoli di lavoratore”: esistono gli operai fino alla produzione. le imprese che utilizzano i caporali, e agricoli, che svolgono mansioni di- Il governo annunciò provvedi- non solo questi ultimi. verse. E l’acinellatura non è una menti urgenti. E a chi come la Flai Per denunciare la situazione, il 25 mansione da “bracciante”: richiede chiedeva una commissione di in- giugno scorso, Fai Cisl, Flai Cgil e una specializzazione che non tutti gli chiesta sul caporalato e sullo sfrut- Uila Uil hanno tenuto a Bari una del- operai agricoli hanno. le più grandi manifestazioni di operai Lascia perplessi che la signora Pao- agricoli degli ultimi anni, con oltre la fosse definita bracciante: non usava 15mila lavoratori in piazza, italiani e solo le braccia, ma la sua professiona- stranieri, che hanno chiesto al gover- lità. Era sfruttata e sottopagata, e pro- no di approvare subito il ddl contro prio lo sfruttamento l’ha portata alla lo sfruttamento, dandogli una corsia morte. Non l’ha uccisa un caporale, preferenziale. Ma i tempi del parla- ma le condizioni nelle quali si trovava mento non sembrano essere quelli a lavorare sotto una serra, insoppor- delle fasi lavorative dell’agricoltura, e tabili per un essere umano. Era “sot- temiamo che l’approvazione del ddl to caporale” come tanti altri, ma ciò avverrà quando l’estate sarà passata. aggravava solo la sua condizione di Sperando che non si compia nuova- sfruttamento: chi intermediava illeci- mente la tragedia di nuove morti sul tamente, lucrava anche sul suo lavoro. lavoro nelle campagne italiane. l
9|2016 7 Com’è triste VENEZIA... Da alcuni anni, poi, imperversano nella laguna vene- LA LAGUNA DI VENEZIA NON PUÒ ziana le “Grandi Navi”. SOPPORTARE IL TRAFFICO DELLE Su tale questione, in verità, la posizione della Cgil non è proprio limpida, anzi addirittura ipoacusica agli GRANDI NAVI. allarmanti appelli internazionali che connotano Venezia e la sua laguna come il patrimonio più a rischio, tra i set- SALVATORE LIHARD te siti individuati, ad esempio, da Europa Nostra e dall’I- RLSTA Cgil Venezia stituto della Banca Europea per gli investimenti (BEI). E’ limitativo e strumentale affermare che il transito delle grandi navi deve essere vietato nell’area del bacino “U di San Marco. Il gigantismo navale deve essere portato n mare di voucher”, era il titolo di un in- fuori dalla laguna! Troppi gli interessi economici lega- teressante convegno organizzato dalla Fil- ti alle lobby, che si inventano progetti devastanti pur di cams di Venezia alla presenza della com- portare le navi in Marittima. pagna Susanna Camusso. Anche in Veneto, Eppure una soluzione alternativa c’è! Il progetto Duf- un uso spropositato del “buono-lavoro”: ferco è l’unico che ha già avuto un parere tecnico positivo circa 100.000 nel 2012, circa 2.600.000 nel 2015. Fede- dalla Commissione nazionale di Valutazione di Impatto ralberghi veneziana interviene subito: “...sui voucher si Ambientale. Ovvero un porto per l’attracco delle grandi regge l’intera struttura alberghiera!”. navi alla bocca di porto del Lido; una struttura che poggia E’ uno spaccato del mondo del lavoro su cui si reg- su cassoni autoaffondanti, formata da modelli prefabbricati gono, hainoi, le sorti della prestigiosa città di Venezia: (dunque completamente reversibili) e che consente l’ormeg- DIRITTI/BENI COMUNI con una presenza turistica sempre in aumento (oggi gio di 5 grandi navi. La proposta avrebbe il vantaggio di circa 35 milioni di turisti all’anno) e soprattutto senza non alterare l’equilibrio idraulico-morfologico lagunare, di più alcun minimo finanziamento per la manutenzione salvaguardare pienamente l’occupazione, anzi, aumentarla, ordinaria e straordinaria della città (cancellata da anni e di valorizzare gli investimenti finora effettuati nell’attuale la Legge speciale). terminal della stazione marittima, consentendo il trasbordo Una città, che immeritatamente si ritrova gestita da dei passeggeri tra il nuovo terminal e la Marittima stessa. I un’amministrazione di centrodestra, con un sindaco che tempi e i costi di realizzazione sarebbero inferiori a quelli vince le elezioni per demerito del centrosinista, e che, delle altre proposte e il risultato finale consentirebbe una dopo un anno, non riesce a gestire gli annosi e gravi pro- riduzione del pesante inquinamento atmosferico. blemi che affliggono la città: la desertificazione di Porto Va inoltre ricordarta la grave omissione da parte Marghera, le bonifiche ed il rilancio dell’area industriale; dell’Autorità portuale, che non attua il decreto “Cli- l’esodo continuo dei veneziani dal centro storico; i pla- ni-Passera” del 2 marzo 2012: “....considerata la par- teatici selvaggi, la proliferazione di alberghi e B&B; il ticolarissima sensibilità e vulnerabilità ambientale della traffico acqueo ed il relativo moto ondoso; il disastrato Laguna di Venezia ove sono presenti ecosistemi conti- bilancio finanziario dell’ente locale e dei servizi pubblici nuamente posti a rischio anche tenuto conto dei rilevanti (numerosi gli scioperi, le mobilitazioni e persino l’oc- aumenti del traffico marittimo...”, stabilisce al comma cupazione del municipio da parte dei comunali in lotta 1 dell’articolo 2: “E’ vietato il transito nel canale di San contro il taglio dei salari e dei sevizi sociali). Marco e nel canale della Giudecca delle navi adibite al E’ doveroso citare la data nefasta del 4 giugno 2014, trasporto di merci e passeggeri superiori a 40.000 ton- con circa quaranta arresti eccellenti, con pesanti accuse di nellate di stazza lorda”. l corruzione e tangenti per la costruzione del MoSE, opera idraulica imponente e complessa che dovrebbe fermare le “acque alte”, con costo di circa 5,5 miliardi di euro. Nel 2002 la Cgil tutta (nazionale, regionale e pro- vinciale) si dichiarò contraria a tale opera, non solo per Periodico di Lavoro Società – sinistra sindacale confederale CGIL i conseguenti danni ambientali, ma perchè i poteri forti della città annullavano i numerosi progetti alternativi Numero 9/2016 caratterizzati da principi di fattibilità come sostenibilità, Direttore responsabile: Riccardo Chiari sperimentabilità, gradualità e reversibilità. Redazione: Giacinto Botti, Riccardo Chiari, Simona Fabiani, Selly Kane, In questi giorni, tecnici e scienzati hanno dimostrato Andrea Montagni, Frida Nacinovich, Leopoldo Tartaglia come il mezzo milione di metri cubi cemento sott’acqua Grafica e impaginazione: Mirko Bozzato dei cassoni (grattacieli), in soli due anni, abbia fatto ab- www.sinistrasindacale.it bassare i fondali alle bocche di porto di ben 8-9 centri- Registrazione Tribunale di Milano n. 65 del 29/02/2016 menti, trasformando la laguna in un braccio di mare.
9|2016 8 CALL CENTER, L’ODISSEA DI ALMAVIVA FRIDA NACINOVICH Non vorrei che a Natale l’azienda ci facesse un bruttissimo regalo. Spe- A riamo piuttosto che tutto il settore lmaviva era un’eccezione dei call center inizi ad applicare le in quel macrocosmo della regole, che sulla carta esistono, e che precarietà che sono i call il lavoro rientri in Italia”. center. Ricordate il film di Negli occhi resta la cartolina Paolo Virzì ‘Tutta la vita delle manifestazioni organizzate da davanti’? Quel mondo frenetico, un capo all’altro della penisola dai anche spossante, che vede eserciti di combattivi lavoratori Almaviva. giovani (e meno giovani) impegnati “Durante le trattative siamo stati a rispondere alle richieste degli uten- compatti e battaglieri - sottolinea ti delle grandi imprese nazionali di Perrone - del resto si parlava di man- servizi, è una sorta di simbolo del la- dare tremila persone sulla strada”. voro nell’epoca della precarietà. Gli italiani e le italiane ricevono Eppure Almaviva Contact era periodicamente chiamate da nume- OFFICINA DEL LAVORO un’impresa modello per tutte le al- aveva deciso di licenziare gran parte ri insoliti, voci lontane, ‘impacchet- tre. Aveva assorbito i lavoratori di del personale. Un po’ per colpa della tate’, propongono servizi di questa Atesia, storico bubbone che aveva crisi, ma soprattutto della concor- e quella grande azienda nazionale. prosperato negli anni del far west renza dei call center meno costosi “Quello è tutto lavoro che è stato del comparto. Di più: Almaviva si che sono nati in paesi come Albania, organizzato fuori dall’Italia, è stato era ingrandita, aveva preso l’impe- Romania e Tunisia. Il personale, che delocalizzato. Nonostante le regole gno di non delocalizzare e assumere parla italiano, è pagato molto meno che ci sarebbero ma non vengono solo addetti italiani per rispondere di quello italiano. Così i conti tor- fatte rispettare”. alle commesse delle imprese tricolo- nano, con buona pace delle nostre Gli addetti dei call center hanno ri. Tutto messo nero su bianco nello professionalità”. mediamente più di quarant’anni, statuto aziendale. Ma i meccanismi Un passo indietro: Almaviva ave- del resto ne sono passati venti dalla del cosiddetto mercato - il massimo va deciso di ricorrere ai licenziamen- impetuosa crescita del settore. Loro ribasso - hanno continuato ad ab- ti dopo ben quattro anni di contratti sono cresciuti, gli stipendi natural- battere le tariffe, fino a provocare di solidarietà. Dal 5 giugno sareb- mente no. “E applicare la solida- perdite nei bilanci e continui ricorsi bero andati in mobilità 1.670 di- rietà, su stipendi che non superano agli ammortizzatori sociali. pendenti della sede di Palermo, 918 il migliaio di euro, vuol dire obbli- Il resto è storia di questi mesi: di quella di Roma, e 400 dalla sede gare alle dimissioni chi deve mettere con l’arrivo della primavera l’azien- di Napoli. Un autentico diluvio pet in conto i costi di spostamento per da annuncia 3.000 licenziamenti. E, l’occupazione. Tiziana Perrone è una andare e tornare da lavoro. Stiamo in parallelo, il progetto di aprire sedi dei pochi addetti a tempo pieno del parlando di una categoria a forte dove il costo del lavoro è minore. Si grande call center. “La maggior par- rischio di ricattabilità. Nonostante apre la vertenza all’interno dell’a- te dei dipendenti sono assunti con questo, come Slc Cgil, siamo riusciti zienda di Marco Tripi. Dura, duris- un contratto part time di quattro a diventare il primo sindacato”. sima. Dopo tre mesi di trattative ar- ore. Nella sfortuna sono fortunata. Tiziana Perrone ha accettato l’in- riva un accordo: i licenziamenti sono Fra di noi - scherza - ci chiamiamo vito di Stefano Fassina a partecipa- revocati, in cambio Almaviva Con- ‘precari a tempo indeterminato’”. re alle ultime elezioni comunali di tact ottiene 18 mesi di ammortizza- L’accordo al ministero, comun- Roma. “È stata una bellissima espe- tori sociali, con sei mesi di contratti que difensivo, ha fatto tirare un so- rienza, a prescindere dal risultato. di solidarietà e poi cig straordinaria spiro di sollievo ai lavoratori. “Non Credo che la politica debba ascolta- per un anno. c’è dubbio, è stata una buona notizia re i lavoratori e imparare dalle loro Tiziana Perrone lavora in Alma- - tira le somme Perrone - anche se lotte”. Non sarà la sua ultima espe- viva dal 2000, è stata rappresentante l’accordo tampona, e nemmeno per rienza politica, c’è da scommetterlo. sindacale per la Slc Cgil, ed è stata in troppo tempo, una situazione che era Del resto anche Perrone, come gli al- prima fila nella lotta con i compagni diventata drammatica. Abbiamo ot- tri lavoratori dei call center, ha tutta di lavoro, che come lei rischiavano tenuto la solidarietà, ma solo per sei la vita davanti. Paolo Virzì ha colto di essere mandati a casa. “L’azienda mesi. E il 2017 è già dietro l’angolo. nel segno. l
9|2016 9 SANDERS oltre SANDERS pato alle manifestazioni per Sanders, e i suoi sostenitori si sono presentati nella case di cinque milioni di americani. LA DOMANDA CHE SFIDA LA SINISTRA Ci sono state 74mila riunioni di base, e 2,7 milioni di per- AMERICANA È: CHE COSA C’È OLTRE sone hanno sottoscritto per oltre 8 milioni di dollari, con BERNIE? SE QUALCOSA DI STABILE una media di 27 dollari a testa. Ora circa 1.900 delegati eletti con mandato a favore di E CONTINUATIVO PUÒ USCIRE DALLA Sanders andranno alla Convenzione democratica di Fila- RIVOLUZIONE DI SANDERS, IL CUORE delfia, in Pennsylvania, che avrà inizio il 25 luglio. Nel suo messaggio in “live stream” del 16 giugno, Sanders ha inco- DEVE ESSERNE IL MOVIMENTO DEI raggiato i suoi delegati e sostenitori a continuare la lotta per LAVORATORI. un programma e una piattaforma che rappresentino i temi della sua campagna: 15 dollari di salario minimo orario, PETER OLNEY* e RAND WILSON** università gratuita, assicurazione sanitaria nazionale, divi- *Pensionato, già Direttore organizzativo sione delle banche, ri-regolazione di Wall Street, e lotta per International Longshore and Warehouse Union un’economia verde. (ILWU) Sanders ha anche detto molto chiaramente che l’obiet- **Coodinatore nazionale Labor for Bernie tivo politico chiave nel prossimo futuro è assicurarsi che Donald Trump subisca una risonante e convincente scon- fitta in novembre. Si è astenuto dal sostegno formale alla A Clinton, dato che sono ancora in corso i negoziati sulle re- ll’indomani della sconfitta da parte di Hillary gole e la piattaforma del partito Democratico, che saranno Clinton nelle primarie del 7 giugno in Califor- probabilmente decise alla convenzione di luglio. Sanders ha nia, Bernie Sanders ha indirizzato un discorso ai concluso il suo discorso con una entusiasmante difesa del suoi sostenitori, attraverso una trasmissione na- ruolo del governo come forza per la giustizia e l’eguaglian- zionale “live stream”, il 16 giugno. In un note- za, un appello per politiche socialdemocratiche raramente vole discorso di ventitrè minuti (http://www.politico.com/ sentito nella narrativa neoliberista della politica americana. story/2016/06/transcript-bernie-sanders-speech-in-burlin- La domanda che sfida la sinistra americana è: che cosa gton-vermont-224465), il senatore del Vermont ha detta- c’è oltre Bernie? Fare affidamento che il candidato tenga gliato i risultati della sua campagna di cambiamento nelle unito il movimento non è un’opzione. La campagna di Jesse primarie del partito Democratico e ha incitato i suoi seguaci Jackson del 1988, pur di immenso successo nella stagione DIRITTI GLOBALI a confrontarsi con i nuovi compiti. delle primarie, non ha lasciato un’eredità duratura di orga- Sanders ha presentato i fatti della sua campagna. Do- nizzazione e attivismo. Se qualcosa di stabile e continuativo dici milioni di persone hanno votato per Sanders nelle può uscire dalla rivoluzione di Sanders, il cuore deve esser- primarie democratiche, portandolo alla vittoria di elezioni ne il movimento dei lavoratori. o caucus in 22 Stati. La maggioranza dei votanti sotto i I sindacati sono le sole organizzazioni nazionali con 45 anni ha dato il suo voto a Bernie e alla sua visione soldi, esperienza organizzativa e iscritti che possano dare radicale. Un milione e mezzo di persone hanno parteci- gambe a un simile sforzo. Sei sindacati nazionali si sono ritrovati a sostenere formalmente Bernie per la presidenza, fra i più significativi il Communications Workers of Ame- rica, l’American Postal Workers Union, e l’Amalgamated Transit Union e National Nurses United. Più di cento strut- ture locali e regionali hanno dato il loro appoggio a Bernie, spesso in contrasto con i loro sindacati nazionali. Più di 40mila sindacalisti hanno pubblicamente dato il loro soste- gno. Sono stati costituiti comitati “Labor for Bernie” in più di 27 Stati. Il sostegno di questi sindacati, insieme all’atti- vità di base, ha fermato il precoce appoggio dell’AFL-CIO a Hillary Clinton, dando a Sanders la possibilità di conqui- stare un più ampio consenso tra la classe lavoratrice. Ora “Labor for Bernie” è concentrata sulla piattaforma e sulle battaglie organizzative da tenere alla convenzione di Filadelfia. Rimane da vedere quello che emergerà dalla convenzione. I sindacati nazionali resteranno insieme, dopo le elezioni di novembre, a guidare un piano d’azione nazio- nale sia dentro che fuori il partito Democratico? Rimanete sintonizzati dopo Filadefia. l
9|2016 10 SAHARA OCCIDENTALE: quarant’anni in cerca di libertà LUCIANO ARDESI simbolo dell’unità nazionale. sonale espulso. Le trattative in corso Associazione nazionale di Sul piano diplomatico l’evento mostrano una sostanziale intransi- solidarieta con il popolo sahrawi più importante è stata la visita del se- genza da parte di Rabat, che mette gretario generale dell’Onu nei campi a rischio il ritorno alla funzionalità I profughi in Algeria, dove una parte della missione dei caschi blu. l conflitto nel Sahara Occidenta- dei sahrawi ha trovato rifugio dopo Mentre il Polisario si accinge, at- le dura da oltre quarant’anni. Il i bombardamenti dell’aviazione ma- traverso un congresso straordinario, popolo sahrawi ha prima com- rocchina nell’inverno 1975-76. In all’elezione del suo nuovo leader, che battuto la colonizzazione della questa occasione il Marocco non secondo la Costituzione della Rasd, Spagna, poi si è opposto all’oc- solo ha impedito a Ban Ki-Moon di diventa automaticamente presiden- cupazione da parte del Marocco. visitare i caschi blu dell’Onu (Mi- te della Repubblica, la questione La resistenza popolare dei sahrawi nurso) di stanza nei territori occupa- sahrawi offre alcuni spunti di analisi ha prodotto due fatti storici fon- ti, ma ha anche deciso di espellere la e di riflessione. Il Sahara Occiden- damentali: da una parte l’impos- componente civile della missione. tale è l’ultima colonia africana, il sibilità del Marocco di controllare Nel dicembre scorso una senten- territorio infatti non ha mai potuto l’insieme dell’ex colonia spagnola, za della Corte di giustizia europea esercitare il diritto all’autodetermi- dall’altra il riconoscimento ufficiale ha annullato l’accordo agricolo tra nazione, peraltro riconosciuto da di quasi la metà dei membri dell’O- Marocco e Ue, per la parte che ri- tutte le istanze internazionali. Nella nu della “Repubblica araba sahrawi guarda i territori occupati, sancendo parte occupata (circa i 2/3) il Ma- democratica” (Rasd), proclamata l’illegalità dell’occupazione da parte rocco porta avanti una politica di nel febbraio 1976, e il suo ingresso di Rabat. L’Ue ha nel frattempo fat- sfruttamento delle risorse naturali nell’Organizzazione dell’unità afri- to ricorso, ignorando una volta di (fosfati e pesca in primo luogo), e di cana (Oua) e poi nell’Unione africa- più la geografia della legalità, poi- insediamento di nuovi coloni che ha na come paese fondatore. Non per ché nessuna istanza internazionale fatto sì che i sahrawi siano oggi una questo è venuta meno la richiesta ha mai riconosciuto la legittimità minoranza della popolazione. del Fronte Polisario, il movimento dell’occupazione. Malgrado ciò i sahrawi, soprat- DIRITTI GLOBALI di liberazione nazionale sahrawi, di Alla fine di aprile il Consiglio di tutto i giovani, conducono da anni completare l’autodeterminazione. sicurezza dell’Onu ha rinnovato per un’intensa resistenza nonviolenta, Il cessate il fuoco tra Marocco un altro anno la Minurso, e ha chie- nell’assordante silenzio della co- e Polisario, proclamato sotto l’egi- sto al Marocco di reintegrare il per- munità internazionale di fronte alle da dell’Onu nel settembre 1991, ha violazioni sistematiche dei diritti lasciato il conflitto senza una solu- umani. Il paese rimane diviso da un zione definitiva. La fine della guer- muro di oltre 1.700 chilometri co- ra ha sicuramente posto il Sahara struito negli anni ’80. I sahrawi lo Occidentale lontano dall’attenzione chiamano il “muro della vergogna”, dei media, ma un quarto di secolo di che è però al tempo stesso il simbolo pace e di stallo apparenti nascondo- dell’incapacità del Marocco di con- no un’intensa attività diplomatica, e trollare tutto il territorio. una resistenza continua nei territo- Anche alla luce degli ultimi av- ri occupati. A riaprire la questione venimenti, il Sahara Occidentale è sahrawi sono inoltre intervenuti di uno degli esempi più eclatanti della recente alcuni fatti importanti. mancanza di volontà di risolvere il L’ultimo in ordine di tempo è sta- conflitto, non tanto da parte dell’O- ta la morte del segretario generale nu in quanto tale ma di alcuni paesi, del Polisario, Mohamed Abdelaziz, in primo luogo della Francia, che di- il 31 maggio scorso, dopo una lunga fende ciecamente le pretese del Ma- malattia che lo ha visto però attivo rocco. Questa irresponsabilità in- fino alla fine. Malgrado avesse chie- ternazionale coinvolge proprio una sto di essere sostituito, nel dicembre delle regioni più destabilizzate dal scorso il Polisario lo aveva rieletto terrorismo, peraltro mai utilizzato alla sua testa, durante il XIV Con- dai sahrawi. La pace non è mai stata gresso, poiché diventato ormai il così a rischio. l
Puoi anche leggere