La Cgil riparte dalle questioni sociali - Sinistra Sindacale

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La Cgil riparte dalle questioni sociali - Sinistra Sindacale
PER IO D ICO
                                                                                                                                 D I LAVO R O SO CIETÀ
                                                                                                                                 SINIST R A SINDACALE
                                                                                                                                 CO NFED ER ALE

                            Registrazione Tribunale di Milano n. 65 del 29/02/2016. Direttore Riccardo Chiari.                 WWW.SINISTRASINDACALE.IT

La Cgil riparte dalle
questioni sociali
Giacinto Botti
Referente nazionale Lavoro Società                         Dobbiamo fare i conti con una
                                                       situazione sociale e politica profon-

I
                                                       damente mutata, senza rimuovere le
    l voto del popolo britannico in                    difficoltà di una Cgil a volte ripie-
    favore di un’uscita da destra                      gata su se stessa, non sempre coesa
    dall’Europa e quello del popolo                    sulle priorità e gli obiettivi decisi da                 veloci e non governate trasformazio-
    italiano alle elezioni amministra-                 tutti negli organismi decisionali, che                   ni socio-economiche che producono
    tive - che ha premiato una forza                   sconta l’isolamento politico e l’av-                     diseguaglianze e impoverimento,
politica trasversale e antisistema, a                  versità del governo. In un contesto                      individualismi e consenso a forze
scapito di una sinistra che ha perso                   sociale difficile, e con rapporti di                     reazionarie o antisistema. La disillu-
identità e anima - hanno in comune                     forza che sono determinanti nello                        sione si traduce nel fenomeno di un
la questione sociale, il peggioramen-                  scontro tra capitale e lavoro, che,                      astensionismo allarmante che, insie-
to della condizione economica, so-                     nella crisi di sistema e nella globa-                    me alla disoccupazione, riguarda so-
ciale e lavorativa di ampi strati della                lizzazione, comunque si ripropone e                      prattutto le giovani generazioni.
popolazione.                                           sta avvenendo a tutti i livelli.                             La Ue e il governo italiano de-
    Gli esiti di queste due consulta-                      L’Europa neoliberista, che vuo-                      vono rivedere le loro politiche, ri-
zioni riguardano anche noi, ci coin-                   le modellare l’organizzazione so-                        conoscere il fallimento della teoria
volgono e ci impegnano in una pro-                     cio-politica in favore degli interessi                   secondo la quale austerità e riduzio-
fonda riflessione su come affrontare                   del capitale e del mercato, si sta sfa-                  ne dei diritti determinano crescita
la nuova fase che porta con sé una                     rinando nello smottamento valoriale                      e sviluppo. Contemporaneamente
nuova stratificazione sociale, e una                   e culturale che interessa anche un                       la Ces deve far vivere l’utilità della
disgregazione che, se non governata                    pezzo della nostra rappresentanza.                       sua funzione di contrasto alle politi-
dalla politica e con politiche alterna-                Sulla scena politica irrompe una                         che neoliberiste, ricostruendo le basi
tive a livello nazionale ed europeo,                   protesta diffusa, la paura del futuro,                   della propria iniziativa per l’Europa
sarà irreversibile. La nostra stessa                   fomentata e indirizzata verso l’im-                      sociale, il lavoro e i diritti.
democrazia potrebbe essere travolta.                   migrazione, ma proveniente dalle                                                      CONTINUA A PAG. 2
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 il corsivo                                    Dietro la Brexit
                  “Il problema non è Brexit o non      ziale – migliaia di miliardi di dollari pubblici,        2% del pil europeo) è stata quella di fare soffrire
                  Brexit, ma il fatto che le nostre    della collettività, per tenere in piedi il sistema       enormememente il popolo. Così come quello spa-
                  élite abbiano costruito gli Stati    finanziario – ha fatto seguito una intelligente          gnolo, quello italiano, e ora quello francese, che
 disuniti d’Europa”. Jean-Paul Fitoussi, econo-        politica economico-monetaria espansiva, la co-           sta protestando a gran voce nelle piazze contro
 mista peraltro “riformista”, mette il dito nella      siddetta Obanomics, che ha permesso al governo           le “riforme strutturali” come quella del mercato
 piaga: l’Unione europea è stata costruita male,       Usa di evitare la recessione. Finendo per far ri-        del lavoro, che produce precarietà, o quella delle
 e ha peggiorato la situazione adottando politi-       entrare nelle casse statali il denaro prestato nei       pensioni che ha tolto sicurezza alla popolazione.
 che sbagliate per contrastare la crisi finanziaria    momenti difficili.                                       “I socialisti francesi ormai fanno politiche di de-
 e poi economica, iniziata nel 2008 e non ancora       In Europa è stata seguita la strada opposta. Quel-       stra – segnala il francese Fitoussi
 finita. Partita negli Usa, con l’esplosione dei mu-   la dell’ “austerity”, benedetta sia dalla famiglia       – e nessuno li riconosce più”. La
 tui sub-prime e il fallimento della banca d’affari    dei partiti popolari che dai partiti socialisti. Con     Brexit è il dito, l’austerity la luna.
 Lehman Brothers. Dove però alla fase emergen-         il risultato che la risposta alla crisi greca (solo il                   Riccardo Chiari
La Cgil riparte dalle questioni sociali - Sinistra Sindacale
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                 La Cgil riparte dalle
                 questioni sociali
                                                                                                        zionale del 12 luglio delle delegate
                  DEPOSITATE 3,3 MILIONI                                                                e dei delegati, a sostegno dei setto-
                  DI FIRME SUI                                                                          ri in lotta per la conquista dei loro
                                                                                                        contratti. E’ uno scontro di ordine
                  3 REFERENDUM                                                                          generale con Confindustria e con lo
                  A SOSTEGNO DELLA                                                                      stesso governo sul valore e la funzio-
                                                                                                        ne generale del Ccnl. E su otto mi-
                  CARTA DEI DIRITTI.                                                                    lioni di lavoratori senza contratto,
                                                                                                        circa quattro appartengono al pub-
                                                                                                        blico impiego: un contratto scaduto
                  CONTINUA DA PAG. 1                                                                    da otto anni con un datore di lavoro
                     Abbiamo bisogno di Europa,                                                         che si chiama governo.
                 non di questa Europa, destinata a di-                                                      Altrettanta importanza, rispetto
                 sgregarsi se non cambierà in profon-                                                   agli altri tavoli aperti, ha il tavolo di
                 dità i trattati e le sue politiche. Senza                                              trattativa con l’esecutivo sulla previ-
                 un’Europa sociale si propagheranno                                                     denza, che è stato conquistato con
                 pericolosi nazionalismi e la morte di                                                  le nostre mobilitazioni. Ogni spazio
                 qualsiasi cultura solidale, di unità di                                                di trattativa va praticato per porta-
                 classe e della nostra stessa storia di                                                 re a casa almeno alcuni pezzi delle
                 sindacato generale internazionalista.       rimuovere i ritardi, le difficoltà, le     richieste della nostra piattaforma,
                 Ecco perché la crisi non è questione        incongruenze di una campagna po-           rigettando però con determinazione
                 economica ma politica.                      litica che offriva una prospettiva e       proposte inaccettabili come quella
                     Giustamente la Cgil rifugge dalle       un progetto alternativo, con al cen-       dell’Ape. Perché non possiamo sfug-
                 semplificazioni, e riconosce la por-        tro il lavoro e i diritti per tutti, ma    gire dai risultati, che saranno misu-
                 tata storica della fase e delle con-        che forse avrebbe dovuto e potuto          rati dalle lavoratrici e dai lavorato-
                 seguenze della crisi di sistema. Con        svilupparsi maggiormente nei luoghi        ri, e dai pensionati, sulla base della
                 l’affermazione della sua autonomia          di lavoro. Anche di questo dovremo         qualità e della coerenza rispetto alle
DIRITTI/LAVORO

                 di soggetto generale di rappresen-          discutere al nostro interno.               nostre piattaforme.
                 tanza, ha deciso di riaffermare la               E’ stata una campagna che ci ha           L’impressione è di un governo
                 sua confederalità con una visione           fatto bene: le assemblee prima e la        che ha aperto i tavoli senza proposte
                 generale, per sfuggire ai localismi e       raccolta di firme poi ci hanno per-        credibili, per opportunismo e per le
                 ai corporativismi che attraversano la       messo di riallacciare un filo diretto      evidenti difficolta che si sono mani-
                 società e la politica. E anche la no-       con i lavoratori e ricostruire una cre-    festate con il voto delle amministra-
                 stra organizzazione.                        dibilità e un consenso che guai a noi      tive, ma con scarsa propensione a
                     Abbiamo deciso di aggregare,            se andranno delusi. La Cgil, mante-        riconoscere il ruolo di rappresentan-
                 riunificare e rappresentare il mon-         nendo il suo profilo autonomo, do-         za generale dei sindacati e a giunge-
                 do del lavoro di oggi, e di uscire          vrà dare seguito agli impegni assunti      re ad accordi di qualità. Per questo
                 dalla difensiva con la Carta dei di-        con le lavoratrici e i lavoratori nelle    è importante mantenere i tavoli e
                 ritti e i tre referendum di sostegno.       assemblee nei luoghi di lavoro, e con      contemporaneamente costruire, a
                 L’impressione però è che non tutta          i tanti cittadini che ci hanno sostenu-    partire dall’assemblea del 12 luglio,
                 l’organizzazione abbia percepito la         to firmando ai nostri banchetti.           percorsi per la possibile mobilitazio-
                 situazione politico-sociale e la qua-            Ora la Carta dei diritti e i refe-    ne generale e unitaria.
                 lità e la prospettiva di questa scelta      rendum non vanno archiviati, ma                L’unità sindacale, oggi più che
                 di ordine strategico. E’ stata una          fatti vivere con coerenza nelle nostre     mai, è un bene da preservare per con-
                 campagna dall’esito positivo, con il        scelte, nelle nostre mobilitazioni, ai     tare ai tavoli e nella costruzione del-
                 risultato di milioni di firme raccolte,     tavoli di trattativa con il governo        le mobilitazioni e degli scioperi, ma
                 e che ora deve continuare a sostegno        sulla previdenza, e ai tavoli con le       senza pagare un prezzo troppo alto
                 della Carta.                                associazioni d’impresa per la con-         e senza sacrificare la nostra identità,
                     Un risultato conquistato con cen-       quista dei contratti nazionali.            la nostra tenuta, perché getteremmo
                 tinaia di banchetti, con l’impegno e             E’ significativo e importante l’im-   alle ortiche la faticosa credibilità ri-
                 la passione di dirigenti e di delegati.     pegno assunto dalla Confederazione         conquistata con i nostri iscritti, i la-
                 Da rivendicare e valorizzare, senza         e unitariamente con l’Assemblea na-        voratori e i pensionati.               l
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La nostra Costituzione:
I DIRITTI DI TUTTI
                                                                     Ecco perché la prima cosa che occorre fare è una mas-
 LA PRIMA COSA CHE OCCORRE FARE                                  siccia iniezione di “sentimento costituzionale”, che metta
 È UNA MASSICCIA INIEZIONE DI                                    al riparo dalla improvvisazione e dalle smanie revisioni-
                                                                 stiche, ed eriga un argine ampio e fortemente condiviso
 “SENTIMENTO COSTITUZIONALE”, CONTRO                             contro quelli che potrebbero diventare veri e propri at-
 LA TENDENZA ALLA SEMPLIFICAZIONE                                tentati alla Costituzione. Insomma bisogna diffondere e
                                                                 sostenere quell’attaccamento alla Costituzione, come cosa
 DI UN “RIFORMISMO” A TUTTI I COSTI.                             propria, che è il miglior presupposto per creare una vera
                                                                 allerta, e la precondizione per contrastare i propositi di
 CARLO SMURAGLIA                                                 chi minaccia di stravolgere la nostra Carta costituzionale.
 Presidente nazionale Anpi                                           Non illudiamoci: la battaglia - nella imminente cam-
                                                                 pagna elettorale referendaria - sarà dura e difficile. Dun-

S
                                                                 que ci vorrà, ripeto, una mobilitazione permanente, come
         ulla riforma costituzionale ho l’impressione che si     quando scendemmo in campo nel 2006 per il referendum
         continui a non capire, o meglio, a non voler capi-      che poi riuscì a battere progetti davvero eversivi. Ci vor-
         re, che si sta maneggiando una materia di estrema       ranno energie, sforzi, impegno e soprattutto continuità.
         delicatezza, dove i tasselli non possono essere spo-        Bisogna chiarire ai cittadini che opporsi a certi inten-
         stati come su una tastiera di scacchi (dove al più si   dimenti non significa essere conservatori e oppositori di
può perdere una partita), ma si rischia invece di intaccare      qualsiasi modifica, ma solo pretendere il rispetto e la coe-
sistemi e procedimenti che furono studiati a suo tempo           renza intima di una Costituzione che, pur non applicata in
con estrema attenzione, e che sono stati formulati per ri-       tante parti, è stata in questi anni la nostra guida e la nostra
spondere a un’intima e profonda coerenza.                        più forte garanzia.
    Il pericolo è reale e grave, e la mobilitazione futura do-       Bisogna chiarire che non siamo disponibili a compro-
vrà essere costante e continuativa, capace di coinvolgere        messi e a soluzioni pasticciate, noi che non siamo soggetti
associazioni, cittadini ed anche tanti che, pur all’interno      a vincoli di nessun genere, soprattutto quando si tratta
dei partiti disponibili a questo tipo di processi riformatori,   di difendere gelosamente una Costituzione che abbiamo
sono fermamente convinti che si debbano apportare solo           nel cuore, che consideriamo il frutto del più straordinario
le modifiche considerate compatibili e coerenti con i prin-      momento della storia del nostro paese, e per la quale tanti
cipi fondamentali della Carta.                                   si sono impegnati e sacrificati.
    La verità è purtroppo che nel nostro paese ha fatto              Lo dico con forza e con fermezza, anche perché pen-
sempre fatica ad affermarsi quello che alcuni costituzio-        so di esprimere i sentimenti, la volontà, le idee non solo
nalisti definiscono come il “sentimento costituzionale”. E       di coloro che hanno combattuto per conquistare libertà
questo può diventare pericoloso, nel momento in cui al           e democrazia e dunque anche per dar vita a questa Co-
difetto di tale sentimento può sostituirsi o aggiungersi una     stituzione, che di essi è l’espressione più alta, ma anche         PERCHÉ NO
tendenza alla semplificazione di un “riformismo” a tutti i       dei tanti che – dichiarandosi antifascisti e condividendo le
costi, e alla prospettazione di un futuro senza memoria e        nostre finalità e i nostri ideali – sono affluiti in questi anni
senza identità civica.                                           nelle nostre file.                                            l
La Cgil riparte dalle questioni sociali - Sinistra Sindacale
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                       I NOSTRI PRIMI 115 ANNI
                       FIOM CGIL                                  tuzione in ogni fabbrica; la nomina         patto costitutivo del ‘44 e delle al-
                                                                  di una commissione per il migliora-         leanze politiche e culturali da esso

                       L
                                                                  mento della legislazione sociale, e di      scaturite; si consuma la scissione
                                a Federazione italiana operai     un’altra per studiare la riforma delle      della Cgil: nel 1948 nasce la Cisl, e
                                metallurgici (Fiom) nasce a       paghe e del carovita. Ma l’ala più          nel 1950 la Uil.
                                Livorno il 16 giugno 1901.        oltranzista del padronato cerca la              Lo scontro politico-sindacale in
                                Le sezioni presenti al con-       prova di forza contro gli operai e il       quegli anni è molto duro, si pun-
                                gresso sono 40 (altre 18 ave-     sindacato, e nell’agosto 1920 rompe         ta a isolare la Cgil e in particolare
                       vano inviato la propria adesione), in      la trattativa e comincia le serrate.        la Fiom. In questo clima, nel 1955,
                       rappresentanza di 18mila iscritti.             La risposta operaia si concretizza      nelle elezioni della Commissione in-
                           Il sindacato metallurgico italiano     nell’occupazione delle fabbriche che        terna alla Fiat, la Fiom subisce una
                       è però già attivo alla fine dell’Ot-       coinvolge più di 400mila metallurgi-        sconfitta, e nell’arco di un anno per-
                       tocento. Nelle principali città in-        ci in tutta Italia e altri 100mila di al-   de una parte considerevole dei pro-
                       dustrializzate si formano sezioni          tre categorie. Momenti di tensione,         pri iscritti.
BUON COMPLEANNO FIOM

                       operaie che iniziano a lottare per         alcuni dei quali sfociano in autenti-           In Italia la democrazia è anco-
                       migliori condizioni di lavoro: mini-       che battaglie in cui si contano morti       ra fragile, e molti sono i momenti
                       mo salariale, giornata lavorativa di       e feriti, precedono l’accordo del 19        di crisi e i tentativi reazionari che
                       otto ore, abolizione del cottimo e         settembre 1920.                             si susseguono negli anni ‘50 e ‘60.
                       del lavoro notturno, parità retribu-           Al biennio rosso (1919-1920) se-        Con il Contratto nazionale del
                       tiva uomo-donna, regolamentazione          gue l’avvento del fascismo, che por-        1962 (aziende pubbliche) e del 1963
                       dell’apprendistato contro lo sfrutta-      ta rapidamente a un restringimento          (aziende private), dopo mesi di lot-
                       mento dei fanciulli.                       delle libertà, collettive e individuali,    ta, viene istituita la contrattazione
                           Il sindacalismo in Italia ha le sue    e alla messa fuorilegge dei sindacati       articolata che si aggiunge a quella
                       radici nell’innegabile impegno poli-       e di ogni associazione. Molti sinda-        nazionale.
                       tico e sociale nei tumultuosi eventi       calisti vengono uccisi o messi in pri-          A partire dal 1968, le battaglie
                       che caratterizzano il periodo storico      gione. Con la Resistenza rinasce il         dei metalmeccanici si incontrano
                       e nell’adesione di molti agli ideali so-   protagonismo operaio negli scioperi         con altri soggetti sociali: in primo
                       cialisti e rivoluzionari. Nel 1898 na-     del marzo ‘43 e della primavera del         luogo con il movimento degli stu-
                       sce “Il Metallurgico”, giornale ope-       ‘44, fino allo sciopero generale che        denti, ma ancora più con quello del-
                       raio che poi diventerà della Fiom, e       accompagna l’insurrezione del 25            le donne, che negli anni settanta svi-
                       si forma il Comitato centrale di pro-      aprile 1945.                                lupperà battaglie autonome fuori e
                       paganda, che preparerà il congresso            Nel secondo dopoguerra comin-           dentro il sindacato. La Commissio-
                       costitutivo della federazione.             cia la battaglia per il Contratto col-      ne interna viene sostituita dal Con-
                           Mobilitazione e scioperi, re-          lettivo nazionale. Nel 1946 si svol-        siglio di fabbrica. Il 1969 è l’anno
                       pressione e violenza si alternano          ge il IX Congresso e la Fiom diventa        dell’autunno caldo e di un contratto
                       frequentemente fino al 1914, ini-          Federazione impiegati operai me-            importante, che porta ad aumenti
                       zio della prima guerra mondiale. In        tallurgici, raggiungendo 638.697            salariali uguali per tutti, riduzione
                       quell’anno, Bruno Buozzi, segretario       iscritti. Nel 1948 la Fiom firma il         dell’orario di lavoro a 40 ore a pa-
                       della Fiom, scrisse su “Il Metallurgi-     primo Contratto, ma solo nel 1956           rità di salario, diritto di assemblea
                       co”: “A noi pare che il proletariato       tutte le sue parti trovano una loro         in fabbrica in orario di lavoro, rico-
                       italiano abbia il dovere assoluto di       definizione. Nel frattempo nel sin-         noscimento dei rappresentanti sin-
                       lottare con ogni mezzo perché l’Ita-       dacato italiano matura la crisi del         dacali aziendali.                   l
                       lia si mantenga neutrale (...) è com-
                       pito nostro intervenire per la pace e
                       non per la guerra”. Non sarà così, e
                       l’Italia entrerà in guerra.
                           Nel primo congresso dopo la
                       guerra, la Fiom conta 47.192 iscrit-
                       ti e 102 sezioni. Inizia la stagione
                       della contrattazione collettiva. Il 20
                       febbraio 1919 si raggiunge un ac-
                       cordo con l’Associazione industriali
                       di categoria che prevede la riduzio-
                       ne di orario a 8 ore giornaliere e 48
                       settimanali; il riconoscimento delle
                       Commissioni interne e la loro isti-
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CONTRATTO NAZIONALE
A GARANZIA DI TUTTI
 DALLA FLM ALLE SCONFITTE IN FIAT:
 SEMPRE IN LOTTA PER L’UNITÀ E I DIRITTI
 DEI LAVORATORI.
 FIOM CGIL

I

                                                                                                                                  BUON COMPLEANNO FIOM
     l periodo delle lotte operaie non si esaurisce: nel
     1972 Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil si uniscono nel-
     la Federazione lavoratori metalmeccanici (Flm). Nel
     1973 viene firmato un altro importante contratto
     nazionale in cui si ottengono l’inquadramento unico
operai-impiegati su sette livelli, aumenti salariali ugua-
li per tutti, il diritto allo studio retribuito (le 150 ore),
quattro settimane di ferie.
     Nei rinnovi successivi prende forma la prima parte
del Contratto, relativa ai diritti di informazione sui pro-
grammi di investimento e sulle politiche occupazionali
delle imprese. Lo spazio negoziale diviene più ampio e          verno un accordo in cui vengono definiti nuovi assetti
aumentano le materie contrattuali, così come l’incidenza        contrattuali che individuano soluzioni per la dinamica
del sindacato in fabbrica.                                      degli incrementi salariali, e vengono ribaditi i due livel-
     Dalla seconda metà degli anni settanta si sviluppa         li di contrattazione: nazionale e aziendale. Nell’accordo
una nuova offensiva padronale, tendente a ripristinare          trova conferma la legittimazione a negoziare, a livello
condizioni di primato assoluto nelle imprese. Ancora            aziendale, della Rsu, che sostituisce il Consiglio di fab-
una volta banco di prova è la Fiat, che nel 1980 annun-         brica. Ma gli imprenditori sono intenzionati a ottenere
cia 14.469 licenziamenti, incontrando una dura oppo-            l’eliminazione del contratto nazionale, e un rapporto di
sizione operaia che si concretizza in 35 giorni di lotta.       lavoro basato su relazioni individuali a totale discrezione
Per la prima volta in Italia, gli impiegati e i capi di una     delle imprese.
fabbrica si organizzano contro gli operai e tengono una              Nelle trattative contrattuali successive, dal 1994 a
manifestazione a Torino di 20mila persone. La sconfitta         oggi, la battaglia continua a essere principalmente quella
operaia (23mila lavoratori in cassa integrazione) oltre-        per il mantenimento dei due livelli contrattuali, in una
passa i confini della Fiat, e apre una fase incerta e difen-    situazione generale segnata da una crescente precarietà
siva del sindacato, ancora oggi motivo di dibattito e di        dell’occupazione, dall’aziendalizzazione delle relazioni
riflessione.                                                    industriali – il caso più eclatante è l’uscita della Fiat da
     Gli imprenditori, utilizzando le grandi ristrutturazio-    Confindustria, con la disdetta del contratto nazionale dei
ni e una fase politica e sociale favorevole, attaccano le       metalmeccanici – e dalla crisi dell’unità sindacale.
conquiste degli anni settanta. Nel 1984 la Flm si scioglie.          Oggi, in un contesto sociale ed economico pesante-
Nello stesso anno il governo Craxi attacca la contingen-        mente caratterizzato da crisi finanziarie e industriali, le
za, meccanismo che adegua automaticamente i salari agli         principali preoccupazioni della Fiom riguardano la te-
aumenti del costo della vita, che verrà poi abolita nel         nuta del sistema industriale e occupazionale del paese,
1992. In quegli anni i Consigli di fabbrica entrano in          proponendosi di porre un argine all’insicurezza del la-
crisi come struttura di rappresentanza.                         voro e alla precarietà del mondo giovanile, impegnan-
     La crisi e le ristrutturazioni degli anni ottanta hanno    dosi per un nuovo modello di sviluppo sostenibile che
modificato la struttura industriale italiana. Crescono le       coniughi lavoro, salute e ambiente, in un’Europa senza
piccole e medie imprese e l’artigianato. Aumentano gli          più barriere, e rimettendo al centro il miglioramento del-
infortuni sul lavoro. Intere aree industriali delle grandi      le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori, ri-
città scompaiono, e questo provoca una lenta ma ineso-          costruendo l’unità del mondo del lavoro e del sindacato,
rabile diminuzione degli iscritti al sindacato. Nel 1993        a partire dalle tutele e dai diritti uguali per tutti garantiti
viene firmato dai sindacati, dagli imprenditori e dal go-       dal contratto nazionale.                                    l
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                       Una grande manifestazione
                       PER I DIRITTI IN AGRICOLTURA
                       GIOVANNI MININNI                                Il caporalato infatti rappresen-      tamento in agricoltura, rispose che
                       Segreteria nazionale Flai Cgil              ta solo un pezzo della “filiera dello     questa iniziativa avrebbe portato via
                                                                   sfruttamento” del quale sono vitti-       tempo prezioso al contrasto del fe-

                       L
                                                                   me molti lavoratori agricoli, italiani    nomeno. Bisognava agire e in fretta,
                                a campagna di raccolta delle       e stranieri. Vittime anche di un’ille-    disse il presidente del consiglio Renzi
                                ciliegie già è partita da alcu-    galità diffusa nelle nostre campagne,     da una Festa dell’Unità.
                                ne settimane. Tra qualche          che spesso porta alla mancata appli-          A un anno di distanza, le cam-
                                settimana partirà la raccolta      cazione dei contratti e delle leggi so-   pagne di raccolta sono cominciate e
                                dei pomodori. Impiegherà           ciali in diverse zone d’Italia.           ci ritroviamo nelle stesse, identiche
                       un gran numero di lavoratori, so-               Lo scorso anno il governo, in se-     condizioni dello scorso anno, sen-
                       prattutto in quelle campagne dove           guito a quelle tragiche morti, annun-     za che vi sia nessuna nuova legge
                       la meccanizzazione tarda ad arriva-         ciò la rapida approvazione di una         che dia gli strumenti necessari per
                       re, e si dovrà far ricorso ad un nu-        legge di contrasto allo sfruttamen-       il contrasto dell’illegalità. La “Rete
                       mero consistente di braccia umane           to e al caporalato, per rispondere a      del Lavoro agricolo di qualità” ha
LOTTE/CONTRATTAZIONE

                       per riempire i cassoni da inviare alle      un’opinione pubblica sorpresa che         cominciato a funzionare dalla fine
                       aziende di trasformazione. Anche            fosse ancora presente un fenomeno         dello scorso anno, ma ha strumenti
                       per l’acinellatura del grappolo d’uva       che si riteneva di un’epoca passata       non molto efficaci per essere un’ar-
                       manca poco, e i pullman di donne            del mondo agricolo. Il caporalato era     ma potente e utilizzabile.
                       brindisine, specializzate in questa         una cosa degli anni settanta-ottanta:         Il disegno di legge 2217 giace an-
                       fase lavorativa, tra poco si muove-         come faceva ad essere sopravvissuto?      cora al Senato e solo a fine mese, for-
                       ranno per raggiungere le terre dove             In realtà, come da tempo denun-       se, dovrebbe essere approvato in aula
                       si producono quei bei grappoli per i        ciamo, esso assume connotati di mo-       e passare poi alla Camera. Nel ddl ci
                       nostri negozi di frutta. Spesso questa      dernità nel momento in cui riesce a       sono gli strumenti che potenziano la
                       lavorazione si svolge in serra o sotto      svolgere anche una sua “funzione          Rete del Lavoro agricolo di qualità,
                       teloni: la temperatura diventa mol-         sociale” e un “servizio efficace ed       che spostano la sua azione nel ter-
                       to elevata. Così è morta la signora         efficiente” alle imprese, in quel ter-    ritorio, e creano le convenzioni per
                       Paola Clemente a luglio dello scorso        ritorio del mercato del lavoro di cui     affrontare il tema del collocamento
                       anno, proprio durante l’acinellatura.       lo Stato ha abbandonato il presidio.      pubblico in agricoltura e dei trasporti
                            A questa tragedia seguirono altre      Allora come oggi, al centro del si-       dei lavoratori, azioni che togliereb-
                       morti nelle campagne. Altri “brac-          stema vi è l’impresa, e l’assetto eco-    bero spazio di manovra ai caporali.
                       cianti”, come dice la stampa. In re-        nomico e produttivo che scarica sul       Nel ddl ci sono gli strumenti penali
                       altà nei contratti nazionali e provin-      lavoratore tutti i costi di una filiera   per poter considerare responsabili di
                       ciali non esiste più questa “tipologia      che dalla commercializzazione risale      sfruttamento dei lavoratori agricoli
                       di lavoratore”: esistono gli operai         fino alla produzione.                     le imprese che utilizzano i caporali, e
                       agricoli, che svolgono mansioni di-             Il governo annunciò provvedi-         non solo questi ultimi.
                       verse. E l’acinellatura non è una           menti urgenti. E a chi come la Flai           Per denunciare la situazione, il 25
                       mansione da “bracciante”: richiede          chiedeva una commissione di in-           giugno scorso, Fai Cisl, Flai Cgil e
                       una specializzazione che non tutti gli      chiesta sul caporalato e sullo sfrut-     Uila Uil hanno tenuto a Bari una del-
                       operai agricoli hanno.                                                                le più grandi manifestazioni di operai
                            Lascia perplessi che la signora Pao-                                             agricoli degli ultimi anni, con oltre
                       la fosse definita bracciante: non usava                                               15mila lavoratori in piazza, italiani e
                       solo le braccia, ma la sua professiona-                                               stranieri, che hanno chiesto al gover-
                       lità. Era sfruttata e sottopagata, e pro-                                             no di approvare subito il ddl contro
                       prio lo sfruttamento l’ha portata alla                                                lo sfruttamento, dandogli una corsia
                       morte. Non l’ha uccisa un caporale,                                                   preferenziale. Ma i tempi del parla-
                       ma le condizioni nelle quali si trovava                                               mento non sembrano essere quelli
                       a lavorare sotto una serra, insoppor-                                                 delle fasi lavorative dell’agricoltura, e
                       tabili per un essere umano. Era “sot-                                                 temiamo che l’approvazione del ddl
                       to caporale” come tanti altri, ma ciò                                                 avverrà quando l’estate sarà passata.
                       aggravava solo la sua condizione di                                                   Sperando che non si compia nuova-
                       sfruttamento: chi intermediava illeci-                                                mente la tragedia di nuove morti sul
                       tamente, lucrava anche sul suo lavoro.                                                lavoro nelle campagne italiane.       l
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Com’è triste VENEZIA...
                                                                    Da alcuni anni, poi, imperversano nella laguna vene-
 LA LAGUNA DI VENEZIA NON PUÒ                                   ziana le “Grandi Navi”.
 SOPPORTARE IL TRAFFICO DELLE                                       Su tale questione, in verità, la posizione della Cgil
                                                                non è proprio limpida, anzi addirittura ipoacusica agli
 GRANDI NAVI.                                                   allarmanti appelli internazionali che connotano Venezia
                                                                e la sua laguna come il patrimonio più a rischio, tra i set-
 SALVATORE LIHARD                                               te siti individuati, ad esempio, da Europa Nostra e dall’I-
 RLSTA Cgil Venezia                                             stituto della Banca Europea per gli investimenti (BEI).
                                                                    E’ limitativo e strumentale affermare che il transito
                                                                delle grandi navi deve essere vietato nell’area del bacino

“U
                                                                di San Marco. Il gigantismo navale deve essere portato
               n mare di voucher”, era il titolo di un in-      fuori dalla laguna! Troppi gli interessi economici lega-
               teressante convegno organizzato dalla Fil-       ti alle lobby, che si inventano progetti devastanti pur di
               cams di Venezia alla presenza della com-         portare le navi in Marittima.
               pagna Susanna Camusso. Anche in Veneto,              Eppure una soluzione alternativa c’è! Il progetto Duf-
               un uso spropositato del “buono-lavoro”:          ferco è l’unico che ha già avuto un parere tecnico positivo
circa 100.000 nel 2012, circa 2.600.000 nel 2015. Fede-         dalla Commissione nazionale di Valutazione di Impatto
ralberghi veneziana interviene subito: “...sui voucher si       Ambientale. Ovvero un porto per l’attracco delle grandi
regge l’intera struttura alberghiera!”.                         navi alla bocca di porto del Lido; una struttura che poggia
    E’ uno spaccato del mondo del lavoro su cui si reg-         su cassoni autoaffondanti, formata da modelli prefabbricati
gono, hainoi, le sorti della prestigiosa città di Venezia:      (dunque completamente reversibili) e che consente l’ormeg-

                                                                                                                                           DIRITTI/BENI COMUNI
con una presenza turistica sempre in aumento (oggi              gio di 5 grandi navi. La proposta avrebbe il vantaggio di
circa 35 milioni di turisti all’anno) e soprattutto senza       non alterare l’equilibrio idraulico-morfologico lagunare, di
più alcun minimo finanziamento per la manutenzione              salvaguardare pienamente l’occupazione, anzi, aumentarla,
ordinaria e straordinaria della città (cancellata da anni       e di valorizzare gli investimenti finora effettuati nell’attuale
la Legge speciale).                                             terminal della stazione marittima, consentendo il trasbordo
    Una città, che immeritatamente si ritrova gestita da        dei passeggeri tra il nuovo terminal e la Marittima stessa. I
un’amministrazione di centrodestra, con un sindaco che          tempi e i costi di realizzazione sarebbero inferiori a quelli
vince le elezioni per demerito del centrosinista, e che,        delle altre proposte e il risultato finale consentirebbe una
dopo un anno, non riesce a gestire gli annosi e gravi pro-      riduzione del pesante inquinamento atmosferico.
blemi che affliggono la città: la desertificazione di Porto         Va inoltre ricordarta la grave omissione da parte
Marghera, le bonifiche ed il rilancio dell’area industriale;    dell’Autorità portuale, che non attua il decreto “Cli-
l’esodo continuo dei veneziani dal centro storico; i pla-       ni-Passera” del 2 marzo 2012: “....considerata la par-
teatici selvaggi, la proliferazione di alberghi e B&B; il       ticolarissima sensibilità e vulnerabilità ambientale della
traffico acqueo ed il relativo moto ondoso; il disastrato       Laguna di Venezia ove sono presenti ecosistemi conti-
bilancio finanziario dell’ente locale e dei servizi pubblici    nuamente posti a rischio anche tenuto conto dei rilevanti
(numerosi gli scioperi, le mobilitazioni e persino l’oc-        aumenti del traffico marittimo...”, stabilisce al comma
cupazione del municipio da parte dei comunali in lotta          1 dell’articolo 2: “E’ vietato il transito nel canale di San
contro il taglio dei salari e dei sevizi sociali).              Marco e nel canale della Giudecca delle navi adibite al
    E’ doveroso citare la data nefasta del 4 giugno 2014,       trasporto di merci e passeggeri superiori a 40.000 ton-
con circa quaranta arresti eccellenti, con pesanti accuse di    nellate di stazza lorda”.                                    l
corruzione e tangenti per la costruzione del MoSE, opera
idraulica imponente e complessa che dovrebbe fermare le
“acque alte”, con costo di circa 5,5 miliardi di euro.
    Nel 2002 la Cgil tutta (nazionale, regionale e pro-
vinciale) si dichiarò contraria a tale opera, non solo per                                    Periodico di Lavoro Società –
                                                                                              sinistra sindacale confederale CGIL
i conseguenti danni ambientali, ma perchè i poteri forti
della città annullavano i numerosi progetti alternativi          Numero 9/2016
caratterizzati da principi di fattibilità come sostenibilità,    Direttore responsabile: Riccardo Chiari
sperimentabilità, gradualità e reversibilità.                    Redazione: Giacinto Botti, Riccardo Chiari, Simona Fabiani, Selly Kane,
    In questi giorni, tecnici e scienzati hanno dimostrato       Andrea Montagni, Frida Nacinovich, Leopoldo Tartaglia
come il mezzo milione di metri cubi cemento sott’acqua           Grafica e impaginazione: Mirko Bozzato
dei cassoni (grattacieli), in soli due anni, abbia fatto ab-     www.sinistrasindacale.it
bassare i fondali alle bocche di porto di ben 8-9 centri-
                                                                 Registrazione Tribunale di Milano n. 65 del 29/02/2016
menti, trasformando la laguna in un braccio di mare.
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                      CALL CENTER,
                      L’ODISSEA DI ALMAVIVA
                      FRIDA NACINOVICH                                                                    Non vorrei che a Natale l’azienda ci
                                                                                                          facesse un bruttissimo regalo. Spe-

                      A
                                                                                                          riamo piuttosto che tutto il settore
                                lmaviva era un’eccezione                                                  dei call center inizi ad applicare le
                                in quel macrocosmo della                                                  regole, che sulla carta esistono, e che
                                precarietà che sono i call                                                il lavoro rientri in Italia”.
                                center. Ricordate il film di                                                   Negli occhi resta la cartolina
                                Paolo Virzì ‘Tutta la vita                                                delle manifestazioni organizzate da
                      davanti’? Quel mondo frenetico,                                                     un capo all’altro della penisola dai
                      anche spossante, che vede eserciti di                                               combattivi lavoratori Almaviva.
                      giovani (e meno giovani) impegnati                                                  “Durante le trattative siamo stati
                      a rispondere alle richieste degli uten-                                             compatti e battaglieri - sottolinea
                      ti delle grandi imprese nazionali di                                                Perrone - del resto si parlava di man-
                      servizi, è una sorta di simbolo del la-                                             dare tremila persone sulla strada”.
                      voro nell’epoca della precarietà.                                                   Gli italiani e le italiane ricevono
                          Eppure Almaviva Contact era                                                     periodicamente chiamate da nume-
OFFICINA DEL LAVORO

                      un’impresa modello per tutte le al-        aveva deciso di licenziare gran parte    ri insoliti, voci lontane, ‘impacchet-
                      tre. Aveva assorbito i lavoratori di       del personale. Un po’ per colpa della    tate’, propongono servizi di questa
                      Atesia, storico bubbone che aveva          crisi, ma soprattutto della concor-      e quella grande azienda nazionale.
                      prosperato negli anni del far west         renza dei call center meno costosi       “Quello è tutto lavoro che è stato
                      del comparto. Di più: Almaviva si          che sono nati in paesi come Albania,     organizzato fuori dall’Italia, è stato
                      era ingrandita, aveva preso l’impe-        Romania e Tunisia. Il personale, che     delocalizzato. Nonostante le regole
                      gno di non delocalizzare e assumere        parla italiano, è pagato molto meno      che ci sarebbero ma non vengono
                      solo addetti italiani per rispondere       di quello italiano. Così i conti tor-    fatte rispettare”.
                      alle commesse delle imprese tricolo-       nano, con buona pace delle nostre             Gli addetti dei call center hanno
                      ri. Tutto messo nero su bianco nello       professionalità”.                        mediamente più di quarant’anni,
                      statuto aziendale. Ma i meccanismi             Un passo indietro: Almaviva ave-     del resto ne sono passati venti dalla
                      del cosiddetto mercato - il massimo        va deciso di ricorrere ai licenziamen-   impetuosa crescita del settore. Loro
                      ribasso - hanno continuato ad ab-          ti dopo ben quattro anni di contratti    sono cresciuti, gli stipendi natural-
                      battere le tariffe, fino a provocare       di solidarietà. Dal 5 giugno sareb-      mente no. “E applicare la solida-
                      perdite nei bilanci e continui ricorsi     bero andati in mobilità 1.670 di-        rietà, su stipendi che non superano
                      agli ammortizzatori sociali.               pendenti della sede di Palermo, 918      il migliaio di euro, vuol dire obbli-
                          Il resto è storia di questi mesi:      di quella di Roma, e 400 dalla sede      gare alle dimissioni chi deve mettere
                      con l’arrivo della primavera l’azien-      di Napoli. Un autentico diluvio pet      in conto i costi di spostamento per
                      da annuncia 3.000 licenziamenti. E,        l’occupazione. Tiziana Perrone è una     andare e tornare da lavoro. Stiamo
                      in parallelo, il progetto di aprire sedi   dei pochi addetti a tempo pieno del      parlando di una categoria a forte
                      dove il costo del lavoro è minore. Si      grande call center. “La maggior par-     rischio di ricattabilità. Nonostante
                      apre la vertenza all’interno dell’a-       te dei dipendenti sono assunti con       questo, come Slc Cgil, siamo riusciti
                      zienda di Marco Tripi. Dura, duris-        un contratto part time di quattro        a diventare il primo sindacato”.
                      sima. Dopo tre mesi di trattative ar-      ore. Nella sfortuna sono fortunata.           Tiziana Perrone ha accettato l’in-
                      riva un accordo: i licenziamenti sono      Fra di noi - scherza - ci chiamiamo      vito di Stefano Fassina a partecipa-
                      revocati, in cambio Almaviva Con-          ‘precari a tempo indeterminato’”.        re alle ultime elezioni comunali di
                      tact ottiene 18 mesi di ammortizza-            L’accordo al ministero, comun-       Roma. “È stata una bellissima espe-
                      tori sociali, con sei mesi di contratti    que difensivo, ha fatto tirare un so-    rienza, a prescindere dal risultato.
                      di solidarietà e poi cig straordinaria     spiro di sollievo ai lavoratori. “Non    Credo che la politica debba ascolta-
                      per un anno.                               c’è dubbio, è stata una buona notizia    re i lavoratori e imparare dalle loro
                          Tiziana Perrone lavora in Alma-        - tira le somme Perrone - anche se       lotte”. Non sarà la sua ultima espe-
                      viva dal 2000, è stata rappresentante      l’accordo tampona, e nemmeno per         rienza politica, c’è da scommetterlo.
                      sindacale per la Slc Cgil, ed è stata in   troppo tempo, una situazione che era     Del resto anche Perrone, come gli al-
                      prima fila nella lotta con i compagni      diventata drammatica. Abbiamo ot-        tri lavoratori dei call center, ha tutta
                      di lavoro, che come lei rischiavano        tenuto la solidarietà, ma solo per sei   la vita davanti. Paolo Virzì ha colto
                      di essere mandati a casa. “L’azienda       mesi. E il 2017 è già dietro l’angolo.   nel segno.                            l
La Cgil riparte dalle questioni sociali - Sinistra Sindacale
9|2016
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SANDERS oltre SANDERS
                                                                pato alle manifestazioni per Sanders, e i suoi sostenitori si
                                                                sono presentati nella case di cinque milioni di americani.
 LA DOMANDA CHE SFIDA LA SINISTRA                               Ci sono state 74mila riunioni di base, e 2,7 milioni di per-
 AMERICANA È: CHE COSA C’È OLTRE                                sone hanno sottoscritto per oltre 8 milioni di dollari, con
 BERNIE? SE QUALCOSA DI STABILE                                 una media di 27 dollari a testa.
                                                                     Ora circa 1.900 delegati eletti con mandato a favore di
 E CONTINUATIVO PUÒ USCIRE DALLA                                Sanders andranno alla Convenzione democratica di Fila-
 RIVOLUZIONE DI SANDERS, IL CUORE                               delfia, in Pennsylvania, che avrà inizio il 25 luglio. Nel suo
                                                                messaggio in “live stream” del 16 giugno, Sanders ha inco-
 DEVE ESSERNE IL MOVIMENTO DEI                                  raggiato i suoi delegati e sostenitori a continuare la lotta per
 LAVORATORI.                                                    un programma e una piattaforma che rappresentino i temi
                                                                della sua campagna: 15 dollari di salario minimo orario,
 PETER OLNEY* e RAND WILSON**                                   università gratuita, assicurazione sanitaria nazionale, divi-
 *Pensionato, già Direttore organizzativo                       sione delle banche, ri-regolazione di Wall Street, e lotta per
 International Longshore and Warehouse Union                    un’economia verde.
 (ILWU)                                                              Sanders ha anche detto molto chiaramente che l’obiet-
 **Coodinatore nazionale Labor for Bernie                       tivo politico chiave nel prossimo futuro è assicurarsi che
                                                                Donald Trump subisca una risonante e convincente scon-
                                                                fitta in novembre. Si è astenuto dal sostegno formale alla

A
                                                                Clinton, dato che sono ancora in corso i negoziati sulle re-
           ll’indomani della sconfitta da parte di Hillary      gole e la piattaforma del partito Democratico, che saranno
           Clinton nelle primarie del 7 giugno in Califor-      probabilmente decise alla convenzione di luglio. Sanders ha
           nia, Bernie Sanders ha indirizzato un discorso ai    concluso il suo discorso con una entusiasmante difesa del
           suoi sostenitori, attraverso una trasmissione na-    ruolo del governo come forza per la giustizia e l’eguaglian-
           zionale “live stream”, il 16 giugno. In un note-     za, un appello per politiche socialdemocratiche raramente
vole discorso di ventitrè minuti (http://www.politico.com/      sentito nella narrativa neoliberista della politica americana.
story/2016/06/transcript-bernie-sanders-speech-in-burlin-            La domanda che sfida la sinistra americana è: che cosa
gton-vermont-224465), il senatore del Vermont ha detta-         c’è oltre Bernie? Fare affidamento che il candidato tenga
gliato i risultati della sua campagna di cambiamento nelle      unito il movimento non è un’opzione. La campagna di Jesse
primarie del partito Democratico e ha incitato i suoi seguaci   Jackson del 1988, pur di immenso successo nella stagione

                                                                                                                                   DIRITTI GLOBALI
a confrontarsi con i nuovi compiti.                             delle primarie, non ha lasciato un’eredità duratura di orga-
    Sanders ha presentato i fatti della sua campagna. Do-       nizzazione e attivismo. Se qualcosa di stabile e continuativo
dici milioni di persone hanno votato per Sanders nelle          può uscire dalla rivoluzione di Sanders, il cuore deve esser-
primarie democratiche, portandolo alla vittoria di elezioni     ne il movimento dei lavoratori.
o caucus in 22 Stati. La maggioranza dei votanti sotto i             I sindacati sono le sole organizzazioni nazionali con
45 anni ha dato il suo voto a Bernie e alla sua visione         soldi, esperienza organizzativa e iscritti che possano dare
radicale. Un milione e mezzo di persone hanno parteci-          gambe a un simile sforzo. Sei sindacati nazionali si sono
                                                                ritrovati a sostenere formalmente Bernie per la presidenza,
                                                                fra i più significativi il Communications Workers of Ame-
                                                                rica, l’American Postal Workers Union, e l’Amalgamated
                                                                Transit Union e National Nurses United. Più di cento strut-
                                                                ture locali e regionali hanno dato il loro appoggio a Bernie,
                                                                spesso in contrasto con i loro sindacati nazionali. Più di
                                                                40mila sindacalisti hanno pubblicamente dato il loro soste-
                                                                gno. Sono stati costituiti comitati “Labor for Bernie” in più
                                                                di 27 Stati. Il sostegno di questi sindacati, insieme all’atti-
                                                                vità di base, ha fermato il precoce appoggio dell’AFL-CIO
                                                                a Hillary Clinton, dando a Sanders la possibilità di conqui-
                                                                stare un più ampio consenso tra la classe lavoratrice.
                                                                     Ora “Labor for Bernie” è concentrata sulla piattaforma
                                                                e sulle battaglie organizzative da tenere alla convenzione
                                                                di Filadelfia. Rimane da vedere quello che emergerà dalla
                                                                convenzione. I sindacati nazionali resteranno insieme, dopo
                                                                le elezioni di novembre, a guidare un piano d’azione nazio-
                                                                nale sia dentro che fuori il partito Democratico? Rimanete
                                                                sintonizzati dopo Filadefia.                                  l
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                  SAHARA OCCIDENTALE:
                  quarant’anni in cerca di libertà
                  LUCIANO ARDESI                           simbolo dell’unità nazionale.              sonale espulso. Le trattative in corso
                  Associazione nazionale di                     Sul piano diplomatico l’evento        mostrano una sostanziale intransi-
                  solidarieta con il popolo sahrawi        più importante è stata la visita del se-   genza da parte di Rabat, che mette
                                                           gretario generale dell’Onu nei campi       a rischio il ritorno alla funzionalità

                  I
                                                           profughi in Algeria, dove una parte        della missione dei caschi blu.
                      l conflitto nel Sahara Occidenta-    dei sahrawi ha trovato rifugio dopo            Mentre il Polisario si accinge, at-
                      le dura da oltre quarant’anni. Il    i bombardamenti dell’aviazione ma-         traverso un congresso straordinario,
                      popolo sahrawi ha prima com-         rocchina nell’inverno 1975-76. In          all’elezione del suo nuovo leader, che
                      battuto la colonizzazione della      questa occasione il Marocco non            secondo la Costituzione della Rasd,
                      Spagna, poi si è opposto all’oc-     solo ha impedito a Ban Ki-Moon di          diventa automaticamente presiden-
                  cupazione da parte del Marocco.          visitare i caschi blu dell’Onu (Mi-        te della Repubblica, la questione
                  La resistenza popolare dei sahrawi       nurso) di stanza nei territori occupa-     sahrawi offre alcuni spunti di analisi
                  ha prodotto due fatti storici fon-       ti, ma ha anche deciso di espellere la     e di riflessione. Il Sahara Occiden-
                  damentali: da una parte l’impos-         componente civile della missione.          tale è l’ultima colonia africana, il
                  sibilità del Marocco di controllare           Nel dicembre scorso una senten-       territorio infatti non ha mai potuto
                  l’insieme dell’ex colonia spagnola,      za della Corte di giustizia europea        esercitare il diritto all’autodetermi-
                  dall’altra il riconoscimento ufficiale   ha annullato l’accordo agricolo tra        nazione, peraltro riconosciuto da
                  di quasi la metà dei membri dell’O-      Marocco e Ue, per la parte che ri-         tutte le istanze internazionali. Nella
                  nu della “Repubblica araba sahrawi       guarda i territori occupati, sancendo      parte occupata (circa i 2/3) il Ma-
                  democratica” (Rasd), proclamata          l’illegalità dell’occupazione da parte     rocco porta avanti una politica di
                  nel febbraio 1976, e il suo ingresso     di Rabat. L’Ue ha nel frattempo fat-       sfruttamento delle risorse naturali
                  nell’Organizzazione dell’unità afri-     to ricorso, ignorando una volta di         (fosfati e pesca in primo luogo), e di
                  cana (Oua) e poi nell’Unione africa-     più la geografia della legalità, poi-      insediamento di nuovi coloni che ha
                  na come paese fondatore. Non per         ché nessuna istanza internazionale         fatto sì che i sahrawi siano oggi una
                  questo è venuta meno la richiesta        ha mai riconosciuto la legittimità         minoranza della popolazione.
                  del Fronte Polisario, il movimento       dell’occupazione.                              Malgrado ciò i sahrawi, soprat-
DIRITTI GLOBALI

                  di liberazione nazionale sahrawi, di          Alla fine di aprile il Consiglio di   tutto i giovani, conducono da anni
                  completare l’autodeterminazione.         sicurezza dell’Onu ha rinnovato per        un’intensa resistenza nonviolenta,
                      Il cessate il fuoco tra Marocco      un altro anno la Minurso, e ha chie-       nell’assordante silenzio della co-
                  e Polisario, proclamato sotto l’egi-     sto al Marocco di reintegrare il per-      munità internazionale di fronte alle
                  da dell’Onu nel settembre 1991, ha                                                  violazioni sistematiche dei diritti
                  lasciato il conflitto senza una solu-                                               umani. Il paese rimane diviso da un
                  zione definitiva. La fine della guer-                                               muro di oltre 1.700 chilometri co-
                  ra ha sicuramente posto il Sahara                                                   struito negli anni ’80. I sahrawi lo
                  Occidentale lontano dall’attenzione                                                 chiamano il “muro della vergogna”,
                  dei media, ma un quarto di secolo di                                                che è però al tempo stesso il simbolo
                  pace e di stallo apparenti nascondo-                                                dell’incapacità del Marocco di con-
                  no un’intensa attività diplomatica, e                                               trollare tutto il territorio.
                  una resistenza continua nei territo-                                                    Anche alla luce degli ultimi av-
                  ri occupati. A riaprire la questione                                                venimenti, il Sahara Occidentale è
                  sahrawi sono inoltre intervenuti di                                                 uno degli esempi più eclatanti della
                  recente alcuni fatti importanti.                                                    mancanza di volontà di risolvere il
                      L’ultimo in ordine di tempo è sta-                                              conflitto, non tanto da parte dell’O-
                  ta la morte del segretario generale                                                 nu in quanto tale ma di alcuni paesi,
                  del Polisario, Mohamed Abdelaziz,                                                   in primo luogo della Francia, che di-
                  il 31 maggio scorso, dopo una lunga                                                 fende ciecamente le pretese del Ma-
                  malattia che lo ha visto però attivo                                                rocco. Questa irresponsabilità in-
                  fino alla fine. Malgrado avesse chie-                                               ternazionale coinvolge proprio una
                  sto di essere sostituito, nel dicembre                                              delle regioni più destabilizzate dal
                  scorso il Polisario lo aveva rieletto                                               terrorismo, peraltro mai utilizzato
                  alla sua testa, durante il XIV Con-                                                 dai sahrawi. La pace non è mai stata
                  gresso, poiché diventato ormai il                                                   così a rischio.                     l
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