La cellula come unità strutturale fondamentale degli esseri viventi - L'organizzazione di base di tutte le cellule è fondamentalmente identica e ...
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La cellula come unità strutturale fondamentale degli esseri viventi L’organizzazione di base di tutte le cellule è fondamentalmente identica e riconducibile a due tipi diversi: - Cellula procariotica - Cellula eucariotica
Gli organismi viventi vengono suddivisi in: M E T A Z O I La pluricellularità ha L’analisi comparativa di portato ad un alto grado sequenze di DNA indica una di differenziamento notevole divergenza tra cellulare eubatteri e archei, paragonabile alla divergenza esistente tra procarioti ed eucarioti. Progenitore comune Organismi unicellulari con alto grado di complessità anatomica, di comportamento e di adattamento ambientale
Le cellule sono di dimensioni ridotte e possono essere osservate solo con l’ausilio di un microscopio Limite occhio umano
Il microscopio permette di osservare le cellule lo studio delle cellule e le strutture al loro interno Utilizza I fotoni della luce ma Utilizza come fonte luminosa Il campione rivestito di un velo ha limiti nella definizione dei raggi di elettroni anzichè sottilissimo di metallo pesante, particolari fotoni estendendo la capacità viene esplorato da un pennello di vedere I dettagli più fini. di elettroni focheggiato da elettromagneti
Perchè le cellule sono di piccole dimensioni? Mano a mano che un corpo si accresce dimensionalmente, il suo volume aumenta più rapidamente della sua superficie. Per garantire un adeguato metabolismo, è indispensabile che il rapporto tra superficie e volume sia elevato: ciò spiega perché le cellule che costituiscono gli organismi debbano essere numerosissime e minuscole piuttosto che poche e voluminose.
Caratteristiche della materia vivente 1. Complessità definita nel tempo e nello spazio: la stessa complessità appare in tempi diversi (generazioni successive) e in luoghi diversi negli individui di una data specie. L’informazione che definisce tale complessità rappresenta l’informazione genetica racchiusa nel DNA. L’insieme delle molecole di DNA contenenti l’informazione genetica di un organismo costituisce il genoma. 2. Capacità di accrescersi trasformando energia e composti inorganici in composti organici attraverso un gran numero di reazioni chimiche, ciascuna catalizzata da uno specifico enzima. 3. Capacità di auto-riprodursi: il genoma (DNA) va incontro a replicazione e viene equamente ripartito tra i nuovi individui. 4. Adattamento all’ambiente: è il risultato dell’ evoluzione per selezione naturale, nel quale il verificarsi di mutazioni casuali porta alla comparsa di individui con nuove caratteristiche, la cui sopravvivenza e diffusione sono condizionate dall’ambiente nel quale essi vengono a trovarsi.
LA CELLULA È una porzione di soluzione acquosa (citoplasma) delimitata da una membrana a doppio strato lipidico (membrana plasmatica)
Cellule procariotiche Cellula eucariotiche Tutti gli esseri viventi sono costituiti da una o più cellule. Ogni cellula deriva dalla divisione di una cellula preesistente
Elementi comuni: - l’informazione genetica è racchiusa nel DNA e trascritta sotto forma di molecole di RNA, che nelle sue tre forme (mRNA, tRNA e rRNA) serve per la sintesi di proteine - Utilizzo di processi metabolici comuni per acquisire energia dal mondo esterno e trasformarla in energia chimica biologicamente utilizzabile, sotto forma di ATP o altre molecole simili contenti legami fosfato altamente energetici.
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