Lezione 2. Cenni di immunologia generale e introduzione ai meccanismi che stanno alla base dell'autoimmunità - Laurea Triennale in Tecniche di ...

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Lezione 2. Cenni di immunologia generale e introduzione ai meccanismi che stanno alla base dell'autoimmunità - Laurea Triennale in Tecniche di ...
Laurea Triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico
           _______________________________

  Tecniche di laboratorio in neurochimica e neuroimmunologia

                   Massimiliano Castellazzi

   Lezione 2. Cenni di immunologia
generale e introduzione ai meccanismi
che stanno alla base dell'autoimmunità
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L'immunologia

L'immunologia è la disciplina scientifica che studia il sistema immunitario, un
insieme di cellule e molecole circolanti nel sangue, nella linfa e negli organi
linfoidi, le cui funzioni principali sono il controllo dell'integrità dei tessuti e la
protezione dell'organismo dall'attacco degli agenti infettivi.
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Cenni storici

Le prime osservazioni empiriche sulle difese
immunitarie risalgono al V secolo a. C., al tempo
dell'epidemia di peste di Atene descritta da
Tucidide.

"Individui sopravvissuti ad una precedente
epidemia erano protetti dal rischio di contrarre la
malattia".

Concetto di "immunità"
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Cenni storici

La nascita dell'immunologia come scienza
moderna è più recente.

Edward Jenner (Berkeley, 17 maggio 1749 –
Berkeley, 26 gennaio 1823) è stato un medico
e naturalista britannico, noto per l'introduzione
del vaccino contro il vaiolo ed è considerato il
padre dell'immunizzazione.

NOTA. In origine, il termine vaccino
designava infatti il vaiolo dei bovini (o vaiolo
vaccino) e il pus ricavato dalle pustole del
vaiolo bovino (pus vaccinico), impiegato per
praticare l’immunizzazione attiva contro il
vaiolo umano.
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Cenni storici

L'esperimento di Edward Jenner.
Jenner notò che le mungitrici che avevano contratto il vaiolo bovino (più lieve di
quello umano) poi non contraevano quello umano.
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Cenni storici

         1) Materiale da pustola di persona infetta da vaiolo bovino

Sviluppo di sintomi lievi (mal di testa, sensazione di freddo, dolore all'ascella)
                 e nel giro qualche giorno il ragazzo guarì
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Cenni storici

2) Materiale da pustola di persona infetta da vaiolo umano

         Nessuna reazione e nessun sintomo
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Cenni storici

Louis Pasteur (Dole, 27 dicembre 1822 –
Marnes-la-Coquette, 28 settembre 1895) è
stato un chimico, biologo e microbiologo
francese.

Grazie alle sue scoperte e alla sua attività
di ricerca è universalmente considerato il
fondatore della moderna microbiologia.

Seppe sfruttare le osservazioni
sull'immunità acquisita per lo sviluppo della
vaccinazione.
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Cenni storici

Robert Koch (Clausthal-Zellerfeld, 11
dicembre 1843 – Baden-Baden, 27 maggio
1910) è stato un medico, batteriologo e
microbiologo tedesco.

Koch riuscì nel 1876 a coltivare l'agente
causale dell'antrace (Bacillus anthracis)
fuori dall'organismo e a descrivere il suo
ciclo di vita. Riuscì a descrivere per la prima
volta il ruolo di un agente patogeno alla
nascita di una malattia.

NOTA. Postulati di Koch -> teoria microbica

                                                  Robert Koch Premio Nobel per la medicina 1905
Cenni storici

I postulati di Koch

L’agente di una malattia infettiva
1) deve essere presente in tutti i casi di quella malattia;
2) non deve essere presente in caso di altre malattie né in individui sani;
3) deve essere isolato dai tessuti in coltura pura;
4) deve essere capace di riprodurre la malattia attraverso infezione
sperimentale.
L'immunologia oggi
Il sistema immunitario
Dal latino immunis, che significa “esonerato”: insieme di organi (milza, midollo
osseo, linfonodi, timo, tonsille ecc.), cellule e molecole circolanti, distribuiti in
tutto il corpo e in comunicazione tra loro, in grado di intervenire in difesa di un
organismo in presenza di infezioni prodotte da virus, batteri, parassiti e molecole
da loro prodotte (gli antigeni).
Il sistema immunitario
Il sistema immunitario
               L'immunità innata, o
               naturale, è costituita da
               diversi componenti che si
               oppongono alla
               penetrazione di agenti
               patogeni (soprattutto
               microbici).

               - è la prima risposta;
               - non dipende da una
                 precedente esposizione;
               - è mediata da molecole e
                 cellule preesistenti
                 nell’organismo sin dalla
                 nascita;
               - non ha "memoria";
               - non è efficace contro molti
                 patogeni intracellulari
                 (protozoi, virus).
Il sistema immunitario
               L'immunità innata, è
               costituita da:

               - barriere fisico-chimiche
                 (pelle, apparato
                 gastrointestinale, mucosa
                 vaginale, mucosa
                 bronchiale, mucosa
                 nasale, saliva, lacrime);
               - molecole presenti
                 nell'organismo (lisozima,
                 complemento,
                 antiproteasi);
               - cellule fagocitiche e
                 citotossiche (neutrofili,
                 macrofagi, e natural-killer
                 cells).
Il sistema immunitario
L'immunità acquisita, o adattativa, è una
risposta immunitaria caratterizzata dal suo
adattamento a ciascuna infezione. Si divide a
sua volta in immunità umorale e in
immunità cellulo-mediata. Le cellule che
agiscono in questo tipo di risposta
immunitaria sono dette linfociti.

-   è più specifica dell'innata;
-   è indotta dal patogeno o dalla sostanza
    estranea.
-   aumenta la protezione mediata
    dall’immunità innata.
-   è comparsa relativamente tardi, in termini
    evolutivi.
-   è presente solo nei vertebrati;
-   ha "memoria" (la seconda risposta è più
    rapida e più efficace).
Il sistema immunitario
L'immunità adattativa, è coinvolta in:

- rigetto dei trapianti;
- immunità cellulo-mediata specialmente
  contro patogeni intracellulari;
- immunità umorale specialmente contro
  antigeni circolanti;
- immunosorveglianza dei tumori.

E' costituita da:
- linfociti T (CD4+ o T-helper e CD8+ o T cito
  citotossici)
- linfociti B (produzione anticorpi).
Cellule dell'immunità innata
FAGOCITI: cellule che con movimenti ameboidi di tutto o di parte del loro
protoplasma inglobano e digeriscono microrganismi, corpi estranei, altre
cellule dello stesso organismo destinate alla morte

Polimorfonucleati (PMN) o                  Monociti/Macrofagi sono fagocitici
granulociti sono cellule fagocitiche       circolanti e hanno pochi granuli,
(short-lived) che contengono granuli       contengono molti lisosomi e la loro
(lisosomi) in cui vengono prodotti         attivazione comporta un incremento
enzimi idrolitici, radicali perossidi e    della fagocitosi con ingestione dei
superossidi (tossici per qualsiasi         batteri. Svolgono un ruolo importante
microrganismo) e anche proteine            nella processazione e presentazione
battericide come la lattoferrina.          dell’antigene
Cellule dell'immunità innata
FAGOCITI: cellule che con movimenti ameboidi di tutto o di parte del loro
protoplasma inglobano e digeriscono microrganismi, corpi estranei, altre
cellule dello stesso organismo destinate alla morte
Cellule dell'immunità innata
LINFOCITI NATURAL KILLER
(NK): grossi linfociti granulari
particolarmente importanti nel
riconoscimento e distruzione di
cellule tumorali e infette da
virus. Le NK non necessitano di
attivazione, avendo un sistema
di riconoscimento del target del
tutto diverso e indipendente dal
"riconoscimento dell'antigene"
caratteristico degli altri linfociti
(T e B).
L'immunità adattativa

L’immunità acquisita
rappresenta un sistema di
difesa più sofisticato,
costituito da meccanismi
che vengono indotti e
stimolati dall’esposizione
all’antigene.

Si generano così risposte
immunitarie estremamente
specifiche per le diverse
molecole la cui intensità ed
efficacia è incrementata da
ripetute esposizioni.
Cellule dell'immunità adattativa

- Linfociti B: risposta
  umorale

- Linfociti T: risposta
  cellula-mediata

    - T-helper
    - T-citotossici
Antigeni ed epitopi
Antigene: sostanza, di solito proteine e polisaccaridi (ma anche acidi nucleici
e lipidi, se legati a proteine e polisaccaridi), capace di interagire con la
componente adattativa del sistema immunitario inducendo una risposta
(cellulo-mediata o anticorpo-mediata).

Epitopo: o determinante antigenico, è la porzione di antigene che viene
riconosciuta specificamente dal singolo anticorpo o dal singolo recettore sulle
cellule T.
Riconoscimento dell'antigene

Recettore delle cellule B o   Recettore delle cellule T o
  B-cell receptor (BCR)         T-cell receptor (TCR)
I tempi della risposta immunitaria
Gli anticorpi: struttura di base
Gli anticorpi: le IgG

Le immunoglobuline G (IgG) sono le
più presenti nel sangue, linfa, fluido
cerebrospinale e peritoneale
(costituiscono circa il 70-75% delle
immunoglobuline totali).

Sono in grado di reagire con i
macrofagi, neutrofili e le cellule
natural killer (NK) e sono l'unica
classe anticorpale efficace contro le
tossine batteriche.

Sono anche le uniche
immunoglobuline in grado di
attraversare la placenta nelle donne
durante la gravidanza per proteggere
il feto.
Gli anticorpi: le IgG
Gli anticorpi: le IgG
Gli anticorpi: le IgM
Le immunoglobuline M (IgM)
hanno due funzioni, che si
rispecchiano nelle due possibili
conformazioni:

1. forma monomerica:
   rimangono ancorate sulla
   superficie dei linfociti B
   vergini o naïve e funzionano
   da recettore per l'antigene,

2. forma pentamerica:
   vengono secrete
   nell'ambiente extracellulare e
   svolgono un'importantissima
   funzione di opsonizzazione e
   di attivazione del
   complemento.
La risposta anticorpale
La presenza di IgG specifiche per antigeni di un dato virus nel siero indica che
l'organismo è venuto a contatto con il microrganismo in un'infezione
pregressa; se sono presenti le IgM, invece, l'infezione è attualmente in atto
in fase acuta, essendo le IgM i primi anticorpi prodotti dalle plasmacellule nel
corso di un'infezione.
Gli anticorpi: le IgA
Maturazione dell'affinità
E' il processo che porta
all'aumento dell'affinità degli
anticorpi per un particolare
antigene.

E' il risultato di mutazioni
somatiche che avvengono a
carico dei geni che codificano
per le Ig, seguita dalla
sopravvivenza selettiva dei
linfociti B che, proprio grazie
a queste mutazioni,
produrranno gli anticorpi
con l'affinità maggiore.
Cambio di classe / switch isotipico
Il cambio di classe (Class-
Switch Recombination,
CSR) delle catene pesanti
delle Ig è il processo per
mezzo del quale una cellula
B passa dalla produzione di
IgM alla produzione di IgG,
IgE, IgA.

Le IgG, IgE o IgA prodotte
avranno la stessa specificità
antigenica delle IgM
precedentemente prodotte.

Cambia la funzione
effettrice
Cambio di classe / switch isotipico
Gli anticorpi: principali funzioni

  Isotipo        Sottoclassi         Presenza                     Funzioni                               Altro
IgA         α (IgA1 e 2)       Secrezioni mucose       Immunità e protezione delle        La presenza nel latte materno
                               (principalmente),       mucose, debole opsonizzante        permette il trasferimento di
                               sangue, latte materno   e attivatore del complemento       protezione dalla madre al figlio,
                                                                                          resistenti alla proteolisi
IgD         δ                  Sangue                  Recettore per i linfociti (BCR)    Sensibili alla digestione
                                                                                          proteolitica
IgE         ε                  Sangue, tessuti         Difesa contro gli elminti e        -
                                                       reazioni allergiche
IgG         γ (IgG1, 2, 3 e    Sangue, tessuti,        Opsonizzazione, attivazione        È la principale Ig del siero (80%
            4)                 placenta                del complemento,                   ca.), sono i soli anticorpi che
                                                       citotossicità cellulare            passano attraverso la placenta
                                                       anticorpo-dipendente
                                                       (ADCC), inibizione dei linfociti
                                                       B, immunità neonatale
IgM         µ                  Sangue (a causa         Attivazione del complemento,       Sono i principali anticorpi
                               delle grosse            attività agglutinante, recettore   durante la prima settimana
                               dimensioni)             per i linfociti B (BCR)            d'infezione
"self" Vs "non-self"

Il sistema immunitario è quindi una complessa rete molecolare e cellulare
sviluppatasi nel corso dell'evoluzione per difendere l'organismo da qualsiasi
insulto che ne minacci l'integrità.

Una caratteristica fondamentale del sistema immunitario deve quindi essere la
capacità di discriminare tra le strutture endogene, che non costituiscono un
pericolo, che dunque possono o devono essere preservate (self) e le strutture
esogene che di contro possono essere nocive per l'organismo e che per questo
devono essere eliminate (non-self).
Tolleranza immunologica
La tolleranza immunologica è definita come la mancanza di risposta ad un
antigene indotta dalla precedente esposizione a quello stesso antigene.
Tolleranza immunologica
La tolleranza immunologica è definita come la mancanza di risposta ad un
antigene indotta dalla precedente esposizione a quello stesso antigene.

                                                      La tolleranza verso il
                                                      self può essere indotta
                                                      in linfociti auto-reattivi
                                                      immaturi nei siti linfoidi
                                                      centrali (tolleranza
                                                      centrale).

                                                      La tolleranza centrale
                                                      assicura in questo
                                                      modo che il repertorio
                                                      di linfociti maturi non
                                                      riconosca gli antigeni
                                                      self presenti negli
                                                      organi linfoidi primari.
Tolleranza immunologica
La tolleranza immunologica è definita come la mancanza di risposta ad un
antigene indotta dalla precedente esposizione a quello stesso antigene.

                                                       La tolleranza
                                                       periferica si ha
                                                       quando il linfocita
                                                       maturo che riconosce
                                                       il self diventa incapace
                                                       di riconoscere tale
                                                       antigene.

                                                       La tolleranza periferica
                                                       serve quindi a
                                                       garantire la non
                                                       risposta ad antigeni
                                                       non presenti negli
                                                       organi linfoidi primari.
Riassumendo: immunità e tolleranza
    Il sistema immunitario deve essere quindi in grado di:
    A) proteggerci dal non-self -> concetto di IMMUNITA'
    B) tollerare il self -> concetto di TOLLERANZA
Malattie autoimmuni
La malattia autoimmune è una condizione patologica in cui è avvenuta la
rottura della tolleranza immunologica verso uno o più antigeni "self".

Il risultato della scomparsa della tolleranza è la formazione di autoanticorpi
e/o linfociti-T autoreattivi che determinano/ inducono il danno tissutale e la
malattia.

               X
Malattie autoimmuni
Malattie autoimmuni
- Circa il 3% della popolazione mondiale è affetto da una malattia autoimmune.
- Molte delle malattie croniche disabilitanti che colpiscono in età lavorativa hanno
  una base autoimmune. Tra queste: sclerosi multipla, artrite reumatoide, diabete
  mellito insulino-dipendente.
- Sono riscontrate in maggiore frequenza nelle donne.
- L'incidenza aumenta allontanandosi dall'equatore (gradiente di latitudine).
- Sembrano aumentare progressivamente in funzione dello sviluppo
  socioeconomico dell'area in esame.
- Non è tutt'ora chiaro se queste variazioni geografiche e socioeconomiche
  riflettano una diversa esposizione ad agenti patogeni, una diversa
  alimentazione, una diversa capacità di diagnosticare o altri fattori ancora non
  identificati.
Cosa scatena le malattie autoimmuni?
Come in tutte le malattie croniche complesse ci sono evidenze che suggeriscono
un'interazione tra fattori genetici e ambientali nello sviluppo di queste patologie
(malattie multifattoriali).
Cosa scatena le malattie autoimmuni?
Fattori genetici: confermati in studi su gemelli e su nuclei famigliari.

                  Frequenza        Frequenza        Aumento del   Frequenza          Aumento del
                  della malattia   della malattia   rischio con   della malattia     rischio con un
                  nella            nei famigliari   famigliare    in individui con   gemello
                  popolazione      delle persone    affetto       un gemello         omozigote
                  (prevalenza)     affette                        monozigote         affetto rispetto
                  (%)              (%)                            affetto            ad un fratello
                                                                  (%)                affetto

Artrite           1                8                x8            30                 x 3.5
reumatoide
Diabete mellito   0.4              6                x 15          34                 x 5.7
insulino-
dipendente
Spondilite        0.13             7                x 54          50                 x 7.1
anchilosante
Sclerosi          0.1              2                x 20          26                 x 13
multipla
Lupus             0.1              2                x 20          24                 x 12
eritomatoso
sistemico
Cosa scatena le malattie autoimmuni?
Fattori ormonali: maggior frequenza nelle femmine rispetto ai maschi.
Cosa scatena le malattie autoimmuni?
Ipotesi igienica: L’aumento delle allergie e delle malattie autoimmuni sarebbe da
imputare ad una ridotta esposizione ad agenti infettivi nei primi anni di vita.
Cosa scatena le malattie autoimmuni?
Agenti infettivi: Il ruolo potenziale di un agente infettivo nella patogenesi delle
malattie autoimmuni, è supportato da studi epidemiologici descrittivi che mostrano:
una distribuzione geografica non omogenea, una variazione nel trend di molte
aree del mondo, l’evidenza di possibili “clusters” e un cambiamento di rischio negli
emigrati.
Un incontro primario con questo agente microbico potrebbe avvenire in giovani
adulti geneticamente suscettibili che successivamente sviluppano la malattia.
Ipotesi infettiva

Molecular                                                    Epitope
 mimicry                                                    spreading

Bystander                                                   Cryp5c
ac5va5on                                                    an5gens

            Carol L. Vanderlugt & Stephen D. Miller, 2002
L'incontro con il patogeno

         Carol L. Vanderlugt & Stephen D. Miller, Nat Rev Immunol 2002
Ipotesi 1: il mimetismo molecolare

             Carol L. Vanderlugt & Stephen D. Miller, Nat Rev Immunol 2002
Ipotesi 2: l'espansione di epitopi

             Carol L. Vanderlugt & Stephen D. Miller, Nat Rev Immunol 2002
Ipotesi 3: l'attivazione dello spettatore

                Carol L. Vanderlugt & Stephen D. Miller, Nat Rev Immunol 2002
Ipotesi 4: gli antigeni criptici

           Carol L. Vanderlugt & Stephen D. Miller, Nat Rev Immunol 2002
Carol L. Vanderlugt & Stephen D. Miller, Nat Rev Immunol 2002
Esposizione a UV
La Vitamina D aumenta la chemiotassi e la capacità di fagocitosi delle cellule
immunitarie. Inoltre inibisce la maturazione delle cellule dendritiche (che
presentano gli antigeni), la differenziazione dei Th1 e Th17 (cellule
proinfiammatorie) e promuove la funzione immunoregolatoria delle Treg.
Take home messages
- L'immunologia studia i meccanismi di difesa di un organismo.

- L'immunità è la capacità di proteggersi da un agente estraneo.

- Il sistema immunitario comprende organi, cellule e molecole deputati alla difesa
  dell'organismo.

- L'immunità innata, o naturale, è la prima risposta immunitaria; è veloce, aspecifica, non
  dipende da precedenti esposizioni, non ha memoria. E' costituita da cellule fagocitiche e
  citotossiche (macrofagi, neutrofili e NK).

- L'immunità acquisita, o adattativa, può essere umorale o cellulo-mediata; è specifica ed
  è dotata di memoria. E' costituita principalmente da linfociti B e T.

- Si definiscono antigeni le sostanze (principalmente proteine e polisaccaridi) in grado di
  interagire con la componente adattativa della risposta immunitaria.

- Si definisce epitopo la porzione di antigene che viene riconosciuta specificamente dal
  singolo anticorpo o dal singolo recettore sulle cellule T.
Take home messages
- Gli anticorpi, o immunoglobuline, sono glicoproteine che costituiscono la risposta
  umorale.

- Le prime immunoglobuline ad essere prodotte in risposta ad uno stimolo antigenico sono
  le IgM (indicano per questo la presenza di un'infezione acuta).

- Le IgG vengono secrete in un secondo momento e permangono per tutta la vita
  (indicano un'infezione passata).

- La tolleranza immunologica è definita come la mancanza di risposta ad un antigene
  indotta dalla precedente esposizione a quello stesso antigene.

- La malattia autoimmune è una condizione patologica in cui è avvenuta la rottura della
  tolleranza immunologica verso uno o più antigeni "self".
Approfondimenti/curiosità
Edward Jenner:
https://www.paginemediche.it/benessere/storia-della-medicina/edward-jenner-e-il-vaccino-contro-il-vaiolo

Louis Pasteur:
https://www.paginemediche.it/benessere/storia-della-medicina/pasteur-ed-il-vaccino-antirabbia

Robert Koch:
https://www.paginemediche.it/benessere/storia-della-medicina/robert-koch-e-la-tubercolosi

Postulati di Koch:
http://www.quadernodiepidemiologia.it/epi/cause/pos_hk.htm

Memoria immunitaria:
http://sip.it/wp-content/uploads/2013/05/la-memoria-immunitaria-e-i-richiami-vaccinali.pdf

Immunità umorale:
http://www.uniroma2.it/didattica/Immunologia/deposito/immunita_umorale.pdf
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