L'INCONTINENZA, QUESTA SCONOSCIUTA - Con il patrocinio del - FINCOPP

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L'INCONTINENZA, QUESTA SCONOSCIUTA - Con il patrocinio del - FINCOPP
L’INCONTINENZA,
QUESTA SCONOSCIUTA
     Con il patrocinio del
L'INCONTINENZA, QUESTA SCONOSCIUTA - Con il patrocinio del - FINCOPP
L'INCONTINENZA, QUESTA SCONOSCIUTA - Con il patrocinio del - FINCOPP
L’incontinenza urinaria è un grande

tabù sociale, sconfiggerla o sempli-

cemente limitarla significa migliora-

re la “qualità di vita” delle persone

che ne soffrono. Questo è il nostro

grande impegno sociale e su tali

temi dobbiamo sempre confrontarci

                  Francesco Diomede
L'INCONTINENZA, QUESTA SCONOSCIUTA - Con il patrocinio del - FINCOPP
> Guida redatta da:

  Prof. Amedeo Bianco
  (Presidente FNOMCeO - Federazione Nazionale degli
  Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri -
  www.fnomceo.it)

  Prof. Francesco Catanzaro
  (Responsabile Unità Operativa di Urologia - Policlinico
  Multispecialistico MultiMedica - Sesto S. Giovanni
  Milano)

  Prof.ssa Maria Angela Cerruto
  (Ricercatrice Cattedra di Urologia - Università di
  Verona)

  Prof. Mauro Cervigni
  (Responsabile dell'Unità Operativa di Urologia gineco-
  logica presso l'Ospedale S. Carlo di Nancy - IDI -
  Sanità - Roma - Past-President AIUG - www.aiug.it)

  Prof. Mario De Gennaro
  (Responsabile, Unità Operativa Complessa di
  Urodinamica Pediatrica, Ospedale Pediatrico
  Bambino Gesù - Roma - Presidente SIUD -
  www.siud.it)

  Sig. Francesco Diomede
  (Presidente della Federazione Italiana Incontinenti
  FINCO e World Federation of Incontinent Patients -
  W.F.I.P. - www.wfip.org)

  Prof. Francesco Pesce
  (Responsabile Unità Operativa Complessa
  di Neuro-Urologia, Ospedale CPO, Ostia - Roma -
  Past-President SIUD - www.siud.it)
L'INCONTINENZA, QUESTA SCONOSCIUTA - Con il patrocinio del - FINCOPP
INDICE        5

> Presentazione del Ministro della Salute                     6

> Il ruolo del medico nel rapporto con i pazienti             9

> Cos’è l’incontinenza urinaria femminile                    12

> Come diagnosticarla                                        13

> Percorso terapeutico della donna                           15

> Cos’è l’incontinenza urinaria maschile                     23

> Come diagnosticarla                                        23

> Percorso terapeutico dell’uomo                             25

> Cos’è l’incontinenza urinaria in pediatria                 29

> Come diagnosticarla                                        32

> Percorso terapeutico del bambino                           33

> Diritti e normative                                        35

> Rapporti col medico di base                                35

> Rapporti con gli specialisti ausl                          35

> Privacy: sanità e doveri del medico                        36

> Incontinenza, invalidità e lavoro                          37

> Le carte dei servizi                                       38

> Come ottenere i dispositivi medici contenitivi             39

> Nomenclatore protesico                                     39

> Cos'é la FINCO                                             46

> Cos'é la WFIP                                              49

> Giornata nazionale incontinenza                            50

> Appendice - Glossario                                      52
L'INCONTINENZA, QUESTA SCONOSCIUTA - Con il patrocinio del - FINCOPP
6      > Presentazione del Ministro della Salute

    IL MINISTRO

    La carenza di informazione e di orientamento rappresenta, come è noto, una delle
    difficoltà maggiormente segnalate dai cittadini in ambito sanitario. Sappiamo bene
    quanto si faccia fatica ad entrare in possesso delle informazioni giuste, a sapere
    con certezza quale sia la struttura alla quale rivolgersi, quale il percorso più appro-
    priato da seguire. Questa Guida interviene, quindi, in un ambito nel quale l’offerta a
    disposizione dei cittadini è ancora largamente insufficiente a garantire il soddisfaci-
    mento della domanda. E rappresenta una opportunità per dare un segnale a chi si
    misura con l’incontinenza della esistenza di una comunità attenta e non indifferen-
    te, contribuendo a portare il tema alla attenzione di una opinione pubblica più vasta.
    E’ anche questo un modo per combattere le false convinzioni che ancora oggi resi-
    stono sulla malattia e vanno superate una volta per tutte. Parlare di incontinenza
    significa, certamente, soffermarsi sulle sue peculiarità, e le pagine che seguono se
    ne occupano esaurientemente. Ma anche ricontestualizzare queste problematiche
    nel più vasto tema delle cronicità e delle politiche da mettere in campo per assicu-
    rare ad esse risposte adeguate. E’ noto che i paesi industrializzati, e l’Italia tra que-
    sti, anche in relazione ad una aspettativa di vita crescente, sono costretti a fare i
    conti con l’aumento della incidenza di malattie croniche, talvolta invalidanti, e della
    perdita della autosufficienza. Il nostro sistema sanitario è già impegnato su questo
    terreno. In realtà ciò che facciamo e abbiamo fatto sinora, pur rilevante, non basta.
    Il contesto nel quale ci muoviamo finisce per mettere in discussione il profilo stes-
    so del nostro sistema di protezione sociale, anche in ambito sanitario. Assistenza
    per le cronicità, tutela della non autosufficienza, attenzione per la qualità della vita
    individuano aree di bisogni crescenti, e un complesso di questioni alle quali, sino
    ad oggi, non siamo stati in grado di garantire tutto ciò di cui i cittadini hanno biso-
> Presentazione del Ministro della Salute                         7

gno. E’ noto quanto, soprattutto tra gli addetti ai lavori, sia forte la convinzione che
si tratti di argomenti dei quali parliamo ormai da troppo tempo, e sappiamo prati-
camente tutto, o quasi. In altre parole, è giunto il momento di rimboccarsi le mani-
che e dare al Paese ciò che si aspetta e che noi tutti, ai diversi livelli di responsabi-
lità, possiamo mettere a sua disposizione. Per questa ragione, sin dall’avvio del mio
mandato, pur avendo piena consapevolezza delle difficoltà che dovremo superare,
e senza lasciare spazio ad alcuna demagogia, ho indicato in queste problematiche
uno dei terreni sui quali misureremo, di fatto, l’efficacia del nostro lavoro. Ed è per
questa ragione che considero necessario ed indispensabile avere come asse stra-
tegico prioritario della mia azione di governo i bisogni dei cittadini e delle loro fami-
glie. Organizzazioni come la Finco, insieme a molte altre, hanno il merito di far emer-
gere costantemente questi stessi bisogni, indicandoli ai decisori, ai diversi livelli, e
attirando la loro attenzione sulle priorità. E’ evidente che quando parliamo di stra-
tegie complessive per garantire una diversa qualità della vita, parliamo anche della
necessità di avere la giusta attenzione per gli stili di vita, per la prevenzione e, più
in generale, per una serie di elementi e fattori che non necessariamente hanno atti-
nenza esclusiva con la sanità. Puntare efficacemente sulla riduzione della inciden-
za di alcune malattie croniche e disabilità necessita di una grande attenzione anche
nei confronti di questi aspetti. L’intervento che ci viene richiesto è multidisciplinare
ed esige, quindi, il coinvolgimento di molte competenze. Avremo bisogno di alcuni
anni di lavoro impegnativo, ma dovremo investire, e rapidamente, per orientare
sempre di più e meglio il sistema in questa direzione. Ciò significa, in larga misura,
ridefinire gli assi strategici e la mission del nostro Ssn, riconvertendo un sistema
prevalentemente orientato, ancora oggi, alla cura degli acuti. Sono convinta che
una parte della modernizzazione del Paese e del suo sistema di protezione sociale
passi proprio per il successo che saremo in grado di cogliere su questi temi.
Dobbiamo fare della assistenza sul territorio, fuori dall’ospedale, il più vicino possi-
bile al domicilio dei cittadini, oltre che a casa, ciò che l’ospedale è stato, nell’imma-
ginario di noi tutti, negli ultimi cinquanta anni. Ripensare il territorio, progettarlo,
ripensare il sistema delle cure primarie, individuare modelli assistenziali per le cro-
nicità più adeguati alle necessità non è, come è noto, una opzione a nostra dispo-
sizione, ma una strada obbligata. E’ sul territorio che possiamo e dobbiamo gioca-
re la partita per la garanzia effettiva dei Lea. E’ sul territorio che curiamo quel rap-
porto di fiducia medico-cittadini che è il vero fondamento del sistema. Questa sfida
porta con se, inevitabilmente, altre sfide non meno importanti per il futuro del nostro
8      > Presentazione del Ministro della Salute

    Ssn. Prima fra tutte quella per l’appropriatezza. Sappiamo quale sensibilità e quan-
    te aspettative ci siano, legittimamente, da parte dei pazienti, nei confronti delle
    innovazioni messe a disposizione dalla ricerca. I bisogni dei cittadini e le loro legit-
    time aspettative sono cresciuti, così come è cresciuta la loro consapevolezza sulle
    possibilità che la scienza e l’innovazione tecnologica mettono a disposizione per
    migliorare la qualità della vita. Questa forte richiesta di attenzione per la qualità della
    vita deve spingerci ad affrontare con determinazione le tante questioni ancora aper-
    te.       Ciò significa, tra l’altro, discutere delle modalità per accettare in pieno la
    sfida per l’appropriatezza senza che ciò vada a detrimento della qualità, della sicu-
    rezza, della personalizzazione delle cure. E provare a rovesciare la tradizionale
    valenza negativa del termine appropriatezza, valorizzandolo in chiave positiva, per
    ciò che garantiamo ai pazienti, in termini di obiettivi di salute conseguiti più che di
    mera sommatoria di prestazioni erogate. In qualità di Ministro della Salute avverto
    per intero la responsabilità di garantire, proprio in questa cornice di appropriatezza,
    le diagnosi e le terapie più adeguate per migliorare la qualità della vita di chi è affet-
    to da una patologia cronica. E di mettere in campo uno sforzo per assicurare, al
    tempo stesso, attenzione per quanto previsto dalle evidenze scientifiche e per l’in-
    dispensabile personalizzazione dei percorsi assistenziali e di presa in carico. Ci con-
    forta, di fronte al tanto che resta da fare, la consapevolezza di poter contare su
    molte esperienze positive e buone pratiche, su società scientifiche, operatori sani-
    tari, organizzazioni di tutela, che hanno rappresentato, in tutti questi anni, una testi-
    monianza concreta che si può fare, e bene, a patto che si prenda sul serio l’atten-
    zione per la qualità della vita, in qualunque momento, come parte integrante del
    percorso assistenziale. Dobbiamo valorizzare queste esperienze e il contributo, pre-
    zioso, che può venire dai diversi attori, e fare in modo che ciò che di buono è stato
    realizzato riesca a fare, sempre di più, sistema. Questa pubblicazione ha il merito di
    sottolineare, ancora una volta, e in maniera concreta, la centralità dei cittadini come
    soggetti e titolari di diritti e di doveri, e di riportare l’attenzione su di essi. Una volta
    di più, semmai ce ne fosse bisogno, abbiamo conferma del ruolo insostituibile svol-
    to dalle organizzazioni di tutela.
    E’ con queste convinzioni che auguro il miglior successo a questa Vostra iniziativa
    e, soprattutto, a molte altre nel futuro nell’interesse esclusivo dei cittadini che tute-
    late con tanto impegno e passione

    Livia Turco
9

                                                IL RUOLO DEL MEDICO
                                                NEL RAPPORTO
                                                CON I PAZIENTI

H
          o accolto con piacere la notizia      di individui. Tale composizione del tes-
          della realizzazione da parte          suto sociale imporrà precise scelte di
          della Federazione Italiana            politica sanitaria sia dal punto di vista
Incontinenti di questa iniziativa edito-        della distribuzione delle risorse che della
riale rivolta ai circa 5 milioni di pazienti,   programmazione dei servizi. Aumenterà
soprattutto donne, alle prese con una           l’incidenza delle malattie croniche e
patologia che incide in modo significati-       quelle ad andamento degenerativo per
vo sulla qualità della vita.                    cui sempre più si affermerà la necessità
L’analisi dell’andamento demografico            per gli anziani di mantenere uno stato di
del Paese induce a pensare che in un            salute accettabile, che consenta quanto
futuro abbastanza prossimo il dato sia          meno di preservare le proprie funzioni e
destinato inevitabilmente a crescere,           quindi la propria autosufficienza.
proporzionalmente con l’invecchiamen-           Le condizioni socio-ambientali pertanto
to della popolazione. Secondo i dati resi       rivestiranno un ruolo essenziale nella
noti recentemente dall’Osservatorio             vita dell’anziano, come è evidente che i
della Terza Età sono oggi 11 milioni gli        medici di medicina generale, prima
anziani ultra sessantacinquenni, ma il          ancora delle strutture ospedaliere, dei
trend dell’invecchiamento progressivo           day hospital, delle residenze sanitarie e
della popolazione, unito all’aumento            dell’assistenza domiciliare, rappresen-
della speranza di vita, lasciano ipotizza-      teranno il primo punto di riferimento
re che entro il 2050 la popolazione             sanitario. Il medico di famiglia, pertanto
anziana rappresenti il 34% dell’intera          dovrà avere nei confronti dell’anziano
comunità nazionale con oltre 18 milioni         un approccio clinico di tipo costante al
10      > Il ruolo del medico nel rapporto con i pazienti

     fine di individuare alterazioni di carattere     per accettarle o meno. Ma se è cambia-
     biologico e psichico che possano com-            to il modo di porsi dei pazienti anche i
     prometterne la salute. Un approccio di           medici, da parte loro, e con essi tutta
     questo tipo può risultare determinante           l’organizzazione sanitaria, hanno in
     nel far emergere problematiche come              alcuni casi contribuito a raffreddare il
     quelle dell’incontinenza che, come sap-          rapporto empatico con il malato indi-
     piamo, sono spesso sottaciute e sono             spensabile per il successo delle cure.
     causa di depressione e perdita di auto-          Quali le cause - una scarsa formazione
     stima, a cui si accompagnano frequen-            universitaria finalizzata ad instaurare un
     temente apatia e sensi di colpa.                 corretto rapporto con i malati. Oggi il
     In quest’ottica appare rilevante il ruolo        corso di laurea è quasi esclusivamente
     della formazione specifica del medico di         rivolto alla formazione di un medico che
     medicina generale, chiamato a collabo-           sappia diagnosticare e curare le malat-
     rare con lo specialista in geriatria, per        tie, secondo le regole dell’arte e della
     creare una sorta di osmosi in grado di           scienza, senza preoccuparsi più di
     fronteggiare problemi derivanti anche            tanto dei “modi” attraverso i quali occu-
     dall’interazione fra varie patologie che         parsi della buona salute dei cittadini.
     spesso ostacolano le capacità diagno-            Una serie interminabile di adempimenti
     stiche e complicano la risposta terapeu-         burocratico-amministrativi richiesti al
     tica. Affrontare problemi legati alla tute-      medico per conciliare la disponibilità
     la della salute vuol dire soffermarsi sul        delle risorse con l’aumentata richiesta di
     rapporto medico-paziente che rappre-             salute.
     senta il fondamento su cui si basa               L’attenzione preponderante per il “caso
     l’esercizio della professione medica.            clinico” e l’orgoglio della “qualità tecnica
     Dopo secoli di paternalismo autoritario          della prestazione”, dove la tecnologia
     basato su principi di beneficialità (dove-       tende a trasformare l’uomo in oggetto.
     re del medico di promuovere il bene del          La spersonalizzazione del rapporto per
     malato), il rapporto medico - paziente,          l’intervento di più competenze speciali-
     ha subìto un profondo cambiamento.               stiche.
     Oggi il cittadino rivendica il diritto all’au-   Il progresso tecnologico inoltre ha sicu-
     todeterminazione, la libertà di curarsi o        ramente portato con sé il distacco del
     di curarsi come vuole. Esige di essere           medico dal malato e viceversa. Oggi si
     debitamente informato sul tipo di cure           può letteralmente “vedere” la malattia,
Il ruolo del medico nel rapporto con i pazienti <                                11

comprendere le ragioni del male, indivi-       che la tecnologia più moderna potrà
duare le terapie più appropriate, tuttavia     mai evidenziare.
è basilare che il medico visiti il paziente,   È importante quindi che il medico sap-
metta una mano sulla pancia, ascolti il        pia ascoltare il paziente e sappia
suo cuore con lo stetoscopio e lo faccia       "comunicare", con un linguaggio acces-
tossire. Semplici gesti che contribuisco-      sibile e rapportato al livello culturale del
no a creare un feeling tra                     malato, come intende procedere nel-
“medico/paziente/famiglia”, rafforzano il      l’iter diagnostico, chiarendo il significato
rapporto e spingono il malato ad aprirsi,      di esami, consulenze specialistiche,
a raccontare i propri timori e le proprie      indagini strumentali, ecc…, e con quale
ansie. Questo serve a creare un legame         terapia intende procedere, gli eventuali
umano basato sulla fiducia reciproca tra       rischi che questa può comportare,
chi cura e chi viene assistito, nella cer-     senza mai promettere guarigioni impos-
tezza che l’empatia tra due esseri             sibili ma senza mai eliminare elementi di
umani non potrà mai essere sostituita          speranza.
da nessuna macchina, per quanto per-
fetta e sofisticata possa essere. Senza
dimenticare che a volte proprio dalle                A cura del Prof. Amedeo Bianco
confidenze dei pazienti emerge l’ele-                           Presidente FNOMCeO
mento diagnostico più importante, una            (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici
                                                Chirurghi e degli Odontoiatri - www.fnomceo.it)
piccola tessera del mosaico che nean-
12        > Cos’è l’incontinenza urinaria femminile

                                                                COS’È L’INCONTINENZA
                                                                URINARIA FEMMINILE

     L
            ’incontinenza urinaria (IU) è una                   maschile.
            qualsiasi perdita involontaria d'uri-               A prescindere dall’età e dal sesso, con-
            na, dietro questa semplice defini-                  siderando cioè sia i maschi che le fem-
     zione si nasconde un’intrinseca com-                       mine di tutte le età, si calcola che sono
     plessità dovuta ai diversi fattori di rischio              affetti da incontinenza urinaria di vario
     di tale condizione:                                        tipo circa l’8,7 % dei soggetti, vale a dire
      Familiarità                                               circa 5 milioni di persone in Italia.
      Età
                                                                 TIPO                                     DEFINIZIONE
      Gravidanza
      Numero di parti
                                                                 Incontinenza da sforzo (IUS)  Perdita involontaria
      Modalità del parto (forcipe, ecc.)                                                       di urina durante lo
      Menopausa e assetto ormonale                                                             sforzo fisico (ride-
      Isterectomia                                                                             re, tossire, starnuti-
      Obesità                                                                                  re, cambiare posi-
      Altri sintomi minzionali Malattie neurologiche -                                         zione, camminare,
                                                                                               salire e scendere le
      Danni cognitivi
                                                                                               scale, correre e sol-
      Fumo                                                                                     levare pesi)
     Tabella 1.                                                  Incontinenza da urgenza (IUU) Perdita involontaria
     Fattori di rischio per l’incontinenza urinaria femminile                                  di urina accompa-
                                                                                               gnata o immediata-
     Quanto è diffusa                                                                          mente preceduta da
     L’incontinenza urinaria è una condizione                                                  urgenza della min-
                                                                                               zione
     molto frequente (oltre 260 milioni di per-                  Incontinenza mista (IUM)      Coesistenza        di
     sone al mondo ne soffrono!) e nel gene-                                                   entrambi i tipi di
                                                                                               incontinenza
     re femminile essa è presente in circa il
                                                                Tabella 2.
     doppio dei casi rispetto al genere                         Classificazione dei principali tipi di IU con le relative definizioni
Cos’è l’incontinenza urinaria femminile <                                      13

In entrambi i sessi, la frequenza dell’in-      dersi e difendersi in tali circostanze. È
continenza aumenta con l’età.                   interessante a tal proposito ricordare
                                                che, nel colloquio con il medico di base,
Tipi di incontinenza                            le problematiche relative alla sfera uro-
Non tutte le incontinenze sono uguali.          genitale e proctologica sono quelle che
Esistono vari tipi di incontinenza urinaria     imbarazzano maggiormente le persone.
che riconoscono diversi meccanismi e            Le principali barriere che si innalzano nel
diverse cause. La classificazione delle         rapporto tra medico e paziente sono
diverse tipologie di incontinenza urinaria      costituite dalle scarse informazioni spe-
con le relative definizioni è riportata nella   cifiche a disposizione di entrambi, dalla
tabella 2.                                      brevità delle visite, dalla superficialità
Di tutte le tipologie, la forma più frequen-    con cui spesso si ricorre ai pannoloni,
te nelle donne è certamente quella da           dalla mancata rimborsabilità dei farmaci
sforzo.                                         per l’incontinenza e dalla carenza di
                                                strutture di riferimento note verso cui
Come diagnosticarla                             indirizzare la paziente. Nel rapporto
Per poter diagnosticare l’incontinenza          Tipo di incontinenza
urinaria innanzitutto è necessario che la       Frequenza e gravità dell’incontinenza
persona che ne soffre l’affronti come un        Eventuali fattori aggravanti
                                                Malattie concomitanti che possono esercitare
problema risolvibile e ne parli con il
                                                un effetto significativo sull’incontinenza
medico di base spontaneamente, oppu-            Precedenti interventi chirurgici
re venga da questi stimolata a parlarne.        Terapie conservative mediche e/o farmacologi-
A tal fine è importante conoscere e quin-       che precedenti e/o in corso
                                                Stile di vita, inclusi tipo di alimentazione e assun-
di superare tutte le barriere che potreb-
                                                zione di liquidi
bero successivamente ostacolare la cor-         Stato mentale e capacità della paziente di com-
retta gestione del problema. Tali barriere      prendere i piani di trattamento e di discutere con
possono coinvolgere la persona e il con-        il medico sulle diverse opzioni terapeutiche
                                                Abilità fisica per valutare il grado di mobilità
testo in cui vive, il medico di base, il con-
                                                motoria
testo in cui si svolge la relazione medico-     Destrezza manuale e acuità visiva al fine di adat-
paziente, oppure l’insieme delle tre eve-       tare le strategie di trattamento alle esigenze
nienze. Riluttanza, reticenza e imbaraz-        della paziente
zo rappresentano le barriere che la per-        Tabella 3.
                                                Informazioni che si devono ottenere dall’anamnesi di una
sona innalza attorno a sé per nascon-           paziente con incontinenza urinaria
14      > Cos’è l’incontinenza urinaria femminile

     medico-paziente ulteriori ostacoli che          stico-terapeutici mirati al trattamento
     possono sorgere sono dovuti alle diffe-         dell’incontinenza che assicurano una
     renze che comunemente esistono nelle            gestione sicura della paziente.
     relazioni fra persone diverse (sesso, cul-      Dopo l’anamnesi e l’esame obiettivo,
     tura, sensibilità, età, ceto sociale).          in assenza di sintomi delle basse vie uri-
     Alcune soluzioni per cercare di abbatte-        narie dovuti ad altre patologie pelviche
     re queste barriere potrebbero essere le         che complicano l’incontinenza, le inda-
     seguenti:                                       gini raccomandate da tali linee-guida
     • allungare i tempi dedicati al dialogo         sono: la quantificazione dei sintomi con
         con la paziente ritagliando del tempo       appositi questionari, la valutazione della
         dedicato esclusivamente alla proble-        qualità di vita e del desiderio di tratta-
         matica incontinenza;                        mento da parte della paziente; la compi-
     • aumentare i servizi di consultorio, le        lazione di un diario minzionale (qualità e
         strutture specializzate in tale settore     quantità di bevande assunte, numero di
         e il ruolo dell’associazionismo             volte in cui si è andati alla toilette e quan-
         (Federazione                   Italiana     to si è urinato ogni volta, numero di epi-
         Incontinenti);                              sodi di incontinenza); un esame delle
     • rendere accessibili a tutti le possibili-     urine; valutazione del residuo vescicale
         tà di trattamento (farmaci, riabilitazio-   post-minzionale. Per l’incontinenza non
         ne e dispositivi medici);                   complicata da altri fattori, una volta for-
     • formare e informare medici di base e          mulata una diagnosi presunta del tipo di
         pazienti utilizzando i più idonei canali    incontinenza (da sforzo, da urgenza o
         di comunicazione;                           mista), si potrà, senza ricorrere ad ulte-
     • migliorare l’integrazione fra cure pri-       riori indagini diagnostiche, impostare
         marie (medici di base) e secondarie         una terapia iniziale. Se il trattamento ini-
         (specialisti).                              ziale non è soddisfacente o in caso di
                                                     fattori complicanti l’incontinenza (san-
     L’anamnesi e la valutazione generale            gue nelle urine, precedenti interventi chi-
     della paziente consentono di raccogliere        rurgici o radioterapie in area pelvica,
     una serie di informazioni utili per formu-      dolore pelvico, malattie neurologiche,
     lare una diagnosi preliminare.                  ecc…), è necessario il ricorso a uno
     Esistono oggi delle linee-guida interna-        specialista che si avvarrà di test addizio-
     zionali che riguardano i percorsi diagno-       nali, quali l’esame citologico delle urine
Cos’è l’incontinenza urinaria femminile <                             15

(per escludere una patologia neoplastica      una patologia fino ad allora latente. Circa
delle vie urinarie), l’uretrocistoscopia e    il 50% delle donne che partoriscono
alcune indagini diagnostiche per imma-        riportano un danno a livello delle struttu-
gini (essenzialmente ecografia). Se c’è       re di sostegno pelviche; di queste il 10-
necessità di approfondire il meccanismo       20% richiedono cure mediche per i loro
in gioco, e sempre prima di una terapia       sintomi. I fattori di rischio più significativi
invasiva, l’indagine principe a questo        nel parto vaginale comprendono: età,
livello è l’esame urodinamico. Questo
                                              elevato numero di parti, elevato peso del
consiste nella simultanea misurazione
                                              bambino alla nascita fetale, travaglio,
con un piccolo catetere della pressione
                                              presenza di lacerazioni perineali. Diversi
vescicale e del flusso minzionale in fase
                                              studi sono contrari all'uso dell’episioto-
di riempimento e svuotamento della
                                              mia come tecnica di protezione sul pavi-
vescica, che permette in genere un pre-
ciso inquadramento della disfunzione          mento pelvico nel parto in quanto è
presente.                                     stato dimostrato che non previene i trau-
                                              mi o il rilasciamento, né riduce il rischio
Percorso terapeutico della donna              del danno fetale legato al passaggio
L'acquisizione delle migliorate cono-         attraverso il canale vaginale. In conside-
scenze in ambito scientifico relative al      razione di quanto riportato si può sen-
pavimento pelvico hanno permesso di           z'altro affermare la necessità di strategie
affermare che i danni collegati al parto      di prevenzione e recupero delle compli-
possono avere conseguenze a lungo             cazioni perineali in gravidanza, durante e
termine quali l'incontinenza urinaria,        dopo il parto. In quest’ottica acquista un
fecale ed il prolasso degli organi pelvici.   ruolo importante la rieducazione pelvi-
La rarità del prolasso genitale nella         perineale. Il promotore di tale rieduca-
donna vergine ed in quella che non ha         zione (Arnold Kegel nel 1948) propose
mai partorito confermerebbe infatti           un trattamento rivolto a migliorare la per-
l'azione traumatica del parto, il cui mani-   formance dei muscoli del pavimento
festarsi può essere ritardato fino alla       pelvico dopo il parto e nell'incontinenza
comparsa di altri fattori quali: l’obesità,   urinaria. La prevenzione è finalizzata al
gli sforzi espulsivi durante la defecazio-    raggiungimento di quattro obiettivi:
ne, la bronchite cronica e, soprattutto, la   1. Ginecologico: prevenzione e/o
menopausa possono far manifestare                 terapia del prolasso genitale;
16      > Cos’è l’incontinenza urinaria femminile

     2. Urologico: prevenzione e/o terapia         posizione ginecologica si cerca di far
         dell'incontinenza urinaria;               rendere coscienza dell'attività del piano
     3. Colonproctologico: prevenzione e           perineale monitorando la tonicità peri-
         recupero della funzione ano-rettale;      neale tramite la palpazione vaginale.
     4. Sessuologico: positiva ripercussio-        Inoltre vengono spiegati semplici eserci-
         ne sulla vita sessuale.                   zi per il rinforzo del pavimento pelvico
     Interessati alla riabilitazione sono i        come la contrazione dello sfintere anale,
     muscoli perineali, in particolare il musco-   l'elevazione dell'ano a paziente seduto e
     lo elevatore dell'ano, principalmente         l'utilizzo della sinergia degli adduttori
     nella sua porzione pubococcigea. Il trat-     con il pavimento pelvico, chiedendo alla
     tamento di riabilitazione del piano peri-     paziente di tenere un peso stretto tra le
     neale è di particolare importanza nella       ginocchia. E’ utile anche una fase preli-
     gestione di donne con incontinenza uri-       minare con esercizi di rilassamento e
     naria da sforzo, essa infatti migliora il     respirazione diaframmatica. Le tecniche
     sostegno uretrale ed il meccanismo di         riabilitative sono essenzialmente rappre-
     chiusura, in particolare durante le mano-     sentate dalla chinesiterapia pelvi-
     vre da sforzo; di conseguenza riduce la       perineale (CPP), dalla biofeedback-
     perdita d’urina.                              terapia (BFB) e dalla stimolazione elet-
     Scopo della riabilitazione del piano peri-    trica funzionale (SEF).
     neale è:
     1 correggere cattive abitudini acquisi-       Chinesiterapia pelvi-perineale
         te dalle pazienti allo scopo di preve-    La chinesiterapia pelvi-perineale (CPP)
         nire la perdita d’urina;                  ha un ruolo particolarmente importante
     2 stabilire una adeguata consapevo-           esplicato tramite il rinforzo dell’azione di
         lezza della funzione dei muscoli          supporto del pavimento pelvico, il
         pubococcigei;                             miglioramento della tonicità vaginale e
     3 aumentare la contrattilità tonica e         dell'elasticità tissutale.
         fasica dei muscoli pubococcigei.          Il programma chinesiterapico prevede:
     Questo programma di riabilitazione è          - presa di coscienza della muscolatura
     basato su semplici regole che sono                 perineale;
     spiegate alla paziente. Con la paziente in    - eliminazione di ogni contrazione
Cos’è l’incontinenza urinaria femminile <                         17

    muscolare errata (agonista e antago-        fiducia e di sicurezza che possono moti-
    nista);                                     vare un maggiore impegno.
-   esercizi di rinforzo muscolare peri-        Da non sottovalutare inoltre l'ambiente
    neale selettivo;                            in cui si esegue la terapia che deve
-   training volto alla automatizzazione        essere, accogliente, acusticamente iso-
    della attività perineale durante gli atti   lato e non troppo ampio, in modo che la
    della vita quotidiana.                      paziente possa concentrarsi sul lavoro e
                                                nel rispetto del pudore.
Stimolazione elettrica                          Dopo il ciclo di terapia è necessario con-
funzionale (SEF)                                tinuare il trattamento a domicilio.
La SEF è una stimolazione passiva,              Si può consegnare alle pazienti un sem-
effettuata mediante l'utilizzo di correnti      plice manuale illustrato esplicativo di
elettriche tramite elettrodi posizionati su     questi esercizi.
sonde vaginali o anali.
La SEF è di largo impiego nel trattamen-        In particolare gli esercizi comprendono:
to della incontinenza urinaria femminile.       Esercizi di rilassamento con respi-
                                                razione diaframmatica: per 5 minuti la
Il biofeedback (BFB)                            donna deve respirare lentamente e pro-
Il BFB è una tecnica di ginnastica attiva       fondamente;
durante la quale la paziente, con l’ausilio     Esercizi base:
di una sonda vaginale collegata al moni-        devono essere eseguiti con regolarità e
tor di un computer, può visualizzare la         costanza durante l'arco della giornata.
propria contrazione sul monitor. Per tale       1. In posizione seduta od eretta, mette-
motivo richiede una partecipazione atti-            re in tensione il perineo e "stringere"
va da parte della paziente.                         usando i muscoli del pavimento pel-
Un ciclo di trattamento riabilitativo varia         vico. Eseguire l'esercizio 10 volte e
in genere da 10 a 15 sedute.                        ripeterlo ad ogni ora senza interrom-
Importante per il buon andamento della              pere le normali attività quotidiane;
terapia che la paziente sia seguita sem-        2. Durante ogni minzione interrompere
pre dallo stesso terapeuta, il che favori-          più volte volontariamente il flusso di
sce l'instaurarsi di un buon rapporto di            urina.
18      > Cos’è l’incontinenza urinaria femminile

                                                         ne.
     Esercizi per i muscoli del pavimento             4. In posizione eretta, piedi ruotati
     pelvico:                                            esternamente, palla posta tra le cavi-
     devono essere eseguiti quotidianamen-               glie, cercare di avvicinare le caviglie
     te. Durante ogni esercizio mettere in ten-          vincendo la resistenza del pallone.
     sione i muscoli del pavimento pelvico.
     Eseguire ogni esercizio per 5 secondi            Esercizi di automatizzazione:
     con pause di riposo tra un esercizio e           eseguire la contrazione della muscolatu-
     l'altro.                                         ra del piano perineale durante l'esecu-
     1. In posizione supina con un cuscino            zione dei seguenti esercizi:
          sotto la testa, con le braccia distese      1. tossire 10 volte;
          lungo il corpo e con la gambe semi-         2. in posizione eretta: tronco e capo
          flesse e le ginocchia unite, la donna           appoggiati alla parete, gambe divari-
          deve alzare lentamente il bacino,               cate e staccate dalla parete. Far sci-
          stringendo i muscoli perineali, poi,            volare il tronco lungo la parete, flette-
          espirando lentamente ritornare alla             re le ginocchia, fino a 90°. Mantenere
          posizione di partenza rilasciando i             la posizione per 5 secondi. Ripetere
          muscoli del perineo.                            per 5 minuti;
     2. Donna in piedi a gambe leggermen-             3. eseguire 10 saltelli;
          te divaricate e talloni a terra, alterna-   4. partendo dalla posizione eretta, mani
          tivamente piegare in fuori, flettendo-          appoggiate ad un tavolo, eseguire
          lo, il ginocchio destro, quindi il sini-        piegamenti sulle ginocchia mante-
          stro, appoggiandovi sopra lenta-                nendo il tronco eretto. Eseguire
          mente tutto il peso del corpo, men-             l'esercizio per 5 minuti.
          tre la gamba che non si flette deve         La percentuale di successo di questi
          essere tenuta estesa e rigida.              esercizi dipende dalla gravità dell'incon-
     3. Donna supina a gambe divaricate               tinenza da sforzo. Le pazienti con sinto-
          con ginocchia flesse e pallone posto        mi lievi sono quelle che migliorano di più.
          a contatto con la faccia interna delle      In ogni caso per ottenere dei benefici
          cosce, cercare di chiudere le ginoc-        duraturi è necessario fare ginnastica in
          chia vincendo la resistenza del pallo-      modo continuativo.
Cos’è l’incontinenza urinaria femminile <                            19

La ginnastica del piano perineale può,         uretrale (IUS) per cercare di ridurre gli
inoltre essere associata anche ad altre        effetti collaterali comunque legati alla
modalità terapeutiche come quelle far-         loro assunzione.
macologiche.                                   L'utilizzo di questi farmaci, limitato da
                                               alcuni effetti collaterali, è tuttora a totale
La Terapia farmacologica                       carico delle pazienti, pur offrendo in casi
Il trattamento farmacologico interessa         selezionati un miglioramento della quali-
prevalentemente l’Incontinenza Urinaria        tà di vita.
da Urgenza (IUU) e si basa principal-          Nel caso in cui le terapie conservative
mente sull’impiego di antimuscarinici          non raggiungano il risultato desiderato,
(noti anche come anticolinergici). Questi      si può ricorrere a metodiche più o meno
agenti agiscono inibendo le contrazioni        invasive (chirurgia anti-incontinenza).
involontarie della vescica, incrementan-
do la capacità della vescica e ritardando      La Terapia chirurgica
l’urgenza iniziale alla minzione.              L'attuale tendenza della chirurgia anti-
Per      quanto        riguarda     invece     incontinenza è di effettuare interventi
l’Incontinenza Urinaria da Sforzo (IUS) di     quanto meno invasivi possibile, con una
recente si è reso disponibile un farmaco       ovvia riduzione delle complicanze.
appartenente alla classe degli inibitori       Questa è anche una specifica richiesta
del riassorbimento della serotonina e          da parte delle pazienti per una patologia
noradrenalina (neurotrasmettitori del          benigna come l'incontinenza urinaria
sistema nervoso). Questo farmaco agi-          che impatta fortemente sulla qualità
sce sullo sfintere uretrale per aumentar-      della vita. In quest'ottica, le innovative
ne la forza di contrazione durante la fase     procedure mininvasive sembrano
di riempimento della vescica.                  rispondere a questa richiesta.
Le molecole appartenenti a entrambe le
classi farmacologiche citate hanno spe-        Le tecniche chirurgiche
cifici meccanismi d’azione e un differen-      Agenti volumizzanti periuretrali
te grado di selettività, cioè la capacità di   Nelle pazienti in cui per cause mediche
agire in modo più o meno “esclusivo” sul       (cardiovascolari, neurologiche, ecc.) non
muscolo vescicale (IUU) o sullo sfintere       può essere effettuato un intervento chi-
20      > Cos’è l’incontinenza urinaria femminile

     rurgico, o nei casi di recidive o laddove      così si ricrea la continenza urinaria. In
     la paziente vuole effettuare un tratta-        genere la paziente viene dimessa 24 ore
     mento di "minima" si eseguono attual-          dopo l’intervento.
     mente degli interventi di infiltrazione        I vantaggi di questa tecnica mininvasiva
     dello sfintere uretrale in anestesia locale,   sono numerosi:
     mediante microgranuli di sostanze quali:       1. La paziente è sveglia e quindi può
     il silicone, il collagene ed il destranome-        collaborare con il chirurgo: tossendo
     ro/acido ialuronico, che hanno lo scopo            ad esempio durante l’intervento, si
     di incrementare lo spessore dei tessuti            riesce a posizionare in maniera più
     dove vengono inserite per rendere lo               accurata la benderella sotto l'uretra;
     sfintere più efficiente. Tali sostanze sono    2. La benderella è posizionata "senza
     biocompatibili, pertanto vengono facil-            tensione": pertanto essa agisce solo
     mente inglobate nei tessuti della pazien-          sotto sforzo e consente alla paziente
     te con minime reazioni da corpo estra-             di urinare senza ostacolo.
     neo. Le percentuali di guarigione oscilla-     Questo intervento ha una percentuale di
     no tra il 55 ed il 60%, e sono tassi sicu-     successo superiore all’80%, con scarse
     ramente più bassi delle tecniche di mini-      complicanze intra e post-operatorie.
     sling ma hanno il vantaggio di avere
     quasi l'assenza di effetti collaterali.        Sling Trans-otturatoria (TOT)
                                                    Recentemente è stato proposto un altro
     Sling retropubica                              intervento in cui una benderella (sempre
     Negli ultimi anni è stato proposto un          di materiale sintetico) viene inserita sotto
     intervento chirurgico per trattare l'incon-    l’uretra e attraversa le ossa del bacino
     tinenza urinaria da sforzo. Una benderel-      (forame otturatorio) per poi fuoriuscire
     la di materiale sintetico (prolene), rico-     attraverso una piccola incisione effettua-
     perta da una guaina di plastica, viene         ta a livello inguinale. I risultati sono
     posizionata per via vaginale in anestesia      anch'essi molto validi con percentuali di
     spinale o locale al di sotto dell'uretra e     guarigione superiori al 90% e un tasso di
     fatta fuoriuscire al di sopra del pube. In     complicanze inferiori alla precedente
     questo modo viene ripristinato il perfetto     tecnica retropubica, visto il percorso in
     funzionamento dello sfintere uretrale e        zone a minore rischio di lesioni.
Cos’è l’incontinenza urinaria femminile <                                    21

Neuromodulazione sacrale                         Conclusioni
La stimolazione elettrica delle radici ner-      Fino a pochi anni fa il presupposto cul-
vose della vescica è una ulteriore nuova         turale più ampiamente accettato nel
frontiera nel campo della incontinenza           mondo, per il trattamento chirurgico
urinaria femminile. Nei casi in cui la           della IUS, era quello di effettuare inter-
donna ha una incontinenza legata a un            venti di sospensione vescicale che veni-
forte stimolo a urinare (Incontinenza da         vano eseguiti per via retropubica in ane-
Urgenza) e che non regredisce con tera-          stesia generale. Nonostante la fattibilità
pia medica o riabilitativa, si può effettua-     e l'efficacia a lungo termine di queste
re l'impianto di un vero e proprio pace-         tecniche, l'attuale trend della chirurgia è
maker vescicale che ha lo scopo di ripri-        quello di ottenere gli stessi risultati delle
stinare il corretto coordinamento tra            tecniche tradizionali utilizzando tecniche
vescica, sistema nervoso centrale e              mininvasive effettuate in day-surgery, in
pavimento pelvico. Lo stimolatore è              anestesia locale, visti gli ormai indubbi
identico a quello usato per i disturbi del       vantaggi di tali procedure rispetto alle
ritmo cardiaco e viene posizionato               tecniche tradizionali. Il ruolo emergente
mediante una piccola incisione della             dell'endoscopia ginecologica ha indotto
natica nel sottocute della paziente,             alcuni gruppi a utilizzare tecniche laparo-
senza particolari complicanze e con              scopiche per il trattamento della IUS. Ma
risposte che arrivano al 60-70% dei              a tutt'oggi, restano molti dubbi sui reali
casi.                                            vantaggi di queste tecniche rispetto agli
                                                 interventi trans-vaginali.

                                                                               A cura di:
                                                          Prof.ssa Maria Angela Cerruto
                                                   (Ricercatrice Cattedra di Urologia - Università di
                                                                                            Verona)

                                                                       Prof. Mauro Cervigni
                                                (Responsabile dell'Unità Operativa di Urologia gine-
                                               cologica presso l'Ospedale S. Carlo di Nancy - IDI -
                                               Sanità - Roma - Past-President AIUG - www.aiug.it)

                                                                    Prof. Francesco Pesce
                                               (Responsabile Unità Operativa Complessa di Neuro-
                                                    Urologia, Ospedale CPO, Ostia - Roma - Past-
                                                                    President SIUD - www.siud.it)
22     > Cos’è l’incontinenza urinaria femminile

       Percorso terapeutico della donna con incontinenza urinaria

                                            Gestione iniziale o di primo livello
     Diagnosi
     Presunta                               IUS                    IUM                    IUU

                                                    TRATTARE IL PROBLEMA
                                                       PREDOMINANTE

                          •     Valutare lo stato estrogenico della paziente e trattare appropriatamente
     Trattamento          •     Intervenire sullo stile di vita
     iniziale
                          •     Fisiochinesiterapia, training vescicale

        •   Altre terapie fisiche
        •   Dispositivi medici per la continenza                                      •    Antimuscarinici
        •   Inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina
                                                Fallimento del trattamento iniziale
                                         Gestione specialistica o di secondo livello

                                      IUS                                              IUU                           IUU
     Diagnosi                                                                           da                       con alterato
     Fisiopatologica                                          IUM
                                urinodinamica                                      iperattività                  svuotamento

                              Chirurgia per l’IUS                          Se falliscono gli
                              • Agenti voluminizzanti                      antimuscolari
                                  periuretrali                             • NMS
     Trattamento *
                              • Sling                                      • Cistoplastica di
                              • Colposospensioni                                ampliamento
                              • Sfintere artificiale                       • Derivazione urinaria

                                                                            Da ostruzione                          Da
            * In presenza di anomalie/patologie                                cervico                       ipocontrattilità
            del la basse vie urinarie si                                      uretrale                        destrusoriale
            raccomanda la correzione delle
            anomalie e il trattamento delle                                   •   Correggere
            patologie organiche contestuali                                       l’ostruzione               •    Cateterismo
                                                                              •   Cateterismo                     intermittente
                                                                                  intermittente
Cos’è l’incontinenza urinaria maschile <                        23

                                            COS’È L’INCONTINENZA
                                            URINARIA MASCHILE

L
      ’incontinenza maschile può esse-         Sono comprese le perdite involonta-
      re classificata in tre grandi cate-      rie legate alla presenza di anomalie
      gorie:                                   anatomiche insorte dopo particolari
1) Alterato meccanismo della                   patologie o interventi sul basso
   muscolatura sfinterica                      apparato urinario (fistole).
   Sono comprese le incontinenze
   dopo interventi chirurgici/endosco-      Come diagnosticarla
   pici (per lo più per tumore della pro-   L’incontinenza urinaria maschile è lega-
   stata ma anche dopo ricostruzione        ta a vari fattori che talora si sommano,
   della vescica, interventi per malattie   per cui, per una terapia adeguata,
   benigne della prostata e radiotera-      occorre impostare una diagnostica pre-
   pia), dopo traumi del bacino e           cisa basata su dati clinici e strumentali.
   incontinenze legate a malformazioni      I capisaldi della diagnostica fanno riferi-
   congenite che si manifestano in età      mento in primo luogo a una accurata
   pediatrica.                              raccolta della storia clinica del paziente
                                            che deve tener conto non solo dei rife-
2) Alterata funzione della vescica          rimenti all’apparato urinario, ma anche
   Sono comprese le incontinenze            delle malattie e delle cure in atto che
   legate a iperattività incontrollabile    possono interferire con la funzione della
   della vescica e/o a sue alterazioni      vescica e dell’uretra.
   strutturali.                             È noto che varie malattie (neuropatie,
                                            diabete, interventi sulla parte bassa del-
3) Perdite per vie non naturali             l’addome) possono alterare in varia
   (fistole)
24      > Cos’è l’incontinenza urinaria maschile

     misura la funzione dell’apparato urina-       le perdite d’urina possibilmente quantiz-
     rio, causando incontinenza di varia enti-     zate e le sensazioni avvertite. Utile sarà
     tà in modo continuo o temporaneo e            registrare anche le quantità di liquido
     che talora possono essere controllate         assunto durante la giornata e le terapie
     con specifiche terapie.                       farmacologiche in corso che possono
     Un secondo fondamentale momento               interferire con la funzione vescicale e
     della diagnostica dell’incontinenza           uretrale (diario minzionale).
     maschile è rappresentato dall’esame           La valutazione successiva prevede la
     clinico.                                      dimostrazione obiettiva dell’incontinen-
     Lo specialista durante la visita deve evi-    za e la valutazione della sua entità dopo
     denziare se vi sono alterazioni dell’ap-      test prestabiliti in ambulatorio (test del
     parato urinario e/o delle vie nervose che     pannolino), per confermare e meglio
     regolano la vescica e la capacità di con-     precisare quanto già dimostrato dal
     trollare le urine (muscolatura del pavi-      paziente con il diario minzionale prece-
     mento pelvico). L’esame clinico è chia-       dentemente compilato, a casa o in uffi-
     mato test neuro-urologico.                    cio, durante la sua vita di tutti i giorni. In
     Lo specialista valuta inoltre se il pazien-   seguito possono essere previsti esami
     te è in grado di svuotare la vescica          strumentali tendenti a evidenziare even-
     completamente o solo parzialmente per         tuali alterazioni del condotto uretrale e
     la permanenza di urine dopo la minzio-        della vescica con osservazione diretta
     ne (ritenzione vescicale).                    (uretrocistoscopia) per escludere la pre-
     Vanno valutate le urine per controllare       senza di restringimenti dell’uretra (ste-
     se vi sono infezioni in atto o segni ricon-   nosi), patologie vescicali (calcoli, tumo-
     ducibili alla presenza di patologie del-      ri), ingrossamenti della prostata e altera-
     l’apparato urinario che possono alterar-      zioni della parete vescicale che posso-
     ne la funzione (calcoli, tumori).             no giustificare anomali comportamenti
     Di fondamentale importanza è la colla-        funzionali.
     borazione del paziente che deve non           L’esame principe nella valutazione del-
     solo riferire con precisione i sintomi, ma    l’incontinenza maschile è rappresentato
     anche registrare accuratamente lo svol-       dall’indagine urodinamica che, misuran-
     gersi nella giornata della funzione vesci-    do le pressioni in vescica e in uretra
     cale, segnando su appositi questionari        durante le fasi di riempimento e di svuo-
     le singole minzioni, di giorno e di notte,    tamento vescicale, è in grado di svelare
Cos’è l’incontinenza urinaria maschile <                          25

quale è (o sono) le cause dell’inconti-        scopo di recuperare, almeno in parte, la
nenza lamentata dal paziente.                  funzione alterata della vescica rinforzan-
L’esame isolato o associato a valutazio-       do la muscolatura deputata alla “tenuta”
ne radiologica (esame video urodinami-         delle urine con esercizi muscolari e/o
co), va condotto con precisione e valu-        stimolazioni elettriche, oppure condizio-
tato da specialisti in grado di fornire un     nando l’attività del muscolo della vesci-
giudizio globale sulla situazione del          ca (detrusore), agendo sui ritmi delle
paziente, tenendo conto di quanto              minzioni o con stimolazioni elettriche di
emerge dall’esame urodinamico e dal-           diversa frequenza.
l’analisi delle valutazioni precedenti (sin-   Questa terapia molto diffusa e ben
tomi, diario minzionale, esame clinico ).      accetta dai pazienti per la sua scarsa
La      diagnostica      dell’incontinenza     invasività, viene spesso utilizzata nel
maschile è una diagnostica fine, che           caso di incontinenze post-operatorie in
richiede esperienza da parte dell’opera-       quanto può aiutare il recupero della
tore, ma è in grado di indirizzare la tera-    continenza ed è spesso usata in asso-
pia in modo preciso.                           ciazione alla terapia farmacologia e alle
                                               manovre minimamente invasive.
Percorso terapeutico dell’uomo                 I risultati positivi che si possono ottene-
Le terapie per la cura dell’incontinenza       re sono ovviamente limitati ai pazienti
maschile, per avere successo, devono           con incontinenze di entità modesta e
essere mirate alla rimozione della causa       nei quali il miglioramento della funzione
che l’ha scatenata, e quando più cause         muscolare può incidere sul recupero
sono in gioco, devono orientarsi a risol-      della continenza.
vere i problemi con gradualità, comin-         La terapia farmacologica è di prima-
ciando dai più gravi basandosi sui dati        ria importanza nel trattamento delle ipe-
emersi dalle indagini diagnostiche. Le         rattività vescicali condizionanti inconti-
terapie sono varie: di tipo riabilitativo,     nenze, in quanto è in grado di fornire
farmacologico, neuromodulante, di chi-         risultati importanti. Nel maschio, l’utiliz-
rurgia minimamente invasiva e di chirur-       zo di questi farmaci (antimuscarinici)
gia maggiore. Tali metodiche possono           presenti sul mercato in varie formulazio-
essere proposte isolatamente o in com-         ni, pone qualche problema pratico in
binazione a seconda delle necessità.           quanto molti pazienti presentano in
La terapia riabilitativa si prefigge lo        associazione difficoltà a svuotare la
26      > Cos’è l’incontinenza urinaria maschile

     vescica (per aumento della prostata) o       loro integrazione all’interno del sistema
     presentano patologie che necessitano         nervoso, hanno un effetto di modulazio-
     di trattamenti farmacologici, particolar-    ne delle vie nervose e della muscolatura
     mente negli anziani cosiddetti “fragili”,    da loro innervata. In pratica l’iperattività
     che mal si conciliano con il loro uso.       vescicale, causa di incontinenza, si
     Occorre un attento utilizzo di tali farma-   riduce così come l’attività sfinterica si
     ci, che richiede spesso una valutazione      sincronizza con l’attività del muscolo
     specialistica e un monitoraggio nel          vescicale (detrusore). Ne consegue il
     tempo per ridurre al minimo i possibili      recupero della continenza. Sono ormai
     inconvenienti. Meno efficaci sono i far-     diversi in letteratura i casi di pazienti che
     maci testati negli anni per migliorare la    traggono beneficio da questa particola-
     “tenuta” uretrale anche se, in casi parti-   re forma di terapia che consiste nell’in-
     colari come in età pediatrica e nei          serire degli elettrodi stimolanti posterior-
     pazienti neuropatici, qualche risultato      mente nel bacino (sulle radici sacrali) ali-
     apprezzabile è stato ottenuto.               mentati da uno stimolatore collocato
     Recentemente si sono ottenuti buoni          sotto la pelle sempre posteriormente.
     risultati con un farmaco agente sulle vie    Esiste anche una forma di terapia più
     nervose regolanti il basso apparato uri-     blanda che consiste nello stimolare un
     nario (vescica e uretra) che necessita di    nervo periferico (all’altezza del piede in
     conferme per stabilire quali pazienti        conformità a un vecchio dettato della
     rispondono alla terapia e quali no.          medicina cinese) con un piccolo ago
     Esistono poi terapie iper-specialistiche     (tipo agopuntura) con frequenza setti-
     in grado di abolire temporaneamente la       manale per una decina di sedute. I risul-
     funzione della vescica o della muscola-      tati sono ovviamente minori e meno
     tura uretrale (esempio tossina botulini-     duraturi, ma i pazienti sono comunque
     ca) che sono rivolte solo a pazienti con     contenti della modesta invasività della
     malattie neurologiche manifeste e rara-      metodica anche se devono sottoporsi a
     mente a pazienti con neuropatie occul-       ripetuti cicli di stimolazione. La terapia
     te (neuropatie altamente sospette ma         neuromodulante è di notevole soddisfa-
     non dimostrabili).                           zione per i pazienti che rispondono
     La terapia neuromodulante consiste           positivamente, ma è applicabile a un
     nell’utilizzo di stimolazioni elettriche     numero ridotto di pazienti e ancora oggi
     dirette sulle vie nervose che, per una       non vi sono sicuri criteri di previsione del
Cos’è l’incontinenza urinaria maschile <                           27

successo della cura e inoltre, essendo          della semplice iniezione di agenti volu-
applicata da pochi anni, ha bisogno di          mizzanti. I risultati sono incoraggianti e
conferme sul piano scientifico.                 sono in corso studi clinici per confer-
La terapia minimamente invasiva, in             marne l’efficacia, le indicazioni e le
vigore da qualche decennio, consiste            eventuali complicanze.
nell’introdurre nella parete del condotto       La terapia chirurgica disponibile risa-
uretrale (sotto la vescica) attraverso un       le agli anni ’70/‘80 e consiste in un
ago, degli agenti volumizzanti che              sistema idraulico impiantabile compo-
creano un restringimento delle pareti del       sto da più parti (una cuffia attorno al
condotto, migliorandone la “tenuta”. Nei        canale uretrale, un palloncino a pressio-
casi lievi di incontinenza ha dimostrato        ni predeterminate in addome e un siste-
una buona validità tanto che si è diffusa       ma di controllo inserito nello scroto vici-
in tutto il mondo e sono disponibili varie      no al testicolo), che ha rivoluzionato la
sostanze da iniettare che hanno la              terapia dell’incontinenza maschile. Tale
caratteristica di rimanere in sede, di          dispositivo, chiamato sfintere artifi-
indurre minima reazione locale e di             ciale, è in grado di ripristinare la conti-
essere ben tollerate dall’organismo.            nenza anche in pazienti gravemente
I risultati sono buoni all’inizio e tendono     incontinenti.
a ridursi nel tempo tanto da necessitare        È considerato oggi, a 20 anni dalla sua
spesso ritrattamenti. Il limite della cura      introduzione, il sistema principe (gold
consiste nel fatto che solo una metà            standard) per questa grave patologia
circa dei pazienti rispondono alla terapia      maschile. I limiti al suo utilizzo sono
iniettiva, in genere in relazione alla gravi-   legati alla necessità di un intervento di
tà dell’incontinenza (rispondono meno i         chirurgia maggiore per la sua applica-
più gravi), e che non vi sono sicuri crite-     zione (che mal si concilia con la maggior
ri di previsione per stabilire a priori quali   parte dei pazienti che hanno una perdi-
pazienti sono più idonei di altri a questa      ta media o modesta di urine), alle pro-
terapia. Una recente variante di questa         blematiche che si presentano negli anni
terapia è rappresentata dalla possibilità       con necessità di rimozioni o revisioni
di inserire palloncini, inerti e gonfiabili     (re-interventi chirurgici) e agli alti costi.
dall’esterno, di fianco al canale uretrale      Non tutti i pazienti sono inoltre idonei
con una tecnica un po’ più aggressiva           per l’applicazione dello sfintere artificia-
28      > Cos’è l’incontinenza urinaria maschile

     le e anzi, sono necessari precisi criteri di   Anche in questo caso sono in corso
     selezione per garantire buoni risultati        studi per provarne l’efficacia rispetto
     immediati e la durata nel tempo del            alle altre possibilità di cura.
     sistema idraulico impiantato.                  La terapia dell’incontinenza urinaria
     Per questo motivo negli ultimi anni sono       maschile non è semplice e richiede un
     nate altre forme di intervento che utiliz-     approccio ultraspecialistico. Sarebbero
     zano una chirurgia più semplice: essen-        auspicabili centri deputati a questo.
     zialmente consiste nel comprimere deli-        In questi ultimi anni le possibilità di cura
     catamente il condotto uretrale contro le       si sono notevolmente ampliate e con
     strutture fisse del bacino in modo da          soluzioni mirate, sono possibili risultati
     aumentare per buon tratto la capacità di       prima impensabili. È da prevedere a
     “tenuta”. I risultati non sembrano para-       breve un’ulteriore sostanziale migliora-
     gonabili in termini di recupero della con-     mento delle prospettive di recupero
     tinenza allo sfintere artificiale ma, in       della continenza maschile con positive
     considerazione della minor invasività, la      interferenze sulla qualità di vita dei
     terapia sembra ben applicabile alle            pazienti che soffrono questa menoma-
     numerose forme di incontinenza media           zione, spesso in modo drammatico.
     e leggera.

                                                                                A cura del
                                                               Prof. Francesco Catanzaro
                                                          (Responsabile Unità Operativa di Urologia
                                                            Policlinico Multispecialistico MultiMedica
                                                                         Sesto S. Giovanni - Milano)
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