L'equilibrio delle parti - Nuove prospettive raccontano il Sud - All'interno gli interventi di: Acri

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L'equilibrio delle parti - Nuove prospettive raccontano il Sud - All'interno gli interventi di: Acri
All’interno gli interventi di:

                                                                                              Franco Arminio

                                                                                                Dacia Maraini

                                                                                       Giuseppe Provenzano

                                                                                                 Marco Vitale

               Periodico delle Fondazioni
               di origine bancaria

               Mag - Giu 2020

Mag-Giu 2020

                        L’equilibrio delle parti
                                            Nuove prospettive raccontano il Sud
Fondazioni
L'equilibrio delle parti - Nuove prospettive raccontano il Sud - All'interno gli interventi di: Acri
ivere è un mestiere difficile
  V       a tutte le età,
          ma voi siete in un punto del
mondo in cui il dolore
più facilmente si fa arte:
e allora suonate, cantate,
scrivete, fotografate.
Non lo fate per darvi arie creative,
fatelo perché siete la prua del mondo:
davanti a voi non c’è nessuno.
Il Sud italiano è un inganno
e un prodigio.
Lasciate gli inganni
ai mestieranti della vita piccola.
Pensate che la vita è colossale.
Siate i ragazzi e le ragazze del prodigio.
             Franco Arminio, Lettera ai ragazzi del Sud,
             da Cedi la strada agli alberi, Chiarelettere 2017

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L'equilibrio delle parti - Nuove prospettive raccontano il Sud - All'interno gli interventi di: Acri
Sommario                            Fondazioni                             mag - giu 2020

      Sommario
           4        Giorgio Righetti
                    Parliamo di Sud senza parlare di Nord

                    Giovanna Trento
                    Panmeridionalismo e coabitazione positiva
       Editoriali
                    Marco Vitale
                    Il Sud esiste

                                                                              8
                          Sud, attiviamo il potenziale inespresso
                          per restituire il diritto alla felicità
                          Intervista al Ministro Giuseppe Provenzano
                          Una nuova visione per lo
                          sviluppo del Mezzogiorno
                          Intervista a Carlo Borgomeo                           Sud
                          Dall'integrazione dei migranti
                          nascono nuove comunità
                          L'esperienza di ActionAid a Napoli
                          Cambiamo prospettiva:
                          i paesi sono i luoghi del futuro
                          Intervista a Franco Arminio

     26
                                                               Abbiamo bisogno
                                                               di idealismo
                                                               e voglia di cambiare
                                                               Intervista a Dacia Maraini

       Incontri

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Sommario

Progetti innovativi e condivisi
Intervista a Gilberto Muraro

Il nostro viaggio lungo la Penisola,
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tra le assocazioni territoriali di Fondazioni,   Speciale
arriva nel Nord-Est                              Triveneto

                           38
                           Culture

Gli eventi culturali promossi
dalle Fondazioni in tutta Italia
                                                                                   40
                                                                                   Territori

                                                     Dal dialogo costante con le
                                                     comunità nascono progetti
                                                     e sperimentazioni

                             44
Esperienze
di innovazione sociale:
                                   Storie

                                                                                   48
la voce dei protagonisti                                                           R'accolte

                                                     Donna e banco di frutta di Renato Guttuso

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Editoriali                                         Fondazioni                                          mag - giu 2020

Parliamo di Sud
senza parlare di Nord
di Giorgio Righetti
Direttore Generale Acri

   I         l tema del Sud d’Italia, come quello dei
             molti Sud del mondo, è stato quasi sem-
             pre affrontato in una dimensione com-
                                                                no che li ha indotti a ignorare le proprie potenzialità,
                                                                ad attendere lo sviluppo da “altrove” e a convivere
                                                                con un frustrante paragone con il Nord. Ma affinché
parativa rispetto al Nord: cosa manca al Sud per es-            questo approccio di sviluppo proprio possa avere
sere uguale al Nord? Da questo approccio sono di                possibilità di successo è necessario intervenire su
sovente emerse soluzioni che cercavano di promuo-               una condizione di base imprescindibile: riconoscere
vere al Sud modelli di successo sperimentati al Nord.           i diritti. Non quelli del Nord, ma quelli che in primo
Magari facendo spesso ricorso a risorse pubbliche e             luogo sono sanciti dalla nostra Costituzione. Il diritto
imponendo in maniera forzosa percorsi di sviluppo               all’istruzione, alla salute, al lavoro, alla conciliazione
che non tenevano conto del contesto. Nascono da                 tempo-lavoro, all’assistenza sociale, alla partecipa-
qui le famose “cattedrali nel deserto” che hanno ca-            zione, alla coesione e solidarietà sociale, cui aggiun-
ratterizzato l’industria pubblica e privata degli anni          gere il diritto alla sicurezza e alla mobilità. Questi
’60-’70. Risultati ottenuti: pochi. Danni: molti.               diritti sono così disconosciuti che gli stessi cittadini
È emblematico il caso del Salento. L’industrializza-            non sono più in grado di rivendicarli e di compren-
zione forzosa di quegli anni portò l’Italsider a Taran-         dere la differenza tra diritto e concessione o, meglio
to e il petrolchimico a Brindisi. Ma non scese più a            ancora, favore. A questo li ha abituati, nei decenni,
Sud. Questi ciclopici insediamenti hanno sì prodot-             una politica e una burocrazia non sempre all’altezza
to lavoro, ma hanno generato anche una distruzione              dei compiti e delle responsabilità ad essi affidati.
del territorio e una desertificazione di opportunità            Al riconoscimento di questi diritti andrebbe affian-
alternative. Con le conseguenze che sono oggi sotto             cata un’azione di ricostruzione di un elemento fon-
gli occhi di tutti. Il basso Salento, invece, che è stato       damentale, imprescindibile del capitale sociale: la fi-
risparmiato da questo approccio, ha salvaguarda-                ducia. La fiducia in sé stessi e negli altri. La fiducia è
to il proprio territorio e, a poco a poco, ha trovato           alla base delle relazioni sociali ed economiche, sen-
la propria anima e la propria vocazione, sulle quali            za la quale attecchisce lo scetticismo, l’immobilismo
ha costruito un modello di sviluppo più rispettoso              e la paura. Su questo svolge un’azione determinante
dell’ambiente, delle relazioni, dell’autonomia.                 la Fondazione con il Sud che ha come missione l’in-
La rincorsa allo sviluppo del Nord, per il Sud non è            frastrutturazione sociale del Mezzogiorno. E lo fa,
impossibile: è sbagliata. Non si tratta di immagina-            non sostituendosi ai cittadini, bensì sostenendone
re di recuperare il tempo perduto, in una rincorsa              l’iniziativa autonoma e le energie che sono presenti
senza senso e senza fine. Si tratta invece di partire           sul territorio. Chi ha avuto la fortuna di conoscere le
da quello che il Sud possiede e su quello costruire             innumerevoli iniziative che il Sud è in grado di gene-
un percorso di sviluppo possibile e appropriato. Per-           rare in campo sociale non può non rendersi conto
corso che, sia ben chiaro, non deve essere immagi-              della miniera di opportunità e di ricchezza che esso
nato e progettato dall’alto, ma essere lasciato alla li-        possiede. Vi sono esperienze così straordinarie, in
bera determinazione del territorio. Il Sud ha risorse,          contesti così difficili, che avrebbero molto da inse-
materiali e immateriali, spesso sottovalutate dagli             gnare a chi quei contesti neanche è capace di imma-
stessi cittadini, abituati a una dipendenza dall’ester-         ginarli. Su queste basi si può e si deve lavorare

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Editoriali

Panmeridionalismo
e coabitazione positiva
di Giovanna Trento
Autrice di Pasolini e l’Africa, l’Africa di Pasolini, 2010

 A           lcuni anni fa, forgiai
             il concetto di Panme-
             ridione; che mi fu in-
                                         La capacità di relazionarsi, aggre-
                                         garsi, coabitare, coesistere, inte-
                                         ragire fra generazioni, resistere
dispensabile per cogliere a pieno        insieme sul territorio è, indiscuti-
la complessità dello sguardo che         bilmente, una delle grandi risorse
Pier Paolo Pasolini pone sul fonda-      del Meridione d’Italia. Questo pa-
mentale mondo contadino, su tutti        trimonio di competenze immate-
gli universi popolari e dialettali,      riali potrebbe sbocciare a nuova
sul mondo arcaico, e sui moltepli-       vita grazie all’ “uso antitradizionale    coabitazione sarebbe ivi in grado di
ci Sud che affollano la sua opera.       della tradizione” (immagine os-           “reinventare la famiglia” e combat-
Sul concetto di Panmeridione vor-        simorica di matrice pasoliniana).         terne le dinamiche più oscure “dal
rei oggi ritornare, perché i tempi       Vedo infatti il Sud Italia come luo-      di dentro”. Infatti, pur continuando
parrebbero maturi per svincolarlo        go eccellente dove poter mettere in       a far fruttare le efficaci e rassicu-
dal suo primo utilizzo disciplinare      atto su vari territori progetti di coa-   ranti reti locali di sostegno di cui il
circoscritto, così da farne, auspica-    bitazione positiva, di vero e proprio     Sud va giustamente fiero, la coabi-
bilmente, un uso più ampio, che          “co-housing” (fra giovani e anziani,      tazione positiva e panmeridionale
ci aiuti a riflettere in forme nuove,    fra grandi e piccoli, fra autoctoni       nel Sud Italia – auspicabilmente –
sia sul ruolo e le potenzialità che il   e alloctoni), declinandoli in una         svincolerebbe i propri attori da una
Sud ha e avrà nel nostro Paese, sia      forma prettamente/squisitamente           prospettiva strettamente clientelare
sulle sorti della "globalizzazione" in   panmeridionale, che riconferisca          e servire anche (e forse soprattutto)
generale.                                centralità, sia reale/fattiva che sim-    ad arginare il familismo amorale.
Dagli anni Quaranta agli anni Set-       bolica, al bacino del Mediterraneo,       Le grandi migrazioni transaharia-
tanta, il Panmeridione di Pasolini si    che valorizzi tanto l’attività agrico-    ne e transmediterranee che appro-
espande e, quasi per osmosi, va via      la quanto la socialità urbana, che        dano nel Sud Italia contribuiscono
via ad inglobare le borgate roma-        doni visibilità agli anziani e ne ri-     a rendere nuovamente il Mezzo-
ne, Napoli, l’Africa subsahariana,       conosca il ruolo, che dia valore sia      giorno un territorio ad alta densità
l’India, lo Yemen, i ghetti afroame-     al lavoro che alla convivialità. Nel      simbolica, etica e politica. Così nel
ricani ed ogni orizzonte meridio-        Mezzogiorno, i benefici della coa-        Sud Italia una coabitazione positiva
nale e panmeridionale. Pertanto il       bitazione sarebbero molti e di varia      a vocazione panmeridionale sareb-
Panmeriodione, più che un luogo,         natura. Inoltre, basandosi su quella      be anche in grado di dar forma a
è un topos, non necessariamente,         vocazione comunitaria, aggrega-           fruttuosi ossimori, articolando ne-
o riduttivamente, sempre ricondu-        tiva e “affettiva” del Meridione, la      cessità opposte e complementari:
cibile a coordinate geografiche pre-                                               stanzialità e mobilità, tradizione e
cise. Il Panmeridione, come ideale                                                 innovazione, specificità territoriali
orizzonte meridionale, è in grado                                                  e respiro panmeridionale/interna-
di includere tutti “i Sud” del nostro    Il Panmeridione,                          zionale, “senso di casa” e deside-
animo e della nostra mente. Da qui       come ideale orizzonte                     rio di costruire un futuro diverso,
dovremmo partire per tentare di          meridionale,                              arioso, ma pur sempre radicato
costruire un rapporto nuovo – non        è in grado di includere                   nelle specificità aggregative e nelle
solo semantico – col e nel Sud d’I-      tutti “i Sud”                             marcate qualità affettivo-relazionali
talia e per veder finalmente attuarsi    del nostro animo e                        del Mezzogiorno, dove articolare
alcune grandi potenzialità ancora        della nostra mente                        in modo nuovo aspetti e necessità
inespresse del Mezzogiorno.                                                        complementari

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Editoriali                                         Fondazioni                                        mag - giu 2020

                                Il Sud esiste
 G        iustamente molti hanno scelto la bel-
          lissima fotografia dell’infermiera ri-
          piegata disfatta sul suo tavolo da lavo-
                                                                senza ma, è stata una visione confortante. Come non
                                                                pensare che il nucleo più numeroso dei Mille era for-
                                                                mato da giovani bergamaschi.
ro, come emblema della pandemia Coronavirus.
                                                                Dunque, il Sud esiste e da qui devono nascere nuove
È l’emblema della scoperta positiva del grande
                                                                forme di collaborazione e di reciproco consapevole
valore umano e professionale del nostro corpo
                                                                aiuto tra Nord e Sud, non attraverso il Governo ma
medico e sanitario.
                                                                direttamente tra università, ospedali, imprese, sin-
Propongo di affiancare un’altra immagine che ci                 daci, tra il popolo del Sud e il popolo del Nord e nuo-
ricorda un’altra bella pagina legata al Coronavi-               vi investimenti nel Sud nei tanti settori in cui è stato
rus: quella del bergamasco Marco Maffeis, curato                lasciato colpevolmente regredire e tra soggetti del
a Palermo, e le sue parole dopo essere stato di-                fondamentale Terzo Settore, pilastri della nuova eco-
messo dal reparto di rianimazione dell’ospedale                 nomia, tanto che persino il Governo se ne è accorto
Civile di Palermo dove era approdato per man-                   stanziando per il Terzo Settore un contributo a fon-
canza di posti di rianimazione in Lombardia:                    do perduto di 120 milioni. Benedetto Croce, nel suo
“Sono felice, in questo reparto mi hanno voluto                 Storia d’Europa (1931), parlando con entusiasmo
bene, mi hanno amato e guarito. Mi sento fortu-                 dei “due anni del miracolo”, che portarono all’Unità
nato, un sopravvissuto" (Il Giorno).                            d’Italia e furono chiamati risorgimento, scrive: “in
                                                                verità era un “sorgimento” e per la prima volta nei
Dunque, il Sud esiste, ed il servizio sanitario nazio-
                                                                secoli nasceva uno stato italiano con tutto e solo il
nale esiste anche al Sud. Da anni abbiamo sentito,
                                                                suo popolo”. Qui si misurerà se anche per effetto del
da amici del Sud, storie terrificanti di come le cose
                                                                Covid-19 siamo davvero diventati la comunità idea-
andavano nella sanità delle loro città, sicché quando
                                                                lizzata nel Risorgimento. Che proprio in questi gior-
si è verificato l’esodo improvviso di tanti sudisti ver-
                                                                ni si sia compiuto il “sorgimento” di cui parla Bene-
so le loro case, eravamo tutti convinti che il contagio
                                                                detto Croce e che Marco Maffeis da Clusone, salvato
si sarebbe propagato rapidamente anche nel Sud e
                                                                a Palermo, ne sia il portabandiera?
che sarebbe stato un disastro. E invece al Sud, sia i
servizi ospedalieri che le istituzioni regionali e i loro       La prima discussione generale alla Camera sul Mez-
vertici hanno retto bene, molto meglio che in Lom-              zogiorno si svolse nel dicembre 1901, con presidente
bardia. E anche la popolazione è stata, in generale,            del consiglio Giuseppe Zanardelli, bresciano e ghi-
disciplinata, collaborativa e generosa. La creatività           sleriano, che amava il Mezzogiorno e che fu il primo
pratica napoletana che inventa la “cena sospesa” ha             Presidente del Consiglio a viaggiare nello stesso per
fatto il giro del mondo. E i giovani infermieri sicilia-        averne conoscenza di prima mano1. Zanardelli aveva
ni che si sono precipitati a rispondere alla richiesta          già avuto, da parlamentare e da Ministro dei lavori
di aiuto che proveniva dall’inferno della bergamasca            pubblici, numerosi contatti con il Sud, soprattutto
Val Seriana, e lo hanno fatto di slancio, senza se e            nel 1876 quando, come Ministro dei lavori pubblici,
                                                                fece un lungo viaggio nel Mezzogiorno continentale
                                                                e in Sicilia. Ma quello memorabile fu il viaggio che
Devono nascere nuove forme                                      lo portò, come Presidente del consiglio, già settan-
di collaborazione e di reciproco                                tacinquenne, ad attraversare tutta la Basilicata dal 18
consapevole aiuto tra Nord e Sud,                               al 30 settembre del 1903. Esso fu e resta memorabile
non attraverso il Governo, ma                                   non solo per la sua durata, come testimonianza di
direttamente tra Università, ospedali,                          un impegno vero e profondo, per le decisioni che ne
imprese, sindaci, tra il popolo del Sud                         scaturiranno, ma per il suo approccio mentale e mo-
e il popolo del Nord                                            rale. A conclusione del viaggio, Zanardelli tenne un
                                                                incontro con tutti gli amministratori del capoluogo

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L'equilibrio delle parti - Nuove prospettive raccontano il Sud - All'interno gli interventi di: Acri
Editoriali

                                                               go ritrovare fiducia in noi stessi, ed i meridionali in
Io spero che il Sud ritrovato e, ora,                          modo particolarissimo dopo 70 anni di lavaggio del
rinato anche grazie alla buona prova                           cervello di stampo colonialista, economicista e tec-
data nella vicenda del Coronavirus                             nocratico; dobbiamo stringerci in un patto di partner-
riacquisti una nuova fiducia in sé stesso                      ship di stampo risorgimentale su un piano di totale
e quindi ritorni ad alimentare                                 parità; ogni componente della nostra collettività deve
la speranza della quale abbiamo tutti                          valorizzare i propri specifici talenti e non inseguire
un disperato bisogno                                           fantasmi senza senso come il Sud è stato stimolato a
                                                               fare dalla politica colonialistica degli ultimi 70 anni e
                                                               dai cattivi maestri. Io spero che il Sud ritrovato e, ora,
lucano al Teatro Stabile. Il teatro era addobbato con i        rinato anche grazie alla buona prova data nella vicen-
gonfaloni delle città di Brescia e di Potenza, due città       da del Coronavirus, riacquisti una nuova fiducia in sé
entrambe medaglia d’oro al valore risorgimentale. Il           stesso e quindi ritorni ad alimentare la speranza della
suo discorso ha un impianto esemplare: in una pri-             quale abbiamo tutti un disperato bisogno. “In questa
ma parte ricorda i meriti storici, civili, risorgimen-         speranza io brindo al rinnovamento materiale e civile
tali della terra di Lucania quasi a voler infondere nei        della generosa ed ormai anche per me, tanto diletta
suoi cittadini fiducia in se stessi, nella seconda parte       terra lucana” (Zanardelli, discorso a Potenza, 29 set-
sviluppa un’analisi oggettiva e senza sconto delle ar-         tembre 1902). Estendiamo questo approccio morale
retratezze, delle povertà pubbliche e private che ha           e “questi sentimenti” a tutto il Mezzogiorno e insieme
toccato con mano durante il suo impegnativo viag-              risolveremo ogni problema economico
gio, nel terzo, con tipica concretezza e serietà bre-
sciana, elenca i provvedimenti che il Governo potrà            			di Marco Vitale
prendere, ma lo fa con grande cautela: “Piuttosto che          			 ( bresciano e ghisleriano
espormi a promettere e non eseguire, vorrei esegui-            			  che ama il Mezzogiorno )
re e non promettere”. Conclude con un appello a la-
vorare insieme su un piano di perfetta parità, in spi-
                                                               1) L’opera fondamentale di Giuseppe Zanardelli, sia sul piano
rito di unione e fratellanza risorgimentale: “e chiudo
                                                               intellettuale, personale e politico, che sul piano delle realizza-
senza alcuna petizione dicendo: combattiamo insie-             zioni pratiche, è stata fortunatamente riscoperta e rilanciata
me una grande battaglia contro le forze della natura           dalla Fondazione con il Sud nel libro: “La scoperta del Mezzo-
e contro le ingiurie degli uomini. Non aspiro ad al-           giorno, Zanardelli e la questione meridionale a cura di Gianpa-
cun bene maggiore che a quello di uscire da questa             olo d’Andrea e Francesco Giasi, Edizioni Studium, 2014
                                                               2) Si legga il saggio di Pasquale Saraceno: “L’industria del
battaglia insieme a voi, vittoriosi”.
                                                               Nord e la spesa pubblica nel Mezzogiorno”, 1952 con un incipit
Mi sono soffermato su questa visione perché essa è,            chiarissimo: “in un paese sovrappopolato nel quale la popola-
oggi più che mai, attuale. Gli ultimi 70 anni sono stati       zione non occupata prese coscienza del suo stato di minorità
                                                               rispetto alla popolazione restante, l’iniziativa privata non può
inquinati da una strategia meridionalista colonialista         avere che una funzione complementare rispetto all’iniziativa
e saccente da parte degli uomini del Nord2. E da par-          pubblica”. Questo è stato il pilastro della strategia pubblica
te della classe pseudo dirigente del Sud (scomparsi i          negli ultimi 70 anni e quindi questa in sé è stata un successo.
Nitti e gli Sturzo) si è radicato un approccio di accat-       Questo volevano e questo hanno avuto.
tonaggio e di regime estrattivo3. Si legga e si mediti         3) Questa terminologia è contenuta nell’importante libro di
                                                               Daron Acemoglu e James A. Robinson, “Perché le nazioni fal-
il magnifico discorso parlamentare di Giorgio Amen-            liscono”, Il Saggiatore 2013. Le nazioni che falliscono sono
dola, “Contro la istituzione di una Cassa per il Mezzo-        quelle dominate da una politica esclusiva ed estrattiva a favore
giorno” (20 giugno 1950)4. È il momento di cambiare            delle classi dirigenti. Quelle che hanno successo sono quelle
veramente e dobbiamo quindi riprendere l’approccio             inclusive e che distribuiscono il benessere.
risorgimentale di Zanardelli: dobbiamo in primo luo-           4) Sia il discorso di Amendola che lo scritto di Saraceno sono
                                                               ora in “Il Sud nella storia d’Italia” di Rosario Villari, 1961.

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L'equilibrio delle parti - Nuove prospettive raccontano il Sud - All'interno gli interventi di: Acri
Tema Numero                                         Fondazioni                                     mag - giu 2020

La Questione non è
(solo) Meridionale
                 Italia sembra es-       giorno non sono solo del Mezzo-         al temine della pandemia, in cui

«L'              sere un paese che,
                 se non ragiona in
                 termini di con-
                                         giorno: spopolamento delle aree
                                         interne, perdita della coesione
                                         sociale, disoccupazione giovani-
                                                                                 s’imporrà un ripensamento del
                                                                                 modo di vivere, lavorare, viaggiare
                                                                                 e divertirsi, i modelli elaborati nel
trapposizione, non sa ragionare.         le, accoglienza dei migranti, de-       Mezzogiorno possono costituire
Dobbiamo sempre ragionare di             grado del paesaggio, infiltrazioni      uno scenario a cui ispirarsi anche
ricchi e di poveri: la società ita-      della criminalità organizzata sono      per riprogettare al Nord?
liana è una società di ricchi e di       tutti fenomeni che interessano          In questo numero della rivista cer-
poveri, è una società in cui ci sono     l’intera Penisola. È quindi miope       chiamo di raccontare alcune espe-
il Nord sviluppato e il Sud sottosvi-    continuare a considerarli esclusi-      rienze di un Sud diverso, che non
luppato… In pratica, questo modo         vamente come capitoli dell’eterna       sta inseguendo il Nord, ma sta spe-
di pensare, questo modo di agire         Questione Meridionale.                  rimentando e consolidando forme
del nostro cervello, del nostro in-      Di contro, al Sud esistono espe-        innovative di cura comunitaria
telletto, del nostro dibattito politi-   rienze all’avanguardia, storie di       del bene comune. Molto è rimasto
co è un modo che non fa male a           resilienza e di riscatto comunita-      fuori: dall’esperienza straordina-
nessuno, ma non innova. Però,            rio, dove, pur in assenza di con-       ria della cooperativa La Paranza,
non facendo del male a nessuno           dizioni e di opportunità, uomini        che ha riattivato le Catacombe di
e non innovando, fa male sostan-         e donne hanno saputo avviare            San Gennaro a Napoli, alla vitalità
zialmente alla nostra cultura, al        processi innovativi di progettazio-     di Foqus nei Quartieri Spagno-
nostro Paese. Nell’impostare i           ne partecipata per restituire spe-      li; dalla Fondazione Comunità di
nostri problemi più grossi, restia-      ranza e dignità ai territori. Al loro   Messina all’attività di contrasto alla
mo ancora dei dualisti, restiamo         fianco, in moltissimi casi, ci sono     ‘ndrangheta di Goel in Calabria; da
ancora fermi ad una cultura da           le Fondazioni. Queste esperien-         VaZapp, che nel foggiano sta riat-
anni Cinquanta». Così ragionava          ze possono costituire un modello        tivando il dialogo tra gli agricoltori
Giuseppe De Rita più di trent’anni       di sviluppo altro rispetto a quello     locali, alla rigenerazione del Parco
fa (alcuni suoi scritti sono stati ap-   dominante? I processi che hanno         dei Paduli nel Salento, che, grazie
pena raccolti nel volume “Il lungo       portato alla nascita di queste espe-    a un gruppo di giovani e alla co-
Mezzogiorno”, edito da La Terza          rienze possono essere replicati al-     munità, è diventato un polo di eco-
e Fondazione Con il Sud). Forse,         trove? Nella nuova fase che si apre     nomia alternativa e turismo soste-
nel modo in cui ci avviciniamo                                                   nibile. Non solo, c’è anche la terra
alla Questione Meridionale, non ci                                               di Matera, che da “vergogna nazio-
siamo mossi molto da questa im-                                                  nale” è diventata Capitale europea
postazione dualista e “anni Cin-         Cercare di capire il Sud,               della cultura, Lampedusa, avam-
quanta” che lamentava il direttore       contrapponendolo al                     posto d’Europa nell’accoglienza
del Censis. Invece, bisognerebbe         Nord è inutile e inefficace.            dei migranti, Riace, che ha speri-
cambiare prospettiva.                    Meglio valorizzare le tante             mentato un modello innovativo di
Innanzitutto, cercare di capire il       esperienze di resilienza e              integrazione, elogiato e studiato
Sud, contrapponendolo al Nord, è         riscatto comunitario di cui             in tutto il mondo. Il Mezzogiorno è
inutile e inefficace. In primo luo-      è pieno il Mezzogiorno                  costellato di queste storie, bisogna
go, perché i problemi del Mezzo-                                                 però raccontarle e valorizzarle

© Matera - Kaspars Upmanis, Unsplash
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L'equilibrio delle parti - Nuove prospettive raccontano il Sud - All'interno gli interventi di: Acri
I volti della sostenibilità

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Sud                                            Fondazioni                                    mag - giu 2020

Sud, attiviamo il potenziale
inespresso per restituire
il diritto alla felicità
Intervista a Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale

 G           iuseppe Provenza-
             no è il Ministro per
             il Sud e la Coesione
                                     fratture, non stanno in piedi. E
                                     queste fratture, questi divari,
                                     soprattutto in Italia, combinano
                                                                            da interna. Dobbiamo riaccen-
                                                                            dere i motori dell’Italia, in questa
                                                                            ripartenza. Giusto, bisogna riac-
territoriale. A febbraio ha pre-     l’aspetto sociale a quello territo-    cenderli tutti, a partire da quelli
sentato un “Piano Sud 2030.          riale. Il divario storico tra Nord e   che, come il Sud e le aree inter-
Sviluppo e coesione per l’Italia”.   Sud ha segnato la lunga crisi del      ne, hanno girato a basso regime
L’abbiamo intervistato.              nostro Paese, ma oggi si pone an-      o sono rimasti spenti.
                                     che nella dimensione europea.
    Signor Ministro, il giorno       Ma invertire un lungo processo              Presentando il suo Piano
prima di giurare ha scritto in       di disinvestimento e attivare il       Sud 2030, ha messo molta en-
un suo post: “Il Sud è il cuore      potenziale di crescita inespresso,     fasi sulla “Missione” dedicata
della questione italiana ed eu-      nei Sud dell’Europa, nel Mediter-      ai giovani, prevedendo misu-
ropea, ma può essere anche la        raneo, è oggi più urgente di ieri.     re per contrastare la povertà
soluzione”. Cosa significa?          Anche perché le prospettive di         educativa e garantire l'acces-
Che i paesi, le nazioni, sono        crescita dei nostri Paesi dipende-     so all'istruzione di qualità.
come i corpi. Se hanno troppe        ranno più di prima dalla doman-        Ma anche sul fatto che c'è un

                                                     10
Sud

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I giovani devono essere liberi di andare, ma                                 esempi di buone pratiche e op-
devono avere anche l’opportunità di tornare.                                 portunità di investimenti.
È essenziale dare ai giovani un “diritto a restare”,
il diritto a perseguire anche nei luoghi di nascita,                           Ha richiamato, inoltre, il ruo-
anche al Sud e nelle aree interne, i propri                                  lo che può svolgere il Terzo set-
progetti di vita. Il “diritto alla felicità”                                 tore meridionale e il potenzia-
non può essere solo quello della “felicità altrove”                          le dell'economia sociale. Ha
                                                                             scritto di un “Sud reattivo” e di
                                                                             un “Sud resiliente”, di vitalità
                                                                             e capacità di innovazione, di
                                                                             forme della cittadinanza atti-
                                                                             va che stanno sperimentando
drammatico problema di sfi-            ta sempre più precoce e che           modelli di sviluppo sosteni-
ducia, che sembra privare i ra-        rischia di prosciugare tutte le       bile. Come fare a valorizzare
gazzi anche della sola capacità        energie migliori delle regio-         e rendere sistemiche queste
di immaginare un Sud diverso.          ni meridionali. Come intende          pratiche?
Come si può intervenire?               arginare questo fenomeno? In          Il Terzo settore è un valore in sé
Superare la sfiducia è essenziale.     cosa consiste esattamente la          e va aiutato: ne sono convinto e
Nel Piano Sud 2030 scrivevo che        “Rete dei Talenti” che state im-      ho voluto dimostrarlo, a partire
la prima causa della fuga, o della     maginando?                            dal lavoro di ascolto e condivi-
fatica di chi resta, è l’incertezza    Bisogna investire sui progetti        sione avviato con il Piano Sud
o la sfiducia sulle prospettive del    imprenditoriali, come abbiamo         2030 e che ha trovato poi uno
futuro. I giovani devono essere        fatto anche nel DL Rilancio, in       sbocco nella misura, che ho for-
liberi di andare, ma devono ave-       cui aiutiamo le nuove imprese         temente voluto, presente nel DL
re anche l’opportunità di torna-       di “Resto al Sud” con un soste-       Rilancio, che assegna 120 milio-
re. È essenziale dare ai giovani       gno fino a 40 mila euro a fondo       ni alle associazioni del Terzo set-
un “diritto a restare”, il diritto a   perduto. E bisogna rifiutare la       tore e alle reti della cittadinanza
perseguire anche nei luoghi di         logica della “fuga dei cervelli”,     del Sud, di cui 20 milioni per il
nascita, anche al Sud e nelle aree     investendo in meccanismi di           contrasto alla povertà educativa.
interne, i propri progetti di vita.    circolazione delle idee e delle
Il “diritto alla felicità” non può     persone. La “Rete dei Talenti”            Ha scritto anche “Colmare i
essere solo quello della “felicità     vuole creare un’alleanza strut-       divari territoriali non è solo un
altrove”. Ma per rendere concre-       turale tra chi è rimasto al Sud e    atto di giustizia, è la leva essen-
ti questi diritti, bisogna spezzare    chi dal Sud è partito, per mettere   ziale per attivare il potenziale
un circolo vizioso che nasce dal-      in relazione chi si è affermato in    di sviluppo inespresso del no-
la prima infanzia, con lo scanda-      nuovi contesti con chi produce        stro Paese”. In cosa consiste
lo moderno della povertà educa-        innovazione nel Mezzogiorno e         questo potenziale inespresso?
tiva minorile, da combattere con       conosce la realtà attuale dei ter-    Quante imprese non vengono
strutture scolastiche moderne,         ritori. È una rete che sfrutterà le   avviate, e non crescono, per via
scuole aperte anche al pomerig-        nuove tecnologie per generare         dei divari territoriali? Quanto
gio, coinvolgimento del Terzo          nuove “rimesse”, le “rimesse di       perdiamo nel Mezzogiorno per
settore.                               conoscenza”. Il primo passo è in      via dei divari infrastrutturali,
                                       corso: stiamo selezionando i “ta-     visto che SACE-SIMEST hanno
   Di fronte al dato dei 24mila        lenti” disposti a dare una mano e     stimato che il gap di qualità lo-
laureati, che negli ultimi 15          stiamo costruendo una piattafor-      gistica rispetto alla Germania
anni hanno abbandonato il              ma digitale che permetta ad am-       costa complessivamente all’Ita-
Mezzogiorno, ha evidenziato            ministrazioni, imprese, cittadini     lia 70 miliardi di euro in export
che questa migrazione diven-           con progetti di innovazione nel       mancato? È poi cruciale, come

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Sud                                          Fondazioni                                 mag - giu 2020

proponiamo nel Piano, affron-      lo delle città”. Oggi il rilancio    cio abbiamo complessivamente
tare con azioni concrete la que-   della Strategia Nazionale per        stanziato 500 milioni per le aree
stione della partecipazione al     le Aree Interne è un’opportu-        interne, 300 dei quali per istitu-
mercato del lavoro delle donne     nità reale: in esse si stanno già    ire un Fondo per il sostegno alle
nel Mezzogiorno. Una vera e        sperimentando processi nuovi,        attività economiche, artigianali
propria emergenza, visto che il    con un’attenzione al territorio      e commerciali, dove l’impresa
tasso di attività delle donne al   che, come abbiamo appreso in         ha anche un valore sociale.
Sud è pari al 41,6%, rispetto al   questa crisi, è fondamentale -
64,1% nel Centro-Nord e al cir-    dai presidi sanitari territoriali        Ci sono due fronti su cui il
ca 74% della media UE.             alla telemedicina, alla didattica    Sud è, da sempre, maggior-
                                   innovativa. Abbiamo visto che        mente esposto: l'accoglien-
     L'aumento delle disugua-      l’organizzazione della vita e        za dei migranti e il contrasto
glianze è un fenomeno tra-         della produzione in queste re-       alla criminalità organizzata.
sversale che non riguarda solo     altà è compatibile con lo smart      Proprio su questi fronti nel
il Sud, ma che interessa tutto     working e il distanziamento.         Mezzogiorno sono nate espe-
il Paese. Anche per questo nel     È un metodo che può favorire         rienze originali e innovative.
suo Piano insiste sul rafforza-    uno sviluppo diffuso, contene-       Crede che alcune di queste
mento della Strategia per le       re pendolarismo e migrazioni         possano essere “esportate”
aree interne. Cosa prevede?        interne. Ma le nuove opportu-        anche altrove?
Le fratture del nostro Paese non   nità delle aree interne poggiano     La criminalità organizzata è una
riguardano solo lo storico diva-   su alcune condizioni abilitanti.     vera questione nazionale, come
rio tra Nord e Sud. La questione   Anzitutto, colmare il divario di-    ci insegnano le relazioni della
economica e sociale delle aree     gitale e dei servizi, e allo stes-   Direzione Investigativa Antima-
interne è diventata sempre più     so tempo sostenere un tessuto        fia. Al Sud c’è un motivo di pre-
tangibile, mentre alcuni inse-     produttivo in affanno. Tra Leg-      occupazione in più: il rischio di
guivano le sirene di un “seco-     ge di Bilancio 2020 e DL Rilan-      fallimento delle imprese meri-

                                                  12
Sud

dionali è quattro volte superiore
che per quelle del Centro-Nord.        Le crisi fanno crescere
Bisogna mettere insieme le buo-
ne pratiche per contrastare l’of-
                                       le disuguaglianze
ferta di soccorso mafiosa, ed es-      di Vincenzo Smaldore - Openpolis
sere più veloci nella “presenza”
nei territori e nella società. Lo
Stato deve arrivare prima delle        La crisi che stiamo vivendo, come quelle che
mafie. Vale anche per la sfida del     abbiamo vissuto in passato, aumenterà le
rilancio degli investimenti, in        disuguaglianze interne al nostro Paese. Poco
cui dobbiamo uscire dalla falsa        conta se le misure restrittive hanno colpito
contrapposizione tra legalità e        tutti allo stesso modo, il contesto economico e
semplificazione: con le nuove          sociale contemporaneo è quello di un Paese in
tecnologie, digitalizzando, stan-      cui gli effetti sociali dell’ultima crisi economica
dardizzando le procedure, pro-         non sono affatto rientrati. A dieci anni dalla crisi
muovendo stazioni appaltanti           finanziaria, tra il 2007 e il 2018, si è registrato
qualificate, è possibile. Poi l’e-     un +180% di aumento delle persone in povertà
sigenza è aumentare la capacità        assoluta. La percentuale di bambini poveri è
amministrativa, a livello centrale     più che triplicata e l’Italia è penultima in Ue
e locale. E l’ingresso di una nuo-     per occupazione femminile e seconda per
va generazione nell’amministra-        divario occupazionale fra uomini e donne.
zione può essere fondamentale          Un’argomentazione molto diffusa nel dibattito
anche per il contrasto alla crimi-     pubblico è che dal coronavirus uscirà una
nalità organizzata, in forte dialo-    società migliore e che l’effetto sociale del virus –
go con le esperienze più innova-       e di una successiva crisi economica – potrebbe
                                       essere addirittura livellatore. L’ultima recessione
tive della società civile
                                       ha dimostrato esattamente il contrario: la crisi
                                       economica colpisce soprattutto gli anelli più
                                       deboli. Nella nostra società ci sono fasce di
                                       popolazione che presentano fragilità maggiori. Ci
                                       riferiamo a fragilità economiche, generazionali,
                                       territoriali e di genere, che subiscono effetti
                                       devastanti in seguito a dei momenti di crisi.
                                       Riconoscere questi problemi è fondamentale
                                       per implementare modelli di ripresa e di
                                       sviluppo migliori di quelli adottati in passato.
                                       Se guardiamo al Sud Italia, gli effetti dell’ultima
                                       crisi economica sono evidenti: mentre la media
                                       italiana di famiglie povere è passata in dieci
                                       anni dal 4,1% al 7%, quella del Mezzogiorno è
                                       cresciuta dal 4,6% nel 2007 al 10% nel 2018.
                                       Non possiamo commettere gli stessi errori: da
                                       una situazione di questo genere si esce solo
                                       con un investimento massiccio in un sistema
                                       moderno di welfare. Un sistema centrato sui
                                       servizi, a partire dalla spesa in istruzione e dai
                                       servizi rivolti alle famiglie con figli. Un sistema
                                       che riconosca le fragilità territoriali e non
                                       abbandoni il Sud, già colpito troppo duramente
                                       dall’ultima crisi.

                                                            © Mondello - Francesco Perego, Unsplash
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Sud                                                      Fondazioni                                   mag - giu 2020

Una nuova visione per lo
sviluppo del Mezzogiorno
Intervista a Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud

«A            bbiamo misurato il
              divario del Pil e non
              dei diritti; abbiamo
                                                investire». Chiarisce subito il suo
                                                pensiero Carlo Borgomeo, pre-
                                                sidente della Fondazione Con il
                                                                                          Presidente, qual è il bilancio
                                                                                      di quest'esperienza?
                                                                                      Il bilancio quantitativo è di circa
pensato che il sociale seguisse                 Sud. Nata nel 2006 dall’alleanza      230 milioni di euro erogati, oltre
l’economico; che la quantità di                 tra 77 Fondazioni di origine ban-     mille progetti approvati, 6mila
risorse destinate al Sud fosse il               caria e il mondo del Terzo settore    organizzazioni di Terzo settore in
parametro vero della forza delle                e del volontariato per promuove-      rete, 6 Fondazioni di Comunità
politiche. I meridionalisti sono                re l’infrastrutturazione sociale      avviate. Il patrimonio iniziale di
andati in giro con il metro per                 del Mezzogiorno, si avvia a fe-       320 milioni di Euro, è oggi di 419
misurare e hanno sottovalutato,                 steggiare i 14 anni di attività.      milioni. Un dato molto interessan-
considerando il dato marginale,                                                       te è quello relativo alla “sopravvi-
la promozione del capitale socia-                                                     venza” delle iniziative sostenute:
le. Questa non è una posizione                                                        abbiamo un meccanismo di valu-
teorica, è il frutto della verifica                                                   tazione ex post a due e a quattro
che 70 anni di politiche non han-                                                     anni dal momento in cui termina il
no colmato il divario. L’equivoco                                                     nostro contributo ai progetti. Mol-
finirà quando i meridionali, po-                                                      te iniziative continuano, in tutto o
polo ed istituzioni, si convince-                                                     in parte: la percentuale è del 70%.
ranno che il capitale sociale viene                                                   Un dato da migliorare, certamen-
prima della crescita economica e                                                      te, ma sicuramente una conferma
che è in quell’ambito che bisogna                       Carlo Borgomeo                della validità del nostro mecca-

© Alberobello - Ricardo Gomez Angel, Unsplash
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Sud

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Abbiamo misurato il divario del Pil e non dei                                    della Fondazione?
diritti; abbiamo pensato che il sociale seguisse                                 Molto bene. Al di là del fatto che
l’economico; che la quantità di risorse destinate                                in tutti questi anni ricordo un
al Sud fosse il parametro della forza delle politiche.                           voto contrario e due o tre asten-
L’equivoco finirà quando popolo e istituzioni                                    sioni in oltre cento sedute del Cda
meridionali si convinceranno che il capitale sociale                             e trenta del Comitato di Indirizzo.
viene prima della crescita economica                                             Quello che conta è che questa
                                                                                 lavoro ha consentito uno straor-
                                                                                 dinario, reciproco arricchimen-
nismo di selezione dei progetti.          Le due questioni che vedo chia-        to. Una comprensione vera delle
Importante la nostra visibilità sui       ramente meritevoli di appro-           caratteristiche di due realtà cer-
social e la scelta di fare della co-      fondimenti sono le modalità di         tamente diverse e, per certi versi,
municazione uno strumento diret-          erogazione, con le riflessioni su      distanti. Uno sforzo continuo per
to di attuazione della nostra mis-        come cambiare e/o sostituire la        sintesi intelligenti, piuttosto che
sione. Tra i risultati conseguiti vi è    modalità prevalente, quella del        per banali mediazioni. E questa
certamente la buona reputazione           bando e il rafforzamento delle         consuetudine, alla gestione con-
che la Fondazione ha dal punto di         esperienze territoriali a partire      divisa sperimentata nella Fon-
vista tecnico: una prassi consoli-        dalle Fondazioni di Comunità,          dazione Con il Sud, ha suggerito
data di trasparenza e di rigore, ma       ma non solo da esse.                   ad Acri, insieme ad un giudizio
con una modalità di lavoro attenta                                               positivo sulla struttura tecnica,
e rispettosa delle esigenze dei no-           Qual è la visione che ha ispi-     di affidare alla Fondazione Con
stri interlocutori. Molti altri aspetti   rato l’operato di Fondazione           il Sud la gestione degli interven-
potrei richiamare, ma concludo            Con il Sud?                            ti del Fondo per il contrasto della
con due valutazioni di tipo poli-         Tre le scelte fondamentali dei         povertà educativa minorile.
tico: la prima è che la scelta delle      Fondatori: un’esperienza inecce-
Fondazioni di origine bancaria di         pibile dal punto di vista della ge-        È a metà del suo secondo e
costituire e di sostenere nel tempo       stione di un intervento nel Mez-       ultimo mandato come presi-
la Fondazione Con il Sud, oltre ad        zogiorno, tenendo conto della          dente di Fondazione Con il Sud.
essere, come ripeto spesso, il più        scarsità delle risorse rispetto alla   Quale sarà l'eredità che intende
significativo e rilevante esempio         domanda di un territorio enorme;       lasciare?
di solidarietà Nord-Sud tra privati       lo sforzo di sostenere progetti        Ai miei collaboratori, ai “ragaz-
che il nostro Paese ha mai cono-          “esemplari” in grado cioè di di-       zi” della Fondazione, il continua-
sciuto, ha nel tempo consolidato          ventare riferimento, anche per le      re a perseguire un modello di
un rapporto molto positivo fatto di       politiche pubbliche; una nuova         lavoro che ibrida in modo splen-
scambio di esperienze, di confron-        visione dello sviluppo del Sud.        dido professionalità (non profes-
to, di progetti comuni. La seconda        Possiamo migliorare, ma su que-        sionismo!) e motivazioni di sen-
è che, oggettivamente, nel tempo          ste linee ci siamo, anche per lo       so; ad evitare giorno per giorno
la Fondazione ha contribuito ad           straordinario contributo iniziale      la tentazione, sempre presente
alimentare un dibattito sullo svi-        nell’impostazione delle procedu-       in un organismo che eroga risor-
luppo del Sud che tenga maggior           re e dell’organizzazione interna,      se, di voler dettare le regole del
conto della urgenza di rafforzare         di Savino Pezzotta e di Giorgio        gioco e di chiudersi in una di-
il capitale sociale come premessa         Righetti, rispettivamente primo        mensione di autoreferenzialità.
dello sviluppo. E’ una posizione          Presidente e primo Direttore del-      Agli organi, la consapevolezza di
ancora minoritaria, ma sta cre-           la Fondazione.                         lavorare per una grande missio-
scendo in modo consistente nel                                                   ne, e l’impegno, umile ma osti-
dibattito politico e istituzionale.         Come ha funzionato il dialogo        nato, di fare di questa esperienza
                                          tra Fondazioni di origine ban-         un riferimento per quanti credo-
   Quali sono gli aspetti ancora          caria e Terzo settore che in ma-       no che sia possibile, finalmente,
da esplorare?                             niera assolutamente innovativa         cambiare il nostro Sud

                                                           15
Sud                                               Fondazioni                                         mag - giu 2020

Trapani e Agrigento
puntano sulla comunità
 C           on l’obiettivo di creare reti solidali e di
             prossimità attraverso iniziative che par-
             tono dal basso, nel 2019, con il soste-
                                                                La Fondazione comunitaria
                                                                di Trapani e Agrigento
gno di Fondazione Con il Sud, è nata la Fondazione              si occupa di contrasto
comunitaria di Trapani e Agrigento. È impegnata                 della disoccupazione
in diversi ambiti: dal contrasto della disoccupazio-            giovanile accoglienza
ne giovanile all’accoglienza dei migranti, fino alla            dei migranti, valorizzazione
valorizzazione dei beni comuni. Ad esempio, ha                  dei beni comuni
promosso e sostenuto la costruzione del “Parco
culturale ecclesiale”, un’iniziativa della Conferenza
Episcopale Italiana finalizzata ad attivare esperien-           agricole. La seconda ha realizzato una piattaforma
ze di valorizzazione e fruizione del patrimonio cul-            dedicata ai caregiver, che sfrutta le potenzialità
turale di Agrigento in chiave narrativa ed esperien-            delle tecnologie digitali per semplificare l’assisten-
ziale. Inoltre, la Fondazione ha attivato “Make Hub”,           za domiciliare degli anziani: un’idea che ha vinto
un incubatore di imprese socialmente responsabili,              lo Startup Europe Awards, premio promosso dalla
soprattutto start-up giovanili, che trasforma le idee           Commissione Europea. Infine, con “Miva: Migran-
in progetti economicamente sostenibili sul piano                ts’ Integration through Volunteering Activities”, le
ambientale, sociale e culturale. Attualmente, sono              Fondazione mira all’integrazione dei cittadini stra-
incubate due start-up: Agrowireless e Huduma.                   nieri attraverso attività interculturali e partecipa-
La prima sta sviluppando sistemi automatizzati                  tive, come: corsi di cucina siculo-africana, eventi,
di controllo a distanza della strumentazione desti-             tour culturali alla scoperta delle città e workshop
nata all’irrigazione e alla sicurezza delle aziende             formativi per operatori del Terzo settore

                                                                                         La Fondazione ha donato
                                                                                         30 alberi al parco di
                                                                                         Periferica, organizzazione
                                                                                         non profit che promuove
                                                                                         la rigenerazione urbana a
                                                                                         Mazara del Vallo (Tp)

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Sud

Antibiotici, la risposta dal mare
 D           all’Equador a Napoli,
             passando per Sivi-
             glia e gli Stati Uniti: è
                                         fiduciosi per gli step successivi»
                                         sostiene la professoressa Corral.
                                         Bluepharma, però, non è solo la-
                                                                               Education, due progetti che, con-
                                                                               fida, «ho particolarmente a cuore
                                                                               e sono lieta di aver portato con me
la storia di Paulina Corral (nella       boratorio ma rientra anche nel        in Italia». Entrambi sono rivolti a
foto), che è ha raggiunto il Mar         Programma Internazionale per la       contrastare il fenomeno dell’ab-
Tirreno per realizzare il suo pro-       Scoperta di Antibiotici Tiny Earth    bandono scolastico in zone di po-
getto di ricerca Bluepharma, pres-       e, a livello europeo, nel consorzio   vertà e a valorizzare l’uguaglian-
so il dipartimento di Biologia alla      Safe - Superbug Awarensess for        za e la prosecuzione di carriere
Università Federico II di Napoli.                                              scientifiche. L’obiettivo globale
Grazie all’iniziativa Brain to South                                           di queste due iniziative, portate
di Fondazione Con il Sud – che                                                 avanti da BluPharma, è la creazio-
punta ad attrarre ricercatori stra-                                            ne della “Citizen Science”, dedica-
nieri nel Mezzogiorno – sta svi-                                               ta alla salute umana ma orientata
luppando uno studio per produrre                                               anche al contesto ambientale e
antibiotici efficaci partendo dallo                                            animale. «La cittadinanza dovreb-
studio di microorganismi mari-                                                 be essere più consapevole per ri-
ni. Nell’ambito del progetto sono                                              spondere in maniera efficace alle
stati già identificati nuovi micro-                                            minacce presenti e future, com-
organismi provenienti dal Mar                                                  piendo scelte sostenibili e rispet-
Tirreno. «Siamo molto ottimisti e                                              tose dell’ambiente»

Una green station a Potenza
Un negozio di prodotti a chilometro zero,                     sobri per tutelare l’ambiente.
biologici, sfusi, non imballati, ma anche                     Logico sta, per “locale”, “giusto” e “condiviso”,
un luogo di incontro, formazione, ricerca                     i tre pilastri di quella che è stata la
e sviluppo per la diffusione della cultura                    trasformazione di un “non luogo” in uno spazio
ambientale. Questo è “ScamBioLoGiCo”,                         che oggi è molto attivo e multifunzionale.
la prima green station d’Italia, nata nel                     Rappresenta, infatti, un’importante vetrina per
2016 a Potenza dall’intesa sottoscritta da                    i piccoli produttori del Vulture che sul grande
Legambiente, Ferrovie dello Stato Italiane                    mercato non riescono a trovare spazio, pur
e Rete Ferroviaria Italiana per il recupero                   rappresentando le eccellenze del territorio;
delle stazioni dismesse in diversi territori.                 e offre uno spazio alternativo per qualunque
ScamBioLoGiCo prende le mosse dal “Centro                     artista, associazione o compagnia di spettacolo
per la sostenibilità”, il progetto sostenuto da               che voglia organizzare un evento, un
Fondazione con il Sud, che ha lo scopo di far                 convegno o una performance. Non solo, nella
crescere la consapevolezza di cittadini, delle                ristrutturazione, che ha seguito attentamente
pubbliche amministrazioni e delle imprese                     i principi della sostenibilità ambientale,
sull’importanza di nuove e diverse forme di                   sono stati coinvolti nove richiedenti asilo,
approccio alle scelte di acquisto di beni e                   facendo della rivalutazione territoriale anche
servizi e sulla necessità di adottare stili di vita           un’occasione di integrazione sociale.

                                                         17
Sud                                                  Fondazioni                        mag - giu 2020

                                                                  Incontriamoci
                                                                  all'Exmè
                                                                  “Exmè” è uno spazio vivo nel
                                                                  cuore di Cagliari, dove si uniscono
                                                                  musica, arte e sport come
                                                                  alternativa alla strada e come
                                                                  strumenti per crescere in maniera
                                                                  sana e stimolante, partendo
                                                                  da luoghi del passato, con uno
                                                                  sguardo diretto al futuro. È nato
                                                                  nel 2012 da un progetto della

Capitanata, il
                                                                  Fondazione Domus de Luna,
                                                                  che da quasi vent’anni si occupa
                                                                  di assistere bambini, ragazzi e
sogno prende vita                                                 mamme in situazione di grave
                                                                  difficoltà. Exmè (Ex Mercato)
                                                                  sorge in quello che era il mercato

 "Q           ui la mafia ha perso!”, si legge sulla
              facciata del bene confiscato al clan
              Piarulli-Ferraro a Cerignola, nel
                                                                  civico di Santa Teresa, chiuso e
                                                                  abbandonato verso la metà degli
                                                                  anni Novanta, condannato al
foggiano, che oggi è diventato un laboratorio di                  degrado e trasformato in sede di
legalità. Il progetto “Ciascuno cresce solo se so-                traffici illegali. Recuperato dalla
gnato”, sostenuto dalla Fondazione Con il Sud, lo                 Fondazione Domus de Luna, è
ha reso un terreno su cui la coltivazione dei po-                 stato trasformato in uno spazio
modori e delle olive segue una filiera etica, libe-               in cui si assistono le famiglie in
ra dal caporalato e capace di valorizzare i piccoli               difficoltà, attraverso la distribuzione
produttori e il lavoro dei braccianti agricoli.                   di vestiti, giochi, libri e attrezzature
È la cooperativa “Pietra di scarto” ad aver fatto di              per neonati. Negli anni, l’Exmè
questo luogo uno spazio di incontro tra una pro-                  è cresciuto e ha allargato il suo
duzione agricola biologica e rispettosa dell’am-                  raggio di azione cominciando a
biente, l’inclusione sociale e l’evasione dalla fi-               intervenire su diversi fronti per
liera dello sfruttamento dei lavoratori. L’attività di            risollevare il quartiere e stimolare
raccolta si associa a quella di trasformazione del-               la partecipazione attiva dei
le materie prime, facendo confluire i prodotti nel                cittadini. Per fare questo, con il
circuito “Solidale Italiano” di Altromercato, orga-               sostegno di Fondazione con il
nizzazione di commercio equo e solidale. Grazie                   Sud e Fondazione di Sardegna,
alla collaborazione dei servizi sociali e del centro              Fondazione Domus ha dato vita al
antiviolenza locale, le attività hanno rappresenta-               progetto triennale “Futuro Exmé”,
to un’opportunità di inserimento lavorativo per i                 che coinvolge 300 famiglie e oltre
braccianti, spesso vittime del sommerso, e per le                 500 ragazzi. Si compone di sei
persone in situazioni di marginalità o difficoltà.                diversi progetti, tra i quali “Res
                                                                  Publica” per lo sviluppo del decoro
Questo indica il nome del progetto, spiega Pietro
                                                                  urbano e il recupero degli spazi
Fragasso, presidente della Cooperativa, perché
                                                                  comuni e degli edifici popolari,
esso intende dare agli altri le opportunità che dif-
                                                                  e “TiAbbraccio.it” che ha attivato
ficilmente avrebbero avuto e quindi «sognarli in
                                                                  due sportelli per promuovere e
modo diverso è il primo passo per un reale cam-
                                                                  coordinare attività di auto-aiuto e
biamento: ciascuno cresce solo se sognato»
                                                                  assistenza tra i cittadini.

© Cooperativa Sociale "Pietra di Scarto", Facebook
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Sud

 Etica e democrazia
 per innovare la Calabria
 U          n logo con un fiore a
            cinque petali, diffe-
            renti l’uno dall’altro,
                                      gruppi diversificati con obietti-
                                      vi condivisi e sempre orienta-
                                      ti al rispetto dei principi della
                                                                           Comunità Progetto Sud
                                                                           riunisce gruppi diversi
racconta la varietà e la pluralità    legalità, dei diritti umani, della   con obiettivi condivisi
di una comunità aperta a tutti,       coesione sociale.                    e sempre orientati al
inclusiva e costruita sulle op-       Tutto questo si sviluppa attra-      rispetto dei principi della
portunità lavorative, la fruizio-     verso progetti come “Una città       legalità, dei diritti umani,
ne della cultura, il diritto alla     senza mura”, per l’integra-          della coesione sociale
casa e la partecipazione sociale.     zione della comunità Rom nel
È quello della Comunità Proget-       territorio di Lamezia o “Bus -
to Sud, nata nel 1976 a Lame-         Buone uscite contro lo sfrutta-      e partecipativi, non solo offren-
zia Terme come comunità del           mento”, per alzare l’attenzione      do servizi, ma collaborando con
movimento di Capodarco, con           sulle vittime di sfruttamento la-    i diretti interessati e proponen-
un gruppo iniziale composto           vorativo, sessuale e dell’accat-     do una nuova economia etica
da venti persone con handicap         tonaggio, sostenuti entrambi         e sostenibile per valorizzare e
fisici e da volontari. L’obiettivo    da Fondazione Con il Sud. Ci         innovare la Calabria e il Mez-
era quello di dare risposte al-       sono poi “Le Agricole”, che ha       zogiorno. Per questo la Comu-
ternative alla migrazione dei         permesso a un gruppo di don-         nità punta a fare della cultura
disabili calabresi negli istituti     ne di creare una cooperativa         solidale un valore aggiunto
del Nord Italia. Con il tempo, la     agricola o “Ciarapanì”, nata per     delle esperienze di vita asso-
Comunità è cresciuta e oggi è         contribuire a dare dignità lavo-     ciativa, elaborando materiali e
impegnata su tanti fronti, come       rativa a persone provenienti da      pubblicazioni, come la rivista
fragilità minorile, tossicodipen-     contesti personali e sociali vul-    “Àlogon”, che approfondisce te-
denza, disagio giovanile, Aids,       nerabili e fragili.                  matiche legate allo sviluppo so-
immigrazione e integrazione           L’obiettivo di Comunità Proget-      stenibile dei territori, e gestendo
delle comunità Rom. E ha dato         to Sud è realizzare tutto questo     una scuola di formazione deno-
intanto vita a un insieme di          attraverso processi democratici      minata “La scuola del sociale”

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Il Terzo settore
del Mezzogiorno

              Principali settori di attività
                  Cultura, sport e ricreazione   62,4%
             Assistenza sociale e protezione civile   10,7%
         Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi   8,7%
                            Religione   4,0%
                       Istruzione e ricerca   3,8%
                              Sanità   3,1%
             Sviluppo economico e coesione sociale     2,7%

                    Numero di istituzioni
                                                               93.501

                       79.317
61.273

2001                    2011                                   2017
Forma giuridica istituzioni

                                                                                         7,7%
                                                                            Cooperative sociali
                                              201 7                                       7.126

85%
Associazioni
79.551                                                                                  5,6%
                                                                          Altra forma giuridica
                                                                                         5.584

                                                                                         1,4%
                                                                                        Fondazioni
                                                                                             1.276

                  Numero di dipendenti e volontari

                         DIPENDENTI               VOLONTARI                TOTALE

                 2011        126.085                 950.357             1.076.442

                 2015        157.064                1.178.031            1.335.095

   Fonte: Istat, Censimento dell’industria e dei servizi e Censimento delle Istituzioni non profit
Sud                                             Fondazioni                                        mag - giu 2020

Dall'integrazione dei migranti
nascono nuove comunità
L'esperienza di ActionAid nel centro storico di Napoli

«N             on c’è un altro luogo, al di fuori di
               questo, del qui e dell’ora, per realiz-
               zare una società che sia realmente
                                                              Sono stati proprio i partecipanti al progetto i veri
                                                              ideatori delle attività portate avanti. Essi, infatti,
                                                              hanno dato vita a uno spazio fisico in cui questa
inclusiva». Così Daniela Capalbo presenta “This               nuova comunità ha trovato “casa”: la Mediateca
Must Be The Place”, il progetto di ActionAid Italia           "Santa Sofia", nel centro della città. Il progetto
di cui è responsabile, che è riuscito a fare della            è partito con una prima fase di incontri, duran-
cittadinanza attiva e dell’integrazione un model-             te i quali i giovani hanno avuto la possibilità di
lo innovativo per dare vita a una nuova comunità              confrontarsi sul tema del diritto allo studio, del
a Napoli, composta da giovani universitari e ri-              diritto alla casa e del “diritto alla città”. Inoltre,
fugiati, e fondata sulle relazioni e sulla condivi-           grazie ai percorsi di esplorazione urbana, i ra-
sione di bisogni e desideri. Secondo ActiondAid,              gazzi hanno riscoperto insieme la città di Napo-
infatti, per “integrazione” non si deve intendere,            li, uscendo da una condizione abitativa spesso
come spesso capita, l’assimilazione di un gruppo              ghettizzante. Questi incontri hanno dimostrato
                                                              che le paure, gli ostacoli e i desideri di un gio-
                                                              vane italiano e di un giovane rifugiato spesso
This Must Be The Place ha                                     corrispondono. Per esempio, il bisogno di am-
sperimentato un modello                                       pliare la sfera relazionale, gli ostacoli per otte-
innovativo per dare vita a una                                nere un contratto regolare di affitto o una stanza
nuova comunità, composta da                                   in condizioni accettabili, gli intralci al percorso
giovani universitari e rifugiati,                             di formazione. «Una lettura collettiva dei bisogni
fondata sulle relazioni e sulla                               individuali – la definisce Daniela Capalbo – che
condivisione di bisogni e desideri                            ha creato una comunità capace di sovvertire i
                                                              confini delle categorizzazioni e della diffidenza
                                                              sociale, per riconoscersi in un’unica categoria,
minoritario all’interno di un altro, ma si deve più           quella di giovani decisi ad attivarsi per miglio-
ambiziosamente puntare a una reale interazione                rare il proprio territorio».
tra pari, fondata sullo scambio reciproco. Que-               E il loro attivismo ha avuto i suoi frutti. All’inter-
sta idea di partecipazione si è tradotta negli anni           no della Mediateca "Santa Sofia", i ragazzi hanno
in una ben rodata metodologia che promuove e                  progettato e avviato diversi servizi: uno sportello
anima il coinvolgimento delle persone e della co-             di supporto scolastico per aiutare nell’appren-
munità nella tutela dei propri diritti, per render-           dimento della lingua straniera, una “biblioteca
le protagoniste del cambiamento della loro vita e             parlante” che si anima con la voce delle persone
della realtà circostante. This Must Be The Place              attraverso una lettura condivisa, un laboratorio
dimostra che l’integrazione è possibile e che per             di espressione corporea, una mappa gigante di
costruire comunità coese e solidali è necessario              Napoli nella quale chiunque può condividere i
contrastare le disuguaglianze, favorendo «la par-             luoghi che frequenta, i servizi di cui usufruisce
tecipazione e il benessere di tutti e di tutte nel            e il proprio modo di vivere la città. Concluso il
luogo in cui si trovano».                                     progetto, la Mediateca continua ad essere attiva

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