L'ECO DEL DISTRETTO - MARINA BALDASSI PLETTI - N. 8 ANNO XIV 2021/2022 - Inner Wheel Italia

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L'ECO DEL DISTRETTO - MARINA BALDASSI PLETTI - N. 8 ANNO XIV 2021/2022 - Inner Wheel Italia
DISTRETTO 206 – ITALIA
 INTERNATIONAL INNER WHEEL

       MARINA BALDASSI PLETTI
                GOVERNATRICE

                                 La danza, Henry Matisse

L’ECO DEL DISTRETTO
         N. 8 ANNO XIV – 2021/2022

      GIANNA MARIA SACCO PAROLARI
                EDITOR
L'ECO DEL DISTRETTO - MARINA BALDASSI PLETTI - N. 8 ANNO XIV 2021/2022 - Inner Wheel Italia
L’ECO DEL DISTRETTO

    COMITATO DEL DISTRETTO 206
   ANNO INNER WHEEL 2021/2022

                Governatrice
            Marina Baldassi Pletti

               Vicegovernatrici
           Cristina Galletti Pagliani
          Daniela Sighel Ioriatti PHF

        Immediate Past Governatrice
       Cristina Groppali Scandelli PHF

                  Segretaria
          Isabella Lombardo Marani

                Tesoriere
         Annamaria Fornara Chenet

          Chairman dell’Espansione
             Carla Saleri Casari

     Chairman del Servizio Internazionale
           Manuela Rizzoli Savoia

                   Editor
         Gianna Maria Sacco Parolari

      Membri del Comitato all’Espansione
            Bruna Bonato Pinat
         Alessandra Calovini Bocchi
        Francesca Miani Giacomazzi
          Anna Morales Brustolon

Membri del Comitato del Servizio Internazionale
              Paola Caobelli Pea
            Silvia Keserue Devidè
            Luisella Pianalto Cozzi
       Alessandra Tomasi Braghiroli

            Responsabile Internet
            Emanuela Ferri Meli

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                MESSAGGIO AUGURALE DELLA GOVERNATRICE

Carissime socie, carissime amiche,

la celebrazione della Pasqua è probabilmente la più grande festività che si festeggia in
tutto il mondo. Perché?
Da noi perché cade nella stagione della primavera, del risveglio della natura, che, con i
suoi fiori variopinti, il suo verde tenero, i suoi cinguettii e pigolii di uccellini appena nati,
i suoi leggeri fruscii di fresche brezze, ci ammalia e ci rallegra come uno splendido vestito
di alta moda o un magnifico quadro di un famoso pittore, o una bellissima musica che dà
libero sfogo alla fantasia.

Perché, se interpelliamo la storia per sapere quando e come sia nata questa festività
verifichiamo che per gli Ebrei la Pasqua è stata fissata il giorno che ricorda il passaggio
del Mar Rosso e la liberazione dalla schiavitù, per i Cristiani il giorno della resurrezione
di Gesù Cristo e la proclamazione che c’è la vita dopo la morte.
Nel giorno dopo il sabato, per i Vangeli infatti è successo qualcosa di così straordinario,
la Pasqua appunto, che ancora oggi il solo pensarvi fa emergere il pensiero della felicità,
l’idea di vita nuova, il gran desiderio di pace, la voglia di dolcezza e tenerezza, la gioia dei
cuori.
E chi più delle donne può cogliere fino in fondo tutti questi aspetti?
Sono infatti le donne nel Vangelo le prime annunciatrici della resurrezione del Signore.
Le donne addolorate ma determinate, le donne amate e perdonate, le donne fedeli,
capaci di amore e di conversione, le donne che generano vita, donne che credono, che si
volgono verso Gesù e lo riconoscono. A loro che hanno fatto esperienza del Signore è
stato affidato l’annuncio, e, OGGI A TUTTE LE DONNE È CHIESTO DI NON GUARDARE DA UN’ALTRA PARTE
MA DI AIUTARE CHI SOFFRE.

L’augurio è di poter fare esperienza, in ogni situazione della vita, dell’insegnamento di
amore e di perdono, ricevuto da Gesù, affinché il gran desiderio di pace e la giustizia
possano concretizzarsi per ogni persona, per ogni bambino e per ogni mamma che ha
dovuto abbandonare la propria casa, il marito, per trovare rifugio dove la guerra non è
arrivata, e per poter annunciare a tutti, come è successo a Maria di Magdala e all’altra
Maria, che l’amore è possibile, che è una forza, che con questa forza si può creare dialogo,
comprensione, e soprattutto lavorare per la pace.

Per tradizione, per rendere poi la ricorrenza più ricca e festosa oggi a Pasqua si colorano
le uova e si regalano quelle di cioccolata o si cercano fra l’erba quelle portate dal coniglio
o dal leprotto. Si gioca con le uova fino a spezzarle.

Sapete cosa rappresentano le uova spezzate? Il Sepolcro aperto e vuoto perché Gesù è
risorto.
“Le donne – dice il Vangelo – passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana,
Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro”.

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“Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò,
rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa”.

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                                              CHIESA DI SANTA MARIA MADRE DELLA CHIESA A SARAGOZZA

La grotta quindi fu trovata aperta e vuota, da qui il gioco di aprire le uova.
Naturalmente le uova perché oltre a ricordare la cavità di una grotta anche l’involucro
che contiene e genera una nuova vita, nuova speranza.

Ed è con questa speranza, questa gioia che auguro a voi tutte e alle vostre famiglie

                                    BUONA PASQUA!

                                                                                                     5
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         MESSAGGIO AUGURALE DELLA PRESIDENTE NAZIONALE

Uno sguardo
Un uomo solo, abbandonato, reietto, curvo sotto il peso di croci non sue, sale stremato la
china del suo Calvario.
Il fisico è piagato, ormai allo stremo delle forze, nel viso devastato e sanguinante solo gli
occhi profondi e penetranti mostrano ancora un po' di vigore e cercano, attorno, sponde
su cui posarsi per, immagino, trovare un po’ di conforto, di consolazione!
Una donna, ritta sul bordo della strada, ignara di quanto sta accadendo, quello sguardo
struggente lo intercetta, lo accoglie su di sé, se ne lascia penetrare, struggere l’anima.
Come restare impassibili di fronte a tanto dolore, a tanto scempio? Il solo gesto che le
viene dal cuore per alleviare, per lenire, è tra le sue mani: un velo di lino candido che,
lesta, con infinita dolcezza, posa sul Suo viso. Ne asciuga i rivoli, dona frescura;
alleviando le Sue pene, anche se solo per un attimo, restituisce dignità ai Suoi tratti.
“Padre perché mi hai abbandonato”? Mi piace pensare che sia Lei, quella donna, la
risposta al Suo grido, sia Lei la consolazione che il Padre, al Figlio, non ha voluto
risparmiare, il Suo segno d’amore prima dell’abbandono finale!
Auguro a tutte voi care amiche, care socie, una serena, riposante, Santa Pasqua!
                                                                                   Ettorina

                                                                                           6
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     MESSAGGIO AUGURALE DELLA PRESIDENTE INTERNAZIONALE

The Holy Week is approaching and most of us Inner Wheel Members in many
countries of the world will remember the last events in the life of Jesus, his sufferings
and redemption.
All over the world we are living a time of uncertainty particularly due to the war in
Ukraine which is causing a lot of deaths among the population with no exception:
children, young, women, old people.
Let’s hope Easter will mark the end of such tremendous war happening and peace be
restored.
Easter of Resurrection, Easter of Hope, Easter of Fraternity between Peoples, New life
for Everyone.
Let’s join and walk on the path of peace.

                                                                 Ebe Panitteri Martines
                                                                 IIW President 2021-22

                                                                                       7
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UOVO: SIMBOLO DI VITA, RINASCITA E SACRALITÀ

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L’ECO DEL DISTRETTO

Carissime,
come mio personale Augurio idealmente faccio dono a ciascuna di Voi di un uovo di
Pasqua, che in questo periodo dell’anno assume un alto valore simbolico.
Un uovo dalla forma perfetta che universalmente simboleggia la vita e la rinascita della
natura e dell’uomo.
Auguro a Voi tutte che questo mio dono, seppur virtuale, racchiuda e custodisca dentro
di sé speranza, gioia, luce, amicizia e una Primavera di rinnovata ricchezza interiore di
sentimenti.
Felice Pasqua,
                                                                           Gianna Maria
                                                                               Editor

                                                                                       9
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L’ECO DEL DISTRETTO

         RAPPORTI TRA

                               INNER WHEEL

                 E

ROTARY

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L’ECO DEL DISTRETTO

Il Rotary è un’Organizzazione Internazionale costituita da uomini e donne provenienti
da ogni settore della vita sociale, economica, professionale e culturale, che, riuniti nei
Rotary Club, lavorano per incoraggiare la pratica del Servire per realizzare progetti
umanitari, incoraggiare il rispetto di principi etici in tutti i campi, soprattutto in ambito
professionale, e per diffondere la Pace e la Buona Volontà tra i Popoli della Terra.
Sintetizza questo impegno il motto ufficiale del Rotary: Service above self – Servire al di
sopra di ogni interesse personale.
PAUL HARRIS, un avvocato di origine irlandese, il 23 febbraio 1905 fondò a Chicago il
primo Club Rotariano. Paul Harris coinvolse dapprima due suoi clienti per discutere
dell’idea di costituire un gruppo di persone che si riunisse regolarmente per coltivare lo
spirito di amicizia e ampliare le prospettive in campo professionale. Al gruppo si
aggiunsero ben presto altri Soci e le riunioni iniziarono a tenersi settimanalmente.
Nel 1928 di rilevante importanza fu la costituzione della Rotary Foundation per operare
a livello mondiale nei settori dell’Assistenza, dell’Istruzione e, in genere, per il Progresso
dell’Umanità.
Negli anni della Prima Guerra Mondiale molti Rotariani inglesi furono chiamati alle armi.
Le consorti decisero di continuare l’opera intrapresa dai mariti per portare a termine le
programmazioni in corso e, nel dopoguerra, iniziandone nuove.
Il 10 gennaio 1924 le rappresentanti dei vari Club si riunirono a Manchester e su
proposta di MARGARETTE GOLDING decisero di dare il nome Inner Wheel (Ruota Interna) alla
loro Associazione.
I Rotariani di Gran Bretagna ed Irlanda mostrarono sempre grande interesse all’attività
delle proprie mogli e ne autorizzarono il distintivo.
L’Inner Wheel nel mondo, alla soglia del taglio del nastro del suo centesimo compleanno,
è una grande, complessa, composita realtà con una organizzazione ed uno Statuto suoi
propri. Si ispira agli ideali, alle finalità ed agli obiettivi rotariani condividendone, come
anzidetto, il simbolo: la Ruota.
La Ruota Interna, dunque, ci ricorda la matrice Rotariana e ci fa sentire della stessa
famiglia. Sebbene il Rotary abbia una struttura più complessa e organizzazioni dedicate
a cause umanitarie non presenti nell’Inner Wheel, tuttavia, anche la nostra Associazione
è molto attiva nel Servire a tutti i livelli: Club, Distretto e Nazionale.
Di grande rilevanza sono i Progetti Sociali Internazionali di durata triennale che
vengono proposti ad ogni Convention e che sono condivisi in toto dall’Associazione.
MA QUALI SONO I RAPPORTI FRA INNER WHEEL E ROTARY?
Il rapporto fra Inner Wheel e Rotary non è stato mai istituzionalizzato e non è stato mail
del tutto chiarito, nonostante la costante collaborazione fra le due Organizzazioni. Non è
mai stato sottoscritto un Protocollo in cui venisse sancita la vicinanza dell’Inner Wheel
al Rotary, pur nel rispetto reciproco dell’autonomia e dell’indipendenza di ambedue le
Associazioni.
I rapporti fra Inner Wheel e Rotary, nonostante il mancato riconoscimento di
partnership nel Servire, sono proficui e più che positivi. Merito è delle Governatrici Inner
Wheel, che hanno curato i rapporti, e di quei Governatori Rotary, che si sono dimostrati
attenti e sensibili a valorizzare la nostra Associazione, promuovendone la
frequentazione reciproca ed attuando importanti forme di collaborazione.
Il Forum Interassociativo/Interdistrettuale tra Rotary Distretto 2060 e Inner Wheel
Distretto 206 ne è un esempio.

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L’ECO DEL DISTRETTO

Parimenti fra le Presidenti dei Club Inner Wheel ed i Presidenti dei Rotary Club si
evidenzia una sempre più ampia sinergia che permette di unire le forze per condividere
progetti ed opere.
Inner Wheel e Rotary insieme, nel rispetto del proprio spirito associativo, possano
dunque essere testimonianza del comune fine del Servire e della Solidarietà, sentimenti
che crescono in noi insieme all’Amicizia che è il veicolo primario per raggiungere le
nostre mete.
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                                                                              Editor

                                                                                    12
L’ECO DEL DISTRETTO

          FORUM INTERDISTRETTUALE
INNER WHEEL DISTRETTO 206 – ROTARY DISTRETTO 2060

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L’ECO DEL DISTRETTO

                 IL LINGUAGGIO
PRINCIPALE MEZZO DI COMUNICAZIONE TRA LE PERSONE

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L’ECO DEL DISTRETTO

Sabato 2 aprile ha avuto luogo a Mestre, in modalità ibrida, il Forum Interdistrettuale
Inner Wheel Distretto 206 – Rotary Distretto 2060, dedicato ad un tema di grande
interesse e attualità: il linguaggio quale principale mezzo di comunicazione tra le persone.
Questo tema è stato proposto dalla GOVERNATRICE INNER WHEEL, MARINA BALDASSI PLETTI, e
condiviso dal GOVERNATORE ROTARY, RAFFAELE ANTONIO CALTABIANO.
L’onore alle bandiere ha aperto ufficialmente il Forum.
Dopo i saluti di benvenuto della Governatrice e del Governatore ai presenti in sala e ai
Soci e alle Socie collegati su Piattaforma Zoom, la moderatrice, dott.sa CRISTINA BENUSSI,
ha presentato il seminario e gli illustri relatori:
- il prof. ANGELO FLORAMO, docente di Lingua e Letteratura Italiana, ricercatore presso la
    Facoltà di Lingua e Letteratura Medioevale dell’Università di Trieste;
- la dott.sa MARIA STELLA SCARAMUZZA, psicologa e psicoterapeuta;
- la prof.sa ROBERTA DREON, professore associato di Estetica presso il Dipartimento di
    Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia;
- il prof. CARLO BALDASSI, professore associato all’Università Bocconi di Milano,
    ricercatore in Fisica.
Il prof. ANGELO FLORAMO ha esordito citando il verso dantesco “Le genti del bel paese là
dove ‘l sì suona” (Inferno XXXIII, v. 79 – 80), nel quale il Sommo Poeta affettuosamente
identifica gli Italiani con la loro lingua.
La lingua, che oggi noi Italiani parliamo, discende, seppur con modificazioni e
arricchimenti, dal dialetto fiorentino del Trecento, che era il dialetto più vicino al latino.
Dante, Petrarca e Boccaccio scrissero in volgare fiorentino opere importanti che si
diffusero e diventarono famosissime in tutta Italia a tal punto da diventare un
riferimento per tutti gli altri scrittori nati nei secoli successivi. Un contributo alla
crescita del volgare fiorentino è stato dato dal suo utilizzo, al posto del latino, da parte
grandi scienziati e artisti toscani. Nelle altre regioni d’Italia, a causa della bassa
alfabetizzazione, si continuavano a parlare i dialetti volgari.
Un ruolo importante per uniformare i vari idiomi sul modello fiorentino hanno avuto le
grammatiche ed i dizionari, il primo dei quali fu pubblicato dall’Accademia della Crusca
fiorentina nel 1612.
Dal Cinquecento al Settecento la nostra lingua era la lingua parlata nei salotti delle
Capitali europee e sembra che fosse una sorta di lingua comune utilizzata nel
Mediterraneo.
Con l’Unità d’Italia nel 1861 l’italiano divenne la lingua ufficiale.
Sebbene attualmente la lingua italiana non sia parlata a livello internazionale come
l’inglese, tuttavia suscita sempre molto interesse a tal punto da essere la quinta lingua
più studiata nel mondo.
La dott.sa MARIA STELLA SCARAMUZZA e la prof.sa ROBERTA DREON hanno sviluppato la
tematica del valore del linguaggio nella comunicazione interpersonale e intrapersonale,
nonché della relazione tra sensibilità e comunicazione umana.
La comunicazione risponde a un bisogno naturale ed espressivo tipico dell’uomo. Ha
un’importanza così fondamentale e vitale per la persona da influire sullo stato di salute:
si è evinto che le persone sole o con pochissime relazioni interpersonali sono più
soggette a malattie.
Attraverso atti comunicativi impariamo a riconoscere chi siamo. La nostra personalità è
il prodotto delle relazioni affettive ed ambientali che abbiamo vissuto.

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L’ECO DEL DISTRETTO

La comunicazione risponde a bisogni di tipo pratico e soddisfa bisogni sociali, quali il
senso di appartenenza, il senso di affiliazione e il desiderio di controllo.
Nell’ottica psicosociale, la comunicazione viene considerata portatrice di due
caratteristiche fondamentali:
- ogni comunicazione prevede un livello di consapevolezza e un certo grado di
     intenzionalità dell’emittente;
- ogni comunicazione è costituita da un sistema di interazioni che coinvolge più
     soggetti sociali.
Le parole trasferiscono emozioni e, se usate in modo appropriato, sono in grado di
modificare la percezione delle cose. Bisognerebbe sempre ricordare che quello che esce
dalla nostra bocca ha un valore: anche la parola più insignificante può fare molto male
in base alle circostanze della comunicazione.
La parola può essere fonte di bellezza, di positivismo, ma anche il contrario e, quindi,
può essere utilizzata in maniera costruttiva o distruttiva.
Non solo le parole contribuiscono a trasmettere il nostro messaggio, ma anche il ritmo,
il tono, il volume, i gesti e le espressioni del volto con cui vengono accompagnate.
Per comunicare in modo efficace, è necessario ed essenziale utilizzare tutti gli aspetti
della comunicazione in modo armonico. Sia il livello paraverbale sia quello non verbale
possono rafforzare oppure contraddire il messaggio verbale, dando l’impressione di
essere poco chiari o poco coerenti. Spesso non sfruttiamo appieno il nostro potenziale
comunicativo e ci blocchiamo per fattori emotivi. Essere consapevoli di tutti i livelli
comunicativi ci predispone a una maggiore sensibilità espressiva.
L’ultimo relatore, il prof. CARLO BALDASSI, ha introdotto l’uditorio nel mondo, molto
affascinante ed in continua evoluzione, dell’intelligenza artificiale e, segnatamente, in
uno dei suoi ambiti applicativi, rappresentato dal Natural Language Processing (NPL)
ovvero l’elaborazione e la comprensione del linguaggio naturale.
Il NPL è un campo di ricerca interdisciplinare sempre aperto a nuove sfide: abbraccia
informatica, intelligenza artificiale e linguistica. Il suo scopo è quello di sviluppare
algoritmi in grado di analizzare e, quindi, di comprendere il linguaggio naturale scritto
o parlato.
Lo sviluppo di sistemi conversazionali intelligenti permette di emulare il dialogo umano,
di rispondere a domande su diversi argomenti e di eseguire compiti articolati. Esempi
noti di tali sistemi sono Siri di Apple, Assistant di Google ed Alexa di Amazon.
A conclusione del suo intervento il prof. Baldassi ha posto un quesito: “L’Intelligenza
Artificiale potrà mai sostituirsi all’Uomo?”. Motivando la sua risposta negativa, ha
precisato che, sebbene si siano raggiunti eccellenti risultati, tuttavia, le macchine sono
prive di ragionamento e di deduzione: il loro meccanismo è opaco e non del tutto sotto
controllo.
Un ringraziamento ai Relatori che con chiarezza espositiva hanno affrontato e
approfondito il tema del Forum da punti di vista diversi secondo i loro ambiti di ricerca.
Questo seminario ha permesso di comprendere, mettendole in evidenza, la necessità e
l’importanza di una corretta comunicazione e, conseguentemente, di un corretto uso del
linguaggio per migliorare la qualità della nostra vita.
                                                                              Gianna Maria
                                                                                 Editor

                                                                                       16
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L’ECO DEL DISTRETTO

QUANDO LA VOLONTÀ VINCE OGNI OSTACOLO

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L’ECO DEL DISTRETTO

Nell’ambito del Forum Interassociativo Inner Wheel Distretto 206 – Rotary Distretto
2060 è stato conferito il RICONOSCIMENTO QUANDO LA VOLONTÀ VINCE OGNI OSTACOLO a quattro
ragazzi segnalati da Club di entrambe le Associazioni.
Tale Riconoscimento è attribuito a persone, che, sebbene colpite da disabilità, tuttavia
con tenacia, perseveranza e intelligenza, sono riuscite ad affermarsi nella vita,
dimostrando una particolare forza di volontà che ha permesso loro di inserirsi nella
società.
Il Riconoscimento (allora denominato Premio) Quando la volontà vince ogni ostacolo è
nato nell’anno 1990/91 su idea della Governatrice del Distretto 206 Inner Wheel Milda
Flores D’Arcais e del Governatore del Distretto 2060 Rotary Vittorio Andreatta.
Da allora questo evento lega indissolubilmente Inner Wheel e Rotary.
Quest’anno la Commissione Interdistrettuale ha deciso all’unanimità di conferire il
Riconoscimento a tutti i candidati, perché sarebbe stato difficile sceglierne uno soltanto.
Destinatari del Riconoscimento Quando la volontà vince ogni ostacolo sono stati:

               ANGELA MENARDI, presentata dall’Inner Wheel Club Belluno
                 RENÈ DE SILVESTRO, presentato dal Rotary Club Belluno
           LUCA FRACCARO, presentato dall’Inner Wheel Club Salò e Desenzano
                CHIARA MAZZEL, presentata dall’Inner Wheel Club Trento

La Governatrice Marina Baldassi Pletti, visibilmente commossa, ha presentato Angela,
Renè, Luca e Chiara, illustrando la loro storia.
Emozionante il momento in cui per ciascun candidato è stato mandato in onda un video
che ha testimoniato l’importanza della volontà per raggiungere l’inclusione sociale.
Le loro storie hanno fatto riflettere e riscoprire i veri valori della vita aprendo i cuori
alla comprensione ed alla solidarietà.
                                                                              Gianna Maria
                                                                                 Editor

                                                                                        19
L’ECO DEL DISTRETTO

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L’ECO DEL DISTRETTO

CONSEGNA PREMIO SERVICE
    XXXII EDIZIONE

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L’ECO DEL DISTRETTO

Nella splendida cornice della sala del Palazzo Bonin Longare a Vicenza, mercoledì 20
aprile, sono stata invitata a presenziare alla cerimonia di consegna del Premio “Club
Service”, che ogni anno, da parte del Rotary, del Lions, delle Soroptimist e naturalmente
                                             dell’Inner    Wheel,      viene   assegnato     ad
                                              un’associazione meritevole del territorio.
                                              In questa occasione mi sono sentita
                                              particolarmente orgogliosa perché quest’anno
                                              ha    visto    direttamente     coinvolti   quali
                                              protagonisti i cinque Club Inner Wheel della
                                              Provincia di Vicenza, e precisamente: Arzignano,
                                              Bassano del Grappa, Schio – Thiene, Vicenza,
Vicenza Nord Sandrigo. Infatti sono stati loro ad individuare l’Associazione a cui
assegnare il Premio 2022. La scelta è caduta all’unanimità su un’Associazione, senza
scopi di lucro, che da anni opera a Vicenza e paesi limitrofi per essersi distinta nella
realizzazione di molteplici interventi particolarmente utili al servizio della comunità.
Ognuno di noi Governatori, presenti alla cerimonia, ha consegnato a turno una targa, un
attestato ed un cospicuo assegno, al Presidente dell’Associazione prescelta, la Ozanam di
Vicenza.
Il Presidente ha ringraziato ed assicurato che il dono in denaro molto utile sarà subito
impiegato per l’acquisto di un furgone attrezzato per il trasporto dei malati; quindi ha
illustrato gli obiettivi, le finalità ed i campi di intervento della associazione che guida.
Questo meritato Premio ha voluto essere da parte nostra un apprezzamento concreto
nei confronti di quasi 500 soci volontari della Ozanam, che, con grande impegno e senza
chiasso, si sono attivati e continuano ad attivarsi in vari campi. Infatti da molti anni
operano alternandosi in case di riposo ed ospedali
per assistere persone sole, per trasporto malati,
per organizzare una mensa per bisognosi, per
fornire consulenze varie, per i carcerati…
Aggiungo inoltre che ciò che importa del Premio
stesso non sono solamente i denari, ma la
divulgazione e la conoscenza delle molteplici
attività dell’Associazione stessa, forse ancora
misconosciuta a molti.
Infatti l’Associazione Ozanam ha avuto qui l’occasione di spiegare alle Autorità presenti
ed alla cittadinanza, come svolge il suo grande impegno per il sostegno alle persone più
deboli.
Queste sono opportunità per tutti noi per acquisire e diffondere una maggiore
comprensione sociale, in una realtà che purtroppo, dopo tante chiusure, causa
pandemia, fa ancora un po’ di fatica a scrollarsi di dosso indifferenza, superficialità ed
egoismo.
Un grande grazie ed un augurio di continuare e progredire sempre meglio, a tutti i
partecipanti all’Associazione Ozanam, ed un applauso ai cinque Club innerini per scelta
così oculata.
                                                                             La Governatrice
                                                                          Marina Baldassi Pletti

                                                                                             22
L’ECO DEL DISTRETTO

CONTATTO DISTRETTI 206 – 209 – 210
            SPOLETO

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L’ECO DEL DISTRETTO

SULLE ORME DEI LONGOBARDI
   IL DUCATO DI SPOLETO
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L’ECO DEL DISTRETTO

I Distretti Inner Wheel 206, 209 e 210, uniti nell’ambito del PROGETTO INNER WHEEL “SULLE
ORME DEI LONGOBARDI”, si incontreranno a Spoleto dal 29 aprile al 1° maggio per la
cerimonia del Contatto che approfondirà la conoscenza reciproca e porterà ad avere
obiettivi comuni.
Un incontro, tuttavia, non solo per sancire questo importante momento di conoscenza e
di collaborazione, ma anche per compiere un viaggio alla scoperta di un popolo
affascinante, ancora misterioso, parte integrante dell’identità europea: I LONGOBARDI.
Si svolgeranno un convegno con illustri relatori ed una serie di visite guidate per
scoprire la grande eredità e le preziose testimonianze che i Longobardi hanno lasciato
nel territorio di Spoleto e che sono parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
A Spoleto le tracce dei Longobardi sono ancora ben visibili e sono la testimonianza di
una storia secolare.
I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo d.C.
di una lunga migrazione, che la portò dal basso corso dell’Elba fino all’Italia. Invasero
l’Italia nella primavera dell’anno 568.
Il territorio nazionale conquistato si divise in LONGOBARDIA MAJOR con Pavia come capitale
del Regno, e LONGOBARDIA MINOR corrispondente ai Ducati di Spoleto e Benevento.
Non abbiamo fonti certe sull’anno di fondazione del Ducato di Spoleto. Fu
presumibilmente Faroaldo I, ribellatosi ai Bizantini, a dare vita al Ducato intorno
all’anno 576, governandolo poi con il titolo di Dux fino alla sua morte, avvenuta nell’anno
591. Il Ducato di Spoleto sopravvisse a lungo anche dopo la caduta del Regno Longobardo
che avvenne nell’anno 774. I confini del Ducato furono spesso incerti e mutarono
ripetutamente durante l’esistenza del Regno Longobardo.
Il suo nucleo stabile confinava ad est con il mare Adriatico, a sud
con il Ducato di Benevento, ad ovest con il Patrimonium Petri
(appartenente alla Santa Sede) e a nord con il Corridoio Bizantino,
che univa Roma a Ravenna.
La BASILICA DI SAN SALVATORE a Spoleto e il TEMPIETTO DEL CLITUNNO nel
Comune di Campello sono tra le più importanti testimonianze
longobarde sul territorio italiano e dal 25 giugno 2011 sono
PATRIMONIO MONDIALE UNESCO come parte del SITO SERIALE I
LONGOBARDI IN ITALIA. I LUOGHI DEL POTERE (568 – 774 D.C.).
Nel Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, all’interno della ROCCA
ALBORNOZIANA, nella parte alta del centro storico di Spoleto, si
trovano importanti reperti che documentano la storia del Ducato Longobardo.
L’allestimento occupa quindici sale storiche ed è articolato su due piani.

                                                                                        25
L’ECO DEL DISTRETTO

                             INFLUENZE LONGOBARDE

LA LINGUA
I Longobardi affidavano alla trasmissione orale il loro patrimonio di
conoscenze e consuetudini e, quindi, mancano le fonti relative alla loro
lingua. Quando, però, nell’anno 643, l’Editto di Rotari fu trascritto in
latino, alcuni termini longobardi non trovarono un corrispettivo
romano e, di conseguenza, alcuni di essi sono giunti fino a noi.
Tra le parole ereditate ed entrate nell’uso comune compaiono
soprattutto quelle legate alla guerra e all’esercito, come, ad esempio,
banda, guardia, schiera, albergare (da albergo ovvero campo
dell’esercito). Alcuni nomi propri di persona hanno origine
longobarda: Adalgisa, Guido, Aldo.

L’ARTE ORAFA
L’oreficeria è la branca artistica della quale si sono conservate le maggiori testimonianze
                              dell’età longobarda. Gli abiti della nobiltà longobarda
                              femminile erano arricchiti con fibule e gioielli preziosi. Le
                              nobili portavano gioielli come orecchini, anelli, pendenti e
                              collane in oro. Le stesse armi da guerra erano oggetti di
                              grande valore. Nel secolo scorso furono scoperte, nel corso
                              di alcuni lavori agricoli, delle sepolture longobarde e tra le
                              575 tombe esplorate sono stati rinvenuti alcuni corredi che
                              testimoniano l’elevata maestria degli orafi del Ducato di
Spoleto. Alcuni ritrovamenti sono esposti al Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.

LA CUCINA
L’arte della tavola dai Longobardi al Medioevo si può osservare
nelle scene dipinte sulle pareti del Duomo di Monza.
Nell’affresco dipinto dai Fratelli Zavattari possiamo ammirare
i confetti durante il banchetto di nozze tra Teodolinda ed
Agilulfo nell’autunno dell’anno 590. Una dolce novità fu
introdotta da questo popolo. Furono i Longobardi a dare molta
importanza ad alcune regole dello stare a tavola, tra le quali
l’abitudine di stare seduti, invece che sdraiati, e l’introduzione
dell’uso delle posate.
In ambito culinario l’influenza dei Longobardi fu molto forte, resistendo nel tempo con
ricette odierne che risentono ancora delle tradizioni del passato. Rosmunda, Regina
longobarda, pose le basi per un cambiamento culturale, introducendo l’utilizzo del vino.
A lei venne anche dedicata la pearà, una famosa salsa per i bolliti tipica del Veronese.
I Longobardi mangiavano carne, essendo cacciatori ed allevatori, ma si nutrivano anche
di pesce per questioni religiose, in quanto la Chiesa vietava il consumo della carne in
alcuni periodi dell’anno.
                                                                             Gianna Maria
                                                                                 Editor

                                                                                         26
L’ECO DEL DISTRETTO

SITO SERIALE I LONGOBARDI IN ITALIA.
 I LUOGHI DEL POTERE (568 – 774 D.C.)

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L’ECO DEL DISTRETTO

                            I PROGETTI INNER WHEEL

       PROGETTO INNER WHEEL “SULLE ORME DEI LONGOBARDI”

L’interesse dell’Inner Wheel per i Longobardi e per la loro storia scaturì dalla
candidatura alla World Heritage List dell’Unesco del Sito seriale Italia Langobardorum.
Nell’anno 2008 i Club Inner Wheel dei territori interessati dalla candidatura Unesco
(BENEVENTO, BRESCIA SUD, BUSTO – LEGNANO – GALLARATE – TICINO, CIVIDALE, FOLIGNO E FOGGIA)
elaborarono un Progetto comune, denominato “SULLE ORME DEI LONGOBARDI”, allo scopo di
sostenere e far conoscere la candidatura. Promotrice dell’iniziativa l’allora Presidente
del Club Inner Wheel Brescia Sud, ANNA COTTA, coadiuvata da MIRELLA CENI. Per un anno
intero si susseguirono incontri culturali con visite ai luoghi candidati nei territori di
ciascun Club e, in ogni occasione, ci fu l’apprezzamento e la partecipazione delle Autorità
e delle Istituzioni.
Brescia Sud presentò Re Rotari – Poema Medievale tradotto dal tedesco arcaico con
eleganti illustrazioni.
Cividale promosse un convegno sulla farmacopea dei Longobardi.
Benevento realizzò la mostra fotografica L’Oro dei Longobardi e la mostra Duchi e
Aristocrazia Longobardi con l’esposizione di monete, armi ed abiti riconducibili a questo
Popolo.
Nel giugno dell’anno 2011 a Parigi venne approvata tale candidatura ed il SITO SERIALE
ITALIA LANGOBARDORUM – I LONGOBARDI IN ITALIA – I LUOGHI DEL POTERE (568 – 774 D.C.) entrò
ufficialmente a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Allo stesso tempo il Progetto Inner Wheel “Sulle Orme dei Longobardi” terminò.

                           PROGETTO
     “L’INNER WHEEL SULLE ORME DEI LONGOBARDI IN EUROPA”

Convinte della validità di questa esperienza ed ispirandosi al motto presidenziale IIW
2011/2012 “Pensa in grande. Mira in alto”, il 28 giugno 2011 le Socie IW MIRELLA CENI ed
ANNA COTTA del Club Brescia Sud, ALMERINDA PARRELLA e PAOLA PERRELLA del Club Benevento
e LUISA VINCIGUERRA del Club Torino Europea si incontrarono a Roma e costituirono un
Comitato per promuovere la prosecuzione del Progetto “Sulle Orme dei Longobardi”,
ampliandolo e intitolandolo “L’INNER WHEEL SULLE ORME DEI LONGOBARDI IN EUROPA”.
L’Interculturalità e la Comprensione Internazionale sono stati i principali obiettivi di
questo Progetto, offrendo un’importante occasione di confronto e dialogo tra Club e
Distretti differenti e promovendo percorsi di conoscenza, frequentazione e scambi a
livello europeo anche intorno alla Storia e alla Cultura longobarda. Il Progetto è stato
presentato da Anna Cotta in sede internazionale nell’ottobre 2011, alla presenza della
Presidente dell’International Inner Wheel Catherine Refabert, nell’ambito del Convegno
“Women for Europe” a Tuusula in Finlandia e fu molto apprezzato. Al Progetto è stata
assegnata una durata di cinque anni dal 2011 al 2016 con possibilità di essere rinnovato.
                                                                            Gianna Maria
                                                                                Editor

                                                                                        28
L’ECO DEL DISTRETTO

                                QUANTA NOSTALGIA…

È per me un onore ospitare sulle pagine de L’ECO del Distretto uno scritto di Anna Cotta,
che è stata Presidente dell’Inner Wheel Club Brescia Sud anno 2008/09 ed ha ricoperto
numerose cariche nel Distretto 206, ora Socia dell’Inner Wheel Club Vicenza Nord
Sandrigo. Anna, che ha promosso e coordinato le iniziative volte all’accoglimento della
candidatura a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco del Sito seriale Italia
Langobardorum, condivide con noi i suoi ricordi e le sue riflessioni sui Progetti Inner
Wheel “Sulle Orme dei Longobardi”.
                                                                           Gianna Maria
                                                                               Editor

“Quanta nostalgia, quanta emozione, quanta gioia mi hanno regalato questi due progetti
sui Longobardi; il secondo legato al primo con finalità diverse, ma con un unico obiettivo:
                        unire le socie innerine in una catena di amicizia attraverso un
                        percorso di cultura, storia e comuni origini. Finalità diverse; infatti
                        il primo era nato a supporto della candidatura all’UNESCO di sei siti
                        sedi dei ducati longobardi nel loro percorso verso il Sud dell’Italia e
                        il secondo nato per poter inserire tutte le amiche che, conosciuto il
                        progetto iniziale, desideravano entrare a farne parte.
                        L’emozione di contattare, dopo aver avuto l’approvazione sia del
                        mio club sia di quella del club di Cividale, i club di Busto-Gallarate-
                        Legnano-Ticino per Castelseprio, di Foligno per Campello sul
                        Clitunno e Spoleto, di Benevento e di Foggia per Monte Sant’Angelo
                        e trovare adesione, entusiasmo e grande disponibilità per il primo
                        progetto e poi il desiderio di tante altre innerine che ci seguivano
nelle varie nostre manifestazioni, di farne parte, hanno suggerito ad Almerinda, a Paola e
a me, mentre eravamo a Foligno, ad andare oltre.
Ed ecco Luisa, che ci ha seguito fin dal nostro primo incontro, con le sue grandi capacità,
stilare un nuovo progetto che ha presentato a noi tre, oltre a Mirella Ceni del mio club,
incoming Presidente Nazionale, a Roma nel giugno 2011, un progetto che si è allargato
verso l’Europa e che mi ha fatto conoscere Suzana e le socie dei due club sloveni.
I due progetti hanno avuto il loro percorso e ora sono finiti; il primo a supporto della
candidatura del sito seriale “I Longobardi in Italia. I Luoghi del Potere (568-774 d.C.)
avvenuta, il secondo “L’Inner Wheel sulle Orme dei Longobardi in Europa”, dopo i cinque
anni stabiliti, perché non recepito dalle socie europee.
Grande delusione perché era un tentativo di collegare persone appartenenti alla stessa
associazione attraverso la cultura e la storia, rispettandoci e accettandoci, magari
lavorando insieme a progetti a favore delle donne e dei bambini, unendoci ma rimanendo
con la nostra individualità.
A me è rimasta la grande amicizia che mi ha legato e mi lega in primis ad Almerinda,
sorellina longobarda, fin dal primo abbraccio che ho ricevuto da lei all’aeroporto di Napoli,
alle amiche con le quali ho lavorato e a coloro che ancora mi ricordano.
                                                                                         Anna”

                                                                                            29
L’ECO DEL DISTRETTO

LA FINESTRA SUI CLUB

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L’ECO DEL DISTRETTO

              INNER WHEEL CLUB ABANO TERME – MONTEGROTTO TERME

                        PRESIDENTE: MARGHERITA SARTORI BOROTTO
                     ADDETTA STAMPA: MARIA ALBERTA PEROCCO CASAROLI

                           VISITA ALLA MOSTRA DI KANDINSKIJ

Sabato 9 aprile 2022 il nostro Club ha organizzato la visita guidata alla mostra del pittore
russo Vasilij Kandinskij allestita a Palazzo Roverella di Rovigo.
Il numeroso gruppo, formato anche dai mariti e da soci del
nostro Rotary padrino, ha seguito con attenzione e interesse le
guide che ci hanno accompagnato alla scoperta delle 80 opere
del pittore, dipinte tra il 1900 ed il 1940, ma soprattutto del suo
percorso artistico che ha influenzato tutta la sua produzione.
Abbiamo appreso che il filo conduttore delle sue creazioni è
stato il legame con la sua terra e la storia popolare russa; che
nelle sue opere si trovano sempre gli elementi delle favole,
l’uomo a cavallo, il drago, il Cremlino, cioè la città fortificata
russa; che la sua passione per il colore gli era nata dalla visita di
                              una mostra di Monet e che lo
                              chiamavano “il colorista”; che quando dipingeva con colori
                              chiari voleva rappresentare l’armonia e la magnificenza del
                              creato, che per lui la pittura non era rappresentare ciò che
                              vedeva, ma quello che l’artista aveva dentro; che il pittore era
                              stato folgorato anche dalla musica, altro filo conduttore della
                              sua produzione e che associava i colori ai suoni e agli
                              strumenti.
                              Abbiamo seguito, attraverso le spiegazioni delle opere
                              dell’artista, le sue peregrinazioni in Germania, in Russia e
infine in Francia dove è morto e poi visto nei suoi dipinti l’evoluzione dei colori,
l’evoluzione verso l’astrattismo, la tendenza verso la semplificazione geometrica
dell’immagine e infine l’adozione di forme più morbide.
E ancora, oltre ai bellissimi quadri, abbiamo potuto ammirare le incisioni, dove
rappresentava solo i tratti fondamentali e la pittura su vetro che era una sorta di pausa
nel suo dipingere pieno di simbolismi e significati profondi.
Insomma, una bella e completa mostra che si è conclusa con una
visita inaspettata ad una veduta di Venezia del pittore Giovanni
Biasin dipinta su carta e recentemente restaurata che occupava
una intera sala del museo!
Gran parte dei partecipanti ha poi raggiunto il ristorante Alicante
per un ottimo pranzetto in compagnia.

                                                                                           31
L’ECO DEL DISTRETTO

                        INNER WHEEL CLUB ARZIGNANO (C.A.R.F.)

                          PRESIDENTE: LAURA PASTORELLO LEGNARO
                           ADDETTA STAMPA: LUISA QUIRICI FRIGO

             VISITA ALLA GALLERIA PERMANENTE BELTRAME DI ARZIGNANO

Chi si trovi a percorrere la strada provinciale che da Vicenza porta alle
alture del nord – ovest, giunto all’abitato di Arzignano, nominata da
poco capitale della concia e della pelle, incontra questa grande targa
“Arzignano Città natale di Achille Beltrame”.
Achille Beltrame, infatti, pittore, cartellonista e soprattutto illustratore per la copertina
della Domenica del Corriere diffusissimo settimanale del passato, nacque ad Arzignano il
19 marzo 1871 in una famiglia agiata, settimo di otto figli. Achille frequentò le scuole
primarie ad Arzignano, poi la Regia Scuola Tecnica di Vicenza distinguendosi
particolarmente in disegno e calligrafia. Si trasferì poi a Milano, in casa del fratello
maggiore Oreste, per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera. Terminata con
successo l’Accademia, tornò ad Arzignano, si trasferì a Vicenza, ma nel 1893 rientrò a
Milano dove assunse incarichi in seno all’Accademia stessa e cominciò ad esporre le sue
opere nelle Triennali. In occasione del matrimonio di Vittorio Emanuele III con Elena di
Montenegro, decise “chissà come” di recarsi a Cettigne per ritrarre la futura Regina
d’Italia, ma non ci riuscì. Si accontentò di disegnare i bei costumi femminili locali che
furono notati ed apprezzati da un importante editore italiano, Edoardo Ximenes, che gli
                            commissionò, per il suo mensile Illustrazione Italiana, qualche
                            tavola. Rientrato a Milano, si sposò con Giannina Cocitto e
                            conobbe un industriale comasco, Magno Magni, che lo
                            introdusse nei circuiti della ricca borghesia industriale
                            lombarda e ottenne importanti incarichi come cartellonista
                            pubblicitario. Nel 1899 iniziò a lavorare come illustratore per
                            La Domenica del Corriere, ottenendo subito un insperato
                            successo che durò fino al 26 novembre 1944, dopo aver
realizzato ben 4.662 illustrazioni di copertina. In esse il Beltrame disegnava gli
avvenimenti e i personaggi salienti di Italia e d’Europa, era cioè il telegiornale di inizio
secolo. Il 7 febbraio 1945 in seguito ad un malore, cadde, batté il capo, perse conoscenza
e morì il successivo giorno 19.
Nel 150° anniversario della sua nascita l’Amministrazione Comunale di Arzignano ha
deciso di ricordare questo suo famoso figlio in un modo significativo e molto originale,
dedicando tre grandi ambienti della Casa Municipale alle sue opere: la Sala della Luce,
che mostra numerosi piccoli quadri di paesaggi, la Galleria, un lungo e
luminoso corridoio con grandi quadri e un gran numero di copertine
della Domenica, e infine la Sala dei Ritratti che mostra bellissimi ritratti
dei familiari dei ricchi committenti Bernocchi.
Ad Arzignano nel 1989 è nato il nostro Inner Wheel Club. Anni fa un
nostro service è stato volto al restauro di un affresco di Achille Beltrame
racchiuso nella lunetta del portale di facciata dell’Oratorio San Gaetano
in città.
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L’ECO DEL DISTRETTO

                  INNER WHEEL CLUB BASSANO DEL GRAPPA (C.A.R.F.)

                           PRESIDENTE: EDDA SANDRI CERANTOLA
                      ADDETTA STAMPA: EMANUELA ARDUINO BEVILACQUA

                                  “PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI”

Così recita uno dei tanti slogan che hanno accompagnato la Giornata Mondiale del Libro
lo scorso 23 aprile.
La lettura è un’attività esistente fin da quando l’uomo ha deciso che la scrittura sarebbe
stata utile per ricordare e tenere traccia di qualsiasi cosa.
Al giorno d’oggi, leggere sembra quasi un imperativo, un’attività che bisogna imparare a
fare per non essere tagliati fuori dalla “società lettrice”, che bisogna saper fare per poter
essere sempre aggiornati.
È tutto vero. La lettura è fondamentale. Serve a
comprendere la realtà, a comprendere chi ci sta
accanto ad esplorare nuovi saperi.
Non solo. Negli ultimi anni che ci hanno segnato
indelebilmente il libro è diventato un porto
sicuro in cui rifugiarsi, ma capace al contempo di
dare un senso nuovo, un significato ad un periodo
di sospensione e solitudine.
… Perché leggere permette di cogliere nuovi
significati, di vedere le parole, sentirle dentro, di
fare esperienza di esse e di ciò che trasportano.
Quando si legge il tempo si dilata, viviamo mesi, anni, secoli in poche ore; possiamo
vivere altre vite e rendere più bella, emozionante e meno sola la nostra vita. E allora
quando fate la valigia… non dimenticate di portare con voi un buon libro sarà un
compagno di viaggio fidato e prezioso.

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L’ECO DEL DISTRETTO

                          INNER WHEEL CLUB BELLUNO (C.A.R.F.)

                       PRESIDENTE: PATRIZIA BARCELLONI CORTE TRICHES
                                ADDETTA STAMPA: LUISA COIN

   CURRICULUM – INTERVISTA AD ANGELA: L’INCIDENTE, LA RIVINCITA, IL CARATTERE

L’incontro con Angela in una delle strutture collegate allo Stadio del
Ghiaccio di Cortina è avvenuto al termine di un suo allenamento di
curling, lo sport che ha iniziato a praticare nel 2007 nel “Curling Club 66”
di Cortina. Da allora in poi Angela è diventata membro della squadra
nazionale italiana impegnata nelle competizioni internazionali di questa
specialità ed è diventata membro della squadra italiana nelle
Paralimpiadi con risultati più che lusinghieri sia per la squadra che per
lei: 5° posto alle Paralimpiadi di Vancouver nel 2010. “Non è stato un
amore a prima vista quella per il curling, che consideravo uno sport piuttosto statico e
comunque poco attraente dopo lo sci da fondo a cui mi sono dedicata per anni prima del
curling e anche con successo. Infatti ho partecipato a numerosi campionati italiani e
mondiali di sci nordico e nel 1992 alle Paralimpiadi di Albertville. Con la nascita di Eugenia
ho interrotto l’attività agonistica, ma non la pratica che ho continuato per passione. Poi mi
sono dedicata al curling. La competizione nel curling è agguerrita; solo 12 nazioni possono
accedere al pass per le Paralimpiadi, guadagnando punti ai Mondiali A. Quest’anno ci
eravamo quasi, ma la sfortuna ci ha inseguiti privandoci di un ottimo compagno a una
settimana dai mondiali e il cambio di formazione non ci ha aiutati. Ma ci rifaremo
sicuramente”. Tutta la vita di Angela è stata un succedersi di vittorie, di soddisfazioni, di
traguardi raggiunti grazie alla sua caparbietà nel conciliare sport, lavoro con il ruolo di
moglie e di madre, senza pesare sugli altri. Se vuoi, ora parliamo dell’incidente d’auto
che a 15 anni ha cambiato la tua vita di ragazza: “All’inizio è stato difficile, perché ho
dovuto affrontare un domani tutto da inventare: nuovi amici (quelli di prima non hanno
risposto come pensavo e speravo), nuove prospettive, nuova energia interiore per non
soggiacere all’etichetta di ragazza disabile nella comune accezione di quegli anni. E ci sono
riuscita anche grazie al mio carattere determinato ed autonomo, direi quasi di donna
matura, anche se quindicenne, e grazie anche all’incontro con Renzo Colle (paraplegico
come me) che spontaneamente mi teso la mano e mi ha inserito nella sua associazione,
l’ASI Belluno, sollecitandomi a guardare oltre, ad avere degli obiettivi ed avviandomi ad
un confronto con gli altri in un contesto di sincera e fruttuosa socialità. Lo sport offre tutte
queste possibilità ed è la ragione per cui lo consiglio a quanti sono limitati nella loro
integrità fisica e psichica: lo sport è un’esperienza di grandissima valenza formativa ed è
sempre più agevolmente praticabile grazie all’impegno e all’azione di chi ha il compito di
renderlo accessibile a tutti, anche se in questo settore c’è ancora molto da fare”.
Speranze e progetti? “Mi auguro che la mia vita possa continuare a contare sugli affetti
che mi hanno resa felice fino ad oggi e che ci sia ancora spazio per Angela Menardi nella
squadra che parteciperà alle prossime Paralimpiadi. Posso dire infine che il mio incidente
è stato uno stimolo a cimentarmi con le prove della vita che mi auguro possa essere di
esempio e di incoraggiamento per altri come me e non solo”.

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L’ECO DEL DISTRETTO

                         INNER WHEEL CLUB BRESCIA (C.A.R.F.)

                         PRESIDENTE: FABRIZIA STREPARAVA MEALLI
                        ADDETTA STAMPA: ROSETTA PADERNO BAVIERA

       VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “DONNE NELL’ARTE. DA TIZIANO A BOLDINI”

Giovedì 21 aprile 2022 abbiamo organizzato una visita guidata alla mostra Donne
nell’arte. Da Tiziano a Boldini curata da Davide Dotti e, ammirando un centinaio di
dipinti, ci è stato possibile constatare come la donna abbia da sempre avuto un ruolo
centrale nella storia dell’arte italiana.
L’esposizione, che si snoda tra le sale di Palazzo Martinengo, prende le mosse dalla
sezione dedicata alle sante donne ed eroine bibliche, tra cui emerge la celebre tela
raffigurante Maddalena penitente, eseguita da Tiziano Vecellio tra il 1558 e il 1563.
Nella sala della mitologia e della storia antica siamo rimaste profondamente colpite dalla
splendida Venere di Luca Longhi, il pittore emiliano del Rinascimento che nella sua
carriera si è cimentato una sola volta – e con esiti strabilianti! – con un soggetto di
carattere profano. A seguire abbiamo fatto un affondo nel tema del ritratto apprezzando
in particolar modo il Ritratto di Francesca Lechi eseguito con somma maestria da Andrea
Appiani nel 1803.
Anche le due sale che affrontano il tema della natura morta sono risultate decisamente
interessanti e hanno messo in luce come la rappresentazione di frutti e delicati mazzi di
fiori siano consoni alla sensibilità femminile. Infatti, le opere esposte in questa sezione
sono tutte eseguite da donne. Ci hanno stupito le
tre tavole in noce di Fede Galizia caratterizzate
da un naturalismo folgorante e la coppia di tele
eseguite da Amanzia, la seconda moglie di Angelo
Inganni.
Al piano nobile dell’edificio ci siamo soffermate
con gioia e commozione nella sala che affronta
l’intimo tema della maternità, godendo appieno
della perizia tecnica di Gaetano Chierici che è
presente in mostra con un capolavoro assoluto
dove, all’interno di una cascina, alcuni ragazzini
in compagnia di gatti e pulcini intrattengono un
bimbo di pochi mesi mentre i genitori sono impegnati con il lavoro nei campi.
In conclusione, dopo aver superato le sezioni dedicate alla vita quotidiana e al lavoro
femminile, ci siamo soffermate nell’ultima sala che ospita una nutrita serie di dipinti
dedicati al nudo e alla sensualità femminile. Tra tutti, ci ha stupito l’incantevole e
delicata tela di Ettore Tito che, sullo scorcio del XIX secolo, raffigura una fanciulla di
profilo con la rosa tra le labbra.
Dopo un caloroso applauso alla nostra gentilissima guida Elena Frosio, ci siamo salute in
amicizia dandoci appuntamento alla festa organizzata, giovedì 19 maggio, per la
celebrazione del nostro 40° Anniversario di Club.
                                                                 Fabrizia Streparava Mealli

                                                                                        35
L’ECO DEL DISTRETTO

                       INNER WHEEL CLUB BRESCIA SUD (C.A.R.F.)

                           PRESIDENTE: AUGUSTA PANCERA OLIVETTI
                              ADDETTA STAMPA: GIUSY FALZONE

            VISITA ALLA MOSTRA “DONNE NELL’ARTE. DA TIZIANO A BOLDINI”

In data 12 aprile 2022 nel pomeriggio ci siamo recate presso Palazzo Martinengo per
partecipare alla visita guidata della sensazionale ed interessante mostra di quadri
intitolata Donne nell’Arte presente a Brescia dal 21/01/2022 al 12/06/2022.
Felici di parteciparvi!
Finalmente ci siamo riviste ed abbracciate, insieme abbiamo condiviso un sereno ed
allegro pomeriggio.
                    La nostra guida dott.ssa Elena ci ha amorevolmente e
                     magistralmente guidate in questo percorso all’interno del Palazzo
                     dove sono esposti oltre 90 capolavori che testimoniano come la
                     donna abbia rivestito un ruolo di primo piano, nella storia dell’arte
                     italiana, dagli albori del rinascimento alla belle époque.
                     Vanno in mostra le figure femminili in onore alla varietà e alla
                     versatilità femminile e ritratte dai grandi pittori del passato da
                     Tiziano a Boldini.
                     Una panoramica sulla condizione della donna attraverso le epoche e
dove vengono trattati tutti i temi dalla maternità al lavoro.
È un’occasione per ammirare capolavori inediti, curiosità stravaganti, interessanti
proposte di piccoli Maestri di provincia.
Abbiamo ammirato la Maddalena penitente di Tiziano, a cui seguono quadri che
ritraggono altre sante ed eroine, tra cui l’ispirata Sant’Agnese del Guercino. Da qui ci
addentriamo nei territori della mitologia e dell’antichità e passiamo in rassegna divinità
statuarie e compiacenti, come la Venere di Luca Longhi, amanti
risolute e devote, come l’Artemisia di Francesco Cairo, e regine
orgogliose e disperate, come la Cleopatra di Giovanni Andrea De
Ferrari, o la sensuale Francesca Ghirardi Lechi di Andrea Appiani
(1803), o ancora Con la Rosa tra le labbra di Ettore Tito (1895).
A conclusione del piacevole pomeriggio è seguita una cena
durante la quale si è avuta occasione, data la prossimità della
                                   Pasqua, di rinnovare i nostri
                                   migliori auguri di una serena festività all’insegna della
                                   Festa della rinascita, del risveglio, della Vita e della
                                   trasformazione in tutti i suoi aspetti, occasione di gioia
                                   e Ringraziamento.

                                                                                          36
L’ECO DEL DISTRETTO

                INNER WHEEL CLUB BRESCIA VITTORIA ALATA (C.A.R.F.)

                           PRESIDENTE: ESTER DI VIETO ROMANO
                        ADDETTA STAMPA: CECILIA FENAROLI VACCHINI

                                  6 APRILE 2022
          VISITA DELL’IW CLUB CREMA ALL’IW CLUB BRESCIA VITTORIA ALATA

Finalmente dopo aver dovuto rimandare più volte a causa della pandemia, il nostro Club
ha avuto il piacere di ospitare le amiche innerine del Club di Crema in visita alla nostra
città. Con l’aiuto di una preparata guida turistica le abbiamo
accompagnate a scoprire alcuni dei luoghi più significativi della
nostra città e grazie all’interessamento di una nostra socia
abbiamo riservato loro una sorpresa che ci ha permesso di
ammirare, all’interno di un’abitazione privata situata in
Palazzo Salvadego, un ciclo di affreschi raffiguranti la città di
Crema quando nel 1751 Silvio Girolamo Martinengo fu Podestà
della città di Crema, a testimonianza del legame che ha sempre
unito le due città.
Il pomeriggio è poi proseguito con la visita alla mostra Donne
nell’arte. Da Tiziano a Boldini, interamente dedicata ai
capolavori dell’arte italiana con protagonista la figura
femminile, tema che ben si integra con il nostro tema
Presidenziale per l’anno 2021 – 2022 “PINK FIRST”.
La serata si è poi conclusa al ristorante “i Macc de le Ure” in Piazza Duomo dove abbiamo
consolidato l’amicizia che lega i due Club e che speriamo contribuirà a creare una
sempre maggiore collaborazione per l’ottenimento di scopi comuni.

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L’ECO DEL DISTRETTO

                         INNER WHEEL CLUB CASALMAGGIORE

                          PRESIDENTE: CHIARA ACQUARONI CHIZZINI
                         ADDETTA STAMPA: GIOVANNA TIRANTI VOLPI

                PREPASQUALE A “CASCINA BUGATTI” – MARTEDÌ 5 APRILE

Dopo la lunga pausa invernale finalmente ci siamo riviste, i giardini fioriti di una verde
cascina alla periferia limitrofa della città di Cremona, “Cascina Bugatti”, ci hanno
ospitato per il nostro incontro prepasquale; si è svolto, come ormai è consuetudine,
insieme al nostro Club padrino.
Il tiepido sole di aprile rendeva l’aria aprica e all’aperto ci sentivamo rinfrancate; era
piacevole parlare di noi, delle nostre famiglie, dell’inverno, per fortuna ormai terminato.
Più tardi siamo entrate nel salone per un’apericena e, comodamente sedute, abbiamo
continuato la nostra conversazione vivace e spontanea perché ormai molte socie si
conoscono da tempo ed è quindi naturale scambiarsi reciproche confidenze.
Al termine dell’incontro sono intervenute le Presidenti dei due Club, Chiara Acquaroni
Chizzini per il Club di Casalmaggiore e Nadia Bosio Canevisio per il Club di Cremona, per
porgere formalmente gli auguri di buona Pasqua a tutte noi e per rinnovare l’invito a
rivederci presto.
Nel mese di maggio, in data ancora non definita, è previsto il nuovo appuntamento per
portare a termine un service, che insieme abbiamo condiviso, alla cooperativa “Maria
Storti”.
Incontrarsi significa consolidare l’amicizia e mantenere sempre vivo quello spirito
innerino, che aleggia in ciascuna socia.

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L’ECO DEL DISTRETTO

            INNER WHEEL CLUB CONEGLIANO – VITTORIO VENETO (C.A.R.F.)

                   PRESIDENTE: PAOLA MARIA MORONI STENGHEN POLLASTRI
                       ADDETTA STAMPA: EMANUELA CESCON TAGLIONI

                      PROGETTO SALVAGUARDIA PIAZZA S. MARCO

Pensare a Venezia è pensare alla sua bellezza e alla sua fragilità. Ha resistito per secoli,
ma il pericolo dell’acqua e della salsedine è sempre pressante.
                                    Come proteggere uno dei suoi tesori più grandi, la
                                    Basilica di S. Marco e la sua Piazza?
                                    Nella conviviale, alla presenza dei R.C. Conegliano V.
                                    Veneto e Conegliano, del Governatore Rotary Raffaele
                                    Caltabiano e delle Presidenti Soroptimist e Rotaract,
                                    l’ing. Lino Pollastri ci ha illustrato il progetto di
                                    salvaguardia dell’area marciana.
                                    Elaborato da Mate Engineering per il consorzio
                                    Kostruttiva e da Thetis, e già approvato dalla
Soprintendenza, è frutto del lavoro interdisciplinare dell’arch. Francesco Lanza e
dell’ing. Lino Pollastri, con la supervisione del prof. Piana per lo IUAV e dei professori
Salandin, Ruol e Simonini per la Facoltà di Ingegneria di Padova.
Il sogno di proteggere Piazza S. Marco dall’acqua alta, che già a 50 cm può entrare nel
nartece della Basilica, si potrà realizzare.
Sarà un’opera non invasiva che prevede paratoie
rimovibili dove l’acqua entra per “sormonto”, la
ricalibratura delle pavimentazioni, minimi interventi di
rialzo del perimetro, la ricostruzione dell’antica rete dei
cunicoli, il restauro dei gatoli per lo scarico delle acque
piovane e, nel sottosuolo, valvole motorizzate che
favoriranno l’uscita dell'acqua con la marea calante.
Tutti interventi che rispettano il sistema idraulico della
Piazza, dal quale non si può prescindere.
L’attuazione del progetto è prevista a stralci in 4 – 5 anni: impensabile rendere inagibile
a lungo una piazza come questa, sempre teatro di eventi e grande flusso turistico.
La presentazione ha avuto grande ammirazione: l’amore per Venezia unisce tutti noi.

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