L'ECO DEL DISTRETTO - MARINA BALDASSI PLETTI - N. 8 ANNO XIV 2021/2022 - Inner Wheel Italia
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DISTRETTO 206 – ITALIA INTERNATIONAL INNER WHEEL MARINA BALDASSI PLETTI GOVERNATRICE La danza, Henry Matisse L’ECO DEL DISTRETTO N. 8 ANNO XIV – 2021/2022 GIANNA MARIA SACCO PAROLARI EDITOR
L’ECO DEL DISTRETTO COMITATO DEL DISTRETTO 206 ANNO INNER WHEEL 2021/2022 Governatrice Marina Baldassi Pletti Vicegovernatrici Cristina Galletti Pagliani Daniela Sighel Ioriatti PHF Immediate Past Governatrice Cristina Groppali Scandelli PHF Segretaria Isabella Lombardo Marani Tesoriere Annamaria Fornara Chenet Chairman dell’Espansione Carla Saleri Casari Chairman del Servizio Internazionale Manuela Rizzoli Savoia Editor Gianna Maria Sacco Parolari Membri del Comitato all’Espansione Bruna Bonato Pinat Alessandra Calovini Bocchi Francesca Miani Giacomazzi Anna Morales Brustolon Membri del Comitato del Servizio Internazionale Paola Caobelli Pea Silvia Keserue Devidè Luisella Pianalto Cozzi Alessandra Tomasi Braghiroli Responsabile Internet Emanuela Ferri Meli 2
L’ECO DEL DISTRETTO MESSAGGIO AUGURALE DELLA GOVERNATRICE Carissime socie, carissime amiche, la celebrazione della Pasqua è probabilmente la più grande festività che si festeggia in tutto il mondo. Perché? Da noi perché cade nella stagione della primavera, del risveglio della natura, che, con i suoi fiori variopinti, il suo verde tenero, i suoi cinguettii e pigolii di uccellini appena nati, i suoi leggeri fruscii di fresche brezze, ci ammalia e ci rallegra come uno splendido vestito di alta moda o un magnifico quadro di un famoso pittore, o una bellissima musica che dà libero sfogo alla fantasia. Perché, se interpelliamo la storia per sapere quando e come sia nata questa festività verifichiamo che per gli Ebrei la Pasqua è stata fissata il giorno che ricorda il passaggio del Mar Rosso e la liberazione dalla schiavitù, per i Cristiani il giorno della resurrezione di Gesù Cristo e la proclamazione che c’è la vita dopo la morte. Nel giorno dopo il sabato, per i Vangeli infatti è successo qualcosa di così straordinario, la Pasqua appunto, che ancora oggi il solo pensarvi fa emergere il pensiero della felicità, l’idea di vita nuova, il gran desiderio di pace, la voglia di dolcezza e tenerezza, la gioia dei cuori. E chi più delle donne può cogliere fino in fondo tutti questi aspetti? Sono infatti le donne nel Vangelo le prime annunciatrici della resurrezione del Signore. Le donne addolorate ma determinate, le donne amate e perdonate, le donne fedeli, capaci di amore e di conversione, le donne che generano vita, donne che credono, che si volgono verso Gesù e lo riconoscono. A loro che hanno fatto esperienza del Signore è stato affidato l’annuncio, e, OGGI A TUTTE LE DONNE È CHIESTO DI NON GUARDARE DA UN’ALTRA PARTE MA DI AIUTARE CHI SOFFRE. L’augurio è di poter fare esperienza, in ogni situazione della vita, dell’insegnamento di amore e di perdono, ricevuto da Gesù, affinché il gran desiderio di pace e la giustizia possano concretizzarsi per ogni persona, per ogni bambino e per ogni mamma che ha dovuto abbandonare la propria casa, il marito, per trovare rifugio dove la guerra non è arrivata, e per poter annunciare a tutti, come è successo a Maria di Magdala e all’altra Maria, che l’amore è possibile, che è una forza, che con questa forza si può creare dialogo, comprensione, e soprattutto lavorare per la pace. Per tradizione, per rendere poi la ricorrenza più ricca e festosa oggi a Pasqua si colorano le uova e si regalano quelle di cioccolata o si cercano fra l’erba quelle portate dal coniglio o dal leprotto. Si gioca con le uova fino a spezzarle. Sapete cosa rappresentano le uova spezzate? Il Sepolcro aperto e vuoto perché Gesù è risorto. “Le donne – dice il Vangelo – passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro”. 4
L’ECO DEL DISTRETTO “Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa”. CRISTO RISORTO E MARIA MADDALENA, CENTRO ALETTI, CHIESA DI SANTA MARIA MADRE DELLA CHIESA A SARAGOZZA La grotta quindi fu trovata aperta e vuota, da qui il gioco di aprire le uova. Naturalmente le uova perché oltre a ricordare la cavità di una grotta anche l’involucro che contiene e genera una nuova vita, nuova speranza. Ed è con questa speranza, questa gioia che auguro a voi tutte e alle vostre famiglie BUONA PASQUA! 5
L’ECO DEL DISTRETTO MESSAGGIO AUGURALE DELLA PRESIDENTE NAZIONALE Uno sguardo Un uomo solo, abbandonato, reietto, curvo sotto il peso di croci non sue, sale stremato la china del suo Calvario. Il fisico è piagato, ormai allo stremo delle forze, nel viso devastato e sanguinante solo gli occhi profondi e penetranti mostrano ancora un po' di vigore e cercano, attorno, sponde su cui posarsi per, immagino, trovare un po’ di conforto, di consolazione! Una donna, ritta sul bordo della strada, ignara di quanto sta accadendo, quello sguardo struggente lo intercetta, lo accoglie su di sé, se ne lascia penetrare, struggere l’anima. Come restare impassibili di fronte a tanto dolore, a tanto scempio? Il solo gesto che le viene dal cuore per alleviare, per lenire, è tra le sue mani: un velo di lino candido che, lesta, con infinita dolcezza, posa sul Suo viso. Ne asciuga i rivoli, dona frescura; alleviando le Sue pene, anche se solo per un attimo, restituisce dignità ai Suoi tratti. “Padre perché mi hai abbandonato”? Mi piace pensare che sia Lei, quella donna, la risposta al Suo grido, sia Lei la consolazione che il Padre, al Figlio, non ha voluto risparmiare, il Suo segno d’amore prima dell’abbandono finale! Auguro a tutte voi care amiche, care socie, una serena, riposante, Santa Pasqua! Ettorina 6
L’ECO DEL DISTRETTO MESSAGGIO AUGURALE DELLA PRESIDENTE INTERNAZIONALE The Holy Week is approaching and most of us Inner Wheel Members in many countries of the world will remember the last events in the life of Jesus, his sufferings and redemption. All over the world we are living a time of uncertainty particularly due to the war in Ukraine which is causing a lot of deaths among the population with no exception: children, young, women, old people. Let’s hope Easter will mark the end of such tremendous war happening and peace be restored. Easter of Resurrection, Easter of Hope, Easter of Fraternity between Peoples, New life for Everyone. Let’s join and walk on the path of peace. Ebe Panitteri Martines IIW President 2021-22 7
L’ECO DEL DISTRETTO Carissime, come mio personale Augurio idealmente faccio dono a ciascuna di Voi di un uovo di Pasqua, che in questo periodo dell’anno assume un alto valore simbolico. Un uovo dalla forma perfetta che universalmente simboleggia la vita e la rinascita della natura e dell’uomo. Auguro a Voi tutte che questo mio dono, seppur virtuale, racchiuda e custodisca dentro di sé speranza, gioia, luce, amicizia e una Primavera di rinnovata ricchezza interiore di sentimenti. Felice Pasqua, Gianna Maria Editor 9
L’ECO DEL DISTRETTO Il Rotary è un’Organizzazione Internazionale costituita da uomini e donne provenienti da ogni settore della vita sociale, economica, professionale e culturale, che, riuniti nei Rotary Club, lavorano per incoraggiare la pratica del Servire per realizzare progetti umanitari, incoraggiare il rispetto di principi etici in tutti i campi, soprattutto in ambito professionale, e per diffondere la Pace e la Buona Volontà tra i Popoli della Terra. Sintetizza questo impegno il motto ufficiale del Rotary: Service above self – Servire al di sopra di ogni interesse personale. PAUL HARRIS, un avvocato di origine irlandese, il 23 febbraio 1905 fondò a Chicago il primo Club Rotariano. Paul Harris coinvolse dapprima due suoi clienti per discutere dell’idea di costituire un gruppo di persone che si riunisse regolarmente per coltivare lo spirito di amicizia e ampliare le prospettive in campo professionale. Al gruppo si aggiunsero ben presto altri Soci e le riunioni iniziarono a tenersi settimanalmente. Nel 1928 di rilevante importanza fu la costituzione della Rotary Foundation per operare a livello mondiale nei settori dell’Assistenza, dell’Istruzione e, in genere, per il Progresso dell’Umanità. Negli anni della Prima Guerra Mondiale molti Rotariani inglesi furono chiamati alle armi. Le consorti decisero di continuare l’opera intrapresa dai mariti per portare a termine le programmazioni in corso e, nel dopoguerra, iniziandone nuove. Il 10 gennaio 1924 le rappresentanti dei vari Club si riunirono a Manchester e su proposta di MARGARETTE GOLDING decisero di dare il nome Inner Wheel (Ruota Interna) alla loro Associazione. I Rotariani di Gran Bretagna ed Irlanda mostrarono sempre grande interesse all’attività delle proprie mogli e ne autorizzarono il distintivo. L’Inner Wheel nel mondo, alla soglia del taglio del nastro del suo centesimo compleanno, è una grande, complessa, composita realtà con una organizzazione ed uno Statuto suoi propri. Si ispira agli ideali, alle finalità ed agli obiettivi rotariani condividendone, come anzidetto, il simbolo: la Ruota. La Ruota Interna, dunque, ci ricorda la matrice Rotariana e ci fa sentire della stessa famiglia. Sebbene il Rotary abbia una struttura più complessa e organizzazioni dedicate a cause umanitarie non presenti nell’Inner Wheel, tuttavia, anche la nostra Associazione è molto attiva nel Servire a tutti i livelli: Club, Distretto e Nazionale. Di grande rilevanza sono i Progetti Sociali Internazionali di durata triennale che vengono proposti ad ogni Convention e che sono condivisi in toto dall’Associazione. MA QUALI SONO I RAPPORTI FRA INNER WHEEL E ROTARY? Il rapporto fra Inner Wheel e Rotary non è stato mai istituzionalizzato e non è stato mail del tutto chiarito, nonostante la costante collaborazione fra le due Organizzazioni. Non è mai stato sottoscritto un Protocollo in cui venisse sancita la vicinanza dell’Inner Wheel al Rotary, pur nel rispetto reciproco dell’autonomia e dell’indipendenza di ambedue le Associazioni. I rapporti fra Inner Wheel e Rotary, nonostante il mancato riconoscimento di partnership nel Servire, sono proficui e più che positivi. Merito è delle Governatrici Inner Wheel, che hanno curato i rapporti, e di quei Governatori Rotary, che si sono dimostrati attenti e sensibili a valorizzare la nostra Associazione, promuovendone la frequentazione reciproca ed attuando importanti forme di collaborazione. Il Forum Interassociativo/Interdistrettuale tra Rotary Distretto 2060 e Inner Wheel Distretto 206 ne è un esempio. 11
L’ECO DEL DISTRETTO Parimenti fra le Presidenti dei Club Inner Wheel ed i Presidenti dei Rotary Club si evidenzia una sempre più ampia sinergia che permette di unire le forze per condividere progetti ed opere. Inner Wheel e Rotary insieme, nel rispetto del proprio spirito associativo, possano dunque essere testimonianza del comune fine del Servire e della Solidarietà, sentimenti che crescono in noi insieme all’Amicizia che è il veicolo primario per raggiungere le nostre mete. Gianna Maria Editor 12
L’ECO DEL DISTRETTO FORUM INTERDISTRETTUALE INNER WHEEL DISTRETTO 206 – ROTARY DISTRETTO 2060 13
L’ECO DEL DISTRETTO IL LINGUAGGIO PRINCIPALE MEZZO DI COMUNICAZIONE TRA LE PERSONE 14
L’ECO DEL DISTRETTO Sabato 2 aprile ha avuto luogo a Mestre, in modalità ibrida, il Forum Interdistrettuale Inner Wheel Distretto 206 – Rotary Distretto 2060, dedicato ad un tema di grande interesse e attualità: il linguaggio quale principale mezzo di comunicazione tra le persone. Questo tema è stato proposto dalla GOVERNATRICE INNER WHEEL, MARINA BALDASSI PLETTI, e condiviso dal GOVERNATORE ROTARY, RAFFAELE ANTONIO CALTABIANO. L’onore alle bandiere ha aperto ufficialmente il Forum. Dopo i saluti di benvenuto della Governatrice e del Governatore ai presenti in sala e ai Soci e alle Socie collegati su Piattaforma Zoom, la moderatrice, dott.sa CRISTINA BENUSSI, ha presentato il seminario e gli illustri relatori: - il prof. ANGELO FLORAMO, docente di Lingua e Letteratura Italiana, ricercatore presso la Facoltà di Lingua e Letteratura Medioevale dell’Università di Trieste; - la dott.sa MARIA STELLA SCARAMUZZA, psicologa e psicoterapeuta; - la prof.sa ROBERTA DREON, professore associato di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; - il prof. CARLO BALDASSI, professore associato all’Università Bocconi di Milano, ricercatore in Fisica. Il prof. ANGELO FLORAMO ha esordito citando il verso dantesco “Le genti del bel paese là dove ‘l sì suona” (Inferno XXXIII, v. 79 – 80), nel quale il Sommo Poeta affettuosamente identifica gli Italiani con la loro lingua. La lingua, che oggi noi Italiani parliamo, discende, seppur con modificazioni e arricchimenti, dal dialetto fiorentino del Trecento, che era il dialetto più vicino al latino. Dante, Petrarca e Boccaccio scrissero in volgare fiorentino opere importanti che si diffusero e diventarono famosissime in tutta Italia a tal punto da diventare un riferimento per tutti gli altri scrittori nati nei secoli successivi. Un contributo alla crescita del volgare fiorentino è stato dato dal suo utilizzo, al posto del latino, da parte grandi scienziati e artisti toscani. Nelle altre regioni d’Italia, a causa della bassa alfabetizzazione, si continuavano a parlare i dialetti volgari. Un ruolo importante per uniformare i vari idiomi sul modello fiorentino hanno avuto le grammatiche ed i dizionari, il primo dei quali fu pubblicato dall’Accademia della Crusca fiorentina nel 1612. Dal Cinquecento al Settecento la nostra lingua era la lingua parlata nei salotti delle Capitali europee e sembra che fosse una sorta di lingua comune utilizzata nel Mediterraneo. Con l’Unità d’Italia nel 1861 l’italiano divenne la lingua ufficiale. Sebbene attualmente la lingua italiana non sia parlata a livello internazionale come l’inglese, tuttavia suscita sempre molto interesse a tal punto da essere la quinta lingua più studiata nel mondo. La dott.sa MARIA STELLA SCARAMUZZA e la prof.sa ROBERTA DREON hanno sviluppato la tematica del valore del linguaggio nella comunicazione interpersonale e intrapersonale, nonché della relazione tra sensibilità e comunicazione umana. La comunicazione risponde a un bisogno naturale ed espressivo tipico dell’uomo. Ha un’importanza così fondamentale e vitale per la persona da influire sullo stato di salute: si è evinto che le persone sole o con pochissime relazioni interpersonali sono più soggette a malattie. Attraverso atti comunicativi impariamo a riconoscere chi siamo. La nostra personalità è il prodotto delle relazioni affettive ed ambientali che abbiamo vissuto. 15
L’ECO DEL DISTRETTO La comunicazione risponde a bisogni di tipo pratico e soddisfa bisogni sociali, quali il senso di appartenenza, il senso di affiliazione e il desiderio di controllo. Nell’ottica psicosociale, la comunicazione viene considerata portatrice di due caratteristiche fondamentali: - ogni comunicazione prevede un livello di consapevolezza e un certo grado di intenzionalità dell’emittente; - ogni comunicazione è costituita da un sistema di interazioni che coinvolge più soggetti sociali. Le parole trasferiscono emozioni e, se usate in modo appropriato, sono in grado di modificare la percezione delle cose. Bisognerebbe sempre ricordare che quello che esce dalla nostra bocca ha un valore: anche la parola più insignificante può fare molto male in base alle circostanze della comunicazione. La parola può essere fonte di bellezza, di positivismo, ma anche il contrario e, quindi, può essere utilizzata in maniera costruttiva o distruttiva. Non solo le parole contribuiscono a trasmettere il nostro messaggio, ma anche il ritmo, il tono, il volume, i gesti e le espressioni del volto con cui vengono accompagnate. Per comunicare in modo efficace, è necessario ed essenziale utilizzare tutti gli aspetti della comunicazione in modo armonico. Sia il livello paraverbale sia quello non verbale possono rafforzare oppure contraddire il messaggio verbale, dando l’impressione di essere poco chiari o poco coerenti. Spesso non sfruttiamo appieno il nostro potenziale comunicativo e ci blocchiamo per fattori emotivi. Essere consapevoli di tutti i livelli comunicativi ci predispone a una maggiore sensibilità espressiva. L’ultimo relatore, il prof. CARLO BALDASSI, ha introdotto l’uditorio nel mondo, molto affascinante ed in continua evoluzione, dell’intelligenza artificiale e, segnatamente, in uno dei suoi ambiti applicativi, rappresentato dal Natural Language Processing (NPL) ovvero l’elaborazione e la comprensione del linguaggio naturale. Il NPL è un campo di ricerca interdisciplinare sempre aperto a nuove sfide: abbraccia informatica, intelligenza artificiale e linguistica. Il suo scopo è quello di sviluppare algoritmi in grado di analizzare e, quindi, di comprendere il linguaggio naturale scritto o parlato. Lo sviluppo di sistemi conversazionali intelligenti permette di emulare il dialogo umano, di rispondere a domande su diversi argomenti e di eseguire compiti articolati. Esempi noti di tali sistemi sono Siri di Apple, Assistant di Google ed Alexa di Amazon. A conclusione del suo intervento il prof. Baldassi ha posto un quesito: “L’Intelligenza Artificiale potrà mai sostituirsi all’Uomo?”. Motivando la sua risposta negativa, ha precisato che, sebbene si siano raggiunti eccellenti risultati, tuttavia, le macchine sono prive di ragionamento e di deduzione: il loro meccanismo è opaco e non del tutto sotto controllo. Un ringraziamento ai Relatori che con chiarezza espositiva hanno affrontato e approfondito il tema del Forum da punti di vista diversi secondo i loro ambiti di ricerca. Questo seminario ha permesso di comprendere, mettendole in evidenza, la necessità e l’importanza di una corretta comunicazione e, conseguentemente, di un corretto uso del linguaggio per migliorare la qualità della nostra vita. Gianna Maria Editor 16
L’ECO DEL DISTRETTO 17
L’ECO DEL DISTRETTO QUANDO LA VOLONTÀ VINCE OGNI OSTACOLO 18
L’ECO DEL DISTRETTO Nell’ambito del Forum Interassociativo Inner Wheel Distretto 206 – Rotary Distretto 2060 è stato conferito il RICONOSCIMENTO QUANDO LA VOLONTÀ VINCE OGNI OSTACOLO a quattro ragazzi segnalati da Club di entrambe le Associazioni. Tale Riconoscimento è attribuito a persone, che, sebbene colpite da disabilità, tuttavia con tenacia, perseveranza e intelligenza, sono riuscite ad affermarsi nella vita, dimostrando una particolare forza di volontà che ha permesso loro di inserirsi nella società. Il Riconoscimento (allora denominato Premio) Quando la volontà vince ogni ostacolo è nato nell’anno 1990/91 su idea della Governatrice del Distretto 206 Inner Wheel Milda Flores D’Arcais e del Governatore del Distretto 2060 Rotary Vittorio Andreatta. Da allora questo evento lega indissolubilmente Inner Wheel e Rotary. Quest’anno la Commissione Interdistrettuale ha deciso all’unanimità di conferire il Riconoscimento a tutti i candidati, perché sarebbe stato difficile sceglierne uno soltanto. Destinatari del Riconoscimento Quando la volontà vince ogni ostacolo sono stati: ANGELA MENARDI, presentata dall’Inner Wheel Club Belluno RENÈ DE SILVESTRO, presentato dal Rotary Club Belluno LUCA FRACCARO, presentato dall’Inner Wheel Club Salò e Desenzano CHIARA MAZZEL, presentata dall’Inner Wheel Club Trento La Governatrice Marina Baldassi Pletti, visibilmente commossa, ha presentato Angela, Renè, Luca e Chiara, illustrando la loro storia. Emozionante il momento in cui per ciascun candidato è stato mandato in onda un video che ha testimoniato l’importanza della volontà per raggiungere l’inclusione sociale. Le loro storie hanno fatto riflettere e riscoprire i veri valori della vita aprendo i cuori alla comprensione ed alla solidarietà. Gianna Maria Editor 19
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L’ECO DEL DISTRETTO CONSEGNA PREMIO SERVICE XXXII EDIZIONE 21
L’ECO DEL DISTRETTO Nella splendida cornice della sala del Palazzo Bonin Longare a Vicenza, mercoledì 20 aprile, sono stata invitata a presenziare alla cerimonia di consegna del Premio “Club Service”, che ogni anno, da parte del Rotary, del Lions, delle Soroptimist e naturalmente dell’Inner Wheel, viene assegnato ad un’associazione meritevole del territorio. In questa occasione mi sono sentita particolarmente orgogliosa perché quest’anno ha visto direttamente coinvolti quali protagonisti i cinque Club Inner Wheel della Provincia di Vicenza, e precisamente: Arzignano, Bassano del Grappa, Schio – Thiene, Vicenza, Vicenza Nord Sandrigo. Infatti sono stati loro ad individuare l’Associazione a cui assegnare il Premio 2022. La scelta è caduta all’unanimità su un’Associazione, senza scopi di lucro, che da anni opera a Vicenza e paesi limitrofi per essersi distinta nella realizzazione di molteplici interventi particolarmente utili al servizio della comunità. Ognuno di noi Governatori, presenti alla cerimonia, ha consegnato a turno una targa, un attestato ed un cospicuo assegno, al Presidente dell’Associazione prescelta, la Ozanam di Vicenza. Il Presidente ha ringraziato ed assicurato che il dono in denaro molto utile sarà subito impiegato per l’acquisto di un furgone attrezzato per il trasporto dei malati; quindi ha illustrato gli obiettivi, le finalità ed i campi di intervento della associazione che guida. Questo meritato Premio ha voluto essere da parte nostra un apprezzamento concreto nei confronti di quasi 500 soci volontari della Ozanam, che, con grande impegno e senza chiasso, si sono attivati e continuano ad attivarsi in vari campi. Infatti da molti anni operano alternandosi in case di riposo ed ospedali per assistere persone sole, per trasporto malati, per organizzare una mensa per bisognosi, per fornire consulenze varie, per i carcerati… Aggiungo inoltre che ciò che importa del Premio stesso non sono solamente i denari, ma la divulgazione e la conoscenza delle molteplici attività dell’Associazione stessa, forse ancora misconosciuta a molti. Infatti l’Associazione Ozanam ha avuto qui l’occasione di spiegare alle Autorità presenti ed alla cittadinanza, come svolge il suo grande impegno per il sostegno alle persone più deboli. Queste sono opportunità per tutti noi per acquisire e diffondere una maggiore comprensione sociale, in una realtà che purtroppo, dopo tante chiusure, causa pandemia, fa ancora un po’ di fatica a scrollarsi di dosso indifferenza, superficialità ed egoismo. Un grande grazie ed un augurio di continuare e progredire sempre meglio, a tutti i partecipanti all’Associazione Ozanam, ed un applauso ai cinque Club innerini per scelta così oculata. La Governatrice Marina Baldassi Pletti 22
L’ECO DEL DISTRETTO CONTATTO DISTRETTI 206 – 209 – 210 SPOLETO 23
L’ECO DEL DISTRETTO SULLE ORME DEI LONGOBARDI IL DUCATO DI SPOLETO 24
L’ECO DEL DISTRETTO I Distretti Inner Wheel 206, 209 e 210, uniti nell’ambito del PROGETTO INNER WHEEL “SULLE ORME DEI LONGOBARDI”, si incontreranno a Spoleto dal 29 aprile al 1° maggio per la cerimonia del Contatto che approfondirà la conoscenza reciproca e porterà ad avere obiettivi comuni. Un incontro, tuttavia, non solo per sancire questo importante momento di conoscenza e di collaborazione, ma anche per compiere un viaggio alla scoperta di un popolo affascinante, ancora misterioso, parte integrante dell’identità europea: I LONGOBARDI. Si svolgeranno un convegno con illustri relatori ed una serie di visite guidate per scoprire la grande eredità e le preziose testimonianze che i Longobardi hanno lasciato nel territorio di Spoleto e che sono parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. A Spoleto le tracce dei Longobardi sono ancora ben visibili e sono la testimonianza di una storia secolare. I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo d.C. di una lunga migrazione, che la portò dal basso corso dell’Elba fino all’Italia. Invasero l’Italia nella primavera dell’anno 568. Il territorio nazionale conquistato si divise in LONGOBARDIA MAJOR con Pavia come capitale del Regno, e LONGOBARDIA MINOR corrispondente ai Ducati di Spoleto e Benevento. Non abbiamo fonti certe sull’anno di fondazione del Ducato di Spoleto. Fu presumibilmente Faroaldo I, ribellatosi ai Bizantini, a dare vita al Ducato intorno all’anno 576, governandolo poi con il titolo di Dux fino alla sua morte, avvenuta nell’anno 591. Il Ducato di Spoleto sopravvisse a lungo anche dopo la caduta del Regno Longobardo che avvenne nell’anno 774. I confini del Ducato furono spesso incerti e mutarono ripetutamente durante l’esistenza del Regno Longobardo. Il suo nucleo stabile confinava ad est con il mare Adriatico, a sud con il Ducato di Benevento, ad ovest con il Patrimonium Petri (appartenente alla Santa Sede) e a nord con il Corridoio Bizantino, che univa Roma a Ravenna. La BASILICA DI SAN SALVATORE a Spoleto e il TEMPIETTO DEL CLITUNNO nel Comune di Campello sono tra le più importanti testimonianze longobarde sul territorio italiano e dal 25 giugno 2011 sono PATRIMONIO MONDIALE UNESCO come parte del SITO SERIALE I LONGOBARDI IN ITALIA. I LUOGHI DEL POTERE (568 – 774 D.C.). Nel Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, all’interno della ROCCA ALBORNOZIANA, nella parte alta del centro storico di Spoleto, si trovano importanti reperti che documentano la storia del Ducato Longobardo. L’allestimento occupa quindici sale storiche ed è articolato su due piani. 25
L’ECO DEL DISTRETTO INFLUENZE LONGOBARDE LA LINGUA I Longobardi affidavano alla trasmissione orale il loro patrimonio di conoscenze e consuetudini e, quindi, mancano le fonti relative alla loro lingua. Quando, però, nell’anno 643, l’Editto di Rotari fu trascritto in latino, alcuni termini longobardi non trovarono un corrispettivo romano e, di conseguenza, alcuni di essi sono giunti fino a noi. Tra le parole ereditate ed entrate nell’uso comune compaiono soprattutto quelle legate alla guerra e all’esercito, come, ad esempio, banda, guardia, schiera, albergare (da albergo ovvero campo dell’esercito). Alcuni nomi propri di persona hanno origine longobarda: Adalgisa, Guido, Aldo. L’ARTE ORAFA L’oreficeria è la branca artistica della quale si sono conservate le maggiori testimonianze dell’età longobarda. Gli abiti della nobiltà longobarda femminile erano arricchiti con fibule e gioielli preziosi. Le nobili portavano gioielli come orecchini, anelli, pendenti e collane in oro. Le stesse armi da guerra erano oggetti di grande valore. Nel secolo scorso furono scoperte, nel corso di alcuni lavori agricoli, delle sepolture longobarde e tra le 575 tombe esplorate sono stati rinvenuti alcuni corredi che testimoniano l’elevata maestria degli orafi del Ducato di Spoleto. Alcuni ritrovamenti sono esposti al Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. LA CUCINA L’arte della tavola dai Longobardi al Medioevo si può osservare nelle scene dipinte sulle pareti del Duomo di Monza. Nell’affresco dipinto dai Fratelli Zavattari possiamo ammirare i confetti durante il banchetto di nozze tra Teodolinda ed Agilulfo nell’autunno dell’anno 590. Una dolce novità fu introdotta da questo popolo. Furono i Longobardi a dare molta importanza ad alcune regole dello stare a tavola, tra le quali l’abitudine di stare seduti, invece che sdraiati, e l’introduzione dell’uso delle posate. In ambito culinario l’influenza dei Longobardi fu molto forte, resistendo nel tempo con ricette odierne che risentono ancora delle tradizioni del passato. Rosmunda, Regina longobarda, pose le basi per un cambiamento culturale, introducendo l’utilizzo del vino. A lei venne anche dedicata la pearà, una famosa salsa per i bolliti tipica del Veronese. I Longobardi mangiavano carne, essendo cacciatori ed allevatori, ma si nutrivano anche di pesce per questioni religiose, in quanto la Chiesa vietava il consumo della carne in alcuni periodi dell’anno. Gianna Maria Editor 26
L’ECO DEL DISTRETTO SITO SERIALE I LONGOBARDI IN ITALIA. I LUOGHI DEL POTERE (568 – 774 D.C.) 27
L’ECO DEL DISTRETTO I PROGETTI INNER WHEEL PROGETTO INNER WHEEL “SULLE ORME DEI LONGOBARDI” L’interesse dell’Inner Wheel per i Longobardi e per la loro storia scaturì dalla candidatura alla World Heritage List dell’Unesco del Sito seriale Italia Langobardorum. Nell’anno 2008 i Club Inner Wheel dei territori interessati dalla candidatura Unesco (BENEVENTO, BRESCIA SUD, BUSTO – LEGNANO – GALLARATE – TICINO, CIVIDALE, FOLIGNO E FOGGIA) elaborarono un Progetto comune, denominato “SULLE ORME DEI LONGOBARDI”, allo scopo di sostenere e far conoscere la candidatura. Promotrice dell’iniziativa l’allora Presidente del Club Inner Wheel Brescia Sud, ANNA COTTA, coadiuvata da MIRELLA CENI. Per un anno intero si susseguirono incontri culturali con visite ai luoghi candidati nei territori di ciascun Club e, in ogni occasione, ci fu l’apprezzamento e la partecipazione delle Autorità e delle Istituzioni. Brescia Sud presentò Re Rotari – Poema Medievale tradotto dal tedesco arcaico con eleganti illustrazioni. Cividale promosse un convegno sulla farmacopea dei Longobardi. Benevento realizzò la mostra fotografica L’Oro dei Longobardi e la mostra Duchi e Aristocrazia Longobardi con l’esposizione di monete, armi ed abiti riconducibili a questo Popolo. Nel giugno dell’anno 2011 a Parigi venne approvata tale candidatura ed il SITO SERIALE ITALIA LANGOBARDORUM – I LONGOBARDI IN ITALIA – I LUOGHI DEL POTERE (568 – 774 D.C.) entrò ufficialmente a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Allo stesso tempo il Progetto Inner Wheel “Sulle Orme dei Longobardi” terminò. PROGETTO “L’INNER WHEEL SULLE ORME DEI LONGOBARDI IN EUROPA” Convinte della validità di questa esperienza ed ispirandosi al motto presidenziale IIW 2011/2012 “Pensa in grande. Mira in alto”, il 28 giugno 2011 le Socie IW MIRELLA CENI ed ANNA COTTA del Club Brescia Sud, ALMERINDA PARRELLA e PAOLA PERRELLA del Club Benevento e LUISA VINCIGUERRA del Club Torino Europea si incontrarono a Roma e costituirono un Comitato per promuovere la prosecuzione del Progetto “Sulle Orme dei Longobardi”, ampliandolo e intitolandolo “L’INNER WHEEL SULLE ORME DEI LONGOBARDI IN EUROPA”. L’Interculturalità e la Comprensione Internazionale sono stati i principali obiettivi di questo Progetto, offrendo un’importante occasione di confronto e dialogo tra Club e Distretti differenti e promovendo percorsi di conoscenza, frequentazione e scambi a livello europeo anche intorno alla Storia e alla Cultura longobarda. Il Progetto è stato presentato da Anna Cotta in sede internazionale nell’ottobre 2011, alla presenza della Presidente dell’International Inner Wheel Catherine Refabert, nell’ambito del Convegno “Women for Europe” a Tuusula in Finlandia e fu molto apprezzato. Al Progetto è stata assegnata una durata di cinque anni dal 2011 al 2016 con possibilità di essere rinnovato. Gianna Maria Editor 28
L’ECO DEL DISTRETTO QUANTA NOSTALGIA… È per me un onore ospitare sulle pagine de L’ECO del Distretto uno scritto di Anna Cotta, che è stata Presidente dell’Inner Wheel Club Brescia Sud anno 2008/09 ed ha ricoperto numerose cariche nel Distretto 206, ora Socia dell’Inner Wheel Club Vicenza Nord Sandrigo. Anna, che ha promosso e coordinato le iniziative volte all’accoglimento della candidatura a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco del Sito seriale Italia Langobardorum, condivide con noi i suoi ricordi e le sue riflessioni sui Progetti Inner Wheel “Sulle Orme dei Longobardi”. Gianna Maria Editor “Quanta nostalgia, quanta emozione, quanta gioia mi hanno regalato questi due progetti sui Longobardi; il secondo legato al primo con finalità diverse, ma con un unico obiettivo: unire le socie innerine in una catena di amicizia attraverso un percorso di cultura, storia e comuni origini. Finalità diverse; infatti il primo era nato a supporto della candidatura all’UNESCO di sei siti sedi dei ducati longobardi nel loro percorso verso il Sud dell’Italia e il secondo nato per poter inserire tutte le amiche che, conosciuto il progetto iniziale, desideravano entrare a farne parte. L’emozione di contattare, dopo aver avuto l’approvazione sia del mio club sia di quella del club di Cividale, i club di Busto-Gallarate- Legnano-Ticino per Castelseprio, di Foligno per Campello sul Clitunno e Spoleto, di Benevento e di Foggia per Monte Sant’Angelo e trovare adesione, entusiasmo e grande disponibilità per il primo progetto e poi il desiderio di tante altre innerine che ci seguivano nelle varie nostre manifestazioni, di farne parte, hanno suggerito ad Almerinda, a Paola e a me, mentre eravamo a Foligno, ad andare oltre. Ed ecco Luisa, che ci ha seguito fin dal nostro primo incontro, con le sue grandi capacità, stilare un nuovo progetto che ha presentato a noi tre, oltre a Mirella Ceni del mio club, incoming Presidente Nazionale, a Roma nel giugno 2011, un progetto che si è allargato verso l’Europa e che mi ha fatto conoscere Suzana e le socie dei due club sloveni. I due progetti hanno avuto il loro percorso e ora sono finiti; il primo a supporto della candidatura del sito seriale “I Longobardi in Italia. I Luoghi del Potere (568-774 d.C.) avvenuta, il secondo “L’Inner Wheel sulle Orme dei Longobardi in Europa”, dopo i cinque anni stabiliti, perché non recepito dalle socie europee. Grande delusione perché era un tentativo di collegare persone appartenenti alla stessa associazione attraverso la cultura e la storia, rispettandoci e accettandoci, magari lavorando insieme a progetti a favore delle donne e dei bambini, unendoci ma rimanendo con la nostra individualità. A me è rimasta la grande amicizia che mi ha legato e mi lega in primis ad Almerinda, sorellina longobarda, fin dal primo abbraccio che ho ricevuto da lei all’aeroporto di Napoli, alle amiche con le quali ho lavorato e a coloro che ancora mi ricordano. Anna” 29
L’ECO DEL DISTRETTO LA FINESTRA SUI CLUB 30
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB ABANO TERME – MONTEGROTTO TERME PRESIDENTE: MARGHERITA SARTORI BOROTTO ADDETTA STAMPA: MARIA ALBERTA PEROCCO CASAROLI VISITA ALLA MOSTRA DI KANDINSKIJ Sabato 9 aprile 2022 il nostro Club ha organizzato la visita guidata alla mostra del pittore russo Vasilij Kandinskij allestita a Palazzo Roverella di Rovigo. Il numeroso gruppo, formato anche dai mariti e da soci del nostro Rotary padrino, ha seguito con attenzione e interesse le guide che ci hanno accompagnato alla scoperta delle 80 opere del pittore, dipinte tra il 1900 ed il 1940, ma soprattutto del suo percorso artistico che ha influenzato tutta la sua produzione. Abbiamo appreso che il filo conduttore delle sue creazioni è stato il legame con la sua terra e la storia popolare russa; che nelle sue opere si trovano sempre gli elementi delle favole, l’uomo a cavallo, il drago, il Cremlino, cioè la città fortificata russa; che la sua passione per il colore gli era nata dalla visita di una mostra di Monet e che lo chiamavano “il colorista”; che quando dipingeva con colori chiari voleva rappresentare l’armonia e la magnificenza del creato, che per lui la pittura non era rappresentare ciò che vedeva, ma quello che l’artista aveva dentro; che il pittore era stato folgorato anche dalla musica, altro filo conduttore della sua produzione e che associava i colori ai suoni e agli strumenti. Abbiamo seguito, attraverso le spiegazioni delle opere dell’artista, le sue peregrinazioni in Germania, in Russia e infine in Francia dove è morto e poi visto nei suoi dipinti l’evoluzione dei colori, l’evoluzione verso l’astrattismo, la tendenza verso la semplificazione geometrica dell’immagine e infine l’adozione di forme più morbide. E ancora, oltre ai bellissimi quadri, abbiamo potuto ammirare le incisioni, dove rappresentava solo i tratti fondamentali e la pittura su vetro che era una sorta di pausa nel suo dipingere pieno di simbolismi e significati profondi. Insomma, una bella e completa mostra che si è conclusa con una visita inaspettata ad una veduta di Venezia del pittore Giovanni Biasin dipinta su carta e recentemente restaurata che occupava una intera sala del museo! Gran parte dei partecipanti ha poi raggiunto il ristorante Alicante per un ottimo pranzetto in compagnia. 31
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB ARZIGNANO (C.A.R.F.) PRESIDENTE: LAURA PASTORELLO LEGNARO ADDETTA STAMPA: LUISA QUIRICI FRIGO VISITA ALLA GALLERIA PERMANENTE BELTRAME DI ARZIGNANO Chi si trovi a percorrere la strada provinciale che da Vicenza porta alle alture del nord – ovest, giunto all’abitato di Arzignano, nominata da poco capitale della concia e della pelle, incontra questa grande targa “Arzignano Città natale di Achille Beltrame”. Achille Beltrame, infatti, pittore, cartellonista e soprattutto illustratore per la copertina della Domenica del Corriere diffusissimo settimanale del passato, nacque ad Arzignano il 19 marzo 1871 in una famiglia agiata, settimo di otto figli. Achille frequentò le scuole primarie ad Arzignano, poi la Regia Scuola Tecnica di Vicenza distinguendosi particolarmente in disegno e calligrafia. Si trasferì poi a Milano, in casa del fratello maggiore Oreste, per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera. Terminata con successo l’Accademia, tornò ad Arzignano, si trasferì a Vicenza, ma nel 1893 rientrò a Milano dove assunse incarichi in seno all’Accademia stessa e cominciò ad esporre le sue opere nelle Triennali. In occasione del matrimonio di Vittorio Emanuele III con Elena di Montenegro, decise “chissà come” di recarsi a Cettigne per ritrarre la futura Regina d’Italia, ma non ci riuscì. Si accontentò di disegnare i bei costumi femminili locali che furono notati ed apprezzati da un importante editore italiano, Edoardo Ximenes, che gli commissionò, per il suo mensile Illustrazione Italiana, qualche tavola. Rientrato a Milano, si sposò con Giannina Cocitto e conobbe un industriale comasco, Magno Magni, che lo introdusse nei circuiti della ricca borghesia industriale lombarda e ottenne importanti incarichi come cartellonista pubblicitario. Nel 1899 iniziò a lavorare come illustratore per La Domenica del Corriere, ottenendo subito un insperato successo che durò fino al 26 novembre 1944, dopo aver realizzato ben 4.662 illustrazioni di copertina. In esse il Beltrame disegnava gli avvenimenti e i personaggi salienti di Italia e d’Europa, era cioè il telegiornale di inizio secolo. Il 7 febbraio 1945 in seguito ad un malore, cadde, batté il capo, perse conoscenza e morì il successivo giorno 19. Nel 150° anniversario della sua nascita l’Amministrazione Comunale di Arzignano ha deciso di ricordare questo suo famoso figlio in un modo significativo e molto originale, dedicando tre grandi ambienti della Casa Municipale alle sue opere: la Sala della Luce, che mostra numerosi piccoli quadri di paesaggi, la Galleria, un lungo e luminoso corridoio con grandi quadri e un gran numero di copertine della Domenica, e infine la Sala dei Ritratti che mostra bellissimi ritratti dei familiari dei ricchi committenti Bernocchi. Ad Arzignano nel 1989 è nato il nostro Inner Wheel Club. Anni fa un nostro service è stato volto al restauro di un affresco di Achille Beltrame racchiuso nella lunetta del portale di facciata dell’Oratorio San Gaetano in città. 32
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BASSANO DEL GRAPPA (C.A.R.F.) PRESIDENTE: EDDA SANDRI CERANTOLA ADDETTA STAMPA: EMANUELA ARDUINO BEVILACQUA “PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI” Così recita uno dei tanti slogan che hanno accompagnato la Giornata Mondiale del Libro lo scorso 23 aprile. La lettura è un’attività esistente fin da quando l’uomo ha deciso che la scrittura sarebbe stata utile per ricordare e tenere traccia di qualsiasi cosa. Al giorno d’oggi, leggere sembra quasi un imperativo, un’attività che bisogna imparare a fare per non essere tagliati fuori dalla “società lettrice”, che bisogna saper fare per poter essere sempre aggiornati. È tutto vero. La lettura è fondamentale. Serve a comprendere la realtà, a comprendere chi ci sta accanto ad esplorare nuovi saperi. Non solo. Negli ultimi anni che ci hanno segnato indelebilmente il libro è diventato un porto sicuro in cui rifugiarsi, ma capace al contempo di dare un senso nuovo, un significato ad un periodo di sospensione e solitudine. … Perché leggere permette di cogliere nuovi significati, di vedere le parole, sentirle dentro, di fare esperienza di esse e di ciò che trasportano. Quando si legge il tempo si dilata, viviamo mesi, anni, secoli in poche ore; possiamo vivere altre vite e rendere più bella, emozionante e meno sola la nostra vita. E allora quando fate la valigia… non dimenticate di portare con voi un buon libro sarà un compagno di viaggio fidato e prezioso. 33
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BELLUNO (C.A.R.F.) PRESIDENTE: PATRIZIA BARCELLONI CORTE TRICHES ADDETTA STAMPA: LUISA COIN CURRICULUM – INTERVISTA AD ANGELA: L’INCIDENTE, LA RIVINCITA, IL CARATTERE L’incontro con Angela in una delle strutture collegate allo Stadio del Ghiaccio di Cortina è avvenuto al termine di un suo allenamento di curling, lo sport che ha iniziato a praticare nel 2007 nel “Curling Club 66” di Cortina. Da allora in poi Angela è diventata membro della squadra nazionale italiana impegnata nelle competizioni internazionali di questa specialità ed è diventata membro della squadra italiana nelle Paralimpiadi con risultati più che lusinghieri sia per la squadra che per lei: 5° posto alle Paralimpiadi di Vancouver nel 2010. “Non è stato un amore a prima vista quella per il curling, che consideravo uno sport piuttosto statico e comunque poco attraente dopo lo sci da fondo a cui mi sono dedicata per anni prima del curling e anche con successo. Infatti ho partecipato a numerosi campionati italiani e mondiali di sci nordico e nel 1992 alle Paralimpiadi di Albertville. Con la nascita di Eugenia ho interrotto l’attività agonistica, ma non la pratica che ho continuato per passione. Poi mi sono dedicata al curling. La competizione nel curling è agguerrita; solo 12 nazioni possono accedere al pass per le Paralimpiadi, guadagnando punti ai Mondiali A. Quest’anno ci eravamo quasi, ma la sfortuna ci ha inseguiti privandoci di un ottimo compagno a una settimana dai mondiali e il cambio di formazione non ci ha aiutati. Ma ci rifaremo sicuramente”. Tutta la vita di Angela è stata un succedersi di vittorie, di soddisfazioni, di traguardi raggiunti grazie alla sua caparbietà nel conciliare sport, lavoro con il ruolo di moglie e di madre, senza pesare sugli altri. Se vuoi, ora parliamo dell’incidente d’auto che a 15 anni ha cambiato la tua vita di ragazza: “All’inizio è stato difficile, perché ho dovuto affrontare un domani tutto da inventare: nuovi amici (quelli di prima non hanno risposto come pensavo e speravo), nuove prospettive, nuova energia interiore per non soggiacere all’etichetta di ragazza disabile nella comune accezione di quegli anni. E ci sono riuscita anche grazie al mio carattere determinato ed autonomo, direi quasi di donna matura, anche se quindicenne, e grazie anche all’incontro con Renzo Colle (paraplegico come me) che spontaneamente mi teso la mano e mi ha inserito nella sua associazione, l’ASI Belluno, sollecitandomi a guardare oltre, ad avere degli obiettivi ed avviandomi ad un confronto con gli altri in un contesto di sincera e fruttuosa socialità. Lo sport offre tutte queste possibilità ed è la ragione per cui lo consiglio a quanti sono limitati nella loro integrità fisica e psichica: lo sport è un’esperienza di grandissima valenza formativa ed è sempre più agevolmente praticabile grazie all’impegno e all’azione di chi ha il compito di renderlo accessibile a tutti, anche se in questo settore c’è ancora molto da fare”. Speranze e progetti? “Mi auguro che la mia vita possa continuare a contare sugli affetti che mi hanno resa felice fino ad oggi e che ci sia ancora spazio per Angela Menardi nella squadra che parteciperà alle prossime Paralimpiadi. Posso dire infine che il mio incidente è stato uno stimolo a cimentarmi con le prove della vita che mi auguro possa essere di esempio e di incoraggiamento per altri come me e non solo”. 34
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BRESCIA (C.A.R.F.) PRESIDENTE: FABRIZIA STREPARAVA MEALLI ADDETTA STAMPA: ROSETTA PADERNO BAVIERA VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “DONNE NELL’ARTE. DA TIZIANO A BOLDINI” Giovedì 21 aprile 2022 abbiamo organizzato una visita guidata alla mostra Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini curata da Davide Dotti e, ammirando un centinaio di dipinti, ci è stato possibile constatare come la donna abbia da sempre avuto un ruolo centrale nella storia dell’arte italiana. L’esposizione, che si snoda tra le sale di Palazzo Martinengo, prende le mosse dalla sezione dedicata alle sante donne ed eroine bibliche, tra cui emerge la celebre tela raffigurante Maddalena penitente, eseguita da Tiziano Vecellio tra il 1558 e il 1563. Nella sala della mitologia e della storia antica siamo rimaste profondamente colpite dalla splendida Venere di Luca Longhi, il pittore emiliano del Rinascimento che nella sua carriera si è cimentato una sola volta – e con esiti strabilianti! – con un soggetto di carattere profano. A seguire abbiamo fatto un affondo nel tema del ritratto apprezzando in particolar modo il Ritratto di Francesca Lechi eseguito con somma maestria da Andrea Appiani nel 1803. Anche le due sale che affrontano il tema della natura morta sono risultate decisamente interessanti e hanno messo in luce come la rappresentazione di frutti e delicati mazzi di fiori siano consoni alla sensibilità femminile. Infatti, le opere esposte in questa sezione sono tutte eseguite da donne. Ci hanno stupito le tre tavole in noce di Fede Galizia caratterizzate da un naturalismo folgorante e la coppia di tele eseguite da Amanzia, la seconda moglie di Angelo Inganni. Al piano nobile dell’edificio ci siamo soffermate con gioia e commozione nella sala che affronta l’intimo tema della maternità, godendo appieno della perizia tecnica di Gaetano Chierici che è presente in mostra con un capolavoro assoluto dove, all’interno di una cascina, alcuni ragazzini in compagnia di gatti e pulcini intrattengono un bimbo di pochi mesi mentre i genitori sono impegnati con il lavoro nei campi. In conclusione, dopo aver superato le sezioni dedicate alla vita quotidiana e al lavoro femminile, ci siamo soffermate nell’ultima sala che ospita una nutrita serie di dipinti dedicati al nudo e alla sensualità femminile. Tra tutti, ci ha stupito l’incantevole e delicata tela di Ettore Tito che, sullo scorcio del XIX secolo, raffigura una fanciulla di profilo con la rosa tra le labbra. Dopo un caloroso applauso alla nostra gentilissima guida Elena Frosio, ci siamo salute in amicizia dandoci appuntamento alla festa organizzata, giovedì 19 maggio, per la celebrazione del nostro 40° Anniversario di Club. Fabrizia Streparava Mealli 35
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BRESCIA SUD (C.A.R.F.) PRESIDENTE: AUGUSTA PANCERA OLIVETTI ADDETTA STAMPA: GIUSY FALZONE VISITA ALLA MOSTRA “DONNE NELL’ARTE. DA TIZIANO A BOLDINI” In data 12 aprile 2022 nel pomeriggio ci siamo recate presso Palazzo Martinengo per partecipare alla visita guidata della sensazionale ed interessante mostra di quadri intitolata Donne nell’Arte presente a Brescia dal 21/01/2022 al 12/06/2022. Felici di parteciparvi! Finalmente ci siamo riviste ed abbracciate, insieme abbiamo condiviso un sereno ed allegro pomeriggio. La nostra guida dott.ssa Elena ci ha amorevolmente e magistralmente guidate in questo percorso all’interno del Palazzo dove sono esposti oltre 90 capolavori che testimoniano come la donna abbia rivestito un ruolo di primo piano, nella storia dell’arte italiana, dagli albori del rinascimento alla belle époque. Vanno in mostra le figure femminili in onore alla varietà e alla versatilità femminile e ritratte dai grandi pittori del passato da Tiziano a Boldini. Una panoramica sulla condizione della donna attraverso le epoche e dove vengono trattati tutti i temi dalla maternità al lavoro. È un’occasione per ammirare capolavori inediti, curiosità stravaganti, interessanti proposte di piccoli Maestri di provincia. Abbiamo ammirato la Maddalena penitente di Tiziano, a cui seguono quadri che ritraggono altre sante ed eroine, tra cui l’ispirata Sant’Agnese del Guercino. Da qui ci addentriamo nei territori della mitologia e dell’antichità e passiamo in rassegna divinità statuarie e compiacenti, come la Venere di Luca Longhi, amanti risolute e devote, come l’Artemisia di Francesco Cairo, e regine orgogliose e disperate, come la Cleopatra di Giovanni Andrea De Ferrari, o la sensuale Francesca Ghirardi Lechi di Andrea Appiani (1803), o ancora Con la Rosa tra le labbra di Ettore Tito (1895). A conclusione del piacevole pomeriggio è seguita una cena durante la quale si è avuta occasione, data la prossimità della Pasqua, di rinnovare i nostri migliori auguri di una serena festività all’insegna della Festa della rinascita, del risveglio, della Vita e della trasformazione in tutti i suoi aspetti, occasione di gioia e Ringraziamento. 36
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BRESCIA VITTORIA ALATA (C.A.R.F.) PRESIDENTE: ESTER DI VIETO ROMANO ADDETTA STAMPA: CECILIA FENAROLI VACCHINI 6 APRILE 2022 VISITA DELL’IW CLUB CREMA ALL’IW CLUB BRESCIA VITTORIA ALATA Finalmente dopo aver dovuto rimandare più volte a causa della pandemia, il nostro Club ha avuto il piacere di ospitare le amiche innerine del Club di Crema in visita alla nostra città. Con l’aiuto di una preparata guida turistica le abbiamo accompagnate a scoprire alcuni dei luoghi più significativi della nostra città e grazie all’interessamento di una nostra socia abbiamo riservato loro una sorpresa che ci ha permesso di ammirare, all’interno di un’abitazione privata situata in Palazzo Salvadego, un ciclo di affreschi raffiguranti la città di Crema quando nel 1751 Silvio Girolamo Martinengo fu Podestà della città di Crema, a testimonianza del legame che ha sempre unito le due città. Il pomeriggio è poi proseguito con la visita alla mostra Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini, interamente dedicata ai capolavori dell’arte italiana con protagonista la figura femminile, tema che ben si integra con il nostro tema Presidenziale per l’anno 2021 – 2022 “PINK FIRST”. La serata si è poi conclusa al ristorante “i Macc de le Ure” in Piazza Duomo dove abbiamo consolidato l’amicizia che lega i due Club e che speriamo contribuirà a creare una sempre maggiore collaborazione per l’ottenimento di scopi comuni. 37
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB CASALMAGGIORE PRESIDENTE: CHIARA ACQUARONI CHIZZINI ADDETTA STAMPA: GIOVANNA TIRANTI VOLPI PREPASQUALE A “CASCINA BUGATTI” – MARTEDÌ 5 APRILE Dopo la lunga pausa invernale finalmente ci siamo riviste, i giardini fioriti di una verde cascina alla periferia limitrofa della città di Cremona, “Cascina Bugatti”, ci hanno ospitato per il nostro incontro prepasquale; si è svolto, come ormai è consuetudine, insieme al nostro Club padrino. Il tiepido sole di aprile rendeva l’aria aprica e all’aperto ci sentivamo rinfrancate; era piacevole parlare di noi, delle nostre famiglie, dell’inverno, per fortuna ormai terminato. Più tardi siamo entrate nel salone per un’apericena e, comodamente sedute, abbiamo continuato la nostra conversazione vivace e spontanea perché ormai molte socie si conoscono da tempo ed è quindi naturale scambiarsi reciproche confidenze. Al termine dell’incontro sono intervenute le Presidenti dei due Club, Chiara Acquaroni Chizzini per il Club di Casalmaggiore e Nadia Bosio Canevisio per il Club di Cremona, per porgere formalmente gli auguri di buona Pasqua a tutte noi e per rinnovare l’invito a rivederci presto. Nel mese di maggio, in data ancora non definita, è previsto il nuovo appuntamento per portare a termine un service, che insieme abbiamo condiviso, alla cooperativa “Maria Storti”. Incontrarsi significa consolidare l’amicizia e mantenere sempre vivo quello spirito innerino, che aleggia in ciascuna socia. 38
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB CONEGLIANO – VITTORIO VENETO (C.A.R.F.) PRESIDENTE: PAOLA MARIA MORONI STENGHEN POLLASTRI ADDETTA STAMPA: EMANUELA CESCON TAGLIONI PROGETTO SALVAGUARDIA PIAZZA S. MARCO Pensare a Venezia è pensare alla sua bellezza e alla sua fragilità. Ha resistito per secoli, ma il pericolo dell’acqua e della salsedine è sempre pressante. Come proteggere uno dei suoi tesori più grandi, la Basilica di S. Marco e la sua Piazza? Nella conviviale, alla presenza dei R.C. Conegliano V. Veneto e Conegliano, del Governatore Rotary Raffaele Caltabiano e delle Presidenti Soroptimist e Rotaract, l’ing. Lino Pollastri ci ha illustrato il progetto di salvaguardia dell’area marciana. Elaborato da Mate Engineering per il consorzio Kostruttiva e da Thetis, e già approvato dalla Soprintendenza, è frutto del lavoro interdisciplinare dell’arch. Francesco Lanza e dell’ing. Lino Pollastri, con la supervisione del prof. Piana per lo IUAV e dei professori Salandin, Ruol e Simonini per la Facoltà di Ingegneria di Padova. Il sogno di proteggere Piazza S. Marco dall’acqua alta, che già a 50 cm può entrare nel nartece della Basilica, si potrà realizzare. Sarà un’opera non invasiva che prevede paratoie rimovibili dove l’acqua entra per “sormonto”, la ricalibratura delle pavimentazioni, minimi interventi di rialzo del perimetro, la ricostruzione dell’antica rete dei cunicoli, il restauro dei gatoli per lo scarico delle acque piovane e, nel sottosuolo, valvole motorizzate che favoriranno l’uscita dell'acqua con la marea calante. Tutti interventi che rispettano il sistema idraulico della Piazza, dal quale non si può prescindere. L’attuazione del progetto è prevista a stralci in 4 – 5 anni: impensabile rendere inagibile a lungo una piazza come questa, sempre teatro di eventi e grande flusso turistico. La presentazione ha avuto grande ammirazione: l’amore per Venezia unisce tutti noi. 39
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