L'APE - Selezione e riproduzione - apicoltura.ch
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Settembre - Ottobre 2021 I Anno 104 l’ APE RIVISTA SVIZZERA DI APICOLTURA PAGINA 14 Selezione e riproduzione
Nuovo « Cera ULTRA®» in qualità biologica I nuovi fogli cerei sono certificati « bio.inspecta » e adatti all’apicoltura biologica. Prodotto a Künten ( CH ) e continuamente testato da un laboratorio accreditato. Ordinateli oggi ! State pianificando dei lavori di manutenzione ? Da noi troverete gli articoli necessari. www.bienen-meier.ch
Settembre - Ottobre 2021 I Anno 104 www.apicoltura.ch Editoriale 3 Organi della FTA Buona cura delle api e selezione 4 Rivista svizzera di apicoltura Organo ufficiale della Federazione Ticinese Apicoltori FTA Preparazione all’invernamento 8 Ragione sociale Federazione Ticinese Apicoltori Selezione e riproduzione 14 Sede Centro professionale del verde Casa dell’ape Via S. Gottardo 1, 6877 Coldrerio Presidente Davide Conconi Via al Pero 16d, 6852 Genestrerio Mobile +41 79 230 59 16 presidente@apicoltura.ch Segretario-Cassiere Michele Mozzetti Via S. Antonio 156, 6632 Vogorno Tel. +41 91 745 05 05 Mobile +41 79 686 49 33 segreteria@apicoltura.ch Nuovi abbonamenti, disdette e cambiamento d’indirizzo vanno comunicati per iscritto al segretario. Referente FTA e Svizzera italiana per apiservice Roberto Fischer Tel. +41 79 688 16 64 roberto.fischer@apiservice.ch Redattore Livio Cortesi Via Retica 6, 6532 Castione Tel: +41 79 621 58 88 redattore-ape@apicoltura.ch I testi da pubblicare, compresa la piccola pubblicità per l’angolo delle occasioni, devono essere inoltrati alla redazione entro il giorno 10 dei mesi dispari. Marchio miele apisuisse Adam Maretti Via Rascai 19, 6707 Iragna Mobile +41 79 839 48 29 marchio-miele@apicoltura.ch Marchio Ticino Unione Contadini Ticinesi Grafica Stampa Via Gorelle, 6592 S. Antonino Sara Albisetti Tipografia Torriani sa Tel. +41 91 851 90 90 6960 Odogno Via Pizzo di Claro 3 marchioticino@agriticino.ch 6500 Bellinzona Foto di copertina Tel. +41 91 825 89 19 Il colore della regina Nicola Schärer info@tipografia-torriani.ch per il 2021: bianco
Miele svizzero – un prodotto di qualità! Il sigillo oro di apisuisse garantisce un miele di qualità, senza residui e prodotto con cura. Molte apicoltrici e molti apicoltori si sono impegnati per garantire una qualità superiore ai parametri contemplati nella legge sulle derrate alimentari e si sottopongono regolarmente a controlli effettuati da persone formate a questo scopo. I criteri imprescindibili della loro buona pratica apistica sono la lotta contro i parassiti effettuata senza lasciare residui nel miele, seguendo le direttive e un’igiene e pulizia impeccabili al momento del raccolto e del confezionamento. Le apicoltrici e gli apicoltori che ottemperano a queste esigenze sono autorizzati ad apporre il “sigillo oro” sui loro vasi di miele. Diventa anche tu un membro del SIGILLO ORO Contatto: Adam Maretti Mobile +41 79 839 48 29 email: marchio-miele@apicoltura.ch 2
Editoriale Davide Conconi, presidente FTA di servizi per gli apicoltori. In particolare – di inte- resse stagionale – all’apiario didattico è possibile fondere, sterilizzare la cera e fabbricare fogli ce- rei. L’offerta è intesa soprattutto per gli apicoltori principianti che non possono contare su proprie attrezzature nel loro laboratorio, tuttavia l’equipag- giamento del laboratorio di Mezzana permette di affrontare anche le necessità di lavorazione della cera di un un’apicoltura di dimensioni più consi- stenti. Altre attività sono possibili alla Casa dell’a- pe e i vostri suggerimenti sono sempre benvenu- ti contattando il responsabile, Roberto Fischer Care apicoltrici, (roberto.fischer@apiservice.ch, 079 688 16 64). cari apicoltori, Presso la stessa struttura è possibile contattare Roberto, riservare e prendere in consegna la vasca mentre vi sto scrivendo, il volo delle bottinatrici, no- di apiservice per il lavaggio e la disinfezione di arnie nostante la bella fioritura di edera, diminuisce gra- e attrezzature, completa del materiale di consumo datamente e l’accorciarsi delle giornate indica chia- necessario. È inteso che le attività di lavaggio e di- ramente alle nostre api, a noi stessi e alla natura sinfezione si svolgono presso l’apicoltore. Tuttavia, intera che si avvicina il periodo dedicato al riposo. in casi eccezionali, per i/le principianti con piccoli Per le colonie d’api, per le apicoltrici e gli apicoltori quantitativi, è possibile prevedere l’impiego sul po- i giochi sono fatti: una nuova stagione è già partita. sto a Mezzana. Molto della sopravvivenza delle colonie dipende da Il Comune di Chiasso, consultandoci, ha deciso di quanto fatto subito dopo il raccolto, in termini di ge- riproporre, sabato 30 ottobre, la Festa d’autunno stione della varroa, di valutazione delle colonie e di che comprende anche la tredicesima edizione del- verifica ed eventuale rinforzo delle scorte di miele. la Sagra del miele nostrano. Gli interessati a espor- Le colonie sono generalmente belle e appaiono sa- re e vendere i propri prodotti apistici sono pregati ne, ma occorre continuare a stare all’erta. Entriamo di contattare Lella Marti (lella.marti@bluewin.ch). in un periodo dove il buon senso ci deve guidare a Affrettatevi, i posti sono limitati e saranno attribuiti minimizzare le visite e le aperture del coprifavo, co- in primo luogo agli espositori fedeli alla manifesta- munque grazie agli articoli di apiservice in questo zione e secondariamente in funzione dell’ordine numero, potrete ricavare utili indicazioni su come cronologico di iscrizione. Resta sottointeso che a comportarvi in questo frangente della stagione, per causa del perdurare della pandemia, la manifesta- avere successo nella vostra apicoltura. zione potrebbe subire variazioni o essere addirittu- Ricordo alle apicoltrici e agli apicoltori che alla ra annullata. Casa dell’Ape del Centro Professionale del Verde di Mezzana continua l’offerta da parte della FTA Buona lettura. 3
Buona cura delle api e selezione Le colonie devono essere valutate con la massi- La buona pratica apistica inizia dalla cura ma accuratezza, soprattutto in primavera quan- regolare delle colonie durante tutto l’an- do fioriscono i muscari e le primule maggiori, no. Il concetto aziendale del SSA fornisce per poter così conservare nell’apiario solo le le linee guida, presentando in maniera colonie promettenti per la stagione apistica. La chiara il calendario dei lavori apistiche. valutazione ripetuta in estate, dopo la raccolta Per assicurarsi che soltanto le colonie for- del miele, e in autunno, per preparare all’inver- ti e sane siano conservate, è indispensa- namento soltanto le colonie con la capacità di bile valutare e selezionare regolarmente resistere alla delicata stagione. le colonie. Le colonie che non si sviluppano correttamente (colonie deboli) sono più suscettibili di essere Pierre-Alain Kurth affette da agenti patogeni. Devono quindi esse- Consigliere regionale per la Svizzera romanda, re eliminate con lo zolfo il più rapidamente pos- Servizio sanitario apistico (SSA), pierre-alain.kurth@apiservice.ch sibile. Le colonie piccole ma dinamiche (con un futuro) devono essere unite ad altre colonie. Per effettuare una vera selezione, è necessario un La valutazione delle colonie è il filo conduttore numero sufficiente di giovani colonie – formate di tutti gli apicoltori e tutte le apicoltrici per l’in- in precedenza a partire da colonie sane e forti. tera stagione apistica. Porta a un processo di selezione che consente di conservare soltanto Fattori importanti da valutare le colonie forti e sane. Il sentimentalismo non • La quantità di nutrimento è sufficiente per le esiste in natura: le colonie deboli hanno pochis- settimane a venire o l’inverno. sime probabilità di sopravvivenza. Eliminando • La covata è presente nei diversi stadi di svi- le colonie deboli e malate, l’apicoltore antici- luppo e sana. Il nido di covata è compatta e pa i tempi della selezione naturale, evitando la la sua dimensione adatta alla stagione. trasmissione delle malattie alle colonie forti del © apiservice suo apiario e agli apiari vicini. La valutazione metodica e regolare è importante per le giovani colonie e le colonie produttive. Le attività ne- cessarie possono essere pianificate in anticipo nel quadro del concetto aziendale. La valutazione, prerequisito di una buona cura delle api La valutazione consente di fare un bilancio della salute e della forza delle colonie che consentirà poi una selezione rigorosa. Valutazione rigorosa dello stato di una colonia. 4
Servizio sanitario apistico - apiservice Gestione © apiservice di successo delle colonie Il concetto aziendale è una guida utile per orga- nizzare la propria azienda apistica e permette di occuparsi nel miglior modo possibile delle proprie api. Ognuno/a è invitato/a a sviluppare il proprio concetto aziendale personale a par- tire dal modello messo a disposizione dal SSA (www.apicoltura.ch/concettoaziendale). Il con- cetto può essere basato sulle proprie esigenze Nido di covata sane con larve sane, ma manca di nutrimento. e dipende dall’orientamento che si vuole dare al proprio apiario. Il tale concetto consente di • La colonia non mostra sintomi di malattia. seguire da vicino le proprie colonie e di adat- • L’istinto di pulizia è ben presente (fondo tarsi ai cambiamenti esterni, come ad esempio dell’arnia pulito). i cambiamenti climatici che da qualche anno ci • Le api sono calme e rimangono sui telaini. richiedono un maggiore adattamento e soprat- • La varroa è sotto controllo e non si vedono tutto parecchia pazienza. L’osservazione dello api con le ali deformate. sviluppo di una decina di piante (piante indica- • Le azioni future sono pianificate. trici) durante tutta la stagione apistica serve da filo conduttore per guidare con maggiore preci- Procedura di valutazione e di selezione sione gli interventi nell’apiario. La visita dell’apiario comincia sempre con l’os- servazione dell’apertura di volo (volo delle api, pulizia del predellino di volo, apporto di polli- ne, saccheggio, ecc.). Il controllo dei residui Filmati è il passo successivo. Consente di trarre nu- «Valutazione e selezione di colonie» merose conclusioni sullo stato di salute di una all’indirizzo www.apicoltura.ch/prontuario colonia. Arriva poi il momento di aprire l’arnia. La colonia reagisce al disturbo ronzando. Se Codici QR dei filmati Dadant: il ronzio non si calma rapidamente, l’arnia può essere orfana. A questo punto l’apicoltrice o l’apicoltore osser- va i favi e controlla la covata, le api e le scorte. In questo modo si assicura del buono stato di salute della colonia. Le colonie deboli o malate devono essere eliminate; quelle piccole ma sa- Primavera Estate Autunno ne vanno riunite. 5
© apiservice Pianificazione annuale (secondo il concetto aziendale) Bucaneve • Controllo del nutrimento. • Se necessario, dare del candito. Salicone • Osservazione dell’apertura di volo. • Controllo dei residui. • Controllo primaverile. Muscari / • Resietngere le colonie. primula maggiore • Controllo sanitario. • Eliminare le colonie deboli. • Riunire con giovani Ciliegio selvatico colonie. • Allargare. • Inserire telaino per la covata da fuco. Dente di leone • Mettere i melari. • Rimozione favo da fuco. • Prevenzione della Melo / colza / sciamatura. acero di monte • Creare, trattare e nutrire le giovani colonie. • Prevenzione della sciamatura. • Riproduzione di regine. • Intossicazione delle api. • Raccolto di miele (primavera. • Creare, trattare e nutrire Tiglio / castagno le giovani colonie. • Riunire colonie sane • Riproduzione di regine. che hanno sciamato. • Eliminare le colonie deboli. • Riconoscere i periodi Abete bianco senza nettare/polline. • Raccolta di miele (estate). • Nutrimento d’urgenza. • Marcare la regina. Piante indicatrici 6
© apiservice Fine maggio • Controllo della varroa. • Trattamento d’urgenza. Fine giugno / inizio luglio • Controllo della varroa. • Trattamento d’urgenza o trattamento estivo Luglio immediato. • Primo trattamento estivo con/senza acido formico. Agosto • Nutrire per completare le scorte invernali. Settembre • Secondo trattamento estivo con acido formico. • Nutrire per completare le scorte invernali. Ottobre • Sostituire vechie regine. • Riunire piccole colomie sane. • Eliminare le colonie deboli. • Controllo del nutrimento. Fine ottobre / • Restringere le colonie / inizio novembre preparazione • Controllo della varroa. per lo svernamento. • Trattamento complementare all’acido ossalico, se necessario. Assenza di covata • Trattamento invernale con acido ossalico in assenza di covata. • Inizio controllo caduta Due settimane dopo dovuta al trattamento. l’assenza di covata • Fine controllo caduta dovuta al trattamento. • Se sin dal trattamento più di 500 acari sul fondo, bisogna eseguire secondo trattamento invernale. Momenti 7
Preparazione all’invernamento La tecnica di somministrazione prevede di so- L’inverno è una stagione impegnativa per vrapporre al coprifavo un nutritore in plastica ad le colonie di api. Gli apicoltori possono fa- uso alimentare. Il nutritore conterrà porzioni di re dei preparativi adeguati creando delle nutrimento liquido necessario per il completa- condizioni ideali per l’invernamento delle mento delle scorte invernali. api. I compiti più importanti includono la Una prerogativa importante è quella di stima- valutazione e la selezione delle colonie re le scorte presenti nell’arnia per evitare una (compreso la riunione di piccole colonie sovra nutrizione. La valutazione delle scorte sane e l’eliminazione di quelle deboli), il va fatta osservando i seguenti parametri: un controllo delle scorte, la sostituzione del- telaino di covata completamente riempito da le vecchie regine, il restringimento dei po- entrambi i lati contiene circa 4 kg di nutrimen- poli e l’installazione delle griglie anti topi. to nell’arnia Dadant e nell’arnia Svizzera circa 3 kg (prontuario 4.2. Nutrimento). La stima delle Roberto Fischer scorte può anche essere fatta con l’aiuto di una consigliere regionale per la Svizzera italiana, bilancia. Per questo è importante di conoscere Servizio Sanitario Apistico (SSA), roberto.fischer@apiservice.ch prima la tara dell’arnia è dei telaini vuoti. Se manca ad esempio 1 kg di riserve invernali, nutrire con una delle seguenti quantità liquide: Le giornate si accorciano e presto l’attività di acqua zuccherata 3:2 (~1,4 l.), sciroppo nutritivo volo negli apiari diminuisce. È il momento di Invert con 72% di sostanza secca (1,2 l.) controllare le colonie un’ultima volta, di verifica- Oltre alla nutrizione effettuata dall’apicoltore alla re, di intervenire se necessario e di preparare base di zucchero, la presenza nella prossimità le api alla stagione fredda. Con i lavori svolti in dell’apiario di piante mellifere che fioriscono in questo periodo, le colonie saranno pronte in questo periodo come l’edera (Hedera helix) può modo ottimale all’inverno. essere d’aiuto. Attenzione: l’edera dovrebbe tro- varsi solo in forma limitata perché un’eccessiva Le scorte importazione di questo nettare provoca una A fine settembre, il nutrimento invernale do- trasformazione dello stesso in miele cemen- vrebbe essere completato. È importante con- to non utilizzabile dalle api. Altre importazioni trollare le scorte in tutte le arnie in ottobre al © apiservice fine di assicurarsi, in base al prontuario 4.2. Nu- trimento, che il quantitativo necessario per su- perare l’inverno sia presente. In caso contrario, è necessario effettuare un nutrimento finale. Le raccomandazioni date dal SSA prevedono, per una colonia produttiva, un fabbisogno di circa 20 kg di nutrimento per l’inverno. Tre esempi di nutritori in plastica. 8
Servizio sanitario apistico - apiservice © apiservice Piante mellifere a fioritura tardiva Origano comune Trifoglio bianco Verga d'oro comune Astro di Virgilio (amello) Fiordaliso vero Edera Brughiera Fiordaliso stoppione Phacelia possono essere interessanti come la phacelia, Lo svernamento di colonie forti seminata in campo aperto come vegetazione L’obbiettivo da raggiungere è di svernare solo da sovescio, il trifoglio bianco, la verga d’oro, la colonie forti e sane. Una buona gestione delle brughiera e altri fiori. regine (invernare solo regine fecondate di mas- simo due anni) darà alla colonia la possibilità di Come valutare e selezionare ripartire in primavera con forza. Un’altra impor- L’autunno è ideale per effettuare una ultima va- tante attenzione va data alla dimensione delle lutazione delle colonie. Include l’osservazione colonie. Se a fine ottobre le vostre colonie non del predellino di volo, il controllo del fondo anti occupano almeno cinque telaini, ciò che equi- varroa e il controllo della covata, api e scorte. Le vale a circa 5000 api, o ancora meglio nove te- colonie deboli o malate devono essere elimina- laini per una colonia produttiva e sette per una te (prontuario 4.7.2. Eliminare le colonie) quelle giovani colonia, bisogna raggrupparle. piccole ma sane riunite (prontuario 4.7.1. Riunire le colonie). Più di dettagli si trovano nell’articolo Controllare l’infestazione varroa separato del mio collega Pierre-Alain Kurth, nel È importante controllare l’infestazione della var- prontuario 4.7. Valutazione e selezione di colo- roa fine ottobre/inizio novembre. Se la caduta nie e nei filmati “Valutazione e selezione di colo- naturale della varroa raggiunge più di cinque nie” (www.apicoltura.ch/prontuario). acari al giorno, un intervento supplementare 9
Schema importante per effettuare la riunione di due colonie © apiservice Colonia più forte Colonia piccola e sana Colonie riunite con l’acido ossalico è necessario come indicato fori di uscita (al massimo 7 mm) per evitare che nel concetto varroa del SSA. i topi possano entrare nell’arnia a rosicchiare i favi. Questo sbarramento può essere fatto con Ultimi lavori da fare per evitare danni una normale rete metallica (6 mm o 7 mm di durante l’inverno maglie), una voliera anti Vespa velutina (griglia Per evitare che i topi costruiscano delle galle- di protezione dell’apertura di volo secondo rie si consiglia di sfalciare l’erba in apiario prima prontuario 2.7.1.) o con l’apposita finestrella in dell’inverno. In questo modo eviteremo di offrire lamiera. loro un riparo importante. Anche i picchi possono causare problemi e fare Da inizio ottobre bisognerà ridurre l’altezza dei buchi nelle arnie. Per evitare questo, si possono © apiservice © apiservice Griglia di protezione. Porticina a saracinesca. 10
stendere delle reti sopra le arnie. Nelle regioni tempestose è consigliabile assicurare i tetti con Punti importanti pietre o cinghie di tensione. nella visita autunnale La neve non causa in generale alcun problema. • Il popolo non ha 20 kg di riserve già stocca- Ha per altro un effetto di isolante termico e per- te? allora si deve fare un nutrimento finale mette, anche se presente, alle api di ricevere per raggiungere questa quantità di riserve. abbastanza aria per respirare. • Piccoli popoli sani sono da unire ad un altro Per garantire una circolazione di aria sufficien- popolo più forte, così da renderli sufficien- te si lasciano i fondi aperti nell’arnia magazzi- temente forti per svernare. no evitando un ristagno d’umidità (telaini grigi, • Popoli deboli sono da eliminare. Si ricono- ammuffiti). Nella arnia Svizzera togliete l’ultima scono da una covata non completa (piena tavola del coprifavo quando le api non volano di buchi) da uno sviluppo insufficiente o da più ed eleminate il cuneo di chiusura inferiore un comportamento aggressivo. della finestra. • Se volete introdurre una nuova regina, in questo periodo, le condizioni sono ancora Conclusione buone. L’integrazione nelle nostre pratiche apistiche del • Restringere le colonie per creare un clima concetto aziendale e la rigorosa applicazione ideale per l’inverno. del trattamento antivarroa ci permetterà di mi- • Mettere le griglie anti topi, eventualmente gliorare, grazie alle raccomandazioni del SSA, sfalciare l’erba in apiario. la salute delle nostre api. • Assicurare i tetti con pietre o cinghie di ten- sione ed eventualmente stendere delle reti © apiservice per proteggere dai danni di picchi. Prontuario di riferimento 4.3. Svernamento di una colonia (www.apicoltura.ch/prontuario) Danno causato da picchi (da evitare). 11
L’angolo degli affari Vuoi sapere • Cedesi 25 Arnie Dadant Blatt predispo- a che varietà appartiene ste per nomadismo. Fondo con rete e il tuo miele? cassetto per diagnosi varroa. Fornite con 50 melari da 10 favi, di cui almeno 45 con ANALISI POLLINICA telaini costruiti. DEL MIELE Gli interessati possono contattare: Enzo Ferrari - Ai Ca dar Bòsch 19 E DETERMINAZIONE 6956 Lopagno - 079 682 99 00 DI MIELI MONOFLORALI (tedesco e francese) Biologisches Institut für Pollenanalyse K. Bieri GmbH Talstrasse 23 3122 Kehrsatz Telefon 031 961 80 28 www.pollenanalyse.ch carlo volponi sa 50 etichette autocollanti anni 1963 -2013 su rotoli F.lli Generelli Etichette autocollanti per vasetti di miele Stampa digitale per medie e IMPIANTI SANITARI piccole quantità RISCALDAMENTI CENTRALI PISCINE E VENTILAZIONI Stampa a caldo e rilievo UFFICIO TECNICO Qualità e precisione Tempi di consegna brevi CHIEDETE UN’OFFERTA! 6604 LOCARNO Via D. Galli 34 - Casella postale 363 carlo volponi sa - via della Posta - 6934 Bioggio Tel. 091 751 54 26 tel 091 605 54 61 - fax 091 604 67 34 E-mail: fratelli.generelli@bluewin.ch volponi@bluewin.ch - www.etichettevolponi.ch 12
EhKsK EKhsh tŽƌŬƐŚŽƉ ͨŽŵĞĐƌĞĂƌĞŝůŵŝŽĐŽŶĐĞƚƚŽĂnjŝĞŶĚĂůĞƉĞƌƐŽŶĂůĞ͍ͩ /ů^ĞƌǀŝnjŝŽƐĂŶŝƚĂƌŝŽĂƉŝƐƚŝĐŽ;^^ͿƉƌŽƉŽŶĞƉĞƌůĂƉƌŝŵĂǀŽůƚĂƵŶǁŽƌŬƐŚŽƉǀŽůƚŽ ĂĚĂŝƵƚĂƌĞŐůŝĂƉŝĐŽůƚŽƌŝŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŝĂĐƌĞĂƌĞŝůůŽƌŽƉƌŽƉƌŝŽĐŽŶĐĞƚƚŽĂnjŝĞŶĚĂůĞΎ͘ WĞƌĐŽŶƐĞŶƚŝƌĞĚŝďĞŶĞĨŝĐŝĂƌĞĂůŵĞŐůŝŽĚĞůƐŽƐƚĞŐŶŽƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶĂůĞĞƚĞĐŶŝĐŽ͕ŝů ŶƵŵĞƌŽĚĞŝƉĂƌƚĞĐŝƉĂŶƚŝğůŝŵŝƚĂƚŽĂϯϬ͘ůůĂĨŝŶĞĚĞůůĂƐĞƌĂƚĂ͕ƚƵƚƚŝŝƉƌĞƐĞŶƚŝ ƉŽƚƌĂŶŶŽƉŽƌƚĂƌƐŝĂĐĂƐĂŝůƉƌŽƉƌŝŽĐŽŶĐĞƚƚŽĂnjŝĞŶĚĂůĞƉĞƌƐŽŶĂůĞĐƌĞĂƚŽĐŽŶ l’ausilio ĚĞůŶƵŽǀŽŵŽĚĞůůŽŽŶůŝŶĞ͘ WƌŝŵŽĞǀĞŶƚŽƉŝĂŶŝĨŝĐĂƚŽ͗ dŝĐŝŶŽ͕DĞnjnjĂŶĂ ϮϲŶŽǀĞŵďƌĞϮϬϮϭ͕ϭϵ͗ϯϬ /ƉŽƐƚŝƐĂƌĂŶŶŽĂƚƚƌŝďƵŝƚŝŝŶŽƌĚŝŶĞĚŝŝƐĐƌŝnjŝŽŶĞ–ůĂƉĂƌƚĞĐŝƉĂnjŝŽŶĞğŐƌĂƚƵŝƚĂ͘ ^ĞůĂƌŝĐŚŝĞƐƚĂƐƵƉĞƌĞƌăŝƉŽƐƚŝĚŝƐƉŽŶŝďŝůŝ͕ƐĂƌĂŶŶŽŽƌŐĂŶŝnjnjĂƚŝĂůƚƌŝǁŽƌŬƐŚŽƉ͘ >ĞĚĂƚĞĚĞŐůŝĂůƚƌŝĞǀĞŶƚŝƐĂƌĂŶŶŽƉƵďďůŝĐĂƚĞŽŶůŝŶĞ ;ǁǁǁ͘ĂƉŝĐŽůƚƵƌĂ͘ĐŚͬŵĂŶŝĨĞƐƚĂnjŝŽŶŝͲƐƐĂͿ͘ ➔/ŶƐĐƌŝnjŝŽŶĞĐŽŶĚĂƚŝƉĞƌƐŽŶĂůŝ;ŶŽŵĞĞĐŽŐŶŽŵĞ͕ŝŶĚŝƌŝnjnjŽĞͲŵĂŝůĞŶƵŵĞƌŽ ĚŝƚĞůĞĨŽŶŽͿƐĐƌŝǀĞŶĚŽĂůl’indirizzo ƌŽďĞƌƚ͘ůĞƌĐŚΛĂƉŝƐĞƌǀŝĐĞ͘ĐŚ Ύ /ůĐŽŶĐĞƚƚŽĂnjŝĞŶĚĂůĞĚĞů^^ğƵŶŽƐƚƌƵŵĞŶƚŽ ŵŽĚĞƌŶŽĞĐŽŵƉƌŽǀĂƚŽǀŽůƚŽĂƉŝĂŶŝĨŝĐĂƌĞŝŶ ŵŽĚŽƐĞŵƉůŝĐĞůĞŽƉĞƌĂnjŝŽŶŝĂƉŝƐƚŝĐŚĞĞĂ ƌŝĚƵƌƌĞůĞƉĞƌĚŝƚĞŝŶǀĞƌŶĂůŝ͘ĨŽŶĚĂƚŽƐƵůůŽ ƐǀŝůƵƉƉŽĚĞůůĞĐŽůŽŶŝĞĚŝĂƉŝĞƐƵůůŽƌŽĂŵďŝĞŶƚĞ ŶĂƚƵƌĂůĞ͘ 13
Selezione e riproduzione L’altra metà del cielo. Spermatozoi con le ali… sottovalutati… misconosciuti… cosa abbiamo (con la consueta presunzione!) I fuchi svolgono un ruolo ritenuto d’avere capito tutto! Ma quelle semplici- cruciale per benessere, stiche iniziali e primitive “spiegazioni” di fenomeni prestazioni, sopravviven- basilari ci hanno tutt’altro che aperto lo scrigno za, riproduzione del super dei misteri dell’alveare. Quanti di noi si sono for- organismo alveare: maschi mati su manuali che propinavano la “verità scien- ben allevati, in piena salute tifica” per cui la colonia sarebbe governata dal riproduttiva, di robusta e solo feromone della regina? Giacomo vitale progenie, sono com- Acerbi ponente essenziale del fu- turo delle colonia. Una sintesi degli aspetti che possono de- terminare o meno la salute e la qualità dei fuchi, sulle nuove importanti conoscenze e sulle recenti insidie per questo indispen- sabile anello armonico del complesso ci- clo vitale dell’alveare. L’umanità è in reciproca interazione con le api Pagine da "Bee-Master to Charles II". Libro stampato nel 1679 da Moses Rusden, che include ampie descrizioni della colo- dalla notte dei tempi, ha assai e variamente con- nia di api, proposta quale esempio di monarchia perfetta in dizionato il loro ciclo vitale e ne ha diffusa territo- armonia con il suo “Re”, e relativo ossequio a Carlo II. Solo dall’ottocento s’è diffusa la nozione per cui la colonia sarebbe rialmente la presenza, ma in migliaia e migliaia di governata da una femmina, e ciò sia per l’impulso illuministico anni delle api e del loro ciclo vitale l’uomo ha ca- all’osservazione, e sia grazie alla nuova capacità di realizzare lastre di vetro più ampie, indispensabili per poter realizzare ar- pito poco o nulla! D’altro canto la comprensione nie da osservazione. di “maraviglie e misteri” della natura è nella nostra storia progredita con più facilità sui fenomeni percepibili, meglio se a occhio nudo. Ben poco l’uomo per millenni ha potuto capire dell’invisibile, delle molteplici, indispensabili forme vitali che so- no troppo minute per essere osservabili. Le api poi, oltre a essere piccole e con ciclo vitale celato nel loro nido costitutivo, sono, fra tutte le specie viventi allevate, una delle più lontane, di- verse e “altre” da noi umani. Quando l’invenzione Illustrazione ucraina dei primi dell’ottocento. Dalla notte dei del favo asportabile e osservabile ci ha consenti- tempi l’umanità ha assai e variamente condizionato il ciclo vi- tale delle api, ma in migliaia e migliaia d’anni l’uomo sulla vita to di iniziare – finalmente! – a comprendere qual- nascosta e segreta dell’alveare ha capito poco o nulla! 14
Stranamente poi, nonostante quasi tutte le civiltà © Giacomo Acerbi umane si siano incardinate sulla rigida subordina- zione della donna all’uomo, con le api al contrario: al maschio d’ape s’è assegnato valore solo in re- lazione alla regina e all’atto riproduttivo. Del fuco è stata addirittura costruita e trasmessa un’imma- gine di sostanziale inutilità, con perfino lo svilup- po di pratiche, procedure e strumenti di “tecnica apistica moderna” per contrastarne variamente deposizione, allevamento, se non persino la so- pravvivenza nell’alveare. Propongo invece che il fuco sia considerato benaltrimenti: anello indispensabile e determinante del ciclo vitale della colonia Il fuco ha, infatti, pari se non maggior importanza L’alveare un super organismo dalle caratteristiche genetiche della componente femminile sia come elemento complesse, particolari, e nettamente “a sé” rispetto a gran parte delle molteplici specie viventi. In cui il fuco ha pari se di qualità fondamentale (quale riproduttore) per il non maggior importanza della componente femminile sia co- benessere e le performance dell’alveare, sia da me elemento di qualità fondamentale (quale riproduttore) per il benessere e le performance dell’alveare, sia da un punto di un punto di vista genetico, e infine selettivo: un vista genetico, e infine selettivo. super organismo dalle caratteristiche genetiche complesse, particolari, e nettamente “a sé” ri- colonia, con conseguenti e pesanti costi aggiun- spetto a gran parte delle molteplici specie viventi, tivi per l’allevatore. E noi apicoltori cosa abbiamo in cui, ad esempio, i rapporti di parentela tra le fatto? diverse sottofamiglie di operaie della colonia so- Molto si è detto e cercato di migliorare riguardo a no determinati dal campione di sperma maschile questa problematica, ma s’è concentrata l’atten- con il quale la regina ha fecondato le proprie uo- zione sulla sola regina, a partire dalla sua biologia va. Non un singolo maschio (toro, stallone o verro e comportamento riproduttivo, sino alla manipo- che sia) bensì un numero che varia da 6 a 25 fu- lazione da parte dell’apicoltore. Ci si è focalizzati chi (15 in media) determinano l’eredità genetica di su: qualità o meno della fecondazione in funzione una colonia. della spermateca, temperatura e nutrizione ade- Negli ultimi anni si è intensificata una grave ten- guate per favorire la migrazione degli spermatozoi denza di perdita di longevità e fertilità delle regine, tramite gli ovidotti, dimensioni dei nuclei di fecon- sempre più “abituali” e reiterate sostituzioni, ridu- dazione, tempistiche per la corretta omeostasi(2), zione di fecondità, che si traducono di frequente possibili danni da manipolazione, ingabbiamento in mancanza di fitness(1) e prestazioni dell’intera e trasporto. 15
stagionale), esposizione a contaminazioni, pato- © Giacomo Acerbi logie, genetica di provenienza, età, conduzione apistica. In merito sono notevoli e varie le nuove acquisizioni scientifiche. Egregiamente eviden- ziate, sistematizzate e inquadrate in una visione d’insieme dallo studio di revisione delle ricerche scientifiche su questi temi di Rangel e Fisher, pubblicato da Apidologie nel 2019. Studio da cui di seguito traggo, sintetizzo e commento varie e assai interessanti nuove conoscenze e sollecita- zioni all’approfondimento. Contano più dell’atto… i preliminari! Il fuco ha uno sviluppo dalla deposizione dell’uovo alla nascita di circa 24 giorni, questo processo può variare in funzione dell’aplotipo(4) (DeGrandi, Hoffman 1998), della temperatura (Bienkowsha 2011) e delle condizioni generali Negli ultimi anni si è intensificata una grave tendenza di per- della colonia (Winston 1987, Collison 2004) co- dita di longevità e fertilità delle regine, sempre più “abituali” e reiterate sostituzioni, riduzione di fecondità, che si traduco- me dimensioni, disponibilità di risorse alimen- no di frequente in mancanza di fitness e prestazioni dell’in- tari, ecc… tera colonia, con conseguenti e pesanti costi aggiuntivi per l’allevatore. La spermatogenesi, ovvero il processo di for- mazione degli spermatozoi, inizia durante la E i fuchi, quanto e come contano in questo re- fase larvale (Bishop 1920) e si conclude nel- cente e drammatico deterioramento di vitalità e lo stadio pupale; la maturazione sessuale si fecondità delle api? completa invece entro la prima settimana dal- Studi recenti, confermati peraltro da una vastità la nascita, grazie alla migrazione dello sperma di esperienze in campo, dimostrano che la salute nelle vescicole seminali (Snodgrass 1956), con dei fuchi e il loro valore riproduttivo(3), la qualità anche la formazione di due ghiandole mucose e vitalità dei loro spermatozoi, sono determinanti che proteggono dai patogeni e nutrono gli sper- per la fisiologia, l’efficienza e la longevità della api matozoi (Woyke 1983, Rhodes 2008). La vitalità regine, con importanti conseguenze per l’insieme e longevità degli spermatozoi sono determina- delle prestazioni dell’intera colonia. te dalla qualità e composizione delle proteine Molteplici sono i fattori che possono influire sul- contenute nel liquido seminale (Baer 2009, King la qualità riproduttiva dei fuchi: cause di natura 2011). Interessante notare come la composizio- ambientale (nutrizione, temperatura, andamento ne di queste proteine sia addirittura relazionata 16
all’immuno-reazione alle spore di Nosema apis © Monica Rusconi del fuco ancora impupato (Grassi 2017). La maggioranza dei difetti di natura morfologi- ca (dimensioni, peso, lunghezza delle ali) e di qualità riproduttiva (numero, motilità(5) e vitalità degli spermatozoi), si determina proprio nella sua fase prenatale. Altrimenti detto: la qualità del fuco si determina e gioca principalmente “sotto l’opercolo” Ape nutrice all'opera. Le condizioni ottimali di allevamento Il fuco raggiunge la maturità sessuale intorno sono importanti poiché la qualità del fuco si determina e gio- a 6/8 giorni (Bishop 1920), ma può arrivare a ca principalmente sotto l'opercolo. Ad esempio il processo di formazione degli spermatozoi inizia durante la fase larvale 10/12 giorni (Woyke e Ruttner 1958) fino a un e si conclude in quella pupale. massimo di 16 giorni dalla nascita (Rhodes © Giacomo Acerbi 2008). I primi giorni di vita i giovani maschi inte- ragiscono con le api e vengono nutriti, scaldati ed accuditi. Si ciba di solo miele o nettare sia per trofallassi, sia suggendolo direttamente, ma solo se le cellette dove è stoccata la provvista sono disopercolate e alla sua portata. Parteci- pa dalla nascita al controllo termico e alla ven- tilazione della colonia grazie a un eccezionale apparato muscolare. I voli di orientamento del giovane fuco per indi- viduare i punti di riferimento e l’esatta colloca- zione del nido iniziano intorno al quinto/ottavo giorno dalla nascita (Galindo - Cardona 2015). Fatto il punto della posizione, il suo ciclo di vita culmina con i voli alla zona di assembramen- to (drone congregation area “DCA”), in cui una media di 11'000 fuchi si affollano alla ricerca di giovani vergini. Non è facile identificare una zo- na di assembramento: i maschi vi fanno nume- La disponibilità di nutrizione in celle non opercolate può essere rosi voli di durata e frequenza variabile, per poi di rilievo per benessere e sopravvivenza dei fuchi. Che si nu- dissolvere l’assembramento dopo solo pochi trono di solo miele o nettare sia per trofallassi, sia suggendolo direttamente, ma solo se le cellette dove è stoccata la provvi- minuti (Holm 2010). Accorgimento strategico sta sono disopercolate e alla sua portata. 17
Giacomo Acerbi www.tenutailritiro.com Giacomo Acerbi si avvicina al mondo dell’a- picoltura nel 2006 quando inizia a produrre miele biologico ed api regine presso l’azien- da di famiglia, Tenuta il Ritiro, situata sulle colline tortonesi. Nel 2008 l’attività di allevamento di api re- gine si orienta al mondo della buckfast ed inizia un periodo di ricerca ed apprendimen- to che lo porta a confrontarsi con le più im- portanti aziende di selezione del panorama europeo. Nel 2011 fonda, insieme ad un socio, l’Api- coltura La Fenice, azienda leccese specia- lizzata nella produzione di pacchi d’ape che in pochi anni diventa leader in Europa con 10’000 unità prodotte all’anno. Nel 2013 fonda l’azienda Abbazia di Rival- ta al fine di espandere la produzione di mie- le biologico. Ad oggi questa realtà consta di 3’100 alvea- ri con un nomadismo a lungo raggio in tutta Italia. Nel 2016 fonda, in società con un‘a- zienda farmaceutica, la Beetaly, azienda Nel 2018 fonda un’azienda in Francia per apistica orientata alla produzione di propoli la produzione di api vive ed una in Scozia biologica. per la produzione di miele di Erica calluna. Nel 2017 la Tenuta Ritiro diviene la più gran- Durante gli ultimi anni ha intensificato i rap- de azienda di allevamento di api regine del porti con le migliori aziende che si occupa- panorama europeo, con 30.000 capi ven- no di selezione della buckfast stipulando duti ed una produzione di celle reali che ar- con queste ultime contratti di esclusiva eu- riva a 80’000 unità l’anno. ropea, in particolare con Horst Preissl. 18
per evitare che predatori, come ad esempio i di metri dal proprio alveare/apiario di origine, gruccioni, scoprano dove pasteggiare; tanto per massimizzare il tempo di permanenza e le più che l’elevato numero di maschi riduce il ri- chances di fecondazione (Koeniger 2005) e per schio di predazione delle regine vergini (Holm mantenere un adeguato vigore e la vitalità dello 2010). Il fuco può eiaculare un volume di liquido sperma. seminale che varia dagli 0,91 agli 1,7 microlitri Il fuco migra, infatti, lontano dal proprio alve- (Rousseau 2015) che contiene dai 3,6 ai 12 mi- are d’origine solo per situazioni emergenziali lioni di spermatozoi, tutti geneticamente identici (ricerca di cibo e di una famiglia che lo accol- (Collins, Pettis 2001). ga) spesso determinate da stress della propria Contrariamente a convinzioni e pregiudizi assai colonia, ma la quasi totalità dei fuchi che copro- diffusi è importante sapere che, anche se i fuchi no lunghe distanze, è esposta a stress termici, possono volare a una media di 30 km/h (1 km denutrizione, con conseguente inadeguatezza in due minuti) e coprire grandi distanze (Holm a competere in una zona di assembramento 2010), prediligono cercare e costituire le zone (DCA), in cui vigore fisico e la taglia sono crucia- di assembramento (DCA) a poche centinaia li per prevalere nella mischia (Berg 1997, Tarpy 2019). © Giacomo Acerbi Alcuni fattori che possono compromettere la salute riproduttiva del fuco È complesso provare a elencare e indicare in ordine di importanza e priorità le possibili cause che possono determinare perdita della fecondi- tà maschile delle api. A livello mondiale presu- mo che ecatombi e fragilità degli alveari provo- cati dalla diffusione quasi ubiquitaria di varroa e patologie connesse possano essere fattore de- terminante e prioritario. Ma ho qualche ragione per supporre che lo specifico contesto d’evolu- zione ambientale del nostro Paese possa aver portato – ancor più delle falcidie da varroa – in primo piano l’insieme degli impatti ambientali. Questa ipotesi si basa sulla constatazione della combinazione e contemporaneità di molteplici Una buona continuità, qualità e disponibilità dell’approvvigio- namento di polline dell’alveare, può influire sulle prestazioni dei fattori, quali: progressiva e incessante perdita fuchi. La vitalità e longevità degli spermatozoi sono determi- di disponibilità di risorse alimentari (ad esempio: nate dalla qualità e composizione delle proteine contenute nel liquido seminale. drastico calo di essudazioni nettarifere da col- 19
© Carlo Gatti © Francesco Panella A livello mondiale ecatombi degli alveari e loro relativa fragilità Uno delle tante esemplari concretizzazioni della glifosato/ anche sotto il profilo riproduttivo, sono conseguenti alla diffu- agricoltura, con gran faccia tosta pure definita e decantata: sione quasi ubiquitaria di varroa e patologie connesse. “sostenibile”. Gravi ripercussioni sulla salute delle colonie d’api possono essere conseguenti alla riduzione delle disponibilità per l’approvvigionamento. Per la combinazione e contempora- za o girasole; decremento di risorse bottinabili neità di molteplici fattori, quali: progressiva e incessante perdi- ta di biodiversità vegetale; spandimento di biocidi più elevato da impatto di parassiti – eucalipto e castagno d’Europa; riduzione della possibilità di pascolo sia spontaneo ecc.); costante incremento di monocolture, ab- e sia soprattutto da coltivazione di cultivar che non emettono più essudazioni indispensabili agli impollinatori. binato al più elevato spandimento in Europa di biocidi per “difesa fitosanitaria”, con relative e subdole conseguenze (ad esempio su: mais, ratura costante che va dai 33 ai 35 gradi. La vite, nocciolo, fruttiferi ecc.) e infine – proprio qualità riproduttiva dei maschi può venire seria- per non privarci di nulla – il tutto condito con mente compromessa anche da modeste varia- la particolare esposizione del nostro Paese ai zioni di temperatura, sia nello sviluppo sia dopo sempre più frequenti fenomeni di estremizza- la nascita. zione climatica, con le relative gravi ripercussio- Per esempio Jaycox (1961) ha osservato come ni sia sulle possibilità d’approvvigionamento e la maturazione sessuale dei fuchi sia compro- sia su termoregolazione e salute delle colonie messa quando allevati a 31,1 gradi, mentre a d’api. Peraltro anche lo stesso popolo italiano 28,33 gradi si determini la loro totale sterilità. vive una seria e crescente criticità per sterilità Stesse drastiche conseguenze per eccesso di riproduttiva, particolarmente maschile, con un temperatura: fuchi esposti anche per pochi mi- preoccupante e peculiare incremento, scienti- nuti a una temperatura di 40 gradi presentano ficamente addebitato soprattutto all’interazione una percentuale di mortalità degli spermatozoi d’insieme dei vari fattori ambientali. superiore al 40% (Czekonska 2013). Nell’impupamento, in cui avviene la comple- Temperatura ta formazione degli spermatozoi, i fuchi sono In condizioni ottimali i fuchi sono accuditi e ter- estremamente sensibili a piccole variazioni di moregolati all’interno dell’alveare a una tempe- temperatura: a 32 gradi presentano testicoli 20
più grandi, vescicole seminali più sviluppate e © Giacomo Acerbi ghiandole mucose più espanse rispetto all’ac- cudimento ad una temperatura di 35 gradi (Czekonska 2013). Possiamo quindi se non intravedere, almeno provare a immaginare l’effetto possibile d’im- provvisi morie e spopolamenti d’alveari, soprat- tutto in fase primaverile, ma anche con innalza- mento estremo delle temperature estive. Infatti, un repentino cambio e picco di temperatura esterna all’alveare può compromettere total- mente la qualità dei fuchi, ancora impupati: na- sceranno, saranno accuditi dalle api e andran- no ad accoppiarsi con le regine ma con ben scarsa fecondità e scarsissimi risultati (poca motilità(5) e grande mortalità degli spermatozoi), che si ripercuoterà su valore riproduttivo(3) e Effetti sulla fisiologia riproduttiva dei fuchi, sulla quantità dei loro spermatozoi e sulla loro vitalità sono stati evidenziati per longevità della regina e quindi sulle prestazioni presenza, sia singola sia in combinazione, di acaricidi. Anche della colonia. il bio accumulo di diversi acaricidi in concentrazioni molto bas- se nella cera del favo da maschio – di amitraz, fluvalinate e coumaphos, come anche di pesticidi come clorpirifos e chlo- rothalonil – può determinare scarsissima vitalità dello sperma, Nutrizione nonché drastico calo numerico degli spermatozoi. Diversi studi scientifici hanno confermato il fenomeno al quale assistiamo da anni come comparto produttivo: l’incidenza della quali- maschio, migliore vitalità dello sperma, incre- tà e della quantità di disponibilità alimentari mento del numero degli spermatozoi. nella morfologia, fecondità e qualità dei fuchi. Czekonka (2015) ha testato come una priva- Contaminazione da biocidi zione forzata di polline con trappole collocate È ormai notevole per dimensione e risultati la bi- all’esterno dell’alveare durante il periodo larva- bliografia sugli effetti letali e sub-letali da espo- le, determini una diminuzione della taglia e del sizione delle api ai vari agro-biocidi, ma assai peso del fuco, uno scarso volume di sperma e limitati se non scarsi sono gli studi scientifici una difficoltà d’eiaculazione nel maschio adulto. sugli effetti rispetto alla qualità riproduttiva del Di contro Rousseau e Giovenazzo (2015) han- maschio. Le poche ricerche a disposizione, che no accertato come una nutrizione suppletiva si distinguono tra condizioni artificiali in cui ai fu- con succedanei pollinici e sciroppo nel periodo chi sono somministrate dosi incrementali di pe- primaverile influisca grandemente sulla qualità sticida e situazioni di contaminazione in campo, riproduttiva dei fuchi: dimensioni maggiori del evidenziano gravi effetti su: morfologia, vitalità 21
Andermatt BioVet AG Stahlermatten 6 CH– 6146 Grossdietwil Siamo un’azienda svizzera a conduzione familiare, produciamo in loco e investiamo nell’applica- zione a livello mondiale dei nostri 22 prodotti e concetti.
e tasso di fertilità dei maschi. La famiglia dei amitraz, fluvalinate e coumaphos, come anche neonicotinoidi è la più studiata – in particolare: di pesticidi come clorpirifos e chlorothalonil imidacloprid, thiamethoxam, clothianidin – e ha - determini scarsissima vitalità dello sperma, dimostrato effetti letali sulla capacità riprodutti- pressoché assenza di motilità(5) degli sperma- va dei fuchi, sia se le molecole sono sommini- tozoi, nonché un loro drastico calo numeri- strate, sia nel caso siano presenti in concentra- co (Fisher e Rangel 2018). Peraltro un’elevata zioni infinitesimali nelle matrici (cera, miele, pol- quantità di amitraz e dei suoi metaboliti è anche line) dell’alveare (Di Prisco 2013, Williams 2015, stata riscontrata nella cera della quasi totalità Straub 2016). Inoltre è molto interessante uno delle famiglie esaminate, e sono state osservate studio d’esposizione di maschi all’insetticida numerose compromissioni della salute delle api Fipronil (Straub 2016) che evidenzia una netta a causa di questo bio-accumulo (Boncristiani correlazione tra la molecola e forte incremento 2012), ossia: ridotta fecondità della regina e delle spore e dell’aggressività nell’infezione da bassa vitalità degli spermatozoi nella spermate- Nosema ceranae. ca (Rangel e Tarpy 2016). D’altra parte gli acidi Questa è la chiave di lettura su cui riflettere organici non fanno eccezione: oltre ad inficiare maggiormente: molto spesso ci troviamo a la spermatogenesi dei fuchi a livello quantitativo confrontarci con la pervasiva influenza di una e qualitativo, hanno anche effetto sulla fisiologia moltitudine di molecole residuali che, agendo in del maschio adulto. L’esposizione diretta all’aci- maniera subdola e sinergica tra loro e con altre do ossalico e all’acido formico (come anche al concause (patologie, scarsità di risorse alimen- timolo e all’eucaliptolo) determina fuchi più pic- tari ecc.), possono determinare sia mortalità e coli, con lunghezza alare ridotta e con diminuzio- sia la meno riconoscibile, ma forse ancor più ne del numero di spermatozoi (Shoukry 2013). grave, totale senescenza(6) dei fuchi. © Paola Bidin Diverse pubblicazioni scientifiche hanno dimo- strato come anche la semplice contaminazione della cera da nido con diversi acaricidi (spesso in combinazione tra loro) causi la drastica di- minuzione dell’ovodeposizione della regina e riduca fortemente la sua attrattività per le api (Rangel e Tarpy 2016). Effetti sulla fisiologia riproduttiva dei fuchi, sulla quantità dei loro spermatozoi e sulla loro vitalità sono stati evidenziati per presenza, sia singola sia in combinazione, di acaricidi. È, infatti, più Allevamento con giovani maschi. L’età dei fuchi può influire su: viscosità, volume, motilità e vitalità dello sperma. Il seme che preoccupante costatare che anche il bio diventa più scuro e più viscoso tanto più è avanzata l’età del accumulo di diversi acaricidi in concentrazioni fuco: i maschi che superano i 21 giorni di età presentano viscosità troppo elevata dello sperma con la conseguente molto basse nella cera del favo da maschio - di difficoltà per le regine di espellerne l’eccesso dagli ovidotti. 23
Patologie infezione venerea delle regine inseminate con Una forte infestazione di varroa sotto opercolo quello sperma. Ma ancora più importante e pe- determina la nascita di fuchi di ridotta qualità e ricolosa è la dimostrazione di trasmissione tran- di minor vigore fisico: taglia inferiore alla norma sovariale(7) di una forte carica virale dallo sper- (Hrassningg e Moritz 2010), forza alare ridotta ma infetto dei fuchi alle uova deposte dalle re- (Metz e Tarpy 2019) e conseguente scarsa ca- gine (Titera 2019). È poi stato anche monitorato pacità di volo (Slone 2012). I pochi maschi che l’andamento delle colonie originate da queste riescono a svilupparsi e nascere da una cella in- regine inseminate con campioni di sperma in- festata da 20 acari, possono manifestare metà fetti di carica virale e si è osservata l’insorgenza del loro normale peso corporeo (Duay 2003). sintomatica di patogeni come covata a sacco, Ma anche un’infestazione da una a sei varroe la mortalità di nuove regine nelle celle reali di femmina sotto opercolo, determina sia nella fa- sostituzione (cella nera) e, in generale, perdita se dello sviluppo e sia all’emersione una ridu- di fitness(1) e prestazioni di colonie apparente- zione considerevole del peso e della taglia del mente asintomatiche (Titera 2019). maschio (Engels 2001). Sugli effetti della carica virale sulla salute riproduttiva del maschio e sul- Età la trasmissione verticale d’infezioni alla regina e Molti studi hanno dimostrato che l’età dei fuchi alla progenie, c’è una bibliografia molto ridot- può influire su: viscosità (Cobey 2007), volume ta. Ma studi recenti hanno mostrato la presen- (Locke, Peng 1993), motilità(5) e vitalità dello za del genoma virale di cinque differenti virus sperma (Locke, Peng 1993). Il seme diventa più (DWV, ABPV, BQCV, SBV, AmFV) nello sperma scuro e più viscoso tanto più è avanzata l’età eiaculato da fuchi apparentemente in ottima sa- del fuco: i maschi che superano i 21 giorni di età lute (Titera 2019), con evidenza di conseguente presentano viscosità troppo elevata dello sper- VASO PER MIELE TUTTO COMPRESO Vaso in vetro per miele, forma bassa, coperchio multicolore a vite, IVA compresa da pezzi franco Chiasso 150 300 500 1000 1 Pal +2 Pal Consegne a domicilio Ticino 1 Kg con coperchio - . 8 4 -.77 -.75 -.70 -.67 + Moesano, da Fr. 55. ri c h i e s ta 1/2 Kg con coperchio - . 7 0 -.63 -.59 -.56 -.45 Per quantità richiedere offerta 1/4 Kg con coperchio - . 6 5 -.59 -.57 -.53 -.43 a Campioni gratuiti a richiesta 1/8 Kg con coperchio - . 6 3 -.57 -.54 -.50 -.39 Altri vasi per frutta, verdura ..., a 50 g. con coperchio - . 6 2 -.55 -.50 -.48 -.36 richiesta (diverse forme e capacità) s o l o c o p e r c h i o - . 3 6 -.32 -.30 -.26 -.19 a scatola crivelliimballaggi@hotmail.com 091 647 30 84 Crive lli Imballaggi - 6830 Chiasso 24
Ritornerò, mi auguro presto, sullo stesso tema © Paola Bidin sotto il profilo di quanto l’apicoltore, il seleziona- tore e il riproduttore d’api regine possono cerca- re di realizzare per il miglioramento del parco api. Se vogliamo avere delle colonie di api in salute e produttive, regine longeve e performanti, non possiamo continuare a trascurare punti di for- za e di fragilità dei fuchi, e quindi non investire anche una parte dei nostri: impegno, sforzi e la- voro per la loro salute, allevamento e selezione. Grazie ad adeguate tecniche di preparazione Fuchi in allevamento. delle colonie adibite a linee maschili, al mante- nimento della vitalità e fecondità dei fuchi, alla © Giacomo Acerbi selezione genealogica si possono ottenere ri- sultati più che interessanti in termini di fitness(1) degli alveari e cercare di implementare un mi- glioramento genetico diffuso, veloce e ubiquita- rio nel parco api. (1) Fitness: in biologia definisce il successo riprodut- tivo di un individuo, in genetica l’idoneità di un or- Bella batteria di maschi prossimi alla nascita. ganismo all’ambiente, il suo valore adattivo. (2) Omeostasi: attitudine propria a tutti gli esseri vi- venti di mantenere intorno a un livello prefissato e ma con la conseguente difficoltà per le regine di costante il valore di alcuni parametri peculiari per espellerne l’eccesso dagli ovidotti (Czekonska la sopravvivenza, relazionati in continuo a fattori 2013). Sempre Locke e Peng (1993) hanno an- interni ed esterni. che dimostrato come la motilità(5) degli sperma- (3) Valore riproduttivo: è il valore di un individuo cal- colato sul valore medio della sua progenie. tozoi diminuisca di circa l’80% nei fuchi di oltre (4) Aplotipo: combinazioni di varianti alleliche all’in- 20 giorni di vita. terno di un segmento cromosomico. Pertanto un accoppiamento con maschi ec- (5) Motilità: complesso delle funzioni motorie di un organismo e la sua capacità di cambiare la sua po- cessivamente “maturi”, può comportare una sizione. perdita di longevità e scarse prestazioni delle (6) Senescenza: processo di invecchiamento di un regine. individuo accompagnato da fenomeni involutivi di tipo fisiologico e funzionale. Spero con questi primi cenni di aver stimolato e (7) Trasmissione transovariale: la trasmissione dai sollecitato nuovi: curiosità, attenzioni e interes- progenitori alla progenie di patologie tramite i pro- se per “l’altra metà del cielo" della colonia d’api. pri organi riproduttivi 25
26
NOVITÀ IN TICINO!!! IL MONDO DELLE API AD UN PASSO DA TE L’UNICO NEGOZIO ONLINE IN TICINO INTERAMENTE DEDICATO AL MONDO DELLE API ! Reperibilità Cellulare Bee Clever Swiss Sagl +41(0)79/838.55.55 LU-VE 09.00-12.00 13.30-16.00 Vendita materiale per apicoltura Apertura Showroom Via Sottomurata 1 info@beeclever.ch Sabato 09.30-14.30 6934 Bioggio www.beeclever.ch Altri giorni o orari possibili su appuntamento per ritiro merce. 27
VASETTI PER MIELE VASTA GAMMA CON DIVERSE FORME E DIMENSIONI RITIRO PRESSO TAVERNE OPPURE CONSEGNE A DOMICILIO SCONTI PER QUANTITÀ TWIST OFF 63 BIO COLORE NERO E SENZA PVC SCATOLE E SACCHETTI info@enologica-ticinese.ch 091 930 98 61 Ci siamo trasferiti in Via Centro Carvina 3 ( IN FACCIA ALLA POSTA ) Enologica Ticinese Sagl 6807 TAVERNE Abbigliamento, accessori, arnie, contenitori miele, ferramenta, nutrizione, trattamenti fitosanitari, smielatori e maturatori Punto vendita Via Don Minzoni, 81 - 28050 Pombia (NO) Visita il nostro shop online, possibilità di consegna a domicilio e fattura tax free +39 393 5517537 info@apisoleggio.it www.apisoleggio.it 28
Puoi anche leggere