VIAGGIO AVVENTURA IN SIBERIA, CON I I MONTI ALTAI , NOVO-SIBIRSK ed IL LAGO BAIKAL - Spark Tour

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VIAGGIO AVVENTURA IN SIBERIA, CON I I MONTI ALTAI , NOVO-SIBIRSK ed IL LAGO BAIKAL - Spark Tour
VIAGGIO AVVENTURA IN SIBERIA, CON I I MONTI ALTAI , NOVO-
                 SIBIRSK ed IL LAGO BAIKAL
          (13 giorni dal 25 Agosto al 6 Settembre 2020 )
La Siberia è una regione della Repubblica Federale Russa storicamente strettamente collegata alle vicende dell paese, di dimensioni
enormi (il suo territorio si estende per oltre 17 milioni di km², cifra che ne fa lo Stato più esteso al mondo ), di una bellezza sewlvaggia
e tutt’ora relativamente intatta ds un punto di vista naturalistico. E’ una ” terra di frontiera”, che collega la Russia occidentale alle coste
dell’Oceano pacifico, e confina a nord con il mar Glaciale Artico, e a sud con i paesi del Centro Asia. Terra di confine quindi, ma punto
di incontro tra popolazioni eterogenee, di razza e religione molto diverse (cristiani ortodossi, buddisti, mussulmani e animisti). Paesag-
gisticamente è caratterizzata da grandi distese di steppa, regioni di pianura con permafrost perenne, alte momtagne ricche d’acqua (Urali
e Altaj) e grandi praterie e laghi (il più grande in assoluto è il lago Bajkal), ricche di flora e fauna molto particolari, ed una costa nord est
molto frastagliata, la cui penisola più famosa è quella della Kamtchatka. Il suo isolamento., inoltre, le ha permesso di custodire alcuni
gioielli archirettonici di rara bellezza.
LA SIBERIA E’ QUINDI UNA ZONA MOLTO INTERESSANTE DA VISITARE, ma la sua vastità e difficoltà di accesso im-
pongono una scelta oculata dei luoghi, prediligendo gli aspetti più salienti, in un giusto equilibrio tra quelli naturalistici, storico-
culturali e etnografici.

In conseguenza si ciò questo viaggio propone i luoghi più emblematici e rappresentativi, quali la regione del Lago Baikal (Patrimonio
dell’Umanità sotto protezione dell’UNESCO) nella parte centrale della Siberia, quella dei Monti Altaj, la parte più montagnosa ed
impervia sul confine con la Mongolia il Kazakistan e la Cina (Patrimonio dell’Umanità sotto protezione dell’UNESCO). Infine, le tre
città di particolare interesse storico culturale: Irkutsk, Novosibirsk capitale della Siberia e Barnaul, capitale della regione semi-autonoma
Altaj.

Viste le grandi distanze e le diffificoltà oggettive dei trasporti, si è scelto di utilizzare voli interni, necessari ad accorciare i tempi ed un
breve tratto della celeberrima ferrovia Transiberiana, nella parte più interessante, che permette di apprezzare questi sconfinati paesaggi
con tragitti relativamente brevi e comodi.

UN VIAGGIO AVVENTURA DI GRANDE INTERESSE quindi, che vuole fornire una chiave di lettura di questo mondo miste-
rioso e sconosciuto, di sicuro interesse per un viaggiatore curioso ed esigente, anche se richiede un buon spirito di adattamento e
di pazienza per i frequenti problemi e d imprevisti dovuti ai luoghi non ancora ben attrezzati per il turismo internazionale.

Periodo dell’anno buono per la visita, fine estate, con assenza o quasi di zanzare e affluenza turistica molto ridotta rispetto ad
agosto. Strutture alberghiere di buon livello, salvo nella zona dell’Altaj, con sistemazioni semplici ma più che decorose.
Nessuna vaccinazione obbligatoria e assenza di tensioni sociali o terrorismo.

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1 giorno          MILANO-MOSCOW-IRKUTSK
Incontro dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano per il volo di linea su Irkutsk, via Mosca. Pasto e pernot-
tamento a bordo.
2 giorno          IRKUTSK-LAGO BAJKAL
In mattinata arrivo a Irkutsk e proseguimento del viaggio in pullmino privato per il villaggio di Listvyanka, posto
sulla sponda nord del lago Bajkal. Sosta lungo il percorso al Museo di Architetture di Legno di Taltsy, dove
sono state ricostruite in stile originale antiche chiese, case di sciamani e persino una fortezza, tipico avamposto
militare russo a controllo delle popolazioni locali. Pranzo in ristorante. All’arrivo a Listvyanka, tempo ed apertura
permettendo, visita del piccolo ma interessante museo Taltsy, dell’Istituto limnologico. Si completerà la giornata
con una passeggiata nel villaggio ed al punto panoramico Cherchky per una vista spettacolare sul lago e sul fiume
Angara. Accettazione camere in un piccolo chalet in legno, tipico della Siberia e cena. Possibilità di provare una
sauna russa (opzionale, non incluso nel pacchetto).
3 giorno          LAGO BAJKAL
Prima colazione. In mattinata escursione in battello sul lago Bajkal con sosta in una delle spiagge del lago per
una passeggiata lungo i vecchi binari dell’antica tratta ferroviaria transiberiana Irkutsk-Ulan Baatar (capitale della
Mongolia), particolarmente scenografica. Prima della costruzione di questo tratto ferroviario questo percorso
veniva fatto sulle acque ghiacciate del lago. Pranzo a picnic. Al termine rientro in hotel, cena e pernottamento.
4 giorno          LAGO BAIKAL-IRKUTSK- FERROVIA TRANSIBERIANA PER NOVOSIBIRSK
In mattinata trasferimento a Irkutsk ed all’arrivo, pranzo in ristorante. Irkutsk è una città della Russia siberiana
centrale, capoluogo dell’ Oblast di Irkutsk, situata a 5.185 km dalla capitale Mosca. La città è oggi una delle
più importanti della Siberia; la sua fondazione risale al 1652, come avamposto commerciale per l’esazione dei
tributi (pagati in pellicce) dalle tribù buriate della zona e fu il capoluogo dell’omonimo governatorato. I decenni
e i secoli successivi videro il suo sviluppo come centro commerciale. In seguito Irkutsk raggiunse una certa pros
perità, con notevoli migliorie urbanistiche che la portarono ad essere definita “la Parigi della Siberia”. Durante
la visita alla città la guida ci parlerà dell’evoluzione di Irkutsk, mostrandoci i luoghi più interessanti e caratter-
istici, tra cui le numerose chiese ortodosse, la cattedrale Polacca (l’unico edificio in stile gotico della Siberia), le
casette di legno decorate con intagli in legno fatti a mano, così come le costruzioni più moderne. Analogamente
a moltissimi insediamenti siberiani, anche Irkutsk ha una grossa componente della popolazione discendente da
deportati, prima sotto il regime zarista, poi sotto i bolscevichi. Ancora un grande centro per il commercio delle
pellicce, Irkutsk gode oggi di un certo benessere economico, Tuttavia le brevi ma calde estati e gli inverni molto
freddi, rendono la vita in questi luoghi una vera sfida. Il tour prevede anche una visita alla Casa Decambrista,
un oggi un interessante museo che racconta la vita delle famiglie nobiliari Trubetskoy e Volkonsky qui esiliate.
In serata trasferimento slla stazione ferroviaraia e inizio del viaggio in treno sulla linea transiberiana, con meta
Novosibirsk. Pernottamento in vagoni turistici con compartimenti a 4 posti letto. Cena a picnic.
5 giorno          A BORDO DELLA TRANSIBERIANA
Intera giornata trascorsa a bordo del treno. Il viaggio prosegue verso occidente attraverso gli splendidi e selvaggi
paesaggi dei monti Sayan, propaggine orientale dei grandiosi monti Altaj. Lungo questo tratto il panorama è punt-
eggiato di scenografiche vette montane, praterie e laghi, dove solo alcune fattorie isolate interrompono qua e là i
boschi di betulle e pini della taiga. Pernottamento in treno in compartimenti a 4 posti letto. Pasti a picnic.
6 giorno          NOVOSIBIRSK-BARNAUL
Arrivo in prima mattinata. Novosibirsk, letteralmente “Nuova Siberia”, è una città tranquilla ed accogliente,
di medie dimensioni, capitale della Siberia. Dopo una breve panoramica della stazione, la più grandiosa lungo
l’intera tratta della ferrovia transiberiana, partenza in pullmino privato per la regione dei Monti Altaj. All’arrivo

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a Barnaul (rinomato centro escursionistico della regione), pranzo in ristorante e tempo per visitare il Museo Re-
gionale di Storia e Farmacia Montana, e per curiosare nel mercato centrale . Accettazione camere in hotel, cena e
pernottamento.
7 giorno         BARNAUL -CHEMAL (ALTAI MOUNTAIN REGION)
Prima colazione. Partenza di buon mattino per il centro escursionistico di Chemal, piccola cittadina al centro della
regione autonoma di Altaj. All’arrivo pranzo ed accettazione camere in albergo rifugio. Nel pomeriggio escur-
sione lungo la verde e spettacolare valle del Fiume Katun. Durante l’escursione si visiterà il Monastero Femminile
dell’Isola Patmos (chiesa ortodossa di San Giovanni Evangelista) e si avrà l’opportunità di avvicinarsi alla cultura
delle tribu nomadiche Altai, tra l’altro, visitando la Altai dwelling-Ail, abitazione tradizionale locale. Al termine,
accettazione camere in hotel, cena e pernottamento.
8 giorno         CHEMAL (ALTAI MOUNTAIN REGION)
Prima colazione in hotel. Intera giornata a disposizione per una emozionante escursione che ci porterà al passo
Seminski, vicino al confine con la regione degli Altaj in territorio Mongolo. La strada asfaltata ma altamente pan-
oramica (Chuyski Tract) permetterà di vedere dall’alto la confluenza dei fiumi Chuya e Katun, con le sue rapide
grandiose. Si sosterà inoltre al Kalbak-Tash Hole per vedere una moltitudine di incisioni preistoriche (petrogli-
fici) ed apertura permettendo, la tomba di una principessa mongola. Molte di queste tombe sono oggi custodite al
Museo Hermitage di San Pietroburgo. Pranzo tipico in una comunità locale. Grandiosi i paesaggi alpini fatti da
cime innevate e immense vallate verdi. Fermate fotografiche e brevi passeggiate. Al termine, prima di rientrare a
Chemal, ci si fermerà in un villaggio artigiano (Askat), in cui ciascun abitante ha una specialità artistica personale,
fabbri, vasai, artisti, ecc. Cena e pernottamento in hotel.
9 giorno         CHEMAL-BARNAUL (ALTAI MOUNTAIN REGION)
Prima clazione. inizio del viaggio di ritorno a Barnaul, con varie soste. Arrivo nel primo pomeriggio e visita gui-
data della città. Cena e pernottamento in hotel.       .
10 giorno        BARNAUL-MOSCA
Prima colazione. Quindi trasferimento in aeroporto per il volo su MOSCA . All’arrivo, trasferimento all’hotel,
accettazione camere e pernottamento.
11 giorno        MOSCA
Prima colazione. Mattinata dedicata alla visita del centro città, splendidamente rinnovata negli ultimi anni.
Pomeriggio dedicato allo shopping. Cena e pernottamento in hotel.
12 giorno        MOSCA-MILANO
Prima colazione in hotel, quindi trasferimento in aeroporto per il volo su Milano, con arrivo in serata.

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VIAGGIO AVVENTURA IN SIBERIA, CON I I MONTI ALTAI , NOVO-SIBIRSK ed IL LAGO BAIKAL - Spark Tour
QUOTA DI PARTECIPAZIONE GRUPPO BASE
Con sistemazione in camera doppia (min 12 pax) 		      Euro 4200

La quota comprende:
• I voli intercontinentali ed interni Milano/Mosca/Milano, Mosca/Irkutsk e Barnaul-Mosca • Hotels di 4 e 3 stel-
le • Guide locali parlanti Inglese • Gli ingressi ai siti e parchi nazionali durante il tour • Le visite ed escursioni
indicate • I passaggi su convoglio transiberiana in vagoni turistici, con due pernottamenti a 4 cuccette • Tratta-
mento di pensione completa come da programma • escursione in barca a motore sul lago Bajkal • Franchigia
Bagaglio 20 kg sui voli • Accompagnatore/interprete dall’Italia
la quota non comprende:
• tasse aeroportuali, security (350 approx) • Ingressi non menzionati • Bevande ai pasti • Assicurazione contro
penale di cancellazione valida in ogni evento sanitario obbligatoria, assicurazione bagaglio ed assistenza sanita-
ria all’estero (obbligatoria, 160 Euro) • Le mance alla guida/accompagnatore/autista • Gli extra e tutto quanto
non specificatamente menzionato
Condizioni tariffarie:
Programma svolto in data 10/01/2020. Tariffe e servizi a tale data.
Documenti necessari:
passaporto valido per almeno 6 mesi con foto digitale

Iscrizioni e pagamenti:
Iscrizione immediata sino ad esaurimento dei posti disponibili, e comunque non oltre il 15 Aprile. Importo da
versare all’atto dell’iscrizione, di 1500 Euro, saldo 45 giorni dalla partenza.

                                                 ATTENZIONE
1) Poichè il viaggio si basa fondamentalmente sugli orari e frequenze della ferrovia, il viaggio potrebbe
subire modifiche all’itinerario, anche sostanziose.
Inoltre è necessario bloccare i posti sui vari convogli con largo anticipo, per la scarsità delle carrozze di
classe turistica e per il periodo di forte affluenza.
2) per l’ottenimento del visto è necessario il passaporto originale. due fotografie for,mato tessera recenti
3,5 x 4,5 cm. I documenti devono pervenire almeno 30 giorni prima della partenza.

                                                                                                     SPARK TOUR
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LAGO BAJKAL
Il Lago Bajkal è un patrimonio naturalistico unico nella Terra, per diverse ragioni: cerchiamo di illustrarne alcune in questa guida dedi-
cata.
Alla scoperta del Lago Bajkal, un patrimonio naturalistico unico

Viaggiare non è solo un fantastico hobby ma anche un modo per scoprire nuove culture e paesaggi affascinanti e indimenticabili. Oltre
che fisicamente però, si può anche viaggiare nell’immaginario e scoprire nuovi orizzonti semplicemente seguendo le parole di qualcun
altro che ha vissuto un’esperienza di viaggio e scoprendo dettagli su terre e luoghi lontani che diventano patrimonio per tutti.

Un’esempio di come le parole possano guidare verso un’esperienza di viaggio, è il racconto dalla giornalista Emma Burrows che, in
un articolo su rbth.ru descrive un paesaggio lontano e spettacolare.
Si tratta del Lago Bajkal, un luogo tanto meraviglioso quanto geograficamente distante da noi, collocato ai confini più estremi della Rus-
sia. Nato presumibilmente 20-25 milioni di anni fa, il lago sarebbe tra i più antichi bacini di acqua dolce presenti sulla terra.

Lago Bajkal: il bacino di acqua dolce più grande della Terra
Con la sua estensione di 12.248 metri quadrati il Lago Bajkal, che si trova nella parte meridionale della Siberia, nella Repubblica della
Federazione Russa della Buryatia e la regione di Irkutsk, sarebbe uno degli esempi di bacini di acqua continentale più profondi, antichi
ed estesi al mondo.
lago bajkal
Il Lago Bajkal di inverno: è così profondo che, nonostante le rigide temperature siberiane, ghiaccia solo la superficie
Con i suoi 1700 metri di massima profondità e i 445 metri sopra al livello del mare, il Bajkal conterrebbe circa il 20% dell’acqua dolce
di tutto il pianeta, una quantità pari alla portata annuale di tutti i fiumi della Terra, dimensioni davvero impressionanti.

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Lago Bajkal: perché è un ecosistema unico?
Un altro dato che lascia a bocca aperta è che il lago, nonostante le rigide temperature invernali, che da queste parti arrivano anche ai
meno 30°, non arriva a ghiacciare in profondità, anche in virtù delle correnti interne nelle acque più profonde. Ovviamente, d’estate
l’acqua è freddissima ed il Bajkal non è balneabile senza una buona tuta termica.
lago bajkal

Le incredibili trasparenze del Lago Bajkal di inverno
Ma quello che stupisce di più l’osservatore è il colore incredibilmente azzurro di queste acque: reso possibile non solo dalla profondità
estrema, ma anche dal fatto un piccolo crostaceo filtratore, l’Epischura baicalensis, endemico nel Bajkal, nutrendosi di alghe, impurità
varie e plancton, contribuisce a rendere limpide in maniera unica le acque del lago. Al punto che una moneta adagiata sul fondale, in
buone condizioni di luminosità è individuabile anche a 20 metri di profondità!

La flora e la fauna unica del Lago Bajkal

Il lago presenta un’incredibile varietà evolutiva di flora e fauna, tipiche della zona. Insieme alle 1.085 specie di piante e alle 1.550 va-
rietà animali, intorno al lago vive anche un esemplare unico di foca, chiamata proprio foca del Bajakal, o, inglesizzando, Bajkal Seal.
Anche di estate, siamo di fronte ad uno spettacolo unico dal punto di vista naturalistico
Assaggiando l’Omul, a base di pesce bianco tipico, e visitando le modeste abitazioni in legno di Kuhzir, sull’isola di Olkhon, la Bur-
rows incontra anche una popolazione ricca di tradizioni, tra le quali la cultura religiosa dello Sciamanesimo. Luogo di incontro tra cul-
ture di confine tra la Russia e l’estesa Cina, il Lago Bajkal fonde la bellezza naturale con il calore degli abitanti che fanno del turismo
una risorsa economica fondamentale.

Non sarebbe bello, nonostante le spese di viaggio e le distanze notevoli, al posto di confondersi tra la folla delle mete turistiche più
famose, provare a concedersi una vacanza tra questi panorami siberiani? Forse meglio d’estate, visto che, a detta della Burrows, im-
mergersi nelle acque gelide del lago è un’esperienza davvero forte

FERROVIA TRANSIBERIANA
The main Trans-Siberian route starts in Moscow and terminates in Vladivostok (Far East, the shore of Pacific ocean), in all it is 9288
kilometers long.
Soon after Ulan-Ude (Eastern Siberia, right after passing Baikal lake, 5609 km of the railway or 4.5 days of travel), the Trans-Siberian
route splits into three parts:

1) The Trans-Siberian itself (continues to the East through Chita and Khabarovsk to Vladivostok);
2) The Trans-Mongolian (continues to the South through Ulan-Bataar in Mongolia to Beijing in China);
3) The Trans-Manchurian (the route continues to the South-East around Mongolia to China, passing Chita in Russia, Kharbin to Bei-
jing in China).
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ALTAI

        SPARK TOUR
MONTI ALTAJ
sono un complesso sistema montuoso dell’Asia che si estende per circa 2000 km in direzione sud-est/nord-ovest dal deserto del Gobi al
bassopiano della Siberia occidentale, attraverso Cina, Mongolia, Russia e Kazakistan. Questa frastagliata catena montuosa deve il nome
al termine turco-mongolo altan, che significa «dorato».
Il sistema viene suddiviso in tre zone principali: l’Altai propriamente detto (noto in passato come Altai Sovietico o Grande Altai), l’Altai
della Mongolia e l’Altai del Gobi. Un monte dell’Altai propriamente detto, il Belukha - che culmina a 4506 m - è la vetta più alta della
catena. In passato queste montagne erano remote e scarsamente popolate, ma nel XX secolo esse si sono aperte a un estensivo sfrutta-
mento minerario e gli antichi stili di vita delle popolazioni locali sono stati rapidamente trasformati.

Idrografia
L’Altai propriamente detto e l’Altai della Mongolia sono intersecati da una rete di fiumi rapidi e turbolenti, alimentati soprattutto dallo
scioglimento delle nevi e dalle piogge estive, che talvolta provocano inondazioni in primavera ed estate. Tra i maggiori ricordiamo il
Katun, il Bukhtarma e il Biya - tutti affluenti dell’Ob. I fiumi dell’Altai del Gobi sono più brevi, meno profondi e spesso ghiacciati in
inverno e in secca in estate. Nella regione sono presenti più di 3500 laghi, la maggior parte dei quali di origine tettonica o glaciale. Quelli
dell’Altai del Gobi hanno spesso acque estremamente salate.
Flora
Sull’Altai si possono distinguere all’incirca quattro diverse zone di vegetazione: il subdeserto di montagna, la steppa di montagna, la
foresta di montagna e la regione alpina. Il primo, che si rinviene sulle pendici inferiori e nelle depressioni dell’Altai della Mongolia e del
Gobi, riflette le elevate temperature estive e le scarse precipitazioni: la flora, piuttosto scarsa, comprende piante xerofile (resistenti alla
siccità) e alofile (che tollerano la salinità). La zona delle steppe di montagna si spinge fino a 600 m di quota a nord e a 2000 m di quota
a sud e a est. Prati e steppe di erbe miste sono caratterizzate da zolle di erba, specie di piante foraggere e arbusti tipici della steppa. La
zona delle foreste di montagna è per lo più caratteristica dell’Altai propriamente detto; essa ricopre circa i sette decimi del territorio, per
lo più nelle regioni montuose medie e inferiori. Le foreste si incontrano fino a 2000 m di quota, ma possono spingersi fino a 2400 m sui
versanti più aridi dell’Altai centrale e orientale. Sono costituite soprattutto da conifere - larici, abeti e pini (compreso il pino siberiano)
- ma vi sono inoltre vaste aree ricoperte da foreste secondarie di betulle e pioppi tremuli. La fascia forestale è praticamente inesistente
nell’Altai della Mongolia e del Gobi, ma gruppetti isolati di conifere crescono nelle vallate fluviali. La vegetazione alpina - boscaglie
subalpine che fanno spazio prima a prati largamente utilizzati come pascoli estivi e poi a muschi e rocce nude e ghiaccio - si rinviene
unicamente sulle creste più elevate.
Fauna
La vita animale segue la distribuzione della vegetazione. Vari roditori popolano i semideserti di montagna e le steppe, mentre tra gli
uccelli figurano aquile, sparvieri e gheppi. Molte specie sono di origine mongola - ad esempio marmotte, gerboa (dei roditori saltanti) e
antilopi. Mammiferi siberiani (orsi, linci, moschi e scoiattoli) e uccelli (francolini di monte e picchi) frequentano le foreste di conifere
umide. La vita animale alpina comprende stambecchi, leopardi delle nevi e argali.
Geografia umana
L’Altai propriamente detto (Repubblica dell’Altaj) è abitato da Russi e popoli che parlano lingue altaiche come i Kazaki. Popoli altaici
indigeni (come gli Altai-Kizhi) costituiscono una parte consistente della popolazione della Repubblica dell’Altaj. Loro occupazione
generale è l’allevamento del bestiame, nello specifico di bovini, ovini e cavalli, stesso discorso vale per i Kazaki. Anche i Russi in parte
si dedicano all’allevamento del bestiame ma per lo più all’agricoltura e all’estrazione mineraria. Grandi miniere e fonderie di minerali
non ferrosi (rame, piombo e zinco) sono concentrate sui Rūdnyy Altai («Altai metalliferi») in Kazakistan e nella Repubblica dell’Altay.
Il loro fabbisogno energetico è fornito dalle centrali idroelettriche di Öskemen e Bukhtarma. La Repubblica dell’Altay ha un’industria
forestale piuttosto ben sviluppata, e non sono rare industrie per la fabbricazione di oggetti in legno e industrie leggere, comprese industrie
alimentari.

L’Altai della Mongolia e l’Altai del Gobi sono abitati da Mongoli Khalkha e Kazaki. L’allevamento dei cavalli è praticato in tutta la
regione. Nel nord vengono allevati soprattutto bovini e yak, mentre il sud, più arido, è più adatto all’allevamento di pecore, capre e
cammelli. I mandriani che vivono nelle regioni meridionali devono compiere lunghi spostamenti, al fine di compensare alla scarsità di
acqua e cibo. Questi pastori nomadi erigono abitazioni temporanee dette yurte, o ger - strutture rotonde costituite da teli di feltro e pelli
ancorate ad un’intelaiatura di legno - nelle loro aree di destinazione. Le tradizionali abitudini pastorali stanno rapidamente cedendo il
passo a uno stile di vita più sedentario.

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Nel Tibet russo, fuori dal mondo (dic 08, 2012)
James Brooke-Voice of America News

La rinascita culturale dell’Altai può essere vista nei villaggi di montagna.- Nella Russia ipertecnologica di oggi, i turisti della remota
Repubblica dell’Altai riscopriranno il più grande dei lussi: vivere per qualche giorno senza e-mail o cellulare. Durante un recente viaggio
ad Altai, ero disconnesso dal mio ufficio e da tutto ciò che non ero in grado di vedere di persona. Invece ho potuto contemplare il silenzio
delle foreste di cedro, la grazia dei cavalli selvaggi al galoppo sui prati e la bellezza del ghiacciaio che alimenta i fiumi che scorrono
attraverso le ripide montagne della Repubblica.

Perso per secoli nella fessura di una montagna tra il Kazakhstan, la Cina e la Mongolia, l’Altai presenta le stesse caratteristiche della
montagna più alta della Siberia, il monte Belukha. Per alcuni visitatori buddisti, le doppie cime innevate di Belukha rappresentano
l’accesso per Shambhala, la mitologica “Terra Pura” di pace, tranquillità e felicità. Con le sue vette alte 4.500 metri d’altezza e le sue
valli scoscese, l’Altai ha sempre rappresentato la fine del sentiero. Assorbita dalla Russia zarista 250 anni fa per definire un confine
con la Cina imperiale, i popoli di montagna dell’Altai sono stati in gran parte lasciati soli. Fino ad oggi, la Repubblica dell’Altai è solo
una delle poche 83 regioni della Russia che non è ancora attraversata da una ferrovia. L’isolamento del “Tibet russo” è finito nel 2012,
quando gli ingegneri hanno terminato il raddoppio della pista dell’aeroporto di Gorno Altaisk, la capitale della repubblica con 60.000
abitanti.
Nel mese di giugno 2012, sono iniziati i voli S7 Airlines diretti da Mosca. Via terra, gli operai hanno completato l’opera realizzando la
“Track Chuisky”, 600 chilometri di strada. Ora, un nastro di asfalto liscio, la Chuisky, si estende dalla capitale fino al confine inter-
nazionale con la Mongolia. All’incrocio con la Mongolia, si trasforma in una accidentata strada sterrata. La principale strada asfaltata
della Repubblica attraversa le ripide montagne dell’Altai-Sayan. Nelle lingue turche e mongole, Al-tai significa Montagne d’Oro. A metà
settembre, i larici scintillavano come luminosi bagliori gialli contro lo sfondo verde scuro degli alberi di cedro. Le Montagne d’Oro sono
oggi uno dei nove siti naturali russi inclusi dall’Unesco nel Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Alle quote più elevate si trovano le pecore Argali, le più grandi tra quelle che popolano le montagne. Un ariete può pesare fino a 182
chilogrammi, comprese le due corna che possono pesare fino a 28 chili. Al top della catena alimentare ci sono i leopardi delle nevi. Ben
adattati alle loro case d’alta quota, i leopardi sono dotati di zampe larghe per camminare in mezzo alla neve, di una folta pelliccia per far
fronte al freddo e di grosse code molto lunghe per riscaldare il proprio viso quando dormono. Creature misteriose e solitarie, i leopardi
sono maestri di mimetismo. Di solito rendono nota la loro presenza solo quando è troppo tardi. Uccidendo le loro prede con un unico,
decisivo morso al collo. Gli Argali e i leopardi delle nevi abitano il tetto del mondo - un universo ad alta quota a forma di semicerchio - a
Sud dell’Altai e a Est dell’Himalaya e del Tibet. Entrambi questi grandi mammiferi sono specie in via di estinzione. Nell’Altai potreb-
bero avere una possibilità di combattere per non sparire.

I parchi proteggono circa un quarto della repubblica, in gran parte le zone montane boscose. La Repubblica dell’Altai ha le dimensioni
dell’Ungheria, ma conta solo 206.000 persone, il due per cento della popolazione ungherese.

Nel gennaio 2009, un gruppo di politici locali e provenienti da Mosca hanno affittato un elicottero dirigendosi verso le montagne per
cacciare pecore Argali dall’alto. Uno dei cacciatori, forse ubriaco, ha sparato un colpo vagante che ha colpito il rotore. L’elicottero si è
schiantato all’interno di una riserva naturale.

I soccorritori hanno trovato le carcasse di due pecore Argali appena uccise e i corpi di sette cacciatori. Tra questi il ​​presidente della Commis-
sione per la protezione della fauna dell’Altai, l’inviato del Cremlino alla Duma di Stato e un altro membro anziano dell’Amministrazione
presidenziale russa. I tre passeggeri superstiti sono riusciti a evitare il processo per bracconaggio di specie in via di estinzione, accusando
gli uomini morti di tutte le attività illegali. Presumibilmente, sono stati portati a bordo per fornire un supporto morale.Il comportamento
dei cacciatori era così insolente e la rabbia locale, nazionale e internazionale così grande che adesso sarebbe difficile affittare elicotteri
per praticare il bracconaggio nel piccolo mondo dell’Altai. L’indignazione locale sul bracconaggio ha evidenziato che è in corso un lento
cambiamento epocale nella Repubblica. I russi e gli abitanti locali dell’Altai vedono il loro futuro economico legato in maniera crescente
al mercato dell’eco-turismo. (Al mio ritorno a Mosca, sono rimasto sorpreso nello scoprire che due ricchi amici stranieri, nessuno dei
due seguace della New Age in cerca di Shambhala, avevano fatto delle escursioni naturalistiche sull’Altai nelle ultime settimane). C’è
anche un cambiamento demografico in corso. Come in molte zone ai margini del cuore slavo della Russia moderna, i popoli indigeni
dell’Altai hanno intrapreso un percorso riproduttivo per riconquistare lo status di maggioranza nella loro patria ancestrale. Sotto Stalin,
l’Altai, come molti punti lontani dell’impero sovietico, era un luogo di rifugio per gli esuli interni. Volenti o nolenti, i russi che si erano
trasferiti in questa terra hanno assunto il ruolo di coloni. Con il censimento del 1939, i popoli nativi dell’Altai rappresentavano solo il
29 per cento della popolazione della Repubblica. Ma il censimento del 2010 mostra che la dimensione della popolazione di etnia russa
della Repubblica è stata costante dal 1939 - 115.000. Allo stesso tempo, i popoli dell’Altai e altri gruppi nativi di lingua turca ora rap-
presentano il 44 per cento della popolazione. Negli anni 2020, i popoli dell’Altai e altri nativi probabilmente saranno la maggioranza,
ponendo fine a un secolo anomalo in cui hanno vissuto in uno status di minoranza. La rinascita culturale dell’Altai può essere vista nei
villaggi di montagna. Durante due fermate, il mio viaggio è stato intrattenuto da cantanti di gola e da cantastorie tradizionali della poesia
epica. Come nella vicina Mongolia, i cantanti di gola hanno riguadagnato popolarità e il loro status sociale nell’era post-sovietica.

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Nei programmi sostenuti dal Wwf o dalla World Wildlife Fund for Nature e dalla Citi Foundation, gli abitanti aprono le loro case ai tur-
isti, salutandoli con ciotole di latte di cavalla, offrendo passeggiate a cavallo sulle montagne e vendendo souvenir realizzati con la lana
delle pecore locali. Un grande successo per il nostro gruppo è stato vedere i giocattoli dei leopardi delle nevi.

Sulle strade di montagna, si può notare anche la rinascita di Ak Jang, la Fede Bianca. Represso prima dagli zar, poi dai sovietici, questo
sistema di credenze sciamaniche si è intrecciato nel 20° secolo con l’identità etnica di Altai. Facendo appello alla natura, alle montagne,
alle sorgenti d’acqua, al cielo, al fuoco e agli antenati, la Fede Bianca è cresciuta in popolarità nei 20 anni dopo il crollo del sistema
sovietico.

Giovedì pomeriggio, presso una fermata vicino a uno dei 7.000 laghi della Repubblica, ci siamo imbattuti in un boschetto di alberi di
cedro sopra una collina. Sembrava che fosse stato colpito da una bufera di neve all’inizio dell’inverno. Fluttuando sotto il sole in alta
montagna c’erano migliaia di strisce di stoffa bianca legate ai rami con su scritto “buona fortuna”. Eravamo noi a essere fortunati a viag-
giare attraverso lo Shangri-La russo.

James Brooke (Twitter: @VOA_Moscow) è il capo dell’ufficio di Mosca per Voice of America. È possibile leggere tutti i post “Russia
Watch” sul sito voanews. com. Le opinioni espresse nell’articolo sono personali

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