L'origine del tatuaggio - Dall'inizio fino ai nostri giorni Passoni Richard V A tecnologie alimentari Anno scolastico 2013/2014
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L'origine del tatuaggio Dall'inizio fino ai nostri giorni Passoni Richard V A tecnologie alimentari Anno scolastico 2013/2014
INTRODUZIONE L'argomento trattato in queste pagine parla di come il tatuaggio, ormai insediato profondamente nella nostra cultura, abbia avuto inizio e di come si sia evoluto. I tatuaggi si sono evoluti in tutto il mondo e anche l'Italia è stata al centro di questa evoluzione dalla preistoria fino ad oggi. IL tatuaggio ha accompagnato grandi civiltà dallo splendore massimo della Roma antica fino a periodi oscuri come il nazismo. Le persone hanno pensieri differenti sull'argomento del tatuaggio, ma questo non ha arrestato il suo sviluppo ed ora è stato possibile raggiungere metodi di esecuzione meno dolorosi e più veloci. Oltre all'evoluzione dell'esecuzione si è riscontrato anche un evoluzione nel campo della rimozione con nuovi trattamenti per l'eliminazione di un tatuaggio. Il tatuaggio è qualcosa di indelebile e quindi i rischi che derivano da esso non sono ancora nulli, anche se attualmente molto bassi. Attualmente non si ha ancora una legge precisa che disciplina il tatuaggio, anche se è materia di risoluzione del Comitato Europeo. Ho scelto questo argomento perché sempre più persone hanno dei tatuaggi sulla loro pelle, ma pochi conoscono la vera origine di essi. Io stesso ero molto sprovveduto e per colmare questa mia lacuna ho deciso di fare questa presentazione sulla storia dei tatuaggi, di come siano parte integrante della società e di come si siano evoluti con l'uomo. 2 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Sommario ETIMOLOGIA E DEFINIZIONE ........................................................................................................................ 4 PROFILO GIURIDICO ..................................................................................................................................... 4 Tatuaggio ai minori di 18 anni .................................................................................................................. 4 Regolamenti riguardo l'attività di tatuatore ............................................................................................. 4 Regolamentazione italiana ed europea riguardo al tatuaggio ................................................................... 5 ORIGINE DEL TATUAGGIO ............................................................................................................................ 5 I primi tatuaggi......................................................................................................................................... 5 IL TATUAGGIO IN ITALIA............................................................................................................................... 6 Preistoria ................................................................................................................................................. 6 Antica Roma ............................................................................................................................................ 7 Dopo la caduta dell´impero romano ......................................................................................................... 7 La lunga Clandestinità .............................................................................................................................. 7 Lombroso................................................................................................................................................. 8 Nobiltà durante il XIX e XX secolo ............................................................................................................. 9 Riscoperta degli anni 60 ........................................................................................................................... 9 Boom!degli anni ´70 e ´80 ........................................................................................................................ 9 LA RELIGIONE E I TATUAGGI ......................................................................................................................... 9 LE SS E IL TATUAGGIO .................................................................................................................................10 AMBITO SOCIALE E ANTROPOLOGICO .........................................................................................................12 TIPOLOGIE DI TATUAGGIO ..........................................................................................................................14 TECNICHE DI TATUAGGIO AD AGO ..............................................................................................................14 EVOLUZIONE MACCHINETTE PER TATUAGGI ...............................................................................................15 RISCHI SANITARI .........................................................................................................................................17 Reazioni allergiche ..................................................................................................................................17 TRATTAMENTO POST-TATUAGGIO ..............................................................................................................17 RIMOZIONE TATUAGGIO.............................................................................................................................18 PRINCIPALI STILI DI TATUAGGIO..................................................................................................................19 PERSONAGGI STORICI TATUATI ...................................................................................................................23 3 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
ETIMOLOGIA E DEFINIZIONE ll tatuaggio (derivato dal francese tatouage, a sua volta dal verbo tatouer, in italiano "tatuare", e questo dal termine anglosassone tattoo, adattamento del samoano tatau) è sia una tecnica di decorazione pittorica corporale dell' uomo, sia la decorazione prodotta con tale tecnica. PROFILO GIURIDICO Il tatuaggio è una modificazione permanente del corpo umano, e in quanto tale non è irrilevante per il Diritto. In via generale rientra nella previsione dell'art. 5 Codice Civile. Tale Norma di portata generale, risalente al 1943 e mai emendata, recita testualmente: "Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente delle integrità fisica o quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume". Posto che il tatuaggio non ha come fine la diminuzione permanente dell'integrità fisica ma piuttosto l'ornamento del corpo, non è vietato da alcuna disposizione di Legge,ed è quindi da intendersi attività generalmente lecita. La Suprema Corte di Cassazione ha nettamente escluso che l'esecuzione del tatuaggio sia attività sanitaria (Cassazione Sezione VI Penale 25 gennaio 1996 e 29 maggio 1996). In relazione al quesito se l'esecuzione di un tatuaggio possa integrare il reato di lesioni personali si osserva che ai sensi dell'art. 50 del Codice Penale il consenso dell'avente diritto vale come scriminante, nessun problema quindi per il tatuatore se il cliente può validamente decidere. Tatuaggio ai minori di 18 anni Differente è il caso in cui un minore non emancipato richieda di essere tatuato. Posto che si tratta di persona che non può validamente disporre dei propri diritti (e, conseguentemente, prestare validamente consenso ex art. 50 Codice Penale) è bene che il tatuatore non esegua il tatuaggio senza una dichiarazione d'assenso di chi, genitori o tutore, esercita la potestà genitoriale sul minore. In tal caso è meglio che il tatuatore richieda il consenso in forma scritta. Secondo Giurisprudenza della Suprema Corte (Cassazione Sezione V Penale 17 novembre-14 dicembre 2005, n° 45345/2005) il tatuatore che, senza il consenso di chi esercita la potestà genitoriale, esegua un tatuaggio su richiesta di un minore, risponde del Reato di lesioni personali volontarie. Non si tratta di una pronuncia della Cassazione a Sezioni Unite, peraltro è bene esigere sempre il consenso dei genitori. Regolamenti riguardo l'attività di tatuatore Sotto il profilo civilistico, vale a dire per premunirsi da eventuali azioni per responsabilità contrattuale (ex art. 1218 Codice Civile) ovvero extracontrattuale (ex art. 2043 Codice Civile) il tatuatore dovrà seguire tutte le norme di condotta d'igiene ed in punto informazione del cliente ben descritte nella sezione dedicata all'etica del tatuatore. È da ritenere che l'attività del tatuatore, nella maggior parte dei casi, abbia natura di lavoro autonomo ai sensi degli artt. 2222 e seguenti del Codice Civile. È buona regola di prudenza assicurarsi sulla responsabilità civile conseguente alla propria attività di lavoratore 4 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
autonomo, il tatuatore si accerti se le Compagnie Assicuratrici offrono contratti specifici per la propria attività. Regolamentazione italiana ed europea riguardo al tatuaggio Attualmente nessuna Legge statale italiana disciplina il tatuaggio, sebbene la materia sia stata già oggetto di una risoluzione del Consiglio d'Europa, cui dovrebbero uniformarsi le legislazioni dei singoli Stati. La summenzionata risoluzione, a data 19 giugno 2003, raccomanda l'introduzione di una legislazione specifica sui prodotti destinati al tatuaggio permanente nonché di una disciplina amministrativa sulle Norme d'igiene da osservare. Attualmente, a livello di legislazione nazionale, consta che solamente il Belgio, la Francia e la Svizzera abbiano già legiferato sull'esercizio della professione di tatuatore. In relazione all'Italia non sussiste tuttora una Legge statale che disciplini la materia. Alcune Regioni (Piemonte, Toscana) hanno peraltro disposto in materia nell'ambito della potestà legislativa preveduta dall'art. 117 della Costituzione. Tali Leggi peraltro dispiegano vigore solamente nell'ambito territoriale della Regione che ha legiferato. Infine è opportuno segnalare che i bandi di concorsi pubblici relativi a taluni settori del pubblico impiego (per esempio nelle forze dell'ordine) potrebbero indicare quale motivo d'inidoneità la presenza di tatuaggi non occultabili dalla uniforme, deturpanti ovvero ritenuti dalla Commissione Medica incaricata di valutare l'idoneità dei candidati indice di personalità abnorme. ORIGINE DEL TATUAGGIO Il tatuaggio è stato impiegato presso moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l'uomo per gran parte della sua esistenza. I primi tatuaggi Tra i vari ritrovamenti umani o mummie con tatuaggi, rilevanti sono quello della Mummia del Similaun (ca. 3330 a.C) (ritrovata nel 1991 sulle Alpi italiane). quello dell' "uomo di Pazyryk" nell'Asia centrale con complicati tatuaggi rappresentanti animali e quello della principessa di Ukok (databile intorno al 500 a.C.) che rappresenta un animale immaginario (cervo e grifone) di un alto livello artistico, arrivato quasi intatto a noi grazie alla permanenza 5 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
nel permafrost, che ne ha permesso un alto grado di conservazione. Tra le civiltà antiche in cui si sviluppò il tatuaggio fu l'Egitto, infatti ancora oggi, tra i contadini egiziani ed i nomadi musulmani (per lo più quelli sciiti) sia le donne che i bimbi particolarmente belli, vengono tatuati in maniera permanente con piccoli cerchietti o sottili linee verticali, sia sul mento che tra le due sopracciglia. È un'usanza di tipo scaramantica, infatti il colore con cui si tatuano è l'azzurro, il colore scaramantico per eccellenza fin dal tempo dei faraoni. Anche nell'antica Roma il tatuaggio era diffuso.,Venne in seguito vietato dall'imperatore Costantino, a seguito della sua conversione al Cristianesimo ("Non vi farete incisioni nella carne per un defunto, né vi farete tatuaggi addosso. Io sono il Signore" Levitico 19.28'). È peraltro da rilevare che, prima che il Cristianesimo divenisse religione lecita e, successivamente religione di Stato, molti cristiani si tatuavano sulla pelle simboli religiosi per marcare la propria identità spirituale. Nella zona europea il tatuaggio venne reintrodotto successivamente alle esplorazioni oceaniche del XVIII secolo, che fecero conoscere gli usi degli abitanti dell'Oceania. Alla fine del XIX secolo l'uso di tatuarsi si diffuse anche fra le classi aristocratiche europee, tatuati celebri furono, ad esempio, lo Zar Nicola II e Sir Winston Churchill. È da segnalare che il criminologo Cesare Lombroso ritenne, in un'epoca di positivismo, essere il tatuaggio segno di personalità delinquente. La diffusione del tatuaggio in tutti gli strati sociali e fra le persone più diverse negli ultimi trent'anni relega tali considerazioni criminologiche a mera curiosità storica. IL TATUAGGIO IN ITALIA Preistoria La pratica del tatuaggio era diffusa già nell'Italia preistorica come testimonia la mummia di Oetzi, i cui resti sono stati rinvenuti nel ghiacciaio del Similaun, una montagna sulle Alpi Orientali a confine tra Italia e Austria, nel 1992. Ma le testimonianze sull'effettiva continuità della pratica del tatuaggio sono sporadiche. In genere le popolazioni preceltiche e liguri erano dedite a tali pratiche. 6 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Antica Roma Plinio e Svetonio testimoniano che gli schiavi romani venivano marchiati con le iniziali del proprio padrone o, nel caso fossero stati sorpresi a rubare, erano marchiati a fuoco sulla fronte. Lo stesso supplizio venne inflitto ad alcuni martiri cristiani, come Teofane e Teodosio. Lo praticavano anche i soldati romani che furono influenzati dalle usanze dei Britanni, con i loro corpi dipinti, e dai Traci, feroci gladiatori spesso tatuati come testimonia Erodoto, al punto che i legionari iniziarono tatuarsi il nome dell'Imperatore, sebbene la pratica fosse malvista dalle autorità. Il fatto che Costantino nel 325 d.C. abbia proibito il tatuaggio sul viso ai cristiani di tutto l'Impero Romano perché ”deturpava ciò che era stato creato ad immagine di Dio” fa pensare che ci fosse l'abitudine da parte dei primi cristiani di marchiarsi per testimoniare la propria fede. Dopo la caduta dell´impero romano Il tatuaggio venne di fatto definitivamente proibito da Papa Adriano I nel 787 durante il Concilio di Nicea e tale veto venne ribadito da successive bolle papali, tanto che questa pratica scompare in ogni cronaca del tempo. La lunga Clandestinità Nonostante il divieto ufficiale, l'abitudine a segnare indelebilmente il corpo sopravvisse, spesso in clandestinità, soprattutto nelle classi meno abbienti, fra i soldati e in alcuni luoghi di culto cristiani come il Santuario di Loreto. Qui, fino alla metà degli anni Cinquanta, esistevano i frati marcatori, ovvero frati che incidevano piccoli segni devozionali fra i pellegrini. I segni tatuati nel Santuario di Loreto venivano effettuati sui polsi o sulle mani ed erano simboli cristiani o soggetti “amorosi”: i primi, inizialmente molto semplici come una croce o come la rappresentazione delle stigmate, si fecero via via sempre più complessi come la stilizzazione della stessa Madonna di Loreto, simboli del proprio ordine religioso, oppure segni marinareschi poiché i marinai erano i primi difensori della costa adriatica contro gli invasori turchi. Gli attacchi dei pirati inducevano anche gli abitanti della costa a tatuarsi segni cristiani poiché, in caso di morte violenta, sarebbero stati riconosciuti come fedeli e dunque sepolti in terra consacrata. I tatuaggi a carattere “amoroso” erano invece effettuati dalle spose come promessa a Dio e augurio e contemplavano soggetti come due cuori trafitti, frasi o il simbolo dello Spirito Santo. 7 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Anche le vedove si tatuavano, in ricordo del defunto, soggetti come il teschio con le tibie incrociate, il nome del morto o la frase “memento mori”. L'inizio della tradizione dei marcatori di Loreto non ha date precise ma si hanno testimonianze di questa pratica già alla fine del XVI secolo. Spesso anche i Crociati o i pellegrini in visita al Santo Sepolcro di Gerusalemme usavano tatuarsi simboli cristiani poiché, nel timore di essere assaliti e spogliati di ogni bene, anche oggetti sacri, potessero garantirsi una sepoltura in terra sacra. Lombroso Il tatuaggio riemerge dall'ombra nella seconda metà del XIX secolo, con la pubblicazione, nel 1876, del saggio L'uomo delinquente di Cesare Lombroso. Egli mette in stretta correlazione il tatuaggio e la degenerazione morale innata del delinquente: il segno tatuato è fra quelle anomalie anatomiche in grado di far riconoscere il tipo antropologico del delinquente. Il delinquente nato mostra specifiche caratteristiche antropologiche che lo avvicinano agli animali e agli uomini primitivi e l'atto di tatuarsi di criminali recidivi è sintomo di una regressione allo stato primitivo e selvatico. L'uomo delinquente però è anche un catalogo approfondito di tutte le tipologie di tatuaggio che potevano essere reperite all'epoca: il saggio è ricco di descrizioni di tatuaggi e delle storie degli uomini che li portano, soldati ma soprattutto detenuti, criminali e disertori, fornendo così un ampio squarcio sulle usanze del tempo. Lombroso cataloga i tatuaggi in segno d'amore (iniziali, cuori, versi); simboli di guerra (date, armi, stemmi); segni legati al mestiere (strumenti di lavoro, strumenti musicali) animali (serpenti, cavalli, uccelli); tatuaggi di soggetto religioso (croci, Cristi, Madonne, Santi). In seguito alla diffusione delle teorie di Cesare Lombroso, il tatuaggio subisce un'ulteriore censura ed è per questo che, contrariamente ad altri paesi occidentali, non nascono studi e botteghe professionali fino alla fine degli anni '70. 8 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Nobiltà durante il XIX e XX secolo Malgrado la censura di Lombroso, il tatuaggio venne praticato sia in alcuni luoghi specifici come il Santuario di Loreto e sia presso le famiglie aristocratiche, tra cui spiccano i Savoia e i D'aosta. Fra questi Amedeo di Savoia-Aosta eroe di Amba Alagi, Aimone di Savoia re di Croazia e sua Moglie Irene di Grecia, Elena di Francia moglie di Emanuele di Savoia-Aosta, Vittorio Emanuele, Maria Beatrice e Maria Gabriella figli di Umberto II di Savoia. Riscoperta degli anni 60 Dalla fine degli anni '60 e inizio anni '70 in poi la cultura del tatuaggio ha conosciuto una progressiva diffusione, prima nelle sottoculture giovani hippy e fra i motociclisti e poi ha conquistato lentamente ogni strato sociale e ogni fascia d'età. Boom!degli anni ´70 e ´80 Fra gli anni '70 e '80 si affacciano sulla scena italiana i primi tatuatori professionisti, artisti pionieri della tattoo art in questo paese. LA RELIGIONE E I TATUAGGI Fra i cristiani la pratica del tatuaggio è diffusa fra i copti monofisiti, ossia un gruppo di cristiani egiziani nativi, per lo più aderenti alla chiesa ortodossa copta. Col tatuaggio i copti rimarcano la propria identità cristiana, i soggetti sono solitamente la croce copta, la natività ed il Santo Mar Corios, martirizzato sotto Diocleziano e rappresentato in sella ad un cavallo con un bambino. Mentre per i cristiani cattolici il tatuaggio inizialmente era molto diffuso con rappresentazioni di croci e altri simboli cristiani ma venne successivamente vietato era un dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. La religione ebraica vieta tutti i tatuaggi permanenti, in particolare, l'Ebraismo vieta ogni incisione accompagnata da una marca indelebile di inchiostro o di altro materiale che lasci una traccia permanente. Anche la religione mussulmana vieta tutti i tatuaggi permanenti, come spiegato da diversi ahadith del profeta Maometto, sono consentiti solo i tatuaggi temporanei fatti per mezzo dell'henna, pigmento organico di color rosso-amaranto, ricavato dalla pianta della "Lawsoniainermis", "Henna" in arabo. Nella tradizione araba e anche in quella indiana sono le donne a tatuarsi con l'henna, sia le mani che i piedi; molte spose vengono completamente tatuate per la loro prima notte di nozze, infatti la sera prima delle 9 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
nozze viene chiamata "Lelet al Henna" (la notte dell'henna). I tatuaggi d'henna sono estremamente decorativi, quasi sempre con motivi floreali stilizzati; quelli molto elaborati finiscono per sembrare delle opere d'arte che hanno la durata media di qualche settimana di vita. Gli uomini musulmani, specialmente i fervidi praticanti sunniti, usano l'henna per tingersi i capelli, la barba, il palmo delle mani e dei piedi; agli uomini non è consentito fare tatuaggi decorativi neanche con l'henna. LE SS E IL TATUAGGIO Le SS erano un'unità paramilitare d'élite del Partito Nazista tedesco. Le SS vennero formate nel 1925, reclutando appartenenti delle SA, di cui fino al 1926 fecero parte, per essere la guardia personale di Adolf Hitler e per sorvegliare i raduni del partito. Il 6 gennaio 1929 Hitler nominò Heinrich Himmler capo delle SS. Una caratteristica fondamentale delle SS era il tatuaggio (obbligatorio) nella parte interna del braccio sinistro che riportava il gruppo sanguigno e il numero di matricola della SS. Il tatuaggio aveva scopi essenzialmente pratici: permetteva di agevolare e rendere più rapido il compito dei medici quando era necessario soccorrere una SS e al tempo stesso era utile per il riconoscimento dei cadaveri. È proprio sulla base del tatuaggio che gli Alleati selezionarono, una volta caduto il Terzo Reich, chi continuare a tener prigioniero e chi rilasciare. Un caso esemplare in tal senso fu quello diJosef Mengele, medico delle SS, che stranamente privo di tatuaggio non fu arrestato ma rilasciato. 10 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Josef Mengele (Günzburg, 16 marzo 1911 – Bertioga, 7 febbraio 1979) è stato un medico militare e criminale di guerra tedesco. Laureato in antropologia all'Università di Ludwing Maximilian di Monaco di Baviera e in medicina all'università Francoforte, è noto per i crudeli esperimenti medici e di eugenetica che svolse nel campo di concentramento di Auschwitz, usando i deportati, compresi i bambini, come cavie umane. Per la sua attività svolta nel campo di concentramento era stato soprannominato Angelo della morte: il nome ha una duplice connotazione; infatti era sia negativo per la mancanza di pietà umana e ogni sorta di rimorso, sia positivo, perché alcuni prigionieri, presi sotto l'ala di Mengele, di fatto scamparono a morte certa. La sua figura assunse triste notorietà, soprattutto nel dopoguerra, come esempio di negazione dei principi stessi della medicina. Nel 1940, si arruolò come volontario nel servizio militare. Nel 1942 fu ferito sul fronte russo e giudicato sanitariamente inadatto al combattimento; venne promosso al rango di capitano delle SS per il salvataggio di due soldati tedeschi. Per questo ricevette anche delle croci di ferro. Il 30 maggio del 1943, all'età di 32 anni, cominciò a prestare servizio ad Auschwitz. Sopravvisse alla caduta del regime nazista e, sfuggito al processo di Norimberga, dopo un periodo di vita in incognito in Germania, si rifugiò in Sud America, spostandosi successivamente in diversi paesi tra cui Paraguay e Brasile. Il falso documento di identità che gli permise di emigrare gli fu rilasciato da Termeno comune noto per avere rilasciato diversi falsi documenti di identità a vari criminali nazisti. Nonostante fosse ricercato come criminale di guerra nazista, sfuggì alla cattura per il resto della sua vita. Riguardo alla sua morte, molte persone nel corso degli anni hanno dichiarato di averlo ucciso, ma in realtà è deceduto per cause naturali. Le SS utilizzarono il tatuaggio anche nei campi di concentramento dove vennero deportati gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Qui i tedeschi utilizzano dei numeri per identificare gli ebrei, o meglio per riuscire a contare il numero di vittime della loro ideologia antisemita. 11 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
AMBITO SOCIALE E ANTROPOLOGICO Il tatuaggio evoca sicuramente un‟ampia gamma di reazioni. Nessuno di noi può infatti evitare lo sguardo e i pensieri di tutte le persone con le quali quotidianamente convive. Sicuramente possiamo essere disinteressati dell‟opinione altrui, ma non possiamo cancellare il fatto che facciamo parte di un gruppo, piccolo o grande che sia, siamo comunque parte di una società. Le motivazioni per cui oggi ci si tatua sono molto distanti da quelle che per mezzo del tatuaggio contrassegnavano l‟individuo come membro o non membro di una determinata tribù. Tali forme artistiche erano non solo espressioni per celebrare l‟io individuale o il proprio corpo ma avevano legami più intimi relativi a convinzioni religiose, spirituali e magiche. In questi casi però molto spesso l‟individuo non era libero né di decidere di essere “marchiato” o meno, né tantomeno di scegliere i motivi decorativi. Ad esempio alla tribù Dinka nel Sudan meridionale, in cui le giovani donne sono obbligate a sottoporsi ad alcuni riti che marcano ogni tappa della loro vita,oppure nelle montagne della Birmania, le donne di alcune tribù usano una tecnica per delineare la forma estetica usata per rispecchiare il proprio status. Come per il tatuaggio anche per il piercing le varie tribù hanno in realtà dei motivi diversi che vanno ben oltre il semplice desiderio di decorarsi. Per esempio il piercing nella medicina ayurvedica, così anche come nell‟agopuntura, si segue per ogni foro la mappa di alcuni punti ben precisi, per cui ogni perforazione è finalizzata espressamente a stimolare una determinata reazione. I fori nelle narici delle donne dell‟India, seppur ancora è diffusa la convinzione che essa abbia solo una funzione estetica, in realtà i sottili gioielli al naso sarebbero il simbolo di sottomissione. E se molte donne indiane rifiutano oggi questa perforazione simbolica, molte adolescenti occidentali fanno una scelta che forse non apprezzerebbero se conoscessero fino in fondo i veri significati. Se il tatuaggio ad ago e il piercing rientrano nella categoria delle pratiche invasive, il body- painting può essere collocato nella categoria delle decorazioni temporanee. Fra gli aborigeni australiani il body-painting è utilizzato per assolvere ad una funzione rituale. È proprio la scelta individuale che rende le pratiche tribali molto lontane dal mondo occidentale, la totale libertà di scelta su quando, dove e come applicare il marchio scinde le due culture. Ad esempio i tatuaggi sul viso e sul collo sono molto rari nel mondo urbanizzato, oltre ad essere zone particolarmente dolorose, vi sono motivi sicuramente più forti, come i motivi psicologici e sociali che spingono a lasciare pulite queste parti, in quanto sono continuamente esposti allo sguardo degli altri. Nuovamente ci troviamo però a ricorrere ad un‟eccezione di tipo tribale. 12 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Infatti tra gli uomini Maori è molto diffuso il Moko. Esso è un disegno personalizzato, creato individualmente e pensato nei minimi dettagli per adattarsi sia alla fisionomia, sia al carattere dell‟uomo Maori che lo indosserà a vita. Per quanto riguarda le donne invece, esse sul mento portano un tatuaggio di tradizione familiare, è un po‟ come aver scritto il proprio cognome, o aver il simbolo del proprio stemma di famiglia. Tra queste popolazioni i tatuaggi sul volto costituiscono un profondo linguaggio simbolico. Stessa cosa la possiamo individuare nelle gang metropolitane, in cui i marchi di riconoscimento rappresentano contemporaneamente sia un rito di iniziazione, sia un simbolo di chiara appartenenza. In Anthropologie structurale Claude Levi Strauss descrive come l‟uomo fin dall‟antichità abbia sentito l‟impulso di abbellire non solo gli oggetti intorno a sé, ma soprattutto il proprio corpo. A conferma di tale tesi vi sarebbe il ritrovamento di alcuni utensili di epoca preistorica che si pensa fossero stati utilizzati per praticare un tatuaggio. Il body-painting, la scarnificazione e il tatuaggio, sono da considerarsi arti antichissime, nate allo scopo non solo di soddisfare un impulso individuale, bensì un impulso con connotazioni e risvolti sociali, tanto da poter parlare di atto sociale primitivo. Nel „900 però nelle società occidentali il tatuaggio non viene più considerato espressione di arte e di libertà, ma viene associato ad un disordine morale. Il tatuaggio inizia a dilagare tra i ceti più bassi: malavitosi, carcerati e marinai, tanto da diventare un vero e proprio simbolo di appartenenza alla criminalità. È solo con gli anni ‟60-80 con il dilagare della controcultura che il tatuaggio affascina chi sceglie di stupire e porsi in alternativa alla mentalità comune, ricordiamo i punk e i bikers per i quali era espressione di ribellione e rabbia. Tornando ai motivi per cui ci si tatua sembra ci sia un‟apertura verso un‟epoca più aperta ai cambiamenti, un‟epoca molto più ricettiva. Oggi si sceglie come autentica celebrazione dei propri gusti e del proprio modo di essere, oltre che manifesto dei propri personali eventi di vita. Il tatuaggio può essere considerato come una cicatrice del proprio sentire. Oggi ci si tatua per tirare fuori quello che si ha dentro trasformando il proprio corpo come strumento di comunicazione, vi è una sorta di riappropriazione di esso. Il tatuaggio come è stato riportato sopra, è stato utilizzato con finalità diversissime, e ancor più vari sembrano essere i motivi che hanno contribuito allo sviluppo di questa antichissima pratica. 13 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
TIPOLOGIE DI TATUAGGIO Tatuaggio all'henna è un tatuaggio non permanente, caratterizzato dall'applicazione di un impasto sulla pelle. Tatuaggio solare Caratterizzato dall'applicazione di una sostanza fotoimpermeabile, in modo che durante l'abbronzatura tale prodotto una volta rimosso lasci la pelle più chiara, formando un disegno chiaro. tatuaggio ad ago Questa è la forma più conosciuta, dove tramite un ago si introduce dell'inchiostro nella pelle, come risultato si ha un disegno che a seconda della miscela può essere permanente o temporaneo. TECNICHE DI TATUAGGIO AD AGO Inuit Gli Inuit usano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china, che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una sospensione acquosa di fuliggine). Nuova Zelanda Nelle zone oceaniche il tatuaggio viene eseguito tramite i denti di un pettine di osso che, fermato all'estremità di una bacchetta (formando così uno strumento di forma simile a un rastrello), e battuto tramite un'altra bacchetta, forano la pelle introducendo il colore, ottenuto quest'ultimo dalla lavorazione della noce di cocco. 14 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Tebori Usato in Giappone è svolta tramite sottili aghi metallici e pigmenti di molti colori, che vengono introdotti nella pelle sostanze di natura chimica diversa e di colore diverso. La tecnica giapponese prevede che gli aghi, fissati all'estremità di una bacchetta che viene fatta scorrere avanti e indietro (di forma simile a un sottile pennello), siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con minor violenza rispetto alla tecnica polinesiana, ma comunque in modo abbastanza doloroso. Thailandia e Cambogia è in uso una tecnica, simile a quella giapponese, nella quale vengono utilizzate una diversa posizione delle mani del tatuatore e una bacchetta di lunghezza maggiore. L'angolo di introduzione degli aghi nella pelle è meno obliquo rispetto alla tecnica giapponese, ma il movimento della bacchetta è meno vigoroso. Occidente Il tatuaggio occidentale viene invece eseguito tramite una machinetta elettrica, cui sono fissati degli aghi in numero vario a seconda dell'effetto desiderato; il movimento della macchinetta permette l'entrata degli aghi nella pelle, i quali depositano il pigmento nel derma. EVOLUZIONE MACCHINETTE PER TATUAGGI Per i tatuatori contemporanei una delle date più importanti è sicuramente l'anno 1891, fu proprio in questo periodo che il newyorkese Samuel O'Reilly inventò e brevettò la prima macchinetta elettrica per tatuare, rendendo così obsolete e sorpassate le tecniche utilizzate fino a quel momento, molto più lente ma soprattutto dolorose rispetto a questa innovazione. 15 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Un'ulteriore modifica venne attuata da Alfred Charles South che aggiunse una seconda bobina al meccanismo. Lo strumento così ottenuto era estremamente pesante e per renderlo più maneggevole veniva spesso applicata una molla che lo collegava al soffitto, scaricandovi parte del peso. Le macchine per tatuaggi più moderne rendono possibile controllare la profondità della penetrazione dell'ago, la velocità e la forza di applicazione permettendo grande precisione. Una macchinetta per tatuaggi moderna è fatta di acciaio con un piccolo motore collegato ad una pedana attraverso un filo. Schiacciando il pedale si attiva una specie di pistone che fa muovere su e giù gli aghi che sono racchiusi nell'impugnatura a forma di penna attaccata alla macchina. Gli aghi non sono forati: non è come un ago da siringa, ma bensì come un ago per cucire.. L'inchiostro non sta dentro l'ago ma è l´ago stesso che viene intinto nell'inchiostro. Questa operazione viene ripetuta molte volte perché l'inchiostro che si riesce a prendere è poco e viene subito depositato sotto pelle. L'ago entra all'incirca di 0.5 mm sottocute 16 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
RISCHI SANITARI A prescindere dalla dimensione i tatuaggi durano per sempre, ma con il passare degli anni si schiariscono e si alterano seguendo a seconda dell'esecuzione del tatuaggio ma dipende anche dallo stile di vita del tatuato (aumento di peso, alimentazione, problemi medici, etc.). Dunque I tatuaggi possono provocare effetti collaterali lievi o più gravi ecco alcuni esempi: allergie alle sostanze coloranti usate. infezioni batteriche e/o virali quali: l'epatite B e C, il tetano, l'AIDS, e le infezioni cutanee da stafilococco. Essendo infatti il tatuaggio sostanzialmente una ferita da abrasione, esiste un concreto rischio di infezione durante la fase di guarigione, se non si presta la dovuta attenzione alla cura ed igiene della zona tatuata. Gli studi di tatuaggio vengono altresì controllati regolarmente anche per evitare l'utilizzo di inchiostri non autorizzati. Nel 2009 infatti ci fu un allarme negli USA per il possibile impiego di inchiostri contenenti composti appartenenti alle ammine aromatiche, sostanze aventi proprietà cancerogene. Reazioni allergiche Le reazioni allergiche ai pigmenti contenuti nei colori sono rare, eccetto per alcuni tipi di rossi (cinabro, composto del mercurio) e verdi. La pelle di persone allergiche ad alcuni metalli può reagire ai pigmenti gonfiandosi, con prurito e con la fuoriuscita di pus. Tali reazioni appaiono di rado, tuttavia è consigliabile eseguire un test apposito prima di sottoporsi al tatuaggio. Ci sono anche minimi rischi di shock anafilattico nei soggetti ipersensibili. Vi sono anche rari casi di rigetto dell'inchiostro, con conseguente danneggiamento estetico permanente della zona interessata. Sarebbe quindi buona norma sottoporsi a test specifici prima di tatuarsi, almeno per la prima volta. TRATTAMENTO POST-TATUAGGIO Il trattamento qui indicato è relativo ad un tatuaggio eseguito con materiale sterile e macchinette per tatuaggi. La prassi di guarigione per un tatuaggio consiste normalmente nell'applicazione di un bendaggio, spesso direttamente nello studio del tatuatore, da rimuoversi dopo 1-3 ore per sciacquare, possibilmente con sapone neutro, eliminando il colore in eccesso. Da quel momento si consiglia di far 17 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
prendere aria al tatuaggio e di coprirlo più volte al giorno con un sottilissimo velo di pomata lenitiva e protettiva. Anche la scelta del prodotto dipende dal consiglio del tatuatore ed è ancora largamente diffuso l'uso della vaselina e di creme idratanti o simili. Il tatuaggio deve essere lavato quotidianamente e guarisce completamente in 20-30 giorni. Durante la prima settimana è raccomandata generalmente l'astensione dall'esposizione diretta ai raggi solari, dal praticare bagni in piscine pubbliche o in mare e dal rimuovere eventuali "crosticine" che possono venire a formarsi. RIMOZIONE TATUAGGIO Il pigmento semi-solido dei tatuaggi viene incorporato dalle cellule del derma della pelle, che lo mantengono in modo permanente. Chi ci ripensa e vuole togliersi i tatuaggi deve affidarsi: Dermoabrasione un metodo molto aggressivo perché raschia via la pelle da 1 mm a 2 mm di spessore se il colore è penetrato in profondità), rischiando cicatrici visibili; Laser Il laser vaporizza solo le cellule cutanee annerite, non facendo sanguinare e non provocando dolore (con questo metodo non restano cicatrici, ma il nuovo strato di pelle potrebbe rimanere di colorazione diversa); alla crioterapia; La crioterapia è un particolare tipo di terapia che fa uso del ghiaccio; il trasferimento tra il pigmento dell'inchiostro e il corpo avviene per mezzo di un meccanismo di conduzione e porta a un abbassamento generale della temperatura corporea. al peeling chimico Si utilizza acido tricloroacetico (TCA) a concentrazioni > 35%, a seconda della posizione e del tipo di pelle; 18 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
L' acido tricloroacetico è un acido carbossilico. A temperatura ambiente si presenta come un solido incolore dall'odore pungente. È un composto corrosivo, irritante, nocivo per ingestione e per contatto con la pelle. Provoca irritazione alla gola, tosse, difficoltà a respirare, mal di testa, nausea e vomito se ne si inalano i fumi; irritazione allo stomaco e dolori addominali se viene ingerito, bruciore e gravi danni se portato a contatto con gli occhi ed irrita la pelle, provocando arrossamenti o piaghe PRINCIPALI STILI DI TATUAGGIO Old School I tatuaggi "oldschool" sono caratterizzati dalle linee nette e squadrate, dall'uso massiccio del nero e dalla piatta piatta e senza sfumature. I soggetti dei tatuaggi "oldschool" sono quelli della tradizione europea e americana: rose, pugnali, cuori sacri, pin up e simbologie marittime come sirene, ancore e navi. New School I tatuaggi "new school" si rifanno alla "vecchia scuola" ma esasperandone le caratteristiche, quindi linee ancora più grosse e colori super luminosi. Caso particolare sono le pantere nere. Per anni uno dei classici della tradizione americana, sono state per un periodo considerate simbolo di maschilismo e macismo e pertanto boicottate da una parte del mondo del tatuaggio. Ultimamente in concomitanza della nascita del genere "new school" vi è stata una riabilitazione ed è facile vedere delle reinterpretazioni del genere. 19 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Tribale Tribale è il nome che viene dato a quella categoria di tatuaggi che si è affermata a partire dai primi anni novanta e che si basa sui tatuaggi tradizionali degli indigeni delle varie isole del Pacifico (Samoa, Isole Marchesi, Hawaii), dei Dayak del Borneo, dei Maori della Nuova Zelanda e dai Nativi Americani. Lo stile tribale è caratterizzato da disegni astratti, formati da linee dalla silhouette molto marcata, di solito riempiti totalmente di nero. Spesso i disegni vengono effettuati in maniera tale da enfatizzare le linee naturali del corpo e della muscolatura. È altrettanto diffusa l'utilizzo di linee molto intricate e con disegni geometrici ripetuti che rappresentano la reinterpretazione di flora e fauna o elementi naturali, specialmente fuoco, aria e acqua. Realistico I tatuaggi "realistici" sono copie della realtà; possono riprodurre ambienti, oggetti, animali e addirittura ritratti di persone e volti. Questo genere di tatuaggio è caratterizzato dall'assenza di linee di contorno e dalla lavorazione delle sfumature su più livelli di colore, questo per garantire all'immagine una verosimiltà. Lettering Stile di tatuaggio in cui delle parole o frasi sostituiscono o integrano i disegni. Di solito vengono scritti il nome del proprio partner, dei genitori, frasi di canzoni messaggi politici o motti di varia natura. 20 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Giapponese In giapponese i tatuaggi sono chiamati irezumi (ireru inserire sumi inchiostro nero) o horimono (horu inscrivere mono qualcosa); per precisare la tecnica tradizionale giapponese è detta "Tebori". L'irezumi in origine era praticato come mezzo punitivo (es. marchiatura per criminali, schiavi o prigionieri di guerra) ed era in contrapposizione con il tatuaggio a scopo decorativo chiamato gaman (che vuol dire pazienza). La nascita della cultura istruita e borghese, a partire dal XIX secolo, ha fatto evolvere il tatuaggio giapponese con disegni e stili unici che prendevano spesso spunto dalle decorazioni dei kimono, dagli abiti dei samurai o da abiti da cerimonia. L'irezumi ha la caratteristica di coprire spesso gran parte della superficie del corpo, anche se in genere sono escluse mani, piedi e testa. Il tatuaggio horimono nella sua forma attuale si è sviluppato a fine Ottocento, ed ha subito fasi alterne di popolarità, essendo stato proibito e riammesso nella legalità più volte. Era una decorazione tipica di quella fascia della società giapponese chiamata "mondo fluttuante", che comprendeva prostitute, giocatori d'azzardo, malviventi, piccoli commercianti, ma soprattutto era diffuso tra i pompieri, i mafiosi e i lavoratori di fatica; presso la classe "alta" ed i samurai era molto raro trovarne esempi. I più classici disegni del tatuaggio tradizionale giapponese sono: i dragoni i fiori di ciliegio, simbolo della trascendenza ed evanescenza della vita umana Fudomyo-O, versione giapponese della divinità buddista Acalanatha, versione furiosa del Buddha Shishi, raffigurazione stilizzata e mitologica del leone le carpe koi, simbolo di perseveranza e coraggio maschere hannya, ovvero maschere demoniche usate nel teatro nō giapponese, ritratte nei tatuaggi con valore apotropaico hebi, serpente simbolo di coraggio caratteri di scrittura bonji, che vengono utilizzati nel buddismo esoterico giapponese ideogrammi versetti, citazioni o intere parti di sutra buddisti uccello hou-ou, simile alla fenice occidentale 21 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Kilin o kirin, animale mitico con valore di portafortuna kiku, fiori di crisantemo botan, fiori di peonia fiori di loto raffigurazioni tratte dalle stampe ottocentesche ukiyo-e Questi temi vengono spesso abbinati secondo combinazioni classiche, ad esempio il dragone viene preferibilmente raffigurato insieme al crisantemo; il leone viene preferibilmente tatuato insieme alla peonia, creando così un abbinamento classico dal nome "kara-jishi"; le maschere hannya vengono preferibilmente abbinate ai serpenti ed a simboli buddisti, come il loto e il rotolo dei sutra, oppure a petali e fiori di ciliegio. Biomeccanico Ispirato ai lavori di Hans RuediGiger questo tipo di tatuaggi ha avuto il suo momento di gloria negli anni ottanta e nei primi anni novanta. I tatuaggi biomeccanici di solito rappresentano creature composte da organi o membra umane fusi indissolubilmente con parti meccaniche. 22 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Hans RuediGiger, nome d'arte di Hans Rudolf Giger (coira, 5 febbraio 1940 – Zurigo, 12 maggio 2014), è stato un pittore, scultore, designer, d'ispirazione surrealistà e simbolica, ed artista nel campo degli effetti speciali cinematografico, svizzero. Dopo molti anni di lavoro nel campo del design dell'illustrazione grafica, per l'originalità ed il forte impatto emotivo dei suoi lavori ha creato,in collaborazione con Carlo Rambaldi, la rappresentazione per il grande schermo della creatura protagonista di Alien, nell'omonimo film, che gli è successivamente valsa l'Oscar per i migliori effetti speciali nel 1980 PERSONAGGI STORICI TATUATI Winston Churchill (1874-1965) Il tatuaggio di Winston Churchill era semplice: un ancora sul suo avambraccio, forse realizzato durante i suoi anni passati in giro per il mondo come corrispondente tra Cuba, India e Sudafrica. Sua madre, invece, aveva un serpente intorno al polso, che copriva quando voleva con un braccialetto. 23 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Theodore Roosevelt (1858-1919) Il 26esimo presidente USA, Teddy Roosevelt, aveva l‟emblema araldico della sua famiglia tatuato sul suo petto: immagine valorosa di un cacciatore e forte politico. Zar Nicola II (1894-1917) Risulta che la sconfitta russa nella guerra russo-giapponese non era la sola cosa giapponese che ha impressionato lo zar Nicola II. Sembra che tornò da un viaggio diplomatico in Giapponenel 1891 con un dragone sul suo braccio destro. 24 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Andrew Jackson (1767-1845) Il settimo Presidente degli Stati Uniti, Andrew Jackson, aveva tatuato un tomahawk gigante sul suo interno-coscia e nessuno sapeva il perché. Sicuramente la sua presidenza è stata segnata dall‟esproprio delle terre dei Cherokee. Fu lui il Presidente che legittimò la deportazione degli indiani (il cosiddetto “Sentiero delle lacrime”) firmando l‟IndianRemovalAct, definito dagli storici “uno dei peggiori crimini della storia degli Stati Uniti”. John Wilkes Booth (1838-1865) Si tratta del noto assassino di Abramo Lincoln. Attore affermato, quando morì, fu identificato in parte attraverso un tatuaggio sulla sua mano con le sue iniziali, stereotipo vecchio di anni per gli attori e del supremo orgoglio di sé. 25 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Thomas Edison (1847-1931) L‟inventore Thomas Edison detiene il record del maggior numero di brevetti. Quando Samuel O’Reilly inventò la macchina per tatuaggi, ha usato la tecnologia sviluppata da Edison per unapenna elettronica. Forse era stato ispirato dai 5 punti criptici che Edison aveva sull‟avambraccio? 26 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
Sitologia e Bibliografia Wikipedia, voce Tatuaggio Wikipedia, voce Mummia di Similaun Wikipedia, voce SS Wikipedia, voce Josef Mengele fiftyfour.it, articolo macchinette per tatuaggi belleartionline.blogspot.it, articolo evoluzione tatuaggio e macchinetta per tatuaggi smartweek.it, personaggi storici tatuati Studi per tatuaggi locale, fonti sul funzionamento delle macchinette da tatuaggi TATTOO ART Ispirazione Impatto e Tecniche di Tatuaggio, libro sui vari stili di tatuaggio 27 Passoni Richard V A tecnologie alimentari 2013/2014
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