IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
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ANNO 7 - N. 28 Trento, marzo 2018 | Quadrimestrale della Cooperativa Progetto 92 | Aut. Trib. di Trento n. 9 del 8/3/2011 Direttore responsabile: Nadine Brugnara | Redazione: Lara Pompermaier | Redatto presso la sede della Cooperativa, in via Solteri 76, 38121 Trento Impaginazione: Cooperativa Relè | Stampa: Istituto Pavoniani Artigianelli | www.progetto92.it E-mail: progettando@progetto92.net QUADRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA PROGETTO 92 MARZO 2018 N. 28 IL RUGGITO DEL CONSIGLIO di Ernesto Rosati CI AVVICINIAMO AD UNA ASSEMBLEA “ORDINARIA” DALLA VALENZA “STRAORDINARIA” Pur in continuità, le fasi della vita ed quest’anno, riconoscono e sosten- ugualmente per il piacere di raccon- anche della nostra Cooperativa non gono il ruolo GRANDE che i Soci tare: sono tutte uguali. Come in musica ci hanno. Essi possono e devono essere sono i pianissima ed i fortissimi; l’a- Protagonisti. Tempo di costruzione del duomo di Mi- dagio, l’allegretto non troppo e l’al- Quanto è importante, bello, prezioso lano: un addetto trasporta sassi, per legro molto vivace così nella nostra che essi siano protagonisti della Co- costruire il duomo, dall’esterno all’in- realtà. operativa! terno. Un passante gli chiede “cosa fa Possiamo dire che questi prossimi lei?”. Risposta: “porto sassi”. Lo stesso mesi, per il nostro Progetto 92, pos- Nel CdA si respira costantemente passante ripassa più tardi, incontra sono e devono essere mesi di allegro la consapevolezza che si è là, in un un altro addetto che trasporta sassi molto vivace? luogo-tempo decisionale sempre a dall’esterno all’interno ed anche a lui Le lettere del Presidente Paolo Mez- nome dei Soci, che si è rappresen- chiede: “cosa fa lei ?”. Egli risponde: zena indirizzate ai Soci, anche e tanti di una realtà più ampia e pro- “costruisco il Duomo di Milano”. nome del CdA, nel momento in cui fonda: la Comunità dei Soci. informano e sollecitano i Soci in Senza soci non c’è Cooperativa. Ecco: anche noi, ognuno di noi, co- relazione alla importante scadenza Pur essendo probabile che si conosca struisce il Duomo della… Coopera- che si svolgerà nella primavera di una storia che mi garba, la racconto tiva. DALLA REDAZIONE di Nadine Brugnara Scrivo queste poche righe di ri- questo nuovo numero che ha pre- one e confronto, in un’ottica condi- torno da una conferenza in cui i so forma, ancora una volta, grazie visa di collaborazione. relatori invitavano a ritrovare il al prezioso contributo di colleghi e Di nuovo queste pagine tornano a tempo e il luogo per interrogarsi, collaboratori che, mi pare, giorno raccontare di un progetto... in cam- per cercare e recuperare doman- dopo giorno fanno della loro attiv- mino. de e dubbi, quesiti. Esortavano a ità e della loro esperienza dentro A tutti un grande grazie! non perseguire sempre la rispos- e fuori la cooperativa piuttosto un ta facile, quella immediata, la più punto di partenza che un traguar- Ricordo che gli articoli per la pros- “calpestata”, quella sulla via. do d’arrivo, vivendo quotidianità e sima uscita sarebbero da inviare Una suggestione che mi riporta a progetti come occasioni di riflessi- entro la fine di maggio. 1
PROGETTI INFOFAMIGLIA Michelangelo Marchesi Grazie al progetto InfoFamiglia, viene fatto in valle. Accanto a ciò nuova forma che si sta definendo attivato dalla cooperativa in Val di è stato promosso e realizzato un all’interno di uno spazio che met- Fiemme sul Bando provinciale Pari corso Tata app per la formazione ta insieme diverse proposte che il opportunità, si sono potute avviare di baby sitter qualificate. Ciò con territorio già offre in favore delle sul territorio alcune azioni a favore l’idea di attivare tale servizio da molteplici esigenze delle famiglie delle famiglie e della conciliazione parte della cooperativa, ma pure con figli. Questo sarà possibile at- con i tempi di lavoro. Con la col- di dare elementi di consapevolez- traverso il mettersi in rete di ini- laborazione della Comunità ter- za e competenza alle persone che ziative e realtà associative della Val ritoriale è stato proposto, presso in modo organizzato o autono- di Fiemme. È inoltre previsto un la sede della stessa, uno sportello mamente si trovano a svolgere la lavoro specifico per la promozio- informativo per provare a dare ri- preziosa e delicata attività di baby ne dell’accoglienza familiare come sposta ad esigenze di maggior co- sitter. Il percorso (lezioni teoriche, modalità volontaria di prendersi noscenza di servizi, opportunità, laboratori e tirocinio finale) si è cura di un bambino (ma potrebbe proposte destinati alle famiglie e concluso l’1 febbraio con un esame essere anche un adulto con partico- presenti in Fiemme. Questo con l’o- che è stato superato da 21 delle 25 lari bisogni) quando i familiari, per biettivo anche di sollecitare mag- frequentanti. Ora un nuovo pro- lavoro o difficoltà personali non gior attenzione alle esigenze delle getto, Diamoci una mano, darà sono in grado, anche temporanea- famiglie stesse, promuovere colla- la possibilità di proseguire questo mente, di farlo. borazione tra realtà del territorio, impegno; lo sportello InfoFamiglia dar maggior visibilità a quanto continuerà la sua attività in una IL SERVIZIO CIVILE IN PROGETTO 92: A CHE PUNTO SIAMO di Luisa Dorigoni Circa due anni e mezzo fa Progetto 92 giungere alla conclusione del proprio si è accreditata per poter realizzare progetto (1 in gruppo appartamento, progetti di servizio civile. Dall’avvio 1 in gruppo Sprar, 1 in ufficio). dei primi progetti a dicembre 2015, I numeri che ci appaiono in un tempo ben 31 giovani (18 femmine e 13 ma- relativamente breve sono importanti, schi) hanno svolto o stanno svolgen- a testimonianza di una presenza sem- do servizio in cooperativa e di questi, pre più consolidata all’interno dei no- 11 sono al momento attivi. Degli 11 stri servizi di questi giovani che, con giovani, 2 sono in val di Fiemme, Ni- le loro caratteristiche personali e com- cholas al Charlie Brown di Predazzo e petenze, sanno portare in cooperativa Damiano all’Archimede di Cavalese; 2 una ventata d’aria fresca, idee e im- in val di Sole, Chiara e Francesca, pre- pegno. Di certo non sono mancate né senti nei centri La Rais e Smeraldo; 3 mancano le fatiche (anche reciproche) presso i centri aperti diurni di Trento nella realizzazione dei progetti, ma la che vede coinvolti Anna all’Epicentro, Lewis al Muretto e possibilità di vivere un’esperienza ricca e professionaliz- Massimo agli Alisei. L’area della residenzialità vede coin- zante da una parte e di ricevere un supporto operativo volta Cinzia nel gruppo appartamento in Viale degli Olmi e concreto dall’altra, ripagano ampiamente questi sforzi. e Alassane nello Sprar di via Veneto. Per l’area lavoro Per fare servizio civile in Cooperativa non sono richiesti Lamin sta svolgendo servizio al Tuttoverde e nell’attiguo titoli od esperienze particolari, ma desiderio e capacità vivaio, mentre Natalie si trova a Maso Pez. di mettersi in gioco e di sperimentare, la predisposizio- In tutto, da dicembre 2015 a oggi, sono stati avviati 20 ne a rapportarsi con bambini e ragazzi, la disponibilità progetti: 3 per i centri aperti su Trento coinvolgendo 8 all’apprendimento e la creatività. I ragazzi che prestano giovani; 3 per la Valle di Fiemme con 6 giovani; 3 per attualmente servizio hanno età, formazione ed esperien- la Val di Sole con 3 giovani; 6 nell’area lavoro con 8 ze molto diverse. Chi ha un diploma, chi una laurea, chi giovani; 2 per i gruppi appartamento con 2 giovani; 2 ha fatto già esperienze di lavoro, chi di volontariato… per il gruppo Sprar con 2 giovani e 1 progetto in ufficio Ad alcuni giovani in un’intervista abbiamo chiesto, tra le con 1 giovane. Tre i giovani che si sono ritirati prima di altre cose, perché abbiano scelto di fare il servizio civile 2
e perché proprio con Progetto 92: “Perché rappresenta “Volevo mettermi alla prova e vedere se riuscivo ad esse- un’opportunità di crescita e di mettersi in gioco. Il pro- re di aiuto agli altri. Progetto 92 mi dava la possibilità di getto della cooperativa era l’unico che mi interessava ve- utilizzare le mie capacità a servizio degli altri” – Andrea ramente e che volevo fare” - Sabrina “Il servizio civile mi dà l’opportunità di conoscere il lavo- “Perché è una cosa che ti fa crescere e a Progetto 92 ero ro che vorrei fare e Progetto 92 mi ha offerto direttamen- già stato volontario” - Lewis te questa opportunità” – Anna TEATRANDO di Michele Torresani SI RADDOPPIA AL CENTRO TEATRO CON “FACCIAMO CHE ERAVAMO”… E “DATECI VOCE”! Cari lettori di Progettando in questo numero abbia- scuole primarie situate nei quartieri vicini al Centro mo il piacere di parlarvi del raddoppio delle propo- Teatro (Madonna Bianca, Clarina, Savio, Degaspari ste targate Equipe Teatro nel carnet delle offerte for- e Nicolodi) la risposta è andata oltre le più rosee mative realizzate in collaborazione con Artico, nuo- aspettative con ben 32 bambini partecipanti al primo va impresa sociale autonoma nata nell’alveo di Con. incontro di prova aperta gratuita dell’attività! Solida che si è aggiudicata il bando per la gestione Ipotizzando per una futura prossima edizione un nei prossimi 9 anni del Centro Teatro, struttura in eventuale sdoppiamento tra primo e secondo ciclo capo alle Politiche Giovanili del Comune di Trento. delle scuole elementari anche per poter tarare ancor In aggiunta alla storica proposta per gli adolescenti più la proposta sulle relative precipue e diversificate denominata Dateci Voce! (giunta ormai alla settima esigenze educative, per questa edizione si è riusciti edizione!) è stato attivato, sempre presso gli spazi di ad accontentare la voglia di espressività di 17 bam- viale degli Olmi 24, il laboratorio educativo-teatrale bini che presenteranno, proprio in occasione della per bambini dai 5 ai 10 anni, fascia d’età che, nono- Giornata Mondiale del Teatro martedì 27 marzo alle stante qualche tentativo, il Centro Teatro in questi h 17.30, l’esito conclusivo di questo percorso con il primi quattro anni di gestione Con.Solida non era piccolo spettacolo Favolescion, divertente messin- riuscito a coinvolgere. scena giocata proprio sull’importanza del raccontare Un primo assaggio sperimentale di 10 ore in 6 in- storie e poter giocare in maniera anche inusuale con contri realizzati la scorsa primavera presso il Liberty ruoli molto noti. Cafè aveva visto la nascita della proposta Facciamo Sempre presso la sala Yorick del Centro Teatro an- che eravamo… nell’ambito del progetto di riqualifi- drà in scena nella settimana precedente, giovedì 22 cazione di piazza Dante che, come avrete saputo, per marzo alle h 21.30, Noccioline, spettacolo conclu- le molte difficoltà ha visto pur- sivo come detto della settima troppo di recente la chiusura edizione del laboratorio per del locale, in attesa di un nuovo adolescenti Dateci Voce! che ve- gestore dello spazio assegnato drà protagonisti una decina di tramite bando dal Comune. giovani (tra cui una ragazza del Si è perciò deciso di rilanciare il gruppo appartamento Da Vinci progetto proponendolo per l’ap- di Rovereto) alle prese con di- punto in collaborazione con Ar- vertenti scene caratterizzate da tico presso il Centro Teatro con un umorismo surreale generato un percorso più sostanzioso di dallo scollamento tra tematiche 15 ore in 10 incontri all’insegna altisonanti del mondo adulto del divertimento, della fantasia e le traduzioni su scala adole- per sprigionare l’espressività scenziale delle stesse. dei bambini, giocando con la Nel ricordarvi che l’ingresso agli magia dell’entrare e uscire dalle spettacoli è gratuito (basta pre- parti, costruendo infine assie- notare al 320 4799760) vi salu- me un primo piccolo spettacolo tiamo e… vi aspettiamo! conclusivo vero e proprio! Puntando al coinvolgimento dei bambini frequentanti le 5 3
FORMAZIONE di Luisa Dorigoni CORSO DI FORMAZIONE “TATA APP – BABYSITTING A DOMICILIO” A CAVALESE Si è da poco concluso il corso di formazione per nuove tate che si è svolto a Cavalese da settembre 2017 a gennaio 2018, con 57 ore d’aula, di cui 16 laboratoriali e 30 ore di pratica presso alcune strutture, con la partecipazione di 25 corsiste. Il percorso si è svolto nel rispetto delle indicazioni conte- nute nella Deliberazione della Giunta Provinciale n. 578 del 13 aprile 2015 ed ha fornito alle persone che lo hanno frequentato gli elementi di base per lo svolgimento quali- ficato dell’attività di baby-sitter. La parte d’aula del percorso ha previsto una serie di mo- duli relativi a: organizzazione dei servizi di conciliazione e all’infanzia in provincia di Trento, nozioni di base sulle Giovedì 15 febbraio si è svolto il seminario “Insieme per caratteristiche delle diverse fasi dell’età evolutiva, gestio- valutare e progettare. Pratiche e strumenti parteci- ne del rapporto con famiglie e bambini, realizzazione di pativi per gli interventi a supporto della famiglia” a attività di accudimento e di animazione per bambini. Le Trento, che ha visto il coinvolgimento anche della nostra corsiste hanno svolto in seguito un tirocinio osservativo cooperativa, in particolare con l’intervento della collega presso strutture educative del territorio per un totale di Patrizia Licitra. Il seminario fa parte delle attività previ- 30 ore. ste dal progetto “Ide-e in azione: ricerca-intervento sugli Al termine del percorso formativo si è svolto un momen- Interventi Domiciliari Educativi per prevenire gli allonta- to valutativo finale costituito da una prova scritta ed una namenti a Trento” finanziato dalla Fondazione Cassa di prova orale, alla presenza di funzionari provinciali. Risparmio di Trento e Rovereto. Questa esperienza si è conclusa con soddisfazione, vista la Dal 20 febbraio al 6 marzo il martedì sera il garden Tut- grande partecipazione e l’entusiasmo da parte delle tate, toverde ha proposto come lo scorso anno un percorso di che si sono dette molto contente del percorso, in termini avvicinamento alla scoperta e valorizzazione delle di formazione e di arricchimento personale. piante aromatiche ed officinali e il loro utilizzo, in col- A breve ci sarà un momento ufficiale per la consegna del laborazione con Luigi Bertoldi, consulente agronomico di diploma. Progetto 92. 4
CNCA di Michelangelo Marchesi Anno importante il 2018 per il Cnca: il Ciò comporta un lavoro intenso e fati- suo incarico fino alla scadenza per i 30 novembre e l’1 dicembre si terrà in coso da parte di chi ha ruoli di rappre- rinnovi regionali del 31 ottobre 2018, provincia di Pisa l’assemblea nazionale sentanza e di approfondimento/propo- si è avviata una consultazione per in- che porterà alla nomina del nuovo pre- sta su questi diversi fronti di impegno. dividuare il nuovo presidente. E’ un sidente e del consiglio nazionale. Don Per affrontare al meglio queste sfide impegno non da poco, perché nell’ul- armando Zappolini, l’attuale presiden- che hanno assunto sempre più anche timo triennio Cnca è cresciuto note- te, chiude il suo mandato ed alla gui- una forte valenza politica si devono volmente a livello regionale: i gruppi da della federazione e dei 269 gruppi assumere consapevoli e responsabili sono diventati 16 e notevoli sono vi- aderenti arriverà una figura nuova. scelte: vanno condivise, in ragione di sibilità e riconoscimento per il coor- Per preparare questo appuntamen- risorse ed energie disponibili, le priori- dinamento, grazie al notevole lavoro to l’assemblea di Firenze dello scorso tà su cui innanzitutto concentrarsi, va ed alla voce autorevole di Passerini dicembre ha licenziato un documento definito un assetto organizzativo che (recenti sono le sue forti prese di po- che oltre a fotografare la situazione supporti nel possibile il lavoro in que- sizione sull’accoglienza dei profughi in attuale della federazione (a livello or- sta direzione. Il documento trasmesso provincia) ed alla riuscita esperienza ganizzativo, di livelli di impegno e di ai gruppi permetterà di articolare nei della Settimana dell’Accoglienza. Tale tematiche su cui si lavora) interroga territori queste riflessioni, facendo manifestazione giunge quest’anno alla i gruppi e le federazioni regionali sul emergere il punto di vista della “base” quarta edizione ed è sempre più inizia- Cnca che si vuole per il prossimo fu- (molto composita: gruppi molto gran- tiva attesa, partecipata e coinvolgente: turo. Molto leggero dal punto di vista di e realtà piccole, aderenti storici e decine sono gli enti, le associazioni, le della struttura e delle risorse, il Cnca è nuovi arrivati, assidui nella partecipa- cooperative che vi partecipano al di là chiamato ad un lavoro molto comples- zione e più lontani…). Tre assemblee degli aderenti a Cnca. A breve verrà so e articolato: di rappresentanza dei d’area (per noi a Bologna il 19 aprile) definito lo “slogan” dell’edizione 2018 gruppi a livello nazionale e locale, di porteranno a completare un percorso che si terrà dal 29 settembre al 6 otto- formazione, di confronto ed elabora- di ascolto e sintesi che si concluderà in bre. Precederà questa manifestazione zione tematica, di partecipazione a ta- qualche modo nell’assemblea naziona- un articolato lavoro preparatorio che voli di coordinamento, di impegno per le del 25-26 maggio a Lamezia Terme. prevederà anche quest’anno dei mo- la partecipazione a momenti di defini- Nel frattempo, a livello regionale, re- menti formativi per operatori, ammi- zione di scelte normative e regolamen- gistrata la disponibilità del presidente nistratori e volontari delle nostre orga- tari sui diversi ambiti di operatività… Vincenzo Passerini di proseguire nel nizzazioni. STORIE COMUNI DI GENTE SPECIALE di Susanna Gabos 1984 E DINTORNI C’è un virus in questi giorni che mi sembra serpeggi in- logazione mascherata da libertà, una libertà falsa che in disturbato fra le genti, più pericoloso di quello dell’in- realtà mi sembra relativismo e legittimazione a oltranza fluenza, contro il quale peraltro quest’inverno ci hanno di la qualunque. E con i giovani funziona molto bene. grandemente… come dire… sollecitati… Beh, anche con gli anziani. In effetti, anche con quelli di Più pericoloso, dico, perché decisamente invalidante. mezza età… E allora? E allora come persona che fa della E’ un virus che attacca la memoria e di conseguenza le relazione il proprio strumento di lavoro privilegiato, sen- facoltà cognitive. Pericoloso perché impedisce la metaco- to la responsabilità di sviluppare, innanzitutto io stessa, gnizione, per dirla con una bella parola, e pure la metari- la capacità critica, nel senso di capacità riflessiva; e poi flessione, altrimenti detto ci rimbambisce completamen- di aiutare a farsi delle domande, a cercare punti di vi- te. L’ambito in cui miete più vittime in assoluto mi sembra sta diversi, alternativi, non perché per forza migliori, ma quello della politica. Nella fattispecie, cancellando la me- perché ciò che è diverso ci fa pensare, e così apre a nuove moria a breve e a lungo termine (e pure medio ed eterno, possibilità, permette di vedere altro da noi, permette di secondo me),riesce a farci accettare cose altrimenti inac- scegliere e permette, non ultimo, di ricordare… perché, cettabili. Sempre più penso al profetico ed apocalittico come diceva Santanaya, un popolo che non conosce la libro “1984” di Orwell, forse mai preso troppo sul serio. storia è condannato a ripeterla. Sempre più mi sembra di scorgere simili meccanismi di Potremmo parafrasare così: un individuo che non ricorda obnubilamento delle menti, di instillazione della paura, è costretto a ripetere il passato… almeno finché impara di inoculazione del disinteresse della cosa pubblica, del la lezione… a proposito… chi voterò quest’anno? Uhm… bisogno di difendersi e di attaccare il diverso, dell’omo- 5
FILM CONSIGLIATO di Nicola Fontana CHIAMAMI COL TUO NOME (Call Me By Your Name, Italia/USA,2017) Regia di Luca Guadagnino Sceneggiatura di James Ivory Tratto dal romanzo di André Aciman Interpreti principali: Timothée Chalamet, Armie Hammer Musiche originali di Sufjan Stevens Trama: Crema, 1983, il diciasettenne Elio (Timothée Cha- all’ultimo fotogramma, dai titoli di testa ai titoli di coda, lamet) si prepara ad affrontare un’altra noiosa estate nella ho potuto vedere una trasposizione cinematografica di villa dei genitori, quando l’arrivo di Oliver (Armie Ham- grande spessore e delicatezza, 132 minuti sottesi da sen- mer) sconvolge i suoi giorni. Chiamami col tuo nome ap- timenti universali quali la nostalgia e il desiderio, ma non partiene a quella ristretta schiera di film splendidamente solo, c’è anche l’amore paterno, perché una delle scene realizzati in ogni aspetto, di quelli che al riaccendersi del- più struggenti è proprio un dialogo tra padre e figlio ver- le luci in sala lasciano una bellissima confusione di senti- so la fine del film. menti, di quelli che o si piange o si resta in silenzio per un Candidato a ben 4 nomination ai Premi Oscar, fin dal- po’, travolti dall’emozione. Sarebbe riduttivo descriverlo la sua anteprima al Sundance Film Festival, Chiamami solo da un punto di vista tecnico e narrativo, ma certa- col tuo nome è stato molto acclamato dalla critica. Su mente è doveroso riconoscere che la messa in scena – da Metacritic ha ricevuto una valutazione di 94 su 100 per una sceneggiatura di James Ivory, adattata dall’omonimo quanto riguarda 43 critici, voto che lo definisce un “rico- romanzo di André Aciman – scorre come un fiume lungo noscimento universale”. Ha inoltre ricevuto una standing gli argini dell’ambientazione, perfettamente ricostruita, ovation di dieci minuti alla proiezione del New York Film di una afosa estate di primi anni ottanta nella campagna Festival, la più lunga registrata nella storia del festival. Il lombarda (per la precisione siamo nel 1983, nei dintorni sindacato dei critici cinematografici italiani (SNCCI) su della cittadina di Crema) e questo film ha dichiara- chi ha avuto modo di vivere to: “Un’opera visivamen- quegli anni potrà individua- te stupefacente, in grado re certi dettagli con un misto di evocare il magistero di nostalgia ed ammirazio- di Renoir e la carnalità ne. Su youtube è presente contadina di Bertolucci. un videoclip della canzone Un commosso romanzo di Mystery of Love di Sufjan formazione che ribadisce Stevens – il cantautore ame- il primato della seduzio- ricano ha curato la colonna ne e del desiderio. Un film sonora del film– se siete sontuoso e intimo, segreto interessati alla visione di e libero, che afferma la questa pellicola il videoclip maturità di Guadagnino riflette molto bene lo spiri- come autore nel cinema to del film e al contempo ne italiano contemporaneo”. costituisce una piccola ante- Tutti questi riconosci- prima. Se, diversamente, la menti non possono che visione di questo videoclip confermare la qualità di non vi avrà convinto o vi ha questa pellicola, che mi lasciato indifferenti, è pro- sento di consigliare so- babile che neppure il film vi prattutto in questo pe- entusiasmerà. Onestamente riodo “pre-elettorale”, devo ammettere che, prima quando tra proclami ur- di vederlo e cambiare idea, lati, contrapposizioni po- ero partito con molti pre- litiche e tanta incertezza, giudizi: i precedenti film di c’è grande bisogno di ri- Guadagnino, Io sono l’amore scoprire la sensibilità e la e A Bigger Splash non mi era- profondità dei sentimenti no piaciuti, invece dal primo universali. 6
RASSEGNA STAMPA di Luisa Dorigoni Animazione sociale: • Nel n. 4 del 2017 si propone uno studio sui neet di Luigi Zoja: “Jung, i neet e gli hikikomori. E se la rinuncia fosse ricerca di individuarsi?”, pp. 11-22: “Con il termine hikikomori si intendono quei ragazzi che si ritirano dalla società: è un fenomeno che si sta allargando come un’epidemia psichica a tutte le società dell’Estremo Oriente. In Europa – lo sappiamo – si sta invece generalizzando il termine neet, giovani che si auto-escludono perché si sentono sempre più estranei al circuito economico e sociale. Sia i neet che gli hikikomori sono ragazzi che avvertono, più o meno oscuramente, una forte necessità di individuazione – per usare il linguaggio di Jung – ossia di distaccarsi dai modelli convenzionali e sviluppare il proprio potenziale. Non lasciamo soli questi giovani e fragili eremiti post-mo- derni”. Altroconsumo: • Nel n. 322 di febbraio 2018 la rivista propone un articolo di riflessione sul testamento biologico, con “Sia fatta la mia volontà”, pp. 12-15: “La legge introduce il diritto di decidere in anticipo se e come farsi curare. E mette a fuoco tante altre questioni, dal rapporto medico-paziente alla terapia del dolore”. Cooperazione Trentina: • nel n.1 di gennaio 2018 troviamo nella rivista rinnovata, con testi più brevi e grafica pulita, l’articolo “Maternità al lavoro? Meglio favorire la genitorialità” a p. 28 sul cui tema hanno lavorato le/i rappresentanti di 12 cooperative, tra cui la nostra cooperativa. Àlogon: • proponiamo la lettura della rivista II Tri- mestre 2017 della Comunità Progetto Sud e Autismo di Lamezia Terme a disposizio- ne nella biblioteca di Progetto 92, risultato del lavoro di concepimento e costruzione del Centro psico-educativo autismo nella provincia di Catanzaro. Gran parte dei con- tributi sono rielaborazioni delle relazioni di un corso sul disturbo dello spettro au- tistico (0-12 anni) che ha approfondito il tema dal punto di vista clinico e sociale. Sarà distribuito tra le strutture della coo- perativa ed è disponibile presso la nostra biblioteca il volume “Vita fragile Vita co- mune. Incontri con operatori e volonta- ri”, Ivo Lizzola, Il Margine, 2017, nato dal- le riflessioni e dai contributi emersi duran- te gli incontri formativi svoltisi negli ultimi anni tra gli operatori e volontari delle organizzazioni appartenenti al Cnca Trentino Alto Adige e il professore Ivo Lizzola. Prefazione di Vincenzo Passerini. CORSO DI FORMAZIONE • Si segnala il Corso Propedeutico 1° LIVELLO promosso da Arcadia – Associazione Relazione Uomo-Animale Onlus: venerdì, sabato e domenica 23, 24 e 25 marzo 2018 per tutti coloro che vogliono acquisire competenze nell’ambito di IAA (Interventi Assistiti con Animali) e sulla relazione uomo – animale. È un’opportunità formativa organizzata con il canile di Rovereto, per un avvicinamento al mondo animale e al potenziale comunicativo e relazionale del cane. Per maggiori informazioni: Monica Broch (0461 1732121) 7
IL PIACERE DI LEGGERE di Lara Pompermaier “La donna che scriveva racconti” La donna che scriveva racconti di al contempo. Leggi e ti senti dentro una Lucia Berlin ( Bollati Boringhieri, TO storia che in qualche modo ti potrebbe 2016) è stato eletto dalla critica tra i appartenere.. ti sembra di farne parte, migliori libri dello scorso anno. Non a di condividere quelle sensazioni e quei caso, perché è un libro bellissimo, uno di momenti.. Non è da tutti. quelli da tenersi sul comodino e gustare Lo dice bene la De Gregorio : “quando a poco a poco, come un buon bicchiere leggi un libro è bello se il libro legge te. di vino. Una serie di racconti brevi scritti Se ti dice qualcosa di quello che non ti con uno stile scarno e asciutto e assieme eri ancora detto, che non ti riusciva dire. potente nel rendere emozioni e pensieri Quando lo guardi e lui ti ri-guarda… Poi dei protagonisti, tutte figure femminili anche spesso, quasi sempre, un libro è che rimandano alla stessa autrice, Lucia, bello se ti parla di un tuo dolore e lo fa donna dalle molte vite e dal grande senza darlo a vedere. Come una cosa talento. La vita intensa, piena, spesso qualunque, che capita. È commovente, molto dolorosa dell’autrice traspare quando il dolore traspare con una specie pienamente nei suoi racconti e nei di sorriso – è andata così, va così. Lo suoi personaggi, tutti veri, passionali, capaci di grande puoi sopportare”. coraggio e ricchi di umanità spesso fragile e fortissima Un grande regalo quello della Berlin. L’OCCHIO ESTERNO di Diletta Mauri Lo sguardo esterno che provo ad offrirvi per questo nu- di comunicare, non di contenere. Per raccontare cosa c’è mero di Progettando proviene dall’incontro tra Progetto dentro. I nostri servizi vogliono custodire il mistero della 92 e la mia attività in parte di volontaria e in parte di vita, anche in situazioni di sofferenza. E nessun miscuglio collaboratrice con l’Associazione Agevolando. Questa as- di parole più si avvicina a questo intento che quello pro- sociazione di volontariato è nata a Bologna circa 8 anni fa dotto da letteratura e poesia. dall’incontro tra alcuni ragazzi che avevano vissuto parte Di seguito cosa intendo per partecipazione, da uno dei della loro vita “fuori famiglia”, che si sono incontrati per tanti dizionari a nostra disposizione. caso, ma che si sono riconosciuti attorno ad una sfida, la Quanto più è lontano tanto più si può negare un desiderio stessa che mi è stata raccontata da molti altri care leavers profondo e tutto quello che gli si collega. La lontananza! che ho poi incontrato, e che riguarda la fatica di diventa- Quando io predico laggiù… laggiù”, ripeté come colpendo re grandi quando si esce da percorsi di tutela. Ma ciò che con il dito lo spazio vuoto del campanile, “mi viene la nau- maggiormente mi ha conquistata di Agevolando è la scel- sea tutte le volte che prendo a prestito i simboli della lonta- ta rischiosa su cui ha deciso di scommettere, ossia quella nanza. Fanne musica! Sì, è quel che faccio, e ascolto come di costruire percorsi di partecipazione affinché i ragazzi trasformo tutti quei singoli esseri in una specie di errore per e le ragazze fossero sì destinatari di un aiuto, ma anche quegli adoratori delle cose lontane, del religioso. Penoso. protagonisti, perni dei processi. Perché qual è la conseguenza? Che noi non abbiamo pros- È molto inflazionato parlare di partecipazione in relazio- simo. Tutti gli esseri creati diventano imperfetti rappresen- ne al servizio sociale. Ed è anche molto rischioso. Si può tanti della creazione. L’esaltazione di idee del genere, di un rischiare di fare confusione, di risultare ambigui, di ce- amore del genere, porta solo alla negazione, all’ascetismo e dere un potere solo a parole, che rimane un’intenzione e alla fuga. Mi ridai il cacciavite? L’amore è un’azione posi- può fare male.Allora forse occorre prima provare a disam- tiva: significa dare vitalità a un’altra persona. Liberare chi biguare cosa intendo per partecipazione. Premessa: vor- è pietrificato, imprigionato nel granito, così che si possano rei allenarmi a costruire rappresentazioni sul mio lavo- veder danzare le piante dei suoi piedi, anche se danzando ro che chiedano in prestito parole a chi sa farlo (io no! O si allontanano da te; ma quanti hanno il coraggio di agire magari non sempre, non per tutto). Che mi obblighino a così? Quanti ne vedi che amano? Li si riconosce, perché i sforzarmi di non cedere potere alle definizioni. Che pos- loro occhi brillano. Avere coraggio. Questa breve citazione sano indicare una direzione solo a partire dall’esigenza tratta da “ L’Oratorio di Natale” di Göran Tunström mi 8
sembra possa essere d’aiuto nell’orientarmi. Ed è sempli- cemente un pretesto, forse anche un po’ tirato per i ca- pelli. Ma contiene quasi tutto quello che vorrei dire. Non temere di confrontarsi con imperfetti rappresentanti della creazione, cioè porsi in ascolto dell’imperfezione e lasciar- si provocare da essa. Può anche voler dire che possiamo provare ad accettare di soffrire per le nostre imperfezioni e considerare questo processo un punto di forza in quan- to professionisti. Ma non solo. Significa anche mettersi in discussione da un punto di vista culturale, filosofico e narrativo, rispetto alla nostra concezione di vulnerabilità e fragilità. Armarsi di cacciavite, cioè essere molto concreti. Lasciare andare. Avere coraggio, che può anche significare lasciarsi consapevolmente confondere. Ma anche ricono- scere che c’è bisogno di percorrere strade nuove. Che ciò che andava bene ieri non va bene oggi. O forse sì, ma non va bene per Marco. Questa è una banalità condivisa da qualsiasi professionista. Il problema non è quindi condi- Un progetto che ci ha visti impegnati su questi temi è sta- videre questa considerazione – data per scontata –, ma to VIVO.CON2, un progetto di coabitazioni tra care leavers come far sì che la quotidianità del nostro lavoro possa e cittadini, promosso dall’associazione AMA, la cui prima essere sempre più orientata e orientabile in questa dire- coabitante care leavers è stata proprio una ragazza che zione. E significa costruire strutture organizzative mo- era accolta in gruppo appartamento della cooperativa. dellabili sulla storia delle persone che incontriamo, per Spesso ci domandiamo come poter far avvicinare cittadi- garantire dei diritti, prima che degli ideali. ni, operatori e care leavers all’idea che la coabitazione, e Molto si potrebbe dire su questi temi, ma non credo que- la relazione che si crea, possa essere un’opportunità bella sto sia il contesto e soprattutto persone più competenti sulla quale scommettere. Ci inventiamo quindi occasioni di me hanno scritto cose molto interessanti sul rapporto in cui poter far avvenire questo incontro e qualche mese tra partecipazione e tutela minori, come ad esempio il fa anche Progetto 92 ha collaborato alla realizzazione di professore Valerio Belotti, di cui vi consiglio di leggere un incontro con Gilles Paris, scrittore del libro “La mia qualche scritto1. vita da Zucchina”, da cui è tratto l’omonimo film, candi- Un aspetto che mi sembra utile sottolineare parlando di dato agli oscar. Per i ragazzi e le ragazze, e anche per me, questi temi, riguarda il fatto che agire partecipazione, so- si è trattato di un momento molto bello per parlare delle prattutto con gruppi che vivono uno squilibrio di potere, vite dei ragazzi “fuori famiglia” lasciando alla letteratura significa non solo utilizzarla come chiave di lettura, ma e ai ragazzi il diritto di parola. Ho molto amato l’incontro creare le condizioni perché questa possa diventare prati- che si è svolto in università, alla presenza di più di 100 cabile e percorribile. Conosco tanti educatori che quoti- persone tra operatori e studenti, durante il quale i ragaz- dianamente si impegnano per costruire spazi partecipa- zi hanno avuto la possibilità di intervistare l’autore e di tivi e numerose cooperative che agiscono progettualità raccontare il proprio punto di vista sui percorsi di acco- in questa direzione. Ho avuto l’opportunità di incontrare glienza. Garantire il diritto di partecipazione significa in Progetto 92 in alcune progettualità condivise e mi sembra primo luogo cedere potere allo sguardo che gli altri han- che alcune di queste possano rappresentare degli inte- no sulla propria vita e su ciò che accade, avendo presente ressanti spunti di riflessione rispetto alla costruzione di che quello è l’unico sguardo che hanno a disposizione e luoghi che si propongano di promuovere partecipazione. che facilmente interverrà con prepotenza nelle scelte che verranno fatte. Un altro progetto che vede come protagonisti alcuni ra- 1 Belotti, V. (2016) Tra adesione, compiacenza e scetticismo. La gazzi di Progetto 92, è quello del Care Leavers Network3, prospettiva degli adulti sui processi partecipativi dei ragazzi nel un percorso di ascolto collettivo e partecipazione che sistema di protezione sociale italiano, in Belloni, M. C., Bosisio, coinvolge gruppi di care leavers in 6 regioni d’Italia (al R., Olagnero, M. (a cura di) Traguardo infanzia. Benessere, par- momento) e che si propone di far incontrare il punto di tecipazione e cittadinanza, Accademia University Press, Torino: vista dei ragazzi e delle ragazze con gli operatori e la cit- 110-126. Belotti V. (2013), “Marginality and voice”. Children and chil- tadinanza che a vario titolo si occupa di loro. Si è svolta a dhood studies in Italy”, Interdisciplinary journal of family stu- Roma il 17 luglio del 2017 la prima conferenza nazionale dies, XVIII (2): I-VIII. Belotti, V., Milani, P., Ius, M., Satta, C., Serbati, S., (2012) Cre- scere fuori famiglia. Lo sguardo degli accolti e le implicazioni 2 https://www.youtube.com/watch?v=tY9hvxJgoW4 per il lavoro sociale, Regione Veneto. Osservatorio Regionale Politiche Sociali, Venezia. 3 http://www.agevolando.org/care-leavers-network/ 9
dei care leavers, ai cui lavori ha preso parte anche un Valerio Belotti, in occasione della conferenza dei care lea- nutrito gruppi di ragazzi trentini. vers dello scorso 17 luglio4: “Dare voce significa liberare Mi sembra infine importante segnalarvi che a breve par- energia! Un’energia che aiuta a crescere, a vedere le cose tirà un percorso formativo, che vede come capofila Pro- in maniera diversa, a trovare soluzioni. Le esperienze getto 92, che si propone di sostenere le competenze di partecipative fanno crescere l’autostima e il senso di re- volontari che intendono impegnarsi con i care leavers, sponsabilità, eppure in Italia sono ancora troppo poche”. compresi i ragazzi stessi. Il percorso, dal titolo “Esperti Mi auguro che sempre maggiori possano essere le espe- per esperienza…si diventa” intende valorizzare l’espe- rienze partecipative dedicate ai ragazzi “fuori famiglia”, rienza diretta che i ragazzi hanno maturato nei percorsi che anche Progetto 92 continui a confermare l’impegno di accoglienza, ma si propone di sostenere l’acquisizione su questi temi e che possano essere sempre più numerose di competenze affinché questa possa essere messa a di- le occasioni di collaborazione. sposizione, con più efficacia possibile, per altri ragazzi. Il percorso sarà strutturato in moduli, che affronteran- no temi differenti, e vedrà un diretto coinvolgimento dei care leavers nella loro formulazione. 4 http://sociale.corriere.it/non-lasciateci-soli-i-diciotten- Mi piace concludere lasciandovi con una frase del prof. ni-di-comunita-e-case-famiglia-lanciano-un-appello-video/ L’ANGOLO DELLO CHEF di Emanuela Dorigatti ARANCINI DI RISO COOKIES 220 g riso ribe o Roma 160 g zucchero di canna 4 uova 110 g zucchero bianco 120 g grana 2 uova 30 g burro 200 g burro 150 g pane grattugiato 400 g farina 1 mozzarella 1 bustina lievito Per i vegetariani alcune cunette di cavolfiore verde 200 g gocce cioccolato Olio per friggere PROCEDIMENTO: Lessare il riso; quando è cotto scolarlo, aggiungere il Mescolare tutti gli ingredienti e formare dei mucchiet- burro, le uova e il grana; mescolare e lasciare raffred- ti di impasto con un cucchiaino sulla teglia da forno. dare. Formare poi gli arancini e mettere all’interno un Cuocere a 150 gradi per 15 minuti. pezzetto di mozzarella o, in alternativa, un po’ di cu- Far raffreddare e conservare in una scuola di latta. nette di cavolfiore, lessato e passato in padella. Sbattere le due rimanenti uova, rotolare gli arancini nel compos- to e poi passarli nel pane grattugiato. Friggete in olio caldo. BUON APPETITO! 10
LA TATA A TEATRO di Luisa Dorigoni Continua la collaborazione tacolo, fino alle 18.30. di Progetto 92 con il Cen- Possono fruirne gratuita- tro Servizi Culturali Santa mente le persone in pos- Chiara per la stagione di sesso di abbonamento, teatro 2017/18, che offre mentre è a pagamento ai genitori la possibilità di per chi acquista singoli assistere agli spettacoli in biglietti. Le prenotazioni serenità mentre i bambini al servizio “Tata a Tea- trascorrono un pomerig- tro” avvengono tramite il gio divertente con la “Tata numero verde 800 013 a Teatro”. In una sala del 952 indicando il numero Teatro Sociale, attrezzata identificativo del bigliet- per il gioco e l’accoglienza, to o direttamente alla la nostra tata Sabrina, con cassa del teatro al mo- l’ausilio di Angelica, “maschera” del teatro, si prende mento dell’acquisto del tagliando d’ingresso. cura dei piccoli proponendo la lettura di fiabe, labo- I prossimi spettacoli che vedono attivo il servizio Tata a ratori creativi e tanti giochi. Il pubblico adulto può in Teatro presso il Teatro Sociale di Trento sono: questo modo assistere agli spettacoli programmati nel 4 marzo – Sorelle Materassi, libero adattamento di Ugo pomeriggio della domenica attraverso un progetto che Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi punta a far divertire i bambini in compagnia, fornendo 18 marzo – Smith & Wesson di Alessandro Baricco al contempo un’interessante soluzione al problema del- 25 marzo – Il nome della rosa di Stefano Massini dal la loro custodia. romanzo di Umberto Eco Il servizio si rivolge a bambini dai 3 agli 11 anni a par- 8 aprile – Il secondo figlio di Manfredi Rutelli e Simone tire dalle 15.30, mezz’ora prima dell’inizio dello spet- Cristicchi 11
CONCILIANDO di Daniela Pietrantonio nasce la bacheca TREcicli C’è chi fa ordine per necessità, chi per passione, chi per carnevale, una pentola da paella o un buster in prestito? costrizione, chi quasi per ascesi mistica, spinto dalla let- Non occorre comprarlo: puoi trovare quello che fa per tura di manuali che vorrebbero aiutarci a riscoprire il le- te. Parte la BACHECA interna a Progetto 92 TREcicli: re- game profondo che ci dovrebbe legare agli oggetti di cui gali, baratti e prestiti! La bacheca è visibile su Yammer, ci circondiamo. Li abbiamo comprati e li usiamo? Li ab- social network privato, inserito nel pacchetto office 365, biamo comprati e non ci servivano? Siamo sicuri che deb- a cui ciascun dipendente può accedere tramite il portale bano essere conservati? Stritolati dalla società del posse- 365, con l’account della propria posta elettronica di la- dere, possiamo fare largo e riscoprire spazi e significati. voro. (A breve arriverà una circolare con le indicazioni Da qualche tempo ci sono altri motivi che possono aiu- tecniche per l’accesso e l’utilizzo). Ognuno può caricare tarci ad aprire gli armadi: l’ecologia, la solidarietà, il di- annunci di CERCO/OFFRO che potranno visualizzare i vertimento. Fioccano infatti le iniziative di riuso, dove colleghi che si collegano al gruppo. Ci si può poi accor- si donano le cose, i mercatini dell’usato, dove si vendo- dare direttamente con l’interessato per la consegna o il no, gli swap party, dove si scambiano. Da oggi abbiamo ritiro del bene in questione, facendo riferimento, se utile, un’altra ragione per fare largo tra passeggini, pattini, sci al garage dell’ufficio per lasciare in temporanea (e breve) che i nostri figli non usano più; giocattoli, libri, dvd, bor- giacenza le cose. se, attrezzature per animali: ci può essere un/una col- Semplice! Al via scambi e baratti! lega a cui possono servire. E tu? Cerchi un costume da 12
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