IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione

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IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
ANNO 7 - N. 28 Trento, marzo 2018 | Quadrimestrale della Cooperativa Progetto 92 | Aut. Trib. di Trento n. 9 del 8/3/2011
     Direttore responsabile: Nadine Brugnara | Redazione: Lara Pompermaier | Redatto presso la sede della Cooperativa, in via Solteri 76, 38121 Trento
              Impaginazione: Cooperativa Relè | Stampa: Istituto Pavoniani Artigianelli | www.progetto92.it E-mail: progettando@progetto92.net

QUADRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA PROGETTO 92                                                                                          MARZO 2018 N. 28

IL RUGGITO DEL CONSIGLIO                                                                                                            di Ernesto Rosati

CI AVVICINIAMO AD UNA ASSEMBLEA “ORDINARIA”
DALLA VALENZA “STRAORDINARIA”
Pur in continuità, le fasi della vita ed            quest’anno, riconoscono e sosten-                      ugualmente per il piacere di raccon-
anche della nostra Cooperativa non                  gono il ruolo GRANDE che i Soci                        tare:
sono tutte uguali. Come in musica ci                hanno. Essi possono e devono essere
sono i pianissima ed i fortissimi; l’a-             Protagonisti.                                          Tempo di costruzione del duomo di Mi-
dagio, l’allegretto non troppo e l’al-              Quanto è importante, bello, prezioso                   lano: un addetto trasporta sassi, per
legro molto vivace così nella nostra                che essi siano protagonisti della Co-                  costruire il duomo, dall’esterno all’in-
realtà.                                             operativa!                                             terno. Un passante gli chiede “cosa fa
Possiamo dire che questi prossimi                                                                          lei?”. Risposta: “porto sassi”. Lo stesso
mesi, per il nostro Progetto 92, pos-               Nel CdA si respira costantemente                       passante ripassa più tardi, incontra
sono e devono essere mesi di allegro                la consapevolezza che si è là, in un                   un altro addetto che trasporta sassi
molto vivace?                                       luogo-tempo decisionale sempre a                       dall’esterno all’interno ed anche a lui
Le lettere del Presidente Paolo Mez-                nome dei Soci, che si è rappresen-                     chiede: “cosa fa lei ?”. Egli risponde:
zena indirizzate ai Soci, anche e                   tanti di una realtà più ampia e pro-                   “costruisco il Duomo di Milano”.
nome del CdA, nel momento in cui                    fonda: la Comunità dei Soci.
informano e sollecitano i Soci in                   Senza soci non c’è Cooperativa.                        Ecco: anche noi, ognuno di noi, co-
relazione alla importante scadenza                  Pur essendo probabile che si conosca                   struisce il Duomo della… Coopera-
che si svolgerà nella primavera di                  una storia che mi garba, la racconto                   tiva.

  DALLA REDAZIONE                                                                                                             di Nadine Brugnara

  Scrivo queste poche righe di ri-                   questo nuovo numero che ha pre-                      one e confronto, in un’ottica condi-
  torno da una conferenza in cui i                   so forma, ancora una volta, grazie                   visa di collaborazione.
  relatori invitavano a ritrovare il                 al prezioso contributo di colleghi e                 Di nuovo queste pagine tornano a
  tempo e il luogo per interrogarsi,                 collaboratori che, mi pare, giorno                   raccontare di un progetto... in cam-
  per cercare e recuperare doman-                    dopo giorno fanno della loro attiv-                  mino.
  de e dubbi, quesiti. Esortavano a                  ità e della loro esperienza dentro                   A tutti un grande grazie!
  non perseguire sempre la rispos-                   e fuori la cooperativa piuttosto un
  ta facile, quella immediata, la più                punto di partenza che un traguar-                    Ricordo che gli articoli per la pros-
  “calpestata”, quella sulla via.                    do d’arrivo, vivendo quotidianità e                  sima uscita sarebbero da inviare
  Una suggestione che mi riporta a                   progetti come occasioni di riflessi-                 entro la fine di maggio.

                                                                                                                                                         1
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PROGETTI
INFOFAMIGLIA                                                                                     Michelangelo Marchesi

Grazie al progetto InfoFamiglia,          viene fatto in valle. Accanto a ciò       nuova forma che si sta definendo
attivato dalla cooperativa in Val di      è stato promosso e realizzato un          all’interno di uno spazio che met-
Fiemme sul Bando provinciale Pari         corso Tata app per la formazione          ta insieme diverse proposte che il
opportunità, si sono potute avviare       di baby sitter qualificate. Ciò con       territorio già offre in favore delle
sul territorio alcune azioni a favore     l’idea di attivare tale servizio da       molteplici esigenze delle famiglie
delle famiglie e della conciliazione      parte della cooperativa, ma pure          con figli. Questo sarà possibile at-
con i tempi di lavoro. Con la col-        di dare elementi di consapevolez-         traverso il mettersi in rete di ini-
laborazione della Comunità ter-           za e competenza alle persone che          ziative e realtà associative della Val
ritoriale è stato proposto, presso        in modo organizzato o autono-             di Fiemme. È inoltre previsto un
la sede della stessa, uno sportello       mamente si trovano a svolgere la          lavoro specifico per la promozio-
informativo per provare a dare ri-        preziosa e delicata attività di baby      ne dell’accoglienza familiare come
sposta ad esigenze di maggior co-         sitter. Il percorso (lezioni teoriche,    modalità volontaria di prendersi
noscenza di servizi, opportunità,         laboratori e tirocinio finale) si è       cura di un bambino (ma potrebbe
proposte destinati alle famiglie e        concluso l’1 febbraio con un esame        essere anche un adulto con partico-
presenti in Fiemme. Questo con l’o-       che è stato superato da 21 delle 25       lari bisogni) quando i familiari, per
biettivo anche di sollecitare mag-        frequentanti. Ora un nuovo pro-           lavoro o difficoltà personali non
gior attenzione alle esigenze delle       getto, Diamoci una mano, darà             sono in grado, anche temporanea-
famiglie stesse, promuovere colla-        la possibilità di proseguire questo       mente, di farlo.
borazione tra realtà del territorio,      impegno; lo sportello InfoFamiglia
dar maggior visibilità a quanto           continuerà la sua attività in una

IL SERVIZIO CIVILE IN PROGETTO 92: A CHE PUNTO SIAMO
                                                                                                        di Luisa Dorigoni
Circa due anni e mezzo fa Progetto 92                                              giungere alla conclusione del proprio
si è accreditata per poter realizzare                                              progetto (1 in gruppo appartamento,
progetti di servizio civile. Dall’avvio                                            1 in gruppo Sprar, 1 in ufficio).
dei primi progetti a dicembre 2015,                                                I numeri che ci appaiono in un tempo
ben 31 giovani (18 femmine e 13 ma-                                                relativamente breve sono importanti,
schi) hanno svolto o stanno svolgen-                                               a testimonianza di una presenza sem-
do servizio in cooperativa e di questi,                                            pre più consolidata all’interno dei no-
11 sono al momento attivi. Degli 11                                                stri servizi di questi giovani che, con
giovani, 2 sono in val di Fiemme, Ni-                                              le loro caratteristiche personali e com-
cholas al Charlie Brown di Predazzo e                                              petenze, sanno portare in cooperativa
Damiano all’Archimede di Cavalese; 2                                               una ventata d’aria fresca, idee e im-
in val di Sole, Chiara e Francesca, pre-                                           pegno. Di certo non sono mancate né
senti nei centri La Rais e Smeraldo; 3                                             mancano le fatiche (anche reciproche)
presso i centri aperti diurni di Trento                                            nella realizzazione dei progetti, ma la
che vede coinvolti Anna all’Epicentro, Lewis al Muretto e      possibilità di vivere un’esperienza ricca e professionaliz-
Massimo agli Alisei. L’area della residenzialità vede coin-    zante da una parte e di ricevere un supporto operativo
volta Cinzia nel gruppo appartamento in Viale degli Olmi       e concreto dall’altra, ripagano ampiamente questi sforzi.
e Alassane nello Sprar di via Veneto. Per l’area lavoro        Per fare servizio civile in Cooperativa non sono richiesti
Lamin sta svolgendo servizio al Tuttoverde e nell’attiguo      titoli od esperienze particolari, ma desiderio e capacità
vivaio, mentre Natalie si trova a Maso Pez.                    di mettersi in gioco e di sperimentare, la predisposizio-
In tutto, da dicembre 2015 a oggi, sono stati avviati 20       ne a rapportarsi con bambini e ragazzi, la disponibilità
progetti: 3 per i centri aperti su Trento coinvolgendo 8       all’apprendimento e la creatività. I ragazzi che prestano
giovani; 3 per la Valle di Fiemme con 6 giovani; 3 per         attualmente servizio hanno età, formazione ed esperien-
la Val di Sole con 3 giovani; 6 nell’area lavoro con 8         ze molto diverse. Chi ha un diploma, chi una laurea, chi
giovani; 2 per i gruppi appartamento con 2 giovani; 2          ha fatto già esperienze di lavoro, chi di volontariato…
per il gruppo Sprar con 2 giovani e 1 progetto in ufficio      Ad alcuni giovani in un’intervista abbiamo chiesto, tra le
con 1 giovane. Tre i giovani che si sono ritirati prima di     altre cose, perché abbiano scelto di fare il servizio civile

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IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
e perché proprio con Progetto 92: “Perché rappresenta         “Volevo mettermi alla prova e vedere se riuscivo ad esse-
un’opportunità di crescita e di mettersi in gioco. Il pro-   re di aiuto agli altri. Progetto 92 mi dava la possibilità di
getto della cooperativa era l’unico che mi interessava ve-   utilizzare le mie capacità a servizio degli altri” – Andrea
ramente e che volevo fare” - Sabrina                         “Il servizio civile mi dà l’opportunità di conoscere il lavo-
“Perché è una cosa che ti fa crescere e a Progetto 92 ero    ro che vorrei fare e Progetto 92 mi ha offerto direttamen-
già stato volontario” - Lewis                                te questa opportunità” – Anna

  TEATRANDO                                                                                     di Michele Torresani

  SI RADDOPPIA AL CENTRO TEATRO CON “FACCIAMO CHE
  ERAVAMO”… E “DATECI VOCE”!
  Cari lettori di Progettando in questo numero abbia-        scuole primarie situate nei quartieri vicini al Centro
  mo il piacere di parlarvi del raddoppio delle propo-       Teatro (Madonna Bianca, Clarina, Savio, Degaspari
  ste targate Equipe Teatro nel carnet delle offerte for-    e Nicolodi) la risposta è andata oltre le più rosee
  mative realizzate in collaborazione con Artico, nuo-       aspettative con ben 32 bambini partecipanti al primo
  va impresa sociale autonoma nata nell’alveo di Con.        incontro di prova aperta gratuita dell’attività!
  Solida che si è aggiudicata il bando per la gestione       Ipotizzando per una futura prossima edizione un
  nei prossimi 9 anni del Centro Teatro, struttura in        eventuale sdoppiamento tra primo e secondo ciclo
  capo alle Politiche Giovanili del Comune di Trento.        delle scuole elementari anche per poter tarare ancor
  In aggiunta alla storica proposta per gli adolescenti      più la proposta sulle relative precipue e diversificate
  denominata Dateci Voce! (giunta ormai alla settima         esigenze educative, per questa edizione si è riusciti
  edizione!) è stato attivato, sempre presso gli spazi di    ad accontentare la voglia di espressività di 17 bam-
  viale degli Olmi 24, il laboratorio educativo-teatrale     bini che presenteranno, proprio in occasione della
  per bambini dai 5 ai 10 anni, fascia d’età che, nono-      Giornata Mondiale del Teatro martedì 27 marzo alle
  stante qualche tentativo, il Centro Teatro in questi       h 17.30, l’esito conclusivo di questo percorso con il
  primi quattro anni di gestione Con.Solida non era          piccolo spettacolo Favolescion, divertente messin-
  riuscito a coinvolgere.                                    scena giocata proprio sull’importanza del raccontare
  Un primo assaggio sperimentale di 10 ore in 6 in-          storie e poter giocare in maniera anche inusuale con
  contri realizzati la scorsa primavera presso il Liberty    ruoli molto noti.
  Cafè aveva visto la nascita della proposta Facciamo        Sempre presso la sala Yorick del Centro Teatro an-
  che eravamo… nell’ambito del progetto di riqualifi-        drà in scena nella settimana precedente, giovedì 22
  cazione di piazza Dante che, come avrete saputo, per       marzo alle h 21.30, Noccioline, spettacolo conclu-
  le molte difficoltà ha visto pur-                                               sivo come detto della settima
  troppo di recente la chiusura                                                   edizione del laboratorio per
  del locale, in attesa di un nuovo                                               adolescenti Dateci Voce! che ve-
  gestore dello spazio assegnato                                                  drà protagonisti una decina di
  tramite bando dal Comune.                                                       giovani (tra cui una ragazza del
  Si è perciò deciso di rilanciare il                                             gruppo appartamento Da Vinci
  progetto proponendolo per l’ap-                                                 di Rovereto) alle prese con di-
  punto in collaborazione con Ar-                                                 vertenti scene caratterizzate da
  tico presso il Centro Teatro con                                                un umorismo surreale generato
  un percorso più sostanzioso di                                                  dallo scollamento tra tematiche
  15 ore in 10 incontri all’insegna                                               altisonanti del mondo adulto
  del divertimento, della fantasia                                                e le traduzioni su scala adole-
  per sprigionare l’espressività                                                  scenziale delle stesse.
  dei bambini, giocando con la                                                    Nel ricordarvi che l’ingresso agli
  magia dell’entrare e uscire dalle                                               spettacoli è gratuito (basta pre-
  parti, costruendo infine assie-                                                 notare al 320 4799760) vi salu-
  me un primo piccolo spettacolo                                                  tiamo e… vi aspettiamo!
  conclusivo vero e proprio!
  Puntando al coinvolgimento
  dei bambini frequentanti le 5

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FORMAZIONE                                                                                                di Luisa Dorigoni

CORSO DI FORMAZIONE “TATA APP – BABYSITTING A DOMICILIO” A
CAVALESE
Si è da poco concluso il corso di formazione per nuove tate
che si è svolto a Cavalese da settembre 2017 a gennaio
2018, con 57 ore d’aula, di cui 16 laboratoriali e 30 ore di
pratica presso alcune strutture, con la partecipazione di
25 corsiste.
Il percorso si è svolto nel rispetto delle indicazioni conte-
nute nella Deliberazione della Giunta Provinciale n. 578
del 13 aprile 2015 ed ha fornito alle persone che lo hanno
frequentato gli elementi di base per lo svolgimento quali-
ficato dell’attività di baby-sitter.
La parte d’aula del percorso ha previsto una serie di mo-
duli relativi a: organizzazione dei servizi di conciliazione
e all’infanzia in provincia di Trento, nozioni di base sulle     Giovedì 15 febbraio si è svolto il seminario “Insieme per
caratteristiche delle diverse fasi dell’età evolutiva, gestio-   valutare e progettare. Pratiche e strumenti parteci-
ne del rapporto con famiglie e bambini, realizzazione di         pativi per gli interventi a supporto della famiglia” a
attività di accudimento e di animazione per bambini. Le          Trento, che ha visto il coinvolgimento anche della nostra
corsiste hanno svolto in seguito un tirocinio osservativo        cooperativa, in particolare con l’intervento della collega
presso strutture educative del territorio per un totale di       Patrizia Licitra. Il seminario fa parte delle attività previ-
30 ore.                                                          ste dal progetto “Ide-e in azione: ricerca-intervento sugli
Al termine del percorso formativo si è svolto un momen-          Interventi Domiciliari Educativi per prevenire gli allonta-
to valutativo finale costituito da una prova scritta ed una      namenti a Trento” finanziato dalla Fondazione Cassa di
prova orale, alla presenza di funzionari provinciali.            Risparmio di Trento e Rovereto.
Questa esperienza si è conclusa con soddisfazione, vista la      Dal 20 febbraio al 6 marzo il martedì sera il garden Tut-
grande partecipazione e l’entusiasmo da parte delle tate,        toverde ha proposto come lo scorso anno un percorso di
che si sono dette molto contente del percorso, in termini        avvicinamento alla scoperta e valorizzazione delle
di formazione e di arricchimento personale.                      piante aromatiche ed officinali e il loro utilizzo, in col-
A breve ci sarà un momento ufficiale per la consegna del         laborazione con Luigi Bertoldi, consulente agronomico di
diploma.                                                         Progetto 92.

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IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
CNCA                                                                                                di Michelangelo Marchesi

Anno importante il 2018 per il Cnca: il      Ciò comporta un lavoro intenso e fati-       suo incarico fino alla scadenza per i
30 novembre e l’1 dicembre si terrà in       coso da parte di chi ha ruoli di rappre-     rinnovi regionali del 31 ottobre 2018,
provincia di Pisa l’assemblea nazionale      sentanza e di approfondimento/propo-         si è avviata una consultazione per in-
che porterà alla nomina del nuovo pre-       sta su questi diversi fronti di impegno.     dividuare il nuovo presidente. E’ un
sidente e del consiglio nazionale. Don       Per affrontare al meglio queste sfide        impegno non da poco, perché nell’ul-
armando Zappolini, l’attuale presiden-       che hanno assunto sempre più anche           timo triennio Cnca è cresciuto note-
te, chiude il suo mandato ed alla gui-       una forte valenza politica si devono         volmente a livello regionale: i gruppi
da della federazione e dei 269 gruppi        assumere consapevoli e responsabili          sono diventati 16 e notevoli sono vi-
aderenti arriverà una figura nuova.          scelte: vanno condivise, in ragione di       sibilità e riconoscimento per il coor-
Per preparare questo appuntamen-             risorse ed energie disponibili, le priori-   dinamento, grazie al notevole lavoro
to l’assemblea di Firenze dello scorso       tà su cui innanzitutto concentrarsi, va      ed alla voce autorevole di Passerini
dicembre ha licenziato un documento          definito un assetto organizzativo che        (recenti sono le sue forti prese di po-
che oltre a fotografare la situazione        supporti nel possibile il lavoro in que-     sizione sull’accoglienza dei profughi in
attuale della federazione (a livello or-     sta direzione. Il documento trasmesso        provincia) ed alla riuscita esperienza
ganizzativo, di livelli di impegno e di      ai gruppi permetterà di articolare nei       della Settimana dell’Accoglienza. Tale
tematiche su cui si lavora) interroga        territori queste riflessioni, facendo        manifestazione giunge quest’anno alla
i gruppi e le federazioni regionali sul      emergere il punto di vista della “base”      quarta edizione ed è sempre più inizia-
Cnca che si vuole per il prossimo fu-        (molto composita: gruppi molto gran-         tiva attesa, partecipata e coinvolgente:
turo. Molto leggero dal punto di vista       di e realtà piccole, aderenti storici e      decine sono gli enti, le associazioni, le
della struttura e delle risorse, il Cnca è   nuovi arrivati, assidui nella partecipa-     cooperative che vi partecipano al di là
chiamato ad un lavoro molto comples-         zione e più lontani…). Tre assemblee         degli aderenti a Cnca. A breve verrà
so e articolato: di rappresentanza dei       d’area (per noi a Bologna il 19 aprile)      definito lo “slogan” dell’edizione 2018
gruppi a livello nazionale e locale, di      porteranno a completare un percorso          che si terrà dal 29 settembre al 6 otto-
formazione, di confronto ed elabora-         di ascolto e sintesi che si concluderà in    bre. Precederà questa manifestazione
zione tematica, di partecipazione a ta-      qualche modo nell’assemblea naziona-         un articolato lavoro preparatorio che
voli di coordinamento, di impegno per        le del 25-26 maggio a Lamezia Terme.         prevederà anche quest’anno dei mo-
la partecipazione a momenti di defini-       Nel frattempo, a livello regionale, re-      menti formativi per operatori, ammi-
zione di scelte normative e regolamen-       gistrata la disponibilità del presidente     nistratori e volontari delle nostre orga-
tari sui diversi ambiti di operatività…      Vincenzo Passerini di proseguire nel         nizzazioni.

STORIE COMUNI DI GENTE SPECIALE                                                                               di Susanna Gabos

1984 E DINTORNI
C’è un virus in questi giorni che mi sembra serpeggi in-           logazione mascherata da libertà, una libertà falsa che in
disturbato fra le genti, più pericoloso di quello dell’in-         realtà mi sembra relativismo e legittimazione a oltranza
fluenza, contro il quale peraltro quest’inverno ci hanno           di la qualunque. E con i giovani funziona molto bene.
grandemente… come dire… sollecitati…                               Beh, anche con gli anziani. In effetti, anche con quelli di
Più pericoloso, dico, perché decisamente invalidante.              mezza età… E allora? E allora come persona che fa della
E’ un virus che attacca la memoria e di conseguenza le             relazione il proprio strumento di lavoro privilegiato, sen-
facoltà cognitive. Pericoloso perché impedisce la metaco-          to la responsabilità di sviluppare, innanzitutto io stessa,
gnizione, per dirla con una bella parola, e pure la metari-        la capacità critica, nel senso di capacità riflessiva; e poi
flessione, altrimenti detto ci rimbambisce completamen-            di aiutare a farsi delle domande, a cercare punti di vi-
te. L’ambito in cui miete più vittime in assoluto mi sembra        sta diversi, alternativi, non perché per forza migliori, ma
quello della politica. Nella fattispecie, cancellando la me-       perché ciò che è diverso ci fa pensare, e così apre a nuove
moria a breve e a lungo termine (e pure medio ed eterno,           possibilità, permette di vedere altro da noi, permette di
secondo me),riesce a farci accettare cose altrimenti inac-         scegliere e permette, non ultimo, di ricordare… perché,
cettabili. Sempre più penso al profetico ed apocalittico           come diceva Santanaya, un popolo che non conosce la
libro “1984” di Orwell, forse mai preso troppo sul serio.          storia è condannato a ripeterla.
Sempre più mi sembra di scorgere simili meccanismi di              Potremmo parafrasare così: un individuo che non ricorda
obnubilamento delle menti, di instillazione della paura,           è costretto a ripetere il passato… almeno finché impara
di inoculazione del disinteresse della cosa pubblica, del          la lezione… a proposito… chi voterò quest’anno? Uhm…
bisogno di difendersi e di attaccare il diverso, dell’omo-

                                                                                                                               5
IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
FILM CONSIGLIATO                                                                                           di Nicola Fontana

CHIAMAMI COL TUO NOME
(Call Me By Your Name, Italia/USA,2017)
Regia di Luca Guadagnino
Sceneggiatura di James Ivory
Tratto dal romanzo di André Aciman
Interpreti principali: Timothée Chalamet, Armie Hammer
Musiche originali di Sufjan Stevens

Trama: Crema, 1983, il diciasettenne Elio (Timothée Cha-         all’ultimo fotogramma, dai titoli di testa ai titoli di coda,
lamet) si prepara ad affrontare un’altra noiosa estate nella     ho potuto vedere una trasposizione cinematografica di
villa dei genitori, quando l’arrivo di Oliver (Armie Ham-        grande spessore e delicatezza, 132 minuti sottesi da sen-
mer) sconvolge i suoi giorni. Chiamami col tuo nome ap-          timenti universali quali la nostalgia e il desiderio, ma non
partiene a quella ristretta schiera di film splendidamente       solo, c’è anche l’amore paterno, perché una delle scene
realizzati in ogni aspetto, di quelli che al riaccendersi del-   più struggenti è proprio un dialogo tra padre e figlio ver-
le luci in sala lasciano una bellissima confusione di senti-     so la fine del film.
menti, di quelli che o si piange o si resta in silenzio per un   Candidato a ben 4 nomination ai Premi Oscar, fin dal-
po’, travolti dall’emozione. Sarebbe riduttivo descriverlo       la sua anteprima al Sundance Film Festival, Chiamami
solo da un punto di vista tecnico e narrativo, ma certa-         col tuo nome è stato molto acclamato dalla critica. Su
mente è doveroso riconoscere che la messa in scena – da          Metacritic ha ricevuto una valutazione di 94 su 100 per
una sceneggiatura di James Ivory, adattata dall’omonimo          quanto riguarda 43 critici, voto che lo definisce un “rico-
romanzo di André Aciman – scorre come un fiume lungo             noscimento universale”. Ha inoltre ricevuto una standing
gli argini dell’ambientazione, perfettamente ricostruita,        ovation di dieci minuti alla proiezione del New York Film
di una afosa estate di primi anni ottanta nella campagna         Festival, la più lunga registrata nella storia del festival. Il
lombarda (per la precisione siamo nel 1983, nei dintorni         sindacato dei critici cinematografici italiani (SNCCI) su
della cittadina di Crema) e                                                                        questo film ha dichiara-
chi ha avuto modo di vivere                                                                        to: “Un’opera visivamen-
quegli anni potrà individua-                                                                       te stupefacente, in grado
re certi dettagli con un misto                                                                     di evocare il magistero
di nostalgia ed ammirazio-                                                                         di Renoir e la carnalità
ne. Su youtube è presente                                                                          contadina di Bertolucci.
un videoclip della canzone                                                                         Un commosso romanzo di
Mystery of Love di Sufjan                                                                          formazione che ribadisce
Stevens – il cantautore ame-                                                                       il primato della seduzio-
ricano ha curato la colonna                                                                        ne e del desiderio. Un film
sonora del film– se siete                                                                          sontuoso e intimo, segreto
interessati alla visione di                                                                        e libero, che afferma la
questa pellicola il videoclip                                                                      maturità di Guadagnino
riflette molto bene lo spiri-                                                                      come autore nel cinema
to del film e al contempo ne                                                                       italiano contemporaneo”.
costituisce una piccola ante-                                                                      Tutti questi riconosci-
prima. Se, diversamente, la                                                                        menti non possono che
visione di questo videoclip                                                                        confermare la qualità di
non vi avrà convinto o vi ha                                                                       questa pellicola, che mi
lasciato indifferenti, è pro-                                                                      sento di consigliare so-
babile che neppure il film vi                                                                      prattutto in questo pe-
entusiasmerà. Onestamente                                                                          riodo      “pre-elettorale”,
devo ammettere che, prima                                                                          quando tra proclami ur-
di vederlo e cambiare idea,                                                                        lati, contrapposizioni po-
ero partito con molti pre-                                                                         litiche e tanta incertezza,
giudizi: i precedenti film di                                                                      c’è grande bisogno di ri-
Guadagnino, Io sono l’amore                                                                        scoprire la sensibilità e la
e A Bigger Splash non mi era-                                                                      profondità dei sentimenti
no piaciuti, invece dal primo                                                                      universali.

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IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
RASSEGNA STAMPA                                                                                        di Luisa Dorigoni

Animazione sociale:
• Nel n. 4 del 2017 si propone uno studio sui neet di Luigi Zoja: “Jung, i neet e gli hikikomori. E se la rinuncia
  fosse ricerca di individuarsi?”, pp. 11-22: “Con il termine hikikomori si intendono quei ragazzi che si ritirano dalla
  società: è un fenomeno che si sta allargando come un’epidemia psichica a tutte le società dell’Estremo Oriente. In
  Europa – lo sappiamo – si sta invece generalizzando il termine neet, giovani che si auto-escludono perché si sentono
  sempre più estranei al circuito economico e sociale. Sia i neet che gli hikikomori sono ragazzi che avvertono, più o
  meno oscuramente, una forte necessità di individuazione – per usare il linguaggio di Jung – ossia di distaccarsi dai
  modelli convenzionali e sviluppare il proprio potenziale. Non lasciamo soli questi giovani e fragili eremiti post-mo-
  derni”.

Altroconsumo:
• Nel n. 322 di febbraio 2018 la rivista propone un articolo di riflessione sul testamento biologico, con “Sia fatta la
  mia volontà”, pp. 12-15: “La legge introduce il diritto di decidere in anticipo se e come farsi curare. E mette a fuoco
  tante altre questioni, dal rapporto medico-paziente alla terapia del dolore”.

Cooperazione Trentina:
• nel n.1 di gennaio 2018 troviamo nella rivista rinnovata, con testi più brevi e grafica pulita, l’articolo “Maternità al
  lavoro? Meglio favorire la genitorialità” a p. 28 sul cui tema hanno lavorato le/i rappresentanti di 12 cooperative,
  tra cui la nostra cooperativa.

Àlogon:
• proponiamo la lettura della rivista II Tri-
  mestre 2017 della Comunità Progetto Sud
  e Autismo di Lamezia Terme a disposizio-
  ne nella biblioteca di Progetto 92, risultato
  del lavoro di concepimento e costruzione
  del Centro psico-educativo autismo nella
  provincia di Catanzaro. Gran parte dei con-
  tributi sono rielaborazioni delle relazioni
  di un corso sul disturbo dello spettro au-
  tistico (0-12 anni) che ha approfondito il
  tema dal punto di vista clinico e sociale.
  Sarà distribuito tra le strutture della coo-
  perativa ed è disponibile presso la nostra
  biblioteca il volume “Vita fragile Vita co-
  mune. Incontri con operatori e volonta-
  ri”, Ivo Lizzola, Il Margine, 2017, nato dal-
  le riflessioni e dai contributi emersi duran-
  te gli incontri formativi svoltisi negli ultimi
  anni tra gli operatori e volontari delle organizzazioni appartenenti al Cnca Trentino Alto Adige e il professore
  Ivo Lizzola. Prefazione di Vincenzo Passerini.

CORSO DI FORMAZIONE
• Si segnala il Corso Propedeutico 1° LIVELLO promosso da Arcadia – Associazione Relazione Uomo-Animale Onlus:
  venerdì, sabato e domenica 23, 24 e 25 marzo 2018 per tutti coloro che vogliono acquisire competenze nell’ambito
  di IAA (Interventi Assistiti con Animali) e sulla relazione uomo – animale. È un’opportunità formativa organizzata
  con il canile di Rovereto, per un avvicinamento al mondo animale e al potenziale comunicativo e relazionale del
  cane. Per maggiori informazioni: Monica Broch (0461 1732121)

                                                                                                                        7
IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
IL PIACERE DI LEGGERE                                                                            di Lara Pompermaier

  “La donna che scriveva racconti”
  La donna che scriveva racconti di                                           al contempo. Leggi e ti senti dentro una
  Lucia Berlin ( Bollati Boringhieri, TO                                      storia che in qualche modo ti potrebbe
  2016) è stato eletto dalla critica tra i                                    appartenere.. ti sembra di farne parte,
  migliori libri dello scorso anno. Non a                                     di condividere quelle sensazioni e quei
  caso, perché è un libro bellissimo, uno di                                  momenti.. Non è da tutti.
  quelli da tenersi sul comodino e gustare                                    Lo dice bene la De Gregorio : “quando
  a poco a poco, come un buon bicchiere                                       leggi un libro è bello se il libro legge te.
  di vino. Una serie di racconti brevi scritti                                Se ti dice qualcosa di quello che non ti
  con uno stile scarno e asciutto e assieme                                   eri ancora detto, che non ti riusciva dire.
  potente nel rendere emozioni e pensieri                                     Quando lo guardi e lui ti ri-guarda… Poi
  dei protagonisti, tutte figure femminili                                    anche spesso, quasi sempre, un libro è
  che rimandano alla stessa autrice, Lucia,                                   bello se ti parla di un tuo dolore e lo fa
  donna dalle molte vite e dal grande                                         senza darlo a vedere. Come una cosa
  talento. La vita intensa, piena, spesso                                     qualunque, che capita. È commovente,
  molto dolorosa dell’autrice traspare                                        quando il dolore traspare con una specie
  pienamente nei suoi racconti e nei                                          di sorriso – è andata così, va così. Lo
  suoi personaggi, tutti veri, passionali, capaci di grande    puoi sopportare”.
  coraggio e ricchi di umanità spesso fragile e fortissima     Un grande regalo quello della Berlin.

L’OCCHIO ESTERNO                                                                                           di Diletta Mauri

Lo sguardo esterno che provo ad offrirvi per questo nu-        di comunicare, non di contenere. Per raccontare cosa c’è
mero di Progettando proviene dall’incontro tra Progetto        dentro. I nostri servizi vogliono custodire il mistero della
92 e la mia attività in parte di volontaria e in parte di      vita, anche in situazioni di sofferenza. E nessun miscuglio
collaboratrice con l’Associazione Agevolando. Questa as-       di parole più si avvicina a questo intento che quello pro-
sociazione di volontariato è nata a Bologna circa 8 anni fa    dotto da letteratura e poesia.
dall’incontro tra alcuni ragazzi che avevano vissuto parte     Di seguito cosa intendo per partecipazione, da uno dei
della loro vita “fuori famiglia”, che si sono incontrati per   tanti dizionari a nostra disposizione.
caso, ma che si sono riconosciuti attorno ad una sfida, la     Quanto più è lontano tanto più si può negare un desiderio
stessa che mi è stata raccontata da molti altri care leavers   profondo e tutto quello che gli si collega. La lontananza!
che ho poi incontrato, e che riguarda la fatica di diventa-    Quando io predico laggiù… laggiù”, ripeté come colpendo
re grandi quando si esce da percorsi di tutela. Ma ciò che     con il dito lo spazio vuoto del campanile, “mi viene la nau-
maggiormente mi ha conquistata di Agevolando è la scel-        sea tutte le volte che prendo a prestito i simboli della lonta-
ta rischiosa su cui ha deciso di scommettere, ossia quella     nanza. Fanne musica! Sì, è quel che faccio, e ascolto come
di costruire percorsi di partecipazione affinché i ragazzi     trasformo tutti quei singoli esseri in una specie di errore per
e le ragazze fossero sì destinatari di un aiuto, ma anche      quegli adoratori delle cose lontane, del religioso. Penoso.
protagonisti, perni dei processi.                              Perché qual è la conseguenza? Che noi non abbiamo pros-
È molto inflazionato parlare di partecipazione in relazio-     simo. Tutti gli esseri creati diventano imperfetti rappresen-
ne al servizio sociale. Ed è anche molto rischioso. Si può     tanti della creazione. L’esaltazione di idee del genere, di un
rischiare di fare confusione, di risultare ambigui, di ce-     amore del genere, porta solo alla negazione, all’ascetismo e
dere un potere solo a parole, che rimane un’intenzione e       alla fuga. Mi ridai il cacciavite? L’amore è un’azione posi-
può fare male.Allora forse occorre prima provare a disam-      tiva: significa dare vitalità a un’altra persona. Liberare chi
biguare cosa intendo per partecipazione. Premessa: vor-        è pietrificato, imprigionato nel granito, così che si possano
rei allenarmi a costruire rappresentazioni sul mio lavo-       veder danzare le piante dei suoi piedi, anche se danzando
ro che chiedano in prestito parole a chi sa farlo (io no! O    si allontanano da te; ma quanti hanno il coraggio di agire
magari non sempre, non per tutto). Che mi obblighino a         così? Quanti ne vedi che amano? Li si riconosce, perché i
sforzarmi di non cedere potere alle definizioni. Che pos-      loro occhi brillano. Avere coraggio. Questa breve citazione
sano indicare una direzione solo a partire dall’esigenza       tratta da “ L’Oratorio di Natale” di Göran Tunström mi

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IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
sembra possa essere d’aiuto nell’orientarmi. Ed è sempli-
cemente un pretesto, forse anche un po’ tirato per i ca-
pelli. Ma contiene quasi tutto quello che vorrei dire. Non
temere di confrontarsi con imperfetti rappresentanti della
creazione, cioè porsi in ascolto dell’imperfezione e lasciar-
si provocare da essa. Può anche voler dire che possiamo
provare ad accettare di soffrire per le nostre imperfezioni
e considerare questo processo un punto di forza in quan-
to professionisti. Ma non solo. Significa anche mettersi
in discussione da un punto di vista culturale, filosofico e
narrativo, rispetto alla nostra concezione di vulnerabilità
e fragilità.
Armarsi di cacciavite, cioè essere molto concreti.
Lasciare andare. Avere coraggio, che può anche significare
lasciarsi consapevolmente confondere. Ma anche ricono-
scere che c’è bisogno di percorrere strade nuove. Che ciò
che andava bene ieri non va bene oggi. O forse sì, ma non
va bene per Marco. Questa è una banalità condivisa da
qualsiasi professionista. Il problema non è quindi condi-               Un progetto che ci ha visti impegnati su questi temi è sta-
videre questa considerazione – data per scontata –, ma                  to VIVO.CON2, un progetto di coabitazioni tra care leavers
come far sì che la quotidianità del nostro lavoro possa                 e cittadini, promosso dall’associazione AMA, la cui prima
essere sempre più orientata e orientabile in questa dire-               coabitante care leavers è stata proprio una ragazza che
zione. E significa costruire strutture organizzative mo-                era accolta in gruppo appartamento della cooperativa.
dellabili sulla storia delle persone che incontriamo, per               Spesso ci domandiamo come poter far avvicinare cittadi-
garantire dei diritti, prima che degli ideali.                          ni, operatori e care leavers all’idea che la coabitazione, e
Molto si potrebbe dire su questi temi, ma non credo que-                la relazione che si crea, possa essere un’opportunità bella
sto sia il contesto e soprattutto persone più competenti                sulla quale scommettere. Ci inventiamo quindi occasioni
di me hanno scritto cose molto interessanti sul rapporto                in cui poter far avvenire questo incontro e qualche mese
tra partecipazione e tutela minori, come ad esempio il                  fa anche Progetto 92 ha collaborato alla realizzazione di
professore Valerio Belotti, di cui vi consiglio di leggere              un incontro con Gilles Paris, scrittore del libro “La mia
qualche scritto1.                                                       vita da Zucchina”, da cui è tratto l’omonimo film, candi-
Un aspetto che mi sembra utile sottolineare parlando di                 dato agli oscar. Per i ragazzi e le ragazze, e anche per me,
questi temi, riguarda il fatto che agire partecipazione, so-            si è trattato di un momento molto bello per parlare delle
prattutto con gruppi che vivono uno squilibrio di potere,               vite dei ragazzi “fuori famiglia” lasciando alla letteratura
significa non solo utilizzarla come chiave di lettura, ma               e ai ragazzi il diritto di parola. Ho molto amato l’incontro
creare le condizioni perché questa possa diventare prati-               che si è svolto in università, alla presenza di più di 100
cabile e percorribile. Conosco tanti educatori che quoti-               persone tra operatori e studenti, durante il quale i ragaz-
dianamente si impegnano per costruire spazi partecipa-                  zi hanno avuto la possibilità di intervistare l’autore e di
tivi e numerose cooperative che agiscono progettualità                  raccontare il proprio punto di vista sui percorsi di acco-
in questa direzione. Ho avuto l’opportunità di incontrare               glienza. Garantire il diritto di partecipazione significa in
Progetto 92 in alcune progettualità condivise e mi sembra               primo luogo cedere potere allo sguardo che gli altri han-
che alcune di queste possano rappresentare degli inte-                  no sulla propria vita e su ciò che accade, avendo presente
ressanti spunti di riflessione rispetto alla costruzione di             che quello è l’unico sguardo che hanno a disposizione e
luoghi che si propongano di promuovere partecipazione.                  che facilmente interverrà con prepotenza nelle scelte che
                                                                        verranno fatte.
                                                                        Un altro progetto che vede come protagonisti alcuni ra-
1
   Belotti, V. (2016) Tra adesione, compiacenza e scetticismo. La       gazzi di Progetto 92, è quello del Care Leavers Network3,
prospettiva degli adulti sui processi partecipativi dei ragazzi nel     un percorso di ascolto collettivo e partecipazione che
sistema di protezione sociale italiano, in Belloni, M. C., Bosisio,     coinvolge gruppi di care leavers in 6 regioni d’Italia (al
R., Olagnero, M. (a cura di) Traguardo infanzia. Benessere, par-        momento) e che si propone di far incontrare il punto di
tecipazione e cittadinanza, Accademia University Press, Torino:
                                                                        vista dei ragazzi e delle ragazze con gli operatori e la cit-
110-126.
Belotti V. (2013), “Marginality and voice”. Children and chil-          tadinanza che a vario titolo si occupa di loro. Si è svolta a
dhood studies in Italy”, Interdisciplinary journal of family stu-       Roma il 17 luglio del 2017 la prima conferenza nazionale
dies, XVIII (2): I-VIII.
Belotti, V., Milani, P., Ius, M., Satta, C., Serbati, S., (2012) Cre-
scere fuori famiglia. Lo sguardo degli accolti e le implicazioni        2
                                                                            https://www.youtube.com/watch?v=tY9hvxJgoW4
per il lavoro sociale, Regione Veneto. Osservatorio Regionale
Politiche Sociali, Venezia.                                             3
                                                                            http://www.agevolando.org/care-leavers-network/

                                                                                                                                  9
IL RUGGITO DEL CONSIGLIO - Federazione Trentina della Cooperazione
dei care leavers, ai cui lavori ha preso parte anche un        Valerio Belotti, in occasione della conferenza dei care lea-
nutrito gruppi di ragazzi trentini.                            vers dello scorso 17 luglio4: “Dare voce significa liberare
Mi sembra infine importante segnalarvi che a breve par-        energia! Un’energia che aiuta a crescere, a vedere le cose
tirà un percorso formativo, che vede come capofila Pro-        in maniera diversa, a trovare soluzioni. Le esperienze
getto 92, che si propone di sostenere le competenze di         partecipative fanno crescere l’autostima e il senso di re-
volontari che intendono impegnarsi con i care leavers,         sponsabilità, eppure in Italia sono ancora troppo poche”.
compresi i ragazzi stessi. Il percorso, dal titolo “Esperti    Mi auguro che sempre maggiori possano essere le espe-
per esperienza…si diventa” intende valorizzare l’espe-         rienze partecipative dedicate ai ragazzi “fuori famiglia”,
rienza diretta che i ragazzi hanno maturato nei percorsi       che anche Progetto 92 continui a confermare l’impegno
di accoglienza, ma si propone di sostenere l’acquisizione      su questi temi e che possano essere sempre più numerose
di competenze affinché questa possa essere messa a di-         le occasioni di collaborazione.
sposizione, con più efficacia possibile, per altri ragazzi.
Il percorso sarà strutturato in moduli, che affronteran-
no temi differenti, e vedrà un diretto coinvolgimento dei
care leavers nella loro formulazione.                          4
                                                                 http://sociale.corriere.it/non-lasciateci-soli-i-diciotten-
Mi piace concludere lasciandovi con una frase del prof.        ni-di-comunita-e-case-famiglia-lanciano-un-appello-video/

 L’ANGOLO DELLO CHEF                                                                            di Emanuela Dorigatti

 ARANCINI DI RISO                                              COOKIES
 220 g riso ribe o Roma                                        160 g zucchero di canna
 4 uova                                                        110 g zucchero bianco
 120 g grana                                                   2 uova
 30 g burro                                                    200 g burro
 150 g pane grattugiato                                        400 g farina
 1 mozzarella                                                  1 bustina lievito
 Per i vegetariani alcune cunette di cavolfiore verde          200 g gocce cioccolato
 Olio per friggere
                                                               PROCEDIMENTO:
 Lessare il riso; quando è cotto scolarlo, aggiungere il       Mescolare tutti gli ingredienti e formare dei mucchiet-
 burro, le uova e il grana; mescolare e lasciare raffred-      ti di impasto con un cucchiaino sulla teglia da forno.
 dare. Formare poi gli arancini e mettere all’interno un       Cuocere a 150 gradi per 15 minuti.
 pezzetto di mozzarella o, in alternativa, un po’ di cu-       Far raffreddare e conservare in una scuola di latta.
 nette di cavolfiore, lessato e passato in padella. Sbattere
 le due rimanenti uova, rotolare gli arancini nel compos-
 to e poi passarli nel pane grattugiato.
 Friggete in olio caldo.
                                                                                      BUON APPETITO!

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LA TATA A TEATRO                                                                                      di Luisa Dorigoni

Continua la collaborazione                                                                    tacolo, fino alle 18.30.
di Progetto 92 con il Cen-                                                                    Possono fruirne gratuita-
tro Servizi Culturali Santa                                                                   mente le persone in pos-
Chiara per la stagione di                                                                     sesso di abbonamento,
teatro 2017/18, che offre                                                                     mentre è a pagamento
ai genitori la possibilità di                                                                 per chi acquista singoli
assistere agli spettacoli in                                                                  biglietti. Le prenotazioni
serenità mentre i bambini                                                                     al servizio “Tata a Tea-
trascorrono un pomerig-                                                                       tro” avvengono tramite il
gio divertente con la “Tata                                                                   numero verde 800 013
a Teatro”. In una sala del                                                                    952 indicando il numero
Teatro Sociale, attrezzata                                                                    identificativo del bigliet-
per il gioco e l’accoglienza,                                                                 to o direttamente alla
la nostra tata Sabrina, con                                                                   cassa del teatro al mo-
l’ausilio di Angelica, “maschera” del teatro, si prende      mento dell’acquisto del tagliando d’ingresso.
cura dei piccoli proponendo la lettura di fiabe, labo-       I prossimi spettacoli che vedono attivo il servizio Tata a
ratori creativi e tanti giochi. Il pubblico adulto può in    Teatro presso il Teatro Sociale di Trento sono:
questo modo assistere agli spettacoli programmati nel        4 marzo – Sorelle Materassi, libero adattamento di Ugo
pomeriggio della domenica attraverso un progetto che         Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi
punta a far divertire i bambini in compagnia, fornendo       18 marzo – Smith & Wesson di Alessandro Baricco
al contempo un’interessante soluzione al problema del-       25 marzo – Il nome della rosa di Stefano Massini dal
la loro custodia.                                            romanzo di Umberto Eco
Il servizio si rivolge a bambini dai 3 agli 11 anni a par-   8 aprile – Il secondo figlio di Manfredi Rutelli e Simone
tire dalle 15.30, mezz’ora prima dell’inizio dello spet-     Cristicchi

                                                                                                                       11
CONCILIANDO                                                                                         di Daniela Pietrantonio

nasce la bacheca TREcicli
C’è chi fa ordine per necessità, chi per passione, chi per       carnevale, una pentola da paella o un buster in prestito?
costrizione, chi quasi per ascesi mistica, spinto dalla let-     Non occorre comprarlo: puoi trovare quello che fa per
tura di manuali che vorrebbero aiutarci a riscoprire il le-      te. Parte la BACHECA interna a Progetto 92 TREcicli: re-
game profondo che ci dovrebbe legare agli oggetti di cui         gali, baratti e prestiti! La bacheca è visibile su Yammer,
ci circondiamo. Li abbiamo comprati e li usiamo? Li ab-          social network privato, inserito nel pacchetto office 365,
biamo comprati e non ci servivano? Siamo sicuri che deb-         a cui ciascun dipendente può accedere tramite il portale
bano essere conservati? Stritolati dalla società del posse-      365, con l’account della propria posta elettronica di la-
dere, possiamo fare largo e riscoprire spazi e significati.      voro. (A breve arriverà una circolare con le indicazioni
Da qualche tempo ci sono altri motivi che possono aiu-           tecniche per l’accesso e l’utilizzo). Ognuno può caricare
tarci ad aprire gli armadi: l’ecologia, la solidarietà, il di-   annunci di CERCO/OFFRO che potranno visualizzare i
vertimento. Fioccano infatti le iniziative di riuso, dove        colleghi che si collegano al gruppo. Ci si può poi accor-
si donano le cose, i mercatini dell’usato, dove si vendo-        dare direttamente con l’interessato per la consegna o il
no, gli swap party, dove si scambiano. Da oggi abbiamo           ritiro del bene in questione, facendo riferimento, se utile,
un’altra ragione per fare largo tra passeggini, pattini, sci     al garage dell’ufficio per lasciare in temporanea (e breve)
che i nostri figli non usano più; giocattoli, libri, dvd, bor-   giacenza le cose.
se, attrezzature per animali: ci può essere un/una col-          Semplice! Al via scambi e baratti!
lega a cui possono servire. E tu? Cerchi un costume da

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