Inner Wheel Club Rovereto - Distretto 206 - Italia International Inner Wheel

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Inner Wheel Club Rovereto - Distretto 206 - Italia International Inner Wheel
ANNO I.W. 2020-2021                                            BOLLETTINO N. 05 DICEMBRE 2020

                         Inner Wheel Club Rovereto
                                            Distretto 206 – Italia
                                         International Inner Wheel

           Buon Anno Nuovo!                                   Comitato Esecutivo Anno IW 2020 -2021

                                                            Presidente
                                                            Mariateresa Aita Rocchetti PHF
                  Nevicata
                                                            Vice Presidente
        Sui campi e su le strade                            Nives Giordani Chiusole
           Silenziosa e lieve,
         Volteggiando, la neve                              Immediate Past Presidente
                 Cade.                                      Paola Giudici
        Danza la falda bianca                               Segretaria
      Ne l'ampio ciel scherzosa,                            Carmen Maria Ballotta Sacchiero
        Poi sul terren si posa
                Stanca.                                     Tesoriera
                                                            Clara Benoni Mazzucchi
         In mille immote forme
          Sui tetti e sui camini,                           Addetta Stampa
         Sui cippi e nei giardini                           Annamaria Trentini Benedetti
                  Dorme.
                                                            Addetta Servizio Internazionale
        Tutto dintorno è pace:                              Mirta Anichini Gozzer
       Chiuso in oblìo profondo,
         Indifferente il mondo                              Consigliere
                 Tace.                                      Luisa Gabrielli Sartori
                                                            Ida Giovanelli Trainotti
        Ma ne la calma immensa                              Franca Matteotti
        Torna ai ricordi il core,                           Maria Pia Necchi Ghiri Zanotti
         E ad un sopito amore                               Giovanna Vergara Ischia
                 Pensa.                                     Marialisa Visconti di Modrone Brivio Viaro PHF

                                                            Delegate al Comitato Distretto
                                                            Gianna Maria Sacco Parolari
Poesia di Ada Negri                                         Martina Sacco
tratta dalla raccolta poetica d'esordio “Fatalità”
pubblicata nel 1892.                                        Supplenti Delegate al Comitato Distretto
                                                            Mariarosa Semborowski Strafellini
Poetessa, scrittrice e insegnante italiana                  Lucia Frisinghelli Raffaelli
(Lodi, 3 febbraio 1870 – Milano, 11 gennaio 1945)
E’ stata la prima e unica donna ad essere ammessa           Responsabile Internet
alla Reale Accademia d'Italia.                              Annamaria Trentini Benedetti
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ANNO I.W. 2020 – 2021                                           BOLLETTINO N. 05 DICEMBRE 2020

                                     Agenda di Club

                               Calendario Gennaio 2021

                                                HAPPY INNER WHEEL DAY
                         festeggeremo insieme il compleanno della nostra Associazione con un
                        collegamento Zoom insieme ai Club Trento CARF e Trento Castello CARF
                                               con il seguente programma:
                                   “Margarette Oliver Golding,…questa sconosciuta”
                          Relazione a cura di Daniela Sighel Ioriatti Socia del Club Trento CARF
                                             Past Governatrice Distretto 206
                                       “Scopriamo il Teatro Zandonai di Rovereto”
                          Relazione a cura della Prof. Maria Andreolli Socia del Club di Rovereto”

    Lunedì
11 gennaio 2021
   Ore 18.30

    Giovedì                                     solo per le Socie del
14 gennaio 2021                   Comitato Esecutivo di Club – su piattaforma zoom –
   Ore 18.00

                          Assemblea di Club, a seguire Relazione della Dottoressa Martina Aita
                                    dal titolo “Autismo” - in collegamento Zoom –

    Giovedi
21 gennaio 2021
   Ore 17.00

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                                           Vita di Club

                          Incontro con l’antropologa Dottoressa Marta Villa
            dal titolo “Dimmi cosa mangi…il cibo tra memoria, cultura e identità”
                          - in collegamento telematico piattaforma Zoom –

    Nel pomeriggio di giovedì 10 dicembre 2020 – in collegamento telematico
    piattaforma Zoom - si è tenuta l’Assemblea di Club cui è seguita l’affascinante e
    interessante relazione con l’antropologa dottoressa Marta Villa dal titolo “Dimmi cosa
    mangi…Il cibo tra memoria, cultura e identità”.
                                                         La relatrice si occupa di Antropologia
                                                         Alpina, di Antropologia Alimentare e
                                                         di Antropologia dell’Identità. Durante
                                                         la sua ricerca di dottorato sull’identità
                                                         di una minoranza dell’area alpina del
                                                         Sud Tirolo, analizzando non tanto
                                                         l’aspetto linguistico ma studiando i
                                                         rituali di fertilità che vengono agiti in
                                                         alcune comunità della Val Venosta nei
                                                         periodi invernali, si è imbattuta anche
                                                         nell’esperienza del cibo.
                                                         Il cibo inteso come memoria, identità
                                                         e manifestazione di cultura. Il cibo è
                                                         sicuramente una delle possibilità
                                                         concrete per incontrare e scoprire un
                                                         territorio: è il suo specchio. In molti
                                                         casi, infatti attraverso gli alimenti e la
    cucina, ossia il modo con il quale l’uomo trasforma quello di cui dispone, il territorio
    parla di se stesso.
    L’antropologia dell’alimentazione ha una doppia anima: dal punto di vista culturale
    studia le interazioni tra l’essere umano ed i suoi cibi, descrivendo i sistemi e i
    comportamenti alimentari nelle diverse culture. Dal punto di vista biologico tale
    materia prende in considerazione le singole tradizioni culinarie che riflettono la storia
    evolutiva di un particolare popolo nel suo far fronte alla disponibilità di piante e di
    animali commestibili (attraverso caccia, agricoltura o commercio) alle malattie più
    frequenti, alla siccità, e… all’incontro con altri popoli. Il cibo quindi riflette l’interazione
    fra diversità biologica e culturale. Il cibo è sapere e il sapore diviene un sapere
    culturalmente trasmesso da generazione in generazione. Inoltre il cibo oltre che a
    nutrire l’uomo, regala delle sensazioni e delle vere e proprie emozioni.

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    Un esempio letterario per spiegare che il cibo non è solo gusto, ma emozione e
    ricordo, lo si trova nelle pagine indimenticabili di M. Proust, nel suo romanzo “Alla
    ricerca del tempo perduto”. Il protagonista ricorda poco o niente della sua infanzia,
    ma racconta come, dopo aver assaggiato un biscotto inzuppato nel tè, gli tornino in
    mente dei dettagli (il sapore della madeleine) di quando era piccolo, delle persone che
    lo circondavano e dei luoghi in cui stava. A chi non è successo, sentendo un profumo
    o un gusto particolare, di ricordarsi in maniera istantanea di una persona cara o di un
    evento del passato? Abbiamo vissuto un incontro davvero speciale, con l’argomento
    esposto con tanta passione ed entusiasmo. Grazie dottoressa Marta Villa!

                    Concerto natalizio offerto dal Distretto 206 alle Socie,
            mediante trasmissione diretta in streaming con collegamento on line
       eseguito dal vivo dai musicisti dell'Associazione Spirito Nuovo nella splendida
       cornice di una delle sale affrescate dal Tiepolo a Villa Valmarana (Mira-Venezia)

    Sabato 12 dicembre 2020 la Presidente e alcune Socie hanno partecipato al Concerto
    natalizio, in diretta streaming con esecuzione dal vivo, dalla suggestiva dimora di Villa
    Valmarana sulle rive del Brenta, tra Padova e Venezia.

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Ha dato inizio all’appuntamento la Governatrice Distrettuale con il saluto ed il ringraziamento per la
loro partecipazione alla Presidente Nazionale Angela Farina, a tutte le componenti del Consiglio
Nazionale presenti, alle amiche del Comitato Esecutivo del Distretto 206, alla Vice Presidente
Internazionale Ebe Martines, alla Governatrice del Distretto 86 Germania, alle past presidenti
nazionali alle past governatrici, alle autorita e a tutte le socie presenti del Distretto 206 e di altri
Distretti italiani e stranieri. Un saluto agli ospiti che hanno onorato della loro presenza, il
Governatore Rotary Distretto 2060 Diego Vianello, il Governatore Distretto 2050 Ugo Nichetti, Elisa
Restuccia Presidente Rotary Club Cremona, la Direttrice Marigusta Lazzari della Fondazione Querini
Stampalia di Venezia. La Governatrice al termine del difficile anno trascorso ha ritenuto, insieme al
Comitato Esecutivo del Distretto 206, di non perdere l’occasione di incontrarci per stare insieme,
scambiarci gli auguri più sinceri e per concederci quel sorrirso che spesso ci è mancato. Prima di
tuffarci pienamente nell’eccellenza artistica e nel linguaggio musicale, la Governatrice ha terminato
il suo intervento proponendo una riflessione sul significato del Natale da uno scritto di Henry Van
Dyck: “Siete disposti a fare queste cose sia pure per un giorno solo? Allora per voi Natale durerà tutto
l’anno.”

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    Non è mancato un saluto da parte della padrona di casa Barbara Zanon Valmarana, la
    quale ci ha svelato qualche curiosità della splendida villa; “come la presenza di qualche
    piccolo spirito che ha interferito sui sistemi di comunicazione e che dopo un accordo
    diplomatico tutto si è risolto.” Straordinarie le quattro splendide donne musiciste che
    compongono il poliedrico quartetto d’archi ArTime Quartet e l’acuta e virtuosa nota
    di voce della soprano lirica veneziana Sara Cortolezzis. Il raffinato programma
    musicale ha accostato composizioni sacre e classici natalizi; il tutto con l’impeccabile
    direzione artistica ed organizzativa del musicista e tenore Matteo Gobbo Trioli,
    dell’Associazione Spirito Nuovo, e del musicista e Direttore d’Orchestra Pietro
    Semenzato. Un momento unico ed emozionante, soprattutto in questo momento
    storico particolare per il mondo della musica e dello spettacolo, che ci ha permesso di
    vivere anche da casa l’intensa magia di Natale.

              Matteo Gobbo Trioli

                                                              Barbara Zanon Valmarana

             Affresco dipinto dall’allievo di Tiepolo in Villa Barchessa Valmarana

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                        Quartetto d’archi ArTime Quartet
                               affersco dipint

                                                                           llien
                          villa barcsa valmarana

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                               Soprano lirica Sara Cortolezzis

                        Il suono della campana al termine dell’evento

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    Alcuni cenni storici sulla Villa

    La Barchessa Valmarana appartiene al ricco patrimonio artistico delle Ville Venete. La Barchessa
    è ciò che resta della seicentesca Villa Valmarana, un complesso edificio costituito dal corpo
    padronale ai cui lati si sviluppano due barchesse. Fino alla fine del 1600 la barchessa era quella
    parte della villa che rimaneva al servizio dell’agricoltura, come granaio, e sotto le cui arcate
    venivano riposte le barche (da queste si trasse poi il nome barchessa), affinché non
    disturbassero il normale utilizzo del Naviglio del Brenta (era infatti vietato lasciare le barche
    attraccate lungo il Canale). Il XVII secolo, l’ultimo della Repubblica Marinara di Venezia, è
    caratterizzato da una vita dedita al divertimento ed all’ostentazione: simbolo di tutto ciò
    diventano le feste che, organizzate all’interno delle ville lungo la Riviera del Brenta, duravano
    anche più di un giorno. Si presenta così alla Famiglia Valmarana la necessità di dare ospitalità
    agli invitati, ma il palazzo di famiglia o corpo padronale, era sufficiente solo per i famigliari. Così
    le Barchesse della Villa vennero trasformate in Foresterie per assolvere a questa esigenza: da
    “foresti” (indicando con questo termine parenti e amici) si trae la parola foresteria.
    L’interno venne completamente decorato a fresco, in quanto anche la decorazione assolveva
    al compito di ostentazione da parte della famiglia veneta. Ci perviene ancora il ricordo delle
    grandi feste che Prospero Valmarana, Cavio alla mercanzia, aveva esteso nella sua villa nel 1764
    per il rappresentante del Bej di Tripoli con cui aveva esteso un trattato di commercio per conto
    della Serenissima. Alla fine del secolo scorso la famiglia Valmarana, per non pagare le tasse sui
    beni di lusso, abbatté il corpo centrale della villa lasciando così il complesso privo della
    costruzione principale. Demolita l’abitazione rimasero, ai fini di utilità pratica, le due barchesse
    laterali che, a differenza del corpo padronale, non erano considerate edifici di lusso. Le due
    barchesse hanno poi un diverso destino: quella di sinistra, che ha una chiesetta dove’è sepolta
    una della ultime proprietarie, passa in mano a sei famiglie che ne modificano la struttura
    architettonica per ottenere più spazio; quella di destra, diventa prima una cantina-taverna e
    poi è acquistata dallo scultore Luciano Minguzzi che ne cura il restauro e ne studia gli affreschi
    (1964-65). Il radicale ed accurato restauro ha portato la barchessa Valmarana al suo passato
    splendore: un aspetto monumentale per l’ampio porticato a doppie colonne, manifesta la
    funzione di rappresentanza che l’edificio era chiamato a svolgere.

            Entrata Villa Barchessa Valmarana a Mira (VE) lungo la Riviera del Brenta

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                   La Stanza dove ha avuto luogo il Concerto natalizio

                 Il Porticato a doppie colonne e gli spazi interni della Villa

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       Auguri di Natale con la Governatrice Distrettuale Cristina Groppali Scandelli, la
    Segretaria Distrettuale Isabella Lombardo Marani, le Presidenti e le socie del Club di
    Trento, Trento Castello e Arzignano, l'amica e Socia del Club di Tunisi Samya Kamoun
              e con l’amica Martina Dei Cas – collegamento piattaforma zoom –

    Lo Scambio degli auguri di Natale è sempre un momento speciale nella vita del Club
    e nonostante l’emergenza sanitaria abbia imposto un progressivo annullamento di
    incontri in presenza, ciò non ha fermato il desiderio di incontrarci virtualmente.

    Giovedì 17 dicembre 2020, avvolte nella magica atmosfera che precede il Santo Natale
    e la grande gioia per l’ampia partecipazione delle Socie e delle gradite Ospiti collegate
    on line, ci siamo incontrate per il tradizionale scambio degli auguri natalizi e di fine
    anno in un clima di serenità ed amicizia.

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    Erano con noi la Governatrice Distrettuale Cristina Groppali Scandelli, la Vice
    Governatrice Rosanna Zen, la Segretaria Distrettuale Isabella Lombardo Marani, la
    Presidente IW Club Trento Giuliana Sbaffo, la Presidente IW Club Trento Castello Luisa
    Fronza, la Presidente IW Club Arzignano (Club contatto) Laura Pastorello Legnaro, la
    Past Rappresentante Nazionale Franca Cinefra Pergolotti, la Past Governatrice Daniela
    Sighel Ioriatti e l’amica Samya Kamoun IW Club Tunisi.

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    Dopo i saluti, la Presidente Mariateresa Aita e la Segretaria Carmen Maria Ballotta
    hanno accolto e presentato una giovane ospite; la giornalista e scrittrice Martina Dei
    Cas la quale ha condiviso il suo racconto “il Natale del cromaro”.

    Il testo racconta la storia del cromaro Mario, venditore ambulante. E’ stato scritto in
    occasione dell’inaugurazione del Natale 2019 a Roma in Piazza S. Pietro del Presepe in
    legno di Scurelle, con i personaggi che fanno parte della storia e della cultura
    contadine della Valsugana e che rappresentano i lavori della tradizione trentina di un
    tempo.

    Come già sottolineato in apertura dell’appuntamento dalla Presidente anche il
    racconto ha fornito lo spunto per una riflessione sullo Spirito del Natale ed il suo vero
    significato.

                                      Il Natale del cromaro

    C’era una volta, nella valle del Tesino, un uomo chiamato Mario. Come molti in paese,
    d’estate faceva la legna nel bosco e coltivava il mais nei campi terrazzati sulla
    montagna. I raccolti però erano scarsi e allora d’inverno si trasformava in cromaro.
    Armato di uno zaino a cassetti, diveniva venditore errante di pietre focaie, stampe
    religiose, kit per il cucito e sementi. Con il cappello di feltro calcato sulle orecchie, la
    sciarpa di lana grossa stretta intorno al collo e la giacca di flanella imbottita di vecchi
    giornali per non lasciar passare il freddo, guadava i torrenti e valicava i passi offrendo
    la sua merce di maso in maso. A volte per orientarsi seguiva i binari della ferrovia
    imperiale, altre le stelle. Il nonno, anche lui ambulante porta a porta, diceva che ai suoi

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    tempi era diverso e che camminando dietro il treno era arrivato fino in Russia.
    Sosteneva di aver visto le guglie del palazzo dell’Ermitage e di aver dormito in riva al
    Danubio blu. Mario, invece, aveva cominciato la professione tra le due guerre, quando
    i confini erano ormai sigillati e le strade costruite dai soldati cominciavano a portare in
    vetta i nuovi prodotti di città. Per fortuna, le famiglie della frontiera, strette tra il fiume,
    i ghiacciai e la dogana, si fidavano ancora di lui e permettevano ai suoi affari di
    sopravvivere. Mario tornava dalla fidanzata solo a primavera inoltrata, con lo zaino
    vuoto e un piccolo gruzzolo da aggiungere a quanto già risparmiato per costruire la
    loro futura casa. Amava il senso di libertà che si respirava tra pascoli e ghiaioni e
    quando la notte scendeva non temeva l’arrivo di lupi e diavoli del bosco. Solo una cosa
    gli mozzava il respiro e gli faceva lacrimare gli occhi più del vento del nord. Ed era non
    poter celebrare il Natale e l’arrivo dell’anno nuovo assieme a coloro che amava. Certo,
    i contadini che incontrava lungo la via, per quanto poveri, erano gentili e gli
    mettevano sempre a disposizione un piatto di minestra o di polenta e un giaciglio
    nella stalla, ma non era la stessa cosa. Nel suo terzo o quarto inverno da cromaro, per
    esempio, intorno a metà dicembre aveva nevicato tantissimo. Mario era riuscito a
    rifugiarsi per un pelo in una grotta, prima che cominciasse la tormenta. Una volta
    placata l’ira degli elementi era uscito e si era trovato davanti un paesaggio incantato.
    Le poiane cercavano di mimetizzarsi tra la roccia e la neve candida, mentre i pettirossi
    zampettavano tra le bacche di agrifoglio e giù, nella valle, le campane della chiesa
    suonavano a festa. I sentieri però, erano completamente scomparsi. Perso e intirizzito,
    Mario estrasse la bussola del padre e la mappa del nonno. Stando alle loro indicazioni,
    doveva dirigersi verso est. Camminò e camminò, ma alla fine scese la notte senza che
    incrociasse anima viva. Scoraggiato, cominciò a pensare come costruire un riparo di
    fortuna, quando oltre gli abeti scorse un lumicino. Con lo zaino che gli sbatacchiava
    sulle spalle, arrancò in quella direzione e ben presto si trovò sulla soglia di una baita
    che nel suo peregrinare non aveva mai visto. Gli aprì una giovane coppia: lei con le
    mani strette sul ventre gonfio, lui brandendo la lira per tagliare il formaggio a mo’ di
    arma. Non appena, però, capirono che si trattava di un viandante smarrito, la
    diffidenza sparì. Il marito gli diede in prestito un paio di calzini asciutti e la moglie gli
    offrì una fetta di salame, una crosta di pane secco e un bicchiere di latte caldo. Poi gli
    disse che poteva restare a dormire davanti al fuoco per asciugarsi le ossa. In pochi
    minuti, Mario si appisolò, grato. Nel cuore della notte, però, un grido lo svegliò. La
    donna era entrata in travaglio. “Il medico mi ha raccomandato di portarla in ospedale,
    perché potrebbe avere un parto complicato” spiegò il marito. Il cromaro si rimise gli
    scarponi, pronto ad aiutarlo o perlomeno a togliere il disturbo, ma l’altro lo fermò: “Tu
    resta qui tutto il tempo di cui hai bisogno per riprenderti. Al massimo, ricordati di dare
    da mangiare alla mucca e alle galline”. Mario annuì, grato, e così fece. Finché la coppia
    rimase in paese, cambiò il fieno nella stalla, tenne compagnia al cane pastore, scacciò
    le volpi che minacciavano il pollaio e intagliò in un tronco caduto un piccolo

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    sgabellino per il bambino che sarebbe arrivato. La mattina di Natale si alzò presto,
    mangiò un po’ di zuppa avanzata dal giorno prima e disse una breve preghiera.
    Avrebbe voluto presenziare alla Santa Messa, ma non sapeva come arrivare alla chiesa.
    E poi Dio non era forse tutto intorno a lui, negli animali, nelle piante e nelle montagne?
    All’improvviso, verso mezzogiorno, il cane pastore cominciò ad abbaiare. Mario,
    temendo l’arrivo di qualche bandito, corse fuori e per poco non inciampò nel padrone
    di casa che, slegato l’asino dal carretto, stava aiutando la moglie a scendere. La donna,
    con gli occhi brillanti dietro le profonde occhiaie, stringeva al petto un fagottino.
    “Buon Natale” disse. “Anche dalla piccola Natalia” aggiunse, scostando la copertina
    per lasciargli intravedere il visino minuscolo della neonata. Mario sorrise, pensando al
    giorno in cui lui stesso avrebbe raccontato ai figli e ai nipoti la magia di quell’istante.
    Poi regalò ai giovani genitori una stampa di Santa Rita protettrice dei bambini e un
    sacchetto di sementi di rose d’inverno per ringraziarli dell’ospitalità e si preparò a
    ripartire alla volta di un nuovo maso.
    “Nonno, nonno, ma il roseto poi è fiorito?”
    “L’hai rivisto?”
    “E Natalia? Quanti anni ha adesso? Dove vive?”
    Mario sorride, abbracciando i nipotini con lo sguardo. Quei tre bambini ormai
    conoscono la storia meglio di lui, ma insistono nel farsela raccontare ogni anno, la
    mattina di Natale, subito dopo aver scartato i regali.
    “Allora…” fa per rispondere, ma il trillo del campanello lo interrompe.
    “Forse è la zia, che si era dimenticata il panettone” ipotizza la più grande dei nipoti, ma
    quando apre la porta si trova davanti un ragazzo alto e scuro come la statuina di
    Baldassarre nel presepe, con il berretto di una squadra di calcio e la giacca di un’altra.
    Indossa scarpe di tela tutte bagnate e si trascina dietro una borsa straripante di
    utensili, tappetini di gomma e scope di saggina.
    “Se comprare, buono prezzo” dice.
    Mario lo fissa per un lungo istante, mentre a loro volta la figlia, il genero, il figlio e la
    nuora, che nel frattempo si sono riuniti nell’ingresso, osservano lui perplessi.
    “Non ci serve niente, grazie” rispondono, educati, quasi in coro.
    “Ma tu sei come il mio nonnino da giovane? Ci racconti una storia?” chiede il più
    piccolo dei nipoti, tirando l’ambulante per i pantaloni.
    Mario si gratta la barba bianca e si strofina gli occhi azzurri, ingrigiti dalle cateratte. Lui
    e quel ragazzo non potrebbero essere più diversi, eppure…
    “Sì”, risponde “lui è come me, e anche se non compriamo niente, oggi se gli va può
    fermarsi a mangiare con noi”. Perché come ultimo venditore errante della valle del
    Tesino, è compito suo far sì che, anche se la professione è andata ormai estinta, i nipoti
    continuino a festeggiare il Natale del cromaro. Un Natale fatto di gente buona e umile,
    in cui la felicità ha la consistenza della neve, il colore delle stelle e il sapore di un piatto
    di zuppa condiviso con un uomo o una donna sconosciuta, costretti dalla vita a
    trascorrere lontano da casa questa giornata e molte di quelle che verranno.

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    La serata è stata allietata da Anna Madurelli IW Club Arzignano (Club contatto) che ha
    suonato al pianoforte e cantato dal vivo per tutte noi il canto per eccellenza di Natale,
    “Stille Nacth”. Si tratta del testo più evocativo della Natività, intonato per la prima volta
    alla vigilia di Natale del 1818 nella chiesa di San Nicola a Oberndorf una cittadina
    austriaca non lontana da Salisburgo. Dal 2011 fa parte del patrimonio culturale
    immateriale dell’Unesco.

    Per concludere, la presentazione fotografica degli scambi degli auguri nel corso degli
    anni intercalati dalle immagini e dall’atmosfera natalizia dei presepi che avremmo
    dovuto andare a visitare a Miola di Pinè; come tradizione, che prosegue da oltre
    vent’anni, gli androni delle case, le legnaie, i vani delle finestre si popolano di statuine
    e casette.

    Al termine, anche se distanti e in modalità virtuale, abbiamo comunque voluto sentirci
    unite e non abbiamo rinunciato a un brindisi benaugurale.
    L’atmosfera del Natale è presente in tutti, anche se diversa dagli altri anni, in quanto
    alle classiche parole di augurio, gioia e serenità si aggiunge la salute prima di tutto.

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                                        Service di Natale

    In questo periodo natalizio la Presidente ha proposto a tutte le Socie del Club un
    Service umanitario quale segno di attenzione, sensibilità e solidarietà. A tal fine è stato
    consegnato direttamente alla Responsabile di Rovereto dell'Area Socio Assistenziale
    della Croce Rossa Italiana un contributo finalizzato alla distribuzione di pacchi alle
    famiglie bisognose; sono stati donati prodotti per la pulizia, per la cura della persona
    e un dolce per i bambini.

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                             Contatti con il Distretto 206

    Raccolta Fondi in favore dei terremotati delle città di Petrinja e Sisak in Crozia

    Il Distretto 206 ha promosso una raccolta fondi (allegata lettera) a favore della
    popolazione croata colpita dal devastante terremoto di magnitudo 6.2 del 29
    dicembre 2020 con epicentro non lontano dalla cittadina di Petrinja in Croazia. In
    questo momento così difficile per tutti a causa della pandemia da Covid 19 il nostro
    Club non vuole far venire meno il proprio sostegno a chi è precipitato in una
    situazione tanto drammatica. La somma raccolta (contributo del Club e donazioni
    personali di alcune Socie) sarà versata dal Tesoriere del Distretto 206 direttamente sul
    conto del Distretto 191 Croazia e contribuirà all’acquisto dei beni necessari per
    l’emergenza. La Governatrice del Distretto 191 Croazia Jansa Berne Racic, contattata
    dalla Governatrice del Distretto 206 Cristina Groppali Scandelli, ha ringraziato
    anticipatamente della nostra generosità.

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                Appello pubblicato da INNERWHEEL Distretto 191 Croazia

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                                      Traduzione dell’appello
                         PER LE VITTIME DEL TERREMOTO IN CROAZIA

                                      AIUTACI AD AIUTARLI

    Nel tempo della celebrazione per dare il benvenuto al nuovo, migliore e diverso anno,
    nei tempi in cui tutti noi accendiamo le luci attorno a tavoli festivi pieni di prelibatezze
    - la luce delle candele e delle lampade ad olio è l'unica cosa che illumina la notte e
    riscalda le persone nel terremoto che ha colpito le aree della Croazia. Città di Petrinja,
    Sisak, Glina e numerosi villaggi e insediamenti di questa regione croata hanno subito
    vittime umane e distruzioni invisibili causate da un forte terremoto di 6,2 gradi Richter.
    Dimostriamo ancora una volta il grande cuore di Inner Wheel, l'umanità e la solidarietà
    e aiutiamo coloro che, in pochi secondi di questo devastante terremoto, hanno perso
    tutto. Il nostro obiettivo è raccogliere fondi per acquistare una casa prefabbricata per
    famiglie rimaste senza casa. Anche la più piccola donazione è preziosa per noi.
    Invitiamo gentilmente i club, i distretti e le persone IW ad aiutare donando

    "Per le vittime del terremoto in Croazia"

                       Donazione al “Service dei Club del Distretto”

    Durante la visita al Club il 17 dicembre u.s. la Governatrice ha ricordato di aver
    comunicato alle Presidenti il suo desiderio di rinunciare al piccolo dono che
    normalmente viene fatto per l’occasione e ha chiesto di devolvere il rispettivo importo
    a un “Service dei Club del Distretto” indirizzato al miglioramento della sensibilità e
    della cultura verso l’ambiente.

    Per questa ragione la Governatrice si è rivolta all’orto botanico di Padova nato nel 1545
    - Patrimonio dell’UNESCO, presso il quale sono presenti meravigliose serre della
    biodiversità e dove attualmente manca una palma da cocco. Pertanto il nostro Club
    da aderito al Service distrettuale, donando un contributo per il reinserimento della
    specie di pianta mancante.
    L’ idea è di presentare questo Service in occasione del Premio Donna che si terrà a
    Padova al Caffè Pedrocchi il 17 aprile 2021.

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       Alcune Socie hanno aderito all’invito del Club di Pordenone - attraverso
    collegamento piattaforma Zoom – e hanno partecipato all’incontro dal titolo
                “I Pastori raccontano” della Socia Adelaide Fonte Missineo

    “Carissime Amiche,
    Mercoledì 9 Dicembre, su piattaforma Zoom, ho partecipato insieme ad alcune di noi,
    ad un incontro organizzato dal Club di Pordenone, " I Pastori raccontano ", per
    ascoltare la relazione di una loro Socia, Adelaide Fonte Missineo, sui Presepi. Su
    richiesta della nostra Editor, proverò a darvi un breve resoconto dell'esposizione di
    Adelaide che tanto ho apprezzato in questo Natale così " vuoto " di presenze reali ma
    forse proprio per questo ancora più ricco di contenuti emozionali.
    Adelaide, grande appassionata di Presepi che realizza ogni anno da tantissimo tempo,
    ci ha narrato una piccola storia, o meglio, ci ha dato alcune notizie sul Presepe
    Napoletano.
    Tutte noi credo abbiamo ricordi legati al Presepe ma forse, almeno per me era così,
    non sapevamo che dietro le " statuine ", i personaggi del Presepe, c'è tutta una
    tradizione popolare fatta di storia, leggende ed aneddoti che nel tempo si sono
    mescolati con brani del Vangelo per dare vita ad una realtà unica .
    Tra le altre cose ho appreso che i personaggi che compongono il Presepe non
    andrebbero posizionati a caso ma che ognuno di loro dovrebbe avere una
    collocazione ben precisa ed anche che, in un vero Presepe Napoletano, alcune di
    queste figure non dovrebbero proprio mancare. Anzi, le figure fondamentali perchè
    un Presepe sia un Presepe " corretto " dovrebbero essere 72 !!!!
    Inoltre tante di loro racchiudono un significato allegorico, ci sono personaggi positivi
    e personaggi negativi........
    All'inizio del Presepe dovrebbe trovarsi sempre Benino, un pastorello che dorme sotto
    un pagliaio e sogna ed il suo sogno simboleggia l'attesa del Natale.
    Non possono poi mancare il Macellaio, personaggio considerato negativo, il
    Cacciatore portatore di morte, il Pozzo e la Locanda entrambi estremamente negativi:
    il Pozzo perchè rappresenta il collegamento tra la superficie e le acque sotterranee, gli
    Inferi, la Locanda perchè quando Maria e Giuseppe giunsero a Betlemme chiesero
    ospitalità in parecchie taverne e locande ma vennero scacciati in malo modo.
    Tra i personaggi positivi abbiamo la Lavandaia, il Pescatore che simboleggia la vita,
    infatti i pesci nell'iconografia cristiana rappresentano Gesù, la Vita.
    Poi abbiamo il Pastore della Meraviglia, sempre vicino alla Grotta che con le braccia e
    la bocca spalancate mostra lo stupore per la nascita di Gesù.
    Infine ricordiamo anche il Bue che simboleggia il Bene e l'Asinello il Male.
    Inoltre Pastori e Pecore non dovrebbero mai mancare come Ciccibacco il Vinaio.

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    Tra le altre cose Adelaide ricordava il quartiere di San Giovanni Armeno a Napoli, luogo
    deputato per eccellenza alla creazione dei personaggi del Presepe, dove esperti
    artigiani creano ancora piccole meraviglie e dove ancora si possono trovare " sarte "
    che confezionano i costumi delle figurine del Presepe.
    Per ultimo a Napoli è talmente stretto il rapporto tra il Presepe e la quotidianità che
    ogni anno, a seconda del momento storico o dell'importanza del personaggio, tra le
    figure classiche del Presepe, si troveranno anche statuine di personaggi di spicco della
    Politica, del Calcio, dello Spettacolo...insomma uno strettissimo legame tra passato e
    presente.
    Il racconto di Adelaide mi ha fatto scoprire cose nuove e riscoprire cose dimenticate
    ed ha contribuito a farmi avvicinare all'atmosfera del Natale, quella della mia infanzia,
    che forse quest'anno sentivo lontana.
    Ancora un grazie di cuore all'Amica del Club di Pordenone ed un grande e caro
    abbraccio affettuoso e virtuale a voi tutte.

    Buon Natale .
                                                      Anna Maria Di Mauro Avella

    “Nella locandina che invita all’evento si legge:
    Chi fa il presepe in occasione del Natale in genere posiziona i Pastori a caso. Invece
    ognuno di loro ha un significato, una storia ed una collocazione ben precisa che crea
    un racconto ancor più affascinante, le cui suggestioni arrivano da lontano.”
    Risale infatti all’epoca di san Francesco (1223) il primo presepe vivente che poi fu
    ripreso da molte regioni di Italia con accessori diversi a seconda delle consuetudini dei
    luoghi, accessori difficilmente ora reperibili.

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    Inizia descrivendo i vari personaggi che nel presepio hanno una posizione particolare,
    un compito ben preciso e spesso posizionati in uno “scrabattolo” piccola edicola
    devozionale; illustra le statuine presenti tra cui i pastori (uno detto “meravigliato” per
    lo stupore dell’evento), un uomo di colore ovvero il guardiano della Natività, gli
    zampognari, vicino alla grotta due pastori marito e moglie con due caprette sulle
    spalle e nel prato 12 pecore come i mesi dell’anno, il viandante, il panettiere e la
    portatrice di pani, la zingara anch’essa di colore e non può mancare la Stella citata da
    Matteo. Indispensabili sono gli elementi del paesaggio quali il pozzo, la fontana, la
    montagna, il mercato, la taverna, il fiume, il molino, elementi che non possono
    mancare ed intorno ai quali sono sorte nell’antichità leggende molto particolari. Nella
    zona della Natività non possono mancare i Magi (dono) che rappresentano le età
    dell’uomo.
    La relatrice infine racconta la sua passione per costruire, anno dopo anno, Presepi con
    statuine sempre diverse, in un preciso ordine e con abbigliamento specifico, il tutto
    per costruire una magia.”

                                          Marialisa Visconti di Modrone Brivio Viaro

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                          Insieme a tutte le Socie del Club
                         un augurio di Buon Compleanno
                    alle Amiche che hanno compiuto gli anni nel

                              Mese di dicembre 2020

                                    Licia Lisi Rizzi

                               Caterina Poma Consoli

                                Luisa Gabrielli Sartori

                              Lucia Frisinghelli Raffaelli

                                  Nicoletta Franzoi

                               Nives Giordani Chiusole

                                     Ester Molco

                                Marina Piatti Landoni

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         Messaggio della Governatrice Distrettuale Cristina Groppali Scandelli

    Care Amiche,

    è imminente l’arrivo del Natale che porta freddo e neve con una magica atmosfera
    che rende questa festa particolare.

    Mai come quest’anno, in questo periodo triste e difficile per tutte noi, diventa
    necessario affrontare questa ricorrenza con grande senso di responsabilità e
    sacrificio, unite e vicine a chi si trova in difficoltà. Forte è il bisogno di un Natale
    ricco di umanità e di solidarietà, di collaborazione, di rapporti umani caratterizzati
    da cortesia e amore, di impegno verso la salvaguardia della natura e dell’ambiente
    ricco di una molteplicità di esseri viventi vegetali e animali da rispettare. E’ tempo
    di aiutare i più bisognosi, i diversamente abili e gli anziani per compiere buone
    azioni che ci possano riempire di gioia.

    C’è bisogno di dare a ciascuno la propria dignità in modo che possa essere garantita
    senza si e senza ma, che siano assicurati a tutti lavoro, sanità e alimenti in modo che
    ci si possa considerare cittadini dell’universo.

    Se così sarà, se potremo batterci per combattere l’indifferenza per migliorare le
    situazioni di disagio e di diseguaglianza, potremo costruire un mondo migliore con
    la nostra grande Associazione che potrà dare un significativo contributo.

    Auguro a tutte le socie e alle loro famiglie un Natale sereno e un felice Anno Nuovo.

                                                                 Cristina

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           Messaggio della Presidente del Consiglio Nazionale Angela Farina

    Carissime,
    tra poco inizierà il periodo delle feste, ma come sarà questo Natale?
    Nella mia “lettera a Babbo Natale” ho scritto che vorrei la fine della pandemia con
    un ritorno alla normalità.
    Questa mattina mentre ero in macchina ho visto un cartello pubblicitario dei
    villaggi di Natale, con la faccia di Babbo Natale: un momento magico, Babbo Natale
    per i bambini è come un super eroe vestito di rosso che può esaudire tutti (quasi
    tutti) i loro desideri. E’ bello sognare, ma come sarà quest’anno con il
    distanziamento sociale e mascherina?
    Probabilmente Babbo Natale farà visita ai villaggi di Natale, raccoglierà le letterine,
    a meno che non siano tutte virtuali, magari scansionate ed inviate alla sua email (un
    po’ fredda come cosa). Probabilmente non ci sarà il momento in cui ogni bambino
    potrà parlare a tu per tu con lui, a meno che Babbo Natale non indossi anche la
    visiera, una bella mascherina con disegnato un sorriso e che cambi i guanti ad ogni
    incontro, ma questo non lo vedo possibile rovinerebbe la magia dell’attimo.
    Dopo l’immagine di Babbo Natale con la mascherina mi sono immaginata il pranzo
    di Natale davanti al pc. Abbiamo tollerato la Pasqua senza amici/parenti, ma che
    Natale sarebbe senza i pranzi e le cene in famiglia? Perché il Natale è fatto di
    atmosfera, di gesti, di persone. E’ l’unico momento dell’anno in cui riusciamo a stare
    tutti uniti senza guardare l’orologio per i vari impegni. Ci toccherà insegnare alle
    nonne ad usare Zoom posizionare i pc al tavolo e preparare tutti lo stesso menù per
    sentirci più uniti.
    L’Inner Wheel non sfugge a questa atmosfera: ma quanto è lontana oggi dagli ideali
    disegnati da Margarette Golding poco meno di cento anni fa. Non riconosco più la
    nostra Associazione nelle riunioni sulla piattaforma Zoom, che per fortuna ci ha
    aiutato a sentirci vicini. Non dobbiamo, però dimenticare che i nostri Service
    dovrebbero essere rivolti al sociale e non ai grandi progetti!
    Tuttavia non possiamo non tenere conto che il mondo è cambiato, la società è
    cambiata, i bisogni sono diversi e l’invito della Presidente Internazionale a guidare
    il cambiamento (cioè in qualche modo controllarlo) è quanto mai opportuno:
    dobbiamo dunque seguire le nuove esigenze ma senza dimenticare il passato.

    Il Dalai Lama un giorno disse: “Ciascuno di noi è l’artefice del suo destino, spetta a
    noi crearci le cause della felicità. È in gioco la nostra responsabilità e quella di
    nessun altro.”
    Auguri affettuosi a tutte

    Angela

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             Messaggio della Presidente Internazionale Dott.ssa Bina Vyas

    Miei cari amici IW,
    Auguro a tutti voi un Anno Nuovo 2021 molto felice, sorridente e positivo, pieno di
    gioia e buona salute.
    Lasciamoci alle spalle un anno doloroso e ricordiamo il 2020 come un anno di
    grande apprendimento, mantieni le finestre della nostra mente aperte e
    accogliamo il 2021 con sorrisi e bei ricordi mentre Better Days sono in arrivo.
    Il 2021 inizia con grandi aspettative ed esperienze. Vi porto tutte meravigliose
    notizie nel nuovo anno. Il 2021 sarà un anno storico per l'Inner Wheel.
    Quest'anno sono state introdotte molte modifiche.
    Inner Wheel è ora pronto a GUIDARE IL CAMBIAMENTO iniziando per la prima volta
    in 97 anni - la 18 ° CONVENZIONE VIRTUALE IIW ... una CONVENZIONE che attirerà
    migliaia di Membri IW in tutto il mondo per guardare e godersi i lavori della
    CONVENZIONE dal le calde comodità delle loro case.
    Salutiamo tutti la nostra Organizzazione IW mondiale per aver lanciato la prima
    CONVENZIONE VIRTUALE per più di 1,10 lakh membri IW nel mondo.
    Congratulazioni a tutti voi !!
    Attendiamo con impazienza il vostro sostegno, collaborazione, amore e affetto per
    tutto l'anno 2021

    Auguro a tutti voi un felice e sicuro anno nuovo 2021 !!

                            Dr Bina Vyas - Presidente -International Inner Wheel

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                             Agenda DISTRETTO 206

              Calendario eventi distrettuali fino a giugno 2021

               Sabato                   Rinnovo di Contatto D 204 – Milano
          27 febbraio 2021                    - seguirà programma –

                                   FORUM INTERASSOCIATIVO D206 IW ITALIA /
              Sabato                ROTARY D2060 Treviso - BHR Treviso Hotel
           20 marzo 2021                     Consegna del Premio
                                     "Quando la volontà vince ogni ostacolo"

              Sabato              PREMIO INNER WHEEL PER LA DONNA - Padova
           17 aprile 2021                     - Caffè Pedrocchi –

       Da Venerdi 14 maggio a                 Consiglio Nazionale Italia
      Domenica 16 maggio 2021               FESTA DELL'AMICIZIA Palermo

               Sabato
                                 II^ Assemblea Distrettuale - Cremona - Sala Maffei
           12 giugno 2021

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              CONTINUA il Ciclo di conversazioni promosse dal Distretto 206
                               “Per non Perderci di Vista”

                         LUNEDI' 18 GENNAIO 2021 alle ore 18
           VISITA VIRTUALE DELLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA - Venezia

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                        Dicembre 2020 - Ricordi Nevosi!

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                      Sede                                                     Contatti
                                                                   Presidente Maria Teresa Aita Rocchetti
                   Via Carducci, 13
                                                                           Cell: +39 340 494 0646
          Presso sede Rotary Club di Rovereto                    E-mail Club: iiw.it.clubrovereto@gmail.com
                38068 Rovereto (TN)                                 PEC Club: iiw.itclubrovereto@pec.it

               Per motivi organizzativi, la partecipazione a ciascuno degli eventi sopra elencati deve essere
                                                comunicata alla Segretaria
                      Carmen Maria Ballotta Sacchiero (349 8124271 – carmen.ballotta@virgilio.it)

                La Tesoriera ricorda alle Socie che la quota sociale deve essere versata nell’arco temporale
                                          entro il 31 dicembre 2020 alle seguenti
                                                coordinate bancarie IBAN:
                          CASSA RURALE DI ROVERETO IT 43F 08210 20800 000000101384

  I.W. Internazionale: www.internationalinnerwheel.org
  I.W. Nazionale: www.innerwheel.it
  I.W. E-mail Distretto 206: iiw.it.district206@gmail.com
  I.W. PEC Distretto 206: distretto206iiw@pec.it
  I.W. Inner Wheel Club Rovereto: www.innerwheel.it club rovereto
  I.W. E-mail Club di Rovereto: iiw.it.clubrovereto@gmail.com
  I.W. PEC Club di Rovereto: iiw.it.clubrovereto@pec.it

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