INCONTRO FERRERO 14-11 - TRA "GLOBALE" E "LOCALE" DOMENICO GATTUSO, PAOLO FERRERO E L'ALTRA CALABRIA A DIFESA DELLE FASCE POPOLARI E DEI TERRITORI ...
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INCONTRO FERRERO 14-11 TRA “GLOBALE” E “LOCALE” DOMENICO GATTUSO, PAOLO FERRERO E L’ALTRA CALABRIA A DIFESA DELLE FASCE POPOLARI E DEI TERRITORI COLPITI DAL NEOLIBERISMO. Interpretare le problematiche e le potenzialità dei territori calabresi, ma pure le grandi dinamiche economico-finanziarie italiane, europee e mondiali che purtroppo influenzano in negativo quelle politiche. E’ capace di compiere entrambe le operazioni L’Altra Calabria, come dimostrato in occasione della presentazione de “La truffa del debito pubblico”, libro scritto dal segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, sceso nella nostra regione per sostenere il candidato presidente Domenico Gattuso. Operazione che potrebbe apparire secondaria quella dell’analisi del “globale”. Ma che non lo è perché il “globale”, oltre ad influenzare la sfera sociale, economica ed anche psicologica di ogni cittadino, tocca il “locale” in termini di vivibilità del presente e prospettiva del futuro. Nel ragionamento con Ferrero, è emersa tutta la violenza neoliberista che spinge il governo italiano a chiedere sacrifici economici ad ampie fasce popolari e privilegiare ristrette cerchie ricche, così come ad attuare misure recessive che bloccano occupazione e sviluppo a vantaggio degli interessi economici e finanziari. E che lo spinge a penalizzare i territori come la Calabria sempre più costretta a convivere con tagli di spesa pubblica che si ripercuotono negativamente sulla risoluzione di criticità in ambiti come sanità o trasporti e sulla creazione di opportunità di un futuro migliore. «C’è una nefasta egemonia dell’economia e della finanza sulla politica. Quasi “divina”, visto che si parla di “sacrifici” per ingraziarsi le “divinità” dei mercati. Il debito non ha nulla a che vedere con la spesa pubblica, è dal ’92 che spendiamo meno di quanto incassiamo. Il debito è dato dalla speculazione sui titoli di Stato nata dopo la separazione dell’81 fra ministero e Banca d’Italia e lo Stato, per scelta propria, è costretto a pagare tassi da usura. Tagliare la spesa pubblica è una porcheria, così non si crea lavoro e benessere. C’è necessità di sinistra, siamo partiti nel processo di costruzione di un soggetto politico che continuerà al di là del risultato elettorale. In Calabria, in Italia e in Europa vogliamo connettere la questione sociale e democratica a quella del controllo popolare» ha affermato Ferrero nel corso di un ampio ed approfondito intervento tecnico al termine del quale ha avanzato la “terza via” della ricontrattazione dei trattati europei senza uscire dall’Euro. Svariate le soluzioni individuate dal segretario del Prc e dagli economisti Franco Iaria e Domenico Marino presenti all’incontro, fra le quali patrimoniale sui grandi capitali, rimodulazione fiscale e tagli alle spese improduttiva. E tanti i numeri venuti fuori, come il 60% di ricchezza al 10% di italiani, testimonianze degli intollerabili squilibri fra ricchi e poveri. Temi, questi, ripresi anche da Gattuso, a dimostrazione come L’Altra Calabria sia organica al progetto di sinistra in atto in Italia e in Europa nato intorno ad Alexis Tsipras. Ma, ovviamente, il docente di Ingegneria dei trasporti alla “Mediterranea” si è concentrato sui grandi temi calabresi. «Dobbiamo uscire da sabbie mobili nelle quali ci hanno portato le forze politiche che hanno governato la Calabria negli ultimi vent’anni portando alla perdita di diritti, vivibilità, occupazione e, come testimonia la continua migrazione che sta desertificando la nostra regione, giovani, quindi di futuro. Noi abbiamo le idee chiare su quali settori puntare, a partire da ambiente e cultura, così come trasporti e logistica. Non secondo la filosofia delle “grandi opere”, ma seguendo quella di azioni piccole e distribuite per portare qualità di vita, occupazione e sviluppo, ad esempio, mettendo in sicurezza il territorio, potenziando una mobilità e una sanità che sono allo sbando, salvaguardando e valorizzando risorse territoriali, attraverso precisi progetti consultabili su www.perunaltracalabria.it. L'Altra Calabria è l'unica alternativa, fatta di donne e uomini che non sono politici di professione, ma persone con un bagaglio di ideali e competenze acquisito in esperienze civiche e professionali» ha concluso un Gattuso che ha stigmatizzato uno sbarramento elettorale calabrese dell’8% voluto da centrodestra e centrosinistra, ritenuto incostituzionale perché mina democrazia e rappresentanza e verso il quale si adirà alle vie legali. COMITATO L’ALTRA CALABRIA http://www.strill.it/citta/2014/11/regionali-gattuso-e-ferrero-laltra-calabria-a-difesa-delle-fasce- popolari/ http://lorasiamonoi.wordpress.com/2014/11/14/laltra-calabria-liberiamoci-dal-neoliberalismo/ http://www.strettoweb.com/2014/11/reggio-iniziativa-laltra-calabria-difesa-delle-fasce-popolari- foto/212932/ INTERVISTA 14-11 (CON VIDEO) ELEZIONI REGIONALI, LA VOCE DEI CANDIDATI: INTERVISTA A DOMENICO GATTUSO Domenico Gattuso rappresenta quella che lui stesso definisce ”una forza politica autenticamente di sinistra”. L’Altra Calabria è in effetti una delle novità di questa campagna elettorale per le elezioni regionali. Dopo la buona affermazione
alle europee, alle quali era candidato anche lo stesso Docente della Mediterranea, Gattuso ci riprova con una candidatura a Governatore che, quanto a determinazione programmatica e contenuti ideali, è tutto fuorché una battaglia di testimonianza. L’altra Calabria si pone in una posizione completamente alternativa agli altri schieramenti in campo. Siamo una formazione di alternativa rispetto al sistema attuale dei partiti. Abbiamo di fronte una nebulosa indistinta di coalizioni, che non si caratterizza se non per il fatto di aver determinato lo sfascio che vediamo. Abbiamo una Calabria nel baratro delle sabbie mobili. Non si può seguire le vecchie logiche della politica calabrese. Noi ci poniamo come una forza autenticamente di sinistra, ispirata a valori di solidarietà, di sostegno dei più deboli. Ci rivolgiamo a quella componente rilevante di cittadini che non vota più perché rassegnata e nauseata. Un progetto politico che si ispira a L’Altra Europa con Tsipras, che nasce da un fiorire di contributi intellettuali di alto livello come Rodotà, Revelli, Ginsborg e decine di altri soggetti. Su questo solco lavoriamo per rappresentare anche in Calabria un futuro diverso, un’alternativa al neoliberismo, al neoconservatorismo, alla logica delle privatizzazioni, alle lobbies del potere e dell’economia. Possibile che non ci sia nulla che vi convince delle altre forze politiche in campo? Il suo giudizio sulla consiliatura regionale che si conclude? La prima considerazione è che questi signori non solo non hanno generato sviluppo ma hanno portato negli ultimi venti anni la Calabria alla soglia della povertà, con tassi di disoccupazione elevatissimi. Hanno avuto opportunità e fondi ingenti per creare occupazione e invece ci troviamo con tutti i nostri ragazzi che vanno via e noi ci troviamo qui in condizioni da miseria. Nell’ultima fase della consiliatura hanno ideato la legge elettorale che è un vero e proprio capestro, con lo sbarramento al 15% poi portato all’8%. E’ un attacco alla democrazia e neppure il Pd si è opposto seriamente a questa norma che avvilisce le forze di minoranza e limita la rappresentanza democratica. Entrando nel merito dei programmi per il futuro della Calabria, cosa ci dice ad esempio del comparto sanitario? Abbiamo posto tre elementi essenziali per la nostra campagna politica. Al primo posto ambiente e cultura, che riteniamo possano rappresentare un bacino enorme di occupazione, i trasporti e la logistica, sui quali c’è bisogno di inserire persone competenti nei gangli giusti dell’amministrazione, ed infine i beni comuni, nei quali rientra anche la sanità, che riteniamo importantissima non solo perché copre l’80% del nostro bilancio. Bisogna evitare che la gente sia costretta a curarsi altrove ed allo stesso tempo ridurre gli sprechi, mettendo a capo delle strutture delle persone competenti con curricula trasparenti. Bisogna motivare il personale, strutturare gerarchicamente i servizi in modo da distribuirli sul territorio in maniera intelligente e coordinata. Per dirla in breve una mezza rivoluzione. Ha parlato di sprechi. Rispetto ai costi della macchina amministrativa ci sono stati diversi tentativi che però probabilmente non sono andati a segno. Più che tentativi a me sono sembrati solo degli spot pubblicitari. In realtà la macchina burocratica è peggiorata. Da una parte si sono mortificate le competenze interne alla regione. Dall’altra si è fatto ricorso ad una schiera di persone, di clienti, legati ai politici di turno, che hanno assunto posizioni dirigenziali stridenti con quelle già esistenti. Personale qualificato messo all’angolo e galoppini messi in posti chiave. E’ chiaro che così sono andati a levitare i costi della burocrazia, con l’uso spropositato di consulenti esterni che spesso non avevano le credenziali adeguate. Siamo arrivati alla fine della legislatura e abbiamo scoperto che il dirigente principale della Regione non aveva i titoli per occupare quel posto. E’ davvero scandaloso. Dunque nulla da salvare? Pensate che la gente vi darà ragione? Noi vogliamo vincere. E speriamo ovviamente di superare la soglia dell’8%. Credo che i cittadini ci aiuteranno in questo perché capiranno che sono in gioco le sorti di questa regione da tutti i punti di vista. Per questo invitiamo al voto utile a nostro favore. Dare un voto alle altre formazioni è effettivamente inutile nel senso che hanno dimostrato di essere incapaci di governare. Qualunque indicatore assumiamo viene fuori che le componenti di centrodestra e di centrosinistra hanno rovinato questa regione e non hanno prodotto alcun risultato. http://www.strill.it/calabria/2014/11/elezioni-regionali-la-voce-dei-candidati-intervista-a-domenico- gattuso-video PORTO 15-11 PORTO DI GIOIA TAURO: BARICENTRICO NEL MEDITERRANEO, CENTRALE PER L’ALTRA CALABRIA Il porto di Gioia Tauro non solo è baricentrico nel bacino del Mediterraneo, ma anche nella proposta politica de L’altra Calabria. La presenza al porto di una delegazione guidata dal candidato presidente Domenico Gattuso, qualora ce ne fosse bisogno vista la pluriennale attenzione accademica e civile dello stesso docente di Ingegneria dei trasporti alla “Mediterranea”, è stata un’ulteriore testimonianza di impegno relativamente alla risoluzione delle problematiche e alla concretizzazione delle potenzialità dello scalo. Per L’Altra Calabria, come si può più approfonditamente evincere sul programma politico disponibile su www.perunaltracalabria.it, il porto di Gioia Tauro e il suo retroporto sono logisticamente ed industrialmente fondamentali per il futuro della Calabria. Sono numerose le proposte de L’Altra Calabria, realizzabili solo se ci sarà una classe dirigente all’altezza che faccia ricorso a competenze e sia autorevolmente attiva in Calabria, a Roma e a Bruxelles. Tra le proposte, l’utilizzo delle aree più vicine al porto per funzioni logistiche e quelle più lontane per attività industriali compatibili con le funzioni logistiche; l’accompagnamento delle imprese snellendo la burocrazia e dotandole di infrastrutture secondarie come acquedotti e fognature, impianti elettrici e telefonici, banda larga; la funzionalità del gateway ferroviario; Zona economica speciale; un Piano regionale integrato del trasporto merci e della logistica. E ce ne sono altre frutto di un consolidato attivismo accademico e civile promosso dal professore Gattuso. Proposte che potrebbero tradursi in migliaia di posti di lavoro reali (oggi il porto conta meno di 1000 dipendenti; secondo alcuni studi potrebbero essere 10-15 mila). E che, se abbinate ad un’autorevolezza
da parte di istituzioni, politica ed imprenditoriale, permetterebbero al porto di essere ancor più competitivo ed attrattivo, considerata la sua centralità mediterranea, caratteristiche come profondità dei fondali, condizioni climatiche e meteo- marine favorevoli, risorse umane, produttive e tecnologiche, l’efficienza degli operatori del porto e le capacità produttive dei lavoratori con elevato grado di specializzazione. E che, quindi, renderebbero Gioia Tauro un polo primario della rete logistica nazionale ed euro-mediterranea, protagonista di uno sviluppo che porterebbe benefici a tutto il Paese. COMITATO L’ALTRA CALABRIA http://lorasiamonoi.wordpress.com/2014/11/16/laltra-calabria-scommette-sul-porto-di-gioia-tauro/ http://www.strill.it/citta/2014/11/regionali-visita-di-gattuso-al-porto-di-gioia-tauro-baricentrico-per- la-calabria-centrale-per-noi/ http://www.strettoweb.com/2014/11/visita-laltra-calabria-porto-gioia-tauro/213410/ CGIL 16-11 http://lorasiamonoi.wordpress.com/2014/11/17/regionali-gattuso-necessario-un-impegno-diretto- della-cgil/ BESOSTRI-CAMPANELLA 17-11 L’ALTRA CALABRIA CONTRO UN 8% CHE COLPSICE DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA L’Altra Calabria metterà in campo ogni iniziativa giuridica per far riconoscere dalla Corte costituzionale la contrarietà alla carta fondamentale del nostro Paese di un’iniqua legge elettorale calabrese che colpisce mortalmente democrazia e partecipazione. La formazione guidata dal candidato presidente Domenico Gattuso non si sta solamente impegnando per trasmettere ai calabresi le proprie proposte alternative ad un centrodestra e ad un centrosinistra che hanno fatto finire la nostra regione nel baratro. Ma è impegnata anche in una lotta per difendere una democrazia e una partecipazione che in Calabria sono seriamente messe in discussione da un elevato ed iniquo sbarramento elettorale fissato dal centrodestra con il tacito consenso del centrosinistra ad un 8% originariamente al 15%. Dunque, L’Altra Calabria non sta parlando solo dei propri progetti elaborati in materia di ambiente, cultura, trasporti, logistica, beni comuni come la sanità e lavoro, ma anche di ingiuste regole del gioco. In quest’ottica si inserisce “Democrazia e partecipazione, le regole del gioco”, incontro svoltosi a Reggio alla presenza del giurista Felice Besostri e del senatore Francesco Campanella. «La legge regionale calabrese è iniqua ed è stata messa in atto da parte di un potere dispotico. È una “legge truffa” fatta da maggioranza e opposizione. Quello per L’Altra Calabria, che è alternativa, è un voto utile. Anche perché il Pd calabrese non è in discontinuità con il passato poiché ha arruolato pezzi del centrodestra. E perché L’Altra Calabria vuole costruire la sinistra, mentre chi aveva i titoli per stare insieme a noi ha rinunciato a questa operazione per stare sotto l’ombrello democratico per avere più facilità nel prendere un consigliere. Siamo organici dentro un progetto che vuole dare soluzioni al Paese e rispondere al bisogno di sinistra» ha detto il candidato consigliere nella circoscrizione Calabria Sud Carmelo Giuseppe Nucera. «Ci sono tentativi di riforma costituzionale e di riforma elettorale stanno modificando lo Stato, bisogna evitare la rovina. Un parlamento docile che ratifica solamente le scelte dell’esecutivo anziché controllarlo a che serve? Di fatto, l’iniziativa è in mano al Governo con decreti legge e fiducia. Stiamo passando da una repubblica parlamentare ad una satrapia. Serve una risposta di sinistra per un’altra Italia» ha affermato l’ex senatore del Movimento 5 Stelle ed oggi del Gruppo misto Campanella. «Avere leggi democratiche in materia elettorale è essenziale. Davanti alla Corte costituzionale c’è una legge elettorale lombarda che è un “modello” per altre impugnazioni. Ci sono elementi per impugnare pure quella calabrese. Considerato che non c’è accesso diretto alla Corte costituzionale, dopo il voto occorre impugnare la proclamazione al Tar Calabria, sperando di trovare sensibilità nei giudici. Insomma, bisogna fare una “guerriglia giuridica”» ha sostenuto l’avvocato Besostri, tra l’altro in prima linea contro il “Porcellum” ed altre leggi elettorali contestate. Interventi, questi di Besostri e Campanella, che dimostrano l’importanza che L’Altra Calabria dà alla competenza e l’attrattività che riesce avere verso personalità come queste che la stanno sostenendo in questa coraggiosa e generosa battaglia politica ed elettorale. COMITATO L’ALTRA CALABRIA http://www.strettoweb.com/2014/11/regionali-laltra-calabria-fara-ricorso-contro-soglia- sbarramento-all8/214261/
http://www.strill.it/citta/2014/11/reggio-laltra-calabria-mette-in-campo-iniziative-giuridiche-per- far-riconoscere-liniquita-della-legge-elettorale/ http://ildispaccio.it/calabria/60184-l-altra-calabria-annuncia-lotta-contro-legge-di-sbarramento-all-8 VIALE-ZIPARO 18-11 AMBIENTE E TERRITORIO, LE PROPOSTE DE L’ALTRA CALABRIA CON GATTUSO, VIALE E ZIPARO Anche il prestigioso economista ed ambientalista Guido Viale è sceso a Reggio per sostenere L’Altra Calabria e il suo candidato presidente Domenico Gattuso. Viale, uno dei fondatori de L’Altra Europa con Tsipras, è intervenuto stamane in occasione di una conferenza stampa nel corso della quale la formazione di sinistra guidata dal docente di Ingegneria dei trasporti alla “Mediterranea” ha affrontato il tema dell’ambiente e del territorio, primo incontro di una giornata che si concluderà alle 18 al Museo del Bergamotto, dove ci sarà un confronto su “Risanamento e valorizzazione dell’ambiente. La tecnica a servizio del territorio” con i rappresentanti degli ordini professionali di Architetti, Ingegneri, Geometri, Geologi. «L’ambiente è una questione fondamentale per una Calabria violentata e mortificata. Bisogna bonificarla da forme di inquinamento, specialmente dai veleni come quelli di Crotone, Serra San Bruno e agli altri spesso nascosti. E metterla in sicurezza idrogeologica e sismica con piccoli e diffusi interventi che porrebbero rimedio a fenomeni dannosi come la cementificazione e creerebbero occupazione e sviluppo di qualità. Ma occorre anche mettere a sistema le tante risorse umane e territoriali in ambiti come quelli culturali. In queste operazioni sarebbe centrale il mondo universitario calabrese. Questo è solo un esempio del nostro linguaggio diverso e delle nostre proposte alternative al sistema dei partiti esistenti che si rivelano essere una nebulosa indistinta che ha portato la Calabria a perdere giovani e a vedere la sua popolazione scendere sotto i due milioni di abitanti» è stato l’intervento di Gattuso nel corso dell’incontro svoltosi nel quartier generale de L’Altra Calabria di via Filippini 25. «Territorio ed ambiente sono centrali per la Calabria e il resto d’Italia. C’è un numero spropositato di edifici all’interno di un fenomeno di cementificazione spinto da speculazione e riciclaggio. Davanti a colate di cemento su versanti e alvei e a vie di fuga per l’acqua bloccate, urge risanare il territorio. Il nostro futuro sta nell’aprire all’entroterra calabrese, solido geologicamente e ricco ecologicamente e culturalmente, anziché continuare ad affollarci sulle coste. Occorre puntare su paesaggio, cultura, natura ed agroalimentare per uno sviluppo sostenibile» ha affermato il professore di Pianificazione territoriale all’Università di Firenze Alberto Ziparo. «E’ necessario recuperare vivibilità del territorio per creare le condizioni per intessere relazioni sociali, occupazionali, produttive e culturali. Una riqualificazione urbana ed ambientale e una riconversione ecologica, ad esempio nel settore delle energie rinnovabili, potrebbero essere utili alla creazione di un’occupazione di qualità ed a frenare la fuga di competenze dei giovani calabresi. È fondamentale la partecipazione dei cittadini nel progettare e nel realizzare questo percorso. L’Altra Calabria e L’Altra Europa le risposte ce le hanno e vogliono coagulare i fermenti presenti nella società in modo apartitico, democratico ed inclusivo. Siamo proiettati nel futuro, indipendentemente dal risultato elettorale perché vogliamo aggregare e dare soluzioni» ha concluso un Viale che insieme agli stessi Gattuso e Ziparo è stato anche ad Ingegneria dove c’è stato un dialogo con studenti, docenti e personale tecnico e amministrativo. COMITATO L’ALTRA CALABRIA http://ildispaccio.it/reggio-calabria/60299-reggio-incontro-con-guido-viale-l-altra-europa-a- sostegno-di-gattuso AMBIENTE E TERRITORIO 19-11 AMBIENTE E TERRITORIO LE PROPOSTE DE L’ALTRA CALABRIA PER OCCUPAZIONE E SVILUPPO «La Calabria ha un ambiente bellissimo, ma smisuratamente guastato. Molti “guasti” sono ancora sotterrati o sommersi, come i rifiuti tossici. Ed altri ben visibili, come le colate di cemento». Ad affermarlo in occasione dell’incontro “Risanamento e valorizzazione dell’ambiente. La tecnica a servizio del territorio” è stato l’economista ed ambientalista
Guido Viale. Ed è partendo da questa considerazione compiuta da Viale, sceso a Reggio per sostenere il candidato presidente de L’Altra Calabria Domenico Gattuso, che la stessa formazione di sinistra ha messo in campo in modo condiviso dal basso un ampio e dettagliato programma su ambiente e territorio consultabile su www.perunaltracalabria.it. Programma che lo stesso aspirante governatore, insieme a Viale, che è uno dei fondatori de L’Altra Europa con Tsipras, e al professore di Pianificazione urbanistica all’università di Firenze Alberto Ziparo, ieri sera ha illustrato, così come i principi che lo ispirano. «Il risanamento, la manutenzione e la valorizzazione del territorio e delle relazioni di comunità sono fondamentali. E sono strettamente collegate perché la qualità di solidarietà, produttività e creatività va di pari passo con quella del territorio – ha affermato Viale evocando una serie di possibile iniziative come i gruppi di acquisto solidale, cioè fruitori che si mettono insieme per acquistare, capaci di creare socialità, risparmio, valorizzazione del territorio, cultura, salute e rispetto di lavoro ed ambiente – occorre una conversione ecologica personale e collettiva, cambiando modelli di vita, e politico-istituzionale, puntare su energie rinnovabili, su rifiuti da trasformare in risorsa, su un’agricoltura che sia presidio ambientale e identitario, su una mobilità sostenibile». Nel corso del suo intervento, Viale ha oscillato fra il “locale” e il “globale”, intrecciando inevitabilmente ambiente e territorio con un’economia e una finanza che influenzano negativamente politica ed istituzioni. Analogo quello di Ziparo. «Fuggendo da trappole finanziarie e speculative, è necessaria una riconversione ecologica dell’economia. La green economy però va contestualizzata localmente dopo aver risposto ad emergenze come la cementificazione – ha detto citando anche numeri indicanti la dura realtà ambientale calabrese come i 600-700 metri cubi ciascuno o il 40% degli appartamenti vuoti – infatti il territorio va reinterpretato partendo dai luoghi e da un ambiente che sono stati cancellati. Ad esempio, lo Stretto è un grande paesaggio culturale al centro del Mediterraneo sul quale investire in modo sostenibile, così come i quattro parchi nazionali calabresi. Bisogna ragionare per aree, portando innovazione in agricoltura e valorizzando cultura, natura e paesaggio del territorio». Elementi, questi messi sul tavolo della discussione da Viale e Ziparo, ripresi dal candidato presidente e professore di Ingegneria dei trasporti all’università “Mediterranea”. «Questi temi si intrecciano nei punti fondamentali del nostro programma, cioè cultura, ambiente, trasporti, logistica, beni comuni, diritto al lavoro, da realizzare attraverso non solo un migliore utilizzo dei fondi europei, ma anche innovando e razionalizzando le risorse e gli strumenti esistenti – ha concluso Gattuso – attraverso piccole e diffuse opere, occorre bonificare e riqualificare siti dove c’è inquinamento come Crotone, dove le falde acquifere sono contaminate come Serra San Bruno, dove le coste sono erose dal mare come sulla Ionica, dove c’è fragilità idrogeologica e cementificazione come un po’ ovunque. Ma pure dire “no” alle ipotesi di carbone a Saline, al rigassificatore a Gioia Tauro, alle trivellazioni nella Sibaritide e in mare. E dicendo “sì” ad un modello eco ed equo sostenibile che attraverso interventi in ambiti strategici come la mobilità permetta di valorizzare il nostro straordinario patrimonio storico, ambientale, paesaggistico, tradizionale ed agroalimentare. Questa strategia creerebbe migliaia di posti di lavoro di qualità e opportunità per le piccole e medie imprese calabresi». COMITATO L’ALTRA CALABRIA http://www.strettoweb.com/2014/11/reggio-candidato-de-laltra-calabria-domenico-gattuso- fondamentale-valorizzazione-territorio/214840/ http://ildispaccio.it/calabria/60366-regionali-le-proposte-de-l-altra-calabria-per-occupazione-e- sviluppo-fondi-europei-innovazione-e-razionalizzazione-strumenti-esistenti
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