Trasporto aereo: adesioni allo sciopero fino al 90%

4 Agosto 2019 -

Trasporto aereo: adesioni allo
sciopero fino al 90%

ROMA – Dopo lo sciopero dei trasporti di due giorni fa che ha avuto picchi di
adesione fino all’80%, si tirano le somme di quello di oggi del trasporto
aereo.

“Dopo la prima giornata di sciopero generale dei trasporti marittimi e
terrestri del 24 Luglio, anche lo sciopero generale del trasporto aereo di
oggi, conferma la grande partecipazione dei lavoratori per sostenere la
piattaforma unitaria Rimettiamo in Movimento il Paese, presentata da Filt-
Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti al Governo” spiegano il segretario generale,
Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Ivan Viglietti, della

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Uiltrasporti.

Nelle 4 ore di sciopero di piloti, assistenti di volo, personale di terra di
compagnie aeree, catering, handling e gestioni aeroportuali, sono state
registrate adesioni altissime “con punte del 90%, e anche Alitalia ha
cancellato almeno 130 voli” continuano i segretari.
“Le nostre rivendicazioni riguardano la necessità di una riforma di sistema
di tutto il trasporto aereo, relativamente a regole nella concorrenza tra
imprese; trasparenza nella erogazione dei contributi ai vettori; norme contro
il dumping contrattuale e salariale ed azioni di sostegno al Ccnl di settore
perché sia applicato anche dalle compagnie low cost basate in Italia; avvio
della negoziazione per il rinnovo delle sezioni specifiche Ccnl;
finanziamento strutturale del Fondo di solidarietà di settore, ed infine un
piano industriale di vero rilancio per una una nuova Alitalia che garantisca
occupazione, investimenti e crescita”.

“A settembre -concludono- il ministro dei Trasporti si è impegnato ad aprire
un tavolo di confronto su questi temi; lo apprezziamo ma è chiaro che se non
vi saranno risultati e risposte concrete, la nostra mobilitazione proseguirà
senza alcun tentennamento”.

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Sciopero nazionale dei trasporti il 24
Luglio

ROMA – Filt- Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato uno sciopero
nazionale dei trasporti per la giornata del 24 Luglio, il 26 Luglio per quel
che riguarda invece il trasporto aereo.

Per il settore del trasporto merci e della logistica la durata sarà di 4 ore,
con modalità che verranno decise a livello locale.
Tra le questioni alla base della protesta denunciate nella piattaforma
rivendicativa delle associazioni sindacali rientrano diverse motivazioni.
In primis l’assenza di una visione di insieme nel Governo sulle

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infrastrutture da realizzare e la mancanza di regole chiare e trasparenti,
che impediscano la concorrenza al ribasso tra le imprese e che diano priorità
alla regolarità e alla tutela ambientale.
A queste si aggiungono poi le questioni legate alla sicurezza sul lavoro che,
nel settore della logistica e del trasporto, viene messa in pericolo
soprattutto dalla concorrenza selvaggia delle cooperative spurie.

Saranno esclusi dallo sciopero i trasporti di pubblica utilità: trasporto di
carburante alla rete di pubblico approvvigionamento e di combustibile da
riscaldamento; raccolta e distribuzione del latte; trasporto di animali vivi;
trasporto di medicinali e forniture per ospedali e case di cura; trasporto di
prodotti alimentari di prima necessità.

Le modalità e gli orari dello sciopero nazionale saranno comunicati man mano
che ci si avvicinerà alla data scelta.

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Sciopero nazionale del trasporto aereo

ROMA – Problemi per chi deciderà di volare il prossimo lunedi 25 Marzo, data
scelta dal settore del trasporto aereo per lo sciopero di 4 ore, dalle 10
alle 14. Ad aderire saranno piloti, assistenti di volo, tecnici di
manutenzione e personale di terra di vettori, handlers, catering e gestioni
aeroportuali.

“Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl t.a.
“ritengono la situazione del settore estremamente grave, in questo momento di
incertezza, generata anche dall’avvio della fase conclusiva
dell’amministrazione straordinaria del Gruppo Alitalia, i cui esiti non sono
al momento affatto scontati e i cui lavoratori e lavoratrici sono ancora in
Cigs senza aver avuto riscontro su alcune criticità legate al costo del
lavoro. Al momento inoltre mancano le certezze e le risorse adeguate che il
Fondo di solidarietà del settore aveva nel passato, che hanno permesso di
armonizzare le precedenti crisi del settore”.

A questo, i sindacati aggiungono la denuncia dell’assenza di una concreta
legislazione nazionale di sostegno del settore, di contrasto al dumping
contrattuale con la definizione di un contratto di filiera certo, di regole
chiare di salvaguardia dell’occupazione, affinché non sia sempre il lavoro e
il costo del lavoro a pagare le crisi.

La vertenza vuole “fermare la disgregazione del settore, strategico per il
Paese”, e i sindacati annunciano che “agiranno con tutte le iniziative idonee
per sensibilizzare il Governo e le imprese, in difesa del diritto ad
un’occupazione stabile, ad un lavoro dignitoso equamente retribuito, e per
favorireuna crescita e competizione delle imprese che non si basi più
sull’abbassamento delle tariffe, ma sulla qualità dei servizi offerti e la
valorizzazione della professionalità indiscussa del personale evitando che la
competizione agisca esclusivamente sulla erosione delle tutele e
sull’abbattimento del costo del lavoro.”

Il presidio si svolgerà al piazzale di Porta Pia 2 a Roma.

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Sciopero addetti trasporto aereo

ROMA – Il prossimo lunedi 25 Marzo il trasporto aereo nazionale si fermerà. A
proclamare lo sciopero sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto
Aereo, spiegando che “la situazione del settore, strategico per il Paese, è
estremamente grave”.

Il fermo, spiegano le organizzazioni sindacali, è causato dall’esito per
nulla scontato della questione Alitalia “con circa 1500 addetti ancora in

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Cigs e la mancanza di un riscontro su alcune criticità gestionali e altre
legate al costo del lavoro”.

A questo si aggiunge la denuncia della mancanza di certezze e di risorse
adeguate al Fondo di solidarietà del settore che ha permesso di gestire le
crisi passate e che deve servire per accompagnare quelle in atto, causate
secondo i sindacati dalla mancanza di regole che sta determinando crisi
aziendali in tutti i comparti, mettendone a rischio l’occupazione.

“Manca -spiegano ancora- anche una concreta legislazione nazionale per il
sostegno del settore, che contrasti il dumping contrattuale e che preveda
l’applicazione del contratto di settore e di regole chiare, a salvaguardia
dell’occupazione e dei salari”.

La protesta del 25 Marzo coinvolgerà, ad eccezione dei controllori di volo,
tutti gli addetti del settore, piloti e assistenti di volo, tecnici della
manutenzione e personale di terra delle compagnie aeree e gli addetti
all’Handling, al Catering e delle gestioni aeroportuali.

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Nicola Zaccheo: Toninelli lo propone
per l’Enac

ROMA – È il nome di Nicola Zaccheo quello che il ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ha proposto per
l’approvazione in Consiglio dei ministri sentite le Commissioni parlamentari
competenti quale nuova guida per l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione
civile), successore di Vito Riggio.

“Il trasporto aereo in Italia -ha commentato Toninelli- ha bisogno di un
forte sostegno e rilancio. Ecco perché per la guida dell’Enac è necessario
individuare una personalità di grande spessore, che esca dalle vecchie

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logiche di appartenenza politica e che, con le sue competenze, possa
assicurare la giusta valorizzazione del comparto”.

“Il curriculum di Zaccheo parla da solo -aggiunge il ministro- e la sua vasta
preparazione in materia di trasporto aereo è garanzia di un enorme valore
aggiunto alla guida dell’Enac. Fisico e manager consolidato, ha esperienza
pluriennale nella gestione di programmi internazionali nel settore
aerospaziale, in attività di progettazione e sviluppo di spazioporti nei
domini tecnologici, e nello studio e analisi di programmi per lo sviluppo di
infrastrutture avanzate per la modernizzazione della gestione del traffico
aereo”.

Nicola Zaccheo, considerato uno dei maggiori esperti della cosiddetta ‘New
space economy’, ha svolto anche attività di ricerca. “E ciò -conclude-
sommato al curriculum manageriale maturato negli anni, gli permette di avere
quella visione d’insieme e di prospettiva, e quella capacità di guardare
fattivamente all’innovazione che servono per il rilancio dell’aviazione
civile”.

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Trasporto aereo: per Filt Cgil
applicazione Ccnl per tutte le
compagnie

ROMA – Il trasporto aereo ancora al centro dell’attenzione dei sindacati: il
coordinatore nazionale del trasporto aereo Fabrizio Cuscito, della Filt Cgil,
riferendosi ad una norma contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità,
ha dichiarato di aver consegnato al Governo “le nostre istanze in merito
all’applicazione del contratto collettivo nazionale del trasporto aereo a
tutte le compagnie. C’è l’esigenza di questo intervento di regolamentazione
per evitare altri casi di applicazione nel nostro Paese di normative sul

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lavoro straniere a ribasso, come è successo con Ryanair”.

“Per Alitalia invece -prosegue- che non si può salvare da sola, è ancora più
impellente, anche alla luce dell’uscita di Luigi Gubitosi e dell’imminente
scadenza per la restituzione del prestito ponte, la convocazione della sede
di confronto permanente al ministero dello Sviluppo Economico, come promesso,
oltre un mese fa dal ministro Di Maio. L’auspicio -conclude Cuscito- è che si
prosegua in continuità nel lavoro di risanamento, portato avanti in questi
mesi dai commissari, fino all’individuazione di una soluzione industriale che
possa garantire un futuro alla compagnia ed a tutti i dipendenti”.

Trasporto aereo: situazione
insostenibile

ROMA – Una nota congiunta di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl
Trasporto Aereo denuncia la grave situazione che attraversa l’intero
comparto: «Si è appena concluso l’anno e la crisi del trasporto aereo sembra
continuare ad imperversare, nonostante i dati di traffico passeggeri e merci
siano in costante aumento. A farne le spese, come purtroppo consuetudine,
sono le aziende più deboli ed i lavoratori tutti».
«Mentre restiamo in attesa di conoscere i dettagli del nuovo piano
industriale Alitalia, che lascia trapelare nuovi assetti organizzativi che
potrebbero influire sugli organici, non possiamo dimenticare i lavoratori che
in questi anni ancora aspettano risposte. Una tra tutte – proseguono i
sindacati – la vertenza di Alitalia Maintenance Systems, che opera
all’aeroporto di Fiumicino con i suoi 237 dipendenti, che in questi giorni
vedranno terminare le tutele di sostegno al reddito che finora gli hanno
consentito di resistere. I lavoratori sono in attesa che la multinazionale
IAG Engine Center che ha acquisito gli asset ex Ams, dia seguito alle
promesse fatte in sede ministeriale e faccia chiarezza sulle reali intenzioni
del management sul riavvio delle attività e sul recupero occupazionale, come
richiesto espressamente dal ministro».
«Anche la situazione di Meridiana vive una pesante fase di incertezza, in

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attesa di un piano di intervento da parte del Qatar, promesso ma allo stato
mai concretizzato, in termini di investimenti, prospettive di sviluppo ed
espansione dell’attività di volato.
Vi è poi la vicenda del fallimento Sogas sullo scalo di Reggio Calabria, con
centinaia di lavoratori che attendono risposte sulla continuità dell’attività
dell’aeroporto e se, allo scadere dei tre mesi di esercizio provvisorio,
avranno ancora un lavoro per vivere e per sostenere se stessi e le loro
famiglie.
Infine il futuro dei 90 operatori di Ecotech, società che si occupa delle
pulizie di bordo, che in queste ore hanno ricevuto le lettere di
licenziamento».
Secondo la nota sindacale, quindi «la situazione non è più sostenibile; è
assoluta la necessità di riorganizzare e regolamentare il settore del
trasporto aereo, i cui operatori con la liberalizzazione del mercato si sono
dovuti misurare con una concorrenza sleale, basata esclusivamente
sull’abbattimento dei costi e degli organici, con conseguente riduzione di
formazione e di manutenzione dei mezzi, che mette a repentaglio la sicurezza.
In tutto il territorio nazionale le società di assistenza aeroportuale e di
catering sono in costante crisi per far fronte alla continua richiesta delle
compagnie aeree di tariffe concorrenziali sempre più basse, con conseguenti
ricadute negative salariali ed occupazionali».
«Le organizzazioni sindacali mantengono alta l’attenzione sul settore ed in
particolare sulle crisi aziendali ed auspicano al più presto un incontro con
le istituzioni, finalizzato ad un confronto che consenta ad una delle più
importanti industrie del nostro Paese di poter salvaguardare la stabilità
occupazionale, le dinamiche retributive di tutti i lavoratori e di non
disperdere il know how del settore».

Audizione Assaeroporti su concessioni
e aggregazioni

ROMA – «Le subconcessioni commerciali dentro gli aeroporti, come stabilito da
due sentenze della Cassazione, sono concessioni di diritto privato e quindi

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non sono soggette a provvedimenti ad evidenza pubblica». Lo ha detto il
vicepresidente vicario di Assaeroporti, Fulvio Cavalleri a margine di
un’audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera sulle
concessioni.
Cavalleri ha anche ricordato che anche il legislatore comunitario in questo
ambito è stato chiaro e ha espresso «stupore nell’aver letto quanto rilevato
dal presidente dell’Anac, il quale ritiene che a detti rapporti si debbano
applicare le regole del Codice dei contratti pubblici e soprattutto, il
nostro timore che, così operando, si rendano difficili i contratti a livello
internazionale con i soggetti in grado di aiutare a sviluppare il singolo
aeroporto». Cavalleri ha anche spiegato che «sulle base delle informazioni
assunte, risulterebbe che i principali aeroporti internazionali ed europei
non effettuano, né sarebbero tenuti ad effettuare, alcuna procedura ad
evidenza pubblica». Secondo Cavalleri, per quanto non ci siano normative
europee in questo senso, «in Italia vengono comunque applicate procedure di
trasparenza perché le aziende di gestione sono o quotate o hanno bilanci
certificati, per questo la procedure sono state formalizzate».
«Andiamo incontro a altre aggregazioni tra gli aeroporti perché non è
pensabile che esistano realtà con perdite doppie rispetto ai ricavi e la
fiscalità generale non può sostenere investimenti in questo settore» ha
proseguito Cavalleri.
Ha poi spiegato ai deputati che, ora che si è ottenuta la stabilità normativa
nel settore, «è il momento di sviluppare la competitività» anche alla luce
«delle grandi opportunità di crescita che arrivano dal Medio Oriente, siamo
in una posizione geografica straordinaria e, una volta che il nord Africa
troverà stabilità, possiamo diventare il ponte per l’Europa». «Le piattaforme
del Medio Oriente sono sempre più importanti per intercettare traffico: in
Italia in questi anni è cresciuto e siamo arrivati a 154 milioni di
passeggeri l’anno ma in Turchia e Dubai stanno facendo aeroporti che
singolarmente ne ospiteranno 100 milioni».

Conferenza clima coinvolge settore

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marittimo ed aereo

PARIGI – Il testo finale dell’accordo sui cambiamenti climatici che sarà
sottoscritto a Parigi, al termine della conferenza mondiale “Cop 21”, su
clima e sicurezza alimentare, non lascerà fuori né il settore marittimo e
nemmeno quello aereo. Sono due ambiti che secondo i parlamentari europei se
non regolamentati, potrebbero rappresentare, da qui al 2050, ben il 40% di
tutte le emissioni inquinanti presenti sul nostro pianeta. Una convinzione
frutto di uno studio curato proprio dal Parlamento europeo. I deputati
sostengono quindi l’ utilità di destinare una parte dei ricavi derivanti dal
commercio di carbone al finanziamento di iniziative tese a tutelare clima ed
ambiente.
Una posizione che vede in prima fila il vice presidente Matthias Groote
(nella foto). «Il settore marittimo e quello aereo sono menzionati
nell’ultima bozza di accordo e vogliamo che vi rimangano. Noi, in Europa, ci
siamo già posti obiettivi molto ambiziosi, misure che tutelano efficacemente
clima ed ambiente. La conferenza di Parigi dovrà alla fine indicare
chiaramente che non esistono settori esenti dal rispetto di norme ancor più
rigide. Non è giusto che per alcuni comparti ci sia un sovraccarico di regole
e che per altre ci si debba astenere nell’imporre misure più restrittive».
Nello scorso mese di Ottobre il Parlamento europeo ha votato a favore
dell’introduzione di nuove norme che dovrebbero portare ad una consistente
riduzione delle emissioni nocive causate dal trasporto marittimo.

Nuova strategia Ue per l’aviazione

BRUXELLES – La Commissione europea ha adottato ieri una nuova strategia
per l’aviazione.
Si tratta di un’iniziativa fondamentale per dare impulso all’economia
dell’Europa, rafforzare la sua base industriale e contribuire alla leadership
globale dell’Unione europea. Queste sono tre grandi priorità del presidente
Jean-Claude Juncker che la strategia contribuirà a realizzare assicurando che

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il settore dell’aviazione europea rimanga competitivo e sappia cogliere i
vantaggi di un’economia globale caratterizzata da un’evoluzione e da uno
sviluppo accelerati. Un settore dell’aviazione forte e proiettato sul mondo
produrrà vantaggi non solo per le imprese, ma anche per i cittadini europei
offrendo loro un maggior numero di collegamenti con il resto del mondo a
prezzi più contenuti.
Per Maros Sefcovic, vice presidente della Commissione e responsabile per
l’Unione dell’energia, «Un’aviazione competitiva ed efficiente è essenziale
per la crescita dell’Europa. Questa nuova strategia per l’aviazione delinea
un quadro che consentirà all’aviazione europea di mantenere la sua leadership
globale. Essa conferma anche l’impegno avanguardistico dell’Europa verso
un’aviazione sostenibile, una questione di grande attualità in questo momento
in cui gli occhi del mondo sono puntati su Parigi in occasione della
conferenza sul cambiamento climatico (Cop 21) ».
Violeta Bulc (nella foto), commissaria europea responsabile per i Trasporti,
ha aggiunto: «Il settore dell’aviazione europea si trova ad affrontare
diverse sfide e la strategia varata oggi delinea un piano d’azione ampio ed
ambizioso per mantenere il suo vantaggio sui concorrenti. La strategia
aiuterà le imprese europee a rimanere competitive grazie a nuovi investimenti
e ad opportunità di fare affari, consentendo loro di crescere in modo
sostenibile. Anche i cittadini europei ne beneficeranno grazie a una maggiore
scelta, a prezzi più bassi e a livelli più elevati di sicurezza».
Obiettivo della Commissione è definire un’ampia strategia per l’intero
ecosistema dell’aviazione civile dell’Ue. In tale contesto le priorità sono:
1. Fare dell’Ue un attore di punta dell’aviazione internazionale garantendo
contemporaneamente condizioni di equità. Il settore dell’aviazione Ue deve
poter sfruttare i nuovi mercati in espansione. A questo fine è possibile
ricorrere a nuovi accordi esterni per l’aviazione con Paesi e regioni chiave
nel mondo. Tali accordi assicureranno anche un maggior numero di collegamenti
aerei e prezzi più contenuti per i passeggeri. La connettività globale è un
volano del commercio e del turismo e contribuisce direttamente alla crescita
economica e alla creazione di posti di lavoro.
2. Sormontare gli ostacoli alla crescita nei cieli e sulla terra. La sfida
principale per l’espansione dell’aviazione consiste nel sormontare i vincoli
sul piano della capacità, dell’efficienza e della connettività. La
frammentazione dello spazio aereo europeo costa almeno 5 miliardi di euro
all’anno e comporta l’emissione di quasi 50 milioni di tonnellate di CO2
supplementari. I limiti di capacità degli aeroporti europei potrebbero
costare fino a 818.000 posti di lavoro entro il 2035. E’ quindi opportuno

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pianificare la futura domanda di trasporto aereo e evitare la congestione,
completando il progetto del cielo unico europeo, ottimizzando l’uso dei
nostri aeroporti più frequentati e monitorando la connettività intra ed extra
unionale per identificarne le carenze.
3. Mantenere elevati standard unionali. Nell’interesse dei cittadini e delle
imprese europei è essenziale mantenere standard unionali elevati in materia
di safety, security, ambiente, aspetti sociali e diritti dei passeggeri. La
Commissione cercherà anche il modo per ridurre l’onere e i costi legati ai
controlli di sicurezza grazie all’uso di nuove tecnologie e di un approccio
basato sul rischio. Essa rafforzerà inoltre il dialogo sociale e le
condizioni occupazionali nel settore dell’aviazione e porterà avanti una
vigorosa misura globale per pervenire entro il 2020 ad una crescita a
carbonio zero.
4. Compiere progressi sul piano dell’innovazione, delle tecnologie digitali e
degli investimenti. Un catalizzatore per lo sviluppo dell’aviazione e della
sua funzione di volano della crescita sarà dato dall’innovazione e dalla
digitalizzazione. L’Europa in particolare deve valorizzare appieno le
potenzialità legate ai droni. L’Unione europea ha pianificato un investimento
di 430 milioni di euro all’anno fino al 2020 nel contesto del progetto di
ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo (Sesar). Lo
sviluppo tempestivo di soluzioni Sesar può portare alla creazione di più di
300 000 nuovi posti di lavoro.

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