Taxi: Bittarelli, Antirtrust "amico di Uber" al di là di ogni immaginazione e decenza

Pagina creata da Giorgio Gentile
 
CONTINUA A LEGGERE
Taxi: Bittarelli, Antirtrust "amico di Uber" al di là di ogni immaginazione e decenza
Taxi: Bittarelli, Antirtrust
“amico di Uber” al di là di
ogni immaginazione e decenza
        Appr
        endi
        amo
        con
        asso
        luto
        scon
        cert
        o
        come
        citt
        adin
        i, ancor prima che come tassisti, la notizia
        secondo cui l’Antitrust, a conferma della sua
        natura di Autorità Indipendente, sarebbe
        intervenuta volontariamente nel giudizio
        pendente dinanzi il Tribunale del Riesame di
        Roma quale “amicus curiae”: e, cioè, “amico
        della Corte”.

        Peccato che il contenuto sostanziale
        dell’intervento renda ormai documentale e
        palese l’amicizia anche con Uber a cui favore
        sono rivolte le tesi giuridiche svolte
        dall’Antitrust. Non sappiamo e non ci interessa
        ora approfondire se questa ennesima ed
        incredibile iniziativa del Presidente
        Pitruzzella a favore di Uber e di quello che
        rappresenta, in termini di capitale e di potere
        finanziario, sia fondata su adeguati
        presupposti giuridici e processuali in quanto
        aspettiamo che sia il Tribunale di Roma a
        deciderlo. Quello che però sappiamo e che ci
        interessa denunciare è che l’attenzione e la
        cura dell’Antitrust volte a garantire la
        permanenza e il dominio da parte di Uber nel
        mercato del TPL non di linea italiano, si sono
        in questa occasione attivate spontaneamente e
        senza nessun obbligo di carattere giuridico, in
        un momento, oltretutto, in cui il Parlamento si
        accinge a conferire al Governo la delega per la
        riforma legislativa del settore.

        Come cittadini e come tassisti non possiamo non
        rimanere sconcertati di fronte ad un’iniziativa
        giudiziaria che sostanzialmente schiera
        un’Autorità Indipendente dello Stato contro
        decine di migliaia di lavoratori per sostenere
        le medesime tesi con cui Uber rivendica la sua
pretesa di operare in Italia, come nel resto
        del mondo, sulla base della forza del suo
        immenso potere finanziario.

        Ricordiamo al Presidente Pitruzzella che in
        base all’art. 1 della Costituzione “l’Italia è
        una Repubblica fondata sul lavoro”, e non sul
        capitale, e che ci vuole coraggio a schierare
        giudizialmente un’Autorità Indipendente della
        Repubblica a favore del capitale, contro i
        lavoratori.

        Nel momento in cui il Governo tramite il
        Ministro Calenda rimette al confronto
        democratico con le categorie dei lavoratori
        interessati – tassisti ed NCC – la condivisione
        ragionata dei contenuti del Decreto Legislativo
        di riforma del settore, quegli stessi
        lavoratori e i cittadini italiani si trovano di
        fronte ad “un’Autorità Indipendente” che si
        schiera invece, apertamente, con un’iniziativa
        giudiziale nei confronti di chi li vorrebbe
        cancellare dal mercato del lavoro.

        Un plauso all’Avvocatura di Stato che non
        figura aver assunto il Patrocinio
        dell’Antitrust. Ed a proposito, vedremo quanto
        sarà costato all’Autorità la difesa processuale
        di un avvocato del libero Foro. A fronte di
        un’iniziativa così dirompente e forte
        dell’Antitrust saremo sicuramente in grado di
        manifestare, con tutte le forme legittime, il
        nostro immenso sconcerto, la nostra rabbia, la
        nostra indignazione.
        Loreno Bittarelli
        Presidente URI – Unione Radiotaxi Italiani

          #taxiserviziopubblico

DDL concorrenza, oggi fiducia
al Senato
È
atte
so
per
oggi
il
via
libe
ra
dell
’Aul
a di
Palazzo Madama al disegno di legge concorrenza.
Prevista la fiducia con il voto in giornata. Si
chiuderebbe in questo modo una estenuante
parentesi, che al Senato dura da un anno e
mezzo. La contesa sull’iter, a meno di sorprese
che sembrano a questo punto improbabili, si
chiude dunquea sfavore di chi puntavaa
riportare il testo in Commissione Industria per
alcune ulteriori modifiche.
Il provvedimento dovrà comunque tornare alla
Camera, dove i primi segnali politici lasciano
intendere che si intensificheranno le richieste
per riaprire la discussione. Con un esito
sull’approvazione finale che a quel punto
potrebbe essere fatale. Il maxi emendamento del
governo recepisce in pratica il testo della
commissione con alcune date posticipate, in
ragione principalmente del notevole
allungamento dei tempi rispetto alle previsioni
iniziali di approvazione. (…..)

(…..)
Senza dimenticare le spine della contesa Taxi-
Ncc.
La legge prevede una delega al governo per il
riordino del settorei cui criteri, secondo i
tassisti, sono un’apertura di fatto a
piattaforme tecnologiche come Uber e Mytaxi.
Ma, senza passaggio in commissione, la delega
non può essere rivista. Il ministro dello
Sviluppo, Carlo Calenda, alla vigilia del voto
di fiducia apre al dialogo ricordando che
saranno decisivi i decreti legislativi che
seguiranno:

«L’approvazione della delega fornisce al
Governo la “cassetta degli attrezzi” . Mise e
Mit hanno già incontrato le rappresentanze
degli operatorie hanno definito alcuni punti
fermi, tra cui l’esigenza di contrastare
l’abusivismo e adeguare l’offerta di servizi
alle nuove tecnologie». Nei decreti
legislativi, aggiunge Calenda, ci sarà «lo
stesso approccio collaborativo: gli operatori
        vanno coinvolti a tutti i livelli, in modo da
        consentire al Governo di pervenire a un
        risultato il più condiviso possibile.
        L’obiettivoè quello di modernizzare, senza
        stravolgere, la disciplina vigente, mantenendo
        ben chiarii confinie le caratteristiche
        del servizio pubblico».

        Leggi l’articolo completo su

Londra stanzia 18 milioni di
sterline per aprire la strada
ai taxi elettrici
        L’en
        te
        resp
        onsa
        bile
        dei
        tras
        port
        i
        pubb
        lici
        a Londra (Traffic for London, TfL) investirà 18
        milioni di sterline per consentire la
        circolazione dei nuovi taxi, che a partire dal
        2018 dovranno essere elettrici. L’investimento,
        ha spiegato il TfL, servirà per aggiornare la
        rete elettrica cittadina in modo da consentire
        l’installazione delle stazioni di ricarica
        necessarie.

        L’ammodernamento della rete permetterà alle
        compagnie elettriche di dotare Londra di 300
        stazioni di ricarica entro il 2020, di cui 75
        entro la fine di quest’anno. Si tratta di
        stazioni rapide, che consentono di ricaricare
        la batteria delle auto nel giro di alcuni
        minuti.
Parte dei punti di ricarica sarà utilizzabile
        esclusivamente dai taxi. A partire dal primo
        gennaio 2018, infatti, i nuovi “black
        cabs” immatricolati dovranno essere veicoli
        elettrici, come previsto da una legge del 2015
        che punta a ridurre l’inquinamento. Altre
        stazioni di ricarica potranno invece essere
        usate anche dai cittadini che possiedono auto
        ecologiche.

        Intanto la cinese Geely – proprietaria
        della London Taxi Co., azienda che produce i
        famosi black cab – ha infatti stanziato circa
        400 milioni di dollari per finanziare la
        produzione del TX5, versione ibrida plug-in del
        classico taxi londinese FX4.

        Leggi l’articolo completo

Resoconto degli incontri a
Bruxelles
        La
        tras
        fert
        a
        a
        Brux
        elle
        s
        del
        Pres
        iden
        te
        Bittarelli con una
        delegazione dell’Associazione URI, è iniziata
        martedì 25 aprile con una cena di incontro con
        Florêncio Almeida, Presidente di FEDETAXI
        (Federación Española del Taxi) e Miguel Ángel
        Leal, Presidente di ANTRAL (Associaçao Nacional
        dos Transportadores Rodoviários en Automóveis
Ligeiros), membri fondatori di TaxiEurope
Alliance (TEA). E’ stata un’occasione per
riaffermare l’assoluta sintonia d’intenti e di
prospettive e per ribadire il comune impegno in
difesa del servizio pubblico dei taxi in
Europa.

Mercoledì 26 aprile alle ore 12.00 presso la
Sala Stampa del Parlamento Europeo, si è tenuta
la conferenza stampa di presentazione di
TaxiEurope Alliance (TEA), di fronte ai media e
alle Istituzioni Comunitarie. L’evento ha fatto
seguito alla costituzione giuridica della nuova
Associazione, al cospetto di un notaio belga.

Durante il suo intervento, il Presidente
Bittarelli ha lanciato un appello per lavorare
assieme, al fine di raggiungere un quadro
legislativo comune, capace di regolare negli
Stati Membri tutti gli attori coinvolti nel
settore del trasporto urbano. Attraverso le
attività di TEA, si potrà avere uno strumento
in più per difendere il comparto contro la
competizione iniqua a livello internazionale,
incoraggiando le Istituzioni Europee a
combattere contro quelle società di trasporto
privato affermatesi come parte di un’economia
collaborativa, ma che evitano di pagare le
tasse e hanno un impatto negativo
sull’occupazione legale e sulla mobilità in
generale.

L’evento, ospitato dal Vice Presidente del
Parlamento Europeo David Sassoli
e dell’Onorevole portoghese Fernando Rúas, ha
visto anche la partecipazione dell’On.
Salvatore Pogliese, l’On. Isabella De Monte,
nonché dello staff dell’On. Stefano Maullu,
tutti membri della Commissione Trasporti e
Turismo del Parlamento Europeo.

Al termine della Conferenza Stampa, è stato
organizzato un pranzo di lavoro a cui hanno
preso parte oltre a URI e le delegazioni dei
tre membri fondatori diversi Deputati Italiani
della Commissione TRAN Trasporti e Turismo e
IMCO Mercato Interno e Protezione dei
Consumatori del Parlamento Europeo.

Nel pomeriggio, il Presidente Bittarelli
e la delegazione di URI hanno partecipato
all’incontro bilaterale con l’On. Alberto
Cirio, membro sostituto

della Commissione Trasporti e Turismo, al
Parlamento Europeo. L’incontro è
stata un’opportunità per presentare la nuova
associazione all’Eurodeputato italiano e
condividere con lui e il suo staff, la
difficile fase affrontata dal settore. A questo
proposto, è stata rinnovata la richiesta di
collaborazione tra URI (e TEA) con le
Istituzioni Europee, in modo da garantire che
la voce del settore venga ascoltata riguardo ai
temi legati all’ambito dei trasporti,
dell’ambiente e del lavoro.

Al termine dell’incontro, l’On. Cirio, dopo
aver salutato con favore la costituzione
dell’Associazione Europea dei Taxi, ha
suggerito di implementare

– a livello italiano – le attività di URI
attraverso l’incontro con i Presidenti della
Regione Piemonte, Lombardia, Liguria e Val
D’Aosta, in modo da sensibilizzare il tessuto
nazionale riguardo alle attività che TEA
svolgerà di giorno in giorno a livello europeo.

Durante la mattinata di giovedì 27 aprile, URI
è stata ricevuta da Eddy Liégeois, Capo Unità
della Direzione Generale MOVE, presso gli
uffici della Commissione Europea. I
rappresentanti dell’Esecutivo Europeo si sono
complimentati con i Presidenti delle
Associazioni Europee fondatrici di TEA ed è
stata ribadita l’intenzione di TaxiEurope
Alliance di lavorare a stretto contatto con le
Istituzioni comunitarie.

Alle ore 13.00 è stata la volta di un pranzo di
lavoro con Jocelyn Fajardo, Vice Capo di
Gabinetto della Commissaria Europea per i
Trasporti Violeta Bulc. Il Presidente
Bittarelli ha esposto come la priorità
principale di TEA sarà la gente e, in
particolare, i passeggeri e i conducenti.
Fajardo si è detto soddisfatto di avere un
unico interlocutore europeo per il settore dei
taxi e ha ribadito come per la Commissaria Bulc
il settore debba continuare ad evolvere in modo
rapido, confortevole e sicuro. Per questo
motivo, TEA cercherà di promuovere servizi di
qualità volti alla promozione e alla difesa
delle migliori condizioni di lavoro per i
tassisti, puntando sempre più sulla competenza
e la professionalità degli autisti e
incentivando la sicurezza dei passeggeri.

I rappresentanti della Commissione hanno
confermato che per il 2017 non vi saranno
iniziative legislative che interesseranno il
comparto, anche se, per il mese di giugno,
        potrebbe essere prevista la pubblicazione dello
        studio di settore, redatto dallo Studio
        Grimaldi.

        L’incontro che ha chiuso la trasferta di URI a
        Bruxelles è stato nel pomeriggio di giovedì,
        quando l’On. Nicola Caputo, membro sostituto
        della Commissione Trasporti e Turismo del
        Parlamento Europeo, ha ricevuto il Presidente
        Bittarelli e ha ribadito un comune impegno in
        difesa del servizio pubblico dei taxi in
        Europa.

        Fonte:

Taxi, la vertenza infinita.
Contro Uber lobby a Bruxelles e
app nelle regole
        A
        guid
        are
        il
        fron
        te
        per
        la
        risc
        ritt
        ura
        dell
        e regole del settore la neonata Tea, Taxi
        Europe Alliance con oltre 100 mila conducenti
        di auto bianche il cui rappresentanti
        presenteranno proprio oggi presenterà la
        piattaforma. Spiega Loreno Bittarelli a
        Bruxelles tra i fondatori di Tea:
“Un questi ultimi mesi abbiamo lavorato
  molto per creare la prima Associazione taxi
  europea denominata TEA – TaxiEurope
  Alliance. Sin dalla sua nascita TEA
  rappresenta oltre 100.000 tassisti in
  Italia, Spagna e Portogallo e sono previste
  a breve altre adesioni da parte di
  moltissimi tassisti di diversi Paesi
  europei. Il nostro principale obiettivo è
  quello di rappresentare le istanze del
  settore taxi presso le Autorità
  comunitarie, al fine di contribuire alla
  elaborazione della futura politica del
  Continente in difesa del servizio pubblico
  dei taxi in Europa. Lavoreremo
  costantemente a fianco delle Istituzioni
  UE, per difendere con forza le giuste
  ragioni della categoria, alfine di
  garantire migliori condizioni economiche
  per tutti i tassisti europei. Uno dei primi
  temi che andremo ad affrontare sarà
  sicuramente quello della regolamentazione
  delle piattaforme tecnologiche, alle quali
  non permetteremo più di fare dumping
  economico e sociale a scapito del nostro
  settore”.

Nuove app e taxi sharing
Ancora Bittarelli: “Concentreremo i nostri
sforzi, sia a livello europeo che
internazionale, per promuovere tutte le
iniziative idonee a favorire l’adozione di
nuove tecnologie, per migliorare l’ambiente, la
sicurezza e la qualità del servizio, anche
attraverso la creazione di un unico network
globale che integrerà tutte le app esistenti –
che oggi nel mondo sono oltre 1.200 – e per
sviluppare nuove tipologie innovative di
servizio, quali il taxi sharing. Ci teniamo a
sottolineare, che tali sistemi saranno
pienamente conformi ai quadri normativi
europei”.

Leggi l’articolo completo su
Taxi europei si mettono insieme
per una voce unica con l’Ue
        Parl
        are
        con
        una
        voce
        unic
        a
        alle
        isti
        tuzi
        oni
        euro
        pee, per sostenere gli interessi della
        categoria dei taxi e in particolare per
        difenderlo dalla concorrenza portata al settore
        da nuovi attori come Uber. E’ con questo
        obiettivo che nasce a Bruxelles l’associazione
        TaxiEurope Alliance (Tea) che vede tra i soci
        fondatori l’italiana Unione dei Radiotaxi
        d’Italia (Uri), la portoghese Antral e gli
        spagnoli di Fedetaxi, realtà che insieme
        contano oltre 100 mila tassisti e che ora
        puntano a coinvolgere associazioni di altri
        Paesi europei.
        “Abbiamo bisogno di standard europei per
        mettere i nostri Paesi in grado di avere regole
        comuni” sottolinea il vicepresidente del
        Parlamento europeo, David Sassoli, che ha
        ospitato l’iniziativa di presentazione della
        nuova associazione. Tra le prime proposte che
        quest’ultima potrebbe presentare alla
        Commissione europea, titolare dell’iniziativa
        legislativa, quella di uno statuto comune per
        tutti i tassisti in Europa.
        Ma l’associazione punta anche a rispondere alla
        sfida tecnologica lanciata dai nuovi attori del
        mercato. “Da subito – spiega il presidente
        dell’Uri Loreno Bittarelli – ci attiveremo per
        realizzare un unico network che aggreghi le
        varie app, con la quale pagare e prenotare il
        taxi, nel rispetto delle normative vigenti”.
Leggi l’articolo completo su

Presentata a Bruxelles
TaxiEurope Alliance – T.E.A. –
la voce dei Tassisti in Europa
        Merc
        oled
        ì 26
        apri
        le,
        alle
        ore
        12.0
        0,
        pres
        so
        la Sala Stampa del Parlamento Europeo si è
        tenuta la conferenza stampa di presentazione di
        TaxiEurope Alliance (TEA), di fronte ai media e
        alle Istituzioni comunitarie.

        L’evento ospitato dal Vice Presidente del
        Parlamento Europeo David Sassoli e dall’On.
        Fernando Rúas.

        TaxiEurope Alliance è l’associazione europea
        del settore taxi ed è stata fondata dagli
        italiani di URI (Unione dei Radiotaxi
        d’Italia), dai portoghesi di ANTRAL (Associaçao
        Nacional dos Transportadores Rodoviários en
        Automóveis Ligeiros) e dagli spagnoli di
        FEDETAXI (Federación Española del Taxi).

        TEA, che già rappresenta più di 100.000
        tassisti provenienti dai tre paesi dei membri
        fondatori, lavorerà a stretto contatto con le
        Istituzioni Europee al fine di garantire che la
        voce del settore venga ascoltata riguardo ai
        temi legati all’ambito dei trasporti,
dell’ambiente e del lavoro.

        La priorità principale di TEA sarà la gente e,
        in particolare, i passeggeri e i conducenti. Il
        servizio taxi deve continuare a evolvere in
        modo rapido, confortevole e sicuro. Per
        questo motivo, TEA cercherà di promuovere
        servizi di qualità e di promuovere e difendere
        le

        migliori condizioni di lavoro per i tassisti.
        Ecco perché la competenza e la professionalità
        dei tassisti devono essere preservate e
        incentivate.

        Nel corso dell’incontro sono infine intervenuti
        il Presidente di URI Loreno Bittarelli,
        Florêncio Almeida Presidente di FEDETAXI e
        Miguel Ángel Leal Presidente di ANTRAL, in
        assoluta sintonia d’intenti e di prospettive,
        per ribadire il comune impegno in difesa del
        servizio pubblico dei taxi in Europa.

                   #TEA #TaxiEuropeAlliance

Scopri il nuovo canale
informativo di Uritaxi su
Telegram
        Dopo
        il
        port
        ale
        nazi
        onal
        e di
        info
        rmaz
        ione
        a
        360°
        www.uritaxi.it la Pagina ufficiale Facebook il
        profilo Twitter e il canale Youtube Uritaxi
        amplia la portata dell’informazione per la
        categoria dei Tassisti a livello nazionale, con
        il
NUOVO CANALE TELEGRAM
        Da oggi infatti, semplicemente cliccando sul
        link in fondo alla pagina, si può entrare a far
        parte del Canale Telegram di Uritaxi che
        quotidianamente propone notizie ed
        aggiornamenti su tutti gli argomenti che
        riguardano il mondo dei Tassisti Italiani e
        della loro professione.

        Invitiamo tutti i colleghi quindi ad iscriversi
        numerosi, scaricando sul proprio dispositivo,
        in base al proprio sistema operativo, la App di
        Telegram.
        Ricordiamo anche che esiste anche una versione
        desktop per la quale vi consigliamo di visitare
        direttamente il sito del produttore a questo
        INDIRIZZO

        PER ISCRIVERTI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM CLICCA
                            IL LINK

             https://t.me/Uritaxi

Napoli: Stretta della polizia
locale sui Taxi all’aeroporto
        Una
        seri
        e di
        cont
        roll
        i
        sono
        stat
        i
        effe
        ttua
        ti dalla polizia locale su taxi, veicoli a
        noleggio con conducente e bus turisti
        all’aeroporto di Capodichino. I caschi bianchi
        hanno messo a segno una vera e propria
        operazione di controllo su una serie di mezzi
        nell’area per evitare ogni tipo di irregolarità
nel trasporto di persone. In particolare i
        vigili hanno contestato delle violazioni sia ad
        otto tassisti che a dieci noleggiatori abusivi
        verificando che i mezzi non erano adibiti al
        trasporto di persone.

        A questi ultimi è stata anche ritirata la carta
        di circolazione ed è stato sottoposto il mezzo
        a fermo amministrativo. Addirittura gli uomini
        in divisa hanno scoperto che un’agenzia funebre
        trasportava i familiari di persone defunte
        presso il luogo dove doveva avvenire la
        cremazione dei cari estinti. In un altro caso i
        vigili hanno scoperto un noleggiatore che ha
        chiesto 120 euro ad un turista straniero per
        trasportarlo in un luogo non lontano
        dall’aeroporto.

        Leggi l’articolo completo su

Che cosa si pensa nel Pd per
evitare la guerra fra Uber e
Taxi
        Uber
        ,
        tutt
        i (o
        quas
        i)
        la
        cerc
        ano
        ma nessuno (o quasi) la vuole veramente. E
        l’Italia si ritrova ancora una volta alle prese
        con l’eterno dilemma. Innovare nel nome della
        tecnologia e della concorrenza oppure difendere
        categorie e interessi preesistenti? Almeno per
        quanto riguarda l’app della Silicon Valley per
        il noleggio auto, c’è un punto fermo. Quello
        del 5 maggio, quando il Tribunale di Roma si
        pronuncerà (salvo clamorosi ripensamenti) sulla
        sospensiva con cui una settimana fa un altro
giudice ha bloccato lo stop di Uber a Roma e
Milano ordinato a suo tempo dallo stesso
tribunale capitolino, in accoglimento
delle richieste di taxi e cooperative del
noleggio. Questioni girate direttamente
a Sergio Boccadutri, deputato dem a capo
dell’area innovazione del Pd. Perchè la
politica è stata fin troppo silente sulla
questione Uber, finendo per l’essere sostituita
dalla giustizia.

SE IL TRIBUNALE DIVENTA IL (NUOVO) PARLAMENTO

Che sulla faccenda Uber (ma forse anche
Flixbus) Parlamento e governo siano rimasti
parecchio in disparte dando l’impressione di
una certa confusione facendosi sostituire dalle
aule di tribunale, lo ha ammesso pochi giorni
fa persino lo stesso ministro dei
Trasporti Graziano Delrio, promotore nelle
settimane scorse di alcuni incontri con i
tassisti nel tentativo (andato parzialmente a
vuoto) di giungere a una regolamentazione
efficace di Uber (che a livello mondiale un po’
a sorpresa ha chiuso il 2016 con un rosso
di 2,8 miliardi). “Noi siamo impegnati e stiamo
ragionando sulle ultime proposte per fare in
modo che non siano i tribunali a decidere, ma
una regolazione moderna e efficiente” su Uber e
altri servizi per prenotare un trasporto in
macchina tramite cellulare. Per il ministro, è
importante che “non vi siano più decisioni
tramite i tribunali, ma attraverso una
legislazione completa”. Peccato che fino ad
oggi siano stati proprio i giudici gli unici a
scandire i tempi della questione Uber.

QUEL (FISIOLOGICO) RITARDO DELLA POLITICA

A questo punto la palla passa al Pd, dunque al
partito di governo. “Delrio non ha detto nulla
di eccezionale”, spiega a Formiche.net Sergio
Boccadutri, deputato dem a capo dell’area
innovazione del Pd: “Anzi, ha detto una cosa
giusta. La politica ha i suoi strumenti, li usi
prima della giustizia. Ma è proprio questo il
punto. Fisiologicamente la politica è sempre un
po’ in ritardo. L’importante è che non diventi
patologico questo ritardo”. Ragionamento a
parte, per il deputato dem la vera questione è
però un’altra. “Diciamocelo, oggi la
politica non può non rispondere a questo tema:
e cioè conciliare innovazione e regole. Non
avere una soluzione sarebbe sì il vero errore”.
A questo punto però, da dove prendere il
problema?
LA SOLUZIONE NEL DDL CONCORRENZA

Boccadutri ha pochi dubbi. “La soluzione al
problema Uber è nel ddl concorrenza (ancora
fermo al Senato in attesa dell’ultima
lettura, ndr). E non nel pacchetto di regole
con cui il ministero dei Trasporti
vuole ammorbidire le norme approvate nel
Milleproroghe, da includere in un decreto
ministeriale. Nella legge sulla concorrenza c’è
un intero capitolo dedicato alla riforma del
trasporto pubblico locale, che contiene la
delega al governo a legiferare in materia. Ed è
lì che bisogna incidere: si approva il ddl, la
delega passa al governo e l’esecutivo fa le
norme. Perchè, ricordiamocelo, il tpl italiano
è aggiornato a 20 anni fa, ben prima che
arrivasse Uber”.

L’IDEA DEM PER SUPERARE L’IMPASSE

“Premesso che, molto francamente, non sono
certo che il 5 maggio il tribunale si pronunci
in via definitiva, ho una proposta che potrebbe
funzionare, ovviamente con tutti gli studi e le
analisi del caso”, fa sapere Boccadutri. “In
Italia, mediamente, le ultime licenze dei taxi
risalgono a parecchi anni fa. E anche per
questo alcuni comuni d’Italia hanno indetto
gare per nuove licenze. Prevedendo però al
contempo una sorta di ristoro per gli altri
tassisti. La stessa cosa si potrebbe fare con
Uber. Si accetta l’ingresso di nuovi player,
come in caso di nuove licenze, e in cambio si
ottiene una sorta di risarcimento parametrato
però sul valore iniziale della licenza detratta
però una quota, visto che negli anni l’esborso
iniziale è stato ammortizzato con l’attività
(senza considerare che negli anni il valore
delle licenze è comunque sceso, ndr). E’
un’idea, vorrei sottoporla al Pd. Ma bisogna
sedersi tutti intorno a un tavolo per
parlarne”.

Leggi l’articolo completo su
Puoi anche leggere