Taxi: Bittarelli, Antirtrust "amico di Uber" al di là di ogni immaginazione e decenza
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Taxi: Bittarelli, Antirtrust “amico di Uber” al di là di ogni immaginazione e decenza Appr endi amo con asso luto scon cert o come citt adin i, ancor prima che come tassisti, la notizia secondo cui l’Antitrust, a conferma della sua natura di Autorità Indipendente, sarebbe intervenuta volontariamente nel giudizio pendente dinanzi il Tribunale del Riesame di Roma quale “amicus curiae”: e, cioè, “amico della Corte”. Peccato che il contenuto sostanziale dell’intervento renda ormai documentale e palese l’amicizia anche con Uber a cui favore sono rivolte le tesi giuridiche svolte dall’Antitrust. Non sappiamo e non ci interessa ora approfondire se questa ennesima ed incredibile iniziativa del Presidente Pitruzzella a favore di Uber e di quello che rappresenta, in termini di capitale e di potere finanziario, sia fondata su adeguati presupposti giuridici e processuali in quanto aspettiamo che sia il Tribunale di Roma a deciderlo. Quello che però sappiamo e che ci interessa denunciare è che l’attenzione e la cura dell’Antitrust volte a garantire la permanenza e il dominio da parte di Uber nel mercato del TPL non di linea italiano, si sono in questa occasione attivate spontaneamente e senza nessun obbligo di carattere giuridico, in un momento, oltretutto, in cui il Parlamento si accinge a conferire al Governo la delega per la riforma legislativa del settore. Come cittadini e come tassisti non possiamo non rimanere sconcertati di fronte ad un’iniziativa giudiziaria che sostanzialmente schiera un’Autorità Indipendente dello Stato contro decine di migliaia di lavoratori per sostenere le medesime tesi con cui Uber rivendica la sua
pretesa di operare in Italia, come nel resto del mondo, sulla base della forza del suo immenso potere finanziario. Ricordiamo al Presidente Pitruzzella che in base all’art. 1 della Costituzione “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, e non sul capitale, e che ci vuole coraggio a schierare giudizialmente un’Autorità Indipendente della Repubblica a favore del capitale, contro i lavoratori. Nel momento in cui il Governo tramite il Ministro Calenda rimette al confronto democratico con le categorie dei lavoratori interessati – tassisti ed NCC – la condivisione ragionata dei contenuti del Decreto Legislativo di riforma del settore, quegli stessi lavoratori e i cittadini italiani si trovano di fronte ad “un’Autorità Indipendente” che si schiera invece, apertamente, con un’iniziativa giudiziale nei confronti di chi li vorrebbe cancellare dal mercato del lavoro. Un plauso all’Avvocatura di Stato che non figura aver assunto il Patrocinio dell’Antitrust. Ed a proposito, vedremo quanto sarà costato all’Autorità la difesa processuale di un avvocato del libero Foro. A fronte di un’iniziativa così dirompente e forte dell’Antitrust saremo sicuramente in grado di manifestare, con tutte le forme legittime, il nostro immenso sconcerto, la nostra rabbia, la nostra indignazione. Loreno Bittarelli Presidente URI – Unione Radiotaxi Italiani #taxiserviziopubblico DDL concorrenza, oggi fiducia al Senato
È atte so per oggi il via libe ra dell ’Aul a di Palazzo Madama al disegno di legge concorrenza. Prevista la fiducia con il voto in giornata. Si chiuderebbe in questo modo una estenuante parentesi, che al Senato dura da un anno e mezzo. La contesa sull’iter, a meno di sorprese che sembrano a questo punto improbabili, si chiude dunquea sfavore di chi puntavaa riportare il testo in Commissione Industria per alcune ulteriori modifiche. Il provvedimento dovrà comunque tornare alla Camera, dove i primi segnali politici lasciano intendere che si intensificheranno le richieste per riaprire la discussione. Con un esito sull’approvazione finale che a quel punto potrebbe essere fatale. Il maxi emendamento del governo recepisce in pratica il testo della commissione con alcune date posticipate, in ragione principalmente del notevole allungamento dei tempi rispetto alle previsioni iniziali di approvazione. (…..) (…..) Senza dimenticare le spine della contesa Taxi- Ncc. La legge prevede una delega al governo per il riordino del settorei cui criteri, secondo i tassisti, sono un’apertura di fatto a piattaforme tecnologiche come Uber e Mytaxi. Ma, senza passaggio in commissione, la delega non può essere rivista. Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, alla vigilia del voto di fiducia apre al dialogo ricordando che saranno decisivi i decreti legislativi che seguiranno: «L’approvazione della delega fornisce al Governo la “cassetta degli attrezzi” . Mise e Mit hanno già incontrato le rappresentanze degli operatorie hanno definito alcuni punti fermi, tra cui l’esigenza di contrastare l’abusivismo e adeguare l’offerta di servizi alle nuove tecnologie». Nei decreti legislativi, aggiunge Calenda, ci sarà «lo
stesso approccio collaborativo: gli operatori vanno coinvolti a tutti i livelli, in modo da consentire al Governo di pervenire a un risultato il più condiviso possibile. L’obiettivoè quello di modernizzare, senza stravolgere, la disciplina vigente, mantenendo ben chiarii confinie le caratteristiche del servizio pubblico». Leggi l’articolo completo su Londra stanzia 18 milioni di sterline per aprire la strada ai taxi elettrici L’en te resp onsa bile dei tras port i pubb lici a Londra (Traffic for London, TfL) investirà 18 milioni di sterline per consentire la circolazione dei nuovi taxi, che a partire dal 2018 dovranno essere elettrici. L’investimento, ha spiegato il TfL, servirà per aggiornare la rete elettrica cittadina in modo da consentire l’installazione delle stazioni di ricarica necessarie. L’ammodernamento della rete permetterà alle compagnie elettriche di dotare Londra di 300 stazioni di ricarica entro il 2020, di cui 75 entro la fine di quest’anno. Si tratta di stazioni rapide, che consentono di ricaricare la batteria delle auto nel giro di alcuni minuti.
Parte dei punti di ricarica sarà utilizzabile esclusivamente dai taxi. A partire dal primo gennaio 2018, infatti, i nuovi “black cabs” immatricolati dovranno essere veicoli elettrici, come previsto da una legge del 2015 che punta a ridurre l’inquinamento. Altre stazioni di ricarica potranno invece essere usate anche dai cittadini che possiedono auto ecologiche. Intanto la cinese Geely – proprietaria della London Taxi Co., azienda che produce i famosi black cab – ha infatti stanziato circa 400 milioni di dollari per finanziare la produzione del TX5, versione ibrida plug-in del classico taxi londinese FX4. Leggi l’articolo completo Resoconto degli incontri a Bruxelles La tras fert a a Brux elle s del Pres iden te Bittarelli con una delegazione dell’Associazione URI, è iniziata martedì 25 aprile con una cena di incontro con Florêncio Almeida, Presidente di FEDETAXI (Federación Española del Taxi) e Miguel Ángel Leal, Presidente di ANTRAL (Associaçao Nacional dos Transportadores Rodoviários en Automóveis
Ligeiros), membri fondatori di TaxiEurope Alliance (TEA). E’ stata un’occasione per riaffermare l’assoluta sintonia d’intenti e di prospettive e per ribadire il comune impegno in difesa del servizio pubblico dei taxi in Europa. Mercoledì 26 aprile alle ore 12.00 presso la Sala Stampa del Parlamento Europeo, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di TaxiEurope Alliance (TEA), di fronte ai media e alle Istituzioni Comunitarie. L’evento ha fatto seguito alla costituzione giuridica della nuova Associazione, al cospetto di un notaio belga. Durante il suo intervento, il Presidente Bittarelli ha lanciato un appello per lavorare assieme, al fine di raggiungere un quadro legislativo comune, capace di regolare negli Stati Membri tutti gli attori coinvolti nel settore del trasporto urbano. Attraverso le attività di TEA, si potrà avere uno strumento in più per difendere il comparto contro la competizione iniqua a livello internazionale, incoraggiando le Istituzioni Europee a combattere contro quelle società di trasporto privato affermatesi come parte di un’economia collaborativa, ma che evitano di pagare le tasse e hanno un impatto negativo sull’occupazione legale e sulla mobilità in generale. L’evento, ospitato dal Vice Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e dell’Onorevole portoghese Fernando Rúas, ha visto anche la partecipazione dell’On. Salvatore Pogliese, l’On. Isabella De Monte, nonché dello staff dell’On. Stefano Maullu, tutti membri della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo. Al termine della Conferenza Stampa, è stato organizzato un pranzo di lavoro a cui hanno preso parte oltre a URI e le delegazioni dei tre membri fondatori diversi Deputati Italiani della Commissione TRAN Trasporti e Turismo e IMCO Mercato Interno e Protezione dei Consumatori del Parlamento Europeo. Nel pomeriggio, il Presidente Bittarelli e la delegazione di URI hanno partecipato all’incontro bilaterale con l’On. Alberto Cirio, membro sostituto della Commissione Trasporti e Turismo, al Parlamento Europeo. L’incontro è
stata un’opportunità per presentare la nuova associazione all’Eurodeputato italiano e condividere con lui e il suo staff, la difficile fase affrontata dal settore. A questo proposto, è stata rinnovata la richiesta di collaborazione tra URI (e TEA) con le Istituzioni Europee, in modo da garantire che la voce del settore venga ascoltata riguardo ai temi legati all’ambito dei trasporti, dell’ambiente e del lavoro. Al termine dell’incontro, l’On. Cirio, dopo aver salutato con favore la costituzione dell’Associazione Europea dei Taxi, ha suggerito di implementare – a livello italiano – le attività di URI attraverso l’incontro con i Presidenti della Regione Piemonte, Lombardia, Liguria e Val D’Aosta, in modo da sensibilizzare il tessuto nazionale riguardo alle attività che TEA svolgerà di giorno in giorno a livello europeo. Durante la mattinata di giovedì 27 aprile, URI è stata ricevuta da Eddy Liégeois, Capo Unità della Direzione Generale MOVE, presso gli uffici della Commissione Europea. I rappresentanti dell’Esecutivo Europeo si sono complimentati con i Presidenti delle Associazioni Europee fondatrici di TEA ed è stata ribadita l’intenzione di TaxiEurope Alliance di lavorare a stretto contatto con le Istituzioni comunitarie. Alle ore 13.00 è stata la volta di un pranzo di lavoro con Jocelyn Fajardo, Vice Capo di Gabinetto della Commissaria Europea per i Trasporti Violeta Bulc. Il Presidente Bittarelli ha esposto come la priorità principale di TEA sarà la gente e, in particolare, i passeggeri e i conducenti. Fajardo si è detto soddisfatto di avere un unico interlocutore europeo per il settore dei taxi e ha ribadito come per la Commissaria Bulc il settore debba continuare ad evolvere in modo rapido, confortevole e sicuro. Per questo motivo, TEA cercherà di promuovere servizi di qualità volti alla promozione e alla difesa delle migliori condizioni di lavoro per i tassisti, puntando sempre più sulla competenza e la professionalità degli autisti e incentivando la sicurezza dei passeggeri. I rappresentanti della Commissione hanno confermato che per il 2017 non vi saranno iniziative legislative che interesseranno il
comparto, anche se, per il mese di giugno, potrebbe essere prevista la pubblicazione dello studio di settore, redatto dallo Studio Grimaldi. L’incontro che ha chiuso la trasferta di URI a Bruxelles è stato nel pomeriggio di giovedì, quando l’On. Nicola Caputo, membro sostituto della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo, ha ricevuto il Presidente Bittarelli e ha ribadito un comune impegno in difesa del servizio pubblico dei taxi in Europa. Fonte: Taxi, la vertenza infinita. Contro Uber lobby a Bruxelles e app nelle regole A guid are il fron te per la risc ritt ura dell e regole del settore la neonata Tea, Taxi Europe Alliance con oltre 100 mila conducenti di auto bianche il cui rappresentanti presenteranno proprio oggi presenterà la piattaforma. Spiega Loreno Bittarelli a Bruxelles tra i fondatori di Tea:
“Un questi ultimi mesi abbiamo lavorato molto per creare la prima Associazione taxi europea denominata TEA – TaxiEurope Alliance. Sin dalla sua nascita TEA rappresenta oltre 100.000 tassisti in Italia, Spagna e Portogallo e sono previste a breve altre adesioni da parte di moltissimi tassisti di diversi Paesi europei. Il nostro principale obiettivo è quello di rappresentare le istanze del settore taxi presso le Autorità comunitarie, al fine di contribuire alla elaborazione della futura politica del Continente in difesa del servizio pubblico dei taxi in Europa. Lavoreremo costantemente a fianco delle Istituzioni UE, per difendere con forza le giuste ragioni della categoria, alfine di garantire migliori condizioni economiche per tutti i tassisti europei. Uno dei primi temi che andremo ad affrontare sarà sicuramente quello della regolamentazione delle piattaforme tecnologiche, alle quali non permetteremo più di fare dumping economico e sociale a scapito del nostro settore”. Nuove app e taxi sharing Ancora Bittarelli: “Concentreremo i nostri sforzi, sia a livello europeo che internazionale, per promuovere tutte le iniziative idonee a favorire l’adozione di nuove tecnologie, per migliorare l’ambiente, la sicurezza e la qualità del servizio, anche attraverso la creazione di un unico network globale che integrerà tutte le app esistenti – che oggi nel mondo sono oltre 1.200 – e per sviluppare nuove tipologie innovative di servizio, quali il taxi sharing. Ci teniamo a sottolineare, che tali sistemi saranno pienamente conformi ai quadri normativi europei”. Leggi l’articolo completo su
Taxi europei si mettono insieme per una voce unica con l’Ue Parl are con una voce unic a alle isti tuzi oni euro pee, per sostenere gli interessi della categoria dei taxi e in particolare per difenderlo dalla concorrenza portata al settore da nuovi attori come Uber. E’ con questo obiettivo che nasce a Bruxelles l’associazione TaxiEurope Alliance (Tea) che vede tra i soci fondatori l’italiana Unione dei Radiotaxi d’Italia (Uri), la portoghese Antral e gli spagnoli di Fedetaxi, realtà che insieme contano oltre 100 mila tassisti e che ora puntano a coinvolgere associazioni di altri Paesi europei. “Abbiamo bisogno di standard europei per mettere i nostri Paesi in grado di avere regole comuni” sottolinea il vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che ha ospitato l’iniziativa di presentazione della nuova associazione. Tra le prime proposte che quest’ultima potrebbe presentare alla Commissione europea, titolare dell’iniziativa legislativa, quella di uno statuto comune per tutti i tassisti in Europa. Ma l’associazione punta anche a rispondere alla sfida tecnologica lanciata dai nuovi attori del mercato. “Da subito – spiega il presidente dell’Uri Loreno Bittarelli – ci attiveremo per realizzare un unico network che aggreghi le varie app, con la quale pagare e prenotare il taxi, nel rispetto delle normative vigenti”.
Leggi l’articolo completo su Presentata a Bruxelles TaxiEurope Alliance – T.E.A. – la voce dei Tassisti in Europa Merc oled ì 26 apri le, alle ore 12.0 0, pres so la Sala Stampa del Parlamento Europeo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di TaxiEurope Alliance (TEA), di fronte ai media e alle Istituzioni comunitarie. L’evento ospitato dal Vice Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e dall’On. Fernando Rúas. TaxiEurope Alliance è l’associazione europea del settore taxi ed è stata fondata dagli italiani di URI (Unione dei Radiotaxi d’Italia), dai portoghesi di ANTRAL (Associaçao Nacional dos Transportadores Rodoviários en Automóveis Ligeiros) e dagli spagnoli di FEDETAXI (Federación Española del Taxi). TEA, che già rappresenta più di 100.000 tassisti provenienti dai tre paesi dei membri fondatori, lavorerà a stretto contatto con le Istituzioni Europee al fine di garantire che la voce del settore venga ascoltata riguardo ai temi legati all’ambito dei trasporti,
dell’ambiente e del lavoro. La priorità principale di TEA sarà la gente e, in particolare, i passeggeri e i conducenti. Il servizio taxi deve continuare a evolvere in modo rapido, confortevole e sicuro. Per questo motivo, TEA cercherà di promuovere servizi di qualità e di promuovere e difendere le migliori condizioni di lavoro per i tassisti. Ecco perché la competenza e la professionalità dei tassisti devono essere preservate e incentivate. Nel corso dell’incontro sono infine intervenuti il Presidente di URI Loreno Bittarelli, Florêncio Almeida Presidente di FEDETAXI e Miguel Ángel Leal Presidente di ANTRAL, in assoluta sintonia d’intenti e di prospettive, per ribadire il comune impegno in difesa del servizio pubblico dei taxi in Europa. #TEA #TaxiEuropeAlliance Scopri il nuovo canale informativo di Uritaxi su Telegram Dopo il port ale nazi onal e di info rmaz ione a 360° www.uritaxi.it la Pagina ufficiale Facebook il profilo Twitter e il canale Youtube Uritaxi amplia la portata dell’informazione per la categoria dei Tassisti a livello nazionale, con il
NUOVO CANALE TELEGRAM Da oggi infatti, semplicemente cliccando sul link in fondo alla pagina, si può entrare a far parte del Canale Telegram di Uritaxi che quotidianamente propone notizie ed aggiornamenti su tutti gli argomenti che riguardano il mondo dei Tassisti Italiani e della loro professione. Invitiamo tutti i colleghi quindi ad iscriversi numerosi, scaricando sul proprio dispositivo, in base al proprio sistema operativo, la App di Telegram. Ricordiamo anche che esiste anche una versione desktop per la quale vi consigliamo di visitare direttamente il sito del produttore a questo INDIRIZZO PER ISCRIVERTI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM CLICCA IL LINK https://t.me/Uritaxi Napoli: Stretta della polizia locale sui Taxi all’aeroporto Una seri e di cont roll i sono stat i effe ttua ti dalla polizia locale su taxi, veicoli a noleggio con conducente e bus turisti all’aeroporto di Capodichino. I caschi bianchi hanno messo a segno una vera e propria operazione di controllo su una serie di mezzi nell’area per evitare ogni tipo di irregolarità
nel trasporto di persone. In particolare i vigili hanno contestato delle violazioni sia ad otto tassisti che a dieci noleggiatori abusivi verificando che i mezzi non erano adibiti al trasporto di persone. A questi ultimi è stata anche ritirata la carta di circolazione ed è stato sottoposto il mezzo a fermo amministrativo. Addirittura gli uomini in divisa hanno scoperto che un’agenzia funebre trasportava i familiari di persone defunte presso il luogo dove doveva avvenire la cremazione dei cari estinti. In un altro caso i vigili hanno scoperto un noleggiatore che ha chiesto 120 euro ad un turista straniero per trasportarlo in un luogo non lontano dall’aeroporto. Leggi l’articolo completo su Che cosa si pensa nel Pd per evitare la guerra fra Uber e Taxi Uber , tutt i (o quas i) la cerc ano ma nessuno (o quasi) la vuole veramente. E l’Italia si ritrova ancora una volta alle prese con l’eterno dilemma. Innovare nel nome della tecnologia e della concorrenza oppure difendere categorie e interessi preesistenti? Almeno per quanto riguarda l’app della Silicon Valley per il noleggio auto, c’è un punto fermo. Quello del 5 maggio, quando il Tribunale di Roma si pronuncerà (salvo clamorosi ripensamenti) sulla sospensiva con cui una settimana fa un altro
giudice ha bloccato lo stop di Uber a Roma e Milano ordinato a suo tempo dallo stesso tribunale capitolino, in accoglimento delle richieste di taxi e cooperative del noleggio. Questioni girate direttamente a Sergio Boccadutri, deputato dem a capo dell’area innovazione del Pd. Perchè la politica è stata fin troppo silente sulla questione Uber, finendo per l’essere sostituita dalla giustizia. SE IL TRIBUNALE DIVENTA IL (NUOVO) PARLAMENTO Che sulla faccenda Uber (ma forse anche Flixbus) Parlamento e governo siano rimasti parecchio in disparte dando l’impressione di una certa confusione facendosi sostituire dalle aule di tribunale, lo ha ammesso pochi giorni fa persino lo stesso ministro dei Trasporti Graziano Delrio, promotore nelle settimane scorse di alcuni incontri con i tassisti nel tentativo (andato parzialmente a vuoto) di giungere a una regolamentazione efficace di Uber (che a livello mondiale un po’ a sorpresa ha chiuso il 2016 con un rosso di 2,8 miliardi). “Noi siamo impegnati e stiamo ragionando sulle ultime proposte per fare in modo che non siano i tribunali a decidere, ma una regolazione moderna e efficiente” su Uber e altri servizi per prenotare un trasporto in macchina tramite cellulare. Per il ministro, è importante che “non vi siano più decisioni tramite i tribunali, ma attraverso una legislazione completa”. Peccato che fino ad oggi siano stati proprio i giudici gli unici a scandire i tempi della questione Uber. QUEL (FISIOLOGICO) RITARDO DELLA POLITICA A questo punto la palla passa al Pd, dunque al partito di governo. “Delrio non ha detto nulla di eccezionale”, spiega a Formiche.net Sergio Boccadutri, deputato dem a capo dell’area innovazione del Pd: “Anzi, ha detto una cosa giusta. La politica ha i suoi strumenti, li usi prima della giustizia. Ma è proprio questo il punto. Fisiologicamente la politica è sempre un po’ in ritardo. L’importante è che non diventi patologico questo ritardo”. Ragionamento a parte, per il deputato dem la vera questione è però un’altra. “Diciamocelo, oggi la politica non può non rispondere a questo tema: e cioè conciliare innovazione e regole. Non avere una soluzione sarebbe sì il vero errore”. A questo punto però, da dove prendere il problema?
LA SOLUZIONE NEL DDL CONCORRENZA Boccadutri ha pochi dubbi. “La soluzione al problema Uber è nel ddl concorrenza (ancora fermo al Senato in attesa dell’ultima lettura, ndr). E non nel pacchetto di regole con cui il ministero dei Trasporti vuole ammorbidire le norme approvate nel Milleproroghe, da includere in un decreto ministeriale. Nella legge sulla concorrenza c’è un intero capitolo dedicato alla riforma del trasporto pubblico locale, che contiene la delega al governo a legiferare in materia. Ed è lì che bisogna incidere: si approva il ddl, la delega passa al governo e l’esecutivo fa le norme. Perchè, ricordiamocelo, il tpl italiano è aggiornato a 20 anni fa, ben prima che arrivasse Uber”. L’IDEA DEM PER SUPERARE L’IMPASSE “Premesso che, molto francamente, non sono certo che il 5 maggio il tribunale si pronunci in via definitiva, ho una proposta che potrebbe funzionare, ovviamente con tutti gli studi e le analisi del caso”, fa sapere Boccadutri. “In Italia, mediamente, le ultime licenze dei taxi risalgono a parecchi anni fa. E anche per questo alcuni comuni d’Italia hanno indetto gare per nuove licenze. Prevedendo però al contempo una sorta di ristoro per gli altri tassisti. La stessa cosa si potrebbe fare con Uber. Si accetta l’ingresso di nuovi player, come in caso di nuove licenze, e in cambio si ottiene una sorta di risarcimento parametrato però sul valore iniziale della licenza detratta però una quota, visto che negli anni l’esborso iniziale è stato ammortizzato con l’attività (senza considerare che negli anni il valore delle licenze è comunque sceso, ndr). E’ un’idea, vorrei sottoporla al Pd. Ma bisogna sedersi tutti intorno a un tavolo per parlarne”. Leggi l’articolo completo su
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