Delrio inaugura piattaforma logistica Taranto

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17 Aprile 2019 -

Delrio inaugura piattaforma logistica
Taranto

            Il terminal container di Taranto attualmente deserto

TARANTO – Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ha
inaugurato ieri mattina la piattaforma logistica del porto di Taranto,
progetto ritenuto strategico e di preminente interesse nazionale come
definito dalla Legge 443/01 (Legge Obiettivo). Al taglio del nastro erano
presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano,
il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, il commissario dell’Autorità portuale
Sergio Prete e l’arcivescovo Filippo Santoro. Quest’opera migliorerà la
dotazione infrastrutturale complessiva del porto e garantirà i servizi nel
campo della logistica integrata.
Delrio si è prima recato nella sede della Capitaneria di porto e
successivamente ha visitato l’area portuale a bordo di una motovedetta prima
di sbarcare al molo polisettoriale del porto. Infine si è trasferito in auto
alla piattaforma logistica per l’inaugurazione.
Il progetto, frutto di un project financing del valore di 219 milioni di
euro, rientra nella realizzazione dei lavori di Piastra logistica integrata
insieme all’ampliamento del quarto sporgente e della darsena a ovest del
quarto sporgente.
Nel suo discorso durante l’inaugurazione, Delrio ha sotolineato: «Noi abbiamo
un criterio nella riforma dei porti, che è quella di riconoscere i porti
“core” come sedi di Autorità portuale. Ho suggerito alla Regione, alla città
metropolitana di Bari e alla città di Taranto di provare a trovare una
soluzione per un’unica Autorità portuale pugliese. In ogni caso – ha aggiunto
– il criterio è quello dei porti “core”. Se questa soluzione avanzata non la
si riterrà utile in questa prima fase, la si riterrà per una seconda fase».
Poi, parlando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione, il ministro ha
aggiunto che «la Puglia ha un sistema portuale di assoluta rilevanza e quindi
che le Authority siano due o una non è un problema. Il problema è riempire i
porti di lavori e di economia perchè la Puglia può, attraverso i suoi porti,
avere uno sviluppo molto importante». «La riforma – ha precisato – mira

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intanto a far partire i lavori programmati. Qui a Taranto abbiamo fatto un
progresso enorme in questo anno. Nel 2016 tornerà a essere uno dei porti più
importanti del Mediterraneo e io sono molto soddisfatto di questi lavori».
Anche a Bari, ha aggiunto il ministro, «stiamo facendo un ottimo lavoro. Il
porto si sta sviluppando tantissimo e quindi credo che la Puglia più che
discutere se ci sarà una o due Autorità portuali, dovrebbe discutere di come
attrarre i traffici dal Mediterraneo e attrarre economia perchè questo
significa attrarre lavoro e turismo». Attualmente il traffico container al
porto di Taranto è fermo in seguito alla messa in liquidazione della Taranto
container terminal, che gestiva il molo polisettoriale.
«Il Governo – ha detto il ministro – è chiaramente preoccupato per l’assenza
del terminalista, ma sa che in questo anno abbiamo recuperato ritardi di
decenni. Ci stiamo già impegnando da alcuni mesi per essere pronti a cogliere
tutte le opportunità di questo straordinario porto e sono sicuro che si
muoverà qualcosa». Secondo Delrio, lo scalo ionico «ha la possibilità di
trasformarsi da porto di puro transhipment in un porto con vari scopi, varie
possibilità, e io – ha detto – sono molto fiducioso che riusciremo ad
intercettare gli interessi a livello internazionale». Il ministro inoltre, ha
sottolineato: «Abbiamo pensato alla riforma delle Autorità portuali con una
finalità precisa: semplificare i procedimenti e l’organizzazione, snellire la
burocrazia, mettere i porti in condizione di funzionare bene. I traffici
maritttimi – ha spiegato – cresceranno secondo le previsioni del 100-120% e
in Italia i porti perdono traffico, questo non è più possibile».
Perdere traffico, ha detto ancora Delrio, «significa perdere indotto, posti
di lavoro. Cosi come non è possibile che altrove i dragaggi li facciano in
4-5 mesi e noi, se tutto va bene, in 4-5 anni. La storia della piattaforma
logistica di Taranto è emblematica: questo progetto si è avviato nel 2002 e
arriva ad un primo traguardo dopo tredici anni. Oltre alla riforma della
portualità, servono anche – ha concluso Delrio – i provvedimenti del ministro
Madia per lo snellimento della conferenza dei servizi. Abbiamo dinanzi a noi
uno scenario molto competitivo e i grandi gruppi non ragionano col cuore, lo
abbiamo visto per la vicenda di Evergreen per Taranto di cui ci siamo
occupati anche a Palazzo Chigi».

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17 Aprile 2019 -

Pedaggio su «E45»? «sarebbe una
follia»

ROMA – La Cna-Fita ritiene una follia la mozione approvata dalla Regione
Umbria, attraverso la quale si intende introdurre un pedaggiamento selettivo
a carico dei soli autotrasportatori non umbri, con mezzi di trasporto
superiori alle 3,5 tonnellate, in transito sul tratto della super-strada E45
che attraversa la regione.
«Mentre in Europa – ha affermato la presidente nazionale dell’associazione
artigiana, Cinzia Franchini, si pensa a come liberalizzare ulteriormente e
rendere più fluido il trasporto delle merci e delle persone, qualcuno in
Umbria deve essersi fermato all’età dei comuni valutando di poter
reintrodurre dazi regionali sotto forma di pedaggi “ad personam”che
nuocerebbero all’intera economia dei trasporti regionale e di tutto il centro
Italia».
«Un’ idea insensata quanto farsesca. Per dirla alla Benigni e Troisi –
conclude la Franchini – non ci resta… che piangere».

Avviati lavori molo V. Veneto a
Palermo

  PALERMO – Nel porto di Palermo sono stati avviati i lavori per rendere più
sicura la banchina nord del molo Vittorio Veneto. Il primo report delle
indagini subacquee commissionate dall’Autorità portuale al molo Vittorio
Veneto nord ha infatti rilevato la presenza di “ingrottature” al piede del
pilone dell’angolo nord causate, nel corso degli anni, dalle inevitabili
turbolenze delle eliche delle navi da crociera di grandi dimensioni durante
le manovre di ormeggio.
La Port Authority ha quindi deciso di avviare immediatamente un intervento di

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somma urgenza per ripristinare le originarie condizioni, affidando i lavori
alla ditta Trevi già presente in porto con propri mezzi in quanto
appaltatrice dei lavori in corso al bacino da 150.000 Tpl.
Il cantiere occuperà il tratto in banchina lato nord compreso tra il ciglio
banchina e la tensostruttura della Stazione marittima temporanea,
limitatamente agli ultimi 25 metri. Gli interventi prevedono il riempimento
delle “ingrottature” del cemento, utilizzando casseri in lamiera di ferro e
sacchi di iuta riempiti con miscela per calcestruzzo. La conclusione dei
lavori è prevista tra quarantacinque giorni.
Durante i lavori l’ormeggio delle navi da crociera delle compagnie Msc e
Costa, attese in questo periodo, sarà concordato con l’Autorità portuale,
mentre per quanto riguarda le navi ro-ro, le manovre di entrata e uscita
dovranno avvenire quando il cantiere non sarà operativo.

Autorità Trasporti su diritti
passeggeri

TORINO – Il Consiglio dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, ha
deliberato l’avvio di un procedimento per la definizione di misure sul
livello minimo degli specifici diritti, anche di natura risarcitoria, che i
passeggeri in possesso di titoli di viaggio prepagati, inclusi i servizi in
abbonamento, per spostamenti ripetuti tra determinate città e di validità
temporalmente definita (tra cui i così detti “pendolari Av”) possono esigere
nei confronti di ambedue i gestori dei servizi ferroviari ad Alta velocità.
Nell’ambito del procedimento, l’Autorità ha reso consultabile pubblicamente
lo schema di atto di regolazione (www. autorita-trasporti. it), su cui i
soggetti interessati potranno formulare osservazioni e proposte entro il 10
Gennaio 2016. Inoltre, ha fissato un’audizione pubblica per il 16 Dicembre
alle ore 11, nella propria sede di Torino. Il procedimento si concluderà
entro il primo Marzo 2016.
Il provvedimento dell’Autorità indica principi e misure che i gestori dei
servizi ferroviari Alta velocità devono porre in essere per garantire i

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diritti minimi dei passeggeri prima citati, fra i quali:
– programmazione di un’adeguata offerta commerciale per assicurare il
soddisfacimento della domanda di trasporto, con particolare riferimento alle
fasce orarie di maggiore affluenza tra le ore 6 e le 9 e tra le 17 e le ore
20. L’adeguamento dell’offerta deve tenere conto che l’obbligo di
prenotazione dl posto a bordo risulta giustificato dal rispetto di parametri
di sicurezza e dalla necessità di assicurare la qualità del servizio a tutti
i clienti, inclusi i viaggiatori occasionali.
– Informazione accessibile e completa in ordine alle modalità di vendita e di
utilizzo dei titoli di viaggio citati, alla relativa disponibilità dei posti,
nonché alla prenotazione o al cambio della medesima da parte dei passeggeri.
– Estensione del periodo di prevendita ed ampliamento dei canali di vendita,
al fine di facilitare l’acquisto e semplificare il perfezionamento della
prenotazione.
– Assegnazione di tutti i posti disponibili su ciascun treno, con “up-
grading” gratuito “last minute” (indicativamente 30 minuti prima della
partenza) a prescindere dalla classe di servizio cui si riferisce il titolo
di viaggio e senza aggravi economici per il passeggero.
– Protezione del passeggero con assegnazione prioritaria di un posto sul
treno immediatamente successivo e senza oneri aggiuntivi, in caso di
indisponibilità su quello richiesto.
– Riconoscimento del diritto all’indennizzo per i passeggeri, secondo quanto
previsto dall’articolo 17 del Regolamento (Ce) n. 1371/2007, fissando criteri
specifici e differenziati rispetto a quelli previsti per le altre tipologie
di offerte commerciali.
– Adeguamento delle “Condizioni Generali di Trasporto” dei gestori dei
servizi alle disposizioni di cui al provvedimento dell’Art.
– Obblighi informativi a carico dei gestori dei servizi, tenuti a comunicare
all’Autorità di regolazione dei trasporti entro il 31 Marzo 2016 e,
successivamente, a cadenza trimestrale, i dati sul numero dei titoli di
viaggio prepagati venduti, distinti per tipologia commerciale, per relazione
di traffico, per singolo treno e per livello di servizio.
L’Autorità di regolazione dei trasporti, infine, raccomanda ai gestori dei
servizi ferroviari ad Alta velocità di astenersi, fino alla conclusione del
presente procedimento, dall’irrogare sanzioni pecuniarie o sovrapprezzi nei
confronti dei possessori di titoli di viaggio prepagati per spostamenti
ripetuti tra determinate città e di validità temporalmente definita, per la
violazione dell’obbligo di prenotazione.

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Progettata nuova via canale Suez

PORT SAID – L’Authority del canale di Suez ha approvato il progetto per la
costruzione di un nuova via d’acqua, di un nuovo accesso, che permetterà alle
navi di scalare per la prima volta senza alcuna limitazione il terminal di
East Port Said.
Il nuovo canale, lungo 9,5 km, largo 250 metri, dotato di un pescaggio di 17
metri, consentirà infatti alle navi di by-passare l’ingresso principale del
Canale di Suez. L’iniziativa è parte del più ampio progetto riguardante lo
sviluppo del canale di Suez, la sua capacità di consentire il passaggio di un
maggior numero di navi anche di grande dimensione.
Le unità che attualmente approdano a East Port Said devono rispettare una
finestra di transito giornaliera di otto ore a causa dell’intenso traffico
lungo il canale di Suez. Il progetto che avrà un costo di 36 milioni di
dollari sarà completato in sette mesi. Questo canale laterale, come detto, fa
parte del progetto di sviluppo del canale di Suez che a partire dallo scorso
6 Agosto, giorno dell’inaugurazione dopo la prima fase di lavori, consente
adesso un doppio senso di circolazione lungo i suoi 163 km che collegano il
Mar Rosso con il Mar Mediterraneo.
La recente decisione darà un grosso impulso alle attività del “Suez Canal
Container Terminal” (Scct) gestito da Apm Terminals. “Scct” parteciperà al
progetto del canale laterale con un finanziamento di 15 milioni di dollari.
La società terminalistica ha recentemente completato i lavori destinati a
potenziare la capacità annua della sua struttura da 3 milioni a 5,4 milioni
di teu.
Il collegamento darà un grosso apporto non solo al terminal container ma a
tutta l’area di East Port Said i cui piani di sviluppo prevedono la creazione
di una grande zona industriale e di complessi residenziali.
East Port Said soffre oggi delle limitazioni derivanti dal fatto che si trova
sul lato del Sinai e che è raggiungibile solo via traghetto in quanto il
principale ponte, quello di Al-Salaam, è stato chiuso per motivi di
sicurezza.

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Ceccarelli su trasporto armi a
Piombino

FIRENZE – «La Toscana non è a conoscenza di movimentazione o di trasporto di
armi o sistemi di armamenti, anche perché le procedure per l’autorizzazione e
il trasporto di armi sono regolamentate da una legge che non prevede il
coinvolgimento e l’informazione degli Enti locali». Questa la risposta
dell’assessore toscano ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli, in Consiglio
regionale a un’interrogazione di Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a
sinistra, in merito alla movimentazione di armi dirette in Arabia Saudita nel
porto di Piombino.
Nei giorni scorsi, è stato ricordato, il presidente della Regione Enrico
Rossi, ha scritto al ministro della Difesa Roberta Pinotti, per chiedere
spiegazioni. «L’Autorità portuale ha solo il potere di regolamentare i
traffici – ha aggiunto l’assessore -. Tuttavia il presidente della Regione ha
chiesto al ministro della Difesa notizie perché il caso di Piombino potrebbe
configurarsi eventualmente come una delle fattispecie espressamente vietate
dalla legge in relazione alla transazione di armi verso Paesi in conflitto o
che violano i diritti umani come definiti nelle convenzioni internazionali. A
tale lettera attendiamo riposta».
Fattori ha detto di essere «abbastanza soddisfatto della risposta, sia per il
merito che per l’iniziativa presa dal presidente Rossi di scrivere al
ministro Pinotti. Sappiamo che l’Italia sta esportando armi in Arabia Saudita
e che l’Arabia ha già bombardato con queste lo Yemen, oltretutto al di fuori
di un mandato dell’Onu». Fattori ha aggiunto che «l’Arabia Saudita è un Paese
che viola costantemente i diritti umani e gli accordi internazionali vietano
di vendere le armi ai Paesi che violano in modo evidente i diritti umani.
Inoltre l’Arabia Saudita è tra i Paesi che direttamente o indirettamente
finanziano l’Isis e il terrorismo. Intervenire per bloccare l’esportazione
d’armi in Arabia, pertanto, ha anche un significato di lotta al terrorismo
internazionale».

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Immatricolazioni auto aumentano del
23%

ROMA – Il ministero dei Trasporti rende noto che nel mese di Novembre, la
Motorizzazione ha immatricolato 134.021 autovetture, con una variazione di +
23,47% rispetto a Novembre 2014, durante il quale ne furono immatricolate
108.546 (a Ottobre 2015 sono state invece immatricolate 133.500 autovetture,
con una variazione di + 9,03% rispetto a Ottobre 2014, durante il quale ne
furono immatricolate 122.446).
Sempre lo scorso mese, sono stati registrati 427.507 trasferimenti di
proprietà di auto usate, con una variazione di + 14,63% rispetto a Novembre
2014, durante il quale ne furono registrati 372.943 (nel mese di Ottobre 2015
sono stati invece registrati 433.280 trasferimenti di proprietà di auto
usate, con una variazione di + 1,55% rispetto a Ottobre 2015, durante il
quale ne furono registrati 426.651).
A Novembre il volume globale delle vendite (561.528 autovetture) ha dunque
interessato per il 23,87% auto nuove e per il 76,13% auto usate.
Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei
Veicoli al 30 Novembre 2015, mentre i dati relativi ai trasferimenti di
proprietà si riferiscono alle certificazioni di avvenuto trasferimento di
proprietà rilasciate dagli Uffici Provinciali della Motorizzazione nel mese
di Novembre 2015 e rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei
Veicoli alla data del 30 Novembre.
Nel periodo Gennaio – Novembre 2015 la Motorizzazione ha in totale
immatricolato 1.464.747 autovetture, con una variazione di + 15,48% rispetto
allo stesso periodo 2014, durante il quale ne furono immatricolate 1.268.380.
da Gennaio a Novembre di quest’anno sono stati registrati 4.171.278
trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di + 7,81%
rispetto allo stesso periodo 2014, durante il quale ne furono registrati
3.869.104.

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Ultima visita nave “Maestrale” a
Livorno

  LIVORNO – Dal 3 al 7 Dicembre la fregata “Maestrale” della Marina Militare
sosterà nel porto di Livorno, penultima tappa della sua campagna navale,
prima di concludersi a La Spezia il 7 Dicembre per l’imminente dismissione
dopo oltre trent’anni di vita operativa.
La nave è stata consegnata alla Marina Militare nel 1982, prima unità frutto
della legge navale del 1975 che, con le altre navi “gemelle” della classe
“Venti”, ha rappresentato la spina dorsale della Squadra Navale per tutti gli
anni di attività operativa in tutti i mari del mondo.
Il programma della sosta è caratterizzato da numerosi eventi: il 3 Dicembre,
alle 12.00, incontro con la stampa, durante il quale sarà presentato il
calendario 2016 della Marina Militare; Sabato 5 Dicembre, alla Terrazza
Mascagni, si esibirà il Plotone di alta rappresentanza della Brigata Marina
San Marco e si terrà un concerto della Fanfara dell’Accademia.
Negli orari delle visite a bordo sarà possibile vedere le mostre sulla
“Grande Guerra”, sulle attività condotte dalla Marina “Maritime Security
360°” e quella allestita dal Wwf Italia sul tema della salvaguardia delle
tartarughe marine.
Particolare attenzione sarà rivolta al sociale e alla beneficenza: a bordo di
nave Maestrale sarà possibile donare a favore della ricerca per la cura delle
malattie genetiche attraverso i “cuori di cioccolato” di Telethon.

Proseguono «colloqui» fra Cosco e Cscl

HONG KONG – (M. B.) A distanza di sei mesi dalla sospensione delle loro
quotazioni dai mercati azionari, le due principali compagnie di navigazione

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statali Cosco e China Shipping, hanno annunciato la prosecuzione dei colloqui
all’inizio del nuovo anno. I lunghi negoziati su quello che loro hanno
definito «consolidamento patrimoniale», ma ritenuto dal settore una
trattativa per la fusione, sono stati estesi al 10 Gennaio, come annunciato
dai due vettori alle Borse di Hong Kong e Shanghai.
Si tratta di un ulteriore prolungamento dei tempi che sembra più che altro
infastidire i piccoli investitori che non possono né vendere né acquistare
azioni delle due compagnie, ormai dallo scorso 10 Agosto. Ma che ricopre una
certa importanza, considerato che non ostante i gruppi siano di proprietà
dello Stato, gli investitori di minoranza non controllati da Pechino
detengono circa il 45% di Cosco, il 53% di China Shipping Container Lines ed
il 59% della China Shipping Development.
Attualmente, la trattativa sarebbe incentrata sul consolidamento dei rami
d’azienda delle società collegate. Ma, secondo alcuni analisti, lo spessore e
la complessità di entrambe le compagnie renderebbe una fusione molto
difficile, se non impossibile.
La compagnia che potrebbe nascere dall’unione di Cosco e Cscl, coprirebbe una
quota di mercato di circa l’8%, non abbastanza per suprerare i primi tre
armamenti nella classifica mondiale. Avrebbe, infatti, appena la metà delle
dimensioni di Maersk Line e Mediterranean Shipping Co. Anche se nel segmento
container, Cosco e Cscl insieme possiedono circa il 73% del tonnellaggio che
naviga sotto la bandiera della Repubblica popolare cinese.

Rilancio area costiera livornese

             Un rendering dell’Interporto Toscano “A. Vespucci”

LIVORNO – Domani pomeriggio, alle ore 14,30 nella sala conferenze della
Palazzina Colombo, all’interno dell’Interporto A. Vespucci di Guasticce, è in
programma l’incontro, organizzato dal Comune di Collesalvetti, Interporto e
Confindustria Livorno, dedicato all’illustrazione delle misure d’intervento
previste nell’Accordo di programma per l’Area costiera livornese, al quale

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parteciperanno il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, l’amministratore
delegato di Interporto Toscano, Bino Fulceri ed il presidente di
Confindustria Livorno, Alberto Ricci.
Nell’occasione i tre soggetti sottoscriveranno un protocollo d’intesa per
l’istituzione di una Struttura temporanea di coordinamento per favorire e
monitorare l’attuazione del progetto di riconversione e riqualificazione
industriale previsto nell’Accordo di programma per la reindustrializzazione
ed il rilancio competitivo dell’Area costiera livornese.
L’iniziativa ha lo scopo di creare un “front office” integrato per la
gestione ottimale di tutte le proposte insediative che potranno essere
presentate nell’ambito del programma di reindustrializzazione previsto
dall’Accordo di programma. Questo importante obiettivo non limiterà
l’operatività della Struttura temporanea di coordinamento: si tratta infatti
di un’iniziativa aperta e disponibile alle imprese che necessitino contatto
territoriale e quindi rapide risposte, per essere fattivamente operative,
siano esse Pmi piuttosto che multinazionali.

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