In Gradenigo un percorso dedicato ai pazienti con malattie reumatiche
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In Gradenigo un percorso dedicato ai pazienti con malattie reumatiche Mette insieme le competenze di reumatologo, ortopedico e fisiatra e conta sulla lunga esperienza del dottor Pierfranco Triolo. «Poniamo il paziente al centro del trattamento garantendogli maggiore velocità ed efficacia nella cura della sua malattia», afferma. Un percorso dedicato ai pazienti con malattie reumatiche che comincia con la visita del reumatologo, prosegue con la valutazione da parte dell’ortopedico per l’eventuale indicazione di intervento chirurgico e successivo trattamento pre e post chirurgico e si conclude con l’intervento del fisiatra incaricato della riabilitazione. È il percorso di Ortoreumatologia (Centro di cura delle Malattie reumatiche) dell’Ospedale Humanitas Gradenigo, avviato dopo l’ingresso del dottor Pierfranco Triolo nell’équipe di Ortopedia e Traumatologia diretta dal dottor René Joseph Negretto. «Il nostro Centro rappresenta un’autentica catena di specialisti che agisce tenendo il malato reumatico sempre al centro del percorso – precisa il dottor Triolo -. Concentrare tutto nello stesso ospedale garantisce maggiore agilità, efficacia e velocità nelle cure e risparmia al paziente il dover girovagare da un ambulatorio o, peggio ancora, da un ospedale all’altro per essere visitato dai diversi specialisti». Una tripla valenza, ortopedica, reumatologica e fisiatrica, che in Piemonte non ha al momento altri esempi e che in tutta Italia conosce solo qualche altra sporadica esperienza. Il dottor Triolo è specialista in Ortopedia e Traumatologia ma anche in Reumatologia e proviene dalla Prima Clinica Ortopedica e Traumatologica della Città della Salute e della Scienza di Torino diretta dal professor Alessandro Massè. Ha inoltre maturato una profonda esperienza all’interno del Centro di artrite reumatoide (avviato anni addietro dal dottor Paolo Clerico all’Ospedale CTO), votato alla cura dal punto di vista medico e chirurgico del malato affetto da malattie reumatiche: «Sono prima di tutto un ortopedico che, nello specifico, esegue anche chirurgia del reumatismo, forte di un’esperienza di oltre quindici anni sui pazienti reumatici – puntualizza il dottor Triolo -. La chirurgia del reumatismo non può essere considerata come una semplice chirurgia ortopedica: chi la esegue deve ben sapere che tipo di malato ha davanti a sé e quale malattia reumatica lo affligge». Di fronte a un problema a un ginocchio, per esempio, non ci si prende cura della “semplice” articolazione: «Ma si cura il paziente nell’ambito della sua malattia reumatica e sarà quest’ultima a determinare il tipo di trattamento che gli verrà riservato – aggiunge il dottor Triolo -. Le diverse specializzazioni in Ortopedia e Traumatologia e in Reumatologia mi permettono di considerare il malato a 360 gradi nonché di collaborare con reumatologo e fisiatra nel migliore dei modi». Il percorso di Ortoreumatologia di Humanitas Gradenigo conta perciò sull’apporto della dottoressa Claudia Bonino (reumatologa), del dottor Triolo (ortopedico e reumatologo) e dell’équipe di Recupero e rieducazione funzionale diretta dal dottor Carlo Mariconda. «Il nostro Centro di cura delle malattie reumatiche servirà quei pazienti che reumatologo, ortopedico, fisiatra o medico di famiglia invieranno in caso di necessità di cure mediche o intervento chirurgico», evidenzia ancora il dottor Triolo. «La chirurgia del reumatismo presuppone questa interdisciplinarietà in grado di permettere ai pazienti con malattia reumatica che stanno seguendo una terapia medica o che sono stati o verranno sottoposti a 1 Humanitas Gradenigo News – Febbraio 2019 www.gradenigo.it
trattamento chirurgico di essere correttamente inviati anche alla riabilitazione», sottolinea lo specialista che in Humanitas Gradenigo si divide tra la chirurgia ortopedica tradizionale e la cura dei malati reumatici. Nello specifico, il dottor Triolo si occupa del trattamento dell’arto inferiore (chirurgia protesica e artroscopica, chirurgia del piede) e dell’arto superiore, in collaborazione con il Centro di Chirurgia della mano di Humanitas Torino diretto dal dottor Giorgio Pivato, in quanto le malattie reumatiche hanno spesso un interessamento importante e invalidante a livello della mano. «Negli ultimi dieci anni, dopo l’introduzione dei farmaci biotecnologici – aggiunge il dottor Triolo -, la chirurgia nel malato affetto da patologia reumatica è molto cambiata sia dal punto di vista numerico sia per quanto riguarda il tipo di interventi. A fronte di una riduzione degli interventi, è molto aumentato il numero di pazienti che ha necessità di trattamento chirurgico sostitutivo protesico, una quota che oggi rappresenta circa il 50 per cento del totale degli interventi chirurgici eseguiti». E se i nuovi farmaci hanno consentito una migliore gestione della malattia reumatica, gli stessi hanno reso ancor più importante la collaborazione tra i vari specialisti: «Il timing chirurgico è fondamentale – chiude il dottor Pierfranco Triolo -. Quando eseguire l’intervento e che tipo di intervento eseguire sono decisioni strettamente legate al tipo di malattia, al tipo di coinvolgimento articolare e ai farmaci, spesso immunosoppressori, assunti dal paziente e che devono in alcuni casi essere temporaneamente sospesi al fine di ridurre il tasso di complicanze nel post operatorio. Si tratta di una catena molto complessa che coinvolge diversi specialisti e che va gestita con delicatezza, attenzione e competenza disegnando le cure sul singolo paziente al fine di migliorare la qualità di vita e ridurre le gravi disabilità che possono essere causate dalle malattie reumatiche». 2 Humanitas Gradenigo News – Febbraio 2019 www.gradenigo.it
Pronto soccorso, nel 2018 oltre 43mila passaggi Nell’anno da poco concluso è cresciuto il numero di accessi ed è stato completato il percorso di trasformazione del Dipartimento di emergenza dell’Ospedale: i sedici letti della nuova OBI (Osservazione breve intensiva) rendono più completo il percorso di diagnosi e cura che riguarda in special modo il paziente fragile. Sono stati 43.223 i passaggi registrati nel corso del 2018 al Pronto soccorso dell’Ospedale Humanitas Gradenigo, un numero superiore a quello del 2017 (quando erano stati 42.648) e che conferma il trend generale di crescita nonché il ruolo di grande importanza che il Pronto soccorso riveste per l’intero territorio torinese. Il 2018 è stato peraltro l’anno che ha registrato il completamento del percorso di trasformazione del Pronto soccorso, avviato già l’anno precedente con la realizzazione della camera calda e proseguito negli ultimi dodici mesi con una serie di azioni che hanno portato a raddoppiare l’area complessiva del Dipartimento di emergenza dell’Ospedale. Nell’anno appena concluso è stata completata ed è entrata in funzione già nel mese di marzo la nuova OBI (Osservazione breve intensiva), capace di sedici letti in grado di ospitare pazienti già registrati in Pronto soccorso e in attesa di essere dimessi, ricoverati in reparto o trasferiti in un’altra struttura. «La nuova OBI – conferma il dottor Giorgio Carbone, responsabile della Medicina e Chirurgia d’urgenza di Humanitas Gradenigo – svolge un’importante funzione di diagnosi e cura soprattutto nei confronti del paziente fragile, una tipologia sempre più diffusa che interessa principalmente persone anziane, sole e spesso alla prese con più di una patologia». In particolare, l’Osservazione breve intensiva assume un ruolo di grande importanza nei periodi di grande afflusso legati, come accade in questi giorni, a fenomeni stagionali come l’epidemia influenzale, quando soddisfa fondamentalmente due scopi: evita le dimissioni a rischio errore ed evita i ricoveri impropri. Oltre alla nuova OBI, nel 2018 il Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo ha visto completamente rifatti i pavimenti, gli infissi, le luci e gli impianti di quelle che fino all’anno precedente erano le uniche sale di Pronto soccorso. Inoltre, è stata trasferita al piano terra e fornita di una dotazione completamente nuova la Sala gessi e, infine, sono stati modificati in modo più funzionale i percorsi riservati ai pazienti. «Il Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo riveste da sempre un ruolo molto importante per l’intera popolazione di Torino e provincia – conclude il dottor Carbone -. Il nostro sforzo quotidiano rimane quello di andare incontro nel migliore dei modi al paziente e alle sue esigenze». 3 Humanitas Gradenigo News – Febbraio 2019 www.gradenigo.it
Colonproctologia, il percorso di cura in Humanitas Gradenigo Si occupa di patologie benigne, maligne e funzionali e coinvolge l’équipe di Chirurgia generale dell’Ospedale. «Sono i sintomi avvertiti dal paziente a indirizzare la diagnosi eseguita dallo specialista», osserva il dottor Franco Corno, colonproctologo. Si chiama colonproctologia e si occupa della chirurgia del colon-retto e dell’ano. In Humanitas Gradenigo afferisce alla Chirurgia generale e spesso si confronta con specialità differenti come gastroenterologia, oncologia e dermatologia. Lo specialista di riferimento dell’Ospedale è il dottor Franco Corno, colonproctologo specializzato in Chirurgia generale e oncologica. «Il cuore dell’attività della colonproctologia è nell’ambulatorio - spiega il dottor Corno -. Sono i sintomi avvertiti dal paziente a indirizzare il lavoro dello specialista: dolore, sanguinamento o semplice discomfort risultano fondamentali per formulare la diagnosi e, all’occorrenza, favorire la richiesta di ulteriori accertamenti strumentali nonché, in ultima istanza, l’intervento del chirurgo che avviene in circa il 30 per cento dei casi». La colonproctologia si occupa delle patologie benigne del colon-retto come la diverticolosi, la poliposi e le malattie infiammatorie e, a livello proctologico, di emorroidi, fistole, ragadi e altro. Tratta inoltre le patologie maligne come i tumori e le patologie funzionali: «Quando cioè l’organo è sano ma ne è alterata la funzione – precisa ancora il dottor Corno –. È ad esempio il caso del prolasso, del rettocele, dell’incontinenza fecale o della stipsi». Tutto il lavoro del dottor Corno viene svolto con l’équipe di Chirurgia generale che in Humanitas Gradenigo è diretta dal dottor Renzo Leli e che, in ambito laparoscopico, coinvolge la dottoressa Maria Paola Bellomo e il dottor Francesco Ghiglione. «Il nostro lavoro è alla costante ricerca di metodiche che migliorino ulteriormente il percorso di cura dei nostri pazienti – conclude il dottor Franco Corno –. Humanitas Gradenigo è ad esempio l’unico ospedale piemontese a impiantare neuromodulatori sacrali che, attraverso la modifica del controllo degli sfinteri anali e del colon distale, permettono al paziente di mantenere una normale evacuazione». È infine prossima all’avvio la sperimentazione di un laser mininvasivo per il trattamento delle patologie proctologiche che, tra i vari obiettivi, cerca di ridurre il dolore post operatorio. 4 Humanitas Gradenigo News – Febbraio 2019 www.gradenigo.it
C’è il dottor Comandone tra i “Top Doctors” 2018 Il responsabile dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo è stato premiato dallE segnalazioni fornite da medici di tutta Italia per la sua riconosciuta attività in campo medico e scientifico. C’è il dottor Alessandro Comandone, responsabile dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo, tra i vincitori del “Top Doctors Award” 2018. Si tratta di un premio che viene assegnato attraverso le segnalazioni fornite da medici di tutta Italia e che confluiscono su una piattaforma online, nata per dare rilievo a specialisti e centri di cura d’eccellenza. Il dottor Comandone figura da anni tra i più noti e apprezzati oncologi d’Italia: l’attività dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo prevede una totale presa in carico del paziente, seguito in ogni fase del suo percorso ospedaliero. Oltre a un gran numero di pubblicazioni scientifiche, l’Oncologia dell’Ospedale è stata più volte insignita di riconoscimenti pubblici che ne hanno ulteriormente attestato la validità. L’Oncologia di Humanitas Gradenigo è peraltro inserita all’interno della Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta ed è Centro di riferimento regionale per diverse patologie oncologiche: tumori dell’apparato gastroenterico, tumori della cute, tumori primitivi dell’osso e metastasi ossee, tumori urologici, tumori dell’ovaio, tumori rari (specificamente sarcomi dei tessuti molli, osteosarcomi, sarcomi di Ewing, GIST e sarcomi ginecologici). Oltre a quella di reparto, l’attività dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo comprende l’attività specialistica ambulatoriale (visite, esami, terapie e chirurgia ambulatoriale) e l’attività chirurgica oncologica che, nel corso del 2018, ha registrato un significativo aumento nel numero di patologie trattate e interventi eseguiti, sempre nel rispetto dei protocolli ERAS (improntati al miglior recupero dopo un’operazione chirurgica). 5 Humanitas Gradenigo News – Febbraio 2019 www.gradenigo.it
In prestito e letti ad alta voce, Humanitas Gradenigo ritrova i suoi libri L’Ospedale rinnova il suo impegno verso la lettura: i pazienti avranno a disposizione una grande varietà di romanzi, classici e contemporanei, utili a rendere più confortevole il loro soggiorno. Humanitas Gradenigo ritrova la voglia di leggere. Grazie ai volontari del Progetto Senior Civico e della Fondazione Circolo dei Lettori, l’Ospedale ha nuovamente attivato il servizio di prestito libri e lettura ad alta voce: «I nostri pazienti hanno a disposizione una grande varietà di libri, in grado di rendere più confortevole il loro ricovero ospedaliero», commenta il dottor Domenico Tangolo, Direttore sanitario di Humanitas Gradenigo. “La lettura è il nuovo ritrovato” è il nome del progetto che le Biblioteche civiche torinesi e il Circolo dei Lettori hanno riservato agli ospedali e che in Humanitas Gradenigo si struttura in due azioni distinte. Al prestito dei libri si può accedere ogni martedì, giovedì e sabato dalle ore 16 alle 17,30 in tutti i reparti dell’Ospedale: i pazienti possono scegliere tra un ampio numero di classici e romanzi pubblicati negli ultimi anni. È invece attivo il primo sabato del mese il servizio di lettura ad alta voce che si tiene nel reparto di Recupero e rieducazione funzionale (RRF), al terzo piano dell’Ospedale. La doppia iniziativa che riguarda Humanitas Gradenigo va a completare il grado di attenzione che l’Ospedale rivolge al mondo della lettura, come testimonia anche l’adesione a “Pagine in corsia”, progetto che nel mese di maggio porta in ospedale i libri in concomitanza con il Salone del Libro di Torino. Anche in questo caso si tratta di letture da romanzi di autori contemporanei e classici: un’occasione in più per donare parole, emozioni e spunti di riflessione anche a chi non può frequentare, per motivi di salute, gli appuntamenti previsti al Lingotto o in uno dei tanti momenti offerti dal Salone Off in tutta la città. 6 Humanitas Gradenigo News – Febbraio 2019 www.gradenigo.it
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