Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi

Pagina creata da Alessandra Guerrini
 
CONTINUA A LEGGERE
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
STAG I O N E
          TEAT RAL E
          2 018 - 2 019

Viaggiare
      senza partire
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
“Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il

Viaggiare
           nostro andare ritorneremo al punto di partenza per
           conoscerlo per la prima volta.” (T.S. Eliot)

    senza partire
           Perché il Teatro, come un viaggio, ci fa uscire dalla
           quotidianità per scoprire un mondo fatto di altre
           realtà possibili. L’inaspettato ci fa sentire più vivi,
           attiva i sensi, rompe gli schemi e l’aprirsi del sipario
           è l’istante che precede un viaggio ricco di promesse.
           Ogni spettacolo è una tappa di un percorso che ha
           a che fare con noi stessi, i nostri sogni, la nostra
           storia e l’Altro. Un’occasione per conoscerci e
           esplorare “nuovi territori”.
           Questa Stagione ci trasporterà con la mente nello
           spazio e nel tempo e sarà davvero – per tutti – come
           “viaggiare senza partire”.
           Per la prima volta infatti il Piccolo Teatro degli
           Instabili ospiterà un prestigioso spettacolo
           internazionale in lingua inglese e una bellissima
           rassegna di Teatro Ragazzi.
           Ogni singolo spettatore sarà un prezioso compagno
           di viaggio.

           Buona Stagione Teatrale 2018/2019!

                      direzione artistica: Fulvia Angeletti
                     Associazione Culturale “Gli Instabili”
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
STAGIONE TEATRALE 2018-2019
                                  31 GENNAIO 2019 - ore 21.15
                                  Deflorian/Tagliarini
                                  REWIND-OMAGGIO A CAFé MÜLLER

15 NOVEMBRE 2018 - ore 21.15      17 FEBBRAIO 2019 - ore 17.30
Joe Skelton/Deborah Wastell       Caroline Baglioni/Michelangelo Bellani
THE CONDUCTOR                     MIO PADRE NON È ANCORA NATO

2 DICEMBRE 2018 - ore 17.30       1 MARZO 2019 - ore 21.15
Ladyvette                         Compagnia Vetrano-Randisi
LE DIVE DELLO SWING IN CONCERTO   TOTÒ E VICÉ

13 DICEMBRE 2018 - ore 21.15      21 MARZO 2019 - ore 21.15
Lino Musella                      I Violini di Santa Vittoria
L’AMMORE NUN’È AMMORE             DENOMINAZIONE D’ORIGINE POPOLARE

4 GENNAIO 2019 - ore 21.15        17 MAGGIO 2019 - ore 21.15
Compagnia Berardi Casolari        Bartolini/Baronio              all’interno di

IO PROVO A VOLARE                 DOVE TUTTO È STATO PRESO
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
TEATRO
                   in collaborazione con
                                             ABBONAMENTI
    RAGAZZI                                  2018-2019
28 DICEMBRE 2018 - ore 17.30                 A 7 SPETTACOLI*                    A 5 SPETTACOLI*
                                             con posto fisso riservato          con posto fisso riservato
Michele Cafaggi
Ouverture des Saponettes
                                             € 140,00 (anziché € 175,00)        € 100,00 (anziché € 125,00)
13 GENNAIO 2019 - ore 17.30
Sofia Ghiorsi/Lucia Oca, Francesco Scavo     *Esclusi: “The Conductor”, “Dove tutto è stato preso”
LA STANZA DEI GIOCHI                          e gli spettacoli DI Teatro ragazzi
9 FEBBRAIO - ore 17.30
Compagnia Burambò                            RIDUZIONI:
L’elefante smemorato e la papera ficcanaso   Il prezzo del biglietto è ridotto per gli Under 30, gli over 65
                                             e per gli Allievi dei Laboratori di Recitazione 2018/19.
                                             Sono previste ulteriori promozioni per gruppi.
30 MAGGIO/ 2 GIUGNO 2019                     Info: 333 7853003 - info@teatroinstabili.com
Festival di narrazione
per bambini e ragazzi
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
15 NOVEMBRE 2018 ore 21.15
                                 Joe Skelton
                                 Deborah Wastell                          1941. Le truppe naziste assediano Leningrado. Nel mezzo della devastazione il
                                                                          compositore Dmitri Shostakovich lavora ininterrottamente per completare la sua
                                                                          Sinfonia n. 7, una composizione per il popolo.

                   THE CONDUCTOR
                                                                          La musica è suonata lungo il fronte della resistenza russa, e diventa il suono che
                                                                          risolleva un’intera città dalla sua ora più buia. La sinfonia rinnova la fede nelle
                                                                          capacità di ogni individuo impegnato nella resistenza, e al contempo restituisce
                                                                          dignità e potere ad un’arte che può essere utile.
                                 sinfonia n.7 in DO maggiore, op. 60      The Conductor non è un racconto sulla guerra, ma una storia di speranza e di
                                 di Dmitri Shostakovich
                                 arrangiata e suonata                     fede resistente.
                                 da Daniel Wallington                     I due protagonisti, il celebre Shostakovich e Karl Eliasberg, direttore di un’orchestra
                                                                          radiofonica di Leningrado, sono entrambi innamorati della propria arte, e per
                                 regia                                    questo resistono in una città dove i corpi sono ammassati lungo i lati delle strade.
                                 Jared McNeill
                                 produzione                               “È così che sento la guerra”, sotto forma di musica, nelle dissonanze, nei momenti
                                 Fondazione Teatro Due                    di bellezza che emergono dal caos, nei passaggi duri e in quelli più fluidi.
                                 La Mama Umbria                           Per il regista Jared McNeill, formatosi con il Maestro Peter Brook, è ancora la
                                                                          musica - e le storie che vi stanno dietro - a trasportare un messaggio di bellezza
             basato sul romanzo spettacolo in lingua inglese              e speranza in un mondo attraversato da conflitti e guerre. Perché comporre
“The Conductor” di Sarah Quigley con sopratitoli in italiano              musica in un momento come questo? “Perché la musica è la lingua più sincera
                 adattamento di                                           che conosco”.
                Mark Wallington
                 e Jared McNeill
                                                                                                                                        Fuori abbonamento
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
2 DICEMBRE 2018 ore 17.30
LADYVETTE                 Tre donne, tre cantautrici che hanno fatto dell’ironia e dell’elettroswing il loro
                          punto di forza per comunicare nel mondo della musica.

LE DIVE DELLO
                          Mescolando lo charme delle dive d’altri tempi ed un’ironia tutta al femminile,
                          Ladyvette, “Sugar” Teresa Federico, “Pepper” Valentina Ruggeri e “Honey”
                          Francesca Nerozzi, creano un nuovo concept di live fatto di pezzi inediti in pieno

SWING
                          stile vintage, classici della musica pop anni ’80 e ’90 reinterpretati in chiave swing.
                          Imparando dagli anni ’50, momento di forte rinascita creativa in opposizione alla
                          guerra, le tre attrici/cantanti reinventano lo stile di quegli anni sia attraverso un

IN CONCERTO               look vintage 2.0, sia attraverso la loro musica, ormai conosciuta in Italia e in
                          Europa, passando per New York, dove si sono esibite nei jazz club più prestigiosi.
                          Grazie alla raffinatezza delle loro performances, arricchita da una forte ironia e
                          un contagioso buonumore, Ladyvette si esibiscono regolarmente in prestigiosi
Teresa Federico
                          contesti, italiani ed esteri.
Valentina Ruggeri
                          Nel 2017 hanno debuttato con il loro primo spettacolo teatrale “Le Dive dello
Francesca Nerozzi
                          Swing” con la regia di Max Vado, la direzione musicale di Roberto Gori e la
                          supervisione artistica di Lillo Petrolo, riempiendo i migliori teatri d’Italia. Inoltre
pianoforte                tutte le prestigiose recensioni, uscite sul Corriere della Sera e La Repubblica, le
Roberto Gori              acclamano come le “ironiche Dive dei giorni nostri”.
sax/clarinetto            Le loro musiche sono a cura di Roberto Gori, vincitore di un Disco D’Oro 1996 e
Gian Piero Lo Piccolo     premio “Nino Rota” 2006.
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
13 DICEMBRE 2018 ore 21.15
                              LINO MUSELLA                   Lino Musella, attore tra i più apprezzati della sua generazione, è qui protagonista
                                                             di un affascinante percorso poetico attraverso gli immortali versi di Shakespeare,

               L’AMMORE NUN’È
                                                             qui “traditi” in napoletano dall’artista Dario Jacobelli. Un’originale ‘recita dei
                                                             sentimenti’, tra emozioni, atmosfere magnetiche e intensi desideri.
                                                             Una prova shakespeariana per Musella che in questa stagione sarà anche

                   AMMORE
                                                             impegnato nel primo episodio di Who is the king, la “serie teatrale” ispirata a
                                                             otto opere del Bardo e sarà diretto da Jan Fabre in un’autobiografia teatrale
                                                             dell’artista belga.
                              e con                          Ad affiancarlo sulla scena, Marco Vidino - ai cordofoni e alle percussioni - con le
                              Marco Vidino                   sue musiche suggestive e avvolgenti che accompagnano gli spettatori in questo
                              (cordofoni e percussioni)      intimo viaggio.
                                                             Dario Jacobelli, poeta napoletano scomparso prematuramente nel 2013 - ricorda
                              disegno luci
                              Hossein Taheri                 Musella - si dedicò negli ultimi anni della sua vita alla traduzione in napoletano
                              regia                          e al tradimento, come amava definirlo, di 30 Sonetti di Shakespeare. Non aveva
                              Lino Musella                   scadenze, non doveva rispettare le indicazioni o correzioni di nessun editore.
                              produzione
                                                             Per committenti aveva i suoi amici più cari ai quali dedicava ogni sua nuova
                              Elledieffe
                                                             traduzione. I “Sonetti” in napoletano suonano bene. Battono di un proprio cuore.
30 sonetti di Shakespeare                                    Indossano una maschera che li costringe a sollevarsi dal foglio per prendere il
         traditi e tradotti
       da Dario Jacobelli                                    volo, tenendo i piedi per terra.
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
4 GENNAIO 2019 ore 21.15
   Compagnia
   Berardi Casolari                    “Io provo a volare” è una drammaturgia originale, che a partire da cenni biografici
                                       di Domenico Modugno e dalle suggestioni delle sue canzoni, racconta la vita di
                                       uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti ad affrontare ogni peripezia per

IO PROVO A
                                       realizzare il sogno di diventare artisti. Ed è proprio attraverso la descrizione delle
                                       aspettative, delle delusioni, degli sforzi e degli inganni subiti da truffaldini incontri
                                       che si articola il viaggio, fra comici episodi della realtà provinciale e alienanti

    VOLARE
                                       esperienze metropolitane.
                                       La storia vede lo spirito di un custode di un teatrino di provincia che, a mo’ di
                                       vecchio capocomico, torna in scena ogni notte, a mezzanotte, in compagnia dei
                                       suoi musicisti all’interno del teatro in cui mosse i primi passi. Così fra racconto,
   omaggio a Domenico Modugno          musica e danza, si rivivono episodi della sua vita: i sogni, gli incontri, gli stages,
                                       le prove, la fuga, la scuola, il primo lavoro e l’amaro rientro al paesino, al quale,
   di e con
   Gianfranco Berardi                  dopo aver provato tutte le strade possibili, è costretto a tornare. Ma come se non
   voce solista e chitarra             bastasse, il piccolo e romantico cinema in cui aveva cullato il sogno artistico, non
   Davide Berardi                      è più quello di una volta. Così per amore dell’arte e della propria felicità, il giovane
   fisarmonica                         decide di entrare di nascosto nel teatro e pietra dopo pietra demolirlo.
   Bruno Galeone
                                       Poesia e comicità sono gli ingredienti principali della pièce, che attraverso un
   regia e luci Gabriella Casolari     uso sui generis della luce, trasmette atmosfere emotive, suggestioni e ricordi
   costumi Pasqualina Ignomeriello     indimenticabili cercando di risvegliare nel pubblico quel sogno di libertà di cui
   produzione                          Modugno si fece portavoce e simbolo.
   Compagnia Berardi Casolari
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
31 GENNAIO 2019 ore 21.15
    Deflorian                         1978. “Café Müller” di Pina Bausch. Un infarto teatrale nel mondo della danza.

    Tagliarini                        Un evento artistico, un pezzo di storia dell’arte del ‘900. Per tutti noi - troppo
                                      giovani allora - “Café Müller” è stato una pietra di paragone, un mito, una frase
                                      fatta. A distanza di trent’anni abbiamo preso “Café Müller” come punto di partenza.
                                      Quell’oggetto oggi è inevitabilmente altro: il tempo trasforma, cancella, confonde

REWIND-Omaggio A
REWI                                  e l’idolo, intoccabile e mitizzato si frantuma, rimangono le sacre macerie.
                                      Finalmente le macerie. E allora è possibile camminare tra queste macerie,
                                      prenderne in mano una, guardarla da vicino e frantumarla ulteriormente.

     Café Müller
    uno spettacolo di e con
                                      È possibile finalmente ridere. Con quello che resta è possibile fare tutto. “Ogni
                                      uomo uccide ciò che ama” canticchiava Jeanne Moreau in un film di Fassbinder.
                                      Un lavoro sui tradimenti della memoria quindi, un tentativo di re-invenzione fatto
                                      di continue interruzioni, da miriadi di piccoli racconti collaterali tra autobiografia
    Daria Deflorian                   e totale fantasticheria. Un improbabile riavvolgimento del tempo, rewind appunto.
    e Antonio Tagliarini              Le sedie, lo spazio, i corpi, la danza, e noi oggi. Lontani da quella salvifica
    produzione                        drammaticità di allora. Lontani da noi, spossati dal troppo aver visto, nuova forma
    A.D.                              di cecità. Dedicare un lavoro teatrale ad uno spettacolo mai visto non è stata una
    con il contributo dell’Imaie      provocazione, ma una riflessione appassionata. Ci siamo impegnati a raccontare
    organizzazione                    questo miracolo artistico senza mai farlo vedere al pubblico e nel raccontarne
    Anna Damiani
    produzione e accompagnamento      la indicibile magia ci siamo ritrovati a parlare di noi, delle nostre famiglie, dei
    internazionale                    nostri amori e degli inizi e delle fini, di Odissea 2001 di Kubrick, di Mastroianni, di
    Francesca Corona                  Madonna, dell’11 settembre e di Kennedy. Non per divagare, ma per verbalizzare
    direzione tecnica                 la nostra esperienza come spettatori di fronte ai suoi lavori e la nostra nostalgia
    Giulia Pastore
                                      per qualcosa che non può tornare.
Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
Caroline Baglioni      17 FEBBRAIO 2019 ore 17.30
                           MICHELANGELO
                           BELLANI                  Un uomo di sessant’anni con un’amnesia temporanea. La voce di una giovane
                                                    donna a comporre il dialogo, a prefigurare il ricordo di un vissuto o soltanto
                                                    l’illusione che un giorno tutto possa accadere davvero. Una storia inventata a

          MIO PADRE NON È
                                                    tutti gli effetti, anche se qualcuno, con la cura dello sguardo, potrebbe percepire
                                                    in filigrana un’eco distorta e lontana proveniente dal vecchio “Edipo a Colono”
                                                    sofocleo. Una storia che riflette sul perdono, perdonare qualcun altro, ma in

               ANCORA NATO
                                                    primo luogo perdonare se stessi. Una dimensione che, come ricorda Kierkegaard,
                                                    oltrepassa ogni questione etica, poiché è al di là del vero e del falso, così come
                                                    è al di là del bene e del male: è uno spazio d’amore. Il paradosso di quest’epoca
                           di                       sembra essere tutto qui. “Perchè io sono nata e tu no. Non sei ancora nato.”
                           Caroline Baglioni,       Ed ecco, forse, nascere per la prima volta. Senza parole. Perdonare. Perdonarsi.
                           Michelangelo Bellani     «Papà».
                           con
                           Caroline Baglioni        Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani dopo lo spettacolo “Gianni”, vincitore
                           regia                    del Premio Scenario Ustica 2015, Premio Inbox 2016, Premio Museo Cervi 2017,
                           Michelangelo Bellani     consacrano il sodalizio artistico con “Mio padre non è ancora nato”, secondo
                                                    elemento di quello che diverrà una trilogia sui legami di sangue.
                           luce
                           Gianni Staropoli         “Perché nel loro nuovo spettacolo hanno confermato le grandi doti della Baglioni
collaborazione artistica
    Marianna Masciolini    suono                    sulla scena coadiuvate dalle parole del Bellani sempre innovative e mai prevedibili,
  sguardo coreografico     Valerio Di Loreto        un connubio artistico fiorente e fervido”.
         Lucia Guarino     supervisione tecnica     T. Chimenti (menzione Premio Rete Critica)
                           Luca Giovagnoli
1 MARZO 2019 ore 21.15
COMPAGNIA
VETRANO-RANDISI                   Con una quasi quarantennale collaborazione sul palcoscenico, nella scrittura e
                                  nella guida degli attori, Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno scelto per esprimere
                                  la loro poetica, la complementarietà, la dialettica, attraverso un confronto che

TOTò e VICé
                                  vive in una doppia identità, sovrapponibile e contraria. Da qui l’incontro con Totò
                                  e Vicé, poetici clochards nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e
                                  drammaturgo palermitano recentemente scomparso, nelle cui parole, gesti e
                                  pensieri si sono subito ritrovati. Due personaggi teneri, legati da un’amicizia
di                                reciproca assoluta, che vivono di frammenti di sogni in bilico tra la natura e il
Franco Scaldati                   cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in
regia ed interpretazione di       due, per essere.
Enzo Vetrano e Stefano Randisi
                                  Di questo straordinario, poetico e commovente spettacolo, Rodolfo di Giammarco
disegno luci                      ha scritto su La Repubblica: «Il teatro, il vero teatro, il teatro che ti toglie il fiato
Maurizio Viani                    con un nulla, il teatro che non distingue tra vivi e morti, il teatro che ti sfugge
costumi                           di mano e intanto però ti insegna il mistero dell’amore, il teatro che mette in
Mela Dell’Erba                    scena due poveri cristi in una penombra di lumini e modeste luminarie e di fatto
tecnico luci e audio
Antonio Rinaldi                   ti fa sentire l’insopportabile luce della felicità, il teatro che ti sembra logoro ed
produzione                        effimero e che al contrario ti riempie l’anima fino alla commozione più grata.
Le Tre Corde                      Questo teatro l’abbiamo conosciuto come un miraggio in una notte in cui sono
Compagnia Vetrano-Randisi         spuntati Enzo Vetrano e Stefano Randisi, valigia di cartone in pugno, a dire e ridire
                                  attorno a una panchina con disorientata bellezza le battute umanissime di Totò
                                  e Vicé…».
21 MARZO 2019 ore 21.15
                                        I VIOLINI DI
                                        SANTA VITTORIA                                     Il paese dei cento violini (la storia). Nei primi decenni dell’Ottocento si
                                                                                           diffondono nelle campagne emiliane nuovi balli di origine popolare. Sono il valzer,
                                                                                           la mazurca, la polka. Musiche che arrivano da lontano e che subito innestano le
                                                                                           loro melodie, i ritmi, e soprattutto un nuovo modo di fare musica, sul tronco di una

                   		 DENOMINAZIONE                                                        cultura arcaica e contadina. Nasce il liscio e a Santa Vittoria di Gualtieri (RE) questa
                                                                                           nuova tradizione musicale prende la forma di un fenomeno unico nel suo genere.
                                                                                           Si suona con gli strumenti ad arco, in piccoli gruppi orchestrali di cinque elementi

                   D’ORIGINE POPOLARE   L’incredibile storia dei musicisti braccianti
                                                                                           che prendono vita quasi in ogni famiglia. Sul finire del secolo questo piccolo
                                                                                           borgo ha già assunto i contorni della leggenda, diventando nell’immaginazione
                                                                                           degli uomini della bassa “Il Paese dei Cento Violini”.

                                        di Santa Vittoria                                  Lo Spettacolo. La maggior parte delle musiche eseguite, tutte originali,
                                        Testo e narrazione                                 appartengono alla famiglia Bagnoli, una delle più importanti e rappresentative
                                        Orfeo Bossini
                                        arrangiamenti                                      della storia di Santa Vittoria. Sono valzer, mazurche, polke, tanghi, e onestep,
                                        Davide Bizzarri                                    scritti tra gli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, ricostruiti come testimonianza del
                                                                                           gusto musicale di un’epoca. Un lavoro di arrangiamento che è servito a ridar vita
                                        Davide Bizzarri I Violino                          a musiche dimenticate, nel rispetto della loro originaria freschezza. Lo spettacolo
                                        Orfeo Bossini II Violino
                                        Roberto Mattioli III Violino                       si arricchisce anche di un tessuto narrativo che introduce e accompagna passo
                          musiche di                                                       passo lo spettatore all’interno della vicenda storica. In una sorta di omaggio ai
 Amedeo Bagnoli, Arnaldo Bagnoli
                                        Ciro Chiapponi Viola
      Enea Bagnoli, Davide Bizzarri     Fabio Uliano Grasselli Contrabbasso                “filò” di stalla viene snodata la memoria di una terra che non è soltanto uno
Aristeo Carpi, Fabio Uliano Grasselli   regia a cura di                                    spazio geografico ma anche e soprattutto un pezzo di cultura del nostro Paese.
                     Giuseppe Verdi     Paola Bigatto
                                        produzione
                                        Ass. I Violini di Santa Vittoria
17 MAGGIO 2019 ore 21.15
                                         BARTOLINI/BARONIO
                                                                                 Nella casa assediata dai tarli, ogni stanza è il racconto di un mondo ladro. Abitare
                                                                                 dove tutto è stato preso non è comodo, e non ci rimane che tentare di correggere

                      DOVE TUTTO È
                                                                                 il momento fatale in cui ci siamo consegnati come testimoni del suo crollo
                                                                                 imminente, finalmente crollare con lei per cercare sotto il peso delle sue polveri
                                                                                 la possibilità di curarne le rovine.

                           STATO PRESO
                                                                                 La correzione, prova di follia ma anche di resistenza umana, si dispiega allora
                                                                                 nella costante trasformazione di ciò che ostinatamente sopravvive, aprendo uno
                                                                                 scenario di elementi minuti, quotidiani e personali che invitano attorno al focolare
                                                                                 in cui la storia di ognuno s’intreccia alla storia di tutti, e da lì guardare: ripensare
                                         scritto, diretto e interpretato da      il mondo dall’origine per ascoltare le parole da consegnare a chi abiterà la casa
                                         Tamara Bartolini e Michele Baronio      dopo di noi, a chi sarà bambino, e al bambino che eravamo.
                                        scene e paesaggio sonoro                 Guidata dalle biografie di adulti e di bambini incontrati tra residenze e laboratori,
                                        Michele Baronio                          dalle visioni di Clément, dai sensi amorosi di Zambrano, dalla tragica delicatezza di
                                        collaborazione al progetto,              Bourgeois e dal cosmo umano di Herzog, viene raccolta una domanda essenziale
                                        assistente alla regia, foto, grafica
all’interno di                          Margherita Masè                          che si consegna nella sua potente fragilità straripando dallo spazio scenico: se
                                        collaborazione artistica                 potessimo guardare come se fosse di nuovo la prima volta, cosa vedremmo? In
                                        F. Blasi, A. Cristiani, G. Staropoli     un paesaggio scenico e linguistico che muove a ritroso verso i suoi primi sensi,
                                        suono
                            produzione Michele Boreggi                           aprendo il tempo del costruire tra la Terra, l’altro e il teatro, la casa si fa corpo e
           Bartolini/Baronio | 369gradi concept video                            il progetto un’architettura esistenziale: un cantiere davanti al quale sapere che «il
                         coproduzione Raffaele Fiorella
    Teatri di Vetro Festival/Triangolo                                           noi dimora in me». Dove tutto è stato preso c’è ancora una rosa gialla, un giardino
                       Scaleno Teatro                                            di cui prendersi cura.
                                                                                                                                                Fuori abbonamento
in collaborazione con

                                             28 DICEMBRE 2018 ore 17.30
          MICHELE CAFAGGI
                                                “Oh ecco, inizia lo spettacolo… chi è quello col grembiule…dice di essere il
                                                direttore! Ma non suonano musica i suoi strumenti! E adesso cosa fa? Diventa un

          Ouverture
                                                gatto? Guarda, da una tromba è comparsa una rosa! Ehi, qui è umido, piovono
                                                grappoli di bolle... Oh no, mi chiama, mi rapisce, dove mi porta? Vedo tutto
                                                tondo… sono finito in una bolla di sapone!”

          des
                                                Un concerto anomalo, per pensieri leggeri, pensieri silenziosi, in cui un eccentrico
                                                direttore d’orchestra vi porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone.
                                                Un luogo dove l’imprevisto è sempre in agguato, e da strani strumenti nascono

          Saponettes
                                                bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, bolle
                                                gigantesche!
                                                Un racconto visuale senza parole che trae ispirazione dalle atmosfere circensi e
          di e con                              dal varietà, un magico spettacolo di clownerie, pantomima e musica che, nato per
          Michele Cafaggi                       i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età.
                                                Lo spettacolo è stato presentato per la prima volta al Museo della Scienza e
          Genere
          clownerie, pantomima, bolle di        della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano ed è poi stato rappresentato in teatri
          sapone giganti e musica dal vivo      e festival nazionali e internazionali (Francia, Irlanda, Belgio, Svizzera, Grecia,
          regia                                 Giappone, Cina, Corea del Sud).

 TEATRO   Davide Fossati
          produzione
          Live Arts Management
RAGAZZI
in collaborazione con

                                               13 GENNAIO 2019 ore 17.30
          Sofia Ghiorsi/                       14 GENNAIO ore 10.00
          Lucia Oca                               Matinée riservato alle classi che aderiscono a “Ateatroragazzi”

          FRANCESCO Scavo                         Sono i bambini a imitare gli adulti nei loro comportamenti? O sono gli adulti
                                                  a comportarsi in modo infantile e immaturo? Con lo spettacolo “La stanza dei
                                                  giochi” tutti ricordiamo i rapporti con i fratelli ed i compagni di scuola e sappiamo

          LA STANZA
                                                  bene che, pur essendo loro molto affezionati, non andavamo sempre d’accordo. A
                                                  volte litigavamo per i giocattoli, a volte ci dicevamo cose cattive e sembrava non
                                                  ci volessimo più bene. Lo spettacolo è una storia in cui tutti, anche gli adulti, si

          DEI GIOCHI
                                                  possono riconoscere un po’. Nel mondo di oggi dove tutto incita all’aggressività e
                                                  il dialogo è impossibile, crediamo sia importante e necessario affrontare il tema
                                                  del conflitto senza facili soluzioni, portando il bambino e l’adulto a riflettere sulle
          regia e drammaturgia                    conseguenze delle azioni e su quanto l’egoismo incida sulle relazioni.
          Marta Abate e Michelangelo Frola        “Uno spazio scenico affidato alla naturalezza di soli attori bambini, che ribalta
          produzione                              la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti per riscoprire il nesso
          ScenaMadre – Gli Scarti
                                                  fondante tra gioco e teatro. I temi eterni della condizione umana rivelati in filigrana,
                                                  in un tessuto di conflitti, complicità, piccoli egoismi e affermazioni di potere.

 TEATRO   età consigliata: dai 5 anni             Una drammaturgia sapiente che restituisce con limpidezza e semplicità di gesti e
                                                  parole la dimensione profonda e poetica del mondo infantile.”

RAGAZZI   Premio Scenario Infanzia 2014
          Premio Dallorso per il teatro 2015
                                                  Motivazione della giuria del Premio Scenario Infanzia 2014
in collaborazione con

                                           8 FEBBRAIO                 ore 10.00
          COMPAGNIA
                                             Matinée riservato alle classi che aderiscono a “Ateatroragazzi”

          BURAMBò                          9 FEBBRaIO 2019 ore 17.30
                                             Al limite del bosco abita un vecchio e grosso elefante infelice, perché tormentato

          L’elefante                         da brutti ricordi che non lo lasciano riposare neanche di notte. Un giorno,
                                             l’elefante ha un’idea: soffiare i brutti ricordi nei palloncini per farli volare via. Il
                                             suo esperimento funziona sin troppo perché rimane senza memoria. Una papera

          smemorato                          incuriosita, alla vista dei palloncini in cielo, vede l’elefante e si avvicina per fare la
                                             sua conoscenza. Figurarsi la meraviglia quando scopre che non ricorda neanche
                                             come si chiama. La papera ficcanaso, convince l’elefante a fare una passeggiata,

          e la papera                        al fine di fare nuove esperienze. Lo smemorato parte all’avventura: attraversa
                                             campi e paesi, incontra animali e persone ma, incapace com’è di discernere il
                                             buono dal cattivo, finisce per trovarsi nelle stesse situazioni che aveva rimosso.

          ficcanaso
          spettacolo di marionette da
                                             L’elefante, infatti, è catturato e venduto al circo come fenomeno da baraccone
                                             per la sua capacità, più unica che rara, di parlare la lingua degli uomini. Viene
                                             spogliato e umiliato, costretto e maltrattato da uomini senza scrupoli; si oppone
                                             con tutte le forze ma viene rinchiuso allo zoo. La papera, temeraria e fedele
          tavolo e pupazzi in gommapiuma     amica, che da lontano segue ogni sua sventura, quando ogni speranza sembra

 TEATRO   con
          Daria Paoletta
                                             essere perduta, riuscirà a riportarlo a casa sano e salvo.
                                             Il lieto finale è assicurato da una buona dose di immaginazione in cui si combinano
RAGAZZI   e Raffaele Scarimboli              amore, fantasia e tanti tanti intensi desideri.
          età consigliata: dai 4 anni
labor atori                                                                                               labor atoriO
                                               di recitazione 2018-2019                                                                                  di T EAT RO PER BAMBINI

             DA OTTOBRE A DICEMBRE 2018
             A cura di Corinna Lo Castro e Francesco Bolo Rossini                                                                              DA OTTOBRE 2018 A MARZO 2019
             “NIENTE TRUCCHI DA QUATTRO SOLDI”
                                     Da Raymond Carver a David Foster Wallace:                                                                               "NEL PAESE
                                                                                                                                                              DELLE MERAVIGLIE"
                                     liberi esperimenti sulla costruzione del personaggio
                                     “Ci ricordiamo di cose che potrebbero non essere
                                     mai successe.” Harold Pinter                                                                                               A cura di Giulia Zeetti (attrice)
                                     Tecniche di respirazione, training voce-corpo,                                                                             con la partecipazione di Ayumi Makita
                                     cenni di dizione e prossemica, improvvisazione                                                                             (scenografa e illustratrice)
                                     e scrittura creativa per la costruzione del personaggio.                                                                   ART N/VEAU e Museo del Giocattolo

                                     DA GENNAIO A MARZO 2019
                                     A cura di Corinna Lo Castro
                                                                                                                                                      Voce, movimento, fiaba, immagine, creazione, per esplorare il mondo
                                                                                                                                                      della scena in modo divertente e originale. Inoltre, alcuni incontri
                                                                                                                                                      saranno dedicati alla realizzazione da parte dei bambini di costumi
                                     “LE PAROLE TRA NOI”                                                                                              e materiale scenografico per lo spettacolo finale.
                                     Prove per un radiodramma
                                                                                                                                                                Il Laboratorio si svolgerà tutti i Mercoledì:
                                     Il rapporto tra voce e corpo nella lettura
                                     espressiva per la recitazione al leggìo                                                                                    dalle 16:30 alle 17:30: da 6 a 8 anni
                                     da Lunedì 16 Gennaio 2019 ore 20.30 - 1° Gruppo                                                                            dalle 18.00 alle 19:00 da 9 a 11 anni
                                     da Martedì 17 Gennaio 2019 ore 20.30 - 2° Gruppo

• I Laboratori sono rivolti ad attori professionisti e non professionisti • I Laboratori si svolgeranno tutti i lunedì/martedì dalle 20.30
• Ciascun Laboratorio è suddiviso in 10 incontri della durata di 3 ore • È possibile partecipare anche ad un solo trimestre. Max 20 allievi.
                                                                                                                                                      INFO E ISCRIZIONI: 333 7853003
• Per la partecipazione è richiesta la maggiore età.
LABORATORIO PER LO SPETTATORE                                      INFORMAZIONI PRENOTAZIONI E CONTATTI
Un percorso gratuito per gli Spettatori                            Fulvia Angeletti    333 7853003       info@teatroinstabili.com
a cura di Maria Luisa Sementilli                                                       335 8341092       www.teatroinstabili.com
(Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici)                             075 816623

Cosa intendiamo per fruizione?
Cosa resta di un evento teatrale fruito?                           BIGLIETTERIA
                                                                   Piccolo Teatro degli Instabili - Via Metastasio, 18 - Assisi - PG
                                                                   A partire da un’ora prima dello spettacolo
6 incontri serali (mercoledì ore 21.00)
da novembre 2018 a maggio 2019
per affrontare queste domande in relazione agli spettacoli della   PARCHEGGIO
Stagione Teatrale 2018/19 del Piccolo Teatro degli Instabili.      Consigliamo di parcheggiare
                                                                   presso il Parcheggio San Giacomo, Viale Albornoz

Date degli incontri:                                               Si organizzano inoltre
21 Novembre - 19 Dicembre 2018
16 Gennaio - 20 Febbraio - 13 Marzo - 22 Maggio 2019               Workshop e Seminari • Lezioni-Spettacolo • Presentazione
                                                                   di libri • Reading • Rassegne • Conferenze e dibattiti •
                                                                   Matinée per le Scuole
INFO: 347 8156735 – 333 7853003
info@teatroinstabili.com
                                                                                       La sala può essere affittata tutti i giorni,
                                                                                       compatibilmente con le attività già
                                                                                       programmate.
PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI
                                   INFO E PRENOTAZIONI: 333 7853003 - 335 8341092 - 075 816623 - info@teatroinstabili.com
 GASPARDI FRANCESCO
    di Gaspardi Luca            www.teatroinstabili.com      Via Metastasio, 18 - Assisi
   Costruzione Impianti
Termomeccanici Idrosanitari
Puoi anche leggere