Viaggiare senza partire - STAGI ON E TEATRALE 2 018-2 019 - Assisi
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“Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il Viaggiare nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.” (T.S. Eliot) senza partire Perché il Teatro, come un viaggio, ci fa uscire dalla quotidianità per scoprire un mondo fatto di altre realtà possibili. L’inaspettato ci fa sentire più vivi, attiva i sensi, rompe gli schemi e l’aprirsi del sipario è l’istante che precede un viaggio ricco di promesse. Ogni spettacolo è una tappa di un percorso che ha a che fare con noi stessi, i nostri sogni, la nostra storia e l’Altro. Un’occasione per conoscerci e esplorare “nuovi territori”. Questa Stagione ci trasporterà con la mente nello spazio e nel tempo e sarà davvero – per tutti – come “viaggiare senza partire”. Per la prima volta infatti il Piccolo Teatro degli Instabili ospiterà un prestigioso spettacolo internazionale in lingua inglese e una bellissima rassegna di Teatro Ragazzi. Ogni singolo spettatore sarà un prezioso compagno di viaggio. Buona Stagione Teatrale 2018/2019! direzione artistica: Fulvia Angeletti Associazione Culturale “Gli Instabili”
STAGIONE TEATRALE 2018-2019 31 GENNAIO 2019 - ore 21.15 Deflorian/Tagliarini REWIND-OMAGGIO A CAFé MÜLLER 15 NOVEMBRE 2018 - ore 21.15 17 FEBBRAIO 2019 - ore 17.30 Joe Skelton/Deborah Wastell Caroline Baglioni/Michelangelo Bellani THE CONDUCTOR MIO PADRE NON È ANCORA NATO 2 DICEMBRE 2018 - ore 17.30 1 MARZO 2019 - ore 21.15 Ladyvette Compagnia Vetrano-Randisi LE DIVE DELLO SWING IN CONCERTO TOTÒ E VICÉ 13 DICEMBRE 2018 - ore 21.15 21 MARZO 2019 - ore 21.15 Lino Musella I Violini di Santa Vittoria L’AMMORE NUN’È AMMORE DENOMINAZIONE D’ORIGINE POPOLARE 4 GENNAIO 2019 - ore 21.15 17 MAGGIO 2019 - ore 21.15 Compagnia Berardi Casolari Bartolini/Baronio all’interno di IO PROVO A VOLARE DOVE TUTTO È STATO PRESO
TEATRO in collaborazione con ABBONAMENTI RAGAZZI 2018-2019 28 DICEMBRE 2018 - ore 17.30 A 7 SPETTACOLI* A 5 SPETTACOLI* con posto fisso riservato con posto fisso riservato Michele Cafaggi Ouverture des Saponettes € 140,00 (anziché € 175,00) € 100,00 (anziché € 125,00) 13 GENNAIO 2019 - ore 17.30 Sofia Ghiorsi/Lucia Oca, Francesco Scavo *Esclusi: “The Conductor”, “Dove tutto è stato preso” LA STANZA DEI GIOCHI e gli spettacoli DI Teatro ragazzi 9 FEBBRAIO - ore 17.30 Compagnia Burambò RIDUZIONI: L’elefante smemorato e la papera ficcanaso Il prezzo del biglietto è ridotto per gli Under 30, gli over 65 e per gli Allievi dei Laboratori di Recitazione 2018/19. Sono previste ulteriori promozioni per gruppi. 30 MAGGIO/ 2 GIUGNO 2019 Info: 333 7853003 - info@teatroinstabili.com Festival di narrazione per bambini e ragazzi
15 NOVEMBRE 2018 ore 21.15 Joe Skelton Deborah Wastell 1941. Le truppe naziste assediano Leningrado. Nel mezzo della devastazione il compositore Dmitri Shostakovich lavora ininterrottamente per completare la sua Sinfonia n. 7, una composizione per il popolo. THE CONDUCTOR La musica è suonata lungo il fronte della resistenza russa, e diventa il suono che risolleva un’intera città dalla sua ora più buia. La sinfonia rinnova la fede nelle capacità di ogni individuo impegnato nella resistenza, e al contempo restituisce dignità e potere ad un’arte che può essere utile. sinfonia n.7 in DO maggiore, op. 60 The Conductor non è un racconto sulla guerra, ma una storia di speranza e di di Dmitri Shostakovich arrangiata e suonata fede resistente. da Daniel Wallington I due protagonisti, il celebre Shostakovich e Karl Eliasberg, direttore di un’orchestra radiofonica di Leningrado, sono entrambi innamorati della propria arte, e per regia questo resistono in una città dove i corpi sono ammassati lungo i lati delle strade. Jared McNeill produzione “È così che sento la guerra”, sotto forma di musica, nelle dissonanze, nei momenti Fondazione Teatro Due di bellezza che emergono dal caos, nei passaggi duri e in quelli più fluidi. La Mama Umbria Per il regista Jared McNeill, formatosi con il Maestro Peter Brook, è ancora la musica - e le storie che vi stanno dietro - a trasportare un messaggio di bellezza basato sul romanzo spettacolo in lingua inglese e speranza in un mondo attraversato da conflitti e guerre. Perché comporre “The Conductor” di Sarah Quigley con sopratitoli in italiano musica in un momento come questo? “Perché la musica è la lingua più sincera adattamento di che conosco”. Mark Wallington e Jared McNeill Fuori abbonamento
2 DICEMBRE 2018 ore 17.30 LADYVETTE Tre donne, tre cantautrici che hanno fatto dell’ironia e dell’elettroswing il loro punto di forza per comunicare nel mondo della musica. LE DIVE DELLO Mescolando lo charme delle dive d’altri tempi ed un’ironia tutta al femminile, Ladyvette, “Sugar” Teresa Federico, “Pepper” Valentina Ruggeri e “Honey” Francesca Nerozzi, creano un nuovo concept di live fatto di pezzi inediti in pieno SWING stile vintage, classici della musica pop anni ’80 e ’90 reinterpretati in chiave swing. Imparando dagli anni ’50, momento di forte rinascita creativa in opposizione alla guerra, le tre attrici/cantanti reinventano lo stile di quegli anni sia attraverso un IN CONCERTO look vintage 2.0, sia attraverso la loro musica, ormai conosciuta in Italia e in Europa, passando per New York, dove si sono esibite nei jazz club più prestigiosi. Grazie alla raffinatezza delle loro performances, arricchita da una forte ironia e un contagioso buonumore, Ladyvette si esibiscono regolarmente in prestigiosi Teresa Federico contesti, italiani ed esteri. Valentina Ruggeri Nel 2017 hanno debuttato con il loro primo spettacolo teatrale “Le Dive dello Francesca Nerozzi Swing” con la regia di Max Vado, la direzione musicale di Roberto Gori e la supervisione artistica di Lillo Petrolo, riempiendo i migliori teatri d’Italia. Inoltre pianoforte tutte le prestigiose recensioni, uscite sul Corriere della Sera e La Repubblica, le Roberto Gori acclamano come le “ironiche Dive dei giorni nostri”. sax/clarinetto Le loro musiche sono a cura di Roberto Gori, vincitore di un Disco D’Oro 1996 e Gian Piero Lo Piccolo premio “Nino Rota” 2006.
13 DICEMBRE 2018 ore 21.15 LINO MUSELLA Lino Musella, attore tra i più apprezzati della sua generazione, è qui protagonista di un affascinante percorso poetico attraverso gli immortali versi di Shakespeare, L’AMMORE NUN’È qui “traditi” in napoletano dall’artista Dario Jacobelli. Un’originale ‘recita dei sentimenti’, tra emozioni, atmosfere magnetiche e intensi desideri. Una prova shakespeariana per Musella che in questa stagione sarà anche AMMORE impegnato nel primo episodio di Who is the king, la “serie teatrale” ispirata a otto opere del Bardo e sarà diretto da Jan Fabre in un’autobiografia teatrale dell’artista belga. e con Ad affiancarlo sulla scena, Marco Vidino - ai cordofoni e alle percussioni - con le Marco Vidino sue musiche suggestive e avvolgenti che accompagnano gli spettatori in questo (cordofoni e percussioni) intimo viaggio. Dario Jacobelli, poeta napoletano scomparso prematuramente nel 2013 - ricorda disegno luci Hossein Taheri Musella - si dedicò negli ultimi anni della sua vita alla traduzione in napoletano regia e al tradimento, come amava definirlo, di 30 Sonetti di Shakespeare. Non aveva Lino Musella scadenze, non doveva rispettare le indicazioni o correzioni di nessun editore. produzione Per committenti aveva i suoi amici più cari ai quali dedicava ogni sua nuova Elledieffe traduzione. I “Sonetti” in napoletano suonano bene. Battono di un proprio cuore. 30 sonetti di Shakespeare Indossano una maschera che li costringe a sollevarsi dal foglio per prendere il traditi e tradotti da Dario Jacobelli volo, tenendo i piedi per terra.
4 GENNAIO 2019 ore 21.15 Compagnia Berardi Casolari “Io provo a volare” è una drammaturgia originale, che a partire da cenni biografici di Domenico Modugno e dalle suggestioni delle sue canzoni, racconta la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti ad affrontare ogni peripezia per IO PROVO A realizzare il sogno di diventare artisti. Ed è proprio attraverso la descrizione delle aspettative, delle delusioni, degli sforzi e degli inganni subiti da truffaldini incontri che si articola il viaggio, fra comici episodi della realtà provinciale e alienanti VOLARE esperienze metropolitane. La storia vede lo spirito di un custode di un teatrino di provincia che, a mo’ di vecchio capocomico, torna in scena ogni notte, a mezzanotte, in compagnia dei suoi musicisti all’interno del teatro in cui mosse i primi passi. Così fra racconto, omaggio a Domenico Modugno musica e danza, si rivivono episodi della sua vita: i sogni, gli incontri, gli stages, le prove, la fuga, la scuola, il primo lavoro e l’amaro rientro al paesino, al quale, di e con Gianfranco Berardi dopo aver provato tutte le strade possibili, è costretto a tornare. Ma come se non voce solista e chitarra bastasse, il piccolo e romantico cinema in cui aveva cullato il sogno artistico, non Davide Berardi è più quello di una volta. Così per amore dell’arte e della propria felicità, il giovane fisarmonica decide di entrare di nascosto nel teatro e pietra dopo pietra demolirlo. Bruno Galeone Poesia e comicità sono gli ingredienti principali della pièce, che attraverso un regia e luci Gabriella Casolari uso sui generis della luce, trasmette atmosfere emotive, suggestioni e ricordi costumi Pasqualina Ignomeriello indimenticabili cercando di risvegliare nel pubblico quel sogno di libertà di cui produzione Modugno si fece portavoce e simbolo. Compagnia Berardi Casolari
31 GENNAIO 2019 ore 21.15 Deflorian 1978. “Café Müller” di Pina Bausch. Un infarto teatrale nel mondo della danza. Tagliarini Un evento artistico, un pezzo di storia dell’arte del ‘900. Per tutti noi - troppo giovani allora - “Café Müller” è stato una pietra di paragone, un mito, una frase fatta. A distanza di trent’anni abbiamo preso “Café Müller” come punto di partenza. Quell’oggetto oggi è inevitabilmente altro: il tempo trasforma, cancella, confonde REWIND-Omaggio A REWI e l’idolo, intoccabile e mitizzato si frantuma, rimangono le sacre macerie. Finalmente le macerie. E allora è possibile camminare tra queste macerie, prenderne in mano una, guardarla da vicino e frantumarla ulteriormente. Café Müller uno spettacolo di e con È possibile finalmente ridere. Con quello che resta è possibile fare tutto. “Ogni uomo uccide ciò che ama” canticchiava Jeanne Moreau in un film di Fassbinder. Un lavoro sui tradimenti della memoria quindi, un tentativo di re-invenzione fatto di continue interruzioni, da miriadi di piccoli racconti collaterali tra autobiografia Daria Deflorian e totale fantasticheria. Un improbabile riavvolgimento del tempo, rewind appunto. e Antonio Tagliarini Le sedie, lo spazio, i corpi, la danza, e noi oggi. Lontani da quella salvifica produzione drammaticità di allora. Lontani da noi, spossati dal troppo aver visto, nuova forma A.D. di cecità. Dedicare un lavoro teatrale ad uno spettacolo mai visto non è stata una con il contributo dell’Imaie provocazione, ma una riflessione appassionata. Ci siamo impegnati a raccontare organizzazione questo miracolo artistico senza mai farlo vedere al pubblico e nel raccontarne Anna Damiani produzione e accompagnamento la indicibile magia ci siamo ritrovati a parlare di noi, delle nostre famiglie, dei internazionale nostri amori e degli inizi e delle fini, di Odissea 2001 di Kubrick, di Mastroianni, di Francesca Corona Madonna, dell’11 settembre e di Kennedy. Non per divagare, ma per verbalizzare direzione tecnica la nostra esperienza come spettatori di fronte ai suoi lavori e la nostra nostalgia Giulia Pastore per qualcosa che non può tornare.
Caroline Baglioni 17 FEBBRAIO 2019 ore 17.30 MICHELANGELO BELLANI Un uomo di sessant’anni con un’amnesia temporanea. La voce di una giovane donna a comporre il dialogo, a prefigurare il ricordo di un vissuto o soltanto l’illusione che un giorno tutto possa accadere davvero. Una storia inventata a MIO PADRE NON È tutti gli effetti, anche se qualcuno, con la cura dello sguardo, potrebbe percepire in filigrana un’eco distorta e lontana proveniente dal vecchio “Edipo a Colono” sofocleo. Una storia che riflette sul perdono, perdonare qualcun altro, ma in ANCORA NATO primo luogo perdonare se stessi. Una dimensione che, come ricorda Kierkegaard, oltrepassa ogni questione etica, poiché è al di là del vero e del falso, così come è al di là del bene e del male: è uno spazio d’amore. Il paradosso di quest’epoca di sembra essere tutto qui. “Perchè io sono nata e tu no. Non sei ancora nato.” Caroline Baglioni, Ed ecco, forse, nascere per la prima volta. Senza parole. Perdonare. Perdonarsi. Michelangelo Bellani «Papà». con Caroline Baglioni Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani dopo lo spettacolo “Gianni”, vincitore regia del Premio Scenario Ustica 2015, Premio Inbox 2016, Premio Museo Cervi 2017, Michelangelo Bellani consacrano il sodalizio artistico con “Mio padre non è ancora nato”, secondo elemento di quello che diverrà una trilogia sui legami di sangue. luce Gianni Staropoli “Perché nel loro nuovo spettacolo hanno confermato le grandi doti della Baglioni collaborazione artistica Marianna Masciolini suono sulla scena coadiuvate dalle parole del Bellani sempre innovative e mai prevedibili, sguardo coreografico Valerio Di Loreto un connubio artistico fiorente e fervido”. Lucia Guarino supervisione tecnica T. Chimenti (menzione Premio Rete Critica) Luca Giovagnoli
1 MARZO 2019 ore 21.15 COMPAGNIA VETRANO-RANDISI Con una quasi quarantennale collaborazione sul palcoscenico, nella scrittura e nella guida degli attori, Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno scelto per esprimere la loro poetica, la complementarietà, la dialettica, attraverso un confronto che TOTò e VICé vive in una doppia identità, sovrapponibile e contraria. Da qui l’incontro con Totò e Vicé, poetici clochards nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano recentemente scomparso, nelle cui parole, gesti e pensieri si sono subito ritrovati. Due personaggi teneri, legati da un’amicizia di reciproca assoluta, che vivono di frammenti di sogni in bilico tra la natura e il Franco Scaldati cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in regia ed interpretazione di due, per essere. Enzo Vetrano e Stefano Randisi Di questo straordinario, poetico e commovente spettacolo, Rodolfo di Giammarco disegno luci ha scritto su La Repubblica: «Il teatro, il vero teatro, il teatro che ti toglie il fiato Maurizio Viani con un nulla, il teatro che non distingue tra vivi e morti, il teatro che ti sfugge costumi di mano e intanto però ti insegna il mistero dell’amore, il teatro che mette in Mela Dell’Erba scena due poveri cristi in una penombra di lumini e modeste luminarie e di fatto tecnico luci e audio Antonio Rinaldi ti fa sentire l’insopportabile luce della felicità, il teatro che ti sembra logoro ed produzione effimero e che al contrario ti riempie l’anima fino alla commozione più grata. Le Tre Corde Questo teatro l’abbiamo conosciuto come un miraggio in una notte in cui sono Compagnia Vetrano-Randisi spuntati Enzo Vetrano e Stefano Randisi, valigia di cartone in pugno, a dire e ridire attorno a una panchina con disorientata bellezza le battute umanissime di Totò e Vicé…».
21 MARZO 2019 ore 21.15 I VIOLINI DI SANTA VITTORIA Il paese dei cento violini (la storia). Nei primi decenni dell’Ottocento si diffondono nelle campagne emiliane nuovi balli di origine popolare. Sono il valzer, la mazurca, la polka. Musiche che arrivano da lontano e che subito innestano le loro melodie, i ritmi, e soprattutto un nuovo modo di fare musica, sul tronco di una DENOMINAZIONE cultura arcaica e contadina. Nasce il liscio e a Santa Vittoria di Gualtieri (RE) questa nuova tradizione musicale prende la forma di un fenomeno unico nel suo genere. Si suona con gli strumenti ad arco, in piccoli gruppi orchestrali di cinque elementi D’ORIGINE POPOLARE L’incredibile storia dei musicisti braccianti che prendono vita quasi in ogni famiglia. Sul finire del secolo questo piccolo borgo ha già assunto i contorni della leggenda, diventando nell’immaginazione degli uomini della bassa “Il Paese dei Cento Violini”. di Santa Vittoria Lo Spettacolo. La maggior parte delle musiche eseguite, tutte originali, Testo e narrazione appartengono alla famiglia Bagnoli, una delle più importanti e rappresentative Orfeo Bossini arrangiamenti della storia di Santa Vittoria. Sono valzer, mazurche, polke, tanghi, e onestep, Davide Bizzarri scritti tra gli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, ricostruiti come testimonianza del gusto musicale di un’epoca. Un lavoro di arrangiamento che è servito a ridar vita Davide Bizzarri I Violino a musiche dimenticate, nel rispetto della loro originaria freschezza. Lo spettacolo Orfeo Bossini II Violino Roberto Mattioli III Violino si arricchisce anche di un tessuto narrativo che introduce e accompagna passo musiche di passo lo spettatore all’interno della vicenda storica. In una sorta di omaggio ai Amedeo Bagnoli, Arnaldo Bagnoli Ciro Chiapponi Viola Enea Bagnoli, Davide Bizzarri Fabio Uliano Grasselli Contrabbasso “filò” di stalla viene snodata la memoria di una terra che non è soltanto uno Aristeo Carpi, Fabio Uliano Grasselli regia a cura di spazio geografico ma anche e soprattutto un pezzo di cultura del nostro Paese. Giuseppe Verdi Paola Bigatto produzione Ass. I Violini di Santa Vittoria
17 MAGGIO 2019 ore 21.15 BARTOLINI/BARONIO Nella casa assediata dai tarli, ogni stanza è il racconto di un mondo ladro. Abitare dove tutto è stato preso non è comodo, e non ci rimane che tentare di correggere DOVE TUTTO È il momento fatale in cui ci siamo consegnati come testimoni del suo crollo imminente, finalmente crollare con lei per cercare sotto il peso delle sue polveri la possibilità di curarne le rovine. STATO PRESO La correzione, prova di follia ma anche di resistenza umana, si dispiega allora nella costante trasformazione di ciò che ostinatamente sopravvive, aprendo uno scenario di elementi minuti, quotidiani e personali che invitano attorno al focolare in cui la storia di ognuno s’intreccia alla storia di tutti, e da lì guardare: ripensare scritto, diretto e interpretato da il mondo dall’origine per ascoltare le parole da consegnare a chi abiterà la casa Tamara Bartolini e Michele Baronio dopo di noi, a chi sarà bambino, e al bambino che eravamo. scene e paesaggio sonoro Guidata dalle biografie di adulti e di bambini incontrati tra residenze e laboratori, Michele Baronio dalle visioni di Clément, dai sensi amorosi di Zambrano, dalla tragica delicatezza di collaborazione al progetto, Bourgeois e dal cosmo umano di Herzog, viene raccolta una domanda essenziale assistente alla regia, foto, grafica all’interno di Margherita Masè che si consegna nella sua potente fragilità straripando dallo spazio scenico: se collaborazione artistica potessimo guardare come se fosse di nuovo la prima volta, cosa vedremmo? In F. Blasi, A. Cristiani, G. Staropoli un paesaggio scenico e linguistico che muove a ritroso verso i suoi primi sensi, suono produzione Michele Boreggi aprendo il tempo del costruire tra la Terra, l’altro e il teatro, la casa si fa corpo e Bartolini/Baronio | 369gradi concept video il progetto un’architettura esistenziale: un cantiere davanti al quale sapere che «il coproduzione Raffaele Fiorella Teatri di Vetro Festival/Triangolo noi dimora in me». Dove tutto è stato preso c’è ancora una rosa gialla, un giardino Scaleno Teatro di cui prendersi cura. Fuori abbonamento
in collaborazione con 28 DICEMBRE 2018 ore 17.30 MICHELE CAFAGGI “Oh ecco, inizia lo spettacolo… chi è quello col grembiule…dice di essere il direttore! Ma non suonano musica i suoi strumenti! E adesso cosa fa? Diventa un Ouverture gatto? Guarda, da una tromba è comparsa una rosa! Ehi, qui è umido, piovono grappoli di bolle... Oh no, mi chiama, mi rapisce, dove mi porta? Vedo tutto tondo… sono finito in una bolla di sapone!” des Un concerto anomalo, per pensieri leggeri, pensieri silenziosi, in cui un eccentrico direttore d’orchestra vi porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone. Un luogo dove l’imprevisto è sempre in agguato, e da strani strumenti nascono Saponettes bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, bolle gigantesche! Un racconto visuale senza parole che trae ispirazione dalle atmosfere circensi e di e con dal varietà, un magico spettacolo di clownerie, pantomima e musica che, nato per Michele Cafaggi i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età. Lo spettacolo è stato presentato per la prima volta al Museo della Scienza e Genere clownerie, pantomima, bolle di della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano ed è poi stato rappresentato in teatri sapone giganti e musica dal vivo e festival nazionali e internazionali (Francia, Irlanda, Belgio, Svizzera, Grecia, regia Giappone, Cina, Corea del Sud). TEATRO Davide Fossati produzione Live Arts Management RAGAZZI
in collaborazione con 13 GENNAIO 2019 ore 17.30 Sofia Ghiorsi/ 14 GENNAIO ore 10.00 Lucia Oca Matinée riservato alle classi che aderiscono a “Ateatroragazzi” FRANCESCO Scavo Sono i bambini a imitare gli adulti nei loro comportamenti? O sono gli adulti a comportarsi in modo infantile e immaturo? Con lo spettacolo “La stanza dei giochi” tutti ricordiamo i rapporti con i fratelli ed i compagni di scuola e sappiamo LA STANZA bene che, pur essendo loro molto affezionati, non andavamo sempre d’accordo. A volte litigavamo per i giocattoli, a volte ci dicevamo cose cattive e sembrava non ci volessimo più bene. Lo spettacolo è una storia in cui tutti, anche gli adulti, si DEI GIOCHI possono riconoscere un po’. Nel mondo di oggi dove tutto incita all’aggressività e il dialogo è impossibile, crediamo sia importante e necessario affrontare il tema del conflitto senza facili soluzioni, portando il bambino e l’adulto a riflettere sulle regia e drammaturgia conseguenze delle azioni e su quanto l’egoismo incida sulle relazioni. Marta Abate e Michelangelo Frola “Uno spazio scenico affidato alla naturalezza di soli attori bambini, che ribalta produzione la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti per riscoprire il nesso ScenaMadre – Gli Scarti fondante tra gioco e teatro. I temi eterni della condizione umana rivelati in filigrana, in un tessuto di conflitti, complicità, piccoli egoismi e affermazioni di potere. TEATRO età consigliata: dai 5 anni Una drammaturgia sapiente che restituisce con limpidezza e semplicità di gesti e parole la dimensione profonda e poetica del mondo infantile.” RAGAZZI Premio Scenario Infanzia 2014 Premio Dallorso per il teatro 2015 Motivazione della giuria del Premio Scenario Infanzia 2014
in collaborazione con 8 FEBBRAIO ore 10.00 COMPAGNIA Matinée riservato alle classi che aderiscono a “Ateatroragazzi” BURAMBò 9 FEBBRaIO 2019 ore 17.30 Al limite del bosco abita un vecchio e grosso elefante infelice, perché tormentato L’elefante da brutti ricordi che non lo lasciano riposare neanche di notte. Un giorno, l’elefante ha un’idea: soffiare i brutti ricordi nei palloncini per farli volare via. Il suo esperimento funziona sin troppo perché rimane senza memoria. Una papera smemorato incuriosita, alla vista dei palloncini in cielo, vede l’elefante e si avvicina per fare la sua conoscenza. Figurarsi la meraviglia quando scopre che non ricorda neanche come si chiama. La papera ficcanaso, convince l’elefante a fare una passeggiata, e la papera al fine di fare nuove esperienze. Lo smemorato parte all’avventura: attraversa campi e paesi, incontra animali e persone ma, incapace com’è di discernere il buono dal cattivo, finisce per trovarsi nelle stesse situazioni che aveva rimosso. ficcanaso spettacolo di marionette da L’elefante, infatti, è catturato e venduto al circo come fenomeno da baraccone per la sua capacità, più unica che rara, di parlare la lingua degli uomini. Viene spogliato e umiliato, costretto e maltrattato da uomini senza scrupoli; si oppone con tutte le forze ma viene rinchiuso allo zoo. La papera, temeraria e fedele tavolo e pupazzi in gommapiuma amica, che da lontano segue ogni sua sventura, quando ogni speranza sembra TEATRO con Daria Paoletta essere perduta, riuscirà a riportarlo a casa sano e salvo. Il lieto finale è assicurato da una buona dose di immaginazione in cui si combinano RAGAZZI e Raffaele Scarimboli amore, fantasia e tanti tanti intensi desideri. età consigliata: dai 4 anni
labor atori labor atoriO di recitazione 2018-2019 di T EAT RO PER BAMBINI DA OTTOBRE A DICEMBRE 2018 A cura di Corinna Lo Castro e Francesco Bolo Rossini DA OTTOBRE 2018 A MARZO 2019 “NIENTE TRUCCHI DA QUATTRO SOLDI” Da Raymond Carver a David Foster Wallace: "NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE" liberi esperimenti sulla costruzione del personaggio “Ci ricordiamo di cose che potrebbero non essere mai successe.” Harold Pinter A cura di Giulia Zeetti (attrice) Tecniche di respirazione, training voce-corpo, con la partecipazione di Ayumi Makita cenni di dizione e prossemica, improvvisazione (scenografa e illustratrice) e scrittura creativa per la costruzione del personaggio. ART N/VEAU e Museo del Giocattolo DA GENNAIO A MARZO 2019 A cura di Corinna Lo Castro Voce, movimento, fiaba, immagine, creazione, per esplorare il mondo della scena in modo divertente e originale. Inoltre, alcuni incontri saranno dedicati alla realizzazione da parte dei bambini di costumi “LE PAROLE TRA NOI” e materiale scenografico per lo spettacolo finale. Prove per un radiodramma Il Laboratorio si svolgerà tutti i Mercoledì: Il rapporto tra voce e corpo nella lettura espressiva per la recitazione al leggìo dalle 16:30 alle 17:30: da 6 a 8 anni da Lunedì 16 Gennaio 2019 ore 20.30 - 1° Gruppo dalle 18.00 alle 19:00 da 9 a 11 anni da Martedì 17 Gennaio 2019 ore 20.30 - 2° Gruppo • I Laboratori sono rivolti ad attori professionisti e non professionisti • I Laboratori si svolgeranno tutti i lunedì/martedì dalle 20.30 • Ciascun Laboratorio è suddiviso in 10 incontri della durata di 3 ore • È possibile partecipare anche ad un solo trimestre. Max 20 allievi. INFO E ISCRIZIONI: 333 7853003 • Per la partecipazione è richiesta la maggiore età.
LABORATORIO PER LO SPETTATORE INFORMAZIONI PRENOTAZIONI E CONTATTI Un percorso gratuito per gli Spettatori Fulvia Angeletti 333 7853003 info@teatroinstabili.com a cura di Maria Luisa Sementilli 335 8341092 www.teatroinstabili.com (Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici) 075 816623 Cosa intendiamo per fruizione? Cosa resta di un evento teatrale fruito? BIGLIETTERIA Piccolo Teatro degli Instabili - Via Metastasio, 18 - Assisi - PG A partire da un’ora prima dello spettacolo 6 incontri serali (mercoledì ore 21.00) da novembre 2018 a maggio 2019 per affrontare queste domande in relazione agli spettacoli della PARCHEGGIO Stagione Teatrale 2018/19 del Piccolo Teatro degli Instabili. Consigliamo di parcheggiare presso il Parcheggio San Giacomo, Viale Albornoz Date degli incontri: Si organizzano inoltre 21 Novembre - 19 Dicembre 2018 16 Gennaio - 20 Febbraio - 13 Marzo - 22 Maggio 2019 Workshop e Seminari • Lezioni-Spettacolo • Presentazione di libri • Reading • Rassegne • Conferenze e dibattiti • Matinée per le Scuole INFO: 347 8156735 – 333 7853003 info@teatroinstabili.com La sala può essere affittata tutti i giorni, compatibilmente con le attività già programmate.
PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI INFO E PRENOTAZIONI: 333 7853003 - 335 8341092 - 075 816623 - info@teatroinstabili.com GASPARDI FRANCESCO di Gaspardi Luca www.teatroinstabili.com Via Metastasio, 18 - Assisi Costruzione Impianti Termomeccanici Idrosanitari
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