2018/2019 Cyberbullismo, Tutela Ambientale, Sport e Pet Therapy: connubi inclusivi - Don ...
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con il patrocinio di LIV Toscana Onlus Taijiquan Toscana Chen Sport Family Dog’s Cyberbullismo, Tutela Ambientale, Sport e Pet Therapy: connubi inclusivi 2018/2019
Progetto Cyberbullismo, Tutela Ambientale, Sport e Pet Therapy: connubi inclusivi Ente organizzatore LIV Toscana Onlus In collaborazione con Taijiquan Toscana Chen Sport Family Dog’s Target di età Scuola primarie e secondarie Enti e Associazioni sul territorio locale e nazionale Centri di accoglienza Cittadinanza La sfida ambientale sia tra tutte le battaglie, quella non più eludibile per le future generazioni, poichè senza un luogo salutare dove vivere, non c'è vita. Cyberbullismo e "Far Web", piaga sociale dei nostri tempi, non nasce forse da un totale mancanza di empatia, dal sentirsi soli nonostante si sia circondati da migliaia di amici virtuali, dal voler urlare al mondo intero la propria esistenza anche solo con un post su fb convogliando in maniera negativa la propria energia? Da qui l'idea di "usare" gli animali direttamente nelle aule scolastiche, sviluppando nei bambini un processo di rispetto verso gli altri, l'ambiente e di conseguenza, se stessi. Lo sport, mezzo costruttivo tra i giovani inteso a esaltare le diversità e dare valore al confronto, atto a insegnare una disponibilità continua del ragazzo nel mettersi in discussione, sperimentare positivamente la sconfitta, relazionarsi senza pensare di essere migliori e spostare di volta in volta i propri limiti. Il connubio tra queste diverse tematiche aiuti a formare futuri cittadini forti della loro libertà sociale che abbiano ben chiaro, che la loro libertà finisce dove inizia quella dell'altro, sviluppando quel senso di empatia verso ogni essere vivente che li circonda, umano e non. Introduzione Rispetto delle leggi, tutela del territorio e degli utenti deboli e sviluppo dell’empatia sono i cardini principe di questo progetto. Nell’ambito delle iniziative finalizzate alla diffusione e al potenziamento della cultura della legalità, della sicurezza stradale, del piano di prevenzione contro bullismo e cyber bullismo nelle scuole del MIUR e della tutela ambientale e animale del Ministero della Salute, si collocano una serie di progetti di monitoraggio sia di carattere nazionale che locale, realizzate da Istituzioni pubbliche e Onlus, con l’obiettivo di incoraggiare la partecipazione degli studenti e della Comunità a progetti educativi attivi, nonché di favorire la raccolta e la condivisione di contenuti didattici sui suddetti argomenti. Il piano di lavoro nasce quindi dalla necessità di realizzare un percorso di educazione alla mobilità sostenibile che, coinvolgendo le scuole e l’intera cittadinanza, vuole sensibilizzare ragazzi e adulti con l’obiettivo di amplificare la condivisione di valori alla legalità e alla scoperta dell’ambiente in cui viviamo. All'interno di questa cornice, il progetto intende promuovere un confronto tra vari attori, figure significative nel processo formativo della vita di uno studente: enti sul territorio, famiglie, operatori di servizi e associazioni del terzo settore che mirano a fare “rete”, veicolando le proprie esperienze al servizio comune del cittadino. 2
Il progetto prevede una serie di incontri con percorsi di sensibilizzazione e la creazione di un kit didattico, i quali saranno proposti nelle scuole di ogni ordine e grado. La scelta delle scuole, come punto di partenza, nasce dalla consapevolezza che la scuola riveste un ruolo sempre più centrale nella diffusione tra i giovani della cultura della legalità e del valore della convivenza civile. La scuola è infatti, la prima istituzione con la quale un individuo si confronta nel suo percorso di crescita: le prime “leggi” che vengono fatte rispettare ad un ragazzo sono proprio quelle legate alla disciplina didattica, così come il primo volto che lo Stato assume è quello degli insegnanti. Ecco perché la scuola è il contesto adatto per affrontare il tema della sensibilizzazione della legalità, della tutela ambientale e del comportamento civile ed etico nei confronti degli altri. Il contesto scuola è fortemente organizzato e strutturato, le regole comportamentali e i ruoli sociali sono altamente codificati da una interazione in cui non solo gli studenti, ma anche gli insegnanti sono tenuti al rispetto di forme e regole. Ed è proprio nell'ambiente scolastico che, attraverso il confronto con l'altro, ciascun individuo comprende di possedere, in qualità di “cittadino”, diritti e doveri ed impara a rispettare la libertà altrui. L'educazione alla legalità che si riflette nel rispetto verso l’ambiente in cui si vive e il rispetto dei diritti umani, favorisce a nostro avviso, lo sviluppo armonico della personalità degli studenti futuri cittadini di domani, affinché diventino persone autonome, responsabili, libere da pregiudizi, capaci di difendere i propri e gli altrui diritti, rispettando la propria vita e quella degli altri. Finalità del Progetto I principali obiettivi che questo progetto intende perseguire sono: 1) Favorire l’identità degli allievi secondo un’ottica bipolare Io – Noi – Diritto – Dovere attraverso una serie di incontri da parte di personale volontario specializzato per ciascuno degli argomenti oggetto del progetto. 2) Promuovere la cultura del sociale escludendo la violenza, privilegiando il dialogo, la condivisione e promuovendo il riscatto della dignità di essere cittadino. 3) Agire sull’esperienza quotidiana dello studente preparandolo al riconoscimento delle regole e al rispetto di esse. 4) Stimolare negli studenti la pratica di un diverso rapporto con le Istituzioni e il loro riconoscimento come elementi attivi di quella complessa realtà sociale che è il Comune, la Provincia, la Regione, lo Stato, la Nazione, il Mondo. 5) Realizzare un rapporto interattivo attraverso la creazione di una piattaforma sociale quale facebook e/o twitter, dove gli studenti possano interagire e ritrovarsi e dove tutti gli enti possano tassare da una logica di sistemi chiusi, isolati e statici ad una di sistemi aperti, in equilibrio dinamico, suscettibile di mutamento e sviluppo facilmente accessibili agli studenti e ai cittadini. SEZIONI del PROGETTO a) Legalità – Un bene comune b) Tutela Ambientale e Pet Therapy – Per un Pianeta Solidale c) Sport e Bullismo – In campo contro la violenza 3
SEZIONE A Legalità – Un bene comune. Bullismo e cyber bullismo, “Far Web” Premessa Per un adolescente, riconoscere ed accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso. La scuola, simbolo privilegiato di cultura e conoscenza, diviene il luogo dove coltivare e far crescere il rispetto della legalità valorizzando anche gli altri ambiti educativi, primo fra tutti la famiglia, dove i ragazzi possano crescere in una visione di sana appartenenza. Le regole sono condivise quando vengono comprese nel loro significato più assoluto, quello cioè del rispetto per la dignità di tutti. Perché la legalità? Parlare di legalità equivale a vivere il valore della regola intesa come strumento di libertà, progresso, garanzia affinché le differenze di ognuno siano un arricchimento per tutti. Parlare di legalità equivale a creare una consapevolezza maggiore nel sapere che non ci sono scorciatoie nella vita e che la via più breve ha sempre un prezzo alto che prima o poi dovrà essere pagato. Percorrere la via del bene è difficile, ma sviluppa capacità di autocritica non disgiunta dal sentimento di solidarietà, senza il quale nessuna società può dirsi veramente civile. Parlare di legalità equivale a sviluppare un senso di appartenenza e di rispetto verso le Istituzioni, crescere nella partecipazione democratica, vivere la propria libertà e soprattutto capirla. La vita virtuale dei nostri ragazzi è sempre più in controluce, chiunque può difatti spiare nel mondo privato dell’altro affacciandosi al computer, il corrispondente della finestra nel mondo reale. I giovani sembrano più tenere alla loro reputazione on line, piuttosto che a quella nel vivere off line. Siamo oramai olte il web2.0, dove ben 9 minorenni su 10 utilizzano la rete in modo costante. Disinformati, non informati da coloro su cui invece ricade l’obbligo (tutoriale e giuridico) di farlo, i ragazzi credono ancora che nel cyberspazio tutto sia impunibile e anonimo. Non hanno coscienza fino in fondo dei rischi psicologici e penali a cui potrebbero andare incontro. Una generazione che sconfessa il primum cogitare, deinde agire e che invece è portata a cercare emozioni sempre più intense nel mondo on line, quel mondo facilmente raggiungibile con un semplice clic, ma dal quale può fuggire ed evadere semplicemente disconnettendosi. La comunicazione virtuale viene preferita in quanto evita al netuser i problemi e le difficoltà derivanti dal confronto – incontro con l’altro. Sul banco degli imputati salgono anche i videogame, prevalentemente quelli basati sulla violenza, dove il player deve uccidere, picchiare e che abituano e allenano a lungo andare i ragazzi alla prepotenza e alla apatia. I videogame,così come il web, se parametrati e se utilizzati nei giusti modi e tempi di somministrazione, hanno senza dubbio effetti positivi oltre che di indiretta cementazione della relazione tra gli adolescenti e non devono venire mai demonizzati nella loro totalità. Il progetto punta ai giovani, ma anche alle famiglie. Si pensi a quei genitori ad esempio, che considerano il proprio figlio al sicuro tra le mura domestiche, sottovalutando o disconoscendo del tutto gli attacchi del cyber bullismo portati da remoto. Il bullismo e il cyber bullismo,sono fenomeni che riguardano non solo ragazzi tradizionalmente definibili criminali, ma piuttosto adolescenti che provengono spesso da famiglie perbene. Ragazzi figli del narcisismo e dell’esibizionismo, capaci di aggredire il loro coetaneo sia nel mondo reale che virtuale, solo perché considerato diverso, o perché non accetta ciò che gli si vuole imporre, o perché semplicemente non sta al gioco del branco. E se genitori e figli si deludono a vicenda, sono però questi ultimi, anello più debole e fragile della catena, che necessitano di stima e riconoscimento affinché possano acquisire sicurezza in sen stessi. 4
L’obiettivo del progetto, non è solo quello di riabilitare i ragazzi alla comunicazione non verbale e al contatto fisico, ma anche di insegnare loro a proteggere on line la propria reputazione e la loro privacy, chiudere quella finestra pericolosamente spalancata sulla propria vita e far loro apprendere i principi fondamentali dell’auto protezione e del rispetto dell’altro, ad inseguire con impegno i propri sogni e a vedere nel web un’opportunità di realizzaizone, oltre che uno strumento ludico e relazionale. Intervento nelle scuole Incontri formativi calendarizzati nelle scuole di ogni ordine e grado a cura di personale specializzato. Percorsi specialistici differenziati in base all'età dei soggetti coinvolti (n. 3 per classe) Iter guidato e strumenti di lavoro ad hoc che permetta agli studenti di creare a fine percorso un documento e-policy, prodotto da ciascuna classe volto a promuovere le competenze acquisite, prevenire situazioni problematiche, riconoscere, gestire, segnalare e monitorare episodi legati al non rispetto delle regole all'interno dell'ambito scolastico. Gli incontri nelle classi mireranno a educare alla legalità, passaporto per la vera cittadinanza, nutrito dalla necessità di dare qualcosa di sé per collaborare al bene comune cui tutti dobbiamo ispirare. Programma del modulo A 1 Educazione alla legalità, premessa culturale indispensabile dell'esistenza del cittadino individuo consapevole 2 Conoscenza delle regole nella vita sociale, i cardini della democrazia 3 Comprensione di valori quali dignità, onestà, libertà, solidarietà, sicurezza i quali non possono essere considerati come dati per sempre, ma vanno perseguiti, voluti e una volta acquisiti, protetti 4 Attività di sensibilizzazione dei quotidiani episodi di illegalità nel nostro Paese 5 Rispetto consapevole e partecipato alla Comunità, in grado di comprendere una Società in continuo cambiamento 6 Acquisizione della coscienza di due principi essenziali: quello del diritto e quello del dovere, quello dell'essere rispetto a quello dell'avere. 7 Bullismo e cyber bullismo: i ruoli all’interno del bullismo, caratteristiche ed azioni del cyber bullismo, piano d’azione del cyber bullo, l’happy slapping, cause e conseguenze, border line, i dati sulla situazione, il fenomeno: i genitori e la scuola, molestato e molestatore, l’ordinamento giuridico italiano (codice della privacy e ambiente scolastico), le community, Tutto nel web lascia una traccia, le tecniche investigative, video e foto nel web, il concetto di net neutralità, genitori e web: navigare consapeli, il web come second life, la privacy nell’era digitale, come difendersi dal cyber bullo, il gruppo classe 5
SEZIONE B Tutela Ambientale e Pet Therapy – Per un Pianeta Solidale Premessa L’educazione allo sviluppo sostenibile diventa oggi un obiettivo strategico per il presente e per il futuro del nostro Paese. La sfida ambientale, legata alla conservazione delle risorse del nostro Pianeta, rappresenta una sfi- da non più eludibile per le future generazioni. Ci troviamo in un’epoca che impone al mondo intero, ma in particolare all'Italia e all'Europa, scelte radi- calmente diverse da quelle compiute in passato: lontane dal modello produttivo tradizionale, dirette verso un nuovo modello di economia che rispetti l'ambiente, orientate ad una società che non produca rifiuti ma sappia creare ricchezza e benessere con il riutilizzo e la rigenerazione delle risorse. Perché questo accada, è necessa- rio un profondo cambio di mentalità che coinvolga le istituzioni, le imprese e le singole persone. E questa nuova consapevolezza nazionale non può che iniziare dalle scuole e dagli studenti, di tutte le età. Soprattutto dai più giovani, quelli che potremmo chiamare “nativi ambientali”: una generazione che nella quotidianità dei com- portamenti trova già come prospettiva naturale il rispetto dell'ambiente in cui vive(“Le Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile 2014-MIUR”). Interventi nelle scuole Il progetto di Educazione Ambientale proposto si prefigge lo scopo di condurre gli alunni ad acquisire pie- na consapevolezza del loro ruolo nell’ambiente, partendo dalla conoscenza del territorio del proprio Comune e delle problematiche connesse ad un suo uso non sostenibile (gestione delle risorse naturali, inquinamento, produzione di rifiuti, alterazione degli ecosistemi). Riteniamo indispensabile che gradualmente, sin da piccoli, gli alunni imparino a conoscere e ad affrontare i principali problemi connessi all’utilizzo del territorio e siano consapevoli del proprio ruolo attivo per salvaguar- dare l’ambiente naturale per le generazioni future. Il progetto fa riferimento ai contenuti etici dell’Educazione Ambientale, non ridotta a semplice studio dell’ambiente naturale, ma come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo. Concetti e conoscenze, non sono nozioni fine a se stessi e la scelta dei metodi e degli strumenti vuole promuovere processi intenzionali di cambiamento attraverso l’azione. Da questo conseguono le seguenti finalità: osservare l’ambiente locale per coglierne caratteristiche ed e- lementi di vulnerabilità, motivare gli alunni ad assumere comportamenti di cittadini rispettosi del proprio am- biente, favorire la crescita di una mentalità ecologica, prendere coscienza che nella salvaguardia dell’ambiente è il futuro dell’uomo, educare alla complessità. La raccolta differenziata diventa così un gioco in cui coinvolgere anche i fratelli minori e i propri genitori, l’inforcare la bici assume un doppio valore: divertente e anche “green”, due motivi per convincere la mamma a lasciarci montare in sella. Dall’impegno quotidiano, l’Educazione ambientale a tutto tondo che la scuola può e deve offrire, deve affrontare anche temi universali come la tutela del territorio e delle acque, i cambiamenti cli- matici, la biodiversità. Nessuna intenzione di crescere una generazione di piccoli scienziati, ciascuno sarà libero di diventarlo, l’Educazione ambientale serve per formare dei cittadini del presente e del futuro che – qualsiasi mestiere faccia- no – abbiano a cuore l’ambiente in cui vivono, sviluppando quel senso di empatia verso ogni essere vivente che li circonda, umano e non. Pet Therapy a scuola, per educare alla convivenza e al rispetto per contrastare il bullismo e il cyber bullismo Spesso il ragazzo “bullo” assume atteggiamenti violenti per lanciare un grido di aiuto. Si sente emargina- to, solo, anche a causa di situazioni familiari infelici, e convoglia la sua energia in malo modo. Capire le dinamiche di vita di un animale, occuparsi in prima persona di un cane che obbedisce ad un leader positivo e non ad un padrone che lo reprime, può davvero aiutare il bullo ad uscire da una situazione cri- tica. Staffordshire bull terrier, American pitbull, Dogo argentino, Rottweiler, classici cani da presa e notoria- mente aggressivi possono invece insegnare molto a bambini e adolescenti, sono tra le razze maggior usate nelle scuole. La debolezza di molti giovani consiste nell’incapacità di esprimere e riconoscere correttamente le pro- 6
prie emozioni e di leggere quelle altrui. I cani sono maestri quando si parla di emozioni. Loro sono emozione allo stato puro. Sanno leggere in maniera sottile il nostro stato emozionale e quello degli studenti impegnati nei progetti, riescono a scardinare gli schemi. Senza grossi ragionamenti, senza perdere troppo tempo, senza biso- gno di parlare o mettere su grandi progetti riescono a costruire scambi emozionali spontanei tra loro e i ragazzi. Hanno questa incredibile capacità di abbattere ogni barriera, infatti Naturalezza, spontaneità e semplicità sono le parole chiave di tutti gli interventi che li vedono protagonisti a scuola. L’animale ha il grande pregio di semplificare e veicolare i contenuti e i messaggi che si desiderano far ar- rivare ai ragazzi, poiché vengono resi accessibili a tutti. Sono progetti pensati in modo che già dal primo incon- tro, vi siano immediate ricadute sul comportamento e sull’autocontrollo. E non c’è nessun vantaggio per chi è più intelligente o più forte. L’esito positivo è alla portata di tutti, anche di chi dispone di minori strumenti”. Aiu- tano i bambini a entrare in contatto col il loro mondo interiore, contribuendo a creare una atmosfera più pa- cifica e tranquilla all’interno delle classi, che favorisce le relazioni con un effetto positivo anche sulla didattica. Tramite l’utilizzo del cane si riesce a parlare di sentimenti a questi ragazzi senza filtri, perché questo è uno dei problemi dei nostri figli, il fatto che sono chiusi in se stessi, e difficilmente parlano di sentimenti, per paura di abbassare le difese e venire giudicati come deboli. L’animale diventa un catalizzatore poiché stimolai sentimenti, che è quello che forse nella scuola un po’ manca. La terapia assistita con animali genera un importante effetto cognitivo ed affettivo nel ragazzo, lo depura dai pensieri negativi e lo aiuta a recuperare la fiducia in se stesso e in chi lo circonda. Aiuta a rilassare la mente e il corpo, Favorisce la capacità di autocontrollo e del controllo dell’ambiente circostante, Evita i com- portamenti aggressivi, Permette di stabilire vincoli sociali, Migliora la comunicazione e lo sviluppo dell’affettività, Migliora l’autostima. Programma del modulo B Il progetto fa riferimento ai contenuti etici dell’Educazione Ambientale, non finalizzato solo allo studio dell’ambiente naturale, ma inteso come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comporta- menti sia a livello individuale che collettivo. 1 Valorizzazione di un approccio di tipo globale all’ambiente, che ponga attenzione anche alla dimensione percettivo-sensoriale 2 Valorizzazione dell’utilizzo del territorio come laboratorio didattico in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi 3 Attività che tengano conto dell’importanza di interagire con lo studente per sollecitarlo concretamente ad esprimersi, coinvolgersi, documentarsi, prendere posizione e agire per l’ambiente 4 Educare al rispetto dell’ambiente domestico, scolastico, urbano e naturale 5 Educare al risparmio energetico e alla raccolta differenziata dei rifiuti 6 Conoscere e rispettare il territorio, valorizzandone i beni ambientali, artistici e architettonici del proprio Comune di residenza 7 Saper individuare gli effetti causati dall’azione antropica sull’ambiente 8 Saper individuare sistemi di smaltimento e di riciclaggio dei rifiuti sul proprio territorio e confrontarli con esperienze di altre zone 9 Essere consapevoli dell’importanza del rifiuto come fonte di energia 10 Pet therapy – gli animali entrano in classe 7
SEZIONE C Sport e Bullismo – In campo contro la violenza Premessa Nel corso di questi anni di insegnamento, anche nelle scuole pubbliche attraverso progetti Coni e inter- venti a titolo gratuito nelle scuole primarie, abbiamo potuto constatare una crescente diffusione del problema del Bullismo e di come questo diventi uno specchio sconfortante della società civile. Ci siamo sempre posti la domanda che tutti gli addetti ai lavori sicuramente si sono fatti: “Da dove viene? Perché?” e, avendo studiato psicopedagogia e psicologia dell’età evolutiva, abbiamo riscontrato in un disagio collettivo questa radice, e gra- zie all’ausilio delle Arti Marziali è possibile fornire una soluzione. L’aggressività deriva inevitabilmente da paura e insicurezza e, a maggior ragione nel caso in cui ci sia un “raggruppamento”, quel “fare branco” nasce in realtà da un’insicurezza di fondo sia nel bullo che in chi lo segue pur di non diventarne vittima. La vittima di per sé ha comunque una posizione, anche “energeti- ca”,inequivocabile, infatti senza di essa il bullo in generale non ha ragione di esistere. Come fare dunque affinché la vittima non sia tale? L’Arte Marziale insegna la sicurezza in sé stessi, non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico, insegna ad essere sicuri di ciò che siamo, fieri di essere quello che siamo, perché fa dei propri limiti un confine importante che ogni giorno viene costantemente ampliato, con decisione ma delicatezza, in un ambiente protetto come quello della palestra. Altro importante strumento che le Arti Marziali possiedono è il rigoroso “adeguamento” ai Principi Mora- li Etici e Filosofici, fondamenta imprescindibili ai quali ogni studente deve aderire in piena coscienza, primi tra tutti il Rispetto e la Compassione. Nessuna Arte Marziale, di qualsiasi latitudine e provenienza essa sia, può prescindere da questi principii, il praticante dovrà negli anni maturare un profondo Rispetto ,in primis per sé stesso, poi per gli altri e infine per tutte le cose che lo circondano (nella filosofia Taoista si dice che “l’eletto” sia quell’uomo capace di armonizza- re il cielo e la terra), rispettando soprattutto le diversità. La Compassione è l’altro “pilastro” fondamentale delle Arti Marziali ed educare a questa è compito prin- cipale di ogni buon Maestro, specialmente nelle Arti Marziali Interne in cui la forza non nasce dall’allenamento solo dei muscoli ma dalla capacità di “sentire” l’altro per poterne sfruttare, nello scontro, il disequilibrio. L’idea di “sentire insieme”, di mettersi nei panni dell’altro, di non arrivare con nessun preconcetto al “combattimento”, ma porsi in ascolto è secondo me uno strumento senza eguali. Mai l’avversario sarà un nemi- co, tantomeno un compagno di studi e i novizi, dovranno essere aiutati e guidati da chi è più “anziano” nella pratica (amiamo dire ai nostri allievi che “più scura è la cintura - - maggiore è la responsabilità, non solo l’abilità”). Altro fattore importante della pratica delle AM per i giovani sempre nell’ambito della dinamica bul- lo/vittima è data la disponibilità continua del praticante di mettersi in discussione e quindi di sperimentare la sconfitta. Il Kung fu, che ti mette alla prova ogni giorno, che ti pone senza scuse su un tappeto pronto a combat- tere, ti insegna in primis che tutto quello che devi fare è un “buon combattimento”, mettendo in pratica e a frutto tutte le ore di sudato lavoro che hai fatto, cercando ovviamente di uscirne vincitore ma sempre con lealtà e tra- sparenza, senza imbrogliare l’altro e soprattutto te stesso; vincere con lealtà.. “e se poi si perde!?” ci domanda- no i ragazzi quando spieghiamo questo principio.. “Capita..” rispondiamo loro “quando si compete di solito uno perde e l’altro vince, ma esce sconfitto solo chi non si sarà nemmeno provato a rialzare … il guerriero più forte non è quello che non è mai caduto ma quello che anche se è caduto 1000 volte si è sempre rialzato!” Proprio per questo crediamo che insegnare la gestione emotiva della sconfitta abbassi il livello di ansia della prestazione, riduca la paura di fallire, la rabbia a seguito di una sconfitta, il bisogno di cercare al di fuori il colpevole, il “capo espiatorio” del proprio fallimento e quindi di conseguenza l’aggressività. “Non si impara ad essere né soldati né combattenti con il Kung Fu, ma a diventare Guerrieri, a difende- re i deboli e a portare l’equilibrio là dove ce ne sia bisogno!” Interventi nelle scuole Incontri formativi calendarizzati nelle scuole di ogni ordine e grado dei Comuni della Valdinievole a cura di insegnanti di Wu Shu - Kung Fu con Diploma Federale (FIWuK - CONI). 8
Percorsi specialistici differenziati in base all'età dei soggetti coinvolti. (Iter guidato e strumenti di lavoro ad hoc che permetta agli studenti di possedere a fine percorso una nuova consapevolezza del “conflitto” e una maggiore capacità di gestione di questo, attraverso una serie di specifiche tecniche fisico-comportamentali atte a prevenire situazioni problematiche, riconoscere, gestire emotivamente episodi di conflitto all'interno dell'ambito scolastico e non). Programma del modulo C 1 Storia delle Arti Marziali e comprensione dei Principi Etici e Morali che ne formano le “fondamenta”. 2 Riconoscere il pericolo e cercare di evitare il conflitto senza rinunciare alla propria libertà. 3 Gestione del conflitto a livello mentale e intervento cognitivo nella fase di subita aggressione. 4 Apprendere la sicurezza in sé stessi attraverso il controllo delle paure immotivate. 5 Tecniche di gestione della forza e dell’aggressività durante l’aggressione. 6 La sconfitta come mezzo per crescere. Accettazione dei propri limiti e “normalizzazione” della paura at- traverso l’esperienza della sconfitta. 7 La collaborazione nella ricerca dell’armonia. Il Rispetto: di sé e della propria individualità a dispetto del branco, dell’altro come specchio di sé. 8 “Sapersi difendere”: come? cosa vuol dire? quando è necessario? Capitolo di bilancio – Spese Descrizione intervento nelle classi Spesa totale Incluso IVA Creazione opuscolo informativo contenente 4 sezioni curate da esperti dei 2000,00€ settori coinvolti da donare agli studenti (1 ciascuno) Cancelleria: materiale da utilizzare durante gli incontri e da mettere a 1000,00€ disposizione degli studenti per la creazione dei kit per classe (pennarelli, cartoncini colorati, gomme) Rimborso spese esperto esterno FamilyDog Pet Therapy 1000,00€ Rimborso spese esperto esterno Toscana Chen Sport 1000,00 TOTALE 5000,00€ LIV Toscana Onlus L’Associazione opera nella salvaguardia dell’ambiente con fini protezionistici e solidarietà, svolge tutte le attività correlate alla natura e alle sue forme di vita: dalla sensibilizzazione al cittadino alla vigilanza attiva sul territorio Iscritta al Registro Regionale Associazioni Volontariato con Atto Dirigenziale L.R.28/93 e L.R.29/96 al n° 290 Membro del CAART, Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana Sede Legale Viale Melani, 9 – 51016 Montecatini Terme (PT) email: liv.toscana@virgilio.it ; livtoscana@pec.it tel +39 340 8016389 fb https://www.facebook.com/liv.pistoia?fref=ts website https://livtoscana.wordpress.com/ Montecatini Terme 21/06/2018 9
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