Il quadro macro, tassi e valute - Ancora molta volatilità all'orizzonte Roberto Mialich, Director, FX Strategy
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Il quadro macro, tassi e valute Ancora molta volatilità all’orizzonte Roberto Mialich, Director, FX Strategy UniCredit Research, FX Strategy, Vicenza, 26 Ottobre 2011
Lo scenario globale – I temi chiave Quadro macro: Segnali diffusi di decelerazione della crescita a livello globale. Gli Stati Uniti dovrebbero mostrare una crescita annua non superiore all’1.5% anche nel corso del 2012. Eurozona dovrebbe scendere sotto dall’1% dopo il 1.6% di quest’anno. Banche centrali: Tassi ufficiali ancora fermi nei Paesi del G-10 nel corso del 2012, mentre si ritorna/si prosegue con mosse “non convenzionali” (easing quantitativo / acquisto di titoli a lunga). Rialzo dei tassi rinviato al 2013. Tassi d’interesse: Le pressioni sulle autorità europee per trovare una soluzione stanno crescendo e quindi esiste il rischio di un significativo aumento dei rendimenti a lunga tedeschi, specie sulle scadenze più lontane. Probabile, invece, un nuovo appiattimento (flattening) della curva americana, specie sulle scadenze più lunghe, dopo le recenti mosse della Fed ed in vista di un possibile nuovo “giro” di politica monetaria espansiva (quantitative easing n. 3). Cambi: Tutte le principali economie stanno soffrendo contemporaneamente degli stessi sintomi (bassa crescita, ampi disavanzi e alti debiti); il che spinge le banche centrali a restare ferme sui tassi e ad adottare misure “eterodosse” di espansione monetaria. In questa fase, i cambi rimangono un semplice “gioco di volatilità” senza trend definiti e si muovono in una pura logica di “rischio relativo” (risk-on / risk-off) attraverso il canale dei mercati azionari. Il che rende “perversamente” lo scenario più incerto (volatile) a breve (3-6M mesi) che a lungo (9-12 mesi). Est Europa: Decelerazione della crescita in atto in linea con lo scenario globale e solo graduale ripresa nel corso del 2012. Rischi di contrazione secca non molto probabili (miglioramento squilibri di parte corrente; bassa inflazione che aiuta il potere d’acquisto delle famiglie; consolidamento fiscale già realizzato in gran parte dei singoli Paesi). Materie prime: Nonostante i segnali di rallentamento del ciclo globale, i prezzi delle materie prime non dovrebbero essere esposti a violente ricadute, come durante la crisi di Lehman Bros. I metalli preziosi possono subire maggiori flessioni, in parte compensate – tuttavia - dalla domanda dei Paesi emergenti e dai limiti nell’offerta. 2
Il quadro macro - Stati Uniti: Il problema del mercato del lavoro Eurozona: Si deteriorano gli indici di fiducia 1250 11 65 Non-Farm Payrolls (LS) 1000 Unemployment Rate (RS) 60 9 750 55 500 7 250 50 5 0 45 -250 3 40 -500 1 35 -750 EU Manuf. PMI EU Service PMI -1000 -1 30 1985 1987 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008 2011 Mar-06 Dec-06 Aug-07 Apr-08 Dec-08 Sep-09 May-10 Jan-11 Sep-11 Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Stati Uniti: Economia americana ancora caratterizzata da crescita moderata e non superiore al 1.5% anche nel corso del 2012. Il problema chiave resta sempre il mercato del lavoro, ancora debole nonostante i dati di settembre. Eurozona: La ripresa europea dovrebbe arrestarsi a fine anno a causa del rallentamento globale e delle tensioni sui mercati della Periferia, con rischi di un PIL negativo già nel quarto trimestre. Crescita intorno al 1.6% per il 2011 ed inferiore all’1% nel corso del 2012. Germania: PIL in rallentamento all’1.2% nel 2012 dopo il 3% del 2011; Francia: crescita a 1.6% nel 2011 e 1.1% nel 2012; Italia: PIL a 0.6% quest’anno e a 0.4% nel 2012; Spagna: crescita a 0.7% nel 2011 e 0.5% nel 2012. Inghilterra: Calo significato anche della crescita britannica a 1% nel 2011 e 1.7% nel 2012. 3
Le Banche Centrali - Eurozona: differenziale 3M Euribor/OIS Mercato Monetario Curve a termine 2.25 2.00 3M Euribor vs. OIS spread Eurozone US UK Japan Switzerland 2.00 1.75 1.51 1.50 1.39 1.75 1.22 1.23 1.16 1.16 1.25 1.50 1.00 1.09 1.09 1.08 1.09 1.13 1.25 1.00 0.75 1.00 0.50 0.62 0.65 0.66 0.67 0.53 0.75 0.47 0.25 0.32 0.32 0.32 0.32 0.32 0.50 0.00 0.15 -0.01 0.01 -0.04 0.25 -0.06 -0.09 -0.08 -0.25 0.00 -0.50 Jan-07 Sep-07 May-08 Jan-09 Oct-09 Jun-10 Feb-11 Oct-11 Cash Dec-11 Mar-11 Jun-11 Sep-11 Dec-11 Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Eurozona: La BCE ha introdotto nuove misure “non convenzionali” ad inizio mese, riaprendo anche gli acquisti di covered bond. Trichet cauto su un possibile taglio dei tassi nel breve termine nella conferenza stampa di ottobre. Stati Uniti: Fed in operation twist (allungamento della scadenza dei titoli in portafoglio). Probabile QE3 già nel 1Q12. Giappone: Banca del Giappone ferma sui tassi allo 0.10% per tutto il 2012. Regno Unito: Ripresa del programma di acquisto titoli da parte della Banca d’Inghilterra. Rialzo tassi solo nel 2013 Svizzera: Graduali rialzi dei tassi attesi solo nella seconda parte del 2012 verso lo 0.50%. Paesi Nordici: Svezia e Norvegia ferme agli attuali livelli di tasso a 2.00% e 2.25% per gran parte del 2012. Canada & Pacifico: Possibile taglio dei tassi in Australia dall’attuale 4.75%; stabilità in Canada (1%) e NZ (2.50%) 4
Tassi d’interesse - Differenziali di tasso contro Bund tedesco Credit Default Swap 1600 3000 2500 5500 10Yr Portugal-Bund Spread (LS) 10Yr Spain-Bund Spread (LS) Portugal 5Yr CDS (LS) Ireland 5Yr CDS (LS) 10Yr Ireland-Bund Spread 10Yr Italy-Bund Spread (LS) 2250 Spain 5Yr CDS (LS) Italy 5Yr CDS (LS) 5000 1400 10Yr Greece-Bund spread (RS) 2500 Greece 5Yr CDS (RS) 4500 2000 1200 4000 1750 2000 1000 3500 1500 3000 800 1500 1250 2500 1000 600 2000 1000 750 400 1500 500 1000 500 200 250 500 0 0 0 0 Jan-10 Mar-10 Jun-10 Aug-10 Nov-10 Feb-11 Apr-11 Jul-11 Oct-11 Sep-09 Dec-09 Mar-10 Jun-10 Sep-10 Dec-10 Mar-11 Jun-11 Sep-11 Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Eurozona: La situazione dei conti pubblici nella periferia europea rimarrà al centro dell’attenzione anche nel corso dei prossimi mesi. Ciononostante, le pressioni sulle autorità europee per trovare una soluzione stanno crescendo (esito del vertice EU in corso/G-20 a Cannes il prossimo 3-4 Novembre). Esiste quindi il rischio di un significativo aumento dei rendimenti a lunga tedeschi nel tempo, specie sulle scadenze più lontane (Bund 10 anni verso 3.20% nella seconda metà del 2012 rispetto all’attuale 2.70%, a fronte di minori pressioni sulla Periferia). Stati Uniti: Con la Fed destinata a mantenere un orientamento espansivo almeno fino ad metà 2013, i rendimenti dovrebbero restare intorno agli attuali livelli ultra ridotti anche nel corso del quarto trimestre. L’operation twist della Fed dovrebbe favorire un ulteriore appiattimento (flattening) della curva americana, specie sulle scadenze più lunghe, anche in vista di un possibile nuovo “giro” di politica monetaria espansiva (quantitative easing n. 3). 5
Cambi del G-10 - EUR-USD: ancora in una logica risk-on/risk-off La dinamica di EUR-USD condiziona i cross rates 15000 1.65 1.58 140 Dow Jones Index (LS) EUR-USD (LS) 14000 1.60 1.54 EUR-JPY (RS) 135 EUR-USD (RS) 13000 1.55 1.50 130 1.50 1.46 12000 125 1.45 1.42 11000 1.40 1.38 120 10000 1.35 1.34 115 9000 1.30 1.30 110 8000 1.25 1.26 7000 1.20 1.22 105 6000 1.15 1.18 100 Jan-2007 Dec-2007 Dec-2008 Nov-2009 Nov-2010 Oct-2011 Jan-09 May-09 Oct-09 Mar-10 Aug-10 Dec-10 May-11 Oct-11 Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Fonte: Bloomberg, UniCredit Research EUR-USD: Ancora volatilità a breve in gran parte nella fascia 1.35-1.40 in funzione dell’evolversi del quadro di rischio globale e dei risultati del vertice europeo. Rialzo verso 1.52 nel 2012 legato ad una stabilizzazione dei mercati. JPY: USD-JPY ancora bloccato nella fascia 75-80. EUR-JPY funzione di EUR-USD ed in ripresa oltre 115 nel 2012. CHF: Margini di recupero di EUR-CHF oltre 1.30. USD-CHF stabilmente intorno all’orbita di quota 0.90. GBP: Anche la sterlina si muove in una logica risk-on/risk-off e non soffre più di tanto le nuove mosse espansive della Banca d’Inghilterra. GBP-USD in rialzo verso 1.60/1.65 nel 2012. EUR-GBP sempre tra 0.85 e 0.92, a causa dell’andamento parallelo di EUR-USD e GBP-USD. Monete Nordiche: EUR-SEK ed EUR-NOK in calo nel 2012 sotto 9.00 e 7.60, ma ancora molto volatili a breve. Tre dollari: AUD-USD e NZD-USD ancora volatili a breve, ma in rialzo nel 2012 rispettivamente verso 1.08 e 0.85 e in un quadro di minore incertezza. USD-CAD destinato a rientrare sotto la parità. 6
Europa Dell’Est - EUR-PLN & EUR-HUF USD-Rand & USD-Ruble 320 5.00 11.5 38 EUR-HUF (RS) USD-ZAR (LS) 310 11.0 USD-RUB (RS) 36 EUR-PLN (LS) 4.75 300 10.5 34 4.50 10.0 290 32 4.25 9.5 280 9.0 30 270 4.00 8.5 28 260 3.75 8.0 26 250 3.50 7.5 240 24 7.0 230 3.25 22 6.5 220 3.00 6.0 20 Jan-08 Aug-08 Apr-09 Nov-09 Jul-10 Feb-11 Oct-11 Jan-08 Aug-08 Apr-09 Nov-09 Jul-10 Feb-11 Oct-11 Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Quadro Macro: Decelerazione della crescita in linea con lo scenario globale e graduale ripresa nel corso del 2012, ma rischi di contrazione secca (PIL negativo) non molto probabili (miglioramento squilibri di parte corrente; la bassa inflazione aiuta il potere d’acquisto delle famiglie; consolidamento fiscale già realizzato in gran parte dei Paesi). Tassi di interesse: Tassi fermi per gran parte dei Paesi dell’area, ma con orientamento espansivo che potrebbe spingere a nuove riduzioni del costo del denaro. Unica eccezione l’Ungheria, in cui i tassi dovrebbero di nuovo salire. Tassi di cambio: La Corona ceca (CZK) dovrebbe beneficiare del suo ruolo di “moneta rifugio” nell’area, mentre la lira turca (TRY) dovrebbe restare quella a più margini di apprezzamento in prospettiva. Da preferire lo zlothy polacco (PLN) rispetto al fiorino ungherese (HUF). Neutrali, invece, su rublo (RUB) e leu romeno (RON). 7
Materie Prime - Brent e WTI Oro e argento 155 2,000 60 Brent Gold (LS) 145 Silver (RS) WTI 1,800 50 135 125 1,600 40 115 1,400 105 30 1,200 95 20 85 1,000 75 10 800 65 55 600 0 Jan-08 Aug-08 Apr-09 Nov-09 Jul-10 Feb-11 Oct-11 Jan-08 Aug-08 Apr-09 Nov-09 Jul-10 Feb-11 Oct-11 Fonte; Bloomberg, UniCredit Research Fonte; Bloomberg, UniCredit Research Quadro di base: Nonostante i segnali di rallentamento del ciclo globale, i prezzi delle materie prime non dovrebbero essere esposti a violente ricadute, come invece accaduto durante la crisi di Lehman. I metalli preziosi possono subire maggiori flessioni, in parte compensate – però - dalla perdurante domanda dei Paesi emergenti, dalla ricerca di “porti sicuri” e dai limiti nell’offerta. Petrolio: Nonostante i fattori di cautela, il 2012 dovrebbe vedere ancora tonico il prezzo del greggio grazie alla domanda proveniente dai mercati emergenti. Il riemergere della produzione libica dovrebbe favorire una ripresa della produzione libera dell’OPEC più che un aumento netto dell’offerta globale, a causa del probabile calo della produzione saudita. Brent di nuovo verso 120 e WTI verso quota 100 per fine 2012. Oro: La sua caratteristica di bene rifugio rende prevedibile un ritorno verso verso 1750/1800 per fine 2012 8
UniCredit FX Research: Our Distinguished Track Records Winner of the FX Reuters Accuracy League for 2008 among over 70 top world investment banks Rank 1 in EUR-USD forecast, Bloomberg FX Accuracy League, 2009 Rank n. 2 in the FX Reuters league for 2010, making UniCredit the most accurate forecaster in 2008-2010 Currently Rank n. 1 in the Reuters League for 2011 14:15 05Jan11 -REUTERS POLL-STERLING SEEN AT $1.55 IN 1-MONTH, $1.55 IN 6 MTHS, $1.58 IN 12 MTHS ($1.57, $1.59, $1.59 IN DEC POLL) By Jonathan Cable LONDON, Jan 5 (Reuters) - "As the BoE will not follow the Fed in another round of asset purchases and should gradually start hiking rates in late 2011, while the Fed will remain on hold, cable should enjoy a sizeable rebound in H2," said Roberto Mialich at UniCredit. Mialich was the second most accurate forecaster in Reuters FX polls last year, having topped the league in 2008. 14:45 02Feb11 -REUTERS POLL-STERLING SEEN AT $1.58 IN 1 MONTH, $1.57 IN 6, $1.60 IN 12 ($1.55, $1.55, $1.58 IN JAN POLL) By Andy Bruce LONDON, Feb 2 (Reuters) - "We still expect sterling to benefit from apparently resuming risk appetite, the consequent weak dollar and speculation that the BoE will be forced to hike rates due to rising inflation pressures at home,“ said Roberto Mialich from UniCredit, historically one of the poll's most accurate forecasters. 14:20 02Mar11 -REUTERS POLL-EURO SEEN AT $1.34 IN 3 MTHS, $1.33 IN 6, $1.35 IN 12 ($1.33, $1.31, $1.30 IN FEB POLL) By Andy Bruce LONDON, March 2 (Reuters) "EUR-USD should hold the line further, as speculation about ECB interest rate moves should work as the main driver in the near term," said Roberto Mialich from UniCredit MIB, historically one of the strongest forecasters in the Reuters Forex poll. 9
Appendice – Previsioni Economiche GROSS DOMESTIC PRODUCT % yoy ACTUAL UniCredit CONSENSUS (Aug-11) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2010 2011 2012 UNITED STATES 1.9 -0.3 -3.5 3.0 1.5 1.5 3.0 1.8 2.4 JAPAN 2.3 -1.2 -6.3 4.0 -0.7 3.1 4.0 -0.7 3.1 EURO ZONE 3.0 0.3 -4.2 1.7 1.6 0.9 1.7 1.9 1.5 GERMANY 3.4 0.8 -5.1 3.6 3.0 1.2 3.6 3.4 1.9 ITALY 1.4 -1.3 -5.2 1.2 0.6 0.4 1.2 0.8 0.8 FRANCE 2.2 -0.2 -2.6 1.4 1.6 1.1 1.4 1.9 1.7 SPAIN 3.6 0.9 -3.7 -0.1 0.7 0.5 -0.1 0.7 1.1 AUSTRIA 3.7 2.2 -3.9 2.1 3.3 1.4 2.1 2.7 1.9 SWEDEN 3.4 -0.8 -5.3 5.4 4.0 2.4 5.7 4.4 2.6 NORWAY (mainland) 5.4 1.6 -1.6 2.1 2.6 2.9 2.1 2.8 3.4 UNITED KINGDOM 2.7 -0.1 -4.9 1.4 1.0 1.7 1.4 1.3 2.0 SWITZERLAND 3.6 2.1 -1.9 2.7 2.0 0.3 2.6 2.2 1.7 CONSUMER PRICE INDEX % yoy ACTUAL UniCredit CONSENSUS (Aug-11) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2010 2011 2012 UNITED STATES 2.9 3.8 -0.3 1.6 3.1 2.0 1.6 3.0 2.1 UNITED STATES (Core CPI) 2.3 2.3 1.7 1.0 1.7 1.9 -- -- -- JAPAN 0.0 1.4 -1.4 -0.7 0.3 0.2 -0.7 0.3 0.2 EURO ZONE 2.1 3.3 0.3 1.6 2.6 1.9 1.6 2.6 1.9 GERMANY 2.3 2.6 0.4 1.1 2.4 1.8 1.1 2.3 2.0 ITALY 1.8 3.4 0.8 1.5 2.6 1.9 1.5 2.7 2.0 FRANCE 1.5 2.8 0.1 1.5 2.1 1.8 1.5 2.0 1.7 SPAIN 2.8 4.1 -0.3 2.0 3.1 1.8 1.8 3.0 1.7 AUSTRIA 2.2 3.2 0.5 1.9 3.2 2.2 1.9 3.2 2.2 SWEDEN 2.2 3.5 -0.3 1.3 2.5 1.5 1.3 3.0 2.5 NORWAY 0.7 3.8 2.2 2.4 1.7 2.4 2.4 1.6 1.7 UNITED KINGDOM 2.3 3.6 2.1 3.3 4.3 2.4 3.3 4.4 2.7 SWITZERLAND 0.7 2.4 -0.5 0.7 0.6 0.3 0.7 0.7 1.0 Source: Consensus Forecast, UniCredit Research 10
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