MONTECCHIO MAGGIORE Martedì, 01 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine

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MONTECCHIO MAGGIORE Martedì, 01 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
   Martedì, 01 gennaio 2019
MONTECCHIO MAGGIORE Martedì, 01 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
                                                    Martedì, 01 gennaio 2019

Montecchio Maggiore
 02/01/2019 Corriere del Veneto Pagina 11                                         Federico Nicoletti
 Autostrade, sì agli aumenti Cav Passante sempre più salato                                            1
 02/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 12                                   LAURA GUARDUCCI
 Alberto ha lasciato brindare mamma e papà                                                             3
 02/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 30                                    GIORGIO ZORDAN
 «Scuola più sicura Un milione e mezzo contro i...                                                     5
Dal Nazionale
 02/01/2019 Corriere delle Alpi Pagina 7
 La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma                                                  7
 02/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 9
 La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma                                                  9
 02/01/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 9
 La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma                                                  11
 02/01/2019 La Tribuna di Treviso Pagina 9
 La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma                                                  13
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2 gennaio 2019
Pagina 11                           Corriere del Veneto
                                               Montecchio Maggiore

  Autostrade, sì agli aumenti Cav Passante sempre più
  salato
  Ok a rincari del 2%: tariffe più alte del 40% rispetto a tratti analoghi dell' A4

  VENEZIA Autostrade, Passante sempre più
  caro. A volerlo riassumere, è questo l' effetto in
  Veneto della partita dei rincari delle tariffe
  autostradali messasi in moto ancora una volta
  con l' arrivo del nuovo anno.
  Perché il ministero delle Infrastrutture ha
  tenuto al palo (almeno per ora) tutti i
  concessionari con tronchi che transitano in
  Veneto - Autobrennero, Brescia-Padova,
  Autostrade per l' Italia che in Veneto gestisce l'
  A13 Padova-Bologna e l' A27 Venezia-Belluno
  e soprattutto Autovie Venete, impegnate nella
  costruzione della terza corsia tra Venezia e
  Trieste, che aveva chiesto un aumento
  tariffario dell' 1,48% - salvo che Cav, la società
  mista Anas-Regione che gestisce il Passante
  di Mestre e la vecchia Padova-Venezia e che
  di fatto sta pagando il debito servito a costruire
  la variante autostradale.
  Nel caso di Cav l' aumento delle tariffe
  concesso dal ministero è del 2,06%. Aumento
  che la società definisce «contenuto» e che
  arriva «dopo tre anni di tariffe invariate». E che
  però ha l' effetto di rendere ancor più caro il
  tratto autostradale che già lo era in
  precedenza, con tariffe fino al 40% in più
  salate rispetto ad analoghi percorsi
  autostradali in Veneto.
  Messo su strada, il rincaro delle tariffe Cav «si
  traduce in un aumento massimo dei pedaggi - scrive la società - di 10 centesimi per le auto e in alcuni
  casi di 20 centesimi per i mezzi pesanti». In particolare, la tariffa tra la barriera di Venezia-Mestre e
  Padova Est passa da 2,70 a 2,80 euro per le auto e da 6,70 a 6,80 euro per gli autoarticolati a 5 assi.
  Aumenti più consistenti riguardano i mezzi pesanti a cinque assi su alcuni percorsi, come tra i caselli
  della A57 (Venezia-Mestre, Mirano-Dolo e Mira-Oriago) e quelli del Passante: il percorso fino a
  Martellago-Scorze passa da 9,40 a 9,60 euro, fino a a Preganziol da 12,50 a 12,70 euro.
  Ma questo rende ancor più stridente il confronto tariffario con percorsi analoghi sempre in regione. Per
  dire se per fare i 27 chilometri tra Mestre e Padova Est gestiti da Cav servono ora 2,8 euro, per
  percorrere i 29 chilometri tra Padova Ovest e Vicenza Est, gestiti da Brescia-Padova, ne bastano 2. E
  ancora, per i 39 chilometri tra Padova Est e Preganziol, sempre di Cav, servono 4,1 euro, mentre per i
  41 tra Padova Ovest e Montecchio, di Brescia-Padova, ne bastano 2,8.

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Pagina 11                              Corriere del Veneto
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2 gennaio 2019
Pagina 12                        Il Giornale Di Vicenza
                                              Montecchio Maggiore

  ARZIGNANO. È una culla azzurra la prima ad essere riempita alle 8.06 nell' ospedale della città
  del Grifo a Capodanno

  Alberto ha lasciato brindare mamma e papà
  La famiglia: «Doglie iniziate alle 2» Tre bimbi in zona Cesarini del 2018

  ARZIGNANO Il primo nato del 2019 all'
  ospedale di Arzignano è Alberto Vignato.
  Doveva nascere la vigilia di Natale, ma si è
  fatto attendere fino alle 8.06 del mattino del
  primo gennaio, quando ha visto, finalmente, la
  luce, per la gioia di mamma Ilaria, buyer in
  Acciaierie Valbruna, papà Marco,
  programmatore, e del fratello maggiore
  Leonardo, residenti a Monteviale, che l'
  aspettavano con forte trepidazione.
  È un bel bambino di 3.710 grammi e misura
  51 centimetri. Le doglie sono cominciate alle 2
  di notte, nel bel mezzo del veglione di
  Capodanno, senza dare, apparentemente,
  alcun segnale in precedenza. «Non ci siamo
  fatti mancare nulla. Abbiamo giocato e
  scherzato con gli amici, mangiato un' ottima
  paella in compagnia, fino a che, con grande
  sorpresa, dopo i festeggiamenti della
  mezzanotte, è iniziato il travaglio, in una notte
  che - commentano i genitori, raggianti,
  circondati dall' affetto dei parenti - ricorderemo
  per sempre nel nostro cuore». Ha chiuso il
  vecchio anno, invece, Annalisa Orsolon, nata
  alle 15.03 del 31 dicembre, con il peso di
  3.720 grammi per 50 centimetri di lunghezza,
  terza figlia di Mattia e Pamela, una coppia di impiegati di Gazzo Padovano. Nell' ultima giornata del
  2018 ci sono state altre due nascite. Ha emesso, infatti, il primo vagito alle 11.17 del 31 dicembre
  Matteo Zini, un batuffolo di 2.900 grammi per 48 centimetri, figlio di una giovane coppia di Arzignano,
  Verza Lissy, e Davide, aggiungendo un' ulteriore gioia al loro matrimonio celebrato negli scorsi mesi,
  con grande entusiasmo della sorella per l' arrivo del fratellino. Un bel miscuglio tra la pelle ambrata
  della madre, originaria dell' India, ma ad Arzignano fin da piccola e l' incarnato chiaro del padre.
  Si chiama, invece, Adam Manai il neonato venuto al mondo alle 12.35 del 31 dicembre da genitori
  Houda e Mohamed, originari di Bizert, una cittadina sul mare della Tunisia, da molti anni residenti in
  Veneto, precisamente a Montecchio Maggiore, mantenendo intatto l' amore per il Paese natale. «La
  gravidanza è arrivata dopo 12 anni - dichiara la madre - dalla precedente, come un bellissimo regalo».
  «Quando tornerà a casa, organizzeremo per Adam una grande festa in pieno stile tunisino, con cous
  cous, pasta, tè arabo e baklava, dolci tunisini. L' augurio che diamo al nuovo nato è mabrouk ovvero
  felicitazioni».
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2 gennaio 2019
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2 gennaio 2019
Pagina 30                           Il Giornale Di Vicenza
                                                  Montecchio Maggiore

  MONTECCHIO. Il progetto comunale per ridurre la vulnerabilità sismica

  «Scuola più sicura Un milione e mezzo contro i
  terremoti»
  I primi lavori di adeguamento alla media Don Milani sono previsti quest' anno nella parte
  centrale per poi passare alle aule sul lato ovest e alla zona della palestra

  Una scuola più sicura dal punto di vista
  antisismico: è questo l' obiettivo di un progetto
  da quasi un milione e mezzo di euro che
  interesserà la scuola secondaria di primo
  grado "Don Milani" approvato dalla giunta. «L'
  edilizia scolastica - ha dichiarato il sindaco
  Milena Cecchetto - è sempre stata al centro
  della nostra azione Amministrativa, perché la
  sicurezza dei nostri bambini viene prima di
  tutto». Lo studio per la riduzione della
  vulnerabilità sismica, che indica gli interventi
  da eseguire, è stato elaborato in seguito a
  precise indagini antisismiche di primo e
  secondo livello. Gli interventi si svolgeranno
  attraverso tre stralci funzionali, ciascuno
  riguardante uno dei tre corpi da cui è
  composta la scuola: il primo, del valore di
  590.000 euro, riguarderà il corpo centrale
  originario; il secondo, del valore di 538.000
  euro, il corpo delle aule sul lato ovest; il terzo,
  del valore di 348.000 euro, la palestra posta
  sul lato est dell' edificio. I tre stralci sono stati
  inseriti nel piano triennale delle opere
  pubbliche approvate nell' ultimo consiglio
  comunale e saranno realizzati rispettivamente
  quest' anno, l' anno prossimo e nel 2021. Tutti
  e tre gli stralci prevedono la realizzazione di giunti sismici tra il corpo centrale e gli altri due, il
  riempimento dei pluviali e delle parti cave delle strutture portanti, la bonifica e il rinforzo dei calcestruzzi,
  la realizzazione di fasciature in fibra di carbonio sulle estremità dei pilastri e la sostituzione dei
  serramenti per l' efficientamento energetico dell' edificio. Dopo l' approvazione da parte della giunta
  dello studio di fattibilità tecnico-economica, ora si passa alle fasi che porteranno al progetto definitivo ed
  esecutivo, cui seguiranno i pareri tecnici degli entri preposti. «La prevenzione a favore dei nostri
  studenti, degli insegnanti e del personale amministrativo è fondamentale - ha sottolineato l' assessore
  alla scuola Maria Paola Stocchero - ed è per questo che in futuro l' intento del Comune sarà di
  estenderla anche alle altre scuole». «Si tratta di lavori molto importanti - ha aggiunto l' assessore alla
  manutenzione del patrimonio Carlo Colalto - perché hanno lo scopo di rendere più resistente l' edificio
  in caso di eventi sismici e questa è ormai una priorità per tutti gli edifici di proprietà pubblica». Infatti per
  quest' anno è in programma anche un intervento da 150 mila euro per ridurre la vulnerabilità sismica del
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2 gennaio 2019
Pagina 30                          Il Giornale Di Vicenza
2 gennaio 2019
Pagina 7                              Corriere delle Alpi
                                                      Dal Nazionale

  La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma
  Le infrastrutture sono nel libro dei sogni per i ripensamenti del M5S

  Andrea PasseriniVENEZIA. Lo vogliamo
  chiamare il "Passante" delle beffe? A Nordest
  restano invariati i pedaggi di Autovie Venete
  verso il Friuli, quelli di A4, e della A27, ovvero
  la Mestre-Vittorio Veneto, gestita da
  Autostrade, ma i ritocchi scattano solo per il
  tratto della Cav, la società Concessioni
  Autostradali Venete. E dunque se adesso
  percorri il Passante in qualsiasi direzione,
  verso il Friuli o verso Venezia e Padova, ecco
  l' aumento servito al casello. E certo, dopo la
  tragedia di Genova e la bufera sulla gestione
  di Autostrade, fa sì che ora il tema sia
  delicatissimo.
  E dunque niente aumenti, ma al 90%, con
  qualche autostrada che invece può ritoccare....
  Chissà se il ministro delle Infrastrutture, il
  pentastellato Toninelli, ricorda come nacque il
  Passante, inaugurata in pompa magna dall'
  allora premier Berlusconi e dall' allora
  governatore Galan. Nacque con il
  sovrapprezzo forzoso e forzato imposto a chi,
  negli anni di progettazione e costruzione,
  "toccava" in qualsiasi modo le barriere a nord,
  a ovest e a est di Mestre: pedaggi monstre,
  "estrogenati", i cui proventi andarono a
  finanziare l' opera.
  Fece scalpore allora il tratto Silea-Mogliano (2,5 euro per 5,5 chilometri)- roba da Guinness dei primati.
  E non risulta, che in Italia, né prima né dopo, si sia ricorsi ad altra fonte affine di finanziamento
  straordinario. Insomma, il Passante è quello che è costato ai cittadini prima ancora di vedere la luce. In
  attesa a della costruenda Pedemontana da Montecchio Maggiore a Spresiano, che avrà i suoi bei
  pedaggi nessuno escluso - alla faccia di chi ogni volta promette di esonerare i residenti - le infrastrutture
  si rilevano sempre un affare, e questi territori non fanno eccezione: da anni il comune di Treviso,
  centrosinistra e Lega in modo bipartisan, chiedono ad Autostrade dei Benetton di liberalizzare il tratto
  vicino al capoluogo, senza esito. Ma purtroppo a Nordest i conti non tornano da un pezzo, per gli
  automobilisti e per la mobilità di questo quadrante strategico lungo il corridoio 5. Meglio da Venezia a
  Verona, peggio dall' altro versante.
  La Mestre-Vittorio Veneto, che in qualche modo arriva fino a Pieve di Cadore, è un' incompiuta non solo
  verso Monaco, ma già rispetto a Cortina d' Ampezzo e Dobbiaco.
  La A4 Venezia-Trieste, che con la caduta del muro nel lontanissimo 1989 avrebbe dovuto essere la
  prima porta verso l' Est, è un cantiere in progress per realizzare la terza corsia, forse finita un quarto di
  secolo dopo.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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2 gennaio 2019
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2 gennaio 2019
Pagina 9                             Il Mattino di Padova
                                                      Dal Nazionale

  La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma
  Le infrastrutture sono nel libro dei sogni per i ripensamenti del M5S

  Andrea PasseriniVENEZIA. Lo vogliamo
  chiamare il "Passante" delle beffe? A Nordest
  restano invariati i pedaggi di Autovie Venete
  verso il Friuli, quelli di A4, e della A27, ovvero
  la Mestre-Vittorio Veneto, gestita da
  Autostrade, ma i ritocchi scattano solo per il
  tratto della Cav, la società Concessioni
  Autostradali Venete. E dunque se adesso
  percorri il Passante in qualsiasi direzione,
  verso il Friuli o verso Venezia e Padova, ecco
  l' aumento servito al casello. E certo, dopo la
  tragedia di Genova e la bufera sulla gestione
  di Autostrade, fa sì che ora il tema sia
  delicatissimo.
  E dunque niente aumenti, ma al 90%, con
  qualche autostrada che invece può ritoccare....
  Chissà se il ministro delle Infrastrutture, il
  pentastellato Toninelli, ricorda come nacque il
  Passante, inaugurata in pompa magna dall'
  allora premier Berlusconi e dall' allora
  governatore Galan. Nacque con il
  sovrapprezzo forzoso e forzato imposto a chi,
  negli anni di progettazione e costruzione,
  "toccava" in qualsiasi modo le barriere a nord,
  a ovest e a est di Mestre: pedaggi monstre,
  "estrogenati", i cui proventi andarono a
  finanziare l' opera.
  Fece scalpore allora il tratto Silea-Mogliano (2,5 euro per 5,5 chilometri)- roba da Guinness dei primati.
  E non risulta, che in Italia, né prima né dopo, si sia ricorsi ad altra fonte affine di finanziamento
  straordinario. Insomma, il Passante è quello che è costato ai cittadini prima ancora di vedere la luce. In
  attesa a della costruenda Pedemontana da Montecchio Maggiore a Spresiano, che avrà i suoi bei
  pedaggi nessuno escluso - alla faccia di chi ogni volta promette di esonerare i residenti - le infrastrutture
  si rilevano sempre un affare, e questi territori non fanno eccezione: da anni il comune di Treviso,
  centrosinistra e Lega in modo bipartisan, chiedono ad Autostrade dei Benetton di liberalizzare il tratto
  vicino al capoluogo, senza esito. Ma purtroppo a Nordest i conti non tornano da un pezzo, per gli
  automobilisti e per la mobilità di questo quadrante strategico lungo il corridoio 5. Meglio da Venezia a
  Verona, peggio dall' altro versante.
  La Mestre-Vittorio Veneto, che in qualche modo arriva fino a Pieve di Cadore, è un' incompiuta non solo
  verso Monaco, ma già rispetto a Cortina d' Ampezzo e Dobbiaco.
  La A4 Venezia-Trieste, che con la caduta del muro nel lontanissimo 1989 avrebbe dovuto essere la
  prima porta verso l' Est, è un cantiere in progress per realizzare la terza corsia, forse finita un quarto di
  secolo dopo.

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                                                                                                  Continua -->    9
2 gennaio 2019
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2 gennaio 2019
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                                                      Dal Nazionale

  La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma
  Le infrastrutture sono nel libro dei sogni per i ripensamenti del M5S

  Andrea PasseriniVENEZIA. Lo vogliamo
  chiamare il "Passante" delle beffe? A Nordest
  restano invariati i pedaggi di Autovie Venete
  verso il Friuli, quelli di A4, e della A27, ovvero
  la Mestre-Vittorio Veneto, gestita da
  Autostrade, ma i ritocchi scattano solo per il
  tratto della Cav, la società Concessioni
  Autostradali Venete. E dunque se adesso
  percorri il Passante in qualsiasi direzione,
  verso il Friuli o verso Venezia e Padova, ecco
  l' aumento servito al casello. E certo, dopo la
  tragedia di Genova e la bufera sulla gestione
  di Autostrade, fa sì che ora il tema sia
  delicatissimo.
  E dunque niente aumenti, ma al 90%, con
  qualche autostrada che invece può ritoccare....
  Chissà se il ministro delle Infrastrutture, il
  pentastellato Toninelli, ricorda come nacque il
  Passante, inaugurata in pompa magna dall'
  allora premier Berlusconi e dall' allora
  governatore Galan. Nacque con il
  sovrapprezzo forzoso e forzato imposto a chi,
  negli anni di progettazione e costruzione,
  "toccava" in qualsiasi modo le barriere a nord,
  a ovest e a est di Mestre: pedaggi monstre,
  "estrogenati", i cui proventi andarono a
  finanziare l' opera.
  Fece scalpore allora il tratto Silea-Mogliano (2,5 euro per 5,5 chilometri)- roba da Guinness dei primati.
  E non risulta, che in Italia, né prima né dopo, si sia ricorsi ad altra fonte affine di finanziamento
  straordinario. Insomma, il Passante è quello che è costato ai cittadini prima ancora di vedere la luce. In
  attesa a della costruenda Pedemontana da Montecchio Maggiore a Spresiano, che avrà i suoi bei
  pedaggi nessuno escluso - alla faccia di chi ogni volta promette di esonerare i residenti - le infrastrutture
  si rilevano sempre un affare, e questi territori non fanno eccezione: da anni il comune di Treviso,
  centrosinistra e Lega in modo bipartisan, chiedono ad Autostrade dei Benetton di liberalizzare il tratto
  vicino al capoluogo, senza esito. Ma purtroppo a Nordest i conti non tornano da un pezzo, per gli
  automobilisti e per la mobilità di questo quadrante strategico lungo il corridoio 5. Meglio da Venezia a
  Verona, peggio dall' altro versante.
  La Mestre-Vittorio Veneto, che in qualche modo arriva fino a Pieve di Cadore, è un' incompiuta non solo
  verso Monaco, ma già rispetto a Cortina d' Ampezzo e Dobbiaco.
  La A4 Venezia-Trieste, che con la caduta del muro nel lontanissimo 1989 avrebbe dovuto essere la
  prima porta verso l' Est, è un cantiere in progress per realizzare la terza corsia, forse finita un quarto di
  secolo dopo.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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2 gennaio 2019
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  La beffa servita al casello Il Veneto punito da Roma
  Le infrastrutture sono nel libro dei sogni per i ripensamenti del M5S

  Andrea PasseriniVENEZIA. Lo vogliamo
  chiamare il "Passante" delle beffe? A Nordest
  restano invariati i pedaggi di Autovie Venete
  verso il Friuli, quelli di A4, e della A27, ovvero
  la Mestre-Vittorio Veneto, gestita da
  Autostrade, ma i ritocchi scattano solo per il
  tratto della Cav, la società Concessioni
  Autostradali Venete. E dunque se adesso
  percorri il Passante in qualsiasi direzione,
  verso il Friuli o verso Venezia e Padova, ecco
  l' aumento servito al casello. E certo, dopo la
  tragedia di Genova e la bufera sulla gestione
  di Autostrade, fa sì che ora il tema sia
  delicatissimo.
  E dunque niente aumenti, ma al 90%, con
  qualche autostrada che invece può ritoccare....
  Chissà se il ministro delle Infrastrutture, il
  pentastellato Toninelli, ricorda come nacque il
  Passante, inaugurata in pompa magna dall'
  allora premier Berlusconi e dall' allora
  governatore Galan. Nacque con il
  sovrapprezzo forzoso e forzato imposto a chi,
  negli anni di progettazione e costruzione,
  "toccava" in qualsiasi modo le barriere a nord,
  a ovest e a est di Mestre: pedaggi monstre,
  "estrogenati", i cui proventi andarono a
  finanziare l' opera.
  Fece scalpore allora il tratto Silea-Mogliano (2,5 euro per 5,5 chilometri)- roba da Guinness dei primati.
  E non risulta, che in Italia, né prima né dopo, si sia ricorsi ad altra fonte affine di finanziamento
  straordinario. Insomma, il Passante è quello che è costato ai cittadini prima ancora di vedere la luce. In
  attesa a della costruenda Pedemontana da Montecchio Maggiore a Spresiano, che avrà i suoi bei
  pedaggi nessuno escluso - alla faccia di chi ogni volta promette di esonerare i residenti - le infrastrutture
  si rilevano sempre un affare, e questi territori non fanno eccezione: da anni il comune di Treviso,
  centrosinistra e Lega in modo bipartisan, chiedono ad Autostrade dei Benetton di liberalizzare il tratto
  vicino al capoluogo, senza esito. Ma purtroppo a Nordest i conti non tornano da un pezzo, per gli
  automobilisti e per la mobilità di questo quadrante strategico lungo il corridoio 5. Meglio da Venezia a
  Verona, peggio dall' altro versante.
  La Mestre-Vittorio Veneto, che in qualche modo arriva fino a Pieve di Cadore, è un' incompiuta non solo
  verso Monaco, ma già rispetto a Cortina d' Ampezzo e Dobbiaco.
  La A4 Venezia-Trieste, che con la caduta del muro nel lontanissimo 1989 avrebbe dovuto essere la
  prima porta verso l' Est, è un cantiere in progress per realizzare la terza corsia, forse finita un quarto di
  secolo dopo.

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2 gennaio 2019
Pagina 9                          La Tribuna di Treviso
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