Il lungo viaggio della corrente elettrica - Struttura aziendale ...
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2/2010 Il periodico di AET Il lungo viaggio della corrente elettrica &RPHJLXQJHOőHOHWWULFLW¢QHOOHQRVWUHFDVH" ,OSHUFRUVRGDOODSURGX]LRQHDOFRQVXPR 00
Zoom viene pubblicata in italiano 7LUDWXUD FRPSOHVVLYD 5 000 copie | 2 ° anno | ,661 1663- 3423 (GLWRUH AET, Azienda Elettrica Ticinese, Viale Officina 10, CH- 6500 Bellinzona &DSRUHGDWWULFH Roberta Alessia Trevisan 3URJHWWD]LRQH H UHDOL]]D]LRQH Infel AG, Casella postale 3080, 8021 Zurigo 5HVSRQVDELOH GHO SURJHWWR Daliah Kremer 5HGD]LRQH Roberta Trevisan, Daliah Kremer, Roberto Erre, Patrizia Pedevilla, Simon Fallegger 7UDGX]LRQL Elda Pianezzi Pisanu | 3URGX]LRQH Elda Pianezzi Pisanu, Milko Gattoni Grafica Beni Spirig | ,OOXVWUD]LRQL Christoph Fischer, Martin Woodtli Fotografie Redazione fotografica Infel Litografia n c ag, Urdorf | 6WDPSD Salvioni arti grafiche, Bellinzona Business Il mondo di AET 6WUDWHJLD 3DUWQHU 5LWUDWWR FOTOGRAFIA: CLAUDIO BADER (5); REMY STEINEGGER; TI-PRESS/SAMUEL GOLAY; KEYSTONE/GAETAN BALLY $QGUHD %HUVDQL sindaco di Giubiasco *LRYDQQL %HUQDVFRQL, coordinatore del Le nuove sfide della campionessa e presidente TERIS su elettricità e rifiuti. gruppo per il Piano Energetico Cantonale. di nuoto )ODYLD 5LJDPRQWL. &RPSHWHQ]H ,PSHJQR ,Q EUHYH Le VRWWRVWD]LRQL tappa fondamentale La formazione degli apprendisti di AET 3LFFROH FXULRVLW¢ riguardanti AET tra produzione e distribuzione. è affidata ad $XJXVWR 0DU]RUDWL. e il mondo dell’energia.
2/2010 Il periodico di AET Dossier In viaggio lungo la rete elettrica Incontro Punto focale Alla scoperta dell’energia 2 Il Piano Energetico Cantonale visto dal 4 AET: un’interconnessione di reti a livello 10 Swissgrid: la società responsabile direttore di AET, il dr. Roberto Pronini. non solo tecnico, ma anche umano. della rete nazionale. Background In concreto La voce dell’esperto 12 Il ruolo della Merchant Line Mendrisio – 18 La distribuzione della corrente elettrica 20 La rete e il suo sviluppo secondo Cagno per Ticino e Svizzera. è come un intreccio di strade. il prof. ETH Klaus Fröhlich. Tecnica 16 Il percorso dell’energia elettrica. Fatti e cifre 24 Parlando di reti. 1
Incontro Regole chiare Con il Piano Energetico Cantonale (PEC) il Ticino si sta dotando di un importante strumento per far fronte alle sfide future. Un documento sul quale AET intende pure costruire il proprio consenso politico. Direttor Pronini, il Canton Ticino competitivi e per implementare in modo sta lavorando al nuovo Piano attivo gli obiettivi della politica energeti- Energetico Cantonale. Quali sono ca. Il Piano sarà vincolante per AET e per secondo lei i punti fondamentali? tutti gli altri enti pubblici. AET dovrà Il Piano Energetico Cantonale vuole defi- adattare la sua strategia di investimenti nire gli obiettivi energetici del Cantone al alle indicazioni del PEC che, come detto, 2035 e al 2050 : una visione e degli scena- promuoverà le energie rinnovabili e l’effi- ri a lungo termine. Il Piano segnala in cienza energetica. Grazie a questo stru- particolare i vettori energetici da sostene- mento, AET dovrebbe poter godere di re e quelli da ridurre, tenendo conto degli un consenso politico più forte e ampio sui aspetti ambientali, di quelli economici, propri investimenti, limitando gli odierni dell’efficienza energetica e dello sviluppo dibattiti. delle varie tecnologie. Esso propone inol- tre di sviluppare il potenziale delle fonti rinnovabili indigene, valorizzando la ri- sorsa acqua e nel contempo diversificando le fonti di produzione. Un altro obiettivo è quello di promuovere l’efficienza ener- getica e la riduzione dei consumi. Qual è il ruolo di AET all’interno del Piano Energetico? Il PEC riconferma l’importanza per il Ti- cino di disporre di una propria azienda elettrica per garantire l’approvvigiona- mento energetico del Cantone a prezzi Il dr. Roberto Pronini, direttore di AET. FOTOGRAFIA: CLAUDIO BADER 2
Un altro importante tema affrontato venterebbe un cantone esportatore di calore oppure i nuovi dispositivi di venti- sono le riversioni. Il Cantone oggi produ- energia. A seguito dell’importante svilup- lazione/climatizzazione delle abitazioni ce oltre 3600 GWh di energia idroelettri- po degli impianti eolici in Europa e della riducono il consumo di fonti fossili e ca all’anno, ma solamente 1500 GWh ri- crescente domanda di energia di regola- aumentano il fabbisogno di energia elet- mangono a disposizione di AET e delle zione sul mercato europeo, il PEC dà am- trica. Oggi in Ticino consumiamo circa aziende di distribuzione locali a copertura pio spazio anche all’opportunità per il 10 000 GWh di energia l’anno: un terzo del fabbisogno ticinese. Il resto varca le Ticino di sviluppare gli impianti di pom- per l’elettricità, un terzo per la mobilità Alpi a favore delle Ueberlandswerke e paggio. Ci sono degli scenari che preve- ed un terzo per il riscaldamento. Per delle città di Basilea, Berna e Zurigo. E dono lo sviluppo di impianti di pompag- ridurre i consumi e arrivare ad avere una questo a fronte di un consumo ticinese di gio e altri che lo escludono: starà al società che inquina meno i vari attori circa 2800 GWh all’anno. Cantone decidere se sfruttare queste inte- della filiera energetica ticinese (AET, di- Il Canton Ticino dovrà decidere nei ressanti potenzialità. stributori locali, enti pubblici, industrie, prossimi decenni se rinnovare o meno le abitazioni, clienti finali) dovranno colla- concessioni dei grandi impianti idroelet- Uno dei temi affrontati dal PEC è borare fra loro. Solo così si otterrà una di- trici. Esercitando il diritto di riversione, il il risparmio energetico. Nonostante minuzione dei consumi, sia elettrici che Ticino acquisterebbe l’autosufficienza i moderni apparecchi elettrici con- energetici, favorendo sia l’ambiente che elettrica tramite energia rinnovabile e di- sentano consumi sempre minori l’economia. RED e siano sempre più efficienti, oggi si assiste ad un utilizzo sempre maggiore di elettricità. Come mai? È la conseguenza dell’effetto di sostitu- zione del consumo: la riduzione dei con- sumi di energie fossili per il riscaldamen- to e per la mobilità porta ad un aumento del consumo di energia elettrica. La dif- fusione delle termopompe che sfruttano l’energia dell’acqua o dell’aria per creare «Per ridurre i consumi e arrivare ad avere una società che inquina meno i vari attori della filiera energetica ticinese dovranno collaborare tra loro. Solo così si otterrà una diminuzione dei consumi sia elettrici che energetici.» Altre informazioni sul PEC a pag. 28-29 3
Dossier PUNTO FOCALE Un’inevitabile interconnessione di reti Una ragnatela che brilla al sole, decine di fili collegati l’uno all’altro in un sistema circolare. Basterebbe staccarne uno per mettere a rischio un delicato equilibrio. Una semplice metafora per aiutarci a capire la complessa struttura di reti che costituisce AET. 4
Dossier PUNTO FOCALE L’energia elettrica è una scoperta umana, le viene poi immessa nella rete di distribuzione ad alta tensione ma l’uomo con il solo ingegno tramite i trasformatori. non avrebbe mai potuto accendere una lampadina. L’uomo al centro di tutto Senza una domanda di mercato non ci sarebbe bisogno di ener- gia elettrica. Ad innescare il meccanismo di produzione siamo dunque noi con le nostre esigenze. Ma non è così semplice: pri- ma di stabilire quanta energia produrre, si deve valutare quanta ne verrà consumata. L’area commercio di AET negli uffici di N el mondo il 23% dell’elettricità usata proviene Giubiasco deve quindi effettuare delle previsioni basandosi su dall’acqua, in Svizzera questa percentuale sale a quasi quanto è stato consumato il giorno precedente e su diversi fatto- il 60 %. Per quanto riguarda il Ticino la produzione ri esterni, come quello meteorologico. Questi dati sono poi idroelettrica a disposizione di AET e dei distributori non è però trasmessi al Centro Comando di Monte Carasso che suddivide sufficiente a coprire il fabbisogno individuale – situato attorno la produzione sulle sei centrali idroelettriche gestite da AET ( le ai 22 kWh al giorno per ogni cittadino –, quindi, a seconda del- quattro in Leventina più quelle di Ponte Brolla e Verzasca). Una le necessità, l’energia elettrica viene acquistata da altre nazioni. perfetta interconnessione umana, retta da una rete di comunica- Un iter dettato dal fatto che l’elettricità è un bene effimero: non zione efficiente. Quando il comando raggiunge la centrale si in- la si può immagazzinare e va prodotta in tempo reale. Per que- nesca un processo di controllo in cui ogni avaria viene segnalata sta ragione la vera ricchezza di AET è legata alle riserve di ac- in tempo reale direttamente al Centro Comando, che può così qua, una fonte naturale e rinnovabile, utilizzabile quando neces- spostare la produzione su un altro gruppo di produzione o su sario e soprattutto accumulabile. un’altra centrale. Il nostro viaggio attraverso le reti AET inizia proprio dall’ac- L’area commercio non si occupa unicamente di prevedere il qua, e in particolare dalla sua rete idrica, un cammino lungo consumo energetico e la produzione ma anche di vendere e ac- 44 km tra gallerie, canali, condotti e pozzi blindati (una curiosità: quistare energia. A seconda delle riserve idriche a disposizione e il Ticino è bucato da ben 230 km di gallerie). L’acqua prima di es- delle necessità, l’energia può essere prodotta e venduta sul mer- sere utilizzata viene accumulata in un bacino di raccolta oppure cato oppure si può decidere di non produrla e di acquistarla da in un lago naturale come quello del Tremorgio. Per renderla terzi. produttiva è infatti necessario farle fare un salto: più la cascata sarà ripida più energia si produrrà. L’acqua utilizzata da AET La rete elettrica, una componente del paesaggio ticinese proviene dalla Val Bedretto, dal Gottardo e dalla Valle Leventi- La base della rete elettrica di AET è costituita da quasi 500 km di na. Scendendo verso valle produce energia in cascata, sfruttando cavi – aerei, sotterranei, lacuali – che alimentano Ticino e Moe- i diversi dislivelli geografici naturali. Un processo reso possibile sano (ricordiamo che la rete elettrica ticinese è direttamente le- dalle quattro centrali idroelettriche AET situate tra Quinto e gata a quella nazionale e sottostà alle direttive di Swissgrid). La Personico – da nord a sud troviamo quella di Stalvedro, del Tre- rete elettrica può essere in un certo senso paragonata al sistema morgio, del Piottino e la più potente, quella della Biaschina. stradale, composto da autostrade e strade cantonali (l’alta tensio- Queste centrali sono dotate complessivamente di nove gruppi di ne: i livelli di tensione 1, da 380 kV e da 220 kV, e i livelli di ten- produzione, composti da una turbina e da un generatore. Le tur- sione 3, da 150 kV e da 50 kV), da strade comunali (la media ten- bine – azionate come detto dalla pressione dell’acqua in cascata – sione: il livello di tensione 5, da 16 kV) ed infine da strade di girando tramutano l’energia cinetica in energia elettrica, la qua- quartiere (la bassa tensione: il livello di tensione 7, da 230 V e da 6
Dossier PUNTO FOCALE 400 V). Questi diversi livelli di tensione servono ad agevolare il quotidiana il lavoro di ognuno è interconnesso. Un solo esem- traffico elettrico, a disperdere meno energia e a rendere più snel- pio: l’area commercio a Giubiasco che lavora spalla a spalla con li i cavi elettrici. Per passare da una strada all’altra, o per meglio il Centro Comando a Monte Carasso, il quale dipende a sua vol- dire da un livello di tensione all’altro, lungo la rete si trovano i ta dalle squadre di manutenzione; il tutto viene infine gestito trasformatori. Il livello 4 è per esempio dato dalla trasformazio- dall’amministrazione e supervisionato dalla direzione. La produ- ne da 150 kV (o 50 kV) a 16 kV per permettere il passaggio dalla zione di energia non è dunque un semplice processo meccanico: rete ad alta tensione a quella a media tensione. Come accennato l’uomo è presente ad ogni stadio. poco fa, dalla centrale l’energia prodotta viene portata in alta tensione alla sottostazione adiacente (AET ne possiede una ven- La fibra ottica per consolidare tutti i legami tina) e da qui distribuita sugli elettrodotti. La sottostazione di Senza comunicazione ogni rete sarebbe tuttavia abbandonata a AET per eccellenza è quella di Magadino che è dotata anche di se stessa e quindi inutilizzabile. Oggigiorno tutti gli impianti, le un Centro Comando d’emergenza e si occupa di rifornire il sedi e gli uffici di AET sono connessi tra di loro da una rete di Sottoceneri. Per la sicurezza dell’approvigionamento si predili- comunicazione in fibra ottica di oltre 400 km. L’innovazione nel- gono reti ad anello e ridondanti. Per questo motivo l’energia le telecomunicazioni degli anni Novanta che ha cambiato il elettrica, dov’è possibile, arriva da due strade indipendenti. An- modo di comunicare. Le prime tratte di fibre ottiche erano ini- che per questo è stato voluto il collegamento transfrontaliero a zialmente composte da cavi di 12/24 fibre. Oggi si stanno 380 kV Mendrisio – Cagno, utilizzato pure come Merchant Line. realizzando tratte che contano ben 288 fibre per cavo! Esse costi- Questa linea garantisce un approvvigionamento elettrico al Sot- tuiscono la base della comunicazione di AET, permettono di ave- toceneri anche da sud creando quindi ridondanza (cfr. Dossier re un canale di comunicazione chiuso e non sono attaccabili dal- Background pagg. 12-15). la pirateria informatica. È proprio grazie ad esse che tutti i computer sono interconnessi e possono accedere ai server cen- L’esperienza umana è un punto di forza trali. La forza della rete di comunicazione di AET si basa sullo per un’azienda come AET stesso principio di quella elettrica: collegamenti ridondanti che All’interno di queste reti l’uomo sorveglia, dirige, controlla, garantiscono l’arrivo di informazioni da almeno due strade indi- commercializza e assicura la produzione, il trasporto e il com- pendenti per evitare di lasciare scoperte, in caso di problemi tec- mercio di energia. Un lavoro indispensabile, ripartito su oltre nici, alcune zone. Oltre alla trasmissione dati, la fibra ottica ga- 200 collaboratori in AET. Non tutti sul campo. Oggi molto del rantisce ad AET la comunicazione vocale e la sorveglianza video, lavoro di un’azienda elettrica come AET si svolge infatti negli utile per monitorare zone impervie o discoste dove bisogna valu- uffici. Le aree di attività, controllate dalla direzione, sono cinque: tare il pericolo prima di intervenire. produzione, rete, commercio, amministrazione e progetti strate- gici. La produzione è garantita da circa 60 persone incaricate di La buona comunicazione è tutto ! assicurare il buon funzionamento dei macchinari ed effettuare La fibra ottica ha quindi segnato una nuova era per la comunica- regolari manutenzioni. In questo gruppo troviamo anche i dieci zione anche all’interno di AET. Da un mondo analogico (dai operatori attivi presso il Centro Comando di Monte Carasso, tempi dei collegamenti via ponte-radio) si è passati ad un mondo funzionante 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno. L’area commer- digitale. La buona comunicazione continua però a poggiare sul- cio impiega invece una ventina di collaboratori, mentre la rete la solidarietà e sui rapporti umani, fatti di scambi di informazio- elettrica 70. Direzione, amministrazione e progetti strategici ni e strette di mano. Nonostante la modernità, queste sono le possono infine contare sul lavoro di circa quaranta persone. Una basi per il buon funzionamento di un’azienda come AET: le otti- vera rete umana divisa solo apparentemente poiché nella realtà me relazioni umane. Patrizia Pedevilla 9
Dossier ALLA SCOPERTA DELL’ ENERGIA Un unico gestore per la rete nazionale Nel suo ruolo di società Perché una Sicurezza di responsabile della rete sola società? approvvigionamento L’apertura del mercato dell’elettricità A Laufenburg, nel Canton Argovia, è in- svizzera ad altissima non ha soltanto modificato fortemente il sediata Swissgrid Control, la nuova sta- tensione Swissgrid ne commercio dell’energia elettrica, ma an- zione di comando della rete elettrica elve- assicura il buon funziona- che il funzionamento della rete di tra- tica. Da questa sede gli specialisti di smissione svizzera. In passato le centrali Swissgrid gestiscono la rete di trasmissio- mento, si occupa dello producevano la corrente vicino ai centri ne della Svizzera. Dalle loro postazioni di scambio di energia con di utilizzo. Oggi questo non avviene più. lavoro, gli operatori di Swissgrid monito- l’estero e sostiene l’utilizzo I clienti – attualmente in Svizzera sono le rano giorno e notte la rete elettrica sviz- grandi imprese con un consumo annuo zera, garantendone la stabilità grazie alla di elettricità proveniente da superiore a 100 MWh, successivamente gestione preventiva delle congestioni ese- energie rinnovabili. verranno coinvolte anche le piccole e guita in collaborazione con i produttori. medie imprese e le unità domestiche – Inoltre vigilano affinché la rete elettrica sono infatti in grado di usufruire di cor- svizzera presenti sempre un bilancio equi- rente proveniente da tutta l’Europa. Dal librato rispetto all’Europa, premessa indi- 15 dicembre 2006 Swissgrid ha il compi- spensabile per un funzionamento stabile to di gestire la rete elettrica svizzera se- del sistema interconnesso continentale. condo le direttive di legge. FOTOGRAFIA: KEYSTONE/GAETAN BALLY 10
Scambio Capacità Energie energetico e congestioni rinnovabili Proprio come le ferrovie, anche il sistema Nel commercio concernente la trasmis- Swissgrid sostiene l’energia proveniente di trasporto energetico ha bisogno di uno sione energetica possono verificarsi con- da fonti rinnovabili e, per la Confedera- schema dettagliato e preciso. Solo in que- gestioni nella rete. Il compito di Swiss- zione, si occupa della rimunerazione per sto modo è possibile attuare uno scambio grid è evitare, nei limiti del possibile, che l’immissione in rete dell’energia a coper- energetico con l’estero. I gestori svizzeri ciò avvenga. A tal fine uno degli strumen- tura dei costi. In questo modo si sosten- hanno sempre maggiori scambi commer- ti più importanti è rappresentato dalle gono i produttori i cui impianti produco- ciali con i partner di altri paesi e per invia- aste durante le quali vengono offerte le no energia da fonti rinnovabili, come per re la « merce » utilizzano la rete di tra- capacità in eccedenza nel traffico tra i esempio l’idroelettrico, le biomasse, la smissione Swissgrid. È proprio grazie alla paesi limitrofi, un sistema che funziona geotermia, l’eolico e il solare. presenza di uno schema dettagliato che i nella maggior parte delle nazioni euro- partner sono in grado di decidere quando pee. Questo metodo di gestione delle e quanta energia trasmettere. I gestori congestioni contribuisce a mantenere sta- consegnano i loro piani a Swissgrid che a bile la rete e ad assicurare l’approvvigio- sua volta crea un piano generale assicu- namento elettrico della Svizzera. randosi una corretta gestione con Austria, Germania, Francia e Italia. 11
Dossier BACKGROUND Una conquista a livello europeo La Merchant Line Mendrisio – Cagno è la prima linea transfrontaliera in cavo ad alta tensione da 380 kV a livello europeo. Un traguardo importante per AET, sempre attenta ad offrire nuove opportunità a favore dell’economia ticinese e impegnata a realizzare una solida rete di alleanze locali, nazionali ed internazionali. L a forza di un’azienda sta nella tiche SA, società anonima totalmente di La linea Mendrisio – capacità di mettersi in gioco, di proprietà di AET, nata nel 2006 per gesti- guardare al futuro. AET lo ha di- re le varie partecipazioni energetiche Cagno è stata una mostrato con l’entrata in funzione della estere di AET. vera e propria conquista linea Mendrisio – Cagno e continua a di- Nord Energia SpA gestisce i diritti di per AET. Non solo mostrarlo occupandosi della gestione e commercializzazione della capacità sulla della manutenzione dell’elettrodotto. Ci linea Mendrisio – Cagno, mentre la ma- un’innovazione a livello sono però voluti otto anni prima di con- nutenzione di tutta la tratta, come pure la europeo, ma anche cretizzare il progetto, dall’idea alla messa gestione tecnica dell’esercizio dell’elet- il primo sbocco di in esercizio, un periodo lungo se pensia- trodotto e i contatti con Swissgrid e Ter- mo che per realizzarlo ne sono bastati na, sono affidati direttamente ad AET. AET verso l’Italia. poco più di due. Un elettrodotto che attraversa due nazioni deve rispettare due normative Nord Energia SpA completamente diverse e allo stesso tem- Un lungo percorso, non solo a livello tec- po deve rispettarle entrambe. È stato ne- nico, ma anche amministrativo. Per otte- cessario un perfetto lavoro di pianifica- nere la concessione sulla linea Mendrisio zione ed organizzazione durato otto anni – Cagno e lo statuto di Merchant Line è per creare l’alleanza tra AET e Ferrovie stato infatti necessario creare una società Nord Milano. Grazie a questo progetto di scopo apposita, la Nord Energia SpA insubrico si sono instaurati degli ottimi con sede a Milano, controllata per il 60% rapporti personali e di collaborazione fra FOTOGRAFIA: CLAUDIO BADER da Ferrovie Nord Milano SpA (FNM) - le parti. l’ente che gestisce la rete ferroviaria e i trasporti regionali a nord di Milano, il cui Un grande traguardo azionista di maggioranza è la Regione Il primo progetto di massima per un L‘ingegnere Alessio Rezzonico, Lombardia – e per il rimanente 40% da elettrodotto Mendrisio – Cagno fu elabo- responsabile SPE, Società per Partecipazioni Energe- rato da AET nel 2000, solo nel 2003 ci fu del progetto transfrontaliero. 12
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Dossier BACKGROUND però un primo vero accordo tra il Canton me grande soddisfazione e non nasconde to lasciato al caso. Ogni troncone è com- Ticino e la Regione Lombardia e un anno una nota di orgoglio. La Merchant Line posto da tre cavi, di diverse lunghezze, dopo, nel 2004, il Consiglio Federale ap- Mendrisio – Cagno non è stato infatti un cavi complessi, che necessitano mesi per provò il progetto nel Piano settoriale semplice capriccio, ma una vera e propria fabbricarli ed è proprio per garantire un Elettrodotti. La licenza di costruzione battaglia costata quasi dieci anni di lavoro pronto intervento che AET ha acquista- per la parte svizzera arrivò invece nell’au- agli ingegneri di AET e quasi 55 milio- to una lunghezza supplementare sostitu- tunno del 2005 e nel 2006 arrivò anche ni di franchi svizzeri. «Stiamo parlando tiva (pari alla lunghezza del troncone più quella per la parte italiana. di 9335 metri di cavi sotterranei» spie- lungo, 700 ml), pronta per l’uso e stocca- «La linea Mendrisio – Cagno è sta- ga Rezzonico «suddivisi in quindici tron- ta nel suo magazzino di Monte Carasso. ta una vera e propria conquista per AET. coni e collegati tra di loro da quattordi- Oltre ad essere un’innovazione a livello ci camere che “ospitano” le giunzioni dei Una rete elettrica sempre più efficiente europeo – mai era stata creata una linea cavi. Si tratta di una necessità tecnica, in- « Il progetto iniziale non è stato pensa- transfrontaliera ad alta tensione da 380 kV fatti in caso di guasto le squadre di ma- to unicamente per il commercio, ma so- sotterranea – è il primo sbocco di AET nutenzione interverrebbero direttamente prattutto per poter garantire un miglior verso l’Italia», queste le parole di Ales- sul troncone danneggiato». Tutto è sta- approvvigionamento elettrico al Sotto- sio Rezzonico, ingegnere AET, che espri- to pensato, organizzato, e niente è sta- ceneri », spiega ancora Rezzonico. « Pri- ma della messa in funzione della linea da 380 kV il Sottoceneri era alimenta- to unicamente da nord, mentre dal no- Glossario vembre del 2008 lo è ufficialmente anche Corrente elettrica È un qualsiasi flusso con cui viene trasformata l’energia. L’unità da sud. » In poche parole l’elettrodot- ordinato di carica elettrica, tipicamente di misura è il Watt (W) e i suoi multipli kW, to ha creato una ridondanza nella rete. attraverso un filo metallico o qualche altro MW, GW e TW. Questo significa che, nel caso si verifichi materiale conduttore per un tempo pro- un guasto tecnico, per esempio sulla linea lungato. Il simbolo normalmente usato Merchant Line Linea transfrontaliera che ad alta tensione che da Manno arriva a per la quantità di corrente (la quantità di aumenta la capacità di transito fra reti Mendrisio, le regioni del Luganese e del carica che scorre nell’unità di tempo) è I, confinanti. I finanziatori della linea possono Mendrisiotto non resterebbero comple- e l’unità di misura per l’intensità di corren- beneficiare per un determinato periodo dei tamente al buio, ma continuerebbero ad te elettrica è l’ampere (A). diritti esclusivi d’accesso, disponendo in essere alimentate da sud tramite la Mer- tal modo di un maggior incentivo agli chant Line Mendrisio – Cagno. Tensione elettrica In un campo elettrico investimenti. Anche se il primo obiettivo di AET, generico, è il lavoro necessario per come detto, è quello di garantire un ap- spostare una carica unitaria (1 Coulomb) Trasformatore di potenza È una mac- tra i due punti estremi di una curva. provvigionamento elettrico alternativo china statica che trasforma un sistema di FOTOGRAFIA: CLAUDIO BADER L’unità di misura è il Volt (V). tensione a corrente alternata in un altro al Sottoceneri, l’ottenimento della linea sistema generalmente di differenti valori di interconnessione italo-svizzera rap- Potenza È la misura della quantità di la- di tensione e corrente, alla stessa presenta un ulteriore e significativo pas- voro che può essere effettuata nell’uni- frequenza, allo scopo di trasmettere saggio di AET verso l’entrata nel libe- tà di tempo; rappresenta inoltre la rapidità la potenza elettrica. ro mercato europeo. Da luglio del 2009 l’azienda ha iniziato a sfruttare la Mer- 14
L’eccezionale trasporto notturno di uno dei trasformatori della sottostazione di Mendrisio. chant Line anche per scopi commercia- Tramite il nuovo trasformatore con sfasa- luppo economico italiano diede via libera li. Anche se il cavo che la supporta ha una tore ( Phase Shifting Transformer o PST ) alla messa in servizio della linea Mendri- potenza nominale di 400 MVA, AET, per AET collabora con Swissgrid a mantene- sio – Cagno, autorizzò AET, tramite Nord legge, può unicamente commercializzar- re stabile il livello dei transiti internazio- Energia SpA, ad accedere e ad utilizzare ne 200 MW. Un contratto che serve a ga- nali (Re-Dispatch ). Il PST, oltre ad es- in esclusiva questa parte di rete di tra- rantire l’equilibrio elettrico all’interno sere un’importante innovazione a livello smissione nazionale italiana per un perio- della Svizzera. Equilibrio gestito da Swis- svizzero, svolge un compito indispensa- do di tredici anni. Tredici anni durante i sgrid, la società nazionale di rete (v. an- bile: regola i flussi di energia elettrica tra quali AET dovrebbe riuscire a coprire i che Dossier Alla scoperta dell’energia), Svizzera ed Italia. costi e a garantire una buona redditività p. 10), direttamente collegata al Cen- Nella sottostazione di Mendrisio il dell’investimento. Nel 2021 la linea Men- tro Comando AET di Monte Caras- trasformatore, oltre a portare l’energia da drisio – Cagno dovrebbe passare diretta- so. L’energia, infatti, non è un bene im- 150 kV a 380 kV, è anche in grado di va- mente sotto il controllo dei gestori nazio- magazzinabile, la sua produzione varia riare l’angolo tra le due tensioni, quella nali di rete, quali Swissgrid per la Svizzera a seconda delle necessità e della capaci- svizzera e quella italiana, e quindi di for- e Terna per l’Italia (dal 2012 Swissgrid tà produttiva. Il transito dell’energia dal- zare l’energia direzionandola. controllerà tutta la rete ad alta tensione le zone di produzione verso quelle dove In poche parole, grazie a quest’inno- svizzera). è consumata è regolata da un lato dalla vazione AET è in grado di controllare in Queste altro non sono che delle pre- struttura fisica della rete e dall’altro dal- tempo reale l’uscita e l’entrata di energia visioni che potranno unicamente essere le esigenze commerciali. Queste due ca- elettrica sul territorio elvetico sottostan- confermate dalla futura legislazione, ma ratteristiche non sono per forza sempre do così alle direttive di Swissgrid. una cosa è certa: fino al 2021 AET saprà in sintonia tra loro. Ciò crea l’esigenza sicuramente approfittare appieno della di ridistribuire i flussi d’energia sulla rete Previsioni future Merchant Line Mendrisio – Cagno. per evitare sovraccarichi in alcune tratte. Quando nel 2008 il Ministero per lo svi- Patrizia Pedevilla 15
Dossier TECNICA 69 comuni: un solo distributore Nasce nel 1903 come Società Elettrica Locarnese, nel 1933 cambia ragione sociale, fondendosi con la Società Elettrica delle Tre Valli (creata nel 1913). Nasce così l’attuale Società Elettrica Sopracenerina (SES). Oggi l’azienda con sede a Locarno distribuisce energia elettrica a 69 comuni del Sopraceneri e del Moesano ( prima dell’inizio dei processi aggregativi erano più di 110 comuni ). Il 90 % della corrente elettrica viene fornita da AET. La SES rappresenta un tipico esempio di distribuzione capillare riuscendo così a raggiungere le zone più remote della Svizzera italiana. La luce. Far arrivare elettricità in valli e monti significa avere una rete elettrica estesa, molto spes- so strutturata ad antenna; risul- ta infatti praticamente impossibile realizzare collegamenti in anello, cioè garantire la fornitura da due strade indipendenti. La gestione di questo secondo tipo di rete ri- sulta spesso difficile ed onero- sa, richiede tempo ed espone le squadre di manutenzione a nu- merosi rischi. Una cosa però è certa: l’energia elettrica per po- ter illuminare una casa, ovunque essa si trovi, deve sempre avere una qualità ben definita e garanti- ta, a partire dalla tensione 230 V o 400 V per gli apparecchi trifa- Cabine di trasformazione. Per raggiungere gli oltre 80 000 punti di prelievo la SES si serve se. Sono caratteristiche normate di circa 1000 cabine di trasformazione nelle quali l’energia elettrica è prelevata dalla sua rete di e date per scontate, ma che per distribuzione. Le cabine di trasformazione sono un passaggio obbligato per l’energia elettrica essere assicurate dalle aziende di che da 16 kV ( media tensione ) è trasformata in 0,4 kV (400 V, bassa tensione ), quella che distribuzione, in questo caso dal- arriva nelle nostre case. Tra la cabina di trasformazione e l’abitazione possiamo trovare la SES, richiedono uno sforzo e elementi di smistamento, come gli armadi di distribuzione che, seguendo una costruzione una competenza non indifferenti. ad albero e senza variare la tensione dell’energia elettrica, alimentano più focolai. w 16
La sottostazione. Le sottosta- zioni hanno il compito di tra- sformare l’energia elettrica ad alta tensione (nel nostro caso 50 kV) in energia elettrica a me- dia tensione (16 kV). La SES L’approvvigionamento di energia elettrica. L’energia sul suo territorio conta all’in- elettrica è iniettata in rete grazie a dei punti di connes- circa 20 sottostazioni. Sono sione; la SES e AET sono legate all’incirca da una venti- le sottostazioni ad indirizzare na di questi collegamenti. La rete elettrica della SES l’energia a media tensione ver- è inoltre alimentata dalle sue due centrali ( 5 % ), quella so le cabine di trasformazione, di Giumaglio e quella del Ticinetto, e in Mesolcina un percorso lungo se pensia- dal suo fornitore locale ( 5 % ). Ma come abbiamo mo che la SES utilizza all’incir- visto, prima di raggiungere una casetta di montagna ca 750 km di linee a media ten- ( 230 V / 400 V ), l’energia prodotta in una centrale dovrà sione, suddivise in linee aeree e percorrere decine di chilometri ed essere trasformata linee cavo. almeno due volte. 17
Dossier IN CONCRETO Rete di trasmissione Centrale idroelettrica Sottostazione Rete di distribuzione interregionale Rete di distribuzione regionale 18
Il viaggio della corrente La rete elettrica è suddivisa in quattro livelli: la rete di trasmissione, la rete di distribuzione interregionale, la rete di distribuzione regionale e la rete di distribuzione locale. Questi quattro livelli, che presentano tensioni e capacità di trasporto diverse, sono collegati tra loro tramite sottostazioni e stazioni di trasformazione presso le quali la tensione viene ridotta e la corrente suddivisa su diversi canali. A seconda della loro ubicazione e della loro grandezza, le centrali possono immettere elettricità sulla rete ad ogni livello. Per quanto riguarda il suo funzionamento, la rete elettrica può esse- re paragonata al sistema stradale. Le uscite autostradali e gli incro- ci corrispondono alle sottostazioni e alle stazioni di trasformazione: un’autostrada non arriva infatti fino al portone di casa. La stessa cosa succede con l’elettricità: una casa privata non può essere allacciata direttamente alla rete ad alta tensione. Rete stradale Rete elettrica Autostrade Rete di distribuzione ad altissima tensione 380 e 220 kV Strade cantonali Rete di distribuzione interregionale ad alta tensione (AET) Da 150 a 50 kV Strade municipali Rete di distribuzione regionale a media tensione Da 35 a 10 kV Strade di quartiere Rete di distribuzione locale a bassa tensione 400 / 230 V Stazione di trasformazione Sottostazione Cabina di distribuzione Rete di distribuzione locale (via cavo) Rete di distribuzione locale (linea aerea) 19
Dossier LA VOCE DELL’ESPERTO Il futuro elettrico passa dallo sviluppo della rete Secondo il professor Klaus Fröhlich del Politecnico di Zurigo, la sfida che attende il settore è legata alla capacità di integrare la produzione e di trasportare su lunghe distanze la corrente. L elettricità è senz’altro una fon- distanze le vaste quantità di energia, privilegiata rispetto ad altri tipi di ener- te energetica di grande rile- anch’essa ad intermittenza, prodotte gia. Il motivo è soprattutto legato al vanza. Poiché essa ha a che dalle grandi centrali. L’energia viaggerà fatto che per la sua produzione vengo- fare con flussi di massa minimi, il suo così dai parchi eolici situati nel Mare no impiegate sempre più fonti rinnova- trasporto e la sua distribuzione risulta- del Nord o nel Mar Baltico, attraverso bili quali il vento, il sole o le onde. A se- no semplici ed ecologici. Semplice ri- la rete europea, fino ai laghi di accumu- conda della tecnologia, ciò può avvenire sulta anche l’impiego per i consumato- lazione nelle Alpi oppure in Norvegia. tramite milioni di piccole fonti decen- ri, per esempio la sua trasformazione in Per ora la rete non è ancora pronta a tralizzate, per esempio mini turbine a luce, calore o movimento oppure il suo svolgere queste funzioni. A livello di vento o pannelli solari sui tetti, oppure utilizzo per lo scambio e il trasporto di distribuzione mancano le conoscenze e tramite fonti organizzate su larga scala, dati. Nel suo ruolo di mediatrice tra le giuste capacità per quel che riguarda come succede nel caso dei grandi par- produttori e consumatori, la rete elet- le installazioni di guida, misurazione e chi eolici o nel caso del progetto solare trica svolge dunque un compito centra- controllo, mentre a livello di trasmis- Desertec. Purtroppo la maggior parte le per l’essere umano. La tecnologia di sione le capacità di trasporto sono og- di queste fonti rinnovabili lavorano ad cui disponiamo oggigiorno ha raggiun- gigiorno spesso insufficienti o rallenta- intermittenza e non sono sempre di- to la sua piena maturità e i sistemi per te da sovraccarichi. La liberalizzazione sponibili quando servono. Nei tempi a la distribuzione e il trasporto godono di del mercato energetico che ha avuto venire sarà quindi necessario trovare un alto grado di affidabilità. Durante luogo in vari paesi europei ha inoltre un modo efficiente per accumulare al gli ultimi 20 anni nei circoli accademici meglio l’energia prodotta. complicato la situazione. Dal punto di si è pertanto ritenuto che in questo set- vista globale, poi, i problemi sono an- In futuro si dovrà integrare nella tore non ci fosse più nulla da fare o da cora più complessi. Molte nazioni di- rete elettrica milioni di piccole fonti a scoprire (e in effetti nella maggior par- spongono di una rete elettrica sottosvi- produzione intermittente e allo stesso te dei paesi industrializzati sono state luppata e al momento sono troppo tempo riuscire a trasportare su lunghe soppresse molte cattedre universitarie). impegnate a produrre in Recentemente vi è però stato un tempi brevi grandi quantità cambiamento di mentalità. Si è infatti di elettricità per le popola- capito che l’elettricità può dare un for- L’elettricità può dare zioni residenti. In paesi con te contributo nella risoluzione dei gra- una forte crescita, per esem- vi problemi legati al CO2 e che in futu- un forte contributo nella risoluzione pio l’India o la Cina, si sta ro essa dovrà essere maggiormente dei problemi legati al CO2. invece lavorando a pieno rit- 20
Nota biografica Klaus Fröhlich è professo- re ordinario presso l’Istituto per la trasmissione elettrica e la tecnologia ad alta tensione del Politecnico di Zurigo dove dirige il gruppo specializzato nella tecnologia ad alta tensione. Il professor Fröhlich è inoltre fellow member dell’IEEE e presidente del comitato tecnico dell’Inter- national Council on Large Electric Systems (CIGRE). Nei tempi a venire sarà all’interno del CIGRE tutto ciò si deve aggiungere la presenza in necessario trovare un modo (Consiglio internazionale futuro di veicoli elettrici che dovranno delle grandi reti elettriche) collegarsi anch’essi alla rete. Al momento efficiente per accumulare dove si evita di utilizzare questo non è ancora tecnicamente possi- al meglio l’energia prodotta. l’espressione Smart Grid bile. Sarà quindi necessario rinnovarsi. È preferendo semplicemente necessario un sistema decentralizzato di parlare di rete del futuro. accumulo dell’energia e un’interazione mo all’allestimento di reti elettriche Per l’elaborazione di scenari futuri migliore tra la rete di approvvigionamen- dotate delle più moderne tecnologie. bisogna tener conto di due temi centra- to e i consumatori per compensare o as- La politica, l’economia, le università e li. Si tratta, in primo luogo, dell’inte- sorbire le punte di carico. altre istituzioni si stanno comunque grazione nella rete, a livello di bassa e Per il futuro sono immaginabili i più occupando a fondo dell’aspetto che la media tensione, di molteplici fonti a svariati scenari. Una possibilità concreta è rete elettrica avrà in futuro. Spesso si produzione intermittente decentraliz- offerta dalla suddivisione gerarchica della utilizza in tal senso l’espressione Smart zate con una più intensa interazione tra rete a bassa tensione in micro cellule in- Grid, che però non sembra avere sem- utenti e rete e, in secondo luogo, del telligenti in grado di assumere comporta- pre lo stesso significato ovunque. In trasporto dell’energia elettrica su lun- menti autarchici. Queste cellule vengono Cina con essa si intende la rete ad altis- ghe distanze anche attraverso territori collocate a forma di stella sulla rete a me- sima tensione da 1000 kV, negli Stati densamente abitati, per esempio in Eu- dia tensione andando così a creare cellule Uniti una gestione più razionale della ropa. È infatti impellente trovare solu- più grandi dotate di una funzione di con- rete già esistente tramite una migliora- zioni che siano ecologiche ed economi- trollo di livello superiore. Unità simili ta tecnologia dell’informazione, men- camente interessanti. possiedono anch’esse un’intelligenza de- tre in Europa l’espressione smart grid centralizzata, sono contraddistinte da un viene utilizzata per designare una piat- L’architettura della rete comportamento autarchico e vengono taforma di discussione dell’UE. In altri a bassa e media tensione coordinate sulla rete ad alta tensione. In ambienti ancora il termine viene infine I compiti e le sfide legati alla rete a bassa questo modo si crea un sistema che va associato ad un’intelligente misurazio- e media tensione nel campo della distri- dalla rete a bassa tensione fino ad arrivare ne dell’energia presso l’utilizzatore fi- buzione sono già molto complessi, ma lo a quella ad alta tensione. È probabile che nale (Smart Metering). Ritengo che la diventeranno ancor di più allorché il nu- in futuro, al contrario di quanto succede rete futura dovrà essere “smarter than mero delle piccole e piccolissime fonti a oggigiorno, le reti di distribuzione e quel- smart”. Un’opinione condivisa anche produzione intermittente aumenterà. A le ad alta tensione si fonderanno sempre 21
Dossier LA VOCE DELL’ESPERTO più. Una micro cellula potrebbe per Esso costituisce una rappresentazione gerla verso centri di consumo oppure ver- esempio essere costituita da una casa mo- matematica che permette di ottimizzare i so accumulatori adatti nelle regioni nofamiliare oppure da una comunità di flussi energetici secondo i costi, l’impatto montane. L’UE si è prefissata un amplia- case a schiera. Tutti gli apparecchi all’in- ambientale e le esigenze dei consumatori. mento da 200 GW a 250 GW entro il terno di queste cellule senza un utilizzo Al momento sono in corso primi studi in 2020. In Europa l’energia eolica prodotta continuo (lavatrici, lavastoviglie, riscalda- collaborazione con le città di Baden e di nei paesi del nord e sulla penisola iberica menti elettrici, ecc.) verrebbero muniti di Berna per confermarne l’efficacia. deve spesso coprire distanze di 1000 km o interruttori (Demand Side Management). Lo scenario futuro appena rappre- ancora superiori, mentre in Cina e in In- All’interno delle cellule si troverebbero sentato dev’essere inteso solo come un dia i percorsi sono ancora più lunghi, su- inoltre accumulatori di energia in grado possibile esempio. È infatti difficile pre- perando a volte i 2000 km. In Cina, paese di assorbire le punte di carico (come i for- vedere come procederà in realtà lo svilup- pioniere nell’altissima tensione, sono già nelli). L’energia non proverrebbe soltanto po della rete. Verosimilmente si tratterà in funzione tratti di una rete a tensione al- dalle cellule della rete a media tensione di un processo graduale dettato dalle con- ternata da 1000 kV; si sta inoltre comple- ma anche, a seconda della situazione cli- dizioni di un certo paese o di una certa re- tando la prima trasmissione in corrente matica, da una o più fonti di altro tipo. gione. continua da 800 kV. L’India è invece coin- Le modalità con cui creare una siner- volta in un progetto che vedrà la costru- gia con altri vettori energetici, per esem- La Supergrid quale efficace zione di una rete a tensione alternata da pio con il gas o con l’energia termica soluzione di trasporto 1200 kV e di una a corrente continua da (come l’acqua calda), sono state mostrate Come già menzionato più volte, nel set- 800 kV. Gli Stati Uniti dal canto loro tramite il cosiddetto Hub energetico svi- tore dell’elettricità è necessario un avan- stanno discutendo la realizzazione di una luppato presso il nostro istituto ( l’ISSI ), zamento tecnico non solo per quanto ri- Supergrid da 800 kV costruita con le tec- che viene spesso citato e imitato. L’Hub guarda la distribuzione, ma anche il niche convenzionali in grado di trasporta- rappresenta il punto di raccordo di una trasporto: un passo, questo, al quale do- re l’energia eolica prodotta all’interno del rete costituita da diversi vettori. In entra- vrebbe andare la priorità. Nella maggior paese verso i centri di consumo sparsi sul- ta vi sono la corrente elettrica, il gas o parte dei paesi industrializzati con una le due coste. l’acqua calda e in uscita, secondo le esi- rete ben sviluppata ( per esempio il Nord La situazione più difficile riguarda genze dei consumatori, l’elettricità e il ca- America o l’Europa) si stanno già creando infine l’Europa a causa della sua altissima lore. In teoria l’Hub possiede la capacità nuove vie super veloci. Al momento densità di popolazione. Qui la costruzio- di convertire ogni forma energetica in l’obiettivo è quello di raccogliere l’ener- ne di reti aeree è praticamente impossibi- qualsiasi altra forma e di accumularla. gia eolica, in continuo aumento, e di diri- le, sia perché lo spazio a disposizione è ri- 22
In futuro non vi sarà una sola punto a punto. Per questo moti- ibrida. La tecnica consiste nel caricare rete bensì, per quanto riguarda vo (anche all’interno del CI- una linea doppia da 380 kV già esistente GRE) si sta valutando la fattibili- per metà con corrente continua invece i vari tipi di tensione elettrica, tà di un sistema a maglie. La rete che con corrente alternata. tante diverse soluzioni che a corrente continua via cavo vie- dovranno essere trovate a livello ne spesso presentata come l’op- Tante diverse reti zione per il prossimo futuro che Concludendo, si può senz’altro affermare regionale. Le condizioni generali fungerà da Supergrid a fianco di che in futuro non vi sarà una sola rete saranno date dalle differenti realtà quella già esistente in Europa. bensì, per quanto riguarda i vari tipi di socioeconomiche e geografiche. Per ora non vi sono però ancora tensione elettrica, tante diverse soluzioni le premesse di base per la realiz- che dovranno essere trovate a livello re- zazione di questo ambizioso pro- gionale. Le condizioni generali saranno getto: la problematica riguardan- infatti date dalle differenti realtà socio- te l’allacciamento della corrente economiche e geografiche. Sicuramente continua ad alta tensione non è in molte regioni sarà necessario aumenta- ancora stata risolta in modo sod- re la tensione di rete e passare alla tra- disfacente. Inoltre i cavi in mate- smissione continua, molto probabilmente dotto sia perché l’accettazione da parte ria sintetica utilizzati oggi sono ancora con strutture sotterranee. E nel fare ciò si delle popolazioni residenti per simili pro- inadatti per il riempimento gassoso a ten- rivelerà essenziale trovare soluzioni a getti è minima. Nelle regioni più densa- sione continua. Una soluzione a questi buon mercato e soprattutto ecologiche. mente abitate è dunque possibile soltanto quesiti sembra essere offerta dalla tecnica In generale la complessità delle reti a tut- una soluzione sotterranea, cosa che sulle Voltage Source Converter. Presso il no- ti livelli di tensione elettrica assumerà, corte distanze è realizzabile tramite ten- stro istituto, all’interno del gruppo del perché dovrà, una nuova dimensione per sione alternata. Sulle lunghe distanze si professor Christian Franck, si sta dando poter svolgere al meglio i nuovi compiti. potrebbe invece ricorrere a trasporti a vita ad una ricerca in questo senso. In questo senso, oltre ad una tecnologia corrente continua via cavo e per ottenere Dal momento che si potrebbero uti- avanzata per la costruzione degli impianti una maggiore potenza impiegare cavi a lizzare i corridoi già presenti, un’altra so- di base, si riveleranno essenziali anche riempimento gassoso. Oggigiorno la tec- luzione a breve termine potrebbe essere un’elettronica ad altissime prestazioni e nica a corrente continua via cavo consen- costituita dall’innalzamento della capacità una tecnologia dell’informazione al passo te purtroppo soltanto collegamenti da di trasporto tramite una cosiddetta linea con i tempi. 23
Dossier FATTI E CIFRE Nella rete del ragno C ome tante altre «invenzio- zarsi. Il ragno sa produrre fili stabili FOTOGRAFIA: GETTY IMAGES/GERLINDE HOFMANN ni» della natura, anche le ra- per la costruzione della struttura, ap- gnatele mandano in visibi- piccicaticci per la cattura degli inset- lio scienziati e naturalisti. Il filo di cui ti e sottili per avvolgere le prede. Gli sono composte è estremamente ela- scienziati vorrebbero riprodurre que- stico e resistente. Proporzionalmen- ste caratteristiche, per esempio nello te al suo peso può infatti sopportare sviluppo di giubbotti antiproiettili che un carico di quattro volte superiore a non siano più spessi o pesanti di un quello dell’acciaio e può «stirarsi» di normale capo d’abbigliamento. Fino- moltissime volte rispetto alla sua lun- ra purtroppo questo obiettivo è anco- ghezza originaria senza tuttavia spez- ra lontano dall’essere raggiunto. 24
La rete mobile Fino a non molto tempo fa le persone che possedevano un telefono cellula- re costituivano un’eccezione. Negli ulti- mi anni questa situazione è completa- mente cambiata: oggigiorno fa invece eccezione chi non possiede un telefono mobile e viene considerato quasi stra- vagante. Ma quando è veramente co- minciato il boom della telefonia mobile? Quanti telefonini e quante schede SIM possiede uno svizzero medio? 10 in milioni 8 6 4 43,75 È questa la superficie in metri quadrati della solo il portiere e non la rete. Il telaio della rete della porta di calcio normalmente utiliz- porta misura esattamente 7,32 m per 2 zata durante i Campionati del mondo ( 7,5 m 2,44 m, cifre per noi un po’ particolari, e x 2,5 m x 2 m). Le maglie sono larghe circa dovute agli inglesi, autodichiaratisi moderni 12 cm, mentre le corde della rete sono inventori del calcio, che hanno infatti spesse 4 mm. In questo modo si garantisce definito le misure originarie della porta in 1990 1995 2000 2005 che a far passare un gol possa essere otto yard per otto piedi. FOTOGRAFIA: BJÖRN ALLEMANN; ILLUSTRATIONE: WIKIMEDIA TALOS COLORIZED BY JAKOV In Svizzera ci sono bi- La retina Pupilla 5 000 nari ferroviari per più di 5 000 chilometri. Disponiamo in que- Sulla retina dell’occhio umano si trova- Cornea Iride sto modo della più fitta rete ferroviaria no 100 milioni di cellule nervose. Questa Camera posteriore Camera anteriore enorme quantità è necessaria per tra- dell’intera Europa. Non solo noi svizze- Muscolo ciliare smettere al nostro cervello le numerosis- Retina ri siamo campioni continentali per quan- sime impressioni visive alle quali siamo Legamento to riguarda la lunghezza della rete, ma Coroide continuamente sottoposti. La retina ha sospensorio anche campioni del mondo per quanto il compito di trasformare la luce in impul- Corpo vitreo riguarda l’utilizzo di quest’ultima. Ogni si elettrici che vengono poi inviati, tra- svizzero percorre con il treno in me- mite il nervo ottico, direttamente al cer- Sclera dia 2100 km all’anno. Ciò significa che vello, il quale a sua volta tramuta questi sale su un treno ben 47 volte ( per fare impulsi nuovamente in immagini. Prima un paragone i greci, all’ultimo posto nel- Fovea di entrare in contatto con la retina la luce la classifica europea, salgono su un tre- passa però attraverso la pupilla e il cri- Disco ottico no in media solo una volta all’anno ). stallino. La pupilla controlla quanta luce Dopo gli svizzeri i secondi nella clas- Vasi retinici penetra nell’occhio, mentre il cristallino sifica mondiale sono i giapponesi con assicura la nitidezza delle immagini. 1976 km. 25
Dossier STICHWORT Business STRATEGIA TERIS SA è stata fondata con lo scopo di produrre ener- gia dal termovalorizzatore di Giubiasco. Secondo Andrea Bersani, suo presidente e sindaco di Giubiasco, l’impianto rappresenta soprattutto un’opportunità. FOTOGRAFIA: REMY STEINEGGER; TI-PRESS/CARLO REGUZZI Dai rifiuti all’energia pulita 00 26
Una panoramica di Giubiasco. Cos’è TERIS e di cosa si occuperà? Al momento esistono alcuni studi tecnici a cui hanno contribuito le TERIS Teleriscaldamento del Bellinzonese SA nasce da una collabo- Aziende Municipalizzate Bellinzona, anch’esse interessate al proget- razione tra AET ( Azienda Elettrica Ticinese ), ACR ( Azienda Cantonale to, ma per una decisione definitiva in questo senso si dovrà atten- dei Rifiuti ) e il comune di Giubiasco con lo scopo di sfruttare l’energia dere la fine del 2010. prodotta dall’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti di Giubiasco sotto forma di vapore acqueo. Nella licenza di costruzione di questo Chi saranno i beneficiari dell’energia pulita prodotta impianto sia il Cantone che il comune di Giubiasco avevano preteso in questo modo ? che la possibilità di produrre energia pulita fosse resa esplicita. TERIS Stiamo ancora valutando la cosa. È chiaro che, a prescindere dal nasce come risposta a questa richiesta. E come comune di Giubiasco fatto che il fruitore sia pubblico o privato è indispensabile garantirsi siamo felici che questo progetto stia prendendo piede. Non a caso un numero di clienti che non dovrà necessariamente essere grande, siamo presenti nel Consiglio di Amministrazione della società, che è ma che dovrà avere un bisogno costante di questa energia. Questo stata costituita nel febbraio di quest’anno con un capitale di 200 000 zoccolo duro, tra pubblico e privato, potrebbe essere costituito da- franchi: una cifra esigua rispetto al valore del progetto finale. Questo gli stabili del Cantone ma anche da quelli siti nella zona industriale perché nella prima fase si lavorerà allo studio della rete. La seconda di Giubiasco o Sant’Antonino. Quando avremo individuato una base fase, quella esecutiva e di esercizio, vedrà invece certamente la par- di fruitori che garantirà l’economicità dell’operazione sarà possibi- tecipazione di altri attori e un aumento del capitale della società, che le fare progetti a lungo termine e, magari, si arriverà a servire anche a quel punto dovrà sostenere impegni più gravosi. quei piccoli utenti che da soli non giustificherebbero un investimento di questa portata. Concretamente, qual è il concetto che sta alla base della termovalorizzazione ? Qual è il suo punto di vista, in qualità di sindaco di Giubiasco, L’idea di base è quella di sfruttare l’energia che l’impianto di termo- sul progetto? valorizzazione libererà quando funzionerà a piena potenza. Anziché Il mio punto di vista da cittadino privato è sicuramente molto positivo disperderla o trasformarla unicamente in energia elettrica, essa ver- perché più opportunità di scelta si offrono sul vettore energetico da rà utilizzata per produrre acqua calda o vapore. Si tratta di un vet- adottare, meglio è. Come sindaco di Giubiasco la mia posizione non tore energetico che sostituisce quelli tradizionali, come per esempio cambia, in quanto ritengo si sia parlato molto e talvolta a sproposi- l’olio per il riscaldamento, molto inquinante, di cui si risparmierebbe- to di questo impianto dimenticando che la contropartita comprende ro centinaia di migliaia di litri. non solo vantaggi di natura finanziaria ma anche di natura ecologica. L’impianto è stato criticato per ragioni legate all’impatto ambientale Esiste già, in questa fase, un progetto relativo alla rete per la ma alla fine permetterà di risparmiare ogni anno quattro milioni e ol- sua distribuzione ? tre di litri di gasolio se tutti passeranno al nuovo vettore. Intervista: RE 27
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