IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari

Pagina creata da Emma Ranieri
 
CONTINUA A LEGGERE
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Settembre Ottobre
                                                   Novembre Dicembre 2012

         IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA
      Sentirsi a Casa circondati dall’affetto dei propri cari

        Ugo ZORCO        •   Coordinatore       negli anni passati hanno trascorso il gior-

D
                                                no di Natale in Casa Famiglia dicono
              icembre è iniziato da poco e,     che è sempre stata un’esperienza pia-
              si sa, questo mese, è sinoni-     cevole e gioiosa che ha permesso loro
              mo di Natale, la festa religio-   di approfondire la conoscenza con altri
              sa che ricorda la nascita di      anziani, familiari e operatori e di sentir-
Gesù. In Casa Famiglia il sentimento le-        si circondati dall’affetto sincero come
gato a questo evento tanto importante,          in una vera famiglia. Il menù, sempre
è sempre molto vivo e partecipato men-          studiato nei dettagli, ha sempre tenuto
tre, nella società di oggi, si sente molto      conto della tradizione, delle abitudini
di più la frenesia consumistica che ha          alimentari e dei cibi più graditi agli ospiti.
ben poco a che vedere con il senso au-          Ricreare l’atmosfera di casa è uno dei
tentico di questo giorno.                       principi fondamentali del PROGETTO
In tutto il mondo, mai come in questo           VITA. Noi ci auguriamo di riuscire a tra-
periodo le persone sentono il desiderio         smettere specialmente a Natale il calo-
di riunirsi a casa di amici o parenti, di ri-   re e la serenità che tutti desiderano.
trovarsi insieme a far parte di una vera
famiglia. E’ forse questa l’immagine più
bella di questo giorno: la famiglia riuni-
ta attorno a una tavola, accanto a un
presepe.
Anche in Casa Famiglia è possibile tra-
scorrere il giorno di Natale insieme ai pro-
pri cari, condividere con loro il momen-
to del pranzo, della festa, dello scambio
dei doni, della dolcezza. Coloro che già
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
...e guarisce!                                Laura SPIGOLON            •     Infermiera professionale

                                                  “I CALCOLI RENALI”
                                             “Fate attenzione ai sintomi”

                       I
                                               calcoli renali sono          - acidità delle urine quando il ph uri-
                                      piccoli depositi di sali               nario è inferiore a 5
                                      minerali o altre sostanze
                                      cristallizzabili che si for-          Per alleviare gli spasmi muscolari del-
                       mano nel tratto urinario. All’inizio si for-         le coliche renali si possono assumere
                       mano piccoli cristalli che possono rag-              antidolorifici come i farmaci antinfiam-
         2             giungere le dimensioni di una pallina
                       da golf. Particolarmente a rischio sono
                                                                            matori che, oltre a calmare il dolore, ri-
                                                                            ducono l’infiammazione.
                       i maschi di età compresa tra i 20 e i 40             I calcoli vengono eliminati con un in-
                       anni. Uno dei primi sintomi è la colora-             tervento chiamato litotripsia e può av-
                       zione scura dell’urina. il dolore soprag-            venire attraverso onde d’urto, per via
                       giunge quando il calcolo ostruisce il                endoscopica, per cutanea o attraver-
                       passaggio dell’urina. La colica rena-                so l’intervento chirurgico.
                       le si manifesta con un dolore intenso                Ai primi sintomi che possono essere ri-
                       e improvviso al fianco e costringe a                 condotti a una calcolosi renale è bene
                       piegarsi in avanti. In un secondo mo-                sottoporsi a una visita urologia così da
                       mento il dolore si irradia verso l’addo-             poter verificare attraverso esami la
                       me e scende in basso, verso l’inguine.               presenza del calcolo. In caso di colica
                       Altri sintomi possono essere un bisogno              renale è fondamentale recarsi il prima
                       frequente di urinare, bruciore alle vie              possibile al più vicino Pronto soccorso.
Miss Siringa dice...

                       urinarie, nausea, vomito, impossibilità
                       di urinare. Le cause che determinano
                       i calcoli renali non sono ancora chiare.
                       Sono stati individuati alcuni fattori pre-
                       disponesti che aumentano il rischio
                       come:

                       - stress e caldo poiché l’eccessiva
                        sudorazione comporta la perdita
                        di liquidi e quindi la riduzione della
                        formazione di urina e conseguente
                        maggiore concentrazione di sostanze
                        precipitabili nella stessa
                       - ridotto introito di liquidi tipico di chi si
                        alimenta in modo disordinato e spes-
                        so dimentica di bere a sufficienza
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Giuseppina COMENDATORE         •   A.S.G.       Gabriella PELUCCHI      •   Ospite
 GLI ANGELI DI CASA FAMIGLIA                  PRESENTIAMO GLI ABITANTI
     E LA LORO... “PAGELLA”                        DI CASA FAMIGLIA
   “Gli anziani persone                     “La mia casa mi manca ma
    davvero speciali”                        mi trovo benissimo con tutti”

                  M           i chiamo
                             Giusep-
                    pa Comendatore
                    e lavoro in Casa
                                                               M                i chiamo
                                                                            Gabriella
                                                                   Pelucchi sono nata
                                                                   a Milano il 27-10-1918.
                    Famiglia da 10                                 Mamma Angela era
                    anni come ad-                                  casalinga, papà Luigi
detta ai servizi generali. In passato        lavorava come impiegato statale e mio
ho svolto diversi lavori spaziando da        fratello si chiamava Antonio. Ho frequen-
segretaria, baby sitter, operaia in una      tato le scuole fino al terzo anno di liceo              3
confezione, ma nessuno di essi mi ha         classico. Non avevo amici per scelta poi-
mai gratificata come questo attuale.         chè l’unica persona che credevo amica,
L’ingresso in Casa Famiglia è avvenu-        mi ha rubato la stilografica d’oro; da allora
to per caso in un momento in cui ero         ho preferito stare sola. A scuola andavo
senza lavoro e devo dire che mi ha           volentieri, ma non sopportavo il professo-
portato fortuna. Da subito ho trovato        re di matematica. Sono entrata in collegio

                                                                                              ...Vivere in Casa Famiglia...
un ambiente familiare e colleghi con         all’età di 5 anni e sono uscita quando ne
i quali sono in buoni rapporti. E poi mi     avevo 18. Da ragazzina con una mia vi-
sono affezionata agli ospiti, persone        cina di casa frequentavo la balera dove
davvero speciali. Ora non cambie-            ho conosciuto Giuseppe, più grande di
rei lavoro per nessun motivo. Grazie        10 anni e divenuto, dopo tre mesi di fidan-
a questo lavoro ho cambiato molto            zamento, mio marito. La fretta di sposarci
il mio modo di essere. Il mio caratte-       era dovuta al fatto che durante il fascismo
re si è trasformato da molto timido a        chi aveva un impiego statale e aveva già
molto aperto. Sono molto più socie-          raggiunto i 30 anni d’età, se non era spo-
vole e anche molto più sensibile. E’         sato, veniva degradato. Era pilota dell’Ae-
difficile non affezionarsi agli anziani      ronautica Militare e aveva una bella divisa.
anche perché lavorando in struttura          Il matrimonio è stato celebrato il 30 dicem-
tutti facciamo parte di una grande           bre del 1938 nella chiesa S. Carlo in corso
famiglia.                                    Vittorio Emanuele a Milano. Indossavo un
                                             abito di velluto bianco, lungo, il velo in te-
Edera R.: “Qui sono tutti molto bravi.       sta e in mano un bouquet di gigli bianchi.
È difficile dare un giudizio. La pulizia     Abbiamo vissuto a Milano. Nel 1940 è nata
è all’ordine del giorno”.                    Maria Stella, nel ’43 Vincenzo, mentre nel
                                            ’61 Patrizia. Dopo la morte di mio marito ho
Rina R.: “Giusy è molto disponibile e        vissuto in città e solo successivamente mi
socievole. Una cara ragazza”.                sono trasferita a Busto Garolfo dove risie-
                                             de mio figlio. Ho deciso di entrare in Casa
Maria P.: “Una gran lavoratrice. Qui         Famiglia in accordo con i miei figli; mi tro-
è sempre tutto pulito tanto che              vo benissimo con tutti e ammiro tutti quelli
possiamo addirittura mangiare per            che vi lavorano perchè hanno una gran-
terra!”.                                     de pazienza e sempre il sorriso sulle labbra.
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Gli OSPITI di Casa Famiglia

                                                                     “FESTA DEI NONNI”
                                              2 Ottobre “Una festa particolare per
                                                       persone speciali”

                                I
                                                  n occasione della “Festa       Giuseppe O.: “Che guerra! Per vincere
                                          dei nonni”, qui in Casa Famiglia       serviva avere i riflessi pronti altrimenti ad-
                                          ci hanno organizzato una gior-         dio punto!”.
                                          nata particolare. Fin dal nostro       Iris U.: “E’ stata un’occasione per riportare
                                 risveglio abbiamo trovato ad attender-          alla memoria oltre ai proverbi in uso an-
                                 ci in salone uno striscione di auguri e su      che quelli non più usati e di conoscerne
                                 ogni tavolo un vasetto di colorati ciclami-     di nuovi!”.
          4                      ni.                                             Pietro L.: “La mia memoria è ancora in for-
                                 Pierina P.: “I fiori erano bellissimi e con i   ma! Ne ho indovinati parecchi e ho con-
                                 loro colori trasmettevano allegria”.            tribuito alla vittoria del mio piano!
                                 Rina R.: “E poi lo striscione di auguri ap-
                                 peso in salone con due nonnini che ci
                                 rappresentavano. Proprio una bella sor-
                                 presa!”.
...Vivere in Casa Famiglia...

                                 La mattinata è volata concentrati nel
                                 gioco del memory, e a pranzo abbiamo
                                 gustato anche un dolce.
                                 Iris U.: “Oltre all’ottimo pranzo, c’era
                                 come dolce, la panna cotta! Una de-
                                 lizia, da leccarsi i baffi (che per fortuna
                                 non ho!)”.
                                ..Ma la giornata era appena cominciata
                                 infatti anche il pomeriggio prevedeva
                                 sorprese. Innanzitutto la merenda tipica
                                 di una volta, ovvero pane, burro e zuc-
                                 chero.
                                 In seguito ci siamo sfidati in un vero e pro-
                                 prio duello di proverbi. Una gara anima-
                                 ta e combattuta fino all’ultimo minuto tra
                                 le due squadre: piano terra e primo pia-
                                 no. Molta partecipazione anche da par-
                                 te dei parenti che hanno contribuito ad
                                 aumentare il punteggio dei due gruppi.
                                 La tanto sofferta vittoria è stata assegna-
                                 ta agli ospiti del primo piano che si sono
                                 aggiudicati un omaggio floreale.                             Gara di proverbi
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Armando ROSANO’          •    Parrucchiere

          “PROFESSIONE PARRUCCHIERE UNA TRADIZIONE DI FAMIGLIA”
                    “Figlio di Maria e Giuseppe proprio come Gesù”

M
                 i chiamo Armando e sono        re. Venne al nord e trovò lavoro a Busto
            il nuovo parrucchiere di Casa       Arsizio e per due anni rimase solo, mentre
            Famiglia. Vorrei raccontarvi la     la moglie e i due figli erano in Calabria.
            mia storia. Il primo barbiere e     Quando cominciò a cercare casa per
parrucchiere della mia famiglia è stato         farli venire al nord ci furono molte difficol-
il mio bisnonno. Originario di Vallefiori-      tà: nessuno voleva affittare ad un “terro-
ta, un piccolo paesino sulle colline della      ne”. Finalmente un contadino di Olgiate
Calabria, cominciò ad esercitare proprio        Olona gli affittò una casetta in mezzo ad
nel suo paese, ma alla fine del 1800 non        un campo senza luce, certo, ma almeno
era facile sfamare la moglie e i figli. Così,   c’era l’acqua. Io sono nato lì, nella ca-
come molti italiani in quel periodo, deci-      pannina, figlio di Maria e Giuseppe, pro-
se di emigrare in America precisamente          prio come Gesù Bambino. Nel frattempo                         5
a New York nel quartiere di Brooklyn. Lì        papà aveva un negozio tutto suo e mio
fece fortuna facendo il barbiere e il par-      fratello ed io lo aiutavamo. Ho iniziato a
rucchiere e, come si usava una volta, an-       nove anni a spazzare per terra e spazzo-
che il cavadenti. Dopo 15 anni, una sera,       lare la giacca ai clienti. Poi le prime barbe
andò al cinema dove proiettavano un             verso i dodici anni, i primi tagli di capelli.
film che narrava la storia di un emigran-       Quanto lavoro! Anche la domenica mat-
te italiano che lavorava duramente negli        tina, vi ricordate anche voi? Però il lavoro

                                                                                                      ...Vivere in Casa Famiglia...
Stati Uniti mentre al paesello la moglie lo     mi piaceva moltissimo, ne ero veramente
tradiva. Rimase scioccato e non ci pen-         appassionato così a 14 anni ho iniziato la
sò due volte; chiuse baracca e tornò in         scuola di barbiere e parrucchiere all’ac-
Italia, dove la sua fedelissima moglie lo       cademia di Milano, proseguendo gli studi
accolse a braccia aperte. In Italia an-         per sette anni, sino a diventare Maestro.
dare dal barbiere “americano” divenne           Dopo sposato ho aperto un negozio a
una moda e arrivavano sempre nuovi              Parabiago. Per 25 anni con questo lavoro
clienti anche dai paesi vicini, così nonno      ho mantenuto decorosamente la mia fa-
Antonio cominciò ad assumere dei gar-           miglia e i miei tre figli, poi la crisi si è comin-
zoni: suo nipote Paolo e mio padre che          ciata a sentire. I giovani si rasano a zero
era poco più di un bambino. Mio padre           con le macchinette in casa. Giustamente,
Giuseppe aveva avuto un grave inciden-          si risparmia dove si può! Allora bisognava
te da piccolo che gli aveva lasciato un         pensare a qualcosa, perché solo col ne-
problema alla gamba quindi non era in           gozio non si mangiava più. Grazie al cielo
grado di esercitare lavori pesanti e impa-      mia moglie mi ha suggerito di far doman-
rare il mestiere di barbiere era un’ottima      da nelle case di riposo, ed eccomi qui tra
alternativa. Frequentando il negozio, co-       voi! Quando ho cominciato a lavorare
nobbe l’altra nipote di nonno Antonio, la       per i gli anziani mi sono ripromesso di farlo
bellissima Maria. Si innamorò e la sposò        anche con il cuore, di ascoltare, di con-
giovanissimo: non aveva nemmeno 19              solare, se posso, di strappare un sorriso, se
anni. Aprì il suo negozietto di parrucchie-     ci riesco. Mi trovo benissimo con tutti voi,
re e barbiere ma nel primo dopoguerra           quante storie avete da raccontare, quan-
si faceva la fame.Erano già nati due figli,     ta esperienza da insegnare, quanta sod-
mia sorella Rosina e mio fratello Nunzio,       disfazione mi date quando vi faccio un
così anche mio padre decise di emigra-          po’ più belli. Grazie a tutti voi!
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Michele FRANCESCHINA                •    Direttore Generale

                                                                     5 X Mille
                                                             Solidarietà concreta

                                G
                                            razie alla possibilità di destina-   a sviluppare e migliorare i nostri progetti
                                            re il 5 per mille dell’imposta sul   di solidarietà e di cura alla persona legati
                                            reddito a sostegno di associa-       soprattutto alle attività di riabilitazione e
                                            zioni e fondazioni non lucrati-      di animazione, sono serviti insieme a quelli
                                ve, è più facile sostenere la solidarietà, il    di altri sponsor, a rendere possibile, duran-
                                volontariato, la ricerca scientifica.            te la scorsa estate, il progetto “Un mare di
                                Anche noi, già da qualche anno, vi pro-          solidarietà”.
                                poniamo di sostenere il nostro impegno           Grazie a quel progetto circa 150 bambi-
          6                     nei servizi alla persona attraverso la do-
                                nazione del 5 per mille e ringraziamo
                                                                                 ni e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 15
                                                                                 anni, costretti dal terremoto che ha col-
                                infinitamente tutti coloro che fino ad           pito il mantovano e l’Emilia, a vivere nella
                                ora vi hanno aderito perché ci hanno             calura delle tende da campo, hanno po-
                                permesso di realizzare qualche sogno,            tuto realizzare un piccolo sogno: trascor-
                                di attuare iniziative che esulano dalla          rere gratuitamente 20 giorni spensierati al
                                normale cura, attenzione e assistenza            mare, dimenticando per un po’ la terribile
...Vivere in Casa Famiglia...

                                che dobbiamo ai nostri ospiti o di aiu-          esperienza vissuta.
                                tare chi, colto dagli eventi della vita, si      Ogni gesto quotidiano, magari apparen-
                                è venuto improvvisamente a trovare in            temente piccolo, può trasformarsi in soli-
                                difficoltà.                                      darietà concreta.
                                Nel biennio 2009-2010, il gruppo Fonda-          Tanti piccoli gesti diventano insieme un
                                zione Mantovani - Sodalitas ha ricevuto          grande gesto e trasformano la realtà, an-
                                complessivamente 12.388,34 euro.                 che la più brutta, in un mondo migliore.
                                I contributi ricevuti, oltre a concorrere
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Elena e gli OSPITI di Casa Famiglia

          CONCERTO DI CANTI POPOLARI
        “La Corale Stefanese” persone accomunate
           dalla passione per il canto e la musica
                                                bre, in Casa Famiglia abbiamo avuto il
                                                piacere di ospitare il Coro che si è esibito
                                                in un piccolo concerto di canti popola-
                                                ri. Il salone era gremito di ospiti, parenti e
                                                volontari, tutti attenti ed emozionati per
                                                la toccante esibizione. Un concerto da
                                                far restare tutti a bocca aperta e con il
                                                fiato sospeso! “Sembrava di essere alla
                                                                                                        7

L
                                                Scala” ha detto qualcuno, e in effetti!
            a Corale Stefanese nasce negli
                                                Più volte, infatti, abbiamo chiesto il bis e
            anni 50 a S. Stefano Ticino da un
                                                ogni volta siamo stati accontentati.
            gruppo di amici che si ritrova a
                                                Giuseppe O.: “Ho pianto tutto il tempo
            cantare canti popolari. Nel cor-
                                                perché questi canti mi hanno riportato
so degli anni 70 e 80 acquisisce grande
                                                alla mia giovinezza e a mia moglie”.

                                                                                                 Casa Famiglia...Casa Aperta
prestigio nel campo della musica folklo-
                                                Regina P.: “Invece di essere contenta
ristica, partecipando a diversi concorsi e
                                                ho pianto come una fontana. Forse non
numerosi concerti in tutte le regioni del
                                                sono normale, ma l’emozione è stata
nord Italia, sotto la guida del Maestro L.
                                                davvero forte”. Il momento senza dubbio
Grittini. Nel 1992 si fonde con il coro par-
                                                più emozionante è stato quando il coro
rocchiale grazie all’iniziativa del maestro
                                                ha cantato il “Và Pensiero”di Giuseppe
Fabio Prina che ne ricopre da allora la
                                                Verdi: un’esibizione da pelle d’oca!
carica. Oltre agli impegni sociali e religio-
                                                Giovanni F.: “Sono un’amante della mu-
si nel territorio e al tradizionale concerto
                                                sica e dell’opera. Ho apprezzato moltissi-
di S. Cecilia, ha eseguito la “Traviata” di
                                                mo questo pomeriggio così particolare!”.
Giuseppe Verdi con l’Orchestra Sinfonica
                                                Iris U.: “Indimenticabile! E’ stato bellissi-
della Provincia di Lecco ed è stata pro-
                                                mo! Ho cantato a squarciagola”.
tagonista dello spettacolo “Gran Galà
                                                Angiolina V.: “Nel coro c’era anche Vitto-
dell’Operetta”, rappresentato a Lecco,
                                                ria che lavora qui . Sono stati eccezionali!
Garbagnate Milanese e al Teatro Dal
                                                Renata G.: “E’ sempre piacevole ascolta-
Verme di Milano. La Corale Stefanese co-
                                                re della buona musica”.
stituisce oggi motivo d’incontro tra per-
sone di diverse età, accomunate dalla
stessa passione per il canto e la musica
in genere. Ed è proprio questa passione
che l’ha portata, insieme alla tenacia del
Maestro Prina, ad imparare ogni tipo di
canto, da quelli di tradizione popolare ai
complessi canti sacri, passando attraver-
so l’opera, l’operetta e ad ogni genere di
canto moderno. Così, domenica 7 otto-
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
NATALE OGGI!                          LA LUCE
                                    di Augusto Torre               di Giuseppe Pellegrino

                                                                 La luce guardò in basso
                                                                    e vide le tenebre:
                                                             “Là voglio andare” disse la luce.

                                                                 La pace guardò in basso
                                  Le luci variopinte,                e vide la guerra:
                                      nei negozi             “Là voglio andare” disse la pace.
                              battono strade illuminate
                               al neon, sovraffollate.           L’amore guardò in basso
             8                                                         e vide l’odio:
                                                             “Là voglio andare” disse l’amore.
                                 La gente ha fretta
                                   non può stare                   Così apparve la luce
                                un minuto a pensare                 e inondò la terra;
                                ad ascoltare il cuore.
                                                                   così apparve la pace
                                                                       e offrì riposo;
...La pagina della Poesia

                                 “Per mamma questo
                              e quest’altro per il nonno,          così apparve l’amore
                               un pacchetto modesto                   e portò la vita.
                                       per il tale,
                                  così sarà contento            “E il Verbo si fece carne
                                 il giorno di Natale”.          e dimorò in mezzo a noi”.

                               E’ tutto bene in mostra,
                                      già scelto
                            impacchettato, infiocchettato,
                               così bene, ch’è peccato
                               aprirlo, e lo si acquista
                                  così confezionato.
                                     Che ci sarà?

                                 Doppia sorpresa:
                              a chi lo riceve a chi lo dà.
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Pinuccia TOTE’      •   Volontaria

                     RACCONTO NATALIZIO
                      “ A NAZARET ”di S. Lagerlöf

U
                n giorno Gesù, appena di cinque anni, sedeva sulla so-
                glia di casa, a Nazaret, intento a formare degli uccellini da
                un blocco di argilla che gli aveva regalato il vasaio di fronte.
                Sui gradini della casa vicina sedeva un bambino di nome Giuda;
 tutto graffi e lividure e i vestiti a brandelli per le continue risse con altri ragaz-
 zi di strada. In quel momento era tranquillo, non tormentava nessuno, né s’ac-
 capigliava con i compagni, ma lavorava anche lui a un blocchetto di argilla.                    9
A mano a mano che i due bimbi facevano i loro uccellini li mettevano in cerchio
 dinanzi a sé. Giuda, che di tratto in tratto guardava furtivo il compagno per ve-
 dere se facesse più uccelli di lui e più belli, gettò un grido di meraviglia quando
 vide che Gesù tingeva i suoi uccellini con il raggio
 di sole colto dalle pozze d’acqua. Anche lui allo-
 ra immerse la mano nell’acqua luminosa.
 Ma il raggio di sole non si lasciò pigliare.
 Filava via dalle sue mani per quanto egli si affati-

                                                                                            ...La pagina della Cultura
 casse a muovere lesto le dita tozze per acchiap-
 parlo, e ai suoi uccelli non poté dare neppure un
 pochino di colore.
- “Aspetta, Giuda” esclamò Gesù “vengo io a co-
 lorire i tuoi uccellini”.
- “No, non devi toccarli; stanno bene così!” gri-
 dò Giuda; poi, in un impeto d’ira calcò il piede
 suoi suoi uccelli riducendoli l’uno dopo l’altro in
 un ammasso di fango. Quando tutti gli uccelli furono distrutti si avvicinò a Gesù,
 che stava accarezzando i suoi, sfavillanti come pietre preziose. Giuda li osservò
 un momento in silenzio, poi alzò il piede e ne pestò uno. - “Giuda, che fai? Non
 sai che sono vivi e possono cantare?”. Ma Giuda rideva e ne calpestò un altro,
 poi un altro, un altro ancora. Gesù si guardò attorno cercando un soccorso. Giu-
 da era alto, robusto ed egli non aveva la forza di fermarlo.
 Guardò la madre; non era lontana, ma prima che fosse venuta Giuda avrebbe
 distrutto tutti gli uccelli.
 Gli si riempirono gli occhi di lacrime. Quattro erano già ridotti in mota; ne rima-
 nevano tre ancora. Gesù si struggeva che i suoi uccellini stessero quieti e si la-
 sciassero calpestare senza fuggire dalla rovina. Allora batté le mani per destarli
 e gridò: “Volate! Volate!”. I tre uccelletti cominciarono a muovere le ali, le bat-
 terono timorosi, poi presero il volo fino all’orlo del tetto dove si sentirono in salvo.
IL GIORNO DI NATALE IN CASA FAMIGLIA - Sentirsi a Casa circondati dall'affetto dei propri cari
Elena ZANZOTTERA          .   Animatrice

                                “NON E’ UN PAESE                                   “ANCHE DA VECCHIE”
                                  PER VECCHIE”                                  Teresa Bonifacio
                                                                                160 pagine,
                                                   Loredana Lipperini           € 21,00
                                                   206 pagine, € 12,75          Franco Angeli
                                                     Edizioni Feltrinelli       Editore

                                              I vecchi sono numeri.             Mai come nel
                                               Numeri che ci fanno        nuovo millennio
                                               paura, come quell’uno      la donna è sta-
                                               su tre che riguarda la
                                                                          ta vista come
                                               percentuale di anzia-
                                                                          giovane,       gio-
                                               ni che abiteranno il
                                               nostro paese di qui ai     vane, giovane.
       10                 prossimi anni. I vecchi non si vedono: nei      Eppure, la mag-
                          piccoli paesi capita ancora di incontrarli      gior parte del-
                          al braccio di una badante dalle braccia         la popolazione femminile che abita il
                          larghe. Nelle città, qualora si avventuras- pianeta giovane non lo è. La tendenza
                          sero fuori di casa, vengono superati in cor- a parificare la bellezza e la salute alla
                          sa, con una scrollata di spalle e uno sbuf- giovinezza è un fenomeno del nostro
                          fo di insofferenza. I vecchi non esistono:
                                                                          tempo, amplificato dai media e dalla
                          appaiono di rado in televisione, specie se
                                                                          ricerca scientifica che ci promettono
                          di sesso femminile. O meglio, si vedono a
                          volte quelle rare e preziose donne impos-       l’eterna adolescenza. Come nelle favo-
                          sibili da ignorare, come Rita Levi Montalci-    le, però, esiste la donna vecchia, con la
                          ni o Margherita Hack. Quanto alle altre, a      sua vita già vissuta e quella ancora da
                          volte si mimetizzano fra ospiti e comparse      vivere. “Anche da vecchie” analizza in
                          sotto i cinquantacinque anni (la soglia di      modo appassionato e appassionante
Spazio ... alla lettura

                          apparizione televisiva per le donne) fin- tutte le sfaccettature della collocazio-
                          gendo di esserne coetanee, o accettan- ne sociale delle donne anziane, con
                          do di recitare l’antico ruolo della megera. I
                                                                          particolare attenzione ai fenomeni psi-
                          vecchi non vendono, non piacciono, non
                                                                          cologici e sociali legati all’età. L’obietti-
                          hanno appeal: su quotidiani e telegiorna-
                          li appaiono soltanto quando sono vittime        vo è quello di documentare la specifici-
                          di una truffa o di un colpo di calore. O        tà della condizione anziana femminile,
                          quando, se donne, osano innamorarsi di          per come si presenta oggi e per come
                          un uomo più giovane. Se concepiscono            potrebbe presentarsi domani. È uno
                          dopo i sessant’anni, sono la vergogna del       studio approfondito, chiaro e positivo,
                          loro sesso. Dura, comunque, poco: una           che getta una nuova luce su un fatto
                          copertina, un articolo nelle pagine inter- naturale: tutti invecchiamo. Ma, come
                          ne la settimana successiva, un trafiletto, e
                                                                          sempre, c’è chi invecchia più degli al-
                          tutto è dimenticato. I vecchi danno fasti-
                                                                          tri...
                          dio. È sempre stato così: ma adesso, e so-
                          prattutto nel nostro paese, avviene qual-
                          cosa di diverso. C’è una
                          sola generazione. Quella              In collaborazione con “Libreria Tempolibro”
                          dei cinquanta-sessantenni.”         Via Manzoni, 49 - Busto Garolfo Tel. 0331/537339
L’ANGOLO DEI RICORDI
Un ringraziamento a tutto il persona-
le per le cure e le attenzioni presta-
te alla mia mamma, Giovanna Iustini,
durante il soggiorno presso la Casa
Famiglia. Sarete sempre nel mio cuo-
re.

La figlia Elena Farioli

Un grazie di cuore a tutti per aver
permesso a mia mamma Pasqua di
trascorrere l’ultimo anno di vita sen-
tendosi parte di una grande famiglia
                                                                                     11
e un grazie per il sostegno avuto nel
momento del dolore.
                                            Con questa lettera vorrei ringra-
La figlia Liliana                           ziare tutti coloro che operano
                                            nella "Casa Famiglia", per la se-
La famiglia Pisati esprime a tutto il       rietà, l'umiltà, e la professionalità
personale della struttura il suo più sin-   con cui hanno accolto e trattato
cero ringraziamento per l’assistenza        la mia mamma.
professionale e umana e per la par-
tecipazione al suo dolore                   Senza alcun tipo di retorica, pos-
                                            so affermare che, il mio grazie
Famiglia Pisati                             viene dal cuore, a tutti Voi, per

                                                                                    L’angolo dei ricordi
                                            la Vostra competenza, la Vostra
                                            disponibilità, e per la Vostra pa-
                                            zienza.

                                            E' per questo che Vi diciamo col
                                            cuore, grazie e sicuramente da
                                            qualche parte nell'infinito Bertina
                                            Vi sorride.

                                            Liliana, Ugo Pasello e famiglia
Online sul sito www.grupposodalitas.it
... un po’
               Tanti Auguri a...
                  SETTEMBRE                                              NOVEMBRE

                  15      Salmoiraghi Martina                           02       Pretti Pierina
                  16      Pisani Teresa                                 11       Bianchi Paolina
                  17      Manfredi Angela                               27       Finetto Elda
                  22      Porta Maria Assunta                           29       Parotti Giovanna
                                                                        29       Sommaruga Maria
                  OTTOBRE                                               DICEMBRE

                  05      Massetti Rosalia                              01        Sambinelli Giuseppina
 12               17
                  24
                          Merlotti Irene
                          Parodi Maria Iole
                                                                        08
                                                                        10
                                                                                  Pinciroli Regina
                                                                                  Pivato Rolando
                  27      Pelucchi Gabriella                            27        Santi Maria
                                                                        31        Donatelli Rina

               Tiziana PISONI •         Cuoca

                SPAGHETTI CON
               CAPESANTE E PESTO
                 AGLI AGRUMI

               Ingredienti
                                                     M
                                                ettete a bollire una pentola con acqua ab-
                                                bondante. Scottate i pomodorini appena
                                         in acqua bollente, poi scolateli e rimuovete su-
               (per 6 persone)           bito la pelle e i semi. Sgocciolateli bene. Sbuc-
                                         ciate limoni e arance, senza intaccare la parte
               600 gr di spaghetti       bianca. Non buttate le bucce! Passate le bucce
               18 capesante fresche      al mixer, insieme a capperi, mandorle e basilico.
               3 arance                  Unite l’olio extra vergine d’oliva. Salate l’acqua e
               3 limoni                  buttate gli spaghetti. In una padella unta d’olio,
               100 gr di pomodorini      fate rosolare per 5 minuti a fuoco molto basso le
               50 gr di capperi          capesante. Scostandole ai bordi della padella,
               50 gr di mandorle pelate al centro mettete i pomodorini, regolate di sale
Di Tutto ...

               basilico q.b.             e lasciateli rosolare sempre a fuoco basso per 15
               ½ bicchiere di olio extra minuti. Scolate gli spaghetti al dente e passate-
               vergine d’oliva           li nella padella coi pomodorini e le capesante.
               sale q.b                  Aggiungete il pesto d’agrumi e fate saltare il tut-
                                         to per 1 minuto. Servite!

                 Per la realizzazione di «TRA DI NOI» hanno collaborato: gli ospiti di Casa Famiglia, il Coordina-
                 tore Ugo Zorco, il Direttore Generale Michele Franceschina, la Sig.ra Marinella Restelli, l’infer-
                 miera Laura Spigolon, le animatrici Elena ed Emanuela Giannini, Giuseppina Comendatore,
                 la cuoca Tiziana Pisoni, la volontaria Pinuccia Totè.
Puoi anche leggere