Beatrice e Rémy: cosa li unisce - Uniti contro la leucemia | SBSC
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N°02 2019 Uniti contro la leucemia | SBSC Beatrice e Rémy: cosa li unisce AL LIMITE Preoccupazioni finanziarie dei pazienti PAGINA 6 DONARE DUE VOLTE Il donatore Matthieu Lossel racconta PAGINA 9 42,2 KM DI ALTA PRESTAZIONE Partenariato di beneficenza con la Maratona della Jungfrau PAGINA 10
Contesto Umanità, senza se e senza ma Ed è nostra premura esaminare costantemente che questo obiettivo venga raggiunto nel miglior modo Care lettrici e cari lettori, possibile. I nuovi progressi nel campo della medicina confluiscono nel nostro lavoro. Lo stesso vale per la registrarsi quale donatore di cellule staminali del sangue consapevolezza che i pazienti che ricevono cellule è un atto di solidarietà verso una persona sconosciuta. staminali del sangue da donatori giovani hanno mag- La donazione è un gesto di riconoscimento molto spe- giori possibilità di guarigione. Per questo abbassiamo ciale per aiutare i malati. Ci si prende del tempo, ci si a 40 anni l’età massima per la registrazione. In tal sottopone a visite mediche e, in forma anonima e senza senso contiamo su di voi: aiutateci ad attirare i giova- alcun compenso finanziario, si dona qualcosa di valore ni a donare cellule staminali del sangue – a beneficio inestimabile: le proprie cellule staminali del sangue. In dei pazienti, al servizio dell’umanità. alcuni casi anche due volte, come ci racconta Matthieu Lossel in questo numero di Together. Ogni donazione di cellule staminali del sangue esprime un’umanità incondizionata. Si iscrive quindi nella tradi- zione del movimento mondiale della Croce Rossa e del- Dr. Bernhard Wegmüller la Mezzaluna Rossa, il cui principio fondamentale è Direttore di Trasfusione CRS Svizzera l’umanità. Anche noi, come istituzione della Croce Rossa Svizzera, seguiamo questo principio quando ci adoperiamo per il benessere dei pazienti. La registrazione di imavera 2020 Pr nuovo in primo piano Dalla primavera 2020, la registrazione come donatori di cellule sta- minali del sangue sarà aperta alle persone tra i 18 e i 40 anni. Finora, il limite massimo di età era fissato a 55 anni. La permanenza nel Registro resta invariata fino al 60° compleanno, così come restano invariati anche gli altri criteri di registrazione. Al contempo, si tratta di motivare sempre più giovani uomini a regi- strarsi, una categoria che attualmente rappresenta il 36 per cento dei donatori del Registro svizzero ed è quindi sottorappresentata. È auspicabile raggiungere un rapporto quanto meno equilibrato tra donne e uomini. IN COPERTINA COLOFONE Beatrice Meier Mösli (69 anni) e Rémy Frieden (21 anni) Editore: Trasfusione CRS Svizzera, Berna. Testi: Trasfusione CRS Svizzera, privati. hanno ricevuto entrambi un trapianto di cellule staminali del Grafica: Agentur 01, Berna. Foto: Trasfusione CRS Svizzera, www.belkalem.ch, sangue. Si sono incontrati per parlare della loro esperienza. privati. Traduzioni: Andrea Meyer, Losanna (francese); Daniela Robotti, Berna (italiano). Foto: www.belkalem.ch Stampa: Ast & Fischer AG, Wabern.
Contesto Tipizzazioni di controllo eseguite su donatori svizzeri 300 Andrea Surtmann e Marija Lesnik, collaboratrici mediche di Trasfusione CRS Svizzera, sono le prime a contattare le persone prese in considerazione per una donazione. 250 200 Dal primo contatto 150 100 alla donazione 50 0 I medici di tutto il mondo hanno accesso alla banca dati interna- 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 zionale dei donatori di cellule staminali del sangue. In questo modo possono cercare un donatore compatibile. Se le caratteri- Forte aumento negli anni: nel 2018, 260 registrati sono stiche tissutali del paziente corrispondono con quelle di un stati chiamati per una tipizzazione di controllo in vista di una donazione. donatore iscritto nel Registro svizzero, a Trasfusione CRS Svizzera arriva una corrispondente richiesta. Se vi squilla il telefono, potrebbe essere una colla- no inoltre fatti test per individuare eventuali malat- boratrice medica del Donor Center di Trasfusione tie trasmissibili. Spetta al medico responsabile del CRS Svizzera che vi chiama perché siete stati trapianto, ossia al medico curante, decidere defini- considerati per una donazione di cellule staminali tivamente se potete essere donatori di cellule sta- del sangue. minali del sangue. Soltanto lui può valutare cosa è meglio per il suo paziente. Il primo contatto Nel primo colloquio Marija Lesnik e Andrea Surt- La donazione di cellule staminali del sangue mann vi informano sulla corrispondenza delle vo- Se venite scelti, verrete invitati a un colloquio infor- stre caratteristiche tissutali con quelle di una per- mativo approfondito con uno specialista del centro sona malata. Vi chiederanno poi se siete disposti di prelievo competente. In Svizzera vi sono centri a sottoporvi a ulteriori accertamenti. Siccome tra a Basilea, Ginevra e Zurigo. Seguirà un check-up la registrazione e una richiesta potrebbero passare esteso della salute affinché il prelievo e il trapianto degli anni, il colloquio è anche una buona occasio- si svolgano con il minor rischio possibile sia per il ne per affrontare ancora una volta la tematica del- donatore che per il ricevente. L’anno scorso sono la donazione e chiarire dubbi. Un elenco di doman- stati effettuati 61 prelievi di cellule staminali del de dettagliato serve inoltre a ottenere riscontri sangue in persone registrate in Svizzera. Se quindi medici e valutare se una donazione è ipotizzabile. domani vi squilla il telefono, è possibile che siete Al fine di proteggere donatori e malati, è indispen- stati presi in considerazione come salvatori di vite. sabile riconoscere tempestivamente i possibili rischi per la salute. La tipizzazione di controllo Se tutto è in regola e siete disposti a donare, vi verranno controllate le caratteristiche tissutali me- diante un prelievo di sangue eseguito in un Servi- zio trasfusionale regionale di vostra scelta. Verran- 3
Racconti Beatrice e Rémy: cosa li unisce Rémy Frieden e Beatrice Meier Mösli: entrambi malati gravi, entrambi sono oggi di nuovo sani grazie a un trapianto di cellule staminali del sangue. La principale differenza: lui è stato diagnosticato a 17 anni, lei a 64. Cosa li unisce, cosa li distingue? Due generazioni a colloquio. Vi siete ammalati di leucemia in due fasi diver- se della vita. Come è iniziata la vostra storia? Rémy Frieden (RF): Io mi sono ammalato di leuce- mia linfoblastica acuta pro-T-ALL nell’estate 2015, all’età di 17 anni. Era il mio penultimo anno di liceo. Il giorno prima della partenza per l’incontro mondiale degli scout in Giappone sono andato dal medico di famiglia, perché avevo i sintomi di una gastroenteri- te e volevo essere in forma per il volo. Invece di an- dare in Giappone sono stato subito portato all’ospe- Quasi 70 anni: oggi Beatrice Meier Mösli sta molto bene. dale, dove sono rimasto per i sei mesi successivi. Beatrice Meier Mösli (BMM): Anche a me è suc- Nel luglio 2014 è iniziata la ricerca di un donatore cessa più o meno la stessa cosa. Sei giorni dopo compatibile e nel settembre dello stesso anno la diagnosi sarei partita per l’Australia, la mia se- sono stata sottoposta al trapianto. conda patria. Lì avrei voluto ricaricare le batterie RF: Sin dall’inizio avevo buone possibilità di guari- re. Mi sono subito sottoposto a tutte le terapie e «Circa sei mesi dopo la diagnosi ho ho tollerato abbastanza bene la chemioterapia ag- gressiva. Ciononostante ho avuto comunque biso- potuto tornare a casa.» gno di un trapianto di cellule staminali del sangue, che ho accettato senza esitazioni. Circa sei mesi dopo la diagnosi ho potuto tornare a casa. perché da tempo mi sentivo molto esausta. All’epo- ca, cinque anni fa, avevo 64 anni e stavo per rico- Quali prospettive vi ha offerto il trapianto minciare a pieno regime a lavorare come libera pro- di cellule staminali del sangue?? fessionista. Invece di partire per l’Australia, a cau- sa dei pessimi valori dell’emocromo il mio medico RF: Avevo maggiori possibilità di escludere il mi ha subito spedita in ospedale, dove mi è stata rischio di recidiva. L’alternativa sarebbe stata di diagnostica la leucemia mieloide acuta (MLA). ritornare in ospedale nel giro di qualche anno. E questo, non lo volevo. Dall’oggi all’indomani tutto è cambiato. Di che cosa vi ricordate in particolar modo? BMM: Ho subito iniziato a fare progetti e a guarda- re avanti. Sono rimasta professionalmente attiva e BMM: Senza chemioterapia avrei avuto ancora dai mi sono ripromessa di fare del bene se fossi so- tre ai sei mesi di vita. In un primo momento i me- pravvissuta al trapianto. Ho ricevuto in regalo una dici escludevano un trapianto di cellule staminali seconda vita, di cui sono molto grata. del sangue. Dapprima ero contraria alla chemiote- rapia perché avevo paura degli effetti collaterali. Entrambi state di nuovo bene. Quando poi ho capito di non avere scelta, ho ac- Cosa fate oggi? cettato. Dopo due cicli ho avuto una recidiva e a quel punto il trapianto di cellule staminali del san- RF: Dopo il trapianto ho finito la maturità, ho viag- gue era diventato un’opzione. Dopo una lunga ri- giato e ho iniziato a studiare medicina. L’ho sem- flessione e un colloquio con il mio medico ho ac- pre voluto. Continuo la mia vita come l’avevo pre- consentito, con grande sollievo di mio marito, per vista. Sto benissimo. il quale il tutto era stato estremamente duro. 4
Racconti Rémy Frieden, ora 21 anni, studia medicina. BMM: A quasi 70 anni sto lasciando la mia attività lavorativa. Amo la natura, viaggio volentieri, passo il tempo con mio marito, i nostri amici e il mio amato cavallo. Mantengo la mia promessa impe- gnandomi in diversi progetti per le persone, la na- tura e gli animali. Sto benissimo anch’io. TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI DEL SANGUE – SI PUÒ FARE A QUALSIASI ETÀ? Impegno a tutto campo: Rémy Frieden è un attivo boyscout. Sino a 15 anni fa l’età massima per un tra- pianto di cellule staminali del sangue di un’altra persona (trapianto allogenico) si ag- girava sui 55 anni. A quel tempo le persone più anziane facevano fatica a tollerare la chemioterapia e il trapianto a causa dei forti effetti collaterali. I progressi nel campo del- la medicina hanno permesso di ridurre in certi casi l’intensità del condizionamento (chemioterapia preparativa pre-trapianto), cosicché oggi i malati fino a circa 70 anni possono sottoporsi a un trapianto. Nei pa- zienti ultrasettantenni o in caso di malattie concomitanti pre-esistenti, occorre il con- Beatrice Meier Mösli si gode il tempo con il suo cavallo. senso della commissione peritale (KAT, Kommission allogene Transplantation, Com- missione per il trapianto allogenico), compo- sta da rappresentanti dei centri di trapianto e dei centri di prelievo della Svizzera. 5
Contesto Quando si inizia a pulizie di casa e si prende cura degli animali dome- stici? Chi si accolla i numerosi viaggi in ospedale? dover contare i soldi I problemi si accumulano. Una vita quotidiana costosa C’è una soluzione per molte situazioni quotidiane, La guarigione è la priorità assoluta quando si tratta di trapianto di come la custodia dei bambini o le faccende dome- cellule staminali del sangue. Trasfusione CRS Svizzera, in contatto stiche. Ma tutto ciò ha un prezzo: improvvisamen- con le persone colpite, ha avuto modo di constatare che queste te servono somme di denaro maggiori, che nessu- circostanze possono causare anche problemi finanziari. Pertanto no aveva previsto. La situazione peggiora quando i sta valutando la possibilità di un patronato. parenti vogliono ridurre il loro grado di occupazio- ne o prendere un congedo non pagato per stare con i loro cari malati. Strappati dalla loro vita quotidiana nel giro di pochi La copertura assicurativa fornita dalle casse malati minuti: è così che pazienti e parenti vivono il mo- di solito funziona bene. Tuttavia, ci sono servizi, mento della diagnosi di una malattia ematica po- come la custodia dei figli, che non sono coperti tenzialmente letale. Alle grandi preoccupazioni per dalle casse malati. Un altro esempio: quando i pa- la salute si aggiungono problemi pratici: chi va a zienti trascorrono molte settimane in ospedale, le prendere i bambini all’asilo nido quando un genito- visite dei loro cari sono importanti per il processo re è in ospedale? Chi fa la spesa, si occupa delle di guarigione, soprattutto nei giorni critici. Ma non tutti vivono nei pressi di uno dei tre Centri di tra- pianto svizzeri di Basilea, Ginevra o Zurigo e in poco tempo i pernottamenti fuori città iniziano a pesare sul portafoglio. Un aiuto semplice Trasfusione CRS Svizzera vorrebbe offrire una solu- zione per queste situazioni e, in tal senso, sta piani- ficando un «patronato per la donazione di cellule staminali del sangue». Chiunque può diventare be- nefattore con un piccolo importo annuo. Se un pa- ziente deve sottoporsi a un trapianto di cellule sta- minali del sangue, gli viene versata subito una som- ma di denaro di cui può disporre liberamente. I det- tagli sono attualmente in fase di elaborazione. Il lan- cio del progetto è previsto per il 2020. Al limite Nell’ambito della valutazione del progetto di patronato ne sono diventati una trappola dei debiti per la giovane, dalla Angela Gurtner, responsabile Public Fundraising presso quale ancora oggi non è riuscita a liberarsi. Trasfusione CRS Svizzera, ha discusso con i pazienti degli aspetti finanziari associati alla donazione di cellule staminali Un paziente della regione di Glarona mi ha raccontato del sangue. Descrive due situazioni emblematiche. come si accumulano i costi di viaggio. Durante i primi tre mesi dopo il ricovero in ospedale, ha dovuto recarsi due o Una paziente di 22 anni si è ammalata di leucemia dopo tre volte alla settimana all’Ospedale universitario di Zurigo aver completato il suo apprendistato e ha dovuto esse- per le visite di controllo. Non potendo viaggiare con i mezzi re ricoverata d’urgenza in ospedale, dove in seguito ha rice- pubblici a causa del pericolo di contrarre una malattia, ha vuto un trapianto di cellule staminali del sangue. Il decorso chiesto il servizio di un autista. L’autista però, che non era della malattia è stato difficile, si è ripresa solo molto lenta- più giovane, ha rifiutato perché non era abituato al traffico mente e oggi, a distanza di due anni, non è ancora in grado cittadino. A quel punto sono intervenuti i parenti. Tuttavia, di lavorare. In termini finanziari, la malattia non poteva colpir- il paziente dipendeva spesso anche da un taxi: da un lato la in un momento peggiore, ossia subito dopo l’apprendista- perché doveva partire molto presto la mattina, dall’altro to, quando non aveva ancora trovato un nuovo lavoro ed era perché spesso nessuno poteva prendersi un giorno intero quindi senza stipendio, per cui ogni spesa supplementare le- di congedo. I costi per la benzina e le corse in taxi sono gata alla sua grave malattia non ha fatto che aggravare la sua diventati un grande onere finanziario per il paziente. situazione finanziaria. La malattia e i lunghi tempi di guarigio- 6
Racconti Giorni buoni e meno buoni: Malvin Martin nel reparto di isolamento. Isolamento di virus e funghi. Grazie alla sofisticata tecnologia, i reparti di isolamento offrono ai pazienti la miglio- re protezione possibile. importanza vitale Giornate lunghe Malvin ha trascorso complessivamente molte setti- mane in un reparto di isolamento, dopo il trapianto Se il trapianto di cellule staminali del sangue è la speranza ma anche già nel 2017 durante un ciclo di chemio. principale di guarigione per i pazienti, rappresenta però anche Che cosa è di aiuto quando si è indeboliti e isolati il pericolo maggiore. Questo poiché sono esposti a infezioni dall’ambiente circostante e ci si ritrova a dover tra- senza alcuna protezione a causa della chemioterapia ad alto scorrere giornate intere in una camera da soli? Le vi- dosaggio. Di qui la necessità di vivere per qualche tempo in site dei parenti, naturalmente, che sono consentite reparti di isolamento appositamente attrezzati. Tra questi sotto rigorose misure igieniche. Malvin trascorreva pazienti c’è il ventunenne Malvin Martin. spesso il tempo guardando film e serie TV, giocando ai videogiochi quando si sentiva meglio e costruen- do modelli Lego mentre ascoltava audiostorie. «Mi ci è voluto molto tempo per abituarmi a essere rinchiuso di punto in bianco da solo in uno spazio Che ricordo serba in particolare di queste lunghe così ristretto», ricorda Malvin. Nel 2017 si è ammala- settimane? «Non potevo decidere nulla, ero com- to di leucemia mieloide acuta. Dopo una recidiva, nel pletamente condizionato», afferma Malvin a po- 2019 Malvin ha ricevuto un trapianto di cellule stami- steriori. «Mi ci è voluto del tempo per abituarmici. nali del sangue all’Ospedale universitario di Basilea, Per fortuna il personale infermieristico, motivato e dove ha trascorso tre settimane e mezzo nel reparto dotato di grande senso dell’umorismo, mi ha aiuta- di isolamento. Una situazione difficile da sopportare to molto ad affrontare questa difficile situazione.» per chi, come Malvin, si descrive come una persona in movimento e che ama stare all’aperto. Malvin è di nuovo a casa da un paio di mesi ormai; si sta riprendendo bene dal trapianto. Anche se deve ancora prestare grande attenzione a non con- «Non potevo decidere nulla, ero com- trarre infezioni, tutto risulta più facile nel suo am- biente abituale. pletamente dipendente dagli altri.» Sistema immunitario soppresso Come tutti i pazienti, anche Malvin ha dovuto sot- INFRASTRUTTURA SOFISTICATA toporsi a una chemioterapia ad alto dosaggio pri- ma del trapianto di cellule staminali del sangue. La medicina di punta pone elevate esigenze L’obiettivo è di eliminare il maggior numero possi- anche per quanto concerne l’infrastruttura. bile di cellule maligne rimanenti e sopprimere il si- I pazienti sottoposti a un trapianto di cellule stema immunitario in modo tale che non si verifi- staminali del sangue sono estremamente a chino reazioni di rigetto. Tale procedura distrugge rischio. La loro camera nel reparto di isola- anche il midollo osseo sano e quindi l’intera emo- mento deve quindi essere sterile e questo poiesi. Dopo il trapianto, ci vogliono circa due o tre può essere garantito, ad esempio, con filtri settimane prima che si formino nuove cellule ema- antispore fungine sul soffitto, filtri speciali tiche e inizi la lenta ricostruzione del sistema im- al rubinetto in bagno e una leggera sovrap- munitario. Durante questo periodo sussiste il ri- pressione in camera. schio maggiore di contrarre infezioni da batteri, 7
Un po’ di tutto M LOS ARRO ANN W T O P A GOE Il Pa gran léo d i N A L ÉO! S de d yon è i l fes 230 ella tiva 000 Sviz si re a m anti z e ra. O l di mus cano della gni e ica p a qu per mu stat iù esto uno o p sica di o e oltre i me imm iù gi gni e mbr en or tà vi info i di M so terre ni. In me rma a rrow n oc z zo cellu vano su Losa ’erano le st ll nn amin a donaz a che ali d ione el sa di ngu e. Passaparola ono la stri colleghi conosc I vostri amici e i vo ? staminali del sangue donazione di cellule vi ontate loro perché E i vostri figli? Racc siete registrati. maggiori informazio ni, OLTRE Se avete bisogno di sito Internet www .sbsc.ch. 5 0 0 0 0 00 co ns ul ta te il no E per la registrazio st ro ne online ci vuole po co : 3 ttualmen te sono a persone mondo e in tutto il sbsc.ch/registrar registrate d o n a re cellule ta s minali per ste oltre s a n g u e ; di que de l vizzera. 4 0 0 0 0 s ono in S 1 donorcenter@ sbsc.ch Sang onco ue per p AV ET E TR AS LO CATO ? logic azien Ai do n i ti a spess tori di cell o chie ule sto se staminali L O C AT O ? Il mo AV E T E T R A S tivo ? sono d molte Alc dispo el sangue trasfu uni pazien sti a d on viene corpi s ti che che tissutali e non ioni di pia hanno are piastr Le caratteristi ili – ora si tratta Nella toller st ine. m ano p rine hanno già ricevu b colog aggior par sono compati velocemente iù una svilup to ici, te de n p re mia. P ma più s i casi ormale tra ato anti- di raggiunge natore. e p e s gno d r evitare e sso di paz atta di paz ione. i tr s f u s o il potenziale d caratt i pias trin morra gie pe ienti a ffetti ienti o n- eristic e proven r d ienti d icolose, ha a leuce- il v o s tr o he tis M a a b b ia m o a le ? N o ? sutali a nno b Anch comp un donato iso- u e le n in d ir iz z o a tt a salv o rmali a t ib ili. r e con le are v d ite : w onazioni ww. d icatecelo : trasf i sangue a Allora comun n o rc e n te r@ s b s c .c h usio i ne.c utano però o per e-mail a d fono 0 3 1 3 8 0 8 1 8 1 h te le oppure per 8 Grazie !
Due donazioni per Impegno la stessa persona Con Matthieu Lossel tutto va veloce: a meno di un anno dalla sua registrazione, ha avuto modo di donare per la prima volta le cellule staminali del sangue. Un altro anno dopo le ha donate per la seconda volta, per la stessa persona. Allo stesso tempo, si è allenato per la gara ciclistica più dura del mondo, la «Race Across America», alla quale parteciperà nel 2020. Due anni fa, durante la «Giornata della buona azio- ne», Matthieu Lossel di Zäziwil (Berna), è venuto a conoscenza per la prima volta della donazione di cellule staminali del sangue presso uno stand infor- mativo. Gli argomenti esposti a favore della dona- zione hanno convinto l’allora ventiseienne. «Anch’io sarei felice se qualcuno mi aiutasse in caso di grave malattia», detto fatto, Matthieu si è registrato. «Dare e ricevere» Foto: Christian Pfander, «Berner Zeitung» Solo poche persone registrate hanno l’occasione concreta di donare le proprie cellule staminali del sangue, perché tra la persona malata e il donatore deve esserci la massima compatibilità possibile delle caratteristiche tissutali. Matthieu ne era consapevo- le, tanto che è rimasto sbalordito quando, poco meno di un anno dopo la sua registrazione, nell’agosto 2018, ha ricevuto una chiamata da Trasfusione CRS Svizzera. Dopo ulteriori e approfonditi accertamenti, tutto era chiaro: era un donatore compatibile! Nel Sempre in pista: Matthieu Lossel si allena per la gara ciclistica novembre 2018, il falegname di formazione e ultra- più dura del mondo, la «Race Across America». cycler di passione, ha finalmente avuto modo di donare le sue cellule staminali del sangue del midollo osseo. «Il piccolo intervento è filato liscio e sono stato curato con professionalità», dice Matthieu, oggi ventottenne. Anche se gli era chiaro che la donazione gli avrebbe fatto sospendere il suo DUE DONAZIONI SONO RARE programma di allenamento sportivo, non ha mai Matthieu Lossel ha donato due volte in un anno per la stessa persona malata. La prima «Anch’io sarei felice se qualcuno volta le cellule staminali del sangue sono sta- te prelevate dal midollo osseo, la seconda mi aiutasse.» volta attraverso la cosiddetta donazione peri- ferica (prelievo dalle vene del braccio). Secon- do Oliver Kürsteiner, capo Donazione di cellu- messo in discussione la sua volontà di donare. le staminali del sangue presso Trasfusione «È una questione di do ut des. Mi metto nei panni CRS Svizzera, negli ultimi sette anni ci sono del malato e sono grato di essere sano e in forma.» stati pochi casi simili: «Tra il 2011 e il 2018, su quasi 350 donazioni effettive in Svizzera, solo Gara ciclistica per una buona causa l’uno o il due per cento dei donatori ha dona- Solo pochi mesi dopo, nel maggio 2019, Matthieu to per un secondo o un terzo trapianto. Sono dona di nuovo per la stessa persona. Questa volta si più frequenti le infusioni di linfociti del dona- tratta di cellule staminali del sangue periferico. An- tore (Donor Lymphocyte Infusion, DLI), pari che in questa occasione è stato subito disposto ad al quattro o cinque per cento», spiega Oliver aiutare. Oggi è tornato in pista con il suo allenamento Kürsteiner. Ogni donatore è «riservato» per e non vede l’ora di affrontare la gara ciclistica più cinque anni per lo stesso paziente. Per motivi dura del mondo il prossimo anno. La «Race Across medici, a volte sono necessari due trapianti America», lunga 4800 chilometri, conduce dalla costa oppure, come detto sopra, il paziente ha biso- occidentale degli Stati Uniti alla costa orientale. Mat- gno dei linfociti del donatore se non ha assor- thieu correrà per una buona causa e vorrebbe donare bito completamente le cellule staminali. il dieci per cento del suo reddito da sponsor al Regi- stro dei donatori di cellule staminali del sangue. 9
Impegno 42,2 km all’insegna della donazione di cellule staminali del sangue Grazie a un partenariato di beneficenza in occasione della 27a Maratona della Jungfrau a Interlaken, Trasfusione CRS Svizzera ha raccolto fondi e iscritto nuove persone nel Registro dei donatori di cellule staminali del sangue, registrate direttamente sul posto. Elogiata come «la più bella maratona del mondo», Dodici uomini e donne, che avevano il fiato per la Maratona della Jungfrau si è tenuta sotto un correre la «vera» maratona, erano sulla linea di cielo grigio il 7 settembre nell’Oberland bernese. partenza in veste di corridori di beneficenza, fa- Trasfusione CRS Svizzera era presente come part- cendo incrementare le casse a favore della dona- ner di beneficenza, sfruttando il magnifico panora- zione di cellule staminali del sangue con circa ma per promuovere la sua causa. 4000 franchi. Correre a favore del Registro A Interlaken un’équipe di Trasfusione CRS Svizzera, L’ampliamento del Registro è stato sostenuto in insieme a volontari, ha informato sulla donazione diversi modi. Al momento dell’iscrizione alla mara- di cellule staminali del sangue. La possibilità di tona numerosi corridori hanno pagato un contribu- registrarsi subito è stata ampiamente sfruttata. to supplementare destinato alla raccolta fondi. Un insegnante di Interlaken, lui stesso trapiantato, La Maratona della Jungfrau è stata una buona oc- insieme a 200 scolari ha raccolto fondi con sponsor casione per far conoscere il Registro svizzero di partecipando alla Minirun Jungfrau. donatori di cellule staminali del sangue e per am- pliarlo, affinché le persone bisognose di un tra- pianto di cellule staminali del sangue abbiano la speranza di una vita in salute. «Grazie di cuore.» Come siete arrivati al partenariato a favore della Bea Hintermeister, 64 anni, era mara- donazione di cellule staminali del sangue con toneta e ultramaratoneta. Lavora da Trasfusione CRS Svizzera? oltre trent’anni come terapista sportiva. Io stessa sono stata molto malata e sono così venuta a cono- scenza della donazione di cellule staminali del sangue e quin- di delle storie ad essa connesse. Nel frattempo ho conosciu- Bea Hintermeister, capo aiutante della Maratona della to tre persone che sono sopravvissute grazie a una donazio- Jungfrau, racconta dell’importanza di un partenariato ne. L’anno scorso ho conosciuto alla Maratona della Jungfrau di beneficenza e del suo rapporto con la donazione di un corridore che in Germania si impegna appieno per la dona- cellule staminali del sangue. zione di cellule staminali del sangue. Ho subito capito che vo- levo fare anch’io del bene all’edizione di quest’anno della ma- Quale importanza riveste per i corridori ratona e sono contenta di aver ricevuto il nullaosta. il partenariato di beneficenza? L’interesse è più o meno forte a seconda della tematica e del Vuole dire qualcosa in particolare? grado di notorietà del nostro partner di beneficenza. Prima Desidero ringraziare di cuore per tutte le donazioni in dena- della Maratona sensibilizziamo quindi le persone per mezzo di ro ricevute e per tutte le nuove registrazioni per la banca opuscoli informativi, dei media locali, del nostro sito Internet e dati internazionale! Per favore, raccontate la vostra storia, di altre iniziative pubblicitarie. Con il partenariato di quest’an- la banca dati dei donatori deve continuare a crescere per no mi auguro vivamente di ottenere una buona risonanza.* aumentare le possibilità di sopravvivere! * L’intervista con Bea Hintermeister si è tenuta prima della Maratona della Jungfrau. 10
Engagement Impegno «Se riusciamo a farlo, lo faremo insieme» Come cambia la tua vita quando tua figlia si ammala di leucemia? Una mamma racconta i sentimenti che ha provato tutti i giorni e parla delle sue idee per fare un regalo speciale alle altre persone interessate nel periodo natalizio. La storia di Barbara Moser è commovente. La brio- sa donna racconta in maniera brutalmente aperta la malattia di sua figlia. Essendo capo assistente in uno studio medico, ha subito capito cosa significas- Un po’ di sana normalità: il lavoro come assistente in uno se l’anomalia nei valori ematici di sua figlia. La dia- studio medico. gnosi ha rafforzato maggiormente il legame che già prima univa saldamente la famiglia. «Abbiamo sem- pre parlato, non ci siamo mai nascosti niente. Ab- «Il mio regalo di Natale per le altre biamo mostrato i nostri sentimenti e insieme abbia- persone malate» mo pianto», racconta Barbara. Anche nella normale Barbara vede la grave malattia della figlia come il vita quotidiana Barbara ha trovato sostegno. I lavori proprio percorso di sviluppo personale. «Non pos- di casa, come le pulizie, l’hanno aiutata a scaricare siamo sapere perché è capitato a noi», afferma la tensione, ma anche il suo lavoro le ha permesso Barbara con convinzione, «come non sappiamo di distrarsi. È grata al suo datore di lavoro per il so- perché siamo nati in Svizzera invece che in Brasile». stegno e la flessibilità che le ha concesso. Barbara non accusa il destino né si sente sua vitti- ma. Preferisce invece organizzare un’iniziativa di «La morte e la vita camminano a braccetto» Natale per aiutare le altre persone malate (vedi ri- Vedere la propria figlia in questo stato è stata quadro). Dato che ha fatto l’esperienza con sua fi- un’esperienza orribile: «Bianca come un cencio, glia, sa che trovare un donatore compatibile è il più calva e con uno sguardo cattivo e vuoto», si ricorda grande regalo che si possa avere. Ora desidera Barbara. Ma del resto «la morte e la vita cammina- fare lei un regalo e raccogliere fondi nel periodo no a braccetto»: lo ha capito proprio in quel mo- natalizio per permettere la registrazione di nuovi mento. Il legame tra madre e figlia era talmente for- donatori di cellule staminali del sangue. «Era desti- te in quel periodo che Barbara sognava quello che no che organizzassi questo regalo», racconta sua figlia stava contemporaneamente vivendo in Barbara ridendo, poiché «io stessa sono nata il 24 ospedale. E non riusciva a mangiare quando Dome- dicembre». nique non mangiava. Oggi madre e figlia stanno cercando di distendere il loro legame poiché il tra- pianto è riuscito e Domenique sta molto meglio. INIZIATIVA DI NATALE: PARTECIPATE ANCHE VOI! Sostenete l’iniziativa di Natale organizzata da Barbara Moser! Regalate con una donazione in denaro la speranza di vivere: www.inspire-now.ch/barbaramoser
Ecco perché abbia- mo bisogno della vostra donazione in denaro Grazie ai social media e alle azioni di informazione il numero di donatori registrati di cellule staminali del sangue cresce costantemente. Questo sviluppo posi- tivo ha anche un rovescio della medaglia: ogni nuova registrazione costa 140 franchi. Ecco perché dobbia- mo contare sulle donazioni in denaro. Ognuno dà quello che può – tutti sono un aiuto. Grazie mille per il vostro prezioso sostegno! «Sono felice di as- saporare ogni nuovo giorno che mi è concesso di vivere grazie a una donazione di cellule staminali del sangue.» Lisa Steffen, malata di leucemia linfoblastica acuta. «Impegnarmi per la donazione di cellu- le staminali del sangue e aiutare a raccogliere fondi sono per me una missione personale.» Marieke Chatelain, donatrice registrata di cellule stami- nali del sangue e benefattrice.
Empfangsschein / Récépissé / Ricevuta Einzahlung Giro Versement Virement Versamento Girata ▲ Einzahlung für / Versement pour / Versamento per Einzahlung für / Versement pour / Versamento per Zahlungszweck / Motif versement / Motivo versamento La mia donazione: «Together» 2/ 2019 Trasfusione CRS Svizzera Trasfusione CRS Svizzera Laupenstrasse 37 Laupenstrasse 37 3001 Berna 3001 Berna Con CHF Con CHF Con CHF Konto / Compte / Conto 30-26015-0 Konto / Compte / Conto 30-26015-0 Einbezahlt von / Versé par / Versato da CHF CHF ▼ ▼ ▼ ▼ 106 mm • • Einbezahlt von / Versé par / Versato da 60.– 100.– 140.– zione di un nuovo donatore. GRAZIE MILLE! 441.02 di cellule staminali del sangue. di un nuovo profilo di donatore. 105 finanzia la copre i costi di una tipizzazione per l’allestimento nel reclutamento e nella sensibilizza- ci sostiene registrazione completa di un donatore Die Annahmestelle 300260150> L’office de dépôt L’ufficio d’accettazione 300260150> ▲
Uniti contro la leucemia Iniziative che promuovono CORSE CONTRO LA LEUCEMIA la causa Nella primavera oltre 400 persone hanno partecipato alle corse caritative contro la leucemia tenutesi a Berna e a Basilea raccogliendo 70 000 fran- chi per l’ampliamento del Registro svizzero dei donatori di cellule stami- nali del sangue. Le corse sono state organizzate da Marrow Svizzera, un’associazione studentesca che si impegna a favore della donazione di cellule staminali del sangue. Grande gioi a da Marro w Svizzera per il succes so delle co rse. WORLD MARROW DONOR DAY – GIORNATA DELLA BUONA AZIONE IN SVIZZERA Migliaia di persone informate sulla donazione di cellule staminali del sangue: 75 stand in 17 Cantoni 300 volontari sul posto 7500 opuscoli distribuiti 1100 messaggi WhatsApp inviati Le impressioni: www.sbsc.ch/ giornata-della-buona-azione della iornata re s e n ti alla G ieme ai rano p sto ins estra) e Berna, sul po nto di cellule ch (a d i W ü th ri to n e d n pia tr a e Reto eimberg, Can ottoposto a u Nadine a H to s it a . azione gli è sta o di v buona n o d e i loro fi u o p ri mo ann .U el s parenti del sangue n ali stamin Trasfusione CRS Svizzera Laupenstrasse 37, casella postale, 3001 Berna Tel. +41 (0)31 380 81 81 info@sbsc.ch, www.sbsc.ch
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