Fernando solanas, febbraio 1993 - alleo.it
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alleo people © - fernando solanas fernando solanas, febbraio 1993 a cura di Marcello Cella e Elena Pinori Il film è un viaggio muoversi, perché i personaggi sono tutti Ho viaggiato attraverso l'America del Sud sulla strada. La grande difficoltà è che le per capire la realtà socioculturale dei vari riprese sono girate all'80% in esterno, per paesi, scegliendone alcuni rispetto ad cui la fotografia e la luce sono state un altri. Ognuno di loro ha la sua particola- problema, perché il cielo è come minimo rità, ma a me interessava avere uno spa- la metà dell'immagine e quando è senza zio per la civiltà andina. Quando si vede in nubi è molto difficile trovare la soluzione sala un film come "El viaje" si pensa che fotografica. Molte volte abbiamo viaggiato tutto sia stato pensato e calcolato per per due o tre ore per andare a girare in un farlo esattamente come appare. In realtà, luogo e abbiamo trovato esattamente il come dice Martin: "Un'opera è come un contrario di ciò che ci si aspettava sul viaggio", è una tappa della vita che pre- piano luministico; quindi, abbiamo aspet- suppone sempre un movimento pieno di tato la luce adatta fino alle cinque di mat- avvenimenti e di conflitti, che va un po' tina. Come quando siamo partiti per il avanti, si ferma, poi riparte. Fare un film Capo Arenas, in Santa Cruz, in fondo al è una lunga battaglia. Si comincia con la continente. Questo punto è molto vento- lotta per trovare il denaro e si continua so: sono circa settanta metri fra lo stretto con quella per trovare dei buoni collabora- di Magellano e l'Atlantico dove c'è una tori fino a quella con il tempo e con la luce sorta di nebbia molto misteriosa che crea per le riprese per arrivare al montaggio e una luce speciale. È un luogo di una magia infine alla distribuzione. Un film è il risul- straordinaria e noi, in un giorno d'estate, tato di tutti questi conflitti e anche del abbiamo fatto centocinquanta chilometri desiderio di scoprire una realtà e della per arrivarci. capacità di amministrare le proprie ener- gie e tutti i finanziamenti. Il film è finzione Il protagonista di "El viaje" si chiama El Viaje: la fotografia Martin Nunca, come il personaggio del Nella realizzazione del film ho collaborato film "I figli di Fierro". La traduzione di strettamente con il direttore della fotogra- Nunca è "mai" e quella di Alguin, nome di fia, con cui lavoro insieme da molti anni. un altro personaggio, "qualcuno". Questi Io mi occupo direttamente delle scenogra- nomi immaginari, da fumetto, mi piaceva- fie, perciò l'inquadratura e l'immagine no e mi parevano adatti per aiutare a sono fondamentali per me. Sono stato tre capire che siamo di fronte ad un'opera di volte in America Latina per cercare i luo- finzione. Un film, come ogni opera d'arte, ghi dove fare la produzione. Ho fatto circa non è mai la realtà, ma una rappresenta- cinquemila fotografie, realizzato dei video, zione convenzionale e poetica della realtà. e al momento di girare potevo dire di Contiene riferimenti diretti ma è fatto per- averlo già fatto molte volte. In questo film lopiù di convenzioni. Nella creazione arti- anche la regia è più asettica che in quelli stica ci sono le immagini poetiche e la precedenti. È un film concepito come convenzione drammatica, affiancata dall'i- un'opera musicale in vari movimenti. dea di recuperare il senso ludico. L'arte Nella prima parte, tutte le inquadrature deve essere divertente, nel senso buono, sono fisse, non c'è nessun travelling, non perciò è inutile che sia piena di solennità, c'è nessuna panoramica, tutto il movi- di identificazioni, di parole pesanti. Il mento è all'interno del quadro. Nella dramma e la tragedia esistono, ma esiste seconda, il viaggio, la camera comincia a anche il gioco, il divertimento, la capacità 1
di ridere della tragedia. Di fronte ad una guaggio del cinema è grandioso perché realtà orribile, di una decadenza totale, ad sintetizza quasi tutti gli altri linguaggi e un mondo irrazionale o al limite del razio- permette l'espressione viva dell'uomo, e nale, disumanizzato, egoista, possiamo questa è una testimonianza molto più esprimerci in modi diversi: fare l'aedo del interessante ed intransigente della sem- Dio Mercato o l'aedo plice denuncia. Per esempio, tutti sanno dell'Internazionalizzazione dell'Economia, che il dottor Rana è un corrotto e un defi- fare una grande tragedia con una grande ciente, allora la metafora di Buenos Aires melanconia di sconfitta oppure mettere è più interessante per riflettere. Io voglio tutte queste cose sotto forma di satira. fare un cinema dove non ci sia soltanto Penso che la capacità di ridere delle tra- sentimento, ma anche pensiero, riflessio- gedie sia un atteggiamento positivo, per- ne, un cinema in cui ci sia il rifiuto dell'a- ciò possiamo prendere in giro almeno una zione hollywoodiana. Un film di viaggio volta Mr. Bush, il presidente Menem e all'americana sarà pieno di azioni violente tutte queste chiaviche che ancora ci sono e di effetti, una sorta di viaggio leggeris- e che non sopportiamo più. simo dove tutto si risolverà per il meglio. Invece, io cerco di fare un viaggio dove L'influenza dei fumetti e della satira tutte le cose restano aperte per cercare di politica forzare gli schemi mentali dello spettato- Credo che nel processo creativo di un film re. L'opera d'arte è sempre un'ipotesi, una arrivi un momento in cui tutte le cose che provocazione, un'apertura, e deve sempre uno ha conosciuto si incontrano e si completarsi con l'interpretazione dello mischiano con la propria immaginazione e spettatore o del lettore. Ognuno allora fa con la propria necessità di esprimere il suo proprio viaggio, compone l'universo, qualcosa. Non posso negare di conoscere sente il film in maniera diversa. Questa è e di amare Fellini e di aver imparato molto la cosa più importante per me. da lui, però penso che in questo film sia prevalsa l'influenza della mia esperienza Il popolo è il vero protagonista di disegnatore di fumetti, fatta intorno ai In questo film c'è il mio attuale pensiero venticinque anni. Penso che il fumetto sia sulla vita contemporanea del mio paese e una grande forma di espressione artistica dell'America Latina. La Spagna ci aveva e in Argentina ha una tradizione impor- lanciato un invito a pensare seriamente ai tante quanto quella della caricatura, della cinque secoli passati dalla scoperta rivista (una forma di teatro leggero che dell'America. Allora, io e altri scrittori e fonde l'espressione picaresca con la satira autori abbiamo contestato questa conce- e la critica politica) e della satira politica, zione della scoperta, dicendo che sono che credo abbia molto influenzato questo stati cinque secoli di vampirizzazione del- film. l'uomo latino-americano che in tutta la sua storia non ha mai fatto alla terra ame- Il film è denuncia e riflessione ricana ciò che le ha fatto l'uomo occiden- Il mio cinema non è soltanto una denun- tale in pochissimo tempo. Perciò io credo cia, perché tutte le cose che si dicono in che la cosa più interessante del film sia il "El viaje" si vedono anche nei giornali, recupero di questa umanità, di questa nelle riviste, e in altre forme di espressio- gente. Certamente, non possiamo parlare ne del pensiero. Ho fatto questo film per- di un popolo partendo da una verità asso- ché volevo esprimere una realtà attraver- luta. Nel Paese ci sono dei settori in rivol- so una serie di personaggi usando il lin- ta, che evidentemente sono quelli che sof- guaggio cinematografico. Più importante frono per la politica attuale, che hanno la della denuncia è l'espressione di un'uma- sensazione di essere impotenti e di non nità, di alcuni personaggi popolari, perciò avere spazio per parlare. Ma ci sono ho voluto dare immagine e voce a questa anche settori che beneficiano di tutta que- parte della nostra società che non ha pre- sta politica. Un film, come ogni altra opera senza nel cinema o nella televisione. Il lin- artistica, non è che un piccolo contributo 2
all'interno di un processo, perciò è inutile nuare ad abitare in un mondo putrefatto pensarlo come una cosa definitiva. di corruzione e di merda. Una grande L'uscita di "El viaje" nelle sale ha suscita- parte della popolazione è cosciente di to una grossissima polemica. Ci si chiede- tutto ciò, ma ha talmente tante frustrazio- va se il film fosse da vietare o meno, quin- ni, una più forte dell'altra, che le impedi- di se distribuirlo oppure no e poi in quan- scono la costruzione di quelle cose che te sale distribuirlo. Pensate che è stato ancora mancano. Credo che l'espressione visto da duecentomila spettatori, che sono epica di questo sentimento di assurdità tanti oggi in un paese che, in circa sette richieda una ricerca seria ed impegnata. anni, ha ridotto di un quinto le sale cine- matografiche. La collaborazione con Gismonti e Piazzolla Il film è l'assurdo che regna nella La collaborazione con Gismonti è stata realtà interessante anche se difficile da realizza- Amo moltissimo l'opera di Garcia re, perché lui vive in Brasile ed io, che nel Marquez, grande artista e grande scritto- frattempo io avevo subito l'attentato, ero re, dal linguaggio straordinario che coin- costretto a stare a letto. In quel periodo, volge il lettore. Le basi degli avvenimenti per di più, è morto Piazzolla, che io sti- delle sue storie sono la magia, la follia e mavo molto e al quale ero legato da l'assurdo della società colombiana. Nello tempo. Per il film ho utilizzato solo due stesso modo, l'assurdità e il grottesco che temi scritti da Piazzolla appositamente per si trovano nel mio film non sono una mia il dramma di Shakespeare "Sogno di una invenzione ma la realtà quotidiana della notte d'estate", messo in scena dalla società argentina. Quando si compra il Comédie Française. Li ho adattati al film e giornale si leggono tante cose irrazionali e ho scritto le parole. Piazzolla era un uomo assurde. Come la vicenda del palazzo che molto polemico. Non avevamo lo stesso crolla all'inizio del film. Doveva essere l'o- modo di pensare, soprattutto in rapporto spedale pediatrico più grande a tutti i problemi politici e sociali. Lui dell'Argentina, secondo il progetto di esprimeva piuttosto un'ideologia da classe Peròn, ma lui non riuscì a terminarlo e il media, molto variabile e spesso con senti- Governo successivo non continuò i lavori, menti anche un po' antipopolari. Era un proprio perché lo aveva voluto lui. Così è uomo molto contraddittorio, e non era stato occupato da gente senza casa. Il sempre come le sue dichiarazioni, scanda- Governo Menem sapeva che con cinquan- lose per la loro cattiveria; era un grande tamila dollari avrebbe potuto finire l'ospe- creatore, con una capacità di lavoro dale ma ha pensato di abbandonare il pro- straordinaria e soprattutto aveva l'osses- getto e ha avuto l'idea di dimostrare il sione, l'ostinazione, dell'artista. proprio potere ricominciandolo da capo. Continuare, continuare, continuare fino in Per cominciare, ha firmato un contratto di fondo. Questa ostinazione era frutto della sei milioni di dollari con una compagnia capacità di resistere alla solitudine di francese per dinamitare la struttura e ha molti anni. Lui era un rivoluzionario, per- organizzato un grande atto pubblico, con ché aveva iniziato una strada che aveva la televisione, la banda musicale, il palco- scandalizzato tutti. Nessuno lo capiva. Gli scenico, per presenziare alla demolizione. dicevano che quello che suonava non era Un mese dopo, Menem ha ordinato un tango. Ma lui continuava lo stesso. Aveva aereo speciale per fare i viaggi all'estero: iniziato da giovane, alla fine degli anni sessantadue milioni di dollari. Tutta que- Trenta, all'età di tredici o quattordici anni, sta corruzione e questa immoralità fanno come bandista. Aveva fatto tutto. Credo parte della realtà di Buenos Aires. Una che sia il musicista più importante che realtà vissuta con pessimismo e con un abbia avuto l'Argentina. Ha inventato una sentimento di sconfitta talmente forti da musica con un'identità tanto forte che ha impedire alla gente di costruire una gran- segnato tutte le generazioni di musicisti di de forza di opposizione e da farla conti- tango o di musica contemporanea della 3
città di Buenos Aires. Per me la sua musi- la fine della guerra civile io sono entrato in ca non è esattamente tango ma qualcosa Argentina con le scarpe sotto il braccio. di molto speciale che definirei musica da Ho avuto delle intimidazioni, ma siccome camera della città di Buenos Aires. il film aveva avuto successo fuori dal paese, hanno preferito lasciarmi libero Solanas e l'esilio piuttosto che arrestarmi, per non provo- Il Paese è come la madre. Ognuno di noi care un caso internazionale. Nei dieci anni è legato al proprio paese. Ci sono paesi successivi bastava avere il nome di una migliori e paesi peggiori, come avviene persona sospetta, il numero di telefono, con le madri. Ma ogni madre è unica. E un legame qualsiasi, per essere cataloga- quando parlo della madre voglio dire le to come delinquente sovversivo, il che cose che interessano davvero, i ricordi, equivaleva ad arrogarsi la libertà di tutto questo mondo affettivo che è la pas- ammazzare le persone, di sequestrarle, di sione e l'energia che ci sostiene. Questo è assassinarle. Allora io sono tornato in il Paese per l'uomo. Però spesso, per Argentina solo dopo il 1983. molte persone, questo legame cambia e allora loro sentono la necessità di uscire, La nuova Argentina di andarsene. Io rispetto tutte le scelte, Il paese è lo stesso della dittatura, Menem perché penso che siano decisioni esisten- ha sviluppato lo stesso piano economico. ziali fortissime che dobbiamo rispettare La dittatura non è dichiarata, formalmen- qualunque esse siano. L'importante è che te funzionano le istituzioni democratiche, ognuno cerchi la propria identità, il pro- c'è una sorta di monarchia. Sarebbe una prio progetto, la felicità, e che cerchi con bugia dire che c'è la persecuzione politica, autenticità. Io sono partito quando non però esiste ancora tutto il potere della avevo più possibilità di vivere. Correvo il repressione, tutti i generali e i capi degli rischio di morire perché ero stato minac- anni della dittatura hanno ottenuto l'indul- ciato di morte e già mi avevano cercato to e sono stati amnistiati. Nel mio film ho per sequestrarmi nel 1976. Sono uscito denunciato l'operato di Menem e, mentre dal paese perché i miei fratelli e gli amici stavo per finirlo di girare, lui ha iniziato mi hanno caricato letteralmente su un due processi giudiziari contro di me, per aereo. Non mi rendevo conto di quanto calunnia. Siccome avevo divulgato tutte le quella realtà fosse pericolosa perché, critiche che facevo contro di lui sono stato come tanti altri, non volevo vedere il peri- attaccato e insultato in tutti i modi. Una colo, che sarebbe stato come riconoscere volta di più il problema era se fare il gioco una sconfitta, come riconoscere che ini- dell'intimidazione o non farlo. Ho avuto ziava un tempo di separazioni e di morte una grandissima prova di solidarietà da molto lungo. Fortunatamente ho fatto solo tutto il paese in un momento di crisi poli- sette anni di esilio, non tanti. E nell'esilio tica, di corruzione, di grande ipocrisia e di c'è solo un momento difficilissimo: quello mancanza di una reale rappresentanza in cui una persona viene facilmente tradi- politica, così, anche se è stato difficile, ho ta per motivi psicologici, per la grande deciso di restare e di parlare più forte di depressione, per la negazione di tutto. prima. Quando Menem ha iniziato il pro- Fino al '75-'76 l'Argentina aveva vissuto cesso, ho pensato di essere fuori da ogni anche con una grande vitalità, nonostante rischio. Avere la possibilità di confrontar- le dittature militari, ed era sempre lonta- mi giudiziariamente con il Presidente era nissima dai grandi stermini del '72-'73 in interessante. Allora ho parlato molto e paesi come l'Uruguay o il Cile di Pinochet. senza fretta; visto che per la prima volta Io ho finito "L'ora dei forni" nel '68. mi davano la possibilità di parlare. Mai Questo film è un grosso documentario avrei immaginato che sarei stato attacca- dedicato a Che Guevara e denuncia tutta to da un commando legato al potere, ai la violenza sociale e politica in atto nel servizi segreti. In realtà, non esiste nes- paese. All'epoca, c'era la dittatura del suna garanzia vera. Ho capito che per generale Onganìa, e quaranta giorni dopo resistere in questa realtà bisogna trovarsi 4
uno spazio e occuparlo. Questa consape- democratico, libero, che sappia difendere volezza l'avevo già acquisita girando per il la sua propria ricchezza con giustizia mondo, e adesso voglio occupare uno sociale e che riconosca che la difesa del- spazio di fronte a tutta questa gente, di l'ecosistema, della natura e della vita è fronte a questo vuoto di progetto e di fondamentale; vogliamo un paese con alternativa. Non sono solo, naturalmente. una democrazia partecipativa e non un Con me c'è molta altra gente che ha sop- paese di ladri. La gente deve prendere portato l'esilio, il carcere, o l'esilio all'in- coscienza del fatto che se non partecipa al terno del paese. Le nuove forze politiche controllo della gestione pubblica non potrà percorrono tre vie: su una c'è chi è com- lottare contro la corruzione della burocra- plice o lavora per il potere attuale; su zia e l'incapacità di tutti i sistemi. un'altra, ci sono i pessimisti e i frustrati, Abbiamo visto quanta corruzione esisteva che non vogliono parlare di niente e sen- nei sistemi socialisti. Bisogna affrontare il tire niente; sulla terza via ci sono quelli problema del rinnovamento etico, formare che resistono e continuano a portare questa cultura, questa abitudine a parte- avanti una loro alternativa. cipare alla politica e al controllo della gestione delle risorse e inventare nuove L'alternativa politica forme per trovare una via multiculturale e Ognuno deve rispondere alla propria multirazziale e per permettere anche l'e- coscienza e se si sente Argentino sentirsi spressione di nuove forme di progetto anche responsabile della situazione economico. Queste cose sono tutte da argentina. Nessuno regala niente a nessu- cercare e da trovare insieme e con pru- no e il cambiamento del paese sarà il frut- denza. to di un processo lungo e doloroso, come lo sono i cambiamenti. Perciò è necessario L'alternativa cinematografica lo sforzo di tutti, la capacità di vecchi e Esiste anche una terza via cinematografi- giovani, di tutte le tradizioni politiche, ca con molti autori che hanno un'espres- democratiche e popolari, che vogliono sione legata alla cultura e alla realtà lati- recuperare il paese, prendere l'impegno e no-americana. Naturalmente, tutto que- la responsabilità di pensare insieme la sto cinema non arriva mai al grande pub- terza via alternativa alle due che fino ad blico. L'America Latina produce ogni anno, oggi abbiamo vissuto con tanta cattiva come minimo, dai duecento ai trecento fortuna. Vogliamo un altro paese e non lungometraggi. Ma questo è un momento possiamo più aspettare che venga da fuori un po' particolare e negli ultimi due o tre un padre salvatore o alcuni illuminati a anni la produzione si è abbassata di cento dire cosa dobbiamo fare. "El viaje", politi- film perché, per esempio, il Brasile, che da camente, è l'espressione della necessità di solo produceva circa cento lungometraggi ricostruire un paese in pieno crollo, in all'anno, non ha prodotto niente. Di tutti piena crisi, è la rinuncia ad un padre sal- questi film gli Europei vedono ben poco, vatore e un invito ad uscire e a cercare perché un film latino-americano viene una strada. Questo è un rischio, ma non proiettato in una sala o programmato alla possiamo inventare niente senza correre televisione molto raramente. L'Europa rischi. Io capisco che la generazione più difende tutto il suo mercato e l'unico che giovane abbia altre idee e altre motivazio- può reggere il confronto è quello degli ni e noi dobbiamo comprenderle e rispet- Stati Uniti. L'Europa si preoccupa di invia- tare la storia particolare di ognuno se re informazioni, assistenza tecnica e film vogliamo essere veramente democratici. al resto del mondo, e chiude le sue porte Noi diciamo unità nella diversità. Vogliamo al Terzo Mondo. Così facendo non rispetta costruire una terza via con tutta questa per primo il pubblico europeo, perché le diaspora che viene da tante frustrazioni, vittime degli organismi addetti all'infor- affinché ognuno veda ancora una piccola mazione sono gli stessi cittadini europei. luce, una piccola speranza, e voglia un Sono gli spettatori, il pubblico, la comu- altro paese, un paese semplicemente nità e la società che si impoveriscono di 5
questa somma capacità di ricezione cultu- mazione e la sensibilità di tutta la società. rale ed informativa ed hanno una visione In tutte le redazioni della stampa scritta e unilaterale del mondo. Una visione che è della televisione la direzione stabilisce anche retrocessa negli ultimi anni, perché quali notizie divulgare e come, e quali tra- si conosce soltanto il linguaggio militare e sformare in avvenimenti. Questa è politi- la sua ottica schematicissima e pericolo- ca della comunicazione applicata alla tele- sissima. Questi sono tempi di una imbecil- visione e assume grande importanza poli- lità, di un egoismo e di una disumanizza- tica e strategica soprattutto nel privato. zione fortissima e il popolo americano è il La televisione deve essere proprietà pub- più povero di tutti, perché di tutto il cine- blica e strumento di cultura e di informa- ma che viene proiettato negli Stati Uniti, zione sociale, sotto la vigilanza e lo sguar- quello non in lingua inglese (il che vuol do attento della comunità. La conduzione dire tutto il cinema europeo, asiatico, afri- della televisione deve uscire dal voto cano e latino-americano) non è mai arri- diretto della comunità e ogni anno o due vato all'uno per cento. Questo non è un deve rinnovarsi. Ogni paese dovrebbe dato economico, ma un dato sociale molto inventare i meccanismi più democratici pericoloso, perché indica che il pubblico e possibili per garantirsi una televisione al la società americana non hanno immagini servizio della cultura e dell'umanizzazione vere di come è il resto del mondo. Il cine- della società. Ma, prima di tutto, dovreb- ma americano è imperialistico, coloniali- be elaborare un progetto culturale per stico: sempre e solo i film americani arri- creare una società che soddisfi le esigen- vano in Europa, in Asia, in America Latina, ze della gente. La politica è uno strumen- in Africa, e l'espressione dell'umanità e to per arrivare alla realizzazione di un pro- dell'intelligenza del resto del mondo fini- getto di società, e presuppone una conce- sce in una risata, perché il resto dell'uma- zione culturale. In questa ottica, la televi- nità o è imbecille o è comunque delineato sione diventa il principale strumento di in modo negativo, è disumanizzato. comunicazione dei modelli umani, indi- Questo è orribile poiché succede nel paese spensabile per uscire da questo momento che ha la più grande potenza militare del di grande debolezza del pensiero critico mondo e diventa pericolosissimo. Inoltre è mondiale e cominciare a ricostruire. È una forma di razzismo. È normale che accaduto tutto e la confusione regna. È un nelle fotografie che si scattano in Somalia momento favoloso per provocare l'inven- non esistano più l'uomo, la donna o il zione dell'intelligenza, per contestare bambino della Somalia, ma il marine ame- quello che ci impongono e recuperare ricano, sinonimo della bontà, con un bam- tutte le cose straordinarie che non sono bino in braccio. L'immagine della bontà state protagoniste negli ultimi trenta-qua- oggi è una macchina di fiction. Allora dob- rant'anni, ma che sono ancora molto inte- biamo essere coscienti che noi siamo vit- ressanti. A tal fine è importante liberarsi time del potere mondiale che è una del pessimismo, dall'immobilità intellet- espressione della barbarie, dell'assenza di tuale e dall'idea che il mercato regna civiltà dalla società di oggi. sovrano. Non è vero. Non è vero, ma intanto lo consentiamo. L'alternativa televisiva Vuol dire che dobbiamo portare fino in Siamo anche vittime di un altro potere: fondo l'idea della democratizzazione della quello televisivo. La televisione è molto società. È necessaria una democrazia più importante di tutta la cultura, di tutte integrale con una grande partecipazione le università, di tutte le scuole e di tutte le popolare attiva, bisogna sperimentare stampe scritte. È importante comprende- nuove forme di controllo e di gestione per re la capacità della televisione di creare avere una società non consumistica e audience e attenzione intorno a sé e distruttiva ma più razionale, più giusta, anche il suo rapporto con l'uomo e la più efficace. Questa sarà la vera moder- società contemporanea. La televisione nizzazione. limita il desiderio, l'intelligenza dell'infor- 6
Primi segni di svolta sare niente che non sia compatibile. Però La scena della partita di tennis con il simil- la coscienza è come l'acqua: piano piano Bush che vince, si alza e va via, fa pensa- si apre la via. Non voglio dire questo tanto re ai paesi dell'America Latina, inginoc- per dirlo. L'anno scorso Menem, alle ele- chiati davanti agli U.S.A. Questo zioni nella capitale federale per il Senato, dell'O.P.A. (Organizzazione dei Paesi ha avuto il settanta per cento di voti con- Americani) è un riferimento all'O.E.A. trari; e il venti per cento dei voti favore- (Organizzazione degli Stati Americani), voli erano, per metà, di altre forze politi- un'organizzazione di Stati, manipolata che. Ciò significa che tutto è cambiato in dagli Americani, in cui non c'è Cuba. Io questi anni. La gente è paziente, ma non sono in lotta contro queste realtà, così è stupida. La gente si informa e vorrebbe come lo è l'America Latina e l'Europa. La che nascesse un'opposizione vera, risposta dell'America Latina è stata evi- responsabile, seria, capace di affrontare dente l'anno scorso. In Brasile si è forma- tutti gli enormi problemi della ricostruzio- to un gran movimento di partiti e di lavo- ne e abbastanza efficace da portare un ratori che ha unito tutta la sinistra, il progetto alla vittoria. Però poi preferisce Partido dos Trabajadores, e che alle ultime starsene a casa. Questa situazione non è elezioni presidenziali ha ottenuto trentatré molto diversa da quella che io trovo anche milioni di voti, perdendo solo per il tre per in Europa. La smobilitazione e il riflusso cento. Inoltre, la mobilitazione popolare sono mondiali. Io, però, posso parlare contro la corruzione del presidente Collor solo del mio paese. La storia politica De Mello, finita con la sua rinuncia all'in- dell'Europa, dell'Italia in particolare, è tal- carico presidenziale, è stata importantissi- mente antica, che per cercare le origini di ma. In Uruguay, il Frente Ampio ha vinto ciò che vivete oggi non basta seguire le il referendum contro la politica delle pri- notizie della stampa e della televisione. vatizzazioni con un lavoro favoloso casa per casa. In Argentina abbiamo protesta- to contro la legge Menem per privatizzare l'insegnamento pubblico. Per venticinque giorni c'è stata una grandissima mobilita- zione che ha unito studenti, professori e genitori, costringendo Menem a ritirare quella legge. Questi sono stati tutti momenti in cui si è cominciato a riformu- lare il movimento sociale. È una cosa che mi ha fatto molto pensare. La situazione argentina è quella di una grande disinfor- mazione e il sentimento che prevale è l'impotenza di fronte ad un governo che manipola tutta la giustizia. Neanche l'altro partito maggioritario d'opposizione, il Partito Radicale, ha fatto opposizione; la maggioranza dei suoi membri è d'accordo con il piano economico liberale e conser- vatore in vigore, che non è diverso da tutte le idee che si sono sviluppate anche in Italia, in Spagna, ecc. E la televisione privatizzata è d'accordo con tutti questi grandi nuclei informativi che partecipano alla festa della privatizzazione, lasciando fuori tutti coloro che vogliono denunciare in maniera vera il sistema socioeconomi- co. È una censura nuova, che non fa pas- 7
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