IL GIORNALINO di Crocetta - N.45 - Korian
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IL GIORNALINO di Crocetta N.45 | maggio 2020 a cura di: Elisabetta Enrieù Mariastella Larizza Pag. 1 IN PRIMO PIANO LA FESTA DEI LAVORATORI Pag.6 CONSIGLI Pag. 7 ANIMAZIONE I COMPLEANNI DEL MESE Pag. 8 I COMPLEANNI DEI FAMOSI IN ITALIA Pag. 13 APPUNTAMENTI DEL MESE B
In primo piano LA FESTA DEI LAVORATORI La Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti paesi del mondo, per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa. LE PRIME ORIGINI, NELL’ILLINOIS La festa dei lavoratori affonda in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale degli Stati Uniti d’America, guidate dall’Associazione dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, i Knights of Labor. Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, legge che entrò in vigore soltanto l’anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un’importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti. La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni di settembre 1
1864 era nata a Ginevra la “Prima Internazionale”, ovvero l’Associazione internazionale dei lavoratori, molto vicina ai primi movimenti socialisti e marxisti dell’epoca. LE OTTO ORE LAVORATIVE La conquista delle otto ore lavorative, iniziata il 1º maggio 1867 soltanto nello stato dell’Illinois, ebbe una successiva espansione lenta e graduale in tutto il territorio statunitense. Ancora nel 1882, nella città di New York, fu organizzata una importante protesta il 5 settembre, mentre due anni dopo, nel 1884, in un’analoga manifestazione americana, gli stessi Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l’evento di protesta avesse una ricorrenza annuale, senza però proporre ancora una data ufficiale nell’Illinois. LA RIVOLTA DI CHICAGO E IL 1º MAGGIO Il 1º maggio 1886, in occasione del 19º anniversario dell’entrata in vigore della legge dell’Illinois sulle otto ore lavorative, fu deciso dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l’astensione dal lavoro, con uno sciopero generale a oltranza. IL QUARTO STATO, DI GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO In quel giorno, anche Chicago partecipò allo sciopero generale, in particolare la fabbrica di mietitrici McCormick. La polizia, chiamata a reprimere l’assembramento, sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri. Per protestare contro la brutalità delle forze dell’ordine, gli anarchici locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell’Haymarket Square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine agricole. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio, quando da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e il ferimento di una cinquantina. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba. Fu il primo attentato alla dinamite nella storia degli Stati Uniti. Il 20 agosto 1887 fu emessa la sentenza del tribunale: August Spies, Michael Schwab, Samuel Fielden, Albert R. Parsons, Adolph Fischer, George Engel e Louis Lingg furono condannati a morte (in seguito a pressioni internazionali la condanna a morte di Fielden e Schwab fu commutata in ergastolo; il cancelliere Otto von Bismarck proibì tutte le manifestazioni in favore degli accusati di Haymarket); Oscar W. Neebe a reclusione per 15 anni. Otto uomini vennero condannati per essere anarchici, e sette di loro condannati a morte. 2
L’11 novembre 1887, i condannati furono tutti impiccati a Chicago. Le ultime parole pronunciate furono: Spies: «Salute, verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte!» Fischer: «Hoch die Anarchie!» (Viva l’anarchia!) Engel: «Urrà per l’anarchia!» Parsons, la cui agonia fu terribile, riuscì appena a parlare, perché il boia strinse immediatamente il laccio e fece cadere la trappola. Le sue ultime parole furono queste: «Lasciate che si senta la voce del popolo!» LA DATA DEL 1º MAGGIO SI DIFFONDE NEL MONDO Nel 1887, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno 1º maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse rafforzare eccessivamente il nascente socialismo, spostò l’oggetto della festività sull’antica Organizzazione dei Cavalieri del Lavoro. Tuttavia, già pochi giorni dopo il sacrificio dei cosiddetti Martiri di Chicago, gli stessi lavoratori della città statunitense tennero un’imponente manifestazione a lutto, prova che le idee socialiste non erano affatto morte. Le notizie degli eventi tragici di Chicago si estesero anche in altri stati di tutto il continente americano, per poi estendersi anche in Europa. La data del 1º maggio fu adottata ad esempio in Canada, soltanto nel 1894, sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferita a precedenti marce di lavoratori tenutesi a Toronto e Ottawa nel 1872. 3
Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale, il giorno 1º maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo. Dall’altra parte dell’emisfero terrestre, come ad esempio in Australia, la commemorazione ricorda la “Festa delle Otto Ore” (lavorative). Tuttavia, nella zona del Queensland, se inizialmente si usava celebrarla sempre il giorno 1º maggio, in epoche più recenti e anche in altre zone australiane si usa farla cadere il primo lunedì di maggio, oppure di marzo, ma anche ottobre. La commemorazione fu poi ripresa anche dal mondo cattolico: il 1º maggio 1955, papa Pio XII istituì per tutta la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici. LA FESTA DEI LAVORATORI IN ITALIA In Italia, appena si diffuse la notizia dell’assassinio degli esponenti anarchici di Chicago nel 1888, il popolo livornese si rivoltò prima contro le navi statunitensi ancorate nel porto, e poi contro la Questura della stessa città, dove si diceva che si fosse rifugiato il console degli Stati Uniti. Soltanto dopo decenni di battaglie operaie e lotte sindacali, le otto ore lavorative verranno dichiarate legali soltanto con il Regio decreto legge n. 692 del 1923. 4
La decisione in Europa in merito alla festività del 1º maggio, ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889, fu ratificata in Italia soltanto due anni dopo. La rivista La Rivendicazione, pubblicata a Forlì, cominciava così l’articolo Per primo maggio, uscito il 26 aprile 1890: «Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento». Tra le prime documentazioni filmate della festa in Italia, il produttore cinematografico Cataldo Balducci presenta il documentario Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 ad Andria (indetta dalle classi operaie) che riprende la festa in sette quadri, e si può – così – vedere il corteo che percorre le strade affollate della Città: gli uomini, tutti con il cappello, seguono la banda che suona, con alcune bandiere. DURANTE IL FASCISMO Durante il ventennio fascista, a partire dal 1924, la celebrazione fu anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma, divenendo per la prima volta giorno festivo con la denominazione “Natale di Roma – Festa del lavoro”. Fu poi riportata al primo maggio dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945, mantenendo lo status di giorno festivo. LA STRAGE DI PORTELLA DELLA GINESTRA Il 1º maggio 1947 la ricorrenza venne funestata dall’eccidio di Portella della Ginestra (PA), nella quale la banda criminale di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone quattordici (di cui undici sul momento) e ferendone una cinquantina. Alcune fonti complottistiche sostengono che tale sparatoria sarebbe stata organizzata dai servizi segreti italiani, con lo scopo di accusare il bandito Giuliano e screditarlo agli occhi dei cittadini. IL CONCERTONE DI SAN GIOVANNI IN LATERANO Dal 1990, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, hanno istituito un grande concerto per celebrare il primo maggio, rivolto soprattutto ai giovani: la manifestazione si tiene a Roma, in piazza di San Giovanni in Laterano, dal pomeriggio alla notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguita da centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmessa in diretta televisiva dalla Rai. 5
CO SIG 1. LAVATI SPESSO LE MANI 2. MANTIENI LA GIUSTA DISTANZA DALLE ALTRE PERSONE (ALMENO 1 METRO) 3. COPRI LA BOCCA E IL NASO QUANDO TOSSISCI O STARNUTISCI 4. NON TOCCARTI OCCHI, NASO E BOCCA CON LE MANI 5. FAI ESERCIZIO FISICO 6. NON USCIAMO, RESTIAMO A CASA! CON QUESTE POCHE, SEMPLICI MA NECESSARIE ACCORTEZZE… CE LA FAREMO! 6
Animazione 2020 I compleanni del mese di Maggio 1 maggio Vi aspettiamo Sig. Diodato Krapez mercoledì 27 maggio 4 maggio alle ore 15.30 sui Piani Sig. Silvio Di Donato per festeggiare insieme 6 maggio i compleanni! Sig.ra Ileana Lazzarini 9 maggio Sig.ra Sandra Berini 12 maggio Sig.ra Annamaria Milan 13 maggio Sig.ra Emma Costa Sig.ra Maria Antonietta Trinchieri 14 maggio Sig.ra Giuliana Millani 15 maggio Sig.ra Addolorata Martucci 17 maggio Sig.ra Elsa De Agostini Sig.ra Livia Bauducco 19 maggio Sig.ra Mariangela Bottini 22 maggio Sig.ra Dominica Carlini 23 maggio Sig. Adelio Bossola 26 maggio Sig.ra Maria Rosaria Pitta 27 maggio Sig.ra Maria Zedda 28 maggio Sig.ra Carla Vernetti 7
I compleanni compiono gli anni nel mese di Maggio… dei “Famosi” in Italia! RAIMONDO VIANELLO Roma 7 maggio 1922 Milano 15 aprile 2010 È stato un attore, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano. Durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni quaranta, ha lavorato a lungo per il cinema come attore comico e sceneggiatore, per poi divenire un conduttore televisivo di noti varietà, dapprima in Rai (Un due tre, Tante scuse) e in seguito in Mediaset (Attenti a noi due), per poi cimentarsi nella conduzione di quiz televisivi (Zig Zag) e programmi sportivi (Pressing). È per questo considerato uno dei padri fondatori della televisione in Italia, insieme a Mike Bongiorno e Corrado. Particolarmente prolifici sono stati i sodalizi artistici prima con Ugo Tognazzi, con il quale negli anni cinquanta ha girato diversi film e condotto il varietà Un due tre, e in seguito con la moglie Sandra Mondaini, con la quale dagli anni sessanta in poi ha realizzato molti varietà e diversi film, oltre alla sitcom Casa Vianello, andata in onda per circa vent’anni. Raimondo era il quarto figlio di Guido Vianello (1880-1965), proveniente da una famiglia veneta con tradizioni marinare originaria di Pellestrina, e di Virginia Margherita Maria dei marchesi Accorretti (1896-1984), di antica famiglia nobile maceratese; nonché nipote del poeta futurista veneto Alberto Vianello e cugino del cantante Edoardo Vianello. Nato a Roma, trascorse la giovinezza a Pola, dove si era trasferito il padre, ammiraglio della Regia Marina preposto al comando della famosa accademia navale già austro-ungarica, e poi, durante la Seconda guerra mondiale, in Dalmazia, sempre per motivi di servizio del padre. 8
Successivamente Raimondo si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, dove conseguì la laurea senza peraltro mai esercitare alcuna professione forense. A seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana come sottufficiale dei bersaglieri, nel 1945 venne detenuto dagli Alleati nel campo di Coltano assieme ad altri personaggi famosi (gli attori Enrico Maria Salerno e Walter Chiari, il giornalista Enrico Ameri e il politico Mirko Tremaglia). Poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, insieme al fratello Roberto, fu atleta e dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma, ma aveva anche la passione per il calcio giocato: venne cercato infatti anche dal Palermo, che nel 1946 militava in Serie B e che gli avrebbe offerto 30.000 lire al mese, ma egli rifiutò l’offerta poiché aveva altre ambizioni. Si limitò quindi a giocare in Terza Categoria nella SaMo, squadra di cui era Presidente che portava le iniziali della sua futura moglie, Sandra Mondaini. CASA VIANELLO Casa Vianello è stata una sit-com trasmessa sulle reti Mediaset dal 17 gennaio 1988 al 27 maggio 2007, la più longeva prodotta dalla televisione italiana. La serie si incentra sulla vita quotidiana dei coniugi Sandra Mondaini e Raimondo Vianello (sposati sia nella finzione della sit-com che nella vita reale), i loro battibecchi e le loro iniziative, sempre portate avanti in maniera maldestra all’insegna di equivoci e doppi sensi. Ogni episodio narra una di tali bizzarre iniziative; essa fallisce sempre miseramente e termina sempre con una tragicomica conseguenza, come una rissa condita di botte e insulti, con Raimondo che viene picchiato brutalmente da qualcuno, una bruttissima figura con gli ospiti, minacciati di essere denunciati, essere arrestati dalla Polizia, scoprirsi truffati o altre situazioni simili o loro varianti. La conclusione di ogni episodio è celeberrima, ed è entrata nell’immaginario collettivo degli italiani: nel letto matrimoniale Sandra si lamenta con Raimondo della sua vita, a suo giudizio troppo grama, noiosa e piatta, lamenta che non succeda mai niente nonostante la spiacevole e concitata conclusione della giornata, ripete più volte la storica battuta «Che barba, che noia, che noia, che barba», poi dà la buonanotte al marito in modo sarcastico, si corica e scalcia nervosamente sotto le coperte, mentre Raimondo si limita a lanciare alla moglie alcuni sguardi o a rivolgerle alcune parole mentre continua imperturbabile a leggere La Gazzetta dello Sport. 9
ALBANO CARRISI Al Bano, pseudonimo di Albano Carrisi (Cellino San Marco, 20 maggio 1943), è un cantautore, personaggio televisivo e attore italiano Al Bano è diventato famoso in tutto il mondo grazie al duetto con la sua ex moglie Romina Power e per canzoni di successo come: Felicità, Ci sarà, Nostalgia Canaglia e Libertà. Ha vinto il Festival di Sanremo 1984. Adolescente, all’età di soli 16 anni, parte per Milano, seguendo le orme di Domenico Modugno, allora un autentico modello per chi sognava una carriera nel mondo della musica. A Milano, per mantenersi, svolge i lavori più svariati. Albano comincia così a scontrarsi con le prime difficoltà della vita, periodo che in età matura ricorderà come “l’Università della vita”. Rispondendo ad un annuncio del “Clan Celentano”, casa discografica fondata da Claudia Mori e Adriano Celentano, che ricercava nuove voci, Albano Carrisi viene subito ingaggiato: compie così i primi passi nel mondo della musica leggera italiana. Dotato di una voce inconfondibile, di vasta estensione e di un’intonazione perfetta, Al Bano diventa presto un beniamino del pubblico. E’ lui stesso a scrivere quasi tutte le sue canzoni. Dopo poco più di due anni firma il suo primo contratto importante con l’etichetta EMI. E’ il 1967 quando incide il 45 giri della canzone “Nel sole”, una delle sue canzoni più belle e ancora oggi richiestissima dai suoi fan. Il successo di- scografico è straripante: sono un milione e trecentomila le copie vendute. Nello stesso anno Al Bano partecipa al tour italiano dei Rolling Stones. Sulla scia del grande successo scrive altre grandi canzoni (“Io di notte”, “Pensando a te”, “Acqua di mare”, “Mezzanotte d’amore”). Da alcune di queste vengono tratti film di ottimo successo. Sono questi gli 10
anni in cui il cinema segue la musica, e non è raro trovare film costruiti proprio attorno al successo di una canzone. Durante le riprese del film “Nel Sole”, Albano conosce Romina Power, figlia dell’attore Tyron Power, che sposa il 26 luglio 1970, e da cui da avrà quattro figli. Anche l’attività dal vivo è intensa e riscuote grande successi: Al Bano vola dal Giappone alla Russia, dagli Stati Uniti all’America Latina. Soven- te i viaggi musicali dell’artista vengono raccolti in documentari musicali, diretti dallo stesso Al Bano, poi trasmessi dalla RAI. La passione di Al Bano per la macchina da presa si riscontra anche in alcuni video, tra cui “Nel cuore del padre”, un omaggio al padre Carmelo Carrisi. Il successo di Al Bano viene tributato in ogni parte del mondo: tra i premi più significativi vi sono 26 dischi d’oro e 8 dischi di platino. Nel 1980 vince a Tokyo il “Kawakami Award” (al Pop festival della Yamaha). Nel 1982 in Germania riceve un “Golden Europe”, premio che spetta all’artista che ha venduto il maggior numero di dischi. Sempre nel 1982 Al Bano stabili- sce un record assoluto in Italia, comparendo nella hit parade con quattro canzoni contemporaneamente. Nel 1984 vince il Festival di Sanremo con la canzone “Ci sarà”, in coppia con la moglie Romina Power. Nel 1991 la coppia celebra 25 anni di carriera artistica con un’antologia che comprende i 14 brani tra i più popolari del loro vasto repertorio. Nel 1995 esce in Italia l’album “Emozionale”, per realizzare il quale Al Bano si avvale della collaborazione del famosissimo chitarrista Paco De Lucia e del grande soprano Montserrat Caballé. Nella seconda metà degli anni ‘90 si apre una nuova fase artistica per Al Bano Carrisi, che torna come solista al 46° Festival di Sanremo, ottenen- do grandi consensi con il brano “E’ la mia vita”. Senza mai tralasciare la musica leggera, si fa sempre più forte la voglia di cimentarsi con la lirica, tentazione naturale per un artista con così straordinarie doti canore. Così Al Bano si esibisce a Bad Ischl (Salisburgo, Austria) con i grandi tenori ec- cellenza” Placido Domingo e José Carreras dimostrando grande qualità. Nell’occasione proprio Domingo e Carreras hanno consegnato ad Alba- no il doppio disco di platino per “Concerto Classico”. Dopo la tragedia di aver perso la figlia primogenita Ylenia, le cui circo- stanze a tanti anni di distanza sono ancora avvolte dal mistero, Al Bano e Romina entrano in una crisi che li porterà alla separazione nel marzo del 1999; “Nessuno può immaginare quanto siamo stati felici per 26 anni” dichiarerà Albano. Nel 2001 partecipa al Festival della Musica Italiana a Mosca nella sala concerti del Cremlino. Nel mese di novembre dello stesso anno conduce sulla rete televisiva Rete 4, “Una voce nel sole”, un programma del tipo 11
“one man show”; l’esperienza si ripete poi nel marzo 2002 con la trasmissio- ne “Al Bano, Storie d’amore e d’amicizia”. Nel 2003 viene insignito a Vien- na dell’”Austrian Award” (insieme, tra gli altri, a Robbie Williams ed Emi- nem). In Austria, Al Bano aveva presentato il suo ultimo cd dal titolo “Carrisi canta Caruso”, un omaggio al grande tenore. Il lavoro ha ottenuto grandi apprezzamenti in tutto il mondo, raggiungendo la vetta della classifica per diverse settimane in Austria, come in Germania. Enorme il successo anche nei Paesi dell’Est, in particolare in Russia. Poi nel 2001 Albano conosce una nuova compagna, Loredana Lecciso, che gli darà due figli oltre a qualche grattacapo, quando, tra il 2003 e il 2005, la voglia di Loredana di emergere come personaggio televisivo pro- curerà all’immagine della coppia dei profondi alti e bassi. La vita artistica di Al Bano non è slegata dalla sua profonda fede religiosa. Sul piano personale, illuminanti sono stati gli incontri con papa Giovanni Paolo II, al cospetto del quale il cantante si è esibito diverse volte. Parti- colarmente vivo è anche il ricordo di Padre Pio, conosciuto negli anni ‘50, alla cui memoria è stato intitolato un premio recentemente assegnato al cantante. Un altro grandissimo successo personale per Albano Carrisi è stato il ricono- scimento per essere diventato ambasciatore dell’ONU contro la droga. Ad assegnargli il prestigioso incarico è stato il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. Infine Al Bano è stato nominato anche Ambasciatore della FAO. Oltre alla musica e la famiglia Al Bano divide i suoi impegni anche con la sua azienda vinicola e il suo villaggio vacanze (una struttura alberghiera immersa nella campagna salentina) attività queste che l’artista cura e se- gue con grande passione. Al Bano è stato uno dei protagonisti dell’edizione 2005 del fortunato pro- gramma tv “L’isola dei famosi”. Nel mese di aprile 2012 esce il suo libro dal titolo “Io ci credo” in cui descri- ve la sua esperienza religiosa e di quanto sia importante per lui la fede in Dio. Alla fine del 2013 e ancora nel dicembre del 2014 conduce su Rai Uno “Così lontani così vicini”, con Cristina Parodi: un programma in cui si rac- contano le storie di persone che chiedono aiuto per ritrovare i propri cari, con i quali non riescono più a mettersi in contatto da lungo tempo. Alla fine del 2016 subisce un intervento dopo un infarto. Solo pochi giorni più tardi viene ufficializzata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2017: Al Bano presenta la canzone “Di rose e di spine”. Nel 2018 termina la relazione sentimentale con Loredana Lecciso. 12
Appuntamenti del mese A cura dell'Unione Sportiva Acli di Torino LUNEDÌ GRAZIE, PREGO, SCUSI, CANTERÒ ore 15.30-17.00 | ai Piani VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-12.00 | ai Piani MARTEDÌ RIFLESSOLOGIA PLANTARE | ore 10.00-12.00 | Blocco 2 Trattamenti singoli VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-12.00 | ai Piani MERCOLEDÌ ai Piani VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-12.00 6 E 20 MAGGIO: GIOCHI INSIEME | ore 15.30-17.00 13 MAGGIO: GRAZIE, PREGO, SCUSI, CANTERÒ ore 15.30-17.00 27 MAGGIO FESTA DEI COMPLEANNI GIOVEDÌ VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-12.00 | ai Piani MUSICOTERAPIA | ore 15.00-16.00 | Blocco 1 SEDUTE INDIVIDUALI ore 16.15-17.15 | Blocco 2 SEDUTE INDIVIDUALI VENERDÌ VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-12.00 | ai Piani BOCCIABILI | ore 15.00-17.00 | Salone Biblioteca in piccoli gruppi IL POMERIGGIO: MERENDA SFIZIOSA CIN PIZZA! SABATO VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-12.00 | ai Piani 13
Residenza Crocetta | Via Cassini, 14 | Torino T 011 56 82 360 | info@residenzacrocetta.com www.korian.it MAGGIO 2020 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 14
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