"è Lui che cercate" - Parrocchia San Nicola in Dergano
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ANNO V | NATALE 2021 PARROCCHIA S. NICOLA IN DERGANO, MILANO Giovanni Bellini - Presentazione di Gesù al tempio - 1460 “è Lui che cercate” Cari amici, come un uomo nato da una donna, a Venezia. Rappresenta la Presenta- arriva di nuovo Natale con il suo in una famiglia, in un paese cono- zione di Gesù al tempio. Maria lo carico di bene e di speranza. sciuto, Betlemme. consegna al vecchio Simeone che E noi come lo accogliamo? Come lo esclama pieno di gioia e di stupore: Si parla di un bambino e un bambi- accoglie il nostro mondo? “I miei occhi hanno visto la tua no suscita sempre stupore e atten- Con lo sgomento che viene da salvezza”. Maria però lo consegna zione anche in chi non è più giorni difficili, con il dolore per la anche a ciascuno e ciascuna di noi capace di amore e di meraviglia propria incapacità a scegliere per la come a dirci: “A Lui dovete guar- nella sua quotidianità. Ci viene vita e la verità, con un vuoto di dare, è Lui che cercate”. Accoglia- donato un bambino: ma chi è significato che invade l’esistenza molo nelle nostre mani pieni dello questo bambino nato da donna, così che si cerca di riempirla con ciò stesso stupore del vecchio Simeone: nato sotto la legge? che per un istante soddisfa, ma che di Lui abbiamo bisogno e a Lui Da sempre la Chiesa riconosce in lui lascia ancor più svuotati e delusi. O vogliamo continuamente rivolgere il dono del Padre all’umanità. non piuttosto con la gioia e la l’attenzione della nostra vita. Dio si è chinato sulla nostra condi- trepidazione per l’arrivo di un dono zione con infinito amore dandoci il certo atteso ma ancora imprevisto? Auguri di buon Natale a tutti voi Figlio e offrendolo a noi in modo L’immagine che ci accompagnerà ed alle vostre famiglie che lo potessimo conoscere e in questo Natale è una bellissima incontrare: come un bambino, opera di Giovanni Bellini conservata don Mario “In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le deci- sioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”. Giovanni Paolo II - 19 agosto 2000 - Veglia di preghiera della Giornata della Gioventù
Riflessione sul Natale di Papa Francesco, Natale 2020 “Lasciamoci diventare un po’ bambini rimanen- do a contemplare la scena della L’altro giorno, parlando con alcuni scienziati, si parlava dell’intelligenza prendere dalla Natività, e lasciare che rinasca in noi lo stupore per il modo “meraviglio- artificiale e dei robot… ci sono robot programmati per tutti e per tutto, e tenerezza di so” in cui Dio ha voluto venire nel mondo. Chiediamo la grazia dello questo va avanti. E io dissi loro: “Ma qual è quella cosa che i robot mai stupore: davanti a questo mistero, a potranno fare?”. Loro hanno pensa- Dio” questa realtà così tenera, così bella, to, hanno fatto delle proposte, ma così vicina ai nostri cuori, il Signore alla fine sono rimasti d’accordo in Sono contento di ritrovarmi con voi ci dia la grazia dello stupore, per una cosa: la tenerezza. Questo i in questo nostro appuntamento incontrarlo, per avvicinarci a Lui, per robot non potranno farlo. E questo natalizio. Vi ringrazio di essere avvicinarci a tutti noi. Questo farà è quello che ci porta Dio, oggi: un venuti, anche con i vostri familiari. rinascere in noi la tenerezza. modo meraviglioso in cui Dio ha Grazie! voluto venire al mondo, e questo fa rinascere in noi la tenerezza, la C’è un modo semplice di prepararsi tenerezza umana che è vicina a a vivere con più consapevolezza il quella di Dio. E oggi abbiamo tanto Natale. Lo voglio ricordare a voi e bisogno di tenerezza, tanto bisogno me, è alla portata di tutti: meditare di carezze umane, davanti a tante un po’ in silenzio davanti al presepe. miserie! Se la pandemia ci ha Il presepe è una catechesi di quella costretto a stare più distanti, Gesù, realtà, di quello che è stato fatto nel presepe, ci mostra la via della quell’anno, quel giorno, che abbia- tenerezza per essere vicini, per mo sentito nel Vangelo. Alla scuola essere umani. Seguiamo questa Il cammino di San Francesco d’Assisi, possiamo strada. Buon Natale! Sinodale IL CAMMINO SINODALE Nella nostra diocesi si è aperto un racconto della loro vita, con l’ascolto Battista Montini entrò come vesco- evento ecclesiale chiamato delle voci degli altri, attraverso vo a Milano pensò a una missione Cammino Sinodale. Nasce dal l’incontro con coloro che ancora non cittadina a cui diede come tema: desiderio che le nostre comunità si conoscono Cristo o che non lo “Dio, nostro Padre”. A distanza di aprano all’incontro con le realtà conoscono più. così tanti anni rimane attuale che le circondano e diventino quell’intuizione. Il cammino sinoda- missionarie. Il cammino sinodale è un evento le non porterà nessun frutto se lo Per questo anche nel nostro religioso. Nasce dalla preghiera che vivremo come un’inchiesta sociolo- decanato si è costituito un gruppo Cristo rivolge il giovedì santo al gica sulla fede nostra e degli altri o di lavoro per iniziare questo Padre: fa’ che tutti mi conoscano come un incontro psicologico che cammino comune a cui partecipa perché gli uomini siano una cosa ci rassicuri a vicenda. Il cammino anche il nostro parrocchiano Luca sola e si radunino tutti in un unico sinodale è un’opera di evangelizza- Ferrando. Riportiamo le parole ovile e sotto un solo pastore (cfr. Gv zione che inizia come ascolto, con le quali l’Arcivescovo ha dato 17). Il cammino sinodale è una condivisione e continua come inizio a questa avventura. dilatazione della Chiesa, è una annuncio e invito alla comunità. apertura delle sue tende (cfr. Is 54,2) Un buon esempio di tutto ciò può Cari fratelli e sorelle, inizia oggi il affinché nuovi uomini e donne essere ritrovato nell’incontro di Gesù cammino sinodale della nostra possano entrarvi, possano sperimen- con la Samaritana che potremmo Chiesa e di tutte le Diocesi del tare l’abbraccio misericordioso di tenere presente in questi mesi mondo. Cammino sinodale significa Cristo alla loro vita. come icona a cui guardare e a cui camminare assieme a Dio e verso ispirare i nostri passi.” Dio, camminare nella sequela di Aprire i confini della nostra tenda Cristo e, infine, camminare con i significa concretamente uscire dalle fratelli e verso i fratelli. nostre chiese e dalle nostre case per Durante questa celebrazione andare incontro alle persone. liturgica desidero riflettere con voi Dobbiamo chiedere con insistenza sul significato di questo cammino. Il al Signore che i nostri cuori e le cammino sinodale è un evento nostre menti trabocchino di grazia e ecclesiale. Esso riguarda tutta la di verità cosicché l’uscire verso gli nostra Chiesa, tutti i suoi membri, altri non sia uno sforzo morale, ma che vi potranno partecipare in forza un desiderio incontenibile. del loro battesimo. Innanzitutto con Il cammino sinodale sia l’inizio di la preghiera, poi con la testimonian- una nuova missione della Chiesa. za attiva della loro fede, con il Quando nel lontano 1954 Giovanni -2-
La vita della comunità a Lucio Dalla e alle sue canzoni piene di umanità. La domenica ci è stata offerta dal Signore nella pienezza della luce. Una luce che ha reso ancora più significati- va la Celebrazione Eucaristica per gli 80 anni della consacrazione della Chiesa presieduta dell’Arci- vescovo, a cui siamo grati per la Sua presenza e che ha sottolineato il significato e il valore per noi di questo evento. Il pomeriggio è stato illuminato da numerose iniziative: lo spettacolo per i ragazzi e la presenza così coreografica degli sbandieratori che hanno richiamato nel nostro grande cortile molti spettatori. L’incontro centrale della festa La festa di Dergano sulla figura di Dante illustrato dalla prof. Chiara Uboldi ci ha accompagnato a scoprire come anche per il sommo poeta l’esistenza Con speranza e desiderio grande tutti gli educatori con la partecipazio- è stata un lungo cammino alla ricerca abbiamo preparato dopo l’estate la ne numerosa di tante giovani famiglie. del volto del Mistero. festa di Dergano. L’abbiamo desidera- Nel pomeriggio alcuni giochi in cortile La serata di canti, preparata dai ta per dare a noi e a tutto il quartiere condotti dai papà hanno visto nostri giovani studenti è stata la un segno visibile di speranza. lietamente radunati i nostri ragazzi, conclusione della festa: la loro presen- L’abbiamo per questo intitolata mentre la sera con la cena ci è stato za e il loro modo di stare insieme nel “Dagli occhi si capisce quando la possibile partecipare a una serata di canto sono stati il segno di una “nuova vita ricomincia“ canti che hanno illustrato il tema della e fresca” speranza per il nostro La prima domenica di ottobre la festa. quartiere e la nostra parrocchia. consueta festa dell’oratorio ha avuto Nei giorni di sabato 9 e domenica 10 Un grazie di cuore a tutti coloro che inizio con una solenne Celebrazione ottobre si è svolta la tradizionale festa con la loro generosa presenza hanno Eucaristica durante la quale abbiamo di Dergano. E’ parso a molti che in reso possibile la realizzazione della affidato al Signore i nostri ragazzi e quelle giornate la certezza di una festa. ripresa sia diventata evidente per il numero di persone presenti, per gli sguardi stupiti per i tanti incontri proposti e insieme desiderosi di rendere visibile una comunità che vive e vuole testimoniare a tutti la certezza della propria vita Così una straordinaria e impensata partecipazione ha dato inizio alla festa nella serata di sabato nella condivi- sione della cena e poi assistendo allo spettacolo musicale dedicato La cresima, il catechismo e la vita in oratorio La ripresa della vita insieme ha Così è stato oltremodo di richiamo crescita, dicendo loro di rimanere reso in modo particolare visibile la per tutta la comunità la Cresima fedeli alla comunità che li ha presenza dei nostri ragazzi che in che hanno ricevuto i nostri ragazzi accompagnati in questi anni. questi mesi riempiono i cortili del di prima media. Hanno ricevuto il Desideriamo accompagnarli in nostro oratorio sia per i giochi dono dello Spirito dalle mani di Sua questo momento nelle loro scelte come per il catechismo, mentre i Ecc. Mons. Adelio Dell’Oro ormai perché il dono dello Spirito illumini più grandi si ritrovano a condivi- caro amico della nostra comunità. l’avventura che iniziano. Un grazie dere la loro vita con lo studio Tornato, dopo due anni di lontanan- particolare va a don Gabriele e alle insieme e i vari incontri. E’ proprio za a causa della pandemia, in Italia catechiste che con vera dedizione li vero che l’oratorio è sempre di più ha esortato i ragazzi a vivere con hanno accompagnati in questi la loro casa. generosità il tempo della loro difficili mesi non lasciandoli mai soli. -3-
L’incontro con don Juliàn Carron per chi mi incontra?” «Tocca a noi Fare memoria di questo rende capaci, portare agli altri il dono che ci è stato tra l’altro, di superare le eventuali dato, perché questo è il metodo di obiezioni su di sé o sugli altri: le Dio: scegliere alcuni per arrivare a simpatie o antipatie, le divisioni, i tutti», ha risposto Carròn. «Ma se giudizi, le misure… per questo Carròn coloro a cui è stato rivolto l’invito, non ha invitato tutti a «fare un lavoro su di ne vedono il fascino, sarà difficile che sé e a guardarsi con tenerezza, con possano essere tramite dell’incontro. vero amore al proprio destino». Cosa Quindi la prima nostra responsabilità succederebbe se, in una parrocchia è rispondere all’iniziativa che Dio ha come la nostra, ciascuno avesse questa «Dà un po' di soggezione parlare in preso con noi». E non è una serietà con la propria vita? «Ci sarebbe una parrocchia dove hanno operato questione di personalità («possono un contagio», è stata la risposta, ma figure così rilevanti, da don Bruno ai esserci persone con grandi doti, che ben diverso da quello del virus: «Sareb- suoi successori. Avete una tradizione però non comunicano nulla»), quanto be una parrocchia davvero missionaria, di testimoni talmente autorevoli che piuttosto lasciarsi toccare da dove si esce dalle mura per arrivare non so che cosa posso aggiungere un’esperienza viva, senza ingabbiarla ovunque, al lavoro, in famiglia, agli alla grande storia che vi precede»: nelle nostre immagini, come spesso amici, comunicando questa novità a ha voluto esordire così, spiazzando la ci insegnano gli “ultimi arrivati”: tutti». Una sfida da raccogliere anche e maggior parte dei presenti, don «Sono loro, i “nuovi”, a sorprendersi di soprattutto in questi «tempi difficili, Juliàn Carròn, presidente della quello che a noi appare scontato. ma belli» dove – ha concluso don Fraternità di Comunione e Liberazio- Invece è semplice: non serve nessuna Juliàn – capita a tutti, in certi momenti, ne, invitato da don Mario a Dergano il strategia, solo la condivisione di di non vedere più il fascino dell’inco- 27 ottobre in occasione degli 80 anni quello che a noi è dato in modo ntro cristiano. Non bisogna però mai della parrocchia. Non una captatio sovrabbondante. Se l’incontro con perdere di vista il fatto che, in qualun- benevolentiae, la sua, ma un richiamo Cristo domina il nostro sguardo, lo que difficoltà, «Cristo non è mai parte alla semplicità necessaria per acco- trasmettiamo anche “solo del problema, ma della soluzione». gliere una tale tradizione ma soprat- respirando”». Questo non significa, ha Siamo profondamenti grati a don tutto per verificarla, perché ridesti aggiunto, che non siano utili le Juliàn Carron per la sua presenza l’interesse del nostro io e di quello iniziative missionarie o educative così familiare alla nostra comunità e degli altri. (come la presenza, sul territorio della lo affidiamo al Signore perché lo È ancora affascinante l’incontro con nostra parrocchia, delle scuole della sostenga in questo momento di Cristo? Questo il titolo della serata, Fondazione Mandelli Rodari, o le particolare incertezza per la sua vita, costruita come un dialogo tra Carròn tante attività dell’oratorio); il punto ma siamo sicuri che così come lo ha e alcuni parrocchiani, uno dei quali rimane però l’autocoscienza dei accompagnato in questi lunghi anni ha posto subito la domanda cruciale. cristiani, «quello che uno è»: ciascuno di guida certa di Comunione e “Se non è affascinante per me il di noi infatti è generato e amato da Liberazione, lo sosterrà in quello che cristianesimo, come potrebbe esserlo Colui che lo fa in ogni istante. di nuovo gli sarà chiesto. AVVENTO È arrivato così il tempo dell’Avvento. Con grande rammarico non è stato possibile la visita e la benedizione a tutte le famiglie, sostituita da coloro che non hanno avuto la possibilità della visita del sacerdote dalla benedizione delle famiglie, invitate a turno a seconda della via di residenza, in una messa serale. Ma non è venuta meno la presenza dei fedeli alle sante Messe, segno evidente di un popolo che desidera affidarsi al Signore in questo momento così travagliato e che non vuole rinunciare alle relazioni affettive e amicali. I nostri ragazzi con la presenza fedele il mattino del martedì chi hanno ancora con freschezza testimoniato cosa significhi attendere Gesù L’Avvento ci ha anche proposto un cammino educativo di approfondimen- to dell’esperienza di fede. Quattro incontri guidati in successione ci hanno accompagnato. La prof. Alessandra Gerolin ci ha guidato a cercare i segni di speranza presenti nel grido di uomini e donne. Don Isacco ci ha introdotto alla lettura del Vangelo di Giovanni, in particolare facendoci gustare le parole di Gesù nell’ultima cena. Il prof. Camisasca ha riletto con noi alcune terzine di Dante aiutandoci a scoprire la ricchezza del nostro grande poeta. Infine don Ambrogio Pisoni ci ha aiutato a entrare nel grande mistero dell’Inca- rnazione, del Dio fattosi uomo per noi. Il Concerto di Natale donatoci dal Coro Verdemar con i canti della tradizio- ne rinnovato nel nostro cuore il desiderio vivo di incontrare Gesù Così anche se ancora con qualche incertezza questo tempo ci ha prepara- to ad attendere il Natale con il desiderio vivo dell’incontro con Colui che nascendo povero a Betlemme è stato riconosciuto dai pastori e dai magi come la vera e reale risposta alla domanda di felicità del nostro cuore.” E’ Lui che cercate “ E certi di questo affrontiamo insieme il Nuovo Anno che ci aspetta.
Piccole e grandi storie Pellegrinaggio sulla tomba del prof. Jerome Lejeune Chalo San Mars è un piccolo paese a 80 km da Parigi. Nel cimitero è sepolto il prof. Jerome Lejeune insieme alla moglie Birthe. Lejeune è il medico francese, padre della genetica moderna, che nei primi anni ‘60 individuò l’origine cromo- somica della sindrome di Down. La sua tomba è stata la meta del pellegrinaggio che, con tanti amici, abbiamo compiuto a metà ottobre. Il nostro viaggio, però, inizia da lontano: in modo inaspettato, proprio come accade negli incontri più imprevedibili e più veri! Così da un’amicizia fra famiglie, nata inizialmente per la storia particolare che accumuna alcune di esse (figli con sindrome di Down), davanti alla tomba, in assoluta riguardo la famiglia, i figli, l’impegno ma che ha come orizzonte e respiro semplicità e silenzio cantiamo e sul lavoro, il rapporto con la fede. la vita tutta intera, nasce l’idea di preghiamo insieme, affidiamo le Chiediamo a lei come suo papà, il andare insieme alla tomba del nostre personali richieste e venerabile dott. Lejeune, sia riuscito dottor Jerome Lejeune, vicino ascoltiamo l’intenzione comune. Un a conciliare tutto; ne nasce un Parigi, per ringraziarlo dei nostri momento coinvolgente per tutti dialogo ricco e appassionante, per figli. Il covid 19 congela tutto per come dice una di noi: “ La cosa che metà in francese e per metà in due anni ma non ferma il percorso qui commuove, faccenda non italiano, (tradotto in diretta da alcuni alla santità di Jerome Lejeune che, scontata per me che sono povera, amici di Ginevra) che ci fa sentire da “Servo di Dio” passa a “Venerabi- distratta e superficiale, è che un sempre più certi, in cammino, pieni le” proprio nella primavera 2021. uomo di grande statura e di gratitudine per l’abbraccio della All’inizio della scorsa estate deci- intelligenza come Lejeune abbia Chiesa, per l’amicizia tra di noi e per diamo quindi di pensare alla reale donato la vita intera per poter la testimonianza eccezionale di possibilità di fare questo viaggio. Si capire, aiutare ed accompagnare i uomini come Lejeune e del suo aggregano altre famiglie, in un bambini con sindrome di Down e grande amico San Giovanni Paolo II, movimento di interesse e parteci- le loro famiglie. Cosa c’è di più uomini venerabili e santi dei nostri pazione che ci stupisce e ci fa commovente?” Risponde Anouk giorni! riconoscere di essere già uniti in figlia di Lejeune presente con noi al Torniamo a casa, con tanti km alle partenza, non da quella unione che cimitero: “Per il mio papà questo spalle: abbiamo negli occhi le accomuna semplicemente chi vive non fu mai uno sforzo o un atto meraviglie ammirate durante il la stessa condizione – genitori di eroico, il valore della vita di questi viaggio (Chartres, Parigi, Vezelay…) ragazzi down peraltro in minoranza bambini era ed è sempre stata ma soprattutto custodiamo nel – ma quella che ci vede fratelli un’evidenza. Non avrebbe potuto cuore l’incontro straordinario cui all’origine e quindi legati indissolu- fare diversamente”. Passiamo il abbiamo partecipato e che tutt’oggi, bilmente. resto della mattinata nella casa di a distanza di settimane, è ancora Si parte la seconda settimana di campagna della famiglia Lejeune, vivo nella memoria, sostenendoci ottobre, siamo in 50, più della metà dove la figlia ci racconta la dentro le gioie e i dolori delle nostre sono bambini. Con noi anche don grandezza e semplicità di suo giornate, rendendosi segno evidente Mario. Il viaggio diventa più padre, rivolgiamo a lei alcune di una Presenza certa che si è fatta esplicitamente gesto quando domande che ci stanno a cuore compagna alle nostre vite! Pellegrinaggio a Roma libertà, libertà che nasce dall’amore quadro con raffigurate le guglie del di Dio e che può crescere solo nella nostro Duomo. E’ stata l’occasione Il 20 ottobre, con un gruppo di carità. Infatti, se la libertà non è a per dirgli che sotto la protezione amici, ho avuto la fortuna di parte- servizio del bene, il rischio è che della Madonnina c’è un gruppo di cipare all’udienza generale del rimanga sterile e non porti frutto. amici che prega per lui. mercoledì con Papa Francesco. Alla fine dell’udienza, abbiamo Porto con me questa bella espe- avuto l’opportunità di salutare da rienza che mi ha riempito il cuore All’udienza il Papa ha parlato della vicino il Papa e di donargli un di gioia. -5-
Appuntamenti per il nuovo anno 23 gennaio 2022 - VISITA PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO Significato e modalità di realizzazione La Visita è uno dei compiti più solenni compiuti dal Vescovo, che periodicamente deve visitare le sue comunità. Però oggi forse bisogna imprimerle un significato nuovo. Quello che vorremmo realizzare e che l’Arcivescovo vorrebbe compie- re a Milano è assumere uno sguar- do contemplativo della Chiesa che è nella città, verso la città intera: questa è la novità. Le tante provoca- zioni di questo tempo debbono aiutarci a ripensare il nostro essere Chiesa nella città. Per questo ogni parrocchia e comunità – questo sarà chiesto anche a noi - raccon- terà come cerca di essere un fermento sul territorio per racconta- re al Vescovo le proprie fatiche e gioie e per essere, poi, invitati da lui a immaginare ripensamenti corag- giosi nelle pratiche pastorali. La Visita del Vescovo permetta questo reciproco riconoscimento, per incoraggiarci ad annunciare il Vangelo nella grande metropoli. C’è una presenza di Chiesa non solo nelle parrocchie, ma anche attra- verso i movimenti e le associazioni – che abitano in modo piuttosto consistente la città, innervandone il tessuto -, come pure nei grandi ambienti di vita come gli ospedali, le Università, le scuole. In particolare dopo il tempo natali- camminare in futuro per zio, il Consiglio Pastorale ma anche promuovere una presenza tutta la comunità saranno sollecitati missionaria diffusa e così si a pensare alle ricadute pastorali di proverà a delineare qualche questo tempo che stiamo speri- volto della propria comunità mentando e a immaginare come da presentare al Vescovo. Il programma Sabato 22 gennaio l’Arcivescovo in mattinata incontrerà le realtà educative e scolastiche del decanato. Nel pome- riggio gli saranno presentate le opere e le attività caritative della nostra zona. Domenica 23 gennaio l’Arcivescovo sarà in visita nella nostra parrocchia. Ore 16.00 Incontro con le catechiste e con un gruppo di genitori Ore 17.00 Celebrazione dell’Eucaristia con tutta la comunità Ore 18.30 Incontro con il Consiglio Pastorale Concluderà poi la giornata fermandosi brevemente a cena con i sacerdoti -6-
Appuntamenti per il nuovo anno Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 18- 25 gennaio ABBIAMO VISTO SORGERE LA SUA STELLA, E SIAMO VENUTI PER ADO- RARLO” (MATTEO 2,2). I cristiani in Medio Oriente hanno trovato nella ‘stella’ un’immagine della vocazione cristiana. La stella era il segno che ha guidato i Magi da luoghi lontani e da diverse culture verso Gesù bambino, e rappresenta un’imma- gine di come i cristiani si uniscono in comunione tra loro mentre si avvici- nano a Cristo 30 gennaio 2022 - Festa della famiglia «E TROVARONO IL BAMBINO CON MARIA SUA MADRE» Ore 10.00 S. Messa per ragazzi e genitori Ore 11.30 S. Messa e presentazione dei fidanzati “L’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” è l’occasione per approfondire e medita- re i contenuti dell’Esortazione apostolica sull’amore nella famiglia Giornate Eucaristiche 4-6 febbraio Siamo tutti invitati a stare davanti a Gesù presente nell’Eucaristia, sia personalmente nel silenzio che nella preghiera comune per intercedere per le nostre necessità e quelle del mondo. Ogni giorno dopo le S. Messe ci sarà una riflessione e sarà poi esposta l’Eucaristia. Il venerdì alle ore 16.00 adorazione eucaristica per gli anziani. Alla sera alle 21.00 invitiamo all’Adorazione Eucaristica Il consiglio pastorale, le catechiste e gli operatori della carità. Il sabato l’Eucaristia sarà esposta per la preghiera personale e ci sarà la possibilità di accostarsi al sacramento della Confessione. La conclusione sarà domenica 6 febbraio con la celebrazione solenne dell’Eucaristia alle ore 11.30 e alle ore 16.00 con l’Adorazione solenne. PARROCCHIA S. NICOLA IN DERGANO - MILANO - VIA LIVIGNO 21 SEGRETERIA ORARI SANTE MESSE SACERDOTI don Giorgio Brianza 338 6703292 Tel. 02 6884282 Tempo Ordinario don Mario Garavaglia dongiorgiobrianza@gmail.com parrocchia@dergano.org Domenica e Festività parroco Orari 8.30 / 10.00 / 11.30 / 17.30 / 19.00 tel. 02 6884282 don Gabriele Giorgetti Lunedì e Mercoledì cell. 335 491277 339 7344511 ore 9.15/11.15 - 16.00/18.00 Giorni feriali: 8.30 / 18.00 diemmegi@gmail.com dongabriele83@gmail.com Martedì, Giovedì e Venerdì 16.00/18.00 Sabato e prefestivi: 18.00
Calendario delle Festività DICEMBRE 21 | GENNAIO 22 sabato 18 dicembre venerdì 31 dicembre ore: 11 .30 S. Messa di Natale Ultimo giorno dell’anno Scuole Fondazione Rodari-Mandelli ore 17.30 S. Messa di ringraziamento e adorazione ore 19.00 S. Messa, canto del “Te Deum” e Benedizione domenica 19 dicembre sabato 1 gennaio Divina maternità di Maria Capodanno S. Messe ore: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 17.30 - 19.00 S. Messe ore: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 venerdì 24 dicembre domenica 2 gennaio Vigilia di Natale Festa ore 17.30 S. Messa con i ragazzi e le loro famiglie dopo l’ottava di Natale ore 19.00 S. Messa con la comunità S. Messe ore: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 ore 22.00 S. Messa nella notte sabato 25 dicembre giovedì 6 gennaio Natale di N.S. Gesù Cristo Festa dell’Epifania S. Messe ore: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 S. Messe ore: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 domenica 26 dicembre domenica 9 gennaio Festa S. Stefano Festa del Battesimo di Gesù S. Messe ore: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 S. Messe ore: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 17.30 - 19.00 Ore 16.30 Benedizione dei bambini 21 Dicembre 21 Dicembre Confessioni Concerto di Natale Giornata penitenziale ore 9.00/16.00/21.00 del Coro Verdemar Ore 21.00 in chiesa
Puoi anche leggere