IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO TURKMENISTAN - IL TUO VIAGGIO "Image:Lo gotipo"
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IL TUO VIAGGIO IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO TURKMENISTAN Eccoci di nuovo nel deserto con una prima assoluta per Kel 12! Un deserto asiatico questa volta, diverso dal Sahara, il classico, per noi mediterranei, meno conosciuto e frequentato dai visitatori d’Occidente. Un deserto che, off-limits per tutti fino a pochi anni fa, ora vuole raccontarci le sue storie antiche facendole riaffiorare dall’oblio delle sue sabbie in cui sono rimaste sommerse fino allo spuntare dei nuovi stati dell’Asia Centrale dal calderone dell’Unione Sovietica. Andremo là, nel Grande Mare del Centro Asia, sulle rive del Turkestan, la Terra dei Turchi. Rive di roccia, bastioni di terra che custodiscono un oceano di sabbia e steppa che non finisce mai. In quel bacino riarso, fin dalla notte dei tempi ribolle materiale umano che si sposta senza tregua tra la gelida tundra del Grande Nord siberiano e l’imponente spartiacque continentale del sud, con le sue montagne invalicabili. Andremo nel cuore dell’Asia Centrale, un cuore nomade, fiaccato da secoli d’anonimato che ora fatica a risorgere. Il deserto vi è di casa. Un deserto rovente d’estate, ghiacciato d’inverno. Un deserto di dune e d’arbusti sbiaditi, arato dall’esile striscia verde azzurra del fiume Amudarja, l’antico Oxus dei greci, uno dei quattro fiumi del Paradiso, per Ibn Battuta, e dalle rade carovaniere che si trascinano di oasi in oasi. Il deserto è l’essenza del Turkmenistan, la sua anima. L’anima di una terra di allevatori, di pastori nomadi, sedentarizzati a forza solo da un paio di generazioni. Terra di predoni dove, fino a un centinaio d’anni fa, nessun europeo osava avventurarsi. Patria di tribù di razziatori che valicavano il Kopet Dag, le montagne del Sud, per rapire persiani e rilasciarli solo dopo il pagamento di un lauto riscatto. O condurli schiavi alla corte del Khan di Hiva o di Buhara, ora finite sotto la bandiera uzbeka. È un itinerario un po’ sabbioso, il nostro, di sabbie che cominciano appena fuori dalla capitale: pochi vigneti, qualche coltivo e poi basta. Le barcane, le tipiche dune d’Asia, che il vento forgia a ferro di cavallo, s’alternano a distese piatte, bianche, salate, in un paesaggio saheliano, con tanto di pozze. Quando piove, lo fa d’una pioggia rada, che dura pochissimo ed evapora in fretta. Ondeggiando tra i takyr, le enormi conche tra le dune, o sprofondata nei colori sbiaditi che confondono la sabbia con gli arbusti di saxaul e le acacie ritorte, oppure là, in fondo al canyon, la pista ci guida verso rovine di città quasi preistoriche e di centri carovanieri sciolti nella storia. È un viaggio in cui bisognerà adattarsi, in cui sette notti su undici le passeremo in tenda, in cui il cibo sarà spesso al sacco, o roba cucinata al campo, con piatti piuttosto frugali. L’esclusiva vuole i suoi sacrifici, come l’incanto delle sue atmosfere. IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 3
IL TUO VIAGGIO IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO • 1° giorno Partenza dall'Italia via Istanbul per Ashgabat • 2° giorno Visita dei principali monumenti della capitale turkmena e del Tolkuchka Bazar • 3° giorno Le rovine di Gonur Depe, antica capitale del potente regno di Margiana • 4° giorno Attraverso il deserto centrale del Karakum, le "sabbie nere", verso la comunità rurale di Ak Molla • 5° giorno Il cratere di gas naturale di Darwaza, la Porta dell'Inferno, perennemente ardente. Campo nei pressi del cratere per apprezzare la visione notturna, alquanto suggestiva • 6° giorno Nel Karakum occidentale, verso i resti della fortezza di Igdykala • 7° giorno Gli spettacolari canyons di Yangikala, dove le rocce bianche e rosse offrono un paesaggio unico di rara bellezza • 8° giorno Turkmenbashi, il principale porto sul Mar Caspio • 9° giorno Le rovine della città carovaniera di Dehistan, lungo la Via della Seta • 10° giorno Attraverso la valle del fiume Sumbar e le Montagne della Luna raggiungiamo il villaggio di Nohur, isolato e legato alle proprie tradizioni IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 5
• 11° giorno Ritorno ad Ashgabat. Nel pomeriggio visita al Museo dei Tappeti • 12° giorno Partenza per il rientro in Italia IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 6
1° giorno Partenza dall'Italia via Istanbul per Ashgabat Partenza in mattinata da Milano con volo di linea Lufthansa per Francoforte. Arrivo, cambio di aeromobile e partenza per Ashgabat dove l’arrivo è previsto a tarda sera (il volo generalmente prevede uno scalo a Baku). Cena a bordo. Accoglienza all’arrivo e trasferimento privato all’Hotel Sofitel 5* per il pernottamento (www.sofitel.com). Il Sofitel è a tutt’oggi il migliore hotel della capitale, per un inizio soft. Elegante e arredato con cura, camere spaziose e confortevoli. Posizionato di fronte al Parco della Neutralità. Ma qualche pecca ce l’ha, come il servizio WiFi che non è disponibile in camera per cui si è obbligati a scendere nella hall e il servizio non sempre permette di connettersi in maniera continua ed efficace… D’altronde chi si appresta a effettuare una spedizione nel deserto è sicuramente preparato a questo tipo di inconvenienti. N.B. La partenza da altri aeroporti italiani va richiesta al momento della prenotazione al nostro Ufficio Booking che ne verificherà la fattibilità. Non sempre è possibile partire dalla città richiesta o da una città diversa da quella indicata nel programma. A volte potrà essere richiesto un supplemento che può variare in base all’effettiva disponibilità del volo. 2° giorno Visita dei principali monumenti della capitale turkmena e del Tolkuchka Bazar Prima colazione in hotel e poi partenza alla scoperta della capitale. Ashgabat non è la città immobile e fatiscente delle descrizioni dei viaggiatori d’una ventina d’anni fa. È invece un centro ben ordinato e dinamico, con cantieri ed edifici moderni che vengono su come funghi, ampie vie alberate e lisce, aiuole e giardini ben curati. Altro che città del deserto! D’altra parte, gli ultimi sono stati anni importanti: gli anni della svolta, del Risorgimento, del dopo indipendenza, che data al 1991. Così si sono reinventati una nuova capitale, vetrina, seppur falsata, del nuovo efficientismo turkmeno e specchietto per le allodole per gli investitori stranieri. Visiteremo alcuni dei suoi simboli, come l’Arco della Neutralità, con la statua d’oro massiccio del Turkmenbashi, il Padre dei turkmeni, il dittatore Saparmurat Niyazov, uomo forte del vecchio regime che in poco tempo trasformò il paese in una specie di feudo privato fino alla sua morte, nel 2006. Poi il Parco dell’Indipendenza, il mausoleo-moschea di Turkmenbashi. Essendo oggi domenica, non mancheremo una visita al Bazar di Tolkuchka, fino a qualche anno fa il mercato più spettacolare dell’Asia Centrale, quando aveva luogo in una vasta area nella periferia della città, alle porte del deserto. Attualmente è stato trasferito in un enorme centro moderno e ha perso gran parte del suo fascino, ma rimane comunque un’occasione imperdibile per mescolarsi ai locali e trovare un po’ di tutto, dalla frutta e verdura, ai gioielli tradizionali e tappeti. E nel frattempo ci prepareremo per la nostra spedizione nel deserto. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento all’Hotel Sofitel. 3° giorno IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 7
Le rovine di Gonur Depe, antica capitale del potente regno di Margiana Lasciata la capitale, la nostra prima tratta avviene verso oriente, verso l’antica Margiana, un regno potente, la cui capitale era Gonur Depe, la fortezza di cui visiteremo le rovine e presso cui ci accamperemo. Fu lì che, alcuni dicono, nacque lo zoroastrismo, la religione di cui fu profeta Zarathustra. Un regno potente. Ci arriviamo dopo un paio d’ore di fuoristrada, dopo esser saliti in cima alla collina d’Ulug Depe, la Collina Grande, in turkmeno, sede d’una fortezza da cui la vista spazia verso l’infinito in cui ci immergeremo nei prossimi giorni, e dopo la visita di Abiverd, con i suoi resti che parlano di distruzione e d’abbandono, quella di cui fu vittima nel XVIII secolo dopo una storia di duemila anni. Ci sono ancora alcune strutture, di una moschea, d’una antica porta, e la città, sulla Via della Seta, che giace nel deserto. Pensione completa. Pernottamento in campo mobile con tende igloo. 4° giorno Attraverso il deserto centrale del Karakum, le "sabbie nere", verso la comunità rurale di Ak Molla A Nord ci aspetta Ak Molla, la comunità che ci ospita per la notte, proprio in mezzo al deserto del Karakum, le Sabbie Nere, che insieme alla sua controparte uzbeka del Kyzylkum, le Sabbie Rosse, forma una delle più vaste distese di dune al mondo. La pista che ci accompagna corre parallela, ma lontanissima, alla direttrice asfaltata (male) che da Ashgabat porta all’estremo nord, una delle tre o quattro del paese. Di tanto in tanto apparirà la carcassa arrugginita di un’auto, macchia bruna in mezzo alla sabbia, che chissà come ci è arrivata. Piccole mandrie di dromedari smunti si aggirano brucando il brucabile. Di tanto in tanto ci fermeremo ad analizzare la sabbia e il fondo, per evitare d’arenarci. In queste zone si possono ancora percepire gli odori e le atmosfere del mondo sovietico. È facile accorgersi che questi territori costituivano la periferia dell’’impero’, un ‘mondo altro’ interdetto a tutti, anche agli altri sovietici, fino a qualche anno fa. Una sorta di far west eurasiatico fatto di pochi, polverosi villaggi di tende (le öy) e baracche dove bambini biondi, probabile eredità russa, si rotolano insieme ai loro coetanei dai visi scuri e spigolosi della più schietta matrice turca. Futuri pastori e allevatori seminomadi alla perenne ricerca d’acqua per le loro pecore karakul, quelle nere, e per i dromedari; tessitori di tappeti pregiati o conciatori di pellicce d’astrakhan, proprietà di un mercante che li venderà nei bazar di Ashgabat o di Mosca; oppure inurbati di domani in cerca di una fortuna che solo raramente si fa trovare. Sono luoghi depressi da sempre, questi. Il Turkmenistan era una delle repubbliche più povere dell’Urss, all’ultimo posto in Asia Centrale, misera, emarginata, ignorata, nonostante i vasti giacimenti petroliferi, sempre trascurati a vantaggio di quelli siberiani. Forse anche per questo ha mantenuto più delle altre la propria cultura. Pensione completa. Pernottamento in campo mobile con tende igloo. 5° giorno Il cratere di gas naturale di Darwaza, la Porta dell'Inferno, perennemente ardente. Campo nei pressi del cratere per apprezzare la visione notturna, alquanto suggestiva IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 8
Oggi attraversiamo il Karakum centrale fino a incrociare la direttrice di cui sopra, quella sud-nord, circa a metà dei suoi quattrocento chilometri, a Darwaza, il maggior villaggio della zona, spopolato e miserabile come gli altri. Magari avremo modo di bere un tè in una chayhana, i bar locali, e di fare conoscenza con qualcuno di coloro che qui abitano, nelle baracche o nelle öy. Probabilmente potremo visitare una, e ci verrà offerto latte di cammella di uno degli allevamenti. Di sicuro troveremo gente dello staff che ci riempirà di viveri, acqua e quant’altro ci serve per la continuazione della nostra spedizione nel deserto, che è solo a metà. In giro pascolerà ogni sorta di animale da cortile e non sarà strano se spesso durante le nostre soste si radunerà una piccola folla. Un semicerchio di giovani, vecchi, donne e bambini, curiosi di sapere qualcosa dei nuovi venuti. Non sono villaggi fantasma come sembrano. Ci son bambini a torso nudo e piedi scalzi, con le ginocchia sbucciate e il naso bisunto, donne e ragazze che guardano timide coprendosi il viso con la mano o col lembo del foulard colorato che penzola dal capo. Uomini che sembrano una banda di straccioni, tutti sudati e sporchi, con camicie sbrindellate aperte su petti piagati dal sole e piedi inciabattati. Magari con un telpek in testa, uno dei tipici copricapo di pelo che il figlio sarebbe obbligato a portare in segno di lutto per la morte del padre. A Darwaza ci aspetta una delle meraviglie di questo viaggio. Si trova non lontano dal villaggio, il cui nome significa Porta, forse riferita a quella dell’inferno, come i locali hanno battezzato il grande cratere improvvisamente apertosi sotto i piedi di alcuni geologi che nel 1971 stavano trivellando nella zona. Ha un diametro di circa sessanta metri e, dopo che fu deciso di dar fuoco alle fuoriuscite di gas per evitare problemi d’avvelenamento, continua ad avvampare, proprio come fossero le porte degli inferi, come se là sotto bruciassero i dannati. Una visione dantesca, che si fa suggestiva soprattutto la notte, quando la sua luce riverbera fino a molti chilometri di distanza. Ci accamperemo proprio lì, attendendo il tramonto per goderci lo spettacolo il più a lungo possibile. Perché è uno spettacolo davvero unico. Pensione completa. Pernottamento in campo mobile con tende igloo. 6° giorno Nel Karakum occidentale, verso i resti della fortezza di Igdykala Riprendiamo la pista verso ovest, seguendo per quanto possibile il letto dell’antico fiume Uzboy, che fino al cambiamento repentino del suo corso, nel Seicento, serviva da canale di deflusso delle piene dell’Amudarja, andando a gettarsi nel Mar Caspio. La nostra meta odierna sono i resti di Igdykala, una fortezza dell’impero parto che da un suo argine lo controllava. Anche qui il paesaggio è spettacolare, e lo godremo al meglio dal nostro campo, nell’alveo asciutto del vecchio corso d’acqua. Il Turkmenistan è costellato di fortezze simili, ad antica difesa di questo o di quel regno, che nel corso della storia sono scomparsi sotto le sue sabbie. Questa era una delle linee, ma altre ce n’erano a nord, oltre l’Amudarja, e altre a sud, lungo la cresta dei monti del Kopet Dag. Pensione completa. Pernottamento in campo mobile con tende igloo. 7° giorno Gli spettacolari canyons di Yangikala, dove le rocce bianche e rosse offrono un paesaggio unico di rara bellezza IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 9
I canyons, quelli di Yangikala, sono il leitmotiv odierno. Sul loro fondale passeremo la giornata e poi anche la notte, nell’ultimo campo prima di ristorarci un po’ nell’hotel di Turkmenbashi, il giorno seguente. Si tratta di una regione un tempo sottomarina, fatta di formazioni rocciose calcaree plasmate prima dal mare interno, ora ritiratosi nel golfo di Karabagazgol e nel Mar Caspio, e poi dal vento e dalle piogge, artefici di opere d’architettura naturale simili a mura, torri, fortezze. Questa è una delle giornate più spettacolari del nostro viaggio, consumata tra scenografiche formazioni rocciose in cui il rosso è, insieme al bianco, il colore dominante, quello che, insieme alle forme delle rocce, le ha fatto meritare l’appellativo che porta, Yangikala, appunto, ossia Fortezza Fiammeggiante, a richiamare le più note montagne cinesi. La si potrebbe però dire anche cangiante, perché a seconda dell’orario assume colorazioni sempre differenti, fino alla più bella, quella che ci regalerà il tramonto. Pensione completa. Pernottamento in campo mobile con tende igloo. 8° giorno Turkmenbashi, il principale porto sul Mar Caspio Riappare la strada. Una strada sterrata, però, che ci accompagna fino a Turkmenbashi, la vecchia Krasnovodsk, la seconda città del paese e l’unico porto sul Mar Caspio, intitolata ora al Padre dei Turkmeni. A Turkmenbashi ci sistemiamo in hotel, dove avremo la possibilità di ritemprarci un po’, dopo e prima delle fatiche dei campi, sciacquandoci per qualche ora la sabbia. E come luogo di ristoro la considereremo, perché di interessante offre poco, a parte il fascino del luogo in cui si trova, lì, su un mare in mezzo all’Asia. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 9° giorno Le rovine della città carovaniera di Dehistan, lungo la Via della Seta Il nuovo giorno ci riporta fuoristrada. Due ore buone di guida sulle pianure salate per arrivare alle rovine della città carovaniera di Dehistan dove, tra minareti e resti di moschee sorte tra il X e il XIV secolo, piazzeremo il nostro quinto campo. Un campo estremamente suggestivo. Dehistan era tra i più occidentali dei grandi centri carovanieri del centro Asia, e apriva la via che continuava verso Merv e Bukhara. Come gli altri dovette subire la distruzione delle orde mongole di Gengis Khan, anche se non fu a causa loro, ma forse per l’esaurimento delle risorse naturali, che fu poi abbandonata nel XV secolo. Pensione completa. Pernottamento in campo mobile con tende igloo. 10° giorno Attraverso la valle del fiume Sumbar e le Montagne della Luna raggiungiamo il villaggio di Nohur, isolato e legato alle proprie tradizioni Ultimo giorno nelle vastità rurali del paese. Percorriamo la valle del fiume Sumbar, tra i monti della catena del Kopet Dag, da sempre divisione naturale tra l’Iran e il Turan, la IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 10
terra dei barbari, nonché vecchia frontiera dell’Unione Sovietica. Ora è il confine statale con l’Iran, appunto, lungo tutto il Turkmenistan meridionale. Attraverso le Montagne della Luna, un gruppo di colline aride che riempie lo sguardo, approdiamo alla comunità montana di Nohur, un villaggio relativamente intatto, che ci porta dritti a un medioevo centroasiatico, dove gli abitanti si considerano discendenti diretti dell’invasione di Alessandro Magno durante la sua corsa verso l’India. Tra i suoi vicoli petrosi incontreremo donne con il tipico foulard in testa e gli abiti variopinti e uomini con costumi antichi, tutti coi loro telpek in capo, anche d’agosto, e i pugnali alla cintola, simbolo del recente passato pastorale. La visita al suo cimitero ce ne fornirà altra prova, con corna d’ariete poste a ornamento d’ogni lapide. La capra, dicono, è un animale sacro. Poi, la sera, montiamo il campo nei pressi del villaggio, ringraziando gli abitanti per la grande ospitalità, sacro valore d’ogni buon turkmeno. Pensione completa. Pernottamento in campo mobile con tende igloo. 11° giorno Ritorno ad Ashgabat. Nel pomeriggio visita al Museo dei Tappeti Ed eccoci all’ultimo giorno di viaggio in fuoristrada, quello che in un paio d’ore ci riporta ad Ashgabat, dove entriamo dalla parte opposta a quella da cui eravamo usciti. Pranzo in ristorante locale e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio visitiamo il Museo dei Tappeti con pezzi pregiati tessuti a mano che datano all’epoca medievale e pezzi enormi, tra cui il più grande tappeto al mondo. Molto interessante è pure il Museo Nazionale di Storia ed Etnografia che ospita la ricca collezione degli oggetti provenienti dai principali siti archeologici del paese, datati dall’Età del Bronzo (vi si trovano i reperti ritrovati a Gonur Depe, tra cui amuleti e sorprendenti oggetti legati al culto zoroastriano) al periodo islamico (VII secolo d.C.). Tempo a disposizione per gli ultimi acquisti al Bazar Russo. Cena, qualche ora di riposo e in tarda serata trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia. Pernottamento a bordo. 12° giorno Partenza per il rientro in Italia Arrivo a Francoforte, cambio di aeromobile e proseguimento per l’Italia. IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 11
1. Cimitero, villaggio di Nohur 2. Incontri 3. Darwaza, deserto del Karakum IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 12
PRIMA DELLA PARTENZA BENE A SAPERSI • Il viaggio è una vera e propria spedizione. Al di fuori della capitale e di Turkmenbashi, dove pernottiamo in hotel, tutti gli altri pernottamenti, 7 notti, sono in campi tendati mobili con tende di tipo igloo a 2 posti (la partecipazione dei partecipanti nel montaggio e smontaggio delle tende è sempre gradita). • L’equipaggiamento necessario è provvisto dall’organizzazione, incluso il sacco a pelo e il materassino (consigliamo di portarsi un sacco lenzuolo da inserire all’interno del sacco a pelo e un piccolo asciugamano. Chi lo desidera può portare il proprio sacco a pelo). Per lavarsi al campo viene fornita acqua in quantità moderata e catini. • I pasti durante la spedizione sono freddi (tipo pranzo al sacco) a mezzogiorno (a base di insalate di verdure fresche, formaggio e frutta) e cucinati al campo dal cuoco la sera (un primo, un secondo, frutta, caffé o té). Vengono predisposte sedie e tavoli provvisti dall’organizzazione locale per le cene, a pranzo si mangia generalmente seduti su stuoie/tappeti. • I trasferimenti da/per l’aeroporto e ad Ashgabat si effettuano con minibus/bus a seconda del numero di partecipanti dotato di aria condizionata. • Per la spedizione si utilizzano esclusivamente moderni fuoristrada 4x4 tipo Toyota Land Cruiser o similare, dove trovano posto 3 partecipanti per auto oltre all’autista (la guida e il Tour Leader potrebbero essere il quarto occupante oltre all’autista). L’itinerario si svolge prevalentemente su piste. Le condizioni delle poche strade asfaltate spesso non sono buone. Il programma di viaggio come sopra indicato è quello che abitualmente si fa, ma resta a discrezione del Tour Leader e della guida decidere se il campo si posa in un’area piuttosto che un’altra. Trattasi di una spedizione in tenda, non ci sono tempi da rispettare per forza se non quelli di Ashgabat e di Turkmenbashi. Tutte le località indicate nel tour saranno esplorate e vissute, le modalità e i tempi potranno non essere quelli indicati. L’ordine delle visite potrebbe essere modificato in caso di necessità o l’itinerario potrebbe essere invertito, mantenendo intatta la sostanza del viaggio. • Il clima del Turkmenistan è di tipo continentale ed è caratterizzato da forti escursioni termiche stagionali e scarse precipitazioni. Il clima all'interno del Paese è generalmente molto secco, mentre tassi di umidità atmosferica leggermente più elevati vengono registrati nella regione che costeggia il Mar Caspio. Le temperature invernali possono essere notevolmente rigide con valori minimi che a volte raggiungono i -25°, mentre il periodo estivo è caratterizzato da un caldo torrido che supera spesso i 40/45°. La regione desertica del Karakum può essere battuta da forti venti che provocano tempeste IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 13
di sabbia. Le stagioni intermedie sono generalmente caratterizzate da temperature piacevoli (da Aprile a metà Giugno e Settembre-Ottobre) e sono le migliori per visitare il Paese. Importante VISTO D’INGRESSO Per entrare in Turkmenistan è necessario essere muniti di visto turistico. Per la richiesta del visto occorre essere in possesso di passaporto con validità minima di 6 mesi dalla data di partenza e 2 pagine completamente libere. All’atto della prenotazione è necessario inviarci la seguente documentazione: - scansione a colori del passaporto (formato JPG o PDF, in alta definizione, minimo 250 KB) - scansione a colori di una fototessera recente, sfondo bianco, formato 3x4cm (formato JPG o PDF, in alta definizione, minimo 250 KB) - il modulo con i dati richiesti compilato in ogni sua parte (necessario indicare l’occupazione e i dati del datore di lavoro – chi è pensionato deve indicare i dati relativi all’ultimo lavoro svolto) La documentazione per la richiesta del visto (scansioni fototessera e passaporto e modulo compilato in ogni sua parte) deve pervenire presso il nostro ufficio almeno 25 giorni prima della partenza confermata, altrimenti non è garantito il rilascio del visto da parte delle Autorità competenti. Il visto si ottiene in arrivo all’aeroporto di Ashgabat presentandosi muniti di passaporto e la lettera d’invito che provvederemo a inviarvi con i documenti di viaggio. Raccomandiamo di partire muniti di 2 fototessera recenti (su sfondo bianco) che possono essere richieste per il completamento della procedura di rilascio del visto all’aeroporto di Ashgabat. Partire con noi è garanzia di un viaggio senza pensieri, anche sotto il profilo della salute. La pandemia da Covid19 ha sensibilizzato i cittadini sul tema della prevenzione legata ai viaggi. Grazie alla partnership con Ambimed potrai usufruire di una riduzione del 10% su prestazioni sanitarie e test Covid-19 necessari per viaggiare in sicurezza. Basta inserire il codice promozionale KEL12 nella richiesta di prenotazione. Devi effettuare un tampone molecolare prima della partenza? Prenotazione rapida e refertazione in inglese entro 48 ore. • Trova il punto prelievi più vicino LINK Desideri ricevere tutte le informazioni sanitarie per viaggiare in sicurezza? IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 14
Prima di partire, prenota una consulenza con un medico specialista Ambimed e assicurati una vacanza senza pensieri. • Scopri di più LINK Carbon Tax € 14.50 Carbon Offset Program In quanto organizzazione che cerca di ispirare gli altri a preoccuparsi del pianeta, National Geographic Expeditions (NGE) si impegna a favore del turismo sostenibile e della qualità ambientale. I partner di National Geographic, tra cui Kel 12 Tour Operator, riconoscono che anche il viaggio ha effetti che colpiscono il clima della Terra. Kel 12 quindi ha accettato di collaborare con NGE nel processo di identificazione delle emissioni di carbonio, riducendole laddove possibile e compensando ciò che rimane. Dal 2009, NGE ha siglato un accordo con NativeEnergy, una Public Benefit Corporation statunitense, che ha collaborato con centinaia di organizzazioni per sviluppare reali soluzioni alle sfide di sostenibilità, focalizzandosi su progetti basati sulla comunità che oltre a ridurre le emissioni di gas serra, siano in grado di fornire ulteriori vantaggi. Attraverso l'uso strategico delle compensazioni di carbonio, un modo pratico ed efficace per affrontare i cambiamenti climatici e incoraggiare la crescita delle energie rinnovabili, NativeEnergy finanzia nuovi progetti che riducono l'inquinamento da gas serra. NativeEnergy ha collaborato con NGE per identificare i progetti nelle destinazioni in cui viaggiamo, dai progetti di forni a energia rinnovabile, all'acqua potabile, al ripristino degli ecosistemi e alla protezione degli habitat della fauna selvatica. Tutti i progetti di NativeEnergy sono sottoposti a verifica da parte di certificatori terzi e NGE seleziona modi di compensazione conformi a standard industriali riconosciuti, come Gold Standard o VCS. Kel 12, al fine di rinforzare il proprio commitment nei confronti dell’ambiente e del pianeta, ha deciso che verserà a Native Energy, il doppio di quanto sarà chiesto di versare a voi viaggiatori in virtù degli accordi con National Geographic Expeditions. IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 15
Quota Individuale di partecipazione da Milano Minimo 8 partecipanti € 2,900.00 con Esperto Kel 12 e guida locale parlante inglese. Massimo 14 partecipanti Supplementi per persona Supplemento singola € 210.00 Tasse aeroportuali/fuel surcharge € 275.00 Prezzo Bloccato € 100.00 Prezzo Bloccato Singola € 115.00 Quota di gestione pratica € 90.00 L’organizzazione tecnica di questo viaggio è di: Kel 12 Tour operator s.r.l. che è socio e aderisce al I Viaggi di Maurizio Levi s.r.l. che aderisce al Scheda Tecnica A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo delle quote e la percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di viaggio riporta altresì la validità dello stesso. B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art. 39 del Codice del Turismo. C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero comportare costi aggiuntivi. D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori delle ipotesi elencate al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di viaggio o nel caso previsto dall’art. 7 comma 2, indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato l’importo della penale nella misura indicata qui di seguito: - 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza; - 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza; - 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza; IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 16
- 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza; - 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza; - 100% dopo tali termini. Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio. Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso. Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto. Assicurazione Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio. Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. Perché stipulare anche la POLIZZA INTEGRATIVA EUROP ASSISTANCE TOP Per aumentare i massimali delle spese mediche fino a 300.000 euro e per aumentare l’indennizzo del tuo bagaglio, ma soprattutto per poter annullare la tua prenotazione per qualsiasi causa documentabile. Europ Assistance Italia, partner di Kel 12, è una compagnia di assicurazioni leader dell’assistenza privata da oltre 50 anni, con 300 milioni di clienti e 750.000 centri di assistenza nel mondo. Offre servizi di assistenza e coperture assicurative con un network di professionisti specializzati pronti ad intervenire in qualsiasi momento e una Centrale Operativa attiva 7 giorni su 7, 24h su 24, unica in Italia ad essere certificata come struttura sanitaria. Europ Assistance Italia S.p.A. fa parte del gruppo Assicurazioni Generali ed attualmente è leader del mercato nazionale dell’assistenza privata. IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 17
Le soluzioni di Europ Assistance Italia comprendono: • assistenza sanitaria illimitata 24h su 24h ovunque nel mondo e pagamento diretto delle spese mediche, ospedaliere e farmaceutiche in caso di malattia o infortunio, Covid-19 incluso • rimborso della penale in caso di impossibilità ad effettuare il viaggio e rimborso dei servizi non goduti in caso di interruzione del soggiorno • prolungamento del soggiorno in caso di impossibilità a rientrare dal viaggio a causa del Covid-19 • protezione per il bagaglio in caso di ritardata consegna, furto o smarrimento o danneggiamento degli effetti personal Europ Assistance Italia è stata premiata, dall’Istituto Tedesco «Qualità e Finanza» e il suo media partner «La Repubblica Affari&Finanza», con il sigillo di qualità N.1 “Campioni del Servizio 2020” nel settore polizze viaggio Affidati a Europ Assistance per i tuoi viaggi parti sereno. Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1 Euro = 1, USD) e possono essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da catalogo). La percentuale delle quote pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio Prenota Senza Pensieri. Tutela il prezzo del viaggio da eventuali adeguamenti valutari. Modalità: • In fase di prenotazione dovrai comunicare la volontà di aderire al “Prezzo bloccato”; • Potrai così conoscere da subito l’importo forfettario richiesto a copertura dell’adeguamento valutario, che normalmente viene comunicato fino a 21 giorni prima della partenza; • Ovviamente il “Prezzo bloccato” è facoltativo. Decidendo di non aderire gli eventuali adeguamenti ti verranno comunicati fino a 21 giorni dalla partenza; • Il Blocco Prezzi può essere applicato solo alle prenotazioni effettuate fino a 45 giorni prima della partenza. LA QUOTA BASE COMPRENDE: • Voli di linea internazionali di linea con Turkish Airlines (o altra compagnia IATA) da Milano o da Roma in classe economica • Trasferimenti privati da/per gli aeroporti all’estero • Trasporti interni con minibus/pullman dotati di aria condizionata ad Ashgabat a seconda del numero di partecipanti con sempre posti liberi a disposizione per garantire maggiore comfort e distanziamento sociale • Trasporti con fuoristrada 4x4 tipo Toyota Land Cruiser o similare • Tre persone per auto con posto finestrino garantito • Acqua minerale naturale a disposizione a bordo dei veicoli IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 18
• Sistemazione in camera doppia in hotel 5* ad Ashgabat e in hotel 4* a Turkmenbashi come da programma di viaggio (classificazione locale) • Sistemazione in tenda tipo igloo a due posti durante la spedizione (sono previste 7 notti in campo mobile, come da programma) • Trattamento di pensione completa con tutti i pasti inclusi • Visite ed escursioni come da programma, ingressi, tasse e percentuali di servizio • Guida locale parlante inglese • Accompagnatore Kel 12 National Geographic Expeditions con minimo 8 partecipanti • Lettera di invito da parte del corrispondente locale • Servizio di assistenza in loco e dall’Italia 24/7 LA QUOTA BASE NON COMPRENDE: • Il visto d’ingresso in Turkmenistan (107 USD da pagarsi esclusivamente in arrivo all’aeroporto di Ashgabat. L’importo del costo del visto d’ingresso può essere soggetto a variazioni da parte delle Autorità competenti senza preavviso) • Tassa d’immigrazione (12 USD da pagarsi esclusivamente in arrivo all’aeroporto di Ashgabat. L’importo del costo della tassa d’immigrazione può essere soggetto a variazioni da parte delle Autorità competenti senza preavviso) • Tasse aeroportuali e fuel surcharge • I permessi per fotografare e filmare nei musei e a Gonur Depe • Mance per autisti e guida (prevedere circa 50 Euro a persona a seconda del numero di partecipanti. Le mance, non obbligatorie, vanno consegnate al Tour Leader che provvederà a distribuirle durante il viaggio) • Bevande ai pasti e facchinaggio • Spese extra personali in genere e tutto quanto indicato come facoltativo • Tutto quanto non espressamente indicato nel programma e al paragrafo “La quota base comprende” IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 19
Date Partenza Partenza Rientro Stagionalità Note 22/05/2021 (sabato) 02/06/2021 (mercoledì) 04/10/2021 (lunedì) 15/10/2021 (venerdì) 23/10/2021 (sabato) 03/11/2021 (mercoledì) IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 20
Informazioni pratiche Turkmenistan FORMALITÀ Per i cittadini italiani passaporto individuale valido per almeno 6 mesi dalla data di partenza con almeno 2 pagine libere vicine. Per l'ingresso in Turkmenistan è richiesto un visto che viene rilasciato in arrivo all’aeroporto di Ashgabat previa la richiesta fatta in Italia e il pagamento dei diritti dovuti che si può fare esclusivamente in loco. Per il rilascio del visto occorre presentare 2 fototessera a colori recenti a passeggero (formato obbligatorio 5cm x 6cm). Il visto si paga in loco e costa ad oggi 100 dollari americani (unica valuta accettata). Almeno 25 giorni prima della partenza del viaggio confermato, è necessario inviarci la scansione a colori del passaporto, la scansione di una fototessera recente su sfondo bianco di 5cm x 6cm (formato obbligatorio) e il modulo con i dati richiesti compilato in ogni sua parte al fine di inoltrare la domanda di visto e ottenere la lettera d’invito necessaria al rilascio dello stesso. Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto. Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di tenerla separata dal documento in caso di furto o smarrimento. Si fa presente che l'organizzazione non si assume alcuna responsabilità nel caso di impossibilità a partire o ad entrare nel paese di destinazione a causa di documenti non corretti oppure di rifiuto al rilascio del visto da parte delle autorità governative anche all’ultimo momento. DISPOSIZIONI SANITARIE Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria ma, prima della partenza, è bene rivolgersi al proprio medico e alla ASL ed attenersi alle loro indicazioni. Consigliate le vaccinazioni contro l’epatite (A e B) e il tifo. Si raccomanda di seguire le buone pratiche dell’accorto viaggiatore: non bere acqua se non da bottiglie sigillate, non aggiungere ghiaccio alle bevande, consumare frutta e verdura cruda solo se sbucciate. Si raccomanda di portare con sé nel bagaglio a mano le medicine di uso personale. Consigliati collirio, antidiarroici e integratori di sali minerali. NB: tramadolo, morfina o altri oppiacei sono considerati alla stregua di droghe, pertanto se si utilizzano medicinali contenenti queste sostanze invitiamo a portare in viaggio una prescrizione medica scritta in inglese che attesti la necessità di assunzione di queste sostanze. CLIMA Va segnalato che le medie indicano solamente una possibilità e che gli sconvolgimenti nel clima terrestre registrati negli ultimi anni rendono spesso aleatorie le indicazioni relative a moltissime regioni del pianeta. Inoltre, è opportuno ricordare che ognuno risponde alle stesse condizioni generali in modo anche molto diverso. La primavera, da aprile a giugno, e l'autunno, da settembre a fine ottobre, sono le stagioni migliori per visitare il paese. Le condizioni climatiche possono variare molto secondo la regione e l’altitudine; tuttavia in generale si può dire che il clima è di tipo continentale estremo, prevalentemente desertico e con forti escursioni termiche tra il IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 21
giorno e la notte e tra l’estate e l’inverno. La maggior parte del paese è molto arida con precipitazioni minime, di solito concentrate in inverno e primavera; tassi di umidità atmosferica leggermente più elevati vengono registrati nella regione che costeggia il Mar Caspio. Le temperature invernali possono essere notevolmente rigide con valori minimi che a volte raggiungono i -25°, mentre il periodo estivo è caratterizzato da un caldo torrido che supera spesso i 40/45°. La regione desertica del Karakum può essere battuta da forti venti che provocano tempeste di sabbia. ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO Si consiglia un abbigliamento informale e comodo. Abiti pratici e leggeri per il periodo estivo (camicie e T-shirt di cotone, pantaloni di tela, calzature comodissime ed eventualmente sandali con fondo antisdrucciolo) e qualche capo più pesante per la sera. Da evitare il mimetico militare. Può essere richiesto di togliere le scarpe e di avere spalle e gambe coperte quando si visitano certi luoghi di culto (avere sempre un paio di calzini a portata nel proprio zainetto). Non è richiesto alcun abbigliamento formale. Da non dimenticare: occhiali da sole, cappellino da sole, farmacia personale, salviette igieniche, creme solari di protezione, burro cacao per labbra, collirio, rullini/memory card di riserva, impermeabile o K-way, torcia elettrica, zainetto per le necessità giornaliere. FUSO ORARIO +4 ore rispetto all'Italia; +3 ore quando in Italia è in vigore l'ora legale. VALUTA La moneta turkmena è il Manat Turkmeno (TMT). 1 Manat si divide in 100 Tennesi. In Turkmenistan si accettano e cambiano meglio i Dollari (banconote non danneggiate preferibilmente emesse a partire dal 1996, non prima) che gli Euro. Le carte di credito (Visa e MasterCard) sono accettate solo in alcuni hotel 5*. All'entrata nel paese, è obbligatorio compilare un formulario con quesiti di ordine valutario, che deve essere restituito alla partenza. Non è permesso esportare valuta superiore a quella dichiarata in entrata. Si raccomanda di conservare le ricevute di cambio valuta in modo da poterle esibire, a richiesta delle autorità doganali, al momento di lasciare il paese. Per quanto riguarda l'ammontare di valuta da portare durante il viaggio facciamo presente che occorre pagare solo le bevande, le telefonate, gli acquisti di souvenir personali e le mance. LINGUA La lingua ufficiale è il turkmeno; nel mondo del business e delle relazioni internazionali normalmente si utilizza il russo. Poco diffuso l'inglese. RELIGIONE La maggior parte della popolazione è musulmana e, in misura minore, cristiano ortodossa. TELEFONIA E PREFISSI E’ uno degli aspetti che può più repentinamente cambiare e non rispondere a quanto ora noto. Quasi sempre è possibile telefonare dagli hotel, ma dopo un certo numero di IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 22
squilli a vuoto possono essere addebitate le tariffe minime, anche se non si è avuta risposta. Vi è copertura per cellulari GSM in gran parte del Paese. Per costi modalità e servizi rivolgersi al proprio gestore. Verificare prima della partenza come e se il proprio cellulare potrà funzionare in loco. Se ne raccomanda un uso moderato specie nelle aree comuni degli hotel. Il servizio Wi Fi è presente in molti hotel. In genere funziona nelle aree comuni. Dall'Italia il prefisso è 00990, dall’Uzbekistan è 0039. CINE/FOTO Non esistono limitazioni per apparecchi fotografici di qualsiasi tipo o videocamere. Si raccomanda vivamente di portare con sé un buon numero di pellicole/memory-card e pile di scorta dato che in loco il materiale sensibile può essere più costoso. Nei musei e a Gonur Depe bisogna pagare un biglietto per fotografare o filmare. Ricordiamo che nella maggioranza dei paesi è tassativamente proibito fotografare i seguenti soggetti: aeroporti, installazioni e automezzi militari, edifici governativi, ponti, militari in divisa. In ogni caso vi consigliamo di chiedere, all'inizio del viaggio, il comportamento da adottare riguardo alla fotografia. VOLTAGGIO 220V 50Hz. L'elettricità è diffusa pressoché ovunque, ma i black-out possono succedere. Si consiglia di munirsi di un adattatore. Prese Elettriche Utilizzate: Tipo B, Tipo F. CUCINA La cucina turkmena si inserisce perfettamente nel suo contesto geografico e presenta pertanto caratteristiche tipiche della regione centroasiatica. Il pasto è costituito generalmente da due portate principali e secondo la tradizione dovrebbe essere consumato sedendo sul pavimento e servendosi da bassi tavoli senza l'impiego di posate. Come è facile immaginare, oggi i costumi si sono in gran parte modificati e le modalità con cui vengono consumati i pasti sono ormai pressoché analoghe a quelle occidentali. In generale gli ingredienti principali della cucina locale sono rappresentati dal riso, dalle verdure e dalla carne ovina. Il piatto nazionale del paese, diffuso anche in alcuni stati limitrofi, è il plov, una preparazione a base di riso cotto con lo zafferano e condito con pezzetti di carne di agnello e carote. La pietanza che più spesso si accompagna al plov è la šurba, una minestra a base di carne di agnello cotta con i legumi, particolarmente adatta ai rigori della stagione invernale. Da provare gli shashlik o kebab, piccoli spiedini di carne di pecora, di manzo o di pollo, e i manty, simili a grossi ravioli cotti al vapore. Il pane tradizionale è il cosiddetto čorek, costituito da focacce di grano cotte sul momento all'interno di particolari forni a legna e servite calde. Le due portate principali sono solitamente seguite da una portata di frutta fresca; da assaggiare l'uva e il melone, particolarmente rinomato per il suo aroma. La bevanda più diffusa è il tè verde, detto gek, servito sia durante i pasti che nel corso della giornata, ma tra le bevande va ancora ricordato lo shubat, un liquido denso ottenuto dalla fermentazione del latte di cammella. IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 23
Vivamente raccomandata l’acqua minerale in bottiglia! Siete pregati di avvisare l’ufficio in Italia per tempo se siete vegetariani per cercare di venire incontro alle vostre esigenze nel modo migliore. ACQUISTI Prodotto tipico dell’artigianato locale sono i tradizionali tappeti rosso scuro, famosi nel mondo per la loro perfezione nei disegni e colori. Rappresentano la forma più antica di arte del paese. E’ vietata l’esportazione di tappeti antecedenti al 1970; ogni tappeto acquistato deve essere accompagnato da un certificato di esportazione rilasciato dal negoziante e comporta il pagamento dei diritti doganali. Dipinti o altri oggetti di antiquariato possono essere esportati solo previa autorizzazione del Ministero della Cultura (da richiedere con congruo anticipo rispetto alla partenza). Molto belli anche i gioielli tradizionali. Si possono inoltre acquistare seta, foulard, telpek, i caratteristici colbacchi tradizionali in lana di pecora. Le ispezioni doganali del bagaglio sono particolarmente accurate. “Prendiamo solo foto, lasciamo solo impronte”. Ricordiamo che non sempre gli acquisti effettuati in gruppo nei negozi non scelti dagli interessati determinano vantaggi. Durante le visite ed escursioni si eviterà di indicare, per motivi che i nostri viaggiatori sicuramente apprezzeranno, dove recarsi per le compere. L’accompagnatore farà in modo di ricavare il tempo libero per consentire ad ognuno di andare dove meglio creda. IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 24
Informazioni generali NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO Biglietto aereo Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori. Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete). Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano): un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza + profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36 del 28 gennaio 1987) una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD un soprabito o impermeabile un ombrello o bastone da passeggio un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare articoli da lettura per il viaggio culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano. Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 25
in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf, utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc. Bagaglio da spedire a seguito del passeggero Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito anche all’interno del bagaglio. Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare un costo elevato. Articoli vietati nel bagaglio E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli: esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole lanciarazzi e pistole per starter sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi; sostanze infettive e velenose sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti congegni di allarme torcia subacquea con batterie inserite Modalità di reclamo: In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato (il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il “Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente denominati P.I.R – Property Irregularity Report. SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento. RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 26
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento delle spese sostenute. Documentazione necessaria per entrambi i casi: il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto; l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio; un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito; un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato; gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio; indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca, codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile). Importante – “Partenze da altre città” La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti. Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei vettori né del Tour Operator. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della compagnia aerea e del Tour Operator. In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non assumono responsabilità per le coincidenze. INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO Documenti per l’espatrio IL DESERTO DEL KARAKUM E LA PORTA DELL'INFERNO | 27
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