Il Comparto del tabacco nel Salento - Relazione di Sintesi1
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SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.57 Pagina 19 Relazione di Sintesi1 Il Comparto del tabacco nel Salento Il contesto socio-economico I giovani sono coloro che presentano le maggiori difficoltà di inserimento con un tasso Il territorio del Salento, che amministrativamente di disoccupazione che arriva, nel caso della pro- ricade nei territori delle province di Taranto, vincia di Lecce e per la classe di età tra i 15 ed Brindisi e Lecce, si estende su una superficie pari i 24, quasi al 50%. a circa il 37% dell'intera superficie regionale. Composizione e dinamiche relative agli Quasi i 3/5 della superficie territoriale salen- addetti in rapporto ai macro-settori di attività in tina (circa 405.000 ettari) risultano essere colti- Puglia sono analoghe a quelle che si riscontrano vati, mentre solo sul 5% sono presenti foreste e a livello nazionale con la maggior parte degli boschi. addetti, sia a livello provinciale che nei capo- Il Salento si caratterizza per l'elevata con- luoghi di provincia, che si concentra nel settore centrazione di comuni, tant'è che in esso se ne industriale e nei servizi. contano ben 146, pari al 57% del totale dei Allo stesso tempo si mette in evidenza il comuni pugliesi. maggior peso relativo dell'occupazione in agri- Dall'analisi di alcuni indicatori economici, coltura nell'area salentina e, al suo interno, emerge come l'intero territorio salentino costi- soprattutto nella provincia di Brindisi. tuisca un riferimento importante per l'economia pugliese: nel 2002 esso infatti ha generato un valor aggiunto (VA) pari al 43% del VA prodot- Il settore primario: caratteristiche e to globalmente a livello regionale. produzioni agricole L'analisi del VA per settore evidenzia in primo luogo l'intensità del processo di terziariz- L'area oggetto di interesse ha una spiccata voca- zazione: infatti, la ricchezza prodotta dai servizi zione all'agricoltura, come d'altronde l'intero è pari a circa i 3/4 del VA globalmente prodotto territorio pugliese, dimostrata dalla considere- dall'economia salentina, mentre il settore prima- vole incidenza della superficie agricola su quel- rio contribuisce solo per il 4,5% al VA totale la territoriale (circa il 62%). dell'area. In quest'area è concentrato circa il 50% delle La pressione demografica dell'area salentina aziende pugliesi su una superficie che è invece accanto alle insufficienti occasioni di impiego il 32% della Superficie Agricola Utilizzata offerte da un tessuto produttivo debole, genera (SAU) regionale, un dato questo che evidenzia una forte pressione sull'offerta di lavoro. In par- l'estrema frammentazione della realtà agricola ticolare, il cuore del Salento, cioè la Provincia salentina, ancor più di quanto riscontrabile a di Lecce, presenta una situazione particolar- livello regionale (la SAU media aziendale del mente grave con tassi di disoccupazione siste- Salento è circa 2 ettari, quella regionale è circa maticamente - cioè per tutte le classi di età e per 3,5 ettari). entrambe le componenti di genere - maggiori Prevalgono le colture arboree su quelle erba- anche rispetto alla media regionale. cee, a differenza di quanto rilevabile a livello regionale. In particolare, si osserva una massic- cia compresenza di olivicoltura da olio e viti- 1 - La presente relazione costituisce una sintesi del Volume coltura da vino (ma con una scarsa incidenza dei Il comparto del tabacco in alcune aree di studio. Le provin- vini di qualità), e, relativamente alle colture ce di Benevento e Salerno e il erbacee, una predominante diffusione dei cerea- Salento, Studi & Ricerche INEA, ESI, Napoli, 2005. li, seguiti dalle ortive e dalle piante industriali
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.57 Pagina 20 20 Progetto COALTA (barbabietola da zucchero, colza, soia e girasole). La coltivazione e la produzione di tabac- L'agricoltura salentina è inoltre caratterizza- co ta anche dalla marcata senilizzazione degli imprenditori agricoli, che implica una situazio- La coltivazione di tabacco, che interessa appena ne di scarso ricambio generazionale, fattore lo 0,4% della SAU salentina (circa 1.809 ettari, importante sia per la continuità dell'attività agri- ISTAT 2000) e l'1,4% delle aziende dell'area, va cola che per l'introduzione delle innovazioni. considerata una attività residuale il cui signifi- In merito all'occupazione nel settore primario, cato è però tutt'altro che ininfluente se si pensa secondo il V Censimento dell'Agricoltura, il lavo- che più del 90% della superficie tabacchicola ro impiegato in agricoltura in Puglia continua ad regionale è concentrata in quest'area, dove evi- essere per lo più di origine familiare. La percen- dentemente si ritrovano anche tutte le attività tuale di aziende che ricorrono a manodopera regionali a valle e a monte della filiera, collega- extrafamiliare è, infatti, appena intorno al 15%. te alla sua coltivazione. Relativamente alla produzione agricola, il In particolare, delle tre province i cui territo- territorio salentino costituisce un riferimento ri costituiscono il Salento, quella nella quale è importante per l'intero territorio regionale. Esso maggiormente concentrata la coltivazione di garantisce, infatti, il 38% dell'intera produzione tabacco è Lecce. Tale evidenza si riscontra nella agricola pugliese, pari, nel 2003, a quasi 1,4 lettura della cartina seguente che mostra, infatti, miliardi di euro. come in tale provincia si concentra il 60% della Olivicoltura - L'olivicoltura rappresenta, nell'e- tabacchicoltura salentina, individuando, inoltre, conomia agricola territoriale, un comparto di una sorta di specializzazione produttiva nell'a- grande importanza, sia per l'estensione della rea centrale della provincia leccese (dai comuni coltura dell'olivo - tanto in termini aziendali, di Copertino, Lequile, fino, spostandosi verso quanto di superficie - che per la tipicità e quali- Sud, ai comuni di Aradeo, Cutrofiano e tà dei suoi prodotti. Il legame tra territorio e pro- Corigliano d'Otranto). duzione olivicola è stato istituzionalizzato nel Nel periodo 1990-2000, la coltura ha subito riconoscimento dei marchi DOP agli oli extra- un calo consistente sia in termini di aziende che vergini "Colline di Brindisi" e "Terra di superfici interessate, per motivazioni ricolle- d''Otranto". gabili, alla qualità del prodotto pugliese, non più Viticoltura - Anche la viticoltura salentina rap- rispondente alle richieste di mercato. presenta un elemento di forte caratterizzazione Le varietà maggiormente coltivate nel del paesaggio rurale. I vigneti sono destinati ad Salento, infatti, appartengono ai tipi cosiddetti accogliere prevalentemente uva da vino. La pro- "levantini", che non catturano ormai più l'atten- duzione viticola della penisola salentina zione del consumatore, il quale è spostato verso ammonta nel 2003 a poco più di 690.000 ton- le tipologie di tabacco "americane" più pregiate. nellate, il 43% della produzione vitata regiona- Analizzando le aziende tabacchicole per classi le. di ampiezza delle stesse, si evidenzia la debo- Frutticoltura - Nel settore frutticolo il territorio lezza strutturale delle aziende dell'area, più pic- salentino vanta un altro primato quantitativo. cole rispetto alla media. Nel 2003 la produzione di frutta e agrumi garan- Un'altra osservazione riguarda la forma di tisce una PLV pari al 56% della produzione frut- conduzione più diffusa; i dati statistici ufficiali ticola pugliese. permettono di verificare che le aziende tabac- Floricoltura - Di grande interesse nell'area è la chicole sono prevalentemente a conduzione floricoltura, la quale (in particolare nelle pro- diretta del coltivatore e impiegano, per lo più, vince di Lecce e Brindisi) rappresenta circa il manodopera familiare. 50% della produzione regionale. Considerato che il tabacco rappresenta una
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 21 INEA Il comparto del tabacco nel Salento 21 coltura labour intensive, ciò potrebbe risultare che un addetto al settore tabacchicolo lavora in contraddittorio; tuttavia, data la specificità della media per 44 giornate l'anno. realtà locale, caratterizzata da micro realtà agri- Nel 2003 il territorio salentino ha prodotto cole, il solo lavoro familiare risulta sufficiente a circa il 27% in meno di tabacco rispetto al 2001. Questa contrazione di produzione ha una sua spiegazione nella rigidità dei tabacchicoltori salentini ad adeguarsi alla coltivazione di quelle varietà attualmente richieste dal mercato (quelle americane, come già ricordato). Una rigidità che inevitabilmente si traduce in un calo di produ- zione (cala la domanda, si riduce l'offerta), pro- prio per evitare eccessi di produzione altrimenti non collocabili più sul mercato. L'atteggiamento dei tabacchicoltori salentini così legato alle varietà orientali, ha motivazioni legate sia al processo di "cura", che sfrutta meglio le parti- Fig. 1. ncidenza percentuale della SAU tabacchicola colari condizioni climatiche del Salento, che sulla SAU comunale alle caratteristiche botaniche di queste varietà: particolarmente adatte alla scarsa disponibilità portare a termine il processo produttivo. di acqua ed alle specifiche condizioni del terri- Importante è anche sottolineare, come eviden- torio salentino. ziato dalla figura seguente, che la maggior parte delle aziende tabacchicole, al pari di quanto riscontrato nell'intero settore primario, sia con- Le caratteristiche della filiera dotta da capi d'azienda in età avanzata. Gli addetti agricoli coinvolti nella coltiva- Il tabacco è una commodity capace di incorpo- zione del tabacco sono circa 13.800 e rappre- rare notevole valore aggiunto durante l'intero sentano il 3% di quelli che trovano occupazione ciclo produttivo, caratterizzato da una serie di nell'intero settore primario. trattamenti nello stadio agricolo, prima, e quel- La coltivazione di tabacco richiede circa lo industriale, poi; questi ultimi sono realizzati 605.000 giornate di lavoro; dividendo tale valo- in due fasi successive: prima trasformazione e re per il numero di addetti coinvolti, ne deriva manifattura. Terminate queste fasi, i prodotti finiti passano alla distribuzione, ripartita in tre livelli: depositi fiscali territoriali, depositi fisca- li locali e rivendite di tabacchi. La fase agricola - La tabacchicoltura svolge un ruolo importante, per motivi economici e socia- li, particolarmente significativo per la spiccata concentrazione geografica della produzione. L'Italia è, attualmente, il primo produttore euro- peo di tabacco e un importante produttore a livello mondiale, pur nell'ambito di un trend decrescente. Graf. 1. Aziende tabacchicole per classi di età del con- La produzione realizzata dalle aziende duttore, 2000 pugliesi, caratterizzate da limiti dimensionali Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT che rappresentano un ostacolo alla innovazione,
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 22 22 Progetto COALTA risulta pari al 5% del tabacco greggio nazionale. vità significativa da un punto di vista socioeco- A livello provinciale, la tabacchicoltura riveste nomico, poiché i tabacchi levantini necessitano un ruolo importante per il Salento e, in partico- di grandi quantitativi di lavoro. lare, per la provincia di Lecce, cui si deve il Infine, la varietà Katerini viene prodotta 3,8% della produzione nazionale. nella provincia di Lecce, per l'82%, e in quella Alle difficoltà strutturali, la tabacchicoltura di Bari, per la parte restante. Va sottolineato pugliese ne presenta delle altre legate agli orienta- come, in un'ottica di riqualificazione, nel 1998 menti produttivi; alcune varietà di "tabacchi sia stato avviato un progetto del MiPAF, volto scuri" e "levantini", che rappresentano poco meno all'introduzione dei Katerini (Gruppo var. 07) in della metà della produzione, riscontrano, infatti, Italia. Questo ha messo in evidenza, tra l'altro, difficoltà a trovare una facile collocazione sul la possibilità di ottenere un buon tabacco orien- mercato, a causa dell'evoluzione dei gusti dei con- tale al Sud, comprese, quindi, le varietà sumatori. Il conseguente disinteresse della mani- Perustitza, Erzegovina e Xanthi, qualora venga- fattura nazionale ed estera verso queste varietà ha no rispettati i canoni di una corretta prassi di portato ad una progressiva riduzione della loro coltivazione, cura e conservazione e coltivando produzione, che risulta ancora concentrata in il seme idoneo (Di Muro, 2000). poche zone, tra cui la Puglia. Inoltre, la produzio- La prima trasformazione - Questo stadio risul- ne di queste varietà, levantini in particolare, scon- ta strettamente interconnesso con quello agrico- ta oggi il maggior orientamento all'aspetto quanti- lo, sia per le diseconomie insite nel trasporto a tativo piuttosto che qualitativo che la tabacchicol- lunga distanza del tabacco in foglia, che per tura pugliese ha seguito per anni2. motivi di carattere normativo: i produttori agri- In termini varietali, la produzione regionale coli, infatti, sono tenuti a stipulare con le impre- risulta composta per il 53% da "tabacchi chiari", se di trasformazione un "contratto di coltivazio- in prevalenza Burley (40%), di cui la Puglia è il ne", che rappresenta una condizione necessaria secondo produttore italiano, e per la parte per l'ammissibilità all'aiuto. restante da "tabacchi scuri" (3%) e levantini Nonostante l'evoluzione avvenuta negli ultimi (43%), questi ultimi composti prevalentemente anni3, il settore presenta ancora un assetto di tipo da Erzegovina. "piramidale", a causa della permanenza sul mer- In base ai dati Agea (2003), il Burley regio- cato di numerose microimprese che si limitano a nale è realizzato per l'88% nella provincia di eseguire le fasi a minor valore aggiunto. Ciò Lecce e per il 10% in quella di Bari. I dark air determina un trasferimento di tabacco dalla base cured provengono, invece, esclusivamente dalla verso i pochi operatori sviluppati, spesso localiz- provincia di Foggia. La produzione di zati in altre regioni4. Emerge, quindi, l'esistenza di Erzegovina risulta concentrata nella provincia filiere corte, con limitata forza di vendita e rivol- di Lecce, dove rappresenta il 50% del tabacco te solamente al mercato locale, e filiere lunghe, provinciale. Tale produzione costituisce un'atti- con una forza di vendita appropriata, in grado di affacciarsi anche sul mercato estero, in termini quantitativi, qualitativi e varietali. 2 - Nonostante ciò, sembra essere in atto un significativo Nella regione, l'industria di prima trasforma- cambio varietale e un progressivo miglioramento della qua- lità, come incoraggiato dalle norme e dagli strumenti previ- zione è composta da ben 11 imprese (22% del set- sti dall'OCM di settore (Inea, 2002). tore nazionale) e lavora quasi il 4% della produ- 3 - Le imprese di prima trasformazione sono diminuite del zione nazionale (pari a 4.500 tonnellate). Risulta 55%, a livello nazionale, tra 1985 - 2003 predominante la trasformazione dell'Erzegovina 4 - La fuoriuscita dall'ambito regionale di tabacco, greggio o esclusivamente sottoposto a cernita, è solo parzialmente (53% del totale regionale), la cui lavorazione è la messa in evidenza dai dati a disposizione e utilizzati nell'a- sola ad essere in sostanziale equilibrio con la quan- nalisi, con una conseguente sotto stima del fenomeno tità di greggio prodotto localmente, seguita da
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 23 INEA Il comparto del tabacco nel Salento 23 quella del Burley (37%) e del Bright (9%). Questo Tab. 1. Imprese di prima trasformazione, 2003 sembra confermare quanto emerso in merito alla filiera del tabacco pugliese, il cui l'orientamento produttivo, seppur in fase di evoluzione, rimane ancora fortemente legato a varietà caratterizzate da un declino della domanda. Inoltre, gli operatori locali demandano ad altri produttori la trasformazione del 21% del dedicati alla produzione di sigarette, mentre gli tabacco greggio regionale, perdendo il 28% del altri due sono finalizzati alla produzione di siga- Burley prodotto localmente, il 48% del Bright e ri e si trovano a Lucca e a Cava dei Tirreni (SA). il 64% dei dark air cured. L'evoluzione delle quote di mercato delle Tali imprese sono tutte concentrate nella sigarette (2000 - 2003), che, tra i tabacchi lavora- ti, rappresentano la forma maggiormente consu- mata in Italia, evidenzia l'asimmetrico possesso delle quote: le prime due imprese detengono tra il 75-90% del mercato. Inoltre, va sottolineato come le dinamiche dei consumi abbiano determinato una razionalizzazione quantitativa e qualitativa dei livelli produttivi della manifattura in Italia, segnata da un costante calo della quota di merca- to dei marchi nazionali (considerando la sola ETI S.p.A.), arrivata al 20-25% nel 2003. La distribuzione - Il sistema di distribuzione nazionale è caratterizzato dalla presenza di un Graf. 2. Confronto tra tabacco greggio e tabacco tra- sformato in Puglia, 2003 monopolio di fatto, detenuto da Etinera spa e Fonte: elaborazioni INEA su dati AGEA risulta articolato su tre livelli, contando comples- sivamente: 13 depositi fiscali territoriali, 540 sola provincia di Lecce e si caratterizzano per il depositi fiscali locali e oltre 54mila rivendite di più basso tasso di trasformazione per operatore tabacchi (a cui vanno aggiunti circa 15mila paten- (0,3% del totale nazionale), lavorando 2,4mila tini). I primi due livelli realizzano la distribuzione tonnellate di Erzegovina, 1,6mila tonnellate di all'ingrosso, mentre le ultime rappresentano l'a- Burley e 0,4mila tonnellate di Bright. nello finale della catena distributiva dei tabacchi La manifattura - La struttura industriale del set- lavorati (Agcm, 2004). tore ha affrontato un processo di ristrutturazio- ne, durato cinque anni, orientato alla privatizza- Tab. 2. La manifattura del tabacco in Italia, 2002 zione della manifattura italiana, ceduta alla British American Tabacco (Bat) nel luglio 2003, che risulta essere l'unica detentrice di impianti di fabbricazione, operando, di conseguenza, in una situazione di monopolio. A seguito dell'implementazione del piano di ristrutturazione dell'ETI, predisposto nel 2000, i siti produttivi in Italia sono diminuiti del 70%, passando da 23 a 7. Di questi, cinque impianti, localizzati a Rovereto (TN), Bologna, Chiaravalle (AN), Scafati (SA) e Lecce, sono
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 24 24 Progetto COALTA Prezzi sul mercato all'origine del tabac- Inoltre, dall'analisi dei saldi commerciali per co greggio varietà di tabacco, scostolato e non, si nota la posizione di esportatrice netta dell'Italia, in ter- L'analisi degli andamenti dei prezzi correnti sui mini quantitativi, per tutti i gruppi di tabacchi e mercati all'origine per il tabacco greggio, sia a nell'intero periodo considerato. livello nazionale che regionale5 ha evidenziato A fronte di ciò, il sun cured presenta un come essi differiscano notevolmente a seconda saldo, in termini di valore, costantemente nega- delle varietà, su cui incide l'evoluzione della tivo tra il 1994-2003, in virtù della cospicua dif- domanda e il livello qualitativo. ferenza dei valori unitari del prodotto in entrata In particolare, l'andamento dei prezzi nell'ul- e in uscita. Il motivo di ciò, si ritiene possa esse- timo decennio ha permesso di evidenziare come re legato proprio alle varietà di tabacchi coltiva- sul mercato regionale pugliese il tabacco spunti ti in Italia, nonché alla qualità delle stesse, che prezzi costantemente più bassi rispetto al mer- non sono in grado di soddisfare pienamente le cato nazionale, con un differenziale in crescita esigenze della manifattura nazionale. Infatti, (1995-2004). come si è precedentemente accennato, la produ- Confrontando l'andamento dei prezzi per zione nazionale di varietà pregiate dei tabacchi varietà si nota come il prezzo del sun cured6, tipo sun cured risulta ancora irrisoria, mentre il rilevato in Puglia, risulti sempre inferiore a miglioramento qualitativo dei levantini, per quello spuntato sul mercato nazionale; solo nel anni, ha ceduto il posto ad obiettivi di incre- 2003 un forte incremento sul mercato regionale, mento delle rese, con un conseguente scadimen- probabilmente legato a fenomeni congiunturali, to della qualità. Tuttavia, vista l'entità dei flussi ha determinato una situazione opposta. in entrata e in uscita di tabacchi sun cured, potrebbe rivelarsi vantaggiosa una strategia volta a migliorare la qualità e le varietà prodot- Il commercio estero te, incrementando il valore delle esportazioni e soddisfacendo maggiormente il fabbisogno In termini quantitativi, il saldo commerciale del nazionale. tabacco (lavorato e non), nel periodo 1991- 2003, è rimasto sempre positivo, anche se dal 1999 si è stabilizzato su valori relativamente La normativa nel comparto del tabacco prossimi all'equilibrio. Nonostante ciò, gli scambi, in termini di valore, presentano un La riforma dell'OCM tabacco, realizzata nell'a- saldo molto negativo. L'Italia, infatti, si confi- prile del 2004, ha seguito a stretto giro il pro- gura come un'esportatrice netta di tabacco greg- fondo processo di revisione della PAC del 2003. gio o non lavorato, a minore valore aggiunto, e La riforma scaturisce da un ampio dibattito, un'importatrice netta di tabacchi lavorati, in cui incentrato sulla opportunità sociale di mantene- le esportazioni risultato totalmente trascurabili. re pagamenti legati ad un prodotto dannoso per la salute umana, in evidente contrasto con il principio di sostenibilità sociale della PAC, cui facevano da contro altare le considerazioni rela- tive alla dipendenza, soprattutto in alcune aree 5 - I prezzi sul mercato nazionale sono determinati come dell'Unione, dell'economia locale e rurale dalla media dei prezzi rilevati sui mercati regionali. Per questi ultimi, invece, il prezzo del tabacco rappresenta la media dei coltivazione del tabacco. prezzi delle varietà vendute sullo stesso mercato La vecchia OCM - Fino al 2005, l'OCM preve- 6 - I dati ISMEA, in riferimento al mercato pugliese, dispon- deva un sistema di quote di produzione indivi- gono solamente del livello dei prezzi dei sun cured. duali e fissate per varietà colturale ed un regime
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 25 INEA Il comparto del tabacco nel Salento 25 di premi legati alle quantità prodotte, modulati Tab. 3. Aziende e pagamenti diretti, 2002 sulla base delle caratteristiche qualitative della produzione. La normativa di riferimento (Regg. (CEE) 2075/92 e (CE) 2848/98) prevedeva, inoltre, una serie di azioni per la riduzione della produzione e del consumo di tabacco al fine di tutelare la salute dei consumatori, attraverso la creazione di un Fondo Comunitario e la defini- premio che risulta particolarmente bassa. zione di un programma di riscatto. A livello Peraltro, nella provincia pugliese la modesta nazionale, le regioni maggiormente coinvolte dimensione assoluta dei pagamenti diretti per il dalle azioni di riscatto da parte dei produttori tabacco si presenta come una condizione piutto- risultano essere la Puglia e la Campania, mentre sto generalizzata. Infatti, il 70% delle aziende nessun programma è stato presentato dai pro- con aiuti diretti per il comparto beneficia di un duttori del Veneto e dell'Umbria. Questo dato pagamento complessivo inferiore ai 2.000 euro rafforza l'idea che la fuoriuscita dal settore coin- per azienda, seguito da un ulteriore 20% di volga soprattutto i produttori più marginali e aziende che percepiscono aiuti per un importo quelli con produzioni di bassa qualità. compreso tra i 2.000 e i 5.000 euro. Circa un L'applicazione della vecchia OCM ha gene- terzo dei pagamenti totali per il tabacco della rato un livello di sostegno ai produttori di tabac- provincia viene percepito da appena 26 aziende, co molto elevato. In base ai dati Agea (2002), il equivalenti allo 0,5% del totale, che beneficiano tabacco rappresenta in Italia il terzo prodotto in di pagamenti di entità superiore ai 50.000 euro. ordine di importanza, tra le colture vegetali, con Significativa ovunque, sebbene anche in il 9% del totale degli aiuti diretti erogati, con questo caso con alcune differenze, risulta l'in- solo l'1,8% delle complessive aziende benefi- cidenza degli aiuti diretti rispetto al valore ciarie. La distribuzione dei pagamenti a favore della produzione di tabacco. Il sostegno rag- del comparto risulta fortemente concentrata da giunge nella media nazionale un'incidenza un punto di vista territoriale. Tuttavia, la Puglia dell'88% rispetto al valore della produzione assorbe una parte piuttosto limitata del sostegno vendibile del comparto (2003), valore che sale (5%), che si colloca quasi integralmente nel ter- al 101% nel caso della Puglia. Al di là delle ritorio di Lecce 7. differenziazioni territoriali, resta l'indicazione Il premio medio in Puglia supera di poco il della forte dipendenza del comparto del tabac- 20% di quello nazionale. Ciò conferma, sebbe- co dal sistema di sostegno al reddito garantito ne indirettamente, l'esistenza di una struttura dalla PAC. aziendale fortemente differenziata tra le regioni, La nuova OCM - Il nuovo regime di aiuti al che vede dimensioni significativamente più ele- comparto ha avuto inizio, per tutti gli Stati vate nelle aree di produzione del Centro-Nord, membri, dal 1° gennaio 2006, e rimarrà in vigo- che contribuiscono ad innalzare il livello del re fino al 2012. La nuova OCM (Reg. (CE) premio medio. Nel caso particolare della pro- 864/2004) prevede il disaccoppiamento totale vincia di Lecce, l'estrema polverizzazione del sostegno, che viene fatto gradualmente (e aziendale influisce sulla dimensione media del parzialmente) confluire nello schema di paga- mento unico, e un trasferimento di aiuti dal primo al secondo pilastro. 7 - Nelle due restanti provincie salentine la presenza di Come per le altre OCM riformate nel 2003, aziende con aiuti per il tabacco è del tutto trascurabile. il sostegno al tabacco, confluendo nel regime di Infatti, a Brindisi risultano presenti solo 63 aziende con aiuti pagamento unico, sarà sottoposto alle norme per questo comparto, mentre a Taranto il numero delle aziende scende ad appena 5. sulla modulazione8 e la condizionalità9; inoltre,
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 26 26 Progetto COALTA gli agricoltori, per poter beneficiare degli hanno acquisito quote di produzione durante il importi fissati, dovranno dimostrare, annual- periodo dal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre mente, di disporre di ettari ammissibili corri- 2005. spondenti al numero di diritti di pagamento, Per quanto riguarda la parte accoppiata, come intendendo per ettari ammissibili qualunque previsto dalla attuale OCM, il premio è concesso superficie agricola dell'azienda investita a semi- per ogni chilogrammo di tabacco in foglia con- nativi o a pascolo permanente, escluse le super- trattato e consegnato, fermo restando il limite di fici destinate a colture permanenti, alla produ- garanzia per varietà e per Stato membro. zione di ortofrutta e patate diverse da quelle A partire dal 2010 (fino al 2012), l'aiuto destinate alla fabbricazione di fecola, a colture diviene totalmente disaccoppiato, ma con una forestali o ad usi non agricoli. particolarità: il 50% dei premi legati alla produ- Il disaccoppimento prevede che l'agricoltore zione storica confluisce nello schema di paga- abbia facoltà anche di non coltivare nulla sulle mento unico, mentre il restante 50% viene tra- proprie superficie aziendali, mantenendo sferito al potenziamento della dotazione finan- comunque il diritto all'aiuto. Altresì è prevista la ziaria delle misure di sviluppo rurale, secondo le possibilità di utilizzare le superfici per qualun- modalità dettate dai regolamenti attuativi. que coltura (ammissibile), fatta eccezione per Infine, va ricordato che il premio al tabacco quelle espressamente indicate (non ammissibi- è sottoposto anche ad un ulteriore taglio a favo- li), la cui introduzione comporta, quindi, l'esclu- re del finanziamento del Fondo Comunitario per sione del diritto all'aiuto. il Tabacco, che riceve un importo pari al 4% Le annate tra il 2006 e il 2009 rappresentano dell'aiuto garantito al settore nel 2006, percen- il periodo transitorio che precede l'introduzione tuale che sarà aumentata di un ulteriore punto a pieno regime della nuova politica del compar- nel 2007. to. Infatti, fino al 2009 agli Stati membri è lasciata la possibilità di scegliere di mantenere ancora accoppiata una parte del premio, fino ad Il sistema della qualità nelle misure di un massimo del 60% dello stesso. In Italia, si è sviluppo rurale optato per differenziare il tasso di disaccoppia- mento a livello regionale, applicando il limite Lo spostamento delle risorse dall'OCM tabacco massimo del 100% per la Puglia (disaccoppia- alla politica di sviluppo rurale è previsto dal mento totale) e un coefficiente pari al 40% per Reg. (CE) 864/2004 a partire dal 2010, al fine di le superfici di tutte le altre regioni10. mitigare ed accompagnare gli effetti della rifor- In base al Reg. (CE) 864/2004, la parte di ma sulle comunità rurali che dipendono da tali aiuto riferita allo schema di pagamento unico è produzioni. Tale trasferimento coincide con la concessa agli agricoltori che hanno ottenuto il futura fase di programmazione (2007-2013), pagamento di un premio per il tabacco nel trien- nella quale sarà attivo il nuovo Fondo Europeo nio di riferimento 2000-2002 e a quelli che per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (FEASR), la cui istituzione darà vita ad un sistema di pro- grammazione unico per lo sviluppo rurale. Le prospettive che, con la nuova programma- 8 - La modulazione prevede un taglio progressivo all'am- montare degli aiuti da ciascuna azienda ricevuto, pari al 3% zione, sembrano aprirsi per i produttori di tabacco nel 2005, al 4% nel 2006, al 5% dal 2007 fino al 2012. tendono a favorire l'introduzione di sistemi pro- 9 - La condizionalità prevede che agricoltori che beneficia- duttivi tesi a valorizzare la qualità delle produzio- no di pagamenti diretti rispettino le norme contenute nei cri- ni e dei prodotti, nell'ambito di sistemi a sostegno teri di gestione obbligatori e mantengano i terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali. della qualità dei prodotti agro-alimentari ben con- 10 - DM del 29 luglio 2005. solidati (DOP, IGP, biologico ecc.).
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 27 INEA Il comparto del tabacco nel Salento 27 La valorizzazione delle produzioni agro-ali- I possibili scenari mentari rappresenta ormai una condizione quasi obbligata per competere sul mercato, interno e In sintesi, lo scenario che va dispiegandosi agli esterno, che esprime una forte richiesta di pro- occhi dei produttori di tabacco nelle aree ogget- dotti differenziati. Spingono in tal senso sia gli to della presente ricerca, soprattutto a seguito orientamenti dei consumatori - attenti agli dell'entrata in vigore della nuova OCM tabacco, aspetti salutistici ma anche ad altri aspetti può essere individuato nelle tre sotto indicate immateriali come quelli etici legati ad una scelte strategiche: preoccupazione di non danneggiare l'ambiente o " non coltivare nulla sui terreni precedente- quello di sostenere le piccole comunità rurali e mente utilizzati a tabacco, mantenendo il le loro produzioni tipiche - sia le richieste della diritto al pagamento unico, ma limitandosi al grande distribuzione sempre più orientate a rispetto delle norme previste dalla condizio- rifornimenti di prodotti con specifici standard nalità; qualitativi. " coltivare produzioni nell'ambito di quelle La concentrazione delle aziende tabacchico- che consentono il mantenimento del paga- le in aree ben delimitate e i sistemi di relazioni mento unico, definite "ammissibili" (com- creatisi in anni di lavoro in un settore ad alta preso lo stesso tabacco), accordando prefe- specializzazione creano i giusti presupposti per renza a quelle suscettibili di rientrare nel- la nascita di sistemi integrati di qualità che pos- l'ambito di sistemi di valorizzazione delle sono sostituirsi alle coltivazioni a tabacco. caratteristiche qualitative; Infatti, le aree specializzate nella produzione di " diversificare le coltivazioni verso produzio- tabacco presentano caratteristiche di filiera; ni "non ammissibili", accordando preferenza ovvero possiedono conoscenze e competenze a quelle suscettibili di rientrare nell'ambito tali da favorire l'accesso a segmenti specifici del di sistemi di valorizzazione delle caratteri- sistema agro-alimentare. stiche qualitative, al fine di compensare al La ristrutturazione del settore tabacchicolo a massimo le perdite derivanti dall'esclusione favore delle produzioni di qualità, i processi di dal pagamento unico. trasformazione e commercializzazione che con- Nel caso della seconda e terza ipotesi indicata, seguentemente si instaurerebbero, la possibilità quindi, gli agricoltori si troveranno nella neces- di legare l'immagine del territorio ai prodotti col- sità di selezionare le colture alternative al tabac- tivati potrebbero inoltre garantire, da una parte la co sulla base delle possibilità di valorizzazione continuità dell'attività agricola, dall'altra il man- commerciale che esse presentano, per tipicità tenimento di auspicabili livelli occupazionali. (DOP, IGP ecc.) e/o possibilità di produzione A ciò si aggiunge la possibilità per i produt- tramite metodi di coltivazione particolarmente tori di tabacco di fare riferimento anche ad altre apprezzati (biologico, lotta integrata ecc.). tipologie d'intervento previste dalla politica di Anche tenuto conto del fatto che in questi casi i sviluppo rurale, tra le quali: le misure per la produttori potrebbero beneficiare di forme di valorizzazione dello spazio naturale e per il sostegno aggiuntive, derivanti dalle misure di miglioramento della qualità della vita, ossia sviluppo rurale. misure tese a favorire la diversificazione delle Un ulteriore elemento di selezione, non attività agricole con attività turistiche, artigiana- meno rilevante, è rappresentato dai possibili li, ecologico-ambientali, culturali, ecc.. Queste sbocchi commerciali che ciascuna coltura pre- misure, in una logica di integrazioni territoriali senta. dell'intervento, possono favorire processi di In questa ottica è possibile pensare anche ad rivitalizzazione economica delle aree attual- una strategia di comportamento "intermedia", mente dipendenti dal tabacco. basata su di un processo di diversificazione tra
SintesiSalento.qxd 30/01/2006 11.58 Pagina 28 28 Progetto COALTA produzioni ammissibili e non. Tale strategia eccessi di offerta per le produzioni proposte, che dovrebbe comprendere, da un lato il manteni- avrebbero la conseguenza di deprimerne il prez- mento di produzioni che non comportano la zo a svantaggio delle redditività. perdita del diritto al pagamento unico, ma pro- Nell'ambito delle coltivazioni individuate per ponibili sul mercato come produzioni di qualità, la sperimentazione in campo, a conclusione di cui affiancare produzioni di nicchia, anche non questa prima fase di studio, in base alle conside- ammissibili, ma molto remunerative. razioni sopra espresse si ritiene, quindi, utile foca- Queste osservazioni sono di rilevante impor- lizzare l'attenzione su alcune in particolare: tanza per una realtà come il Salento, nel quale, " il farro e l'orzo nudo, due cereali, il cui inte- come ricordato nella parte iniziale, la produzio- resse da parte dei consumatori, legato al ne tabacchicola, non più rispondente alle richie- fenomeno di rivalutazione delle produzioni ste del consumatore, non trova adeguata collo- tradizionali, lascia intravedere importanti cazione sul mercato e quindi va verso una spon- sbocchi di mercato dovuti all'attuale carenza tanea contrazione. di offerta e/o alla crescente domanda da A tutto questo va aggiunto che per ognuna parte di specifiche categorie di consumatori; delle valutazioni vanno tenuti presenti, però, " l'asparago in coltura precoce, che è caratte- anche fattori territoriali, tra i quali particolar- rizzato da un aumento della domanda duran- mente rilevante è la dimensione specifica delle te tutto l'arco dell'anno, pare essere una vali- aree potenzialmente soggette a riconversione, da opportunità economica per le aziende; che può condizionare la proponibilità di alcune " le floricole da fronda, interessanti in quanto coltivazioni come alternative ragionevoli. la produzione floricola salentina, sempre più Da questo punto di vista, va osservato che apprezzata, va via via consolidandosi sul nel Salento, essendo interessata alla coltivazio- mercato; ne del tabacco una superficie alquanto estesa (in " il cece e il pisello da granella, entrambe due termini assoluti circa 1800 ha), si rende neces- colture di nicchia tradizionalmente legate al saria un'attenta strategia, finalizzata a prevenire territorio.
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