Il Comparto del tabacco nel Salento - Relazione di Sintesi1

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Il Comparto del tabacco nel Salento - Relazione di Sintesi1
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                                       Relazione di Sintesi1
                                Il Comparto del tabacco nel Salento
        Il contesto socio-economico                                        I giovani sono coloro che presentano le
                                                                       maggiori difficoltà di inserimento con un tasso
        Il territorio del Salento, che amministrativamente             di disoccupazione che arriva, nel caso della pro-
        ricade nei territori delle province di Taranto,                vincia di Lecce e per la classe di età tra i 15 ed
        Brindisi e Lecce, si estende su una superficie pari            i 24, quasi al 50%.
        a circa il 37% dell'intera superficie regionale.                   Composizione e dinamiche relative agli
             Quasi i 3/5 della superficie territoriale salen-          addetti in rapporto ai macro-settori di attività in
        tina (circa 405.000 ettari) risultano essere colti-            Puglia sono analoghe a quelle che si riscontrano
        vati, mentre solo sul 5% sono presenti foreste e               a livello nazionale con la maggior parte degli
        boschi.                                                        addetti, sia a livello provinciale che nei capo-
             Il Salento si caratterizza per l'elevata con-             luoghi di provincia, che si concentra nel settore
        centrazione di comuni, tant'è che in esso se ne                industriale e nei servizi.
        contano ben 146, pari al 57% del totale dei                        Allo stesso tempo si mette in evidenza il
        comuni pugliesi.                                               maggior peso relativo dell'occupazione in agri-
             Dall'analisi di alcuni indicatori economici,              coltura nell'area salentina e, al suo interno,
        emerge come l'intero territorio salentino costi-               soprattutto nella provincia di Brindisi.
        tuisca un riferimento importante per l'economia
        pugliese: nel 2002 esso infatti ha generato un
        valor aggiunto (VA) pari al 43% del VA prodot-                 Il settore primario: caratteristiche e
        to globalmente a livello regionale.                            produzioni agricole
             L'analisi del VA per settore evidenzia in
        primo luogo l'intensità del processo di terziariz-             L'area oggetto di interesse ha una spiccata voca-
        zazione: infatti, la ricchezza prodotta dai servizi            zione all'agricoltura, come d'altronde l'intero
        è pari a circa i 3/4 del VA globalmente prodotto               territorio pugliese, dimostrata dalla considere-
        dall'economia salentina, mentre il settore prima-              vole incidenza della superficie agricola su quel-
        rio contribuisce solo per il 4,5% al VA totale                 la territoriale (circa il 62%).
        dell'area.                                                          In quest'area è concentrato circa il 50% delle
             La pressione demografica dell'area salentina              aziende pugliesi su una superficie che è invece
        accanto alle insufficienti occasioni di impiego                il 32% della Superficie Agricola Utilizzata
        offerte da un tessuto produttivo debole, genera                (SAU) regionale, un dato questo che evidenzia
        una forte pressione sull'offerta di lavoro. In par-            l'estrema frammentazione della realtà agricola
        ticolare, il cuore del Salento, cioè la Provincia              salentina, ancor più di quanto riscontrabile a
        di Lecce, presenta una situazione particolar-                  livello regionale (la SAU media aziendale del
        mente grave con tassi di disoccupazione siste-                 Salento è circa 2 ettari, quella regionale è circa
        maticamente - cioè per tutte le classi di età e per            3,5 ettari).
        entrambe le componenti di genere - maggiori                         Prevalgono le colture arboree su quelle erba-
        anche rispetto alla media regionale.                           cee, a differenza di quanto rilevabile a livello
                                                                       regionale. In particolare, si osserva una massic-
                                                                       cia compresenza di olivicoltura da olio e viti-
        1 - La presente relazione costituisce una sintesi del Volume   coltura da vino (ma con una scarsa incidenza dei
        Il comparto del tabacco in alcune aree di studio. Le provin-   vini di qualità), e, relativamente alle colture
        ce di Benevento e Salerno e il                                 erbacee, una predominante diffusione dei cerea-
        Salento, Studi & Ricerche INEA, ESI, Napoli, 2005.
                                                                       li, seguiti dalle ortive e dalle piante industriali
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        (barbabietola da zucchero, colza, soia e girasole).     La coltivazione e la produzione di tabac-
            L'agricoltura salentina è inoltre caratterizza-     co
        ta anche dalla marcata senilizzazione degli
        imprenditori agricoli, che implica una situazio-        La coltivazione di tabacco, che interessa appena
        ne di scarso ricambio generazionale, fattore            lo 0,4% della SAU salentina (circa 1.809 ettari,
        importante sia per la continuità dell'attività agri-    ISTAT 2000) e l'1,4% delle aziende dell'area, va
        cola che per l'introduzione delle innovazioni.          considerata una attività residuale il cui signifi-
            In merito all'occupazione nel settore primario,     cato è però tutt'altro che ininfluente se si pensa
        secondo il V Censimento dell'Agricoltura, il lavo-      che più del 90% della superficie tabacchicola
        ro impiegato in agricoltura in Puglia continua ad       regionale è concentrata in quest'area, dove evi-
        essere per lo più di origine familiare. La percen-      dentemente si ritrovano anche tutte le attività
        tuale di aziende che ricorrono a manodopera             regionali a valle e a monte della filiera, collega-
        extrafamiliare è, infatti, appena intorno al 15%.       te alla sua coltivazione.
            Relativamente alla produzione agricola, il               In particolare, delle tre province i cui territo-
        territorio salentino costituisce un riferimento         ri costituiscono il Salento, quella nella quale è
        importante per l'intero territorio regionale. Esso      maggiormente concentrata la coltivazione di
        garantisce, infatti, il 38% dell'intera produzione      tabacco è Lecce. Tale evidenza si riscontra nella
        agricola pugliese, pari, nel 2003, a quasi 1,4          lettura della cartina seguente che mostra, infatti,
        miliardi di euro.                                       come in tale provincia si concentra il 60% della
        Olivicoltura - L'olivicoltura rappresenta, nell'e-      tabacchicoltura salentina, individuando, inoltre,
        conomia agricola territoriale, un comparto di           una sorta di specializzazione produttiva nell'a-
        grande importanza, sia per l'estensione della           rea centrale della provincia leccese (dai comuni
        coltura dell'olivo - tanto in termini aziendali,        di Copertino, Lequile, fino, spostandosi verso
        quanto di superficie - che per la tipicità e quali-     Sud, ai comuni di Aradeo, Cutrofiano e
        tà dei suoi prodotti. Il legame tra territorio e pro-   Corigliano d'Otranto).
        duzione olivicola è stato istituzionalizzato nel             Nel periodo 1990-2000, la coltura ha subito
        riconoscimento dei marchi DOP agli oli extra-           un calo consistente sia in termini di aziende che
        vergini "Colline di Brindisi" e "Terra                  di superfici interessate, per motivazioni ricolle-
        d''Otranto".                                            gabili, alla qualità del prodotto pugliese, non più
        Viticoltura - Anche la viticoltura salentina rap-       rispondente alle richieste di mercato.
        presenta un elemento di forte caratterizzazione              Le varietà maggiormente coltivate nel
        del paesaggio rurale. I vigneti sono destinati ad       Salento, infatti, appartengono ai tipi cosiddetti
        accogliere prevalentemente uva da vino. La pro-         "levantini", che non catturano ormai più l'atten-
        duzione viticola della penisola salentina               zione del consumatore, il quale è spostato verso
        ammonta nel 2003 a poco più di 690.000 ton-             le tipologie di tabacco "americane" più pregiate.
        nellate, il 43% della produzione vitata regiona-        Analizzando le aziende tabacchicole per classi
        le.                                                     di ampiezza delle stesse, si evidenzia la debo-
        Frutticoltura - Nel settore frutticolo il territorio    lezza strutturale delle aziende dell'area, più pic-
        salentino vanta un altro primato quantitativo.          cole rispetto alla media.
        Nel 2003 la produzione di frutta e agrumi garan-             Un'altra osservazione riguarda la forma di
        tisce una PLV pari al 56% della produzione frut-        conduzione più diffusa; i dati statistici ufficiali
        ticola pugliese.                                        permettono di verificare che le aziende tabac-
        Floricoltura - Di grande interesse nell'area è la       chicole sono prevalentemente a conduzione
        floricoltura, la quale (in particolare nelle pro-       diretta del coltivatore e impiegano, per lo più,
        vince di Lecce e Brindisi) rappresenta circa il         manodopera familiare.
        50% della produzione regionale.                              Considerato che il tabacco rappresenta una
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        INEA                                                                    Il comparto del tabacco nel Salento 21

        coltura labour intensive, ciò potrebbe risultare           che un addetto al settore tabacchicolo lavora in
        contraddittorio; tuttavia, data la specificità della       media per 44 giornate l'anno.
        realtà locale, caratterizzata da micro realtà agri-            Nel 2003 il territorio salentino ha prodotto
        cole, il solo lavoro familiare risulta sufficiente a       circa il 27% in meno di tabacco rispetto al 2001.
                                                                   Questa contrazione di produzione ha una sua
                                                                   spiegazione nella rigidità dei tabacchicoltori
                                                                   salentini ad adeguarsi alla coltivazione di quelle
                                                                   varietà attualmente richieste dal mercato (quelle
                                                                   americane, come già ricordato). Una rigidità che
                                                                   inevitabilmente si traduce in un calo di produ-
                                                                   zione (cala la domanda, si riduce l'offerta), pro-
                                                                   prio per evitare eccessi di produzione altrimenti
                                                                   non collocabili più sul mercato. L'atteggiamento
                                                                   dei tabacchicoltori salentini così legato alle
                                                                   varietà orientali, ha motivazioni legate sia al
                                                                   processo di "cura", che sfrutta meglio le parti-
        Fig. 1. ncidenza percentuale della SAU tabacchicola        colari condizioni climatiche del Salento, che
        sulla SAU comunale                                         alle caratteristiche botaniche di queste varietà:
                                                                   particolarmente adatte alla scarsa disponibilità
        portare a termine il processo produttivo.                  di acqua ed alle specifiche condizioni del terri-
        Importante è anche sottolineare, come eviden-              torio salentino.
        ziato dalla figura seguente, che la maggior parte
        delle aziende tabacchicole, al pari di quanto
        riscontrato nell'intero settore primario, sia con-         Le caratteristiche della filiera
        dotta da capi d'azienda in età avanzata.
            Gli addetti agricoli coinvolti nella coltiva-          Il tabacco è una commodity capace di incorpo-
        zione del tabacco sono circa 13.800 e rappre-              rare notevole valore aggiunto durante l'intero
        sentano il 3% di quelli che trovano occupazione            ciclo produttivo, caratterizzato da una serie di
        nell'intero settore primario.                              trattamenti nello stadio agricolo, prima, e quel-
            La coltivazione di tabacco richiede circa              lo industriale, poi; questi ultimi sono realizzati
        605.000 giornate di lavoro; dividendo tale valo-           in due fasi successive: prima trasformazione e
        re per il numero di addetti coinvolti, ne deriva           manifattura. Terminate queste fasi, i prodotti
                                                                   finiti passano alla distribuzione, ripartita in tre
                                                                   livelli: depositi fiscali territoriali, depositi fisca-
                                                                   li locali e rivendite di tabacchi.

                                                                   La fase agricola - La tabacchicoltura svolge un
                                                                   ruolo importante, per motivi economici e socia-
                                                                   li, particolarmente significativo per la spiccata
                                                                   concentrazione geografica della produzione.
                                                                   L'Italia è, attualmente, il primo produttore euro-
                                                                   peo di tabacco e un importante produttore a
                                                                   livello mondiale, pur nell'ambito di un trend
                                                                   decrescente.
        Graf. 1. Aziende tabacchicole per classi di età del con-       La produzione realizzata dalle aziende
        duttore, 2000                                              pugliesi, caratterizzate da limiti dimensionali
        Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT                     che rappresentano un ostacolo alla innovazione,
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        risulta pari al 5% del tabacco greggio nazionale.                vità significativa da un punto di vista socioeco-
        A livello provinciale, la tabacchicoltura riveste                nomico, poiché i tabacchi levantini necessitano
        un ruolo importante per il Salento e, in partico-                di grandi quantitativi di lavoro.
        lare, per la provincia di Lecce, cui si deve il                       Infine, la varietà Katerini viene prodotta
        3,8% della produzione nazionale.                                 nella provincia di Lecce, per l'82%, e in quella
            Alle difficoltà strutturali, la tabacchicoltura              di Bari, per la parte restante. Va sottolineato
        pugliese ne presenta delle altre legate agli orienta-            come, in un'ottica di riqualificazione, nel 1998
        menti produttivi; alcune varietà di "tabacchi                    sia stato avviato un progetto del MiPAF, volto
        scuri" e "levantini", che rappresentano poco meno                all'introduzione dei Katerini (Gruppo var. 07) in
        della metà della produzione, riscontrano, infatti,               Italia. Questo ha messo in evidenza, tra l'altro,
        difficoltà a trovare una facile collocazione sul                 la possibilità di ottenere un buon tabacco orien-
        mercato, a causa dell'evoluzione dei gusti dei con-              tale al Sud, comprese, quindi, le varietà
        sumatori. Il conseguente disinteresse della mani-                Perustitza, Erzegovina e Xanthi, qualora venga-
        fattura nazionale ed estera verso queste varietà ha              no rispettati i canoni di una corretta prassi di
        portato ad una progressiva riduzione della loro                  coltivazione, cura e conservazione e coltivando
        produzione, che risulta ancora concentrata in                    il seme idoneo (Di Muro, 2000).
        poche zone, tra cui la Puglia. Inoltre, la produzio-             La prima trasformazione - Questo stadio risul-
        ne di queste varietà, levantini in particolare, scon-            ta strettamente interconnesso con quello agrico-
        ta oggi il maggior orientamento all'aspetto quanti-              lo, sia per le diseconomie insite nel trasporto a
        tativo piuttosto che qualitativo che la tabacchicol-             lunga distanza del tabacco in foglia, che per
        tura pugliese ha seguito per anni2.                              motivi di carattere normativo: i produttori agri-
            In termini varietali, la produzione regionale                coli, infatti, sono tenuti a stipulare con le impre-
        risulta composta per il 53% da "tabacchi chiari",                se di trasformazione un "contratto di coltivazio-
        in prevalenza Burley (40%), di cui la Puglia è il                ne", che rappresenta una condizione necessaria
        secondo produttore italiano, e per la parte                      per l'ammissibilità all'aiuto.
        restante da "tabacchi scuri" (3%) e levantini                         Nonostante l'evoluzione avvenuta negli ultimi
        (43%), questi ultimi composti prevalentemente                    anni3, il settore presenta ancora un assetto di tipo
        da Erzegovina.                                                   "piramidale", a causa della permanenza sul mer-
            In base ai dati Agea (2003), il Burley regio-                cato di numerose microimprese che si limitano a
        nale è realizzato per l'88% nella provincia di                   eseguire le fasi a minor valore aggiunto. Ciò
        Lecce e per il 10% in quella di Bari. I dark air                 determina un trasferimento di tabacco dalla base
        cured provengono, invece, esclusivamente dalla                   verso i pochi operatori sviluppati, spesso localiz-
        provincia di Foggia. La produzione di                            zati in altre regioni4. Emerge, quindi, l'esistenza di
        Erzegovina risulta concentrata nella provincia                   filiere corte, con limitata forza di vendita e rivol-
        di Lecce, dove rappresenta il 50% del tabacco                    te solamente al mercato locale, e filiere lunghe,
        provinciale. Tale produzione costituisce un'atti-                con una forza di vendita appropriata, in grado di
                                                                         affacciarsi anche sul mercato estero, in termini
                                                                         quantitativi, qualitativi e varietali.
        2 - Nonostante ciò, sembra essere in atto un significativo            Nella regione, l'industria di prima trasforma-
        cambio varietale e un progressivo miglioramento della qua-
        lità, come incoraggiato dalle norme e dagli strumenti previ-     zione è composta da ben 11 imprese (22% del set-
        sti dall'OCM di settore (Inea, 2002).                            tore nazionale) e lavora quasi il 4% della produ-
        3 - Le imprese di prima trasformazione sono diminuite del        zione nazionale (pari a 4.500 tonnellate). Risulta
        55%, a livello nazionale, tra 1985 - 2003                        predominante la trasformazione dell'Erzegovina
        4 - La fuoriuscita dall'ambito regionale di tabacco, greggio o
        esclusivamente sottoposto a cernita, è solo parzialmente         (53% del totale regionale), la cui lavorazione è la
        messa in evidenza dai dati a disposizione e utilizzati nell'a-   sola ad essere in sostanziale equilibrio con la quan-
        nalisi, con una conseguente sotto stima del fenomeno             tità di greggio prodotto localmente, seguita da
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        INEA                                                                 Il comparto del tabacco nel Salento 23

        quella del Burley (37%) e del Bright (9%). Questo       Tab. 1. Imprese di prima trasformazione, 2003
        sembra confermare quanto emerso in merito alla
        filiera del tabacco pugliese, il cui l'orientamento
        produttivo, seppur in fase di evoluzione, rimane
        ancora fortemente legato a varietà caratterizzate da
        un declino della domanda.
             Inoltre, gli operatori locali demandano ad
        altri produttori la trasformazione del 21% del          dedicati alla produzione di sigarette, mentre gli
        tabacco greggio regionale, perdendo il 28% del          altri due sono finalizzati alla produzione di siga-
        Burley prodotto localmente, il 48% del Bright e         ri e si trovano a Lucca e a Cava dei Tirreni (SA).
        il 64% dei dark air cured.                                   L'evoluzione delle quote di mercato delle
             Tali imprese sono tutte concentrate nella          sigarette (2000 - 2003), che, tra i tabacchi lavora-
                                                                ti, rappresentano la forma maggiormente consu-
                                                                mata in Italia, evidenzia l'asimmetrico possesso
                                                                delle quote: le prime due imprese detengono tra il
                                                                75-90% del mercato. Inoltre, va sottolineato come
                                                                le dinamiche dei consumi abbiano determinato
                                                                una razionalizzazione quantitativa e qualitativa
                                                                dei livelli produttivi della manifattura in Italia,
                                                                segnata da un costante calo della quota di merca-
                                                                to dei marchi nazionali (considerando la sola ETI
                                                                S.p.A.), arrivata al 20-25% nel 2003.
                                                                La distribuzione - Il sistema di distribuzione
                                                                nazionale è caratterizzato dalla presenza di un
        Graf. 2. Confronto tra tabacco greggio e tabacco tra-
        sformato in Puglia, 2003                                monopolio di fatto, detenuto da Etinera spa e
        Fonte: elaborazioni INEA su dati AGEA                   risulta articolato su tre livelli, contando comples-
                                                                sivamente: 13 depositi fiscali territoriali, 540
        sola provincia di Lecce e si caratterizzano per il      depositi fiscali locali e oltre 54mila rivendite di
        più basso tasso di trasformazione per operatore         tabacchi (a cui vanno aggiunti circa 15mila paten-
        (0,3% del totale nazionale), lavorando 2,4mila          tini). I primi due livelli realizzano la distribuzione
        tonnellate di Erzegovina, 1,6mila tonnellate di         all'ingrosso, mentre le ultime rappresentano l'a-
        Burley e 0,4mila tonnellate di Bright.                  nello finale della catena distributiva dei tabacchi
        La manifattura - La struttura industriale del set-      lavorati (Agcm, 2004).
        tore ha affrontato un processo di ristrutturazio-
        ne, durato cinque anni, orientato alla privatizza-      Tab. 2. La manifattura del tabacco in Italia, 2002
        zione della manifattura italiana, ceduta alla
        British American Tabacco (Bat) nel luglio 2003,
        che risulta essere l'unica detentrice di impianti
        di fabbricazione, operando, di conseguenza, in
        una situazione di monopolio.
             A seguito dell'implementazione del piano di
        ristrutturazione dell'ETI, predisposto nel 2000, i
        siti produttivi in Italia sono diminuiti del 70%,
        passando da 23 a 7. Di questi, cinque impianti,
        localizzati a Rovereto (TN), Bologna,
        Chiaravalle (AN), Scafati (SA) e Lecce, sono
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        Prezzi sul mercato all'origine del tabac-                             Inoltre, dall'analisi dei saldi commerciali per
        co greggio                                                       varietà di tabacco, scostolato e non, si nota la
                                                                         posizione di esportatrice netta dell'Italia, in ter-
        L'analisi degli andamenti dei prezzi correnti sui                mini quantitativi, per tutti i gruppi di tabacchi e
        mercati all'origine per il tabacco greggio, sia a                nell'intero periodo considerato.
        livello nazionale che regionale5 ha evidenziato                       A fronte di ciò, il sun cured presenta un
        come essi differiscano notevolmente a seconda                    saldo, in termini di valore, costantemente nega-
        delle varietà, su cui incide l'evoluzione della                  tivo tra il 1994-2003, in virtù della cospicua dif-
        domanda e il livello qualitativo.                                ferenza dei valori unitari del prodotto in entrata
            In particolare, l'andamento dei prezzi nell'ul-              e in uscita. Il motivo di ciò, si ritiene possa esse-
        timo decennio ha permesso di evidenziare come                    re legato proprio alle varietà di tabacchi coltiva-
        sul mercato regionale pugliese il tabacco spunti                 ti in Italia, nonché alla qualità delle stesse, che
        prezzi costantemente più bassi rispetto al mer-                  non sono in grado di soddisfare pienamente le
        cato nazionale, con un differenziale in crescita                 esigenze della manifattura nazionale. Infatti,
        (1995-2004).                                                     come si è precedentemente accennato, la produ-
            Confrontando l'andamento dei prezzi per                      zione nazionale di varietà pregiate dei tabacchi
        varietà si nota come il prezzo del sun cured6,                   tipo sun cured risulta ancora irrisoria, mentre il
        rilevato in Puglia, risulti sempre inferiore a                   miglioramento qualitativo dei levantini, per
        quello spuntato sul mercato nazionale; solo nel                  anni, ha ceduto il posto ad obiettivi di incre-
        2003 un forte incremento sul mercato regionale,                  mento delle rese, con un conseguente scadimen-
        probabilmente legato a fenomeni congiunturali,                   to della qualità. Tuttavia, vista l'entità dei flussi
        ha determinato una situazione opposta.                           in entrata e in uscita di tabacchi sun cured,
                                                                         potrebbe rivelarsi vantaggiosa una strategia
                                                                         volta a migliorare la qualità e le varietà prodot-
        Il commercio estero                                              te, incrementando il valore delle esportazioni e
                                                                         soddisfacendo maggiormente il fabbisogno
        In termini quantitativi, il saldo commerciale del                nazionale.
        tabacco (lavorato e non), nel periodo 1991-
        2003, è rimasto sempre positivo, anche se dal
        1999 si è stabilizzato su valori relativamente                   La normativa nel comparto del tabacco
        prossimi all'equilibrio. Nonostante ciò, gli
        scambi, in termini di valore, presentano un                      La riforma dell'OCM tabacco, realizzata nell'a-
        saldo molto negativo. L'Italia, infatti, si confi-               prile del 2004, ha seguito a stretto giro il pro-
        gura come un'esportatrice netta di tabacco greg-                 fondo processo di revisione della PAC del 2003.
        gio o non lavorato, a minore valore aggiunto, e                      La riforma scaturisce da un ampio dibattito,
        un'importatrice netta di tabacchi lavorati, in cui               incentrato sulla opportunità sociale di mantene-
        le esportazioni risultato totalmente trascurabili.               re pagamenti legati ad un prodotto dannoso per
                                                                         la salute umana, in evidente contrasto con il
                                                                         principio di sostenibilità sociale della PAC, cui
                                                                         facevano da contro altare le considerazioni rela-
                                                                         tive alla dipendenza, soprattutto in alcune aree
        5 - I prezzi sul mercato nazionale sono determinati come         dell'Unione, dell'economia locale e rurale dalla
        media dei prezzi rilevati sui mercati regionali. Per questi
        ultimi, invece, il prezzo del tabacco rappresenta la media dei
                                                                         coltivazione del tabacco.
        prezzi delle varietà vendute sullo stesso mercato                La vecchia OCM - Fino al 2005, l'OCM preve-
        6 - I dati ISMEA, in riferimento al mercato pugliese, dispon-    deva un sistema di quote di produzione indivi-
        gono solamente del livello dei prezzi dei sun cured.             duali e fissate per varietà colturale ed un regime
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        di premi legati alle quantità prodotte, modulati                   Tab. 3. Aziende e pagamenti diretti, 2002
        sulla base delle caratteristiche qualitative della
        produzione. La normativa di riferimento (Regg.
        (CEE) 2075/92 e (CE) 2848/98) prevedeva,
        inoltre, una serie di azioni per la riduzione della
        produzione e del consumo di tabacco al fine di
        tutelare la salute dei consumatori, attraverso la
        creazione di un Fondo Comunitario e la defini-                     premio che risulta particolarmente bassa.
        zione di un programma di riscatto. A livello                       Peraltro, nella provincia pugliese la modesta
        nazionale, le regioni maggiormente coinvolte                       dimensione assoluta dei pagamenti diretti per il
        dalle azioni di riscatto da parte dei produttori                   tabacco si presenta come una condizione piutto-
        risultano essere la Puglia e la Campania, mentre                   sto generalizzata. Infatti, il 70% delle aziende
        nessun programma è stato presentato dai pro-                       con aiuti diretti per il comparto beneficia di un
        duttori del Veneto e dell'Umbria. Questo dato                      pagamento complessivo inferiore ai 2.000 euro
        rafforza l'idea che la fuoriuscita dal settore coin-               per azienda, seguito da un ulteriore 20% di
        volga soprattutto i produttori più marginali e                     aziende che percepiscono aiuti per un importo
        quelli con produzioni di bassa qualità.                            compreso tra i 2.000 e i 5.000 euro. Circa un
            L'applicazione della vecchia OCM ha gene-                      terzo dei pagamenti totali per il tabacco della
        rato un livello di sostegno ai produttori di tabac-                provincia viene percepito da appena 26 aziende,
        co molto elevato. In base ai dati Agea (2002), il                  equivalenti allo 0,5% del totale, che beneficiano
        tabacco rappresenta in Italia il terzo prodotto in                 di pagamenti di entità superiore ai 50.000 euro.
        ordine di importanza, tra le colture vegetali, con                     Significativa ovunque, sebbene anche in
        il 9% del totale degli aiuti diretti erogati, con                  questo caso con alcune differenze, risulta l'in-
        solo l'1,8% delle complessive aziende benefi-                      cidenza degli aiuti diretti rispetto al valore
        ciarie. La distribuzione dei pagamenti a favore                    della produzione di tabacco. Il sostegno rag-
        del comparto risulta fortemente concentrata da                     giunge nella media nazionale un'incidenza
        un punto di vista territoriale. Tuttavia, la Puglia                dell'88% rispetto al valore della produzione
        assorbe una parte piuttosto limitata del sostegno                  vendibile del comparto (2003), valore che sale
        (5%), che si colloca quasi integralmente nel ter-                  al 101% nel caso della Puglia. Al di là delle
        ritorio di Lecce 7.                                                differenziazioni territoriali, resta l'indicazione
            Il premio medio in Puglia supera di poco il                    della forte dipendenza del comparto del tabac-
        20% di quello nazionale. Ciò conferma, sebbe-                      co dal sistema di sostegno al reddito garantito
        ne indirettamente, l'esistenza di una struttura                    dalla PAC.
        aziendale fortemente differenziata tra le regioni,                 La nuova OCM - Il nuovo regime di aiuti al
        che vede dimensioni significativamente più ele-                    comparto ha avuto inizio, per tutti gli Stati
        vate nelle aree di produzione del Centro-Nord,                     membri, dal 1° gennaio 2006, e rimarrà in vigo-
        che contribuiscono ad innalzare il livello del                     re fino al 2012. La nuova OCM (Reg. (CE)
        premio medio. Nel caso particolare della pro-                      864/2004) prevede il disaccoppiamento totale
        vincia di Lecce, l'estrema polverizzazione                         del sostegno, che viene fatto gradualmente (e
        aziendale influisce sulla dimensione media del                     parzialmente) confluire nello schema di paga-
                                                                           mento unico, e un trasferimento di aiuti dal
                                                                           primo al secondo pilastro.
        7 - Nelle due restanti provincie salentine la presenza di              Come per le altre OCM riformate nel 2003,
        aziende con aiuti per il tabacco è del tutto trascurabile.         il sostegno al tabacco, confluendo nel regime di
        Infatti, a Brindisi risultano presenti solo 63 aziende con aiuti   pagamento unico, sarà sottoposto alle norme
        per questo comparto, mentre a Taranto il numero delle
        aziende scende ad appena 5.                                        sulla modulazione8 e la condizionalità9; inoltre,
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        gli agricoltori, per poter beneficiare degli                     hanno acquisito quote di produzione durante il
        importi fissati, dovranno dimostrare, annual-                    periodo dal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre
        mente, di disporre di ettari ammissibili corri-                  2005.
        spondenti al numero di diritti di pagamento,                         Per quanto riguarda la parte accoppiata, come
        intendendo per ettari ammissibili qualunque                      previsto dalla attuale OCM, il premio è concesso
        superficie agricola dell'azienda investita a semi-               per ogni chilogrammo di tabacco in foglia con-
        nativi o a pascolo permanente, escluse le super-                 trattato e consegnato, fermo restando il limite di
        fici destinate a colture permanenti, alla produ-                 garanzia per varietà e per Stato membro.
        zione di ortofrutta e patate diverse da quelle                       A partire dal 2010 (fino al 2012), l'aiuto
        destinate alla fabbricazione di fecola, a colture                diviene totalmente disaccoppiato, ma con una
        forestali o ad usi non agricoli.                                 particolarità: il 50% dei premi legati alla produ-
             Il disaccoppimento prevede che l'agricoltore                zione storica confluisce nello schema di paga-
        abbia facoltà anche di non coltivare nulla sulle                 mento unico, mentre il restante 50% viene tra-
        proprie superficie aziendali, mantenendo                         sferito al potenziamento della dotazione finan-
        comunque il diritto all'aiuto. Altresì è prevista la             ziaria delle misure di sviluppo rurale, secondo le
        possibilità di utilizzare le superfici per qualun-               modalità dettate dai regolamenti attuativi.
        que coltura (ammissibile), fatta eccezione per                       Infine, va ricordato che il premio al tabacco
        quelle espressamente indicate (non ammissibi-                    è sottoposto anche ad un ulteriore taglio a favo-
        li), la cui introduzione comporta, quindi, l'esclu-              re del finanziamento del Fondo Comunitario per
        sione del diritto all'aiuto.                                     il Tabacco, che riceve un importo pari al 4%
             Le annate tra il 2006 e il 2009 rappresentano               dell'aiuto garantito al settore nel 2006, percen-
        il periodo transitorio che precede l'introduzione                tuale che sarà aumentata di un ulteriore punto
        a pieno regime della nuova politica del compar-                  nel 2007.
        to. Infatti, fino al 2009 agli Stati membri è
        lasciata la possibilità di scegliere di mantenere
        ancora accoppiata una parte del premio, fino ad                  Il sistema della qualità nelle misure di
        un massimo del 60% dello stesso. In Italia, si è                 sviluppo rurale
        optato per differenziare il tasso di disaccoppia-
        mento a livello regionale, applicando il limite                  Lo spostamento delle risorse dall'OCM tabacco
        massimo del 100% per la Puglia (disaccoppia-                     alla politica di sviluppo rurale è previsto dal
        mento totale) e un coefficiente pari al 40% per                  Reg. (CE) 864/2004 a partire dal 2010, al fine di
        le superfici di tutte le altre regioni10.                        mitigare ed accompagnare gli effetti della rifor-
             In base al Reg. (CE) 864/2004, la parte di                  ma sulle comunità rurali che dipendono da tali
        aiuto riferita allo schema di pagamento unico è                  produzioni. Tale trasferimento coincide con la
        concessa agli agricoltori che hanno ottenuto il                  futura fase di programmazione (2007-2013),
        pagamento di un premio per il tabacco nel trien-                 nella quale sarà attivo il nuovo Fondo Europeo
        nio di riferimento 2000-2002 e a quelli che                      per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (FEASR),
                                                                         la cui istituzione darà vita ad un sistema di pro-
                                                                         grammazione unico per lo sviluppo rurale.
                                                                             Le prospettive che, con la nuova programma-
        8 - La modulazione prevede un taglio progressivo all'am-
        montare degli aiuti da ciascuna azienda ricevuto, pari al 3%     zione, sembrano aprirsi per i produttori di tabacco
        nel 2005, al 4% nel 2006, al 5% dal 2007 fino al 2012.           tendono a favorire l'introduzione di sistemi pro-
        9 - La condizionalità prevede che agricoltori che beneficia-     duttivi tesi a valorizzare la qualità delle produzio-
        no di pagamenti diretti rispettino le norme contenute nei cri-   ni e dei prodotti, nell'ambito di sistemi a sostegno
        teri di gestione obbligatori e mantengano i terreni in buone
        condizioni agronomiche e ambientali.                             della qualità dei prodotti agro-alimentari ben con-
        10 - DM del 29 luglio 2005.                                      solidati (DOP, IGP, biologico ecc.).
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        INEA                                                                Il comparto del tabacco nel Salento 27

             La valorizzazione delle produzioni agro-ali-       I possibili scenari
        mentari rappresenta ormai una condizione quasi
        obbligata per competere sul mercato, interno e          In sintesi, lo scenario che va dispiegandosi agli
        esterno, che esprime una forte richiesta di pro-        occhi dei produttori di tabacco nelle aree ogget-
        dotti differenziati. Spingono in tal senso sia gli      to della presente ricerca, soprattutto a seguito
        orientamenti dei consumatori - attenti agli             dell'entrata in vigore della nuova OCM tabacco,
        aspetti salutistici ma anche ad altri aspetti           può essere individuato nelle tre sotto indicate
        immateriali come quelli etici legati ad una             scelte strategiche:
        preoccupazione di non danneggiare l'ambiente o          " non coltivare nulla sui terreni precedente-
        quello di sostenere le piccole comunità rurali e            mente utilizzati a tabacco, mantenendo il
        le loro produzioni tipiche - sia le richieste della         diritto al pagamento unico, ma limitandosi al
        grande distribuzione sempre più orientate a                 rispetto delle norme previste dalla condizio-
        rifornimenti di prodotti con specifici standard             nalità;
        qualitativi.                                            " coltivare produzioni nell'ambito di quelle
             La concentrazione delle aziende tabacchico-            che consentono il mantenimento del paga-
        le in aree ben delimitate e i sistemi di relazioni          mento unico, definite "ammissibili" (com-
        creatisi in anni di lavoro in un settore ad alta            preso lo stesso tabacco), accordando prefe-
        specializzazione creano i giusti presupposti per            renza a quelle suscettibili di rientrare nel-
        la nascita di sistemi integrati di qualità che pos-         l'ambito di sistemi di valorizzazione delle
        sono sostituirsi alle coltivazioni a tabacco.               caratteristiche qualitative;
        Infatti, le aree specializzate nella produzione di      " diversificare le coltivazioni verso produzio-
        tabacco presentano caratteristiche di filiera;              ni "non ammissibili", accordando preferenza
        ovvero possiedono conoscenze e competenze                   a quelle suscettibili di rientrare nell'ambito
        tali da favorire l'accesso a segmenti specifici del         di sistemi di valorizzazione delle caratteri-
        sistema agro-alimentare.                                    stiche qualitative, al fine di compensare al
             La ristrutturazione del settore tabacchicolo a         massimo le perdite derivanti dall'esclusione
        favore delle produzioni di qualità, i processi di           dal pagamento unico.
        trasformazione e commercializzazione che con-           Nel caso della seconda e terza ipotesi indicata,
        seguentemente si instaurerebbero, la possibilità        quindi, gli agricoltori si troveranno nella neces-
        di legare l'immagine del territorio ai prodotti col-    sità di selezionare le colture alternative al tabac-
        tivati potrebbero inoltre garantire, da una parte la    co sulla base delle possibilità di valorizzazione
        continuità dell'attività agricola, dall'altra il man-   commerciale che esse presentano, per tipicità
        tenimento di auspicabili livelli occupazionali.         (DOP, IGP ecc.) e/o possibilità di produzione
             A ciò si aggiunge la possibilità per i produt-     tramite metodi di coltivazione particolarmente
        tori di tabacco di fare riferimento anche ad altre      apprezzati (biologico, lotta integrata ecc.).
        tipologie d'intervento previste dalla politica di       Anche tenuto conto del fatto che in questi casi i
        sviluppo rurale, tra le quali: le misure per la         produttori potrebbero beneficiare di forme di
        valorizzazione dello spazio naturale e per il           sostegno aggiuntive, derivanti dalle misure di
        miglioramento della qualità della vita, ossia           sviluppo rurale.
        misure tese a favorire la diversificazione delle            Un ulteriore elemento di selezione, non
        attività agricole con attività turistiche, artigiana-   meno rilevante, è rappresentato dai possibili
        li, ecologico-ambientali, culturali, ecc.. Queste       sbocchi commerciali che ciascuna coltura pre-
        misure, in una logica di integrazioni territoriali      senta.
        dell'intervento, possono favorire processi di               In questa ottica è possibile pensare anche ad
        rivitalizzazione economica delle aree attual-           una strategia di comportamento "intermedia",
        mente dipendenti dal tabacco.                           basata su di un processo di diversificazione tra
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        produzioni ammissibili e non. Tale strategia          eccessi di offerta per le produzioni proposte, che
        dovrebbe comprendere, da un lato il manteni-          avrebbero la conseguenza di deprimerne il prez-
        mento di produzioni che non comportano la             zo a svantaggio delle redditività.
        perdita del diritto al pagamento unico, ma pro-           Nell'ambito delle coltivazioni individuate per
        ponibili sul mercato come produzioni di qualità,      la sperimentazione in campo, a conclusione di
        cui affiancare produzioni di nicchia, anche non       questa prima fase di studio, in base alle conside-
        ammissibili, ma molto remunerative.                   razioni sopra espresse si ritiene, quindi, utile foca-
            Queste osservazioni sono di rilevante impor-      lizzare l'attenzione su alcune in particolare:
        tanza per una realtà come il Salento, nel quale,      " il farro e l'orzo nudo, due cereali, il cui inte-
        come ricordato nella parte iniziale, la produzio-         resse da parte dei consumatori, legato al
        ne tabacchicola, non più rispondente alle richie-         fenomeno di rivalutazione delle produzioni
        ste del consumatore, non trova adeguata collo-            tradizionali, lascia intravedere importanti
        cazione sul mercato e quindi va verso una spon-           sbocchi di mercato dovuti all'attuale carenza
        tanea contrazione.                                        di offerta e/o alla crescente domanda da
            A tutto questo va aggiunto che per ognuna             parte di specifiche categorie di consumatori;
        delle valutazioni vanno tenuti presenti, però,        " l'asparago in coltura precoce, che è caratte-
        anche fattori territoriali, tra i quali particolar-       rizzato da un aumento della domanda duran-
        mente rilevante è la dimensione specifica delle           te tutto l'arco dell'anno, pare essere una vali-
        aree potenzialmente soggette a riconversione,             da opportunità economica per le aziende;
        che può condizionare la proponibilità di alcune       " le floricole da fronda, interessanti in quanto
        coltivazioni come alternative ragionevoli.                la produzione floricola salentina, sempre più
            Da questo punto di vista, va osservato che            apprezzata, va via via consolidandosi sul
        nel Salento, essendo interessata alla coltivazio-         mercato;
        ne del tabacco una superficie alquanto estesa (in     " il cece e il pisello da granella, entrambe due
        termini assoluti circa 1800 ha), si rende neces-          colture di nicchia tradizionalmente legate al
        saria un'attenta strategia, finalizzata a prevenire       territorio.
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