La transizione dell'Unione Europea verso un nuovo modello energetico eco-sostenibile tra scelte politiche, regolazione e dinamiche di mercato - Enea

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La transizione dell'Unione Europea verso un nuovo modello energetico eco-sostenibile tra scelte politiche, regolazione e dinamiche di mercato - Enea
QUADRO INTERNAZIONALE_

La transizione dell’Unione
Europea verso un nuovo modello
energetico eco-sostenibile tra
scelte politiche, regolazione e
dinamiche di mercato
La politica di decarbonizzazione lanciata dalla Commissione Europea non sembra destinata ad un
sicuro successo. La transizione verso la produzione di energia da fonti rinnovabili ha acuito un conflitto
tra le politiche per la creazione di un efficiente mercato unico e quelle nazionali. L’approccio proposto
dalla Commissione Europea alle politiche per efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle
emissioni di gas serra con il ‘Winter Package’ del novembre 2016 elimina molti vincoli per gli Stati
membri ma deve indirizzarli verso gli obiettivi comuni dell’Unione. Tale fine è perseguito dal progetto di
regolamento sulla governance che rimodella le relazioni tra Commissione e Stati membri. Tuttavia, gli
strumenti nelle mani della Commissione non sembrano del tutto adeguati a una efficace convergenza
tra scelte nazionali e obiettivi dell’Unione

DOI 10.12910/EAI2018-41

di Laura Ammannati, Jean Monnet Chair in EU energy regulation and policy – Università di Milano; Associazione
Italiana di Diritto dell’Energia (AIDEN)

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L
         a convergenza delle politiche     il forte incremento delle politiche e            dare” la transizione verso un’energia
         per l’energia e per il clima ha   misure nazionali destinate a mitiga-             pulita (Clean energy for all Europe-
         condotto a una situazione di      re gli effetti del climate change grazie         ans) e lancia il principio Energy Ef-
         tensione per cui il tradizio-     alla implementazione di nuove tec-               ficiency first. In questa ottica la tran-
nale processo di liberalizzazione si è     nologie per la produzione di energia             sizione verso una energia pulita ed
sempre più intersecato con gli inter-      da fonti rinnovabili.                            una progressiva de-carbonizzazione
venti e le misure per una economia a       L’ampio ventaglio di meccanismi na-              passa attraverso una trasformazione
basso tasso di CO21.                       zionali di incentivazione ha aiutato             culturale, comportamentale e tecno-
                                           operatori e consumatori a incremen-              logica2.
Le politiche dell’Unione per il            tare significativamente la produzio-             Un aspetto innovativo sta proprio
clima e l’energia                          ne di elettricità da fonti rinnovabili.          nella inclusione del pacchetto degli
                                           Innegabile che la transizione del                interventi in materia di efficienza
Questo nuovo contesto rispecchia           mercato energetico verso un siste-               energetica nel più ampio contesto di
la transizione da un programma re-         ma a basso tasso di CO2 richieda un              ridefinizione dell’assetto del settore
golatorio finalizzato all’apertura del     intervento economico pubblico per                dell’energia. Infatti, tradizionalmente
mercato dell’energia costruito in un       promuovere gli investimenti nella                le misure di efficienza energetica non
decennio di “pacchetti” al persegui-       produzione di energia e per la sicu-             erano state parte del pacchetto clima
mento dell’obiettivo prioritario della     rezza delle forniture.                           – energia costruito secondo una lo-
de-carbonizzazione. Allo stesso tem-       Il cd Winter Package (WP)                        gica incrementale dal 2007 in avanti.
po è altrettanto evidente che la poli-     (30.11.2016) propone un vasto pac-               Allo stato attuale la frammentarietà
tica di liberalizzazione portata avanti    chetto di misure che la Commissione              di una legislazione adottata in tempi
dalla Commissione è in conflitto con       Europea ritiene necessarie per “gui-             diversi e con prospettive disomoge-

                                                                                      2/2018 | Energia, ambiente e innovazione   87
nee ha prodotto una sorta di labirinto           la creazione e il funzionamento del         litica come quella per le rinnovabi-
normativo da cui emerge un quadro                mercato interno (“garantire il fun-         li, per l’efficienza energetica o per la
di ridondanza ma soprattutto di in-              zionamento del mercato dell’ener-           sicurezza degli approvvigionamenti.
coerenza e di mancante integrazione              gia”; “promuovere l’interconnessione        Non a caso la necessità di costruire
tra le politiche per l’energia e per il          delle reti energetiche”) insieme alla       una sorta di contenitore dove com-
clima. Anche i modelli sui quali sono            efficienza energetica, allo “sviluppo       binare gli obiettivi promossi dalla
state disegnate le relazioni tra Stati           di energie nuove e rinnovabili” e alla      Commissione e quelli divergenti de-
membri (SM) e Commissione Euro-                  “sicurezza dell’approvvigionamento          gli SM è, almeno in parte, all’origine
pea sono significativamente difformi             energetico nell’Unione”.                    della proposta di una Unione dell’E-
date le diverse modalità di allocazio-           Tuttavia, anche se il legislatore euro-     nergia che è nata, quasi inaspettata-
ne di obiettivi, target e standard ai            peo è invitato a deliberare le misu-        mente, nel 2014 durante la crisi se-
rispettivi livelli. Nonostante questa            re necessarie per conseguire quegli         guita all’annessione della Crimea da
mancanza di coerenza nel disegno                 obiettivi, subito dopo il testo afferma     parte della Russia quando le questio-
delle politiche, l’Unione Europea ha             che tali misure non debbono incide-         ni energetiche balzarono in cima alla
raggiunto risultati di una qualche               re “sul diritto di uno Stato membro         lista delle priorità come conseguen-
rilevanza nella riduzione delle emis-            di determinare le condizioni di uti-        za della crisi di Crimea che poneva
sioni e nella de-carbonizzazione del             lizzo delle sue fonti energetiche, la       dubbi sulle politiche del gas.
sistema.                                         scelta tra varie fonti energetiche e la     La strategia sottesa all’Unione dell’e-
Peraltro è necessario evidenziare                struttura generale del suo approvvi-        nergia è in effetti un tentativo di
che quello dell’energia è un settore             gionamento energetico” (art. 194,2          conciliare obiettivi divergenti: da un
a bassa “qualificazione europea”. Gli            Trattato sul Funzionamento dell’U-          lato, la più che decennale politica
SM hanno sempre beneficiato di una               nione Europea - TFUE). In questo si         di liberalizzazione per un mercato
consistente autonomia, specialmente              evidenzia la forte tensione tra l’idea      energetico completamente integra-
nell’area delle politiche ambientali e           di un comune approccio dell’Unione          to e, dall’altro, il nuovo imperativo
per il clima. In un contesto conflit-            e quello nazionale basato sugli inte-       volto a perseguire buoni risultati
tuale tra una politica di potenziale             ressi dei singoli Stati. Così agli Stati    riguardo la riduzione delle emissio-
armonizzazione e le pressioni cen-               è riconosciuta la possibilità di man-       ni grazie agli interventi nel mercato
trifughe nazionali, le molte sfaccet-            tenere importanti diritti nel settore       dell’energia. La “strada da percorre-
tature di una materia come l’energia             energetico, cioè la loro ‘sovranità’        re” “si articola in cinque dimensioni,
hanno contribuito ad acuire la fram-             sulle risorse e sul mix energetico na-      strettamente interconnesse e che si
mentazione. Infatti il costante gap              zionale.                                    rafforzano a vicenda, intese a miglio-
tra le diverse condizioni e interessi            In linea generale gli studi giuridici       rare la sicurezza, la sostenibilità e la
nazionali ha prodotto una situazione             accettano l’idea dell’energia come          competitività       dell'approvvigiona-
di carente coesione e scarso coordi-             un’area di competenza concorrente           mento energetico”3.
namento tra le politiche degli SM.               secondo quanto stabilito all’art. 4 del     Mentre il processo di liberalizzazio-
Se consideriamo il disegno delle re-             TFUE e più in dettaglio nell’art. 194.      ne è stato realizzato seguendo un
lazioni tra Commissione Europea e                Tuttavia sia l’interpretazione sia la       comune percorso di rimozione dei
SM il Trattato di Lisbona ha rappre-             lettera dell’articolo lasciano intrave-     monopoli pubblici verso un mercato
sentato e rappresenta un momento                 dere una diversa possibilità di defi-       più aperto ed integrato, le politiche
chiave.                                          nire l’allocazione delle competenze a       di de-carbonizzazione sono messe in
L’energia non era mai stata tematiz-             livello sia dell’Unione che nazionale.      atto dai governi nazionali con l’unico
zata in nessuno dei trattati europei             Si può ipotizzare, a mio parere, che        intento di portare avanti le proprie
(a parte il caso della Comunità Eco-             le competenze in materia di energia         necessità.
nomica del Carbone e dell’Acciaio e              si intersechino tra di loro e si con-       Questo movimento al contrario, ha
dell’Euratom). Nel Trattato di Lisbo-            nettano come i tasselli di un puzzle.       come effetto una sorta di ri-naziona-
na all’art. 194, 1 viene stabilito che la        Infatti, gli interessi divergenti dei di-   lizzazione del mercato dell’energia e
politica dell’Unione nel settore dell’e-         versi attori si combinano tra di loro       una profonda distorsione del merca-
nergia “in uno spirito di solidarietà            e producono una forte intersezione          to interno. Perciò, per la Commissio-
tra Stati membri” vuole promuovere               che rappresenta il tessuto di ogni po-      ne, promuovere l’Unione dell’energia

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è per qualche aspetto una strada           Progetti per una transizione                      in grado di migliorare l’efficienza in
obbligata per raggiungere una con-         verso l’energia pulita                            molti settori, da quello dei veicoli
vergenza tra i meccanismi nazionali                                                          agli edifici ai servizi o i prodotti.
di incentivazione. La proposta di un       Politiche per l’efficienza energetica             Inoltre è evidente che con que-
“processo di governance dinamico”          Le proposte introdotte dal WP in                  sto complesso sistema di misure la
per l’Unione dell’energia tende a          materia di efficienza energetica sono             Commissione ha voluto lanciare un
dare un assetto coerente alle azioni       considerate prioritarie per un ade-               ambizioso piano per ridisegnare il
per l’energia e il clima potenzialmen-     guamento del Quadro per il clima e                mercato elettrico dell’Unione. Infat-
te confliggenti.                           l’energia 20304. In effetti il target in-         ti la transizione verso una economia
Come sostenuto nel Explanatory             dicativo del 27% doveva essere ricon-             progressivamente de-carbonizzata
Memorandum della proposta per              siderato entro il 2020 con l’intenzio-            entro il 2050 può avere successo
una revisione del regolamento su           ne di fissare un nuovo target al 30%,             solo grazie ad un graduale passaggio
ACER, le regole del Terzo pacchetto        come emerge dalle conclusioni del                 all’elettricità non solo come fonte di
energia hanno avuto un successo li-        Consiglio europeo del 2014.                       illuminazione ma anche per raffred-
mitato in un certo numero di settori       Infatti le proiezioni relative al sistema         damento e riscaldamento e in parti-
sia nel mercato all’ingrosso che in        energetico europeo hanno mostrato                 colare per i trasporti come affermato
quello retail. In più dobbiamo ricor-      che, in presenza dell’attuale quadro              nella proposta di nuova direttiva in
dare che il quadro delineato nel “ter-     europeo e nazionale, entro il 2030                materia di rinnovabili che ha un ruo-
zo pacchetto” è stato messo in crisi       si potrebbe raggiungere solo una ri-              lo complementare a quella relativa
da una serie di nuovi elementi come        duzione approssimativamente del                   all’efficienza.
l’incremento rapido e costante delle       23,9% nel consumo di energia pri-                 Anche se agli SM non è richiesto
fonti rinnovabili, i recenti interventi    maria. Così il nuovo quadro al 2030               di fissare obiettivi vincolanti, tutta-
pubblici sul mercato elettrico a favo-     prospetta un target UE vincolante                 via i valori debbono essere definiti
re della sicurezza delle forniture e le    del 30% e obiettivi nazionali indicati-           considerando che, al 2030, nell’area
importanti trasformazioni tecnolo-         vi ma che dovrebbero essere adeguati              dell’Unione il consumo di energia
giche. Questo insieme di elementi          al perseguimento del target comune.               primaria dovrà essere ridotto del
ha portato a trasformazioni di peso        L’estensione del periodo di program-              23% e quello di energia per usi fi-
nel funzionamento del mercato e ha         mazione al 2030 è motivata non                    nali del 17% su base 20055. Come
evidenziato la necessità di un nuovo       solo dall’impegno delle istituzioni               proposto dalla Commissione nella
disegno.                                   europee al rispetto degli obiettivi in-           presentazione della nuova direttiva
Altri due fattori hanno influenzato        ternazionali tarati su quella data se             in materia di efficienza energetica
lo sviluppo delle fonti rinnovabili.       non oltre, ma anche dalla necessità               (EED), gli SM debbono assicurare
Da un lato, la crisi economica e fi-       di allineare l’efficienza energetica alle         una estensione degli attuali obblighi
nanziaria ha prodotto una generale         generali scadenze delle politiche per             oltre il 2020, cioè un incremento del
caduta della domanda di energia e il       clima ed energia.                                 1,5% annuo di risparmio sul volume
conseguente collasso del prezzo delle      In più, ed è questa una ragione prio-             delle vendite ai consumatori finali
fonti fossili. Questo ha avuto un forte    ritaria, l’allungamento del periodo di            prodotto sia dai regimi obbligatori
impatto sul livello degli investimen-      programmazione consente agli inve-                che dalle misure alternative in ac-
ti in rinnovabili. Dall’altro, in anni     stitori di contare su una prospettiva             cordo con quanto previsto già nella
recenti alcuni governi hanno deciso        di lungo periodo e su una maggiore                direttiva 27 per cui le vendite, in vo-
tagli retroattivi dei programmi di         stabilità delle regole per pianificare            lume, dell'energia utilizzata nei tra-
incentivazione agli investimenti nel       interventi e investimenti in efficien-            sporti possono essere escluse in toto
settore. Questi mutamenti nelle po-        za energetica. Questo avrà di sicu-               o in parte da questo calcolo (art. 7,1).
litiche per le rinnovabili e nei sistemi   ro un impatto positivo riguardo la                Peraltro, questa impostazione che
di incentivazione ha minato la fidu-       previsione dei tempi di ritorno degli             riconosce come base legale della di-
cia degli investitori e prodotto una       investimenti così da ridurre drasti-              rettiva l’art. 194 del TFUE consente
progressiva incertezza che ha fatto        camente l’incidenza dei piccoli in-               agli SM di mantenere tutta la flessi-
precipitare gli investimenti di circa il   terventi a favore di quelli con un più            bilità di cui adesso dispongono sulle
60% rispetto al 2011.                      alto tasso di innovazione tecnologica             modalità di implementazione degli

                                                                                       2/2018 | Energia, ambiente e innovazione   89
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obblighi in accordo con le specifiche            misure di politica energetica intro-       come base legale delle scelte in mate-
politiche ambientali e condizioni di             dotte dopo la fine della prima fase        ria di energia.
mercato a livello nazionale.                     cioè dopo il 2020.                         Considerando che le misure nazio-
Sulla base di queste premesse la                 In secondo luogo, viene confermato         nali rappresentano l’unico strumen-
Commissione ha ritenuto che fos-                 che le deroghe al principio generale       to a disposizione per conseguire il
sero sufficienti alcuni emendamenti              non possono incidere oltre il 25%          comune target dell’Unione questo
alla EED. In effetti, poiché il termine          del totale dei risparmi di energia.        può condurre ad un insufficiente svi-
di recepimento della dir. 27 del 2012            Inoltre il previsto risparmio annuo        luppo delle rinnovabili restando così
era fissato al giugno 2014, il tempo             di energia deve essere conseguito sia      al di sotto della soglia comunemente
trascorso appariva troppo breve e                tramite i regimi obbligatori che coin-     accettata. Il coordinamento possibile
non consentiva di valutare l’impatto             volgono in prevalenza distributori di      nel quadro del meccanismo di go-
effettivo delle misure per procedere a           energia e società di vendita, sia tra-     vernance proposto non sembra ade-
una revisione più radicale. In breve,            mite le misure alternative.                guato a garantire il raggiungimento
gli emendamenti sono stati finalizza-            Infine agli SM è richiesto di mettere      del target secondo un criterio di effi-
ti ad alcuni specifici obiettivi come            in atto sistemi di misurazione e con-      cienza economica e a ridurre la seg-
assicurare che i target del quadro               trollo degli incrementi di efficienza      mentazione del mercato energetico.
2030 siano raggiunti; semplificare               realizzati grazie alle misure messe in     In sintesi, in questa prospettiva, fis-
alcune parti del testo per facilitare            atto dalle parti obbligate o dai sog-      sata la quota del 27% che deve es-
l’implementazione a livello naziona-             getti coinvolti (art. 7a, 4 e 7b, 3).      sere assicurata collettivamente per
le; e infine rafforzare la dimensione                                                       il 2030, ciascun SM deve fissare il
sociale e accrescere il ruolo centrale           Le politiche per le rinnovabili            suo contributo e notificarlo alla
del consumatore.                                                                            Commissione come parte del Piano
In primo luogo, questi emendamenti               La direttiva 2009/28/CE sulla pro-         nazionale integrato per l’energia e il
riguardano gli articoli 1, 3, e 7 della          mozione dell’uso dell’energia da fon-      clima. Alla discrezionalità degli Stati
EED direttamente interessati dalla               ti rinnovabili ha favorito il rapido in-   è fissato un importante limite, e cioè
introduzione del nuovo target. Ne                cremento della quota di rinnovabili        che la quota di energia da fonti rin-
sono stati introdotti altri relativi alle        dal 10,4% nel 2007 al 17% del 2015.        novabili nel consumo finale di ogni
parti su misurazione e fatturazio-               Nel 20146 la strategia dell’Unione         SM non deve essere inferiore al tar-
ne (artt. 9 – 11) per consentire una             Europea in materia di energie rin-         get fissato per il 2020 quale “contri-
maggiore attenzione alla dimensione              novabili è stata ridefinita fissando un    buto minimo” per il 2030.
sociale con la prospettiva di bollet-            nuovo target per la quota delle rin-       Il target definito nella proposta è sta-
te più basse grazie alla riduzione dei           novabili di almeno il 27% nel 2030.        to fin da subito messo in discussio-
consumi e al fenomeno della pover-               Il target fissato per l’Unione è vinco-    ne dal Parlamento europeo, che ha
tà energetica anche da parte degli               lante e gli Stati membri sono vinco-       elaborato alcuni importanti emen-
SM, come stabilito dalla UE un new               lati a partecipare con contributi in-      damenti da portare al tavolo delle
deal per i consumatori di energia                dividuali al perseguimento di questo       trattative tra i co-legislatori europei.
(COM(2015) 339 final).                           obiettivo.                                 Tra questi la fissazione di un diverso
Inoltre gli artt. 7, 7a e 7b nella for-          Questo target è ripreso nel progetto       target vincolante a livello dell’Unio-
mulazione degli emendamenti sta-                 di revisione della direttiva rinnova-      ne di almeno il 35% e l’invito agli SM
biliscono in primo luogo che gli SM              bili. Ma, mentre è confermato il ca-       a considerare, nella fissazione dei
hanno l’obbligo di assicurare una                rattere vincolante del target a livello    target nazionali, gli obblighi assunti
estensione dei risparmi negli usi di             dell’Unione, per quanto riguarda           con l’Accordo di Parigi.
energia finale oltre il 2020, cioè un            i target nazionali viene meno il ca-       Il punto di vista del Parlamento fa
incremento del 1,5% annuo di ri-                 rattere vincolante e gli SM hanno          riferimento a recenti studi promossi
sparmio sul volume delle vendite ai              un ampio margine di discrezionalità        dalla Commissione Industria, Ricer-
consumatori finali (art. 7,1 b). Con             nella definizione delle misure. Come       ca ed Energia. Tra le raccomandazio-
la precisazione che questo obiettivo             già rilevato nel caso dell’efficienza      ni finali di uno di questi, si afferma
deve essere principalmente conse-                energetica, questo cambiamento è           che un target più ambizioso (30%
guito da parte degli SM grazie alle              fondato sulla assunzione dell’art. 194     – 35%) è un obiettivo raggiungibile

90    Energia, ambiente e innovazione | 2/2018
per il 2030 in considerazione degli        vede come necessaria l’adozione di              nei vari documenti legislativi.
impatti positivi di una più elevata        un regolamento dedicato alla go-                  Secondo questo progetto il model-
quota di rinnovabili. Inoltre, il prez-    vernance, inteso come una “cassetta             lo di governance viene strutturato su
zo delle tecnologie per la generazio-      degli attrezzi” che consenta di “otti-          procedure che si intrecciano in par-
ne di energia da fonti rinnovabili si      mizzare, semplificare e accrescere la           ticolare al livello nazionale e dell’U-
è significativamente ridotto, come         coerenza” delle diverse politiche e             nione. Ridefinire e armonizzare il
viene riconosciuto nei documenti           dare omogeneità alle relazioni tra i            ruolo dei due livelli ha reso neces-
che aggiornano le analisi condotte         livelli di governo.                             sario allineare la tipologia dei target
prima del 2016 come base per la ela-                                                       indicati sia nel settore delle rinnova-
borazione del WP.                          Elementi essenziali del nuovo                   bili che in quello dell’efficienza ener-
D’altra parte, gli investimenti neces-     modello di governance                           getica. Perciò, da un lato, il target
sari nel settore restano rilevanti e gli                                                   dell’Unione per l’efficienza energeti-
SM non potranno evitare di utilizza-       La struttura dell’art. 194 Tfue che             ca è indicato come vincolante al pari
re politiche di incentivazione. Perciò     si caratterizza per la stretta inter-           di quello fissato per le rinnovabili e
debbono assicurare agli operatori di       connessione di competenze, come                 non più indicativo come nella di-
poter pianificare gli investimenti con     già anticipato, ha spinto finora la             rettiva 27 del 20129. Dall’altro, non
sufficiente certezza7. Tuttavia si rac-    Commissione e le altre istituzioni              vengono fissati target nazionali vin-
comanda di costruire i meccanismi          dell’Unione a ricercare un modello              colanti. Agli SM la governance vor-
di incentivazione in modo da evita-        di allocazione delle competenze con             rebbe assicurare una elevata flessibi-
re distorsioni e frammentazioni del        il livello nazionale8. In questa ottica         lità, basata su specificità e preferenze
mercato elettrico.                         con il “pacchetto dell’Unione dell’e-           nazionali, sebbene sia indirizzata a
                                           nergia” è stata avanzata la proposta            raggiungere gli obiettivi predefiniti
Il progetto di nuova governance            di costruire un complesso sistema di            da parte dell’Unione.
                                           interconnessione tra i diversi livelli          Uno dei motivi di questo intricato
Il WP ridefinisce radicalmente il          istituzionali cioè di definire un mo-           disegno è la costruzione di un mec-
modello di relazioni tra la Commis-        dello generale di governance. Que-              canismo nuovo e flessibile per con-
sione e gli SM nell’ottica di creare       sto modello di governance integrata             nettere il livello dell’Unione, cioè la
una maggiore coerenza, anche sul           è visto come l’unico meccanismo                 Commissione, e gli SM. Infatti rim-
piano procedurale, tra le politiche in     efficiente in grado di assicurare che           piazzare una sorta di relazione top
materia di efficienza energetica, di       “tutte le azioni in materia di energia          – down caratterizzata da vincoli na-
energie rinnovabili e di riduzione dei     a livello europeo, nazionale, regio-            zionali con target non vincolanti per
gas serra. Il quadro in cui si realizza    nale e locale contribuiscano alla re-           gli Stati in materia di efficienza ener-
l’interazione tra Unione e SM sia per      alizzazione dei suoi obiettivi.”, come          getica e rinnovabili ha richiesto di
la definizione delle misure che per        si evince dalla Comunicazione del-              delineare un sistema di governance
il loro monitoraggio e valutazione è       la Commissione, Stato dell'Unione               di ampia portata per superare il gap
disegnato nella proposta di regola-        dell'energia - ANNEX 2.                         tra i target fissati a livello dell’Unione
mento sulla Governance dell’Unione         In breve, come affermato dalla Com-             e i modi di implementazione a livello
dell’energia. Tra l’altro è interessante   missione, l’obiettivo dominante è               nazionale.
rilevare che il progetto è veicolato       quello di assicurare che “politiche e           La struttura della governance ap-
da un atto come un regolamento             misure ai vari livelli siano coerenti,          pare quindi come un meccanismo
che, in quanto efficace senza la in-       complementari e sufficientemente                complesso di pianificazione, comu-
terposizione di interventi nazionali,      ambiziose”. Un ulteriore obiettivo è            nicazione e monitoraggio costruito
rappresenta un modo di uniformare          poi quello di ridurre le criticità del-         su due fondamentali pilastri: da un
il modello di elaborazione dei piani       le politiche per il clima e l’energia           lato, il piano nazionale integrato per
nazionali (rendendoli così compa-          prodotte da una carente coerenza e              l’energia e il clima (NECP) che è il
rabili) e indicare procedure e tempi-      integrazione tra le varie disposizio-           centro del sistema, la comunicazione
stiche comuni in vista del raggiungi-      ni così da ricondurre ad un disegno             biennale sullo stato di attuazione del
mento dell’obiettivo dell’Unione.          unitario gli obblighi esistenti di pro-         piano e il monitoraggio del piano e
È in questa prospettiva che il WP          grammazione e di reporting dispersi             degli stati di avanzamento; dall’altro,

                                                                                     2/2018 | Energia, ambiente e innovazione    91
un insieme di previsioni di comuni-              Nella proposta iniziale la Commis-        nella politica di uno SM presentino
cazione e monitoraggio collegate alle            sione fissava al 1° gennaio 2018 il       “incoerenze con gli obiettivi generali
proiezioni relative alle emissioni di            termine entro il quale gli SM do-         dell’Unione dell’energia” oppure che
gas serra.                                       vevano presentare i loro progetti e       “i traguardi, obiettivi e contributi dei
Come si legge nello Stato dell’Unione            all’1 gennaio 2019 il termine entro il    piani nazionali o i rispettivi aggior-
dell’Energia del novembre 2015, se la            quale presentare la versione definiti-    namenti sono insufficienti a conse-
governance, dal 2020 in avanti, deve             va sebbene sarà difficile rispettare le   guire collettivamente gli obiettivi
fondarsi sui c.d. “building blocks”              scadenze indicate.                        dell’Unione dell’energia”.
come programmi nazionali per il cli-             Dal momento che uno degli obiettivi       In primo luogo, la Commissione può
ma, rinnovabili ed efficienza energeti-          generali della Commissione è quello       formulare raccomandazioni agli SM
ca, la Commissione Europea sta pren-             di promuovere la cooperazione a li-       che debbono tenerle in “massima
dendo in considerazione la possibilità           vello regionale, gli SM prima di sot-     considerazione”.
di standardizzarli nella prospettiva di          toporre il progetto di piano integrato    In secondo luogo, considerando i
costruire quella che è stata definita            debbono consultare i paesi vicini e       piani finali e i loro aggiornamenti,
una sorta di “Lego-like Energy Union”.           aprire una consultazione pubblica         la Commissione può valutare che gli
In questa prospettiva gli SM, per ela-           con i cittadini con l’impegno di te-      sforzi collettivi non sono sufficienti a
borare i loro piani, debbono utilizzare          nere in considerazione i risultati. La    raggiungere i target dell’Unione per
una complessa matrice di “proiezio-              Commissione può elaborare, riguar-        il 2030 (in particolare per energie
ni” e “indicatori” anche se nessuno di           do il progetto, raccomandazioni che       rinnovabili ed efficienza energetica).
questi è vincolante.                             gli SM debbono tenere in massima          Di conseguenza “adotta misure a li-
È evidente che di fronte alla sfida              considerazione nella versione finale      vello unionale”. Tuttavia la proposta
posta dalla governance dell’Unione               dei loro piani (artt. 9 – 11).            di regolamento non dà nessuna indi-
dell’energia la Commissione ha fini-             Nel primo anno di implementazione         cazione riguardo queste misure così
to per ricorrere a un approccio for-             e poi ogni due anni gli SM debbono        che la Commissione in teoria può
temente burocratico per definire la              presentare una relazione intermedia       scegliere in un ampio ventaglio di
struttura della pianificazione nazio-            sui progressi conseguiti in rappor-       opzioni. Se la valutazione dimostra
nale. Comunque un meccanismo di                  to alle rigorose indicazioni delle li-    che i progressi compiuti da uno SM
questo genere non sembra sia stato               nee guida. Quindi la Commissione,         sono insufficienti, la Commissione
in grado di superare il gap tra i diver-         valuta in primo luogo, i progressi        “formula raccomandazioni allo Stato
si paesi: da un lato, i molti senza un           compiuti a livello dell’Unione nel        membro interessato” (artt. 25,1 e 27,
piano energetico di lungo termine                conseguire gli obiettivi dell’Unio-       1 – 2).
che sono ancora a uno stadio inziale             ne dell’Energia con particolare at-       In terzo luogo, la Commissione può
di sviluppo dei loro piani e, dall’altro,        tenzione ai target fissati per il 2030    elaborare, se necessario, ulteriori os-
i pochi paesi con consolidate proce-             per energie rinnovabili ed efficienza     servazioni quando gli SM presenta-
dure di programmazione in materia                energetica; secondariamente, valuta       no il piano integrato aggiornato nel
energetica e che sono in uno stadio              i progressi di ciascun SM nel con-        2023-2024. Gli SM possono modi-
avanzato riguardo l’evoluzione dei               seguire i traguardi e nell’attuare le     ficare il piano già notificato solo nel
piani integrati10.                               politiche predisposte nel piano na-       caso in cui indichino target più am-
                                                 zionale integrato considerando in         biziosi (art. 13,3).
Il Piano nazionale integrato come                particolare se tali progressi mostra-     Un passaggio fondamentale di que-
centro della governance                          no che l’Unione nel suo complesso         sta governance ‘procedurale’ è la re-
                                                 si muove verso il livello di consumo      lazione biennale di aggiornamento
Per quanto riguarda la procedura                 energetico indicato per il 2030; e        che gli SM debbono presentare entro
prevista per i Piani nazionali inte-             infine l’impatto complessivo del tra-     il 15 marzo 2021 e successivamen-
grati per il clima e l’energia, ogni             sporto aereo sul clima globale (art.      te ogni due anni. La relazione deve
dieci anni gli SM debbono elaborare              25).                                      dare conto dello stato di implemen-
un progetto utilizzando un modello               A seguito di questa valutazione la        tazione dei piani nazionali integrati
predefinito indicando obiettivi e po-            Commissione può prendere una se-          considerando le cinque dimensioni
litiche per il decennio successivo.              rie di misure nel caso che gli sviluppi   dell’Unione dell’energia.

92    Energia, ambiente e innovazione | 2/2018
QUADRO INTERNAZIONALE_

Nella procedura di pianificazione,          La difficile convergenza tra scelte              missione avrebbe potuto avere più
comunicazione e monitoraggio dei            nazionali e obiettivi dell’Unione                coraggio e raggiungere con gli SM
piani nazionali integrati questo pas-                                                        un accordo meno in conflitto con gli
saggio fornisce alla Commissione            A questo punto dobbiamo conside-                 obiettivi prioritari dichiarati.
una ulteriore opportunità di influen-       rare con attenzione quali sono gli               Riguardo gli strumenti disponibili
zare gli SM e di promuovere l’attua-        strumenti a disposizione della Com-              la Commissione valuta i progres-
zione delle loro politiche. Infatti i       missione per aprire il dialogo con gli           si compiuti verso il conseguimento
rapporti rappresentano per la Com-          SM nella fase di transizione almeno              collettivo di un consumo massimo
missione uno strumento per moni-            fino al 2030.                                    sia di energia primaria che di energia
torare sia i progressi degli SM verso i     Riguardo alle fonti rinnovabili, la              finale e se, grazie alla implementa-
loro propri obiettivi che il progresso      proposta fa riferimento a due op-                zione da parte degli SM, l’Unione nel
comune verso gli obiettivi dell’Unio-       zioni. Da un lato, la Commissione                suo insieme è sulla buona strada per
ne. In tal modo la Commissione può          può rilevare che nel 2023 la traietto-           raggiungere il livello di consumo di
cercare di limitare se non superare il      ria relativa alla quota di energia da            energia previsto per il 2030. Comun-
gap potenziale tra i target di livello      fonti rinnovabili nel consumo finale             que, anche sul versante dell’efficienza
unionale e gli sforzi programmati           dell’Unione non è conseguita “col-               energetica, se la Commissione, in
nei piani integrati (art. 15).              lettivamente”. Di conseguenza può                base alla valutazione dei piani inte-
Seguendo queste indicazioni può             richiedere agli SM di coprire il gap             grati e degli aggiornamenti, ritiene
essere interessante verificare come         con “misure addizionali” come l’ade-             che target, obiettivi e contributi non
si sviluppa il dialogo tra la Com-          guamento della quota nel settore del             siano sufficienti a conseguire i tra-
missione e i governi nazionali ri-          riscaldamento e raffreddamento, nel              guardi 2030 “adotta misure a livello
guardo i contenuti e l’attuazione dei       settore dei trasporti, o attraverso “il          unionale al fine di assicurare il con-
piani nazionali integrati con parti-        versamento di un contributo finan-               seguimento collettivo di tali obiettivi
colare attenzione al raggiungimen-          ziario a una piattaforma di finanzia-            e traguardi” (art. 27,1).
to dei target per il 2030 in materia        mento istituita a livello unionale per           Come per le rinnovabili, inoltre, la
di rinnovabili e di efficienza ener-        contribuire a progetti in materia di             Commissione accertando il rischio
getica.                                     energia da fonti rinnovabili gestititi           di non conseguire gli obiettivi in
Come già ricordato, in caso di in-          direttamente o indirettamente dalla              particolare per il primo decennio
congruenze tra le politiche adotta-         Commissione”. Dall’altro, se la Com-             può formulare raccomandazioni a
te dagli SM e gli obiettivi prioritari      missione rileva, nell’esame del rap-             tutti gli SM. Comunque, in aggiunta
dell’Unione dell’energia oppure in          porto intermedio biennale, che uno               a queste, se nel 2023 la Commissione
caso di progressi insufficienti nell’at-    SM non ha mantenuto la quota di                  ritiene ancora insufficienti i progres-
tuazione del piano integrato in uno         riferimento di energia da rinnovabili            si compiuti può adottare entro l’anno
SM, la Commissione formula rac-             nel consumo lordo finale, lo stato in            successivo “misure supplementari”
comandazioni riguardo il piano del          questione deve assicurare “che le in-            a quelle già previste in materia di
paese interessato.                          sufficienze della quota di riferimento           prestazione energetica degli edifici,
Comunque, quando la Commissio-              siano compensate da un contributo                dei prodotti e nell’area dei trasporti,
ne valuta in modo aggregato i rap-          finanziario alla piattaforma di finan-           come da Direttiva 2010/31/UE del
porti intermedi nazionali integrati         ziamento” (art. 27,4).                           Parlamento europeo e del Consiglio
su energia e clima degli SM e rileva        Considerando l’area dell’efficienza              del 19 maggio 2010 sulla prestazione
che l’Unione rischia di non conse-          energetica, sorprende che, di fron-              energetica nell’edilizia (rifusione) e
guire gli obiettivi indicati per il 2030,   te alla dichiarazione dell’efficienza            Direttiva 2010/30/UE del Parlamen-
può usare due diverse soluzioni in          energetica come principio priorita-              to europeo.
rapporto agli SM. Primo, “può for-          rio in apertura del WP, la proposta              Il modello di governance disegnato
mulare raccomandazioni a tutti gli          si limiti ad indicare che i contributi           nella proposta presenta una fonda-
Stati membri” e, secondo, può adot-         degli SM sono soltanto “indicativi”              mentale innovazione, cioè l’adozione
tare, “se opportuno, misure a livello       sebbene il target dell’Unione sia vin-           di un Piano nazionale integrato per
unionale in aggiunta alle raccoman-         colante (art. 6). Infatti, nonostante il         l’energia e il clima ampiamente in-
dazioni” (art. 27,3).                       forte impatto dell’art. 194, la Com-             clusivo e vincolante con l’obiettivo di

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sostituire gli attuali piani separati per        mento flessibile” necessario per in-       domanda energetica. Come emerso
rinnovabili ed efficienza energetica e           tervenire su situazioni ampiamente         in molti ambiti, anche in questo, le
di semplificare i correlati obblighi di          differenziate.                             istituzioni dell’Unione definiscono
programmazione e comunicazione.                  In secondo luogo, come abbiamo già         le linee di contesto mentre l’imple-
Dal momento che agli SM non è più                osservato, gli strumenti più comuni        mentazione delle politiche è spesso
richiesto di rispettare target vinco-            sono le raccomandazioni da utilizza-       di competenza del livello statale se
lanti come in precedenza, in partico-            re in diversi passaggi. Tuttavia queste    non di quelli regionali o locali.
lare nel caso dell’energia rinnovabile,          non sono atti vincolanti nonostante        Tuttavia il ventaglio degli strumen-
adesso sono obbligati a contribuire              che gli SM siano obbligati a dare una      ti e delle tecnologie disponibili per
al perseguimento del target europeo              risposta alle raccomandazioni indi-        produrre risparmio energetico sono
sia per l’efficienza energetica che per          viduali, debbano tenerle in “massi-        in larga parte simili in tutti gli SM.
le stesse rinnovabili.                           ma considerazione” e debbano dare          Di conseguenza alcuni, nell’intento
Peraltro la proposta contiene soltan-            conto di come siano state attuate          di raggiungere gli obiettivi previsti,
to criteri qualitativi di riferimento            (artt. 15,5; 28,2 e 9,3). È evidente che   ad esempio in materia di efficienza
per gli SM. Questo indebolisce ulte-             l’implementazione di questa proce-         energetica, hanno introdotto o stan-
riormente la possibilità della Com-              dura non pone alcun vincolo e che la       no per introdurre politiche addizio-
missione di mettere in discussione               proposta non chiarisce quali posso-        nali e complementari che rischiano
i contributi nazionali previsti. In              no essere gli esiti se uno SM decide       di acuire l’eterogeneità delle situa-
questo contesto la Commissione ha                di non adeguarsi a quanto richiesto        zioni nazionali in questo settore, do-
il compito di verificare, da un lato,            (art. 28). Resta quindi un elevato ri-     vuta anche all’assenza di una politica
i progressi degli SM nell’attuazione             schio di carente adeguamento.              dell’Unione anteriore al 2007.
dei rispettivi piani integrati nazio-            Quelle che possiamo definire “mi-          Al di là del modello dell’art. 194
nali e, dall’altro, se il contributo degli       sure di superamento del divario”           del TFUE, più in generale l’approc-
SM è sufficiente e se l’Unione nel suo           nel settore delle rinnovabili richie-      cio dell’Unione per una governance
insieme è ben indirizzata a raggiun-             dono risposte più concrete da parte        multilivello produce tensione tra il
gere i suoi stessi obiettivi.                    degli SM come adeguare la quota di         modo in cui la politica dell’energia
Resta comunque aperta la questione               energia da fonti rinnovabili in speci-     europea fissa i propri target e le re-
relativa agli strumenti in mano alla             fici settori (riscaldamento/raffredda-     gole valide per gli SM e l’ampia de-
Commissione per entrare in rappor-               mento e/o trasporti) o dare un con-        centralizzazione delle decisioni in
to con gli SM ai diversi passaggi della          tributo finanziario alla piattaforma       omaggio al principio di sussidiarietà.
procedura verso la corretta attuazio-            di finanziamento (art. 27,4). Tuttavia     La stessa proposta di regolamen-
ne degli impegni inseriti nei piani              non viene evidenziata nessuna carat-       to sulla governance appare, a prima
nazionali integrati.                             teristica di questa piattaforma, né le     vista, un sistema fortemente carat-
Prima di tutto, le misure a livello              sue competenze e neppure la sua or-        terizzato da tecnicalità che cerca di
dell’Unione, disponibili in caso di              ganizzazione.                              ricondurre i cd building blocks del
ambizioni insufficienti o di insuffi-                                                       cambiamento climatico, delle rin-
cienti progressi, restano del tutto va-          Qualche considerazione finale              novabili e dell’efficienza energetica
ghe senza una qualche precisazione                                                          verso un approccio integrato. Infatti
su tipologia e contenuto. La Com-                Accanto al progetto di “Governance         il draft sembra assumere che la po-
missione sembra avere la possibilità             dell’Unione dell’energia” che pone         litica energetica deve essere trattata
di configurarle a suo piacimento,                al centro il sistema di relazioni tra      con un approccio olistico. Tuttavia
anche se queste misure dovrebbero                Commissione Europea e SM come              quello usato, cioè partire dai piani
superare eventuali ostacoli politici             definito nelle procedure relative ai       nazionali, non sembra dare un gran-
nel caso fosse necessario utilizzare             Piani nazionali integrati per il clima     de contributo allo sviluppo di una
il procedimento legislativo ordina-              e l’energia, non possiamo dimenti-         politica coerente. Se ripensiamo al
rio per la loro approvazione e, di               care il carattere multi-livello delle      conflitto tra gli Stati e/o i loro diversi
conseguenza, avere il consenso degli             politiche dell’Unione, in particolare      raggruppamenti all’origine del pro-
SM. In tal caso queste misure non                nell’area della innovazione e del-         getto è evidente che questo è frutto
potrebbero proporsi come lo “stru-               le tecnologie per la riduzione della       di una logica eminentemente politi-

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ca ed è il risultato di un compromes-      interno efficiente invece di promuo-            canalare capitali privati verso inve-
so tra divergenti interessi in partico-    verlo come auspicato dalla stessa               stimenti in una economia “più verde
lare riguardo una accelerazione del        Commissione.                                    e più sostenibile”.
processo di de-carbonizzazione e le        La cooperazione regionale, special-             La Commissione Europea sta pren-
modalità di garanzia della sicurezza       mente nel caso dei ROC, presuppo-               dendo alcune iniziative di rilievo
delle forniture.                           ne un ruolo rafforzato dell’ACER.               per accrescere il peso del sistema
Di fronte alla impossibilità, almeno       Il WP non ha modificato il ruolo                finanziario nel contrasto al cam-
finora, per la Commissione di ar-          prioritario dell’ACER quale sede di             biamento climatico, come indicato
monizzare politiche e strumenti o          coordinamento dei regolatori na-                nel Piano d’azione per finanziare la
di mettere in atto forti e vincolanti      zionali ma gli ha riconosciuto un               crescita sostenibile (COM(2018) 97
meccanismi di cooperazione tra SM,         numero molto limitato di ulteriori              final del 8.3.2018). Il tema del nesso
una possibile alternativa sembra la        competenze11. Anche se l’opzione                tra finanza e cambiamento climatico
proposta di una cooperazione regio-        di trasformare l’Agenzia in una spe-            non è al momento dei più dibattuti.
nale. Già nel documento su l’Unione        cie di ‘regolatore europeo’ o in un             Tuttavia, come è stato sostenuto an-
dell’energia la cooperazione regiona-      soggetto più simile alle Autorità dei           che di recente, rappresenta un’area
le era vista come uno strumento per        mercati finanziari non ha avuto se-             alla quale è necessario fare sempre
rafforzare l’interconnessione e come       guito, l’ACER potrà comunque avere              più spesso attenzione proprio per gli
un passaggio verso la completa in-         un ruolo importante nelle politiche             elevati costi che gli eventi catastrofici
tegrazione del mercato. Allo stato         di de-carbonizzazione in considera-             derivanti dal cambiamento climatico
attuale è stata ripresa nel progetto di    zione delle competenze in materia di            rappresentano per le nostre econo-
governance dell’Unione dell’energia        iniziative regionali e di cooperazione          mie (oltre al prezzo spesso pagato in
e il WP richiama più volte l’obiet-        cross-border.                                   termine di vite umane).
tivo una più stretta cooperazione          Infine, dobbiamo considerare che la             La combinazione tra politiche ener-
cross-border come nei progetti di          transizione verso una economia a                getiche e politiche di contrasto al
regolamento riguardanti il mercato         basso tasso di CO2 e quindi le politi-          cambiamento climatico hanno reso
elettrico interno e la revisione del re-   che di contrasto al cambiamento cli-            sempre più complesso il quadro
golamento sull’ACER.                       matico, in breve la possibilità di per-         politico e istituzionale che le deve
Indubbiamente il rafforzamento del-        seguire gli obiettivi dell’Unione posti         supportare così come la ridefinizio-
la cooperazione regionale, anche tra-      per il 2030, richiede investimenti in-          ne del mercato dell’energia. Difficol-
mite lo strumento dei Centri Opera-        genti stimati dalla Commissione in              tà ampiamente presenti anche nel
tivi Regionali (ROC), rappresenta          circa 180 miliardi di euro l’anno fino          confronto tra le istituzioni europee
per la Commissione un’opzione per          a quella data12.                                come tra queste e gli SM. Il procedi-
migliorare il modello di cooperazio-       È evidente che un simile volume di              mento legislativo in corso potrebbe
ne volontaria promossa da molti SM         investimenti non può essere suppor-             portare a sostanziali modifiche e, per
e, in larga parte, di successo. Nono-      tato dal solo settore pubblico, anche           il momento, le scadenze previste nel
stante che la cooperazione regionale       se in questa transizione l’Unione si è          WP per l’approvazione e la messa in
sia considerata anche dalla Commis-        impegnata a destinare almeno il 20%             atto dei primi passaggi sono slittate
sione un modello di successo che in-       del proprio bilancio direttamente al            nei fatti. E l’esito finale è incerto an-
contra il generale favore degli SM, è      clima. Quindi un obiettivo priorita-            che riguardo i contenuti.
evidente il rischio che questo possa       rio sarà anche quello di reindirizzare
ostacolare il progetto di un mercato       il settore finanziario in modo da in-

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1. Comunicazione della Commissione, Due volte 20 per il 2020 - L'opportunità del cambiamento climatico per l’Europa (COM(2008) 30
        final) del 23.1.2008
     2. Il significato di questo passaggio è percepibile nelle parole di Miguel Arias Cañete, Commissario per il clima e l’energia (‹‹ Our propos-
        als provide a strong market pull for new technologies, set the right conditions for investors, empower consumers, make energy markets
        work better and help us meet our climate targets ››)
     3. Comunicazione della Commissione, Pacchetto "Unione dell'energia"- Una strategia quadro per un'Unione dell'energia resiliente, cor-
        redata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici (COM(2015) 80 final)
     4. Qui era indicata una riduzione almeno del 40% (vincolante) delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990); una
        quota almeno del 27% (vincolante) di energia rinnovabile; un miglioramento almeno del 27% (indicativo) dell'efficienza energetica
     5. Gli SM debbono fissare un obiettivo nazionale indicativo in considerazione che il consumo di energia dell’UE per il 2030 non può
        superare 1321 Mtep di energia primaria e i 987 Mtep di energia finale
     6. Comunicazione della Commissione, L'efficienza energetica e il suo contributo a favore della sicurezza energetica e del quadro 2030 in
        materia di clima ed energia (COM(2014) 520 final) del 23.7.2014
     7. Proposta per una Direttiva sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili (rifusione), cit., artt. 6 and 15,3
     8. L’articolo 194 del TFUE è la base legale del Regolamento in connessione con gli articoli 191 e 192 in materia di ambiente
     9. Il WP include uno slittamento verso un target vincolante in materia di efficienza energetica del 30% entro il 2030 dal target originario
        indicativo del 27%
     10. Third report on the State of the Energy Union (COM(2017) 688) of 23.11.2017 – Annex 3
     11. Proposta per un regolamento che istituisce un’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia,
         cit., Explanatory Memorandum, 11
     12. La stima è basata sulle proiezioni del modello PRIMES utilizzato dalla Commissione europea nella valutazione d’impatto della pro-
         posta di direttiva sull’efficienza energetica (2016) (v. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1483696687107&uri=CELEX
         :52016SC0405)

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