Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE

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AM MAGAZINE
                              Numero 5

magazine
                             Marzo 2023

Il cambiamento
è donna
                 Disegno di Giacomo Dell’Aglio
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
Sommario
Succede all’IISS Alpi Montale
“Mi impegno per la legalità”: un percorso per sentirci cittadini consapevoli   Pagina 4

Gli studenti dell’IISS Alpi Montale partecipano al Pi-Day 2023                 Pagina 5

“Saper(e) Consumare”: educarsi a un consumo sostenibile                        Pagina 6

Il diritto dei consumatori                                                     Pagina 7

Letteratura e realtà
Francesca da Rimini, esempio di donna vera nella letteratura medievale         Pagina 8

A scuola di grammatica                                                         Pagina 9

Simboli, sogni e visioni nelle Fonti Francescane                               Pagina 10

And the Oscar goes to...                                                       Pagina 11

L’enigma di Cesare, EPISODIO 5                                                 Pagina 12-13

Carpe Diem
Judo per crescere                                                              Pagina 14

La forma della voce                                                            Pagina 15

L’anima negli occhi                                                            Pagina 15

“Un pouco de conhecimento e amor do Brasil”                                    Pagina 15

Gli studenti delle scuole medie di Rutigliano
Perché Sanremo è Sanremo...                                                    Pagina 16

Doctor Who... La scienza dei viaggi nel tempo                                  Pagina 16

Il mio amico Einstein                                                          Pagina 17

Le fake news                                                                   Pagina 17

Spazio 3.0
ChatGPT: cos’è, come funziona e cosa può fare e non                            Pagina 18

Parlando di donne                                                              Pagina 19

                                                                                          Febbraio 2023 - AM MAGAZINE 2   Febbraio 2023 - AM MAGAZINE 3
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
Succede all’IISS Alpi Montale                                                                                               Succede all’IISS Alpi Montale

“Mi impegno per la legalità”: un percorso                                                                                   Gli studenti dell’IISS Alpi Montale
per sentirci cittadini consapevoli                                                                                          partecipano la Pi-Day 2023
                                                                                                                            Gli studenti dell’IISS Alpi Montale al Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Bari per partecipare

N                                                                                                                           all’evento “L’insostenibile leggerezza della matematica”.

                                                                                                                            R
      on avremmo mai pensato di vincere… e invece la nostra intervista allo scrittore e giornalista Roberto Saviano ci
ha portati sul podio. Lunedì 20 marzo 2023 abbiamo ritirato il nostro premio per il concorso regionale “Mi impegno
per la legalità”, promosso dal Consiglio Regionale della Puglia. Il progetto è iniziato il 29 Ottobre 2022 grazie alla            iflettori puntati sulla matematica il 14 e il 15 marzo 2023 presso il Dipartimento di Matematica dell’Università
proposta della professoressa Carmen Lollino. Non abbiamo avuto esitazioni e ci siamo impegnati con ricerche,                degli Studi di Bari, dove sono state organizzate due giornate di incontri divulgativi per festeggiare il Pi Day e Giornata
letture, discussioni animate in classe. Abbiamo avuto l’idea di contattare su Instagram Roberto Saviano che in prima        Internazionale della Matematica, che si celebra in tutto il mondo a partire dal 2020 per celebrare la giornata del
persona e con la sua vita è testimone di legalità. Saviano non ha subito risposto ma il 2 Novembre 2022 ha finalmente       pi greco e con la finalità di avvicinare tutti i giovani alla matematica. Alcuni alunni, in rappresentanza del Liceo
visto il messaggio, ci ha risposto inviando un audio. È stata una grande emozione ascoltare Saviano che rispondeva          Scientifico Ilaria Alpi di Rutigliano, accompagnati dalle prof.sse Rosa Buono, Domenica Cardascia e Rosa Pirulli, hanno
alle nostre domande. La prof.ssa Lollino ci ha suggerito di realizzare un video, la cui progettazione è stata curata dal    partecipato nella giornata di mercoledì all’evento “L’insostenibile leggerezza della matematica”, assistendo ai due
prof. Luigi Corinna. È stata una esperienza emozionante che porteremo per sempre nel cuore. Per noi l’idea di poter         interessanti seminari a tema. Il primo dei seminari dal titolo “Più matematica per navigare con le carte geografiche” è
contribuire, se pur in minima parte a diffondere il nostro pensiero di ragazzi era già una vittoria. Come tutti sanno la    stato curato dal prof. Gilberto Bini dell’Università degli Studi di Palermo, il quale ha affrontato il tema delle carte
mafia giudica, uccide e distrugge, ma noi tutti rappresentiamo lo Stato e la legalità ed è anche con queste piccole         geografiche e della loro costruzione mediante la geometria e altri strumenti matematici. Il secondo è stato dedicato
cose da cui noi ragazzi dobbiamo partire per ottenere un cambiamento verso una società migliore e senza paura ed            dalla prof.ssa Lidia Stoppino dell’Università degli Studi di Pavia alla formula di Eulero applicata ai poliedri regolari e
omertà. Vorrei ringraziare i professori che ci hanno supportato e ci hanno dedicato il loro tempo, tutti i compagni della   non. A seguire c’è stata una entusiasmante competizione pi-talk: gli studenti di diverse scuole pugliesi si sono sfidati
1 G, che hanno contribuito nel lavoro di ricerca, e la nostra Dirigente che crede sempre in noi.                            parlando di un argomento di matematica, nel tempo massimo di 3 minuti e 14 secondi. Le migliori performance sono
                                                                                                                            state premiate dalla commissione tecnica con un mathprize! Il podio ha visto vincitori, per l’IISS Alpi Montale, al 1°
                                                                                                                            posto lo studente Alessandro Altieri della sez. III E con un talk dal titolo “Il dizionario per capire l’infinito”; al 2° posto la
                                                                                                                            studentessa Natalia Giuliano della sez. III E per aver discusso l’argomento “L’infinito (in un) quadro”; al 3° posto, ex
                                                                                                                            aequo, le studentesse Maria Rita Iaffaldano, Nicla Porcelli e Sonia Pirulli della II C con un lavoro dal titolo “Pi greco: tutta
                                                                                                                            una questione di metodo” e Martina Divella della III E per il talk “Il Sudoku (per) mutato”. Infine, al 4° posto ex aequo,
                                                                                                                            Ludovica Demarinis, Giovanni Cardascia e Alessia Cinquepalmi con “Il pigreco è scomparso? Il pigreco è dovunque”,
                                                                                                                            Simona Settanni e Carola Valenzano con “Nonno Pigreco” e Luca Madio e Giuseppe Pesce con “Il pigreco tra passato
                                                                                                                            presente e… futuro”. Questo evento ha rappresentato per gli studenti del nostro istituto una grande occasione per
                                                                                                                            scoprire o ritrovare il nesso fra quotidianità e matematica, poiché il legame con cifre, calcoli e unità di misura riempie
                                                                              Sara Sciacovelli   Mariaelena Cacciapaglia
                                                                                                                            la vita quotidiana molto più di quanto pensiamo, ma non sempre ce ne accorgiamo.

                                                                                                                                                                                                        Maria Rita Iaffaldano    Giorgia Iovele

                                                                                             Marzo 2023 - AM MAGAZINE 4                                                                                                         Marzo 2023 - AM MAGAZINE 5
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
Succede all’IISS Alpi Montale                                                                                                             Succede all’IISS Alpi Montale

“Saper(e)Consumare”:                                                                                                                      Il diritto dei consumatori
educarsi a un consumo sostenibile
                                                                                                                                          N      el nostro Istituto, nell’ambito del progetto “Saper (e) Consumare”, è stato avviato un percorso formativo, rivolto

L
                                                                                                                                          agli studenti del primo biennio AFM, avente ad oggetto la tematica del Diritto dei consumatori e il contrasto alla
                                                                                                                                          contraffazione dei prodotti. Ma perché oggi è utile un corso formativo sul Diritto dei consumatori? Partiamo da una
     a vita di ogni giorno è continuamente condizionata dal “consumo” di oggetti, beni e servizi, dei quali non sappiamo
                                                                                                                                          premessa di carattere generale: ognuno di noi, a prescindere dalla sua posizione lavorativa, nella vita di tutti i giorni
più fare a meno. Siamo stati tutti trasformati, dalla cultura in cui siamo immersi, in «consumatori seriali», come affermava
                                                                                                                                          compie atti di consumo, e nell’acquisto di beni e servizi, spesso è necessario apprestare una vera e propria forma
già diversi decenni fa lo scrittore e ambientalista inglese John Seymour. Ma siamo davvero convinti di essere consumatori
                                                                                                                                          tutela del consumatore, identificato dall’impianto normativo attualmente in vigore come “contraente debole”. In
consapevoli? È questa la finalità del progetto “Saper(e)Consumare”, un progetto di educazione all’uso del digitale per un
                                                                                                                                          effetti, il consumatore è un soggetto profano, che non ha contezza e consapevolezza di tutta una serie di informazioni
consumo consapevole e responsabile promosso e finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione
                                                                                                                                          che, invece, sono in possesso da parte del professionista, parte decisamente più forte e dotata di potere normativo
con il Ministero dell’Istruzione. Il nostro Istituto Alpi-Montale ha colto questa sfida articolando un proprio percorso formativo,
                                                                                                                                          maggiore rispetto all’utente fruitore del bene o del servizio. Oggi, nella moderna e contemporanea economia,
al quale stanno prendendo parte attiva 68 studenti della nostra scuola, articolati in cinque gruppi, provenienti dalle classi
                                                                                                                                          gli atti di consumo sono frequenti e numerosi e spesso si inseriscono in un contesto riconducibile ad un mondo
1F - 2F (indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing), 4I (Sistemi Informativi Aziendali), 1D - 2D - 3D (Liceo scientifico - opz.
                                                                                                                                          globalizzato, dove gli stessi acquisti o transazioni commerciali si svolgono su piattaforme online e digitalizzate. Il
Scienze applicate), 4C - 3E - 4E - 5E (Liceo Scientifico), 4B - 5B (Liceo linguistico), 3A - 4A (Liceo delle Scienze Umane), 5G
                                                                                                                                          contesto odierno impone, quindi, la necessità di stabilire delle regole ancora più stringenti per apprestare idonee
(Grafica e comunicazione). Seguiti e stimolati da docenti ed esperti esterni, i nostri ragazzi stanno approfondendo tematiche di
                                                                                                                                          garanzie nei confronti del consumatore. Il mercato oggi è molto ampio, esteso ed articolato ed esige che tutta
etica economica, globalizzazione, legalità e tutela dei diritti, percezione e contrasto della contraffazione, consumo digitale, tutti
                                                                                                                                          l’attività economica di impresa venga controllata affinché lo stesso produttore agisca con lealtà e trasparenza
coinvolti in una vera campagna di sensibilizzazione e divulgazione che, a partire da questo numero, si concretizza anche in una
                                                                                                                                          contrattuale. L’obiettivo del corso è quello di rendere noto agli studenti l’impianto normativo di tutela dei consumatori
sorta di “rubrica finanziaria” all’interno del nostro Magazine di Istituto. (C.G.)

“L
                                                                                                                                          sotto il profilo dei loro diritti essenziali, consentendo loro di comprendere l’importanza e l’autonomia del processo
                                                                                                                                          economico, di cui essi stessi sono protagonisti ogni giorno, attraverso semplici ed elementari atti di consumo. La
           ’inquinamento atmosferico è responsabile ogni anno in Italia di circa 30mila decessi, pari al 7% di tutte le morti (esclusi    tutela del consumatore mira a riequilibrare una debolezza contrattuale che è insita nella posizione dell’utente
gli incidenti)” (salute.gov.it); “In termini di mesi di vita persi, l’inquinamento accorcia mediamente la vita di ciascun italiano di     rispetto al professionista, cercando anche di abbattere o quantomeno di alleviare gli effetti distorsivi di quella che
10 mesi; 14 per chi vive al Nord, 6 per gli abitanti del centro e 5 al Sud e isole” (salute.gov.it); “Il 99% della popolazione mondiale   viene definita “asimmetria informativa”. In qualsiasi mercato, il professionista sa cosa vendere e a chi vendere.
respira aria inquinata” (Dati dell’OMS); “Dopo essere sopravvissuti a una pandemia, è inaccettabile avere ancora 7 milioni                Il cliente è spesso un soggetto ignaro di qualsiasi informazione sul prodotto, ed è mosso esclusivamente dalla
di decessi e innumerevoli anni di buona salute perduti a causa dell’inquinamento” (Maria Neira, direttore del Dipartimento                necessità di soddisfare un bisogno e ricercare quel bene o quel servizio capace di colmare un vuoto o una situazione
Ambiente dell’OMS).                                                                                                                       di disagio. Il corso si propone di illustrare ai ragazzi l’importanza e la ricorrenza della contrattazione standardizzata,
Questi sono dati reali riguardo la problematica globale dell’inquinamento ambientale, causata dalla mancata responsabilità                con tutti i risvolti positivi legati alla garanzia del diritto di recesso o meglio noto come diritto al ripensamento
dell’uomo riguardo le scelte che ha dovuto compiere nel corso della sua esistenza. Purtroppo, la società è concentrata nel                dell’acquisto, fino ad arrivare alla garanzia prevista in favore del consumatore relativa alla responsabilità del
soddisfare al meglio le proprie esigenze, spesso senza considerarne le conseguenze. Noi giovani dovremmo imparare a fare                  produttore per prodotti difettosi. Un ulteriore aspetto riguarderà tutto il fenomeno della persuasione occulta, della
scelte consapevoli e riflettere riguardo la realtà in cui viviamo: è proprio questo l’obiettivo del corso “Saper(e)Consumare”             pubblicità ingannevole, delle pratiche commerciali scorrette, del marketing aggressivo e la conoscenza delle forme
partito l’8 febbraio 2023 e tenuto dal dott. Raffaele de Leonardis. Siamo partiti dal semplice concetto di apprendimento e                di tutela per difendersi da questo fenomeno recente, che sta ormai invadendo il consumatore attraverso sistemi
sostenibilità, fino a scoprire ed analizzare delle semplici abitudini quotidiane, che se applicate da tutti, possono portare a grandi     di messaggistica pressante e inopportuna. Si giungerà, infine, alla conoscenza dell’intervento delle Authority, ossia
miglioramenti di cui il nostro pianeta necessita in questo momento. Durante gli incontri discutiamo su alcune aziende e brand,            Autorità Amministrative indipendenti, il cui ruolo è quello di favorire la trasparenza contrattuale e limitare il potere
molto conosciuti attualmente, che oltre ad incrementare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo, sono anche tra i principali            contrattuale del professionista a danno del consumatore finale. Durante lo svolgimento del corso formativo, gli
responsabili dell’inquinamento. Uno degli esempi lampanti è il famosissimo brand “SHEIN” diventato ormai il simbolo principale            studenti saranno coinvolti in progetti di carattere laboratoriale e realizzeranno alcuni prodotti finali aventi scopo e
del fast fashion. Uno degli scopi di questa azienda è quello di produrre numerosi articoli (aumentando naturalmente il fatturato),        carattere informativo.
venduti a prezzi notevolmente contenuti, che in media vanno al di sotto degli 8 EURO, ma con qualità davvero bassa. Difatti il
60% dei prodotti acquistati viene buttato nello stesso anno in cui viene acquistato, garantendo il ciclo continuo di acquisti da
parte dei clienti rendendo concreta la strategia del brand. SHEIN va contro quelle che sono le linee guida per una produzione
sostenibile, non contribuendo alla riduzione degli sprechi. Se pensiamo che la sola industria del fast fashion è responsabile di più
del 10% delle emissioni annue di CO2, è logico pensare che SHEIN in questa percentuale incide tantissimo. Un’altra importante
causa dell’inquinamento è la famosissima plastica, che troviamo letteralmente ovunque. In alcuni cibi che mangiamo, numerosi
dati, ci dimostrano la presenza di una media di 98 pezzetti di microplastiche all’interno di ogni chilo di animale marino, che                                                                                                                Prof. Vito Susca
può essere pesce, crostacei, cozze e vongole e queste sono solo alcune delle principali cause che costituiscono in parte
l’inquinamento globale. Noi alunni, frequentatori del corso, stiamo imparando che fare scelte consapevoli aiuta la crescita di noi
stessi e del nostro ruolo di cittadini nel mondo. Siamo noi giovani i costruttori del nostro futuro e non dobbiamo sottovalutare i
reali problemi che ci circondano. Non dobbiamo fare finta che non esistano, ma dobbiamo avere il coraggio di affrontare questi
ostacoli e produrre cambiamento. Siamo una generazione nata e cresciuta nell’innovazione e siamo capaci di poter cambiare
le condizioni del pianeta! Quello che facciamo oggi migliora il nostro domani, quello delle future famiglie e di chi ci sarà
dopo di noi; basta veramente poco! Un educatore storico, fondatore di un’importante associazione, un po’ di tempo fa disse:
“Leave this world a little better than you found it”, “Lascia questo mondo un po’ meglio di come l’hai trovato”
Robert Baden-Powell. (A.G.)

                                                                                          Prof. Cesare Grasso      Angela Gallo

                                                                                                      Marzo 2023 - AM MAGAZINE 6                                                                                                      Marzo 2023 - AM MAGAZINE 7
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
Letteratura e realtà                                                                                                             Letteratura e realtà

Francesca da Rimini, esempio di donna vera
nella letteratura medievale
L    a donna è sempre stata la musa ispiratrice privilegiata dai letterati e dai poeti. La figura femminile incarna il
simbolo della visione della vita e della politica degli autori medievali italiani, rappresentando, infatti, il mondo interiore
degli uomini. In particolare la donna diviene soggetto della lirica amorosa, nella quale viene lodata e paragonata ad
un essere celestiale, sovrannaturale. Dante Alighieri, ad esempio, nella sua “Vita Nova” presenta la figura femminile
stilnovista influenzata dal forte sentimento religioso medievale, descrivendola, attraverso la concezione di donna
angelo. Il sentimento amoroso oltrepassa i confini dell’amore sensuale e diviene elevazione spirituale. Il poeta,
spesso, si serve della donna, per aiutare il proprio spirito ad innalzarsi fino a Dio, alla perfezione, all’assoluto. Le donne
                                                                                                                                                        A scuola di grammatica
figurano sempre come il motore che guida l’animo dell’uomo, e poco importa se sia inferno o paradiso il luogo in

                                                                                                                                                        L
cui conducono. Nell’opera della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, e più precisamente nel V canto dell’Inferno,
il poeta presenta il personaggio di Francesca, uno dei più intensi di tutta l’opera, simbolo dell’amore travolgente
e indissolubile che la lega a Paolo, suo cognato. Ella personifica, in assoluto, senza interferenze di altra natura,                                         a grammatica italiana risulta impegnativa e difficile
l’onnipotenza e la fatalità della passione amorosa, che la travolse e travolge come “fragile fiore”: archetipo delle                                    per qualsiasi persona che impara questa lingua e per
eroine-vittime del mondo moderno, Francesca è donna nella misura in cui è vinta da questa passione, che confessa                                        quanto tu possa essere bravo in materia, ti sarà capitato
senza attenuanti e ostentazioni, purificandola con il candido pudore e la gentile delicatezza del sentire. La terra e                                   delle volte nella vita di tutti i giorni di aver commesso errori
l’Inferno si mescolano nel suo racconto e al centro si erge la nudità del cuore di una donna che ha amato e sempre                                      grammaticali molto banali che si possono evitare se non
amerà, e che non ha paura di mostrare i suoi veri sentimenti, inducendo tutti i lettori a una partecipe meditazione. La                                 passassero inosservati. Ad esempio abbiamo il “gli” rivolto
vera ed unica protagonista del canto ha nel cuore e dinanzi agli occhi Paolo, che è l’espressione muta dello stesso                                     alle donne, super classico e se tu provi a correggere l’errore e
sentimento d’amore e di dolore, notiamo come l’arte dantesca ha sensibilmente rappresentato la forza di questo                                          farlo notare a colui che ha sbagliato ti risponderà con “Dai, è
amore, ponendo eternamente l’uno accanto all’altro i due protagonisti, ma è soltanto Francesca, che riesce riesce a                                     la stessa cosa”. Mi capita spesso di sentire o leggere la parola
raccontare il loro peccato fatale e lo fa senza filtri né pause, il racconto è reso da Dante in versi delicati e struggenti                             “purtroppo” con la lettera “l” al posto della prima “r”, la parola
allo stesso tempo. Ella rappresenta la figura femminile per eccellenza che racchiude, in poche parole, il significato                                   “sempre” con la “n” al posto della “m”, la parola “proprio”
dell’uomo abbandonato alle passioni terrene, il suo incessante desiderio di “percepire” la vita, tutto è gioia ed è                                     scritta senza la seconda “r” e tantissime altre parole scritte o
dolore, è amore ed è peccato, è terra ed è inferno, è l’amarezza dell’amore che ha per dote l’Inferno e la sua voluttà, è                               pronunciate diversamente da come dovrebbero. Abbiamo
l’amore inteso come un sentimento complesso, che non ha parola. Francesca è la contraddizione, è il cuore nei suoi                                      inoltre errori legati ai tempi verbali come ad esempio: “se
misteri, è la vita nei suoi contrasti, è paradiso ed inferno, è angelo e demonio, ella è donna nella sua totalità.                                      io sarei”, errori legati agli usi di accenti e apostrofi: “qui va
                                                                                                                                                        l’accento?”, “è giusto dove ho messo l’apostrofo?”, anche
                                                                                                                                                        “un altro” e “un’altra” dove spesso o l’apostrofo scompare
                                                                                                                                                        o lo si mette ad entrambi o non si sa. Come ultimo errore
                                                                                                                                                        molto sottovalutato riguarda la punteggiatura, i punti di
                                                                                                                                                        sospensione: c’è chi ne mette due, chi quattro, chi cinque
                                                                                                                                                        ma tutti dovremmo ben sapere che il numero ideale è di tre
                                                                                                                                                        puntini. Il mondo sarebbe migliore senza errori come questi.
                                                                                     Caterina Settanni   Mariagrazia Debellis

                                                                                                                                                                                                        Marianna Stolfa

                                                                                               Marzo 2023 - AM MAGAZINE 8                                                                          Marzo 2023 - AM MAGAZINE 9
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
Letteratura e realtà                                                                                                                 Letteratura e realtà

Simboli, sogni e visioni nelle Fonti Francescane                                                                                     And the Oscar goes to...
“S        imboli, sogni e visioni nelle Fonti Francescane” è un mio nuovo libro pubblicato sul sito della Biblioteca dell’IISS
Alpi Montale di Rutigliano (per leggerlo vai su Google e scrivi: Biblioteca IISS Alpi Montale Rutigliano). Questo libro non          D     allo scorso anno e fino a qualche giorno fa, il mondo mediatico intero, quando sentiva nominare gli “Academy
è un semplice racconto dei sogni e delle visioni descritte nelle Fonti Francescane ma un vero e proprio contributo                   Awards”, i comuni “Oscar”, non faceva altro che ricordare l’oramai amaramente iconico schiaffo dell’attore Will Smith
scientifico che vede teologia e scienze umane in dialogo. In questo contributo ho posto le basi bibliche, patristiche e              ai danni del comico Chris Rock, dimenticando quasi completamente la magia che questo evento porta con sé ogni
scientifiche della teologia del sogno e della visione. Il libro è formato da due capitoli e tre appendici. Nel 1° capitolo,          anno. Gli “Oscar” sono sempre stati un momento solenne dell’intrattenimento, e con l’edizione di quest’anno, la 95ª della
dopo aver sintetizzato le caratteristiche delle Fonti Francescane citate nella presente ricerca (1.1.) ho descritto                  sua storia, questa tradizione ha fatto brillare e risuonare nuovamente l’incredibile bellezza dell’arte cinematografica.
sinteticamente i sogni e le visioni presenti nelle Fonti Francescane (1.2.). Di tali sogni e visioni: ho evidenziato i simboli       “The 2023 Academy Awards” sono stati presentati per la terza volta nella sua carriera dal comico-presentatore
onirici/oniroidi in essi emergenti (1.3.); ho operato una distinzione tipologica (1.4.); ho rilevato il pensiero degli agiografi     Jimmy Kimmel, il quale, con la sua simpatica ironia, è stato capace di animare perfettamente la serata. La categoria
(1.5.). Successivamente ho descritto le reazioni emotive dei sognatori e dei visionari durante i loro sogni e visioni (1.7.).        principale fra tutte, ovvero quella di “Miglior film”, l’ha conquistata il magnifico “Everything Everywhere All at Once”, il
Al cap. 1.6. ho esposto la mia opinione sui sogni “generati” da Dio servendomi dei contributi della psicologia analitica             quale ha sorpassato tutti i candidati anche in altre 9 categorie, tra cui “Miglior regista” con un fenomenale Daniel Kwan,
junghiana ed ho sottolineato la dimensione teologica del sogno quale luogo di comunicazione tra Dio e gli uomini.                    ottenendo in totale 10 statuette. Il premio come “Miglior film d’animazione” se lo è aggiudicato “Pinocchio” di Guillermo
Trai i sogni descritti meritano particolare attenzione quello di san Francesco che sogna la sua casa, o un palazzo,                  Del Toro, che ha saputo confermare le proprie abilità, anche davanti ad un’ulteriore trasposizione straordinaria di
pieno di armi;e quello di papa Innocenzo III che vede san Francesco reggere, con la sua spalla, il Laterano cadente.                 questa fiaba. Spostando l’attenzione dai film agli attori e alle attrici, specialmente protagonisti, vediamo le due
Tra le visioni degno di nota è quella di San Francesco che vede un serafino alato. Durante tale visione san Francesco                incredibili performance di quest’anno: la prestazione stratosferica in “The Whale”, che ne è valsa la statuetta per il
ricevette le stimmate. Questa visione è raffigurata in numerosissime opere d’arte: oli su tela, vetrate, stampe, disegni,            “Miglior attore protagonista” ad un ritrovato Brendan Fraser; negli svariati premi del “Miglior film”, spicca anche quello
incisioni, affreschi, medaglie, tempere su tavola, miniature, rilievi, sculture, tessuti, stucchi, avori, alabastri, francobolli,    di “Miglior attrice protagonista”, raggiunto dalla strabiliante prova attoriale di Michelle Yeoh. Vincere un “Oscar” è
maioliche (piatti, coppe, vasi da farmacia, e albarelli, cioè contenitori di prodotti erboristici), Nel 2° capitolo ho tentato       sempre stato un evento unico ed inimitabile di per sé, ma il premio “Miglior attrice protagonista” di quest’anno si
di interpretare i significati di alcuni simboli onirici ed oniroidi ricorrenti nelle Fonti Francescane confrontandoli con i          distingue per una ragione aggiuntiva: Michelle Yeoh è la prima donna asiatica a vincere tale riconoscimento. Si
rispettivi significati teologici presenti nella Bibbia ed in altre attestazioni oniriche/oniroidi religiose. Inoltre ho affiancato   evidenzia, così, una nuova e positiva sfaccettatura etnica donata agli “Academy Awards”, che conferma la giusta
al significato simbolico-teologico di tali simboli quelli della corrente psicologica junghiana e dell’antropologia                   direzione che il nostro mondo sta seguendo, priva di barriere, diversità e tradizioni ancorate ad un obsoleto passato.
religiosa. Tali parallelismi mi sembrano interessanti per un confronto e un dialogo proficuo tra teologia e discipline               Gli “Oscar 2023” sono riusciti a portare una ventata di aria fresca alla realtà del cinema, dopo anni non all’altezza del
umanistiche. Tra i simboli analizzati vi sono alcuni di altissimo livello: la scala, la stella, il bambino, il mandala, l’albero,    nome e dell’evento, e con l’aggiunta di una sfumatura etnica femminile in più, tra l’altro in concomitanza con la Festa
l’angelo, la rosa, la pietra, la pietra preziosa. Si tratta di una vera e propria piccola enciclopedia dei simboli. Dall’analisi     della Donna, il mondo del cinema torna a splendere in tutta la sua magnificenza e poesia.
dei sogni e delle visioni di carattere religioso è possibile concludere quanto segue: è più facile che un uomo si converta
in seguito ad un sogno o ad una visione soprannaturale che in seguito a prediche, esortazioni, esercizi spirituali o a
lezioni di teologia, perché secondo C.G. Jung e C.A. Meier Il simbolo opera con la suggestione, cioè infonde la propria
convinzione e nello stesso tempo esprime il contenuto di questa convinzione. Esso convince in virtù del numen, cioè
dell’energia specifica propria dell’archetipo.L’esperienza dell’archetipo non è solo impressionante, ma tocca e prende
possesso di tutta la personalità ed è naturale che generi la fede. Nell’Appendice 2 ho inserito il pensiero di Jung sulla
struttura della psiche e sui sogni. Questo non solo per far conoscere ai lettori il pensiero del genio C.G. Jung, ma                                                                                                               Ivan Pavone
soprattutto per un atto doveroso nei confronti di chi ha speso tutta la propria vita per comprendere la natura umana
nella sua totalità.

                                                                                       Prof. Carmine Rocco Laforgia

                                                                                                Marzo 2023 - AM MAGAZINE 10                                                                                                      Marzo 2023 - AM MAGAZINE 11
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
Letteratura e realtà                                 Letteratura e realtà

                                                     L’enigma di Cesare                                                                                          EPISODIO 5

                                                     A     ll’interno della cassaforte c’erano dei passaporti rilasciati dallo Stato cinese, ne presi uno e lo aprii e notai che era
                                                     di mio fratello solo che riportava la vecchia città in cui abitavamo Wuhan e il nome originale cinese: Ryo Wang. Aprii
                                                     gli altri ed erano dei miei genitori: Ming Wang e Hui ying Wang ed il mio. È da tanto che non sentivo più pronunciare il
                                                     mio vecchio nome: Yun Wang. Notai In un angolo nascosto della cassaforte una vecchia fotografia, era praticamente
                                                     quasi tutta distrutta, come se le fiamme l’avessero avvolta lasciando solo alcuni particolari. Cercai di riconoscere i
                                                     soggetti e notai che alcuni di loro erano volti familiari: c’erano mia madre, mio padre da giovani e due persone il cui
                                                     volto era stato distrutto dalle fiamme, ma notai che uno loro portava l’abito da parroco. Il luogo alle loro spalle era
                                                     particolare: si trovavano di fronte ad un’antica chiesa di stile barocco. Cercai di capire dove si potesse trovare questo
                                                     posto ma non mi sembrava familiare. Girai la foto e vidi una dedica scritta a mano: “Certo, il Figlio dell’uomo se ne
                                                     va, come è scritto di lui, ma guai a quell’uomo per cui il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per codest’uomo,
                                                     se non fosse mai nato. E Giuda che lo tradiva, prese a dire: Sono io quello Maestro?”. Avrà un senso questa cosa? Di
                                                     chi sono quei volti bruciati? C’era anche una lettera di mio padre indirizzata al fratello, riguardante me, gli chiedeva
                                                     di proteggermi dalla verità perché troppo crudele o in caso la scoprissi di non cercare di farmi giustizia da solo.
                                                     Intanto Tony aveva inserito la password sul Pc e gli si era aperta una pagina piena di numeri, tanti numeri > io mi avvicinai e vidi intere serie di
                                                     numeri dall’apparenza senza una logica. Mi sedetti ed iniziai a scorrere con gli occhi sul monitor, ma scorrevano
                                                     veloci e non riuscivo a dargli un senso. Continuai per diverse ore cercando di trovare qualcosa che gli desse un
                                                     senso, Tony nel frattempo era andato in cucina a mangiare qualcosa. All’improvviso, quando ormai stanco stavo
                                                     per mollare, socchiudendo gli occhi iniziai a vedere che quei numeri in realtà un senso lo avevano. Ogni 10 secondi
                                                     veniva ripetuta una sequenza, sempre la stessa, mentre tutti gli altri erano diversi. Cosa significava?  Ma non mi rispondeva. Ma dove era finito? Scesi a cercarlo e mi ritrovai davanti due
                                                     tipi con il volto coperto e Tony con addosso un giubbotto esplosivo. >.
                                                     >. disse uno di loro. cercai di rispondere mantenendo la calma. .   .  Dopo aver preso il foglio con il codice quei tipi loschi scapparono via lasciando Tony
                                                     con il giubbotto pieno di esplosivo. E Adesso? .   . L’ansia non
                                                     mi faceva riflettere. >.
                                                     Con gli occhi chiusi a -3 tagliai il filo sperando di non saltare in aria con Tony, ma il timer si fermò. Possibile che era
                                                     così semplice? Dopo essersi ripresi, Tony chiese .  disse alla fine Tony .

                                                                                                                                                      Mariaelena Cacciapaglia

                       Marzo 2023 - AM MAGAZINE 12                                                                                                 Marzo 2023 - AM MAGAZINE 13
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Carpe Diem                                                                                                       Carpe Diem

    Judo per crescere
    L     o Judo è un’arte marziale, uno sport da combattimento e un
    metodo di difesa personale nato in Giappone da Jikoro Kano nel
    1882. Ci sono diversi livelli e per distinguerli si usano cinture di diversi
    colori che rispettano questo ordine: cintura bianca, gialla, arancione,
    verde, blu, marrone e infine nera. Oltre queste, ci sono cinture che
    hanno pochi “eletti”, ovvero la cintura bianca-rossa e la cintura rossa,
    indossate solamente da Jikoro Kano. Lo Judo è uno sport diverso dal
    solito, che permette di metterci in contatto con i compagni e quindi
    crescere con loro, guidato nelle scelte e nelle esperienze migliori da

                                                                                                                 La forma della voce
    istruttori che hanno come interesse il nostro miglioramento fisico e
    mentale. Forse subito nessuno si rende conto di ciò, ma a poco a poco
    si è consapevoli di quanto sia importante il gruppo per poter migliorare

                                                                                                                 “L
    la propria individualità. Lo Judo non è solo un’arte marziale, bensì è
    un “arte motoria”, con le caratteristiche della difesa personale, che ci
    permette di muoverci come se il nostro corpo fosse una vera e propria                                                 a forma della voce” è un anime che racconta della vita di Ishida, un bullo di undici anni,
    opera d’arte. Al contrario di quanto una persona possa pensare che                                           destinata a cambiare quando nella sua classe arriva Nishimya, una ragazzina sorda. Questo anime
    un’arte marziale sia uno sport violento, ti insegna prima di tutto il                                        non parla solo di bullismo, ma anche di suicidio. Con questo film animato si vuole far capire al
    rispetto dell’avversario e insegna anche a farti gestire le emozioni                                         mondo la violenta e cruda realtà degli adolescenti; la cosa che più colpisce è il coraggio nella
    anche nella sconfitta. C’è sempre un lato positivo anche quando una                                          rappresentazione di sentimenti forti. “La forma della voce” è uno dei film d’animazione più coraggiosi
    competizione non va bene; il mio maestro dice: “Non avete perso, ma                                          mai realizzati negli ultimi anni. La storia è quella di Shoko Nishimya, una ragazza non udente che
    avete imparato qualcosa”. Tutti questi principi dovrebbero essere                                            si trasferisce in una nuova classe, ma nonostante i tentativi di socializzare con i compagni con un
    applicati anche nella vita, per viverla con piena consapevolezza,                                            quaderno, viene presa di mira da Shoya Ishida e dagli altri compagni di classe. Il bullo rompe molte
    sapendo che in alcuni momenti sembra essere una lotta continua, ma                                           volte gli apparecchi acustici molto costosi di Shoko e, nonostante la classe non abbia segnalato il
    si impara sempre, anche nelle difficoltà.                                                                    problema, la notizia arriva anche al preside. Il preside riconosce come colpevole soltanto Shoya e
                                                                                                                 i suoi compagni lo usano per difendersi e il ragazzino diverrà il loro nuovo bersaglio di bullismo. Da
                                                                                                                 grande diventa un rifiuto sociale, non riesce a fare amicizia con nessuno al liceo e così un giorno
                                                                                                                 prova a suicidarsi, ma senza successo. Shoya incontra di nuovo Shoko, e lui si scusa per tutto ciò
                                                                                                                 che le ha fatto patire, restituendole il quaderno con cui lei comunicava. Dopo aver guardato questo
                                                                                                                 film non si è più gli stessi, ci chiederemo sempre come ci comportiamo con gli altri, comprenderemo
                                                                                                                 quanto sia importante mettersi nei panni degli altri e riusciremo a guardare con occhi diversi quello
                                                        Francesco Terramea                                       che veramente c’è intorno a noi. La forma della voce ci insegna come essere per davvero umani, e
                                                                                                                 per esserlo occorre ascoltare.

                                                                                                                                                                                                     Mario Vaccaro

                                                                                   Marzo 2023 - AM MAGAZINE 14                                                                                      Marzo 2023 - AM MAGAZINE 15
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
Carpe Diem                                                                       Carpe Diem

                                                                                 “Um pouco de conhecimento e amor do Brasil”
                                                                                 S    ole, spiagge, musica, feste, colori, volti che sorridono, pudim, brigadeiro, pão de queijo, coxinha, feijoada...
                                                                                 Tutto questo e molto di più è il Brasile. Mi chiamo Mikela, sono nata a Campina Grande nello stato del Paraìba
                                                                                 e da agosto dello scorso anno mi sono trasferita in Italia, perché mio padre è italiano. Il Brasile mi manca
                                                                                 molto, perché la vita è molto diversa rispetto a quella italiana. Innanzitutto, la scuola è strutturata in maniera
                                                                                 differente. In Brasile le lezioni iniziano alle 7 di mattina e terminano alle 12.30. Un giorno a settimana si va a scuola
                                                                                 nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, per seguire le lezioni delle discipline d’indirizzo (umanistiche o scientifiche).
                                                                                 In mattinata, invece, si seguono tutte le altre lezioni. Diversamente dalla scuola brasiliana, gli alunni italiani
                                                                                 svolgono prove orali e la pausa ricreativa tra le lezioni è più breve e si svolge all’interno dell’edificio scolastico.
                                                                                 Per quanto riguarda l’aspetto relazionale, in Brasile le persone sono molto affettuose e quindi si fa amicizia
                                                                                 facilmente. Conosco la maggior parte dei miei amici da quando sono molto piccola e sento fortemente la
                                                                                 loro mancanza. Sinceramente, faccio ancora fatica ad adattarmi alla vita in Italia. Le persone non sembrano
                                                                                 interessate a stringere amicizia e questo mi fa sentire alcune volte un po’ sola. Infine, ho difficoltà ad adattarmi
                                                                                 al clima italiano, perché in inverno fa molto freddo; invece, a Campina Grande durante la maggior parte
                                                                                 dell’anno il clima è caldo. Nonostante le tante difficoltà che sto vivendo, l’Italia possiede anche varie cose che
                                                                                 mi piacciono. Il cibo è molto buono e gustoso, c’è meno criminalità rispetto al Brasile; quindi, mi sento anche
                                                                                 più sicura quando esco la sera e per fortuna ho trovato delle fantastiche amiche che mi aiutano ad imparare
                                                                                 la lingua italiana giorno dopo giorno. Molti ragazzi come me sono lontani dalla propria terra d’origine, ma non
                                                                                 devono mai perdere la speranza perché un giorno non molo lontano potrebbero ritornarci.

             L’anima negli occhi                                                                                                                                 Alessia Valenzano    Mikela Deflorio

             A    medeo Modigliani, celebre pittore italiano, è
             conosciuto soprattutto per i suoi ritratti dai volti stilizzati e
             con sguardi spesso assenti. Tale caratteristica non è solo
             dovuta ad una scelta stilistica infatti il pittore basa il suo
             modo di dipingere su di un famoso detto: “gli occhi sono lo
             specchio dell’anima”. Non potendo conoscere l’animo degli
             uomini e delle donne che ritraeva perché semplici modelli,
             decide quindi di rappresentare i suoi soggetti come privi
             di pupille esprimendo un significato chiaro “ciò che non
             viene svelato è ciò che ci attrae di più”. Nonostante questa
             sua particolarità, esiste un’eccezione; Jeanne Hébuterne
             sua compagna, figura nei dipinti con un volto definito e
             completo. Esisteva tra loro un forte legame che andava
             al di là dell’amore puro e semplice, era così profondo da
             penetrare nel più intimo dell’animo della donna da lui
             amata. Dopo aver vissuto e condiviso la povertà di quella
             vita, gli scontri e le difficoltà dovute all’aggravarsi della
             condizione di salute dell’artista, Modigliani fu sempre più
             consapevole di aver davvero conosciuto la donna che in
             quell’istante ritraeva e di cui aveva saputo vedere l’animo.

                                                             Camilla Mileto

                                                  Marzo 2023 - AM MAGAZINE 16                                                                                              Marzo 2023 - AM MAGAZINE 17
Il cambiamento è donna - magazine AM MAGAZINE
IC Moro - Don Tonino Bello   La voce degli studenti delle scuole medie di Rutigliano                                               IC Settanni - Manzoni   La voce degli studenti delle scuole medie di Rutigliano

Perché Sanremo è Sanremo...                                                                                                        Il mio amico Einstein
I  l Festival di Sanremo è una gara canora che vede sfidarsi cantanti big e giovani proposte. Parlare di Festival di Sanremo       Q     uanto sta passando velocemente il tempo” è una delle citazioni che ripeto maggiormente. Sono passati
                                                                                                                                   già 108 anni da quando Albert Einstein ha rivelato la sua teoria sulla relatività. Ben un secolo fa uno scienziato
ci porta a conoscere tante curiosità. L’idea iniziale di Sanremo non era una gara musicale, ma un torneo di carte, poi
col tempo, nel 1951 divenne ufficialmente il Festival che tutti conosciamo. Quest’anno tra gli artisti che hanno attirato          geniale ed eccentrico di ventisei anni, è riuscito a stravolgere la vita di tutti noi. Di indole ribelle e con un
l’attenzione di noi ragazzi, c’era il ventottenne Jacopo Lazzarini, con il nome d’arte Lazza che ha fatto innamorare il pubblico   forte rifiuto per l’autorità, Albert non ottenne il tanto desiderato posto da assistente al Politecnico di Zurigo
con la sua musica. Sul palco si sono esibiti Marco Mengoni, Paola e Chiara, Anna Oxa con occhiali da sole e cappello di            e fu costretto ad accettare un lavorare d’ufficio. Una mansione che però gli garantiva del tempo libero per
lana, Gianluca Grignani, i Cugini di Campagna con tutine scintillanti che in cuor loro sperano che i Måneskin e Lady Gaga          continuare e portare avanti le sue ricerche. Dopo aver esaminato l’ultima pubblicazione di Einstein, Eddington
non li imitino e Ariete. Alla guida di questo importate evento: l’impeccabile Amadeus in compagnia di Gianni Morandi, e di         presentò la sua relazione ai colleghi astronomi, spiegando loro che ciò che lo scienziato tedesco sosteneva
ben quattro co-conduttrici, tra cui Chiara Ferragni e Francesca Fagnani. La prima serata è stata aperta dal monologo di            era che il tempo “non è assoluto”, non è ovunque lo stesso. Sebbene fosse aperto a nuove visioni dell’Universo,
Roberto Benigni sulla Costituzione italiana, spiegando con un’ossimorica espressione poetica, nata dal “sogno fabbricato           di fronte al pregiudizio dei colleghi, ammise che questa teoria non era sostenuta da prove concrete. Fervente
da uomini svegli”. Non sono mancati momenti di tensione, quando, ad esempio il cantante Blanco ha spaccato tutti i                 sostenitore della teoria newtoniana sulla gravità, affermò perciò che quanto teorizzato da Einstein non fosse
fiori sul palco dell’Ariston, perché il microfono non funzionava: “volevo divertirmi”, ma il pubblico non ha accettato questa      reale. Su questo ed altri aspetti si soffermano i particolari del film “Il mio amico Einstein”, nel cui preludio -
reazione e ha cominciato a fischiarlo! Blanco era sul palco per presentare il suo nuovo singolo, ma qualcosa è andato storto       ambientato sull’isola di Príncipe, al largo della costa occidentale africana - Eddington si appresta ad osservare
e non è riuscito a fare la sua esibizione al meglio. Mentre, nell’ultima serata, al termine della sua canzone, Rosa Chemical,      l’eclissi solare del 1919. I suoi risultati confermarono la teoria di Einstein ed in questo modo convinse il mondo
inaspettatamente, ha dato un bacio al cantante Fedez che, agli occhi degli spettatori, sembra aver risposto, senza alcuna          della fisica. La vita di Einstein è stata piena di ostacoli e delusioni. Io credo che la sua arma vincente sia stata
titubanza. Il gesto ha provocato tanto stupore tra il pubblico e conduttori. Di fronte allo scalpore provocato, Rosa Chemical      proprio la determinazione nel continuare gli studi e la volontà a non arrendersi mai. Nel nostro cammino
ha risposto “Qualcuno si è scandalizzato per un bacio fra due amici: qualcosa di cui avevamo già discusso in maniera               troveremo sempre qualcuno che non crederà in noi, l’importante è ricordarsi che dopo la tempesta esce
scherzosa, solo che poi, io gliel’ho dato veramente. Ci ripetono che siamo liberi per nascondere che, in realtà, tutta questa      sempre il sole!
libertà non c’è. Almeno finché non te la prendi.”

                                                                                                              Classe 3^C                                                                                                                                Rosilda Milillo

Doctor Who... la scienza dei viaggi nel tempo
                                                                                                                                   Le fake news
A     partire dagli anni Dieci del Duemila hanno cominciato a fare capolino serie tv di successo, ad esempio

                                                                                                                                   “P
the Walking Dead, Peaky Blinders e fra questi c’è anche Doctor Who! La serie nasce nel 1963, racconta di un
alieno, proveniente dal pianeta Gallifrey. I suoi abitanti – i Signori del tempo – hanno la capacità di rigenerarsi
                                                                                                                                             uoi farcela, anche Einstein fu bocciato!” è tra le fake news più conosciute. Einstein da bambino era dislessico e aveva poca
al termine del loro ciclo vitale cambiando le loro sembianze e la loro personalità e ovviamente, hanno anche
                                                                                                                                   memoria, per questo imparò a leggere soltanto a nove anni e tra l’altro mal sopportava le regole scolastiche, infatti contestava
la capacità di viaggiare nel tempo! Le avventure del Dottore sono così sbalorditive proprio grazie a questo
                                                                                                                                   spesso i professori. Il mancato superamento della prima prova di selezione e quei voti 6, 4 e 3 in pagella, sono stati male interpretati
“superpotere”. Con una macchina molto stramba e particolare chiamata Tardis è possibile esplorare i meandri
                                                                                                                                   da chi non conosceva il sistema di valutazione svizzero tanto da far nascere la leggenda metropolitana che Albert Einstein fosse
dello spazio-tempo in un lampo. Ma i viaggi nel tempo sono fisicamente possibili? Per rispondere a questa
                                                                                                                                   stato bocciato. Sfortunatamente le fake news sono ancora presenti. Diffuse in rete, “intrappolano” soprattutto i giovani che si lasciano
domanda dobbiamo scomodare Albert Einstein e la sua teoria della relatività ristretta. In questa teoria, lo
                                                                                                                                   trasportare e condizionare da tutto quello che leggono. Internet fa ormai parte della nostra vita quotidiana ed è una palestra di idee
scienziato afferma che lo spazio e il tempo non devono essere viste come due componenti distinte, ma come
                                                                                                                                   e un luogo condivisibile per coltivare conoscenze, ma è anche pieno di pettegolezzi, notizie false e truffe. Molti ragazzi della nostra età
una unica struttura. Un’altra delle conseguenze di questa teoria si può spiegare con l’esempio dei gemelli.
                                                                                                                                   hanno ancora bisogno di acquisire consapevolezza e dimestichezza con la rete per cercar di discernere il vero dal fake. Solitamente
Prendiamo due gemelli: uno di loro resta sulla Terra, mentre il secondo parte per lo spazio su una navicella
                                                                                                                                   una notizia si diffonde in pochissimo tempo. Con un semplice click si “re-posta” qualsiasi cosa con la propria opinabile opinione e…
che può viaggiare all’80% delle velocità della luce. Il gemello cosmonauta se ne va in giro per tre anni e poi
                                                                                                                                   tadà, il gioco è fatto! Ci sono però degli accorgimenti che ci permettono di capire se quella che abbiamo davanti ai nostri occhi è una
ritorna sulla Terra, scoprendo che saranno passati sei anni per il computer di bordo, ma dieci sulla Terra.
                                                                                                                                   notizia attendibile. Consigliamo di controllare l’indirizzo del sito e la data, poiché spesso le fake vengono pubblicate a distanza di giorni
Questo perché gli orologi in movimento battono il tempo più lentamente, fino a fermarsi completamente
                                                                                                                                   rispetto al fatto realmente accaduto, cercare foto, spendere più tempo ad analizzare tutti i dettagli e le informazioni. In poche parole,
quando viaggiano alla velocità della luce. Quindi proprio come in Doctor who dove è possibile – teoricamente
                                                                                                                                   possiamo diventare fact-checker, cioè possiamo verificare per primi la veridicità di ciò che leggiamo e condividiamo. Siate veri e
– viaggiare nel futuro, sarà invece possibile viaggiare anche nel passato? In questo caso ci viene in aiuto la
                                                                                                                                   attenti, le fake news seguono la legge della meccanica classica: nessuno le crea, nessuno le distrugge, tutti le trasformano.
teoria della relatività generale di Einstein. Se immaginiamo il tessuto dello spazio-tempo come un grande
lenzuolo sopra il quale è appoggiato un peso, questo si incurverà attirando a sé i corpi nelle vicinanze e il
tempo scorrerà più lentamente, man mano che ci si avvicina e più velocemente man mano che ci si allontana.
Curvare lo spazio-tempo è possibile, ma solo da un punto di visto teorico, a questo infatti ci ha pensato il
matematico Kurt Gödel.

                                                                                                                                                                                                                                Santiana Diomeda           Stella Lioce

                                                                                                               Graziana Gassi

                                                                                               Marzo 2023 - AM MAGAZINE 18                                                                                                                  Marzo 2023 - AM MAGAZINE 19
Spazio 3.0                                                                                                       Spazio 3.0

ChatGPT: cos’è, come funziona e cosa può
fare e non
L    ’intelligenza artificiale ha fatto molta strada negli ultimi anni, con numerose piattaforme sviluppate
per consentire alle macchine di comprendere e rispondere agli input del linguaggio naturale. Tra questi
c’è ChatGPT, un sistema di intelligenza artificiale che può conversare con gli utenti in diverse lingue
e su vari argomenti. Nel nostro Paese l’interesse verso questa tecnologia ha raggiunto livelli record,
infatti nel primo mese del 2023, solo in Italia ChatGpt è stato visitato da oltre 1,4 milioni di utenti unici,
entrando nella classifica dei 150 siti più visitati del paese. Al momento mentre scrivo l’articolo ChatGPT
è basato su un modello di generazione di testo chiamato GPT-3.5, che è stato addestrato su miliardi di
parole provenienti da Internet. Può essere molto divertente da usare, perché a volte produce risposte
sorprendenti, creative o umoristiche. Per esempio, ChatGPT potrebbe scrivere una poesia, un testo, una
canzone, potrebbe persino aiutare scrittori e artisti ad esplorare nuove idee ed espandere la propria
creatività. Questa piattaforma può anche essere utile per imparare cose nuove, fare ricerche online o
semplicemente passare il tempo. Tuttavia, non è perfetto e ha dei limiti, a volte può sbagliare, ripetere
le stesse cose o dire cose senza alcun senso. La nuova versione di ChatGPT si baserà su GPT-4, le
novità principali sono due: la versione 4 è più precisa (fa meno errori) e può anche analizzare immagini
descrivendole nei dettagli e persino poi rispondendo a domande collegate. Infine, questa intelligenza
artificiale non ha una vera personalità o emozioni e non può sostituire una vera conversazione umana.

                                                                                         Vincenzo Catacchio

                                                                                                                 “ChatGPT, un sistema di
                                                                                                                 intelligenza artificiale che
                                                                                                                 può conversare con gli utenti
                                                                                                                 in diverse lingue e su vari
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Sppazio 3.0                                                                                                                                 Sppazio 3.0

Parlando di donne...                                                                                                                        Il fiore delle donne
C     i sono differenze e particolari evidenti nel considerare la donna greca e la donna moderna, che non sempre riusciamo a
cogliere, vivendo in una società in cui la donna ha raggiunto nuove prospettive nella sua quotidianità, ma ancora ella lotta per
                                                                                                                                            C     8 marzo, festa della donna, perché in quest’occasione si regalano le mimose?
                                                                                                                                            La mimosa, meravigliosa pianta dall’acceso colore giallo e l’inconfondibile profumo, è il simbolo della Festa della Donna e, nel
riconoscimenti di varia natura, che la relegano ancora ad essere considerata creatura fragile, poco predisposta a ruoli, che                linguaggio dei fiori, indica forza e femminilità. Il luogo d’origine della pianta è la Tasmania, in Australia, ed essa è stata introdotta in
sono considerati ancora appannaggio di soli uomini. Allora mi sorge spontaneo un viaggio della mia mente nell’antica Grecia                 Europa a partire dagli inizi del 1800. Il nome italiano, molto probabilmente, nasce dalla radice spagnola “mimar”, cioè accarezzare,
e confrontare la donna greca con la donna moderna. Spesso, oggi la donna è strumentalizzata dai social, che definiscono                     termine che si collega alla sensibilità del mondo femminile. La mimosa in realtà è un’acacia (dal greco a-cacha, cioè senza
prototipi di bellezza fisica e trascurano quella bellezza che ogni donna ha in sé, in Grecia questo non accadeva, non esisteva              negatività e senza candore), è un’acacia non bianca, ma gialla. Il vero significato del nome è perciò un affascinante ossimoro
una bellezza stereotipata, che si mostrava con un corpo omologato e rispondente alle caratteristiche imposte dalla società.                 molto affine alla personalità femminile: candore non bianco. Le mimose si possono presentare come alberi o arbusti e la peculiarità
Anche se nell’ Antica Grecia la donna era priva di gran parte dei diritti riconosciuti agli altri cittadini adulti e liberi e la sua vita   della pianta è una fioritura molto ricca di colore giallo intenso, con foglie bipennate. La nascita dei suoi fiori indica l’avvicinarsi della
trascorreva all’interno delle mura domestiche, nella parte interna della casa, ed era a lei consentito di uscire solo in occasione          primavera, essendo la prima pianta a fiorire, riempiendo l’aria dei primi profumi della stagione. Da chi nacque l’idea di utilizzare
di feste religiose, la donna era adorata per quello che era fisicamente. Oggi i social e la stessa società accettano modelli                la mimosa per festeggiare la donna? L’idea tutta italiana scaturì a tre donne partigiane: Rita Montagnana, Teresa Noce e Teresina
femminili, che lasciano poco spazio a chi non risponde alla bellezza di un corpo magro, di un viso perfetto, di un apparire che             Mattei. Nel 1946, due anni dopo che l’Unione Donne in Italia (UDI) propose di celebrare la giornata nazionale della donna nell’Italia
predomina sull’essere. Con il trascorrere del tempo ne è passata di acqua sotto i ponti, infatti possiamo proprio affermare che             libera, le tre scelsero proprio la mimosa, come simbolo, perché era il fiore più facile da reperire allo sbocciare della primavera. La
la donna greca, è molto, se non completamente, diversa dalla donna moderna e soprattutto dalla donna, mostrata sui social.                  proposta della mimosa è stata messa ai voti tra le donne dell’UDI, la pianta ebbe la meglio sull’ipotesi delle anemoni e dei garofani.
Allora, mi piace pensare ai canoni di bellezza greci, che si basavano sull’equilibrio, sulla simmetria e sull’armonia tra le parti          Inoltre, la capacità delle mimose di fiorire anche in condizioni difficili è associata alla capacità da parte delle donne di conquistare
che compongono il corpo. Fonti su cui possiamo basarci, possono essere le statue di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza,              i propri diritti. La mimosa è tra i simboli principali della Festa della donna e viene utilizzata in tutto il mondo per diversi scopi, gli
realizzate da scultori che si sono ispirati alle donne che consideravano più belle. Per fortuna, alcune di queste statue sono               indiani d’America ad esempio, regalano un piccolo mazzo di mimose quando decidono di dichiarare il proprio amore. Le ragazze
arrivate a noi,perciò, possiamo parlare di loro. In molte delle sculture, Afrodite è rappresentata con un corpo morbido, con forme          inglesi sono solite appuntare un rametto di mimosa alla giacca, per accentuare la propria femminilità. La mimosa è simbolo
pronunciate ma sode, ma soprattutto è simmetrica, armoniosa, femminile e sensuale, però, per poter parlare di vera e propria                della donna, perché può apparire un fiore fragile e sensibile, ma la pianta è in grado di attecchire in terreni difficili. Gli Aborigeni
bellezza greca, bisogna fare riferimento anche alla kalokagathia, parola che deriva da un’unione di bello e buono. Questo perché            australiani attribuiscono, da sempre, alla mimosa proprietà curative e, ancora oggi, la pianta è usata in medicina, nelle diete e per
la vera bellezza, per i greci, dipendeva anche dall’aspetto interiore di una persona, proprio come scriveva Saffo nelle sue liriche:        creare decotti contro i sintomi delle malattie. Ogni momento, dall’inizio della primavera, è un’occasione per regalare una mimosa!
“Chi è solo bello, resta bello all’occhio.
Ma chi ha valore sarà bello sempre.”

                                                                                                                                                                                                                                            Marina Porcelli        Rosita Difino

                                                                                                       Giorgia Ruospo

                                                                                                      Marzo 2023 - AM MAGAZINE 22                                                                                                                    Marzo 2023 - AM MAGAZINE 23
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IN QUESTO NUMERO HANNO SCRITTO PER NOI
Sara Sciacovelli, Mariaelena Cacciapaglia, Maria Rita Iaffaldano, Giorgia Iovele, Angela Gallo, Caterina Settanni, Mariagrazia Debellis, Marianna
Stolfa, Ivan Pavone, Francesco Terramea, Mario Vaccaro, Camilla Mileto, Mikela Deflorio, Vincenzo Catacchio, Giorgia Ruopo, Rosita Difino,
Marina Porcelli, Alessia Valenzano, Prof. Cesare Grasso, Prof. Vito Susca, Prof. Carmine Rocco Laforgia, Scuola media A. Moro - Don Tonino Bello
(Classe 3^C, Graziana Gassi), Scuola media Settanni - A. Manzoni (Rosilda Milillo, Santiana Diomeda, Stella Lioce)
TEAM LEADERS
Prof.ssa Carmen Lollino, Prof.ssa Rosanna Stringaro, Prof.ssa Filomena Gagliardi, Prof. Luigi Corinna

DESIGN e IMPAGINAZIONE
Haris Pici
Lorenzo Antonio Lasorsa

UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE AL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Clara Parisi

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