IL BOSS DEL CLAN GIFFONI - RESTA AL 41 BIS. Ricorso Pasqualino
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IL BOSS DEL CLAN GIFFONI RESTA AL 41 BIS. Ricorso respinto per Pasqualino Garofalo condannato anche per l’omicidio Frasca Il boss Pasqualino Garofalo (nativo di Torre Annunziata), esponente del clan Giffoni e dell’omonima cosca, condannato per una serie di reati (tra cui gli omicidi) e aggravati dal metodo mafioso resta al 41 bis. Lo ha deciso la Corte di Cassazione respingendo il ricorso del 61enne e confermando quanto aveva deciso l’anno scorso il giudice della Sorveglianza di Roma. Il Tribunale di sorveglianza parla di nutrita biografia criminale di Garofalo, che è risultato essere elemento di rilievo del clan camorristico Giffoni, operante nel territorio campano di Battipaglia e zone limitrofe e di collegamento con gli ambienti criminali napoletani. Nei suoi confronti di recente c’è stata una condanna per concorso in traffico di stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolazione del clan Giffoni federato con il gruppo facente capo a Garofalo, mandante dell’omicidio di Marano Fortunato avvenuto a dicembre del 2001 (fascicolo riaperto dopo 18 anni) per vendetta trasversale contro il collaboratore di giustizia Pasquale Galasso (cognato della vittima), aggravato al fine di agevolare il clan omonimo alleato al clan camorristico Giffoni”. Lo stesso Garofalo (condannato per l’omicidio Frasca nella foto) a fronte dei tantissimi reati gravi commessi ed accertati con sentenze definitive “si dichiara ostinatamente estraneo”. Poi la Cassazione aggiunge. “Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha correttamente valutato gli elementi risultanti dagli atti, soffermandosi sulle circostanze riportate in punto di fatto e
argomentando dalle stesse, con motivazione congrua, adeguata e priva di erronea applicazione della legge penale e processuale, la sussistenza dei presupposti legittimanti la proroga del regime penitenziario differenziato”, ha scritto la Cassazione nel motivare il rigetto del ricorso per un carcere meno duro del 41 bis. Omicidio Autuori, killer e mandanti chiedono lo sconto A marzo incassarono un secolo e mezzo di reclusione per aver ordinato ed eseguito l’omicidio di Aldo Autuori, avvenuto ad agosto del 2015 davanti a un bar di Pontecagnano. Ora in 5 chiedono lo sconto di pena con il ricorso in Corte Assise Appello e processo fissato per il 17 febbraio: condannati a 30 anni a testa, in aula compariranno Franchino Mogavero, alias ‘o paccitiello, Stefano Cecere, Enrico Bisogni ‘o gemello, Luigi Di Martino ‘o profeta di Castellammare di Stabia e braccio armato dei Cesarano di Ponte Persica e Francesco Mallardo boss di Giugliano in Campania della triplice Alleanza di Secondigliano. Stefano Cecere di Qualiano uomo di Mallardo,- secondo i pm della Dda di Salerno – avrebbe agevolato il collegamento tra Di Martino e Antonio Tesone , alias “l’uomo della masseria”, che ha scelto di essere giudicato con il rito ordinario. Per lui il processo è in
celebrazione davanti alla Corte di Assise di Salerno. Dietro l’omicidio ci sarebbe stato il racket dei trasporti: un affare lucroso, quello del trasporto su gomma, in cui Autuori voleva rientrare dopo essere uscito dal carcere. Dopo essere uscita dal carcere, la vittima aveva riallacciato i rapporti con vecchi clienti che, minacciati, sarebbero passati all’agenzia di Mogavero. Ci sarebbe stata una discussione nel corso della quale Autuori aveva «mancato di rispetto, ai fratelli Bisogni e a Mogavero stesso. E per mettere a segno l’omicidio gli «eredi» del clan Pecoraro-Renna si sarebbero rivolti a sodali del clan Cesarano, l’organizzazione con cui facevano affari per la droga. Nel corso delle indagini era poi emerso il patto di amicizia storico tra il clan Cesarano di Castellammare e i Pecoraro- Renna e i rapporti con la consorteria dei Mallardo come avrebbe riferito nelle sue dichiarazioni il collaboratore di giustizia, Sabino De Maio. Il delitto si sarebbe consumato sotto gli occhi di Gigino ‘o profeta- che a Sulmona aveva avuto l’Ok da Mallardo. La sera del delitto il suo telefonino sarebbe stato intercettato a Pontecagnano. Chiusa la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Il futuro dell’industria turistica post pandemia sarà roseo solo con una visione chiara e condivisa tra Pubblico e Privato, ciascuno chiamato a fare la propria parte: sburocratizzazione e sviluppo infrastrutturale a carico del primo, programmazione e investimenti da mettere in campo per il secondo. È un sentiment positivo e propositivo, nonostante tutto, quello emerso dal “Forum sul Turismo nel Sud Italia: crescita, differenziazione, accesso al credito per aumentare la competitività delle imprese” promosso dalla BMTA nella
serata di sabato e moderato da Vincenzo Chierchia giornalista de Il Sole 24 Ore. Ancora una volta, come annotato da tutte le personalità intervenute al Forum, la Borsa fondata e diretta da Ugo Picarelli si conferma il centro di propulsione di un movimento culturale diverso con nuove visioni per il settore e occasione in cui associazioni di categoria, imprenditori e amministratori politici vengono riuniti per creare le premesse di nuove ed efficaci sinergie. Diviso in due sessioni, dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, il Forum si è aperto con la tavola rotonda “L’orizzonte dell’industria turistica post PNRR: un sistema di imprese moderne per un mercato globale”. “Continuiamo a essere in un momento critico per il settore a causa della quarta ondata della pandemia – ha evidenziato Marina Lalli Presidente Federturismo Confindustria – non c’è il flusso individuale di viaggiatori e il miliardo e 300 mila del 2019 rischia di rimanere memoria lontana. In questo quadro, dei tanti miliardi stanziati nel PNRR la percentuale di quelli destinati al settore non è in proporzione al 13% del PIL rappresentato. E anche quando ci si fa notare che la quota delle risorse destinata alla cultura avvantaggerà anche il turismo, si dice una cosa parzialmente vera. In realtà può pesare di più la quota per le infrastrutture”. “Lo sviluppo infrastrutturale certamente aiuterà – ha concordato Renzo Iorio Past President Confindustria Alberghi – ma a mio avviso ciò che manca nel Piano è quale sia la visione per il turismo post pandemia: la leggibilità del piano pubblico in questo senso è necessaria anche per le imprese per poter operare coerentemente, anche in chiave degli investimenti eventualmente da intraprendere con il credito d’imposta”. “La cosa singolare è che la pandemia ha fatto finalmente capire al Governo quanto è importante il settore e quanto la sua sofferenza si riverbera in maniera pesante nella vita del Paese ma, cosa paradossale, il settore più colpito non ha trovato risposta adeguata nell’allocazione dei fondi”, ha evidenziato Costanzo Jannotti Pecci Vice Presidente Unione Industriali di Napoli. “La pandemia ha messo in ginocchio tutti tranne la burocrazia – ha aggiunto – e
lentezza e incertezza nella mobilità dei capitali disincentivano i grandi investitori. Le riforme sono più importanti delle risorse economiche e come imprenditori, secondo me, dovremmo chiedere di spingere su questo più che puntare il dito sui fondi destinati non sufficienti”. Sugli effetti recenti nel turismo congressuale e sull’importanza di questo segmento si è soffermato Giancarlo Carriero Presidente Convention Bureau Napoli che ha rivendicato quanto i convention bureau in Campania siano “l’esempio di sinergia tra privati piuttosto raro dalle nostre parti”, mentre sulla risposta del sistema finanziario degli ultimi due anni si è soffermato fornendo anche alcuni numeri Giuseppe Nargi Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia Intesa Sanpaolo partner ufficiale della BMTA: “Dei 16mila interventi di credito all’anno consueti si è passati nel 2020 a 64mila, liquidando 4 miliardi e mezzo. Bisognerà prevedere per le imprese del settore turismo un allungamento dei tempi per la restituzione dei debiti ed esortarle a essere brave nel catturare opportunità anche per contribuire a riqualificare il territorio con investimenti per il miglioramento della propria offerta”. Alla tavola rotonda sono seguiti gli interventi di Pietro Diamantini Direttore Business AV di Trenitalia vettore ufficiale della BMTA, Vito Cinque Vice Presidente Confindustria Salerno, Raffaele Esposito Presidente Provinciale Confesercenti Salerno, Vincenzo Schiavo Presidente Confesercenti Napoli e Campania, Alessandro Ferrara Assessore alle Attività Produttive e al Turismo del Comune di Salerno che ha annunciato l’intenzione di creare un tavolo permanente di concertazione con tutte le confederazioni “senza personalismi” e di farne confluire i lavori in una cabina di regia con la Regione Campania.Puntare sulla cultura e mettere in rete i diversi borghi del Cilento, partendo dalle aree interne per coinvolgere poi quelle costiere: dalla BMTA parte il messaggio dell’AIGU Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO per il rilancio del territorio con il masterplan “Il Cilento in prospettiva. Per un modello nazionale di cultura del territorio”. Si tratta della terza proposta, quella di
tipo locale, che parte dalla XXIII edizione della Borsa, insieme alla proposta internazionale per la Candidatura al Consiglio d’Europa dell’Itinerario Culturale Europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage” e a quella nazionale per le auto elettriche nei Parchi Nazionali a favore della mobilità sostenibile in raccordo con le stazioni servite dai treni regionali, presentate negli appuntamenti dei giorni scorsi. Nel corso della presentazione della proposta, Ludovica Grompone, Valentino Piccolo, Angela D’Angelo del Comitato Regione Campania AIGU hanno posto l’accento sull’importanza di “mettere in comunicazione i vari borghi, non solo dal punto di vista culturale ma anche infrastrutturale”, in modo che lo sviluppo delle diverse realtà territoriali sia contiguo e armonico. All’iniziativa, introdotta da Ugo Picarelli Fondatore e Direttore della BMTA, Luigi Zotta Vice Presidente AIGU, Michele Buonomo Direttivo Nazionale Legambiente e Alfonso Andria Presidente Centro Universitario Europeo Beni Culturali – Ravello, CdA Parco Archeologico Paestum e Velia, ha partecipato Stefano Pisani Delegato Regione Campania Masterplan per la rigenerazione e la valorizzazione del litorale Cilento Sud, che ha rimarcato “l’importanza della cultura e della formazione nella valorizzazione di un territorio straordinario”. Chiara Bocchio Presidente AIGU ha sottolineato “la valenza dell’Associazione e del ruolo dei giovani nella valorizzazione dei territori”. Ha chiuso i lavori Franco Alfieri Sindaco di Capaccio Paestum e Presidente Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento. Nel corso dell’ultima giornata protagoniste anche ICOM Italia con l’Assemblea Nazionale dei soci e Archeoclub d’Italia con l’incontro a cura della sede nazionale “1971/2021. Forti del passato, consapevoli del presente, impegnati per il futuro”, entrambe insignite del Premio “Paestum Mario Napoli”. “La splendida location definitiva del Tabacchificio Cafasso – commenta il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli – conferma l’affermazione consolidata della nostra manifestazione a cui viene riconosciuta la grande capacità di fare sistema e di sviluppare relazioni a favore non solo del territorio campano
ma di tutte le destinazioni italiane ed estere. Al tempo stesso, la qualitativa e numerosa partecipazione di addetti ai lavori che ha visto concretizzarsi la presenza a Paestum di ben 400 relatori, che hanno portato il loro contributo professionale, scientifico e imprenditoriale nei 100 incontri e conferenze, è la testimonianza dell’attenzione che tutto il mondo del turismo e dei beni culturali riserva a questa iniziativa che sempre più assume il ruolo di importante opportunità di promozione del turismo culturale, di valorizzazione del patrimonio culturale e, soprattutto, di buona pratica di dialogo interculturale”. 7mila visitatori, 100 tra conferenze e incontri in 5 sale in contemporanea, tra cui 37 Incontri coordinati dal Servizio VI del Segretariato Generale per il Ministero della Cultura, con la partecipazione di autorevoli relatori tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa Giorgio Mulè e il Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci, 150 espositori (ben 18 Regioni, il Ministero della Cultura con 500 mq e i prestigiosi Parchi e Musei autonomi) da 15 Paesi, 35 buyer tra europei e nazionali, oltre ad ArcheoVirtual (Mostra Internazionale di Archeologia Virtuale con 10 produzioni), ArcheoExperience (i Laboratori di Archeologia Sperimentale) e ArcheoStartup (14 imprese giovanili del turismo culturale). A partire da luglio, mese in cui sono state comunicate le nuove date della XXIII edizione, si sono registrati oltre 50.000 accessi al sito www.bmta.it e sono state più di 800.000 mila le pagine visitate. Tra le più visionate, oltre al programma, si annoverano quelle relative agli espositori e quella in cui si presenta la location del Tabacchificio Cafasso. La BMTA, in considerazione della particolare situazione sanitaria, ha scelto di potenziare il numero di dirette streaming e di ore trasmissione live condivise attraverso i propri canali social. In totale sono state effettuate 51 dirette streaming disponibili sia su Facebook che su Youtube, per un totale di più di 50 ore di trasmissione. Notevole l’incremento delle interazioni: su Facebook oltre 15.000 visualizzazioni dei video e 150.000 interazioni totali solo nei giorni
dell’evento. Anna Maria Leone: “La Dad è stata utile, ma ora basta” di Monica De Santis Anna Maria Leone è la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Salvemini” di Battipaglia, come gli altri suoi colleghi anche lei ha appreso dagli organi d’informazione la proposta fatta dal vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, che ha chiesto la Dad in Campania a partire dal prossimo 8 dicembre e fino al 10 gennaio… “Se si può evitare è preferibile. Ma non sono un medico e quindi non so com’è realmente l’andamento del contagio. Anche se non mi sembra così catastrofica. Almeno nella mia scuola che conta 1200 alunni le cose sono tranquille. E’ vero in questi primi tre mesi, abbiamo dovuto mettere tre classi in quarantena, perchè abbiamo avuto tre bambini positivi, ma queste sono rientrate appena avuti gli esiti dei tamponi. E tutto sommato ci è andata bene perchè i ragazzi non si sono contagiati tra di loro. Quindi momentaneamente la situazione è gestibile, non è drammatica”. Dunque anche all’Istituto Comprensivo Salvemini si sono registrati casi Covid, ma nulla di tanto allarmante da pensare ad una chiusura dell’intero plesso. Casi di positività, tra l’altro come conferma la dirigente scolastica, avvenuta all’esterno della scuola, perché come ormai si è detto tante volte, il Covid non è dentro la scuola, ma ci arriva perché ci si contagia all’esterno… “Abbiamo tenuto sotto controllo le tre classi coinvolte, grazie anche all’amministrazione comunale che ha subito attivato i tamponi per tutti i bambini
e i docenti. Nessun positivo tranne i tre maschietti già citati che ora per fortuna stanno bene, così come i loro familiari che sono stati, non tutti, solo alcuni, anche loro contagiati”. Attualmente, dunque, alla Salvemini di Battipaglia, tutti sono in presenza, nessun caso covid e nessuna quarantena per alunni, docenti o personale Ata… “Ecco perchè non vedo la necessità di un ritorno in Dad. Poi dobbiamo dirla tutta, questa Dad è di una tristezza. Ripeto se è necessaria ovviamente l’attiveremo, ma se si riesce a rimanere in presenza è davvero molto meglio, anche perchè i bambini ed i ragazzini hanno bisogno di stare a scuola in presenza”. La necessità di stare in presenza, inoltre, come spiega la preside Leone, non è solo per una questione didattica… “Quello che mi preoccupa sono le ripercussioni a livello psicologico che questa pandemia ha avuto e sta avendo soprattutto sui ragazzini della scuola media. Purtroppo non posso e non potrò mai dimenticare che dopo 15 giorni dalla riapertura delle scuole, una nostra alunna di soli 13 anni, che frequenta la terza media decise di buttarsi giù dalla finestra di un’aula facendo un volo di una decina di metri. Ora sicuramente ci saranno state altre motivazioni che avranno spinto la ragazza a compiere quel gesto, ma sicuramente, il lockdown e la mancanza di socializzazione potrebbe aver accentuato le problematiche. Poi abbiamo avuto un altro alunno delle medie che improvvisamente ha deciso di scappare di casa, anche in questo caso, senza un’apparente motivazione, fortunatamente, ci siamo attivati tutti ed è stato ritrovato nella tarda serata dello stesso giorno in cui era andato via, però comunque anche questa è stata un’esperienza brutta da vivere, sia per i genitori che per noi. Ecco, ora mi chiedo queste risposte esagerate che questi ragazzi stanno dando in questo periodo mi preoccupano. Non voglio dire che la Dad è la colpevole di tutto, ma penso che potrebbe aver inciso almeno al 20-30%, perché i bambini, i ragazzi, gli adolescenti tutti hanno bisogno di socializzare, non possono stare isolati e vivere in un mondo solo virtuale, che non da stimoli reali”. Insomma se da un lato la didattica
a distanza ha permesso agli studenti di non rimanere indietro con i programmi scolastici dall’altro lato ha creato disagi psicologici a molti… “Devo dire grazie ai docenti della mia scuola, che comunque si sono attivati subito. Dopo soli 4 giorni dalla prima chiusura erano tutti collegati, anche quei docenti meno pratici del computer si sono rimboccati le maniche e hanno lavorato per non far perdere lezioni ai ragazzi e per tenerli comunque impegnati. I programmi didattici sono stati portati a termine, certo abbiamo fatto qualche ora in meno di lezione, perchè era impensabile tenere, soprattutto i più piccoli tante ore vicino al computer, ma comunque quello che si doveva fare è stato fatto. Ora però basta, se si può evitare di tornare a stare chiusi in casa, se si può evitare di far stare i nostri ragazzi davanti ad un computer freddo e sterile a fare lezione, evitiamolo, perchè hanno tutti voglia di stare insieme, tanta voglia di stare insieme a scuola”. La preside del Salvemini poi torna a parlare della ragazzina che si è buttata dalla finestra a fine settembre, aggiornando tutti sulle sue condizioni di salute… “E’ ancora ricoverata a Napoli. Mi sento spesso con la mamma che è sempre stata al suo capezzale. Sta recuperando, non è stata ancora dimessa perchè sta seguendo delle terapie, perché, non ha riportato danni agli organi interni, ma ha avuto danni molto importanti ai talloni, visto che è caduta in piedi. Ha portato il gesso, poi i tutori, ed ora sta facendo della terapia riabilitativa. Intanto sta reagendo bene, sta studiando, le abbiamo fornito i programmi di studio. Ha tanta voglia di tornare e noi l’aspettiamo a braccia aperte, soprattutto i suoi compagni di classe, che da quel maledetto giorno, ogni martedì incontrano una psicologa che li sta aiutando a superare quello che è successo e che poteva essere una tragedia ancora più grande di quella che è stata”.
Compie 18 anni il Premio Città di Angri Il Premio Città di Angri diventa maggiorenne. Gli organizzatori si aspettavano un 18° compleanno sicuramente diverso. Avevano, infatti, pianificato tante attività culturali “in presenza”, ed invece, a parte le anteprime estive, si ritorna OnLine e si ritorna a parlare di un evento “da remoto”. Ma guai a perdersi d’animo! Il Premio guarda avanti, si rinnova, e si trasforma in un Web Event completo, eterogeneo e variegato per tipologia di attività e target di destinatari, con l’obiettivo di promuovere il territorio valorizzandone eccellenze e peculiarità. Per l’anno 2021 l’Istituto Nazionale Arte Cultura Spettacolo – promotore ed organizzatore della kermesse – ha perfezionato il concept del “new format on line” prevedendo svariate attività. Si parte con una serie di incontri con personaggi noti del panorama cittadino degli ultimi due decenni. Gli appuntamenti saranno 10 ed andranno avanti fino al 31 dicembre, quando – novità assoluta – è previsto un webinar pomeridiano con tutte le personalità nostrane per brindare virtualmente al nuovo anno. Gli incontri denominati “Angri, il Premio e tutto il resto…” verteranno ogni volta su un tema specifico (cultura, spettacolo, sport, politica, ecc) e vi prenderanno parte anche ospiti noti a livello nazionale ed internazionale. Sarà poi la volta del consueto corso di formazione in organizzazione di eventi dal vivo e on line destinato a 20 giovani Campani a cui sarà data l’opportunità prima di apprendere le nozioni fondamentali di “event organization” e dopo di partecipare attivamente al progetto Premio Città di Angri, apportando idee fresche ed esperienze importanti anche per le edizioni future. Mercoledì 1° dicembre partiranno ben due mostre virtuali. La prima denominata Project Together, Le Chéile 2021” è il continuo della mostra di opere e progetti di bambini e giovani di tutto il mondo a tema “Pandemia da COVID” realizzata lo
scorso anno dal Museo dell’infanzia Irlandese, partner internazionale del Premio. La mostra quest’anno si sarebbe dovuta svolgere in presenza all’ombra del Castello Doria, ma visto l’evolversi della situazione COVID è stato ritenuto opportuno ripeterla on line. La seconda esposizione è “Dante Plus 700: uno, nessuno e centocinquanta volti” una mostra dedicata al Sommo Poeta reinterpretato in modo sublime da 150 artisti che si colloca perfettamente tra le tante attività del Premio. La kermesse Doriana, infatti, è inserita nel filone delle manifestazioni organizzate per ricordare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri. Entrambe le mostre saranno visitabili tramite il sito dell’ente organizzatore www.inacs.it e tramite quello del Main Partner Liceo La Mura di Angri www.liceolamura.edu.it in virtù della stretta collaborazione che lega indissolubilmente il sodalizio culturale all’istituzione scolastica ormai da 5 anni. Il 18 dicembre alle ore 10.30, su apposita piattaforma web si terrà l’evento clou, la cerimonia di consegna premi ai designati. Anche qui ci saranno tante novità. Interverranno, tra gli altri, i maggiori esperti e studiosi della vita e delle opere di Dante e per la prima volta saranno omaggiate idee e progetti Eccellenti del territorio legati alle disabilità. Il progetto Premio Città di Angri continua ad essere, sempre più a 360°, “l’evento più qualificativo di questa terra”. Maria Giuseppa Vigorito: “La Dad per il Covid va bene e per il maltempo invece no,
assurdo” di Monica De Santis Tiene ancora banco la proposta fatta dal vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola che aveva chiesto negli giorni scorsi il ritorno in Dad per tutti gli studenti dal 8 dicembre al 10 gennaio. Una proposta che non trova il consenso dei dirigenti scolastici, che continuano a voler esprimere la loro opinione in merito, ma soprattutto a difendere la scuola in presenza. Proprio come fa la dirigente scolastica del Liceo Galiza di Nocera Inferiore Maria Giuseppa Vigorito… “Credo che nessuno ad oggi possa smentirmi se dico che la scuola in presenza è diventata fondamentale per tutti i nostri ragazzi”. La dirigente pone l’attenzione più che sull’aspetto didattico, che resta comunque di primaria importanza, sull’aspetto sociale… “Mi spiace dirlo ma purtroppo, parlo per la mia scuola, ma so che casi simili ci sono anche in altri istituti, registriamo casi di ragazzi che si sono completamente isolati. Ragazzi che prima erano socievoli e pieni di vita, ora vengono a scuola, seguono le lezioni e poi tornano a casa per chiudersi nella loro stanza e non uscire prima del mattino successivo. Ecco la scuola ora deve stare vicino a questi ragazzi e anche gli altri, deve essere per loro un punto di riferimento ed uno stimolo per ritornare alla vita di prima”.La Vigorito spiega che oggi più che mai la scuola in presenza serve per dare ai ragazzi una nuova consapevolezza, ovvero che si può stare insieme se si accetta di mantenere i dispositivi di protezione e si rispettono le norme di distanziamento. Dobbiamo e devono i ragazzi tornare a convivere e al tempo stesso imparare a proteggersi perchè la Dad non è positiva”. Sull’aumento dei casi Covid la dirigente del liceo di Nocera Inferiore spiega… “Rispetto allo scorso anno i casi sono molto molto rari. Ad oggi non abbiamo avuto nessun ragazzo contagiato, piuttosto si sono contagiati i loro genitori ed è capitato qualche caso tra i docenti. Ma in
questi casi ho attivato la Dad per le classi coinvolte ed è rimasta attiva fino a quando non abbiamo avuto gli esiti dei tamponi. Il resto delle classi sono state in presenza, anche perché abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza possibili e tra pochi giorni avremo anche i sanificatori in tutte le aule, dunque la scuola è sicura”. Tornano alla proposta di Bonavitacola la dirigente risponde con un’altra proposta… “Il vice presidente della Regione Campania rivuole la Dad per un mese? Ma invece di fare proposte assurde come queste non chiede al Governo di sedersi al tavolo con i sindacati dei docenti e di rivedere il loro contratto. Lo sapete che se ci sono casi Covid le scuole possono far rimanere gli studenti a casa e attivare la Dad, ma se invece c’è un’allerta meteo che impedisce alle scuole di rimanere aperte allora le scuole non possono attivare la Dad perché il contratto dei docenti non lo prevede. Non vi sembra questa un’assurdità? Insomma la Dad va bene solo per il Covid per altre problematiche che impediscono agli studenti di vivere la scuola non va bene. Se Bonavitacola vuole fare una cosa utile lottasse per questo. Abbiamo aperto le scuole da tre mesi e questa è già la seconda emergenza maltempo che affrontiamo, o meglio che ci porta a tenere le scuole chiuse”. Gli Arteteca e Tony Figo per la notte bianca di Vallo “Shopping e divertimento nel cuore del Cilento” sarà il claim dell’edizione 2021 della Notte Bianca di Vallo della Lucania, in scena Martedì 7 Dicembre, l’evento che colorerà di bianco, tutto il Cilento, dal tramonto a notte fonda, una magica atmosfera fatta di luci, mercatini di Natale e tanto divertimento. Sarà proprio la Notte Bianca ad aprire
ufficialmente il lungo calendario di eventi per Natale, messo in campo dalla nuova amministrazione guidata dal sindaco Sansone, artisti di strada, mercatini di natale, 3 piazze coinvolte e come promesso dagli organizzatori, un programma che abbraccia ogni fascia d’età. Si inizia alle ore 19 dove da piazza dei martiri partirà ufficialmente la carovana degli artisti di strada della Rena Nera Spettacoli che ci accompagneranno “per mano” fino a Piazza Santa Caterina dove si esibirà la Tribute Band “Rewind” un omaggio al grande Vasco Rossi. Dalle 22 La Notte Bianca esplode in un turbinio di risate e divertimento, condotta dalla bellissima Enza Ruggiero, toccherà a Tony Figo, aprire ufficialmente il palco principale della Notte Bianca 2021, l’ artista con la battuta sempre pronta, il ciuffo alla Elvis, occhiali Rayban da chips, pantaloni stretti e camicia aperta, il maresciallo Tony Figo con il suo show è diventato un cult, accompagnarci al culmine del divertimento con Il duo comico Gli Arteteca , composto da Enzo e Monica, per la prima volta a Vallo della Lucania, uno spettacolo che raccoglie tutte le loro indimenticabili esibizioni, qualche novità e le migliori trasformazioni con cui li abbiamo conosciuti e amati. Toccherà invece ad Anela dj, chiudere, con il suo dj set esclusivo, questa edizione 2021 della notte bianca di Vallo della Lucania, regina della techno, Antonella alias Anela dj, 36 anni, sfodera fascino e talento da vendere,una dj e producer molto affermata e di talento, lo sguardo fiero,di chi si è costruita da sé, seguendo il modello dei suoi maestri, primo tra tutti Mario più. “Così muore amore”, la scuola
dice “No” alla violenza contro le donne di Monica De Santis L’Istituto Comprensivo Carducci Trezza di Cava de’Tirreni, diretto da Filomena Adinolfi, la famiglia Maiorano, l’Associazione Fuori Tempo di Gertrude Barone Barba, il Rotary Club di Cava de’Tirreni, con il patrocinio morale del Comune di Cava de’Tirreni, dopo il successo della prima edizione ed al fine di stimolare la comunità civile ad una riflessione su quella che è ormai una piaga sociale, e cioè la violenza contro le donne, propone la seconda edizione del Premio in memoria di Nunzia Maiorano “Così muore amore”. Due le azioni che caratterizzeranno la manifestazione e saranno di tipo educativo-didattico, volte ad implementare il grado di sensibilità al tema, da parte delle giovani generazioni: incontri/seminari per discutere del tema della violenza contro le donne; partecipazione degli studenti al Concorso denominato “Premio in memoria di Nunzia Maiorano -Così muore amore- mediante elaborati/prodotti di seguito dettagliatamente descritti. Entrambe le azioni del Premio si rivolgono agli studenti della scuola primaria e agli studenti della scuola secondaria di I e II grado. La prima azione del premio prevede incontri/seminari degli studenti e dei genitori con lo scopo di sensibilizzare gli studenti sul tema, mediante una testimonianza diretta, al fine di insegnare a cogliere i segnali precoci e conoscere gli strumenti per reagire. Gli incontri saranno realizzati in remoto a causa dell’emergenza sanitaria ancora in atto o in presenza laddove possibile adottando le necessarie misure di sicurezza. Nello specifico, l’azione prevederà l’incontro di studenti e famiglie con il fratello della vittima, Nunzia Maiorano, che testimonierà la propria terribile esperienza umana, al fine di sollecitare nell’uditorio la consapevolezza e la capacità di riconoscere i
segnali di rischio da cui possono scaturire drammi irreparabili. I docenti delle classi che saranno coinvolte avranno cura di continuare il lavoro di sensibilizzazione in classe, anche al fine di supportare la redazione dei lavori concernenti la seconda azione, ossia la partecipazione al Concorso. Le scuole interessate ad aderire a questa prima azione potranno richiedere l’incontro con Giovanni Maiorano, inviando una specifica richiesta alla Referente interna del progetto all’indirizzo: carmen.avagliano2@ic- carduccitrezza.edu.it Mentre per quanto concerne la seconda azione si tratta della partecipazione degli studenti al Concorso in memoria di Nunzia Maiorano intitolato “Così muore amore”. L’azione n.2 prevede la partecipazione degli studenti al Concorso, mediante la produzione di cortometraggi, canzoni, poesie o racconti elaborati di tipo multimediale, per sensibilizzare le generazionifuture sul tema della violenza contro le donne e per supportare la presa di coscienza dell’importanza della denuncia di questi misfatti. Gli alunni che aderiranno all’iniziativa potranno scegliere di gareggiare, facendo riferimento ad una delle seguenti categorie: cortometraggio (lunghezza massima di 6 minuti); canzone; poesia/racconto scritti dal singolo, dalla classe o in una proficua sinergia alunno/genitore; elaborato multimediale; dipinto. Tutti i lavori dovranno essere inediti e potranno essere realizzati da un singolo alunno, dalla classe o in una proficua sinergia alunno/genitore. I partecipanti dovranno far pervenire quanto prodotto a mezzo mail all’indirizzo: premionunziamaiorano@gmail.com esclusivamente nel lasso di tempo che va dal giorno 1 al 30 Aprile 2022. La commissione che procederà a valutare i lavori sarà composta da Geltrude Barone Barba esperta di scrittura creativa, Paolo Landi psicologo, Raf aele Morrone, regista e montatore, Giovanni Maiorano, fratello della vittima nostra concittadina, Gennaro Galdo, in rappresentanza del Rotary Club di Cava de’ Tirreni. Agli studenti vincitori saranno assegnati premi gentilmente offerti dal Rotary Club di Cava de’ Tirreni. A tutti sarà consegnato un attestato di partecipazione. La
domanda di partecipazione dovrà essere redatta sulla base dell’allegato Modulo di Domanda che potrà essere richiesto direttamente alla segreteria del Carducci – Trezza di Cava de’ Tirreni. A Paestum il mondo dell’archeologia con i suoi tesori e le sue proposte di Monica De Santis L’inaugurazione della BMTA, ieri è stata salutata dalla presenza di buona parte dell’archeologia che ha risposto alla chiamata. Un mondo intero è racchiuso nella BMTA. Paestum è diventata il fulcro dell’archeologia e la fucina di nuovi progetti. Una centralità di luogo di incontro e confronto annuale per lo studio, per fare il punto sull’innovazione e sullo stato dell’arte delle strategie di marketing territoriale. Ed è in questo contesto che il Direttore Picarelli ha incitato a “guardare al futuro, insieme ai tanti partner che qui portano esperienze e visioni, grazie alla capacità della Borsa di fare sistema e alla credibilità conquistata in ventitré edizioni, dimostrando che si possono fare cose buone anche al Sud”. La splendida “Sala Nettuno”, ricavata nella chiesa, era gremita di Autorità civili, militari, religiose; di Amministratori della Regione, delle Province e dei Comuni; di Direttori dei Musei e dei Parchi Archeologici di tutto il Sud Italia, da Pompei a Sibari, passando per Matera. “C’è la volontà di continuare il dialogo interculturale tra esperti del turismo e dell’archeologia, da sempre una delle anime portanti della manifestazione – ha
rimarcato Ugo Picarelli – Il taglio internazionale della Borsa è linfa vitale insieme a tre visioni che durante questa edizione saranno consegnate ai soggetti titolati perché le rendano realtà: una di valenza internazionale, per la Candidatura al Consiglio d’Europa dell’Itinerario Culturale Europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage”, una seconda nazionale per la mobilità sostenibile nei Parchi Nazionali con l’uso di auto elettriche e un’ultima locale “Il Cilento in Prospettiva. Per un modello nazionale di Cultura del Territorio”. “Siamo orgogliosi di dare una sede definitiva e stabile alla BMTA perché la stabilità ci fa guardare al futuro con speranza – ha spiegato Franco Alfieri, Sindaco di Capaccio Paestum – Ho realizzato tante opere, ma questa è stata quella più complessa. Quando, qualche mese fa, decisi che la Borsa si sarebbe tenuta nell’ex Tabacchificio di Cafasso sembrava una follia, forse non ci credeva nessuno”. Alfonso Andria, Consigliere di amministrazione del Parco Archeologico di Paestum e Velia ha ripercorso la storia della BMTA… “Oggi è un sogno che si realizza grazie a menti e braccia di uomini – ha sottolineato Andria – La Borsa trova casa in un luogo dalla valenza simbolica soprattutto per il lavoro femminile e questa è un’ulteriore tappa di un percorso iniziato nel 1998 con l’iscrizione, nella lista dei siti Unesco, del Parco archeologico di Paestum”. Sulla valenza che anche l’UNESCO attribuisce alla Borsa ha posto, invece, l’accento Mounir Bouchenaki, Presidente onorario della BMTA. “L’Unesco considera la Borsa un’esperienza importante di dialogo tra esperti del settore e da tempo sta lavorando per valorizzare il turismo culturale e per dare un valore anche al patrimonio intangibile – ha spiegato Bouchenaki – Paestum è diventato un luogo in cui si ritrova il Mediterraneo e che si sta allargando fino a raccogliere Paesi come l’Arabia Saudita, oggi qui presente con una delegazione che ci ricorda che anche lì ci sono siti Unesco molto importanti”. Toscana Terra Etrusca: il progetto alla BMTA
La Toscana sarà presente alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA) in programma a Paestum, in Campania, da oggi fino al 28 novembre con uno spazio espositivo dedicato alla scoperta delle civiltà etrusca. Lo farà con la presenza di strumenti innovativi che cattureranno l’attenzione del pubblico della manifestazione. In particolare sarà possibile sperimentare un’esperienza unica attraverso animazioni 3D di opere etrusche e strumenti di realtà aumentata applicata ai beni culturali con il progetto Dhomus del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Al centro dell’iniziativa, nella giornata del 27 novembre, sarà il progetto Toscana Terra Etrusca che ha permesso a diversi territori della Regione di aggregarsi nella promozione del turismo archeologico dedicato alla scoperta degli etruschi. Alle 18.30 di sabato 27 novembre nella Sala Velia si terrà la presentazione del progetto con un convegno dal titolo “In Viaggio con gli Etruschi in Toscana: buone pratiche e progetti di eccellenza” che vedrà la partecipazione dei partner del progetto toscano e alcuni tra i principali esperti di archeologia etrusca. La presentazione di sabato 27 sarà seguita da animazione con musici e rievocatori Etruschi delle Associazioni Suodales ed Herentas e a completamento del percorso alla scoperta degli etruschi anche quello che lega questa civiltà alle tradizioni enogastronomiche dei territori interessati. A questo proposito Vetrina Toscana proporrà una degustazione di ispirazione etrusca. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca delle origini del gusto.
Eboli, Spari ad imprenditore, tutti assolti. Nel mirino finì, nel 2017, Augusto Ferrigno. All’epoca si stava recando al mercato ittico di Salerno di Pina Ferro Attinto da colpi di arma da fuoco mentre si recava al mercato ittico: a distanza di quattro anni viene messa la parola fine alla vicenda. Assolti per non aver commesso il fatto. È quanto ha deciso il Tribunale di Salerno nei confronti di Gianni Mauro, Biagio Lammardo, Donato Cataldo e Massimo Squillante (ritenuti all’epoca esecutori e mandante del fatto). Le motivazioni arriveranno tra novanta giorni. I fatti risalgono a dicembre del 2017: Augusto Ferrigno, quasi nell’immediatezza dei fatti, denunciò di essere stato attinto da colpi di arma da fuoco mentre si recava al mercato ittico alla guida della propria Audi Q7 nei pressi della rotonda di Campolongo sulla strada Litoranea viaggiando in direzione Salerno. In seguito ad una lunga attività di indagine, furono individuati e sottoposti a misure cautelari (arresti domiciliari) i sopracitati soggetti. Nello specifico, l’imprenditore capaccese Gianni Mauro, titolare di un banco ittico, secondo le ipotesi investigative, intenzionato ad assicurarsi il monopolio nel mercato di Salerno, avrebbe assoldato il commando punitivo: Biagio Lammardo di Sala Consilina e Donato Cataldo, presunti autori dell’agguato e Massimo Squillante di
Sarno, presunto fornitore delle armi. Pesanti erano le accuse mosse nei loro confronti, ovvero tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. «Nell’intera vicenda – dice l’avvocato Nicola Pellegrino, difensore di Lammardo Biagio insieme all’avvocato Luigi Arnone – ho potuto constatare la dignità e la correttezza con cui il Lammardo ha affrontato la drammatica esperienza giudiziaria. Non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche e si è sempre estraniato dalle polemiche, decidendo di difendersi nel processo, come sempre dovrebbe essere. E’ stato un processo lungo ed estremamente complesso e, proprio per questo, professionalmente stimolante. La sentenza restituisce ad un ragazzo serio e onesto la serenità che merita. Lo scandalo di quella che venne definita ombra della camorra al mercato ittico di Salerno sottopose alla gogna mediatica il Lammardo e gli altri coimputati. Purtroppo occorre constatare, ancora una volta, che le notizie di cronaca giudiziaria spesso vengono strumentalizzate e rimangono incuranti delle sofferenze di chi ne è suo malgrado protagonista. Per questo oggi esprimiamo grande soddisfazione per il risultato ottenuto. Bisogna continuare a nutrire fiducia nella giustizia e nel suo corso. La sentenza del Tribunale di Salerno – commenta – ha consentito di ritrovare la fiducia nel sistema giudiziario». Nell’ambito di questa inchiesta anche il coinvolgimento di due carabinieri che, secondo l’accusa, avrebbero fornito informazioni riservate al Mauro. Per tale filone di indagine, il Tribunale ha ritenuto responsabili i due carabinieri comminando una condanna di sette mesi di reclusione per uno e di un anno per un altro; condanna in concorso di anni 2 e mesi dieci di reclusione applicata anche al Mauro Gianni.
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