IL BOSS DEL CLAN GIFFONI - RESTA AL 41 BIS. Ricorso Pasqualino

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IL BOSS DEL CLAN GIFFONI
RESTA AL 41 BIS. Ricorso
respinto    per   Pasqualino
Garofalo condannato anche per
l’omicidio Frasca
Il boss Pasqualino Garofalo (nativo di Torre Annunziata),
esponente del clan Giffoni e dell’omonima cosca, condannato
per una serie di reati (tra cui gli omicidi) e aggravati dal
metodo mafioso resta al 41 bis. Lo ha deciso la Corte di
Cassazione respingendo il ricorso del 61enne e confermando
quanto aveva deciso l’anno scorso il giudice della
Sorveglianza di Roma. Il Tribunale di sorveglianza parla di
nutrita biografia criminale di Garofalo, che è risultato
essere elemento di rilievo del clan camorristico Giffoni,
operante nel territorio campano di Battipaglia e zone
limitrofe e di collegamento con gli ambienti criminali
napoletani. Nei suoi confronti di recente c’è stata una
condanna per concorso in traffico di stupefacenti aggravato
dalla finalità di agevolazione del clan Giffoni federato con
il gruppo facente capo a Garofalo, mandante dell’omicidio di
Marano Fortunato avvenuto a dicembre del 2001 (fascicolo
riaperto dopo 18 anni) per vendetta trasversale contro il
collaboratore di giustizia Pasquale Galasso (cognato della
vittima), aggravato al fine di agevolare il clan omonimo
alleato al clan camorristico Giffoni”. Lo stesso Garofalo
(condannato per l’omicidio Frasca nella foto) a fronte dei
tantissimi reati gravi commessi ed accertati con sentenze
definitive “si dichiara ostinatamente estraneo”. Poi la
Cassazione aggiunge. “Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha
correttamente valutato gli elementi risultanti dagli atti,
soffermandosi sulle circostanze riportate in punto di fatto e
argomentando dalle stesse, con motivazione congrua, adeguata e
priva di erronea applicazione della legge penale e
processuale, la sussistenza dei presupposti legittimanti la
proroga del regime penitenziario differenziato”, ha scritto la
Cassazione nel motivare il rigetto del ricorso per un carcere
meno duro del 41 bis.

Omicidio Autuori, killer e
mandanti chiedono lo sconto

A marzo incassarono un secolo e mezzo di reclusione per aver
ordinato ed eseguito l’omicidio di Aldo Autuori, avvenuto ad
agosto del 2015 davanti a un bar di Pontecagnano. Ora in 5
chiedono lo sconto di pena con il ricorso in Corte Assise
Appello e processo fissato per il 17 febbraio: condannati a 30
anni a testa, in aula compariranno Franchino Mogavero, alias
‘o paccitiello, Stefano Cecere, Enrico Bisogni ‘o gemello,
Luigi Di Martino ‘o profeta di Castellammare di Stabia e
braccio armato dei Cesarano di Ponte Persica e Francesco
Mallardo boss di Giugliano in Campania della triplice Alleanza
di Secondigliano. Stefano Cecere di Qualiano uomo di
Mallardo,- secondo i pm della Dda di Salerno – avrebbe
agevolato il collegamento tra Di Martino e Antonio Tesone ,
alias “l’uomo della masseria”, che ha scelto di essere
giudicato con il rito ordinario. Per lui il processo è in
celebrazione davanti alla Corte di Assise di Salerno. Dietro
l’omicidio ci sarebbe stato il racket dei trasporti: un affare
lucroso, quello del trasporto su gomma, in cui Autuori voleva
rientrare dopo essere uscito dal carcere. Dopo essere uscita
dal carcere, la vittima aveva riallacciato i rapporti con
vecchi clienti che, minacciati, sarebbero passati all’agenzia
di Mogavero. Ci sarebbe stata una discussione nel corso della
quale Autuori aveva «mancato di rispetto, ai fratelli Bisogni
e a Mogavero stesso. E per mettere a segno l’omicidio gli
«eredi» del clan Pecoraro-Renna si sarebbero rivolti a sodali
del clan Cesarano, l’organizzazione con cui facevano affari
per la droga. Nel corso delle indagini era poi emerso il patto
di amicizia storico tra il clan Cesarano di Castellammare e i
Pecoraro- Renna e i rapporti con la consorteria dei Mallardo
come avrebbe riferito nelle sue dichiarazioni il collaboratore
di giustizia, Sabino De Maio. Il delitto si sarebbe consumato
sotto gli occhi di Gigino ‘o profeta- che a Sulmona aveva
avuto l’Ok da Mallardo. La sera del delitto il suo telefonino
sarebbe stato intercettato a Pontecagnano.

Chiusa la Borsa Mediterranea
del Turismo Archeologico
Il futuro dell’industria turistica post pandemia sarà roseo
solo con una visione chiara e condivisa tra Pubblico e
Privato, ciascuno chiamato a fare la propria parte:
sburocratizzazione e sviluppo infrastrutturale a carico del
primo, programmazione e investimenti da mettere in campo per
il secondo. È un sentiment positivo e propositivo, nonostante
tutto, quello emerso dal “Forum sul Turismo nel Sud Italia:
crescita, differenziazione, accesso al credito per aumentare
la competitività delle imprese” promosso dalla BMTA nella
serata di sabato e moderato da Vincenzo Chierchia giornalista
de Il Sole 24 Ore. Ancora una volta, come annotato da tutte le
personalità intervenute al Forum, la Borsa fondata e diretta
da Ugo Picarelli si conferma il centro di propulsione di un
movimento culturale diverso con nuove visioni per il settore e
occasione in cui associazioni di categoria, imprenditori e
amministratori politici vengono riuniti per creare le premesse
di nuove ed efficaci sinergie. Diviso in due sessioni, dopo
gli indirizzi di saluto del Sindaco di Capaccio Paestum Franco
Alfieri, il Forum si è aperto con la tavola rotonda
“L’orizzonte dell’industria turistica post PNRR: un sistema di
imprese moderne per un mercato globale”. “Continuiamo a essere
in un momento critico per il settore a causa della quarta
ondata della pandemia – ha evidenziato Marina Lalli Presidente
Federturismo Confindustria – non c’è il flusso individuale di
viaggiatori e il miliardo e 300 mila del 2019 rischia di
rimanere memoria lontana. In questo quadro, dei tanti miliardi
stanziati nel PNRR la percentuale di quelli destinati al
settore non è in proporzione al 13% del PIL rappresentato. E
anche quando ci si fa notare che la quota delle risorse
destinata alla cultura avvantaggerà anche il turismo, si dice
una cosa parzialmente vera. In realtà può pesare di più la
quota per le infrastrutture”. “Lo sviluppo infrastrutturale
certamente aiuterà – ha concordato Renzo Iorio Past President
Confindustria Alberghi – ma a mio avviso ciò che manca nel
Piano è quale sia la visione per il turismo post pandemia: la
leggibilità del piano pubblico in questo senso è necessaria
anche per le imprese per poter operare coerentemente, anche in
chiave degli investimenti eventualmente da intraprendere con
il credito d’imposta”. “La cosa singolare è che la pandemia ha
fatto finalmente capire al Governo quanto è importante il
settore e quanto la sua sofferenza si riverbera in maniera
pesante nella vita del Paese ma, cosa paradossale, il settore
più colpito non ha trovato risposta adeguata nell’allocazione
dei fondi”, ha evidenziato Costanzo Jannotti Pecci Vice
Presidente Unione Industriali di Napoli. “La pandemia ha messo
in ginocchio tutti tranne la burocrazia – ha aggiunto – e
lentezza e incertezza nella mobilità dei capitali
disincentivano i grandi investitori. Le riforme sono più
importanti delle risorse economiche e come imprenditori,
secondo me, dovremmo chiedere di spingere su questo più che
puntare il dito sui fondi destinati non sufficienti”. Sugli
effetti recenti nel turismo congressuale e sull’importanza di
questo segmento si è soffermato Giancarlo Carriero Presidente
Convention Bureau Napoli che ha rivendicato quanto i
convention bureau in Campania siano “l’esempio di sinergia tra
privati piuttosto raro dalle nostre parti”, mentre sulla
risposta del sistema finanziario degli ultimi due anni si è
soffermato fornendo anche alcuni numeri Giuseppe Nargi
Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia Intesa
Sanpaolo partner ufficiale della BMTA: “Dei 16mila interventi
di credito all’anno consueti si è passati nel 2020 a 64mila,
liquidando 4 miliardi e mezzo. Bisognerà prevedere per le
imprese del settore turismo un allungamento dei tempi per la
restituzione dei debiti ed esortarle a essere brave nel
catturare opportunità anche per contribuire a riqualificare il
territorio con investimenti per il miglioramento della propria
offerta”. Alla tavola rotonda sono seguiti gli interventi di
Pietro Diamantini Direttore Business AV di Trenitalia vettore
ufficiale della BMTA, Vito Cinque Vice Presidente
Confindustria Salerno, Raffaele Esposito Presidente
Provinciale Confesercenti Salerno, Vincenzo Schiavo Presidente
Confesercenti Napoli e Campania, Alessandro Ferrara Assessore
alle Attività Produttive e al Turismo del Comune di Salerno
che ha annunciato l’intenzione di creare un tavolo permanente
di concertazione con tutte le confederazioni “senza
personalismi” e di farne confluire i lavori in una cabina di
regia con la Regione Campania.Puntare sulla cultura e mettere
in rete i diversi borghi del Cilento, partendo dalle aree
interne per coinvolgere poi quelle costiere: dalla BMTA parte
il messaggio dell’AIGU Associazione Italiana Giovani per
l’UNESCO per il rilancio del territorio con il masterplan “Il
Cilento in prospettiva. Per un modello nazionale di cultura
del territorio”. Si tratta della terza proposta, quella di
tipo locale, che parte dalla XXIII edizione della Borsa,
insieme alla proposta internazionale per la Candidatura al
Consiglio d’Europa dell’Itinerario Culturale Europeo
“Mediterranean Underwater Cultural Heritage” e a quella
nazionale per le auto elettriche nei Parchi Nazionali a favore
della mobilità sostenibile in raccordo con le stazioni servite
dai treni regionali, presentate negli appuntamenti dei giorni
scorsi. Nel corso della presentazione della proposta, Ludovica
Grompone, Valentino Piccolo, Angela D’Angelo del Comitato
Regione Campania AIGU hanno posto l’accento sull’importanza di
“mettere in comunicazione i vari borghi, non solo dal punto di
vista culturale ma anche infrastrutturale”, in modo che lo
sviluppo delle diverse realtà territoriali sia contiguo e
armonico. All’iniziativa, introdotta da Ugo Picarelli
Fondatore e Direttore della BMTA, Luigi Zotta Vice Presidente
AIGU, Michele Buonomo Direttivo Nazionale Legambiente e
Alfonso Andria Presidente Centro Universitario Europeo Beni
Culturali – Ravello, CdA Parco Archeologico Paestum e Velia,
ha partecipato Stefano Pisani Delegato Regione Campania
Masterplan per la rigenerazione e la valorizzazione del
litorale Cilento Sud, che ha rimarcato “l’importanza della
cultura e della formazione nella valorizzazione di un
territorio straordinario”. Chiara Bocchio Presidente AIGU ha
sottolineato “la valenza dell’Associazione e del ruolo dei
giovani nella valorizzazione dei territori”. Ha chiuso i
lavori Franco Alfieri Sindaco di Capaccio Paestum e Presidente
Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento. Nel corso dell’ultima
giornata protagoniste anche ICOM Italia con l’Assemblea
Nazionale dei soci e Archeoclub d’Italia con l’incontro a cura
della sede nazionale “1971/2021. Forti del passato,
consapevoli del presente, impegnati per il futuro”, entrambe
insignite del Premio “Paestum Mario Napoli”. “La splendida
location definitiva del Tabacchificio Cafasso – commenta il
Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli – conferma
l’affermazione consolidata della nostra manifestazione a cui
viene riconosciuta la grande capacità di fare sistema e di
sviluppare relazioni a favore non solo del territorio campano
ma di tutte le destinazioni italiane ed estere. Al tempo
stesso, la qualitativa e numerosa partecipazione di addetti ai
lavori che ha visto concretizzarsi la presenza a Paestum di
ben 400 relatori, che hanno portato il loro contributo
professionale, scientifico e imprenditoriale nei 100 incontri
e conferenze, è la testimonianza dell’attenzione che tutto il
mondo del turismo e dei beni culturali riserva a questa
iniziativa che sempre più assume il ruolo di importante
opportunità di promozione del turismo culturale, di
valorizzazione del patrimonio culturale e, soprattutto, di
buona pratica di dialogo interculturale”. 7mila visitatori,
100 tra conferenze e incontri in 5 sale in contemporanea, tra
cui 37 Incontri coordinati dal Servizio VI del Segretariato
Generale per il Ministero della Cultura, con la partecipazione
di autorevoli relatori tra cui il Sottosegretario di Stato
alla Difesa Giorgio Mulè e il Sottosegretario di Stato per il
Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci, 150 espositori
(ben 18 Regioni, il Ministero della Cultura con 500 mq e i
prestigiosi Parchi e Musei autonomi) da 15 Paesi, 35 buyer tra
europei e nazionali, oltre ad ArcheoVirtual (Mostra
Internazionale di Archeologia Virtuale con 10 produzioni),
ArcheoExperience (i Laboratori di Archeologia Sperimentale) e
ArcheoStartup (14 imprese giovanili del turismo culturale). A
partire da luglio, mese in cui sono state comunicate le nuove
date della XXIII edizione, si sono registrati oltre 50.000
accessi al sito www.bmta.it e sono state più di 800.000 mila
le pagine visitate. Tra le più visionate, oltre al programma,
si annoverano quelle relative agli espositori e quella in cui
si presenta la location del Tabacchificio Cafasso. La BMTA, in
considerazione della particolare situazione sanitaria, ha
scelto di potenziare il numero di dirette streaming e di ore
trasmissione live condivise attraverso i propri canali social.
In totale sono state effettuate 51 dirette streaming
disponibili sia su Facebook che su Youtube, per un totale di
più di 50 ore di trasmissione. Notevole l’incremento delle
interazioni: su Facebook oltre 15.000 visualizzazioni dei
video e 150.000 interazioni totali solo nei giorni
dell’evento.

Anna Maria Leone: “La Dad è
stata utile, ma ora basta”
di Monica De Santis

Anna    Maria    Leone    è   la   dirigente     scolastica
dell’Istituto Comprensivo “Salvemini” di Battipaglia, come gli
altri suoi colleghi anche lei ha appreso dagli organi
d’informazione la proposta fatta dal vice presidente della
Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, che ha chiesto la Dad
in Campania a partire dal prossimo 8 dicembre e fino al 10
gennaio… “Se si può evitare è preferibile. Ma non sono un
medico e quindi non so com’è realmente l’andamento del
contagio. Anche se non mi sembra così catastrofica. Almeno
nella mia scuola che conta 1200 alunni le cose sono
tranquille. E’ vero in questi primi tre mesi, abbiamo dovuto
mettere tre classi in quarantena, perchè abbiamo avuto tre
bambini positivi, ma queste sono rientrate appena avuti gli
esiti dei tamponi. E tutto sommato ci è andata bene perchè i
ragazzi non si sono contagiati tra di loro. Quindi
momentaneamente la situazione è gestibile, non è drammatica”.
Dunque anche all’Istituto Comprensivo Salvemini si sono
registrati casi Covid, ma nulla di tanto allarmante da pensare
ad una chiusura dell’intero plesso. Casi di positività, tra
l’altro come conferma la dirigente scolastica, avvenuta
all’esterno della scuola, perché come ormai si è detto tante
volte, il Covid non è dentro la scuola, ma ci arriva perché ci
si contagia all’esterno… “Abbiamo tenuto sotto controllo le
tre classi coinvolte, grazie anche all’amministrazione
comunale che ha subito attivato i tamponi per tutti i bambini
e i docenti. Nessun positivo tranne i tre maschietti già
citati che ora per fortuna stanno bene, così come i loro
familiari che sono stati, non tutti, solo alcuni, anche loro
contagiati”. Attualmente, dunque, alla Salvemini di
Battipaglia, tutti sono in presenza, nessun caso covid e
nessuna quarantena per alunni, docenti o personale Ata… “Ecco
perchè non vedo la necessità di un ritorno in Dad. Poi
dobbiamo dirla tutta, questa Dad è di una tristezza. Ripeto se
è necessaria ovviamente l’attiveremo, ma se si riesce a
rimanere in presenza è davvero molto meglio, anche perchè i
bambini ed i ragazzini hanno bisogno di stare a scuola in
presenza”. La necessità di stare in presenza, inoltre, come
spiega la preside Leone, non è solo per una questione
didattica… “Quello che mi preoccupa sono le ripercussioni a
livello psicologico che questa pandemia ha avuto e sta avendo
soprattutto sui ragazzini della scuola media. Purtroppo non
posso e non potrò mai dimenticare che dopo 15 giorni dalla
riapertura delle scuole, una nostra alunna di soli 13 anni,
che frequenta la terza media decise di buttarsi giù dalla
finestra di un’aula facendo un volo di una decina di metri.
 Ora sicuramente ci saranno state altre motivazioni che
avranno spinto la ragazza a compiere quel gesto, ma
sicuramente, il lockdown e la mancanza di socializzazione
potrebbe aver accentuato le problematiche. Poi abbiamo avuto
un altro alunno delle medie che improvvisamente ha deciso di
scappare di casa, anche in questo caso, senza un’apparente
motivazione, fortunatamente, ci siamo attivati tutti ed è
stato ritrovato nella tarda serata dello stesso giorno in cui
era andato via, però comunque anche questa è stata
un’esperienza brutta da vivere, sia per i genitori che per
noi. Ecco, ora mi chiedo queste risposte esagerate che questi
ragazzi stanno dando in questo periodo mi preoccupano. Non
voglio dire che la Dad è la colpevole di tutto, ma penso che
potrebbe aver inciso almeno al 20-30%, perché i bambini, i
ragazzi, gli adolescenti tutti hanno bisogno di socializzare,
non possono stare isolati e vivere in un mondo solo virtuale,
che non da stimoli reali”. Insomma se da un lato la didattica
a distanza ha permesso agli studenti di non rimanere indietro
con i programmi scolastici dall’altro lato ha creato disagi
psicologici a molti… “Devo dire grazie ai docenti della mia
scuola, che comunque si sono attivati subito. Dopo soli 4
giorni dalla prima chiusura erano tutti collegati, anche quei
docenti meno pratici del computer si sono rimboccati le
maniche e hanno lavorato per non far perdere lezioni ai
ragazzi e per tenerli comunque impegnati. I programmi
didattici sono stati portati a termine, certo abbiamo fatto
qualche ora in meno di lezione, perchè era impensabile tenere,
soprattutto i più piccoli tante ore vicino al computer, ma
comunque quello che si doveva fare è stato fatto. Ora però
basta, se si può evitare di tornare a stare chiusi in casa, se
si può evitare di far stare i nostri ragazzi davanti ad un
computer freddo e sterile a fare lezione, evitiamolo, perchè
hanno tutti voglia di stare insieme, tanta voglia di stare
insieme a scuola”. La preside del Salvemini poi torna a
parlare della ragazzina che si è buttata dalla finestra a fine
settembre, aggiornando tutti sulle sue condizioni di salute…
“E’ ancora ricoverata a Napoli. Mi sento spesso con la mamma
che è sempre stata al suo capezzale. Sta recuperando, non è
stata ancora dimessa perchè sta seguendo delle terapie,
perché, non ha riportato danni agli organi interni, ma ha
avuto danni molto importanti ai talloni, visto che è caduta in
piedi. Ha portato il gesso, poi i tutori, ed ora sta facendo
della terapia riabilitativa. Intanto sta reagendo bene, sta
studiando, le abbiamo fornito i programmi di studio. Ha tanta
voglia di tornare e noi l’aspettiamo a braccia aperte,
soprattutto i suoi compagni di classe, che da quel maledetto
giorno, ogni martedì incontrano una psicologa che li sta
aiutando a superare quello che è successo e che poteva essere
una tragedia ancora più grande di quella che è stata”.
Compie 18 anni                         il       Premio
Città di Angri
Il Premio Città di Angri diventa maggiorenne. Gli
organizzatori si aspettavano un 18° compleanno sicuramente
diverso. Avevano, infatti, pianificato tante attività
culturali “in presenza”, ed invece, a parte le anteprime
estive, si ritorna OnLine e si ritorna a parlare di un evento
“da remoto”. Ma guai a perdersi d’animo! Il Premio guarda
avanti, si rinnova, e si trasforma in un Web Event completo,
eterogeneo e variegato per tipologia di attività e target di
destinatari, con l’obiettivo di promuovere il territorio
valorizzandone eccellenze e peculiarità. Per l’anno 2021
l’Istituto Nazionale Arte Cultura Spettacolo – promotore ed
organizzatore della kermesse – ha perfezionato il concept del
“new format on line” prevedendo svariate attività. Si parte
con una serie di incontri con personaggi noti del panorama
cittadino degli ultimi due decenni. Gli appuntamenti saranno
10 ed andranno avanti fino al 31 dicembre, quando – novità
assoluta – è previsto un webinar pomeridiano con tutte le
personalità nostrane per brindare virtualmente al nuovo anno.
Gli incontri denominati “Angri, il Premio e tutto il resto…”
verteranno ogni volta su un tema specifico (cultura,
spettacolo, sport, politica, ecc) e vi prenderanno parte anche
ospiti noti a livello nazionale ed internazionale. Sarà poi la
volta del consueto corso di formazione in organizzazione di
eventi dal vivo e on line destinato a 20 giovani Campani a cui
sarà data l’opportunità prima di apprendere le nozioni
fondamentali di “event organization” e dopo di partecipare
attivamente al progetto Premio Città di Angri, apportando idee
fresche ed esperienze importanti anche per le edizioni future.
Mercoledì 1° dicembre partiranno ben due mostre virtuali. La
prima denominata Project Together, Le Chéile 2021” è il
continuo della mostra di opere e progetti di bambini e giovani
di tutto il mondo a tema “Pandemia da COVID” realizzata lo
scorso anno dal Museo dell’infanzia Irlandese, partner
internazionale del Premio. La mostra quest’anno si sarebbe
dovuta svolgere in presenza all’ombra del Castello Doria, ma
visto l’evolversi della situazione COVID è stato ritenuto
opportuno ripeterla on line. La seconda esposizione è “Dante
Plus 700: uno, nessuno e centocinquanta volti” una mostra
dedicata al Sommo Poeta reinterpretato in modo sublime da 150
artisti che si colloca perfettamente tra le tante attività del
Premio. La kermesse Doriana, infatti, è inserita nel filone
delle manifestazioni organizzate per ricordare il 700°
anniversario della morte di Dante Alighieri. Entrambe le
mostre saranno visitabili tramite il sito dell’ente
organizzatore www.inacs.it e tramite quello del Main Partner
Liceo La Mura di Angri www.liceolamura.edu.it in virtù della
stretta collaborazione che lega indissolubilmente il sodalizio
culturale all’istituzione scolastica ormai da 5 anni. Il 18
dicembre alle ore 10.30, su apposita piattaforma web si terrà
l’evento clou, la cerimonia di consegna premi ai designati.
Anche qui ci saranno tante novità. Interverranno, tra gli
altri, i maggiori esperti e studiosi della vita e delle opere
di Dante e per la prima volta saranno omaggiate idee e
progetti Eccellenti del territorio legati alle disabilità. Il
progetto Premio Città di Angri continua ad essere, sempre più
a 360°, “l’evento più qualificativo di questa terra”.

Maria Giuseppa Vigorito: “La
Dad per il Covid va bene e
per il maltempo invece no,
assurdo”
di Monica De Santis

Tiene ancora banco la proposta fatta dal vice presidente della
Regione Campania Fulvio Bonavitacola che aveva chiesto negli
giorni scorsi il ritorno in Dad per tutti gli studenti dal 8
dicembre al 10 gennaio. Una proposta che non trova il consenso
dei dirigenti scolastici, che continuano a voler esprimere la
loro opinione in merito, ma soprattutto a difendere la scuola
in presenza. Proprio come fa la dirigente scolastica del Liceo
Galiza di Nocera Inferiore Maria Giuseppa Vigorito… “Credo che
nessuno ad oggi possa smentirmi se dico che la scuola in
presenza è diventata fondamentale per tutti i nostri ragazzi”.
La dirigente pone l’attenzione più che sull’aspetto didattico,
che resta comunque di primaria importanza, sull’aspetto
sociale… “Mi spiace dirlo ma purtroppo, parlo per la mia
scuola, ma so che casi simili ci sono anche in altri istituti,
registriamo casi di ragazzi che si sono completamente isolati.
Ragazzi che prima erano socievoli e pieni di vita, ora vengono
a scuola, seguono le lezioni e poi tornano a casa per
chiudersi nella loro stanza e non uscire prima del mattino
successivo. Ecco la scuola ora deve stare vicino a questi
ragazzi e anche gli altri, deve essere per loro un punto di
riferimento ed uno stimolo per ritornare alla vita di
prima”.La Vigorito spiega che oggi più che mai la scuola in
presenza serve per dare ai ragazzi una nuova consapevolezza,
ovvero che si può stare insieme se si accetta di mantenere i
dispositivi di protezione e si rispettono le norme di
distanziamento. Dobbiamo e devono i ragazzi tornare a
convivere e al tempo stesso imparare a proteggersi perchè la
Dad non è positiva”. Sull’aumento dei casi Covid la dirigente
del liceo di Nocera Inferiore spiega… “Rispetto allo scorso
anno i casi sono molto molto rari. Ad oggi non abbiamo avuto
nessun ragazzo contagiato, piuttosto si sono contagiati i loro
genitori ed è capitato qualche caso tra i docenti. Ma in
questi casi ho attivato la Dad per le classi coinvolte ed è
rimasta attiva fino a quando non abbiamo avuto gli esiti dei
tamponi. Il resto delle classi sono state in presenza, anche
perché abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza possibili
e tra pochi giorni avremo anche i sanificatori in tutte le
aule, dunque la scuola è sicura”. Tornano alla proposta di
Bonavitacola la dirigente risponde con un’altra proposta… “Il
vice presidente della Regione Campania rivuole la Dad per un
mese? Ma invece di fare proposte assurde come queste non
chiede al Governo di sedersi al tavolo con i sindacati dei
docenti e di rivedere il loro contratto. Lo sapete che se ci
sono casi Covid le scuole possono far rimanere gli studenti a
casa e attivare la Dad, ma se invece c’è un’allerta meteo che
impedisce alle scuole di rimanere aperte allora le scuole non
possono attivare la Dad perché il contratto dei docenti non lo
prevede. Non vi sembra questa un’assurdità? Insomma la Dad va
bene solo per il Covid per altre problematiche che impediscono
agli studenti di vivere la scuola non va bene. Se Bonavitacola
vuole fare una cosa utile lottasse per questo. Abbiamo aperto
le scuole da tre mesi e questa è già la seconda emergenza
maltempo che affrontiamo, o meglio che ci porta a tenere le
scuole chiuse”.

Gli Arteteca e Tony Figo per
la notte bianca di Vallo
“Shopping e divertimento nel cuore del Cilento” sarà il claim
dell’edizione 2021 della Notte Bianca di Vallo della Lucania,
in scena Martedì 7 Dicembre, l’evento che colorerà di bianco,
tutto il Cilento, dal tramonto a notte fonda, una magica
atmosfera fatta di luci, mercatini di Natale e tanto
divertimento. Sarà proprio la Notte Bianca ad aprire
ufficialmente il lungo calendario di eventi per Natale, messo
in campo dalla nuova amministrazione guidata dal sindaco
Sansone, artisti di strada, mercatini di natale, 3 piazze
coinvolte e come promesso dagli organizzatori, un programma
che abbraccia ogni fascia d’età. Si inizia alle ore 19 dove da
piazza dei martiri partirà ufficialmente la carovana degli
artisti di strada della Rena Nera Spettacoli che ci
accompagneranno “per mano” fino a Piazza Santa Caterina dove
si esibirà la Tribute Band “Rewind” un omaggio al grande Vasco
Rossi. Dalle 22 La Notte Bianca esplode in un turbinio di
risate e divertimento, condotta dalla bellissima Enza
Ruggiero, toccherà a Tony Figo, aprire ufficialmente il palco
principale della Notte Bianca 2021, l’ artista con la battuta
sempre pronta, il ciuffo alla Elvis, occhiali Rayban da chips,
pantaloni stretti e camicia aperta, il maresciallo Tony Figo
con il suo show è diventato un cult, accompagnarci al culmine
del divertimento con Il duo comico Gli Arteteca , composto da
Enzo e Monica, per la prima volta a Vallo della Lucania, uno
spettacolo che raccoglie tutte le loro indimenticabili
esibizioni, qualche novità e le migliori trasformazioni con
cui li abbiamo conosciuti e amati. Toccherà invece ad Anela
dj, chiudere, con il suo dj set esclusivo, questa edizione
2021 della notte bianca di Vallo della Lucania, regina della
techno, Antonella alias Anela dj, 36 anni, sfodera fascino e
talento da vendere,una dj e producer molto affermata e di
talento, lo sguardo fiero,di chi si è costruita da sé,
seguendo il modello dei suoi maestri, primo tra tutti Mario
più.

“Così muore amore”, la scuola
dice   “No”  alla                          violenza
contro le donne
di Monica De Santis

L’Istituto Comprensivo Carducci Trezza di Cava de’Tirreni,
diretto da Filomena Adinolfi, la famiglia Maiorano,
l’Associazione Fuori Tempo di Gertrude Barone Barba, il Rotary
Club di Cava de’Tirreni, con il patrocinio morale del Comune
di Cava de’Tirreni, dopo il successo della prima edizione ed
al fine di stimolare la comunità civile ad una riflessione su
quella che è ormai una piaga sociale, e cioè la violenza
contro le donne, propone la seconda edizione del Premio in
memoria di Nunzia Maiorano “Così muore amore”. Due le azioni
che caratterizzeranno la manifestazione e saranno di tipo
educativo-didattico, volte ad implementare il grado di
sensibilità al tema, da parte delle giovani generazioni:
incontri/seminari per discutere del tema della violenza contro
le donne; partecipazione degli studenti al Concorso denominato
“Premio in memoria di Nunzia Maiorano -Così muore amore-
mediante elaborati/prodotti di seguito dettagliatamente
descritti. Entrambe le azioni del Premio si rivolgono agli
studenti della scuola primaria e agli studenti della scuola
secondaria di I e II grado. La prima azione del premio prevede
incontri/seminari degli studenti e dei genitori con lo scopo
di sensibilizzare gli studenti sul tema, mediante una
testimonianza diretta, al fine di insegnare a cogliere i
segnali precoci e conoscere gli strumenti per reagire. Gli
incontri saranno realizzati in remoto a causa dell’emergenza
sanitaria ancora in atto o in presenza laddove possibile
adottando le necessarie misure di sicurezza. Nello specifico,
l’azione prevederà l’incontro di studenti e famiglie con il
fratello della vittima, Nunzia Maiorano, che testimonierà la
propria terribile esperienza umana, al fine di sollecitare
nell’uditorio la consapevolezza e la capacità di riconoscere i
segnali di rischio da cui possono scaturire drammi
irreparabili. I docenti delle classi che saranno coinvolte
avranno cura di continuare il lavoro di sensibilizzazione in
classe, anche al fine di supportare la redazione dei lavori
concernenti la seconda azione, ossia la partecipazione al
Concorso. Le scuole interessate ad aderire a questa prima
azione potranno richiedere l’incontro con Giovanni Maiorano,
inviando una specifica richiesta alla Referente interna del
progetto      all’indirizzo:        carmen.avagliano2@ic-
carduccitrezza.edu.it Mentre per quanto concerne la seconda
azione si tratta della partecipazione degli studenti al
Concorso in memoria di Nunzia Maiorano intitolato “Così muore
amore”. L’azione n.2 prevede la partecipazione degli studenti
al Concorso, mediante la produzione di cortometraggi, canzoni,
poesie o racconti elaborati di tipo multimediale, per
sensibilizzare le generazionifuture sul tema della violenza
contro le donne e per supportare la presa di coscienza
dell’importanza della denuncia di questi misfatti. Gli alunni
che aderiranno all’iniziativa potranno scegliere di
gareggiare, facendo riferimento ad una delle seguenti
categorie: cortometraggio (lunghezza massima di 6 minuti);
canzone; poesia/racconto scritti dal singolo, dalla classe o
in una proficua sinergia alunno/genitore; elaborato
multimediale; dipinto. Tutti i lavori dovranno essere inediti
e potranno essere realizzati da un singolo alunno, dalla
classe o in una proficua sinergia alunno/genitore. I
partecipanti dovranno far pervenire quanto prodotto a mezzo
mail    all’indirizzo:      premionunziamaiorano@gmail.com
esclusivamente nel lasso di tempo che va dal giorno 1 al 30
Aprile 2022. La commissione che procederà a valutare i lavori
sarà composta da Geltrude Barone Barba esperta di scrittura
creativa, Paolo Landi psicologo, Raf aele Morrone, regista e
montatore, Giovanni Maiorano, fratello della vittima nostra
concittadina, Gennaro Galdo, in rappresentanza del Rotary Club
di Cava de’ Tirreni. Agli studenti vincitori saranno assegnati
premi gentilmente offerti dal Rotary Club di Cava de’ Tirreni.
A tutti sarà consegnato un attestato di partecipazione. La
domanda di partecipazione dovrà essere redatta sulla base
dell’allegato Modulo di Domanda che potrà essere richiesto
direttamente alla segreteria del Carducci – Trezza di Cava
de’ Tirreni.

A    Paestum    il    mondo
dell’archeologia con i suoi
tesori e le sue proposte
di Monica De Santis

L’inaugurazione della BMTA, ieri è stata salutata dalla
presenza di buona parte dell’archeologia che ha risposto alla
chiamata. Un mondo intero è racchiuso nella BMTA. Paestum è
diventata il fulcro dell’archeologia e la fucina di nuovi
progetti. Una centralità di luogo di incontro e confronto
annuale per lo studio, per fare il punto sull’innovazione e
sullo stato dell’arte delle strategie di marketing
territoriale. Ed è in questo contesto che il Direttore
Picarelli ha incitato a “guardare al futuro, insieme ai tanti
partner che qui portano esperienze e visioni, grazie alla
capacità della Borsa di fare sistema e alla credibilità
conquistata in ventitré edizioni, dimostrando che si possono
fare cose buone anche al Sud”. La splendida “Sala Nettuno”,
ricavata nella chiesa, era gremita di Autorità civili,
militari, religiose; di Amministratori della Regione, delle
Province e dei Comuni; di Direttori dei Musei e dei Parchi
Archeologici di tutto il Sud Italia, da Pompei a Sibari,
passando per Matera. “C’è la volontà di continuare il dialogo
interculturale tra esperti del turismo e dell’archeologia, da
sempre una delle anime portanti della manifestazione – ha
rimarcato Ugo Picarelli – Il taglio internazionale della Borsa
è linfa vitale insieme a tre visioni che durante questa
edizione saranno consegnate ai soggetti titolati perché le
rendano realtà: una di valenza internazionale, per la
Candidatura al Consiglio d’Europa dell’Itinerario Culturale
Europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage”, una
seconda nazionale per la mobilità sostenibile nei Parchi
Nazionali con l’uso di auto elettriche e un’ultima locale “Il
Cilento in Prospettiva. Per un modello nazionale di Cultura
del Territorio”. “Siamo orgogliosi di dare una sede definitiva
e stabile alla BMTA perché la stabilità ci fa guardare al
futuro con speranza – ha spiegato Franco Alfieri, Sindaco di
Capaccio Paestum – Ho realizzato tante opere, ma questa è
stata quella più complessa. Quando, qualche mese fa, decisi
che la Borsa si sarebbe tenuta nell’ex Tabacchificio di
Cafasso sembrava una follia, forse non ci credeva nessuno”.
Alfonso Andria, Consigliere di amministrazione del Parco
Archeologico di Paestum e Velia ha ripercorso la storia della
BMTA… “Oggi è un sogno che si realizza grazie a menti e
braccia di uomini – ha sottolineato Andria – La Borsa trova
casa in un luogo dalla valenza simbolica soprattutto per il
lavoro femminile e questa è un’ulteriore tappa di un percorso
iniziato nel 1998 con l’iscrizione, nella lista dei siti
Unesco, del Parco archeologico di Paestum”. Sulla valenza che
anche l’UNESCO attribuisce alla Borsa ha posto, invece,
l’accento Mounir Bouchenaki, Presidente onorario della BMTA.
“L’Unesco considera la Borsa un’esperienza importante di
dialogo tra esperti del settore e da tempo sta lavorando per
valorizzare il turismo culturale e per dare un valore anche al
patrimonio intangibile – ha spiegato Bouchenaki – Paestum è
diventato un luogo in cui si ritrova il Mediterraneo e che si
sta allargando fino a raccogliere Paesi come l’Arabia Saudita,
oggi qui presente con una delegazione che ci ricorda che anche
lì ci sono siti Unesco molto importanti”.

Toscana Terra Etrusca: il progetto alla BMTA
La Toscana sarà presente alla Borsa Mediterranea del Turismo
Archeologico (BMTA) in programma a Paestum, in Campania, da
oggi fino al 28 novembre con uno spazio espositivo dedicato
alla scoperta delle civiltà etrusca. Lo farà con la presenza
di strumenti innovativi che cattureranno l’attenzione del
pubblico della manifestazione. In particolare sarà possibile
sperimentare un’esperienza unica attraverso animazioni 3D di
opere etrusche e strumenti di realtà aumentata applicata ai
beni culturali con il progetto Dhomus del Dipartimento di
Architettura dell’Università di Firenze. Al centro
dell’iniziativa, nella giornata del 27 novembre, sarà il
progetto Toscana Terra Etrusca che ha permesso a diversi
territori della Regione di aggregarsi nella promozione del
turismo archeologico dedicato alla scoperta degli etruschi.
Alle 18.30 di sabato 27 novembre nella Sala Velia si terrà la
presentazione del progetto con un convegno dal titolo “In
Viaggio con gli Etruschi in Toscana: buone pratiche e progetti
di eccellenza” che vedrà la partecipazione dei partner del
progetto toscano e alcuni tra i principali esperti di
archeologia etrusca. La presentazione di sabato 27 sarà
seguita da animazione con musici e rievocatori Etruschi delle
Associazioni Suodales ed Herentas e a completamento del
percorso alla scoperta degli etruschi anche quello che lega
questa civiltà alle tradizioni enogastronomiche dei territori
interessati. A questo proposito Vetrina Toscana proporrà una
degustazione di ispirazione etrusca. Un vero e proprio viaggio
a ritroso nel tempo, alla ricerca delle origini del gusto.
Eboli, Spari ad imprenditore,
tutti assolti. Nel mirino
finì,   nel   2017,  Augusto
Ferrigno. All’epoca si stava
recando al mercato ittico di
Salerno
di Pina Ferro

Attinto da colpi di arma da fuoco mentre si recava al mercato
ittico: a distanza di quattro anni viene messa la parola fine
alla vicenda. Assolti per non aver commesso il fatto. È quanto
ha deciso il Tribunale di Salerno nei confronti di Gianni
Mauro, Biagio Lammardo, Donato Cataldo e Massimo Squillante
(ritenuti all’epoca esecutori e mandante del fatto). Le
motivazioni arriveranno tra novanta giorni. I fatti risalgono
a dicembre del 2017: Augusto Ferrigno, quasi nell’immediatezza
dei fatti, denunciò di essere stato attinto da colpi di arma
da fuoco mentre si recava al mercato ittico alla guida della
propria Audi Q7 nei pressi della rotonda di Campolongo sulla
strada Litoranea viaggiando in direzione Salerno. In seguito
ad una lunga attività di indagine, furono individuati e
sottoposti a misure cautelari (arresti domiciliari) i
sopracitati soggetti. Nello specifico, l’imprenditore
capaccese Gianni Mauro, titolare di un banco ittico, secondo
le ipotesi investigative, intenzionato ad assicurarsi il
monopolio nel mercato di Salerno, avrebbe assoldato il
commando punitivo: Biagio Lammardo di Sala Consilina e Donato
Cataldo, presunti autori dell’agguato e Massimo Squillante di
Sarno, presunto fornitore delle armi. Pesanti erano le accuse
mosse nei loro confronti, ovvero tentata estorsione aggravata
dal metodo mafioso. «Nell’intera vicenda – dice l’avvocato
Nicola Pellegrino, difensore di Lammardo Biagio insieme
all’avvocato Luigi Arnone – ho potuto constatare la dignità e
la correttezza con cui il Lammardo ha affrontato la drammatica
esperienza giudiziaria. Non ha mai rilasciato dichiarazioni
pubbliche e si è sempre estraniato dalle polemiche, decidendo
di difendersi nel processo, come sempre dovrebbe essere. E’
stato un processo lungo ed estremamente complesso e, proprio
per questo, professionalmente stimolante. La sentenza
restituisce ad un ragazzo serio e onesto la serenità che
merita. Lo scandalo di quella che venne definita ombra della
camorra al mercato ittico di Salerno sottopose alla gogna
mediatica il Lammardo e gli altri coimputati. Purtroppo
occorre constatare, ancora una volta, che le notizie di
cronaca giudiziaria spesso vengono strumentalizzate e
rimangono incuranti delle sofferenze di chi ne è suo malgrado
protagonista. Per questo oggi esprimiamo grande soddisfazione
per il risultato ottenuto. Bisogna continuare a nutrire
fiducia nella giustizia e nel suo corso. La sentenza del
Tribunale di Salerno – commenta – ha consentito di ritrovare
la fiducia nel sistema giudiziario». Nell’ambito di questa
inchiesta anche il coinvolgimento di due carabinieri che,
secondo l’accusa, avrebbero fornito informazioni riservate al
Mauro. Per tale filone di indagine, il Tribunale ha ritenuto
responsabili i due carabinieri comminando una condanna di
sette mesi di reclusione per uno e di un anno per un altro;
condanna in concorso di anni 2 e mesi dieci di reclusione
applicata anche al Mauro Gianni.
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